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View Full Version : Urgente: Un errore dell' e-shop...


Joe Foker
03-05-2004, 21:34
Volevo sapere cosa dice la legge in materia....se uno shop on line per sbaglio mette un prezzo errato ma esageratamente errato! cioè tipo 100 euro invece che 1100, è obbligato a vendere il prodotto o può rendere la vendita nulla?
Perchè altrimenti basta mettere qualche prezzo a cazzo, si fa pubblicità, magari qualche volta vende qualche prodotto veramente a prezzo molto basso, e bello e fatto l'inganno....

BonOVoxX81
03-05-2004, 21:38
Originariamente inviato da Joe Foker
Volevo sapere cosa dice la legge in materia....se uno shop on line per sbaglio mette un prezzo errato ma esageratamente errato! cioè tipo 100 euro invece che 1100, è obbligato a vendere il prodotto o può rendere la vendita nulla?
Perchè altrimenti basta mettere qualche prezzo a cazzo, si fa pubblicità, magari qualche volta vende qualche prodotto veramente a prezzo molto basso, e bello e fatto l'inganno....


Una volta per un giorno si era trovato un sito che per sbaglio vendeva la 9800pro a 50 invece che 500 euro....ero tentato a prenderla ma non sapevo come funziona la cosa quindi voglio sapere anch'io :) :cool:

Espinado
03-05-2004, 21:40
no non lo e', mi ricordo di averlo studiato in diritto.

SaMu
03-05-2004, 21:41
Un notebook per caso?:D

http://forum.hwupgrade.it/showthread.php?s=&threadid=677150

BonOVoxX81
03-05-2004, 21:57
Originariamente inviato da SaMu
Un notebook per caso?:D

http://forum.hwupgrade.it/showthread.php?s=&threadid=677150


Pero' e' sbagliato cavolo....se sbagliano a scrivere e la mattina dopo si trovano 300 ordini la prossima volta si svegliano :mad: :muro:

SaMu
03-05-2004, 22:00
Originariamente inviato da BonOVoxX81
Pero' e' sbagliato cavolo....se sbagliano a scrivere e la mattina dopo si trovano 300 ordini la prossima volta si svegliano :mad: :muro:

Saresti disposto a sostenere lo stesso se sbagliando scrivono 11000 invece di 1100, non te ne accorgi e confermi l'ordine?;)

Joe Foker
03-05-2004, 22:04
Originariamente inviato da SaMu
Saresti disposto a sostenere lo stesso se sbagliando scrivono 11000 invece di 1100, non te ne accorgi e confermi l'ordine?;)
non c'entra una mazza....il venditore deve seguire delle regole, il consumatore ne ha altre...in questo caso esiste il diritto di recesso, il venditore non ha il diritto di recesso dalla vendita....

Espinado
03-05-2004, 22:31
sfortunatamente per te il diritto prevede il contratto nullo per errore palese nel formulare il prezzo da ben prima che si pensasse a diritti del consumatore.

Joe Foker
03-05-2004, 22:58
Originariamente inviato da Espinado
sfortunatamente per te il diritto prevede il contratto nullo per errore palese nel formulare il prezzo da ben prima che si pensasse a diritti del consumatore.
a parte il fatto che qui si parla di vendita al pubblico...e ci sono chiare regole da rispettare...dove sarebbe questo fantomatico palese errore?
Se uno ti pubblicizza un "prezzo shoc", cosa significa per te? la metà?, la terza parte? chi stabilisce il limite?

GioFX
03-05-2004, 23:02
credo che il prezzo debba corrispondere al valore di mercato del bene in oggetto!

Espinado
05-05-2004, 04:23
come ben saprete non è possibile vendere un bene sottocosto per impedire pratiche di dumping (concorrenza sleale) quindi ci vuole un'autorizzazione per poter vendere sottocosto. non è questo il caso, cmq è un altro appiglio per il venditore.


per chi contestava il fatto che fosse vendita al pubblico la regola è la stessa, ed è storica. se il cartellino è sbagliato e tu decidi di acquistare il venditore può rifiutarsi di concludere il contratto perche' il prezzo è sbagliato. in aggiunta alla classica regola del prezzo palesemente errato in qualunque contratto.

