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View Full Version : I migliori testi delle canzone italiane


Deppe
28-06-2004, 14:05
Postate qui i testi per voi più belli, più emozionanti, più significativi della musica italiana. Comincio io:

Futura (Lucio Dalla)

Chissà chissà domani
su che cosa metteremo le mani
se si potrà contare ancora le onde del mare
e alzare la testa
non esser così seria, rimani
i russi, i russi gli americani
no lacrime non fermarti fino a domani
sarà stato forse un tuono
non mi meraviglio
è una notte di fuoco
dove sono le tue mani
nascerà e non avrà paura nostro figlio
e chissà come sarà lui domani
su quali strade camminerà
cosa avrà nelle sue mani.. le sue mani
si muoverà e potrà volare
nuoterà su una stella
come sei bella
e se è una femmina si chiamerà futura.
Il suo nome detto questa notte
mette già paura
sarà diversa bella come una stella
sarai tu in miniatura
ma non fermarti voglio ancora baciarti
chiudi i tuoi occhi non voltarti indietro
qui tutto il mondo sembra fatto di vetro
e sta cadendo a pezzi come un vecchio presepio.
Di più, muoviti più fretta di più, benedetta
più su, nel silenzio tra le nuvole, più su
che si arriva alla luna,si la luna
ma non è bella come te questa luna
è una sottana americana
Allora su mettendoci di fianco,più su
guida tu che sono stanco, più su
in mezzo ai razzi e a un batticuore, più su
son sicuro che c'e' il sole
ma che sole è un cappello di ghiaccio
questo sole è una catena di ferro
senza amore, amore, amore, amore.
Lento lento adesso batte più lento
ciao, come stai
il tuo cuore lo sento
i tuoi occhi così belli non li ho visti mai
ma adesso non voltarti
voglio ancora guardarti
non girare la testa
dove sono le tue mani
aspettiamo che ritorni la luce
di sentire una voce
aspettiamo senza avere paura, domani.

drum-machine
28-06-2004, 14:23
Pino Daniele

Anima


Tutte le volte che parlo di te
Mi manca il fiato e non so cos'è
E a volte credo di star bene
Pensando a quello che mi conviene
Dimentico il mondo che respira
Per averti vicina
Tutte le volte che io parlo di te
Ho un nodo in gola e io so cos'è
Questa maledetta suggestione
Che ci fa cambiare umore
Che ci maltratta come un cane
Per farci amare
Anima
In questa vita c'è bisogno di più anima
Per sopportare quello che c'è intorno
L'anima che ho lasciato fra le tue mani
Per non avere tutti i giorni uguali
L'anima che troppe volte metti sotto i
Piedi
L'anima
Che tiro fuori quando non mi credi
L'anima che a volte ti fa ragionare
Anche se hai voglia di lasciarti andare
E a volte credo di star bene
Pensando a quello che mi conviene
Dimentico il mondo che respira
Per averti vicina
Anima
In questa vita c'è bisogno di più anima
Per sopportare quello che c'è intorno
L'anima che ho lasciato fra le tue mani
Per non avere tutti i giorni uguali
L'anima che troppe volte metti sotto i
Piedi
L'anima
Che tiro fuori quando non mi credi
L'anima che a volte ti fa ragionare
Anche se hai voglia di lasciarti andare

Arësius
28-06-2004, 14:25
Guerre di eroi
Tradite senza pieta`
E svanite nei secoli
Scatti ai nervi e sensi che
Le ombre dei sogni scuotono
Spazza vento e porta via
Il bambino che gioca con il mare
Non saro` eroe
Non sarei stato mai
Tradire e fuggire
E' il ricordo che restera`
Eroe nel vento
E' la noia che scava dentro me

Litfiba - Eroi Nel Vento

Theradin
28-06-2004, 14:27
banco del mutuo soccorso

750.000 anni fa ... L'amore?
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo)


Già l'acqua inghiotte il sole

ti danza il seno mentre corri a valle

con il tuo branco ai pozzi

le labbra secche vieni a dissetare

Corpo steso dai larghi fianchi

nell'ombra sto, sto qui a vederti

possederti, si possederti... possederti...



Ed io tengo il respiro

se mi vedessi fuggiresti via

e pianto l'unghie in terra

l'argilla rossa mi nasconde il viso

ma vorrei per un momento stringerti a me

qui sul mio petto

ma non posso fuggiresti fuggiresti via da me

io non posso possederti possederti

io non posso fuggiresti

possederti io non posso...

Anche per una volta sola.



Se fossi mia davvero

di gocce d'acqua vestirei il tuo seno

poi sotto i piedi tuoi

veli di vento e foglie stenderei

Corpo chiaro dai larghi fianchi

ti porterei nei verdi campi e danzerei

sotto la luna danzerei con te.



Lo so la mente vuole

ma il labbro inerte non sa dire niente

si è fatto scuro il cielo

già ti allontani resta ancora a bere

mia davvero ah fosse vero

ma chi son io uno scimmione

senza ragione senza ragione senza ragione

uno scimmione fuggiresti fuggiresti

uno scimmione uno scimmione senza ragione

tu fuggiresti, tu fuggiresti...

giovane acero
28-06-2004, 14:53
KHORAKHANE' "a forza di essere vento"

Fabrizio De Andrè (1996- Anime Salve)

Il cuore rallenta la testa cammina
in quel pozzo di piscio e cemento
a quel campo strappato dal vento
a forza di essere vento
porto il nome di tutti i battesimi
ogni nome il sigillo di un lasciapassare
per un guado una terra una nuvola un canto
un diamante nascosto nel pane
per un solo dolcissimo umore del sangue
per la stessa ragione del viaggio viaggiare
Il cuore rallenta e la testa cammina
in un buio di giostre in disuso
qualche rom si è fermato italiano
come un rame a imbrunire su un muro
saper leggere il libro del mondo
con parole cangianti e nessuna scrittura
nei sentieri costretti in un palmo di mano
i segreti che fanno paura
finchè un uomo ti incontra e non si riconosce
e ogni terra si accende e si arrende la pace
i figli cadevano dal calendario
Yugoslavia Polonia Ungheria
i soldati prendevano tutti
e tutti buttavano via
e poi Mirka a San Giorgio di maggio
tra le fiamme dei fiori a ridere a bere
e un sollievo di lacrime a invadere gli occhi
e dagli occhi cadere
ora alzatevi spose bambine
che è venuto il tempo di andare
con le vene celesti dei polsi
anche oggi si va a caritare
e se questo vuol dire rubare
questo filo di pane tra miseria e sfortuna
allo specchio di questa kampina
ai miei occhi limpidi come un addio
lo può dire soltanto chi sa di raccogliere in bocca
il punto di vista di Dio
Cvava sero po tute Poserò la testa sulla tua spalla
i kerava e farò
jek sano ot mori un sogno di mare
i taha jek jak kon kasta e domani un fuoco di legna
vasu ti baro nebo perché l'aria azzurra
avi ker diventi casa
kon ovla so mutavia chi sarà a raccontare
kon ovla chi sarà
ovla kon ascovi sarà chi rimane
me gava palan ladi io seguirò questo migrare
me gava seguirò
palan bura ot croiuti questa corrente di ali

parax
28-06-2004, 14:56
Sud, non ti fare castrare
dal potere criminale che ti vuole fermare:
guastagli la festa, abbassagli la cresta,
guarda la sua testa rotolare nella cesta.
Libera la mente da ogni assurdo pregiudizio:
è l'inizio della fine del supplizio che da secoli ci domina,
ci ingoia e ci rivomita,
potere di quei demoni che noi chiamiamo "uomini",
che uccidono altri uomini, che sfruttano noi giovani,
che tagliano le ali agli angeli più deboli.
Potere che soggioga, potere della droga,
potere di uno Stato che di tutto se ne frega:
strage di Bologna, Ustica, Gladio,
cumuli di scheletri ammassati in un armadio.
Odio, il tuo seme germoglia nella terra fecondato
dal sangue della guerra e la camorra,
indomita, ricca e strafottente, continua ad uccidere la gente.
Tombe, ecatombe, esplosioni di bombe,
raffiche di mitra, falcidia di bande,
Cosenza, Potenza, carne morta in partenza,
consacrata alla violenza senza opporre resistenza.
Alpi, Salento, un solo movimento:
pugni sul sistema pretendiamo un cambiamento;
ridateci la terra, basta con la guerra.
Dalla strada l'intifada...
you gotta fight da faida!!


Frankie Hi NRG
fight da faida 1993

Nicky
28-06-2004, 14:58
Servi della gleba


Allora come e' andata con la tipa?
Eh, abbastanza bene.
Hai pucciato il biscotto, o almeno hai limonato?
No ragazzi, non scherziamo. Lei non e' una come tutte le altre.
Bll b b bll parlaci di lei.

Ah, guardate, questa qui' e' una tipa devvero simpaticissima, in gambissima.
Mi ha raccontato delle cose delle sue ferie divertentissime, ma tipo che lei
era andata la' con un sacco di creme dopo sole, poi ha preso un casino di
sole, si e' bruc.
Le hai mostrato il popparuolo?
No ma ho buone possibilita'.
Allora ci vediamo questa sera? Una serata fra amici, una chitarra e uno
spinello.
Eh, amici, purtroppo no. Questa sera sono invitato a casa sua per vedere le
diapositive del mare, delle sue ferie, poi subito dopo devo accompagnare i
suoi genitori che devono prendere il treno perche' sono rimasti senza
macchina, l'hanno distrutta, era mia.

Siamo tutti servi della gleba, e abbiamo dentro il cuore una canzone triste.

Servi della gleba a testa alta, verso il triangolino che ci esalta. Niente
marijuana ne pasticche: noi si assume solo il due di picche. Servi della
gleba in una stanza, anestetizzati da una stronza, come dei simbolici Big
Jim: schiacci il tasto ed esce lo sfaccimm.

Ehi, guardate un po' chi si rivede.
Hue ciao ragazzi.
Hai la faccia di legno, dove cazzo eri finito?
Ma no, niente, e' che c'ho un'esame in ballo e poi non sono stato molto
bene.
dicci cosa hai avuto di preciso.
Mah, mi han detto che ho le papille - Eh? - gustative interrotte, no, poi ci
ho il gomito -Cosa? - che fa contatto col ginocchio .... no e' che ho delle
storiacce con la tipa...
Ah. Lei ti ha dato il due di picche.

Ma no , che cosa dite? lei mi e' molto affezzionata, solo che ha delle
storie col suo tipo che la rendono infelice, e siccome a lei ci tengo piu'
che a me, ho parlato col suo ragazzo e l'ho convinto a ritornare da lei...
Ma non starai mica piangendo?
No, e' che mi e' entrata una bruschetta nell'occhio.

L'occhio spento lo sguardo di cemento, lei e' il mio piccione io il suo
monumento.

Servi della gleba a tutta birra, carichi di hl di sburra; cuore in fiamme e
maschera di ghiaccio, noi col nostro carico di sfaccio. Servi della gleba
planetaria, schiavi della ghiandola mammaria, come dei simbolici Big Jimme:
schiacci il tasto ed esce lo sfaccimme.

Lassame canta'...

[Faso al telefono]: "Ciao, senti, hai 5 minuti? Perche' volevo chiederti due
cose... Senti, guarda, sinceramente vado al dunque subito, ci sono rimasto
molto male perche' ho saputo che sei uscita con Tafano ieri sera, e...
perche'? Scusa, ti ho telefonato a cena, ti ho detto: ci vediamo?, tu hai
detto: no, devo studiare. E va be', se poi esci con lui... cioe', perche'
non me lo devi dire? Pensi che sia un problema per me accettare che tu hai
una storia? Un uomo? Vedi qualcuno? No, non e' un problema per me perche' io
ti voglio bene veramente e non ti chiedo nulla, anzi, magari sono qui a
dirti: se hai bisogno di qualcuno io ci sono.

E allora? Che cosa devo fare?

Vuoi che mi metta una scopa in culo cosi' ti ramazzo la stanza?"

:rotfl:

alphacygni
28-06-2004, 15:00
La locomotiva - Francesco Guccini


Non so che viso avesse, neppure come si chiamava,
con che voce parlasse, con quale voce poi cantava,
quanti anni avesse visto allora, di che colore i suoi capelli,
ma nella fantasia ho l'immagine sua:
gli eroi son tutti giovani e belli,
gli eroi son tutti giovani e belli,
gli eroi son tutti giovani e belli...

Conosco invece l'epoca dei fatti, qual' era il suo mestiere:
i primi anni del secolo, macchinista, ferroviere,
i tempi in cui si cominciava la guerra santa dei pezzenti
sembrava il treno anch' esso un mito di progresso
lanciato sopra i continenti,
lanciato sopra i continenti,
lanciato sopra i continenti...

E la locomotiva sembrava fosse un mostro strano
che l'uomo dominava con il pensiero e con la mano:
ruggendo si lasciava indietro distanze che sembravano infinite,
sembrava avesse dentro un potere tremendo,
la stessa forza della dinamite,
la stessa forza della dinamite,
la stessa forza della dinamite..

Ma un' altra grande forza spiegava allora le sue ali,
parole che dicevano "gli uomini son tutti uguali"
e contro ai re e ai tiranni scoppiava nella via
la bomba proletaria e illuminava l' aria
la fiaccola dell' anarchia,
la fiaccola dell' anarchia,
la fiaccola dell' anarchia...

Un treno tutti i giorni passava per la sua stazione,
un treno di lusso, lontana destinazione:
vedeva gente riverita, pensava a quei velluti, agli ori,
pensava al magro giorno della sua gente attorno,
pensava un treno pieno di signori,
pensava un treno pieno di signori,
pensava un treno pieno di signori...

Non so che cosa accadde, perchè prese la decisione,
forse una rabbia antica, generazioni senza nome
che urlarono vendetta, gli accecarono il cuore:
dimenticò pietà, scordò la sua bontà,
la bomba sua la macchina a vapore,
la bomba sua la macchina a vapore,
la bomba sua la macchina a vapore...

E sul binario stava la locomotiva,
la macchina pulsante sembrava fosse cosa viva,
sembrava un giovane puledro che appena liberato il freno
mordesse la rotaia con muscoli d' acciaio,
con forza cieca di baleno,
con forza cieca di baleno,
con forza cieca di baleno...

E un giorno come gli altri, ma forse con più rabbia in corpo
pensò che aveva il modo di riparare a qualche torto.
Salì sul mostro che dormiva, cercò di mandar via la sua paura
e prima di pensare a quel che stava a fare,
il mostro divorava la pianura,
il mostro divorava la pianura,
il mostro divorava la pianura...

Correva l' altro treno ignaro e quasi senza fretta,
nessuno immaginava di andare verso la vendetta,
ma alla stazione di Bologna arrivò la notizia in un baleno:
"notizia di emergenza, agite con urgenza,
un pazzo si è lanciato contro al treno,
un pazzo si è lanciato contro al treno,
un pazzo si è lanciato contro al treno..."

Ma intanto corre, corre, corre la locomotiva
e sibila il vapore e sembra quasi cosa viva
e sembra dire ai contadini curvi il fischio che si spande in aria:
"Fratello, non temere, che corro al mio dovere!
Trionfi la giustizia proletaria!
Trionfi la giustizia proletaria!
Trionfi la giustizia proletaria!"

E intanto corre corre corre sempre più forte
e corre corre corre corre verso la morte
e niente ormai può trattenere l' immensa forza distruttrice,
aspetta sol lo schianto e poi che giunga il manto
della grande consolatrice,
della grande consolatrice,
della grande consolatrice...

La storia ci racconta come finì la corsa
la macchina deviata lungo una linea morta...
con l' ultimo suo grido d' animale la macchina eruttò lapilli e lava,
esplose contro il cielo, poi il fumo sparse il velo:
lo raccolsero che ancora respirava,
lo raccolsero che ancora respirava,
lo raccolsero che ancora respirava...

Ma a noi piace pensarlo ancora dietro al motore
mentre fa correr via la macchina a vapore
e che ci giunga un giorno ancora la notizia
di una locomotiva, come una cosa viva,
lanciata a bomba contro l' ingiustizia,
lanciata a bomba contro l' ingiustizia,
lanciata a bomba contro l' ingiustizia!

Fabryce
28-06-2004, 15:01
Di Elio come non ricordare Cara ti amo, piu veritiera di quella...

zerothehero
28-06-2004, 15:03
Dè andrè
Fiume San Creek

Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura
sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura
fu un generale di vent'anni
occhi turchini e giacca uguale
fu un generale di vent'anni
figlio d'un temporale

c'è un dollaro d'argento sul fondo del Sand Creek.

I nostri guerrieri troppo lontani sulla pista del bisonte
e quella musica distante diventò sempre più forte
chiusi gli occhi per tre volte
mi ritrovai ancora lì
chiesi a mio nonno è solo un sogno
mio nonno disse sì

a volte i pesci cantano sul fondo del Sand Creek

Sognai talmente forte che mi uscì il sangue dal naso
il lampo in un orecchio nell'altro il paradiso
le lacrime più piccole
le lacrime più grosse
quando l'albero della neve
fiorì di stelle rosse

ora i bambini dormono nel letto del Sand Creek

Quando il sole alzò la testa tra le spalle della notte
c'erano solo cani e fumo e tende capovolte
tirai una freccia in cielo
per farlo respirare
tirai una freccia al vento
per farlo sanguinare

la terza freccia cercala sul fondo del Sand Creek

Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura
sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura
fu un generale di vent'anni
occhi turchini e giacca uguale
fu un generale di vent'anni
figlio d'un temporale

ora i bambini dormono sul fondo del Sand Creek

Nicky
28-06-2004, 15:06
Tornando seri:

Cyrano

Venite pure avanti, voi con il naso corto,
signori imbellettati, io più non vi sopporto!
Infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio
perché con questa spada
vi uccido quando voglio.
Venite pure avanti poeti sgangherati,
inutili cantanti di giorni sciagurati,
buffoni che campate di versi senza forza
avrete soldi e gloria ma non avete scorza;
godetevi il successo, godete finché dura
ché il pubblico è ammaestrato
e non vi fa paura
e andate chissà dove per non pagar le tasse
col ghigno e l'ignoranza dei primi della classe.
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna
però non la sopporto la gente che non sogna.
Gli orpelli? L'arrivismo? All'amo non abbocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco.

Facciamola finita, venite tutti avanti
nuovi protagonisti, politici rampanti;
venite portaborse, ruffiani e mezze calze,
feroci conduttori di trasmissioni false
che avete spesso fatto
del qualunquismo un arte;
coraggio liberisti, buttate giù le carte
tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese
in questo benedetto assurdo bel paese.
Non me ne frega niente
se anch'io sono sbagliato,
spiacere è il mio piacere,
io amo essere odiato;
coi furbi e i prepotenti
da sempre mi balocco
e al fin della licenza
io non perdono e tocco.

Ma quando sono solo
con questo naso al piede
che almeno di mezz'ora
da sempre mi precede
si spegne la mia rabbia
e ricordo con dolore
che a me è quasi proibito il sogno di un amore;
non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,
per colpa o per destino le donne le ho perdute
e quando sento il peso d'essere sempre solo
mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo,
ma dentro di me sento che il grande amore esiste,
amo senza peccato, amo ma sono triste
perché Rossana è bella, siamo così diversi;
a parlarle non riesco, le parlerò coi versi.

Venite gente vuota, facciamola finita:
voi preti che vendete a tutti un'altra vita;
se c'è come voi dite un Dio nell'infinito
guardatevi nel cuore, l'avete già tradito
e voi materialisti, col vostro chiodo fisso
che Dio è morto e l'uomo è solo in questo abisso,
le verità cercate per terra, da maiali,
tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali;
tornate a casa nani, levatevi davanti,
per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco.

