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View Full Version : quanto è difficile scegliere una facoltà??


nEA
29-08-2004, 19:45
Con il finire di agosto ho notato fioccare decine di domande su facoltà universitarie, quale scegliere, perchè , chi, cosa , dove ,quando...

Molti hanno già un'idea abbastanza chiara di cosa vogliono fare e , diciamo si lasciano dare una dritta, per la facoltà migliore da frequentare per raggiungere tale obiettivo.

Altri ragionano in base alla situazione lavorativa, che oggi è alquanto penosa, lasciando quasi perdere le proprie inclinazioni ecc..

Altri sono nell'oblio più completo , cercando consigli tra facoltà quasi diametralmente opposte...

Sarà ma noto un velo di "superficialità" (e badate le virgolette) in questo importante passo... molti non sanno neanche se hanno voglia di farla e intanto parlano di facoltà con la F maiuscola, very cazzut!!

Altri la prendono come passo forzato da provare sempre e comunque una volta finite le superiori, indipendentemente dal fatto che veramente si è interessati...


Sarò strana io che per tutto l'ultimo anno di liceo mi sono fatta na testa tanta per capire che facoltà intraprendere?
Poi vabbeh dopo quasi due anni di frequenza ho capito che l'avevo un pò troppo idealizzata come facoltà, in più non avevo testa per mettermi a studiare e ho mollato per lavorare... ma ora ricomincio e so di andare incontro ad un impegno very cazzut' , però ne ho calcolato tutti i pro e contro.

Voi come avete scelto la facoltà? In base a cosa ? per vero interesse o "perchè di solito si prova ad andarci dopo le superiori"?
Avete scelto giusto?

dbpass
29-08-2004, 20:34
se ho scelto giusto te lo saprò dire tra una decina d'anni

posso solo dire ke ora come ora quello ke studio mi piace

però ke palle -.-°°°

edivad82
30-08-2004, 01:46
Originariamente inviato da nEA

L'ho scelta e non l'ho neanche iniziata ;)

Ingegneria informatica ;)

perchè? all'inizio mi "ispirava", la vedevo come naturale proseguio del diploma in info...ma morale...non ero sicuro...e quindi ho iniziato a lavorare...

l'anno dopo mi sono riproposto di riprendere ma con la laurea in info e non più ingegneria... niente neanche quell'anno...forse perchè l'idea di lasciare uno stipendio per ritornare studente a tempo pieno non mi soddisfaceva granchè...

l'anno dopo niente di che se non sull'informarmi sulle lauree online e vedere come lasciarsele sfuggire perchè la mia pigrizia mi ha impedito di andare a fondo sul discorso :p e per mia fortuna ho così trovato una laurea che mi soddisfa da tutti i punti ;)

http://www.cdlonline.unimi.it/ls-ssri.asp e soprattutto una laurea che mi permette di coniugare lavoro e studio, però uno studio che mi piace, non uno studio forzato lungimirante e troppo staccato ai miei interessi ;) posso dire che potrebbe essere un buon supporto al presente per una crescita futura ;)

secondo me la laurea va scelta in base alle proprie ambizioni e tra queste scegliere forse la più "proficua" per se e per il mondo del lavoro...proficua non è necessariamente associato al simbolo € ;)

Quincy_it
30-08-2004, 08:58
E' molto difficile scegliere la facoltà.

IMHO la scelta dovrebbe essere un mix tra:
1) Professione che si vuole intraprendere
2) Materie in cui si è più portati

ma anche
3) Un occhio al mondo del lavoro, quali sono le figure professionali più richieste.

Le prime due non necessariamente puntano alla stessa direzione: è obbligatorio quindi un bell'esame di se stessi per capire effettivamente cosa si vuole fare. Una laurea è un investimento a breve-medio termine, significa almeno 3 anni di studio (serio) e sacrifici, la scelta della facoltà va quindi ben ponderata e valutata.
L'ideale sarebbe di assistere a qualche lezione del corso di Laurea, sfogliare i libri e le dispense per capire effettivamente cosa si andrà a studiare.



