PDA

View Full Version : Non so voi, ma io mi sono ROTTO "ad honorem"....


BadMirror
05-06-2005, 14:06
Stavo leggendo questo articolo e ho deciso di postarlo, non conosco il sito da cui è tratto quindi non venitemi a chiedere su fonti e altre cose, l'ho beccato per caso e mi ha colpito questo scritto, che effettivamente è un sfogo più che giusto, a voi:

Lettera aperta al Magnifico Rettore dell’Università di Urbino
Categoria:Email aperte — Damnesiac @ 11:42 pm

Caro Magnifico Rettore,

non voglio fare il vecchio bacucco, non potrei neanche visto che ho solo 19 anni: però due parole sulla laurea honoris causa in comunicazioni sociali che avete conferito a Valentino Rossi voglio dirgliele comunque.
Le confesso, caro Rettore, che se non fossi andato all’università, probabilmente mi sarei dato al porno. La carriera di stallone cinematografico, nel salubre e ameno ambientino dei pornodivi, ha sempre esercitato un certo fascino su di me. Forse con costante applicazione, dopo anni ed anni di aspra gavetta, avrei potuto conseguire in quel campo una discreta notorietà, e con essa il denaro e il prestigio. Certamente, però, avrei dovuto fare una scelta. Dedicare la mia vita, il mio tempo e la mia salute al porno. Personalmente, non me la sono sentita. Ho preferito inseguire la laurea in legge perchè ho creduto che m’avrebbe dato più garanzie. Un laureato è pur sempre un laureato, insomma: era anche una questione di principio. Così ho riunciato alla carriera di pornodivo.

Valentino Rossi, mutatis mutandis, ha fatto invece la scelta opposta. In vita sua s’è occupato non di porno ma di moto. Con risultati straordinari, certo, roba da togliersi il cappello. Non so cosa pensa lei in merito, caro Magnifico, ma io concordo con chi ritiene Rossi un genio degli spazi e l’impareggiabile campione del suo sport. Non ho mai seguito più di dodici secondi di motomondiale, è vero. Ma se lo dicono gli esperti, allora mi adeguo anch’io: Rossi è davvero un grande campione. Spero che anche lei ne convenga, mio caro Rettore.

Quello che dico, però, è che la laurea honoris causa per lui non è affatto giusta. Lei mi capirà, Magnifico: è una stramaledettissima questione di principio.
Sei campione di moto? Bene. Allora ti auguro di vincere il Gran Premio Planetario della Grande Coppa dei Campioni Più Veloci Mai Esistiti nell’Universo della Minchia della Moto. Ma la laurea no, non c’entra. Per la laurea si deve prendere un’altra strada, fare altri sacrifici.

Non
so se lei, caro Rettore, da giovane nutriva qualche passione sportiva come la mia per il porno. Magari, nel suo piccolo, lei prometteva bene come terzino destro, o era forse un nuotatore infaticabile. Magari - continuo a ipotizzare - avrà anche gareggiato a livello rionale, e sognato di continuare su quella strada. Poi però, come ho fatto io col porno, anche lei magari avrà rinunciato ad un futuro velleitario e incerto per gettarsi nel complesso mondo della cultura professionale. Quante migliaia di persone hanno fatto la nostra stessa scelta?

Eppure, caro Rettore, una scelta è tale solo se si esercita tra almeno due alternative. Due strade distinte che portino a due mete separate. Un’altra questione, ben diversa, è se invece una delle due strade porta a entrambe le mete, mentre l’altra no. In quel caso, la strada “no” è una strada sbagliata e chi la imbocca (io, lei, altri) è decisamente un cretino.
Pensi poi a chi ha appeso le scarpette (o la moto) al proverbiale chiodo per costruire con sudore, studio, fatica e applicazione un futuro più sicuro per sé e la propria famiglia. Lei, Magnifico, ha mai pensato alla laurea come a un traguardo “sportivo”, raggiunto, come tutti i traguardi che si rispettino, a costo di abnegazione lacrime e sangue? Provi a ricordare la sua soddisfazione nel giorno in cui la nominarono dottore, quando si sarà finalmente detto: “sì, ce l’ho fatta, ho dovuto penare e sacrificarmi ma alla fine ce l’ho fatta“.

Pensi addirittura a chi ha rinunciato a una carriera da sportivo per ottenere una laurea. E pensi ora a Valentino Rossi.
La botte piena. La moglie ubriaca.
Comincia a capire?

Lei mi dirà che qui si parla di due lauree diverse: una “vera”, piena, di quelle che qualificano. L’altra invece no. Aggiungerà forse che Valentino Rossi fa comunque più soldi con la moto di quanti ne sognerà mai un qualunque comunicatore sociale. Lei dirà che quel titolo non gli servirà a nulla, meno che mai per lavorare, perché ha un valore puramente simbolico.
MA IO LE RISPONDO CHE E’ PROPRIO IL VALORE SIMBOLICO CHE MI FA INCAZZARE!

Simbolicamente la sua università ci ha detto chiaro che siamo dei cretini! Simbolicamente ci fate capire che era più onorevole e meritorio (in ogni campo, anche culturale!) evitarci la gran rottura di palle rappresentata dallo studio e andare invece a spetezzare felici sulla motoretta. O a giocare a pallone tutto il giorno. O a ragliare canzoni di merda come “Tofee” o “Alba chiara” nelle bettole, per poi drogarsi ogni sera, bere e fottere tutto il tempo. Ci state dicendo che tutto questo ci avrebbe aperto altre vie senza precluderci comunque la soddisfazione di una laurea. Anzi, mica una laurea come quella che prenderò io. Una laurea ad HONOREM!

Honorem della minchia, con rispetto parlando, caro Rettore.

Se
c’è qualcuno davanti al quale il mondo accademico dovrebbe inchinarsi, quello non è Valentino Rossi ma lo studente che si scassa il mazzo sui libri - se mi perdona il francesismo - dalla mattina alla sera e dalla sera alla mattina, facendo marcire il piede da maradonino o l’abilità schumacheriana sotto i banchi dell’austera università. Anzi, sa cosa le dico? Che se lo sapevo prima non mi ci iscrivevo neppure, all’università. Andavo a fare altro. Gareggiavo per i titoli sportivi. Mi davo al cricket. Sempre meglio che studiare come un ciuccio, abbandonando la carriera del cantante, dello sportivo o del suonatore di caccavella, per ottenere ciò che Rossi ha avuto addirittura AD HONOREM!

Lei mi dirà, caro Magnifico, che sì, sembra facile, però prova un po’ tu a sfrecciare sull’asfalto per ore e ore, superare tutti e tagliare il traguardo per primo. Valentino Rossi questo lo sa fare naturalmente, io nemmeno se mi ci applicassi tutta la vita.

