View Full Version : Perchè riusciamo a leggere solo al centro del campo visivo?
L'altro giorno mi facevo questa domanda...il nostro campo visivo copre una gran parte dell'ambiente di fronte a noi, ma per quale motivo il cervello elabora ad un livello superiore (tale da permettere ad esempio la lettura o l'analisi dei dettagli)solo la parte molto più ristretta che fissiamo direttamente? Nelle parti restanti percepiamo al massimo luce,colori e movimenti...
Mi chiedevo, tutto questo dipende dalla retina (magari le zone "periferiche" hanno una minor "risoluzione"), dal nervo ottico, o magari dal cervello che non può elaborare una quantità maggiore di informazioni visive efficacemente? Esistono animali in natura che sfruttano la vista in maniera più efficace?
Dovrebbe essere una questione di occhio, non di cervello.
La visione periferica è più indistinta mentre la visione centrale è la più accurata.
spinbird
15-02-2005, 21:37
Originariamente inviato da gpc
Dovrebbe essere una questione di occhio, non di cervello.
La visione periferica è più indistinta mentre la visione centrale è la più accurata.
imho è tutto l'opposto
certo la resa visiva è migliore al centro dell'occhio e peggiora digradando verso l'esterno, ma l'attenzione rimane sempre e cmq nel centro esatto
basta spostare il punto di attenzione di 5-10° che non si riesce più a leggere
Originariamente inviato da spinbird
imho è tutto l'opposto
certo la resa visiva è migliore al centro dell'occhio e peggiora digradando verso l'esterno, ma l'attenzione rimane sempre e cmq nel centro esatto
basta spostare il punto di attenzione di 5-10° che non si riesce più a leggere
Ma non è quello che ho scritto? :what:
spinbird
15-02-2005, 21:45
Originariamente inviato da gpc
Ma non è quello che ho scritto? :what:
no:p
io ho detto che si, c'è un peggioramento della "qualità visiva" digradando verso l'esterno, ma è evidente solo verso i bordi del campo visivo
per scostamento di 10-15° dal centro la risoluzione ottica dell'occhio è praticamente uguale che al centro, ciononostante a questa angolazione non si riesce a distinguere le lettere ovvero a leggere
Originariamente inviato da spinbird
no:p
io ho detto che si, c'è un peggioramento della "qualità visiva" digradando verso l'esterno, ma è evidente solo verso i bordi del campo visivo
per scostamento di 10-15° dal centro la risoluzione ottica dell'occhio è praticamente uguale che al centro, ciononostante a questa angolazione non si riesce a distinguere le lettere ovvero a leggere
Boh, può essere... :what:
Allora non lo so...
ChristinaAemiliana
15-02-2005, 23:02
Io vorrei anche sapere perché di notte la visione periferica è più distinta. Capita spesso infatti, al buio, di vedere con la coda dell'occhio la sagoma di un oggetto presente nella stanza, ma poi se si tenta di guardarlo direttamente non lo si distingue più. ;)
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Io vorrei anche sapere perché di notte la visione periferica è più distinta. Capita spesso infatti, al buio, di vedere con la coda dell'occhio la sagoma di un oggetto presente nella stanza, ma poi se si tenta di guardarlo direttamente non lo si distingue più. ;)
Da quello che so io, ma magari a questo punto mi sbaglio, la disposizione dei recettori nell'occhio non è omogenea.
La parte periferica è più predisposta a rilevare movimenti e sagome, a "intravedere", mentre la parte centrale è preposta alla vista particolareggiata. Mi pare che questo tipo diverso di funzioni fosse una conseguenza della concentrazione di coni e bastoncelli, i due tipi di cellule presenti sulla retina. Solo che un tipo, non ricordo quale, è sensibile alla luce in generale e l'altro ai colori: quelli sensibili alla luce, però, "vedono" meglio al buio di quelli sensibili ai colori, di conseguenza in condizioni di scarsa illuminazione si percepiscono le forme e non i colori. Visto che nella zona periferica sono più abbondanti le cellule di questo tipo, ecco perchè di notte capita di vedere con la coda dell'occhio, ma quando si presta attenzione non si riesce a distinguere più bene l'oggetto.
Credo, eh...
Originariamente inviato da gpc
Credo, eh...
Nella retina c'è una parte detta FOVEA MACULA del diametro di poco meno di di mezzo milimetro ( corrispondente ad un angolo di visione di un solo grado) che è quella che ha la massima accuità visiva . Quindi se si vuole leggere bisogna che l'immagine ricada sempre nella macula ed è perquesto che l'occhio compie velocissimi movimenti nel campo visivo per poter mettere sempre a fuoco molti particolari .
http://www.anisn.it/scuola/strumenti/visione/fovea.htm
Originariamente inviato da gpc
Da quello che so io, [cut]
Credo, eh...
E' sostanzialmente esatto , la retina ha un' alta concentrazione di coni ( per i colori ) al centro e bastoncelli alla periferia .
Per la domanda del topic credo che la risposta sia :
"L'elaborazione finale della visione avviene nella corteccia visiva primaria: a questo livello, infatti, tutte le informazioni riguardanti un oggetto (forma, colore, movimento ecc) sono riunite consentendo una visione globale. [cut] . Le fibre che registrano le immagini nella parte centrale del campo visivo hanno pero’ uno spazio enorme nella corteccia visiva; piu’ dell’80% dell’area visiva primaria, infatti, e’ destinato ai soli 30 gradi centrali del campo visivo. Questo avviene perche’ le immagini registrate dalla macula sono piu’ complesse e cariche di informazioni molto particolareggiate mentre la retina periferica invia impulsi assai meno dettagliati: e’ chiaro quindi che la parte maggiore di corteccia visiva deve lavorare per analizzare gli stimoli che giungono dal centro della retina. Al suo interno la corteccia visiva e’ organizzata in diversi strati ciascuno dei quali ha una specifica funzione nel registrare l’immagine visiva."
Il resto : http://www.quipo.it/occhio/VieotticheFISIOLOGIA.html
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Io vorrei anche sapere perché di notte la visione periferica è più distinta. Capita spesso infatti, al buio, di vedere con la coda dell'occhio la sagoma di un oggetto presente nella stanza, ma poi se si tenta di guardarlo direttamente non lo si distingue più. ;)
Il centro della retina e' ricco di coni, recettori specializzati per la visione a colori , che pero' per funzionare richiedono quantita' elevate di luce , nella periferia ci sono i bastoncelli , recettori che invece funzionano in bianco e nero pero' riescono a funzionare anche con pochissima luce.
Quando c'e' poca luce conviene guardare le cose con la visione periferica perche' solo i bastoncelli stanno funzionando
http://www.diodati.org/scritti/2002/g_colori/colori04.asp
Ma, scusate, al centro della retina, dove si trova l'inserzione del nervo ottico, sapevo che c'è una zona assolutamente cieca, e infatti l'occhio deve compiere molti rapidi movimenti per inquadrare completamente unìimmagine, e poi il cervello elimina il "buco".
Avrei un'altra domanda se c'è qualche esperto: ho avuto in passato episodi di quella che è stata diagnosticata come emicrania oftalmica. In quei momenti il campo visivo si restringeva notevolmente, tanto da perdere quasi la visione periferica, e al centro dell'occhio era presente la ben nota (a chi ne soffre) aura visiva. Qualcuno sa dirmi che cosa succede nell'occhio (o nel cervello) in quei momenti?
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