EDIT:
Io ad esempio, finito il liceo, ho pensato che il naturale proseguimento dei miei studi (nonchè delle mie passioni) fosse Ingegneria Informatica. Ho fatto il primo anno ma poi ho lasciato, per tutta una serie di motivi. Vecchio ordinato, università caotica (LaSapienza), argomenti interessanti a partire dal 3° anno.
Adesso, dopo quasi 4 anni di lavoro (programmatore), comincio a guardare con interesse ai corsi di laurea online, in particolar modo verso Economia.
Sarebbe qualcosa di completamente differente rispetto a quello che faccio ora e sceglierei quella facoltà vuoi perchè sarebbe meno pesante rispetto ad Informatica (o simili), vuoi perchè è uno dei pochi modi per entrare a lavorare nel settore automobilistico (altra mia grande passione).
Quello che mi frena (oltre al fatto di non farcela a lavorare-studiare), è la paura di trovarmi a 27/28 anni (ne ho 24, considerando un minimo di 3 anni di studi) con una laurea in mano ma tagliato cmq fuori dal mercato: a 28 anni si trovano laureati con le cosidette e che hanno fatto anche Master di specializzazione.

recoil
30-08-2004, 09:22
ho l'impressione che si sia una certa superficialità nella scelta del corso di studi universitario. chi lo fa per comodità (sede vicina), chi lo fa perché è disinformato, chi nell'indecisione tra più corsi "tira la monetina".
senza dimenticare quelli che si ritirano e non si iscrivono a nient'altro perché si sono resi conto che la vita universitaria non fa per loro.

secondo me un errore ci può stare benissimo. in particolare quando si è disinformati, magari ci si iscrive a informatica pensando di stare sul pc tutto il giorno poi ci sono le materie teoriche, manca la voglia e si perde l'interesse. questo è capitato a diverse persone iscritte proprio a informatica ma penso valga anche per altri corsi di laurea.

mi fa rabbia è vedere quelli che hanno sbagliato che sono demotivati, non hanno voglia e nonostante questo bivaccano allegramente in attesa di non si sa cosa (forse trasferirsi o laurearsi in una decina d'anni) alle spalle dei genitori.

Quincy_it
30-08-2004, 09:44
Originariamente inviato da recoil
ho l'impressione che si sia una certa superficialità nella scelta del corso di studi universitario. chi lo fa per comodità (sede vicina), chi lo fa perché è disinformato, chi nell'indecisione tra più corsi "tira la monetina".
Sicuro, ed è per questo che IMHO il modo migliore per decidere è "respirare" direttamente l'aria della facoltà che si sceglie, assistere ad alcune lezioni, sfogliare i libri per capire cosa si affronterà esattamente.


in particolare quando si è disinformati, magari ci si iscrive a informatica pensando di stare sul pc tutto il giorno poi ci sono le materie teoriche, manca la voglia e si perde l'interesse. questo è capitato a diverse persone iscritte proprio a informatica ma penso valga anche per altri corsi di laurea.
Questo è in parte quello che è successo a me.
Ma ti assicuro che vedere la docente di informatica che non sapeva accendere un pc era deprimente, per non parlare del fatto che il 1° anno di laurea il linguaggio insegnato era Pascal.. :rolleyes:


mi fa rabbia è vedere quelli che hanno sbagliato che sono demotivati, non hanno voglia e nonostante questo bivaccano allegramente in attesa di non si sa cosa (forse trasferirsi o laurearsi in una decina d'anni) alle spalle dei genitori.
Ci sono persone demotivate da esperienze negative all'università che però si rimboccano le maniche e si danno da fare nel mondo del lavoro. Altre che invece "cazzeggiano" tutto il giorno: ma in questo caso IMHO i genitori hanno la loro parte di colpa.

