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View Full Version : [Help] Università fisica


kikbond
14-07-2004, 10:48
Salve a tutti.
Vorrei sapere se qualkuno è iscritto alla facoltà di fisica così da darmi qualke informazione...
siccome nn ne sento parlare per niente...

mi piacerebbe sapere qualkosa di +...

evelon
14-07-2004, 10:54
A fisica si fà fisica...

Che vuoi sapere ? :p

kikbond
14-07-2004, 11:02
Originariamente inviato da evelon
A fisica si fà fisica...

Che vuoi sapere ? :p


nn so...
se si trova bene o male lavoro...
se alla fine vale qualkosa come università...
se è davvero difficile..
se è ripetitiva..
anke se te sei di roma..
io cercavo qualkuno che mi potesse dire com'è qua a milano in statale o bicocca...

evelon
14-07-2004, 11:25
Originariamente inviato da kikbond
1)se si trova bene o male lavoro...
2)se alla fine vale qualkosa come università...
3)se è davvero difficile..
4)se è ripetitiva..

anke se te sei di roma..
io cercavo qualkuno che mi potesse dire com'è qua a milano in statale o bicocca...

1) dipende...:p
La ricerca in Italia è...quasi inesistente quindi difficile che da fisico andrai a fare il fisico.
Nel privato ci sono altri sbocchi ma sono docuti più alla capacità di pensare che la facoltà ti dà che alle conoscenze fisiche vere e proprie, ci sono comunque lodevoli eccezioni

2)non capisco la domanda

3)si e tanto.
Se non sei più che convinto lascia stare.

4)no.
Ogni anno, ogni esame, ogni materia presuppone che tu sia padrone di ciò che hai studiato prima, non è ripetitiva e si và sempre avanti (se è fatta con le OO; se capiti ad una università "lasca" con un corso un pò sfigato è diverso)

kikbond
14-07-2004, 12:16
Originariamente inviato da evelon
1) dipende...:p
La ricerca in Italia è...quasi inesistente quindi difficile che da fisico andrai a fare il fisico.
Nel privato ci sono altri sbocchi ma sono docuti più alla capacità di pensare che la facoltà ti dà che alle conoscenze fisiche vere e proprie, ci sono comunque lodevoli eccezioni

2)non capisco la domanda

3)si e tanto.
Se non sei più che convinto lascia stare.

4)no.
Ogni anno, ogni esame, ogni materia presuppone che tu sia padrone di ciò che hai studiato prima, non è ripetitiva e si và sempre avanti (se è fatta con le OO; se capiti ad una università "lasca" con un corso un pò sfigato è diverso)


tnx mille..
ora come ora sono convinto...

kikbond
14-07-2004, 20:15
up..qualkuno di milano??

Rossy77
14-07-2004, 20:17
L'ha fatta una mia amica
é uscita abbastanza bene e ora lavora in una ditta di informatica

kikbond
14-07-2004, 22:22
Originariamente inviato da Rossy77
L'ha fatta una mia amica
é uscita abbastanza bene e ora lavora in una ditta di informatica


e nn ti ha mai detto come si trovava???

Mauro82
14-07-2004, 22:40
è difficile ma bella
c'è poca gente e sei più seguito (qui a Genova ci sono dottorandi stipendiati dall'uni per dare ripetizioni al pomeriggio, naturalmente gratis, spesso puoi anche farti rispiegare alcune cose dai prof, basta andare nel loro studio quando non hanno molto da fare)
il clima (almeno qua) è bello
ci sono poche ragazze:( (almeno del mio anno pur essendo poche, sono buone(bone):D )

kikbond
14-07-2004, 22:42
Originariamente inviato da Mauro82
è difficile ma bella
c'è poca gente e sei più seguito (qui a Genova ci sono dottorandi stipendiati dall'uni per dare ripetizioni al pomeriggio, naturalmente gratis, spesso puoi anche farti rispiegare alcune cose dai prof, basta andare nel loro studio quando non hanno molto da fare)
il clima (almeno qua) è bello
ci sono poche ragazze:( (almeno del mio anno pur essendo poche, sono buone(bone):D )


spero proprio in un pochi ma buoni..
le ragazze certo nn guastano..ma sinceramente pensavo nn ce ne fossero proprio...

edit:
dimenticavo..
è difficile in quanto è c'è abbastanza matematica oppure proprio il tipo di fisica che si studia è difficile concettualmente??