D’accordo. E allora? Valentino Rossi saprebbe spiegare l’evoluzione storico-filosofica del concetto di sovranità, se ci si applicasse? Dico, se ci si applicasse per sempre, 12 ore al giorno, senza fare altro. Gli entrerebbe in testa prima o poi? Non lo so, anzi, non credo. Merito per questo una medaglia ad honorem dalla federazione motociclettara?

Ovviamente no. Nessuno mi acclamerà campione del mondo di moto ad honorem. Quelli, i motociclettari, sono persone serie. Le onoreficenze non le buttano mica via.
Secondo me, caro Rettore, neanche la laurea dovrebbe essere svenduta. Non in questo modo, almeno. Quella di Urbino poi non è mica l’Università di Cip&Ciop. E’ un’istituzione culturale importante del nostro paese, e non c’è bisogno certo che glielo ricordi io. Perché umiliare così il valore della Cultura, del sacrificio, della volontà di eleversi?

Io tutto questo lo trovo ingiusto. Non dirò spregevole immondo osceno intollerabile umiliante.
No. Mi basta dire che lo trovo profondamente ingiusto.

Con affetto.
Damnesiac

Tratto da: http://lnx.kontrokultura.org/index.php/2005/06/01/lettera-aperta-al-magnifico-rettore-delluniversita-di-urbino-2/#postcomment

fabio80
05-06-2005, 15:10
beh però ha dannatamente ragione...

Haku
05-06-2005, 15:47
Tosto questo Damnesiac!! :eek:

Lorekon
05-06-2005, 16:10
il linguaggio da pezzo satirico annacqua il messaggio IMHO.

in ogni caso ha sacrosanta ragione;

va da sè che le lauree ad minchiam a personaggi famosi squalificano solo gli atenei che le conferiscono;
sono abbastanzina felice che il mio ex-ateneo, con tutti i difetti che ha, che io sappia di queste cose non ne ha mai fatte.



d'altra parte una laura in "scienze delle comunicazioni"... bho! mi lascia un pò perplesso (confesso apertamente che sono un grande razzista in questo senso).

dibe
05-06-2005, 22:02
beh però ha dannatamente ragione...

già...

samu76
06-06-2005, 08:15
quoto in pieno....

non sono laureato ne tantomeno la sto facendo la laurea...


ma ricordatevi che siamo in Italia... oltre al nome (famoso in tutto il mondo).... qui quello che tira è il dio denaro....

RaouL_BennetH
06-06-2005, 09:34
L'unica cosa che rende vana questa giusta critica, secondo me, è il fatto che l'autore non si sia firmato con nome e cognome ma con uno pseudonimo.

Wagen
06-06-2005, 10:09
Non avendo fatto l'università forse non riesco a pieno a capire perché vi incavolate tanto, non é che lui o vasco con quella laurea andranno a lavorare, é come se gli avessero dato una medaglia o una targhetta, non vedo dove sta il problema

fabio80
06-06-2005, 10:30
Non avendo fatto l'università forse non riesco a pieno a capire perché vi incavolate tanto, non é che lui o vasco con quella laurea andranno a lavorare, é come se gli avessero dato una medaglia o una targhetta, non vedo dove sta il problema


che è una presa per il culo verso chi la laurea se la guadagna

e poi una laurea ad honorem a vasco o valentino? e perchè non a rocco siffredi? anche lui è un genio della comunicazione, trovamene uno che riesce a creare un impero facendo vedere uccelli :asd:

cva da sè che sc delle comunicaz.. vabbè :sofico:

Wagen
06-06-2005, 10:48
che è una presa per il culo verso chi la laurea se la guadagna

e poi una laurea ad honorem a vasco o valentino? e perchè non a rocco siffredi? anche lui è un genio della comunicazione, trovamene uno che riesce a creare un impero facendo vedere uccelli :asd:

cva da sè che sc delle comunicaz.. vabbè :sofico:

ma non é una vera laura, ripeto, é una riconoscenza come una targa o un attestato.

fabio80
06-06-2005, 11:29
ma non é una vera laura, ripeto, é una riconoscenza come una targa o un attestato.


una laurea ad honorem se possibile è anche superiore a una laurea liscia poichè conquistata (almeno in teoria) per evidenti meriti dimostrati...

Cfranco
06-06-2005, 14:24
Da laureato la cosa non mi fà né caldo né freddo .
L' Università di Urbino si è voluta fare un po' di pubblicità usando Rossi ?
OK , ma a me che me frega ?
Rossi ha preso un pezzo di carta di nessun valore pratico ?
OK , ma io perché dovrei arrabbiarmi ?

Sulla lettera invece avrei molto da dire , personalmente trovo la lettera un semplice esempio di "invidia rodex" , lo stesso stampo di mentalità che bollava Leonardo Da Vinci come un ignorante perché non aveva seguito i corsi universitari .
Per me una laurea é una certificazione di una capacità , che può essere acquisita con lo studio , ma può anche nascere dalla applicazione del genio , strada di gran lunga più impervia e che richiede capacità di gran lunga superiori , di Rossi ( Vasco o Valentino che siano ) in Italia ce ne sono veramente pochi , mentre di laureati che vengono fuori senza sapere un cappero ce n'é a bizzeffe .

samu76
06-06-2005, 14:48
certo... avere la laurea non implica essere "migliore" di altri...

ma onestamente, una laurea (ad honorem) almeno che sia data con "giudizio" e non a casaccio....
una lurea in comunicazioni a Rossi, sinceramente, non gliela vedo.... che nesso avrebbe una moto con una laurea simile?

dupa
06-06-2005, 15:29
Ragazzi, qui gli unici poveri disgraziati son quei poveracci che prenderanno una laurea in quell'università del terzo mondo.

E poveracci pure quei disgraziati che avranno il coraggio di iscriversi a quell'università nei prossimi anni..

Ridicoli.

fabio80
06-06-2005, 15:30
Ragazzi, qui gli unici poveri disgraziati son quei poveracci che prenderanno una laurea in quell'università del terzo mondo.

E poveracci pure quei disgraziati che avranno il coraggio di iscriversi a quell'università nei prossimi anni..

Ridicoli.


lo iulm di milano? costa pure un boato :D

Northern Antarctica
06-06-2005, 17:28
(cut)

Nessuno mi acclamerà campione del mondo di moto ad honorem.

(cut)



Questo è il punto. Cerchiamo di immedesimarci nel dover ricevere un titolo del genere.

A me personalmente verrebbe da ridere, apprezzerei di sicuro la cosa ma la pergamena andrebbe prima o poi a finire nel pacco delle varie "goliardate" che conservo. In che modo potrei andarne fiero? Se me ne vantassi in giro ovviamente farei ridere i polli. Se ci credessi sarei un caso clinico.