edivad82
30-08-2004, 10:38
Originariamente inviato da MrBaba75
Con la crisi attuale è meglio scegliere una facoltà dove si possa trovare facilmente lavoro dopo la laurea (es: economia)
e che ne sai se fra 3/5 anni cosa richiederà il mercato? ;) certo...si può prevedere ma chi lo sa ;)

recoil
30-08-2004, 12:56
Originariamente inviato da Quincy_it
Questo è in parte quello che è successo a me.
Ma ti assicuro che vedere la docente di informatica che non sapeva accendere un pc era deprimente, per non parlare del fatto che il 1° anno di laurea il linguaggio insegnato era Pascal.. :rolleyes:

fai conto che da noi il prof il primo giorno si è messo a spiegare come installare il java sdk. "aprite la cartella facendo doppio click poi fate doppio click sull'eseguibile..." :rolleyes:

io mi riferivo a quelli che si divertono a usare photoshop o dreamweaver e vengono a informatica credendo di usare programmi di quel genere. ho l'impressione che c'è parecchia disinformazione a riguardo

per quanto concerne i "demotivati" (forse dovrei chiamarli lavativi) sono d'accordo anche io che parte della colpa è dei genitori che, non vedendo risultati, dovrebbero spedirli a lavorare senza pensarci troppo.

Quincy_it
30-08-2004, 14:19
Originariamente inviato da edivad82
e che ne sai se fra 3/5 anni cosa richiederà il mercato? ;) certo...si può prevedere ma chi lo sa ;)

Quello che dici è vero, però ci sono figure professionali che saranno sempre richieste dalle aziende.
Se una persona brancola nel buio e non sa scegliere, a questo punto IMHO meglio un corso di laurea che lasci più porte aperte possibile (come ad esempio Economia).

edivad82
30-08-2004, 14:33
Originariamente inviato da Quincy_it
Quello che dici è vero, però ci sono figure professionali che saranno sempre richieste dalle aziende.
Se una persona brancola nel buio e non sa scegliere, a questo punto IMHO meglio un corso di laurea che lasci più porte aperte possibile (come ad esempio Economia).
si ma quello che non condivido è il fare per forza qualcosa anzhe se per esempio non si sa neanche cosa si andrà a fare...fare per forza economia per salvarsi i pantaloni non riesco a mandarla giù ;) economia per fare un nome ;)

Quincy_it
30-08-2004, 15:17
Originariamente inviato da edivad82
si ma quello che non condivido è il fare per forza qualcosa anzhe se per esempio non si sa neanche cosa si andrà a fare...fare per forza economia per salvarsi i pantaloni non riesco a mandarla giù ;) economia per fare un nome ;)

Sono d'accordo. Come ho scritto prima, IMHO il corso di laurea deve essere scelto innanzitutto in base alle proprie passioni e alle materie per cui si è più portati, però con un piccolo occhio di riguardo al mondo del lavoro.

recoil
30-08-2004, 15:34
Originariamente inviato da Quincy_it
Sono d'accordo. Come ho scritto prima, IMHO il corso di laurea deve essere scelto innanzitutto in base alle proprie passioni e alle materie per cui si è più portati, però con un piccolo occhio di riguardo al mondo del lavoro.

la penso così, però piccolo occhio al mondo del lavoro e grande occhio alle proprie passioni, altrimenti non funziona

guldo76
30-08-2004, 15:54
In quinta liceo ero indeciso: mi attiravano ingegneria elettronica ed economia (avevo diversi amici che stavano alla Bocconi e me ne parlavano bene)
ho fatto entrambi i test, passati, e ho scelto la Bocconi; piu` che altro perche' ingegneria mi sembrava troppo difficile :p e anche perche' ho visto con i miei occhi l'organizzazione che c'era alla Bocconi.
Pero` non sapevo praticamente nulla di economia, e mi e` andata bene che ho trovato economia politica, che mi piace molto, perche' economia aziendale proprio non fa per me :p

Quindi non ho pensato agli sbocchi lavorativi quando ho scelto, e ho fatto male, perche' ora sono bellamente a spasso :muro:
e cmq, dalle prospettive che vedo, non faro` mai un lavoro che mi piacera`. :muro:

recoil
30-08-2004, 16:39
ho trovato un articolo del corriere che parla proprio di questo argomento


ROMA - Papà e mamma pagano e hanno l'ultima parola. Solo gli amici gli fanno concorrenza nella scelta di quale università fare. Questo il quadro che emerge da un'indagine della rivista Campus su un campione di matricole. RIsultato: 6 ragazzi su 10 scelgono con la spintarella dei genitori.

