PDA

View Full Version : [Canzoni Italiane] I testi che preferite


Lucrezio
08-07-2005, 22:55
Come da titolo: postate il testo delle vostre canzoni preferite!

F. Guccini: Piccola Città

Piccola città, bastardo posto,
appena nato ti compresi, o fu il fato
che in tre mesi mi spinse via;
piccola città, io ti conosco, nebbia e fumo non so darvi il profumo
del ricordo che cambia in meglio;
ma sono qui nei pensieri le strade di ieri,
e tornano visi e dolori e stagioni,
amori e mattoni che parlano.

Piccola città, io poi rividi
le tue pietre sconosciute, le tue case diroccate
da guerra antica;
mia nemica strana, sei lontana coi peccati
fra macerie, e fra giochi consumati dentro al Florida:
cento finestre, un cortile, le voci,
le liti e la miseria; io, la montagna nel cuore,
scoprivo l'odore del dopoguerra.

Piccola città, vetrate viola,
primi giorni della scuola, la parola e il mesto
odore di religione;
vecchie suore nere con che fede in quelle sere
avete dato a noi il senso di peccato, e di espiazione;
gli occhi guardavano voi, ma sognavan gli eroi,
le armi e la bilia;
correva la fantasia verso la prateria
fra la via Emilia e il West.

Sciocca adolescenza, falsa e stupida innocenza,
continenza, vuoto mito americano,
di terza mano;
pubertà infelice spesso urlata a mezza voce,
a toni acuti, casti affetti denigrati,
cercati invano;
se penso a un giorno o a un momento
ritrovo soltanto malinconia;
è tutto un incubo scuro,
un periodo di buio gettato via.

Piccola città, vecchia bambina
che mi fu tanto fedele, a cui fui tanto fedele
tre lunghi mesi;
angoli di strada, testimoni degli erotici
miei sogni frustrazioni e amori a vuoto,
mai compresi;
dove sei ora, che fai, neghi ancora o ti dai
sabato sera?
quelle di adesso disprezzi, o invidi e singhiozzi
se passano davanti a te?

Piccola città, vecchi cortili, sogni e dei primaverili,
rime e fedi giovanili, bimbe ora vecchie;
piango e non rimpiango la tua polvere
e il tuo fango, le tue vite,
le tue pietre, l'oro e il marmo, le catapecchie;
così diversa sei adesso, io son sempre lo stesso,
sempre diverso
cerco le notti ed il fiasco, se muoio rinasco
finche non finirà.

EDIT:
Mi sono finalmente deciso a fare un indice... per intanto inizio dalla prima pagina...

Adamo
Inch'Allah

Afterhours
Quello che non c'è

Franco Battiato
Alexander Platz
Giubbe Rosse
I treni di Tozeur
La stagione dell'amore

Lucio Battisti
Innocenti evasioni

CCCP
Mi ami

CSI
Forma e sostanza

Lucio Dalla
Ma come fanno i marinai

Fabrizio de André
Canzone di maggio
Khorakhané

Francesco de Gregori
Alice non lo sa
Compagni di viaggio
Generale
Lettera da un cosmodromo messicano
Pablo
Pezzi di vetro

Eugenio Finardi
Musica ribelle

Giorgio Gaber
Il coscritto

Rina Gaetano
Nun te reaggae più

Gemelli diversi
In volo

Francesco Guccini
Canzone delle ragazze che se ne vanno
Canzone delle situazioni differenti
Canzone di notte n° 2
Canzone quasi d'amore
Canzone per Piero
Cirano
Farewell
Il vecchio e il bambino
Incontro
La genesi
La locomotiva
L'avvelenata
Lettera
Piccola città
Radici
Vorrei

Frankie Hi_NRG MC
Quelli che benpensano

Neffa
Aspettando il sole

Gatto Pancieri
Mia

Punkreas
WTO

Ratti della Sabina
Il mercante

Sottotono
Solo lei ha quel che voglio

Antonello Venditti
Su questa nave chiamata musica

Renato Zero
Nei giardini che nessuno sa


Giorgio Canali e Rossofuoco
Precipito

Fra gli OT:

George Brassens
Chanson pour l'Auvergnat
Simon & Garfunkel
The sound of silence

fdA40-99
08-07-2005, 23:30
Bella piccola città. Ce l'ho su Radici... io preferisco questa però...

F. De André - da Anime Salve (1996)

KHORAKHANE'
(a forza di essere vento)
Khorakhanè: tribù rom di provenienza serbo-montenegrina

Il cuore rallenta la testa cammina
in quel pozzo di piscio e cemento
a quel campo strappato dal vento
a forza di essere vento

porto il nome di tutti i battesimi
ogni nome il sigillo di un lasciapassare
per un guado una terra una nuvola un canto
un diamante nascosto nel pane

per un solo dolcissimo umore del sangue
per la stessa ragione del viaggio viaggiare
Il cuore rallenta e la testa cammina
in un buio di giostre in disuso

qualche rom si è fermato italiano
come un rame a imbrunire su un muro
saper leggere il libro del mondo
con parole cangianti e nessuna scrittura

nei sentieri costretti in un palmo di mano
i segreti che fanno paura
finchè un uomo ti incontra e non si riconosce
e ogni terra si accende e si arrende la pace

i figli cadevano dal calendario
Yugoslavia Polonia Ungheria
i soldati prendevano tutti
e tutti buttavano via

e poi Mirka a San Giorgio di maggio
tra le fiamme dei fiori a ridere a bere
e un sollievo di lacrime a invadere gli occhi
e dagli occhi cadere

ora alzatevi spose bambine
che è venuto il tempo di andare
con le vene celesti dei polsi
anche oggi si va a caritare

e se questo vuol dire rubare
questo filo di pane tra miseria e sfortuna
allo specchio di questa kampina
ai miei occhi limpidi come un addio

lo può dire soltanto chi sa di raccogliere in bocca
il punto di vista di Dio

Cvava sero po tute
i kerava
jek sano ot mori
i taha jek jak kon kasta
Poserò la testa sulla tua spalla
e farò
un sogno di mare
e domani un fuoco di legna

vasu ti baro nebo
avi ker
kon ovla so mutavia
kon ovla
perché l'aria azzurra
diventi casa
chi sarà a raccontare
chi sarà

ovla kon ascovi
me gava palan ladi
me gava
palan bura ot croiuti
sarà chi rimane
io seguirò questo migrare
seguirò
questa corrente di ali

Lucrezio
09-07-2005, 01:18
Grande de André! Io però preferisco Guccini... e se devo andare sul Genere di De André preferisco il suo maestro (Il grandissimo Brassens!!! :ave: )
Ne posto un'altra di Guccini, sempre grandiosa, sempre di Radici

E correndo mi incontrò lungo le scale, quasi nulla mi sembrò cambiato in lei,
la tristezza poi ci avvolse come miele per il tempo scivolato su noi due.
Il sole che calava già rosseggiava la città
già nostra e ora straniera e incredibile e fredda:
come un istante "deja vu", ombra della gioventù, ci circondava la nebbia...

Auto ferme ci guardavano in silenzio, vecchi muri proponevan nuovi eroi,
dieci anni da narrare l'uno all' altro, ma le frasi rimanevan dentro in noi:
"cosa fai ora? Ti ricordi? Eran belli i nostri tempi,
ti ho scritto è un anno, mi han detto che eri ancor via".
E poi la cena a casa sua, la mia nuova cortesia, stoviglie color nostalgia...

E le frasi, quasi fossimo due vecchi, rincorrevan solo il tempo dietro a noi,
per la prima volta vidi quegli specchi, capii i quadri, i soprammobili ed i suoi.
I nostri miti morti ormai, la scoperta di Hemingway,
il sentirsi nuovi, le cose sognate e ora viste:
la mia America e la sua diventate nella via la nostra città tanto triste...

Carte e vento volan via nella stazione, freddo e luci accesi forse per noi lì
ed infine, in breve, la sua situazione uguale quasi a tanti nostri films:
come in un libro scritto male, lui s' era ucciso per Natale,
ma il triste racconto sembrava assorbito dal buio:
povera amica che narravi dieci anni in poche frasi ed io i miei in un solo saluto...

E pensavo dondolato dal vagone "cara amica il tempo prende il tempo dà...
noi corriamo sempre in una direzione, ma qual sia e che senso abbia chi lo sa...
restano i sogni senza tempo, le impressioni di un momento,
le luci nel buio di case intraviste da un treno:
siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nella testa e il cuore di simboli pieno..."

SkunkWorks 68
09-07-2005, 03:31
Francesco De Gregori - "Pablo"

...Mio padre seppellito un anno fa,
nessuno più coltivare la vite.
Verde rame sulle sue poche unghie
e troppi figli da cullare.
E il treno io l'ho preso e ho fatto bene.
Spago sulla mia valigia non ce n'era,
solo un po' d'amore la teneva insieme,
solo un po' di rancore la teneva insieme.
Il collega spagnolo non sente, non vede,
ma parla del suo gallo da battaglia e della latteria.
Diventa terra.
Prima parlava strano ed io non lo capivo,
però il pane con lui lo dividevo
e il padrone non sembrava poi cattivo.
Hanno pagato Pablo, Pablo è vivo.
Con le mani posso fare castelli,
costruire autostrade, parlare con Pablo,
lui conosce le donne e tradisce la moglie.
Con le donne e il vino e la Svizzera verde.
E se un giorno è caduto, è caduto per caso
pensando al suo gallo o alla moglie ingrassata come da foto.
Prima parlava strano ma io non lo capivo,
però il fumo con lui lo dividevo
e il padrone non sembrava poi cattivo.
Hanno ammazzato Pablo, Pablo è vivo...

anonimizzato
09-07-2005, 07:51
Neffa - Aspettando il sole.

La tele resta spenta e non la guardo più
ho un nodo in gola che è difficile mandare giù,
fumo un po', sposto via la tenda,
cielo grigio piombo io non lascio che mi prenda,
la nostalgia che sale lentamente
come mai io penso a te mi chiedo adesso dove sei cosa fai,
chissà se tu avrai mai pensato a me,
al nostro fuoco che bruciava e mo' è cenere.
Ma tutto passa piano e pure se fa strano io sorrido
perché so che oggi non ti chiamerò,
quel che viene venga e mi sta bene
quel che è stato è già passato
e mo' il passato se lo tiene,
e piove già da un tot, la pioggia bagna la mia pelle
ma mi asciugherò perché so che il tempo è ciclico
e so che un po' di tempo è quello che ci vuole
mentre un guaglione sta scacciando il male sta aspettando il sole...

Oggi non c'è sole intorno a me
salvami, risplendi e scaldaci, voglio il sole,
cerco nuova luce nella confusione di un guaglione...

....e oggi è come ieri ma forse è un'impressione
frutto della mente di un guaglione
sarà che non c'è il sole
sarà che tutto sembra resti uguale
sarà quel che sarà sono preso male
ma nessuno chiama e non so chi chiamare
cerco di schiodarmi e penso solo a quello che ho da fare
uh Gesù Gesù, sono io la vittima dei demoni che tornano
e che vengono a tirarmi giù
i miei cattivi pensieri che mi aspettano braccano, parlano e parlano
dove sono i raggi che scaldavano un guaglione
dove sono gli altri della mia ballotta mo' che sono nel ciclone?
in dopa trovo la mia cura in dopa mischio le radici e la cultura,
l'energia pura la musica mi detta le parole
caccio queste rime e so che prima o poi ritorna il sole...

Oggi non c'è sole intorno a me salvami, risplendi e scaldaci,
voglio il sole, cerco nuova luce nella confusione di un guaglione...

....vada come vada e va da sé
conto solo su di me e già so che già sai che...
Chico fa quel che s'ha da fare quando amore non c'è ...
dev... dev... devo imbustare perché in tasca manca money
sempre più difficile restare calmo in questa situazione sclero,
non ne voglio più parto da zero
so che in qualche modo devo andare su ma...
non c'è più luce, solo buio che fa male
non c'è più pace solo rabbia che ogni giorno sale
so bene dove sono e adesso voglio stare qui,
sentire il beat se sei all'ascolto vieni a prendermi
rapiscimi, musica colpisci al cuore boom cha boom cha
però non c'è dolore distendi le tue mani guaritrici su un guaglione
mentre sta aspettando il sole...

Oggi non c'è sole intorno a me
Salvami, risplendi e scaldami,
voglio il sole,
cerco nuova luce nella confusione di un guaglione...

Lucrezio
10-07-2005, 13:16
Rilancio con Guccini
"Canzone delle situazioni differenti"

Andammo i pomeriggi cercando affiatamento,
scoprivo gli USA e rari giornaletti.
Ridesti nel vedermi grande e grosso coi fumetti,
anch' io sorrisi sempre più scontento.

Poi scrissi il nome tuo versando piano sulla neve
la strana cosa che sembrava vino,
mi aveva affascinato il suo colore di rubino:
perchè lo cancellasti con il piede?

La scatola meccanica per musica è esaurita,
rimane solo l' eco in lontananza,
ma dimmi cosa fai lontana via nell' altra stanza,
ma dimmi cosa fai della tua vita.
O sera, scendi presto! O mondo nuovo, arriva!
Rivoluzione, cambia qualche cosa!
Cancella il ghigno solito di questa ormai corrosa
mia stanca civiltà che si trascina.

Poi piovve all' improvviso sull' Amstel, ti ricordi?
Dicesti qualche cosa sorridendo;
risposi, credo, anch' io qualche banalità scoprendo
il fascino di un dialogo tra i sordi.

Tuo nonno era un grand' uomo, famoso chissà cosa,
di loro si usa dire "è ancora in gamba".
Mi espose a gesti e a sputi quella "weltanshauung" sua stramba
puntando come un indice una rosa.

Malinconie discrete che non sanno star segrete,
le piccole modeste storie mie,
che non si son mai messe addosso il nome di poesie,
amiche mie di sempre, voi sapete!
Ebbrezze conosciute già forse troppe volte:
di giorno bevo l' acqua e faccio il saggio.
Per questo solo a notte ho quattro soldi di messaggio
da urlare in faccia a chi non lo raccoglie.

Il tuo patrigno era un noto musicista,
tuo padre lo incontravi a qualche mostra.
Bevemmo il tè per terra e mi piaceva quella giostra
di gente nelle storie tue d' artista.

Mi confidasti trepida non so quale segreto
dicendo "donna" e non "la cameriera".
Tua madre aveva un forte mal di testa quella sera:
fui premuroso, timido, discreto.

E tu nell' altra stanza che insegui i tuoi pensieri,
non creder che ci sia di meglio attorno:
noi siamo come tutti e un poco giorno dopo giorno
sciupiamo i nostri oggi come ieri.
Ma poi che cosa importa? Bisogna stare ai patti:
non voglio il paradiso né l'inferno.
Se a volte urlo la rabbia, poi dimentico e mi perdo
nei mondi dentro agli occhi dei miei gatti.

Uscimmo un po' accaldati per il troppo vino nero,
danzammo sulla strada, già albeggiava.
Sembrava una commedia musicale americana,
tu non lo sai, ma dentro me ridevo...

Fratello Cadfael
11-07-2005, 21:10
::Il Mercante::

Arriva col suo carro comparendo dal niente
lui arriva per comprare le debolezze della gente
lo chiamano "il Mercante" e questo nome gli si addice
vende a chi lo incontra l'illusione d'essere felice.

E' sempre accompagnato da un rumore di sonagli
e ognuno troverà da dargli qualche cosa tra i ricordi
anche i più cari
lui non chiede mai denari, ma si prenderà
soltanto quello che potrà nutrire la sua cieca vanità.

Il suo passato è ignoto, appare solo nel presente
tutti ne sanno il nome, ma nessuno lo conosce veramente

Lui ti ammalia, ti strabilia, lui ti illumina e ti consiglia
però credetemi ci ho fatto caso, come Pinocchio dice le bugie
certo in questo gli assomiglia, fatta eccezione per il naso
che al signor Mercante non si allungherà
per non andare a rovinare la sua bella faccia figlia della falsità.

Vendere e comprare,
vendere e comprare
avanti signori andate a fare il vostro affare
andate dal Mercante, andate lì da lui
vi venderà dei bellissimi momenti bui
ed ai più fortunati un bel trattamento speciale
per non distinguere più la realtà dal Carnevale!

Perciò siete avvertiti e la faccenda non va sottovalutata
o almeno questo è il mio consiglio
perché anche voi potreste un giorno trovarlo sulla vostra strada
e che nessuno se ne senta esente
da questo delirante avvertimento
anche se probabilmente non servirà assolutamente a niente
perché il Mercante troverà, sono sicuro, sempre
qualcuno pronto a svendere, per debolezza o comodo
i propri sogni ingenuamente.

Vendere e comprare,
vendere e comprare,
non fatevi ingannare da chi dice che la vita è solamente un buon affare
e ritiene sia importante non lasciarsi mai scappare
ogni occasione in cui ci sia da guadagnare
a me non piace questo modo di campare
questa assurda giostra del prendere o lasciare
perciò in faccia al Mercante voglio gridare
che per quanto mi riguarda
ha un solo posto dove andare.

(da "Circobirò" dei Ratti della Sabina, 2003)

SkunkWorks 68
12-07-2005, 13:44
Eugenio Finardi - Musica Ribelle

...Anna ha diciotto anni e si sente tanto sola
ha la faccia triste e non dice una parola
tanto è sicura che nessuno capirebbe
e anche se capisse di certo la tradirebbe

e la sera in camera prima di dormire
legge di amori e di tutte le avventure
dentro nei libri che qualcun altro scrive,
che sogna la notte, ma che di giorno poi non vive

e ascolta la sua cara radio per sentire
un po' di buonsenso da voci piene di calore
e le strofe languide di tutti quei cantanti
con le facce da bambini e con i loro cuori infranti

ma da qualche tempo è difficile scappare
c'è qualcosa nell'aria che non si può ignorare
è dolce, ma forte e non ti molla mai
è un'onda che cresce e ti segue ovunque vai.....

E' la musica, è la musica ribelle
che ti vibra nelle ossa, che ti entra nella pelle
che ti dice di uscire, che ti urla di cambiare
di mollare le menate e di mettersi a lottare

Marco di dischi lui fa la collezione
e conosce a memoria ogni nuova formazione,
e intanto sogna, di andare in California
o alle porte del cosmo, che stanno su in Germania

dice: "qua da noi in fondo la musica non è male,
quello che non regge sono solo le parole".
Ma poi le ritrova ogni volta che va fuori
dentro i manifesti o scritte sopra i muri.....

E' la musica, è la musica ribelle
che ti vibra nelle ossa, che ti entra nella pelle
che ti dice di uscire, che ti urla di cambiare
di mollare le menate e di metterti a lottare...

jumbo81
08-08-2005, 10:50
Per il sociale

Rino Gaetano - Nun te reaggae più

Abbasso e alè
abbasso e alè
abbasso e alè con le canzoni
senza fatti e soluzioni
la castità
la verginità
la sposa in bianco il maschio forte
i ministri puliti i buffoni di corte
ladri di polli
super pensioni
ladri di stato e stupratori
il grasso ventre dei commendatori
diete politicizzate
evasori legalizzati
auto blu
cieli blu
amore blu
rock and blues
NUNTEREGGAEPIU'
Eya alalà
pci psi
dc dc
pci psi pli pri
dc dc dc dc
Cazzaniga
avvocato Agnelli Umberto Agnelli
Susanna Agnelli Monti Pirelli
dribbla Causio che passa a Tardelli
Musiello Antognoni Zaccarelli
Gianni Brera
Bearzot
Monzon Panatta Rivera D'Ambrosio
Lauda Thoeni Maurizio Costanzo Mike Bongiorno
Villaggio Raffa Guccini
onorevole eccellenza cavaliere senatore
nobildonna eminenza monsignore
vossia cherie mon amour
NUNTEREGGAEPIU'
Immunità parlamentare
abbasso e alè
il numero 5 sta in panchina
s'è alzato male stamattina
mi sia consentito dire
il nostro è un partito serio
disponibile al confronto
nella misura in cui
alternativo
aliena ogni compromesso
ahi lo stress
Freud e il sess
è tutto un cess
ci sarà la ress
se quest'estate andremo al mare
solo i soldi e tanto amore
e vivremo nel terrore che ci rubino l'argenteria
è più prosa che poesia
NUNTEREGGAEPIU'
Ue paisà
il bricolage
il quindicidiciotto
il prosciutto cotto
il quarantotto
il sessantotto
il pitrentotto
sulla spiaggia di capocotta
Cartier Cardin Gucci
portobello e illusioni
lotteria a trecento milioni
mentre il popolo si gratta
a dama c'è chi fa la patta
a settemezzo c'ho la matta
mentre vedo tanta gente
che non c'ha l'acqua corrente
e non c'ha niente
ma chi me sente...
ma chi me sente
e allora amore mio ti amo
che bella sei
vali per sei
ci giurerei
ma è meglio lei
che bella sei
che bella lei
vale per sei
ci giurerei
sei meglio tu
che bella sei
NUNTEREGGAEPIU'

jumbo81
08-08-2005, 10:51
Per il "sentimentale"

Lucio Battisti - Innocenti evasioni (geniale il modo di raccontare il tradimento)

Che sensazione di leggera follia
sta colorando l'anima mia
immaginando preparo il cuscino
qualcuno
è già nell'aria qualcuno
sorriso ingenuo e profumo
Il giradischi le luci rosse e poi
champagne ghiacciato e l'avventura può iniziare ormai
accendo il fuoco e mi siedo vicino
qualcuno
stasera arriva qualcuno
sorrido intanto che fumo
Ma come mai tu qui stasera
ti sbagli sai non potrei
non aspettavo ti giuro nessuno
Strana atmosfera
ma cosa dici mia cara
non sono prove no no no
un po' di fuoco per scaldarmi un po'
e poca luce per sognarti no!
Siediti qui accanto anima mia
ed abbandona la tua gelosia se puoi
combinazione ho un po' di champagne
se vuoi amore
come sei bella amore
sorridi e lasciati andare
Chi può bussare a quest'ora di sera?
sarà uno scherzo un amico e chi lo sa
no non alzarti chiunque sia si stancherà
amore
come sei bella amore
ho ancora un brivido in cuore

jumbo81
08-08-2005, 10:52
poi de andrè non saprei quale scegliere
sono veramente troppi i testi che amo di questo autore...

DanieleC88
08-08-2005, 13:33
Punkreas - WTO

Vi narrerò una storia strana
quella di un re di origine texana
al comando di un gruppo di criminali
uniti tra loro da sporchi ideali
conquista del mondo tra le sue risorse
sfruttamento zone rosse
sembrava un romanzo ma è tutto vero
compreso un finale tintodi nero

per non dimenticare quello che è stato
un omicidio globalizzato
dal sangue sparso per le città
non ci saranno inchini a sua maestà

continuerà con questa storia
ho sempre sofferto i vuoti di memoria
causati dal male l'informazione
la voce distorta difende il padrone
trasforma quel giorno in gran successo
tralascia i pestaggi gli arresti il decesso
ci mostra la cena tra i capi di stato
ma tra le portate c'è un morto ammazzato

e tra le lacrime e le botte ho visto anche morire
per una sigla che non so che cosa voglia dire
WTO viva il terrorismo organizzato
non può essere che questo il suo significato.

Thunderman
08-08-2005, 14:58
Renato Zero - Nei giardini che nessuno sa

Senti quella pelle ruvida.
Un gran freddo dentro l’anima,
fa fatica anche una lacrima a scendere giù.
Troppe attese dietro l’angolo,
gioie che non ti appartengono.
Questo tempo inconciliabile gioca contro te.
Ecco come si finisce poi,
inchiodati a una finestra noi,
spettatori malinconici,
di felicità impossibili…
Tanti viaggi rimandati e già,
valigie vuote da un’eternità…
Quel dolore che non sai cos’è,
solo lui non ti abbandonerà mai, oh mai!
E’ un rifugio quel malessere,
troppa fretta in quel tuo crescere.
Non si fanno più miracoli,
adesso non più.
Non dar retta a quelle bambole.
Non toccare quelle pillole.
Quella suora ha un bel carattere,
ci sa fare con le anime.
Ti darei gli occhi miei,
per vedere ciò che non vedi.
L’energia, l’allegria,
per strapparti ancora sorrisi.
Dirti si, sempre si,
e riuscire a farti volare,
dove vuoi, dove sai,
senza più quei pesi sul cuore.
Nasconderti le nuvole,
quell’inverno che ti fa male.
Curarti le ferite e poi,
qualche dente in più per mangiare.
E poi vederti ridere,
e poi vederti correre ancora.
Dimentica, c’è chi dimentica
Distrattamente un fiore una domenica
E poi… silenzi. E poi silenzi.
Nei giardini che nessuno sa
Si respira l’inutilità.
C’è rispetto grande pulizia,
è quasi follia.
Non sai come è bello stringerti,
ritrovarsi qui a difenderti,
e vestirti e pettinarti si.
E sussurrarti non arrenderti
nei giardini che nessuno sa,
quanta vita si trascina qua,
solo acciacchi, piccole anemie.
Siamo niente senza fantasie.
Sorreggili, aiutali,
ti prego non lasciarli cadere.
Esili, fragili,
non negargli un po' del tuo amore.
Stelle che ora tacciono,
ma daranno un segno a quel cielo.
Gli uomini non brillano
Se non sono stelle anche loro.
Mani che ora tremano,
perché il vento soffia più forte…
non lasciarli adesso no.
Che non li sorprenda la morte.
Siamo noi gli inabili,
che pure avendo a volte non diamo.
Dimentica, c’è chi dimentica,
distrattamente un fiore una domenica
e poi silenzi. E poi silenzi

GRIFONE_85
08-08-2005, 19:24
Gatto Pancieri - Mia


Quanto ti ho sentita mia
quando siam rimasti cinque giorni a letto
chiusi dentro casa mia
quanto ti ho sentita mia
quando ti ho spogliata e t'ho messo il pigiama
quanto ti ho sentita mia
dentro a quel vagone mentre il treno
che fischiava ci portava via
e quanto ti ho sentita mia
lungo strade assolate di periferia
con le gomme bucate e le bici parcheggiate
dietro un grosso cespuglio d estate

quanto ti ho sentita mia
quando mi chiedevi prima di un esame
di provarti a interrogare
quanto ti ho sentita mia
quando ti ho insegnato sopra il ghiaccio a pattinare
e quanto ti ho sentita mia
in quel vecchio ferroso letto di corsia
mi stringevi la mano eri sotto anestesia
io pregavo e per te stavo male
Tu sei mia...quando vuoi
ma sei mia, mia
tu vai via...tornerai
perchè sei mia
quanto tu non lo sai

tu sei mia mia mia, mia mia mia, mia mia mia o no
tu mi ami ami ami, ami ami ami, ami ami ami o no
tu sei mia mia mia, mia mia mia, mia mia mia o no
tu mi ami ami ami, ami ami ami, ami ami ami o no

e quanto ti ho sentita mia
anche quando mi hai detto "io devo andare via"
e hai gridato "e finita" ma era una bugia
prima o poi tu dovrai ritornare

perché sei mia... quando vuoi
ma sei mia, mia
tu vai via...tornerai
perché sei mia
mia… dove vai che sei mia
quanto tu non lo sai
quanto tu non lo sai
tanto... tu non lo sai

jumbo81
08-08-2005, 20:05
grande grifone!!

mi piaceva quella canzone!
per caso ascolti radioreporter?
perchè penso che gatto panceri lo facessero sentire solo li!! :D

GRIFONE_85
09-08-2005, 11:25
grande grifone!!

mi piaceva quella canzone!
per caso ascolti radioreporter?
perchè penso che gatto panceri lo facessero sentire solo li!! :D

No... l'avevo sentita qualche volta cosi in giro e mi piaceva... poi due settimane fa sono stato in vacanza e un mio amico aveva un cd con qualche canzone di questo tipo....
diciamo pure che ce l'ha fatta andare a stufo da quanto l'ascoltava... Immaginati 12 persone d'accordo ad ascoltare serate house mentre ci cambiavamo e poi lui tranquillo arrivava e metteva questa canzone.....
Ora immaginati gia al terzo giorno si elevava un coro...: "Te lo scoccio sto cd" :D

Lucrezio
18-09-2005, 21:07
Riesumo, sperando che rimanga in vita:
F. Guccini, Canzone quasi d'amore
Non starò più a cercare parole che non trovo
per dirti cose vecchie con il vestito nuovo,
per raccontarti il vuoto che, al solito, ho di dentro
e partorire il topo vivendo sui ricordi, giocando coi miei giorni, col tempo...

O forse vuoi che dica che ho i capelli più corti
o che per le mie navi son quasi chiusi i porti;
io parlo sempre tanto, ma non ho ancora fedi,
non voglio menar vanto di me o della mia vita costretta come dita dei piedi...

Queste cose le sai perchè siam tutti uguali
e moriamo ogni giorno dei medesimi mali,
perchè siam tutti soli ed è nostro destino
tentare goffi voli d' azione o di parola,
volando come vola il tacchino...

Non posso farci niente e tu puoi fare meno,
sono vecchio d' orgoglio, mi commuove il tuo seno
e di questa parola io quasi mi vergogno,
ma c'è una vita sola, non ne sprechiamo niente in tributi alla gente o al sogno...

Le sere sono uguali, ma ogni sera è diversa
e quasi non ti accorgi dell' energia dispersa
a ricercare i visi che ti han dimenticato
vestendo abiti lisi, buoni ad ogni evenienza, inseguendo la scienza o il peccato...

Tutto questo lo sai e sai dove comincia
la grazia o il tedio a morte del vivere in provincia
perchè siam tutti uguali, siamo cattivi e buoni
e abbiam gli stessi mali, siamo vigliacchi e fieri,
saggi, falsi, sinceri... coglioni!

Ma dove te ne andrai? Ma dove sei già andata?
Ti dono, se vorrai, questa noia già usata:
tienila in mia memoria, ma non è un capitale,
ti accorgerai da sola, nemmeno dopo tanto, che la noia di un altro non vale...

D' altra parte, lo vedi, scrivo ancora canzoni
e pago la mia casa, pago le mie illusioni,
fingo d' aver capito che vivere è incontrarsi,
aver sonno, appetito, far dei figli, mangiare,
bere, leggere, amare... grattarsi!

Lucrezio
25-09-2005, 18:11
F. Guccini: Radici

La casa sul confine della sera
oscura e silenziosa se ne sta,
respiri un' aria limpida e leggera
e senti voci forse di altra età,
e senti voci forse di altra età...
La casa sul confine dei ricordi,
la stessa sempre, come tu la sai
e tu ricerchi là le tue radici
se vuoi capire l'anima che hai,
se vuoi capire l'anima che hai...
Quanti tempi e quante vite sono scivolate via da te,
come il fiume che ti passa attorno,
tu che hai visto nascere e morire gli antenati miei,
lentamente, giorno dopo giorno
ed io, l'ultimo, ti chiedo se conosci in me
qualche segno, qualche traccia di ogni vita
o se solamente io ricerco in te
risposta ad ogni cosa non capita,
risposta ad ogni cosa non capita...
Ma è inutile cercare le parole,
la pietra antica non emette suono
o parla come il mondo e come il sole,
parole troppo grandi per un uomo,
parole troppo grandi per un uomo...
E te li senti dentro quei legami,
i riti antichi e i miti del passato
e te li senti dentro come mani,
ma non comprendi più il significato,
ma non comprendi più il significato...
Ma che senso esiste in ciò che è nato dentro ai muri tuoi,
tutto è morto e nessuno ha mai saputo
o solamente non ha senso chiedersi,
io più mi chiedo e meno ho conosciuto.
Ed io, l'ultimo, ti chiedo se così sarà
per un altro dopo che vorrà capire
e se l'altro dopo qui troverà
il solito silenzio senza fine,
il solito silenzio senza fine...
La casa è come un punto di memoria,
le tue radici danno la saggezza
e proprio questa è forse la risposta
e provi un grande senso di dolcezza,
e provi un grande senso di dolcezza...

jumbo81
25-09-2005, 18:23
leggermente OT, ma almeno rimane un po su :D

Simon & Garfunkel - The Sound of Silence

Hello darkness, my old friend,
I’ve come to talk with you again,
Because a vision softly creeping,
Left it’s seeds while I was sleeping,
And the vision that was planted in my brain
Still remains
Within the sound of silence.

In restless dreams I walked alone
Narrow streets of cobblestone,
’neath the halo of a street lamp,
I turned my collar to the cold and damp
When my eyes were stabbed by the flash of
A neon light
That split the night
And touched the sound of silence.

And in the naked light I saw
Ten thousand people, maybe more.
People talking without speaking,
People hearing without listening,
People writing songs that voices never share
And no one deared
Disturb the sound of silence.

Fools said i,you do not know
Silence like a cancer grows.
Hear my words that I might teach you,
Take my arms that I might reach you.
But my words like silent raindrops fell,
And echoed
In the wells of silence

And the people bowed and prayed
To the neon God they made.
And the sign flashed out it’s warning,
In the words that it was forming.
And the signs said, the words of the prophets
Are written on the subway walls
And tenement halls.
And whisper’d in the sounds of silence.

17mika
25-09-2005, 23:58
Azz.. con tutto questo Guccini e De Andrè, devo per forza difendere un po' De Gregori :D

Metto una paio di canzoni, magari non conosciutissime a tutti, che imho sono dele gemme..