Ecco, la pergamena con su scritto "ad honorem" ha più o meno questo significato, un po' meno goliardico ma della stessa sostanza. Che bisogno c'è di scrivere una cosa del genere e di ribadire l'importanza della laurea conseguita con gli esami?

samu76
06-06-2005, 17:44
a parer mio la laurea ad honorem (data in alcune circostanze, vedi entrambi i Rossi :) ) equivale a prendere per i fondelli l'Italia intera!

fabio80
06-06-2005, 18:18
Questo è il punto. Cerchiamo di immedesimarci nel dover ricevere un titolo del genere.

A me personalmente verrebbe da ridere, apprezzerei di sicuro la cosa ma la pergamena andrebbe prima o poi a finire nel pacco delle varie "goliardate" che conservo. In che modo potrei andarne fiero? Se me ne vantassi in giro ovviamente farei ridere i polli. Se ci credessi sarei un caso clinico.

Ecco, la pergamena con su scritto "ad honorem" ha più o meno questo significato, un po' meno goliardico ma della stessa sostanza. Che bisogno c'è di scrivere una cosa del genere e di ribadire l'importanza della laurea conseguita con gli esami?

già, però vedi, in fondo il tipo ha ragione... se conferiscono una laurea ad honorem in ing quelchevuoi al tizio taldeitali perchè ha dimostrato anche senza preparazione accademica di sapere il fatto suo la cosa assume determinati connotati, se la danno a vasco, con tutto rispetto, o a rossi, sa molto di farsa

a ognugno il suo, a quei due la laurea primo non serviva ma poi imho manco ci azzecca poi tanto per non dire nulla

più che applaudire quei babbalei allo iulm avrebbero dovuto incazzarsi come iene

va beh che, passatemelo, ma stiamo parlando di laurea in sdc per cui... :D :D :D

BadMirror
06-06-2005, 23:27
Rieccomi, ho letto tutto. Fa piacere che qualcuno abbia anche messo in risalto la frase che ho sottolineato ;)

Ho letto i pareri, li comprendo, a parte forse quello di CFranco, la questione dell'"invidia" non la capisco, quella sulla "capacità" ancora meno, la questione che "ci rode", ci rode si, tirare in ballo citazioni Leonardiane poi è quantomeno controproducente, in confronto a lui i 2 Rossi sono meno di niente e poi lui aveva superato i "dottori" nel loro campo, cosa ben diversa ;)

Non ho info sull'autore, men che meno mi interessa, volevo concentrarmi sullo scritto, che se non fosse stato redatto da una sola persona potrebbe essere stato composto dalla mano di moltissimi studenti allo stesso modo.

La mia posizione si capisce, uno ha più titoli iridati che capelli in testa, pieno di premi, soldi, per l'amor di Dio guadagnati (in questo mondo che ha perso ogni logica si può dire), l'altro riempie stadi anche se invita il pubblico a fare a gara di rutti.
Insomma, la "targhetta" primo perde importanza (nel loro campo) di fronte agli altri trionfi (serve forse ad avere un bel cappello per fare una bella carnevalata sul podio), fa perdere importanza alla università che la conferisce, ma soprattutto non ha assolutamente nessun senso.
Perchè se il fine è quello di dire che sono stati dei "grandi comunicatori" allora non vedo perchè non premiare con il nobel ognuno dei nostri nonni (e mi verrebbero altre cento categorie diverse in mente), che in quanto a cose da comunicare ne sanno forse dieci volte tanto, ma purtroppo nè cantano nè fanno le pieghe sulla moto, nè hanno mai avuto il piacere di vedersi conferire neanche una stretta di mano ad honorem. Senza contare che tutto ciò fa veramente apparire quella facoltà come la macchietta delle università italiane, io fossi uno dei suoi studenti, sarei incazzato a morte.

;)

p.s. non pensate che ce l'abbia a morte coi 2 citati, tifo rossi in motogp e Vasco non mi fa nè caldo nè freddo. Ce l'ho coi magnifici rutton....ehm......rettori scusate.

Cfranco
07-06-2005, 09:45
Ho letto i pareri, li comprendo, a parte forse quello di CFranco, la questione dell'"invidia" non la capisco, quella sulla "capacità" ancora meno, la questione che "ci rode", ci rode si, tirare in ballo citazioni Leonardiane poi è quantomeno controproducente, in confronto a lui i 2 Rossi sono meno di niente e poi lui aveva superato i "dottori" nel loro campo, cosa ben diversa ;)
[cut]
Invece Leonardo é proprio il caso emblematico , perché é stato maltrattato dagli "studiosi" del tempo in quanto era un "tecnico da bottega" tanto da andarsene in Francia .
Oggi i "tecnici da bottega" sono gente che sa "solo" andare in moto o "far fare gare di rutti" , dimenticandosi che dietro questi gesti apparentemente banali ci sono capacità semplicemente inarrivabili ai più , che si consolano dicendo che quelli sono saltimbanchi da strapazzo , che passano la vita a divertirsi , "invece io che ho preso una laurea ..." , quando la prendono anche loro ... ecco , si sentono perduti , viene a mancare quel senso di superiorità , come se qualcuno facesse loro notare che anche fare i saltimbanchi non é affatto lavoro semplice e mettere in fila 5 titoli mondiali é una cosa che riesce solo ai superumani , che l' immagine di Valentino Rossi é un capolavoro di marketing che vale miliardi ( in euro ) ed é stato creato con un lavoro e un' applicazione che tanti non riescono neanche a concepire . Se un titolo di laurea si dovesse misurare secondo i risultati raggiunti invece che secondo i libri mandati a memoria nessuno più di loro due meriterebbe una laurea in comunicazioni sociali , sono partiti dal niente e hanno creato un impero mediatico di dimensioni inarrivabili , quale altro laureato può mostrare risultati altrettanto grandi ?
Riescono a farsi vedere al TG anche quando vanno in giro con una bambola gonfiabile o quando ruttano sul microfono , non sono dei laureati in comunicazione sociale , la comunicazione sociale sono loro , in futuro la loro opera sarà dentro libri che spiegheranno "come costruire un mito" , altri seguiranno i loro insegnamenti e tenteranno di ripercorrerne le orme .
Hanno creato un mercato e un' immagine che semplicemente ridicolizza i risultati di tanti laureati veri , esattamente come Leonardo ridicolizzò i professori dell' epoca superandoli nel loro campo .
Per questo , per i toni di patetica invida , per la disperazione che traspare da parte di gente che non può più dire "Rossi é un ignorante , IO sono laureato" , perché é una lettera di gente rosa dalla sconfitta , sconfitta sul suo campo da un dilettante , per questo dico che loro due si meritano la laurea più di tanta gente che si manda giù qualche libro a memoria , senza capirne il significato , e poi non riescono neppure a fare promozione per un lassativo .

samu76
07-06-2005, 11:29
ti capisco... e comprendo te e quella massa di pecore che ci credono nelle cose in cui hai detto...
daltronde non mi stupirei se tu non ti facessi la cura di tutti i caz*o di programmi quali piccolo fratello, fattoria dei miei stivali, l'isola dei maiali etc etc....

potrebbero dare la laurea ad honorem allora, anche al papa, giovanni paolo II, secondo il tuo ragionamento, lui è riuscito a radunare 4000000 di persone.... e non a fare gare di rutti :) o vedere moto/auto!