Io tocco i miei nemici col naso e con la spada
ma in questa vita oggi non trovo più la strada,
non voglio rassegnarmi ad essere cattivo
tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo;
dev'esserci, lo sento, in terra in cielo o un posto
dove non soffriremo e tutto sarà giusto.
Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
io sono solo un'ombra e tu, Rossana, il sole;
ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
perché ormai lo sento, non ho sofferto invano,
se mi ami come sono, per sempre tuo Cirano.

alphacygni
28-06-2004, 15:07
Quotissimo per Cirano e Fiume Sand Creek :ave:

Arësius
28-06-2004, 15:09
una vecchia bretone
con un capello
e un ombrello di carta
di riso e canna di bambu'
capitani coraggiosi
furbi contrabbandieri macedoni

gesuiti, eucridei
vestiti come dei bonzi
per entrare a corte degl'imperatori
della dinastia dei Ming

cerco un centro
di gravita' permanente
che non mi faccia mai cambiare idea
sulle cose e sulla gente
avrei bisogno di...
cerco un centro
di gravita' permanente
che non mi faccia mai cambiare idea
sulle cose e sulla gente
over and over again

non sopporto i cori russi
la musica finto rock
la new wave italiana
e il free jazz punk inglese
neanche la nera Africa

cerco un centro
di gravita' permanente
che non mi faccia mai cambiare idea
sulle cose e sulla gente
avrei bisogno di...
cerco un centro
di gravita' permanente
che non mi faccia mai cambiare idea
sulle cose e sulla gente
over and over again

Franco Battiato - "Centro Di Gravita' Permanente"

alphacygni
28-06-2004, 15:11
Mettiamoci pure...

Ottocento - De Andre'

Cantami di questo tempo
l’astio e il malcontento
di chi è sottovento
e non vuol sentir l’odore
di questo motor
che ci porta avanti
quasi tutti quanti
maschi , femmine e cantanti
su un tappeto di contanti
nel cielo blu

Figlia della famiglia
sei la meraviglia
già matura e ancora pura
come la verdura di papà

Figlio bello e audace
bronzo di Versace
figlio sempre più capace
di giocare in borsa
di stuprare in corsa tu
moglie dalle larghe maglie
dalle molte voglie
esperta di anticaglie
scatole d’argento ti regalerò

Ottocento
Novecento
Millecinquecento scatole d’argento
fine Settecento ti regalerò

Quanti pezzi di ricambio
quante meraviglie
quanti articoli di scambio
quante belle figlie da sposar
e quante belle valvole e pistoni
fegati e polmoni
e quante belle biglie a rotolar
e quante belle triglie nel mar

Figlio figlio
povero figlio
eri bello bianco e vermiglio
quale intruglio ti ha perduto nel Naviglio
figlio figlio
unico sbaglio
annegato come un coniglio
per ferirmi , pugnalarmi nell’orgoglio
a me a me
che ti trattavo come un figlio
povero me
domani andrà meglio

Ein klein pinzimonie
wunder matrimonie
krauten und erbeeren
und patellen und arsellen
fischen Zanzibar
und einige krapfen
frùer vor schlafen
und erwachen mit walzer
und Alka-Seltzer fùr
dimenticar

Quanti pezzi di ricambio
quante meraviglie
quanti articoli di scambio
quante belle figlie da sposar
e quante belle valvole e pistoni
fegati e polmoni
e quante belle biglie a rotolar
e quante belle triglie nel mar.

Everyman
28-06-2004, 15:13
Tutte le canzoni di De Andre'...:)

tatrat4d
28-06-2004, 15:15
In una spiaggia poco serena camminavano un uomo e una donna
e su di loro la vasta ombra di un dilemma;
l'uomo era forse più audace, più stupido e conquistatore,
la donna aveva perdonato, non senza dolore.
Il dilemma era quello di sempre, un dilemma elementare:
se aveva o non aveva senso il loro amore.

In una casa a picco sul mare vivevano un uomo e una donna
e su di loro la vasta ombra di un dilemma;
l'uomo è un animale quieto se vive nella sua tana,
la donna non si sa se è ingannevole o divina.
Il dilemma rappresenta l'equilibrio delle forze in campo,
perché l'amore e il litigio sono le forme del nostro tempo.

Il loro amore moriva, come quello di tutti,
come una cosa normale e ricorrente,
perché morire e far morire
è un'antica usanza che suole aver la gente.

Lui parlava quasi sempre di speranza e di paura,
come l'essenza della sua immagine futura;
e coltivava la sua smania e cercava la verità,
lei lo ascoltava in silenzio, lei forse ce l'aveva già.
Anche lui curiosamente come tutti era nato da un ventre,
ma purtroppo non se lo ricorda o non lo sa.

In un giorno di primavera quando lei non lo guardava
lui rincorse lo sguardo di una fanciulla nuova.
E ancora oggi non si sa se era innocente come un animale,
o se era come instupidito dalla vanità;
ma stranamente lei si chiese se non fosse un'altra volta il caso
di amare e di restar fedele al proprio sposo.

Il loro amore moriva, come quello di tutti,
con le parole che ognuno sa a memoria,
sapevan piangere e soffrire,
ma senza dar la colpa all'epoca o alla storia.
___
Questa voglia di non lasciarsi è difficile da giudicare,
non si sa se è una cosa vecchia o se fa piacere;
ai momenti di abbandono alternavano le fatiche
con la gran tenacia che è propria delle cose antiche.
E questo è il succo di questa storia,
peraltro senza importanza,
che si potrebbe chiamare appunto "resistenza".

Forse il ricordo di quel maggio gli insegnò anche nel fallire
il senso del dolore, il culto del coraggio;
e rifiutarono decisamente le nostre idee di libertà in amore,
a questa scelta non si seppero adattare.
Non so se dire a questa nostra scelta
o a questa nostra nuova sorte,
so soltanto che loro si diedero la morte.

Il loro amore moriva, come quello di tutti,
non per una cosa astratta come la famiglia,
loro scelsero la morte per una cosa vera
come la famiglia.

Io ci vorrei veder più chiaro, rivisitare il loro percorso,
le coraggiose battaglie che avevan vinto o perso.
Vorrei riuscire a penetrare nel mistero di un uomo e una donna,
nell'immenso labirinto di quel dilemma.
Forse quel gesto disperato potrebbe anche rivelare
come il segno di qualcosa che stiamo per capire.

Il loro amore moriva, come quello di tutti,
come una cosa normale e ricorrente,
perché morire e far morire
è un'antica usanza che suole aver la gente.

kikki2
28-06-2004, 15:15
E ti vengo a cercare
Anche solo per vederti o parlare
Perché ho bisogno della tua presenza
Per capire meglio la mia essenza

Questo sentimento popolare
Nasce da meccaniche divine
Un rapimento mistico e sensuale mi imprigiona a te
Dovrei cambiare l'oggetto dei miei desideri
Non accontentarmi di piccole gioie quotidiane
Fare come l'eremita
Che rinuncia a sé

E ti vengo a cercare
Con la scusa di doverti parlare
Perche mi piace ciò che pensi e che dici
Perche in te vedo le mie radici

Questo secolo oramai alla fine
Saturo di parassiti senza dignità
Mi spinge solo ad essere migliore, con piu volontà

Emanciparmi dall'incubo delle passioni
Cercare il punto al di sopra del bene e del male
Essere un'immagine divina di questa realtà...

E ti vengo a cercare
Perche sto bene con te...

alphacygni
28-06-2004, 15:16
Originariamente inviato da kikki2
E ti vengo a cercare
Anche solo per vederti o parlare
Perché ho bisogno della tua presenza
Per capire meglio la mia essenza

Questo sentimento popolare
Nasce da meccaniche divine
Un rapimento mistico e sensuale mi imprigiona a te
Dovrei cambiare l'oggetto dei miei desideri
Non accontentarmi di piccole gioie quotidiane
Fare come l'eremita
Che rinuncia a sé

E ti vengo a cercare
Con la scusa di doverti parlare
Perche mi piace ciò che pensi e che dici
Perche in te vedo le mie radici

Questo secolo oramai alla fine
Saturo di parassiti senza dignità
Mi spinge solo ad essere migliore, con piu volontà

Emanciparmi dall'incubo delle passioni
Cercare il punto al di sopra del bene e del male
Essere un'immagine divina di questa realtà...

E ti vengo a cercare
Perche sto bene con te...

Questa va proprio sentita... magari la versione live presa da Last Summer Dance ;)

kikki2
28-06-2004, 15:18
o magari da Linea Gotica, con quella chitarra torcibudella

tatrat4d
28-06-2004, 15:19
1950


Amedeo Minghi


Come profumi, che gonna, che bella che sei,
che gambe e che passi sull'asfalto di Roma
serenella in questo vento di mare e di pini,
nel nostro anno tra la guerra e il duemila
dal conservatorio all'università'
la bicicletta non va e tu che aspetti me con i capelli giù
io li carezzerò seduti al nostro caffè, serenella
la radio trasmetterà la canzone che ho pensato per te
e forse attraverserà l'oceano lontano da noi
l'ascolteranno gli americani che proprio ieri sono andati via
e con le loro camicie a fiori, colorano le nostre vie
e i nostri giorni di primavera che profumano
dei tuoi capelli e dei tuoi occhi così belli
spalancati sul futuro e chiusi su di me
nel novecentocinquanta, nel novecentocinquanta,
amore ma come stiamo bene al sole amore
da quest'anno tu sarai con me.


E' tondo quest'anno come un pallone e che tiro diretto
e che bell'effetto al mio cuore, serenella
coi soldi cravatte vestiti e dei fiori
e una vespa per correre insieme al mare
al mare di questa pitta, alle onde agli spruzzi
che escono fuori dalle nostre fontane
e se c'e' un po' di vento ti bagnerai
mentre aspetti me seduta al nostro caffè, serenella
la radio .....


e ti amo, ti amo forse al sole, questo sole che sembra vicino
serenella io voglio un bambino nei nostri giorni di primavera
lo penseremo come una canzone, serenella ti porto al sole
serenella ti porto al mare, ti porto via.

tatrat4d
28-06-2004, 15:20
Tema...
Un Giorno qualcuno ti chiedera:
"Cosa pensi dell'amore?"
Amore, amore, amore.
Apre il tema Sergio:
Penso che l'amore
sia la piu bella cosa che
dia felicita
ma cio che vedo e poi verita?
Vedo tutti che
si danno da fare per trovare
una donna che
col pianto in gola poi li lascera.
Blocco:
Viva, viva l'amore
e per l'amore che si canta
Viva, viva l'amore
e per amore ancora si vivra.
Amore, amore, amore, amore.
Continua il tema Giacomo:
Amore e una parola
amore vero non esiste
e solo nei sogni
di chi ha passato una triste gioventu.
E un sentimento che
ora e vicino con la tua mano
cade una stella
ed e lontano mille anni fa.
[Blocco]
Amore, amore, amore, amore.
Seguita il tema Francesco:
Un'estate fa
per molte notti insieme a lei
ho creduto che
fosse davvero gelosa di me.
Sola la lasciai
ma poi in silenzio ritornai
ed ho scoperto che
trovava chi consolava il suo cuore.
[Blocco]
Amore, amore, amore, amore.
Conclude Enrico Maria Papes:
Credo nell'amore
in cio che sente il nuostro cuore
So di non sbagliare
se dico che l'amicizia lo puo dare.
L'arte e nel cuore
e la famiglia e calore
poi una donna c'e
per completare questro nostro amore.
[Blocco]

Mauro82
28-06-2004, 15:22
Originariamente inviato da Arësius
[i]una vecchia bretone
con un capello
e un ombrello di carta
di riso e canna di bambu'
capitani coraggiosi
furbi contrabbandieri macedoni
...

a me piace tantissimo l'album "L'era del cinghiale bianco" e in particolare:

L'era del cinghiale bianco

Pieni gli Alberghi a Tunisi
per le vacanze estive
a volte un temporale
non ci faceva uscire
un uomo di una certa età,
mi offriva spesso sigarette turche, ma
Spero che ritorni presto
l'Era del Cinghiale Bianco
Profumi indescrivibili
nell'aria della sera
studenti di Damasco
vestiti tutti uguali
l'ombra della mia identità
mentre sedevo al cinema oppure in un bar
Ma spero che ritorni presto
l'Era del Cinghiale Bianco.

Strade dell'Est

Carichi i treni che dall'Albania
portano tanti stranieri in Siberia
tappeti antichi mercanti indiani
mettono su case tra Russia e Cina
strade dell'Est.
Spinto da i Turchi e dagli Iracheni
qui fece campo Mustafà Mullah Barazani
strade dell'Est d'immensi orizzonti
città nascoste di lingua persiana
da qui la Fine.
Dicono storie di Principesse
chiuse in castelli per troppa bellezza
fiori di Loto giardini stupendi
...e Leningrado oggi
strade dell'Est.
Di notte ancora ti può capitare
di udire suoni di armonium sfiatati
e vecchi curdi che da mille anni
offrono il petto a Novene...


e, più recente, la mia canzone di Battiato preferita:

Lode all'Inviolato

Ne abbiamo attraversate di tempeste
e quante prove antiche e dure
ed un aiuto chiaro da un'invisibile carezza
di un custode.

Degna è la vita di colui che è sveglio
ma ancor di più di chi diventa saggio
e alla Sua gioia poi si ricongiunge
sia Lode, Lode all'Inviolato.

E quanti personaggi inutili ho indossato
io e la mia persona quanti ne ha subiti
arido è l'inferno
sterile la sua via.

Quanti miracoli, disegni e ispirazioni...
E poi la sofferenza che ti rende cieco
nelle cadute c'è il perché della Sua Assenza
le nuvole non possono annientare il Sole
e lo sapeva bene Paganini
che il diavolo è mancino e subdolo
e suona il violino.

Theradin
28-06-2004, 15:30
Pezzi di vetro

L'uomo che cammina sui pezzi di vetro
dicono ha due anime e un sesso di ramo duro in cuore
e una luna e dei fuochi alle spalle mentre balla e balla,
sotto l'angolo retto di una stella.
Niente a che vedere col circo,
nè acrobati nè mangiatori di fuoco,
piuttosto un santo a piedi nudi,
quando vedi che non si taglia, già lo sai.
Ti potresti innamorare di lui,
forse sei già innamorata di lui,
cosa importa se ha vent'anni
e nelle pieghe della mano,
una linea che gira e lui risponde serio
"è mia"; sottindente la vita.
E la fine del discorso la conosci già,
era acqua corrente un pò di tempo fà che ora si è fermata qua.
Non conosce paura l'uomo che salta
e vince sui vetri e spezza bottiglie e ride e sorride,
perchè ferirsi non è impossibile,
morire meno che mai e poi mai.

Insieme visitata è la notte che dicono ha due anime
e un letto e un tetto di capanna utile e dolce
come ombrello teso tra la terra e il cielo.
Lui ti offre la sua ultima carta,
il suo ultimo prezioso tentativo di stupire,
quando dice "È quattro giorni che ti amo,
ti prego, non andare via, non lasciarmi ferito".
E non hai capito ancora come mai,
mi hai lasciato in un minuto tutto quel che hai.
Però stai bene dove stai. Però stai bene dove stai.

Le storie di ieri


Mio padre ha una storia comune,
condivisa dalle sue generazioni,
la mascella nel cortile parlava,
troppi morti lo hanno tradito,
tutta gente che aveva capito.
E il bambino nel cortile sta giocando,
tira sassi nel cielo e nel mare,
ogni volta che colpisce una stella
chiude gli occhi e si mette a volare,
chiude gli occhi e si mette a volare.


E i cavalli a Salò sono morti di noia,
a giocare col nero perdi sempre,
Mussolini ha scritto anche poesie,
i poeti che brutte creature,
ogni volta che parlano è una truffa.
Ma mio padre è un ragazzo tranquillo,
la mattina legge molti giornali,
è convinto di avere delle idee.
E suo figlio è una nave pirata,
e suo figlio è una nave pirata.
E anche adesso è rimasta una scritta nera,
sopra il muro davanti a casa mia.
Dice che il movimento vincerà;
il gran capo ha la faccia serena,
la cravatta intonata alla camicia.


Ma il bambino nel cortile si è fermato,
si è stancato di seguire aquiloni,
si è seduto tra i ricordi vicini, rumori lontani,
guarda il muro e si guarda le mani,
guarda il muro la e si guarda le

Nicky
28-06-2004, 15:31
Pescatore

P. Bertoli e F. Mannoia

Getta le tue reti
buona pesca ci sarà
e canta le tue canzoni
che burrasca calmerà
pensa pensa al tuo bambino
al saluto che ti mandò
e tua moglie sveglia di buon mattino
con Dio di te parlò
con Dio di te parlò
Dimmi dimmi mio Signore
dimmi che tornerà
l'uomo mio difendi dal mare
dai pericoli che troverà
troppo giovane son io
ed il nero è un triste colore
la mia pelle bianca e profumata
ha bisogno di carezze ancora
ha bisogno di carezze ora
Pesca forza tira pescatore
pesca e non ti fermare
poco pesce nella rete
lunghi giorni in mezzo al mare
mare che non ti ha mai dato tanto
mare che fa bestemmiare
quando la sua furia diventa grande
e la sua onda è un gigante
la sua onda è un gigante
Dimmi dimmi mio Signore
dimmi se tornerà
quell'uomo che sento meno mio
ed un altro mi sorride già
scaccialo dalla mia mente
non indurmi nel peccato
un brivido sento quando mi guarda
e una rosa egli mi ha dato
una rosa lui mi ha dato
Rosa rossa pegno di amore
rosa rossa malaspina
nel silenzio della notte ora
la mia bocca gli è vicina
no per Dio non farlo tornare
dillo tu al mare
è troppo forte questa catena
io non la voglio spezzare
io non la voglio spezzare
Pesca forza tira pescatore
pesca non ti fermare
anche quando l'onda ti solleva forte
e ti toglie dal tuo pensare
e ti spazza via come foglia al vento
che vien voglia di lasciarsi andare
più leggero nel suo abbraccio forte
ma è così cattiva poi la morte
è così cattiva poi la morte
Dimmi dimmi mio Signore
dimmi che tornerà
quell'uomo che sento l'uomo mio
quell'uomo che non saprà
che non saprà di me,
di lui e delle sue promesse vane
di una rosa rossa qui tra le mie dita
di una storia nata già finita
di una storia nata già finita
Pesca forza tira pescatore
pesca non ti fermare
poco pesce nella rete
lunghi giorni in mezzo al mare
mare che non ti ha mai dato tanto
mare che fa bestemmiare
e si placa e tace senza resa
e ti aspetta per ricominciare
e ti aspetta per ricominciare


Non si può morire dentro

Gianni Bella


Se il nostro amore è
un altro fallimento
non me la prenderò con te con lui
o con il vento
perché son stato io
a sollevarti il mento
perché non ti comprai
e adesso non ti vendo.

tu, bella e triste tu
mi dicesti quanto ti lasciai
non si può morire dentro
e morendo me ne andai
ora sono qui
dopo un anno l' ho capito che
non si può morire dentro
e morivo senza te

abbracciami anche tu
ci son troppe persone
sen io lo farei l' amore qui
alla stazione
ma non restare lì
a buttar via i minuti
il mondo tu lo sai è degli innamorati

tu chi nascondi tu
se c' è un altro dillo pure qui
non si può morire dentro
e sorridersi così
anche senza te
bella sì ma triste non sarai
non si può morire dentro
e restando morirei
un puntino tu
la tua storia scrivere vorrei
ma non si può morire dentro
e restando morirei
uh uh uh ....