Pezzi di Vetro (da Rimmel, 1973)

L'uomo che cammina sui i pezzi di vetro,
dicono ha due anime e un sesso,
di ramo duro il cuore.
E una luna e dei fuochi alle spalle,
mentre balla e balla,
sotto l'angolo retto di una stella.
Niente a che vedere col circo,
ne acrobata ne mangiatore di fuoco,
piuttosto un santo a piedi nudi,
quando vedi che non si taglia, già lo sai
ti potresti innamorare di lui,
forse sei già innamorata di lui.
Cosa se ha vent'anni e nelle pieghe della mano,
una linea che gira e lui risponde serio è mia,
sottintende la vita.
E la fine del discorso la conosci già,
era acqua corrente un po' di tempo fa,
e ora si è fermata qua.
Non conosce paura,
l'uomo che salta e vince sui vetri
e spezza bottiglie, ride e sorride.
Perché ferirsi non è possibile,
morire meno che mai e poi mai.
E insieme visitate la notte,
che dicono è due anime e un letto
e un tetto di capanna utile dolce
come ombrello teso tra le terra e il cielo.
Lui ti offre la sua ultima carta,
il suo ultimo prezioso tentativo di stupire,
quando dice: "é quattro giorni che, ti amo
ti prego non andare via, non lasciarmi ferito"
E non hai capito ancora, come mai
gli hai lascito in un minuto tutto quel che hai,
però stai bene dove stai,
però stai bene dove stai.



Compagni di Viaggio (da Prendere e Lasciare, '96)

Avevano parlato a lungo, di passione e spiritualità.
E avevano toccato il fondo, della loro provvisorietà.
Lei disse "Sta arrivando il giorno,
chiudi la finestra, o il mattino ci scoprirà"
E lui sentì crollare il mondo,
sentì che il tempo gli remava contro.
Schiacciò la testa sul cuscino,
per non sentire il rumore di fondo della città.
Una tempesta d'estate lascia sabbia e calore.
E pezzi di conversazione nell'aria,
e ancora, voglia d'amore.
Lei chiese la parola d'ordine,
il codice d'ingresso al suo dolore.
Lui disse "Non adesso, ne abbiamo già discusso troppo spesso.
Aiutami piuttosto a far presto,
il mio volo, lo sai, partirà, fra poco più di due ore."
Sentì suonare il telefono, nella stanza gelata.
E si svegliò di colpo e capì,
di averla solo sognata.
Si domandò con chi fosse e pensò,
"E' acqua passata"
E smise di cercare risposte, sentì che arrivava la tosse,
si alzò per aprire le imposte,
ma fuori la notte sembrava, appena iniziata.
Due buoni compagni di viaggio,
non dovrebbero lasciarsi mai.
Potranno scegliere imbarchi diversi,
saranno sempre due marinai.
Lei disse misteriosamente
"Sarà sempre tardi per me, quando ritornerai"
E lui buttò un soldino nel mare,
lei lo guardò galleggiare.
Si dissero "ciao" per le scale,
e la luce dell'alba da fuori sembrò evaporare.

Quest'ultima mi ricorda troppo l'erasmus :cry: .. descrive troppo bene cose che con parole non saprei definire

Haipauradelbuio?
26-09-2005, 23:26
Quello che non c'è - Afterhours

Ho questa foto di pura gioia
E' di un bambino con la sua pistola
Che spara dritto davanti a se
A quello che non c'è
Ho perso il gusto, non ha sapore
Quest'alito di angelo che mi lecca il cuore
Ma credo di camminare dritto sull'acqua e
Su quello che non c'è
Arriva l'alba o forse no
A volte ciò che sembra alba
Non è
Ma so che so camminare dritto sull'acqua e
Su quello che non c'è
Rivuoi la scelta, rivuoi il controllo
Rivoglio le mie ali nere, il mio mantello
La chiave della felicità è la disobbedienza in sè
A quello che non c'è
Perciò io maledico il modo in cui sono fatto
Il mio modo di morire sano e salvo dove m'attacco
Il mio modo vigliacco di restare sperando che ci sia
Quello che non c'è
Curo le foglie, saranno forti
Se riesco ad ignorare che gli alberi son morti
Ma questo è camminare alto sull'acqua e
Su quello che non c'è
Ed ecco arriva l'alba so che è qui per me
Meraviglioso come a volte ciò che sembra non è
Fottendosi da sè, fottendomi da me
Per quello che non c'è

kikino
27-09-2005, 13:38
La parte "seria" di MI AMI dei CCCP

Io attendo allucinato la situazione estrema
Un grande sogno nitido chiedendo alla tua pelle
Con dita di barbiere un'amorosa quiete un'amorosa quiete
Sfiorarti come a caso con aria imbarazzata
Atmosfera pesante elogio alla tensione
Tranquillità assoluta tranquillità assoluta tranquillità assoluta

Un rapimento un'estasi
Su un punto delicato questa non è una replica
Facile e leggera non è una mossa tattica

Mi ami?
Mi ami?
Mi ami?

L'affinità elettiva è orfana di futuro
Disturba i progetti rapisce la quiete
Svela i conti in sospeso
Accarezzati in sogno in un tempo spezzato che gira rigira
Ritorna all'inizio non vuole finire

Mi ami?
Mi ami?
Mi ami?

Smettila di parlare avvicinati un po'
Smettila di parlare avvicinati un po'

Smettila di parlare avvicinati un po'
Smettila di parlare, avvicinati un po'!

Lucrezio
27-09-2005, 21:41
La locomotiva

on so che viso avesse, neppure come si chiamava
con che voce parlasse, con quale voce poi cantava
quanti anni avesse visto allora, di che colore i suoi capelli
ma nella fantasia ho l'immagine sua,
gli eroi sono tutti giovani e belli
gli eroi sono tutti giovani e belli
gli eroi sono tutti giovani e belli.

Conosco invece l'epoca dei fatti, qual'era il suo mestiere:
i primi anni del secolo, macchinista, ferroviere
I tempi in cui si cominciava la guerra santa dei pezzenti
sembrava il treno anch'esso un mito di progresso,
lanciato sopra i continenti
lanciato sopra i continenti
lanciato sopra i continenti.

E la locomotiva sembrava fosse un mostro strano
che l'uomo dominava con il pensiero e con la mano
ruggendo si lasciava indietro distanze che sembravano infinite
sembrava avesse dentro un potere tremendo,
la stessa forza della dinamite
la stessa forza della dinamite
la stessa forza della dinamite.

Ma un'altra grande forza spiegava allora le sue ali
parole che dicevano: "gli uomini sono tutti uguali"
e contro ai re e ai tiranni scoppiava nella via
la bomba proletaria, ed illuminava l'aria
la fiaccola dell'anarchia
la fiaccola dell'anarchia
la fiaccola dell'anarchia.

Un treno tutti i giorni passava per la sua stazione
un treno di lusso, lontana destinazione
vedeva gente riverita, pensava a quei velluti, agli ori
pensava al magro giorno della sua gente attorno,
pensava un treno pieno di signori
pensava un treno pieno di signori
pensava un treno pieno di signori.

Non so che cosa accadde, perché prese la decisione
forse una rabbia antica, generazioni senza nome
che urlarono vendetta, gli accecarono il cuore
dimenticò pietà, scordò la sua bontà,
la bomba sua la macchina a vapore
la bomba sua la macchina a vapore
la bomba sua la macchina a vapore.

E sul binario stava la locomotiva
la macchina pulsante sembrava fosse cosa viva
sembrava un giovane puledro che appena liberato il freno
mordesse la rotaia con muscoli d'acciaio,
con forza cieca di baleno
con forza cieca di baleno
con forza cieca di baleno.

E un giorno come gli altri, ma forse con più rabbia in corpo
pensò che aveva il modo di riparare a qualche torto
salì sul mostro che dormiva, cercò di mandar via la sua paura
e prima di pensare a quel che stava a fare,
il mostro divorava la pianura
il mostro divorava la pianura
il mostro divorava la pianura.

Correva l'altro treno ignaro, quasi senza fretta
nessuno immaginava di andare verso la vendetta
ma alla stazione di Bologna arrivò la notizia in un baleno:
notizia di emergenza, agite con urgenza,
un pazzo si è lanciato contro il treno
un pazzo si è lanciato contro il treno
un pazzo si è lanciato contro il treno.

Ma corre corre corre corre la locomotiva
e sibila il vapore, sembra quasi cosa viva
e sembra dire ai contadini curvi, quel fischio che si spande in aria
fratello non temere che corro al mio dovere
trionfi la giustizia proletaria
trionfi la giustizia proletaria
trionfi la giustizia proletaria.

E corre corre corre corre sempre più forte
e corre corre corre corre verso la morte
e niente ormai può trattenere l'immensa forza distruttrice
aspetta sol lo schianto e poi che giunga il manto
della grande consolatrice
della grande consolatrice
della grande consolatrice.

La storia ci racconta come finì la corsa
la macchina deviata lungo una linea morta
con l'ultimo suo grido di animale la macchina eruttò lapilli e lava
esplose contro il cielo, poi il fumo sparse il velo
lo raccolsero che ancora respirava
lo raccolsero che ancora respirava
lo raccolsero che ancora respirava.

Ma a noi piace pensarlo ancora dietro al motore
mentre fa correr via la macchina a vapore
e che ci giunga un giorno ancora la notizia
di una locomotiva come una cosa viva,
lanciata a bomba contro l'ingiustizia
lanciata a bomba contro l'ingiustizia
lanciata a bomba contro l'ingiustizia.

MILANOgirl
27-09-2005, 22:42
» Farewell «

E sorridevi e sapevi sorridere coi tuoi vent' anni portati così,
come si porta un maglione sformato su un paio di jeans;
come si sente la voglia di vivere
che scoppia un giorno e non spieghi il perchè:
un pensiero cullato o un amore che è nato e non sai che cos'è.

Giorni lunghi fra ieri e domani, giorni strani,
giorni a chiedersi tutto cos' era, vedersi ogni sera;
ogni sera passare su a prenderti con quel mio buffo montone orientale,
ogni sera là, a passo di danza, a salire le scale
e sentire i tuoi passi che arrivano, il ticchettare del tuo buonumore,
quando aprivi la porta il sorriso ogni volta mi entrava nel cuore.

Poi giù al bar dove ci si ritrova, nostra alcova,
era tanto potere parlarci, giocare a guardarci,
tra gli amici che ridono e suonano attorno ai tavoli pieni di vino,
religione del tirare tardi e aspettare mattino;
e una notte lasciasti portarti via, solo la nebbia e noi due in sentinella,
la città addormentata non era mai stata così tanto bella.

Era facile vivere allora ogni ora,
chitarre e lampi di storie fugaci, di amori rapaci,
e ogni notte inventarsi una fantasia da bravi figli dell' epoca nuova,
ogni notte sembravi chiamare la vita a una prova.
Ma stupiti e felici scoprimmo che era nato qualcosa più in fondo,
ci sembrava d' avere trovato la chiave segreta del mondo.

Non fu facile volersi bene, restare assieme
o pensare d' avere un domani e stare lontani;
tutti e due a immaginarsi: "Con chi sarà?" In ogni cosa un pensiero costante,
un ricordo lucente e durissimo come il diamante
e a ogni passo lasciare portarci via da un' emozione non piena, non colta:
rivedersi era come rinascere ancora una volta.

Ma ogni storia ha la stessa illusione, sua conclusione,
e il peccato fu creder speciale una storia normale.
Ora il tempo ci usura e ci stritola in ogni giorno che passa correndo,
sembra quasi che ironico scruti e ci guardi irridendo.
E davvero non siamo più quegli eroi pronti assieme a affrontare ogni impresa;
siamo come due foglie aggrappate su un ramo in attesa.

"The triangle tingles and the trumpet plays slow"...

Farewell, non pensarci e perdonami se ti ho portato via un poco d' estate
con qualcosa di fragile come le storie passate:
forse un tempo poteva commuoverti, ma ora è inutile credo, perchè
ogni volta che piangi e che ridi non piangi e non ridi con me...

MILANOgirl
27-09-2005, 22:45
Rilancio con Guccini
"Canzone delle situazioni differenti"
Poi scrissi il nome tuo versando piano sulla neve
la strana cosa che sembrava vino,
mi aveva affascinato il suo colore di rubino:
perchè lo cancellasti con il piede?

Poi piovve all' improvviso sull' Amstel, ti ricordi?
Dicesti qualche cosa sorridendo;
risposi, credo, anch' io qualche banalità scoprendo
il fascino di un dialogo tra i sordi.

Uscimmo un po' accaldati per il troppo vino nero,
danzammo sulla strada, già albeggiava.
Sembrava una commedia musicale americana,
tu non lo sai, ma dentro me ridevo...

:cry: Dio quanti ricordi :cry:

kikino
28-09-2005, 07:51
» Farewell «

E sorridevi e sapevi sorridere coi tuoi vent' anni portati così,
come si porta un maglione sformato su un paio di jeans;
come si sente la voglia di vivere
che scoppia un giorno e non spieghi il perchè:
un pensiero cullato o un amore che è nato e non sai che cos'è.

Giorni lunghi fra ieri e domani, giorni strani,
giorni a chiedersi tutto cos' era, vedersi ogni sera;
ogni sera passare su a prenderti con quel mio buffo montone orientale,
ogni sera là, a passo di danza, a salire le scale
e sentire i tuoi passi che arrivano, il ticchettare del tuo buonumore,
quando aprivi la porta il sorriso ogni volta mi entrava nel cuore.

Poi giù al bar dove ci si ritrova, nostra alcova,
era tanto potere parlarci, giocare a guardarci,
tra gli amici che ridono e suonano attorno ai tavoli pieni di vino,
religione del tirare tardi e aspettare mattino;
e una notte lasciasti portarti via, solo la nebbia e noi due in sentinella,
la città addormentata non era mai stata così tanto bella.

Era facile vivere allora ogni ora,
chitarre e lampi di storie fugaci, di amori rapaci,
e ogni notte inventarsi una fantasia da bravi figli dell' epoca nuova,
ogni notte sembravi chiamare la vita a una prova.
Ma stupiti e felici scoprimmo che era nato qualcosa più in fondo,
ci sembrava d' avere trovato la chiave segreta del mondo.

Non fu facile volersi bene, restare assieme
o pensare d' avere un domani e stare lontani;
tutti e due a immaginarsi: "Con chi sarà?" In ogni cosa un pensiero costante,
un ricordo lucente e durissimo come il diamante
e a ogni passo lasciare portarci via da un' emozione non piena, non colta:
rivedersi era come rinascere ancora una volta.

Ma ogni storia ha la stessa illusione, sua conclusione,
e il peccato fu creder speciale una storia normale.
Ora il tempo ci usura e ci stritola in ogni giorno che passa correndo,
sembra quasi che ironico scruti e ci guardi irridendo.
E davvero non siamo più quegli eroi pronti assieme a affrontare ogni impresa;
siamo come due foglie aggrappate su un ramo in attesa.

"The triangle tingles and the trumpet plays slow"...

Farewell, non pensarci e perdonami se ti ho portato via un poco d' estate
con qualcosa di fragile come le storie passate:
forse un tempo poteva commuoverti, ma ora è inutile credo, perchè
ogni volta che piangi e che ridi non piangi e non ridi con me...

Troppo triste sta canzone e contemporaneamente troppo bella...sono indeciso se mandare il testo a un' "amica" un pò particolare di Rovereto....mazza quanto è distante...ogni volta che piange o che ride non è qui con me!!!

Lucrezio
28-09-2005, 08:05
Troppo triste sta canzone e contemporaneamente troppo bella...sono indeciso se mandare il testo a un' "amica" un pò particolare di Rovereto....mazza quanto è distante...ogni volta che piange o che ride non è qui con me!!!

Io sono di Trento, se vuoi gliela mando io! :sofico:
Beh dai, visto che stiamo andando sul forte...
CIRANO


Venite pure avanti, voi con il naso corto, signori imbellettati, io più non vi sopporto,
infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio perchè con questa spada vi uccido quando voglio.

Venite pure avanti poeti sgangherati, inutili cantanti di giorni sciagurati,
buffoni che campate di versi senza forza avrete soldi e gloria, ma non avete scorza;
godetevi il successo, godete finchè dura, che il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura
e andate chissà dove per non pagar le tasse col ghigno e l' ignoranza dei primi della classe.
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna, però non la sopporto la gente che non sogna.
Gli orpelli? L'arrivismo? All' amo non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!
Facciamola finita, venite tutti avanti nuovi protagonisti, politici rampanti,
venite portaborse, ruffiani e mezze calze, feroci conduttori di trasmissioni false
che avete spesso fatto del qualunquismo un arte, coraggio liberisti, buttate giù le carte
tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese in questo benedetto, assurdo bel paese.
Non me ne frega niente se anch' io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato;
coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!
Ma quando sono solo con questo naso al piede
che almeno di mezz' ora da sempre mi precede
si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore
che a me è quasi proibito il sogno di un amore;
non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,
per colpa o per destino le donne le ho perdute
e quando sento il peso d' essere sempre solo
mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo,
ma dentro di me sento che il grande amore esiste,
amo senza peccato, amo, ma sono triste
perchè Rossana è bella, siamo così diversi,
a parlarle non riesco: le parlerò coi versi, le parlerò coi versi...
Venite gente vuota, facciamola finita, voi preti che vendete a tutti un' altra vita;
se c'è, come voi dite, un Dio nell' infinito, guardatevi nel cuore, l' avete già tradito
e voi materialisti, col vostro chiodo fisso, che Dio è morto e l' uomo è solo in questo abisso,
le verità cercate per terra, da maiali, tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali;
tornate a casa nani, levatevi davanti, per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!
Io tocco i miei nemici col naso e con la spada,
ma in questa vita oggi non trovo più la strada.
Non voglio rassegnarmi ad essere cattivo,
tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo:
dev' esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto
dove non soffriremo e tutto sarà giusto.
Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
io sono solo un' ombra e tu, Rossana, il sole,
ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
perchè oramai lo sento, non ho sofferto invano,
se mi ami come sono, per sempre tuo, per sempre tuo, per sempre tuo...Cirano.

kikino
28-09-2005, 08:31
Io sono di Trento, se vuoi gliela mando io! :sofico:
Beh dai, visto che stiamo andando sul forte...
CIRANO


OT: Mmmm il secondo WE di ottobre sarò sù a Tn penso che o mi chiarisco o mi sputtano :D.
In ogni caso Farewell resta una song stupenda seconda, imho, solo alla grandissima Locomotiva. Il mio quit su ircnet è ispirato al grande Pietro Rigosi
"a che serve vivere: meglio morire che rimanere legati"
Anche Cirano è una bella song, un'altra bella è L'avvelenata...ma scommetto che verrà sù tra poco....

Vin81
28-09-2005, 09:41
Ma come fanno i marinai

Ma dove vanno i marinai
con le loro giubbe bianche
sempre in cerca di una rissa o di un bazar
Ma dove vanno i marinai
con le loro facce stanche
sempre in cerca di una bimba da baciar.
Ma cosa fanno i marinai
quando arrivano nel porto
vanno a prendersi l'amore dentro al bar
qualcuno è vivo per fortuna
qualcuno è morto
c'è una vedova da andare a visitar.
Ma come fanno i marinai
a riconoscersi sempre uguali sempre quelli
all'Equatore e al Polo Nord
ma come fanno i marinai
a baciarsi tra di loro
a rimanere veri uomini però.
Intorno al mondo senza amore
come un pacco postale
senza nessuno che gli chiede come va
col cuore appresso a una donna
una donna senza cuore
chissà se ci pensano ancora, chissà.
Ma dove vanno i marinai
mascalzoni imprudenti
con la vita nei calzoni
col destino in mezzo ai denti
sotto la luna puttana e il cielo che sorride
come fanno i marinai
con questa noia che li uccide
addormentati sopra un ponte
in fondo a malincuore
sognano un ritorno smaltiscono un liquore
affaticati dalla vita piena di zanzare
che cosa gliene frega
di trovarsi in mezzo al mare
a un mare che più passa il tempo
e più non sa di niente
su questa rotta inconcludente
da Genova a New York
ma come fanno i marinai
a fare a meno della gente
e rimanere veri uomini però.
Intorno al mondo senza amore
come un pacco postale
senza nessuno che gli chiede come va
col cuore appresso a una donna
una donna senza cuore
chissà se ci pensano ancora,
chissà.

kikino
28-09-2005, 10:18
Ma ci vogliamo dimenticare di Battiato?
Una che canzone il cui testo mi sento abbastanza "mio" x i trascorsi da polentone :D

Giubbe Rosse

Abito in una casa di collina
e userò la macchina tre volte al mese
con 2000 lire di benzina
scendo giù in paese.
Quante lucertole attraversano la strada
vanno veloci ed io più piano ad evitarle.
Quanti giardini di aranci e limoni
balconi traboccanti di gerani
per Pasqua oppure quando ci si sposa
usiamo per lavarci
petali di rose
e le lucertole attraversano la strada
com'è diverso e uguale
il loro mondo dal mio.
Vivere più a sud
per trovare la mia stella
e i cieli e i mari
prima dov'ero.
Passare dal mercato del pesce
prendere i collari in farmacia per i cani
e ritirare i vetri cattedrale del gazebo.
Il fuoco incandescente del vulcano
allontanò il potere delle Giubbe Rosse
e come sembra tutto disumano
e certi capi allora e oggi
e certe masse
quanti fantasmi ci attraversano la strada.
Ritornare a sud
per seguire il mio destino
la prossima tappa
del mio cammino in me
per trovare la mia stella
e i cieli e i mari
prima dov'ero.

Lucrezio
28-09-2005, 18:20
OT: Mmmm il secondo WE di ottobre sarò sù a Tn penso che o mi chiarisco o mi sputtano :D.
In ogni caso Farewell resta una song stupenda seconda, imho, solo alla grandissima Locomotiva. Il mio quit su ircnet è ispirato al grande Pietro Rigosi
"a che serve vivere: meglio morire che rimanere legati"
Anche Cirano è una bella song, un'altra bella è L'avvelenata...ma scommetto che verrà sù tra poco....


Mah...secondo me la più bella canzone di guccini resta piccola città!
Sarà perché è la canzone che ascolto tutte le volte che torno a casa... :D
comunque ti accontento subito :D


Ma s' io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, le attuali conclusioni
credete che per questi quattro soldi, questa gloria da stronzi, avrei scritto canzoni;
va beh, lo ammetto che mi son sbagliato e accetto il "crucifige" e così sia,
chiedo tempo, son della razza mia, per quanto grande sia, il primo che ha studiato...

Mio padre in fondo aveva anche ragione a dir che la pensione è davvero importante,
mia madre non aveva poi sbagliato a dir che un laureato conta più d' un cantante:
giovane e ingenuo io ho perso la testa, sian stati i libri o il mio provincialismo,
e un cazzo in culo e accuse d' arrivismo, dubbi di qualunquismo, son quello che mi resta...

Voi critici, voi personaggi austeri, militanti severi, chiedo scusa a vossìa,
però non ho mai detto che a canzoni si fan rivoluzioni, si possa far poesia;
io canto quando posso, come posso, quando ne ho voglia senza applausi o fischi:
vendere o no non passa fra i miei rischi, non comprate i miei dischi e sputatemi addosso...

Secondo voi ma a me cosa mi frega di assumermi la bega di star quassù a cantare,
godo molto di più nell' ubriacarmi oppure a masturbarmi o, al limite, a scopare...
se son d' umore nero allora scrivo frugando dentro alle nostre miserie:
di solito ho da far cose più serie, costruire su macerie o mantenermi vivo...

Io tutto, io niente, io stronzo, io ubriacone, io poeta, io buffone, io anarchico, io fascista,
io ricco, io senza soldi, io radicale, io diverso ed io uguale, negro, ebreo, comunista!
Io frocio, io perchè canto so imbarcare, io falso, io vero, io genio, io cretino,
io solo qui alle quattro del mattino, l'angoscia e un po' di vino, voglia di bestemmiare!

Secondo voi ma chi me lo fa fare di stare ad ascoltare chiunque ha un tiramento?
Ovvio, il medico dice "sei depresso", nemmeno dentro al cesso possiedo un mio momento.
Ed io che ho sempre detto che era un gioco sapere usare o no ad un certo metro:
compagni il gioco si fa peso e tetro, comprate il mio didietro, io lo vendo per poco!

Colleghi cantautori, eletta schiera, che si vende alla sera per un po' di milioni,
voi che siete capaci fate bene a aver le tasche piene e non solo i coglioni...
Che cosa posso dirvi? Andate e fate, tanto ci sarà sempre, lo sapete,
un musico fallito, un pio, un teorete, un Bertoncelli o un prete a sparare cazzate!

Ma s' io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, forse farei lo stesso,
mi piace far canzoni e bere vino, mi piace far casino, poi sono nato fesso
e quindi tiro avanti e non mi svesto dei panni che son solito portare:
ho tante cose ancora da raccontare per chi vuole ascoltare e a culo tutto il resto

Nicky
28-09-2005, 18:26
Siccome finisco col mettere sempre gli stessi testi di canzoni un po' vecchiotte, oggi do spazio ai giovani..

Giorgio Canali e Rossofuoco - Precipito

precipito, guarda a che velocità io stocadendo / precipito, rapido, sempre piùrapido, verso il fondo / precipito, guardacome brillo mentre scendo / precipito, incan- descente come una cometa risplendo/ precipito... precipito... / giù, come unfulmine a ciel sereno è, sereno sarà ese non sarà sereno, tanto meglio... / cheè più spettacolare e coreografica, se ti schianti, la furia degli elementi / giù, vertiginosamente giù, senza dimenticare digirarti verso le telecamere / fare “cheese”ai fotografi e poi giù a pugni chiusi / che all’impatto i sismografi non resteranno delusi / precipito guarda come sono telegenico metre mi schianto / precipito,am- mira la mia aerodinamica, sono il vento/ giù, come icaro, giù come una meteora /giù come forse sei tu quando viene la sera/ giù, sempre più veloce giù / cado, miavvicino al suolo, mi sento sempre menosolo e sempre più libero di cadere giù,precipitare / lo so che sto per farmi male /ma guarda come sono magnifico, oramentre precipito / precipito... precipito... /precipito, guarda come brillo mentrescendo / precipito, come una super- novarisplendo / precipito come icaro, come unameteora / precipito come un fulmine, comeuna cometa / cado dalle nuvole, dal cielo /senza futuro e questa volta per davvero! /precipito, ammira il mio stile mentresto scendendo / precipito, guarda cheprecisione la mia rotta di collisione con ilmondo /
precipito...
precipito...
precipito...

kikino
29-09-2005, 06:34
Non so se questa sia una song o una poesia di De Gregori, però uscire di casa stamattina con il sole appena levato e i toni di rosso sul mare mi hanno fatto pensare alle ultime parole...

Lettera da un cosmodromo messicano

Il bosco piano, piano,
si riprende le case.
Sono immobili gli aeroplani,
negli aeroporti sotto la luna.
Ammutoliscono i cani,
per la groppa delle montagne.
Sono disperse le greggi,
abbandonati i pastori.
Io vivo fuori,
in questo cosmodromo messicano.
Tutto è forte e chiaro,
il cielo è un gigante,
la vita è un acquario,
la luce è immensa.

Lucrezio
29-09-2005, 14:20
F. Guccini: Canzone di notte n° 2

E un' altra volta è notte e suono,
non so nemmeno io per che motivo, forse perchè son vivo
e voglio in questo modo dire "sono"
o forse perchè è un modo pure questo per non andare a letto
o forse perchè ancora c'è da bere
e mi riempio il bicchiere..

E l' eco si è smorzato appena
delle risate fatte con gli amici, dei brindisi felici
in cui ciascuno chiude la sua pena,
in cui ciascuno non è come adesso da solo con sé stesso
a dir "Dove ho mancato, dov'è stato?",
a dir "Dove ho sbagliato?"

Eppure fa piacere a sera
andarsene per strade ed osterie, vino e malinconie,
e due canzoni fatte alla leggera
in cui gridando celi il desiderio che sian presi sul serio
il fatto che sei triste o che t'annoi
e tutti i dubbi tuoi...

Ma i moralisti han chiuso i bar
e le morali han chiuso i vostri cuori e spento i vostri ardori:
è bello ritornar "normalità",
è facile tornare con le tante stanche pecore bianche!
Scusate, non mi lego a questa schiera:
morrò pecora nera!

Saranno cose già sentite
o scritte sopra un metro un po' stantìo, ma intanto questo è mio
e poi, voi queste cose non le dite,
poi certo per chi non è abituato pensare è sconsigliato,
poi è bene essere un poco diffidente
per chi è un po' differente...

Ma adesso avete voi il potere,
adesso avete voi supremazia, diritto e Polizia,
gli dei, i comandamenti ed il dovere,
purtroppo, non so come, siete in tanti e molti qui davanti
ignorano quel tarlo mai sincero
che chiamano "Pensiero"...

Però non siate preoccupati,
noi siamo gente che finisce male: galera od ospedale!
Gli anarchici li han sempre bastonati
e il libertario è sempre controllato dal clero, dallo Stato:
non scampa, fra chi veste da parata,
chi veste una risata...

O forse non è qui il problema
e ognuno vive dentro ai suoi egoismi vestiti di sofismi
e ognuno costruisce il suo sistema
di piccoli rancori irrazionali, di cosmi personali,
scordando che poi infine tutti avremo
due metri di terreno...

E un' altra volta è notte e suono,
non so nemmeno io per che motivo, forse perchè son vivo
o forse per sentirmi meno solo
o forse perchè a notte vivon strani fantasmi e sogni vani
che danno quell' ipocondria ben nota,
poi... la bottiglia è vuota...

kikino
01-10-2005, 06:34
Canzone di maggio giusto per smuovere le coscienze....perchè non si può arrivare a riconoscere solo IL nano e misconoscere i familiari !!!


Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto chinare il mento
se il fuoco ha risparmiato
le vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti.

E se vi siete detti
non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno,
arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco
a cui avremmo giocato poco
provate pure a credevi assolti
siete lo stesso coinvolti.

Anche se avete chiuso
le vostre porte sul nostro muso
la notte che le pantere
ci mordevano il sedere
lasciamoci in buonafede
massacrare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c'eravate.

E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,
senza le barricate
senza feriti, senza granate,
se avete preso per buone
le "verità" della televisione
anche se allora vi siete assolti
siete lo stesso coinvolti.

E se credente ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti.

Lucrezio
02-10-2005, 20:15
Questa fa morire dal ridere!
:D
F. Guccini: La Genesi


Una canzone molto più... più seria e più impegnata, oserei dire impegnatissima, una canzone che
mi è stata ispirata, a me succede poche volte, però questa canzone mi è stata ispirata
direttamente dall'alto. Ero lì, nel mio candido lettino... e ho sentito una voce che diceva "Francesco",
dico "socc..., chi è?"... dico "eh?", diceeeeee "svegliati sono il tuo Dio." E allora così, in questo modo sollecitato, ho pensato di, di... fare un' opera musicale colossale e mettere in musica l'Antico Testamento. Per ora sono riuscito a fare soltanto la Genesi... che è la vera storia della creazione del mondo...

Per capire la nostra storia bisogna farsi ad un tempo remoto:
c'era un vecchio con la barba bianca, lui, la sua barba, ed il resto era vuoto.
Voi capirete che in tale frangente quel vecchio solo lassù si annoiava,
si aggiunga a questo che, inspiegabilmente, nessuno aveva la T.V. inventata...

Beh, poco male, pensò il vecchio un giorno, a questo affare ci penserò io:
sembra impossibil, ma in roba del genere, modestia a parte, ci so far da Dio!
"Dixit", ma poi toccò un filo scoperto, prese la scossa, ci fu un gran boato:
come T.V. non valeva un bel niente, ma l' Universo era stato creato...

Come son bravo che, a tempo perso, ti ho creato l'Universo!
Non mi sembra per niente male, sono davvero un tipo geniale!
"Zitto, Lucifero, non disturbare, non stare sempre qui a criticare!
Beh sì, lo ammetto, sarà un po' buio, ma non dir più che non si vede un tubo!"

[parlato]
"Che sono parolacce che non sopporto!", disse il vecchio a Lucifero. "E poi se c'è una cosa e un'altra che non posso sopportare sono i criticoni: fattelo te l' Universo se sei capace! Che me at dig un quel... disse il ve..." Era d' antica origine modenese da parte di madre il ve... "Io parlo chiaro: pane al pane, vino al vino, anzi vin santo al vin santo. Sono buono e bravo, ma se mi prendono i cinque secoli me at sbat a l' inferen, com'è vero Dio!"

Ma poi volando sull' acqua stagnante e sopra i mari di quell' Universo,
mentre pensava se stesso pensante in mezzo a quel buio si sentì un po' perso.
Sbattè le gambe su un mucchio di ghiaia dopo una tragica caduta in mare,
quando andò a sbattere sull' Himalaya il colpo gli fece persino un po' male...

Fece crollare anche un gran continente soltanto urtandolo un poco col piede:
si consolò che non c'era ancor gente e che non gli era venuto poi bene.
Ma quando il buio gli fece impressione, disse, facendosi in viso un po' truce:
"diavol d' un angelo, avevi ragione! Si chiami l' Enel, sia fatta la luce!"

Commutatori, trasformatori, dighe idroelettriche e isolatori,
turbine, dinamo e transistori per mille impianti di riflettori,
albe ed aurore fin boreali, giorni e tramonti fin tropicali.
"Fate mo' bene che non bado a spese, tanto ho lo sconto alla fine del mese..."

