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View Full Version : Fabrizio De Andrè - Secondo Voi


shinji_85
13-11-2004, 20:42
Ciao :)

Purtroppo conosco solo le canzoni più famose di questo grande cantautore...

Volevo sapere quale, secondo voi, è la canzone più bella ( per i testi, per la musica... )

Ditemi tutto... Quale disco preferite, il perchè...

So che è difficile, ma provateci :D

Krammer
14-11-2004, 01:35
de andrè ha fatto alcuni album che andrebbero valutati nel complesso più che nelle singole canzoni.... come disco completo direi che il migliore (secondo me) è "la buona novella", senza nulla togliere ad altri 3 o 4 che cmq adoro.

come canzone non saprei, ne ha fatte diverse di bellissime a seconda sia del genere musicale che del tema narrato... se dovessi spararne una su due piedi allora direi forse la guerra di piero (nell'album "volume 3"), ma non direi in assoluto che è "la più bella"

ciao :)

Sparayurji
14-11-2004, 08:10
In effetti è praticamente impossibile scegliere non tanto una sola canzone, ma anche un solo disco. De Andrè andrebbe considerato a livello di, usando un termine semiletterario, poetica, lo "esigerebbe" la coerenza che ha sempre tenuto durante la lunghissima, ma allo stesso tempo brevissima, carriera.

Cmq, un possibile punto di partenza, se si è a digiuno, potrebbero, e sottolineo potrebbero, essere i due live degli anni '79/'80, nati in collaborazione con la PFM.

Buon ascolto ;)

Viadelcamped Yurji

shinji_85
14-11-2004, 09:08
Originariamente inviato da Sparayurji
In effetti è praticamente impossibile scegliere non tanto una sola canzone, ma anche un solo disco. De Andrè andrebbe considerato a livello di, usando un termine semiletterario, poetica, lo "esigerebbe" la coerenza che ha sempre tenuto durante la lunghissima, ma allo stesso tempo brevissima, carriera.

Cmq, un possibile punto di partenza, se si è a digiuno, potrebbero, e sottolineo potrebbero, essere i due live degli anni '79/'80, nati in collaborazione con la PFM.

Buon ascolto ;)

Viadelcamped Yurji

Grazie...

Sapevo che era difficile esprimere un giudizio su questa cosa... :)

Ma magari c'è una canzone (o anche un album) che ti piace di più o di meno (ripeto, per qualsiasi motivo, una vostra opinione)

Andytrendy
15-11-2004, 10:20
a me questa commuove ogni volta che la sento.
Tratta dall'album "non al denaro non all'amore ne al cielo"
Un Matto
Tu prova ad avere un mondo nel cuore
e non riesci ad esprimerlo con le parole,
e la luce del giorno si divide la piazza
tra un villaggio che ride e te, lo scemo, che passa,
e neppure la notte ti lascia da solo:
gli altri sognan se stessi e tu sogni di loro.
E sì, anche tu andresti a cercare
le parole sicure per farti ascoltare:
per stupire mezz'ora basta un libro di storia,
io cercai d'imparare la Treccani a memoria,
e dopo maiale, Majakowsky e malfatto,
continuarono gli altri fino a leggermi matto.
E senza sapere a chi dovessi la vita
in un manicomio io l'ho restituita:
qui sulla collina dormo malvolentieri
eppure c'è luce ormai nei miei pensieri,
qui nella penombra ora invento parole
ma rimpiango una luce, la luce del sole.
Le mie ossa regalano ancora alla vita:
le regalano ancora erba fiorita.
Ma la vita è rimasta nelle voci in sordina
di chi ha perso lo scemo e lo piange in collina;
di chi ancora bisbiglia con la stessa ironia
una morte pietosa lo strappò alla pazzia:)

shinji_85
15-11-2004, 10:43
Originariamente inviato da Andytrendy
a me questa commuove ogni volta che la sento.
Tratta dall'album "non al denaro non all'amore ne al cielo"
Un Matto

... [CUT]



Grazie... :)

Andytrendy
15-11-2004, 11:01
Originariamente inviato da shinji_85
Grazie... :)
prego ;)
anzi, visto che ora mi hai ricordato il grande De Andre te ne segnalo un'altra :
» La cattiva strada « - da "M'innamoravo di tutto"
Alla parata militare
sputò negli occhi a un innocente
e quando lui chiese "perché"
lui gli rispose questo è niente
e adesso è ora che io vada
e l'innocente lo seguì
senza le armi lo seguì
sulla sua cattiva strada.
Nei viali dietro la stazione
rubò l'incasso a una regina
e quando lei gli disse "come"
lui le rispose "forse è meglio è come prima
forse è ora che io vada"
e la regina lo seguì
col suo dolore lo seguì
sulla sua cattiva strada.
E in una notte senza luna
truccò le stelle ad un pilota
quando l'aeroplano cadde
lui disse "è colpa di chi muore
comunque è meglio che io vada"
ed il pilota lo seguì
senza le stelle lo seguì
sulla sua cattiva strada.
A un diciottenne alcolizzato
versò da bere ancora un poco
e mentre quello lo guardava
lui disse "Amico ci scommetto stai per dirmi
adesso è ora che io vada"
l'alcolizzato lo capì
non disse niente e lo seguì
sulla sua cattiva strada.
Ad un processo per amore
baciò le bocche dei giurati
e ai loro sguardi imbarazzati
rispose "Adesso è più normale
adesso è meglio, adesso è giusto, giusto,
è giusto che io vada
ed i giurati lo seguirono
a bocca aperta lo seguirono
sulla sua cattiva strada
sulla sua cattiva strada.
E quando poi sparì del tutto
a chi diceva "è stato un male"
a chi diceva "è stato un bene"
raccomandò "non vi conviene
venir con me dovunque vada,
ma c'è amore un po' per tutti
e tutti quanti hanno un amore
sulla cattiva strada
sulla cattiva strada".
:)