23_Alby23
14-07-2004, 22:45
Fatti rispondere da minchiele, lui è laureato in fisica ;)

kikbond
14-07-2004, 22:46
Originariamente inviato da 23_Alby23
Fatti rispondere da minchiele, lui è laureato in fisica ;)


tnx..gli manderò un pvt col link della discussione..

Mauro82
14-07-2004, 22:47
Originariamente inviato da kikbond
edit:
dimenticavo..
è difficile in quanto è c'è abbastanza matematica oppure proprio il tipo di fisica che si studia è difficile concettualmente??
c'è tantissima matematica, ma andando avanti anche gli argomenti iniziano ad essere difficilotti

23_Alby23
14-07-2004, 22:48
Originariamente inviato da 23_Alby23
Fatti rispondere da minchiele, lui è laureato in fisica ;)
Mi quoto da solo per dire che, ovviamente, è laureato con 110 e lode :cool:

kikbond
14-07-2004, 22:57
Originariamente inviato da Mauro82
c'è tantissima matematica, ma andando avanti anche gli argomenti iniziano ad essere difficilotti


ho scaricato il manifesto dell'università qua di milano e ho notato che ci sono solo due/tre esami di analisi e mate..
una marea ovviamente di fisica..
ma dopo i 3 anni ci sono due anni di specialistica no??

minchiele
14-07-2004, 23:01
Originariamente inviato da kikbond
nn so...
se si trova bene o male lavoro...
se alla fine vale qualkosa come università...
se è davvero difficile..
se è ripetitiva..
anke se te sei di roma..
io cercavo qualkuno che mi potesse dire com'è qua a milano in statale o bicocca...

Allora, io ovviamente ho seguito quella di Torino.

Come ambiente è molto positivo in quanto, come ti hanno già detto, ci sono pochissimi studenti e si ha quasi la sensazione di essere in una seconda famiglia.
Addirittura a me è capitato più di una volta di dare esami con professori a cui davo del tu, o con cui ero andato a mangiare la pizza.

Sul fatto di valere come università ti dirò che non è per niente tempo perso. Alla fine le cose che ti ricorderai (a livello di cultura scientifica) non saranno moltissime, ma ti rimarrà un modo di ragionare molto produttivo e flessibile.

Sulla difficoltà dipende da cosa intendi, da una parte è semplice perchè non ci sono mallopponi da imparare a memoria, dall'altra però bisogna capire i ragionamenti che stanno dietro la meccanica quantistica e fidati, non è per niente intuitiva.

Sulla ripetitività potresti dover studiare lo stesso fenomeno più volte, ma sempre sottolineandone aspetti diversi.

L'ambito lavorativo è purtroppo molto ristretto, nel 90% dei casi si finisce a fare i programmatori, nel restante 10% il ricercatore con stipendio da fame. Se vuoi fare i soldi con la scienza fai il politecnico!


In definitiva se ti piace capire esattamente come vanno le cose in natura è un'ottima facoltà. Ti spiega cose che per te erano ovvie, ma errate ;)

kikbond
14-07-2004, 23:03
Originariamente inviato da minchiele
Allora, io ovviamente ho seguito quella di Torino.

Come ambiente è molto positivo in quanto, come ti hanno già detto, ci sono pochissimi studenti e si ha quasi la sensazione di essere in una seconda famiglia.
Addirittura a me è capitato più di una volta di dare esami con professori a cui davo del tu, o con cui ero andato a mangiare la pizza.

Sul fatto di valere come università ti dirò che non è per niente tempo perso. Alla fine le cose che ti ricorderai (a livello di cultura scientifica) non saranno moltissime, ma ti rimarrà un modo di ragionare molto produttivo e flessibile.

Sulla difficoltà dipende da cosa intendi, da una parte è semplice perchè non ci sono mallopponi da imparare a memoria, dall'altra però bisogna capire i ragionamenti che stanno dietro la meccanica quantistica e fidati, non è per niente intuitiva.