[parlato]
"Te Lucifero non ti devi interessare come faccio ad avere io lo sconto alla fine del mese. Ma cosa vuol dire corruzione, una mano lava l' altra, come si dice; vuoi che uno nella mia posizione non conosca nessuno? Però intanto, ragazzi, andateci piano perchè la bolletta la portano a me. M' avete lasciato accesa la luce al polo sei mesi, sei mesi, no, sei mesi! Grazie, c'era freddo, i surgelati li debbo pur tenere da qualche parte! Adesso la tenete spenta sei mesi come ... e poi quei ragazzi lì, come si chiamano quei ragazzini che vanno in giro con quella cosa? Aureola si chiama? No no, am pies menga, no no no, ragazzi quelle cose li, io vi invento il peccato di superbia e vi frego tutti eh, adesso ve lo dico, bisogna guadagnarsele... a parte il fatto che non mi adorate abbastanza... no no no Lucifero, è inutile che tu mi chiedi scusa: adorare significa non dovere mai dire mi dispiace! Tientelo in mente... Voi, ecco, io vi do ogni dieci atti di adorazione vi do un buono, ogni dieci buoni voi mandate la cartolina che il 6 gennaio... che poi ci ho tutta un'altra idea in testa per la... facciamo Aureolissima che è una festa che mi sembra molto bella. Piuttosto Lucifero, non sgamare, vieni qua ragazzo... Com' è, mi hanno detto che hai stampato un libro... Il Libretto Rosso dei Pensieri di... oh, bella roba il libretto rosso dei pensieri di Lucifero! Ragazzi mi spiace... ma cosa vuol dire di sinistra, di sinistra... non sono un socialdemocratico anch' io? avanti al centro contro gli opposti estremismi! ...eh ma, ...no no no, non ci siamo mica qua: se c' è uno che può pensare anzitutto sono io ... e non tirare mica in ballo mio figlio, quel capellone, con tutti i sacrifici che ho fatto... per me lui lì finisce male... ah me, me a tal deg ... finisce male. E attento che te e lui, io ho delle soluzioni per voi che non vi piaceranno, per Dio! E non guardarmi male che qui dentro "per Dio" lo dico come e quando mi pare!"

Ma fatta la luce ci vide più chiaro: là nello spazio girava una palla.
Restò pensoso e gli parve un po' strano, ma scosse il capo: chi non fa non falla.
Rise Lucifero stringendo l' occhio quando lui e gli angeli furon da soli:
"Guarda che roba! Si vede che è vecchio: l'ha fatto tutto schiacciato sui poli!"

Per riempire 'sto bell'ambiente voglio metterci tante piante.
"Forza, Lucifero, datti da fare, ordina semi, concime e trattore,
voglio un giardino senza uguali, voglio riempirlo con degli animali!
Ma cosa fa 'sto cane che ho appena creato? Boia d'un Giuda, m' ha morsicato!

[parlato]
"Piuttosto fallo vedere da un veterinario, che non vorrei aver creato anche la rabbia, già così...cos'è che non ho creato? Lo sapevo: l'uomo non ho creato! Grazie, mi fate sempre fare tutto a me, mi tocca sempre fare! Qua se non ci sono io che penso a tutto.. va beh, nessuno è perfetto... sì, lo so che sono l'Essere Perfettissimo Creatore e Signore. Grazie! Adesso ti trasformo in serpente così impari, striscia mo' lì! Viuscia via!"
E portarono al vecchio quello che c' era rimasto ... c'era un po' di formaggio e due scatolette di Simmenthal, cioè lui li mise assieme e poi...

Prese un poco di argilla rossa, fece la carne, fece le ossa,
ci sputò sopra, ci fu un gran tuono ed è in quel modo che è nato l'uomo...

[parlato]
Era un venerdì 13 dell'anno zero del Paradiso!

kikino
03-10-2005, 09:18
piccolo OT...
Se aprissimo un 3ad parallelo coi testi inutili insensati e odiosi?

tulnio
03-10-2005, 15:58
Di musica italiana ne ascolto molto poca. Quoto Neffa con Aspettando il Sole, poi aggiungo:

Sottotono - Solo lei ha quel che voglio

So di esser pronto ed è già da un pò che ci penso ma tutto quel che so
è che so bene con lei ma non capisco cosa intende fare dove vorrà arrivare. Non mi ha mai visto prima ma ora al mondo ci siamo solo io e lei,
la conosco da un minuto l'ho appena trovata e già l'ho perduta resta una sconosciuta,
un mistero e chissà se è vero quel che i suoi occhi mi stanno dicendo di lei,
io lo spero e sta volta è per davvero e tutto questo perchè se puoi io so... può lasciarsi andare e l'accompagnerò e domani ti giuro che me ne andrò
può lasciarsi andare e l'accompagnerò e poi ti giuro che sparirò...
Solo lei ha quel che voglio e sono io ciò che sta cercando.

Questa notte potrei darle il mondo
potrei darle tutto ciò che cerca ciò di cui ha bisogno
quindi molla il tipo che è con te o mi perderai, potresti non rivedermi mai più non si sa mai,
non sa cosa sta rischiando pensa che stia scherzando
ma sono io ciò che sta cercando,
no di sicuro l'uomo che è con lei perchè questa serata
spero l'abbia solo accompagnata,
mi servon due minuti ma ti assicuro che verrà
e questa notte durerà un'eternità,
e il mondo gira solo perchè ora c'è lei
solo per il suo sguardo che mi fa prendere il volo,
muoio, la conosco appena e già vivo per ogni suo respiro
ti giuro non ti prendo in giro e mentre l'ammiro
mi accorgo quanto sia stupenda e hai sbagliato se pensi che m'arrenda...
Solo lei ha quel che voglio e sono io ciò che sta cercando.

Il mio intuito mi ha spinto e solo ora capisco perchè
come un druido ho il fluido che fa per lei
non conta quanto sia durato ma che sia stato
qualcosa per cui vale la pena d'aver vissuto
e quindi lascio che la storia abbia il suo corso naturale
ma ti prego fammi capire perchè sto male
perchè so che domani io mi sveglierò e sarò ancor del suo profumo intriso dal suo sorriso ucciso
ma io sarò con la mia donna e lei col suo uomo
visto che ho scoperto che è l'unica lei è la sola....
Solo lei ha quel che voglio e sono io ciò che sta cercando.


E rilancio, Frankie Hi-NRG MC, Quelli che Benpensano

Sono intorno a noi, in mezzo a noi, in molti casi siamo noi
a far promesse senza mantenerle mai se non per calcolo,
il fine è solo l'utile, il mezzo ogni possibile, la posta in gioco è massima, l'imperativo è vincere e non far partecipare nessun altro,
nella logica del gioco la sola regola è esser scaltro:
niente scrupoli o rispetto verso i propri simili
perchè gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili.
Sono tanti arroganti coi più deboli, zerbini coi potenti, sono replicanti,
sono tutti identici guardali stanno dietro a machere e non li puoi distinguere. Come lucertole si arrampicano, e se poi perdon la coda la ricomprano.
Fanno quel che vogliono si sappia in giro fanno,
spendono, spandono e sono quel che hanno.

Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio...
Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio...

...e come le supposte abitano in blisters full-optional,
con cani oltre i 120 decibels e nani manco fosse Disneyland,
vivon col timore di poter sembrare poveri,
quel che hanno ostentano e tutto il resto invidiano, poi lo comprano,
in costante escalation col vicino costruiscono:
parton dal pratino e vanno fino in cielo,
han più parabole sul tetto che S.Marco nel Vangelo
e sono quelli che di sabato lavano automobili
che alla sera sfrecciano tra l'asfalto e i pargoli,
medi come i ceti cui appartengono, terra-terra come i missili cui assomigliano.
Tiratissimi, s'infarinano, s'alcolizzano e poi s'impastano su un albero, boom!
Nasi bianchi come Fruit of the Loom che diventano più rossi d'un livello di Doom...

Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio...
Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio...

Ognun per se, Dio per se,
mani che si stringono tra i banchi delle chiese alla domenica, mani ipocrite,
mani che fan cose che non si raccontano altrimenti le altre mani chissà cosa pensano, si scandalizzano.
Mani che poi firman petizioni per lo sgombero, mani lisce come olio di ricino,
mani che brandiscon manganelli, che farciscono gioielli, che si alzano alle spalle dei fratelli.
Quelli che la notte non si può girare più,
quelli che vanno a mignotte mentre i figli guardan la tv,
che fanno i boss, che compran Class, che son sofisticati da chiamare i NAS,
incubi di plastica che vorrebbero dar fuoco ad ogni zingara
ma l'unica che accendono è quella che dà loro l'elemosina ogni sera,
quando mi nascondo sulla faccia oscura della loro luna nera...

Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio...
Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio...

kikino
04-10-2005, 06:53
Ancora il Guccio
Vorrei
Vorrei conoscer l' odore del tuo paese,
camminare di casa nel tuo giardino,
respirare nell' aria sale e maggese,
gli aromi della tua salvia e del rosmarino.
Vorrei che tutti gli anziani mi salutassero
parlando con me del tempo e dei giorni andati,
vorrei che gli amici tuoi tutti mi parlassero,
come se amici fossimo sempre stati.
Vorrei incontrare le pietre, le strade, gli usci
e i ciuffi di parietaria attaccati ai muri,
le strisce delle lumache nei loro gusci,
capire tutti gli sguardi dietro agli scuri

e lo vorrei
perchè non sono quando non ci sei
e resto solo coi pensieri miei ed io...

Vorrei con te da solo sempre viaggiare,
scoprire quello che intorno c'è da scoprire
per raccontarti e poi farmi raccontare
il senso d' un rabbuiarsi e del tuo gioire;
vorrei tornare nei posti dove son stato,
spiegarti di quanto tutto sia poi diverso
e per farmi da te spiegare cos'è cambiato
e quale sapore nuovo abbia l' universo.
Vedere di nuovo Istanbul o Barcellona
o il mare di una remota spiaggia cubana
o un greppe dell' Appennino dove risuona
fra gli alberi un' usata e semplice tramontana

e lo vorrei
perchè non sono quando non ci sei
e resto solo coi pensieri miei ed io...

Vorrei restare per sempre in un posto solo
per ascoltare il suono del tuo parlare
e guardare stupito il lancio, la grazia, il volo
impliciti dentro al semplice tuo camminare
e restare in silenzio al suono della tua voce
o parlare, parlare, parlare, parlarmi addosso
dimenticando il tempo troppo veloce
o nascondere in due sciocchezze che son commosso.
Vorrei cantare il canto delle tue mani,
giocare con te un eterno gioco proibito
che l' oggi restasse oggi senza domani
o domani potesse tendere all' infinito

e lo vorrei
perchè non sono quando non ci sei
e resto solo coi pensieri miei ed io...

kikino
04-10-2005, 06:55
Di musica italiana ne ascolto molto poca. Quoto Neffa con Aspettando il Sole, poi aggiungo:

...


E rilancio, Frankie Hi-NRG MC, Quelli che Benpensano



I trafficanti vs der kommissar

ha un testo bello su base ritmica non male...nell'ultimo disco mi piace!!! peccato che in macchina faccia quasi l'effetto contrario ... :D

SkunkWorks 68
04-10-2005, 10:21
Franco Battiato - La Stagione Dell'Amore

...La stagione dell'amore viene e va,
i desideri non invecchiano quasi mai con l'età.
Se penso a come ho speso male il mio tempo
che non tornerà, non ritornerà più.
La stagione dell'amore viene e va,
all'improvviso senza accorgerti, la vivrai, ti sorprenderà.
Ne abbiamo avute di occasioni
perdendole; non rimpiangerle, non rimpiangerle mai.
Ancora un altro entusiasmo ti farà pulsare il cuore.
Nuove possibilità per conoscersi
e gli orizzonti perduti non ritornano mai.
La stagione dell'amore tornerà
con le paure e le scommesse questa volta quanto durerà.
Se penso a come ho speso male il mio tempo
che non tornerà, non ritornerà più...

Lucrezio
04-10-2005, 11:23
Musicalmente anche molto più curata del solito ;)


F. Guccini - Lettera

In giardino il ciliegio è fiorito
agli scoppi del nuovo sole,
il quartiere si è presto riempito
di neve di pioppi e di parole.
All'una in punto si sente il suono
acciottolante che fanno i piatti,
le TV sono un rombo di tuono
per l'indifferenza scostante dei gatti ;
come vedi tutto è normale
in questa inutile sarabanda
ma nell'intreccio di vita uguale
soffia il libeccio di una domanda
punge il rovaio di un dubbio eterno
un formicaio di cose andate,
di chi aspetta sempre l'inverno
per desiderare una nuova estate.

Son tornate a sbocciare le strade,
ideali ricami del mondo,
ci girano tronfie la figlia e la madre
nel viso uguali e nel culo tondo,
in testa identiche, senza storia,
sfidando tutto, senza confini,
frantumano un attimo quella boria
grida di rondini e ragazzini ;
come vedi tutto è consueto
in questo ingorgo di vita e morte,
ma mi rattrista, io sono lieto
di questa pista di voglia e sorte
di questa rete troppo smagliata,
di queste mete lì da sognare,
di questa sete mai appagata,
di chi starnazza e non vuol volare.

Appassiscono piano le rose,
spuntano a grappi i frutti del melo,
le nuvole in alto van silenziose
negli strappi cobalto del cielo.
Io sdraiato sull'erba verde
fantastico piano sul mio passato
ma l'età all'improvviso disperde
quel che credevo e non sono stato ;
come senti tutto va liscio
in questo mondo senza patemi,
in questa vista presa di striscio,
di svolgimento corretto ai temi,
dei miei entusiasmi durati poco,
dei tanti chiasmi filosofanti,
di storie tragiche nate per gioco
troppo vicine o troppo distanti.

Ma il tempo, il tempo chi me lo rende ?
Chi mi dà indietro quelle stagioni
di vetro e sabbia, chi mi riprende
la rabbia e il gesto, donne e canzoni,
gli amici persi, i libri mangiati,
la gioia piana degli appetiti,
l'arsura sana degli assetati,
la fede cieca in poveri miti ?
Come vedi tutto è usuale,
solo che il tempo chiude la borsa
e c'è il sospetto che sia triviale
l'affanno e l'ansimo dopo una corsa,
l'ansia volgare del giorno dopo,
la fine triste della partita,
il lento scorrere senza uno scopo
di questa cosa che chiami vita.

Revolution.Man
04-10-2005, 13:52
Quello che non c'è - Afterhours

Ho questa foto di pura gioia
E' di un bambino con la sua pistola
Che spara dritto davanti a se
A quello che non c'è
Ho perso il gusto, non ha sapore
Quest'alito di angelo che mi lecca il cuore
Ma credo di camminare dritto sull'acqua e
Su quello che non c'è
Arriva l'alba o forse no
A volte ciò che sembra alba
Non è
Ma so che so camminare dritto sull'acqua e
Su quello che non c'è
Rivuoi la scelta, rivuoi il controllo
Rivoglio le mie ali nere, il mio mantello
La chiave della felicità è la disobbedienza in sè
A quello che non c'è
Perciò io maledico il modo in cui sono fatto
Il mio modo di morire sano e salvo dove m'attacco
Il mio modo vigliacco di restare sperando che ci sia
Quello che non c'è
Curo le foglie, saranno forti
Se riesco ad ignorare che gli alberi son morti
Ma questo è camminare alto sull'acqua e
Su quello che non c'è
Ed ecco arriva l'alba so che è qui per me
Meraviglioso come a volte ciò che sembra non è
Fottendosi da sè, fottendomi da me
Per quello che non c'è


GRANDE... anke il nick/firma...

Lucrezio
04-10-2005, 18:08
De Gregori: Alice non lo sa

Alice guarda i gatti
e i gatti guardano nel sole
mentre il mondo sta girando senza fretta.
Irene al quarto piano è lì tranquilla
che si guarda nello specchio
e accende un'altra sigaretta.
E Lillì Marlen, bella più che mai,
sorride e non ti dice la sua età,
ma tutto questo Alice non lo sa.
Ma io non ci sto più gridò lo sposo e poi,
tutti pensarono dietro ai capelli,
lo sposo è impazzito oppure ha bevuto
ma la sposa aspetta un figlio e lui lo sa.
Non è così e se ne andrà.
Alice guarda i gatti
e i gatti muoiono nel sole
mentre il sole a poco a poco si avvicina,
e Cesare perduto nella pioggia
sta aspettando da sei ore il suo amore ballerina.
E rimane lì, a bagnarsi ancora un pò,
e il tram di mezzanotte se ne va
e tutto questo Alice non lo sa.
Ma io non ci sto più e i pazzi siete voi,
tutti pensarono dietro ai capelli,
lo sposo è impazzito oppure ha bevuto
ma la sposa aspetta un figlio e lui lo sa.
Non è così e se ne andrà.
Alice guarda i gatti
e i gatti girano nel sol
mentre il sole fa l'amore con la luna.
Il mendicante arabo ha un cancro nel cappello
ma è convinto che sia un portafortuna.
Non ti chiede mai pane o carità
e un posto per dormire non ce l'ha,
ma tutto questo Alice non lo sa.
Ma io non ci sto più gridò lo sposo e poi,
tutti pensarono dietro ai capelli,
lo sposo è impazzito oppure ha bevuto
ma la sposa aspetta un figlio e lui lo sa.
Non è così e se ne andrà.

Lucrezio
04-10-2005, 18:20
Un piccolo off topic... col permesso dell'autore del thread, ovviamente :O

Chanson pour l'Auvergnat
(George Brassens)

Elle est à toi cette chanson
Toi l'Auvergnat qui sans façon
M'as donné quatre bouts de bois
Quand dans ma vie il faisait froid

Toi qui m'as donné du feu quand
Les croquantes et les croquants
Tous les gens bien intentionnés
M'avaient fermé la porte au nez

Ce n'était rien qu'un feu de bois
Mais il m'avait chauffé le corps
Et dans mon âme il brûle encore
A la manièr' d'un feu de joie.

Toi l'auvergnat quand tu mourras
Quand le croqu'mort t'emportera
Qu'il te conduise à travers ciel
Au père éternel.



Elle est à toi cette chanson
Toi l'hôtesse qui sans façon
M'as donné quatre bouts de pain
Quand dans ma vie il faisait faim

Toi qui m'ouvris ta huche quand
Les croquantes et les croquants
Tous les gens bien intentionnés
S'amusaient a me voir jeûner

Ce n'était rien qu'un peu de pain
Mais il m'avait chauffé le corps
Et dans mon âme il brûle encore
A la manièr' d'un grand festin.

Toi l'hôtesse quand tu mourras
Quand le croqu'mort t'emportera
Qu'il te conduise à travers ciel
Au père éternel.



Elle est à toi cette chanson
Toi l'étranger qui sans façon
D'un air malheureux m'as souri
Lorsque les gendarmes m'ont pris

Toi qui n'as pas applaudi quand
Les croquantes et les croquants
Tous les gens bien intentionnés
Riaient de me voir emmener

Ce n'était rien qu'un peu de miel
Mais il m'avait chauffé le corps
Et dans mon âme il brûle encore
A la manièr' d'un grand soleil.

Toi l'étranger quand tu mourras
Quand le croqu'mort t'emportera
Qu'il te conduise à travers ciel
Au père éternel.


E' semplicemente meravigliosa ;)

kikino
05-10-2005, 07:07
Ahhh ancora Battiato....e stavolta ...per una citazione legata al mio lavoro...
non che il resto del testo sia brutto... anzi!!! la musica poi!!! e la voce di Alice!!! ....e io pirla che a luglio a Palermo mi sono perso il concerto di entrambi coi Radiodervish...ma tant'è!!!

Nei villaggi di frontiera guardano passare i treni
le strade deserte di Tozeur
Da una casa lontana tua madre mi vede
si ricorda di me delle mie abitudini
E per un istante ritorna la voglia di vivere
a un'altra velocità
Passano ancora lenti i treni per Tozeur
Nelle chiese abbandonate si preparano rifugi
e nuove astronavi per viaggi interstellari
In una vecchia miniera distese di sale
e un ricordo di me come un incantesimo
E per un istante ritorna la voglia di vivere
a un'altra velocità
Passano ancora lenti i treni per Tozeur
Nei villaggi di frontiera guardano passare
i treni per Tozeur

Spice
07-10-2005, 12:11
In volo dei Gemelli Diversi.

Lo so erano giorni tristi perchè
eri da solo nella via
il buio in torno a te
che non parlavi ma t'ascoltavo sai
negli occhi quella luce che io conoscevo già
dimmi perchè sei volato via
perchè ora non sei più qui
quale dubbio spiagavi le bugie
ti ha potuto vincere
quale evento da noi ti ha portato via
quale demone dentro te
in volo verso un altra liberà
in un luogo in cui di nuovo tu ci guiderai
è sogno che in silenzio se ne va

tatrat4d
07-10-2005, 17:28
Gaber - Il coscritto

Di buon'ora stamattina
con in mano la cartolina
al distretto mi son presentato,
al distretto mi son presentato.

"Comandi, sior capitano"
--Giovanotto son colonnello--
"Scusi tanto sor colonnello,
in che cosa la posso servir?"

--Via i calzoni e la giacchetta,
via la cravatta e la maglietta
e vediamo com'è il torace
che la patria ha bisogno di te.--

"Sarei proprio molto lieto
di aiutarvi in qualche cosa,
ma in paese ci ho la morosa
e un lavoro che ho appena trovà."

--Giovanotto non scherzare,
sei abile, bel militare,
per difendere la patria amata
il tuo sangue sii pronto a versar.--

"Quel che dice mi consola,
davvero una bella cosa,
ma al paese ci ho la morosa,
da lei preferisco tornar."

--Senti un po' brutto coscritto,
ti han chiamato qui al distretto,
per difendere la patria amata
dal feroce e malvagio invasor.--

"E chi è questo invasore
che mi dà questa fregatura?"
--Per adesso non c'è ancora,
ma un attacco potrebbe sferrar.--

E così da stamattina
mi han messo in testa una bustina
coi colori della bandiera
ed aspetto il nemico invasor.

Ti prego caro nemico,
se hai un po' di cuore, di una cosa:
io al paese ci ho la morosa,
fai il favore di non attaccar.

tatrat4d
07-10-2005, 17:32
Battiato - Alexander Platz

E di colpo venne il mese di febbraio
faceva freddo in quella casa
mi ripetevi: sai che d'inverno si vive bene come di primavera!
Sì sì proprio così.
La bidella ritornava dalla scuola un po' più presto per aiutarmi
"ti vedo stanca
hai le borse sotto gli occhi
come ti trovi a Berlino Est?"

Alexander Platz aufwiederseen
c'era la neve
faccio quattro passi a piedi
fino alla frontiera:
"vengo con te".

E la sera rincasavo sempre tardi
solo i miei passi lungo i viali
e mi piaceva
spolverare fare i letti
poi restarmene in disparte come vera principessa
prigioniera del suo film
che aspetta all'angolo come Marlene.
Hai le borse sotto gli occhi
come ti trovi a Berlino Est?

Alexander Platz aufwiederseen
c'era la neve
ci vediamo questa sera fuori dal teatro
"ti piace Schubert?"

tatrat4d
07-10-2005, 17:33
Inch'Allah - Adamo

Ho visto l'oriente nel suo scrigno
Con la luna per bandiera
Ed intendevo in qualche verso
Cantare al mondo il suo splendore

Ma quando ho visto Gerusalemme
Piccolo fiore sulla roccia
Ho sentito come un requiem
Quando a parlargli mi inchinai

E mentre tu bianca chiesetta
Sussurri pace sulla terra
Si strappa il cielo come un velo
Scoprendo un popolo che piange

La strada porta alla fontana
Vorresti riempire il tuo secchio
Meglio fermarti Marìa Maddalena
Oggi il tuo corpo non vale l'acqua

Inch'Allah - Inch'Allah
Se Dio vuole - Inch'Allah

L'ulivo piange la sua ombra
Sua dolce sposa dolce amica
Che riposa sulle rovine
Prigioniera in terra nemica

Sul filo spinato con amore
La farfalla ammira la rosa
La gente così scervellata
Che la ripudia se mai posa

Dio del inferno Dio del cielo
Tu che governi tutto il mondo
Su questa terra d'Israele
Ci sono bimbi che tremano

Inch'Allah Inch'Allah
Se Dio vuole Inch'Allah

Le donne cadono sotto il tuono
Domani il sangue sarà lavato
La strada e fatta di coraggio
Una donna per una pietra

Ma sì ho visto Gerusalemme
Piccolo fiore sulla roccia
E sento sempre come un requiem
Quando a parlagli mi ritrovo

Requiem per sei milioni d'anime
Che non hanno il mausoleo di marmo
E che malgrado la sabbia infame
Hanno fatto crescere sei milioni d'alberi

Inch'Allah - Inch'Allah
Se Dio Vuole - Inch'Allah.

Lucrezio
09-10-2005, 00:25
Mio vecchio amico di giorni e pensieri da quanto tempo che ci conosciamo,
venticinque anni son tanti e diciamo un po' retorici che sembra ieri.
Invece io so che è diverso e tu sai quello che il tempo ci ha preso e ci ha dato:
io appena giovane sono invecchiato, tu forse giovane non sei stato mai.

Ma d' illusioni non ne abbiamo avute, o forse si, ma nemmeno ricordo,
tutte parole che si son perdute con la realtà incontrata ogni giorno.

Chi glielo dice a chi è giovane adesso di quante volte si possa sbagliare,
fino al disgusto di ricominciare perchè ogni volta è poi sempre lo stesso.
Eppure il mondo continua e va avanti con noi o senza e ogni cosa si crea
su ciò che muore e ogni nuova idea su vecchie idee e ogni gioia su pianti.

Ma più che triste ora è buffo pensare a tutti i giorni che abbiamo sprecati,
a tutti gli attimi lasciati andare e ai miti belli delle nostre estati.

Dopo l'inverno e l' angoscia in città quei lunghi mesi sdraiati davanti,
liberazione del fiume e dei monti e linfa aspra della nostra età.
Quei giorni spesi a parlare di niente sdraiati al sole inseguendo la vita,
come l' avessimo sempre capita, come qualcosa capito per sempre.

Il mio Leopardi, le tue teologie: "Esiste Dio ?" Le risate più pazze,
le sbornie assurde, le mie fantasie, le mie avventure in città con ragazze.

Poi quell' amore alla fine reale tra le canzoni di moda e le danze:
"E' in gamba sai, legge Edgar Lee Masters. Mi ha detto no, non dovrei mai pensare."
Le sigarette con rabbia fumate, i blue jeans vecchi e le poche lire,
sembrava che non dovesse finire, ma ad ogni autunno finiva l' estate.

Poi tutto è andato e diciamo siam vecchi, ma cosa siamo e che senso ha mai questo
nostro cammino di sogni fra specchi, tu che lavori quand' io vado a letto.

Io dico sempre non voglio capire, ma è come un vizio sottile e più penso
più mi ritrovo questo vuoto immenso e per rimedio soltanto il dormire.
E poi ogni giorno mi torno a svegliare e resto incredulo, non vorrei alzarmi,
ma vivo ancora e son lì ad aspettarmi le mie domande, il mio niente, il mio male...

Lucrezio
09-10-2005, 00:27
E mettiamoci pure questa, secondo me molto sopravvalutata ma tutto sommato per niente male!


F. Guccini: Il vecchio e il bambino

Un vecchio e un bambino si preser per mano
e andarono insieme incontro alla sera;
la polvere rossa si alzava lontano
e il sole brillava di luce non vera...

L' immensa pianura sembrava arrivare
fin dove l'occhio di un uomo poteva guardare
e tutto d' intorno non c'era nessuno:
solo il tetro contorno di torri di fumo...

I due camminavano, il giorno cadeva,
il vecchio parlava e piano piangeva:
con l' anima assente, con gli occhi bagnati,
seguiva il ricordo di miti passati...

I vecchi subiscon le ingiurie degli anni,
non sanno distinguere il vero dai sogni,
i vecchi non sanno, nel loro pensiero,
distinguer nei sogni il falso dal vero...

E il vecchio diceva, guardando lontano:
"Immagina questo coperto di grano,
immagina i frutti e immagina i fiori
e pensa alle voci e pensa ai colori

e in questa pianura, fin dove si perde,
crescevano gli alberi e tutto era verde,
cadeva la pioggia, segnavano i soli
il ritmo dell' uomo e delle stagioni..."

Il bimbo ristette, lo sguardo era triste,
e gli occhi guardavano cose mai viste
e poi disse al vecchio con voce sognante:
"Mi piaccion le fiabe, raccontane altre!"

Lucrezio
09-10-2005, 00:37
(Per stasera ho finito :D )
F. De Gregori: Generale

Generale dietro la collina
ci sta la notte crucca ed assassina
e in mezzo al prato c'è una contadina
curva sul tramonto sembra una bambina
di cinquant'anni e di cinque figli
venuti al mondo come conigli
partiti al mondo come soldati
e non ancora tornati.
Generale dietro la stazione
lo vedi il treno che portava al sole
non fa più fermate neanche per pisciare
si va dritti a casa senza più pensare
che la guerra è bella anche se fa male
che torneremo ancora a cantare
e a farci fare l'amore, l'amore
dalle infermiere.
Generale la guerra è finita
il nemico è scappato, è vinto, è battuto
dietro la collina non c'è più nessuno
solo aghi di pino e silenzio e funghi
buoni da mangiare buoni da seccare
da farci il sugo quando viene Natale
quando i bambini piangono e a dormire non
ci vogliono andare.
Generale queste cinque stelle
queste cinque lacrime sulla mia pelle
che senso hanno dentro al rumore
di questo treno
che è mezzo vuoto e mezzo pieno
e va veloce verso il ritorno
tra due minuti è quasi giorno, è quasi casa,
è quasi amore.

ho messo in corsivo la parte che mi piace particolarmente!

Vin81
09-10-2005, 14:17
Antonello Venditti - Su questa nave chiamata musica

Su questa nave chiamata musica
né comandanti né marinai
noi navighiamo senza la bussola
come pirati dei sette mari
Qualcuno sogna l'America
parte da Genova e va a Sanremo
qualcuno prega per la sua anima
qualcuno è un genio qualcuno è scemo
Ehi guarda ci sei pure tu
un bel sorriso per la stampa e per la tv
ma chi è quello che saluta
non me lo ricordo più
Su questa nave chiamata musica
io con gli amici ci partirei
qualcuno ride qualcuno vomita
... quante carezze che ti farei
Su questa nave transoceanica
nemmeno l'ombra di un armatore
qualcuno scende qualcuno sale
ma ogniuno lascia la sua canzone
Ehi guarda ci sei pure tu
un bel sorriso qui sul ponte senza la tv
e il vento ci accarezza
non ci lasceremo più
E il vento ti accarezza
il vento non cancella ... oh no
non ti scorderò mai più
Qualcuno sogna l'America
parte da Genova e va a Sanremo
qualcuno prega per la sua anima
qualcuno grida "ce la faremo"
Hei guarda ci sei pure tu
un bel sorriso tutti quanti per la mia tv
e il vento ci accarezza
non ti scorderò mai più
il vento ti accarezza
il vento non cancella no ...

kikino
11-10-2005, 07:35
e vabbè riprendo adesso con una bella canzoncina dei C.S.I "Forma e Sostanza"

Conosco le abitudini so i prezzi
E non voglio comperare né essere comprato
Attratto fortemente attratto
Civilizzato sì civilizzato
Comodo ma come dire poca soddisfazione
Comodo ma come dire poca soddisfazione
Soddisfazione Signore
Conosco le abitudini so i prezzi
E non voglio comperare né essere comprato
Attratto fortemente attratto
Civilizzato sì civilizzato
Uno sguardo più puro sul mondo che la civiltà è ora, pagando
Decidi: cosa come quando
Comodo ma come dire poca soddisfazione
Comodo ma come dire poca soddisfazione
Soddisfazione Signore
Voglio ciò che mi spetta lo voglio perché mio m'aspetta
Voglio ciò che mi spetta lo voglio perché mio m'aspetta
Ventiquattromilapensierialsecondofluisconoinarrestabili
Alimentando voglie e necessità
Voglio ciò che mi spetta lo voglio perché mio m'aspetta
Voglio ciò che mi spetta lo voglio perché mio m'aspetta

O.T. x Lucrezio, ma quant'è bella TN e dintorni!!!

Lucrezio
12-10-2005, 21:39
O.T. x Lucrezio, ma quant'è bella TN e dintorni!!!

Concordo!
Esattamente dove sei stato?
La prossima volta se vuoi ti scrivo una "mini guida turistica" :D

Allora, eravamo rimasti?
Ah sì, direi che questa manca decisamente:

F. Guccini: Canzone delle ragazze che se ne vanno

Le strade sono aperte ed il momento viene sempre: sapessi quante volte l'ho vissuto!
Stagione di canzoni, di facili emozioni: un' altra volta ancora abbiamo chiuso.
T' invidio perchè ancora hai molte pagine da aprire
di un libro che ho già letto e che tu devi ancor scoprire,
ma quando capirai che cerchi un libro che non c'è,
allora ti ricorderai di me...

C'è Shangri-La che attende perchè il nodo che ti prende per te c'è ancora tutto da inventare.
Vedrai questi tuoi giorni in un minuto di ricordi e quanti giorni hai ancora da incontrare.
Invidio i tuoi paesaggi che non so e non vedrò mai,
rimpiango le ragioni per cui ancora piangerai,
ma quando piangerai te stessa e ciò che è dentro in te,
allora ti ricorderai di me...

Già Superman non vola sui tuoi sogni della scuola, Mandrake e Wiz son solo falsi maghi, cosmogonie segrete che credevi ormai complete si stan riempiendo adesso di presagi.
Già temi che il giullare getti maschere e casacca
e mostri il vero volto dietro al velo della biacca,
ma quando vedrai meglio quello che dicevo a te,
allora ti ricorderai di me...

Ma eroi, profeti, miti, santi, bambole e banditi ti rapiranno ancora tante volte
o tu li aspetterai e non verranno mai, per una aperta chiudi cento porte.
Ed io chi sono stato nelle fantasie che vivi?
Poeta od ubriaco nei racconti per gli amici,
ma quando picchierai la testa contro ai tuoi perchè
allora ti ricorderai di me...

