ciao,
non mi è chiara la definizione di serie data qui http://www.dm.unito.it/personalpages/coriasco/Lez05.pdf alla seconda pagina 2. Si definisce una serie come una somma di termini di una successione che va da zero a infinito e ok. Quando dice: associamo alla serie (1) la successione data da s(n)=...... La (1) è detta convergente se ..... Dunque: le somme parziali sono oggetti del tipo s(1)=a1 s(2)=a1+a2 s(3)=a1+a2+a(3) s(n)=s(2)=a1+a2+....+a(n) con n fissato Se io fisso un n sufficientemente grande e mi accorgo che da un certo n in poi non progredisco, inizio a pensare che la serie che sto analizzando "punta" ad un certo numero, giusto? Ma cosa c'entra col limite n->+oo di s(n) ???? Il problema è che se non capisco questo punto non saprei enunciare la definizione di serie grazie |
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E' collegata al limite perché devi sommare gli infiniti termini. Non credo tu ti possa accorgere ad occhio che se si arriva a termini grandi dove la successione cresce poco allora è convergente ad un numero (sebbene il criterio di Cauchy dica qualcosa di simile, ma in altro modo). Ci sono i criteri di convergenza per questo. Ad esempio la serie 1/n diresti che tende ad un numero finito, mentre è divergente.
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ciao, ma il legame tra successione e limite non serve per la definizione di serie? :stordita: |
Si che serve, infatti è spiegato sulle dispense :asd:
lim n-> +00 {}:= Per definizione si può scrivere in entrambi i modi. |
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ciao, in un certo senso lo avevo capito :D ma se alla domanda che ho udito: "una scrittura del genere" "che significa ?" IMHO si riesce a rispondere solo che si sta sommando elementi di una successione da 1 a più infinito, ecco da dove è nata la mia domanda/dubbio. Non credo che da una scrittura e una domanda del genere implichi che si debba rispondere che: se il limite del termine generale è uguale a zero allora la serie converge, condizione necessaria ma non sufficiente e se invece i limite tende a +/- infinito la serie converge a+/- infinito mentre se il limite non esiste la serie è indeterminata o oscillante. Beh, ho fatto un pò di ripasso |
ho udito che le equazioni differenziali servono per costruire modelli matematici: chiedo allora ai ricercatori come si costruisce un modello matematico
grazie |
Ragazzi ho un dubbio che lo risolverebbe un bambino delle elementari.
Nel calcolo delle derivate, quando ho una radice di frazione, nel portare a denominatore l'intera frazione sotto radice moltiplicata *2 devo invertire il num con il den e viceversa oppure rimane uguale? grazie:fagiano: |
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ciao a tutti :)
piccola richiesta: qualcuno conosce un procedimento di cambio di base di un numero (da base n a base m) che non utilizzi il classico metodo dell'elevamento a potenza? lo chiedo perchè la mia base di numerazione è molto grande e già la 3a o 4a cifra del numero codificato risultano ingestibili nella conversione pensavo a qualcosa con i log...ma per adesso non ho ottenuto risultati :( |
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piccolo dubbio: teorema di bolzano, quello sui punti di accumulazione. Nella dimostrazione che mi ha dato il professore, si parte dicendo di avere un insieme limitato, che dividiamo a metà, ottenendo una parte infinita e una parte infinita(un insieme infinito a sinistra e uno finito a destra per capirci) Ecco, ho scritto male io? Perché non riesco a capire come possa 'formarsi' un insieme finito e uno infinito...:stordita:
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analisi
Ciao!!! vi chiedo una mano, nn capisco la formula di taylor!!!!!aiutatemi....grazie!
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vale la formula: f(x0+h)=f(x0)+f'(x0)h per h >0 o scritta in altro modo f(x)= f(x0)+(x-x0)f'(x0) per x appartenente a un intorno di x0 essa è la formula di taylor al primo ordine (che coincide con il differenziale di una funzione), cioè è una formula che consente, conoscendo il valore della derivata in un punto x0, di approssimare la funzione a meno di infinitesimi di ordine 1 l'andamento della funzione in un intorno di x0 (geometricamente considera il grafico di una funzione: il grafico dell'approssimazione al primo ordine di taylor è la retta tangente al punto x0 scelto; inoltre se consideri x molto vicine a x0 l'approssimazione sarà molto buona) ora considera una funzione di classe C^n (funzione derivabile n volte con derivata ennesima continua) con n intero generico una generalizzazione della formula precedente è f(x) = somme su k che va da 0 a n-1 di 1/k! d^nf(x0)(x-xo)^n + resto (d^n è l'operatore di derivata ennesima) dove il resto è possibile scriverlo in due modi, uno detto secondo peano e uno secondo lagrange (se non hai presente queste cose guarda su wiki). A parte queste pignolerie, valgono le stesse cose che ti ho prima detto: sviluppando a ordini n superiori, regolarità della funzione permettendo, si possono ottenere approssimazioni sempre più precise. |
Grazie mille!!!! :D
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mi dite anche come si svolge l'inegrale da 0 ad +infinito di
(t)^2 * e^(-2t/tau) dt = edit: si fa per pati a me mi viene -tau/2 a voi?? ok avevo sbagliato viene (tau^3)/4 |
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ragazzi scusate una domanda stupidissima ma non riesco a darmi risposta
mi trovo davati questa funzione y=log(2x-(radice quadrata)x) e devo cacolare il dominio io lo faccio mettendo l'argomento maggiore di zero e poi utilizzando la regola delle disequazioni irrazionali cioE F(x)>(radice)G(x) invece il libro mi da come risultato x>1/4 quindi non utilizza quella regola come mai? perche fa i calcoli razionalizzando e facendo il minimo comune multiplo grazie a chi mi chiarira questo dubbio :) spero di essere stato chiaro |
il D è 1) x>=0, 2) 2x-(radq x)>0
la 2) fai 2x > radq x (2x)^2 > (radq x)^2 4x^2 > x x(4x-1)>0 x<0 o x>1/4 intersechi con la 1) D: (1/4 ; +inf) chiaro?:) |
oddio mi sento un vero deficente :D aveo sbagliato la messa in evidenza e al posto di 1/4 mi veniva 4
grazie mille per l'attenzione e la velocita SIETE MITICI rinnovo come sempre quello che ho scritto in firma | | | V |
de nada;)
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Chi mi spiega gentilmente come si ricava la decomposizione di Schur di una matrice A rispetto ad una matrice B (sottomatrice di A).