Sulla ripetitività potresti dover studiare lo stesso fenomeno più volte, ma sempre sottolineandone aspetti diversi.

L'ambito lavorativo è purtroppo molto ristretto, nel 90% dei casi si finisce a fare i programmatori, nel restante 10% il ricercatore con stipendio da fame. Se vuoi fare i soldi con la scienza fai il politecnico!


In definitiva se ti piace capire esattamente come vanno le cose in natura è un'ottima facoltà. Ti spiega cose che per te erano ovvie, ma errate ;)


scusa ma i programmatori di cosa??

minchiele
14-07-2004, 23:09
Originariamente inviato da kikbond
scusa ma i programmatori di cosa??

Di qualsiasi cosa, non che all'università ti insegnino ad usare chissà quale linguaggio, ma tra esami di laboratorio, elaborazioni dati, relazioni, ed esami di programmazione obbligano in pratica lo studente ad avvicinarsi più del solito al mondo dell'informatica.
Inoltre gli strumenti di misura usati in fisica non sono mai standard ma sono unici e costruiti esclusivamente per la loro finalità, capirai quindi che il software di gestione devi fartelo tu ;)

kikbond
14-07-2004, 23:11
Originariamente inviato da minchiele
Di qualsiasi cosa, non che all'università ti insegnino ad usare chissà quale linguaggio, ma tra esami di laboratorio, elaborazioni dati, relazioni, ed esami di programmazione obbligano in pratica lo studente ad avvicinarsi più del solito al mondo dell'informatica.
Inoltre gli strumenti di misura usati in fisica non sono mai standard ma sono unici e costruiti esclusivamente per la loro finalità, capirai quindi che il software di gestione devi fartelo tu ;)


umh...ti hai finito con i 3 anni o sei andato oltre??

23_Alby23
14-07-2004, 23:14
Originariamente inviato da kikbond
umh...ti hai finito con i 3 anni o sei andato oltre??
E ti pare che uno che fa i 3 anni con 110 e lode non vada oltre?? :D

minchiele
14-07-2004, 23:16
Originariamente inviato da 23_Alby23
E ti pare che uno che fa i 3 anni con 110 e lode non vada oltre?? :D

Si ma quando lo hanno dato a me lo svendevano al mercato del pesce :D

cmq sono andato avanti e sto prendendo la laurea specialistica in fisica della materia.

kikbond
14-07-2004, 23:16
Originariamente inviato da 23_Alby23
E ti pare che uno che fa i 3 anni con 110 e lode non vada oltre?? :D

complimenti..:D

ma ora che cosa fa di specialistico???

kikbond
14-07-2004, 23:17
Originariamente inviato da minchiele
Si ma quando lo hanno dato a me lo svendevano al mercato del pesce :D

cmq sono andato avanti e sto prendendo la laurea specialistica in fisica della materia.


a me piacerebbe prenderla nell'ottica ma poi nn saprei proprio cosa fare..
in ogni caso penso che 3 anni per orientarsi bastino davvero...

23_Alby23
14-07-2004, 23:17
Originariamente inviato da minchiele
Si ma quando lo hanno dato a me lo svendevano al mercato del pesce :D
Se seeeee certo... modesto come sempre....
Ahò ciccio hai preso la laurea in FISICA non in scienze della comunicazione... (senza nulla togliere a costoro, però...) :cool:

minchiele
14-07-2004, 23:22
Originariamente inviato da kikbond
a me piacerebbe prenderla nell'ottica ma poi nn saprei proprio cosa fare..
in ogni caso penso che 3 anni per orientarsi bastino davvero...