Insomma da qualuque parte la mettete il diritto tutela la buona fede e condanna la malafede, quindi non potete averla vinta. :)

Joe Foker
06-05-2004, 22:03
Originariamente inviato da Espinado
come ben saprete non è possibile vendere un bene sottocosto per impedire pratiche di dumping (concorrenza sleale) quindi ci vuole un'autorizzazione per poter vendere sottocosto. non è questo il caso, cmq è un altro appiglio per il venditore.


per chi contestava il fatto che fosse vendita al pubblico la regola è la stessa, ed è storica. se il cartellino è sbagliato e tu decidi di acquistare il venditore può rifiutarsi di concludere il contratto perche' il prezzo è sbagliato. in aggiunta alla classica regola del prezzo palesemente errato in qualunque contratto.

Insomma da qualuque parte la mettete il diritto tutela la buona fede e condanna la malafede, quindi non potete averla vinta. :)

1) io vendo al prezzo che voglio...tanto è vero che faccio le offerte, gli sconti, le promozioni, i saldi...ognuno vende la merce al prezzo che vuole....quello che dici tu non rientra in questo caso....dove il prezzo era chiaramente pubblicizzato come prezzo shock...

2)Il venditore può anche essersi sbagliato e potrebbe anche rifiutarsi di concludere il contratto...il problema è che il contratto lo ha gia concluso quando mi dice ordine effettuato e si è già preso i soldi...diventerebbe un diritto di recesso al contrario...pensate: uno prima ti vende un bene, se lo fa pagare , poi ci ripensa dicendo che ha sbagliato...ma de che!!!!!!

3) di quale malafede parli scusa...io trovo un prezzo eccezzionale per una cosa che voglio comprare, allora la ordino, punto!...tra l'altro in questo caso non era evidenziano nessun palese errore...magari la malafede è da parte del venditore che in realtà starebbe facendosi pubblicità ingannevole...poi il prezzo non era scritto così come fosse un errore...la pubblicità diceva:
Attenzione prezzo shock solo per questa ora, pc portatile composto da ecc...ecc... ad un prezzo di 100 anzichè 1000 con uno sconto del 90%, inoltre se acquisti con carta di credito un ulteriore sconto del 5 %...allora dov'è il palese errore?
più chiaro di così!

SaMu
06-05-2004, 22:13
Se non vuoi sentir ragioni Joe, cos'hai aperto a fare questo thread?:)

Sir J
06-05-2004, 22:15
Rispondo a Joe Foker.

Non puoi farlo. A parte tutte le discussioni di filosofia e teoria del comportamento corretto, se il venditore si rende conto che il prezzo e' sbagliato puo' annullare la vendita. Non c'e' altro. Il fatto che loro si siano presi i soldi e' dovuto semplicemente al fatto che non c'e' controllo di nessuno e viene fatto tutto per via informatica.
Tu puoi chiedere un risarcimento solo nella misura in cui hai subito un danno (che so, le spese di estratto conto della carta di credito ad esempio). Ricordo che avere un risarcimento non significa guadagnarci, ma appunto avere coperto il danno subìto;)

Joe Foker
06-05-2004, 22:24
"....Da rilevare ancora che nella vendita, ad es., di un capo di abbigliamento, dopo che il compratore lo ha provato e considerato il prezzo applicato sul capo stesso come conveniente, il venditore non può rifiutarsi di applicarlo anche se per un fortuito disguido risultasse sbagliato. Il cliente ha pieno diritto di pagare il prezzo segnato che si configura come "offerta al cliente". Secondo l'art. 1336 del C.C. il contratto si perfezione nel momento stesso in cui il cliente accettato il prezzo decide l'acquisto...."
dal sito sos comsumatori...