IL CAMPIONE ESAMINATO - L'indagine è stata condotta su su 862 matricole, maschi e femmine, tra i 18 e i 20 anni. La ricerca sottolinea anche come sia in crescita il popolo delle "matricole per gioco" visto che per il 76% degli intervistati l'università è solo «il sistema per entrare in un certo ambiente» e per il 44% «un'opportunità per conoscere gente nuova e divertirsi». Non a
Chissà se anche il giovane principe inglese William ha subito le pressioni della famiglia nel decidere gli studi: prima storia dell'arte, poi geografia allla St Andrews University (Reuters)
caso il 57% delle matricole sa già che si pentirà presto della scelta fatta.

DECISIVO L'ULTIMO ANNO DI SUPERIORI - Di solito la scelta di proseguire gli studi avviene all'ultimo anno di scuola (38%) o addirittura dopo la maturità (25%). Soltanto nel 27% dei casi si tratta di una scelta ponderata a lungo a cominciare dai primi anni delle scuole superiori. Soltanto il 17% dei ragazzi parte convinto per una strada senza aver dubbio alcuno sulla scelta fatta.

QUESTIONE DI PRESTIGIO - La strada dell'università viene vista ancora oggi dalle matricole con poca chiarezza. Sembra che frequentare un certo Ateneo sia innanzitutto una questione di status, se è vero che, oltre a coloro che lo vedono come il modo per entrare in un ambiente in qualche maniera prestigioso (76%), c'è un 68% che considera già l'iscrizione all'Università come l'ottenimento
di un titolo a effetto. Ancora, il 64% ritiene che la facoltà
scelta sia la sola strada per ottenere un buon lavoro, il 44%
spera che almeno l'ambiente universitario sia un luogo di
divertimento e il 36% parte già con l idea che si tratterà di
una perdita di tempo. Il 22%, infine, considera la scelta
universitaria soltanto un modo per rimandare in avanti la scelta
di un lavoro.

SEGUITI I CONSIGLI DEGLI AMICI - Sulla scelta di un percorso di studi piuttosto che di un altro pesano i consigli degli amici (68%) e le aspettative e i suggerimenti di mamma e papà (62%). Al terzo posto si piazza un calcolo ragionato sulla situazione del mercato del lavoro (48%). Solo nel 41% dei casi l'elemento dell'interesse verso una particolare facoltà si è rivelato decisivo. Incertezza e dubbi fanno sì, quindi, che il 57% dei ragazzi intervistati ritenga
che prima o poi potrebbe pentirsi della scelta fatta.

LAUREARSI PRESTO NON E' IMPORTANTE - Non a caso laurearsi nel più breve tempo possibile è una priorità solo per il 15% delle matricole, mentre è «abbastanza importante» per il 23%. Si tratta di una questione «non prioritaria» per il 23% e un elemento di indifferenza per il 41%. E dopo la tanto sospirata laurea? Il 27% risponde che seguirà le orme dei genitori, il 23% che intraprenderà un'attività con gli amici e il 18% che andrà a lavorare
all estero. L'11%, infine, sa già che proseguirà iscrivendosi
a un master di specializzazione.