L da Vinci, è stato un grande genio, ha inventato tante cose (di cui tutt'ora ne siamo felici...), non è stato compreso dai suoi contemporanei... ma almeno ha inventato qualcosa di utile! e per questo tutt'ora è ricordato a distanza di secoli...

ma tra due secoli, cosa si ricorderà la gente? della pagliacciata di laurea data ai Rossi o delle cose che hanno inventato o fatto? certo, entraranno negli annali come conquistatori di 5 campionati mondiali e di aver radunato migliaia di persone... ma alla fine... che hanno fatto?
a me, personalmente non comunicano nulla! li apprezzo come cantante e pilota, ma non come "comunicatori"

per radunare un gruppo di persone non ci vuole poi tanto (si fa per dire), un po di pubblicità, un po di bravura e tanti tanti soldi....

se non esistesse la tv, pensi che le qualità comunicative dei Rossi sarebbero servite a qualcosa?
nessuno li conoscerebbero..... come tanti altri campioni (di sport e non) che non avendo soldi, o esercitanto in un campo "poco" interessante (o redditizio) non sono conosciuti dalle pecore


Riescono a farsi vedere al TG anche quando vanno in giro con una bambola gonfiabile o quando ruttano sul microfono , non sono dei laureati in comunicazione sociale , la comunicazione sociale sono loro , in futuro la loro opera sarà dentro libri che spiegheranno "come costruire un mito" , altri seguiranno i loro insegnamenti e tenteranno di ripercorrerne le orme .

da qui si capisce che la cultura media attuale dei "giovani" è veramente sotto i tacchi....

ognuno ha le sue idee in proposito... ma allora, la laurea ad honorem la voglio pure io!


P.S.: spero che mio figlio/a, quando ne avrò, segua il suo ideale innanzitutto... ma che non cerchi di seguire le orme di alcuni "campioni" con la volontà di laurearsi :)

BadMirror
07-06-2005, 12:29
Invece Leonardo é proprio il caso emblematico , perché é stato maltrattato dagli "studiosi" del tempo in quanto era un "tecnico da bottega" tanto da andarsene in Francia .
Oggi i "tecnici da bottega" sono gente che sa "solo" andare in moto o "far fare gare di rutti" , dimenticandosi che dietro questi gesti apparentemente banali ci sono capacità semplicemente inarrivabili ai più , che si consolano dicendo che quelli sono saltimbanchi da strapazzo , che passano la vita a divertirsi , "invece io che ho preso una laurea ..." , quando la prendono anche loro ... ecco , si sentono perduti , viene a mancare quel senso di superiorità , come se qualcuno facesse loro notare che anche fare i saltimbanchi non é affatto lavoro semplice e mettere in fila 5 titoli mondiali é una cosa che riesce solo ai superumani , che l' immagine di Valentino Rossi é un capolavoro di marketing che vale miliardi ( in euro ) ed é stato creato con un lavoro e un' applicazione che tanti non riescono neanche a concepire . Se un titolo di laurea si dovesse misurare secondo i risultati raggiunti invece che secondo i libri mandati a memoria nessuno più di loro due meriterebbe una laurea in comunicazioni sociali , sono partiti dal niente e hanno creato un impero mediatico di dimensioni inarrivabili , quale altro laureato può mostrare risultati altrettanto grandi ?
Riescono a farsi vedere al TG anche quando vanno in giro con una bambola gonfiabile o quando ruttano sul microfono , non sono dei laureati in comunicazione sociale , la comunicazione sociale sono loro , in futuro la loro opera sarà dentro libri che spiegheranno "come costruire un mito" , altri seguiranno i loro insegnamenti e tenteranno di ripercorrerne le orme .
Hanno creato un mercato e un' immagine che semplicemente ridicolizza i risultati di tanti laureati veri , esattamente come Leonardo ridicolizzò i professori dell' epoca superandoli nel loro campo .
Per questo , per i toni di patetica invida , per la disperazione che traspare da parte di gente che non può più dire "Rossi é un ignorante , IO sono laureato" , perché é una lettera di gente rosa dalla sconfitta , sconfitta sul suo campo da un dilettante , per questo dico che loro due si meritano la laurea più di tanta gente che si manda giù qualche libro a memoria , senza capirne il significato , e poi non riescono neppure a fare promozione per un lassativo .

Belle parole, ma ripeto, sbagliato il concetto. ;)
Leonardo ha superato i dottori nel loro stesso campo, non vedo come lo abbiano fatto i 2 sovracitati.
Superumani? Permettimi di dubitare sulla tua scala dei valori, o meglio, sulle collocazioni che dai a meriti personali che certo non coinvolgono che una minima parte della cultura umana, per me i superumani sono ben altri, che lavorano e danno la vita per lo sviluppo del sapere di tutta l'umanità, non di se stessi. Rossi è sicuramente un supercampione, a lui spetta ogni onore nelle competizioni a cui partecipa, ma se allarghiamo lo sguardo è pur sempre una competizione sportiva, una tra le tante, non c'è niente che lo leghi a una qualsiavoglia disciplina in grado di giustificare una laurea.
Il tuo discorso, scusa, non ha senso, c'è gente pur laureata che non sa fare un caxxo come ci sono tantissimi piloti che in confronto a Rossi sono delle mezze seghe. Come ci sono molti laureati con le palle, dei veri "supercampioni" se ti piace il termine.
E quindi? A ognuno il suo campo, mi sembra normale.
Facile confrontare Rossi "il supercampione" con "quelli che si rubano la laurea", cioè i "supermediocri". Facile, bravo, giusto per mettere le mani avanti e trovare un trucco per aver ragione. E no, è scorretto amico mio ;)
Non starò più a discuterne, per chi fa l'università con ben altri stimoli è lampante che a ognuno devono essere destinate le onorificenze del suo campo senza invadere quello degli altri.
Hai speso un sacco di bell eparole per dire che loro "se la meritano più di....", ora però scendiamo dai paragoni che, diciamocelo, ti sei creato per spianarti la strada, ci sono molti che l'università la fanno con passione e se Rossi viene a confrontarsi con loro sul loro campo gli fanno barba e capelli. Però è strano, loro la laurea se la devono cmq guadagnare, un campione del mondo di MOTOCICLISMO (non la trovo la facoltà di motogp...) invece può aspettare che gliela regalino. Ah già, ma tanto non vale niente......è solo un premio simbolico.....