Sir J
06-05-2004, 22:24
Originariamente inviato da Joe Foker
"....Da rilevare ancora che nella vendita, ad es., di un capo di abbigliamento, dopo che il compratore lo ha provato e considerato il prezzo applicato sul capo stesso come conveniente, il venditore non può rifiutarsi di applicarlo anche se per un fortuito disguido risultasse sbagliato. Il cliente ha pieno diritto di pagare il prezzo segnato che si configura come "offerta al cliente". Secondo l'art. 1336 del C.C. il contratto si perfezione nel momento stesso in cui il cliente accettato il prezzo decide l'acquisto...."

Ok. Hai ragione. Fatti mandare il pc. Noi piu' di tifare per te non possiamo fare
;)

SaMu
06-05-2004, 22:30
Originariamente inviato da Joe Foker
"....Da rilevare ancora che nella vendita, ad es., di un capo di abbigliamento, dopo che il compratore lo ha provato e considerato il prezzo applicato sul capo stesso come conveniente, il venditore non può rifiutarsi di applicarlo anche se per un fortuito disguido risultasse sbagliato. Il cliente ha pieno diritto di pagare il prezzo segnato che si configura come "offerta al cliente". Secondo l'art. 1336 del C.C. il contratto si perfezione nel momento stesso in cui il cliente accettato il prezzo decide l'acquisto...."
dal sito sos comsumatori...

Non prendere per oro colato tutto ciò che trovi in rete.

Se fosse così, chiunque potrebbe andare in un negozio di abbigliamento scambiare di nascosto i cartellini di due capi e pretendere di acquistare un abito da sera al prezzo di una sciarpa.

Il contratto si perfeziona quando il cliente accetta l'offerta, ma se il venditore (o il cliente) si accorgono che l'offerta era errata, possono rifiutarsi di adempiere al contratto.

Se per errore nel sito ci fosse stato 10.000 invece di 1000, e tu avessi concluso, accortoti dell'errore avresti potuto rifiutarti di pagare.. un prezzo 10 volte quello di mercato per un bene indifferenziato, per giunta se deriva dalla semplice aggiunta o sottrazione di 1 cifra, è un errore sostanziale.

Grazie al cielo nel nostro paese gli errori sostanziali invalidano i contratti, altrimenti saremmo ancora nella giungla e nessuno potrebbe firmare contratti senza il timore di finire rovinato per un "non" di troppo in qualche frase.

Joe Foker
06-05-2004, 22:55
art. 1326
Il contratto è concluso nel momento in cui chi ha fatto la proposta ha conoscenza dell'accettazione dell'altra parte....

"...Cos'è l'offerta al pubblico?


Si parla di offerta al pubblico, quando una parte (in genere imprenditore) offre ad una collettività indeterminata la stipula di un contratto (frequentemente di vendita). Il caso più tipico è l'esposizione di merce in vetrina col relativo prezzo. L'offerta al pubblico, quando contiene gli estremi essenziali del contratto alla cui conclusione è diretta, vale come proposta, salvo che risulti diversamente dalle circostanze o dagli usi (art. 1336 c.c.), ed è pertanto sufficiente che l'altra parte aderisca perché si concluda il contratto, senza più possibilità per l'offerente di modificare le condizioni.
L'offerente potrà invece modificare o revocare l'offerta, prima dell'adesione, purché ciò avvenga nella stessa forma utilizzata per la prima offerta, o in una forma equipollente (ad esempio esponendo un diverso cartellino per il prezzo), essendo così efficace anche nei confronti di chi non ha avuto notizia della modifica o della revoca."


per i posteri ;)

abxide
06-05-2004, 23:03
Vabbeh poi ci fai un fiskio quando ti arriva il notebook :asd: :ciapet:

edivad82
06-05-2004, 23:23
Originariamente inviato da Joe Foker
poi il prezzo non era scritto così come fosse un errore...la pubblicità diceva:
Attenzione prezzo shock solo per questa ora, pc portatile composto da ecc...ecc... ad un prezzo di 100 anzichè 1000 con uno sconto del 90%, inoltre se acquisti con carta di credito un ulteriore sconto del 5 %...allora dov'è il palese errore?
più chiaro di così!
semplicemente perchè ci sarà stato un sistema di calcolo automatico della percentuale di sconto sul loro pannello di amministrazione...inserisci il prezzo di listino, il prezzo scontato ed ecco che hai la percentuale...un errore di una cifra ha portato a quel calcolo...

