View Full Version : Certificazione impianti a norma
Sto comprando un appartamento dove l'impianto elettrico e a norma,
detto dal proprietario l'attuale impianto è stato fatto dal cugino,
ma non ha la Certificazione della norma attuale che un elettricista autorizzato dovrebbe rilasciare.
Ora io mi chiedo:
la persona che me lo sta vendendo e obbligato a darmi o fare la certificazione a norma degli impianti di casa o no?
Grazie;)
scusa non sono pratico ma senza un certificato come si può dire che è a norma?? deve essere attestato no??
credo che dovresti chiamare un elettricista x fargli fare le verifiche del caso...
bianconero
11-09-2004, 13:39
le verifiche del caso secondo me spettano al vecchio proprietario dato che deve cedere la proprietà esente da vizi di qualsiasi tipo
conti1968
11-09-2004, 15:48
In materia(sentivo 2 ingegneri poco fa')la legge e' contrastante.
Per essere entro la norma,ti basta esser munito di interrutore differenziale(salvavita)
Da una recente statistica sulla sicurezza di casa,solo il 30% degli interruttori differenziali sono funzionanti ed efficienti.Periodicamente andrebbe fatto scattare,sia per verificarne il funzionamento,sia per tener "libera"la parte elettromeccanica.
Una legge parla di messa a terra,un'altra dice che è sufficiente il salvavita(abitazioni civili)
Ciao
Fenoftaleino
11-09-2004, 16:20
NON DICIAMO FESSERIE.
Per essere a norma devi avere il differenziale si, ma anche altre cose come ad esempio la pressa di terra con resistenza di terra inferiore ai 20 Ohm.
Il certificato viene rilasciato SOLO da chi ha seguito il corso alla regione.
Ti consiglio: fattelo rilasciare, poi se non è a norma chiami i carabinieri e ci pensano loro a sanare la truffa in atto pubblico.
Ciao
Originariamente inviato da Fenoftaleino
Il certificato viene rilasciato SOLO da chi ha seguito il corso alla regione.
Oppure dal tecnico [o artigiano] della ditta che ha la 46/1990.
bianconero
11-09-2004, 16:55
qui si sta facendo un po' di confusione....
è il caso che intervenga in veste di perito elettrotecnico....
Gli impianti elettrici civili, per quando riguarda la rispondenza alle norme, vengono suddivisi in due categorie:
Impianti antecedenti alla legge 46 del 1990
e impianti successivi.
Gli impianti antecedenti alla legge 46 /90 si ritengono a norma dopo l'installazione dell'interruttore automatico differenziale (o salvavita) con soglia di intervento uguale o inferiore ai 30 milliampere; chiaramente è comunque necessaria la dichiarazione di un elettricista qualificato che attesti l'installazione di detto dispositivo.
Gli impianti successivi alla legge 46 del 1990 devono essere conformi alle prescrizioni di tale legge ed eventuali sue modifiche successive e anche qui deve essere presente il certificato di conformità.
Fenoftaleino
11-09-2004, 17:49
appunto.:)
Originariamente inviato da X-MEEN
la persona che me lo sta vendendo e obbligato a darmi o fare la certificazione a norma degli impianti di casa o no?
potrebbe, se del caso, sostituirla con atto di notorietà (autocertificazione) redatta ai sensi dell'art. 6 del DPR 392/1994, in particolare del 2° comma
ciao
Fenoftaleino
11-09-2004, 18:55
si, ma ti conviene controllare prima, onde evitare successive denunce :) come nel mio caso:..
Allora intanto
Grazie a tutti:cincin:
Riassumo:
l'impianto fisico elettrico è a norma cioè gli impianti sono stati rifatti dopo il 1990 ma non hanno il "Pezzo di carta" chiamato CERTIFICAZIONE.
Detto dal proprietario la Certificazione non c'è perchè l'impianto e stato rifatto a norma dal cugino elettricista a tempo perso, per cui capace fisicamente di rifare un impianto elettrico ma non in grado di rilasciare Certificazioni.