Se hai scritto 6000 messaggi in un forum di tecnologia potresti benissimo fare fisica della materia come me ;) studi i superconduttori e soprattutto i semiconduttori sui quali si basano tutte le tecnologie spiegate in questo forum :)

@alby: pezzente, hai detto scienze della comunicazione perchè abbiamo per anni rotto le pa@@e alla gente al telefono con i sondaggi :D

23_Alby23
14-07-2004, 23:26
Originariamente inviato da minchiele
@alby: pezzente, hai detto scienze della comunicazione perchè abbiamo per anni rotto le pa@@e alla gente al telefono con i sondaggi :D
Eh beh dai una piccola soddisfazione me la potrò pur prendere, no? :D

kikbond
14-07-2004, 23:27
Originariamente inviato da minchiele
Se hai scritto 6000 messaggi in un forum di tecnologia potresti benissimo fare fisica della materia come me ;) studi i superconduttori e soprattutto i semiconduttori sui quali si basano tutte le tecnologie spiegate in questo forum :)

@alby: pezzente, hai detto scienze della comunicazione perchè abbiamo per anni rotto le pa@@e alla gente al telefono con i sondaggi :D


ho tempo per decidere..
ora come ora mi interessano molte cose..
col tempo potrei invece accorgermi che alcune nn fanno per me...
grazie per l'aiuto..

T3d
06-07-2006, 21:58
ok ragazzi tiro su questa discussione perchè sarei interessato anche io alla laurea in fisica... ditemi è così difficile da conseguire? durante l'anno accademico si sono monenti in cui ci si può dedicare ai propri passatempi oppure devi solamente studiare studiare studiare tutto il tempo?

per quanto riguarda il ragionamento, sono abbastanza intuitivo... la materia in cui andavo forte era la matematica (sono uscito con 9 l'ultimo anno)

thotgor
07-07-2006, 10:28
Se hai scritto 6000 messaggi in un forum di tecnologia potresti benissimo fare fisica della materia come me ;) studi i superconduttori e soprattutto i semiconduttori sui quali si basano tutte le tecnologie spiegate in questo forum :)

@alby: pezzente, hai detto scienze della comunicazione perchè abbiamo per anni rotto le pa@@e alla gente al telefono con i sondaggi :D


come mai hai deciso di fare fisica e poi fisica della materia e non scienza dei materiali direttamente? Ovvio che si fa più fisica a fisica, però anche a materiali non si scherza affatto...magari con più chimica che può essere utile. :p

Ti è venuto dopo l'interesse?

T3d
07-07-2006, 20:24
nessuno può aiutarmi? :cry:

based
07-07-2006, 21:16
Se seeeee certo... modesto come sempre....
Ahò ciccio hai preso la laurea in FISICA non in scienze della comunicazione... (senza nulla togliere a costoro, però...) :cool:



110 e lode non vuo ldire niente... dipende se sei bravo.. il 110 e lode certifica che hai un qualcosa in piu', che hai studiato... che sai porti... ma la bravura vera non la certifica,ahimè

Composition86
07-07-2006, 23:50
ok ragazzi tiro su questa discussione perchè sarei interessato anche io alla laurea in fisica... ditemi è così difficile da conseguire? durante l'anno accademico si sono monenti in cui ci si può dedicare ai propri passatempi oppure devi solamente studiare studiare studiare tutto il tempo?

per quanto riguarda il ragionamento, sono abbastanza intuitivo... la materia in cui andavo forte era la matematica (sono uscito con 9 l'ultimo anno)
Io ho appena finito il primo anno del corso di fisica a Bari.
Difficoltà in realtà non ce ne sono se frequenti sempre le lezioni, certo, può capitare il teorema che non hai capito, ma i prof. sono sempre molto disponibili a dare le spiegazioni.
Come detto gli iscritti sono sempre pochi, si è più seguiti, puoi fare la domanda al prof. durante la lezione ed ottieni la risposta.
Il primo anno è praticamente solo matematica, infatti l'esame più complicato è analisi II, ma anche analisi I è abbastanza pesante, insieme a geometria. Fisica rappresenta, nel primo anno, quasi una materia secondaria, si fanno le cose del liceo.
I prof., in genere, sono estremamente puntigliosi: negli orali vogliono vedere la capacità di ragionare (non la memoria) e molto ordine, negli scritti le difficoltà stanno soprattutto nei calcoli complicati ed anche qui pretendono precisione. Io dico sempre che la differenza tra un 30 ed un 22-23-24 è davvero poca negli scritti.
Tuttavia tendono ad essere anche elastici e di solito, se l'esame scritto è andato abbastanza male ma l'orale molto bene, chiudono un occhio.
I programmi sono abbastanza vasti, ma pian piano, con molta pazienza e senza "rovinarsi la vita", si fanno tranquillamente ed avanza molto tempo.
Il tempo libero, durante le lezioni, è veramente poco se sei pendolare, ma il tempo in cui si viaggia può essere dedicato allo studio. La stanchezza diventa però un grosso problema se segui sempre (almeno nel mio caso è così, perchè abbiamo i programmi concentrati in pochi mesi).