Nicky
28-06-2004, 15:33
Questa è una delle mie preferite in assoluto:

Luna

Gianni Togni

E guardo il mondo da un oblò, mi annoio un po'
passo le notti a camminare dentro a un metrò
sembro uscito da un romanzo giallo,
ma cambierò, si cambierò

gettano arance da un balcone, così non va
tiro due calci ad un pallone, e poi chissà
non sono ancora diventato matto,
qualcosa farò, ma adesso no
Luna.

Luna non mostri solamente la tua parte migliore
stai benissimo da sola, sai cos'e' l'amore
e credi solo nelle stelle,
mangi troppe caramelle,
Luna.

Luna ti ho visto dappertutto anche in fondo al mare
ma io lo so che dopo un po' ti stanchi di girare
restiamo insieme questa notte,
mi hai detto no per troppe volte
Luna.

E guardo il mondo da un oblò, mi annoio un po'
se sono triste mi travesto come Pierrot
poi salgo sopra i tetti e grido al vento
guarda che anch'io ho fatto a pugni con Dio.

Ho mille libri sotto al letto, non leggo più
ho mille sogni in un cassetto, non lo apro più
parlo da solo e mi confondo e penso
che in fondo si, sto bene così,
Luna.

Luna tu parli solamente a chi e' innamorato
chissà quante canzoni ti hanno già dedicato
ma io non sono come gli altri
per te ho progetti più importanti, Luna.

Luna non essere arrabbiata, dai non fare la scema
il mondo e' piccolo se e' visto da un'altalena
sei troppo bella per sbagliare,
solo tu mi puoi capire, Luna.

E guardo il mondo da un oblò, mi annoio un po'
a mezzanotte puoi trovarmi vicino a un juke-box
poi sopra i muri scrivo in latino
evviva le donne, evviva il buon vino.

Son pieno di contraddizioni, che male c'e'
adoro le complicazioni, fanno per me
non metterò la testa a posto mai
e a maggio vedrai che mi sposerai,
Luna.

Luna non dirmi che a quest'ora tu già devi scappare
in fondo e' presto l'alba ancora si deve svegliare
bussiamo insieme ad ogni porta
se sembra sciocco cosa importa, Luna.

Luna che cosa vuoi che dica non so recitare
ti posso offrire solo un fiore poi portarti a ballare
vedrai saremo un po' felici,
e forse molto più che amici, Luna.

aquilante
28-06-2004, 15:38
Piccolo sei, (oh gigi)
rotondo un po, (oh gigi)
ma se tu vuoi sei un cerbiatto lo so, (ah! Ahh!)

Ma come fai, (oh gigi)
dimmelo tu, (oh gigi)
col tuo pallone a volare lassu.

Tutta la tua classe punta su di te,
nella squadra tu sei grande, Re, Campione.
la tua citta' ti chiama gia' GIGI la TROTTOLA.

Brutto non sei, (oh gigi)
ma bello no, (oh gigi)
eppur con le donne t'arrangi lo so, (ah! ahh!)

Ma come fai, (oh gigi)
dimmelo tu, (oh gigi)
Piccolo e buffo a viaggiare di piu'.

Tutte le ragazze sognano di te
, dicono che tu sei grande, Re, Campione,
Gridano gia' Hip Hip Hurra', per GIGI la TROTTOLA.

L'allenatrice si sa che ti piace,
ma le con te no, non ci sta (oh! nooo!!)
Mettiti in luce su fatti piu' audace,
vedrai che poi ti notera'.

Gigi pero', fermati un po',
alle ragazze di un po' no.

(oh! gigi) (oh! gigi) (ah! ahh!)

Tutta la tua classe punta su di te,
nella squadra tu sei grande, Re, Campione.
la tua citta' ti chiama gia' GIGI la TROTTOLA.

L'allenatrice si sa che ti piace,
ma le con te no, non ci sta (oh! nooo!!)
Mettiti in luce su fatti piu' audace,
vedrai che poi ti notera'.

Gigi pero', fermati un po',
alle ragazze di un po' no.
la tua citta' ti chiama gia' GIGI la TROTTOLA.

lucadeep
28-06-2004, 15:48
FRANKENSTEIN

Eri fin da piccolo il più brutto del quartiere
ti chiamavi Franco detto anche Frankenstein
io ti prendevo in giro con quel gusto un pò crudele
dei ragazzi che hanno tutto e non gli basta mai

rosso di capelli e con i brufoli sul viso
verso i sedici anni eri già due metri e tre
uno spilungone che scopriva col sorriso
l'apparecchio ai denti e un cuore pieno di perchè

tu mi difendevi roteando come pale
quelle mani enormi che non hai usato mai
per picchiare gli altri per paura di far male
e ora che la vita ti ha fregato e non lo sai...

Come stai vecchio Frankenstein
in un letto di ospedale troppo piccolo
tutti al bar ti salutano
e tu piangi grande e grosso come sei

Frankenstein quando guarirai
ti prometto compreremo quella zattera
e col mare la ferita si richiuderà vedrai
e t'insegnerò a nuotare nella vita
Frankenstein

Franco torneremo la domenica allo stadio
poi la sera tardi finiremo in pizzeria
e saranno i sogni come sempre il nostro video
perchè abbiamo dentro un sangue di periferia

perchè abbiamo perso tutti quanti una ragazza
che ha sposato un altro bello e ricco più di noi
e Francesca non ha visto mai la tua bellezza
Franco perchè l'anima è invisibile lo sai

ci ributteremo come pazzi nello studio
perchè l'ignoranza è la peggiore malattia
piccolo anatroccolo più grosso di un armadio
che nascondi un cigno che vorrebbe volar via...

Frankenstein ora svegliati
non lasciarmi qui da solo come un bischero
Franco dai non arrenderti
dimmi che t'incazzi e questa volta ti difenderai

Frankenstein quando guarirai
verrò a prenderti con due puttane in macchina
e spenderemo in una notte tutti i sogni miei e tuoi
prenderemo ancora a botte questa vita
Frankenstein

The SIMPSON
28-06-2004, 15:53
Ehi, ragazzi, vi eravate dimenticati una delle piu' belle canzoni d'amore .....

La Cura (Artista: Franco Battiato, Album: L'Imboscata)

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce
per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te.
Vagavo per i campi del Tennessee
(come vi ero arrivato, chissà).
Non hai fiori bianchi per me?
Più veloci di aquile i miei sogni
attraversano il mare.

Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza.
Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza.
I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi.
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
TI salverò da ogni malinconia,
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te...
io sì, che avrò cura di te.
:smack: :smack: :smack:

Lorenzaccia
28-06-2004, 19:18
Non me ne intendo molto di musica italiana, cmq sottoscrivo per "Cirano" di Guccini, uno dei più bei testi mai letti, e per la quasi totalità delle canzoni del grandissimo Fabrizio De Andrè (Cantico dei drogati, Inverno, Via della Croce, Tre madri, Il testamento di Tito, Un blasfemo, Hotel Supramonte, Anime Salve, Smisurata preghiera...)

I testi sotto non so se siano proprio i migliori in assoluto, ma a me dicono tanto. Se me ne vengono in mente altri magari riposto :>


DUE MONDI
Lucio Battisti

L'universo che respira
e sospinge la tua sfera
e la luce che ti sfiora
cosa vuoi?
Voglio te, una vita.
Far l'amore nelle vigne.
Cade l'acqua
ma non mi spegne.
Voglio te.
Oltre il monte
c'è un gran ponte.
Una terra senza serra,
dove i frutti son di tutti.
Non lo sai? Voglio te, una vita.
Far l'amore nelle vigne.
Cade l'acqua ma non mi spegne.
Voglio te.
E' una vela la mia mente
prua verso l'altra gente
vento, magica corrente
quanto amore!
Voglio te, una vita.
Far l'amore nelle vigne.
Cade l'acqua
ma non mi spegne.
Voglio te. Mio per sempre!
Ma tu non cambi mai. Un braccio, che altro vuoi?
Un'ora me la dai.
L'amore è qualcosa di più
del vino, del sesso che tu
prendi e dai.
Sarei una cosa tua
amore, gelosia
amor di borghesia.
Da femmina latina a donna americana
non cambia molto... sai?
Voglio te, una vita. Voglio te.
E' una vela la mia mente
prua verso l'altra gente.
Vento, magica corrente...




AMORE CHE VIENI, AMORE CHE VAI
Fabrizio de Andrè

Quei giorni perduti a rincorrere il vento
a chiederci un bacio e volerne altri cento
un giorno qualunque li ricorderai
amore che fuggi da me tornerai
un giorno qualunque li ricorderai
amore che fuggi da me tornerai
E tu che con gli occhi di un altro colore
mi dici le stesse parole d'amore
fra un mese, fra un anno, scordate le avrai
amore che vieni da me fuggirai
fra un mese, fra un anno, scordate le avrai
amore che vieni da me fuggirai
Venuto dal sole o da spiagge gelate
perduto in novembre o col vento d'estate
io t'ho amato sempre, non t'ho amato mai
amore che vieni, amore che vai
io t'ho amato sempre, non t'ho amato mai
amore che vieni, amore che vai




FINNEGAN'S WAKE
Pippo Pollina

Alfa beta gamma delta
Sotto il ponte di Eraclito
Dove passava il fiume mi bagnai le mani e l’abito.
Eins zwei drei vier
Ascriverò il mio nome
Nell’albo d’oro dei pazzi sul palcoscenico dell’errore.
Perché tutto si dice e perché tutto si fa
Senza sapere il perché senza sapere come
Perché a tutto si crede e perché a nulla si crede mai
Barcolliamo tra falsi miti e uomini in malafede.

James tell me
What do you want to say
With your book Finnegan’s wake.
James tell me
What do you want to say
With your book Finnegan’s wake.

Così in basso come in alto
La legge di Trismegisto
L’ermete che dall’Egitto segnava le stelle sul registro.
Più diviso meno per
Io amo la matematica
Perché lei non giudica i miei pensieri sulla genetica.
Perché viviamo nell’era della divina apparenza
Della ferita profonda inferta al sole della coscienza.
Perché tutto ci piace e tutto ci assottiglia
E ci riduce al prezzo incollato sul tappo della bottiglia.
Perché viviamo al guinzaglio dell’indifferenza
Dei tabulati dei grafici in borsa e dei capricci della scienza.

James tell me
What do you want to say
With your book Finnegan’s wake.
James tell me
What do you want to say
With your book Finnegan’s wake.

Gente di Praga e Dublino
È forte l’odore del vino
Il sole tramonta a Sion
Due minuti più tardi che a Riom.
Sonno risveglio la quiete
Il pino la quercia l’abete
Der starke Geruch von Most
I go quickly to the silly Post
And I get lost.

James tell me
What do you want to say
With your book Finnegan’s wake.
James tell me
What do you want to say
With your book Finnegan’s wake.

Lorenzaccia
28-06-2004, 19:32
Ah, dimenticavo lei, la bellissima:


GIOVANNA D'ARCO
F.d. A.

Attraverso il buio Giovanna D'Arco
precedeva le fiamme cavalcando
nessuna luna per la sua corazza
nessun uomo nella sua fumosa notte al suo fianco

"Della guerra sono stanca ormai
al lavoro di un tempo tornerei
a un vestito da sposa o qualcosa di bianco
per nascondere questa mia vocazione al trionfo ed al pianto"

"Son parole le tue che volevo ascoltare
ti ho spiata ogni giorno cavalcare
e a sentirti così ora so cosa voglio
vincere un'eroina così fredda abbracciarne l'orgoglio"

"E chi sei tu" lei disse divertendosi al gioco
"Chi sei tu che mi parli così senza riguardo"
"Veramente stai parlando col fuoco
e amo la tua solitudine amo il tuo sguardo"

"E se tu sei il fuoco raffreddati un poco
le tue mani ora avranno da tenere qualcosa"
e tacendo gli si arrampicò dentro
ad offrirgli il suo modo migliore di essere sposa

E nel profondo del suo cuore rovente
lui prese ad avvolgere Giovanna D'Arco
e là in alto e davanti alla gente
lui appese le ceneri inutili
del suo abito bianco

E fu dal profondo del suo cuore rovente
che lui prese Giovanna è la colpì nel segno
è lei capì chiaramente
che se lui era il fuoco lei doveva essere il legno

Ataraxia
28-06-2004, 19:41
Diaframma - Siberia


Il ghiaccio si confonde
con il cielo, con gli occhi
e quando il buio si avvicina
vorrei rapire il freddo
in un giorno di sole
che potrebbe tornare in un attimo solo.

Forse stanotte,
se avro' attraversato
la strada che non posso vedere
poi in un momento
copriro' le distanze
per raggiungere il fuoco
vivo sotto la neve.

I nostri occhi impauriti
nelle stanze gelate,
al chiarore del petrolio bruciato
e oltre il muro il silenzio,
oltre il muro solo ghiaccio e silenzio.

Aspettero' questa notte pensandoti,
nascondendo nella neve il respiro,
poi in un momento diverso dagli altri
io copriro' il peso di queste distanze...
di queste distanze... di queste distanze...
Di queste distanze...

killerone
28-06-2004, 19:43
Gianni Togni

Come stare fuori dal tempo
quando fuori è mattina presto
cammino con un’aria da fortuna
so che in qualche tasca devo averne
ancora una da fumarmi dolcemente
conto i passi pensando a niente
la notte è ancora attaccata ai muri
va in mille pezzi se tu la sfiori

Semplice
come le storie che cominciano
come dar calci ad un barattolo
e respirare con un ritmo quasi uguale
a questi giorni che viviamo in due
Svegliati
c’è sempre un sogno da raggiungere
amore forza che è possibile
andare avanti anche se fa un freddo cane
e ci vogliono imbrogliare

Tutto quanto mi sembra giusto
quando fuori è mattina presto
ogni via ha ancora un suo colore
per farle tutte uguali basteranno
due ore ed io mi guardo in giro
tra me e la piazza soltanto cielo
un orologio senza lancette
un istante che sa di latte

Semplice
trovarsi in tasca qualche spicciolo
e dirsi ti amo per telefono
poi saltare anche la cena per parlare
per mangiare quattro chiacchiere
Svegliati
con un’idea che vuoi difendere
con un ricordo da dividere
insieme anche se ogni giorno è un’avventura
che a pensarci fa paura

Come stare fuori dal tempo
quando fuori è mattina presto
tra un po’ la gente scenderà per strada
ci sarà la fila alla fermata

Semplice
basta farsi un’autocritica
volersi bene forse è l’unica
se è una commedia allora avanti un’altra scena
per noi non c’è problema

tatrat4d
28-06-2004, 20:09
Un po' di MINGHIate ;)

EMANUELA E IO

Emanuela e io, insieme, c'hanno spezzato il cuore i grandi.
Come Africa e Brasile abbracciati.
Ma c'e' di mezzo il mare fra noi.
Emanuela sola,
col suo sguardo perduto,
una bambina annoiata d'estate.
Io, coi capelli lunghi,
annodati dal sole,
come intrecciati dal sale.
Emanuela vide la mia barca arrivare.
Fu per portare il tramonto al suo cuore.
Emanuela ride, ride alla schiuma,
che s'alza in cielo, Emanuela ride, all'oro antico,
al mio tuffi nel mare, a quell'amore bambino,
a quel sogno perduto per noi,
che siamo gia' grandi ormai...
e molto saggi...
Emanuela e io, insieme, come la notte al cuore, come favole dolci.
Come il corallo e' sangue i pescatori ne fecero collane rosse per amore.
Emanuela e io, insieme, tremando a una carezza
che svelava il mistero,
sdraiati in una notte azzurra, piangendo,
al mistero scoperto di una fine d'estate.
Emanuela e io smarriti all'inverno,
alla citta' e alle foglie bagnate,
con le sue fredde nella mia tasca,
per riscaldarci il cuore e le dita.
Emanuela e io tornammo al mare d'inverno,
divenne notte l'amore, Emanuela rise,
rise alla schiuma che s'alza, al cielo.
Emanuela ride, all'oro antico,
al mio tuffo nel mare,
a quell'amore bambino,
a quel sogno finito per noi,
che siamo grandi ormai
e molto saggi...

LA BRECCIA

Tu, tu stai con me,
come la notte scura, alle mura della nostra citta'.
Pallido di prigionia, ho scritto la mia nostalgia,
sugli occhi senza sonno, per Roma, incatenata, di tirannia.
Tu stai con me, come un fucile puntato a Porta Pia,
la Rivoluzione alla filosofia.
Tu stai con me, lupa di strada, amore mio.
E dammi il tuo pugnale e dimmi la tua fede per te.
Stanotte vado via, ma domani certo tornero',
da te, insieme agli italiani, per la breccia a Porta Pia,
una breccia nel tuo cuore, apriro', ti diro'...
"stringimi, amore siamo liberi",
staremo in mezzo alla citta',
seduti alle osterie,
con le loro spade sotto al sole,
fra gli sguardi innamorati,
di ragazzi e di ragazze che sorridono e si dicono soltanto
"siamo liberi"...
tu stai con me...
Tu stai con me,
riscalda la mia fronte,
con le tue labbra rosse.
Tu stai con me, lupa di strada, amore
e dammi il tuo pugnale e dimmi la tua fede
in cio' che io faro' per te
stanotte vado via,
ma domani certo tornero', da te,
insieme agli italiani,
per la breccia a Porta Pia,
una breccia nel tuo cuore apriro',
ti diro',
"stringimi amore siamo liberi"
staremo in mezzo alla citta', seduti alle osterie,
con le loro spade sotto al sole,
fra gli sguardi innamorati,
di ragazzi e di ragazze,
che sorridono e si dicono soltanto
"siamo liberi"...
tu stai con me...
tu stai con me...

ANNI '60

E tirai le marce verso il mare e verso ferragosto
di una spider rossa proprio come una cometa
tu sciogliesti i tuoi capelli sfidando il sorgere del sole
poi di colpo il cielo scintillo'
nervosa di progresso appalti e comunicazioni
tagliava l'autostrada i fiumi come nastri
inaugurando ponti e la ripresa di quegli anni
di motori e grandi attivita'
io sto capendo
insieme a te
io sto fuggendo
poi raggiunto il mare e gli ombrelloni tende nel deserto
come a scolorir d'anni '60 e di sgomento
sopra quelle teste calde di genitori e di quei figli
e i loro riti che bruceranno al sole
dall'aria curva tra orizzonte e mare
si prospetto' una fuga in fondo al cuore
per affinita' sentimentale
insieme inforcammo gli occhiali i polaroid
poi evitammo gli amici gli scherzi e i perche'
di quei visi come al grand angolo
fumando qualcosa al juke-box...
She loves you ye-ye
She loves you ye-ye
ordinai un Campari all'ombra
ai confini della spiaggia
dove attendevo quella proverbiale pioggia
che guasta incauti amori
nascosti sui pattini tanto al largo
che il mare affondera'
io sto' capendo
insieme a te
io sto' fuggendo
e sara' stata questa rabbia mia
ma sulla spiaggia si fermarono i palloni
e un lampo li fulmino'
e si sentiva la pioggia scendere
sui nostri visi il '60 i sogni e te
e sentivamo l'incanto scendere
al cuore e al pensiero di noi...
She loves you ye-ye
She loves you ye-ye

Lorekon
28-06-2004, 20:18
Hanno ragione, hanno ragione
mi han detto:"E' vecchio tutto quello che lei fa,
parli di donne da buon costume,
di questo han voglia se non l'ha capito già"
E che gli dico:"Guardi non posso, io quando ho amato
ho amato dentro gli occhi suoi,
magari anche fra le sue braccia
ma ho sempre pianto per la sua felicità"

Luci a San Siro di quella sera
che c'è di strano siamo stati tutti là,
ricordi il gioco dentro la nebbia?
Tu ti nascondi e se ti trovo ti amo là.
Ma stai barando, tu stai gridando,
così non vale, è troppo facile così
trovarti amarti giocare il tempo
sull'erba morta con il freddo che fa qui

Ma il tempo emigra mi han messo in mezzo
non son capace più di dire un solo no
Ti vedo e a volte ti vorrei dire
ma questa gente intorno a noi che cosa fa?
Fa la mia vita, fa la tua vita
tanto doveva prima o poi finire lì
ridevi e forse avevi un fiore
non ti ho capita, non mi hai capito mai

Scrivi Vecchioni, scrivi canzoni
che più ne scrivi più sei bravo e fai danè
tanto che importa a chi le ascolta
se lei c'è stata o non c'è stata e lei chi è?
Fatti pagare, fatti valere
più abbassi il capo più ti dicono di si
e se hai le mani sporche che importa
tienile chiuse e nessuno lo saprà

Milano mia portami via, fa tanto freddo,
ho schifo e non ne posso più,
facciamo un cambio prenditi pure
quel po' di soldi quel po' di celebrità
ma dammi indietro la mia seicento,
i miei vent'anni e una ragazza che tu sai
Milano scusa stavo scherzando,
luci a San Siro non ne accenderanno più





mi son permesso di evidenziare la parte in cui mi riconosco di più ;)

Cleopatra87
28-06-2004, 20:20
De Gregori - Compagni Di Viaggio
Avevano parlato a lungo di passione e spiritualità.
E avevano toccato il fondo della loro provvisorietà.
Lei disse sta arrivando il giorno,
chiudi la finestra o il mattino ci scoprirà.
E lui sentì crollare il mondo,
sentì che il tempo gli remava contro,
schiacciò la testa sul cuscino,
per non sentire il rumore di fondo della città.
Una tempesta d'estate lascia sabbia e calore.
E pezzi di conversazione nell'aria e ancora voglia d'amore.