Il proprietario me lo deve far fare lui la Certificazione perchè è obbligato dalla legge che obbliga a chi vende di darla al nuovo proprietario o può anche vendermi la casa senza Certificazione per cui la legge non obbliga al venditore di vendere la casa con la Certificazione?
il venditore non deve dare certificazioni, deve dare gli impianti a norma secondo quanto previsto da Codice Civile, L.46/90 e segg.
come pezze d'appoggio per dimostrarlo ha più strade, principalmente:
-la dichiarazione di conformità relativa alla realizzazione fisica di tutti gli impianti
-l'autocertificazione x gli impianti antecedenti a marzo 1990 ma comunque rispondenti alla legge
-un insieme delle 2 precedenti, quando la dichiarazione di conformità sia relativa solo ad una parte degli impianti
-una dichiarazione di conformità in cui l'elettricista sottoscrive, come intervento, la verifica di tutto l'impianto
non x indurre qualcuno a non rispettare le regole, ma a volte applicando il 2° punto con una certa elasticità....
il riferimento di legge l'ho citato nel mio 3D precedente
ciao
Scusa ma io per legge devo avere queste Certificazioni?
Se lui le ha se le tiene per lui o le deve dare a me?
Io come faccio a sapere se gli impianti sono a norma se non mi dà niente da vedere?
è richiesto che sul contratto di vendita/acquisto, fra le altre cose (x esempio la conformità alle norme urbanistiche, l'abitabilità/agibilità, ecc.) sia espressamente citata la conformità degli impianti, non solo elettrici, ma anche idraulici, del gas, ecc.
il notaio richiederà al venditore una copia delle pezze di appoggio, ev. per sé e x consegnarle all'acquirente, ai sensi del regolamento di applicazione della L. 46/90 (DPR 447/91, art. 9 comma 3)
Originariamente inviato da essegi
è richiesto che sul contratto di vendita/acquisto, fra le altre cose (x esempio la conformità alle norme urbanistiche, l'abitabilità/agibilità, ecc.) sia espressamente citata la conformità degli impianti, non solo elettrici, ma anche idraulici, del gas, ecc.
il notaio richiederà al venditore una copia delle pezze di appoggio, ev. per sé e x consegnarle all'acquirente, ai sensi del regolamento di applicazione della L. 46/90 (DPR 447/91, art. 9 comma 3)
Allora in questo caso se il venditore non ha queste pezze di appoggio il notaio non può procedere, per cui allora il venditore deve per obblighi di legge avere le certificazioni degli impianti, per cui il venditore deve OBBLIGATORIAMENTE averle se nò sono C.Z.I suoi:rolleyes: perchè io lo mando a cagare e mi faccio dare il doppio della caparra data per il compromesso:D
OK?
sì, ok, in teoria...
in pratica cerchiamo di essere realistici:
al di là del fatto che alcuni notai tendono ad essere tolleranti ed a "concludere" senza troppi allegati (in ogni caso puoi comunque pretenderli), il venditore dovrà comunque risolvere la situazione se vuole vendere, quindi tanto vale che lo faccia subito e non al prossimo acquirente; inoltre, applicando "intelligentemente" la regola dell'autocertificazione, il problema si risolve in men che non si dica...
piuttosto, al posto tuo mi farei "aiutare" nel valutare che tutti gli impianti, non solo gli elettrici, siano davvero entro le norme, funzionanti e funzionali;
inoltre tieni presenti che modifiche successive, spesso necessarie quando si va ad abitare in un diverso appartamento, e che non siano di manutenzione ordinaria, potrebbero rendere subito "vecchia" la dichiarazione di conformità o l'autocertificazione (almeno parzialmente)
Si logicamente
ma puoi per favore spiegarmi cosè questa autocertificazione?
più che spiegartelo, ti posto il testo dell'art. 6 del DPR 392/1994:
Art. 6
Adeguamento mediante atto di notorietà e dichiarazione sostitutiva
1. Per gli impianti comuni degli edifici di civile abitazione già conformi ad dettato della legge al momento della entrata in vigore della medesima, per lavori completati antecedentemente, i responsabili dell’amministrazione degli stessi possono dimostrare l’avvenuto adeguamento mediante atto di notorietà, sottoscritto davanti ad un pubblico ufficiale, nel quale siano indicati gli adeguamenti effettuati.