In Agosto 2005 avevo aperto una discussione come questa in cui avevo ottenuto le risposte di uno studente di Pisa... trascurando la mia ignoranza all'epoca, potresti trovare lì qualche altra risposta interessante.

based
08-07-2006, 00:32
per gli amici che si accingono ad entrare all'uni do un cosniglio utilissimo: non vi aspettiate che valutino la conoscenza degli argomenti per filo e per segno.. i prof tendono a valutare COME imparate queste materie.
Esempio sciocco: esce un laureato in ingegneria meccanica che non c'era portato ma studiava parecchio fino a fare scritti perfetti, orali buoni... tutto ottenuto con la forza di volontà. Portiamo questo individuo giu' all'officina sotto il mio palazzo e confrontiamolo con il meccanico che vi lavora, ragazzo elastico che smonta ripara e quasi progetta motori!! questo ragazzo ha LA TERZA MEDIA come titolo di studio e VI ASSICURO che sarebbe molto piu' bravo a "uscirsene" dai problemi che si creano sul lavoro, dal punto di vista tecnico, dell'ingegnere (che parolona) che ha studiato ma che effettivamente non è bravo. Capito il discorso? questo discorso è fondamentale da fare per far capire che non bisogna aggrapparsi allo studio dei libri ma bisogna avere quell'elasticità mentale tipica dei piu' bravi altrimenti.-... tanto vale andare a fare il cameriere!
Questa è la realtà. Da fuori l'università sembra un mondo roseo, anch'io pensavo così prima di iscrivermi, ingegneria addirittura mi provocava "emozioni" e credevo che in quella sede avrei studiato&imparato le cose e sarei uscito ingegnere. Nulla di piu' falso: se nelle scuole inferiori non avete mai brillato non vi aspettate di migliorare all'univ, se non sapete ancora neanche dove smontare una candela del motorino non vi iscrivete ad ing meccanica.... serve molta molta elasticità mentale per riuscire bene.
l'ingegnere è un essere,sulla carta, che sa trovare la soluzione intelligente ai problemi: per risolverli in maniera "comune" basta e avanza un perito... nel senso che anche un individuo senza alcun titolo di studio può farlo.Ma l'ingegnere, il fisico o il medico deve,a mio avviso, essere intelligente.
Non pensate di aggrapparvi allo studio perché non serve; lo studio è solo un contorno all'intelligenza ed elasticità mentale che dev'essere in voi. se non c'è questa elasticità ci si riesce comunque a laurearsi con lo studio, si riesce addirittura a vincere concorsi di dottorato e..addirittura delle addiritture, ricoprire cattedre universitarie!!! Ma, nulla può sostituire quelle doti innate, quel senso di ingegnosità, raziocinio, capacità di interazione con gli altri etc che molti professori universitari SOGNANO e per questo sono frustrati!
attenzione, come già detto, posso fare una miriade di esempi del tipo che il mio meccanico di fiducia è + intelligente dell'ing meccanico che ci faceva esercitazioni di disegno, mia madre casalinga ha maggiori capacità di una prof che so io che insegna all'uni e che altro non sa fare che ripetere nozioncine mnemoniche..mentre mia madre sa: dipingere quadri,cucinare da dio,cucire abiti disegnati da lei... e potrei continuare. CASALINGA + CAPACE di PROFESSORESSA UNIVERSITARIA!!!! Se me l'avessero detto appena mi iscrissi avrei riso e pensato che mi stessero bellamente prendendo in giro: invece in MOOOLTI casi questa è la dura e quasi inaccettabile realtà.
Serve intelligenza nelle sue varie forme, anche sociale; lo studio serve a poco.