Le ore sono andate e le parole consumate attendon le parole che verranno.
Castelli e primavere che hai creduto di vedere non sai se son durante un' ora o un anno.
Son pronti i tuoi misteri: chiama ciò che non conosci,
già corri dove ho corso, verso nuove strade e voci,
ma se vorrai capire tutto questo che cos' è,
allora ti ricorderai, allora ti ricorderai, allora ti ricorderai di me...

kikino
13-10-2005, 06:41
Per adesso sto preso da CCCP, CSI, PGR e simili.
Il testo sotto è una poesia del solito G.L. Ferretti "cupe vampe"
L'interpretazione live a Montesole dei PGR è grandiosa ascoltatela gente ascoltatelaaaa

Di colpo si fa notte e s'incunea a crudo il freddo
La città trema
Livida trema
Brucia la biblioteca, i libri scritti e ricopiati a mano
Che gli Ebrei Sefarditi portano a Sarajevo in fuga dalla Spagna

S'alzano i roghi al cielo
S'alzano i roghi in cupe vampe

Brucia la biblioteca degli Slavi del Sud, europei dei Balcani
Bruciano i libri, possibili percorsi, le mappe e le memorie, l'aiuto degli altri

S'alzano i roghi al cielo
S'alzano i roghi in cupe vampe
S'alzano gli occhi al cielo
S'alzano i roghi in cupe vampe
S'alzano gli occhi al cielo
S'alzano i roghi in cupe vampe
S'alzano i roghi al cielo
S'alzano i roghi in cupe vampe

Di colpo si fa notte e s'incunea a crudo il freddo
La città trema
Come creatura...

Cupe vampe, livide stanze
Occhio cecchino, etnico assassino
Alto il sole, sete e sudore
Piena la luna, nessuna fortuna
Ci fotte la guerra che armi non ha
Ci fotte la pace che ammazza qua e là
Ci fottono i preti, i pope e i mullah
L'ONU, la NATO, la civiltà
Bella la vita dentro un catino
Bersaglio mobile di ogni cecchino
Bella la vita a Sarajevo città
Questa è la favola della viltà

Tommy_83
13-10-2005, 15:48
GUCCINI -L'AVVELENATA :read:

heres
13-10-2005, 18:54
Banco del Mutuo Soccorso - L'evoluzione

Prova, prova a pensare un pò diverso
niente da grandi dei fu fabbricato
ma il creato s'è creato da sé
cellule fibre energia e calore.

Ruota dentro una nube la terra
gonfia al caldo tende le membra.
Ah la madre è pronta partorirà
già inarca il grembo
vuole un figlio e lo avrà
figlio di terra e di elettricità.
Strati grigi di lava e di corallo
cieli umidi e senza colori
ecco il mondo sta respirando
muschi e licheni verdi spugne di terra
fanno da serra al germoglio che verrà.

Informi esseri il mare vomita
sospinti a cumuli su spiagge putride
i branchi torbidi la terra ospita
strisciando salgono sui loro simili
e il tempo cambierà i corpi flaccidi
in forme utili a sopravvivere.
Un sole misero il verde stempera
tra felci giovani di spore cariche
e suoni liberi in cerchio muovono
spirali acustiche nell'aria vergine.
Ed io che stupido ancora a credere
a chi mi dice che la carne è polvere.

E se nel fossile di un cranio atavico
riscopro forme che a me somigliano
allora Adamo non può più esistere
e sette giorni soli son pochi per creare
e ora ditemi se la mia genesi
fu d'altri uomini o di quadrumani.

Adamo è morto ormai e la mia genesi
non è di uomini ma di quadrumani.

Alto, arabescando un alcione
stride sulle ginestre e sul mare
ora il sole sa chi riscaldare.

Lucrezio
13-10-2005, 20:29
Una canzone bella, piena di poesia.
Spero un giorno anch'io di godere della stima e del rispetto che il grande Francesco nutre per il professore...

F. Guccini: Il pensionato

Lo sento da oltre il muro che ogni suono fa passare,
l' odore quasi povero di roba da mangiare,
lo vedo nella luce che anch' io mi ricordo bene
di lampadina fioca, quella da trenta candele,
fra mobili che non hanno mai visto altri splendori,
giornali vecchi ed angoli di polvere e di odori,
fra i suoni usati e strani dei suoi riti quotidiani:
mangiare, sgomberare, poi lavare piatti e mani.

Lo sento quando torno stanco e tardi alla mattina
aprire la persiana, tirare la tendina
e mentre sto fumando ancora un'altra sigaretta,
andar piano, in pantofole, verso il giorno che lo aspetta
e poi lo incontro ancora quando viene l' ora mia,
mi dà un piacere assurdo la sua antica cortesia:
"Buon giorno, professore. Come sta la sua signora?
E i gatti? E questo tempo che non si rimette ancora..."

Mi dice cento volte fra la rete dei giardini
di una sua gatta morta, di una lite coi vicini
e mi racconta piano, col suo tono un po' sommesso,
di quando lui e Bologna eran più giovani di adesso...

Io ascolto e i miei pensieri corron dietro alla sua vita,
a tutti i volti visti dalla lampadina antica,
a quell' odore solito di polvere e di muffa,
a tutte le minestre riscaldate sulla stufa,
a quel tic-tac di sveglia che enfatizza ogni secondo,
a come da quel posto si può mai vedere il mondo,
a un' esistenza andata in tanti giorni uguali e duri,
a come anche la storia sia passata fra quei muri...

Io ascolto e non capisco e tutto attorno mi stupisce
la vita, com'è fatta e come uno la gestisce
e i mille modi e i tempi, poi le possibilità,
le scelte, i cambiamenti, il fato, le necessità
e ancora mi domando se sia stato mai felice,
se un dubbio l' ebbe mai, se solo oggi si assopisce,
se un dubbio l' abbia avuto poche volte oppure spesso,
se è stato sufficiente sopravvivere a se stesso...

Ma poi mi accorgo che probabilmente è solo un tarlo
di uno che ha tanto tempo ed anche il lusso di sprecarlo:
non posso o non so dir per niente se peggiore sia,
a conti fatti, la sua solitudine o la mia...

Diremo forse un giorno: "Ma se stava così bene..."
Avrà il marmo con l' angelo che spezza le catene
coi soldi risparmiati un po' perchè non si sa mai,
un po' per abitudine: "eh, son sempre pronti i guai" .
Vedremo visi nuovi, voci dai sorrisi spenti:
"Piacere", "E' mio", "Son lieto", "Eravate suoi parenti?"
E a poco a poco andrà via dalla nostra mente piena:
soltanto un' impressione che ricorderemo appena...

Lucrezio
13-10-2005, 20:30
Come la vedreste una classifica delle canzoni italiane più belle?
Che dite, si vota?

Nicky
14-10-2005, 09:08
Gianni Togni - Luna

E guardo il mondo da un oblò
mi annoio un po’
passo le notti a camminare
dentro un metrò
sembro uscito da un romanzo
giallo
ma cambierò, si cambierò

Gettando arance da un balcone
così non va
tiro due calci ad un pallone
e poi chissà
non sono ancora diventato
matto
qualcosa farò, ma adesso no
Luna!

Luna non mostri solamente la tua parte migliore
stai benissimo da sola sai cos’è l’amore
e credi solo nelle stelle
mangi troppe caramelle...Luna!
Luna ti ho vista dappertutto anche in fondo al mare
ma io lo so che dopo un po’ ti stanchi di girare
restiamo insieme questa notte
mi hai detto no per troppe volte...Luna!

E guardo il mondo da un oblò
mi annoio un po’
se sono triste mi travesto
come Pierrot
poi salgo sopra i tetti e grido
al vento
guarda che anch’io ho fatto a pugni con Dio

Ho mille libri sotto il letto
non leggo più
ho mille sogni in un cassetto
non lo apro più
parlo da solo e mi confondo
e penso
che in fondo sì sto bene così
Luna!

Luna tu parli solamente a chi é innamorato
chissà quante canzoni ti hanno già dedicato
ma io non sono come gli altri
per te ho progetti più importanti...Luna!
Luna non essere arrabbiata dai non fare la scema
il mondo è piccolo se visto da un’altalena
sei troppo bella per sbagliare
solo tu mi sai capire...Luna!

E guardo il mondo da un oblò
mi annoio un po’
a mezzanotte puoi trovarmi
vicino a un juke-box
poi sopra i muri scrivo in latino
evviva le donne, evviva il buon vino

Son pieno di contraddizioni
che male c’è
adoro le complicazioni
fanno per me
non metterò la testa a posto
mai
a maggio vedrai che mi sposerai...Luna!

Luna non dirmi che a quest’ora tu già devi scappare
in fondo è presto l’alba ancora si deve svegliare
bussiamo insieme ad ogni porta
se sembra sciocco cosa importa...Luna!
Luna che cosa vuoi che dica non so recitare
ti posso offrire solo un fiore e poi portarti a ballare
vedrai saremo un po’ felici
e forse molto più che amici...Luna!

Pierangelo Bertoli e F. Mannoia - Pescatore


Getta le tue reti
buona pesca ci sarà
e canta le tue canzoni
che burrasca calmerà
pensa pensa al tuo bambino
al saluto che ti mandò
e tua moglie sveglia di buon mattino
con Dio di te parlò
con Dio di te parlò
Dimmi dimmi mio Signore
dimmi che tornerà
l'uomo mio difendi dal mare
dai pericoli che troverà
troppo giovane son io
ed il nero è un triste colore
la mia pelle bianca e profumata
ha bisogno di carezze ancora
ha bisogno di carezze ora
Pesca forza tira pescatore
pesca e non ti fermare
poco pesce nella rete
lunghi giorni in mezzo al mare
mare che non ti ha mai dato tanto
mare che fa bestemmiare
quando la sua furia diventa grande
e la sua onda è un gigante
la sua onda è un gigante
Dimmi dimmi mio Signore
dimmi se tornerà
quell'uomo che sento meno mio
ed un altro mi sorride già
scaccialo dalla mia mente
non indurmi nel peccato
un brivido sento quando mi guarda
e una rosa egli mi ha dato
una rosa lui mi ha dato
Rosa rossa pegno di amore
rosa rossa malaspina
nel silenzio della notte ora
la mia bocca gli è vicina
no per Dio non farlo tornare
dillo tu al mare
è troppo forte questa catena
io non la voglio spezzare
io non la voglio spezzare
Pesca forza tira pescatore
pesca non ti fermare
anche quando l'onda ti solleva forte
e ti toglie dal tuo pensare
e ti spazza via come foglia al vento
che vien voglia di lasciarsi andare
più leggero nel suo abbraccio forte
ma è così cattiva poi la morte
è così cattiva poi la morte
Dimmi dimmi mio Signore
dimmi che tornerà
quell'uomo che sento l'uomo mio
quell'uomo che non saprà
che non saprà di me,
di lui e delle sue promesse vane
di una rosa rossa qui tra le mie dita
di una storia nata già finita
di una storia nata già finita
Pesca forza tira pescatore
pesca non ti fermare
poco pesce nella rete
lunghi giorni in mezzo al mare
mare che non ti ha mai dato tanto
mare che fa bestemmiare
e si placa e tace senza resa
e ti aspetta per ricominciare
e ti aspetta per ricominciare

Starise
14-10-2005, 11:04
Samuele Bersani - Giudizi Universali
Troppo cerebrale per capire
che si può star bene senza complicare il pane,
ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote
ma doppiate.
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo
e quando dormo taglia bene l'aquilone,
togli la ragione e lasciami sognare,
lasciami sognare in pace...
Liberi com'eravamo ieri,
dei centimetri di libri sotto i piedi
per tirare la maniglia della porta e
andare fuori
come Mastroianni anni fa,
come la voce guida la pubblicità
ci sono stati dei momenti intensi ma li ho persi già

Troppo cerebrale per capire
che si può star bene senza calpestare il cuore,
ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi
come sulle aiuole.
Leviamo via il tappeto e poi mettiamoci dei pattini
per scivolare meglio sopra l'odio,
Torre di controllo aiuto,
sto finendo l'aria dentro al serbatoio...

Vuoti di memoria, non c'e' posto
per tenere insieme tutte le puntate di una storia,
piccolissimo particolare,
ti ho perduto senza cattiveria...
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo
e quando dormo taglia bene l'aquilone,
togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace...
Libero com'ero stato ieri,
ho dei centimetri di cielo sotto ai piedi,
adesso tiro la maniglia della porta e vado fuori...
come Mastroianni anni fa,
sono una nuvola, fra poco pioverà
e non c'e' niente che mi sposta
o vento che mi sposterà...

Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c'e'
in quello che dici qualcosa che pensi
sei solo la copia di mille riassunti
Leggera leggera si bagna la fiamma,
rimane la cera e non ci sei più...

Starise
14-10-2005, 11:12
DREAM THEATER - LEARNING TO LIVE (Imparando a Vivere)

non c’era tempo per soffrire,
non c’era energia per arrabbiarsi,
la cecità dell’odio scivola lontano.
Camminando per fredde strade da solo,
l’inverno si ferma e prende un respiro
con fiducia ed autocontrollo.

Guardo il mondo e non vedo comprensione.
Sto aspettando di trovare qualcosa che mi dia forza.
Ti imploro dal profondo del mio cuore
di mostrarmi la comprensione.

Ho bisogno di vivere la vita
come alcune persone non faranno.
Così trovami speciale,
trovami bello,
trovami sincero;
quando la tentazione mi sottometterà
e io mi stenderò qui privo di forze..
mostrami la gentilezza,
mostrami la bellezza,
mostrami la verità.

Il ritmo con cui il tuo cuore pulsa, fa tutta la differenza.
È ciò che decide se resisterai alla sofferenza che proviamo.
Il modo in cui il tuo cuore batte, fa tutta la differenza.
Nell’imparare a vivere,
qui, prima di me c’è la mia anima.
Sto imparando a vivere,
Io non darò
finché non avrò più nulla da dare.

Ascoltando la città
sussurrare la propria violenza,
Mi affaccio guardandola da sopra.
Gli anni ’90 portano nuovi problemi
e nuove soluzioni devono essere trovate;
mi innamoro per lasciarmi andare.

Una volta ancora balliamo nella massa;
a volte un passo sbagliato
da una comune paura, ci fa separare
e non ci fa sentire cosa vogliamo dire.
Una volta sei stato spinto e sei rimasto in piedi da solo
ad affrontare una battaglia amara
Una volta aspiravo all’amore
e adesso aspiro alla vita.

Un’altra opportunità di sollevare la mia vita,
liberare le sensazioni nel mio cuore,
volare con le ali dei miei sogni verso nuovi orizzonti.
Quanta pace porta (questo) dentro la mia mente
Come sono sollevato da dove ho portato la mia vita,
Sento una voce innocente,
sento la gentilezza, la bellezza e la sincerità.

Il ritmo con cui il tuo cuore pulsa, fa tutta la differenza.
È ciò che decide se resisterai alla sofferenza che proviamo.
Il modo in cui il tuo cuore batte, fa tutta la differenza.
Nell’imparare a vivere
ciò che di te si diffonde prima è la tua anima.
Così per sempre stringi i sogni dentro i nostri cuori.

Attraverso l’inflessibile grazia della natura
sto imparando a vivere.

tatrat4d
14-10-2005, 22:01
1950

Come profumi che gonna che bella che sei
che gambe che passi sull'asfalto di Roma,
Serenella,
in questo vento di mare di pini, nel nostro anno fra la guerra e
il duemila.
Dal conservatorio all'università' la bicicletta non va
e tu che aspetti me, con i capelli in giù, io li carezzerò,
seduti al nostro caffè, Serenella...
La radio trasmetterà la canzone che ho pensato per te
e forse attraverserà l'oceano lontano da noi
l'ascolteranno gli americani, che proprio ieri sono andati via
e con le loro camicie a fiori, colorano le nostre vie
e i nostri giorni di primavera che profumano dei tuoi capelli
e dei tuoi occhi cosi belli,
spalancati sul futuro e chiusi su di me,
nel novecentocinquanta...
Amore ma come stiamo bene al sole, amore da quest'anno tu starai
con me.
E' tondo quest'anno e' come un pallone che tiro diretto e che
bell'effetto al mio cuore, Serenella,
coi soldi cravatte vestiti dei fiori e una vespa per correre
insieme al mare,
al mare di questa città,
alle onde agli spruzzi che escono fuori dalle nostre fontane
e se c'e' un po' di vento, ti bagnerai,
mentre aspetti me, al nostro caffè, Serenella.
La radio trasmetterà la canzone che ho pensato per te
e forse attraverserà l'oceano lontano da noi
l'ascolteranno gli americani,
che proprio ieri sono andati via e con le loro camicie a fiori
che colorano le nostre vie e i nostri giorni di primavera,
che profumano dei tuoi capelli e dei tuoi occhi cosi belli,
spalancati sul futuro e chiusi su di me nel novecentocinquanta...
E li amo, ti amo forte al sole questo sole che sembra vicino,
Serenella io voglio un bambino nei nostri giorni di primavera,
lo penseremo come una canzone, Serenella ti porto al sole,
Serenella ti porto al mare.
La radio trasmetterà la canzone che ho pensato per te
e forse attraverserà l'oceano lontano da noi
l'ascolteranno gli americani che proprio ieri sono andati via,
Serenella ti porto al mare...
Ti porto via.

VegetaSSJ5
14-10-2005, 22:50
Squallor - Casablanca (Tromba - 1980)

Da quando sono stato a Casablanca
Grandi problemi al cuore non ho più
M'hanno levato quello che mi manca
Ma non importa, tanto ce l'hai tu

Casablanca, Casablanca (Ahi ahi ahi ahi)
Prendo quello che mi dai (Ahi ahi ahi ahi)
Casablanca, Casablanca, non è il grano che mi manca
C'è un dottore a Casablanca (Ahi ahi ahi ahi)
Che ti leva quel che vuoi (Ahi ahi ahi ahi)
Se non hai una palanca non andare a Casablanca

Chi sa com'è invidiosa la Tamara
Con i clienti che gli porto via
Gli son rimasti un vigile, un barbiere
E un pensionato della ferrovia

Casablanca, Casablanca (Ahi ahi ahi ahi)
Prendo quello che mi dai (Ahi ahi ahi ahi)
Casablanca, Casablanca, non è il grano che mi manca
Fanno tette a Casablanca (Ahi ahi ahi ahi)
Peli in cachemire, se li vuoi (Ahi ahi ahi ahi)
Fanno sconti a comitiva, mo' ci andiamo pure noi

Casablanca, casablanca…

Da un po' di giorni sembra primavera
Mi sta spuntando un coso, che sarà
Forse l'operazione è andata male
A dire che sembravo la Carrà

C'è un vantaggio a Casablanca (Ahi ahi ahi ahi)
Quando parti tu vai via (Ahi ahi ahi ahi)
Che ti dan la garanzia, che ti dan la garanzia
C'è un dottore a Casablanca (Ahi ahi ahi ahi)
Che ti leva quel che vuoi (Ahi ahi ahi ahi)
Se non hai una palanca non andare a Casablanca

Casablanca, Casablanca (Ahi ahi ahi ahi)
Prendo quello che mi dai (Ahi ahi ahi ahi)
Casablanca, Casablanca, non è il grano che mi manca
C'è un dottore a Casablanca (Ahi ahi ahi ahi)…

DickValentine
15-10-2005, 15:20
Da buon tristone posto la canzone che più mi ricorda questo periodo infelice.

Mi Manchi - Fausto Leali

Mi manchi...
quando il sole da' la mano all'orizzonte,
quando il buio spegne il chiasso della gente
la stanchezza addosso che non va più via
come l'ombra di qualcosa ancora mia...

Mi manchi...
nei tuoi sguardi e in quel sorriso un po' incosciente
nelle scuse di quei tuoi probabilmente,
sei quel nodo in gola che non va più giù
e tu, e tu...

Mi manchi...mi manchi...
posso far finta di star bene, ma mi manchi
ora capisco che vuol dire
averti accanto prima di dormire
mentre cammino a piedi nudi dentro l'anima

Mi manchi
e potrei cercarmi un'altra donna ma m'ingannerei
sei il mio rimorso senza fine, il freddo delle mie mattine
quando mi guardo intorno e penso che mi manchi
ora che io posso darti un po' di più
e tu, e tu...

Mi manchi
e potrei avere un'altra donna ma m'ingannerei,
sei il mio rimorso senza fine,
il freddo delle mie mattine
quando mi guardo intorno e penso che mi manchi

:cry: :cry: :cry:

Tommy_83
16-10-2005, 18:19
Cantico Dei Drogati-Fabrizio De Andrè

Ho licenziato Dio
gettato via un amore
per costruirmi il vuoto
nell'anima e nel cuore.

Le parole che dico
non han più forma né accento
si trasformano i suoni
in un sordo lamento.

Mentre fra gli altri nudi
io striscio verso un fuoco
che illumina i fantasmi
di questo osceno giuoco.

Come potrò dire a mia madre che ho paura?

Chi mi riparlerà
di domani luminosi
dove i muti canteranno
e taceranno i noiosi

quando riascolterò
il vento tra le foglie
sussurrare i silenzi
che la sera raccoglie.

Io che non vedo più
che folletti di vetro
che mi spiano davanti
che mi ridono dietro.

Come potrò dire la mia madre che ho paura?

Perché non hanno fatto
delle grandi pattumiere
per i giorni già usati
per queste ed altre sere.

E chi, chi sarà mai
il buttafuori del sole
chi lo spinge ogni giorno
sulla scena alle prime ore.

E soprattutto chi
e perché mi ha messo al mondo
dove vivo la mia morte
con un anticipo tremendo?

Come potrò dire a mia madre che ho paura?

Quando scadrà l'affitto
di questo corpo idiota
allora avrò il mio premio
come una buona nota.

Mi citeran di monito
a chi crede sia bello
giocherellare a palla
con il proprio cervello.

Cercando di lanciarlo
oltre il confine stabilito
che qualcuno ha tracciato
ai bordi dell'infinito.

Come potrò dire a mia madre che ho paura?

Tu che m'ascolti insegnami
un alfabeto che sia
differente da quello
della mia vigliaccheria.

Lucrezio
17-10-2005, 16:24
Beh... chiamatela deformazione professionale!

F. De André : Un chimico


Solo la morte m'ha portato in collina
un corpo fra i tanti a dar fosforo all'aria
per bivacchi di fuochi che dicono fatui
che non lasciano cenere, non sciolgon la brina.
Solo la morte m'ha portato in collina.

Da chimico un giorno avevo il potere
di sposare gli elementi e di farli reagire,
ma gli uomini mai mi riuscì di capire
perché si combinassero attraverso l'amore.
Affidando ad un gioco la gioia e il dolore.

Guardate il sorriso guardate il colore
come giocan sul viso di chi cerca l'amore:
ma lo stesso sorriso lo stesso colore
dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore.
Dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore.

È strano andarsene senza soffrire,
senza un voto di donna da dover ricordare.
Ma è fosse diverso il vostro morire
vuoi che uscite all'amore che cedete all'aprile.
Cosa c'è di diverso nel vostro morire.

Primavera non bussa lei entra sicura
come il fumo lei penetra in ogni fessura
ha le labbra di carne i capelli di grano
che paura, che voglia che ti prenda per mano.
Che paura, che voglia che ti porti lontano.

Ma guardate l'idrogeno tacere nel mare
guardate l'ossigeno al suo fianco dormire:
soltanto una legge che io riesco a capire
ha potuto sposarli senza farli scoppiare.
Soltanto la legge che io riesco a capire.

Fui chimico e, no, non mi volli sposare.
Non sapevo con chi e chi avrei generato:
Son morto in un esperimento sbagliato
proprio come gli idioti che muoion d'amore.
E qualcuno dirà che c'è un modo migliore.

MILANOgirl
17-10-2005, 20:40
Minuetto

E' un'incognita ogni sera mia...
Un'attesa, pari a un'agonia. Troppe volte vorrei dirti: no!
E poi ti vedo e tanta forza non ce l'ho!
Il mio cuore si ribella a te, ma il mio corpo no!
Le mani tue, strumenti su di me,
che dirigi da maestro esperto quale sei...

E vieni a casa mia, quando vuoi, nelle notti più che mai,
dormi qui, te ne vai, sono sempre fatti tuoi.
Tanto sai che quassù male che ti vada avrai
tutta me, se ti andrà per una notte...
... E cresce sempre più la solitudine,
nei grandi vuoti che mi lasci tu!

Rinnegare una passione no,
ma non posso dirti sempre sì e sentirmi piccola così
tutte le volte che mi trovo qui di fronte a te.
Troppo cara la felicità per la mia ingenuità.
Continuo ad aspettarti nelle sere per elemosinare amore...

So - no sempre tua, quando vuoi, nelle notti più che mai,
dormi qui, te ne vai, sono sempre fatti tuoi.
Tanto sai che quassù male che ti vada avrai
tutta me, se ti andrà, per una notte... sono tua...
... la notte a casa mia, sono tua, sono mille volte tua...

E la vita sta passando su noi, di orizzonti non ne vedo mai!
Ne approfitta il tempo e ruba come hai fatto tu,
il resto di una gioventù che ormai non ho più...
E continuo sulla stessa via, sempre ubriaca di malinconia,
ora ammetto che la colpa forse è solo mia,
avrei dovuto perderti, invece ti ho cercato.

Minuetto suona per noi, la mia mente non si ferma mai.
Io non so l'amore vero che sorriso ha...
Pensieri vanno e vengono, la vita è così...

Nicky
17-10-2005, 21:29
" Buonanotte Fiorellino "
Francesco DeGregori

Buonanotte, buonanotte amore mio
buonanotte tra il telefono e il cielo
ti ringrazio per avermi stupito
per avermi giurato che e` vero
il granturco nei campi e` maturo
ed ho tanto bisogno di te
la coperta e` gelata e l'estate e` finita
buonanotte, questa notte e` per te

Buonanotte, buonanotte fiorellino
buonanotte tra le stelle e la stanza
per sognarti devo averti vicino
e vicino non e` ancora abbastanza
ora un raggio di sole si e` fermato
proprio sopra il mio biglietto scaduto
tra i tuoi fiocchi di neve e le tue foglie di te`
buonanotte, questa notte e` per te

Buonanotte, buonanotte monetina
buonanotte tra il mare e la pioggia
la tristezza passera` domattina
e l'anello restera` sulla spiaggia
gli uccellini nel vento non si fanno mai male
hanno ali piu` grandi di me
e dall'alba al tramonto sono soli nel sole
buonanotte, questa notte e` per te


Una Nuova Canzone Per Lei

Vasco Rossi

Seduto a guardare
mentre il sole va giù
ascoltando qualcosa
che non sai neanche tu
il "ritmo" del mondo
batte dentro di te
mentre cerchi qualcosa....
che forse non c'è!
E rimani così
incantato a seguire
quei riflessi...che il Sole
non lascia morire
E ascolti le immagini
dentro di te...
mentre suoni...e la Musica..
...NASCE DA SE'...

E SARA' UN'ALTRA VOLTA...PER LEI
UNA NUOVA CANZONE...PER LEI
UNA STORIA D'AMORE...PER LEI
...LEI che dorme e non sa che ci sei...
...LEI che forse, non la sentirà...MAI!!!

E quando ti accorgi
che la Sera è già lì
che "qualcosa"...FINISCE...
...O COMINCIA COSÌ....
.....I brividi...I BRIVIDI....
che senti salire....
...;sono quelli che ancora...
...non riesci a capire!!!

E rimani così
INTONTITO a guardare
qualche cosa....che forse...
Non potrai raccontare....
E lasci che il vento
ti porti con sé
Mentre suoni...e la Musica...
...NASCE DA SE'...
....E SARA'....

E SAR' UN'ALTRA VOLTA...PER LEI...
UNA NUOVA CANZONE...PER LEI...
UNA STORIA D'AMORE...PER LEI
...Lei che dorme e non sa...che ci sei...
...Lei che forse NON LA SENTIRA'...MAI!!!!


Malinconia
Riccardo Fogli

Metti un periodo buio, lì senza amore
in cerca di una notte fatta per bere
e fai di tutta la tua vita un bicchiere
e aspetti un'alba che ti porti a dormire.
Ed è malinconia,
ti segue per la via,
ti lascia dopo un'ora,
ma tu sai che torna ancora.

Metti un amico che ora deve partire,
probabilmente non si fa più sentire:
non sai se piangere o provare a scherzare,
non dici niente e hai mille cose da dire.
Ed è malinconia
a farti compagnia,
ti da sempre ragione,
ma in cambio poi chissà che vuole;
ed è malinconia
un'ora che va via
o un anno da scordare, da soli in fondo ad un locale.

Metti che un giorno all'improvviso per strada
ti chiedi se è soltanto questa la vita,
parli una lingua che per gli altri è sbagliata
anche restando a cento metri da casa.
Ed è malinconia
amica o no che sia
è quello che ti resta quando il mondo non ti basta;
ed è malinconia
ed è periferia
è l'unica che sente se stai male veramente.

Metti che adesso, dopo tante parole,
dietro la porta che ti aspetta è l'amore
cosa puoi fare, era già tutto previsto
in fondo è chiaro noi viviamo per questo.
Metti che il mondo per un mese o un istante
di te si scordi quasi completamente,
le sere che a casa, solo da cane
mangi qualcosa tanto per non morire.
Ed è malinconia
di tutti, un po' anche mia
è l'unica che aspetta quando il tempo va di fretta;
ed è malinconia
con sé ti porta via,
è un treno un po' incantato
che prendi solo se hai sbagliato.

Nicky
17-10-2005, 21:34
L'ultima Poesia
Marcella e Gianni Bella


Sono troppo deluso per aver la forza di ricominciare ormai
Ho le ruote a terra
Non ho + reazioni anche se qualcuno mi odiasse non farei
Più nessuna guerra
Per fortuna ho ancora te
Qualche amico caro che
Amico resterà
La vita è tutta qua
E no
Mi dispiace no non condivido
Non è così che ti vorrei
Senza più entusiasmo
La vita è una bella donna che si da
Soltanto a chi la tratterà
Con più ottimismo
Son felice insieme a te
E gli amici li amo anch’io
Ma se ti chiudi fugge via
Anche l’ultima poesia
E chissà cosa accadrà
Bene o no
E chi lo sa
Certo che riguardo noi
Comunque andrà con gioia si vivrà
Poesia leggera questa sera
La respiro insieme a te
Come fosse aria
E l’anima torna ad essere un puledro
Non si può domare più
Non si recinge l’aria
Son felice insieme a te
E gli amici li amo anch’io
Ma se ti chiudi fugge via
Anche l’ultima poesia
Poesia leggera questa sera
La respiro insieme a te
Come fosse aria
E l’anima torna ad essere un puledro
Non si può domare più
Non si recinge l’aria
Son felice insieme a te
E gli amici li amo anch’io
Ma se ti chiudi fugge via
Anche l’ultima poesia
Poesia leggera questa sera
La respiro insieme a te
Come fosse aria
E l’anima torna ad essere un puledro
Non si può domare più
Non si recinge l’aria (x 2)


Nessuno Mai

Nessuno mai, nessuno mai, nessuno, nessuno
telefonarmi tu non puoi perché a quest'ora
tocca a lei starti vicino.
Così nessuno mai, nessuno mai, mi tiene la mano
nel buio affiora la paura e mi addormento coi complessi di un bambino.
Sogno e risogno la vita mia, gli errori fatti che rifarei
i nostri patti riguardo a lei, ma se non l'ami perché ci stai
lei si serve di te mentre io ne ho bisogno per vivere
lei è signora io donna libera.

Non c'è nessuno mai ed io così da sola cammino
Spiccando goffi voli verso amici soli e tempo perso è il mio destino
Amare senza limiti è dove sbaglio io
eppure devo amarti amore mio.

Chi ruberebbe mai, nessuno mai, gli occhiali a un poeta
Senza la fantasia non scrive e allora tu cosa ne fai della mia vita ?

C'era un ragazzo che amava il fiume, io bianche piume d'airone ho
l'Africa è vergine ma è lontana, forse per questo che lui mi amò?
la mia storia di donna si ferma al primo capitolo
di prigioniera donna libera.

Chi è nessuno mai, chi è nessuno mai, chi è nessuno mai, chi è nessuno mai, chi è nessuno mai, nessuno
Io tra la folla un burattino o con i fili ingarbugliati dal destino
Chi è nessuno mai, chi è nessuno mai, chi è nessuno mai, chi è nessuno mai, chi è nessuno mai, nessuno
e sugli opuscoli il sapone l'ho scambiato per un cuore di cartone
Amare senza limiti è dove sbaglio io
eppure devo amarti amore mio

[oddio c'è un pezzo che non ho mai capito cosa voglia dire..ma la sua voce m'incanta]

SkunkWorks 68
17-10-2005, 23:09
Malinconia
Riccardo Fogli
...
:)
Riccardo Fogli - Storie di tutti i giorni

...Storie di tutti i giorni
vecchi discorsi sempre da fare
storie ferme sulle panchine
in attesa di un lieto fine
storie di noi brava gente
che fa fatica
si innamora con niente
vita di sempre
ma ha in mente grandi idee

Un giorno in piu' che se ne va
un orologio fermo
da un'eternita'
per tutti quelli cosi' come noi
da sempre in corsa
sempre a meta'
Un giorno in piu'
che passa ormai
con questo amore
che non e' grande come vorrei...

Storie di nemici perduti
che cambiano strada
se li saluti
storie che non fanno rumore
come una stanza chiusa a chiave
storie che non hanno futuro
come un piccolo buco
su un grande muro
dove scriverci un rigo
a una donna che non c'e' piu'

Un giorno in piu' che se ne va
un uomo stanco
che nessuno ascoltera'
per tutti quelli cosi' come noi
senza trionfi ne' grossi guai
un giorno in piu'
che passa ormai
con questo amore
che non e' bello come vorrei...

