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View Full Version : Dottorato di ricerca... buona scelta oppure no?


maxsanty
02-05-2005, 15:12
Ciao, mi sono laureato da poco :fagiano: in ingegneria meccanica e il mio proff mi ha proposto un dottorato di ricerca. Che ne pensate?

E meglio però che faccia una premessa sulla mia storia per permettere di capire meglio il problema.

Compio 27 anni ad Agosto, sono del 1978. Dal primo anno di università lavoro presso uno studio (chiamiamolo tecnico) con un ingegnere civile che per lavoro effettua calcoli statici di case palazzi ponti ecc, e per hobby effettua calcoli ad elementi finiti di strutture sia civili che industriali tipo cisterne ecc ecc. Adesso logicamente il mio capo vuole che resti qui con lui e mi passa uno stipendio di 1200€ netti finchè non faccio l'esame di stato poi si vedrà se entrare in società oppure libero professionista. Io qui ho imparato ad adoperare diversi software molto importanti e penso (ma sopratutto spero) di aver acquisito una certa piccola esperienza in entrambi i campi citati. Il problema è la proposta del proff che mi stimola molto visto che sono sempre stato attirato (non so perchè) dall'ambiente universitario... insomma mi piace il posto a PD (direte ma sei fuori? eppure...) mi piace studiare mi piace l'altra dottoranda che c'è là...

Allora il proff mi ha proposto, visto che non sono passato con un punteggio molto alto (101), di restare a lavorare dove sono adesso, di fare il concorso per il dottorato e viste le scarse probabilità di beccare la borsa di studio di fare il dottorato senza borsa. Ciò implica tre anni a spese mie :mbe: . Voi ridirete ma sei fuori? Lo so però sempre il proff mi ha detto che non ho obblighi, non ho impegni fissi, posso anche decidere l'argomento della tesi di dottorato...

Cosa pensate? Sono pazzo a provare nell'impresa oppure mollo tutto e vado a lavorare in azienda? (Tutti i miei amici laureati dopo max 2,5 mesi hanno trovato lavoro a 1000-1100€ al mese netti senza straordinari con possibilità oggettive di crescita).

Bye
m.

Northern Antarctica
02-05-2005, 15:17
Il dottorato in pratica serve solo ad una cosa: alla carriera universitaria.

Vuoi diventare professore universitario e vuoi che questo sia IL lavoro della tua vita? Allora fai il dottorato, investi tutto il tempo su questo e lascia perdere il lavoro attuale. Ovviamente, per quanto i professori possano giurare e spergiurare che il posto è "tuo", nulla te lo garantisce a priori.

Se vuoi farlo per cultura personale o per aggiungere una riga al curriculum allora lascia perdere, lavora e goditi la vita ;)

maxsanty
02-05-2005, 15:44
Se vuoi farlo per cultura personale o per aggiungere una riga al curriculum allora lascia perdere, lavora e goditi la vita ;)

C@zzarola, allora dici che potendo scegliere qualche argomento non prettamente di ricerca di base, ma che so più applicativo tipo la progettazione di qualche organo o macchina specifica (pompe turbine ventilatori aeromotori ecc ecc) non potrei aumentare la professionalità nel campo e magari conoscere un pò di gente, aziende che a PD ruotano attorno all'uni?

Forse intendi che probabilmente all'uni non fai esperienza degna di questo nome, in azienda la fai ma all'uni....


Ovviamente, per quanto i professori possano giurare e spergiurare che il posto è "tuo", nulla te lo garantisce a priori.


Beh, questo è il minimo non è possibile GARANTIRE, nessuno di questi tempi garantisce si parla solo di possibilità...

Vabbè, questo è un'inizio ti ringrazio.

Bye
m.

plutus
02-05-2005, 15:50
non credere alle promesse che ti fanno, mai, nè avere una "morale" in tal senso...
credimi, ne so qualcosa... :stordita:

Espinado
02-05-2005, 15:54
sguardo dall'esterno (faccio economics) ha ragione northern, per la direzione che hai preso il dottorato nn serve a granché (a meno che la ricerca che farai ti dia grandi soddisfazioni dal pdv personale).

Lorekon
02-05-2005, 20:16
piuttosto un bel PhD all'estero, qua in Italia ormai il dottorato lo danno a tutti e purtroppo il livello medio è molto calato (l'eccellenza ce la scordiamo).