Lei chiese la parola d'ordine, il codice d'ingresso al suo dolore.
Lui disse "Non adesso, ne abbiamo già discusso troppo spesso,
aiutami piuttosto a far presto,
il mio volo lo sai partirà tra poco più di due ore.
Sentì suonare il telefono nella stanza gelata
e si svegliò di colpo e capì di averla solo sognata.
Si domandò con chi fosse e pensò "E' acqua passata".
E smise di cercare risposte, sentì che arrivava la tosse,
si alzò per aprire le imposte,
ma fuori la notte sembrava appena iniziata.

Due buoni compagni di viaggio non dovrebbero lasciarsi mai.
Potranno scegliere imbarchi diversi, saranno sempre due marinai.
Lei disse misteriosamente "Sarà sempre tardi per me quando ritornerai".
E lui buttò un soldino nel mare, lei lo guardò galleggiare, si dissero "Ciao!"
per le scale e la luce dell'alba da fuori sembrò evaporare.

Lorekon
28-06-2004, 20:23
Senza fine, tu trascini la nostra vita,
senza un attimo di respiro per sognare,
per potere ricordare ciò che abbiamo già vissuto
Senza fine, tu sei un attimo senza fine,
non hai ieri, non hai domani
tutto è ormai nelle tue mani, mani grandi,
mani senza fine
Non m'importa della luna,
non m'importa delle stelle.
Tu per me sei luna e stelle,
tu per me sei sole e cielo,
tu per me sei tutto quanto,
tutto quanto io voglio avere
Senza fine,la la la la la la la la la


Gino Paoli

tatrat4d
28-06-2004, 20:25
Franco Battiato - Alexander Platz

E di colpo venne il mese di Febbraio
faceva freddo in quella casa
mi ripetevi: sai che d'Inverno si vive bene come di
Primavera! Sì sì proprio così.
La bidella ritornava dalla scuola un po' più presto per aiutarmi
"ti vedo stanca hai le borse sotto gli occhi
come ti trovi a Berlino Est?"
Alexander Platz aufwiederseen
c'era la neve
faccio quattro passi a piedi
fino alla frontiera:
"vengo con te".
E la sera rincasavo sempre tardi
solo i miei passi lungo i viali
e mi piaceva
spolverare fare i letti
poi restarmene in disparte come vera principessa
prigioniera del suo film
che aspetta all'angolo come Marlene.
Hai le borse sotto gli occhi
come ti trovi a Berlino Est?
Alexander Platz aufwiederseen
c'era la neve
ci vediamo questa sera fuori dal teatro
"ti piace Schubert?"

Lorekon
28-06-2004, 20:27
E' nell'aria ancora il tuo profumo
dolce, caldo, morbido
come questa sera
mentre tu
mentre tu
non ci sei più!

E questa sera nel letto metterò
qualche coperta in più
perché se no, se no avrò freddo
senza averti sempre
senza averti sempre addosso
e sarà triste lo so
ma la tristezza però
si può racchiudere
dentro una canzone
che canterò
ogni volta che avrò voglia
di parlarti
di vederti
di toccarti
di sentirti ancora mia...

E' stato splendido però
...amarti
e senza averti sempre addosso...
...dentro una canzone...

E quando un giorno t'incontrerò
magari per la strada
magari proprio sotto casa tua...
Ehi!!!
Ma guarda il caso però
guarda il destino splendido e crudele
crudele e splendido...

E intanto i giorni passano
ed i ricordi sbiadiscono
e le abitudini cambiano eh, eh, eh!!

E' stato splendido.....
E' stato splendido.....
E' stato splendido.....
E' stato splendido.....
E' stato splendido.....

(Vasco Rossi)

cCUCAIO
28-06-2004, 20:30
Marco Masini - Dal Buio -


"Il cieco fermo sul bordo del marciapiede
aspetta che qualcuno se ne accorga
rallenti la sua fretta.
E intanto resta immobile lo sguardo spento
e fisso come se fosse in bilico
su di un profondo abisso.
Il cieco fermo ascolta e sopra il viso
impassibile d'un tratto è una smorfia
una pena invisibile.
Ma nessuna la vede nel bagliore della luce
e la smorfia lentamente
dentro il viso si ricuce.
Ed ecco all'improvviso s'arresta una ragazza
il cieco fa un sorriso e timido ringrazia.
Lei certamente è bella lo sente dall'odore
nel buio s'accende una stella e un vento soffia in
cuore.
Lui cerca la sua mano lei se la fa trovare
e allora parte piano e li si lascia andare.
E saltano l'abisso senza precipitare
i due con lieve passo che sembra di volare!
Poi dolcemente atterrano sull'altro
marciapiede il cieco e la ragazza
dopo quel volo breve.
Lei dalla luce lancia un saluto luminoso!
Dal buio lui risponde timido e confuso.
Vorrebbe dirle aspetta angelo profumato
non te ne andare resta riposa il cuore il fiato.
Ma sente che la mano allenta la sua stretta
e nel buio si spegna la stella.
Vorrebbe dirle aspetta! Ma c'è troppa confusione
e l'odore s'allontana e il cieco col bastone
prosegue la sua strada buia dondolando un po'
felice per quel niente come un dolcissimo
Charlotte..."


splendida......

hikari84
28-06-2004, 20:30
Ho sempre amato molto questa canzone...

Io vagabondo

Io, un giorno crescerò
E nel cielo della vita volerò
Ma, un bimbo che ne sa
Sempre azzurra non può essere l'età

Poi, una notte di settembre mi svegliai
Il vento sulla pelle
Sul mio corpo il chiarore delle stelle
Chissà dov'era casa mia
E quel bambino che giocava in un cortile...

Io, vagabondo che son io
Vagabondo che non sono altro
Soldi in tasca non ne ho
Ma lassù mi è rimasto Dio

Si, la strada è ancora la
Un deserto mi sembrava la città
Ma, un bimbo che ne sa
Sempre azzurra non può essere l'età

Poi, una notte di settembre me ne andai
Il fuoco di un camino
Non è caldo come il sole del mattino
Chissà dov'era casa mia
E quel bambino che giocava in un cortile...

Io, vagabondo che son io
Vagabondo che non sono altro
Soldi in tasca non ne ho
Ma lassù mi è rimasto... Dio!

Nomadi

tatrat4d
28-06-2004, 20:31
Inch'Allah
S. Adamo

Ho visto l'oriente nel suo scrigno
con la luna per bandiera
ed intendevo in qualche verso
cantare al mondo il suo splendore

Ma quando ho visto Gerusalemme
piccolo fiore sulla roccia
ho sentito come un requiem
quando a parlargli mi inchinai

E mentre tu bianca chiesetta
sussurri pace sulla terra
si strappa il cielo come un velo
scoprendo un popolo che piange

La strada porta alla fontana
vorresti riempire il tuo secchio
meglio fermarti Marìa Maddalena
oggi il tuo corpo non vale l'acqua

Inch'Allah - Inch'Allah
se Dio vuole - Inch'Allah

L'ulivo piange la sua ombra
sua dolce sposa dolce amica
che riposa sulle rovine
prigioniera in terra nemica

Sul filo spinato con amore
la farfalla ammira la rosa
la gente così scervellata
che la ripudia se mai posa

Dio del inferno Dio del cielo
tu che governi tutto il mondo
su questa terra d'Israele
ci sono bimbi che tremano

Inch'Allah Inch'Allah
se Dio vuole Inch'Allah

Le donne cadono sotto il tuono
domani il sangue sarà lavato
la strada e fatta di coraggio
una donna per una pietra

Ma sì ho visto Gerusalemme
piccolo fiore sulla roccia
e sento sempre come un requiem
quando a parlagli mi ritrovo

Requiem per sei milioni d'anime
che non hanno il mausoleo di marmo
e che malgrado la sabbia infame
hanno fatto crescere sei milioni d'alberi

Inch'Allah - Inch'Allah
se Dio Vuole - Inch'Allah.

Lorekon
28-06-2004, 20:32
Butterò questo mio enorme cuore tra le stelle un giorno
giuro che lo farò
e oltre l'azzurro della tenda nell'azzurro io volerò
Quando la donna cannone d'oro
e d'argento diventerà
senza passare per la stazione
l'ultimo treno prenderà.
In faccia ai maligni e ai superbi il mio nome scintillerà
dalle porte della notte
il giorno si bloccherà
un applauso del pubblico pagante lo sottolineerà
e dalla bocca del cannone una canzone suonerà.
E con le mani amore per le mani ti prenderò
e senza dire parole nel mio cuore ti porterò.
E non avrò paura
se non sarò bella come dici tu
ma voleremo in cielo in carne e ossa non torneremo più.
E senza fame senza sete e senza ali senza rete voleremo via.
Cosi la donna cannone
quell'enorme mistero volò
tutta sola verso un cielo nero nero s'incamminò.
Tutti chiusero gli occhi nell'attimo esatto in cui sparì
altri giurarono e spergiurarono che non erano mai stati lì.
E con le mani amore per le mani ti prenderò
e senza dire parole nel mio cuore ti porterò.
E non avro` paura se non saro` bella come vuoi tu
ma voleremo in cielo in carne e ossa non torneremo più.
E senza fame senza sete e senza aria senza rete voleremo via.

(Francesco De Gregori)

Nicky
28-06-2004, 20:33
Buonanotte Fiorellino

Francesco DeGregori

Buonanotte, buonanotte amore mio
buonanotte tra il telefono e il cielo
ti ringrazio per avermi stupito
per avermi giurato che e` vero
il granturco nei campi e` maturo
ed ho tanto bisogno di te
la coperta e` gelata e l'estate e` finita
buonanotte, questa notte e` per te

Buonanotte, buonanotte fiorellino
buonanotte tra le stelle e la stanza
per sognarti devo averti vicino
e vicino non e` ancora abbastanza
ora un raggio di sole si e` fermato
proprio sopra il mio biglietto scaduto
tra i tuoi fiocchi di neve e le tue foglie di te`
buonanotte, questa notte e` per te

Buonanotte, buonanotte monetina
buonanotte tra il mare e la pioggia
la tristezza passera` domattina
e l'anello restera` sulla spiaggia
gli uccellini nel vento non si fanno mai male
hanno ali piu` grandi di me
e dall'alba al tramonto sono soli nel sole
buonanotte, questa notte e` per te

Guren
28-06-2004, 20:34
Claudio Baglioni : Tamburi Lontani

ognuno ha il suo tamburo
un solo ritmo
un canto
della comune solitudine
che noi mettemmo insieme
a starci un poco accanto
su questa via dell'abitudine
il tempo vince sempre
il tempo lui soltanto
si muove e noi restiamo immobili
finché ci porta un suono
atteso chissà quanto
e ci promettiamo indivisibili
alberi che sfilano come persone care
fantasmi della strada
devi prendere o lasciare
si comunque vada non come volevi
battono i tamburi battono più lontani
è giusto così
non chiesi mai qualcuno che comprasse la mia
infelicità
(tam tam tam)
non piansi mai davanti alla tristezza ma versi
l'onestà
(tam tam tam)
dimmelo anche tu
che il tempo non ci ha sconosciuto
male e bene mio
che dopo ti hanno amato meglio
si ma non di più
di tutto il poco che ho potuto io
vieni padre mio
usciamo a fare un giro e guida tu
e guarda avanti e non parliamo più
albero padre con un ramo solo
e come tutto torna e come tutto passa
le cose cambiano per vivere
e vivono per cambiare
il mare s'alza e abbassa
ed ogni giorno siamo dietro ad una cassa
a dare il resto e poi sorridere
un ballo senza fiato se la banda passa
e finché non smetti di rincorrere
le storie muoiono quando c'è più paura
di perdersi che voglia di tenersi e com'è dura
quella soglia e come siamo noi i diversi
cambiano le scene cambiano le battute
e anche i battuti
io non potrò incontrarvi in nessun luogo
in nessun'altra età
(tam tam tam)
fermar l'urgenza del mio cuore
il cuore di un uomo a metà
(tam tam tam)
pensa amore mio
che t'insegnai mille altri cieli
e non seppi mai
soffiarti il vento sulle ali
aspettai un addio
e il giorno di lasciarmi ti lasciai
credi figlio mio
mi mancano i tuoi baci che non ho
e sono i soli baci che io so
piccolo figlio
e tu compagno dalle orecchie a punta
io ti parlai di me
come a un fratello a cui ci si racconta
io non ne avevo e allora presi te
e quella tua sgomenta
e nostra malattia di vivere
giura amico mio
che glielo metteremo ancora lì
a questa vita che va via così
senza aspettarci
tam tam tam
tam tam tam


Claudio Baglioni : patapàn

ce l'ho ancora sulla pelle
quell'odore di colline
sono lucine o sono stelle
quelle cose dove la campagna ha fine
ti ricordi pa'
mi tiravi per la mano
sul tuo passo più costante
tu un gigante e io un nano
mentre davi un nome agli alberi e alle piante
e raccontavi fatti
e misteri di laggiù
così per lunghi tratti
e se non ce la faccio più
tu mi trovavi un legno
e io ci montavo su
con quel cavallo e un regno e uno schiocco e patapàn

al galoppo e all'avventura
sotto a quel tuo naso grosso
messo come prua e non avevo mai paura
dentro la tua scia ti stavo sempre addosso

e nella sera chiara
da lontano l'armonia
di un suono di fanfara
di un tam tam di prateria
e le tue braccia forti
che indicavano la via
ai miei ginocchi storti e agli occhi e patapàn

ciao pa'
ma quante strade di sentieri bianchi
e quante ancora e ancora no non siamo stanchi
lo vedi come corro così veloce
dietro al tuo fischio e quella voce
se resti indietro aspetto sotto la croce
e scoppia il petto e in coppia

e andiamo avanti e patapàn
e sul ciglio di un burrone
tu facevi quella finta
di una spinta in giù e io ridevo col fiatone
e mi alzavi su nella camicia stinta

e ti sentivo dire
di chi c'è e chi non c'è più
e non poter capire
perché non è come un tram
su cui chi si vuol bene
sale e viaggia e scende giù
ma tutti quanti assieme per sempre patapàn

ciao pa'
così hai saltato giù e ora sei in volo
ti sei fermato un giorno e io corro solo
perché non m'hai aspettato e stai lontano
e non mi prendi più per la mano
che senza un legno adesso un po' più piano
vado e spesso cado
ma andiamo avanti

ciao pa'
ma dimmi dove è che stiamo andando
e questa vita dove mai ci sta portando
non era questo il mondo che volevamo
e non è il cielo che sognavamo
non è quel tempo, è adesso
in cui dobbiamo stare
e lo stesso andare
e andiamo avanti e patapàn

tatrat4d
28-06-2004, 20:37
Giorgio Gaber
Le Elezioni

Generalmente mi ricordo
una domenica di sole
una mattina molto bella
un'aria già primaverile
in cui ti senti più pulito
anche la strada è più pulita
senza schiamazzi e senza suoni
chissà perché non piove mai
quando ci sono le elezioni.

Una curiosa sensazione
che rassomiglia un po' a un esame
di cui non senti la paura
ma una leggera eccitazione
e poi la gente per la strada
li vedo tutti più educati
sembrano anche un po' più buoni
ed è più bella anche la scuola
quando ci sono le elezioni.

Persino nei carabinieri
c'è un'aria più rassicurante
ma mi ci vuole un certo sforzo
per presentarmi con coraggio
c'è un gran silenzio nel mio seggio
un senso d'ordine e di pulizia.
Democrazia!

Mi danno in mano un paio di schede
e una bellissima matita
lunga, sottile, marroncina
perfettamente temperata
e vado verso la cabina
volutamente disinvolto
per non tradire le emozioni
e faccio un segno sul mio segno
come son giuste le elezioni.

è proprio vero che fa bene
un po' di partecipazione
con cura piego le due schede
e guardo ancora la matita
così perfetta e temperata
io quasi quasi me la porto via.
Democrazia!

Lorekon
28-06-2004, 20:37
E adesso siediti su quella seggiola,
stavolta ascoltami senza interrompere,
è tanto tempo che volevo dirtelo.
Vivere insieme a te è stato inutile,
tutto senza allegria, senza una lacrima,
niente da aggiungere ne da dividere,
nella tua trappola ci son caduto anch'io,
avanti il prossimo, gli lascio il posto mio.

Povero diavolo, che pena mi fa,
e quando a letto lui ti chiederà di più
tu glielo concederai perché tu fai così,
come sai fingere se ti fa comodo.
E adesso so chi sei e non ci soffro più,
e se verrai di là te lo dimostrerò,
e questa volta tu te lo ricorderai.
E adesso spogliati come sai fare tu,
ma non illuderti, io non ci casco più,
tu mi rimpiangerai, bella senz'anima.
Na na na na ra na ..
na na na na ra na ...
ah ah ah ah ah ah...


(Riccardo Cocciante)

max1123
28-06-2004, 20:43
Minuetto

Mia Martini

E' un'incognita ogni sera mia...
Un'attesa, pari a un'agonia. Troppe volte vorrei dirti: no!
E poi ti vedo e tanta forza non ce l'ho!
Il mio cuore si ribella a te, ma il mio corpo no!
Le mani tue, strumenti su di me,
che dirigi da maestro esperto quale sei...

E vieni a casa mia, quando vuoi, nelle notti più che mai,
dormi qui, te ne vai, sono sempre fatti tuoi.
Tanto sai che quassù male che ti vada avrai
tutta me, se ti andrà per una notte...
... E cresce sempre più la solitudine,
nei grandi vuoti che mi lasci tu!

Rinnegare una passione no,
ma non posso dirti sempre sì e sentirmi piccola così
tutte le volte che mi trovo qui di fronte a te.
Troppo cara la felicità per la mia ingenuità.
Continuo ad aspettarti nelle sere per elemosinare amore...

So - no sempre tua, quando vuoi, nelle notti più che mai,
dormi qui, te ne vai, sono sempre fatti tuoi.
Tanto sai che quassù male che ti vada avrai
tutta me, se ti andrà, per una notte... sono tua...
... la notte a casa mia, sono tua, sono mille volte tua...