nEA
30-08-2004, 20:20
bah..mia madre non ha mai forzato alcuna decisione per quanto riguarda l'uni.
all'inizio ho pensato per un anno che facoltà fare , e dopo essermele spulciata in lungo e in largo (quasi tutte, le scientifiche le avevo eliminate a priori, e architettura chissà perchè non l'ho proprio cagata) mi ero convinta di fare scienze della comunicazione, con l'idea (molto ambiziosa) di buttarmi in un qualche modo nel mondo pubblicitario.
Dopo quasi due anni , di corsi meravigiosi e altri pallosissimi, mi sono accorta che sarei andata a fare tutto tranne quello che pensavo, dopo uni...e mi sono smontata.
Tanto da ponderare bene l'idea se volevo continuare a studiare per altri 3 anni per poi fare qualcosa che non mi convinceva.

e mia madre cmq ha accettato...lei ha sempre saputo che non sarei mai stata capace di fare un lavoro che non mi piacesse, almeno idealmente, e mi è stata vicina.

poi ho pensato di sfruttare la mia passione per il pc...così fatto corso di qualifica professionale e alla fine ora lavoro come pseudo tecnico informatico...ma anche qua ho scoperto che non ho quella passione che hanno altri e tutto sta diventando un peso.
Anche perchè in fondo non ero sicura al 100% neanche quando ho iniziato...ma se non avessi provato non avrei saputo se era la strada giusta o no.
Non lo è...mi pesa questo lavoro...provo poca soddisfazione, se non nulla, e tra le altre cose lottare in un mondo prevalentemente ancora maschile (con molto pregiudizi vi assicuro) per una cosa che neanche mi piace , proprio non ce la faccio.

Tra 5 giorni proverò ad entrare ad architettura.... una scelta fatta finalmente con ponderazione.
Ho un amico architetto che a ben vedere mi mostra quasi il peggio del lavoro : clienti assurdi, lavoro 12 ore al giorno, zero vacanze ecc...però riconosco che il suo lavoro è bellissimo, ha una gran parte creativa (ma non solo) cosa che sento di non poter escludere in un mio lavoro.
Mi ha prestato dei libri di design , suoi ex testi di uni, e mi sono illuminata come una lampadina!!
Se penso che al primo anno avrò esami come fisica 1 e 2 mi piglia male, ma so che questi sono esame che odierò e che cmq mi permetteranno -spero- di fare un lavoro che ammiro tantissimo e che desidero...per cui affronto la sfida.
Ancora mi chiedo come mai non ho valutato architettura anni fa...


Questa pappardella di monologo per dire che in fondo bisogna anche tentare, se si ha la possibilità di farlo.
Prendere le cose superficialmente o farle solo per fare qualcosa , imho, porterà sempre e cmq ad un fallimento... ma ognitanto azzardare e provare non guasta.
In alcuni casi può anche far capire cosa bisogna fare veramente..e della serie meglio tardi che mai :p

Non incito a scegliere l'uni per divertimento, perchè sarebbero anni e soldi sprecati, l'uni effettivamente è una scelta di vita...
Ma tendono a cascarmi le palle a terra vedere tanta gente prenderla con così tanta leggerezza...e non parlo degli articoli riportati da recoil , ma di fatti che ho visto, e continuo a vedere :(

Lucio Virzì
30-08-2004, 21:09
Io ero predestinato ad Ingegneria.
E' una scelta che ho fatto molto prima di terminare la quinta elementare.
Solo che, fino alla terza media (1983) volevo essere Ingegnere Civile.
Nel 1988 ho optato per Elettronica.
Nel 1991 per Informatica.

LuVi

eriol
30-08-2004, 21:23
la mia l' ho scelta perchè mi interessava ed era l' unica in cui avessi un potenziale.

secondo me devi solo capire cosa vorrai fare al lavoro e ciò per cui ti senti portata.

edivad82
30-08-2004, 21:24
Originariamente inviato da recoil
Papà e mamma pagano e hanno l'ultima parola.
la frase più sbagliata di questo mondo :muro:

Marcos2
30-08-2004, 21:25
Originariamente inviato da nEA
Voi come avete scelto la facoltà? In base a cosa ? per vero interesse o "perchè di solito si prova ad andarci dopo le superiori"?
Avete scelto giusto?
No, e sono pentito. Ho scelto la facoltà in base alla mia "passione" verso determinate discipline anche se con tale passione si fa la fame e per di più l'ho scelta in una università impegnativa. Un errore irrimediabile di chi esce dalle superiori e ha tante illusioni, aspirazioni ma non sa come funziona l'università (così diversa dalle superiori) né il mondo lavorativo... ma così va la vita!

edivad82
30-08-2004, 21:35
Originariamente inviato da nEA
Non incito a scegliere l'uni per divertimento, perchè sarebbero anni e soldi sprecati, l'uni effettivamente è una scelta di vita...
Ma tendono a cascarmi le palle a terra vedere tanta gente prenderla con così tanta leggerezza...e non parlo degli articoli riportati da recoil , ma di fatti che ho visto, e continuo a vedere :(
beh... con il passare del tempo si è più o meno alzato il numero di anni dedicati allo studio...prima le superiori erano un miraggio per molti, sia miraggio imposto per obblighi di lavoro che per non volontà, ora si viaggia verso il fatto che una istruzione superiore viene considerata il minimo e quindi tutti o quasi cercano di elevarsi un attimino, anche solo pensando l'uni come un rimando al mondo del lavoro, tanto sono laureato, o no? l'uni è un gioco, studio soltato un po' più del livello minimo accettato dalla massa, cosa vuoi che sia...qualsiasi cosa va bene...

ormai mi sa che si pensa verso questa direzione...purtroppo...

J3X
30-08-2004, 21:36
io ho scelto ing info perchè l'informatica è l'unica mia passione... ma ci sta quella ca..o di matematica... mmmhhh!!! mannaggia le superiori e il professore (e anche me)... solo dopo mi accorgo che i professori più severi (oltre che bravi) sono i migliori... quello spiegava da imbecille e metteva minimo il 6... ed era lo scientifico... io non mi facevo molti problemi ed ecco il risultato... ma pian piano pure questa deve passare.
Non ho scelto informatica perchè paradossalmente la matematica non viene trattata così approfonditamente... eh si... sono andato quasi al suicidio, ma la mat è una materia che voglio capire e giostrare anche se ci vorrà molto (a proposito,,, conoscete un testo facile facile con molti esempi :) )

Saluti.

nEA
30-08-2004, 21:40
cmq il nostro livello universitario è ancora alto, checchè se ne dica ..

una mia amica ha appena finito l'erasmus in francia.
Là credo bene che si laureano a 23/22 anni!!

- non esiste tesi di laurea...è facoltativa.
- gli esami sono la metà dei nostri


badate bene:


- loro hanno voti dal 4 al 10 e non dal 18 al 30 come noi.
- per loro non è necessaio passare tutti gli esami annuali con un voto oltre la sufficienza...a loro basta che alla fine dell'anno ci sia una MEDIA positiva di TUTTI gli esami affrontati nell'anno :eek: :eek: :eek:
Cioè possono passare un esame con un voto rasente l'uno , ma se poi sbregano in altri due esami va bene così...

cazzarola , così facendo potremmo farci tre lauree nel tempo che in italia si impiega per una!!

La mia amica era sconvolta!!!









una mezza lancia spezzata per l'uni italiana ;)

eriol
30-08-2004, 21:42
non c'è la tesi...........

...........................



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.........................................


porco...:muro:

nEA
30-08-2004, 21:56
Originariamente inviato da eriol
non c'è la tesi...........

...........................



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porco...:muro:


cioè hai capito...da noi bene e di stralusso che vada , si perde circa un anno per la tesi...e loro possono anche non farla....mah..

J3X
30-08-2004, 22:17
io sono sempre del parere che l'italia sta indietro di qualche anno rispetto ad altre nazioni... e in tutto...

per non uscire fuori topic, la gentile signora moratti, è passata dal vecchio al nuovo ordinamento, che dall'esterno pare di una leggerezza... ma lasciamo stare, nuovo ordinamento che si chiama 3+2... adesso vuole fare la "Y" perchè "forse" il 3+2 non è tutto questo oro... ma dico io... che facciamo sperimentiamo e se non va bene si cambia???! Ma questi scherzano sul futuro altrui...

