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View Full Version : Legge italiana sulle successioni. Cosa ne pensate??


MACC
15-11-2004, 11:16
Vorrei i vostri pareri...
Brevemente spiego. La legge italiana in materia di succesioni ereditarie divide le successioni in testamentarie e non.
In quelle non tesramentarie si divide il patrimonio del defunto in proporzioni dettate dalla legge in base al grado di parentela.
In quelle testamentarie la situazione cambia.
Se il defunto ha lasciato testamento questo lo si deve seguire MA non intaccando le quote di legittima dei successori. Cosa significa questo.... significa Es. che se un padre vuole lasciare tutto il suo patrimonio ad uno solo dei suoi due figli (per motivi vari..) non può. Perchè andrebbe a ledere la quota di legittima (stabilita per legge) dell'altro figlio. Ma questo non si estende solo tra padri e figli... Ma anche con parenti tipo sorelle fratelli nel caso in cui non ci fossero figlii.
O meglio... la legge stabilisce delle quote di proprietà spettanti agli eredi indipendentemente dalla volontà del defunto.
Questo spiega la legge per la solidarietà nei confronti dei famigliari.
Un altro esempio da portare sarebbe se gli eredi fossero solo il cognuge e i fratelli del defunto. Anche se il defunto ha stabilito che l'intero suo patrimonio vada al cogniuge, la legge impone che una quota (la quota di legittima) vada anche agli eventuali fratelli.

Parere personale. Questa legge è stata fatta anni e anni fa quando la FAMIGLIA aveva un'aspetto molto differente da come viena vista oggi. Oggi la situazione è cambiata. Le coppie si lasciano separandosi e divorziando (n.b. sono due cose totalmente differenti..), si convive magari con figli di un precedente rapporto, si fanno figli avendo già altri figli di un precedente rapporto e via dicendo...
Fatto sta, in sostanza, che a volte può benissimo capitare che per giri strani, in caso di morte parte del tuo patrimonio finisca a qualcuno (famigliare) a cui tu non vorresti arrivino 5 lire! E tutto questo oltretutto imposto dalla legge!
Oggi i rapporti interfamigliari non sono più saldi (magari per forza) come una volta... Oggi se uno ha litigato con il fratello di tua moglie, tronca i contatti e via andare. Ma nel momento di disgrazie queste persone potrebbero arrivare a rivendicare la loro quota di spettanza di una succesione.
Tutto questo perchè sta capitando anche me una situazione che mi sta dando alquanto sui nervi, in quanto dei componenti della famiglia con cui non voglio avere NIENTE ache vedere in caso di disgrazie possono per legge richiedere parte del frutto del mio lavoro e dei sacrifici della mia vita. E questo non lo voglio. Ho fatto sacrifici, ho sudato, mi sono guadagnato qualcosa, decido IO a che lo voglio lasciare.
Questo ovviemente questo è il mio parere. Poi se qualcuno ne sa di più e mi può anche dare un consiglio, ben venga. Se desidera posso anche spiegare la mia situazione attuale....

Comunque cosa ne pensate voi??
Ciao:)

cerbert
15-11-2004, 11:24
Ehhhm, vediamo se ho capito...
Secondo la legge italiana io posso scrivere in un testamento (ipotesi): "Lascio tutto al mio figlio secondogenito (che non ho) perchè il mio primogenito (che non ho) è un benemerito [mariuolo] a cui auguro di passare il resto della sua vita sulla tazza del water" e questo non verrebbe comunque considerato?

Da una parte ne capisco il senso, spesso capita che dinamiche famigliari "marcite" per colpe distribuite equamente, diventino però delle lotte tra parenti che si ritengono "unica vittima" della malignità degli altri... però mi pare comunque poco adeguata.

Forse qualcuno degli "avvocati" del Forum potrebbe pronunciarsi con maggiore autorevolezza della mia.

MACC
15-11-2004, 11:36
Originariamente inviato da cerbert
Ehhhm, vediamo se ho capito...
Secondo la legge italiana io posso scrivere in un testamento (ipotesi): "Lascio tutto al mio figlio secondogenito (che non ho) perchè il mio primogenito (che non ho) è un benemerito [mariuolo] a cui auguro di passare il resto della sua vita sulla tazza del water" e questo non verrebbe comunque considerato?