Espinado
02-05-2005, 23:01
ma quello è veramente una cosa per pochi, penso che poi lui sia già troppo anziano.

maxsanty
03-05-2005, 09:00
ma quello è veramente una cosa per pochi, penso che poi lui sia già troppo anziano.

hai ragione, ma non c'è nessuno che ha fatto questo percorso che mi sa dire come si è trovato se è stata una cosa interessante ecc ecc?

Bye
m.

Lorekon
03-05-2005, 15:08
ma quello è veramente una cosa per pochi, penso che poi lui sia già troppo anziano.


veramente c'è gente che inizia il PhD anche a 30 anni (il mio ex-compagno di lab).

penso che non sia visto come una successiva tappa nell'istruzione di una persona, ma come una "qualifica" in più, quindi scissa dall'età (a differenza del Dottorato).

cmq nn è difficilissimo ottenere un PhD all'estero, per lo meno nel mio settore (biologia) se hai un pò di compretenze e delle referenze presentabili (già unprof dell'uny va già benissimo, di solito il relatore o il correlatore).

MSciglio
03-05-2005, 16:53
Come gia' ti ha detto Northern Antarctica se decidi per il dottorato allora dovrai continuare per la strada universitaria altrimenti e' una semplice e pura perdita di tempo. Alle azienda non interessa (in generale) minimamente che tu abbia il PhD o no. Meglio una persona piu' giovane sulla quale investire.

Northern Antarctica
03-05-2005, 16:58
Come gia' ti ha detto Northern Antarctica se decidi per il dottorato allora dovrai continuare per la strada universitaria altrimenti e' una semplice e pura perdita di tempo. Alle azienda non interessa (in generale) minimamente che tu abbia il PhD o no. Meglio una persona piu' giovane sulla quale investire.

Quoto, straquoto, stampo, ritaglio, incornicio ed appendo in camera :D

Espinado
03-05-2005, 18:21
sicuramente nn un dottorato italiano. un phd può essere utile, ma solo se le ricerche accademiche hanno applicazione pratica a vista d'occhio e si sono raggiunti profili di assoluta eccellenza.

MSciglio
03-05-2005, 18:26
sicuramente nn un dottorato italiano. un phd può essere utile, ma solo se le ricerche accademiche hanno applicazione pratica a vista d'occhio e si sono raggiunti profili di assoluta eccellenza.

Oltre tutto puo' avere senso all'estero dove si laureano giovanissimi, non in Italia dove l'eta' media e' 28 anni :)

maxsanty
04-05-2005, 08:51
Oltre tutto puo' avere senso all'estero dove si laureano giovanissimi, non in Italia dove l'eta' media e' 28 anni :)

Beh, fanno tutte lauree brevi però.
Manca la specializzazione, non mi dire che un laureato a 20 anni americano "vale" (fra virgolette) come uno da noi a 25... (e sottolineo a 25 quindi nei tempi giusti non come me in ritardo)
IL Phd in pratica completa il percorso a livello delle nostre vecchie facoltà IMHO.

In ogni caso ho capito. Meglio lavorare e vaffan@@@ il dottorato nè se preso come hobby nè se preso sul serio.

Mah...
allora è meglio che spedisca qualche curriculum e cerchi un lavoro più adatto al mio percorso...

Grazie ancora per le risposte, come al solito in questo Forum chiedere delle info su qualcosa ti fa vedere aspetti non considerati.
Infatti sinceramente non credevo che il dottorato fosse così mal considerato anzi pensavo fosse un qualcosa di ambito che ne sò...
Evidentemente mi sbagliavo di brutto.

Bye
m.

plutus
04-05-2005, 09:20
come uno da noi a 25... (e sottolineo a 25 quindi nei tempi giusti non come me in ritardo)

io ho finito a 24 a dire il vero :D


.
Infatti sinceramente non credevo che il dottorato fosse così mal considerato anzi pensavo fosse un qualcosa di ambito che ne sò...

ti confermo che le aziende lo considerano come una perdita di tempo...

MSciglio
04-05-2005, 13:23
Beh, fanno tutte lauree brevi però.
Manca la specializzazione, non mi dire che un laureato a 20 anni americano "vale" (fra virgolette) come uno da noi a 25... (e sottolineo a 25 quindi nei tempi giusti non come me in ritardo)
IL Phd in pratica completa il percorso a livello delle nostre vecchie facoltà IMHO.


Non vorrei sbagliarmi ma credo proprio che anche all'estero per poter fare un PhD non basti la laurea breve ma serva la laurea specialistica.