2. I proprietari delle singole unità abitative che siano nella condizione di cui al comma precedente possono condurre analoga dichiarazione, che ha valore sostitutivo del certificato di conformità di cui all’articolo 9 della legge.
ciao
conti1968
13-09-2004, 13:01
Originariamente inviato da Fenoftaleino
NON DICIAMO FESSERIE.
Per essere a norma devi avere il differenziale si, ma anche altre cose come ad esempio la pressa di terra con resistenza di terra inferiore ai 20 Ohm.
Il certificato viene rilasciato SOLO da chi ha seguito il corso alla regione.
Ti consiglio: fattelo rilasciare, poi se non è a norma chiami i carabinieri e ci pensano loro a sanare la truffa in atto pubblico.
Ciao
Bè,sentivo questi due,ma la casa ha una 50ina di anni,quindi parlavan di casa antecedente...
non ero al corrente delle case fatte dopo il 90..
ciao
gli impianti elettrici degli edifici civili installati precedentemente a marzo 1990 si ritengono adeguati secondo la L.46/1990 quando (DPR 447/91, art. 5 comma 7):
"Si considerano comunque adeguati gli impianti elettrici preesistenti che presentino i seguenti requisiti: sezionamento e protezione contro le sovracorrenti, posti all’origine dell’impianto, protezione contro i contatti diretti, protezione contro i contatti indiretti o protezione con interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale non superiore a 30 mA."
Gli impianti elettrici messi in opera dopo il marzo 1990 devono rispondere in tutto alle norme tecniche via via in vigore al momento dell'installazione, ovviamente molto più "onerose" rispetto a quanto richiesto x il solo adeguamento
quindi la messa a terra, per edifici civili "antecedenti", può non essere necessaria x adeguarsi alla legge (x motivi di sicurezza rimane comunque importantissima)
la "dichiarazione di conformità" dei lavori eseguiti (e non "certificazione") non viene rilasciata "solo da chi ha fatto il corso alla regione", tutt'altro, ci sono molti altri modi per "essere autorizzati" (se non lo si è già di diritto): questi modi sono descritti nella Legge 46/90, art. 3, e chiariti in provvedimenti vari successivi
i 20 ohm: falsa notizia tecnica dura a morire: deriva dal DPR 547/1955 (art. 326), ma:
-il decreto si chiama "norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro", quindi non si è mai applicato alle abitazioni
-in virtù della Legge 186/1968 (vi risparmio il meccanismo e i riferimenti) l'applicazione "a pappagallo" di quel valore, che in certi casi potrebbe essere pure pericoloso, non si fa più neanche per le attività lavorative
ciao
Vi informo che il venditore non è obbligato ad avere le dichiarazioni di conformità, non e obbligato quindi a dare niente all'acquirente, a parte che lui lo voglia, a dare nessun tipo di certificazione o autocertificazione degli impianti.
L'acquirente che compra una casa deve prima vedere queste cose, cioè se gli impianti sono a norma si o no, e decidere ovviamente se acquistare si o no.
Queste cose mi sono state dette da un notaio stamattina.
Ciao:)
il notaio può dire quello che vuole, ma come essere umano non è infallibile
questa è la Legge, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale:
DPR 447/91, art. 9 comma 3
3. I soggetti direttamente obbligati ad ottemperare a quanto previsto dalla legge devono conservare tutta la documentazione amministrativa e tecnica e consegnarla all’avente causa in caso di trasferimento dell’immobile a qualsiasi titolo, nonché devono darne copia alla persona che utilizza i locali.
punto
ciao
Concordo con essegi;
teoricamente, senza la certificazione di conformita', uno stabile non e' abitabile.