...oltre al danno pure la beffa.....


p.s. sulla frase della "comunicazione sono loro" (ma quando mai, forse per chi recepisce tutto quello che gli passano passivamente, chi invece vuole un rapporto attivo si indirizza da solo verso ben altra comunicazione e ben altra cultura, quella vera) ha già riassunto tutto samu76, ma se per te è più importante quanto si comunica rispetto a cosa, ok, in bocca al lupo, io la penso diversamente e non poco.
Ho la sensazione che tu te la sia presa forse da fan di Rossi più che dal resto, se così fosse ti dico subito che è il caso che rileggi serenamente tutto dall'inizio, io tifo Rossi e anche per me è un superpilota, un superPILOTA, non un "superuomo" ;)

Cfranco
07-06-2005, 13:51
Belle parole, ma ripeto, sbagliato il concetto.
Leonardo ha superato i dottori nel loro stesso campo, non vedo come lo abbiano fatto i 2 sovracitati.
Superumani? Dubito sulla tua scala dei valori, per me i superumani sono ben altri, che lavorano e danno la vita per lo sviluppo del sapere di tutta l'umanità.
[cut]
Intendiamoci , perché forse sei tu che non hai capito una cosa , I signori Rossi hanno avuto una Laurea Honori Causa in Comunicazione Sociale , mica in Ingegneria Aereospaziale o in Medicina .
In cosa consiste il corso di laurea in Comunicazione Sociale ?
Consiste nell' occuparsi di pubblicità , di moda , di marketing , e anche di :tutti i caz*o di programmi quali piccolo fratello, fattoria dei miei stivali, l'isola dei maiali etc etc....
Se ti inorridisce che esista un corso di laurea che si occupa di queste tematiche sociali , della comunicazione intesa come veicolo di promozione e/o di esaltazione di personaggi dello sport e dello spettacolo , dovresti rivolgerti al ministero della pubblica istruzione , da questo punto di vista non posso che essere d' accordo , ma ...
Per come la vedo io , nel contesto della Comunicazione Sociale i signori citati sono dei geni , pur non essendo professionisti come quelli che creano popstar o trasmissioni come quelle di sopra .

E' questo che secondo me non avete capito , se esiste un corso di laurea che si occupa di come creare fenomeni mass-mediatici , bolle di sapone e pubblicità , nessuno merita la laurea più di loro , se invece secondo voi i corsi di laurea dovrebbero occuparsi di cose serie avete semplicemente sbagliato bersaglio .

potrebbero dare la laurea ad honorem allora, anche al papa, giovanni paolo II, secondo il tuo ragionamento, lui è riuscito a radunare 4000000 di persone....
La laurea Honoris Causa al Papa non possono darla , é già laureato :O

ChristinaAemiliana
07-06-2005, 14:29
Una laurea honoris causa a Rossi? Beh, è un'idea buffa e tutto sommato innocua, sono ragionevolmente certa che Rossi per primo l'ha presa come una goliardata e un'occasione per fare un po' di casino indossando il tocco accademico al posto del solito cappellino.

Chi ci fa una magra figura è il rettore dell'ateneo coinvolto, che ha acconsentito ad abbassare il titolo rilasciato dalla sua università fino al livello di barzelletta, di cosa da ridere.

Gli studenti, a mio avviso, possono dormire sonni tranquilli, perché un Valentino Rossi provvisto di laurea ha, come dottore, la stessa credibilità che ha come astronauta il nipotino di un mio caro amico e collega, al quale ho portato in regalo, di ritorno dagli USA, un pigiamino a forma di tuta spaziale delle missioni shuttle.

Certo, la faccenda in sè è priva di senso, è come se un bel giorno il comitato olimpico decidesse di conferire a Rubbia la medaglia d'oro honoris causa per l'inseguimento individuale perché lui dà a tutti il buon esempio recandosi in facoltà in bicicletta. Tuttavia, se proprio vogliamo farne una questione di principio, direi che è più ragionevole arrabbiarsi perché un rettore di un'università italiana ha fatto la figura della persona priva di buonsenso e disposta a svendere l'immagine dell'ateneo in cambio di un po' di notorietà. Per il resto, non credo che sia vero che la laurea conferita dall'università in questione abbia perso valore: se il nostro rettore concedesse il titolo di ingegnere energetico honoris causa a Beppe Grillo si direbbe che il rettore è un pirla, non che lo sono i nostri laureati! Tutt'al più, questo sì, dovrebbero infuriarsi le persone che hanno ricevuto una laurea ad honorem per effettivi meriti sul campo...;)

Wagen
07-06-2005, 16:55
IMHO fate troppo puzzo per nulla, é un'onoreficenza e nulla più ha solo valore simbolico come una targhetta o una medaglietta, non é che domanì Vasco con quella laurea va a cercare lavoro e si vanta di averla presa...mah alle volte non capisco perché si debba cercare la polemica su tutto (non me ne voglia chi non la pensa come me, ho iniziato con un IMHO ;) )

BadMirror
08-06-2005, 08:25
edit: vedi sotto

BadMirror
08-06-2005, 08:40
Tuttavia, se proprio vogliamo farne una questione di principio, direi che è più ragionevole arrabbiarsi perché un rettore di un'università italiana ha fatto la figura della persona priva di buonsenso e disposta a svendere l'immagine dell'ateneo in cambio di un po' di notorietà.

Come al solito ci intendiamo subito e direi finalmente, visto che con gli altri si stava travisando il tema principale. ;)

La laurea non ha perso valora, ma, almeno per me, ha perso valore l'istituzione stessa, che il rettore rappresenta. Il punto è questo, l'univ ha deciso di farsi pubblicità e hanno scelto un paio di grandi miti che stanno "simpatici" un pò a tutti (chissà se avessero scelto qualcun altro di un pò meno popolare ma ugualmente efficace cosa sarebbe successo).

Ma vi sembra che tutto ciò abbia senso?

Vi sembra che un ateneo per farsi pubblicità debba investire in queste pagliacciate mediatiche?
Ma perchè non spendere i soldi e il tempo, preziosi, in iniziative culturali o anche eventi di altro genere, che possono avere risonanza nazionale e attirare l'interesse di molte più persone? O in un pò di comunicazione diretta con gli studenti, invertendo la tendenza oramai mostruosa alla completa spersonalizzazione, alla completa mancanza del rapporto università/professore/studente? Possibile che il valore di tali iniziative sia così sceso da non interessare neanche gli stessi organi che dovrebbero esistere per tutto ciò?