Storie come anelli di fumo
in un posto lontano
senza nessuno
solo una notte che non finisce mai
Un giorno in piu' che se ne va
dimenticato tra i rumori
di citta'
per tutti quelli cosi' come noi
niente e' cambiato
niente cambiera'
un giorno in piu'
che passa ormai
con questo amore
che non e' forte come vorrei...

tatrat4d
17-10-2005, 23:59
Regalami un sorriso - Drupi

Regalami un sorriso
per i miei giorni
tristi per quando
farà buio
se tu non ci sarai
regalami se vuoi
i giochi della sera
i tuoi momenti in
fiore la tua
felicità
quegli occhi
così grandi
per fare invidia al
cielo e l'ombra
dei capelli legati
con un filo
quel filo di
pensieri bellissimi
che hai regalami
semmai un breve
istante e poi
regalami un sorriso
per le mie notti
insonni per i miei
giorni tristi
se tu non ci sarai
lo giocherò alle
carte in una
mano sola
sfidando la mia
sorte per una
volta ancora
regalami un sorriso
che mi rimanga
addosso
come se fosse il
nome che un giorno
mi hanno messo
regalami un sorriso
per una volta ancora
vorrei vedere il
mare toccarti
piano piano
poi ricominciare
vorrei rubare il
tempo e andare
più lontano
vorrei far tante
cose tenendoti
per mano regalami un
sorriso che mi
rimanga impresso
come la prima volta
che ho visto
l'universo
come la prima volta
che ho visto il
tuo bel viso
regalami un sorriso
lo porterò
per sempre con me.

kikino
18-10-2005, 14:24
Senza parole da aggiungere

Non avrai altro Dio, all'infuori di me,
spesso mi ha fatto pensare:
genti diverse, venute dall'est
dicevan che in fondo era uguale.
Credevano a un altro diverso da te,
e non mi hanno fatto del male.
Credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male.

Non nominare il nome di Dio,
non nominarlo invano.
Con un coltello piantato nel fianco
gridai la mia pena e il suo nome:
ma forse era stanco, forse troppo occupato
e non ascoltò il mio dolore.
Ma forse era stanco, forse troppo lontano
davvero, lo nominai invano.

Onora il padre. Onora la madre
e onora anche il loro bastone,
bacia la mano che ruppe il tuo naso
perché le chiedevi un boccone:
quando a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.
Quando a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.

Ricorda di santificare le feste.
Facile per noi ladroni
entrare nei templi che rigurgitan salmi
di schiavi e dei loro padroni
senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.
Senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.

Il quinto dice "non devi rubare"
e forse io l'ho rispettato
vuotando in silenzio, le tasche già gonfie
di quelli che avevan rubato.
Ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri, nel nome di Dio.
Ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri, nel nome di Dio.

Non commettere atti che non siano puri
cioè non disperdere il seme.
Feconda una donna ogni volta che l'ami, così sarai uomo di fede:
poi la voglia svanisce ed il figlio rimane
e tanti ne uccide la fame.
Io, forse, ho confuso il piacere e l'amore,
ma non ho creato dolore.

Il settimo dice "non ammazzare"
se del cielo vuoi essere degno.
guardatela oggi, questa legge di Dio,
tre volte inchiodata nel legno.
guardate la fine di quel nazareno,
e un ladro non muore di meno.
Guardate la fine di quel nazareno,
e un ladro non muore di meno.

Non dire falsa testimonianza
e aiutali a uccidere un uomo.
Lo sanno a memoria il diritto divino
e scordano sempre il perdono.
Ho spergiurato su Dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.
Ho spergiurato su Dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.

Non desiderare la roba degli altri,
non desiderarne la sposa.
Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi
che hanno una donna e qualcosa:
nei letti degli altri, già caldi d'amore
non ho provato dolore.
L'invidia di ieri non è già finita:
stasera vi invidio la vita.

Ma adesso che viene la sera ed il buio
mi toglie il dolore dagli occhi
e scivola il sole al di là delle dune
a violentare altre notti:
io nel vedere quest'uomo che muore,
madre, io provo dolore.
Nella pietà che non cede al rancore,
madre, ho imparato l'amore.

Franied
18-10-2005, 14:44
Punkreas - Dividi E Comanda

La prima volta è la tragedia
la seconda soltanto una farsa
ma è un'impresa trovare conforto nelle verità di un filosofo morto
l'uomo più ricco del mondo parlando alla tele da tutti i canali
ha detto che a pensarci bene
non è più sicuro che siam tutti uguali
ha detto "Ci sono soggetti che non sono adatti alla vita sociale"
ha chiesto al tecno-papa
un dogma preciso e una dose letale
e si masturba
guardandoti inseguire gli andamenti della borsa
se non hai ancora capito
il mazzo è regolare perchè il tavolo è truccato

Dividi e comanda
funziona anche in età digitale
se disponi di buoni strumenti
per l'applicazione su scala sociale
favorire il consumo privato
e l'angoscia che prende alla gola
pasturare con droghe pesanti
con la propaganda e proposte allettanti
agli amici gli ospedali, immunità parlamentari
a te lascio lapidare criminali virtuali

;)

SkunkWorks 68
18-10-2005, 16:08
Triste ma molto bella:
Alberto Fortis - La sedia di lillà

Stava immobile nel letto con le gambe inesistenti
e una piaga sulla bocca che seccava il suo sorriso
mi parlava rassegnato con la lingua di chi spera
di chi sa che e' prenotato sulla Sedia di lilla'
Ogni volta che rideva si stracciavano le labbra
e il sapore che ne usciva era di stagione amara
le sue rughe di cemento lo solcavano di rosso
prontamente diluito da una goccia molto chiara
"penso troppo al mio futuro" mi diceva delirando
"penso troppo al mio futuro, penso troppo e vivo male
penso che fra più di un anno cambieranno i miei progetti
penso che fra più di un anno avro' nuove verita'
tu non farmi questo errore vivi sempre nel momento
cogli il giorno e tanto amore cogli i fiori di lilla'"
"Quanti amici hanno tradito" continuava innervosito
"quanti amici hanno tradito per la causa dell'Amore"
sono andato a casa sua sono andato con i fiori
mi hanno detto che era uscito che era andato a passeggiare
ma vedevo un'ombra appesa la vedevo dondolare
l'ombra non voleva stare sulla sedia di lilla'...

Lucrezio
18-10-2005, 16:40
F. Guccini: Canzone della vita quotidiana


Inizia presto all' alba o tardi al pomeriggio,
ma in questo non c'è alcuna differenza,
le ore che hai davanti son le stesse, son tante,
stesso coraggio chiede l' esistenza..

La vita quotidiana ti ha visto e già succhiato
come il caffè che bevi appena alzato
e l' acqua fredda in faccia cancella già i tuoi sogni
e col bisogno annega la speranza
e mentre la dolcezza del sonno si allontana,
inizia la tua vita quotidiana...

E subito ti affanni in cose in cui non credi,
la testa piena di vacanze ed ozio
e non sono peggiori i mali dei rimedi,
la malattia è la noia del lavoro:

fatiche senza scopo, furiose e vane corse,
angosce senza un forse, senza un dopo,
un giorno dopo l' altro il tuo deserto annuale,
con le oasi in ferragosto e per Natale,
ma anno dopo anno, li conti e sono tanti
quei giorni nella vita che hai davanti..

Ipocrisie leggere, rabbie da poco prezzo,
risposte argute date sempre tardi,
saluti caldi d' ansia, di noia o di disprezzo
o senza che s' incrocino gli sguardi,

le usate confidenze di malattie o di sesso
dove ciascuno ascolta sol se stesso:
finzioni naturali in cui ci adoperiamo
per non sembrar di esser quel che siamo.
Consolati pensando che inizia e già è finita
questa che tutti i giorni è la tua vita...

Amori disperati, amori fatti in fretta,
consumati per rabbia o per dovere
che spengono in stanchezza con una sigaretta
i desideri nati in tante sere,

amori fatti in furia, ridicolo contrasto,
dopo quei film di fasto e di lussuria,
rivincita notturna dove, per esser vero,
l' uno tradisce l' altro col pensiero:
son questi che tu vedi, che vivi e che hai d' attorno
gli amori della vita d' ogni giorno...

Le tue paure assidue, le gioie solitarie,
i drammi che commuovon te soltanto,
le soluzioni ambigue, i compromessi vari,
glorie vantate poi di tanto in tanto,

i piccoli malanni sempre più numerosi,
più dolorosi col passar degli anni,
la lotta vuota e vana, patetico tentare
di rimandare un poco la vecchiaia...
E poi ti trovi vecchio e ancor non hai capito
che la vita quotidiana ti ha tradito...

kikino
19-10-2005, 09:07
E ti vengo a cercare
si ancora Battiato!!!

E ti vengo a cercare
anche solo per vederti o parlare
perché ho bisogno della tua presenza
per capire meglio la mia essenza.
Questo sentimento popolare
nasce da meccaniche divine
un rapimento mistico e sensuale
mi imprigiona a te.
Dovrei cambiare l'oggetto dei miei desideri
non accontentarmi di piccole gioie quotidiane
fare come un eremita
che rinuncia a sé.
E ti vengo a cercare
con la scusa di doverti parlare
perché mi piace ciò che pensi e che dici
perché in te vedo le mie radici.
Questo secolo oramai alla fine
saturo di parassiti senza dignità
mi spinge solo ad essere migliore
con più volontà.
Emanciparmi dall'incubo delle passioni
cercare l'Uno al di sopra del Bene e del Male
essere un'immagine divina
di questa realtà.
E ti vengo a cercare
perché sto bene con te
perché ho bisogno della tua presenza.

kikino
20-10-2005, 10:08
Fiorella Mannoia
Fantasmi d'amore

Campi di lavanda e l'auto che va
dietro quei cipressi la strada piegherà
e passata la collina chissà
se la casa come un tempo mi apparirà

Ed ogni volta che ti penso eri là
quel sorriso in tasca largo ed incredulo
quanti bimbi e cani avevi intorno
e che chiasso di colori al tramonto

...e i ricordi si confondono
là dove non vorrei
le memorie poi s'increspano
e non so più chi sei

E i venti del cuore soffiano
e gli angeli poi ci abbandonano
con la fame di volti e di parole
seguendo fantasmi d'amore
i nostri fantasmi d'amore

E mi sembrava quasi un'eternità
che non salivo scalza sopra quel glicine
in penombra ti guardavo dormire
nei capelli tutti i nidi d'aprile

...e le immagini si perdono
fermarle non potrei
e le pagine non svelano
chi eri e chi ora sei

E i venti del cuore soffiano
e gli angeli poi ci abbandonano
con la voglia di voci e di persone
seguiamo fantasmi d'amore
i nostri fantasmi d'amore

Quando i venti del cuore soffiano
seguiamo fantasmi d'amore
i nostri fantasmi d'amore

kikino
20-10-2005, 10:09
o mamma che mi sta succedendo?!

iniziano a mancarmi i CCCP!

tatrat4d
21-10-2005, 17:15
Portami a ballare - Luca Barbarossa

Portami a ballare
portami a ballare
uno di quei balli antichi
che nessuno sa fare più
sciogli i tuoi capelli
lasciali volare
lasciali girare forte
intorno a noi.

Lasciati guardare
lasciati guardare
sei così bella che
non riesco più a parlare
di fronte a quei tuoi occhi
così dolci e così severi
perfino il tempo si è fermato
ad aspettare.

Parlami di te
di quello che facevi
se era proprio questa
la vita che volevi
di come ti vestivi
di come ti pettinavi
se avevo un posto già
in fondo ai tuoi pensieri.

Dai mamma dai
questa sera lasciamo qua
i tuoi problemi e quei discorsi
sulle righe e sull'età
dai mamma dai
questa sera fuggiamo via
è tanto che non stiamo insieme
e non è certo colpa tua
ma io ti sento sempre accanto
anche quando non ci sono
io ti porti ancora dentro
anche adesso che sono un uomo
e vorrei, vorrei
saperti più felice
sì vorrei, vorrei
dirti molte più cose

ma sai, mamma sai
questa vita mi fa tremare
e sono sempre i sentimenti
i primi a dover pagare

ciao mamma, ciao
domani vado via
ma se ti senti troppo sola
allora ti porto via.

E vorrei, vorrei
saperti più felice
e vorrei, vorrei
dirti molte più cose.

Portami a ballare
portami a ballare
uno di quei balli antichi
che nessuno sa fare
nessuno sa fare più.

Hallogallo!
22-10-2005, 17:58
CCCP - Valium Tavor Serenase (1986)


Il valium mi rilassa
il serenase mi stende
il tavor mi riprende
c'è chi mi dà energia
e chi me la porta via
c'è chi mi dà energia
e chi me la porta via
e voi cosa volete?
di che cosa vi fate?
dov'è la vostra pena?
qual'è il vostro problema?
perchè vi batte il cuore?
per chi vi batte il cuore?
meglio un medicinale
o una storia infernale?
meglio giornate inerti
o dei capelli verdi?
eppur tutto va bene
va proprio tutto bene
eppur tutto va bene
va proprio tutto bene
eppur tutto va bene
va proprio tutto bene
manca un po' di appetito e
il valium per dormire l'ho finito
"quando ci penso vorrei tornare
dalla mia bella al casolare
Emilia mia Emilia in fiore
tu sei la stella tu sei l'amore"
e voi cosa volete?
di che cosa vi fate?
dov'è la vostra pena?
qual'è il vostro problema?
perchè vi batte il cuore?
per chi vi batte il cuore?meglio un medicinale
o una storia infernale?
meglio giornate inerti
o dei capelli verdi?
eppur tutto va bene
va proprio tutto bene
eppur tutto va bene
va proprio tutto bene
eppur tutto va bene
va proprio tutto bene
manca un po' di appetito e
il valium per dormire l'ho finito

Lucrezio
24-10-2005, 08:05
F. Guccini: Vorrei
Vorrei conoscer l'odore del tuo paese,
camminare di casa nel tuo giardino,
respirare nell'aria sale e maggese,
gi aromi della tua salvia e del rosmarino.
Vorrei che tutti gli anziani mi salutassero
parlando con me del tempo o dei giorni andati,
vorrei che gli amici tuoi tutti mi parlassero
come se amici fossimo sempre stati.
Vorrei incontrare le pietre, le strade, gli usci,
i ciuffi di parietaria attaccati ai muri,
le strisce delle lumache nei loro gusci,
capire i giochi di sguardi dietro agli scuri
e lo vorrei
perché non sono quando non ci sei
e resto solo coi pensieri miei
ed io
Vorrei con te da solo sempre viaggiare,
scoprire quello che intorno c'è da scoprire
per raccontarti e poi farmi raccontare
il senso di un rabbuiarsi e del tuo gioire ;
vorrei tornare nei posti dove son stato
spiegarti di quanto tutto sia poi diverso
per farmi da te spiegare co'è cambiato
e quale sapore nuovo abbia l'universo.
Vedere di nuovo Istanbul o Barcellona
o il mare di una remota spiaggia cubana
o un greppe dell'appennino dove risuona
fra gli alberi un'usata e semplice tramontana
e lo vorrei...
perché non sono quando non ci sei
e resto solo coi pensieri miei
ed io
Vorrei restare per sempre in un posto solo
per ascoltare il suono del tuo parlare
e guardare stupito il lancio, la grazia, il volo
impliciti dentro al semplice tuo camminare
e restare in silenzio al suono della tua voce
o parlare parlare parlare parlarmi addosso
dimenticando il tempo troppo veloce
o nascondere in due sciocchezze che son commosso.
Vorrei cantare il canto delle tue mani
giocare con te un eterno gioco proibito
che l'oggi restasse oggi senza domani
o domani potesse tendere all'infinito.
e lo vorrei
perché non sono quando non ci sei
e resto solo coi pensieri miei
ed io

Gran CD Di vita, di morte e d'altre sciocchezze!

Backdoorman
24-10-2005, 10:55
Banco del Mutuo Soccorso - L'evoluzione

Prova, prova a pensare un pò diverso
niente da grandi dei fu fabbricato
ma il creato s'è creato da sé
cellule fibre energia e calore.

Ruota dentro una nube la terra
gonfia al caldo tende le membra.
Ah la madre è pronta partorirà
già inarca il grembo
vuole un figlio e lo avrà
figlio di terra e di elettricità.
Strati grigi di lava e di corallo
cieli umidi e senza colori
ecco il mondo sta respirando
muschi e licheni verdi spugne di terra
fanno da serra al germoglio che verrà.

Informi esseri il mare vomita
sospinti a cumuli su spiagge putride
i branchi torbidi la terra ospita
strisciando salgono sui loro simili
e il tempo cambierà i corpi flaccidi
in forme utili a sopravvivere.
Un sole misero il verde stempera
tra felci giovani di spore cariche
e suoni liberi in cerchio muovono
spirali acustiche nell'aria vergine.
Ed io che stupido ancora a credere
a chi mi dice che la carne è polvere.

E se nel fossile di un cranio atavico
riscopro forme che a me somigliano
allora Adamo non può più esistere
e sette giorni soli son pochi per creare
e ora ditemi se la mia genesi
fu d'altri uomini o di quadrumani.

Adamo è morto ormai e la mia genesi
non è di uomini ma di quadrumani.

Alto, arabescando un alcione
stride sulle ginestre e sul mare
ora il sole sa chi riscaldare.

Quoto assolutamente la tua scelta, avevo in mente anche io una delle canzoni di Darwin, tutte eccezionalmente profonde e stilisticamente perfette, visto che ci hai pensato tu io ne propongo un' altra ancora del Banco del Mutuo Soccorso e ditemi se questa non è poesia.....

Il Giardino del Mago
Da bambino ci montavo su
al cavallo con la testa in giù
galoppavo senza far rumore
gli zoccoli di legno che volavano sui fiori
non sciupavano i colori.

Stan cantando al mio funerale
chi mi piange forse non lo sa
che per anni ho cercato me
e passo dopo passo con le spine ormai nei piedi
tanto stanco stanco.

Io sono arrivato nel giardino del mago
dove dietro ogni ramo crocifissi ci sono gli ideali dell'uomo.
Grandi idee invecchiate nel giardino del mago
io sto appeso ad un ramo
dentro un quadro che balla
sotto un chiodo nell'aria
sono la che ho bisogno di carezze umane più di te.

E il tempo va il tempo va passa
e il tempo va il tempo va passa e va
E tu che fai e tu che fai e tu
e tu che fai e tu che fai che fai ?

Sono finito ormai quaggiù
ma vieni via ma vieni via vieni via !
Non posso tornare resterò
se resterai se resterai che farai ?

Ogni creatura del giardino del mago
vive tutto il suo tempo dentro in un albero cavo
C'è chi ride chi geme
chi cavalca farfalle
chi conosce il futuro
chi comanda alle stelle come un re.

Com'è strano oggi il sole
non si fa scuro chissà perché
forse la sera non verrà
a uccidermi ancora
ha avuto pietà solo ora.

Per pietà della mia mente che se ne va
il giorno aspetterà.....per me si fermerà un po' di più
vedo già foglie di vetro, alberi e gnomi corrersi dietro
torte di fiori e intorno a me
leggeri cigni danzano
a che serve poi la realtà.

Coi capelli sciolti al vento, io dirigo il tempo
il mio tempo là negli spazi dove morte non ha domini
dove l'amore varca i confini
e il servo balla con il re corona senza vanità
eterna è la strada che va.

SkunkWorks 68
24-10-2005, 11:23
... Il Giardino del Mago....

...Eccezionale... :)

Darker
24-10-2005, 13:13
Avrai - Claudio Baglioni

Avrai sorrisi sul tuo viso come ad agosto grilli e stelle
storie fotografate dentro un album rilegato in pelle
tuoni d'aerei supersonici che fanno alzar la testa
e il buio all'alba che si fa d'argento alla finestra
avrai un telefono vicino che vuol dire già aspettare
schiuma di cavalloni pazzi che si inseguono nel mare
e pantaloni bianchi da tirare fuori che è già estate
un treno per l'America senza fermate.

Avrai due lacrime più dolci da seccare
un sole che si uccide e pescatori di telline
e neve di montagne e pioggia di colline
avrai un legnetto di cremino da succhiare
avrai una donna acerba e un giovane dolore
viali di foglie in fiamme ad incendiarti il cuore
avrai una sedia per posarti e ore vuote come uova di cioccolato
ed un amico che ti avrà deluso tradito e ingannato...

Avrai, avrai, avrai il tuo tempo per andar lontano,
camminerai dimenticando, ti fermerai sognando...
Avrai, avrai, avrai la stessa mia triste speranza
e sentirai di non avere amato mai abbastanza
se amore, amore avrai...

Avrai parole nuove da cercare quando viene sera
e cento ponti da passare e far suonare la ringhiera
la prima sigaretta che ti fuma in gola un po' di tosse
Natale di agrifoglio e candeline rosse
avrai un lavoro da sudare
mattini fradici di brividi e rugiada
giochi elettronici e sassi per la strada
avrai ricordi ombrelli e chiavi da scordare

Avrai carezze per parlare con i cani
e sarà sempre di domenica domani
e avrai discorsi chiusi dentro e mani che frugano le tasche della vita
ed una radio per sentire che la guerra è finita...

Avrai, avrai, avrai il tuo tempo per andar lontano,
camminerai dimenticando, ti fermerai sognando...
Avrai, avrai, avrai la stessa mia triste speranza
e sentirai di non avere amato mai abbastanza
se amore, amore, amore, amore avrai...

SkunkWorks 68
24-10-2005, 13:22
Avrai - Claudio Baglioni
Bel testo,un classico...
Ovvio l'accostamento a questa:

Claudio Baglioni - Strada facendo

Io e i miei occhi scuri
siamo diventati grandi insieme
con l'anima smaniosa a chiedere di un posto che non c'e`
tra mille mattini freschi di biciclette
e mille e piu` tramonti dietro i fili del tram
ed una fame di sorrisi e braccia intorno a me.

Io e i miei cassetti di ricordi
e di indirizzi che ho perduto
ho visto visi e voci di chi ho amato prima o poi andar via
e ho respirato un mare sconosciuto
nelle ore larghe e vuote di un'estate di citta`
accanto alla mia ombra lunga di malinconia.

Io e le mie tante sere chiuse
come chiudere un ombrello
col viso sopra il petto a leggermi i dolori ed i miei guai
ho camminato quelle vie che curvano seguendo il vento
e dentro un senso di inutilita`
e fragile e violento mi son detto
tu vedrai, vedrai, vedrai...

Strada facendo vedrai
che non sei piu` da solo
strada facendo troverai - anche tu -
un gancio in mezzo al cielo
e sentirai la strada
far battere il tuo cuore
vedrai piu` amore, vedrai.

Io troppo piccolo fra tutta questa gente che c'e` al mondo
io che ho sognato sopra un treno che non e` partito mai
e ho corso in mezzo a prati bianchi di luna
per strappare ancora un giorno alla mia ingenuita`
e giovane invecchiato mi son detto
tu vedrai, vedrai, vedrai...

Strada facendo vedrai
che non sei piu` da solo
strada facendo troverai - anche tu -
un gancio in mezzo al cielo
e sentirai la strada
far battere il tuo cuore
vedrai piu` amore, vedrai.

E' una canzone e neanche questa potra` mai cambiar la vita
ma che cos'e` che mi fa andare avanti a dire che non e` finita
cos'e` che mi spezza il cuore tra canzoni e amore
che mi fa cantare e amare sempre piu`
perche` domani sia migliore perche` domani tu
Strada facendo vedrai
perche` domani sia migliore perche` domani tu

kikino
25-10-2005, 06:51
...e dato che i cccp non sono l'unico che li ha incollati...un'altra loro perla

Morire

Non so dei vostri buoni propositi perchè non mi riguardano
Esiste una sconfitta pari al venire corroso
Che non ho scelto io ma è dell'epoca in cui vivo
La morte è insopportabile per chi non riesce a vivere
La morte è insopportabile per chi non deve vivere

Lode a Mishima e a Majakovskij
Lode a Mishima e a Majakovskij
Lode a Mishima e a Majakovskij
Tu devi scomparire anche se non ne hai voglia
E puoi contare solo su te

Produci consuma crepa produci consuma crepa produci consuma crepa
Sbattiti fatti crepa sbattiti fatti crepa sbattiti fatti crepa
Cotonati i capelli riempiti di borchie rompiti le palle rasati i capelli
Crepa crepa crepa

Cotonati i capelli riempiti di borchie
Rompiti le palle rasati i capelli crepa crepa crepa crepa crepa...

OT:Quanto mi dispiace essere così piccolo da non aver vissuto la loro epoca avendo l'età che ho adesso!!!
Potre bacchettare i miei che quando avevano l'età giusta andavano avanti ascoltando la musica sbagliata????!!!!

MILANOgirl
25-10-2005, 09:14
F. Guccini: Vorrei


è la mia fissa ultimamente questa canzone... :fagiano:

kikino
25-10-2005, 15:18
avere una "fissa" per canzone farà ridere tutti i siculi del forum....cmq....pure io che sn maschietto l'ascolto molto....e dopo quest'OT da quasi sospensione... un'altra perla di Battiato
Shakleton

1. La storia

Una catastrofe psicocosmica
mi sbatte contro le mura del tempo.
Vigilo, nel sonno vigilo.
Sentinella, sentinella che vedi?
Una catastrofe psicocosmica
contro le mura del tempo.

Durante la grande guerra
nel Gennaio del 1915,
alle estremità settentrionali un forte vento spingeva grandi blocchi di ghiaccio galleggianti
imprigionando per sempre la nave dell'audace capitano Shakleton.

Su un piccolo battello,
con due soli compagni,
navigò fino a raggiungere la Georgia Australe;
mentre i 22 superstiti dell'isola Elefante
sopportavano un tremendo inverno.

Una catastrofe psicocosmica
mi sbatte contro le mura del tempo.
Vigilo, nel sonno vigilo.
Sentinella, che vedi?

(Alla deriva, alla deriva, verso Nord, Nord-Ovest.
Profondità 370 metri 72° di Latitudine Est).

Per sopravvivere furono costretti a uccidere i loro cani,
per sopravvivere.
Ma il 30 Agosto del 1916, il leggendario capitano,
compariva a salvarli con un'altra nave.


Quello in grassetto .....bè Sgalambro è un filoso non un topografo....

kikino
26-10-2005, 07:18
Un classico della canzone italiana..dell'avvocato P. Conte
Boogie...bello non solo il testo raffinato....ma anche e forse di più per il ritmo

Due note e il ritornello era già nella pelle di quei due
il corpo di lei madava vampate africane, lui sembrava un coccodrillo…
i saxes spingevano a fondo come ciclisti gregari in fuga
e la canzone andava avanti sempre più affondata nell’aria…
quei due continuavano, da lei saliva afrore di coloniali
che giungevano a lui come da una di quelle drogherie di una volta
che tenevano la porta aperta davanti alla primavera…
qualcuno nei paraggi cominciava a starnutire,
il vantilatore ronzava immenso dal soffitto esausto,
i saxes, ipnotizzati… dai movimenti di lei si spandevano
rumori di gomma e di vernice, da lui di cuoio…
le luci saettavano sul volto pechinese della cassiera
che fumava al mentolo, altri sternutivano senza malizia
e la canzone andava elegante, l’orchestra era partita, decollava…
i musicisti, un tutt’uno col soffitto e il pavimento,
solo il batterista nell’ombra guardava con sguardi cattivi…
quei due danzavano bravi, una nuova cassiera sostituiva la prima,
questa qui aveva gli occhi da lupa e masticava caramelle alascane,
quella musica continuava, era una canzone che diceva e non diceva,
l’orchestra si dondolava come un palmizio davanti a un mare venerato…
quei due sapevano a memoria dove volevano arrivare…
un quinto personaggio esitò
prima di sternutire,
poi si rifugiò nel nulla…
era un mondo adulto,
si sbagliava da professionisti...

CONFITEOR
27-10-2005, 12:03
Dai dai, conta su...ah be, sì be....
- Ho visto un re.
- Sa l’ha vist cus’e`?
- Ha visto un re!
- Ah, beh; si`, beh.
- Un re che piangeva seduto sulla sella
piangeva tante lacrime, ma tante che
bagnava anche il cavallo!
- Povero re!
- E povero anche il cavallo!
- Ah, beh; si`, beh.
- è l’imperatore che gli ha portato via
un bel castello...
- Ohi che baloss!
- ...di trentadue che lui ne ha.
- Povero re!
- E povero anche il cavallo!

- Ah, beh; sì, beh.
- Ho visto un vesc...
- Sa l’ha vist cus’e`?
- Ha visto un vescovo!
- Ah, beh; si`, beh.
- Anche lui, lui, piangeva, faceva
un gran baccano, mordeva anche una mano.
- La mano di chi?
- La mano del sacrestano!
- Povero vescovo
- E povero anche il sacrista!
- Ah, beh; si`, beh.
- e` il cardinale che gli ha portato via
un’abbazia...
- Oh poer crist!
- ...di trentadue che lui ce ne ha.
- Povero vescovo
- E povero anche il sacrista!

- Ah, beh; si`, beh.
- Ho visto un ric...
- Sa l’ha vist cus’e`?
- Ha visto un ricco! Un sciur!
- S’...Ah, beh; si`, beh.
- Il tapino lacrimava su un calice di vino
ed ogni go, ed ogni goccia andava...
- Deren’t al vin?
- Si`, che tutto l’annacquava!
- Pover tapin!
- E povero anche il vin!
- Ah, beh; si`, beh.
- Il vescovo, il re, l’imperatore
l’han mezzo rovinato
gli han portato via
tre case e un caseggiato
di trentadue che lui ce ne ha.
- Pover tapin!
- E povero anche il vin!

- Ah, beh; si`, beh.
- Ho vist un villan.
- Sa l’ha vist cus’e`?
- Un contadino!
- Ah, beh; si`, beh.
- Il vescovo, il re, il ricco, l’imperatore,
persino il cardinale, l’han mezzo rovinato
gli han portato via:
la casa
il cascinale
la mucca
il violino
la scatola di kaki
la radio a transistor
i dischi di Little Tony
la moglie!
- E po`, cus’e`?
- Un figlio militare
gli hanno ammazzato anche il maiale...
- Pover purscel!
- Nel senso del maiale...

- Ah, beh; si`, beh.
- Ma lui no, lui non piangeva, anzi: ridacchiava!
Ah! Ah! Ah!
- Ma sa l’e`, matt?
- No!
- Il fatto e` che noi villan...
Noi villan...
E sempre allegri bisogna stare
che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale
diventan tristi se noi piangiam,
e sempre allegri bisogna stare
che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale
diventan tristi se noi piangiam!


Uè un nobbel eh :fagiano:

CONFITEOR
27-10-2005, 12:39
Chella llà cantata da Aurelio Fierro
(Bertini / Taccani / Di Paola)

St'ammore me teneva 'ncatenato,
ma ho detto "Basta!", e me só libberato...
Me pare cchiù turchino 'o cielo,
me pare cchiù turchino 'o sole
e 'o core canta p' 'a felicità!

Chella llà, chella llà
mo' và dicenno ca' me vo' lassà
Se crede ca' me faccio 'o sangue amaro
se crede ca' impazzisco e po' me sparo!

Chella llà, chella llà
nun sape che piacere ca me fà...
Me ne piglio n'ata cchiù bella
e zitella resterà
chella llà, chella llà, chella llà!

Ajere m'ha mannato 'nu biglietto
p' 'a figlia d' 'o portiere dirimpetto
Me scrive ca' nun è felice
e cá vurria cu' mme fà pace,
ma io me sto' gustanno 'a libbertà!

Chella llà, chella llà
mo' và dicenno ca' me vo' lassà
Se crede ca' me faccio 'o sangue amaro
se crede ca' impazzisco e po' me sparo!

Chella llà, chella llà
nun sape che piacere ca me fà...
Me ne piglio n'ata cchiù bella
e zitella resterà
chella llà, chella llà, chella llààààààààààààà

CONFITEOR
27-10-2005, 12:50
Io, Màmmete e tu cantata anche da Carosone
(R. Pazzaglia / Domenico Modugno)

Ti avevo detto dal primo appuntamento
'e nun portà nisciuno appriesso a tte...
Invece, mo 'nu frate,
'na sora o 'nu nepote.
sola nun staie 'na vota
Ascimmo sempre a tre
E m'hai promesso: "Domani, chi lo sà...
vengh'io soltanto, soltanto con mammà..."

Io, màmmeta e tu...
Passiammo pe' Tuledo...
Nuie annanze, màmmeta arreto
Io, màmmeta e tu...
Sempe appriesso, cos' 'e pazze
chesta vene pure a 'o viaggio 'e nozze'

jammo 'o cinema, a ballà...
si cercammo 'e ce squaglià
comme a 'nu carabiniere,
chella vene a ce afferrà...
Ma 'nnammurato so' rassegnato,
non reagisco più...
Io, màmmeta e tu...

Ma San Gennaro m'aveva fatt' 'a grazia,
llata matina nun l'ha fatt' aizà,
teneva ll'uocchie 'e freva,
pareva ca schiattava

Io quase me credevo 'e asci sulo cu'tte...
'Nu filo 'e voce però truvaie mammà:
"D' 'a piccerella ve faccio accumpagnà..."

Io, sòreta e tu...
Jamm' 'o bar 'o Chiatamone:
"Vuo' 'o cuppetto o vuo' 'o spumone'?"
"Chello ca costa 'e cchiù!..."
Pe' ricordo 'e 'sta jurnata
dint' 'a villa ce hanno fatto 'a foto
Vo' 'o pallone, v' 'o baba
nun se fida 'e cammenà
Guardo 'a essa e guard' 'o mmare
sto penzanno 'e ce 'a mena...
Tu m'è 'nguaiato me spose 'a 'n 'ata
nun ve veche cchiù:
màmmeta, sòreta e tu...
Pàtete, fràtete e tu...
Màmmeta, sòreta, fràtete,
ziete, nònnete, nànnete e tu.
Ah!...

lucio68
28-10-2005, 10:46
M'era sfuggito questo thread... :D

Allora, proviamo con un paio.