Damy83
06-05-2004, 23:33
Originariamente inviato da Joe Foker
art. 1326
Il contratto è concluso nel momento in cui chi ha fatto la proposta ha conoscenza dell'accettazione dell'altra parte....

"...Cos'è l'offerta al pubblico?


Si parla di offerta al pubblico, quando una parte (in genere imprenditore) offre ad una collettività indeterminata la stipula di un contratto (frequentemente di vendita). Il caso più tipico è l'esposizione di merce in vetrina col relativo prezzo. L'offerta al pubblico, quando contiene gli estremi essenziali del contratto alla cui conclusione è diretta, vale come proposta, salvo che risulti diversamente dalle circostanze o dagli usi (art. 1336 c.c.), ed è pertanto sufficiente che l'altra parte aderisca perché si concluda il contratto, senza più possibilità per l'offerente di modificare le condizioni.
L'offerente potrà invece modificare o revocare l'offerta, prima dell'adesione, purché ciò avvenga nella stessa forma utilizzata per la prima offerta, o in una forma equipollente (ad esempio esponendo un diverso cartellino per il prezzo), essendo così efficace anche nei confronti di chi non ha avuto notizia della modifica o della revoca."


per i posteri ;)

Non è come dici. Il contratto si perfeziona (nel caso del vestito) nel momento in cui tu paghi alla cassa. Se al momento di passare il capo d'abbigliamento il commesso si accorge che il prezzo è sbagliato, è liberissimo di cambiarlo. Sono sicurissimo di quello che dico perchè lavoro in un Ipermercato e succedono quasi tutti i giorni cose del genere (pensa che un giorno la PS2 alla cassa passava a 4.99?; ovviamente il prezzo è stato subito modificato)

Sirio
07-05-2004, 00:24
Non so se il caso della radeon sia quello del mio amico, ma ha acquistato proprio una radeon online il cui prezzo era erroneamente più basso.
Alla fine, dopo vari tentativi da parte del negozio di convincere il mio amico che quelle schede video erano esaurite e che avrebbero mandato una scheda dal prezzo equivalente (quello sbagliato ovviamente), il mio amico è riuscito ad ottenere la sua radeon...

Espinado
07-05-2004, 00:30
l'ignoranza costa...

edivad82
07-05-2004, 00:41
Originariamente inviato da Espinado
l'ignoranza costa...
questa non è ignoranza...che c'entra????

Espinado
07-05-2004, 08:06
c'entra, il negoziante non era costretto a vendere la radeon al prezzo errato, e invece l'ha fatto perche' ignorava le norme in materia.

edivad82
07-05-2004, 10:09
Originariamente inviato da Espinado
c'entra, il negoziante non era costretto a vendere la radeon al prezzo errato, e invece l'ha fatto perche' ignorava le norme in materia.
:eek: :rotfl:

il negoziante può conoscere tutte le norme a memoria e riscriverle la sera per passare il tempo, ma se per distrazione sbaglia a scrivere il prezzo, questa non è ignoranza in materia...

SaMu
07-05-2004, 14:51
Originariamente inviato da Espinado
c'entra, il negoziante non era costretto a vendere la radeon al prezzo errato, e invece l'ha fatto perche' ignorava le norme in materia.

Non è escluso, o più semplicemente il negoziante ha considerato che gli costava meno rimetterci qualcosa chiudere il caso ed evitare scocciature, rispetto a tirarla in lungo.