Oramai tutto è uno show, tutto è inquinato dai media e dallo strapotere mediatico ("comunicativo sociale" direbbe cfranco) ed è questo che mi fa incazzare (in senso figurato, non è che sto qui a sbattere pugni, sono abbastanza sereno), certo si può dire "ma si, in fondo non è questa gran cosa, passerà come le altre senza conseguenze", forse sarà che il mio metro è diverso e mi va bene tutto, ma non mi va bene che si giochi con ciò che dovrebbe essere il nostro vanto internazionale, la cultura, in Italia sono nate e si sono sviluppate discipline tra le più alte a livello mondiale e vedere certi teatrini mi rattrista.
Mi rattrista anche vedere gente che corre dietro il pezzo di carta o che fa l'univ "tanto per", ma questo è un altro discorso, non si può sempre giustificare una cosa tirandone in ballo un'altra.

;)

BadMirror
08-06-2005, 08:54
IMHO fate troppo puzzo per nulla, é un'onoreficenza e nulla più ha solo valore simbolico come una targhetta o una medaglietta, non é che domanì Vasco con quella laurea va a cercare lavoro e si vanta di averla presa...mah alle volte non capisco perché si debba cercare la polemica su tutto (non me ne voglia chi non la pensa come me, ho iniziato con un IMHO ;) )


La polemica non è nè su Vasco nè sull'altro, è sui modi di farsi pubblicità, soprsttutto per una facoltà di comunicazione sociale, dove a quanto pare insegnano a "svendersi" in maniera furba invece che a promuoversi in maniera intelligente.
;)

ChristinaAemiliana
08-06-2005, 12:15
Come al solito ci intendiamo subito e direi finalmente, visto che con gli altri si stava travisando il tema principale. ;)


Già ;)

E infatti sottoscrivo parola per parola tutto ciò che hai detto, ma in particolare questo:


Vi sembra che un ateneo per farsi pubblicità debba investire in queste pagliacciate mediatiche?
Ma perchè non spendere i soldi e il tempo, preziosi, in iniziative culturali o anche eventi di altro genere, che possono avere risonanza nazionale e attirare l'interesse di molte più persone? O in un pò di comunicazione diretta con gli studenti, invertendo la tendenza oramai mostruosa alla completa spersonalizzazione, alla completa mancanza del rapporto università/professore/studente? Possibile che il valore di tali iniziative sia così sceso da non interessare neanche gli stessi organi che dovrebbero esistere per tutto ciò?


Ammesso che l'ateneo avesse effettivamente bisogno di farsi pubblicità (e non stento a crederlo, visto l'amore per la cultura che dimostra la maggioranza dei giovani), non ritengo cmq che un'università debba avvalersi del testimonial famoso come se fosse un'azienda che produce biscotti. Un ateneo si fa conoscere mediante le iniziative culturali che propone, attraverso i risultati e le pubblicazioni del proprio personale e, naturalmente, grazie alla qualità della propria didattica e dei propri laureati. Se tutto questo già esiste ma non desta interesse, il problema è a monte, nella pochezza intellettuale che sta dilagando, e non si risolve certo prostituendo l'immagine della cultura e travestendola da spettacolino di piazza.

Ad ogni modo, è vero che a molti la cultura semplicemente non interessa, ma è anche vero che tanti ragazzi la perdono di vista per mancanza di comunicatività di chi dovrebbe diffonderla. Quanta gente ho visto, nel mio lavoro di tutor, che stava per mollare gli studi non per scarsa volontà, ma perché non capiva più dove stava andando, cosa stava facendo, perché incontrava certe difficoltà? Tutte persone che hanno ripreso motivazione e passione solo perché hanno trovato qualcuno che li ascoltasse dall'altra parte della cattedra. Alcuni sono addirittura già laureati con ottimi voti. E sottolineo che nessuno di questi ragazzi ha mai chiesto nè ottenuto sconti o trattamenti preferenziali, ma solo risposte alle loro domande.

BadMirror
08-06-2005, 13:02
Già ;)


Ad ogni modo, è vero che a molti la cultura semplicemente non interessa, ma è anche vero che tanti ragazzi la perdono di vista per mancanza di comunicatività di chi dovrebbe diffonderla. .


Già, e mettici anche che basta accendere la tv o aprire un giornale per vedere gente che per grattarsi la pancia viene pagata centinaia di euro al giorno, sportivi che guadagnano milioni, ragazzine che danno il c**o e idem, gente che si iscrive a un quiz sperando di trovare la soluzione dei propri problemi in un pacco....
L'università che ti lascia in mezzo al mare senza darti nessun aiuto ma chiedendo tasse sempr epiù alte, il tasso di disoccupazione, le leggi sul lavoro temporaneo "una botta e via" e tutto il resto.
Non mi sorprende che la cultura sia stata messa sotto i piedi, d'altra parte dovresti saper bene che i musei, tanto per citare un esempio, sono da almeno un secolo diventati dei mercati di investimento e evasione fiscale (e grazie agli amici di oltreoceano anche dei veri e propri "circhi itineranti"). E negli altri campi non stiamo messi meglio.

Cmq tanto ci capiamo ;)

ChristinaAemiliana
09-06-2005, 12:55
Già, e mettici anche che basta accendere la tv o aprire un giornale per vedere gente che per grattarsi la pancia viene pagata centinaia di euro al giorno, sportivi che guadagnano milioni, ragazzine che danno il c**o e idem, gente che si iscrive a un quiz sperando di trovare la soluzione dei propri problemi in un pacco....
L'università che ti lascia in mezzo al mare senza darti nessun aiuto ma chiedendo tasse sempr epiù alte, il tasso di disoccupazione, le leggi sul lavoro temporaneo "una botta e via" e tutto il resto.
Non mi sorprende che la cultura sia stata messa sotto i piedi, d'altra parte dovresti saper bene che i musei, tanto per citare un esempio, sono da almeno un secolo diventati dei mercati di investimento e evasione fiscale (e grazie agli amici di oltreoceano anche dei veri e propri "circhi itineranti"). E negli altri campi non stiamo messi meglio.


Eh sì, lo so bene...

Quello che non capisco e non capirò mai è come si possa ritenersi soddisfatti senza concludere, nella vita, qualcosa che dia soddisfazione personale...soddisfazione, intendo, per essersi fatti il mazzo e aver ottenuto qualcosa in cambio, qualcosa che derivi dal prorpio impegno, dal sudore della propria fronte. Intendiamoci eh, sarei ben felice di essere ricchissima di famiglia o così fortunata da vincere qualche premio che mi consenta di vivere di rendita tutta la vita, ma quello sarebbe solo il punto di partenza che mi permetterebbe di dedicarmi a ciò che mi piace senza dovermi preoccupare di portare a casa uno stipendio. Fare la bella vita perché hai vinto al telequiz o perché sei così bella che ti pagano fior di quattrini per sculettare mezz'ora in tv...sì, bello, ma poi? I tuoi risultati concreti quali sono, cosa hai fatto tu nella vita? Hai avuto culo e basta? Quanto agli sportivi con ingaggi da favola, per carità, loro almeno svolgono un lavoro, si allenano, faticano...è quello che prendono che è smisurato. Eppure sono questi i modelli di persone vincenti che si propinano ai giovani...lo studioso non è cool, al massimo è una macchietta che fa ridere. Il vero furbo è quello che ottiene il massimo senza impegnarsi in niente, meglio ancora se imbrogliando...