E la vita sta passando su noi, di orizzonti non ne vedo mai!
Ne approfitta il tempo e ruba come hai fatto tu,
il resto di una gioventù che ormai non ho più...
E continuo sulla stessa via, sempre ubriaca di malinconia,
ora ammetto che la colpa forse è solo mia,
avrei dovuto perderti, invece ti ho cercato.

Minuetto suona per noi, la mia mente non si ferma mai.
Io non so l'amore vero che sorriso ha...
Pensieri vanno e vengono, la vita è così...

(F. Califano - D. Baldan-Bembo)

El Matador 79
28-06-2004, 20:43
Frankie Hi-Nrg Mc - Giù le mani da Caino

Una voce poco fa ha definito la giustizia come "Legge applicata per vendetta"
E se è quella del popolo è di Dio ed io la fischio dal loggione come stecca
Perché di 'sto tenore non si può contrabbandare per parola del Signore
Punto
M'iro e faccio fuoco e fiamme se mi guardo in giro
Togliere il respiro a un uomo chiuso in una cella è solamente un assassinio
Che cela il suo mandante nel diritto
E complica il delitto circondandosi di complici che ammaccano il grilletto stando zitti
Cui garantisce un alibi da vittime
Costrette a uccidere per auto-difesa e usate come pesi sopra al piatto dell'accusa
Ma il gioco lo conosco è da villani
E puoi pure strofinartele per mesi le tue mani restan sporche
Come le coscienze di chi ancora ti sostiene
Mentre erigi forche come fossero altalene e poi ci appendi le persone
Le lasci penzolare come stracci stesi al sole
Le asfissi in una stanza
O gli inietti una sostanza dentro al cuore
O glielo fai scoppiare da un plotone
La carne ai ferri è la tua vera religione
E cerchi un capro nero
Lo pascoli in un cimitero
E poi lo immoli su un altare in remissione dei peccati
E di lui non hai memoria perché è solo un altro morto della storia

Tieni giù le mani da Caino
Sangue chiama sangue e tu rispondi al suo richiamo
Predichi giustizia e poi razzoli nel crimine
Arbitro venduto che dispone della vita di un suo simile...

Le favole che ti raccontano fin da bambino ti deformano
T'illudi d'essere infallibile perché fai numero
Ma nont'accorgi che la tua opinione la raccolgono soltanto quando ai vertici fa comodo
Muovono la tua coscienza sopra a una scacchiera
Pedina bianca tu difendi una regina nera che divora vite umane in ogni direzione
Mentre tu chiudi gli occhi ed apri la bocca come il pescecane
Bruci ossigeno vitale per me e per te
Dicendo cose che non stanno in piedi neanche se le impali
Ripeti formule contraddittorie sempre uguali fin dai tempi di Mosé
In più ritieni il computo di occhi denti mani e piedi dispari
Carcere ed ergastoli non bastano non ti soddisfano
Vorresti morto ogni fottuto criminale da additare come esempio da evitare
Ma ancora non è nato il delinquente
Che veda nella pena della morte un deterrente
E spesso capita di fare fuori un innocente come niente
E questo me lo chiami un incidente?
Boia dal cappuccio trasparente vivi nell'anonimato
Immune dal peccato
Signore incontrastato della tua mediocrità
Orfano del dubbio
Testa nella sabbia
Vittima della tua stessa rabbia

Tieni giù le mani da Caino
Sangue chiama sangue e tu rispondi al suo richiamo
Predichi giustizia e poi razzoli nel crimine
Arbitro venduto che dispone della vita di un suo simile...



Delta V - Il mondo visto dallo spazio

Visto da qui non sembra neanche poi quella gran cosa
A volte non direi nemmeno che è la mia casa
Impercettibile si muove e si distingue appena
Non vedo come possa imprigionare tanta vita
Non c'è rumore
Solo pace non c'è distrazione
E vedo allontanarsi sempre più la tentazione
Di continuare a credere che possa ritornare
Passando in un secondo dal mio cielo al vostro mare

Tu
Non rispondere non mi fai credere più a niente
Tu
Che hai pensato davvero di esistere
Giù
Se ci riesci riprenderò a vivere come vuoi
Tu
Che hai potuto soltanto resistere

Il mondo visto dallo spazio è solo un'illusione
Un punto poco fermo in preda alla sua rotazione
E' il sogno di un illuso che non si è più risvegliato
E noi fantasmi non crediamo che al nostro passato

Tu
Non puoi credere che io mi fermi qui soltanto
Tu
Che mantieni distanze e quei limiti
Qui
Non rimane più niente da chiedere non sento
Più
Quelle frasi che devo risolvere

La vita vista dallo spazio perde ogni ragione
E' il pianto di un bambino solo senza protezione
E' scudo alzato a riparare i colpi del destino
Ma scendero più giù per controllare da vicino

Tu
Non rispondere non mi fai credere più a niente
Tu
Che hai pensato davvero di esistere
Giù
Se ci riesci riprenderò a vivere come vuoi
Tu
Che hai potuto soltanto resistere

Tu
Tu
Qui
Tu


Jovanotti - La linea d'ombra

Jovanotti - La linea d'ombra

La linea d'ombra
La nebbia che io vedo a me davanti
Per la prima volta nella vita mia mi trovo
A saper quello che lascio e a non saper immaginare quello che trovo
Mi offrono un incarico di responsabilità
Portare questa nave verso una rotta che nessuno sa
E' la mia età a mezz'aria
In questa condizione di stabilità precaria
Ipnotizzato dalle pale di un ventilatore sul soffitto
Mi giro e mi rigiro sul mio letto
Mi muovo col passo pesante
In questa stanza umida di un porto che non ricordo il nome
Il fondo del caffè confonde il dove e il come
E per la prima volta so cos'è la nostalgia la commozione
Nel mio bagaglio panni sporchi di navigazione
Per ogni strappo un porto
Per ogni porto in testa una canzone
E' dolce stare in mare
Quando son gli altri a far la direzione
Senza preoccupazione
Soltanto fare ciò che c'è da fare
E cullati dall'onda notturna sognare
La mamma
Il mare

Mi offrono un incarico di responsabilità
Mi hanno detto che una nave c'ha bisogno di un comandante
Mi hanno detto che la paga è interessante
E il carico è segreto ed importante
Il pensiero della responsabilità si è fatto grosso
E' come dovere saltare al di là di un fosso
Che mi divide dai tempi spensierati di un passato che è passato
Saltare verso il tempo indefinito dell'essere adulto

Di fronte a me la nebbia mi nasconde la risposta alla mia paura
Cosa sarò?
Dove mi condurrà la mia natura?
La faccia di mio padre prende forma sullo specchio lui giovane io vecchio
Le sue parole che rimbombano dentro al mio orecchio
La vita non è facile ci vuole sacrificio
Un giorno te ne accorgerai e mi dirai se ho ragione
Arriva un giorno in cui bisogna prendere una decisione
E adesso è questo giorno di monsone
Col vento che non ha una direzione
Guardando il cielo ho un senso di oppressione
Ma è la mia età
Dove si guarda come si era e non si sa dove si va cosa si sarà
Che responsabilità si hanno nei confronti degli esseri umani che ti vivono accanto
E attraverso questo vetro vedo il mondo come una scacchiera
Dove ogni mossa che io faccio può cambiare la partita intera
Ed ho paura di essere mangiato ed ho paura pure di mangiare
Mi perdo nelle letture
I libri dello zen ed il Vangelo
L'astrologia che mi racconti il cielo
Galleggio alla ricerca di un me stesso con il quale poter dialogare
Ma questa linea d'ombra non me lo fa incontrare

Mi offrono un incarico di responsabilità
Non so cos'è il coraggio se prendere e mollare tutto
Se scegliere la fuga o affrontare questa realtà difficile da interpretare
Ma bella da esplorare
Provare a immaginare come sarò quando avrò attraversato il mare
Portato questo carico importante a destinazione
Dove sarò al riparo dal prossimo monsone

Mi offrono un incarico di responsabilità
Domani andrò giù al porto e gli dirò che sono pronto per partire
Getterò i bagagli in mare studierò le carte
E aspetterò di sapere per dove si parte quando si parte
E quando passerà il monsone dirò
Levate l'ancora dritta avanti tutta
Questa è la rotta
Questa è la direzione
Questa è la decisione

max1123
28-06-2004, 20:47
Il mare d'inverno

Loredana Berté

Il mare d'inverno
e' solo un film in bianco e nero
visto alla TV
e verso l'interno
qualche nuvola dal cielo che si butta giu'

Sabbia bagnata
una lettera che il vento
sta portando via
puntini invisibili
rincorsi dai cani
stanche parabole di vecchi gabbiani
e io che rimango qui solo a cercare un caffe'

Il mare d'inverno
e' un concetto che il pensiero non considera
e' poco moderno
e' qualcosa che nessuno mai desidera
alberghi chiusi
manifesti gia' sbiaditi di pubblicita'
macchine tracciano solchi su strade
dove la pioggia d'estate non cade
e io che non riesco nemmeno
a parlare con me.

Mare mare
qui non viene mai nessuno a trascinarmi via
Mare mare
qui non viene mai nessuno a farci compagnia
Mare mare
non ti posso guardare cosi'
perche'
questo vento agita anche me
questo vento agita anche me

Passera' il freddo
e la spiaggia lentamente si colorera'
La Radio e i giornali
e una musica banale si diffondera'
nuove avventure
discoteche illuminate piene di bugie
Ma verso sera
uno strano concerto
e un ombrellone che rimane aperto
un tuffo perplesso e momenti vissuti di gia'

Mare mare
qui non viene mai nessuno a trascinarmi via
Mare mare
qui non viene mai nessuno a farci compagnia
Mare mare non ti posso guardare cosi'
Perche'
questo vento agita anche me
questo vento agita anche me

(Enrico Ruggeri)

Nicky
28-06-2004, 20:49
Uomini soli

Pooh

Li incontri dove la gente viaggia
e va a telefonare
coi dopobarba che sa di pioggia
e la ventiquattro ore
perduti nel Corriere della Sera
nel va e vieni di una cameriera.
Ma perché ogni giorno viene sera?
A volte un uomo è da solo perché ha in testa strani tarli
perché ha pura del sesso o per la smania di successo
per scrivere il romanzo che ha di dentro
perché la vita l'ha già messo al muro
o perché in un mondo falso è un uomo vero.
Dio delle città e dell'immensità
se è vero che ci sei e hai viaggiato più di noi
vediamo se si può imparare questa vita
e magari un po' cambiarla
prima che ci cambi lei.
vediamo se si può
farci amare come siamo
senza violentarci più
con nevrosi e gelosie
perché questa vita stende
e chi è steso dorme o muore
oppure fa l'amore.
Ci sono uomini soli per la sete d'avventura
perché han studiato da prete o per vent'anni di galera
per madri che non li hanno mai svezzati
per donne che li han rivoltati e persi
o solo perché sono dei diversi.
Dio delle città e dell'immensità
se è vero che ci sei e hai viaggiato più di noi
vediamo se si può imparare queste donne
e cambiare un po' per loro
e cambiarle un po' per noi.
Ma Dio delle città e dell'immensità
magari tu ci sei e problemi non ne hai
ma quaggiù non siamo in cielo
e se un uomo perde il filo
è soltanto un uomo solo.



:cry: :cry: :cry:

Cleopatra87
28-06-2004, 20:49
FRANCESCO GUCCINI - LA GENESI

[parlato]
Una canzone molto più... più seria e più impegnata, oserei dire impegnatissima, una canzone che
mi è stata ispirata, a me succede poche volte, però questa canzone mi è stata ispirata
direttamente dall'alto. Ero lì, nel mio candido lettino... e ho sentito una voce che diceva "Francesco",
dico "socc..., chi è?"... dico "eh?", diceeeeee "svegliati sono il tuo Dio." E allora così, in questo modo sollecitato, ho pensato di, di... fare un' opera musicale colossale e mettere in musica l'Antico Testamento. Per ora sono riuscito a fare soltanto la Genesi... che è la vera storia della creazione del mondo...

Per capire la nostra storia bisogna farsi ad un tempo remoto:
c'era un vecchio con la barba bianca, lui, la sua barba, ed il resto era vuoto.
Voi capirete che in tale frangente quel vecchio solo lassù si annoiava,
si aggiunga a questo che, inspiegabilmente, nessuno aveva la T.V. inventata...

Beh, poco male, pensò il vecchio un giorno, a questo affare ci penserò io:
sembra impossibil, ma in roba del genere, modestia a parte, ci so far da Dio!
"Dixit", ma poi toccò un filo scoperto, prese la scossa, ci fu un gran boato:
come T.V. non valeva un bel niente, ma l' Universo era stato creato...

Come son bravo che, a tempo perso, ti ho creato l'Universo!
Non mi sembra per niente male, sono davvero un tipo geniale!
"Zitto, Lucifero, non disturbare, non stare sempre qui a criticare!
Beh sì, lo ammetto, sarà un po' buio, ma non dir più che non si vede un tubo!"

[parlato]
"Che sono parolacce che non sopporto!", disse il vecchio a Lucifero. "E poi se c'è una cosa e un'altra che non posso sopportare sono i criticoni: fattelo te l' Universo se sei capace! Che me at dig un quel... disse il ve..." Era d' antica origine modenese da parte di madre il ve... "Io parlo chiaro: pane al pane, vino al vino, anzi vin santo al vin santo. Sono buono e bravo, ma se mi prendono i cinque secoli me at sbat a l' inferen, com'è vero Dio!"

Ma poi volando sull' acqua stagnante e sopra i mari di quell' Universo,
mentre pensava se stesso pensante in mezzo a quel buio si sentì un po' perso.
Sbattè le gambe su un mucchio di ghiaia dopo una tragica caduta in mare,
quando andò a sbattere sull' Himalaya il colpo gli fece persino un po' male...

Fece crollare anche un gran continente soltanto urtandolo un poco col piede:
si consolò che non c'era ancor gente e che non gli era venuto poi bene.
Ma quando il buio gli fece impressione, disse, facendosi in viso un po' truce:
"diavol d' un angelo, avevi ragione! Si chiami l' Enel, sia fatta la luce!"

Commutatori, trasformatori, dighe idroelettriche e isolatori,
turbine, dinamo e transistori per mille impianti di riflettori,
albe ed aurore fin boreali, giorni e tramonti fin tropicali.
"Fate mo' bene che non bado a spese, tanto ho lo sconto alla fine del mese..."

[parlato]
"Te Lucifero non ti devi interessare come faccio ad avere io lo sconto alla fine del mese. Ma cosa vuol dire corruzione, una mano lava l' altra, come si dice; vuoi che uno nella mia posizione non conosca nessuno? Però intanto, ragazzi, andateci piano perchè la bolletta la portano a me. M' avete lasciato accesa la luce al polo sei mesi, sei mesi, no, sei mesi! Grazie, c'era freddo, i surgelati li debbo pur tenere da qualche parte! Adesso la tenete spenta sei mesi come ... e poi quei ragazzi lì, come si chiamano quei ragazzini che vanno in giro con quella cosa? Aureola si chiama? No no, am pies menga, no no no, ragazzi quelle cose li, io vi invento il peccato di superbia e vi frego tutti eh, adesso ve lo dico, bisogna guadagnarsele... a parte il fatto che non mi adorate abbastanza... no no no Lucifero, è inutile che tu mi chiedi scusa: adorare significa non dovere mai dire mi dispiace! Tientelo in mente... Voi, ecco, io vi do ogni dieci atti di adorazione vi do un buono, ogni dieci buoni voi mandate la cartolina che il 6 gennaio... che poi ci ho tutta un'altra idea in testa per la... facciamo Aureolissima che è una festa che mi sembra molto bella. Piuttosto Lucifero, non sgamare, vieni qua ragazzo... Com' è, mi hanno detto che hai stampato un libro... Il Libretto Rosso dei Pensieri di... oh, bella roba il libretto rosso dei pensieri di Lucifero! Ragazzi mi spiace... ma cosa vuol dire di sinistra, di sinistra... non sono un socialdemocratico anch' io? avanti al centro contro gli opposti estremismi! ...eh ma, ...no no no, non ci siamo mica qua: se c' è uno che può pensare anzitutto sono io ... e non tirare mica in ballo mio figlio, quel capellone, con tutti i sacrifici che ho fatto... per me lui lì finisce male... ah me, me a tal deg ... finisce male. E attento che te e lui, io ho delle soluzioni per voi che non vi piaceranno, per Dio! E non guardarmi male che qui dentro "per Dio" lo dico come e quando mi pare!"

Ma fatta la luce ci vide più chiaro: là nello spazio girava una palla.
Restò pensoso e gli parve un po' strano, ma scosse il capo: chi non fa non falla.
Rise Lucifero stringendo l' occhio quando lui e gli angeli furon da soli:
"Guarda che roba! Si vede che è vecchio: l'ha fatto tutto schiacciato sui poli!"

Per riempire 'sto bell'ambiente voglio metterci tante piante.
"Forza, Lucifero, datti da fare, ordina semi, concime e trattore,
voglio un giardino senza uguali, voglio riempirlo con degli animali!
Ma cosa fa 'sto cane che ho appena creato? Boia d'un Giuda, m' ha morsicato!

[parlato]
"Piuttosto fallo vedere da un veterinario, che non vorrei aver creato anche la rabbia, già così...cos'è che non ho creato? Lo sapevo: l'uomo non ho creato! Grazie, mi fate sempre fare tutto a me, mi tocca sempre fare! Qua se non ci sono io che penso a tutto.. va beh, nessuno è perfetto... sì, lo so che sono l'Essere Perfettissimo Creatore e Signore. Grazie! Adesso ti trasformo in serpente così impari, striscia mo' lì! Viuscia via!"
E portarono al vecchio quello che c' era rimasto ... c'era un po' di formaggio e due scatolette di Simmenthal, cioè lui li mise assieme e poi...

Prese un poco di argilla rossa, fece la carne, fece le ossa,
ci sputò sopra, ci fu un gran tuono ed è in quel modo che è nato l'uomo...

[parlato]
Era un venerdì 13 dell'anno zero del Paradiso!

max1123
28-06-2004, 20:51
Scivola vai via

Senza eta'
il vento soffia la
sua immagine
nel vetro
dietro il bar
gocce di pioggia
bufere d'amore
ogni cosa passa e lascia

Scivola,
scivola vai via
non te ne andare
scivola,
scivola vai via
via da me

Canzoni e poesie
pugnali e parole
i tuoi ricordi
sono vecchi ormai
e i sogni di notte
che chiedono amore
cadono al mattino
senza te
cammina da solo
urlando ai lampioni
non resta che cantare ancora

Scivola,
scivola vai via
non te ne andare
scivola,
scivola vai via
via da me

(Vinicio Capossela)

tatrat4d
28-06-2004, 20:53
Originariamente inviato da Nicky
Uomini soli

Pooh

...

:cry: :cry: :cry:

E io ti piazzo la seconda classificata di quel Sanremo:

GLI AMORI
Accesi, spenti e stupidi speciali due consonanti perse in tre vocali
son loro che ci aiutano a non sentirci soli perciò sono importanti e li chiamamo amori
Gli amori sotto un grande cielo o chiusi in una stanza, gli amori in qui hai perso la speranza
gli amori con le spalle al muro o quando dici: "Dio ci pensa"
gli amori dove non sei sicuro a cui non dai importanza.
Quanti amori, quanti amori, con il coraggio e la paura di volersi bene
amori fragili che vano via quelli in cui soffri solamente tu e gli altri a dire "cosa vuoi che sia"
Ma quanti amori ma qualli amori, amori ormai scoppiati che non sanno stare insieme
amori al limite della follia quelli che trovi e che non lasci più, gli amori a pezzi da gettare via.
Imagina due mondi solitari sospesi tra le stelle, in mezzo ai mari
a volte si avvicinano per non sentirsi soli, per questo sono grandi, e li chiamiamo amori.
Quanti amori, quanti amori, con il coraggio e la paura di volersi bene
amore fragili che vanno via quelli in cui soffri solamente tu e gli altri a dire "cosa vuoi che sia"
Ma quanti amori, troppi amori, amori appene natti
con la voglia di restare insieme, amori al limite della pazzia
quelli che trovi e che non lasci più gli amori a pezzi da gettare via.
Gli amori sono quasi tutti ugualli, la diferenza adeso falla tu...