I negozianti sono operatori economici, non possono permettersi come noi di discettare sul sesso degli angeli.. se per errore fanno il 20% di sconto invece del 10% su un pezzo, amen a chi ne ha approfittato accetteranno di perderci.

In questo caso , abbiamo un notebook che al negoziante costa 1000 venduto a 100 invece che a 1100.. 900€ di perdita secca, metti che hanno ordinato in 10 se "accettasse l'errore" sarebbero 9000€ di perdita.. ma stiamo scherzando?

Nessuno ha voglia di sottolineare l'immoralità che c'è nel pretendere di aver ragione su un simile palese errore, arrecando un danno così rilevante alla controparte? 9000€ è lo stipendio netto di un dipendente del negozio per 9 mesi.. grazie a Dio non viviamo in un paese in cui un errore può bruciare un simile valore economico senza che la parte abbia diritto di difendersi.

muso
07-05-2004, 15:05
Infatti le pretese di joe sono a parer mio assurdo.

LuNoco©
07-05-2004, 15:14
cmq tutti sono buoni a farlo..........


ammo metto un catalogo con tutte ferrari e le vendo a 1€ poi quando mi arriva l'euro mi tengo i soldi e dico che c'è stato un errore!!!!!!


:D :D :D :D

Espinado
07-05-2004, 15:44
Originariamente inviato da edivad82
:eek: :rotfl:

il negoziante può conoscere tutte le norme a memoria e riscriverle la sera per passare il tempo, ma se per distrazione sbaglia a scrivere il prezzo, questa non è ignoranza in materia...


mi sa che non m hai capito. io mi riferivo alla successiva vendita.

Joe Foker
07-05-2004, 18:11
Alla fine ho tagliato la testa al toro...ho chiamato 2 avvocati e tutti e due hanno detto che il consumatore in questo caso ha ragione e basta....ora potrei capire la situazione e rinunciare soprattutto se fosse il negoziuccio dietro l'angolo, ma il problema è che dalle e-mail che mi hanno mandato non hanno minimamente preso in considerazione di evidenziare l'increscioso sbaglio, ma sono stati abbastanza risoluti e convinti di dovermi restituire i soldi senza altra soluzione e di mandare al più presto le coordinate bancarie per restituirmi i soldi senza pensare che tra l'altro il bonifico costa ed almeno dovrebbero restituirmi anche i soldi che ho regalato alla banca per farlo....ora visto che sono anche un grande gruppo che sponsorizza addirittura una squadra di calcio, ci voglio pensare bene se fargliela passare liscia...

00Luca
07-05-2004, 18:23
Originariamente inviato da Joe Foker
Alla fine ho tagliato la testa al toro...ho chiamato 2 avvocati e tutti e due hanno detto che il consumatore in questo caso ha ragione e basta....

Cambia avvocati :D

Anzi dì loro di cambiar mestiere :)

In caso di palese errore si presume che il consumatore non fosse in buona fede, che è determinante ai fini del perfezionamento della vendita in questi casi

Te lo dice una persona che ha vissuto un po' di questi casi. Fino in fondo (minaccia azioni legali etc.)

Luca

SaMu
07-05-2004, 18:30
Gli avvocati non hanno sempre ragione.. altrimenti, non servirebbero i giudici, no?:p

In particolare, quelli che hai interpellato secondo me ti hanno detto male.

Per quanto riguarda il costo del bonifico hai perfettamente ragione, se hai sostenuto un costo per eseguirlo chiedi al negozio che ti rimborsino anche quello.

Espinado
07-05-2004, 18:34
hai diritto al risarcimento pieno, chiedi che ti vengano restituiti i tuoi 99+1=100 euri.

Joe Foker
07-05-2004, 18:54
Originariamente inviato da Espinado
hai diritto al risarcimento pieno, chiedi che ti vengano restituiti i tuoi 99+1=100 euri.
nella tua banca il bonifico costa 1 euro?