Gli amici di oltreoceano, poi, per noi provano sentimenti contrastanti...ammirano e invidiano la nostra storia, la nostra arte, i nostri studiosi e i nostri scienziati...ma proprio per questo trovano spregevole il modo in cui calpestiamo tutto ciò...


Cmq tanto ci capiamo ;)

Come sempre! :) ;)

Wagen
10-06-2005, 04:14
Badmirror e Christina,
il problema che voi ponete é reale, ma non è certo ne' colpa ne' tantomeno incrementato dalla laurea ai 2 Rossi!
E pre la precisione, a Vasco é stata data dallo lulm di Milano, a Valentino dall'Uni di Urbino

Wagen
10-06-2005, 04:32
Eh sì, lo so bene...

Quello che non capisco e non capirò mai è come si possa ritenersi soddisfatti senza concludere, nella vita, qualcosa che dia soddisfazione personale...soddisfazione, intendo, per essersi fatti il mazzo e aver ottenuto qualcosa in cambio, qualcosa che derivi dal prorpio impegno, dal sudore della propria fronte. Intendiamoci eh, sarei ben felice di essere ricchissima di famiglia o così fortunata da vincere qualche premio che mi consenta di vivere di rendita tutta la vita, ma quello sarebbe solo il punto di partenza che mi permetterebbe di dedicarmi a ciò che mi piace senza dovermi preoccupare di portare a casa uno stipendio. Fare la bella vita perché hai vinto al telequiz o perché sei così bella che ti pagano fior di quattrini per sculettare mezz'ora in tv...sì, bello, ma poi? I tuoi risultati concreti quali sono, cosa hai fatto tu nella vita? Hai avuto culo e basta? Quanto agli sportivi con ingaggi da favola, per carità, loro almeno svolgono un lavoro, si allenano, faticano...è quello che prendono che è smisurato. Eppure sono questi i modelli di persone vincenti che si propinano ai giovani...lo studioso non è cool, al massimo è una macchietta che fa ridere. Il vero furbo è quello che ottiene il massimo senza impegnarsi in niente, meglio ancora se imbrogliando...

Gli amici di oltreoceano, poi, per noi provano sentimenti contrastanti...ammirano e invidiano la nostra storia, la nostra arte, i nostri studiosi e i nostri scienziati...ma proprio per questo trovano spregevole il modo in cui calpestiamo tutto ciò...



Come sempre! :) ;)


Cristina, hai ragione, ma c'é anche tanta gente che propio non c'arriva a fare certe cose, a capire certi concetti. Credo che nessuno sia contento di lavorare 8 o 10 ore al giorno in una fabbrica sudicia e con la mensa che fa schifo...tutti sognano un ufficio con il riscaldamento d'inverno e l'aria condizionata d'estate. A non tutti pero', specialmente ora, é permesso avere questo (non ce la fanno i laureati certe volte...). E allora ecco che l'unico modo per svoltare, per cambiare qualcosa, é il culo in un quiz o il fare la velina etc. Certo c'é chi lo fa per dar da mangiare al propio ego, ma credo che mai come adesso da quarant'anni a questa parte molta gente anche con un titolo di studio é consapevole che l'unico modo per non campare di stenti é il culo (in tutti i sensi! :D )

BadMirror
10-06-2005, 11:24
Cristina, hai ragione, ma c'é anche tanta gente che propio non c'arriva a fare certe cose, a capire certi concetti. Credo che nessuno sia contento di lavorare 8 o 10 ore al giorno in una fabbrica sudicia e con la mensa che fa schifo...tutti sognano un ufficio con il riscaldamento d'inverno e l'aria condizionata d'estate. A non tutti pero', specialmente ora, é permesso avere questo (non ce la fanno i laureati certe volte...). E allora ecco che l'unico modo per svoltare, per cambiare qualcosa, é il culo in un quiz o il fare la velina etc. Certo c'é chi lo fa per dar da mangiare al propio ego, ma credo che mai come adesso da quarant'anni a questa parte molta gente anche con un titolo di studio é consapevole che l'unico modo per non campare di stenti é il culo (in tutti i sensi! :D )

Non volevamo dire che chi va a un quiz è un povero fesso, anche io ci andrei di corsa se me lo proponessero ;) parlavamo però di una mentalità che influenza gran parte della società, non puoi negare che in italia il gioco, le scommesse, le lotterie, i gratta e vinci, i quiz, i video poker etc... sono qualcosa di più che un semplice svago. MA cmq era un esempio tra tanti per analizzare una situazione più generale, cioè che il laureato oggi è spesso ne volentieri considerato:

a) un figlio di papà
b) uno che nonostante la teoria non sa levarsi un dito di... :D
c) uno che nonostante tutto sta lottando per niente, tanto dopo la laurea è uguale
d) uno che entrando nel mondo del lavoro alla fine deve essere posto al pari di chi non ha studiato, solo perchè chi già lavora sembra in qualche modo "più maturo"

Ti antepongo subito il fatto che sono uno strenuo sostenitore dei meriti personali e che le quattro opzioni di cui sopra si verificano eccome, se uno è più bravo pur non essendo laureato va benissimo che spetti a lui il posto, MA da qui a farne una regola eh no, io che mi sto prendendo una laurea a pesci in faccia non mi ci faccio prendere, il mio migliore amico lavora in fabbrica da anni ma non mi ha mai rinfacciato nulla ne mi ha mai accusato di "non essere utile alla società" quanto lui.
Cosicchè devi capirmi, ogni volta che vedo che la "laurea" viene veramente trattata come "un pezzo di carta" sia da chi studia sia da chi amministra lo studio e conferisce lauree a dx e a manca per un ritorno di immagine, un pò mi girano ;)

ChristinaAemiliana
10-06-2005, 14:51
Cristina, hai ragione, ma c'é anche tanta gente che propio non c'arriva a fare certe cose, a capire certi concetti. Credo che nessuno sia contento di lavorare 8 o 10 ore al giorno in una fabbrica sudicia e con la mensa che fa schifo...tutti sognano un ufficio con il riscaldamento d'inverno e l'aria condizionata d'estate. A non tutti pero', specialmente ora, é permesso avere questo (non ce la fanno i laureati certe volte...). E allora ecco che l'unico modo per svoltare, per cambiare qualcosa, é il culo in un quiz o il fare la velina etc. Certo c'é chi lo fa per dar da mangiare al propio ego, ma credo che mai come adesso da quarant'anni a questa parte molta gente anche con un titolo di studio é consapevole che l'unico modo per non campare di stenti é il culo (in tutti i sensi! :D )

Naturalmente sottoscrivo tutto quello che ha detto BadMirror, e aggiungo qualcosa. :p

In primo luogo mi preme precisare che non è vero che "laurea = lavoro comodo, privo di componenti manuali, al caldo d'inverno e al fresco d'estate"...ci sono un mio amico geologo e una mia amica ricercatrice ad agraria che sono sempre in giro per scavi e rilevamenti e faticano fisicamente quanto uno che scarica cassette ai mercati generali...e in più devono anche sorbirsi la parte teorica della questione, formulare studi e modelli, pubblicare articoli...e prendono 800 euro al mese.