Nicky
28-06-2004, 20:55
Gli Uomini

Mia Martini

Sono stata anch'io bambina
Di mio padre innamorata
Per lui sbaglio sempre e sono
La sua figlia sgangherata
Ho provato a conquistarlo
E non ci sono mai riuscita
E lottato per cambiarlo
Ci vorrebbe un'altra vita.
La pazienza delle donne incomincia a quell'età
Quando nascono in famiglia quelle mezze ostilità
E ti perdi dentro a un cinema
A sognare di andar via
Con il primo che ti capita e ti dice una bugia.
Gli uomini non cambiano
Prima parlano d'amore e poi ti lasciano da sola
Gli uomini ti cambiano
E tu piangi mille notti di perché
Invece, gli uomini ti uccidono
E con gli amici vanno a ridere di te.
Piansi anch'io la prima volta
Stretta a un angolo e sconfitta
Lui faceva e non capiva
Perché stavo ferma e zitta
Ma ho scoperto con il tempo
E diventando un po' più dura
Che se l'uomo in gruppo è più cattivo
Quando è solo ha più paura.
Gli uomini non cambiano
Fanno i soldi per comprarti
E poi ti vendono
La notte, gli uomini non tornano
E ti danno tutto quello che non vuoi
Ma perché gli uomini che nascono
Sono figli delle donne
Ma non sono come noi
Amore gli uomini che cambiano
Sono quasi un ideale che non c'è
Sono quelli innamorati come te

max1123
28-06-2004, 20:56
Impressioni di Settembre

PFM

Quante gocce di rugiada intorno a me

cerco un sole ma non c’è.

Dorme ancora la campagna, forse no,

è sveglia, mi guarda, non so.

Già l’odore della terra, odor di grano

sale adagio verso me,

e la vita nel mio letto batte piano,

respiro la nebbia, penso a te.



Quanto verde tutto intorno

e ancor più in là

sembra quasi un mare d’erba,

e leggero il mio pensiero vola e va

ho quasi paura che si perda...



Un cavallo tende il collo verso il prato

resta fermo come me.

Faccio un passo, lui mi vede, è già fuggito

respiro la nebbia, penso a te.



No, cosa sono adesso non lo so,

sono un uomo, un uomo in cerca di se stesso.

No, cosa sono adesso non lo so

sono solo, solo il suono del mio passo,

e intanto il sole tra la nebbia filtra già

il giorno come sempre sarà...


(Mogol - Pagani - Mussida)

El Matador 79
28-06-2004, 20:58
Originariamente inviato da tatrat4d
E io ti piazzo la seconda classificata di quel Sanremo:

GLI AMORI
Accesi, spenti e stupidi speciali due consonanti perse in tre vocali
son loro che ci aiutano a non sentirci soli perciò sono importanti e li chiamamo amori
Gli amori sotto un grande cielo o chiusi in una stanza, gli amori in qui hai perso la speranza
gli amori con le spalle al muro o quando dici: "Dio ci pensa"
gli amori dove non sei sicuro a cui non dai importanza.
Quanti amori, quanti amori, con il coraggio e la paura di volersi bene
amori fragili che vano via quelli in cui soffri solamente tu e gli altri a dire "cosa vuoi che sia"
Ma quanti amori ma qualli amori, amori ormai scoppiati che non sanno stare insieme
amori al limite della follia quelli che trovi e che non lasci più, gli amori a pezzi da gettare via.
Imagina due mondi solitari sospesi tra le stelle, in mezzo ai mari
a volte si avvicinano per non sentirsi soli, per questo sono grandi, e li chiamiamo amori.
Quanti amori, quanti amori, con il coraggio e la paura di volersi bene
amore fragili che vanno via quelli in cui soffri solamente tu e gli altri a dire "cosa vuoi che sia"
Ma quanti amori, troppi amori, amori appene natti
con la voglia di restare insieme, amori al limite della pazzia
quelli che trovi e che non lasci più gli amori a pezzi da gettare via.
Gli amori sono quasi tutti ugualli, la diferenza adeso falla tu...

E io ti piazzo il remake di Elio... :D

Elio e le Storie Tese - Ameri

Accesa spenta fra i radiogiornali
L'auricolare perso in tre canali
Son loro che ci aiutano a non sentirci soli
Ma un uomo li comanda
E lo chiamiamo Ameri

Grazie Ameri
Vai Ameri
Con il coraggio e la paura di sentirti bene
Ameri in forma Ameri in sintonia
Ciotti ti sgrida parli sempre tu
E gli altri a dirgli cosa vuoi che sia

Grazie Ameri
Vai Ameri
Descrivi in sintesi che cosa avviene a centrocampo
Sivori al limite dell'area
Buon disimpegno e Cuccureddu va
Ma ecco Albertosi che lo caccia via

Immagina una rete di Pescatori
Una rimessa d'auto e tanti bei rigori
Che gli arbitri decretano per falli non di gomma
E infatti li rilevano
Ve n'e' una vasta gamma

Vai Ameri
Grazie Ameri
Ci fosse ancora Bortoluzzi in onda come ieri
Ci abbracceremmo e canteremmo in cor
La canzoncina Buonasera dottor
Che tramandocci quella brava cantante e madre esemplare
Claudia Mori
E Ghezzi Dori
Che un dì cantava il kasaciof destando dissapori
La gente intorno grida evviva Wess
Due corpi e un'anima fu il suo success
Ma dopo lo hanno ostacolato perché era un negro

Non che sia poco bravo Provenzali
Ma per quest'oggi Ameri parla tu

:rotfl:

max1123
28-06-2004, 21:01
Emozioni

Lucio Battisti

Seguir con gli occhi un airone sopra il
fiume e poi
ritrovarsi a volare
e sdraiarsi felice sopra all'erba ad
ascoltare
un sottile dispiacere

E di notte, passare con lo sguardo la
collina per scoprire
dove il sole va a dormire
Domandarsi perché quando cade la tristezza
in fondo al cuore
come la neve non fa rumore.

E guidare come un pazzo a fari spenti
nella notte per vedere
se poi è tanto difficile morire

E stringere le mani per fermare
qualcosa che
è dentro me
ma nella mente tua non c'é
Capire tu non puoi
tu chiamale se vuoi... emozioni
tu chiamale se vuoi... emozioni

Uscir nella brughiera di mattina dove
non si vede a un passo
per ritrovar se stesso
Parlare del più e del meno con un
pescatore per ore ed ore per
non sentir che dentro qualcosa muore

E ricoprir di terra una piantina verde
sperando possa
nascere un giorno una rosa rossa.

(Battisti - Mogol)

tatrat4d
28-06-2004, 21:01
Originariamente inviato da El Matador 79
E io ti piazzo il remake di Elio... :D

.....

:rotfl:

Lo sapevo :rotfl:

Almeno anticipo gli oppositori del Minghi pensiero da me sostenuto:

AMORE SAI.

Scrivo le canzoni, ma oramai sempre la stessa
quindi e' come se me stesso mi plagiai
Allora vado alla questura, ma siccome e' stato ieri
forse e' meglio dire: "alla questura andai"
Mi denunziai
Nei miei passati e nei miei modi saccheggiai
Con la giustizia non volevo avere guai.
Ma loro mi dicono: "Maestro, forse e' meglio andare alla SIAI"

Allora prendo l'automobile, mi immetto in tangenziale
e vado dritto dritto verso via Shanghai
Mi trovo un gran via vai e allora accendo l'autoradio
e sento un pezzo che si chiama You and I
Io mi stufai
Sbagliai la strada e a un punto snai mi ritrovai
A fianco di Skara Makai e Miriam Mafai
Appena stati in un supermercato Crai
A te pensai
A quando tra gli agrumi tu mi abbracciai
Sempre ti amai
Con gli occhi fisso fisso io ti riabbracciai
Tu mi guardai
Esterrefatto come fossi Ubaldo Lay
E come Gigio Topo poi mi fai
Ma cosa mi dici mai...

:rotfl:

max1123
28-06-2004, 21:05
Sally

Mia madre mi disse "Non devi giocare
con gli zingari nel bosco"
Mia madre mi disse "Non devi giocare
con gli zingari nel bosco"
Ma il bosco era scuro l'erba già verde
lì venne Sally con un tamburello
ma il bosco era scuro l'erba già alta
dite a mia madre che non tornerò

Andai verso il mare senza barche per traversare
spesi cento lire per un pesciolino d'oro
Andai verso il mare senza barche per traversare
spesi cento lire per un pesciolino cieco.
Gli montai sulla groppa e sparii in un baleno
andate a dire a Sally che non tornerò
Gli montai sulla groppa e sparii in un momento
dite a mia madre che non tornerò

Vicino alla città trovai Pilar del mare
con due gocce d'eroina si addormentava il cuore
Vicino alle roulottes trovai Pilar dei meli
bocca sporca di mirtilli un coltello in mezzo ai seni
Mi svegliai sulla quercia l'assassino era fuggito
dite al pesciolino che non tornerò
Mi guardai nello stagno l'assassino si era già lavato
dite a mia madre che non tornerò

Seduto sotto un ponte si annusava il re dei topi
sulla strada le sue bambole bruciavano copertoni
Sdraiato sotto il ponte si adorava il re dei topi
sulla strada le sue bambole adescavano i signori
Mi parlò sulla bocca mi donò un braccialetto
dite alla quercia che non tornerò
Mi baciò sulla bocca mi propose il suo letto
dite alla quercia che non tornerò

Mia madre mi disse "Non devi giocare
con gli zingari nel bosco"
ma il bosco era scuro l'erba già verde
lì venne Sally con un tamburello.


(F. De André - M. Bubola)

max1123
28-06-2004, 21:10
Tienimi dentro te

Certo che di tempo io ne avrò nonostante il mio lavoro
quando mi chiami ci sarò e manderò via le tue paure
dimmi amore cosa pensi quando mi guardi
cosa sogni sul mio petto un po' stanco e sei così
serena, sta sicura mi troverai, starò con te se ti sveglierai…

Penso se fossi dentro te,
capire come soffri e sei felice
se dentro piangi come me,
se dormi al suono dolce della radio…..


Tienimi dentro te, tienimi dentro te
vorrei vedere il mondo coi tuoi occhi per un po'
canterò come te, piangerò come te,
griderò come te se non mi stanno ad ascoltare.


Sono lontano e stai con me, amore sei buffa sul leggio
tu che dicevi "nella tasca, ti ho messo una mia fotografia"
E mi guardi, gli occhi grandi un po' severi
io ti aspetto abbi cura di te e poi non mi tradire
ho fiducia in ciò che farai, starò con te se mi cercherai.

(F. Concato)

max1123
28-06-2004, 21:14
Giudizi universali

Troppo cerebrale per capire
che si può star bene senza complicare il pane,
ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote
ma doppiate.
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo
e quando dormo taglia bene l'aquilone,
togli la ragione e lasciami sognare,
lasciami sognare in pace...
Liberi com'eravamo ieri,
dei centimetri di libri sotto i piedi
per tirare la maniglia della porta e
andare fuori
come Mastroianni anni fa,
come la voce guida la pubblicità
ci sono stati dei momenti intensi ma li ho persi già
Troppo cerebrale per capire
che si può star bene senza calpestare il cuore,
ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi
come sulle aiuole.
Leviamo via il tappeto e poi mettiamoci dei pattini
per scivolare meglio sopra l'odio,
Torre di controllo aiuto,
sto finendo l'aria dentro al serbatoio...

Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c'è
in quello che dici qualcosa che pensi
sei solo la copia di mille riassunti
Leggera leggera si bagna la fiamma,
rimane la cera e non ci sei più...

Vuoti di memoria, non c'è posto
per tenere insieme tutte le puntate di una storia,
piccolissimo particolare,
ti ho perduto senza cattiveria...
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo
e quando dormo taglia bene l'aquilone,
togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace...
Libero com'ero stato ieri,
ho dei centimetri di cielo sotto ai piedi,
adesso tiro la maniglia della porta e vado fuori...
come Mastroianni anni fa,
sono una nuvola, fra poco pioverà
e non c'è niente che mi sposta
o vento che mi sposterà...

Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c'è
in quello che dici qualcosa che pensi
sei solo la copia di mille riassunti
Leggera leggera si bagna la fiamma,
rimane la cera e non ci sei più... non ci sei più...


(Sam Bersani)

tatrat4d
28-06-2004, 21:15
Giorgio Gaber

IL SUICIDIO


Com’è cambiata questa camera. Prima era un casino di fogli, foglietti, tutto al muro, manifesti Marx, Hengel, attaccati male; partiva un chiodo e ‘PLUFF’ giù un testone! E poi prima che torni la giornata del chiodino… Ah una bella imbiancata e via, fa tristezza? Abitudine, il mio bel armadione, lo specchio… vabbè spogliamoci va. Che faccia ragazzi! Le spalle curve, le gambe magre e queste mutande, pervinca. Mah, questa volta va a finire che lo faccio davvero, certo che senso ha? Magari davanti allo specchio, nudo, sì via anche le mutande. Ecco questo sono io, gli specchi non servono a niente, non so neanche che faccia avrò con gli occhi chiusi. non riesco a fregarlo, non importa. Questa volta mi ammazzo davvero! Mi ricordo che una volta volevo ammazzarmi per amore, mi aveva detto che non mi amava più… un attimo prima che glielo dicessi io, quel tanto che basta per farti impazzire, ti senti escluso, abbandonato e lei non si accorge neanche dell’ingiustizia che ti ha fatto, e tu ti ammazzi… così impara. Educativo. E dopo ti ama per tutta la vita… la sua vita. Cazzate, suicidi a caldo. Ma tu guarda che faccia ragazzi, non c’ho mica la faccia di uno che soffre, è il mondo. Suicidio a freddo, di contro informa…, ‘PUM’, e tutto cambia e il mondo tremendo e ostile viene subito a rotolarsi sui tuoi piedi come una palla docile, sorniona, scodinzolante, affettuosa… un cocker. Vabbè, sembra che poi nessuno c’abbia avuto la soddisfazione di vederlo… il cocker. Quasi quasi mi rivesto e vado da Giuseppe. Giuseppe è sensibile, so già cosa mi dice: "Ci sono mille modi di reinteressarsi alla vita", lui ci crede ciecamente nelle passioni, "mille modi. C’è gente che fotografa gli uccelli nei loro nidi e fa dei corsi meravigliosi per impadronirsi di questa tecnica speciale!", …ci sono davvero questi corsi! C’è tutto! No, non devo andare da Giuseppe, non posso distrarmi con la fotografia. Siamo così futili che le distrazioni ci possono impedire di morire. Ah, meglio Athos, Athos è obiettivo, non sta mica a tirarmi su di morale con delle cazzate, dai. Vado lì, gli racconto tutto, tutto-tutto fino alla fine e: "…ecco lo vedi anche tu, sono un fallito!", e lui: "Sì" e mi indica la scogliera, sto deficiente, insensibile, ma che si ammazzi lui, la scogliera. Casomai il modo melo scelgo io, un modo che sia mio, un modo giusto per…, bisogna essere prudenti quando ci si ammazza. La scogliera! La scogliera va bene per Bergman, nordico, religioso… già, come si ammazzerà la gente importante? Non so, la Mina? Aspidi, maledetta non ne sbaglia una. E Antonioni il regista? Gas, gas a bombole ‘BSSS’. E Arbasino? Svenamento, un classico. E Moravia? Moravia si prepara calmo, sereno, sobrio, due righe, quattro righe, dodici volumi e si fa murare vivo e dopo si sente ‘PUM’, ‘PUM’. E Lucio Battisti? A fari spenti, con Mogol, questa era facile. E Pannella, Marco Pannella? Eccolo me lo vedo, piccola conferenza stampa, la stanza circondata da amici, la cicuta. E lui che parla calmo con Adele Faccio, con Spadaccia e questa volta muore davvero. Eh sì, ognuno c’ha la propria estetica. E io con questa faccia, questa camera, queste mutande potrei buttarmi sotto un… come se fosse un forte attrazione fisica, una cosa bella, un momento di gioia. Troppo vitale, esteticamente vecchio, sa di poeti. Oppure potrei uccidermi senza nessun dolore, nessuna rabbia, nessuna passionalità, senza nessuna voglia di riscatto, un suicidio svedese, più adeguato a quello che succede. Eppure sento che anche questo è già vecchio esteticamente. Forse oggi esteticamente mi rimetto gli slip pervinca, mi rivesto, esco e vedremo come va a finire. C’è una fine per tutto e non è detto che sia sempre la morte!

max1123
28-06-2004, 21:17
Poster


Seduto con le mani in mano
sopra una panchina fredda del metro
sei lì che aspetti quello delle 7.30
chiuso dentro il tuo paletot
Un tizio legge attento le istruzioni
sul distributore del caffè
e un bambino che si tuffa dentro a un bignè.

E l'orologio contro il muro
segna l'una e dieci da due anni in qua
il nome di questa stazione
è mezzo cancellato dall'umidità
Un poster che qualcuno ha già scarabocchiato
dice "Vieni in Tunisia:
c'è un mare di velluto ed una palma
e tu che sogni di fuggire via...

di andare lontano, lontano...

E da una radiolina accesa
arrivano le note di un'orchestra jazz
Un vecchio con gli occhiali spessi un dito
cerca la risoluzione a un quiz.
Due donne stan parlando
con le braccia piene di sacchetti dell'UPIM
E un giornale è aperto sulla pagina dei films.

E sui binari quanta vita che è passata e quanta che ne passerà
E due ragazzi stretti stretti
che si fan promesse per l'eternità.
Un uomo si lamenta ad alta voce
del governo e della polizia.
E tu che intanto sogni ancora
sogni sempre, sogni di fuggire via...

di andare lontano, lontano...
andare lontano, lontano...

Sei li che aspetti quello delle 7,30
chiuso dentro il tuo paletot
seduto sopra una panchina fredda del metro.


(Claudio Baglioni)

hikari84
28-06-2004, 21:19
Un altro mio angolino di paradiso...

Montagne verdi

Mi ricordo montagne verdi
e le corse di una bambina
con l'amico mio più sincero
un coniglio dal muso nero.
Poi un giorno mi prese il treno
l'erba il prato e quello che era mio
scomparivano piano piano
e piangendo parlai con Dio.
Quante volte ho cercato il sole
quante volte ho mangiato sale
la città aveva mille sguardi
io sognavo montagne verdi.
Il mio destino è di stare accanto a te
con te vicino più paura non avrò
e un po' bambina tornerò.
Mi ricordo montagne verdi
quella sera negli occhi tuoi
quando hai detto s'è fatto tardi
t'accompagno se tu lo vuoi.
Quella nebbia le tue parole
la tua storia è la mia storia
poi nel buio senza parlare
ho dormito con te sul cuore.
Io ti amo mio grande amore
io ti amo mio primo amore
quante volte ho cercato il sole
quante volte ho cercato il sole
la la la...
Il mio destino è di stare accanto a te
con te vicino più paura non avrò
e un po' più donna io sarò.
Montagne verdi nei tuoi occhi rivedrò.