Paoletta Corsini
07-05-2004, 18:57
Originariamente inviato da Joe Foker
nella tua banca il bonifico costa 1 euro?
La sua banca è diversa :D

La mia ladrona mi chiede sette mila lire per un bonifico :mad:

Joe Foker
07-05-2004, 18:58
e poi sinceramente io chiedevo il parere di qualcuno che conosce la materia non del cassiere del supermercato (senza nessuna offesa ci mancherebbe!!!), perchè così gli è capitato qualche volta, o delle esperienze magari simili magari no di qualcuno....
insomma qualche parere codice alla mano...
Gli unici pareri professionali, cioè quel poco che ho trovato su internet su siti di studi legali, ed il aprere di 2 avvocati sono stati favorevoli, eppure avete da ridire...
non che dica di essere sicuro di aver ragione, infatti ne stiamo ancora discutendo, pero cazzo....

Joe Foker
07-05-2004, 19:07
Originariamente inviato da 00Luca

In caso di palese errore si presume che il consumatore non fosse in buona fede, che è determinante ai fini del perfezionamento della vendita in questi casi
Luca

ma porca miseria la malafede è loro che scrivono ste cose e poi se le rimangiano...io quando ho fatto l'acquisto non ero tanto convinto che era un prezzo sbagliato, visto che era segnato come "shock price" e non era un errore di prezzo e basta ma era chiaramente segnato : riporto le testuali parole" per questa ora...€100 anzicchè €1000, sconto del 90%"...tanto è vero che un altro ragazzo scrisse tra i commenti che era rimasto sbalordito e si chiedeva se potesse essere vero, e che nel dubbio lo avrebbe comprato"
io dico che un palese erroe debba essere evidente a tutti senza possibilità di dubbio, altrimenti non è palese per definizione, ma è un possibile errore....

Supersubway
07-05-2004, 19:35
Fokker, a meno che non si tratti di un errore non mediamente riconoscibile (radeon 9800 a 400 anzichè 440 euro), il contratto è nullo.
Ovvero se ti si propone 40 euro anzichè 440...
Per legge, mica per bellezza.

Joe Foker
07-05-2004, 19:46
Originariamente inviato da Supersubway
Fokker, a meno che non si tratti di un errore non mediamente riconoscibile (radeon 9800 a 400 anzichè 440 euro), il contratto è nullo.
Ovvero se ti si propone 40 euro anzichè 440...
Per legge, mica per bellezza.
benissimo, me lo spieghi con leggi alla mano per favore?...mi citi qualche caso, mi trovi un precedente?
sei a conoscenza degli articoli che rendono nulli i contratti? me li dici quali sono?...o lo sai per scienza infusa?:confused:

Espinado
07-05-2004, 20:11
che palle che sei, avessi sotto le mani un libro di privato ti coprirei di articoli.

cmq quando 5-6 "cassieri del supermercato" ti dicono la stessa cosa, in media hanno ragione :)

Joe Foker
07-05-2004, 20:51
Originariamente inviato da Espinado
che palle che sei..........( sono magnanimo, clemenete, e pieno di infinita bontà e pazienza, quindi lo ritengo ironico)..........avessi sotto le mani un libro di privato ti coprirei di articoli..........(è quello che imploro dal primo post che ho fatto, ma visto che non siete in grado di portare avanti un discorso serio vi aiuto io....approposito magari il codice civile forse è meglio http://www.studiocelentano.it/codici/cc/lIVtII.htm).........

cmq quando 5-6 "cassieri del supermercato" ti dicono la stessa cosa, in media hanno ragione........(è esattamente questo il succo ed il riassunto di 3 pagine di trhead, ma è evidente che non era esattamente questo che volevo :rolleyes: )......... :) <---- (questa è l'unica cosa che ha un senso nella tua risposta)

Nel rinnovarvi i saluti passo e chiudo per la mia e la vostra tranquillità....evidentemente non era questo il luogo adatto per avere delle risposte professionali...vi saluta mio cugggginooo che ha detto che.....