BadMirror
15-11-2004, 11:26
Imho De Andrè aveva un punto di forza non comune, saper elevare melodie e composizioni anche piuttosto semplici ad alti livelli con le sue parole, difatti quando ci penso lo vedo come un poeta prima ancora che un cantautore.
Sicuramente è stata una grande figura nel panorama italiano, molto più di altri cantautori che vengono considerati "storici" ma che non hanno la stessa stoffa di Fabrizio. Autori di testi come lui ce ne sono stati pochi, mi viene in mente Battiato ma in questo caso la bellezza dei testi è differente e va analizzata da un punto di vista diverso, più musicale. Probabilmente De Andrè è stato unico.
:)

Andytrendy
15-11-2004, 11:44
Originariamente inviato da BadMirror
Autori di testi come lui ce ne sono stati pochi, mi viene in mente Battiato
....aggiungerei anche Rino Gaetano e Paolo Conte. :)

Fratello Cadfael
16-11-2004, 11:33
Non si può restringere a qualche brano una qualsiasi scelta che sia rappresentativa di De Andrè.
Però voglio segnalare degli album secondo me fondamentali.
Partendo dall'inizio "La buona novella" (già segnalato), ispirato ai vangeli apocrifi.
Poi "Non al denaro né all'amore né al cielo" (già segnalato anch'esso), basato sull'Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters.
"Storia di un impiegato" è una visione onirica e anarchica della società alla luce del '68, con le musiche di Nicola Piovani.
E poi "Creuza de ma", interamente in genovese, che inaugura la fase musicale dove si dà spazio ai suoni etnici di Mauro Pagani (che comunque ha collaborato con De Andrè praticamente dagli inizi).
E per ultimo voglio segnalare "Le Nuvole", che è per me l'apice della sua produzione. Anche se dopo ha continuato a fare ottime cose e non ho tenuto conto dei live datati prima o dopo.

Alessandro Bordin
17-11-2004, 13:48
Argh, che cosa difficile :eek:

Facendo torto ad almeno altre 20 canzoni sempore sue, dico Creuza de ma

Fabrizio De André
Umbre de muri, muri de maine' dunde ne vegni, duve
l'e' ch'a ne': de'n scitu duve a luna se mustra nua e
neutte n'a' puntou u cultellu a gua;
e a munta l'ase gh'e' restou Diou, u Diau l'e' in pe e u s'e' gh'e'
faetu
niu; ne sciurtimmu da u ma pe sciuga' e osse da u Dria,
a funtana di cumbi 'nta ca de pria.

E andae, andae, anda ayo; e andae, andae,
anda ayo.

E 'nt'a ca de pria chi ghe saia, int'a ca du Dria che u nu l'e'
maina': gente de Lugan, facce da mandilla, qui che du luassu
preferiscia l'a; figge de famiggia udu de bun che ti peu ammiale senza
u gundun.

E andae, andae, anda ayo; e andae, andae,
anda ayo.

E a 'ste panse veue cose che daia, cose da beive, cose da mangia?
Frittua de pigneu giancu de Purtufin, cervelle de bae 'nt'u meximu
vin, lasagne da fiddia ai quattru tucchi, paciugu in aegruduse de
levre de cuppi.

E andae, andae, anda ayo; e andae, andae,
anda ayo.

E 'nt'a barca du vin ghe naveghiemu 'nsc'i scheuggi, emigranti du rie
cu'i cioi nt'i euggi. Finche' u matin crescia da pueilu recheugge fre
di ganeuffeni e de figge. Bacan d'a corda marsa d'aegua e de sa che a
ne liga e a ne porta 'nte 'na creuza de ma.

E andae, andae, anda ayo; e andae, andae,
anda ayo.



MULATTIERA DI MARE

Ombre di facce facce di marinai

da dove venite dov'è che andate

da un posto dove la luna si mostra nuda

e la notte ci ha puntato il coltello alla gola

e a montare l'asino c'è rimasto Dio

il Diavolo è in cielo e ci si è fatto il nido

usciamo dal mare per asciugare le ossa dell'Andrea

alla fontana dei colombi nella casa di pietra

E nella casa di pietra chi ci sarà

nella casa dell'Andrea che non è marinaio

gente di Lugano facce da tagliaborse

quelli che della spigola preferiscono l'ala

ragazze di famiglia, odore di buono

che puoi guardarle senza preservativo

E a queste pance vuote cosa gli darà

cose da bere, cose da mangiare

frittura di pesciolini, bianco di Portofino

cervelli di agnello nello stesso vino

lasagne da tagliare ai quattro sughi

posticcio in agrodolce di lepre di tegole

E nella barca del vino ci navigheremo sugli scogli

emigranti della risata con i chiodi negli occhi

finché il mattino crescerà da poterlo raccogliere

fratello dei garofani e delle ragazze

padrone della corda marcia d'acqua e di sale

che ci lega e ci porta in una mulattiera di mare



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Perché? Perché secondo me racchiude tutta la forza e l'essenza del "folk portuale" di De André.

Sento 3 note di questa canzone e automaticamente mi sento seduto su un prato di una montagna, ma lì sotto c'è il mare, che mi immagino essere ovviamente il Mediterraneo-Tirreno di anni fa, con gente che si spacca di fatica come solo un tempo si faceva.

Ill tutto grazie al modo magistrale in cui questa canzone è suonata, fornendo uno splendido tappeto sonoro ad un testo che si commenta da solo.