SweetHawk
02-07-2004, 18:34
Incinta di 3 gemelli,aborto per uno
Il giudice: è depressa, solo 2 figli
Non poteva avere figli, ma un bebè lo desiderava tanto. Così si è rivolta a un centro per la procreazione assistita e dopo essersi sottoposta alla fecondazione in vitro, è rimasta incinta di tre gemelli. Da allora, però, la donna ha cominciato ad angosciarsi per il timore di perderli fino a entrare nel tunnel della depressione. Così il giudice ha deciso per l'embrioriduzione. La donna, una 26enne di Palermo, disoccupata, avrà solo due figli.
Dopo la sentenza di un giudice del Tribunale di Cagliari, è stato eseguito un intervento di embrioriduzione, procedimento che è vietato in Italia dalla nuova legge (art. 14 comma 4) sulla procreazione assistita, con le sole eccezioni previste dalla legge 194 sull'interruzione della gravidanza. Nessun problema per gli altri due gemellini.
La giovane mamma era entrata in uno stato ansioso depressivo (certificato dalla clinica psichiatrica dell'università di Palermo) dopo essere stata informata dai medici dei rischi materni e fetali di una gravidanza trigemina. La legge sulla procreazione medicalmente assistita obbliga, infatti, il medico all'inseminazione di 3 ovociti e al contemporaneo trasferimento in utero degli eventuali 3 embrioni ottenuti, vietando la crioconservazione.
Nel caso di una donna giovane questo significa ottenere con molta probabilità tre embrioni. La donna ha cominciato a documentarsi sull'embrioriduzione che viene effettuata all'estero e alla fine ha deciso. Se non fosse stato possibile l'intervento, la giovane avrebbe optato (questo è consentito in Italia) per l'interruzione di tutti e tre i gemelli.
Dopo aver saputo che è qualche settimana fa per una gravidanza gemellare spontanea, era stato eseguito a Cagliari un intervento di embrioriduzione, si è rivolta al primario ginecologo dell'ospedale Microcitemico per chiedere l'aborto selettivo per grave stato ansioso depressivo.
Così la donna ha presentato un'istanza al Tribunale civile e il giudice della sezione Persone e famiglia, Emanuela Cugusi, l'ha accolta, accertando la sussistenza di una "situazione di pericolo imminente e irreparabile e di un serio danno per la salute della ricorrente che deve essere evitato" mediante la prestazione sanitaria richiesta.
____________________________
Cioè ma quello che sarà giustiziato lo tirano a sorte oppure segano il primo che vedono?
:rolleyes:
Il giudice: è depressa, solo 2 figli
Non poteva avere figli, ma un bebè lo desiderava tanto. Così si è rivolta a un centro per la procreazione assistita e dopo essersi sottoposta alla fecondazione in vitro, è rimasta incinta di tre gemelli. Da allora, però, la donna ha cominciato ad angosciarsi per il timore di perderli fino a entrare nel tunnel della depressione. Così il giudice ha deciso per l'embrioriduzione. La donna, una 26enne di Palermo, disoccupata, avrà solo due figli.
Dopo la sentenza di un giudice del Tribunale di Cagliari, è stato eseguito un intervento di embrioriduzione, procedimento che è vietato in Italia dalla nuova legge (art. 14 comma 4) sulla procreazione assistita, con le sole eccezioni previste dalla legge 194 sull'interruzione della gravidanza. Nessun problema per gli altri due gemellini.
La giovane mamma era entrata in uno stato ansioso depressivo (certificato dalla clinica psichiatrica dell'università di Palermo) dopo essere stata informata dai medici dei rischi materni e fetali di una gravidanza trigemina. La legge sulla procreazione medicalmente assistita obbliga, infatti, il medico all'inseminazione di 3 ovociti e al contemporaneo trasferimento in utero degli eventuali 3 embrioni ottenuti, vietando la crioconservazione.
Nel caso di una donna giovane questo significa ottenere con molta probabilità tre embrioni. La donna ha cominciato a documentarsi sull'embrioriduzione che viene effettuata all'estero e alla fine ha deciso. Se non fosse stato possibile l'intervento, la giovane avrebbe optato (questo è consentito in Italia) per l'interruzione di tutti e tre i gemelli.
Dopo aver saputo che è qualche settimana fa per una gravidanza gemellare spontanea, era stato eseguito a Cagliari un intervento di embrioriduzione, si è rivolta al primario ginecologo dell'ospedale Microcitemico per chiedere l'aborto selettivo per grave stato ansioso depressivo.
Così la donna ha presentato un'istanza al Tribunale civile e il giudice della sezione Persone e famiglia, Emanuela Cugusi, l'ha accolta, accertando la sussistenza di una "situazione di pericolo imminente e irreparabile e di un serio danno per la salute della ricorrente che deve essere evitato" mediante la prestazione sanitaria richiesta.
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Cioè ma quello che sarà giustiziato lo tirano a sorte oppure segano il primo che vedono?
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