E poi uno quando va a lavorare gli gliedono: "ma lei appartiene al vecchio ordinamento, al 3+2, alla Y, al ZX, al 1+2+2 o al 5-2=4 ???" :muro: :muro:

e poi si lamentano della fuga dei cervelli... :rolleyes: (che come si sa è anche x molti altri motivi)

che tristezza... :(

eriol
31-08-2004, 00:28
Originariamente inviato da nEA
cioè hai capito...da noi bene e di stralusso che vada , si perde circa un anno per la tesi...e loro possono anche non farla....mah..


perdi un anno per la tesi tra mille stress e soprattutto quel UNA TANTUM DI TASSE che cmq devi versare e poi la discuti per 10 minuti a 4 bacucchi annoiati.


gg. :rolleyes:

-kurgan-
31-08-2004, 06:19
Originariamente inviato da J3X
E poi uno quando va a lavorare gli gliedono: "ma lei appartiene al vecchio ordinamento, al 3+2, alla Y, al ZX, al 1+2+2 o al 5-2=4 ???" :muro: :muro:

5-2 fa 3! :D

Originariamente inviato da J3X
e poi si lamentano della fuga dei cervelli... :rolleyes:

direi che chi progetta queste riforme ha gia' fatto fuggire il suo cervello da tempo :p

Originariamente inviato da eriol
perdi un anno per la tesi tra mille stress e soprattutto quel UNA TANTUM DI TASSE che cmq devi versare e poi la discuti per 10 minuti a 4 bacucchi annoiati.


concordo sul fatto che la tesi e' assolutamente una perdita di tempo.

Quincy_it
31-08-2004, 08:46
Originariamente inviato da -kurgan-
concordo sul fatto che la tesi e' assolutamente una perdita di tempo.

Io invece sono dell'idea che, per alcuni corsi di laurea, specie quelli a carattere più scientifico, l'argomento della tesi può essere un ottimo biglietto di ingresso nel mondo del lavoro. :)

Comunque dopo mesi di ripensamenti alla fine ho deciso di riprovarci, con una laurea online in Economia. ;)
In questo modo continuerei a lavorare (sarebbe impossibile per me rinuciare allo stipendio attuale), e nel frattempo studierei qualcosa che mi affascina molto e mi consentirebbe di entrare ( :sperem: ) nel settore automobilistico (mio sogno).

J3X
31-08-2004, 08:56
beh, si la tesi è un ottimo biglietto, questo è vero, specialmente se si tende a progettare qualche invenzione utile (come ha fatto uno che conosco: ing elet. special biomedica ed ora ha un bel posto di lavoro, ma è un genio e pure modesto) ma se uno non ha molte idee per farla o non vorrebbe "perdere" altro tempo all'uni è cmq costretto a farla...
Almeno se potesse essere facoltativa... ma finchè si riesce a capire che cambiando qualcosa di "tradizionalistico" può darsi che le cose migliorino... ne passerà di tempo.

ManyMusofaga
31-08-2004, 11:14
Io alla fine delle superiori ero molto indecisa. Mi sentivo portata x gli studi umanistici mentre in quelli scientifici ero abbastanza negata ma pensando ad un possibile lavoro futuro il mio sogno era fare la veterinaria...

...così senza crederci troppo ho fatto entrambi i test convinta ke a veterinaria mi avrebbero respinta viste le mie difficoltà. Quando ho saputo ke mi avevano presa ero così felice ke ho pensato ke nn potevo nn provarci...e infatti ci ho provato, ma era troppo dura...nn avevo le basi necessarie e in uni mi trovavo molto male.

L'anno dopo mi sono iscritta a psicologia...nn so se troverò un lavoro inerente dopo la laurea fatto sta ke ora mi trovo molto bene e trovo ke sia un corso azzeccato x me;)