Da una parte ne capisco il senso, spesso capita che dinamiche famigliari "marcite" per colpe distribuite equamente, diventino però delle lotte tra parenti che si ritengono "unica vittima" della malignità degli altri... però mi pare comunque poco adeguata.

Forse qualcuno degli "avvocati" del Forum potrebbe pronunciarsi con maggiore autorevolezza della mia.

Esatto. Una parte dei tuoi lasciti per lagge va anche al primogenito. Una cosa da aggiungere è che la legge lo tutela, ma è lui che deve fare richiesta della suo quota, altrimenti il testamento va tenuto per buono. Ma considerando che al giorno d'oggi la gente (anche famigliari) si ammazza per due soldi, lui ha lo strumento per legge per richiedere la sua parte.
Oltretutto in certi casi rientrano anche le donazioni fatte in vita!!!!
Significa Es. che se tu in vita hai dato 10.000 euro all'alsilo mariuccia come donazione, questa viene calcolata nell'asse ereditario, e se è stata lesa una quota di legittima di un erede questo può richiedere che parte dei soldi dati in donazione vengano usati per colmare la sua quota.
Questo per dire che non riesci nemmeno a cavartela donando quello che hai solo al figlio buono....
Bisognerebbe o intestare prima della morte o vendere.
Dimenticavo... certo che uno poi può sempre rinunciare alla sua quota... Ma quando mai capita!?? :D

SaMu
15-11-2004, 11:45
Sarei per liberalizzare il tutto: ognuno dovrebbe essere libero di distribuire quanto ha costruito a chi vuole.

Bet
15-11-2004, 11:47
MACC faccio un po' fatica a seguirti.
Anche perchè mi pare che i legittimatari siano solo il coniuge, i figli legittimi, i figli naturali e gli ascendenti legittimi.
Altri non ve ne sono, per cui non rischi che i tuoi beni vadano molto distante dai rapporti più stretti. Se poi non volessi che parte dei tuoi beni vadano a qualcuno tra i parenti più stretti, c'è una possibilità preventiva: per esempio, se uno non volesse che parte vada al coniuge e supponendo con una certa logica che i rapporti siano troncati, c'è la possibilità del divorzio... il coniuge non è più coniuge e a lui non spetta nulla... sempre che non ci siano norme di cui non sono a conoscenza. Per i figli, questi devono essere riconosciuti: più in là di questo non puoi andare, non c'è dubbio. Del resto è una norma generale che tutela anche da abusi.
Cmq le quote di legittima sono solo per una parte del patrimonio, per il resto puoi disporre come vuoi.

MACC
15-11-2004, 11:57
Originariamente inviato da Bet
MACC faccio un po' fatica a seguirti.
Anche perchè mi pare che i legittimatari siano solo il coniuge, i figli legittimi, i figli naturali e gli ascendenti legittimi.
Altri non ve ne sono, per cui non rischi che i tuoi beni vadano molto distante dai rapporti più stretti. Se poi non volessi che parte dei tuoi beni vadano a qualcuno tra i parenti più stretti, c'è una possibilità preventiva: per esempio, se uno non volesse che parte vada al coniuge e supponendo con una certa logica che i rapporti siano troncati, c'è la possibilità del divorzio... il coniuge non è più coniuge e a lui non spetta nulla... sempre che non ci siano norme di cui non sono a conoscenza. Per i figli, questi devono essere riconosciuti: più in là di questo non puoi andare, non c'è dubbio. Del resto è una norma generale che tutela anche da abusi.
Cmq le quote di legittima sono solo per una parte del patrimonio, per il resto puoi disporre come vuoi.

Se non ricordo male, in caso non ci siano figli, quindi discendendi, una parte va alla moglie ed una anche agli eventuali fratelli e sorelle del defunto. Ovvio che la quota è poca, ma può dare comunque fastidio.
Metti caso che l'eredità consiste in un unico bene. Una frazione di esso per quanto piccola sia spetta (se la richiedono ovviamente) anche a loro. E come tutte le comproprietà se tu vuoi disporre totalmente del bene li devi liquidare....