buona notte

uC.ArTaX
08-07-2006, 08:38
Il discorso che fai tu ha senso, ma per me esageri. Chiaramente occorre flessibilità e intelligenza e senso pratico, ma lo studio è una componente importante se si vogliono FARE cose nuove. Magari il mio meccanico (senza offesa ai meccanici, è per riprendere gli esempi precedenti) sa riparare il mio motorino alla perfezione, ma se si trova a dover PROGETTARE un motorino, magari utilizzando tecnologie innovative? Ormai il tempo degli inventori pioneri è finito da un pezzo, al giorno d'oggi siamo così avanti in tutti i campi che occorre una forte conoscenza dei concetti e della "teoria" che sta alla base della materia. Per creare nuova conoscenza occorre avere acquisito quella esistente. Chiaro che poi senza intelligenza e flessibilità si fa poco, ma lo studio è parte integrante del tutto.

based
08-07-2006, 09:14
ARTAX IL PROBLEMAS è CHE ALCUNE PERSONE PONGONO PRIMA LO STUDIO E POI LA FLESSIBILITà&INTELLIGENZA.. PERCHè PENSANO CHE STUDIANDO 10 ORE AL GIORNOI POI MIGLIORANO... nulla di piu' falso.

PRIMA di iscriversi bisogna valutare se c'è quel feeling con le materie, quella velocità, quielll'inventiva...POI si pensa a studiare. Ma se non c'è quel feeling, lo studio sarà inutile. Ricorda, PRIMA l'intelligenza POI lo studio

Composition86
08-07-2006, 11:17
Ancora con questi discorsi... :mc:
Almeno apri una discussione a parte.

Il tuo discorso ha finalmente un senso logico, ma manca ancora una volta il tassello fondamentale: quelle abilità non sono innate, si acquisiscono. Non si nasce con delle capacità, bisogna svilupparle, è così per tutte le classi lavorative. L'operaio e la casalinga, avendo un sacco di tempo libero, magari si dedicano a fare qualcosa che non sia studiare, che non sia imparare a memoria delle nozioni.

E poi c'è modo e modo di studiare, vedi chi ad esempio impara a memoria le dimostrazioni e chi invece riesce a farle dal nulla, ma sono cose che si imparano nel corso della vita, non c'è niente da fare, se non si dedica tempo ad essere creativi, ad ideare, a sforzarsi di ragionare in modo non lineare, non si imparerà mai a farlo.

Poi io credo che sia tutto collegato, che il saper fare qualcosa, l'aver acquisito alcune abilità, sblocchi, in un certo senso, la possibilità di acquisire altre abilità, renda cioè il processo di apprendimento più facile, proprio come nei videogiochi di ruolo. Non c'è nulla di innato, ci vuole tanto lavoro e tanto impegno.

based
08-07-2006, 12:25
il ragionamento non lineare non è una abilità per il quale bisogna esserci portati dici? Io vedo gente che riescono "naturalmente" ad averlo... sforzarsi a ragionare è brutto, molto brutto, perchè non apporta risultati.

Composition86
08-07-2006, 13:22
Cosa significa "naturalmente"? Come puoi sapere in che ambiente hanno vissuto queste persone, che esigenze hanno avuto e come sono stati viziati a ragionare?
Io ti faccio un altro esempio: Pascal fu iniziato dal padre alla matematica, opportunità che non tutte le persone "normali" hanno nella vita. Il modo era abbastanza semplice, aiutava nel fare i conti. Per facilitarli ideò la prima calcolatrice, poi viene tutto il resto. L'ambiente lo ha quindi influenzato ed il primo ambiente è sempre la famiglia.

Altro illustre esempio: Fibonacci fu iniziato, fin da giovane, ancora una volta dal padre, all'attività di mercante; fu quindi il padre stesso a provvedere alla sua istruzione matematica. Ancora una volta è l'ambito famigliare che fa la differenza, non l'inclinazione naturale.

