Adric
31-07-2005, 11:53
Il vendutissimo quotidiano tedesco contro i divieti delle nostre spiagge.
Bild: «Così gli italiani ci rovinano le vacanze»
«Sono impazziti, al mare è tutto Verboten, vietato: bere birra, giocare al pallone, stare in topless». La replica: solo suggerimenti
BERLINO - Verboten. Verboten. Verboten. Vietato, vietato e ancora vietato. Divieti a raffica, insomma, ma non in qualche cantone dell'austera svizzera o in Land renano. Bensì sulle italiche spiagge. E' questa l'accusa che arriva dalla Bild, il vendutissimo quotidiano tedesco che attacca le località turistiche del Bel Paese al grido di «Così gli italiani vogliono rovinarci le vacanze». Un titolone tricolore (bianco, rosso e verde) con cui la Bild protesta nel numero di mercoledì contro il gran numero di divieti e limitazioni imposti sulle spiagge italiane, divieti che secondo il giornale non sarebbero graditi dai turisti tedeschi. Un attacco che rischia di aprire una nuova querelle con possibili ripercussioni sul settore, dopo le polemiche del 2003 seguite agli attacci ai turisti tedeschi dell'allora sottosegretario al Turismo Stefano Stefani, che portarono alla decisione di Schroeder di non fare le vacanze in Italia e a una successiva "riconciliazione" (vedi immagini).
I DIVIETI - «Tutto (in italiano nel testo) Bekloppto», si legge ancora nei titoli del giornale, per metà nella lingua di Dante e per metà in quella di Goethe, e per di più italianizzando il termine «bekloppt» che in tedesco vuol dire 'impazzito' 'uscito di testa'. Tutto è "verboten" (vietato) nelle foto della Bild: «Topless vietato», «asciugare il costume da bagno vietato», «bere la birra vietato», «Giocare a pallone vietato», si legge negli strilli apposti dalla Bild su altrettante immagini che ritraggono bagnanti tedeschi a fare in spiaggia quello che in Italia non si può fare.
L'ATTACCO - «Mamma mia (in italiano, ndr), che cosa è saltato in mente agli italiani coi loro spaghetti?», si chiede allarmata la Bild, che con circa 12 milioni di lettori è di gran lunga il giornale più diffuso e influente in Germania. «Puntuali con l'inizio della stagione balneare loro (gli italiani) rovinano a noi vacanzieri tedeschi il piacere della spiaggia: divieto del seno, divieto della birra, divieto del pallone. Tutto questo è contenuto in un catalogo di regole dell'Associazione nazionale degli stabilimenti balneari - Tutto Bekloppto», scrive contrariato il giornale tedesco. La spiegazione del giornale per i divieti: queste cose farebbero diventare nervosi gli italiani al mare, e riporta le parole di Riccardo Scarselli, presidente dell'Associazione italiana degli stabilimenti balneari secondo cui «La cosa negativa è che la gente si sente in diritto di fare tutto quello che vuole solo perchè indossa un costume da bagno».
ELENCO - Il giornale elenca quindi per esteso alcuni dei divieti del decalogo italiano : «È possibile cambiarsi solo nelle cabine; non è possibile giocare a pallone sulla spiaggia, dove tante persone riposano sulle sdraio; è vietato appendere ad asciugare i costumi da bagno sulle stanghe degli ombrelloni; niente alcol sulla spiaggia se si vuole fare il bagno; bicchieri e bottiglie di vetro non sono consentiti in spiaggia; le donne possono togliersi il reggiseno solo se sono sdraiate su un lettino, non è consentito essere in topless sulla spiaggia; non è permesso mangiare rumorosamente sulla spiaggia».
LA REPLICA - «Non abbiamo imposto divieti a nessuno»: questa la replica di Riccardo Borgo, presidente del Sib, Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe-Confcommercio, che associa circa 10.000 stabilimenti balneari. «Abbiamo solo dato - osserva Borgo - quei consigli per potersi godere al meglio i piaceri del mare e della spiaggia e non mi pare che i molti turisti tedeschi che frequentano i nostri litorali non apprezzino questo nostro contributo per rendere più piacevole la loro vacanza. D'altronde i consigli che abbiamo suggerito sono prassi consolidata da anni sulle nostre spiagge e ci hanno consentito di alzare la qualità dei servizi senza, peraltro, togliere alcuna libertà ai turisti se non quella che può creare problemi agli altri, da nessuna parte, infatti, è comparso il divieto di bere la birra o stare in topless. Il turista trascorre la maggior parte della propria vacanza ospite delle nostre strutture - continua Borgo - e quando sulla spiaggia si ritrovano milioni di persone il rispetto di regole elementari e la buona educazione costituiscono la condizione irrinunciabile per trascorrere e far trascorrere una vacanza serena».