Son d'accordo con te che i problemi nascono dalle parentele strette, ed infatti sono i casi più brutti...
Comunque è giusto sapere tutto questo perchè potrebbe capiatare (come nella mia famiglia) che se dovesse mancare un elemento tutto il lavoro di una vita insieme andrebbe anche ad altre persone che non si meritano che uno schiaffo!

Gianpaolo81
15-11-2004, 12:03
Secondo me è una legge che tiene conto anche dei casi, e non sono pochi, in cui persone anziane vengono circuite in fin di vita da parenti o da estranei che vogliono mettere le mani sul patrimonio.

Il classico caso del miliardario di 80 anni con la rumena di 25... :D
Credo ci siano continaia di cause in Italia per questo motivo, e questa legge parzialmente tutela chi viene "derubato" della propria eredità con l'inganno.

MACC
15-11-2004, 12:56
Originariamente inviato da Gianpaolo81
Secondo me è una legge che tiene conto anche dei casi, e non sono pochi, in cui persone anziane vengono circuite in fin di vita da parenti o da estranei che vogliono mettere le mani sul patrimonio.

Il classico caso del miliardario di 80 anni con la rumena di 25... :D
Credo ci siano continaia di cause in Italia per questo motivo, e questa legge parzialmente tutela chi viene "derubato" della propria eredità con l'inganno.

Infatti... è nata con questo scopo... Il fatto è che oggi le situazioni interfamigliari brutte si sono moltiplicate e capita sempre più che questa legge vada a tutelare chi non vuoi per motivi reali...

alex10
15-11-2004, 13:46
Estratto dal C.C.

http://www.101professionisti.it/ftpnuovo/leg/cc.2.htm

MACC
15-11-2004, 14:17
Originariamente inviato da alex10
Estratto dal C.C.

http://www.101professionisti.it/ftpnuovo/leg/cc.2.htm

Infatti...

Art. 558 Modo di ridurre le disposizioni testamentarie

La riduzione delle disposizioni testamentarie avviene proporzionalmente, senza distinguere tra eredi e legatari.

Se il testatore ha dichiarato che una sua disposizione deve avere effetto a preferenza delle altre, questa disposizione non si riduce, se non in quanto il valore delle altre non sia sufficiente a integrare la quota riservata ai legittimari
_________________

Art. 544 Concorso di ascendenti legittimi e coniuge

Quando chi muore non lascia né figli legittimi né figli naturali, ma ascendenti legittimi e il coniuge (459), a quest'ultimo è riservata la metà del patrimonio, ed agli ascendenti un quarto.

In caso di pluralità di ascendenti, la quota di riserva ad essi attribuita ai sensi del precedente comma è ripartita tra i medesimi secondo i criteri previsti dall'art. 569.
__________________

Art. 582 Concorso del coniuge con ascendenti legittimi, fratelli e sorelle

Al coniuge sono devoluti i due terzi dell'eredità se egli concorre con ascendenti legittimi o con fratelli e sorelle anche se unilaterali (459), ovvero con gli uni e con gli altri. In questo ultimo caso la parte residua è devoluta agli ascendenti, ai fratelli e alle sorelle, secondo le disposizioni dell'art. 571, salvo in ogni caso agli ascendenti il diritto a un quarto della eredità.

Valo
15-11-2004, 15:16
La quota di legittima non può essere intaccata

MA ...

questo non impedisce ad un genitore, PRIMA DELLA MORTE, di donare tutto ad un figlio o ad una qualunque altra persona!
o di aprire un conto bancario e versare soldi ad un solo figlio lasciando gli altri all'asciutto..

.. in altre parole, la "parzialità" in vita , anche verso i familiari , è AMMESSA , ma non è ammessa DOPO la morte!