Marcella Bella

palombaro
29-06-2004, 00:16
prima

Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma son mille papaveri rossi
lungo le sponde del mio torrente
voglio che scendano i lucci argentati
non più i cadaveri dei soldati
portati in braccio dalla corrente
così dicevi ed era inverno
e come gli altri verso l'inferno
te ne vai triste come chi deve
il vento ti sputa in faccia la neve
fermati Piero , fermati adesso
lascia che il vento ti passi un po' addosso
dei morti in battaglia ti porti la voce
chi diede la vita ebbe in cambio una croce
ma tu no lo udisti e il tempo passava
con le stagioni a passo di giava
ed arrivasti a varcar la frontiera
in un bel giorno di primavera
e mentre marciavi con l'anima in spalle
vedesti un uomo in fondo alla valle
che aveva il tuo stesso identico umore
ma la divisa di un altro colore
sparagli Piero , sparagli ora
e dopo un colpo sparagli ancora
fino a che tu non lo vedrai esangue
cadere in terra a coprire il suo sangue
e se gli sparo in fronte o nel cuore
soltanto il tempo avrà per morire
ma il tempo a me resterà per vedere
vedere gli occhi di un uomo che muore
e mentre gli usi questa premura
quello si volta , ti vede e ha paura
ed imbraccia l'artiglieria
non ti ricambia la cortesia
cadesti in terra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che il tempo non ti sarebbe bastato
a chiedere perdono per ogni peccato
cadesti interra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che la tua vita finiva quel giorno
e non ci sarebbe stato un ritorno
Ninetta mia crepare di maggio
ci vuole tanto troppo coraggio
Ninetta bella dritto all'inferno
avrei preferito andarci in inverno
e mentre il grano ti stava a sentire
dentro alle mani stringevi un fucile
dentro alla bocca stringevi parole
troppo gelate per sciogliersi al sole
dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi.

seconda

Chi va dicendo in giro
che odio il mio lavoro
non sa con quanto amore
mi dedico al tritolo,
è quasi indipendente
ancora poche ore
poi gli darò la voce
il detonatore.
Il mio Pinocchio fragile
parente artigianale
di ordigni costruiti
su scala industriale
di me non farà mai
un cavaliere del lavoro,
io son di un'altra razza,
son bombarolo.
Nel scendere le scale
ci metto più attenzione,
sarebbe imperdonabile
giustiziarmi sul portone
proprio nel giorno in cui
la decisione è mia
sulla condanna a morte
o l'amnistia.
Per strada tante facce
non hanno un bel colore,
qui chi non terrorizza
si ammala di terrore,
c'è chi aspetta la pioggia
per non piangere da solo,
io son d'un altro avviso,
son bombarolo.
Intellettuali d'oggi
idioti di domani
ridatemi il cervello
che basta alle mie mani,
profeti molto acrobati
della rivoluzione
oggi farò da me
senza lezione.
Vi scoverò i nemici
per voi così distanti
e dopo averli uccisi
sarò fra i latitanti
ma finché li cerco io
i latitanti sono loro,
ho scelto un'altra scuola,
son bombarolo.
Potere troppe volte
delegato ad altre mani,
sganciato e restituitoci
dai tuoi aeroplani,
io vengo a restituirti
un po' del tuo terrore
del tuo disordine
del tuo rumore.
Così pensava forte
un trentenne disperato,
se non del tutto giusto
quasi niente sbagliato,
cercando il luogo idoneo
adatto al suo tritolo,
insomma il posto degno
d'un bombarolo.
C'è chi lo vide ridere
davanti al Parlamento
aspettando l'esplosione
che provasse il suo talento,
c'è chi lo vide piangere
un torrente di vocali
vedendo esplodere
un chiosco di giornali.
Ma ciò che lo ferì
profondamente nell'orgoglio
fu l'immagine di lei
che si sporgeva da ogni foglio
lontana dal ridicolo
in cui lo lasciò solo,
ma in prima pagina
col bombarolo.

Ufobobo
29-06-2004, 00:17
Originariamente inviato da Everyman
Tutte le canzoni di De Andre'...:)

palombaro
29-06-2004, 00:18
terza

Tito
- Non avrai altro Dio all'infuori di me,
spesso mi ha fatto pensare:
genti diverse venute dall'est
dicevan che in fondo era uguale.
Credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male.
Credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male.
Non nominare il nome di Dio
non nominarlo invano.
Con un coltello piantato nel fianco
gridai la mia pena e il suo nome:
ma forse era stanco, forse troppo occupato
e non ascoltò il mio dolore.
Ma forse era stanco, forse troppo lontano
davvero lo nominai invano.

Onora il padre. onora la madre
e onora anche il loro bastone,
bacia la mano che ruppe il tuo naso
perché le chiedevi un boccone:
quando a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.
Quando a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.

Ricorda di santificare le feste.
Facile per noi ladroni
entrare nei templi che rigurgitan salmi
di schiavi e dei loro padroni
senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.
Senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.

Il quinto dice non devi rubare
e forse io l'ho rispettato
vuotando, in silenzio, le tasche già gonfie
di quelli che avevan rubato:
ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri, nel nome di dio.
Ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri, nel nome di dio.

Non commettere atti che non siano puri
cioè non disperdere il seme.
Feconda una donna ogni volta che l'ami
così sarai uomo di fede:
poi la voglia svanisce e il figlio rimane
e tanti ne uccide la fame
lo, forse, ho confuso il piacere e l'amore.
ma non ho creato dolore.

Il settimo dice non ammazzare
se del cielo vuoi essere degno.
Guardatela oggi, questa legge di dio,
tre volte inchiodata nel legno:
guardate la fine di quel nazareno,
e un ladro non muore di meno
Guardate la fine di quel nazareno.
e un ladro non muore di meno.

Non dire falsa testimonianza
e aiutali a uccidere un uomo
Lo sanno a memoria il diritto divino
e scordano sempre il perdono:
ho spergiurato su dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.
Ho spergiurato su dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.

Non desiderare la roba degli altri ,
non desiderarne la sposa.
Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi
che hanno una donna e qualcosa:
nei letti degli altri già caldi d'amore
non ho provato dolore.
L'invidia di ieri non è già finita:
stasera vi invidio la vita.

Ma adesso che viene la sera ed il buio
mi toglie il dolore dagli occhi
e scivola il sole al di là delle dune
a violentare altre notti :
io , nel vedere quest'uomo che muore,
madre, io provo dolore.
Nella pietà che non cede al rancore,
madre, ho imparato l'amore

palombaro
29-06-2004, 00:18
e tutte le altre di Fabrizio :) ma queste son quelle che mi gustano di più:)

fabius00
29-06-2004, 00:46
a quest'ora


Ancora
Eduardo De Crescenzo
E' notte alta e sono sveglio,
sei sempre tu il mio chiodo fisso
insieme a te ci stavo meglio,
e più ti penso e più ti voglio
tutto il casino fatto per averti,
per questo amore che era un frutto acerbo,
adesso che ti voglio bene, io ti perdo.

Ancora, ancora, ancora,
perché io da quella sera, non ho
fatto più l'amore senza te,
e non me ne frega niente, senza te
anche se incontrassi un angelo, direi
non mi fai volare in alto quanto lei.

E' notte alta e sono sveglio,
e mi rivesto e mi rispoglio
mi fa smaniare questa voglia,
e prima o poi farò lo sbaglio
di fare il pazzo e venir sottocasa
tirare sassi alla finestra accesa
prendere a calci la tua porta, chiusa, chiusa.

Ancora, ancora, ancora,
perché io da quella sera, non ho
fatto più l'amore senza te,
e non me ne frega niente, senza te
anche se incontrassi un angelo, direi
non mi fai volare in alto quanto lei.

:D

Theradin
29-06-2004, 00:50
giorgio gaber
il dilemma

In una spiaggia poco serena
camminavano un uomo e una donna
e su di loro la vasta ombra
di un dilemma.
L'uomo era forse più audace
più stupido e conquistatore
la donna aveva perdonato
non senza dolore.
Il dilemma era quello di sempre
un dilemma elementare
se aveva o non aveva senso
il loro amore.

In una casa a picco sul mare
vivevano un uomo e una donna
e su di loro la vasta ombra di un dilemma.
L'uomo è un animale quieto
se vive nella sua tana
la donna non si sa
se è ingannevole o divina.
Il dilemma rappresenta
l'equilibrio delle forze in campo
perché l'amore e il litigio
sono le forme del nostro tempo.

Il loro amore moriva
come quello di tutti
come una cosa normale e ricorrente
perché morire e far morire
è un'antica usanza
che suole aver la gente.

Lui parlava quasi sempre
di speranza e di paura
come l'essenza
della sua immagine futura.
E coltivava la sua smania
e cercava la verità
lei l'ascoltava in silenzio
lei forse ce l'aveva già.
Anche lui curiosamente
come tutti era nato da un ventre
ma purtroppo non se lo ricorda
o non lo sa.

In un giorno di primavera
mentre lei non lo guardava
lui rincorse lo sguardo
di una fanciulla nuova.
E ancora oggi non si sa
se era innocente come un animale
o se era come instupidito dalla vanità.
Ma stranamente lei si chiese
se non fosse un'altra volta il caso
di amare e di restar fedele
al proprio sposo.

Il loro amore moriva
come quello di tutti
con le parole che ognuno sa a memoria
sapevan piangere e soffrire
ma senza dar la colpa
all'epoca o alla storia.

Questa voglia di non lasciarsi
è difficile da giudicare
non si sa se è una cosa vecchia
o se fa piacere.
Ai momenti di abbandono
alternavano le fatiche
con la gran tenacia che è propria
delle cose antiche.
E questo è il sunto di questa storia
per altro senza importanza
che si potrebbe chiamare
appunto resistenza.
Forse il ricordo di quel Maggio
gli insegnò anche nel fallire
il senso del rigore
e il culto del coraggio.
E rifiutarono decisamente
le nostre idee di libertà in amore
a questa scelta non si seppero adattare.
Non so se dire a questa nostra scelta
o a questa nostra nuova sorte
so soltanto che loro si diedero la morte.

Il loro amore moriva
come quello di tutti
non per una cosa astratta
come la famiglia
loro scelsero la morte
per una cosa vera come la famiglia.

Io ci vorrei vedere più chiaro
rivisitare il loro percorso
le coraggiose battaglie
che avevano vinto e perso.
Vorrei riuscire a penetrare
nel mistero di un uomo e una donna
nell'immenso labirinto di quel dilemma.
Forse quel gesto disperato
potrebbe anche rivelare
come il segno di qualcosa
che stiamo per capire.

Il loro amore moriva
come quello di tutti
come una cosa
normale e ricorrente
perché morire e far morire
è un'antica usanza
che suole avere la gente.

Puccio Bastianelli
29-06-2004, 00:51
SAMUELE BERSANI - REPLAY

Dentro al replay
fra miliardi di altri ci sei
e non hai scia
luminosa d'auto
anche di periferia
come i sogni che farai
o prenderai a noleggio
quando ti addormenterai
con le scarpe sul letto
Dentro al replay
con la testa girata un po' in su
da fotografia
ci sei anche tu prima di andare via
"se rimango ancora qui
è come se morissi
e guardandomi allo specchio
ad un tratto sparissi"
Cadono le stelle e sono cieco
e dove cadono non so
cercherò, proverò, davvero
ad avere sempre su di me il profumo delle mani
riuscire a fare sogni tridimensionali
non chiedere mai niente al mondo
solo te
come una cosa che non c'è
cercando dappertutto anche in me
ti vedo
Dentro al replay
per un attimo c'ero e anche lei
ma in quel momento
qualcosa ho cancellato
si è fermato il tempo, la sua regolarità
e come se morissi
è sparita anche la luna,
è cominciata l'eclissi
Cadono le stelle
allora è vero
e io non so se ci sarò
dove andrò
non lo so se lo merito o no
se correggerò gli effetti dei miei guasti nucleari
se troverò il coraggio ti telefono domani
e più sarò lontano e più sarò da te
dimenticato e muto
come uno che non c'è
tornerò, tornerò davvero
a sentire su di me profumo delle mani
di notte io farò sogni tridimensionali
senza chiedere mai niente al mondo
neanche a te
senza chiedermi perché
ti vedo dappertutto
anche in me
ti vedo

*Interista_Mel*
29-06-2004, 00:53
[QUOTE]Originariamente inviato da Deppe
Postate qui i testi per voi più belli, più emozionanti, più significativi della musica italiana. Comincio io:



Tutte le canzoni di Biagio Antonacci :)

Pugaciov
29-06-2004, 01:16
Come molti hanno detto, anch'io direi tutto De André.
Ma in particolare, qualche canzone, di quelle divertenti, di Fabrizio:

Carlo Martello Ritorna Dalla Battaglia Di Poitiers
Re Carlo tornava dalla guerra
lo accoglie la sua terra cingendolo d'allor.
Al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura del Sire vincitor.
Il sangue del Principe e del Moro
arrossano il cimiero d'identico color
ma più che del corpo le ferite
da Carlo son sentite le bramosie d'amor.
"Se ansia di gloria, sete d'onore
spegne la guerra al vincitore
non ti concede un momento per fare all'amore.
Chi poi impone alla sposa soave
di castità la cintura ahimè è grave
in battaglia può correre il rischio di perder la chiave".
Così si lamenta il re cristano
s'inchina intorno il grano, gli son corona i fior.
Lo specchio di chiara fontanella
riflette fiero in sella dei Mori il vincitor.
Quand'ecco nell'acqua si compone
mirabile visione il simbolo d'amor
nel folto di lunghe trecce bionde
il seno si confonde ignudo in pieno sol.
"mai non fu vista cosa più bella
mai io non colsi siffatta pulzella"
disse re carlo scendendo veloce di sella.
"Deh, cavaliere non v'accostate
già d'altri è gaudio quel che cercate
ad altra più facile fonte la sete calmate".
Sorpreso da un fare sì deciso
sentendosi deriso re Carlo s'arrestò
ma più dell'onor potè il digiuno
fremente l'elmo bruno il sire si levò.
Codesta era l'arma sua segreta
da Carlo spesso usata in gran difficoltà
alla donna apparve un gran nasone
un volto da caprone, ma era Sua Maestà.
"Se voi non foste il mio sovrano"
Carlo si sfila il pesante spadone
"non celerei il disio di fuggirvi lontano.
Ma poiché siete il mio signore"
Carlo si toglie l'intero gabbione
"debbo concedermi spoglia ad ogni pudore".
Cavaliere lui era assai valente
ed anche in quel frangente d'onor si ricoprì
e giunto alla fin della tenzone
incerto sull'arcione tentò di risalir.
Veloce lo arpiona la pulzella
repente una parcella presenta al suo signor
"deh, proprio perché voi siete il sire
fan cinquemila lire, è un prezzo di favor".
"E' mai possibile, porco d'un cane,
che le avventure in codesto reame
debban risolversi tutte con grandi puttane.
Anche sul prezzo c'è poi da ridire
ben mi ricordo che pria di partire
v'eran tariffe inferiori alle tremila lire".
Ciò detto, agì da gran cialtrone
con balzo da leone in sella si lanciò
frustando il cavallo come un ciuco
tra i glicini e il sambuco il re si dileguò.
Re Carlo tornava dalla guerra
l'accoglie la sua terra cingendolo d'allor.
Al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura del sire vincitor.

Il testamento
Quando la morte mi chiamerà
forse qualcuno protesterà
dopo aver letto nel testamento
quel che gli lascio in eredità
non maleditemi non serve a niente
tanto all'inferno ci sarò già

ai protettori delle battone
lascio un impiego da ragioniere
perché provetti nel loro mestiere
rendano edotta la popolazione

ad ogni fine di settimana
sopra la rendita di una puttana
ad ogni fine di settimana
sopra la rendita di una puttana

voglio lasciare a Bianca Maria
che se ne frega della decenza
un attestato di benemerenza
che al matrimonio le spiani la via

con tanti auguri per chi c'è caduto
di conservarsi felice e cornuto
con tanti auguri per chi c'è caduto
di conservarsi felice e cornuto

sorella morte lasciami il tempo
di terminare il mio testamento
lasciami il tempo di salutare
di riverire di ringraziare
tutti gli artefici del girotondo
intorno al letto di un moribondo

signor becchino mi ascolti un poco
il suo lavoro a tutti non piace
non lo consideran tanto un bel gioco
coprir di terra chi riposa in pace

ed è per questo che io mi onoro
nel consegnarle la vanga d'oro
ed è per questo che io mi onoro
nel consegnarle la vanga d'oro

per quella candida vecchia contessa
che non si muove più dal mio letto
per estirparmi l'insana promessa
di riservarle i miei numeri al lotto

non vedo l'ora di andar fra i dannati
per rivelarglieli tutti sbagliati
non vedo l'ora di andar fra i dannati
per rivelarglieli tutti sbagliati

quando la morte mi chiederà
di restituirle la libertà
forse una lacrima forse una sola
sulla mia tomba si spenderà
forse un sorriso forse uno solo
dal mio ricordo germoglierà

se dalla carne mia già corrosa
dove il mio cuore ha battuto un tempo
dovesse nascere un giorno una rosa
la do alla donna che mi offrì il suo pianto

per ogni palpito del suo cuore
le rendo un petalo rosso d'amore
per ogni palpito del suo cuore
le rendo un petalo rosso d'amore

a te che fosti la più contesa
la cortigiana che non si dà a tutti
ed ora all'angolo di quella chiesa
offri le immagini ai belli ed ai brutti

lascio le note di questa canzone
canto il dolore della tua illusione
a te che sei costretta per tirare avanti
costretta a vendere Cristo e i santi

quando la morte mi chiamerà
nessuno al mondo si accorgerà
che un uomo è morto senza parlare
senza sapere la verità
che un uomo è morto senza pregare
fuggendo il peso della pietà

cari fratelli dell'altra sponda
cantammo in coro già sulla terra
amammo tutti l'identica donna
partimmo in mille per la stessa guerra
questo ricordo non vi consoli
quando si muore si muore si muore soli
questo ricordo non vi consoli
quando si muore si muore soli.

Bellissime:)

cCUCAIO
29-06-2004, 09:14
Antonello Venditti - ROMA CAPOCCIA -

Quanto sei bella Roma quann'è sera,
quando la luna se specchia dentro ar fontanone
e le coppiette se ne vanno via,
quanto sei bella Roma quando piove.
Quanto sei bella Roma quann'è er tramonto,
quando l'arancia rosseggia ancora sui sette colli
e le finestre so' tanti occhi
che te sembrano dì : quanto sei bella!
Ah, quanto sei bella.
Oggi me sembra che er tempo se sia fermato qui.
Vedo la maestà der Colosseo,
vedo la santità der Cuppolone,
e so' più vivo, e so' più bono, no, nun te lasso mai,
Roma capoccia der monno infame.
Na carrozzella va co' du' stranieri,
un robivecchi te chiede un po' de stracci,
li passeracci so' usignoli, io ce so' nato, Roma,
io t'ho scoperta, stamattina.
Oggi me sembra che er tempo se sia fermato qui.
Vedo la maestà der Colosseo,
vedo la santità der Cuppolone,
e so' più vivo, e so' più bono, no, nun te lasso mai,
Roma capoccia der monno infame.
Roma capoccia der monno infame.

:cry: :cry: :cry: :cry:

kikki2
29-06-2004, 09:17
Via del Campo

Via del Campo c’è una graziosa
gli occhi grandi color di foglia
tutta notte sta sulla soglia
vende a tutti la stessa rosa.

Via del Campo c’è una bambina
con le labbra color rugiada
gli occhi grigi come la strada
nascon fiori dove cammina.

Via del Campo c’è una puttana
gli occhi grandi color di foglia
se di amarla ti vien la voglia
basta prenderla per la mano
e ti sembra di andar lontano
lei ti guarda con un sorriso
non credevi che il paradiso
fosse solo lì al primo piano.