(Corriere della Sera)
Bild: «Così gli italiani ci rovinano le vacanze»
«Sono impazziti, al mare è tutto Verboten, vietato: bere birra, giocare al pallone, stare in topless». La replica: solo suggerimenti
BERLINO - Verboten. Verboten. Verboten. Vietato, vietato e ancora vietato. Divieti a raffica, insomma, ma non in qualche cantone dell'austera svizzera o in Land renano. Bensì sulle italiche spiagge. E' questa l'accusa che arriva dalla Bild, il vendutissimo quotidiano tedesco che attacca le località turistiche del Bel Paese al grido di «Così gli italiani vogliono rovinarci le vacanze». Un titolone tricolore (bianco, rosso e verde) con cui la Bild protesta nel numero di mercoledì contro il gran numero di divieti e limitazioni imposti sulle spiagge italiane, divieti che secondo il giornale non sarebbero graditi dai turisti tedeschi. Un attacco che rischia di aprire una nuova querelle con possibili ripercussioni sul settore, dopo le polemiche del 2003 seguite agli attacci ai turisti tedeschi dell'allora sottosegretario al Turismo Stefano Stefani, che portarono alla decisione di Schroeder di non fare le vacanze in Italia e a una successiva "riconciliazione" (vedi immagini).
I DIVIETI - «Tutto (in italiano nel testo) Bekloppto», si legge ancora nei titoli del giornale, per metà nella lingua di Dante e per metà in quella di Goethe, e per di più italianizzando il termine «bekloppt» che in tedesco vuol dire 'impazzito' 'uscito di testa'. Tutto è "verboten" (vietato) nelle foto della Bild: «Topless vietato», «asciugare il costume da bagno vietato», «bere la birra vietato», «Giocare a pallone vietato», si legge negli strilli apposti dalla Bild su altrettante immagini che ritraggono bagnanti tedeschi a fare in spiaggia quello che in Italia non si può fare.
L'ATTACCO - «Mamma mia (in italiano, ndr), che cosa è saltato in mente agli italiani coi loro spaghetti?», si chiede allarmata la Bild, che con circa 12 milioni di lettori è di gran lunga il giornale più diffuso e influente in Germania. «Puntuali con l'inizio della stagione balneare loro (gli italiani) rovinano a noi vacanzieri tedeschi il piacere della spiaggia: divieto del seno, divieto della birra, divieto del pallone. Tutto questo è contenuto in un catalogo di regole dell'Associazione nazionale degli stabilimenti balneari - Tutto Bekloppto», scrive contrariato il giornale tedesco. La spiegazione del giornale per i divieti: queste cose farebbero diventare nervosi gli italiani al mare, e riporta le parole di Riccardo Scarselli, presidente dell'Associazione italiana degli stabilimenti balneari secondo cui «La cosa negativa è che la gente si sente in diritto di fare tutto quello che vuole solo perchè indossa un costume da bagno».
ELENCO - Il giornale elenca quindi per esteso alcuni dei divieti del decalogo italiano : «È possibile cambiarsi solo nelle cabine; non è possibile giocare a pallone sulla spiaggia, dove tante persone riposano sulle sdraio; è vietato appendere ad asciugare i costumi da bagno sulle stanghe degli ombrelloni; niente alcol sulla spiaggia se si vuole fare il bagno; bicchieri e bottiglie di vetro non sono consentiti in spiaggia; le donne possono togliersi il reggiseno solo se sono sdraiate su un lettino, non è consentito essere in topless sulla spiaggia; non è permesso mangiare rumorosamente sulla spiaggia».
LA REPLICA - «Non abbiamo imposto divieti a nessuno»: questa la replica di Riccardo Borgo, presidente del Sib, Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe-Confcommercio, che associa circa 10.000 stabilimenti balneari. «Abbiamo solo dato - osserva Borgo - quei consigli per potersi godere al meglio i piaceri del mare e della spiaggia e non mi pare che i molti turisti tedeschi che frequentano i nostri litorali non apprezzino questo nostro contributo per rendere più piacevole la loro vacanza. D'altronde i consigli che abbiamo suggerito sono prassi consolidata da anni sulle nostre spiagge e ci hanno consentito di alzare la qualità dei servizi senza, peraltro, togliere alcuna libertà ai turisti se non quella che può creare problemi agli altri, da nessuna parte, infatti, è comparso il divieto di bere la birra o stare in topless. Il turista trascorre la maggior parte della propria vacanza ospite delle nostre strutture - continua Borgo - e quando sulla spiaggia si ritrovano milioni di persone il rispetto di regole elementari e la buona educazione costituiscono la condizione irrinunciabile per trascorrere e far trascorrere una vacanza serena».
(Corriere della Sera)