Inoltre, almeno una copia della stessa, rimane al committente delle opere (generalmente il proprietario).
http://www.scame.com/it/infotec/leggi/dpr44791.htm
Scusate, allora come dite voi e penso come dice la legge:confused:
chi vende deve obbligatoriamente avere gli impianti con la certificazione se no l'acquirente può richiedere al venditore di farla
si o no???:confused:
parlo di certificazione perchè gli impianti sono stati fatti dopo il 1990, precisamente nel 1998
nel mio caso che le certificazioni non ci sono il venditore è obbligato a darmele per cui non avendole è obbligato a farsele fare, pena io posso recedere dall'acquisto per uno sgravo suo?
chi vende deve dare "una documentazione" dell'impianto
nel caso di impianto fatto nel 1998, questa documentazione si chiama "dichiarazione di conformità"
se l'impianto non è stato realizzato da un elettricista "in regola", anche il committente/proprietario ha commesso un illecito, sanzionabile
lasciando un momento da parte troppa teoria, a te cosa interessa? mettere il venditore in condizione di inadempienza x farti restituire maggiorata la caparra senza fare il contratto, o comunque recedere?
beh, se è così la vedo dura, semplicemente xché il venditore può sanare la situazione (verso di te) con un importo ben inferiore a quello a cui ammonta mediamente una caparra: chiama un elettricista "regolare", che al max con pochissime centinaia di € (o anche meno, ma sarebbe un "falso") gli rilascia una dichiarazione x la verifica, e poi te la da in copia
tecnicamente non hai nulla da rimetterci, in quanto questo intervento tecnico garantisce la qualità dell'impianto (almeno ai sensi di legge)
se poi vuoi far applicare sanzioni al venditore x l'illecito che ha fatto anni fa, ammesso che sia sempre possibile, allora ti consiglio di chiedere il parere di un giurista...
ciao
No a me interessa concludere tutto in regola cioè con i certificati di conformità.
L'unica cosa di cui volevo essere veramente sicuro era che il venditore dovesse rilasciarmi qualcosa che certifichi la regolarità degli impianti e tu ESSEGI mi sei stato di grande aiuto;)
L'ultima cosa che farò e di andare a chiedere a chi di competenza in modo che così possa far regolarizzare il tutto dal venditore!
Grazie:mano:
Originariamente inviato da X-MEEN
No a me interessa concludere tutto in regola cioè con i certificati di conformità.
L'unica cosa di cui volevo essere veramente sicuro era che il venditore dovesse rilasciarmi qualcosa che certifichi la regolarità degli impianti e tu ESSEGI mi sei stato di grande aiuto;)
L'ultima cosa che farò e di andare a chiedere a chi di competenza in modo che così possa far regolarizzare il tutto dal venditore!
Grazie:mano:
Non sono 'regolette'...e' una legge dello stato.
Legge 46 del 1990.
Ciao tutti
posto qui ancora perchè recentemente ho fatto controllare l'impianto elettrico da un elettricista in regola, e mi ha detto che l'impianto elettrico non è a norma (al contrario di quello che pensavo io!).
Sono state fatte delle linee nuove, con la massa a terra , ma solo sulle prese e non sui centri (le luci al soffitto), e per di più i fili della massa a terra non sono collegati con la massa a terra del condominio, non scaricano da nessuna parte! :mbe:
Rileggendo tutta questa discussione ho letto che ESSEGI dichiarava che il venditore doveva ottemperare quanto segue:
è richiesto che sul contratto di vendita/acquisto, fra le altre cose (x esempio la conformità alle norme urbanistiche, l'abitabilità/agibilità, ecc.) sia espressamente citata la conformità degli impianti, non solo elettrici, ma anche idraulici, del gas, ecc.