Via del Campo ci va un illuso
a pregarla di maritare
a vederla salir le scale
fino a quando il balcone è chiuso.
Ama e ridi se amor risponde
pingi forte se non ti sente
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior...
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior...

Er Paulus
29-06-2004, 10:47
VITA MIA- ZetaZeroAlfa-


Ti ricordi l'altra sera quando abbiam parlato
mi hai detto "scusa caro, il nostro amore ormai e finito"
il tempo di tirare su le braghe, e sono partito
con in tasca soltanto il tuo bellissimo sorriso


e mi son reso conto che
questa vita mia vola via
in un'altra sera passata in birreria

e mi son reso conto che
questa vita mia vola via
in un'altra notte piena di polizia



E adesso a me cosa mi resta,
il tuo ricordo, tanti amici e una sbornia nella testa
forse è meglio per te o forse è meglio anche per me
e cosa vuoi che io ti dica, lo sai,
LA VITA GIRA E VA MA SE ERA VERO AMORE CI RIVEDREMO QUA


e mi son reso conto che
questa vita mia vola via
in un'altra sera passata in birreria

e mi son reso conto che
questa vita mia vola via
in un'altra notte piena di polizia

Hyperion
29-06-2004, 10:52
Originariamente inviato da kikki2
o magari da Linea Gotica, con quella chitarra torcibudella


:ave:

Ciao!!

kellone
29-06-2004, 11:00
Autogrill - Francesco Guccini

La ragazza dietro al banco mescolava birra chiara e Seven-up,
e il sorriso da fossette e denti era da pubblicità,
come i visi alle pareti di quel piccolo autogrill,
mentre i sogni miei segreti li rombavano via i TIR...

Bella, d' una sua bellezza acerba, bionda senza averne l' aria,
quasi triste, come i fiori e l' erba di scarpata ferroviaria,
il silenzio era scalfito solo dalle mie chimere
che tracciavo con un dito dentro ai cerchi del bicchiere...

Basso il sole all' orizzonte colorava la vetrina
e stampava lampi e impronte sulla pompa da benzina,
lei specchiò alla soda-fountain quel suo viso da bambina
ed io.... sentivo un' infelicità vicina...

Vergognandomi, ma solo un poco appena, misi un disco nel juke-box
per sentirmi quasi in una scena di un film vecchio della Fox,
ma per non gettarle in faccia qualche inutile cliché
picchiettavo un indù in latta di una scatola di té...

Ma nel gioco avrei dovuto dirle: "Senti, senti io ti vorrei parlare...",
poi prendendo la sua mano sopra al banco: "Non so come cominciare:
non la vedi, non la tocchi oggi la malinconia?
Non lasciamo che trabocchi: vieni, andiamo, andiamo via."

Terminò in un cigolio il mio disco d' atmosfera,
si sentì uno sgocciolio in quell' aria al neon e pesa,
sovrastò l' acciottolio quella mia frase sospesa,
"ed io... ", ma poi arrivò una coppia di sorpresa...

E in un attimo, ma come accade spesso, cambiò il volto d' ogni cosa,
cancellarono di colpo ogni riflesso le tendine in nylon rosa,
mi chiamò la strada bianca, "Quant'è?" chiesi, e la pagai,
le lasciai un nickel di mancia, presi il resto e me ne andai...

palombaro
29-06-2004, 11:24
dimenticavo questa
Al ballo mascherato

Cristo drogato da troppe sconfitte
cede alla complicità
di Nobel che gli espone la praticità
di un eventuale premio della bontà.
Maria ignorata da un Edipo ormai scaltro
mima una sua nostalgia di natività,
io con la mia bomba porto la novità,
la bomba che debutta in società,
al ballo mascherato della celebrità.
Dante alla porta di Paolo e Francesca
spia chi fa meglio di lui:
lì dietro si racconta un amore normale
ma lui saprà poi renderlo tanto geniale.
E il viaggio all'inferno ora fallo da solo
con l'ultima invidia lasciata là sotto un lenzuolo,
sorpresa sulla porta d'una felicità
la bomba ha risparmiato la normalità,
al ballo mascherato della celebrità.
La bomba non ha una natura gentile
ma spinta da imparzialità
sconvolge l'improbabile intimità
di un'apparente statua della Pietà.
Grimilde di Manhattan, statua della libertà,
adesso non ha più rivali la tua vanità
e il gioco dello specchio non si ripeterà
"sono più bella io o la statua della Pietà"
dopo il ballo mascherato della celebrità.
Nelson strappato al suo carnevale
rincorre la sua identità
e cerca la sua maschera, l'orgoglio, lo stile,
impegnati sempre a vincere e mai a morire.
Poi dalla feluca ormai a brandelli
tenta di estrarre il coniglio della sua Trafalgar
e nella sua agonia, sparsa di qua, di là,
implora una Sant'Elena anche in comproprietà,
al ballo mascherato della celebrità.
Mio padre pretende aspirina ed affetto
e inciampa nella sua autorità,
affida a una vestaglia il suo ultimo ruolo
ma lui esplode dopo, prima il suo decoro.
Mia madre si approva in frantumi di specchio,
dovrebbe accettare la bomba con serenità,
il martirio è il suo mestiere, la sua vanità,
ma ora accetta di morire soltanto a metà,
la sua parte ancora viva le fa tanta pietà,
al ballo mascherato della celebrità.
Qualcuno ha lasciato la luna nel bagno
accesa soltanto a metà
quel poco che mi basta per contare i caduti,
stupirmi della loro fragilità,
e adesso puoi togliermi i piedi dal collo
amico che mi hai insegnato il "come si fa"
se no ti porto indietro di qualche minuto
ti metto a conversare, ti ci metto seduto
tra Nelson e la statua della Pietà,
al ballo mascherato della celebrità.

e questa

La ballata dell' amore cieco

Un uomo onesto, un uomo probo,
tralalalalla tralallaleru
s'innamorò perdutamente
d'una che non lo amava niente.
Gli disse portami domani,
tralalalalla tralallaleru
gli disse portami domani
il cuore di tua madre per i miei cani.
Lui dalla madre andò e l'uccise,
tralalalalla tralallaleru
dal petto il cuore le strappò
e dal suo amore ritornò.
Non era il cuore, non era il cuore,
tralalalalla tralallaleru
non le bastava quell'orrore,
voleva un'altra prova del suo cieco amore.
Gli disse amor se mi vuoi bene,
tralalalalla tralallaleru
gli disse amor se mi vuoi bene,
tagliati dei polsi le quattro vene.
Le vene ai polsi lui si tagliò,
tralalalalla tralallaleru
e come il sangue ne sgorgò,
correndo come un pazzo da lei tornò.
Gli disse lei ridendo forte,
tralalalalla tralallaleru
gli disse lei ridendo forte,
l'ultima tua prova sarà la morte.
E mentre il sangue lento usciva,
e ormai cambiava il suo colore,
la vanità fredda gioiva,
un uomo s'era ucciso per il suo amore.
Fuori soffiava dolce il vento
tralalalalla tralallaleru
ma lei fu presa da sgomento,
quando lo vide morir contento.
Morir contento e innamorato,
quando a lei niente era restato,
non il suo amore, non il suo bene,
ma solo il sangue secco delle sue vene.

Theradin
29-06-2004, 11:32
Antonello venditti

sora rosa

A Sora Rosa me ne vado via,
ciò er core a pezzi pe'lla vergogna,
de questa terra che nu mm'aiuta mai
de questa gente che te sputa n'faccia,
che nun'ha mai preso na farce in mano,
che se distingue pe na cravatta.
Me ne vojo annà da sto paese marcio,
Che cià li bbuchi ar posto der cervello,
che vò magnà dull'ossa de chi soffre,
che pensa solo ar posto che po' perde.
Ciavemo forza e voja più de tutti
Annamo là dove ce stanno i morti,
anche se semo du ossa de prosciutti
ce vedrà chi cià li occhioni sani
che ce dirà: "venite giù all'inferno
armeno ciavrete er foco pell'inverno".
Si ciai un core, tu me poi capì
Si ciai n'amore, tu me poi seguì
Che ce ne frega si nun contamo gnente
Se semo sotto li calli della ggente.
Sai che ti dico, io mo' me butto ar fiume,
così finisco de campà sta vita
che a poco a poco m'ha ‘succato l'occhi
più delle pene de satana immortale.
Annamo via, tenemose pe'mano,
c'è solo questo de vero pe'chi spera,
che forse un giorno chi magna troppo adesso
possa sputà le ossa che so' sante

Theradin
29-06-2004, 11:40
mio fratello e' figlio unico



mio fratello e' figlio unico
perche' non ha mai trovato il coraggio di operarsi al fegato
e non ha mai pagato per fare l'amore
e non ha mai vinto un premio aziendale
e non ha mai viaggiato in seconda classe
sul rapido Taranto-Ancona
e non ha mai criticato un film senza prima prima vederlo

mio fratello e' figlio unico
perche' e' convinto che Chinaglia non puo' passare al Frosinone
perche' e convinto che nell'amaro benedettino
non sta' il segreto della felicita'
perche' e' convinto che anche chi non legge Freud
puo' vivere cent'anni
perche' e' convinto che esistono ancora
gli sfruttati malpagati e frustrati


mio fratello e' figlio unico sfruttato
calpestato odiato e ti amo Mariù


mio fratello e' figlio unico deriso
frustrato picchiato derubato e ti amo Mariù
mio fratello e' figlio unico dimagrito
declassato sottomesso disgregato e ti amo Mariù

mio fratello e' figlio unico frustato
frustrato derubato sottomesso e ti amo Mariù
mio fratello e' figlio unico deriso
declassato frustrato dimagrito e ti amo Mariù
mio fratello e' figlio unico malpagato
derubato deriso disgregato e ti amo Mariù



Sfiorivano le viole


l'estate che veniva con le nuvole rigonfie di speranza
nuovi amori da piazzare sotto il sole
il sole che bruciava lunghe spiagge di silicio
e tu crescevi, crescevi sempre più bella
fiorivi sfiorivano le viole
e il sole batteva su di me
e tu prendevi la mia mano
mentre io aspettavo

i passi delle onde che danzavano sul mare a piedi nudi
come un sogno di follie venduto all'asta
la notte quella notte cominciava un po' perversa
e mi offriva tre occasioni per amarti e tu
fiorivi sfiorivano le viole
e il sole batteva su di me
e tu prendevi la mia mano
mentre io aspettavo


il sole che bruciava bruciava bruciava bruciava
e tu crescevi crescevi
crescevi più bella più bella
fiorivi sfiorivano le viole
e il sole batteva su di me
e tu prendevi la mia mano
mentre io aspettavo te mentre io oh ye aspettavo te



si lavora e si produce si amministra lo stato
il comune si promette e si mantiene a volte
mentre io aspettavo te

il marchese La Fayette ritorna dall'America
importando la rivoluzione e un cappello nuovo
mentre io aspettavo te

ancora penso alle mie donne quelle passate
e le presenti le ricordo appena
mentre io aspettavo te

Otto von Bismarck-Shonhausen per l'unità germanica
annette mezza Europa
mentre io aspettavo te

Michele Novaro incontra
Mameli e insieme scrivono un pezzo
tuttora in voga mentre io aspettavo

hikari84
29-06-2004, 13:03
Non amarmi

Dimmi perché piangi
di felicità
e perché non mangi
ora non mi va
dimmi perché stringi
forte le mie mani
e coi tuoi pensieri
ti allontani...

Io ti voglio bene
questo non lo so
stupido testone
dubbi non ne ho
anche se il futuro ha dei muri enormi
io non ho paura e voglio innamorarmi.

Non amarmi per il gusto di qualcosa di diverso
ma tu credi che sia giusto stare insieme a tempo perso
non amarmi e mi accorgo quant'e' vera una bugia
se il tuo amore non valgo non amarmi ma non mandarmi via.

Non amarmi perché vivo all'ombra
non amarmi per cambiare il mondo
tanto il mondo non si cambia
e siamo tutti specchi
fatti per guardarsi
e diventare soli e vecchi
non amarmi per morire dentro
in una guerra di rimpianti e di ripensamenti
non amarmi per restare a terra
invece di volare come questo nostro amore deve fare.

Piovono parole su questa città
se la gente vuole ma quanto male fa
noi ci alziamo in volo e loro sono fermi
sola in mezzo a questo cielo non lasciarmi...
non lasciarmi, non lasciarmi
ho sbagliato voglio dire non amarmi
non spezzare le mie armi
e il mio cuore con questi non amarmi
non amarmi per il rosso della rabbia che c'e' in noi
tu lo sai che non posso non amarti nemmeno se non vuoi.

Non amarmi ti farò soffrire
negli inverni che ci sono a volte nel mio cuore
non amarmi per dimenticare ne' per vendicarti
ma soltanto per amore
non amarmi e ci voliamo incontro
e ci caschiamo l'uno dentro l'altro sorridendo.

Questo amore e' bello come il sole
dopo un acquazzone come due aquiloni
stretti per la mano.

Aleandro Baldi - Francesca Alotta

giovane acero
29-06-2004, 13:37
Fantastica... :D

il Gorilla
(versione live)
(F. De André - traduzione da G. Brassens)



Sulla piazza d'una città
la gente guardava con ammirazione
un gorilla portato là
dagli zingari d'un baraccone
con poco senso del pudore
le comari di quel rione
contemplavano l'animale
non dico come non dico dove
Attenti al gorilla !

D'improvviso la grossa gabbia
dove viveva l'animale
s'aprì di schianto non so perché
forse l'avevano chiusa male
la bestia uscendo fuori di là
disse: "Quest'oggi me la levo"
parlava della verginità
di cui ancora viveva schiavo
Attenti al gorilla !

Il padrone si mise a urlare:
"Il mio gorilla, fate attenzione
non ha veduto mai una scimmia
potrebbe fare confusione"
Tutti i presenti a questo punto
fuggirono in ogni direzione
anche le donne dimostrando
la differenza fra idea e azione
Attenti al gorilla !

Tutta la gente corre di fretta
di qua e di là con grande foga
si attardano solo una vecchietta
e un giovane giudice con la toga
Visto che gli altri avevan squagliato
il quadrumane accelerò
e sulla vecchia e sul magistrato
con quattro salti si portò
Attenti al gorilla !

"Bah - sospirò pensando la vecchia -
ch'io fossi ancora desiderata
sarebbe cosa alquanto strana
e più che altro non sperata"
"Che mi si prenda per una scimmia
- pensava il giudice col fiato corto -
non è possibile, questo è sicuro"
Il seguito prova che aveva torto
Attenti al gorilla !

Se qualcuno di voi dovesse
costretto con le spalle al muro
violare un giudice od una vecchia
della sua scelta sarei sicuro
Ma si dà il caso che il gorilla
considerato un grandioso fusto
da chi l'ha provato, però non brilla
né per lo spirito né per il gusto
Attenti la gorilla !

Infatti lui, sdegnata la vecchia
si dirige sul magistrato
la acchiappa forte per un'orecchia
e lo trascina in mezzo a un prato
Quello che avvenne fra l'erba alta
non posso dirlo per intero
ma lo spettacolo fu avvincente
e la "suspance" ci fu davvero
Attenti al gorilla !

Dirò soltanto che sul più bello
dello spiacevole e cupo dramma
piangeva il giudice come un vitello
negli intervalli gridava:"Mamma!"
Gridava mamma come quel tale
cui il giorno prima come ad un pollo
con una sentenza un po' originale
aveva fatto tagliare il collo
Attenti al gorilla !

marKolino
29-06-2004, 13:41
uhm... mi piace la melodia dell' ultima di Biagio Antonacci.

...ma perchè quando si è tristi si ascoltano sempre canzoni tristi?

giovane acero
29-06-2004, 13:44
Originariamente inviato da marKolino
uhm... mi piace la melodia dell' ultima di Biagio Antonacci.

...ma perchè quando si è tristi si ascoltano sempre canzoni tristi?

Non ne ho idea.
Anche perchè quando sono triste ascolto gli Slayer.
Preferibilmente "Decade of aggression", il live.

Nicky
29-06-2004, 13:45
Originariamente inviato da marKolino
uhm... mi piace la melodia dell' ultima di Biagio Antonacci.

...ma perchè quando si è tristi si ascoltano sempre canzoni tristi?

Masochismo cosmico.
Ci piace crogiolarci nel nostro dolore e pensare di essere gli unici a soffrire tanto.
Ovviamente siamo ben coscienti che ciò non è vero: ma in fondo la tristezza quanto la felicità è un sentimento fin troppo intenso per non essere vissuto.

marKolino
29-06-2004, 13:47
Originariamente inviato da Nicky
Masochismo cosmico.
Ci piace crogiolarci nel nostro dolore e pensare di essere gli unici a soffrire tanto.
Ovviamente siamo ben coscienti che ciò non è vero: ma in fondo la tristezza quanto la felicità è un sentimento fin troppo intenso per non essere vissuto.
...in poche parole, ci piace sentirci di merda... solo che così è ancor più difficile risollevarsi...

Deppe
29-06-2004, 13:58
Se tu sei cielo (Angelo Branduardi)

Se tu sei cielo è
a te che tornerò
e sul tuo seno
le ali piegherò...
Per il mio sonno sei notte
e sole al mattino
e tiepida pioggia
sulla terra che ho.
Se tu sei vento
vento di mare...
prima tempesta
e poi riparo.
Il tuo passo leggero
mi segue sulla via,
sei tu che cammini
sulla terra che ho.
Se tu sei tempo
con me tu passerai,
bella stagione,
profumo mi darai...
e vendemmia per noi
l'autunno che verrà,
poi le foglie cadranno
sulla terra che ho.
Ma tu sei cielo
e a te io tornerò
e del tuo seno
il nido mi farò...
sei la strada accogliente
che il mio passo sa già
e sei vento, sei tempo,
sei la terra che ho.

frussi
29-06-2004, 22:23
Titolo: Sally


Sally cammina per la strada senza nemmeno....
....guardare per terra
Sally è una donna che non ha più voglia
....di fare la guerra
Sally ha patito troppo
Sally ha già visto che cosa....
"ti può crollare addosso"!
Sally è già stata "punita"...
per ogni sua distrazione o debolezza...
per ogni "candida carezza"...
"data" per non sentire....l'amarezza!
senti che fuori piove
senti che bel rumore...
Sally cammina per la strada sicura
senza pensare a niente!
....ormai guarda la gente
con aria indifferente...
....sono lontani quei "momenti"...
quando "uno sguardo" provocava "turbamenti"..
quando la vita era più facile...
e si potevano mangiare anche le fragole....
perché la vita è un brivido che vola via
è tutt'un equilibrio sopra la follia....
..........sopra follia!
senti che fuori piove
senti che bel rumore...

Ma forse Sally è proprio questo il senso...il senso...
del tuo "vagare"...
forse davvero ci si deve sentire....
alla fine....un Po' male!....
Forse alla fine di questa "triste storia"
qualcuno troverà il coraggio
per affrontare "i sensi di colpa"...
e CANCELLARLI da questo "viaggio"....
per vivere davvero ogni momento.....
con ogni suo "turbamento"!....
e come se fosse l'ultimo!

Sally cammina per la strada..."leggera"...
ormai è sera...
"si accendono le luci dei lampioni"...
"tutta la gente corre a casa davanti alle televisioni"..
ed un pensiero le passa per la testa
"forse la vita non è stata tutta persa"...
forse qualcosa "s'è salvato"!!...
forse davvero!...non è stato "poi tutto sbagliato"!
"forse era giusto così!?!"....
........eheheheh!.........
forse ma forse ma si....
cosa vuoi che ti dica io
senti che bel rumore