Sul fatto che un laureato di 20-21 anni all'estero ne sappia meno di uno di 25 nostro non saprei proprio onestamente. Non ne sarei cosi' sicuro. Hanno un approccio molto diverso dal nostro e sicuramente acquisiscono conoscenze molto piu' "vendibili" in termini lavorativi.

maxsanty
04-05-2005, 14:13
Sul fatto che un laureato di 20-21 anni all'estero ne sappia meno di uno di 25 nostro non saprei proprio onestamente. Non ne sarei cosi' sicuro. Hanno un approccio molto diverso dal nostro e sicuramente acquisiscono conoscenze molto piu' "vendibili" in termini lavorativi.

Anchio non sono così sicuro che loro siano più "vendibili", la cultura (chiamiamola così) non è una cosa che si apprende in fretta, bisogna "digerirla". Non si impara ad usare il cervello (penso che sia questo quello che conta di più) semplicemente con le nozioni. Serve del tempo di elaborazione che può essere diverso per ogni individuo. Quindi mi spiace ma sono dubbioso sul fatto che un laureato a 20 anni sia confrontabile con uno a 25 (o 24 che dir si voglia), anche il tempo ha una sua importanza.
Questo è IMHO.

Bye
m.

MSciglio
04-05-2005, 14:47
Anchio non sono così sicuro che loro siano più "vendibili", la cultura (chiamiamola così) non è una cosa che si apprende in fretta, bisogna "digerirla". Non si impara ad usare il cervello (penso che sia questo quello che conta di più) semplicemente con le nozioni. Serve del tempo di elaborazione che può essere diverso per ogni individuo. Quindi mi spiace ma sono dubbioso sul fatto che un laureato a 20 anni sia confrontabile con uno a 25 (o 24 che dir si voglia), anche il tempo ha una sua importanza.
Questo è IMHO.

Bye
m.

Le mie impressioni nascono da esperienza dirette. Come hai detto tu la cultura occorre digerirla ma la cultura che realmente conta e' quella che acquisisci durante il periodo lavorativo e non le infinite nozioni teoriche propinate nel corso di Ingegneria. A questo punto il laureato (brillante) italiano si trova a 25 anni con tante nozioni puramente teoriche che ben poco riscontro hanno con la realta' lavorativa. A 25 anni un laureato straniero avra' gia' 4-5 anni di esperienza lavorativa alla spalle e ti lascio immaginare come questo faccia una gran differenza.

maxsanty
04-05-2005, 15:47
Le mie impressioni nascono da esperienza dirette. Come hai detto tu la cultura occorre digerirla ma la cultura che realmente conta e' quella che acquisisci durante il periodo lavorativo e non le infinite nozioni teoriche propinate nel corso di Ingegneria. A questo punto il laureato (brillante) italiano si trova a 25 anni con tante nozioni puramente teoriche che ben poco riscontro hanno con la realta' lavorativa. A 25 anni un laureato straniero avra' gia' 4-5 anni di esperienza lavorativa alla spalle e ti lascio immaginare come questo faccia una gran differenza.

Non sono completamente daccordo, l'esperienza non è una manna che fa diventare una persona infinitamente brava rispetto ad un altra. Ci sono casi dove anzi non è richiesta per niente.
Cmq possiamo stare qua a parlarne ore e ore che poco cambia. ;)

Ti saluto

Bye
m.

Smasher_Devourer
04-05-2005, 17:25
Entro nella discussione per parlare di esperienze dirette (finito dottorato lo scorso anno).
Phd e dottorato sono la stessa identica cosa.
All'estero può essere più facile, più difficile e (come per prendere la laurea) dipende molto dal paese e dall'università che considerate: sempre per esperienza diretta in Olanda l'unica differenza notevole è che il phd dura 4 anni invece di 3 e che non hai mai richieste di fare didattica (fare da assistente in pratica) da parte dei Prof. come invece succede puntualmente in Italia.
La qualità di quello che si fa dipende trooooppo dal Prof., dipartimento, università che si sceglie (sia in Italia che all'estero) per poter dire che in Italia vale poco e all'estero tanto.
Occorre poi specificare che significa valore: se intendi fare il dottorato e poi cercare lavoro rischi di aver buttato 3 anni.
Ci sono casi invece di persone che hanno fatto un dottorato molto tecnico, in collaborazione con alcune aziende, ed è poi stato immediatamente assunto da tali aziende, senza fare la classica gavetta (che poi è stata fatta durante i 3 anni praticamente). Come fare che questo sia il tuo caso??? impossibile esserne sicuri: basta parlare chiaro con il Prof. ed essere sicuro che il Prof. sia affidabile ed interessato al tuo progetto.
Infine, ed è la cosa più comune, il dottorato è un viatico per la carriera universitaria (condizio sine qua non).
Con la mia esperienza ti dico: MAI accettare di fare niente aggratis.
Capisco che lo faresti come hobby, ma....un minimo di ricompensa monetaria ci deve essere sempre.