DIESEL - E. Finardi 1977

Da Salerno a Milano con un carico di frutta
sotto il sole bisogna fare in fretta
Giancarlo guida e Mario è su in cuccetta
su per l'Italia che scotta verso un mercato che li aspetta
e in Emilia sull'altra corsia
un'orchestra di liscio che torna da Pavia
la cantante dorme appoggiata al clarinettista
e sogna il suo lavoro: "Signori, tutti in pista!
e da una festa all' altra sempre in pista.
E diesel è il ritmo della vita
è la nuova pulsazione per la nuova situazione
E diesel è il ritmo delle cose
è la giusta propulsione per la mia generazione.
Ma poi tornando verso casa
un'altra alba sull'autostrada
l'asfalto è dei camion e di chi li guida
gente che la vita se la suda
e io amo questa gente che si dà da fare
che vive la sua vita senza starsela a menare
che non teme la fatica ma che non si fa sfruttare
perché sa dove vuole arrivare
perché sa dove vuole arrivare.
E diesel è il ritmo della vita
è la nuova pulsazione per la nuova situazione
e diesel è ritmo delle cose
è la giusta propulsione per fa mia generazione


Giovanni Telegrafista - E. Jannacci 1968

Piripiripiri...Piripiripiri...
Giovanni telegrafista e nulla più,
stazioncina povera c'erano piu' alberi e uccelli che persone
ma aveva il cuore urgente anche senza nessuna promozione
battendo, battendo su un tasto solo.
Piripiri...
Elittico da buon telegrafista,
tagliando fiori, preposizioni
per accorciar parole, per essere piu' breve
nella necessita', nella necessita'.
Conobbe Alba, un Alba poco alba,
neppure mattiniera, anzi mulatta
che un giorno fuggi unico giorno in cui fu mattutina
per andare abitare citta' grande piena luci gioielli.
Piripiripiri....
storia viva e urgente.
Ah, inutili tanto alfabeto morse in mano
Giovanni telegrafista
cercare cercare Alba ogni luogo provvisto telegrafo.
Ah, quando l'invecchia cum est morosa urgenza
Giovanni telegrafista e nulla piu'... urgente.
Piripiri...
Per le sue mani passo mondo, mondo che lo rese urgente,
crittografico, rapido, cifrato,
passo' prezzo caffe' passo' matrimonio Edoardo ottavo
oggi duca di Windsor,
passarono cavallette in Cina,
passo' sensazione di una bomba volante,
passarono molte cose ma tra l'altro
passo notizia matrimonio Alba con altro.
Piripiri....
Giovanni telegrafista, quello dal cuore urgente,
non disse parola, solo le rondini nere
senza la minima intenzione simbolica
si fermarono sul singhiozzo telegrafico
Alba e' urgente.
Piripiri...Piripiri...

Lucrezio
31-10-2005, 13:49
F. Guccini: Canzone dei dodici mesi

Viene Gennaio silenzioso e lieve, un fiume addormentato
fra le cui rive giace come neve il mio corpo malato, il mio corpo malato...
Sono distese lungo la pianura bianche file di campi,
son come amanti dopo l'avventura neri alberi stanchi, neri alberi stanchi...

Viene Febbraio, e il mondo è a capo chino, ma nei convitti e in piazza
lascia i dolori e vesti da Arlecchino, il carnevale impazza, il carnevale impazza...
L'inverno è lungo ancora, ma nel cuore appare la speranza
nei primi giorni di malato sole la primavera danza, la primavera danza..

Cantando Marzo porta le sue piogge, la nebbia squarcia il velo,
porta la neve sciolta nelle rogge il riso del disgelo, il riso del disgelo...
Riempi il bicchiere, e con l'inverno butta la penitenza vana,
l'ala del tempo batte troppo in fretta, la guardi, è già lontana, la guardi, è già lontana...

O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia.
Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale,
la mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare.

Con giorni lunghi al sonno dedicati il dolce Aprile viene,
quali segreti scoprì in te il poeta che ti chiamò crudele, che ti chiamò crudele...
Ma nei tuoi giorni è bello addormentarsi dopo fatto l'amore,
come la terra dorme nella notte dopo un giorno di sole, dopo un giorno di sole...

Ben venga Maggio e il gonfalone amico, ben venga primavera,
il nuovo amore getti via l'antico nell' ombra della sera, nell' ombra della sera...
Ben venga Maggio, ben venga la rosa che è dei poeti il fiore,
mentre la canto con la mia chitarra brindo a Cenne e a Folgore, brindo a Cenne e a Folgore...

Giugno, che sei maturità dell'anno, di te ringrazio Dio:
in un tuo giorno, sotto al sole caldo, ci sono nato io, ci sono nato io...
E con le messi che hai fra le tue mani ci porti il tuo tesoro,
con le tue spighe doni all' uomo il pane, alle femmine l' oro, alle femmine l' oro...

O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia.
Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale,
la mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare...

Con giorni lunghi di colori chiari ecco Luglio, il leone,
riposa, bevi e il mondo attorno appare come in una visione, come in una visione...
Non si lavora Agosto, nelle stanche tue lunghe oziose ore
mai come adesso è bello inebriarsi di vino e di calore, di vino e di calore...

Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull' età,
dopo l' estate porta il dono usato della perplessità, della perplessità...
Ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità,
come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità, le possibilità...

Non so se tutti hanno capito Ottobre la tua grande bellezza:
nei tini grassi come pance piene prepari mosto e ebbrezza, prepari mosto e ebbrezza...
Lungo i miei monti, come uccelli tristi fuggono nubi pazze,
lungo i miei monti colorati in rame fumano nubi basse, fumano nubi basse...

O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia.
Diverso tutti gli anni, e tutti gli anni uguale,
la mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare...

Cala Novembre e le inquietanti nebbie gravi coprono gli orti,
lungo i giardini consacrati al pianto si festeggiano i morti, si festeggiano i morti...
Cade la pioggia ed il tuo viso bagna di gocce di rugiada
te pure, un giorno, cambierà la sorte in fango della strada, in fango della strada...

E mi addormento come in un letargo, Dicembre, alle tue porte,
lungo i tuoi giorni con la mente spargo tristi semi di morte, tristi semi di morte...
Uomini e cose lasciano per terra esili ombre pigre,
ma nei tuoi giorni dai profeti detti nasce Cristo la tigre, nasce Cristo la tigre...

O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia.
Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale,
la mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare
che non sai mai giocare, che non sai mai giocare
che non sai mai giocare, che non sai mai giocare...

anonimizzato
31-10-2005, 19:54
Daniele Silvestri - Occhi da orientale

Occhi da orientale che raccontano emozioni
sguardo limpido di aprile di dolcissime illusioni
tutto scritto su di un viso che non riesce ad imparare
come chiudere fra i denti almeno il suo dolore
Più di cinquecento notti già mi sono innamorato
di una bocca appena aperta di un respiro senza fiato
se potesse questo buio cancellare l'universo
forse ti potrei guardare e non sentirmi così perso

ma tu dormi ancora un po' non svegliarti ancora no
ho paura di sfiorarti e rovinare tutto
no, tu dormi ancora un po' ancora non so
guardarti anch'io nel modo giusto
nei tuoi occhi disarmanti

sono occhi di ambra lucida tra palpebre di viole
sguardo limpido d'aprile come quando esce il sole
ed io sarò la nuvola che ti terrà nascosta
perché gli altri non si accorgano di averti persa

ma tu dormi ancora un po' non svegliarti ancora no
ho paura di sfiorarti e rovinare tutto
no, tu dormi ancora un po' ancora non so
guardarti anch'io nel modo giusto

nei tuoi occhi innocenti disarmanti devastanti
quei tuoi occhi che ho davanti
tienili chiusi ancora pochi istanti

occhi da orientale che raccontano emozioni
ed io cos'altro posso fare io posso scrivere canzoni
i tuoi occhi...

se potesse questa musica annullare l'universo
forse ti potrei guardare e non sentirmi perso
nei tuoi occhi...
disperso...
nei tuoi occhi...

danixba
31-10-2005, 20:30
Ivano Fossati

Naviganti

Siamo stati naviganti
con l'acqua alla gola
e in tutto questo bell'andare
quello che ci consola
è che siamo stati lontani
e siamo stati anche bene
e siamo stati vicini
e siamo stati insieme.

Siamo stati contadini noi due
senza conoscere la terra
e piccoli soldati
senza amare la guerra,
ci hanno mandati lontano
senza spiegarci bene
e siamo stati male,
ma siamo ancora insieme.

Grandi corridori di corse in salita
che alzavano la testa dal manubrio
per vedere se fosse finita,
allenati alla corsa
allenati alla gara
e preparati a cadere
e a tutto quello che s'impara,
innamorati della sera
innamorati della luna
conoscitori della notte
senza averne paura,
innamorati di quel fiore
che non vuole mai dire:
ecco, è tutto finito
e bisogna partire.

Ma ora è il momento
di mettersi a dormire
lasciando scivolare il libro che
ci ha aiutati a capire
che basta un filo di vento
per venirci a guidare
perché siamo naviganti
senza navigare
mai.

kikino
02-11-2005, 07:17
Fuochi nella notte di San Giovanni C.S.I. Ko de Mondo(93)

Parlano piano al sole le ombre
stanche di rumorose rabbie e infinite menzogne,
lunghe di sterminati fili in lunga fila,
sorde ai tonfi di corpi che vengono abbattuti.
Tra poco arrossa il cielo della sera
sospeso tra azzurri spazi gelidi e lande desolate.
Tu quietami i pensieri e le mani,
in questa veglia pacificami il cuore
S'alzano sotto cieli spenti
i canti di chi è nato alla terra ora
di volontà focose e speranze
e da energie costretto e si muove alla danza
danza, danza, danza, ...
Festa stanotte di misere tribù
sparse e impotenti di nuclei solitari
che è raro di vedere insieme ancora
e s'alzano i canti e si muove la danza
e s'alzano i canti e si muove la danza.
Muoiono i preti risentiti e vecchi
e muoiono i pastori senza mandrie
spaventati i guerrieri, persi alla meta i viaggiatori,
la saggezza è impazzita, non sa l'intelligenza,
ragione nel torto, conscia l'ingenuità,
ma non tacciono i canti e si muove la danza.
Tu quietami i pensieri e il canto,
in questa veglia pacificami il cuore.
Per fare di me un idolo mi brucerò.
Se divento megafono mi incepperò.
Cosa fare o non fare non lo so,
malgrado il perché riguarda solo me.
Io so solo che non va ma non va Così vanno le cose,
io so solo che non va ma non va. così devono andare
Son io povero stupido so solo che Così vanno le cose,
chi è stato è stato e chi è stato non è. così devono andare
Chi c'è c'è, chi non c'è non c'è
chi c'è c'è, chi non c'è non c'è.
E s'alzano i canti e si muove la danza
e s'alzano i canti e si muove la danza.
Danza, danza, danza, ...

85kimeruccio
09-11-2005, 00:53
Negramaro > Mentre Tutto Scorre (2005) > Ogni Mio Istante

(testo e musica: Giuliano Sangiorgi)

Sei
come vorrei
che fossi io
amore mio
senza paure
fai
sempre di me
quello che vuoi
a modo mio
senza rancore

se cado giù
sei mia
risalgo e tu
sei mia
lascia che sia
come vorrei
ogni mio istante

sei
come vorrei
che fossi io
amore mio
senza paure
fai
sempre di me
quello che vuoi
a modo mio
senza rancore
voglio di più
e sei mia
non chiedo di più
e sei ancora mia
ma lascia che sia
come vorrei
ogni mio istante
ogni mio istante
ogni mio istante

sai
come vorrei
che fossi io
amore mio
a dirti addio… :cry:

kikino
09-11-2005, 06:45
Torniamo ai testi con la T
ancora il Guccio stavolta con Vedi cara

Vedi cara, è difficile spiegare ,è difficile parlare dei fantasmi di una mente.
Vedi cara, tutto quel che posso dire è che cambio un po' ogni giorno e che sono differente.
Vedi cara, certe volte sono in cielo come un aquilone al vento che poi a terra ricadrà.
Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già.
Vedi cara, certe crisi son soltanto segno di qualcosa dentro che sta urlando per uscire.
Vedi cara, certi giorni sono un anno, certe frasi sono un niente che non serve più sentire.
Vedi cara, le stagioni ed i sorrisi son denari che van spesi con dovuta proprietà.
Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già.
Non capisci quando cerco in una sera un mistero d'atmosfera che è difficile afferrare.
Quando rido senza muovere il mio viso, quando piango senza un grido, quando invece vorrei urlare.
Quando sogno dietro a frasi di canzoni, dietro a libri e ad aquiloni, dietro a ciò che non sarà.
Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già.
Non rimpiango tutto quello che mi hai dato, che son io che l'ho creato e potrei rifarlo ora.
Anche se tutto il mio tempo con te non dimentico perché questo tempo dura ancora.
Non cercare in un viso la ragione, in un nome la passione che lontano ora mi fa.
Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già.
Tu sei molto anche non sei abbastanza e non vedi la distanza che è fra i miei pensieri e i tuoi.
Tu sei tutto, ma quel tutto è ancora poco, tu sei paga del tuo gioco ed hai già quello che vuoi.
Io cerco ancora, e così non spaventarti quando senti allontanarmi: fugge il sogno, io resto qua.
Sii contenta della parte che tu hai, ti do quello che mi dai, chi ha la colpa non si sa.
Cerca dentro per capir quello che sento, per sentir che ciò che cerco non è il nuovo, libertà!
Vedi cara è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già.

85kimeruccio
09-11-2005, 14:15
Torniamo ai testi con la T
ancora il Guccio stavolta con Vedi cara


:mbe:

cmq...

Laura bono - non credo nei miracoli

Io non credo nei miracoli
Tù sei stato per me l'eccezione
Anche solo per un attimo
Ma sai che ci ho creduto in noi
Ma io vivo nel ricordo che
Sgomitando si fa spazio in me
Di un amore che purtroppo non sei te
Dolce stella non tremare
Ci ho provato e riprovato ma non posso più
Farti male, farmi male
Tutto questo dimmi che senso ha
Spacchiamo il mondo io e te
Ho il cuore pieno di noi
Ma perché non riesco ad innamorarmi di te, perché
Tu mi stringi e ho un nodo in gola
Mi fa quasi male a respirare
Mentre mi difendo sento che
Vorrei proteggerti da me
Ti ho lasciato, ti ho ripreso
Troppe volte, ho perso il conto ma tu sempre lì
Farti male mi fa male
Tutto questo dimmi che senso ha
Ti muovi dentro di me
Intenso odore di noi
Coi tuoi sguardi che accarezzano l'animale in me
Speciale il mondo con te
Che bello il buio con te
Ma perché non riesco a viverti come io vorrei
La la la la
La la la la
Ma perché non riesco a viverti come io vorrei
Io non credo nei miracoli
..se potessi tu sorprendermi...

kikino
09-11-2005, 14:45
:mbe:

cmq...



Mica sono qui a fare a gara se Guccini l'ha più lungo di Laura Bono :D

85kimeruccio
09-11-2005, 14:48
Mica sono qui a fare a gara se Guccini l'ha più lungo di Laura Bono :D

no mi sembrava che la tua frase fosse stata messa come per dire... "ma che cavolate che postate".. mbo :)

kikino
09-11-2005, 15:34
Se fossi stato così chiuso l'avrei messa qualche post addietro quando hanno messo i testi di Baglioni :p
Ovvio che non significa, per l'enensima volta, che Baglioni è peggio rispetto a Guccini. Semplicemente a me piace moooolto meno e quindi in quel 3ad non sono andato oltre la seconda riga. Così come leggendo buona aprte dei testi di Guccini, o ancor peggio sentendo una canzone di solito si skippa traccia al 5 o 7° secondo...(succedeva anche a me tranquilli :D )
See ya Kim Have fun w/ the muzik u like

lucio68
09-11-2005, 15:35
Il timido ubriaco
Max Gazze

Sposa
domani ti regalerò una rosa
Geloso d'un compagno non voluto
temuto
Stesa
caldissima per quell'estate accesa
Fanatica per duri seni al vento
io tento
Tanto
quell'orso che ti alita accanto
Sudato che farebbe schifo a un piede
non vede
Dorme
tapino non le tocca le sue forme
Eppure e' ardimentosa la sua mano
villano
Potranno mai le mie parole esserti da rosa
sposa
Potranno mai le mie parole esserti da rosa
sposa
Chino
su un lungo e familiar bicchier di vino
Partito per un viaggio amico e arzillo
gia brillo
Certo
perché non gioco mai a viso aperto
Tremendo il mio rapporto con il sesso
che fesso
Piango
paludi di parole fatte fango
Mi muovo come anguilla nella sabbia
che rabbia
Rido
facendo del mio riso vile nido
Cercandomi parole dentro al cuore
d'amore
Potranno mai le mie parole esserti da rosa
sposa
Potranno mai le mie parole esserti da rosa
sposa
Pare
che coppie unite solo con l'altare
Non abbian mai trovato le parole
da sole
Forse
domani che pianissimo le morse
Del matrimonio ti attanaglieranno
potranno
Potranno mai le mie parole esserti da rosa
sposa
Potranno mai le mie parole esserti da rosa
sposa
Potranno mai le mie parole esserti da rosa
sposa
Potranno mai le mie parole esserti da rosa
sposa

lucio68
09-11-2005, 15:36
Barbera e champagne
Giorgio Gaber

Triste col suo bicchiere di barbera
senza l'amore a un tavolo di un bar,
il suo vicino è in abito da sera
triste col suo bicchiere di champagne.
Son passate già quasi tre ore
venga ! Che uniamo i tavoli signor,
voglio cantare e dimenticare
coi nostri vini il nostro triste amor.
Barbera e champagne, stasera beviam
per colpa del mio amor, pa ra pa pa
per colpa del tuo amor, pa ra pa pa.
Ai nostri dolor insieme brindiam
col tuo bicchiere di barbera
col mio bicchiere di champagne.
Com'eran tristi e soli quella sera
senza la donna a un tavolo di un bar,
Longo, Fanfani, Moro, e giù barbera,
Gianni Rivera, Mao, e giù champagne.
Guardi stia attento, lei mi sta offendendo !
Huela come ti scaldi, ma va là,
vieni balliamo insieme questo tango
balliamo insieme per dimenticar.
Barbera e champagne, stasera beviam
per colpa del mio amor, pa ra pa pa
per colpa del tuo amor, pa ra pa pa.
Ai nostri dolor insieme brindiam
col tuo bicchiere di barbera
col mio bicchiere di champagne.
Colpa di quel barista che è un cretino
ci hanno cacciato fuori anche dal bar,
guarda non lo sapevo è già mattino,
si è fatto tardi ormai bisogna andar.
Giusto però vorrei vederla ancora
io sono direttore all'Onestà,
molto piacere, vede, io per ora
sono disoccupato, ma chissà.
Barbera e champagne, stasera beviam
per colpa del mio amor, pa ra pa pa
per colpa del tuo amor, pa ra pa pa.
Ai nostri dolor insieme brindiam
col tuo bicchiere di barbera
col mio bicchiere di champagne.

lucio68
09-11-2005, 15:37
Bartali
Paolo Conte

Farà piacere un bel mazzo di rose
e anche il rumore che fa il cellophane
ma un birra fa gola di più
in questo giorno appiccicoso di caucciù.

Sono seduto in cima a un paracarro
e sto pensando agli affari miei
tra una moto e l'altra c'è un silenzio
che descriverti non saprei.

Oh, quanta strada nei miei sandali
quanta ne avrà fatta Bartali
quel naso triste come una salita
quegli occhi allegri da italiano in gita
e i francesi ci rispettano
che le balle ancora gli girano
e tu mi fai - dobbiamo andare al cine -
- e vai al cine, vacci tu. -

è tutto un complesso di cose
che fa si che io mi fermi qui
le donne a volte si sono scontrose
o forse han voglia di far la pipì.
E tramonta questo giorno in arancione
e si gonfia di ricordi che non sai
mi piace restar qui sullo stradone
impolverato, se tu vuoi andare, vai...
e vai che il sto qui e aspetto Bartali
scalpitando sui miei sandali
da quella curva spunterà
quel naso triste da italiano allegro
tra i francesi che si incazzano
e i giornali che svolazzano
C'è un po' di vento, abbaia la campagna
e c'è una luna in fondo al blu...

Tra i francesi che si incazzano
e i giornali che svolazzano
e tu mi fai - dobbiamo andare al cine -
- e vai al cine, vacci tu! -

lucio68
09-11-2005, 15:41
Bella senz'anima
Riccardo Cocciante

E adesso siediti
su quella seggiola
Stavolta ascoltami
senza interrompere
è tanto tempo che
volevo dirtelo

Vivere insieme a te
è stato inutile
tutto senz'allegria
senza una lacrima
niente da aggiungere
ne da dividere

Nella tua trappola
ci son caduto anch'io
avanti il prossimo
gli lascio il posto mio
povero diavolo
che pena mi fa

E quando a letto lui
ti chiederà di più
glielo concederai
perché tu fai così
come sai fingere
se ti fa comodo

adesso so chi sei
e non ci soffro più
e se verrai di là
te lo dimostrerò
e questa volta tu
te lo ricorderai

e adesso spogliati
come sai fare tu
ma non illuderti
io non ci casco più
tu mi rimpiangerai
bella senz'anima.

lucio68
09-11-2005, 15:42
Genova per noi
Paolo Conte

Con quella faccia un po' così
quell'espressione un po' così
che abbiamo noi prima di andare a Genova
che ben sicuri mai non siamo
che quel posto dove andiamo
non c'inghiotte e non torniamo più.

Eppur parenti siamo un po'
di quella gente che c'è lì
che in fondo in fondo è come noi, selvatica,
ma che paura ci fa quel mare scuro
che si muove anche di notte e non sta fermo mai.

Genova per noi
che stiamo in fondo alla campagna
e abbiamo il sole in piazza rare volte
e il resto è pioggia che ci bagna.
Genova, dicevo, è un'idea come un'altra.
Ah, la la la la la la

Ma quella faccia un po' così
quell'espressione un po' così
che abbiamo noi mentre guardiamo Genova
ed ogni volta l'annusiamo
e circospetti ci muoviamo
un po' randagi ci sentiamo noi.

Macaia, scimmia di luce e di follia,
foschia, pesci, Africa, sonno, nausea, fantasia...
e intanto, nell'ombra dei loro armadi
tengono lini e vecchie lavande
lasciaci tornare ai nostri temporali
Genova ha i giorni tutti uguali.

In un'immobile campagna
con la pioggia che ci bagna
e i gamberoni rossi sono un sogno
e il sole è un lampo giallo al parabrise...

Con quella faccia un po' così
quell'espressione un po' così
che abbiamo noi che abbiamo visto Genova
che ben sicuri mai non siamo
che quel posto dove andiamo
non c'inghiotte e non torniamo più.

lucio68
09-11-2005, 15:43
Il bandito e il campione
Francesco De Gregori

Due ragazzi del borgo cresciuti troppo in fretta
Un'unica passione per la bicicletta
Un incrocio di destini in una strana storia
Di cui nei giorni nostri si è persa la memoria
Una storia d'altri tempi, di prima del motore
Quando si correva per rabbia o per amore
Ma fra rabbia ed amore il distacco già cresce
E chi sarà il campione già si capisce.
Vai Girardengo, vai grande campione !
Nessuno ti segue su quello stradone.
Vai Girardengo ! Non si vede più Sante
È dietro a quella curva, è sempre più distante
E dietro alla curva del tempo che vola
C'è Sante in bicicletta e in mano ha una pistola
Se di notte è inseguito spara
E centra ogni fanale
Sante il bandito ha una mira eccezionale
E lo sanno le banche e lo sa la Questura
Sante il bandito mette proprio paura
E non servono le taglie e non basta il coraggio
Sante il bandito ha troppo vantaggio
Fun antica miseria od un torto subito
A fare del ragazzo un feroce bandito
Ma al proprio destino nessuno gli sfugge
Cercavi giustizia ma trovasti la Legge
Ma un bravo poliziotto
Che conosce il suo mestiere
Sa che ogni uomo ha un vizio
Che lo farà cadere
E ti fece cadere la tua grande passione
Di aspettare l'arrivo dell'amico campione
Quel traguardo volante ti vide in manette
Brillavano al sole come due biciclette
Sante Pollastri il tuo Giro è finito
E già si racconta che qualcuno ha tradito
Vai Girardengo, vai grande campione !
Nessuno ti segue su quello stradone
Vai Girardengo ! Non si vede più Sante
È sempre più lontano, sempre più distante
Sempre più lontano, sempre più distante...

lucio68
09-11-2005, 15:52
Fausto Leali (Ma il testo è di Aleandro Baldi)
Perchè

L'anno nuovo per magia deponeva regali
la tristezza, l'allegria ed i giorni normali
l'anno vecchio stava lì mento in mezzo alle mani
come chi ha finito ormai i domani e non sa perché
perché, perché, perché.
nella luminosità di un trascorso natale
con il vento che da nord dava un freddo glaciale
l'anno nuovo si girò e colpì di pugnale
l'anno vecchio che morì senza avere alcun male.
L'anno nuovo scese giù in un mondo di festa
seminando gioventù e altre felicità
e ballò sui grandi amori e sugli onori come un re
ubriacato da quel succo che la vita ha dentro sé
prima di scoprire il trucco dei perché
perché, perché, perché.
si sposò il suo primo figlio fu un gennaio gentile
ma a febbraio si drogò e lo perse ad aprile
il successo lo inseguì svelto come un leopardo
lui pian piano si inghiottì nel suo primo miliardo.
Poi d'estate si buttò nelle onde del mare,
fra le alghe e i pedalò e autostrade di gas,
a settembre un po' di tosse nell'orgoglio lo ferì
e capì di aver vissuto troppo in fretta, adesso che
stava stretto nell'imbuto dei perché
perché, perché, perché...
nell'inverno..
nell'inverno si specchiò gli affittò una stanza
su con la vita sul mondo quando poi lo accarezzò
come un ultimo figlio la sua mano gli sembrò
un inutile artiglio.
L'anno nuovo stava lì con la faccia da killer
l'anno vecchio si sentì come mille anni fa
e partì senza capire quel dolore che cos'è...
quella favola infinita dei perché
perché, perché, perché, perché,
perché, perché, perché, perché.
perché

tatrat4d
09-11-2005, 16:01
Fausto Leali (Ma il testo è di Aleandro Baldi)
Perchè


dovrei averlo postato io (non so qui o in "Un testo al giorno"): molto bello.

lucio68
09-11-2005, 16:03
dovrei averlo postato io (non so qui o in "Un testo al giorno"): molto bello.
Canzone dimenticata troppo in fretta, secondo me, soprattutto nella versione di Leali. :)

Lucrezio
10-11-2005, 07:07
F. Guccini: Odysseus (Scusate il più incallito dei gucciniani per la lunga assenza... :D )
Bisogni che lo afferri fortemente
che, certo, non appartenevo al mare
anche se Dei d’Olimpo e umana gente
mi spinsero un giorno a navigare
e se guardavo l’isola petrosa
ulivi e armenti sopra a ogni collina
c’era il mio cuore al sommo d’ogni cosa
c’era l’anima mia che è contadina;
un’isola d’aratro e di frumento
senza vele, senza pescatori,
il sudore e la terra erano argento
il vino e l’olio erano i miei ori.

Ma se tu guardi un monte che hai di faccia
senti che ti sospinge a un altro monte,
un’isola col mare che l’abbraccia
ti chiama a un’altra isola di fronte
e diedi un volto a quelle chimere
le navi costruii di forma ardita,
concavi navi dalle vele nere
e nel mare cambiò quella mia vita
ma il mare cambiò quella mia vita
ma il mare trascurato mi travolse:
senza futuro era il mio navigare

Ma nel futuro trame di passato
si uniscono a brandelli di presente,
ti esalta l’acqua e al gusto del salato
brucia la mente
e ad ogni viaggio reinventarsi un mito
a ogni incontro ridisegnare il mondo
e perdersi nel gusto del proibito
sempre più in fondo

E andare in giorni bianchi come arsura,
soffio di vento e forza delle braccia,
mano al timone e sguardo nella pura
schiuma che lascia effimera una traccia;
andare nella notte che ti avvolge
scrutando delle stelle il tremolare
in alto l’Orsa è un sogno che ti volge
diritta verso il nord della Polare.
E andare come spinto dal destino
verso una guerra, verso l’avventura
e tornare contro ogni vaticino
contro gli Dei e contro la paura.

E andare verso isole incantate,
verso altri amori, verso forze arcane,
compagni persi e navi naufragati;
per mesi, anni, o soltanto settimane?
La memoria confonde e dà l’oblio,
chi era Nausicaa, e dove le sirene?
Circe e Calypso perse nel brusio
di voci che non so legare assieme.
Mi sfuggono il timone, vela e remo,
la frattura fra inizio ed il finire,
l’urlo dell’accecato Poliremo
ed il mio navigare per fuggire.

E fuggendo si muore e la morte
sento vicina quando tutto tace
sul mare, e maledico la mia sorte
non trovo pace
forse perché sono rimasto solo
ma allora non tremava la mia mano
e i remi mutai in ali al folle volo
oltre l’umano.

La vita del mare segna false rotte,
ingannevole in mare ogni tracciato,
solo leggende perse nella notte
perenne di chi un giorno mi ha cantato
donandomi però un’eterna vita
racchiusa in versi, in ritmi, in una rima,
dandomi ancora la gioia infinita
di entrare in porti sconosciuti prima

lucio68
10-11-2005, 07:47
Queste c'erano già?

Venezia

Venezia che muore, Venezia appoggiata sul mare
la dolce ossessione degli ultimi suoi giorni tristi, Venezia la vende ai turisti
che cercano in mezzo alla gente l'Europa o l'oriente
che guardano alzarsi alla sera il fumo o la rabbia di Porto Marghera.

Stefania era bella, Stefania non stava mai male
ma è morta di parto gridando, in un letto sudato d'un grande ospedale
aveva vent'anni, un marito e l'anello nel dito
mi han detto confusi i parenti che quasi il respiro inciampava nei denti.

Venezia è un albergo, San Marco senz'altro anche il nome di una pizzeria
la gondola costa, la gondola è solo un bel giro di giostra.
Stefania d'estate giocava con me nelle vuote domeniche d'ozio
mia madre parlava, sua madre vendeva Venezia in negozio.

Venezia è anche un sogno, di quelli che puoi comperare
però non ti puoi ritrovare con l'acqua alla gola e un dolore a livello del mare
il Doge ha cambiato di casa e per mille finestre
c'è solo il vagito di un bimbo che è nato, c'è solo la sirena di Mestre.

Stefania affondando, Stefania ha lasciato qualcosa
Novella 2000 e una rosa sul suo comodino, Stefania ha lasciato un bambino
non so se ai parenti gli ha fatto davvero del male
vederla morire ammazzata, morire da sola in un grande ospedale.

Venezia è un imbroglio che riempie la testa soltanto di fatalità
del resto del mondo non sai più una sega, Venezia è la gente che se ne frega
Stefania è un bambino, comprare o smerciare Venezia sarà il suo destino
può darsi che un giorno saremo contenti di esserne solo lontani parenti.

Canzone della bambina portoghese

E poi e poi, gente viene qui e ti dice
Di sapere gia' ogni legge delle cose
E tutti, sai, vantano un orgoglio cieco
di verita' fatte di formule vuote
E tutti, sai, ti san dire come fare,
Quali leggi rispettare, quali regole osservare,
Qual e' il vero vero,
E poi, e poi, tutti chiusi in tante celle,
Fanno a chi parla piu' forte
Per non dir che stelle e morte fan paura.
Al caldo del sole, al mare scendeva la bambina portoghese
Non c'eran parole, rumori soltanto come voci sospese.
Il mare soltanto, e il suo primo bikini amaranto,
Le cose piu' belle e la gioia del caldo alla pelle.
Gli amici vicino sembravan sommersi dalla voce del mare;
O sogni o visioni qualcosa la prese e si mise a pensare;
Senti' che era un punto al limite di un continente,
Senti' che era un niente, l'Atlantico immenso di fronte.
E in questo sentiva qualcosa di grande
Che non riusciva a capire, che non poteva intuire;
Che avrebbe spiegato, se avesse capito lei, e l'oceano infinito;
Ma il caldo l'avvolse, si senti' svanire e si mise a dormire.
E fu solo del sole, come di mani future.
Restaron soltanto il mare e un bikini amaranto.
E poi e poi, se ti scopri a ricordare,
Ti accorgerai che non te ne importa niente.
E capirai che una sera o una stagione
Son come lampi, luci accese e dopo spente.
E capirai che la vera ambiguita'
E' la vita che viviamo, il qualcosa che chiamiamo esser uomini,
E poi, e poi, che quel vizio che ci uccidera'
Non sara' fumare o bere, ma il qualcosa che ti porti dentro,
Cioe' vivere.


Il Frate

Lo chiamavano "il frate", il nome di tutta una vita,
segno di una fede perduta, di una vocazione finita.
Lo vedevi arrivare vestito di stracci e stranezza,
mentre la malizia dei bimbi rideva della sua saggezza...

Dopo un bicchiere di vino, con frasi un po' ironiche e amare,
parlava in tedesco e in latino, parlava di Dio e Schopenhauer.

E parlava, parlava, con me che lo stavo a sentire
mentre la sera d'estate non voleva morire...
Viveva di tutto e di niente, di vino che muove i ricordi,
di carità della gente, di dei e filosofi sordi...