Esempio diverso: il piccolo Mozart ebbe come maestro il padre, fin da tenerissima età. Il padre gli insegnò a suonare e probabilmente anche a comporre, poi il tempo era tanto, un bambino a 4 anni, educato in quella maniera, non aveva altro da fare che allenarsi in continuazione, invece di giocare suonava. La famiglia condiziona tutte le attitudini di una persona.

La cosiddetta "curiosità" può nascere anche in modi indiretti: la famiglia di Einstein possedeva un'officina elettrotecnica, non c'è nulla di più grande che possa scatenare l'immaginazione di un bambino! Soprattutto a fine Ottocento, all'epoca poteva essere roba da fantascienza.

Quindi: cerca di capire il contesto famigliare in cui le persone che ritieni naturalmente dotate nascono, se poi diventano fabbri, camerieri, muratori, allevatori o contadini è un altro discorso, può essere dovuto a migliaia di ragioni.
Da piccoli si impara prima, si assorbe tutto come delle spugne, modo di ragionare, carattere ed altre abilità. Andando avanti con gli anni si fa più fatica ad apprendere cose nuove, per quello ti sembra di rimanere sempre lì.

p.NiGhTmArE
09-07-2006, 11:39
Salve, sto per andare in 5^ liceo, e dopo vorrei fare Fisica....
Com'è a Milano? Le università migliori quali sono? Padova e Bologna?

nestle
10-07-2006, 16:21
ciao a tutti...

io ho fatto tre anni di fisica a roma (la sapienza) qualche annetto fa (vecchio ordinamento). dopo tre anni lasciai per motivi miei, avevo la voglia-necessità di lavorare e avere la mia indipendenza, e purtroppo il lavoro è incompatibile con questa facoltà :(

per quel che ci sono stato mi sono trovato bene; la cosa fondamentale è che si è veramente in pochi e sebbene non sia facile si viene seguiti molto; praticamente i professori quando erano in facoltà erano sempre disponibili bastava andare in laboratorio e nel loro studio e ti rispiegavano quello che volevi...
gli esami (almeno quelli che ho fatto io) non erano facili; dipende anche molto dal professore con cui capiti... per esempio ad analisi I e II (che allora si facevano in due anni separati) il professore ci faceva portare tutto, libri, appunti, non c'era controllo... effettivamente libri e appunti erano inutili visto che in genere gli esercizi erano cose mai viste e quindi ci potevi arrivare solo con il ragionamento...
quello che secondo me fa molto la differenza con le altre facoltà è proprio questo: non conta tantissimo quanto studi (si da per scontato che studi tanto...) ma come ragioni; puoi studiare anche 12 ore al giorno ma se non arrivi a fare certi ragionamenti è inutile, è purtroppo certi ragionamenti non vengono con lo studio ma solo con un allenamento mentale in menti già allenate... questo te lo dico perchè ho visto gente uccidersi sui libri senza ottenere risultati e altri studiare normalmente e passare senza problemi.

come sbocchi lavorativi ora come ora non saprei... ai tempi miei la ricerca era impossibile in italia e se volevi lavorare (e campare) come ricercatore dovevi trasferirti... anche per questo ho mollato ad un certo punto, studiavo fisica perchè mi piaceva e avrei voluto lavorare in quel campo, vedendo che moltissimi uscivano e andavano a fare lavori quasi sempre da informatici o cmq non nel campo di studi ho pensato che non conveniva (e infatti adesso faccio l'informatico... :rolleyes: :D )

un ultimo consiglio, se hai passione prendi questa facoltà, se non sei molto motivato lascia stare, sono studi che devono piacere a priori e richiedono tutta la giornata di studio tra lezioni laboratori e ripasso... i primi due anni avevo lezione dalle 8 alle 13 e laboratorio qualche volta alla settimana dalle 15 alle 19, quindi capirai che se non si è motivati non si va lontano...


ciao ;)

T3d
10-07-2006, 17:14
allora sono apposto... odio studiare a memoria e ho sempre avuto la dote del ragionamento... da sempre

poi amo la fisica quindi la decisione è presa.

T3d
09-12-2006, 13:12
dopo tre mesi dall'inizio dei corsi, non potete immaginare quanto sia contento della scelta che ho fatto :D

assolutamente stimolante ;)