Ho trovato la formula per una matrice 2x2, ma non ho capito bene come procedere per matrici con dimensionalità maggiore. Nel mio caso A è una matrice 5x5, mentre B è la sottomatrice 2x2 presa a partire dallle coordinate (4,4). Grazie. |
URGENTEEEEEEE
quante volte la sequenza 0123456789 si ripete nelle prime 5 x 10^13 cifre di pigreco?
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tanto per darti una idea questo è pi con 10^6 cifre decimali http://www.eveandersson.com/pi/digits/1000000 |
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Entro domani riesci a darmi la soluzione esatta??:) |
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- pi è irrazionale - quindi va calcolato "per intero" fino all'approssimazione desiderata prima di poter dire qualcosa riguardo le proprietà della sua parte decimale in pratica stai chiedendo una risposta che ti può dare solo un supercomputer e forse ci impiegherebbe anni senza ancora darti un responso. da quello che so io sono arrivati a calcolare le cifre di pi per 10^7 cifre decimali; è vero che siamo abituati con pc e calcolatrici, ma pi è molto più importante di quanto possa sembrare, considera solo che quando riescono a calcolare una o più cifre decimali ci scrivono una pubblicazione scientifica a riguardo solo per quei numeri trovati, e ci sono super computer che ci lavorano da anni e continueranno a farlo per altri innumerevoli anni. |
Uff mannaggia, vabbè pazienza... non pensavo fosse così difficile.:O
Grazie lo stesso. :) |
Impossibile dirlo a priori, non c'è una regola nella parte decimale di pi. L'unico modo per scoprirlo è trovare il numero e cercare. Ad esempio in quello a 10^6 cifre che hai postato la stringa che puoi trovare è "012345"
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pi è un numero. Non si tratta di risolvere ma di scoprire da quali numeri è "composto", ovvero una volta trovata la stringa di 5x10^13 decimali di pi, a meno di errori nei calcoli, è quella e quella rimarrà sempre. L'unico modo che hai per rispondere alla tua domanda è cercare in rete una pagina che contenga almeno quel numero di decimali e cercare al suo interno la stringa che ti interessa. Non credo possa esserci un'altra via. Curiosità, da dove sbuca la domanda?:D
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considerando che si conoscono 3*2^34 cifre di pi non mi sembra una grande sfida, basta cercare nel numero..magari la faccio troppo facile, ma non vedo come si possa trovare a priori una risposta alla domanda:D
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[Lambda Calculus e confluenza]
Ciao a tutti,
domani ho l'esame di Lambda Calcolo e il mio libro cita come fatto dato che la Weak Church Rosser Property non implica la Church Rosser Property. Siccome non vi è nessuna altra precisazione vorrei sapere da voi qual'è l'intuizione che fa si che questa implicazione non valga. Grazie, Giorgio P.S: scusate per il doppio post, ma ho pensato che il thread di matematica fosse più inerente rispetto a quello di informatica. Chiedo umilmente perdono! |
Allora volevo chiedervi qual è l'operazione che effettua questo conto:
Immaginiamo di avere il numero 30 e di dividerlo per 2, otteniamo così il numero 15. Ora prendiamo il numero 15 e lo dividiamo ancora per 2, ottenendo 7,5. Ora prendiamo ancora l'ultimo risultato e dividiamolo ancora per 2, ottenendo 3,75. In fin dei conti, siamo partiti da 30 e abbiamo diviso per 2 ben 3 volte. Il quesito è: c'è una formula matematica che mi faccia passare da 30 a 3,75 in una operazione senza dover dividere 3 volte i risultati per 2? Grazie |
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Un aiuto:
mi servirebbe il metodo per sviluppare nell'origine la cotangente iperbolica grazie! |
un aiutone rapido per statistica:
l'utilizzo delle tabelle per la distribuzione gaussiana può essere usato anche se la probabilità è solo strettamente minore? mi spiego meglio,se io ho: P(X< k) la trasformo in P(X<= k-1) e poi applico Φ((k-1-media)/sqrt(varianza)), mentre su alcuni testi il primo passaggio(<=) non viene fatto. CHi mi sa aiutare? |
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