maxsanty
04-05-2005, 18:17
Entro nella discussione per parlare di esperienze dirette (finito dottorato lo scorso anno).
Phd e dottorato sono la stessa identica cosa.
All'estero può essere più facile, più difficile e (come per prendere la laurea) dipende molto dal paese e dall'università che considerate: sempre per esperienza diretta in Olanda l'unica differenza notevole è che il phd dura 4 anni invece di 3 e che non hai mai richieste di fare didattica (fare da assistente in pratica) da parte dei Prof. come invece succede puntualmente in Italia.
La qualità di quello che si fa dipende trooooppo dal Prof., dipartimento, università che si sceglie (sia in Italia che all'estero) per poter dire che in Italia vale poco e all'estero tanto.
Occorre poi specificare che significa valore: se intendi fare il dottorato e poi cercare lavoro rischi di aver buttato 3 anni.
Ci sono casi invece di persone che hanno fatto un dottorato molto tecnico, in collaborazione con alcune aziende, ed è poi stato immediatamente assunto da tali aziende, senza fare la classica gavetta (che poi è stata fatta durante i 3 anni praticamente). Come fare che questo sia il tuo caso??? impossibile esserne sicuri: basta parlare chiaro con il Prof. ed essere sicuro che il Prof. sia affidabile ed interessato al tuo progetto.
Infine, ed è la cosa più comune, il dottorato è un viatico per la carriera universitaria (condizio sine qua non).
Con la mia esperienza ti dico: MAI accettare di fare niente aggratis.
Capisco che lo faresti come hobby, ma....un minimo di ricompensa monetaria ci deve essere sempre.

Quindi diciamo che non lo escluderesti a priori...
La tua esperienza fino ad adesso è stata positiva?
Considera anche che per quello che ho fatto finora sono predisposto alla libera professione quindi l'azienda non DOVREBBE considerare la mia assunzione ma la mia professionalità nel collaborare...
Secondo te il dottorato (ripeto considerato prettamente tecnico e non ricerca di base astratta...) potrebbe aiutare questa professionalità o la impedisce e basta.

Ti ringrazio per la risposta

Bye
m.

Smasher_Devourer
05-05-2005, 07:47
La tua esperienza fino ad adesso è stata positiva?

Certamente positiva: bell'ambiente, fatto tante cose interessanti, sono stato quasi un anno all'estero, adesso però siamo tutti bloccati in attesa di una possibili riforma (bella o brutta che sia...ma questo è un altro discorso).

Secondo te il dottorato (ripeto considerato prettamente tecnico e non ricerca di base astratta...) potrebbe aiutare questa professionalità o la impedisce e basta.

Purtroppo non esiste una verità unica: ti dico che alcuni miei colleghi che hanno iniziato il dottorato con me, con il preciso obiettivo di fare ricerca rivolta alle aziende hanno sicuramente fatto 3 anni di esperienze utili che sono servite loro per entrare in queste aziende "dalla porta principale".
Se invece di fare 3 anni di dottorato fossero andati subito a lavorara?? Chi può dirlo??
Ci sono stati però anche casi di ragazzi lasciati a loro stessi per 3 anni dai loro prof. che quindi non credo possano dire di avere fatto una esperienza positiva :(
In ogni caso ti ripeto che senza retribuzione (per quanto minima....la borsa di studio è sui 800€ netti al mese) io non mi muoverei in nessun caso....

maxsanty
05-05-2005, 08:17
In ogni caso ti ripeto che senza retribuzione (per quanto minima....la borsa di studio è sui 800€ netti al mese) io non mi muoverei in nessun caso....

Bene ti ringrazio sarà mio dovere cercare di sviscerare questo punto eventualmente.

Bye
m.

recoil
10-05-2005, 21:58
io il dottorato lo farei anche ma con borsa di studio. senza no, non se ne parla. non posso restare 3 anni senza prendere un centesimo...

maxsanty
11-05-2005, 17:05
io il dottorato lo farei anche ma con borsa di studio. senza no, non se ne parla. non posso restare 3 anni senza prendere un centesimo...


Si, ma io penso di continuare l'attività nello studio...

Bye
m.

The_ouroboros
20-07-2007, 18:00
edited