In poche parole... se un genitore ha un figlio ingrato al quale non vuole fare arrivare niente dopo la sua morte, basta che intesti la casa all'altro figlio/i o altra persona (mantenendone ovviamente l'usufrutto fino alla propria morte..) e che faccia una donazione a loro prima di morire ... in questo modo per legge l'altro figlio non può pretendere niente..

Certe decisioni anche estreme è bene e doveroso prenderle IN VITA, riflettendoci bene e non aspettare che arriva la morte e il testamento scritto in 10 minuti risolva tutto! Ditelo ai vostri congiunti!

SISTEMATE LE COSE IN VITA!

MACC
15-11-2004, 15:31
Originariamente inviato da Valo
La quota di legittima non può essere intaccata

MA ...

questo non impedisce ad un genitore, PRIMA DELLA MORTE, di donare tutto ad un figlio o ad una qualunque altra persona!
o di aprire un conto bancario e versare soldi ad un solo figlio lasciando gli altri all'asciutto..

.. in altre parole, la "parzialità" in vita , anche verso i familiari , è AMMESSA , ma non è ammessa DOPO la morte!

In poche parole... se un genitore ha un figlio ingrato al quale non vuole fare arrivare niente dopo la sua morte, basta che intesti la casa all'altro figlio/i o altra persona (mantenendone ovviamente l'usufrutto fino alla propria morte..) e che faccia una donazione a loro prima di morire ... in questo modo per legge l'altro figlio non può pretendere niente..

Certe decisioni anche estreme è bene e doveroso prenderle IN VITA, riflettendoci bene e non aspettare che arriva la morte e il testamento scritto in 10 minuti risolva tutto! Ditelo ai vostri congiunti!

SISTEMATE LE COSE IN VITA!

Le donazioni come detto prima non valgono in quanto rientrano ne testamento.
Infatti intestare a qualcuno con l'usufrutto è la cosa migliore... ma non è sempre possibile o applicabile sfortunatamente...
Inoltre devi anche tener conto che se dovesse venire a mancare la persona a cui intesti parte dell'eredità potrebbe nuovamente spettare a persone non gradite...

paditora
15-11-2004, 17:22
Originariamente inviato da Valo
In poche parole... se un genitore ha un figlio ingrato al quale non vuole fare arrivare niente dopo la sua morte, basta che intesti la casa all'altro figlio/i o altra persona (mantenendone ovviamente l'usufrutto fino alla propria morte..) e che faccia una donazione a loro prima di morire ... in questo modo per legge l'altro figlio non può pretendere niente..



Uhm ma sei sicuro che sia così?
No perchè io ogni tanto seguo forum su rete4 e casi come questo ne capitano spesso.
E ad esempio il figlio che non ha avuto nulla ad esempio può chiedere l'accollazione (mi pare che si chiama così).
Praticamente può chiedere che tutti i beni donati prima della morte del padre vengano messi all'interno del compendio ereditario.

MACC
15-11-2004, 23:23
Originariamente inviato da paditora
Uhm ma sei sicuro che sia così?
No perchè io ogni tanto seguo forum su rete4 e casi come questo ne capitano spesso.
E ad esempio il figlio che non ha avuto nulla ad esempio può chiedere l'accollazione (mi pare che si chiama così).
Praticamente può chiedere che tutti i beni donati prima della morte del padre vengano messi all'interno del compendio ereditario.

Esatto ;)

Zebiwe
15-11-2004, 23:48
La legittima non mi ha mai convinto...io sono per testamenti tipo stato della Virginia: i soldi sono miei e li do a chi voglio.

Se in punto di morte voglio dare tutto a Playboy sono caxi miei.

Byezz
:O

StefAno Giammarco
16-11-2004, 00:22
Polizze vita. Sono fuori dell'asse testamentario ed il beneficiario è unicamente colui (o coloro) indicati in polizza.

MACC
16-11-2004, 08:34
Originariamente inviato da StefAno Giammarco
Polizze vita. Sono fuori dell'asse testamentario ed il beneficiario è unicamente colui (o coloro) indicati in polizza.

Questa infatti è una delle poche soluzioni per lasciare un capitale solo a chi vuoi tu.
Il problema è che in linea teorica non ti dovresti intestare niente...