Fatta questa precisazione...senz'altro è verissimo che non tutti possiedano l'attitudine allo studio. Però ciò non implica che in quel caso l'unica speranza di farsi strada sia un colpo di fortuna! C'è un conoscente di mia madre che si è fatto strada vendendo e comprando immobili...ha iniziato ristrutturando case e ora ha una grossa impresa e si occupa di rimodernare ville, interi palazzi, addirittura castelli...prende un vecchiume, lo trasforma e lo vende, e dalla sua impresa escono alberghi di lusso, sale da banchetti, case per vip. Quest'uomo avrà sì e no la terza media, ma ha saputo sfruttare le proprie capacità.

Ecco, è questo, IMHO, che manca oggi...una sana meritocrazia. C'è una grande confusione, non si è più ragionevolmente sicuri di poter raccogliere i frutti del proprio impegno, quindi l'unica alternativa allettante è la strada mordi-e-fuggi, perché è sempre più difficile investire anni del proprio futuro pensando che esiste una probabilità niente affatto trascurabile di ritrovarsi con un pugno di mosche.

L'aspetto più grave della faccenda è che questa tendenza, oltre a essere generata automaticamente dalla non-meritocrazia italiana, è esasperata dal fatto che, mediaticamente, il modello della persona "vincente" che viene proposto è quello dell'individuo che ha ottenuto ricchezza e notorietà per culo (le veline vengono scelte tra gruppi di ragazze ugualmente belle, anzi spesso le vincitrici non sono le più belle...i vincitori dei quiz vincono non perché abbiano un bagaglio di nozioni infinitamente superiore agli altri, ma perché vengono estratti per giocare e capitano loro le domande giuste...eccetera) e non perché si è fatto un mazzo così...

Wagen
11-06-2005, 00:28
meritocrazia...
ognuno di noi nasce con delle attitudini:
chi per lo studio
chi per mettere un pallone dove vuole usando i piedi
chi con una maggiore sensibilità su 2 ruote
chi con una bella voce
chi con la capacità di scrivere testi che toccano i cuori


sta poi alla abilità (e alla fortuna) di ognuno di noi saperle far fruttare.

Quindi la meritocrazia di cui parli in fondo c'é, o forse mi volevi dire che chi ha l'attitudine allo studio dovrebbe guadagnare di più di uno che ha l'attitudine a cantare?

ChristinaAemiliana
11-06-2005, 01:27
No, tutto il contrario...probabilmente non mi sono spiegata: non parlavo solo dello studio, ma in generale. Anche perché dire che chi studia di più è il più bravo e il più bello di tutti e deve guadagnare di più sarebbe, chiedo perdono per il termine, una disumana caxxata! :D

Quello che intendevo dire è che mi sta bene che il "riuscire" dipenda da vari fattori, e che tra questi vi sia anche la fortuna: ma quando la fortuna diventa il solo fattore determinante o quasi, allora le cose non quadrano più.

Lo studio è solo uno dei tanti esempi di impegno a lungo termine che si possono fare. Se uno è bravo a cantare, l'impegno vorrà dire esercitarsi a usare sempre meglio la voce e a interpretare canzoni, se un altro scrive bene l'impegno significherà affinare e migliorare il proprio stile. E così via.

A questo punto, la meritocrazia significa che ognuna di queste persone dalle diverse attitudini raccoglierà i frutti del proprio lavoro e del proprio impegno. Magari chi è stato fortunato ne raccoglierà un po' di più.

Invece, come funzionano spesso e volentieri le cose qui? Chi sono le persone vincenti mediaticamente additate a modello, gli idoli delle folle? Si può scegliere tra:

- L'oca giuliva che sculetta in TV, arrivata lì perché scelta in quanto vincitrice nonsisacome del tale concorso, il 75% delle partecipanti del quale erano più belle e spigliate di lei;

- Il tipetto insulso che vince un milione di euro al telequiz perché l'hanno sorteggiato per partecipare e casualmente gli hanno fatto le domande che sapeva;

- L'imbecille che ha partecipato al reality show di turno, selezionato più o meno casualmente tra i richiedenti;

- Lo sportivo che ha avuto la fortuna di avere talento per uno sport i cui professionisti sono strapagati;

- Eccetera.

D'altra parte, se ti fai il mazzo, non hai alcuna sicurezza di riuscire non dico ad arrivare alla posizione di idolo delle folle o di ricco sfondato, ma nemmeno di tirare a campare...oggigiorno non si può più dire "io sono oggettivamente bravo nel mio lavoro quindi non mi ritroverò mai col sedere per terra"...

Sic stantibus rebus, ti credo che la gente non abbia più voglia di impegnarsi, e caso particolare, di studiare (che è appunto un'attività che richiede anni di impegno).

anonimizzato
11-06-2005, 14:28
Il tizio ha tutta la mia comprensione perchè personalmente pure a me ha dato fastidio questa cosa della laura a Rossi, e si badi bene che l'ultimo che deve essere incolpato di ciò è proprio Rossi che non c'entra niente ma di chi gli l'ha voluta conferire.

Tuttavia devo anche segnalare come lo stesso autore della lettera sia scaduto nel becero, gratuito ed inutile insulto a Vasco Rossi la cui, pur essendo anche in questo caso fonte di discussione, la laurea honoris causa in scienze della comunicazione assegnatagli ha comunque un suo senso.

Saluti.

anonimizzato
11-06-2005, 14:31
tra l'altro non sò voi ma, ascoltando tutto il giorno radiodeejay al lavoro, ho notato che stanno facendo un pubblicità mostruosa proprio alla facoltà di scienze della comunicazione di cui tra l'altro mi hanno detto che prima era a numero chiuso mentre ora fanno entrare cani e porci.

Che siano alla frutta?

Wagen
11-06-2005, 14:48
OK

Ok, ci eravamo capiti male ;)

ChristinaAemiliana
11-06-2005, 15:16
Ok, ci eravamo capiti male ;)

;)