Chiacchiere d' un ubriaco con salti di tempo e di spazio,
storie di sbornie e di amori che non capivano Orazio...

E quelle sere d' estate sapevan di vino e di scienza,
con me che lo stavo a sentire con colta benevolenza.
Ma non ho ancora capito mentre lo stavo a ascoltare
chi fosse a prendere in giro, chi dei due fosse a imparare...

Ma non ho ancora capito, fra risa per donne e per Dio,
se fosse lui il disperato o il disperato son io...

Ma non ho ancora capito con la mia cultura fasulla
chi avesse capito la vita chi non capisse ancor nulla...


La fiera di San Lazzaro
[parlato]
Una bolognese me la fate fare?
E anche questa è una canzone ecologica.
Esisteva in quel di San Lazzaro di Savena, vicino a Bologna,
una fiera mercato molti anni fa, di prodotti ortofrutticoli.
A quei tempi così belli e felici eccetera
non esisteva il denaro e ogni scambio avveniva in natura.
E... uno andava là con queste cose, si scambiava
e tornava a casa contento, no?
La canzone nella fattispecie
narra la storia di un giovinetto che va là,
con due piccioni da vendere,
scambia i due piccioni con la giovinetta
con quello che ne segue...

'A san sté a la Fiera di S. Làsaro, oilì, oilà,
'a san sté a la Fiera di S. Làsaro, oilì, oilà,
a' i' ò cumpré du' béi pisòn, com' eren béii, com' eren bòn,
a' i' ò cumpré du' béi pisòn, com' eren béii, com' eren bòn

[parlato]
Molto facile: dice "Sono stato alla fiera di San Lazzaro oilì, oilà,
ho comperato due bei piccioni, com' erano belli, com' erano buoni!"

La selta fòra 'na ragassòla, oilì, oilà,
[parlato]
Cioè balza una giovinetta
la selta fòra 'na ragassòla, oilì, oilà...
"Ma c'sa vliv pi 'du pisòn?", com' eren béii, com' eren bòn,
"ma c'sa vliv pi 'du pisòn?", com' eren béii, com' eren bòn...

[parlato]
"Cosa volete per i due piccioni ?" domanda la ragazza.
E il giovine che non sa cosa volere...
cioè probabilmente il piccione era merce proibita
che non poteva essere scambiata in pubblico,
difatti i giovani se la scambiano nascostamente

'A l'a purté dentr'a una pòrta, oilì, oilà,
la portai dentro a una porta, oilì, oilà,
sò la stanèla, zò i bragòn, com' eren béii, com' eren bòn,
sò la stanèla, zò i bragòn, com' eren béii, com' eren bòn....

[parlato]
Cioè, mi dispiace che voi non abbiate capito, probabilmente:
è una danza, una... una danza rituale, fallica, molto antica.
"Su la sottana, giù le braghe" dice... la canzone.
C'è questo bel movimento così no, "tac tac".
Mentre i giovini sono lì che si scambiano il piccione...
compare il terzo incomodo, il voieur, che poi è una voies:
che è una laida vecchiaccia.

La sélta fòra 'na brèda v'sciassa, oilì, oilà.
sélta fòra 'na brèda v'sciassa, oilì, oilà
"Ma c'sa fé 'du spurcassciòn, com' eren béii, com' eren bòn,
ù ma c'sa fé 'du spurcassciòn, com' eren béii, com' eren bòn..."

[parlato]
Molto meravigliata la vecchia, dice: "cosa fate, sporcaccioni!?".
Il giovane sorpreso in questa...
( il pubblico suggerisce "flagranza" ) esatto, batte tutti i...
cioè...dicevo ultimamamente che a Monaco non è ancora prevista come..
come specialità olimpionica l' arcitura della fessa...
Sono tre secondi e due... zip! E' un lampo!
Velocissimo. Tre secondi e due decimi.
E dice la prima cosa che gli passa per la testa:

Siamo qui che giochiamo alla merla oilì, oilà,
siamo qui che giochiamo alla merla oil...
[parlato]
Ma la vecchia non si fa ingannare da queste cose, la vecchia...
eh eh, dice "ragazzo mio, io ai miei eh!".
Dice "voi non state giocando alla merla, buffoncelli!
Altro gioco..."

"Seh, la merla i mi cojon com' eren béii, com' eren bòn,
seh, la merla i mi cojon com' eren béii, com' eren bòn..."

[parlato]
Questo stacco della lingua m...i mi ...
"Cojon, seh la merla i mi cojon" vuol dire
"Sì la merla i miei quaglioni".... I quaglioni sono delle quaglie...
La vecchia dice "Sì, la merla i miei quaglioni...", no? Sii....
Poi la vecchia ricorda,
col Leopardi "Le rimembranze" dicevamo, vero?

"Anca mè, quand'a l'era giuv'nassa, oilì, oi...
[parlato]
Quando ero giovinazza, no?
anca mè, quand'a l'era giuv'nassa, oilì, oilà...
A' n'ò ciapé di bi pzulon , com' eren béii, com' eren bòn
A' n'ò ciapé di bi pzulon , com' eren béii, com' eren bòn..."

[parlato]
Cioè "ne ho presi dei pezzoloni..."
Ora, si ignora esattamente cosa sia il pezzolone.
Il pezzolone potrebbe essere...
vedi tu, un sacerdote di questo culto piccionico
che esisteva a San Lazzaro.
Oppure, pare però da alcuni studi più recenti,
che il pezzolone sia un' antica misura bolognese:
esisteva il braccio, la pertica e il pezzolone, che grosso modo...
Però la vecchia nel finale svela il suo laido retroscena;
non nel senso buono della parola, cioè...
è discutibile il senso buono...,
trattandosi del retroscena della vecchia...
Però c'è da spiegare cos'è prima il fittone.
Chiamasi "fittone" il normale paracarro,
cioè quelle cose così, no...?

"E anc' adesso che son' una v'sciàssa, oilì, oilà
e anc' adesso che son' una v'sciàssa, oilì, oilà....
'a' m' la sfrài contr' i fittòn, com' eren béii, com' eren bòn,
'a' m' la sfrài contr' i fittòn, com' eren béii, com' eren bòn..."

kikino
10-11-2005, 09:22
Tra "la fiera di San Lazzaro" e "La genesi" e "Talkin sul sesso" Opera buffa è davvero messo bene!!!

lucio68
10-11-2005, 09:35
Tra "la fiera di San Lazzaro" e "La genesi" e "Talkin sul sesso" Opera buffa è davvero messo bene!!!
E "Il bello" non la vogliamo citare?

Bello col vestito della festa, bello con la brillantina in testa
bello, con le scarpe di coppale e l'andata un po' per male, ed in bocca il riso amar...
Le donne treman quando monto la Gilera, fremono aspettando alla balera,
muoion spasimando nell'attesa che ad un mio cenno d'intesa io le stringa nel "casché"
Modestamente: olè!

Poi mi decido e avanzo tra la folla, lalala, e con un fischio invito la più bella, lalala:
lei mi stramazza sulla spalla, poverina, quell'odor di brillantina è il profumo dell'amor
e mentre il tango dolcemente vola sussurro piano: "bambola, il tuo nome!"
Risponde dolce "Sguazzinelli Argìa, sto qui in fondo alla via al centoventitrè..."
Dimenticavo: olè!

Bello con la mossa, olè, dell'anca, bello mentre turbina la danza,
bello con lo sguardo vellutato ed il labbro corrucciato e la voluttà nel cor!
Oh, la stringo forte in una spastica carezza e nello spasimo una costola si spezza,
ma che m'importa, poichè sono quasi un mito
questo è il minimo tributo che una donna pagar dè...
Sono fatale: olè!

Tace il violino, si tace la chitarra, lalala, sazio d'amore la risbatto sulla panca, lalala,
lei sta piangendo il suo dolore, poverina, quell' odor di brillantina non scorderà mai più...
Mentre la notte tenebrosa impera, risalto al volo sulla mia Gilera:
per questa sera ho troppo amato e sono stanco,
la notte tutto in bianco non posso fare perchè
sono anemico! Olè!

MILANOgirl
10-11-2005, 09:45
un po' di De Gregori va....
[ scusate se qualcuna c'è già!! Lucrezio, fai una lista in prima pagina!! :D ]

Bellamore

Bellamore Bellamore non mi lasciare,
Bellamore Bellamore non mi dimenticare.
Rosa di Primavera, isola in mezzo al mare,
lampada nella sera, Stella Polare.
Bellamore Bellamore, fatti guardare,
nella luna e nel sole fatti guardare.
Briciola sulla neve, lucciola nel bicchiere,
Bellamore Bellamore, fatti vedere.
E vieniti a sedere, vieniti a riposare,
su questa poltroncina a forma di fiore.
Questa notte che viene non darà dolore,
questa notte passerà, senza farti del male.
Questa notte passerà, o la faremo passare.
Bellamore Bellamore, non te ne andare.
Tu che conosci le lacrime e le sai consolare.
Bellamore Bellamore non mi lasciare,
tu che non credi ai miracoli ma li sai fare.
Bellamore Bellamore fatti cantare,
nella pioggia e nel vento, fatti cantare.
Paradiso e veleno, zucchero e sale,
Bellamore Bellamore, fatti consumare.
E vieniti a coprire, vieniti a riscaldare,
su questa poltroncina a forma di fiore.
Questo tempo che viene non darà dolore,
questo tempo passerà, senza farci del male.
Questo tempo passerà o lo faremo passare

MILANOgirl
10-11-2005, 09:46
Ti Leggo Nel Pensiero



Faccio a pugni con te, poi ti vengo a cercare...benedico e ringrazio ...e maledico il mondo com'è...e mi domando perché... ...ti dovrei chiamare...tutte le volte che passi e ti fermi lontano... lontano da me.
Sarà come sarà, se sarà verosarà che mi nasconderai la fine del sentiero, però...ti leggo nel pensiero...
Le mie chiavi di casa puoi tenertele tu,per trovarmi una stanza ed un letto in affitto...non mi servono piùsarà che mi vedrai nascondermi, ...durante il temporale,e rialzare la testa e bestemmiare, quando torna il sole...
Sarà come sarà, ...se sarà vero, ...sarà come sarà......sarà che inciamperò da qualche parte e poiripartirò da zero......però... ...ti leggo nel pensiero...
...E chiedimi perdono per come sono...perché è così che mi hai voluto tu!Prendimi per il collo, prendimi per mano......che non mi trovo più.
Torno a casa la notte, ...e non mi lasciano entrareE nemmeno ci provo a chiamarti per nome, e nemmeno ci provo a bussare...Ma tu davvero sai prendere il miele ...e trasformarlo in pane......davvero sai pescare un uomo ...caduto nel mare...
Sarà come sarà, ...se sarà vero...Sarà come sarà, e mi vedrai ...davvero...Poco prima dell'alba, ...quando il buio è più nero... ...però...
Ti leggo nel pensiero...Ti leggo nel pensiero...Ti leggo nel pensiero...

MILANOgirl
10-11-2005, 09:48
Un Guanto

Un guanto precipitò da una mano desiderata
a toccare il pavimento del mondo in una pista affollata.
Un gentiluomo, un infedele lo seguì con lo sguardo.
E stava quasi per raggiungerlo, ma già troppo in ritardo,
e stava quasi per raggiungerlo, ma troppo in ritardo.
Era scomparsa quella mano e tutta la compagnia
e chissà se era mai esistita.
Era scomparsa quella mano e restava la nostalgia
e il guanto e la sua padrona scivolavano via
e il guanto e la sua padrona pattinavano via.
Sotto un albero senza fiori si struggeva l'amore amato.
Il guanto era a pochi passi, irraggiungibile e consumato.
In quella grande tempesta d'erba, non era estate, nè primavera.
E non sembrava nemmeno autunno però l'inverno non esisteva.
E non sembrava nemmeno autunno perchè l'inverno non esisteva.
Quando un uomo da una piccola barca con un mezzo marinaio
vide qualcosa biancheggiare.
Un uomo da una piccola barca, sporgendosi sul mare:
era il guanto che rischiava di annegare,
era il guanto che rischiava di affondare.
Fu un trionfo di conghiglie, un omaggio di fiori
per il guanto restituito alla banalità dei cuori,
ad una spiaggia senza sabbia, a una passione intravista
ad una gabbia senza chiave, ad una stanza senza vista,
ad una gabbia senza chiave, ad una vita senza vista.
E intanto milioni di rose rifluivano sul bagnasciuga.
E chissà se si può capire.
Che milioni di rose non profumano mica
se non sono i tuoi fiori a fiorire,
se i tuoi occhi non mi fanno più dormire.


Era la notte di quel brutto giorno, i guanti erano sconfinati,
come l'incubo di un assassino o i desideri dei condannati.
Dietro al guanto maggiore la luna era crescente
e piccoli guanti risalivano la corrente
e piccoli guanti risalivano la corrente.
Fino al Capo dei sogni e alla riva
del letto dell'innocente che dormiva.
Un mostro sconosciuto osservava non osservato
sopra a un tavolo il guanto incriminato
sopra al tavolo un guanto immacolato.


E il guanto fu rapito in una notte d'inchiostro
da quel mistero chiamato amore
da quell'amore che sembrava un mostro.
Inutilmente due nude mani si protesero a trattenerlo.
Il guanto era già nascosto dove nessuno può più vederlo,
il guanto era già lontano quanto nessuno può più saperlo.
Oltre la pista di pattinaggio e le passioni al dì di festa
e le onde di tutti i mari.
E il trionfo nella tempesta e le rose nella schiuma.
Il guanto era volato più alto della luna.
Il guanto era volato più leggero di una piuma.


Oltre il luogo e all'azione e al tempo consentito,
e all'amore e le sue pene.
Il guanto si era già posato in quel quadro infinito
dove Psiche e Cupido governano insieme
dove Psiche e Cupido sorridono insieme.

tatrat4d
10-11-2005, 10:42
La fiera di San Lazzaro
[parlato]
Una bolognese me la fate fare?
E anche questa è una canzone ecologica.
Esisteva in quel di San Lazzaro di Savena, vicino a Bologna,
una fiera mercato molti anni fa, di prodotti ortofrutticoli.
A quei tempi così belli e felici eccetera
non esisteva il denaro e ogni scambio avveniva in natura.
E... uno andava là con queste cose, si scambiava
e tornava a casa contento, no?
La canzone nella fattispecie
narra la storia di un giovinetto che va là,
con due piccioni da vendere,
scambia i due piccioni con la giovinetta
con quello che ne segue...

'A san sté a la Fiera di S. Làsaro, oilì, oilà,
'a san sté a la Fiera di S. Làsaro, oilì, oilà,
a' i' ò cumpré du' béi pisòn, com' eren béii, com' eren bòn,
a' i' ò cumpré du' béi pisòn, com' eren béii, com' eren bòn

[parlato]
Molto facile: dice "Sono stato alla fiera di San Lazzaro oilì, oilà,
ho comperato due bei piccioni, com' erano belli, com' erano buoni!"

La selta fòra 'na ragassòla, oilì, oilà,
[parlato]
Cioè balza una giovinetta
la selta fòra 'na ragassòla, oilì, oilà...
"Ma c'sa vliv pi 'du pisòn?", com' eren béii, com' eren bòn,
"ma c'sa vliv pi 'du pisòn?", com' eren béii, com' eren bòn...

[parlato]
"Cosa volete per i due piccioni ?" domanda la ragazza.
E il giovine che non sa cosa volere...
cioè probabilmente il piccione era merce proibita
che non poteva essere scambiata in pubblico,
difatti i giovani se la scambiano nascostamente

'A l'a purté dentr'a una pòrta, oilì, oilà,
la portai dentro a una porta, oilì, oilà,
sò la stanèla, zò i bragòn, com' eren béii, com' eren bòn,
sò la stanèla, zò i bragòn, com' eren béii, com' eren bòn....

[parlato]
Cioè, mi dispiace che voi non abbiate capito, probabilmente:
è una danza, una... una danza rituale, fallica, molto antica.
"Su la sottana, giù le braghe" dice... la canzone.
C'è questo bel movimento così no, "tac tac".
Mentre i giovini sono lì che si scambiano il piccione...
compare il terzo incomodo, il voieur, che poi è una voies:
che è una laida vecchiaccia.

La sélta fòra 'na brèda v'sciassa, oilì, oilà.
sélta fòra 'na brèda v'sciassa, oilì, oilà
"Ma c'sa fé 'du spurcassciòn, com' eren béii, com' eren bòn,
ù ma c'sa fé 'du spurcassciòn, com' eren béii, com' eren bòn..."

[parlato]
Molto meravigliata la vecchia, dice: "cosa fate, sporcaccioni!?".
Il giovane sorpreso in questa...
( il pubblico suggerisce "flagranza" ) esatto, batte tutti i...
cioè...dicevo ultimamamente che a Monaco non è ancora prevista come..
come specialità olimpionica l' arcitura della fessa...
Sono tre secondi e due... zip! E' un lampo!
Velocissimo. Tre secondi e due decimi.
E dice la prima cosa che gli passa per la testa:

Siamo qui che giochiamo alla merla oilì, oilà,
siamo qui che giochiamo alla merla oil...
[parlato]
Ma la vecchia non si fa ingannare da queste cose, la vecchia...
eh eh, dice "ragazzo mio, io ai miei eh!".
Dice "voi non state giocando alla merla, buffoncelli!
Altro gioco..."

"Seh, la merla i mi cojon com' eren béii, com' eren bòn,
seh, la merla i mi cojon com' eren béii, com' eren bòn..."

[parlato]
Questo stacco della lingua m...i mi ...
"Cojon, seh la merla i mi cojon" vuol dire
"Sì la merla i miei quaglioni".... I quaglioni sono delle quaglie...
La vecchia dice "Sì, la merla i miei quaglioni...", no? Sii....
Poi la vecchia ricorda,
col Leopardi "Le rimembranze" dicevamo, vero?

"Anca mè, quand'a l'era giuv'nassa, oilì, oi...
[parlato]
Quando ero giovinazza, no?
anca mè, quand'a l'era giuv'nassa, oilì, oilà...
A' n'ò ciapé di bi pzulon , com' eren béii, com' eren bòn
A' n'ò ciapé di bi pzulon , com' eren béii, com' eren bòn..."

[parlato]
Cioè "ne ho presi dei pezzoloni..."
Ora, si ignora esattamente cosa sia il pezzolone.
Il pezzolone potrebbe essere...
vedi tu, un sacerdote di questo culto piccionico
che esisteva a San Lazzaro.
Oppure, pare però da alcuni studi più recenti,
che il pezzolone sia un' antica misura bolognese:
esisteva il braccio, la pertica e il pezzolone, che grosso modo...
Però la vecchia nel finale svela il suo laido retroscena;
non nel senso buono della parola, cioè...
è discutibile il senso buono...,
trattandosi del retroscena della vecchia...
Però c'è da spiegare cos'è prima il fittone.
Chiamasi "fittone" il normale paracarro,
cioè quelle cose così, no...?

"E anc' adesso che son' una v'sciàssa, oilì, oilà
e anc' adesso che son' una v'sciàssa, oilì, oilà....
'a' m' la sfrài contr' i fittòn, com' eren béii, com' eren bòn,
'a' m' la sfrài contr' i fittòn, com' eren béii, com' eren bòn..."

Grande, il top è la versione in duetto con Mingardi, ci sono degli intermezzi da rotolo :p

kikino
11-11-2005, 09:14
Vale un testo in siciliano?
Credo di si dato che i Banda Jonica hanno fatto un cd con questa song tradizionale
Mi votu e mi rivotu suspirannu

Mi votu e mi rivotu suspirannu, passu li notti 'nteri senza sonnu, e li biddizzi tò vaiu cuntimplannu, li passu di la notti finu a ghiornu, pi tia non pozzu ora chiù durmiri paci non havi chiù st'afflittu cori, lu sai quannu ca iu t'hai a lassari quannu la vita mia finisci e mori.
Mi votu e mi rivotu suspirannu, passu li notti 'nteri senza sonnu, e li biddizzi tò vaju cuntimplannu ti penzu di la notti fina a jornu.
Pi tia non pozzu n'ura ripusari, paci non havi chiù st'afflittu cori. Lu vo' sapiri quannu t'aju a lassari? Quannu la vita mia finisci e mori.
Ci penzi quannu nsèmula abballammu e a siritina cchi sonu tinemmu?
Ntra l'occhi tutti dui ni taliammu, n'arrussiau la facci e poi ridemmu;
abballannu e suspirannu li manu n'affirrammu e ni stringemmu... Lu vo' sapiri quannu t'aju a lassari? Quannu la vita mia finisci e mori

tatrat4d
11-11-2005, 15:53
Emanuela e io - Amedeo Minghi

Emanuela e io, insieme, c’ hanno spezzato il cuore i grandi.
Come Africa e Brasile abbracciati. Ma c’è di mezzo il mare fra noi.
Emanuela sola, col suo sguardo perduto, una bambina annoiata d’estate.
Io, coi capelli lunghi, annodati dal sole, come intrecciati dal sale.
Emanuela vide la mia barca arrivare.
Fu per portare il tramonto al suo cuore. Emanuela ride, ride alla schiuma,
che s’alza al cielo. Emanuela ride, all’oro antico, al mio tuffo
nel mare, a quell’amore bambino, a quel sogno
perduto per noi, che siamo grandi ormai…e
molto saggi…
Emanuela e io, insieme, come la notte al cuore,
come favole dolci. Come il corallo è sangue i pescatori ne fecero
collane rosse per amore.
Emanuela e io, insieme, tremando a una carezza
Che svelava il mistero, sdraiati in una notte
Azzurra, piangendo, al mistero scoperto di una fine d’estate.
Emanuela e io smarriti all’inverno, alla città e alle
Foglie bagnate, con le sue mani fredde nella stessa
Mia tasca, per riscaldarci il cuore e le dita.
Emanuela e io tornammo al mare d’inverno, divenne notte l’amore.
Emanuela rise, rise, alla schiuma che s’alza, al
Cielo. Emanuela ride, all’oro antico, al mio tuffo nel
Mare, a quell’amore bambino, a quel sogno finito
Per noi, che siamo grandi ormai e molto saggi…

kikino
15-11-2005, 07:03
Tornano i CSI...ed anche se è ancora metà novembre...

Buon anno ragazzi
Scartato il gusto del ritrovamento di un'origine inesistente Non esiste
proprio non c'è
Scontata l'importanza del vestire
In maniera adeguata e conveniente
Di una qualche compagnia piacente
Siccome tacciono quelli che sanno
Siccome tacciono
Buon anno, ragazzi
Buon anno
Impostori e piccoli dei in corpo pallido bronzeo nero
Consapevoli sterminatori accorti nel distruggere
Attenti per arricchire piccoli eroi mai sazi
Consapevoli sterminatori complici e profittatori
Siccome sanno quello che fanno
Non li perdono non li perdonerà
Siccome sanno quello che fanno
Impostori e piccoli Dei in corpo pallido bronzeo nero
Consapevoli sterminatori in corpo pallido bronzeo nero
Siccome sanno quello che fanno
Non li perdono non li perdonerà
Siccome sanno quello che fanno
Ora la neve scricchiola sotto le scarpe rigide
Si condensa il respiro come fumo pastoso risucchiato dal vento
L'aria è fredda la luce bluastra
Cani col muso a terra e pelo dritto
Ordini nuovi secchi taglienti
Nessuna garanzia per nessuno
Nessuna garanzia per nessuno
Nessuna garanzia per nessuno
Nessuna garanzia per nessuno
Nessuna garanzia per nessuno
Nessuna garanzia per nessuno...

Davvero mirabile l'interpretazione di Noi non ci saremo Vol. 2

kikino
16-11-2005, 15:48
Annarella

Lasciami qui
Lasciami stare
Lasciami così
Non dire una parola che
Non sia d'amore

Per me
Per la mia vita che
E' tutto quello che ho
E' tutto quello che io ho e non è ancora


Finita
Finita...

messa in musica con il controcanto dietro fa tutto un altro effetto quasi peggiore che leggerne il solo testo!!!

MILANOgirl
28-11-2005, 10:21
Libero Nell'aria

(Kunstler/Cammariere)

Con un pensiero che volava libero nell'aria...
guidando i mercenari in via del tutto straordinaria...
presero l'Europa...presero NewYork...
ed era già di moda una musica nei metro...
Con un pretesto inutile lo vennero a cercare...
lui che sapeva sempre cosa dire, cosa fare...
si vide circondato da chi gli fu fedele..
credendo di sognare disse \\\"Bene...
Sapete che la guerra è una vecchia commedia...una scomoda sedia...
la caccia a un nemico cle alla fine tu non sai....riconoscere...\\\"
Gli occhi si parlano...e poi non sanno fingere...
e anche voi maschere...senza più nascondere...
La colpa mi dirai è un po' di tutti...
ma solo qualcuno pagherà..
e chi ha sbagliato ancora non si sa...
Ma il caso volle che nessuno vinse la partita...
dopo la guerra non restò che fumo tra le dita...
e un treno sta arrivando...da dietro la collina...
e tutto sembra quasi come prima...
Così la gente del paese dice che è normale...
che non restava neanche molto tempo per pensare..
qualcuno disse è falso...qualcuno disse è vero...
e il caso restò avvolto dal mistero..
Ma la fine del racconto non ha una morale
niente di speciale ...o da farti sembrare tutta questa crudeltà...
un'abitudine...
Possono rubare amore come se...
fosse loro quello che incontrano lungo il cammino...
dicono che vengono a difendere...
ma la pace che tutti aspettavano ancora non c'è..
ma scendono le lacrime
contano le vittime
mentre qui parlano facce bianche dai microfoni
Ma senza aver pietà la gente aspetterà che un'altra estate arriverà
E già si pensa al caldo che farà
Ma lassù...vedo già una luce splendere...
e dall'ovest fino all'est forse un giorno arriverà da te...
Come per magia ancora l'allegria nei nostri cuori tornerà...
e un nuovo mondo sta nascendo già...
Nel segno di quel mondo che verrà...
Nel segno di quel mondo che verrà

Lucrezio
25-02-2006, 23:04
Uffa!!! volevo postare "Vedi Cara" che è stata la mia ultima scoperta Gucciniana... e qualcuno mi ha già preceduto :cry:
Rimedio subito:
F. Guccini: Una canzone

La canzone e' una penna e un foglio
cosi' fragili fra queste dita
e quel che non e', e' l'erba voglio
ma puo' essere complessa come la vita
La canzone e' una vaga farfalla
che vola via nell'aria leggera
una macchia azzurra
una rosa gialla
un sospiro dietro la sera
un sospiro fatto di vento
una piccola luce accesa in un prato
ma qualche volta se ti entra in mente
ti ha per sempre afferrato
e la scrive gente quasi normale
ma con l'anima come un bambino
che delle volte si mette le ali
e con le parole gioca a rimpiattino
La canzone e' una stella filante
che qualche volta diventa cometa
una meteora di fuoco bruciante
pero' palpabile come la seta
La canzone puo'aprirti il cuore
con la ragione col sentimento
fatta di pane vino sudore
lunga una vita o un momento
si puo' cantare a voce sguaiata
quando si e' in branco per allegria
o la sussurri appena accennata
se ti circonda la malinconia
e ti ricorda quel canto muto,
la donna che ha fatto innamorare
le vite che tu non hai vissuto
e quella che tu vuoi dimenticare
La canzone e' una scatola magica
spesso arricchita di cose futili
ma se la intessi di ironia tragica
ti porta via i ritornelli inutili
e' un manifesto che puoi riempire
con cose e facce da ricordare
tesi di vita da rivestire
e storie minime da ripagare
fatta con sette note essenziali
e quattro accordi cuciti in croce
sopra chitarre piu' che normali
ed una voce che non e' voce
ma con carambola lessicale
può essere un prisma di rifrazione
cristallo e pietra filosofale
svettanti in aria come un falcone
Perche' puo' nascere da un male oscuro
che e' difficile diagnosticare
fra il passato vedere il futuro
e il presente è pronto a scappare
e la canzone diventa un sasso
lama, martello una polveriera
e a volte morde, colpisce basso
e a volte sventola come bandiera
la urli allora un giorno di rabbia
la getti in faccia a chi non ti piace
un grimaldello che apre ogni gabbia
contro grida,.......... canta e tace
una voce fatta di fumo
veste la stoffa delle illusioni
nebbia e ricordi a penna, profumo
son tutto questo le mie canzoni.

Lucrezio
25-02-2006, 23:23
Ho fatto l'indice della prima pagina, domani vado avanti!
Infine, data l'ora tarda...

F. Guccini: Canzone di notte n° 1

Ore confuse della notte,
La malinconia non è uno stato d'animo.

Le vite altrui si sono rotte
E sembra non esista più il tuo prossimo.
Ti vesti un poco di silenzio,
Hai la dolce illusione di esser solo,
Son macchine che passano, od è il vento?
O sono i tuoi pensieri alzati in volo?
I tuoi pensieri un po' ubriachi
Danzando per le strade si allontanano:

Ti son sfuggiti dalla mano,
E il giorno sembra ormai così lontano,
Il giorno sembra ormai così lontano.

Mattino, notte, hai perso il tempo,
La malinconia ti sembra di toccarla
Ma forse è l'ora dell'avvento
E chiami l'ironia per aiutarla.
E forse c'è qualcuno che ora muore,
E forse c'èqualcuno che ora nasce,
Qualcuno compie un crimine d'onore,
Passeggiano sui viali le bagasce.
Bagasce sono i tuoi ricordi
Che fra canzoni e vino ti disturbano
Che ti molestano pian piano
E il giorno sembra ormai così lontano,
Il giorno sembra ormai così lontano.

Mattino, notte, cosa importa?
I giorni sono nuvole distratte.
Suonerà l'ora alla tua porta
E l'orologio è il sangue tuo che batte.
Quando verrà il tempo di partire
L'ora avrà il medesimo colore.
Sembra sempre un poco di morire
Nel momento eroico dell'amore.
Se ridi o piangi è sempre uguale,
Le cose nel ricordo poi si sfumano,
Il sacro si unirà al profano
E il giorno sembra ormai così lontano,
E il giorno sembra ormai così lontano.

Mattino, notte, dentro e fuori,
Sei certo o cerchi la consolazione?
Son bianco e nero, o son colori,
O facce ambigue della tua prigione?
Cerchi sempre ciò che ti è lontano,
Dopo dici: "Tutto è relativo,"
Ma l'ironia e il dolor dicono invano
Che sei certo solo di esser vivo.
Ma c'è ancor tempo per pensare,
Per maledire e per versare il vino,
Per pianger, ridere e giocare,
E il giorno sembra ormai così vicino,
E il giorno sembra ormai così vicino,
E il giorno sembra ormai così vicino,
E il giorno sembra ormai così vicino.

Guren
26-02-2006, 10:27
Grande, il top è la versione in duetto con Mingardi, ci sono degli intermezzi da rotolo :p

i due ombelichi che si incontrano e si dicono.. chissà che festa al piano di sotto :asd::asd:

Visto che Baglioni qui è così gradito ( :mc: :stordita: )

TAMBURI LONTANI

Ognuno ha il suo tamburo
un solo ritmo
un canto
della comune solitudine
che noi mettemmo insieme
a starci un poco accanto
su questa via dell'abitudine

il tempo vince sempre
il tempo lui soltanto
si muove e noi restiamo immobili
finché ci porta un suono
atteso chissà quanto
e ci promettiamo indivisibili

alberi che sfilano come persone care
fantasmi della strada
devi prendere o lasciare
si comunque vada non come volevi
battono i tamburi battono più lontani
e' giusto così
non chiesi mai qualcuno che comprasse la mia
infelicità
(tam tam tam)
non piansi mai davanti alla tristezza ma versi
l'onestà
(tam tam tam)

dimmelo anche tu
che il tempo non ci ha sconosciuto
male e bene mio
che dopo ti hanno amato meglio
si ma non di più
di tutto il poco che ho potuto io

vieni padre mio
usciamo a fare un giro e guida tu
e guarda avanti e non parliamo più
albero padre con un ramo solo

e come tutto torna e come tutto passa
le cose cambiano per vivere
e vivono per cambiare
il mare s'alza e abbassa

ed ogni giorno siamo dietro ad una cassa
a dare il resto e poi sorridere
un ballo senza fiato se la banda passa
e finché non smetti di rincorrere

le storie muoiono quando c'e' più paura
di perdersi che voglia di tenersi e com'e' dura
quella soglia e come siamo noi i diversi
cambiano le scene cambiano le battute
e anche i battuti
io non potrò incontrarvi in nessun luogo
in nessun'altra età
(tam tam tam)
fermar l'urgenza del mio cuore
il cuore di un uomo a metà
(tam tam tam)

pensa amore mio
che t'insegnai mille altri cieli
e non seppi mai
soffiarti il vento sulle ali
aspettai un addio
e il giorno di lasciarmi ti lasciai

credi figlio mio
mi mancano i tuoi baci che non ho
e sono i soli baci che io so
piccolo figlio

e tu compagno dalle orecchie a punta
io ti parlai di me
come a un fratello a cui ci si racconta
io non ne avevo e allora presi te
e quella tua sgomenta
e nostra malattia di vivere

giura amico mio
che glielo metteremo ancora lì
a questa vita che va via così
senza aspettarci

tam tam tam
tam tam tam

Nukysh®
26-02-2006, 16:10
Lucio Battisti - Emozioni

Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi
ritrovarsi a volare
e sdraiarsi felice sopra l'erba ad ascoltare
un sottile dispiacere
E di notte passare con lo sguardo la collina per scoprire
dove il sole va a dormire
Domandarsi perchè quando cade la tristezza
in fondo al cuore
come la neve non fa rumore
e guidare come un pazzo a fari spenti nella notte
per vedere
se poi è tanto difficile morire
E stringere le mani per fermare
qualcosa che
è dentro me
ma nella mente tua non c'è

Capire tu non puoi
tu chiamale se vuoi
emozioni
tu chiamale se vuoi
emozioni

Uscir dalla brughiera di mattina
dove non si vede ad un passo
per ritrovar se stesso
Parlar del più e del meno con un pescatore
per ore ed ore
per non sentir che dentro qualcosa muore
E ricoprir di terra una piantina verde
sperando possa
nascere un giorno una rosa rossa
E prendere a pugni un uomo
solo perchè è stato un pò scortese
sapendo che quel che brucia non son le offese
e chiudere gli occhi per fermare
qualcosa che
è dentro me
ma nella mente tua non c'è

Capire tu non puoi
tu chiamale se vuoi
emozioni
tu chiamale se vuoi
emozioni

Nukysh®
26-02-2006, 16:48
Domenico Modugno - Meraviglioso

E' vero
credetemi è accaduto
di notte su di un ponte
guardando l'acqua scura
con la dannata voglia
di fare un tuffo giù uh
D'un tratto
qualcuno alle mie spalle
forse un angelo
vestito da passante
mi portò via dicendomi
Così ih:
Meraviglioso
ma come non ti accorgi
di quanto il mondo sia
meraviglioso
Meraviglioso
perfino il tuo dolore
potrà guarire poi
meraviglioso
Ma guarda intorno a te
che doni ti hanno fatto:
ti hanno inventato
il mare eh!
Tu dici non ho niente
Ti sembra niente il sole!
La vita
l'amore
Meraviglioso
il bene di una donna
che ama solo te
meraviglioso
La luce di un mattino
l'abbraccio di un amico
il viso di un bambino
meraviglioso
meraviglioso...
ah!...
(vocalizzato)
Ma guarda intorno a te
che doni ti hanno fatto:
ti hanno inventato
il mare eh!
Tu dici non ho niente
Ti sembra niente il sole!
La vita
l'amore
meraviglioso
(vocalizzato)
La notte era finita
e ti sentivo ancora
Sapore della vita
Meraviglioso
Meraviglioso
Meraviglioso
Meraviglioso
Meraviglioso
Meraviglioso

juninho85
26-02-2006, 16:56
francesco de gregori-generale



Generale, dietro la collina
ci sta la notte crucca e assassina,
e in mezzo al prato c'è una contadina,
curva sul tramonto sembra una bambina,
di cinquant'anni e di cinque figli,
venuti al mondo come conigli,
partiti al mondo come soldati
e non ancora tornati.