Posso citare il venditore per non avermi dato l'appartamento con gli impianti a norma?
calma, calma, calma
citare costa, quindi la cosa va fatta quando ci sono ragionevoli possibilità di "vittoria" ed economicamente si riprendono le spese e i tempi persi...
tecnicamente l'elettricista ha visto "delle cose" e dice che non sono in regola, ma parte dal presupposto che si applichino le regole tecnico-legali di oggi...
può non essere così...
certe valutazioni le deve fare un libero professionista (di solito un ingegnere o un perito elettrico)
quando hai postato la prima volta, il tuo interesse primario era quello di "concludere", anche se non tutto poteva risultare "perfetto"
adesso devi ripartire da quello che è stato dichiarato sul contratto in merito agli impianti (elettrici): vengono citati come in regola? con che "formula"?
sulla base di questo si potrà stabilire se la "terra" ai centri è legalmente necessaria
di sicuro, in ogni caso, il mancato collegamento della "terra" all'impianto condominiale (ma esiste?) è fuori regola sempre, ma se economicamente vale 100 o 200€, vai dall'avvocato solo x questo? (e l'avvocato vuole la perizia di un professionista... che è da pagare...)
Northern Antarctica
13-09-2005, 08:51
Ciao tutti
posto qui ancora perchè recentemente ho fatto controllare l'impianto elettrico da un elettricista in regola, e mi ha detto che l'impianto elettrico non è a norma (al contrario di quello che pensavo io!).
Sono state fatte delle linee nuove, con la massa a terra , ma solo sulle prese e non sui centri (le luci al soffitto), e per di più i fili della massa a terra non sono collegati con la massa a terra del condominio, non scaricano da nessuna parte! :mbe:
Rileggendo tutta questa discussione ho letto che ESSEGI dichiarava che il venditore doveva ottemperare quanto segue:
è richiesto che sul contratto di vendita/acquisto, fra le altre cose (x esempio la conformità alle norme urbanistiche, l'abitabilità/agibilità, ecc.) sia espressamente citata la conformità degli impianti, non solo elettrici, ma anche idraulici, del gas, ecc.
Posso citare il venditore per non avermi dato l'appartamento con gli impianti a norma?
Credo di no.
Un discorso è l'agibilità e la conformità alle norme urbanistiche: senza la rispondenza ad esse un notaio non avrebbe compilato l'atto di acquisto. Da qualche parte nell'atto c'è scritto qualcosa sul certificato di abitabilità.
Per l'impianto elettrico invece non c'è nulla; anzi, sempre nel contratto c'è scritto da qualche parte che tu ti prendi la casa così com'è, accollandoti i vari eventuali oneri accessori, come bollette condominiali non pagate ed adeguamento degli impianti.
E' quest'ultima la cosa che non ti consente di fare nulla
non credo che non ci sia niente sul contratto riguardo agli impianti, elettrici in particolare, ma anche agli altri principali: sarebbe una omissione, legalmente
mi riquoto:
questa è la Legge, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale:
DPR 447/91, art. 9 comma 3
3. I soggetti direttamente obbligati ad ottemperare a quanto previsto dalla legge devono conservare tutta la documentazione amministrativa e tecnica e consegnarla all’avente causa in caso di trasferimento dell’immobile a qualsiasi titolo, nonché devono darne copia alla persona che utilizza i locali.
concordo invece sulle "difficoltà" di una eventuale azione risarcitoria
Per il momento ringrazio tutti per le risposte
oggi ho chiamato l'amministratore per sapere se nel condominio le parti comuni sono state fatte a norma e con la relativa massa a terra, domani avrò la risposta....
se per caso nel condominio ad oggi non è stato ancora fatto l'impianto a norma, posso rivalermi su qualcuno (venditore o amministratore)?
legalmente gli impianti condominiali potrebbero essere già adeguati anche senza la messa a terra, dipende da vari fattori, primo fra tutti l'età di prima installazione
il termine x l'adeguamento alla 46/90 degli impianti degli edifici civili, pur rimandato di molti anni, è già scaduto da altrettanti
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