Generale, dietro la stazione
lo vedi il treno che portava al sole,
non fa più fermate neanche per pisciare,
si va dritti a casa senza più pensare,
che la guerra è bella anche se fa male,
che torneremo ancora a cantare
e a farci fare l'amore, l'amore delle infermiere.

Generale, la guerra è finita,
il nemico è scappato, è vinto, è battuto,
dietro la collina non c'è più nessuno,
solo aghi di pino e silenzio e funghi
buoni da mangiare, buoni da seccare,
da farci il sugo quando è Natale,
quando i bambini piangono
e a dormire non ci vogliono andare.

Generale, queste cinque stelle,
queste cinque lacrime sulla mia pelle
che senso hanno dentro al rumore di questo treno,
che è mezzo vuoto e mezzo pieno
e va veloce verso il ritorno,
tra due minuti è quasi giorno,
è quasi casa, è quasi amore.

Nukysh®
26-02-2006, 16:58
Domenico Modugno - La Lontananza

Mi ricordo che il nostro discorso
fu interrotto da una sirena
che correva lontana, chissà dove?
Io ebbi paura perche sempre
quando sento questo suono,
penso a qualcosa di grave
e non mi rendevo conto, che per me e per te,
non poteva accadere nulla di più grave,
del nostro lasciarci . . .
allora come ora

Ci guardavamo;
avremmo voluto rimanere abbracciati, invece
con un sorriso ti ho accompagnata per la solita strada.
Ti ho baciata come sempre, e ti ho detto dolcemente . . .
"la lontananza sai, è come il vento
spegne i fuochi piccoli, ma
accende quelli grandi . . . quelli grandi."

La lontananza sai è come il vento,
che fa dimenticare chi non s'ama
è già passato un anno ed è un incendio
che, mi brucia l'anima.
Io che credevo d' essere il più forte.
Mi sono illuso di dimenticare,
e invece sono qui a ricordare . . .
a ricordare te

La lontananza sai è come il vento
che fa dimenticare chi non s'ama
è già passato un anno ed è un incendio,
che brucia l'anima.

Adesso che è passato tanto tempo,
darei la vita per averti accanto
per rivederti almeno un solo istante
per dirti "perdonami."
Non ho capito niente del tuo bene
ed ho gettato via inutilmente
l'unica cosa vera della mia vita,
l'amore tuo per me

ciao amore
ciao non piangere
vedrai che tornerò
te lo prometto ritornerò
te lo giuro amore ritornerò
perché ti amo
ti amo
ritornerò
ciao amore
ciao
ti amo

tatrat4d
27-02-2006, 10:00
Ohi Nè di V.Di Paolo (pseudonimo di P.Panella) - A.Minghi

Come sei piccola ,
piccola mia,
come possiamo capirci
noi due?
come si può,
come si fa?
Anni da ridere e piccoli i tuoi,
io rido meno
nel pieno dei miei.
Nel mio giardino che
spesso fiorì,
amori e no,
che dissipai.
ho visto cuori morire così,
che non si spiega morire così.
E non servì,
dire di no.
E le mie mani volavano via,
come carezze
e come pazzia.
Tutte le storie aspettavano me,
perchè è così che
si vive.
così..
Mi ferì
qualche bacio sulle labbra
ohi, Ne'!
mi colpì
uno schiaffo innamorato
ohi Nè!
Ricordandomi,
io mi sento più tentato
di cadere nel peccato del passato
e prima o poi cadrò.
Mi addolcì,
qualche sguardo
ed un corpo caldo,
ohi Nè!
Mi stupì,
che ci fossi
anch'io sul mondo,
ohi Nè!
Ricordandomi io
mi sento sempre più attirato,
torno a costeggiare il mare del passato
e prima o poi
cadrò.
Da quelle sabbie profonde
verrà
quel che i ricordi han deciso per noi
e prima o poi raffiorerà.
così...
Tu mi dai,
baci nuovi ed un corpo caldo,
ohi Nè!
Tu mi dai
uno schiaffo innamorato
ohi Nè!
E' così che
sarò ferito...
Io sarò ferito
io sarò ferito...

Sawato Onizuka
27-02-2006, 13:22
GLI ATROCI - ALVARO IL METALLARO

Sono alvaro il metallaro
e la gente dice che sono strano
perchè ho decapitato i parenti
si lamentavano del mal di denti

Mia sorella è molto incazzata
perchè nel viso ora è sfregiata
credo proprio che il suo fratellino
ha lasciato una tagliola nel lavandino

Son tollerante e democratico
se mi dici no ti sciolgo nell'acido
non ho problemi con i vicini di casa
riposano per sempre in una discarica

Mi dispiace per mio cugino
qualcuno l'ha spinto in un tombino
peggio è andata allo zio Ciro
folgorato dal ferro da stiro

Alvaro
tu sei alvaro
alvaro il metallaro

Ogni tanto anche a me
succede una disgrazia tu sai com'è
quando arriva una fatalità
c'è una persona cara che se ne va

L'anno scorso la mia mogliettina
si trovava per caso in cantina
io per sbaglio ho chiuso la porta
dall'esterno usando una spranga

Son tornato giù in cantina
solamente l'altra mattina
l'ho trovata molto invecchiata
aveva l'aria un po' affaticata

Poi le ho detto sei una sbadata
in tutto questo tempo dove sei stata
lei invece non ha detto niente
aveva un'espressione molto eloquente

Alvaro
tu sei alvaro
alvaro il metallaro

:rotfl: cmq immagino che i testi dei San Culamo non si possano postare :sbonk: :stordita: :fagiano:

Nicky
27-02-2006, 15:09
Nooo Alvaro il metallaro è geniale!!

Anche se I Guerrieri del metallo forse è pure meglio :D

Nestasiato
28-02-2006, 00:29
"Abitudine" dei Subsonica è stata già postata? :D

Lucrezio
03-03-2006, 13:52
L'indice prosegue :D
Per intanto posto un'altra canzone grandiosa!

F. Guccini: Auschwitz (anche nota come Canzone del bambino nel vento)

Son morto che ero bambino
son morto con altri cento
passato per il camino
ed ora sono nel vento.
Ad Auschwitz c'era la neve
e il fumo saliva lento
nel freddo giorno d'inverno
e adesso sono nel vento.
Ad Auschwitz tante persone
ma un solo grande silenzio
è strano non ho imparato
a sorridere qui nel vento.
Io chiedo come può un uomo
uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni
in polvere qui nel vento.
Ma ancora tuona il cannone
ancora non è contenta
di sangue la belva umana
e ancora ci porta il vento.
Io chiedo quando sarà
che l'uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare
e il vento mai si poserà.
Ancora tuona il cannone
ancora non è contento
saremo sempre a milioni
in polvere qui nel vento.

Tommy_83
06-03-2006, 00:04
poi de andrè non saprei quale scegliere
sono veramente troppi i testi che amo di questo autore...
il testamento di tito ;)

fede_78
02-09-2006, 19:24
La Mia Ragazza

La mia ragazza è alta
e ha lunghi sguardi duri
si voltano a guardarla
per i suoi occhi scuri
si mangiano le mani
quelli che non ce l'hanno
che l'hanno conosciuta
e non la rivedranno
La mia ragazza ha un figlio
e lunghe calze nere
si mette un dito in bocca
prima di far l'amore
si muove come il mare
fra l'Africa e la Spagna
voi non ci crederete
la mia ragazza sogna.
Amore mio che sogni
amore ballerino
che corri sopra il filo ed io cammino
legato al tuo sorriso
cammino sopra il fuoco
prendi una carta che ti insegno un gioco

Amore come il vento
amore divertente
che corri sui pensieri della gente
qualcuno ti ha sorriso
qualcuno dice che
la mia ragazza è
la mia ragazza è

La mia ragazza è bella
bella che non ragiono
bella che più ci parlo
e più mi sembra un uomo
si mangiano le mani
quelli che non ce l'hanno
che l'hanno conosciuta
ma non la rivedranno

Amore mio che sogni
amore ballerino
tu corri sopra il filo ed io cammino
capelli neri neri
capelli rosso fuoco
gira la carta che cambiamo gioco

Gira la carta e sogna
il vento e la fortuna
la mia ragazza vola sulla luna
ma chi l'ha vista giura
che rassomiglia a me
la mia ragazza è
la mia ragazza è
il mio mestiere
è il mio mestiere

kikino
06-09-2006, 14:00
Di Faber

Canzone per l'estate

Con tua moglie che lavava i piatti in cucina e non capiva
con tua figlia che provava il suo vestito nuovo e sorrideva
con la radio che ronzava
per il mondo cose strane
e il respiro del tuo cane che dormiva.
Coi tuoi santi sempre pronti a benedire i tuoi sforzi per il pane
con il tuo bambino biondo a cui hai donato una pistola per Natale
che sembra vera,
con il letto in cui tua moglie
non ti ha mai saputo dare
e gli occhiali che tra un po' dovrai cambiare
Com'è che non riesci più a volare
Com'è che non riesci più a volare
Com'è che non riesci più a volare
Com'è che non riesci più a volare
Con le tue finestre aperte sulla strada e gli occhi chiusi sulla gente
con la tua tranquillità, lucidità, soddisfazione permanente
la tua coda di ricambio
le tue nuvole in affitto
le tue rondini di guardia sopra il tetto.
Con il tuo francescanesimo a puntate e la tua dolce consistenza
col tuo ossigeno purgato e le tue onde regolate in una stanza
col permesso di trasmettere
e il divieto di parlare
e ogni giorno un altro giorno da contare
Com'è che non riesci più a volare
Com'è che non riesci più a volare
Com'è che non riesci più a volare
Com'è che non riesci più a volare
Con i tuoi entusiasmi lenti precisati da ricordi stagionali
e una bella addormentata che si sveglia a tutto quel che le regali
con il tuo collezionismo
di parole complicate
a tua ultima canzone per l'estate.
Con le tue mani di carta per avvolgere altre mani normali
con l'idiota in giardino ad isolare le tue rose migliori
col tuo freddo di montagna
e il divieto di sudare
e più niente per poterti vergognare
Com'è che non riesci più a volare
Com'è che non riesci più a volare
Com'è che non riesci più a volare
Com'è che non riesci più a volare

ha un senso per me questo testo: è scritto nell'anno in cui si chiude l'istruttoria sul caso Pinelli...il ferroviere che non riesce più a volare ma che di volo ne ha fatto uno solo :(

Lucrezio
06-09-2006, 14:02
Oddio! Chi ha riesumato questo thread?
Beh, sperando che non sia già stata postata...
F. Guccini: Canzone della vita quotidiana (ho appena compiuto gli anni quindi sono in vena di suicidio...)
Inizia presto all' alba o tardi al pomeriggio,
ma in questo non c'è alcuna differenza,
le ore che hai davanti son le stesse, son tante,
stesso coraggio chiede l' esistenza..

La vita quotidiana ti ha visto e già succhiato
come il caffè che bevi appena alzato
e l' acqua fredda in faccia cancella già i tuoi sogni
e col bisogno annega la speranza
e mentre la dolcezza del sonno si allontana,
inizia la tua vita quotidiana...

E subito ti affanni in cose in cui non credi,
la testa piena di vacanze ed ozio
e non sono peggiori i mali dei rimedi,
la malattia è la noia del lavoro:

fatiche senza scopo, furiose e vane corse,
angosce senza un forse, senza un dopo,
un giorno dopo l' altro il tuo deserto annuale,
con le oasi in ferragosto e per Natale,
ma anno dopo anno, li conti e sono tanti
quei giorni nella vita che hai davanti..

Ipocrisie leggere, rabbie da poco prezzo,
risposte argute date sempre tardi,
saluti caldi d' ansia, di noia o di disprezzo
o senza che s' incrocino gli sguardi,

le usate confidenze di malattie o di sesso
dove ciascuno ascolta sol se stesso:
finzioni naturali in cui ci adoperiamo
per non sembrar di esser quel che siamo.
Consolati pensando che inizia e già è finita
questa che tutti i giorni è la tua vita...

Amori disperati, amori fatti in fretta,
consumati per rabbia o per dovere
che spengono in stanchezza con una sigaretta
i desideri nati in tante sere,

amori fatti in furia, ridicolo contrasto,
dopo quei film di fasto e di lussuria,
rivincita notturna dove, per esser vero,
l' uno tradisce l' altro col pensiero:
son questi che tu vedi, che vivi e che hai d' attorno
gli amori della vita d' ogni giorno...

Le tue paure assidue, le gioie solitarie,
i drammi che commuovon te soltanto,
le soluzioni ambigue, i compromessi vari,
glorie vantate poi di tanto in tanto,

i piccoli malanni sempre più numerosi,
più dolorosi col passar degli anni,
la lotta vuota e vana, patetico tentare
di rimandare un poco la vecchiaia...
E poi ti trovi vecchio e ancor non hai capito
che la vita quotidiana ti ha tradito...

Andrea Dandy Bestia
06-09-2006, 16:29
Enzo Jannacci

M'han Ciamàa

El piuveva de tri dì; s'eri in caa coi me' dulur...
m'ann ciamaa de la ringhéra
perché i gh'era giò du sciuri per parlamm ... a mi?!
Me sunt mess so' el tirasàss,
ho cumenciaa a andà giò d'i scal...
e hoo sentì quei oeucc su la mia sc'ena:
ho capì l'era per ti!
L'Ispetùr era on brav'omm;
el savéa no 'me comincià:
"...so' disgrazie 'e chill'ambiente,
voi sapete..." ma 's te voeuret savé cosa?
Semm 'rivaa a destinasùn,
de dree mi, devanti lo;
e tho vista smorta de fà cumpassùn
ai sass... sott' un brütt lenzoeu bianch!
E te s'eret propri ti...
hoo sentìi strengium el coeur:
stess cavéj; la stesa bocca
granda, el stess fà de toeu in gir semper la gent!
E m'hann ditt che t'han truvaa
than trovada su i bastiùn...
Mi, gh'hoo ditt che l'è no vera:
che te s'eret minga ti!

fede_78
06-09-2006, 19:23
(Ivan Graziani)
agnese
Se la mia chitarra
piange dolcemente
stasera non è sera
di vedere gente
e i giochi nella strada
che ho chiusi dentro al petto
mi voglio ricordare...
Io penso ad un barcone
rovesciato al sole
in un giorno in pieno agosto
le biciclette in riva al mare
Agnese mi parlava
nella sabbia infuocata
ed io non so perchè
non l'ho dimenticata
La - la la - la la - la - la - la
La - la la - la la - la - la
Lei mi raccontava
di quello che la gente
diceva del suo corpo
con malizia ed allegria
ed io che sto provando
le cose che provavo ieri
non ho capito ancora
se è gelosia
o se sono prigioniero
di questo cielo nero
e di un ricordo che fa male
e se continuo a bere
i miei liquori inquinati
è vero che quei giorni
non li ho dimenticati...
E' uscito un pò di sole
da questo cielo nero
l'inverno cittadino
sembra quasi uno straniero
Agnese dolce Agnese
color di cioccolata
adesso che ci penso
non ti ho mai baciata
La - la la - la la - la - la - la
La - la la - la la - la - la
La - la la - la la - la - la - la
La - la la - la la - la - la - la
La - la la - la la - la - la
Agnese dolce Agnese
color di cioccolata
adesso che ci penso...
Io vado in bicicletta
per sentirmi vivo
alle cinque di mattina
con nebbia nei polmoni
però non c'è più Agnese
seduta sul manubrio
a cantar canzoni...
a cantar canzoni
La - la la - la la - la - la - la
La - la la - la la - la - la
La - la la - la la - la - la

Starise
08-09-2006, 13:17
Banco del Mutuo Soccorso - 750.000 anni fa ... L'amore?
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo)

Già l'acqua inghiotte il sole
ti danza il seno mentre corri a valle
con il tuo branco ai pozzi
le labbra secche vieni a dissetare
Corpo steso dai larghi fianchi
nell'ombra sto, sto qui a vederti
possederti, si possederti... possederti...

Ed io tengo il respiro
se mi vedessi fuggiresti via
e pianto l'unghie in terra
l'argilla rossa mi nasconde il viso
ma vorrei per un momento stringerti a me
qui sul mio petto
ma non posso fuggiresti fuggiresti via da me
io non posso possederti possederti
io non posso fuggiresti
possederti io non posso...
Anche per una volta sola.

Se fossi mia davvero
di gocce d'acqua vestirei il tuo seno
poi sotto i piedi tuoi
veli di vento e foglie stenderei
Corpo chiaro dai larghi fianchi
ti porterei nei verdi campi e danzerei
sotto la luna danzerei con te.

Lo so la mente vuole
ma il labbro inerte non sa dire niente
si è fatto scuro il cielo
già ti allontani resta ancora a bere
mia davvero ah fosse vero
ma chi son io uno scimmione
senza ragione senza ragione senza ragione
uno scimmione fuggiresti fuggiresti
uno scimmione uno scimmione senza ragione
tu fuggiresti, tu fuggiresti...

Lucrezio
19-11-2007, 18:47
Uppone!

F. Guccini: Canzone delle domande consuete

Ancora qui a domandarsi e a far finta di niente
come se il tempo per noi non costasse l' uguale,
come se il tempo passato ed il tempo presente
non avessero stessa amarezza di sale.

Tu non sai le domande, ma non risponderei
per non strascinare parole in linguaggio d' azzardo;
eri bella, lo so, e che bella che sei,
dicon tanto un silenzio e uno sguardo...

Se ci sono non so cosa sono e se vuoi
quel che sono o sarei, quel che sarò domani,
non parlare non dire più niente, se puoi,
lascia farlo ai tuoi occhi, alle mani...

Non andare... vai... Non restare...stai... Non parlare... parlami di te...

Tu lo sai, io lo so, quanto vanno disperse,
trascinate dai giorni come piena di fiume
tante cose sembrate e credute diverse,
come un prato coperto a bitume.

Rimanere così, annaspare nel niente,
custodire i ricordi, carezzare le età;
è uno stallo o un rifiuto crudele e incosciente
del diritto alla felicità...

Se ci sei, cosa sei? Cosa pensi e perchè?
Non lo so, non lo sai; siamo qui o lontani?
Esser tutto, un momento, ma dentro di te,
aver tutto, ma non il domani...

Non andare... vai.. Non restare...stai... Non parlare... parlami di te...

E siamo qui spogli in questa stagione che unisce
tutto ciò che sta fermo, tutto ciò che si muove,
non so dire se nasce un periodo o finisce,
se dal cielo ora piove o non piove...

Pronto a dire "buongiorno", a rispondere "bene",
a sorridere a "salve", dire anch'io "come va?"
Non c'è vento stasera. Siamo o non siamo assieme?
Fuori c'è ancora una città?

Se c'è ancora balliamoci dentro stasera,
con gli amici cantiamo una nuova canzone...
tanti anni e son qui ad aspettar primavera,
tanti anni ed ancora in pallone...

Non andare... vai... Non restare...stai... Non parlare... parlami di te...
Non andare... vai... Non restare...stai... Non parlare... parlami di noi...

Oddio... troppi ricordi e tanta voglia di.. :cry:

Lucrezio
19-11-2007, 18:48
Una un po' piu' allegra...
La trovo davvero sognante, il che e' abbastanza raro per il Guccio...

F. Guccini: Quello che non...

La vedi nel cielo quell'alta pressione? La senti una strana stagione?
Ma a notte la nebbia ti dice d'un fiato che il dio dell'inverno è
arrivato.
Lo senti un aereo che porta lontano? Lo senti quel suono di un piano
di un Mozart stonato che prova e riprova ma il senso del vero non trova?
Lo senti il perché di cortili bagnati, di auto a morire nei prati,
la pallida linea di vecchie ferite, di lettere ormai non spedite?
Lo vedi il rumore di favole spente? Lo sai che non siamo più niente?
Non siamo un aereo né un piano stonato, stagione,cortile od un prato
Conosci l'odore di strade deserte che portano a vecchie scoperte,
a nafta,telai,ciminiere corrose, a periferie misteriose,
a rotaie implacabili per nessun dove, a letti,a brandine,ad alcove?
Lo sai che colore han le nuvole basse, e i sedili di un'ex terza classe,
l'angoscia che dà una pianura infinita? Hai voglia di me e della vita,
di un giorno qualunque,di una sponda brulla? Lo sai che non siamo più
nulla?
Non siamo una strada né malinconia, un treno o una periferia,
non siamo scoperta né sponda sfiorita, non siamo né un giorno né vita
Non siamo la polvere di un angolo tetro né un sasso tirato in un vetro,
lo schiocco del sole in un campo di grano, non siamo, non siamo, non
siamo.
Si fa a strisce il cielo e quell'alta pressione è un film di seconda
visione,
è l'urlo di sempre che dice pian piano: non siamo, non siamo, non siamo

Lucrezio
05-12-2007, 07:04
Sempre il Guccio, "E un giorno"


"E un giorno ti svegli stupita e di colpo ti accorgi
che non sono più quei fantastici giorni all'asilo
di giochi, di amici e se ti guardi attorno non scorgi
le cose consuete, ma un vago e indistinto profilo...

E un giorno cammini per strada e ad un tratto comprendi
che non sei la stessa che andava al mattino alla scuola,
che il mondo là fuori t'aspetta e tu quasi ti arrendi
capendo che a battito a battito è l'età che s'invola...

E tuo padre ti sembra più vecchio e ogni giorno si fa più lontano,
non racconta più favole e ormai non ti prende per mano,
sembra che non capisca i tuoi sogni sempre tesi fra realtà e sperare
e sospesi fra voglie alternate di andare e restare...
di andare e restare...

E un giorno ripensi alla casa e non è più la stessa
in cui lento il tempo sciupavi quand'eri bambina,
in cui ogni oggetto era un simbolo ed una promessa
di cose incredibili e di caffellatte in cucina...

E la stanza coi poster sul muro ed i dischi graffiati
persi in mezzo ai tuoi libri e a regali che neanche ricordi,
sembra quasi il racconto di tanti momenti passati
come il piano studiato e lasciato anni fa su due accordi...

E tuo padre ti sembra annoiato e ogni volta si fa più distratto,
non inventa più giochi e con te sta perdendo il contatto...
E tua madre lontana e presente sui tuoi sogni ha da fare e da dire,
ma può darsi non riesca a sapere che sogni gestire...
che sogni gestire...

Poi un giorno in un libro o in un bar si farà tutto chiaro,
capirai che altra gente si è fatta le stesse domande,
che non c'è solo il dolce ad attenderti, ma molto d'amaro
e non è senza un prezzo salato diventare grande...

I tuoi dischi, i tuoi poster saranno per sempre scordati,
lascerai sorridendo svanire i tuoi miti felici
come oggetti di bimba, lontani ed impolverati,
troverai nuove strade, altri scopi ed avrai nuovi amici...

Sentirai che tuo padre ti è uguale, lo vedrai un po' folle, un po' saggio
nello spendere sempre ugualmente paura e coraggio,
la paura e il coraggio di vivere come un peso che ognuno ha portato,
la paura e il coraggio di dire: " io ho sempre tentato,
io ho sempre tentato... "

Nicky
05-12-2007, 10:15
Vinicio Capossela - Ultimo Amore


Fresca era l'aria di giugno
e la notte sentiva l'estate arrivar
Tequila, Mariachi e Sangria
la fiesta invitava a bere e a ballar
lui curvo e curioso taceva
una storia d'amore cercava
guardava le donne degli altri
parlare e danzare

e quando la notte è ormai morta
gli uccelli sono soliti il giorno annunciar
le coppie abbracciate son prime
a lasciare la fiesta per andarsi ad amar
la pista ormai vuota restava
lui stanco e sudato aspettava
lei per scherzo girò la sua gonna
e si mise a danzar

lei aveva occhi tristi e beveva
volteggiava e rideva ma pareva soffrir
lui parlava stringeva ballava
guardava quegli occhi e provava a capir
e disse son zoppo per amore
la donna mia m'ha spezzato il cuore
lei disse il cuore del mio amore
non batterà mai più

e dopo al profumo dei fossi
a lui parve in quegli occhi potere veder
lo stesso dolore che spezza le vene
che lascia sfiniti la sera
la luna altre stelle pregava
che l'alba imperiosa cacciava
lei raccolse la gonna spaziosa
e ormai persa ogni cosa
presto lo seguì

piangendo urlando e godendo
quella notte lei con lui si unì
spingendo, temendo e abbracciando quella notte
lui con lei capì
che non era avvizzito il suo cuore
e già dolce suonava il suo nome
sciolse il suo voto d'amore
e a lei si donò

poi d'estate bevendo e scherzando
una nuova stagione a lui parve venir
lui parlava inventava giocava
lei a volte ascoltava e si pareva divertir
ma giunta che era la sera
girata nel letto piangeva
pregava potere dal suo amore
riuscire a ritornar

e un giorno al profumo dei fossi
lui invano aspettò di vederla arrivar
scendeva ormai il buio e trovava
soltanto la rabbia e il silenzio di sera
la luna altre stelle pregava
che l'alba imperiosa cacciava
restava l'angoscia soltanto
e il feroce rimpianto
per non vederla ritornar

il treno è un lampo infuocato
se si guarda impazziti il convoglio venir
un momento, un pensiero affannato
e la vita è rapita senza altro soffrir
la poteron riconoscere soltanto
dagli anelli bagnati dal suo pianto
il pianto di quell'ultimo suo amore
dovuto abbandonar

lui non disse una sola parola
no, non dalla sua gola un sospiro fuggì
i gendarmi son bruschi nei modi
se da questi episodi non han da ricavar
così resto solo a ricordare
il liquore pareva mai finire
e dentro quel vetro rivide
una notte d'amor

quando dopo al profumo dei fossi
a lui parve in quegli occhi potere veder
lo stesso dolore che spezza le vene
che lascia sfiniti la sera
la luna altre stelle pregava
che l'alba imperiosa cacciava
a lui restò solo il rancore
per quel breve suo amore
che mai dimenticò

Tommy_83
05-12-2007, 12:44
Ricordi sbocciavan le viole
con le nostre parole
"Non ci lasceremo mai, mai e poi mai",

vorrei dirti ora le stesse cose
ma come fan presto, amore, ad appassire le rose
così per noi

l'amore che strappa i capelli è perduto ormai,
non resta che qualche svogliata carezza
e un po' di tenerezza.

E quando ti troverai in mano
quei fiori appassiti al sole
di un aprile ormai lontano,
li rimpiangerai

ma sarà la prima che incontri per strada
che tu coprirai d'oro per un bacio mai dato,
per un amore nuovo.

E sarà la prima che incontri per strada
che tu coprirai d'oro per un bacio mai dato,
per un amore nuovo.

Senza Fili
14-12-2007, 22:16
La Fabbrica Di Plastica di Gianluca Grignani

Ho provato ad essere come tu mi vuoi
tanto che sai in fondo cambierei
ma son fatto troppo troppo a modo mio
prova ad esser tu quel che non sei!

io vengo dalla fabbrica di plastica dove mi hanno ben confezionato
ma non sono esattamente uscito un prodotto ben plastificato

io vivo un metro più in là
da quel che tu chiami realtà
giusto quel metro più in là vivo io

e vivono anche i miei pensieri dentro nei discorsi accartocciati
Dio quando li sento liberarsi so soltanto io quanto son veri

e vivono un metro più in là
da quel che tu chiami realtà

se il mondo è di plastica è fatto di plastica il mio è di plexiglas blu
grazie x aver distribuito questo grande sogno impacchettato
grazie x l'amore al gasoline non l'avevo mai considerato

ma la fabbrica di plastica ha una valvola di sfogo nel costato ed è lì che sono nato
è da lì che son passato

Senza Fili
14-12-2007, 22:20
Giulia, di Antonello Venditti

Giulia gli occhiali sul naso
che sfiora la mente
parla di uomini e donne
come solo lei sa
e la camera è bassa
e la mano piano piano che scende
trova la tua tenerezza e la sua verità
Giulia ci sa fare
Giulia è intelligente
Giulia è qualcosa di più
Giulia ti accarezza
Giulia lotta insieme
Giulia parla anche per te... ohh
è Giulia che ti tocca
è Giulia che ti porta
via da me...
dove il cammino è deserto
e il deserto è confine
calda la luce degli occhi ti guiderà
mentre io dovrei essere
il tuo, o il suo giustiziere
scopro la dolce vittoria della sua crudeltà
Giulia ci sa fare
Giulia è intelligente
Giulia e' qualcosa di piu'
Giulia ti accarezza
accarezza la tua mente
Giulia lotta anche per te
è Giulia che ti tocca
è Giulia che ti porta
via da me...
Perché lei è solo la mia vita
lei è solo tutto il mondo
lei è solo una gran parte di me
lei è solo una bambiana
lei è solo troppo bella
lei è solo troppo anche per te
lei è solo un po' confusa
e ti prego non portarla
via da me...

Senza Fili
14-12-2007, 22:44
Noi non ci capiamo, dei Soerba

I discorsi sono tanti
oggi ho voglia di parlare di materie poco conosciute.
Noto in te un po' troppa arroganza
molti dal mio punto di vista si occupano di ruoli

che non gli aspettano.
Qualcuno della propria timidezza se ne fa un vanto;
nel silenzio puoi giudicare
e probabilmente il giudizio finale non è errato.
C'è chi è intelligente
chi lo è un po' meno
c'è chi è superstizioso
chi lo è un po' meno
i soldi rovinano la gente
ma anche il contrario.
No noi non ci capiamo
eppure usiamo lo stesso linguaggio
no noi non ci capiamo
eppure usufruiamo circa della stessa madrelingua.
Sono contento di produrre pane per i miei concittadini
di non saper né leggere né scrivere,
so comunque comunicare
più o meno qualche sensazione.
C'è chi è intelligente
chi lo è un po' meno
c'è chi è superstizioso
chi lo è un po' meno
i soldi rovinano la gente
ma anche il contrario.
No noi non ci capiamo
eppure usiamo lo stesso linguaggio
no noi non ci capiamo
eppure usufruiamo circa della stessa madrelingua

Senza Fili
14-12-2007, 22:48
La descrizione di un attimo, dei Tiromancino

La descrizione di un attimo
le convinzioni che cambiano
e crolla la fortezza del mio debole per te
anche se non sei più sola perché sola non sai stare
e credi che dividersi la vita sia normale
ma la mia memoria scivola
mi ricordo limpida la trasmissione dei pensieri
la sensazione che in un attimo
qualunque cosa pensassimo poteva succedere
E poi cos'è successo
aspettami oppure dimenticami
ci rivediamo adesso
dopo quasi cinque anni
e come sempre sei la descrizione di un attimo per me
e come sempre sei un'emozione fortissima
e come sempre sei bellissima
Mi hanno detto dei tuoi viaggi
mi hanno detto che stai male
che sei diventata pazza
ma io so che sei normale
mi chiedi di partire adesso
perchè i numeri e il futuro non ti fanno preoccupare
vorrei poterti credere
sarebbe molto più facile
rincontrarci nei pensieri
distesi come se fossimo
sospesi ancora nell'attimo in cui poteva succedere
E poi cos'è successo
aspettami oppure dimenticami
ci rivediamo presto
fra almeno altri cinque anni
e come sempre sei la descrizione di un attimo per me
e come sempre sei un'emozione fortissima
e come sempre sei bellissima perchè
come sempre sei la descrizione di un attimo