Supersubway
08-05-2004, 00:11
Senti... non è che devo per forza andare a prendere il testo di diritto privato per citarti la riga. Ti dico che così è, e lo è punto e basta.
Se ci credi bene, sennò puoi vivere come meglio credi... di sicuro non perdo tempo a fare la citazione esatta....:fuck:

Espinado
08-05-2004, 01:49
se ottieni il notebook hai i miei complimenti, ma sei ovviamente in malafede e quindi non ne avresti diritto. :O

mamosoft
27-09-2007, 20:57
riesumo il thread perché mi è successa la stessa cosa... forse più estrema

stamattina vedo un notebook a -1 euro su un sito famoso
lo ordino e con le spese di spedizione vengono fuori 10 euro e rotti

mi chiamano e mi dicono che hanno sbagliato: io gli rispondo che non è un problema mio e che per me è il contratto si era concluso con la mia accettazione della loro proposta al pubblico

morale: penso di mandare una lettera tramite il mio avvocato...
avete qualche dritta?

Dante89
27-09-2007, 21:58
riesumo il thread perché mi è successa la stessa cosa... forse più estrema

stamattina vedo un notebook a -1 euro su un sito famoso
lo ordino e con le spese di spedizione vengono fuori 10 euro e rotti

mi chiamano e mi dicono che hanno sbagliato: io gli rispondo che non è un problema mio e che per me è il contratto si era concluso con la mia accettazione della loro proposta al pubblico

morale: penso di mandare una lettera tramite il mio avvocato...
avete qualche dritta?

Ma veramente pensate di fottere la gente così?E' come se lo rubaste il portatile...

mamosoft
27-09-2007, 22:06
Ma veramente pensate di fottere la gente così?E' come se lo rubaste il portatile...

il discorso non vuole essere un giudizio morale sul comportamento
si tratta di capire nel nostro ordinamento cosa succede in questi casi e, soprattutto, chi ha ragione

Larsen
27-09-2007, 22:15
io so per certo che uno degli acquirenti del famoso quosmio su eprice e' stato risarcito con 700€ e non in buoni acquisto... questo dopo la causa davanti al giudice... sto sempre aspettando gli atti per renderli pubblici...

tra l'altro in seguito a quel "errore" la gestione del toshibashop e' passata da eprice a toshiba stessa, comportando un notevole danno per toshiba.

e i moralisti che difendono il commercio mi fanno un po' ridere, visto che a tutt'oggi paghiamo tutti gli oggetti elettronici il 40% in piu' del loro reale prezzo di mercato (ricordo che i grandi volumi si pagano in $$ non in €€, ma per noi la conversione e' di 1 a 1...), quindi, chi e' il ladro?

mamosoft
27-09-2007, 22:18
io ho incaricato il mio avvocato per vedere cosa fare nel mio caso
sinceramente sono pessimista

Kewell
27-09-2007, 22:19
In base alle mie reminiscenze se un errore, anche sul prezzo, è riconoscibile (come nel caso di specie) ed è essenziale (è una ragione che ha spinto all'acquisto), allora il contratto è nullo.

mamosoft
27-09-2007, 22:22
In base alle mie reminiscenze se un errore, anche sul prezzo, è riconoscibile (come nel caso di specie) ed è essenziale (è una ragione che ha spinto all'acquisto), allora il contratto è nullo.

per la precisione annullabile

credo proprio sia così
domani attendo la conferma dall'avvocato
spero di sbagliarmi

Larsen
27-09-2007, 22:24
scusa, ma da quando un prezzo non e' una discriminante all'acquisto? :D
io giro millemila negozi prima di comprare qualcosa... ovvio che prendo da quello che mi costa di meno...

cmq e' un peccato non essere ancora riuscito a recuperare quelle carte... il fatto e' che l'utente e' siciliano... e io sto nelle campagne astigiane :D non e' facile incrociarsi :D

Estero
27-09-2007, 22:34
riesumo il thread perché mi è successa la stessa cosa... forse più estrema

stamattina vedo un notebook a -1 euro su un sito famoso
lo ordino e con le spese di spedizione vengono fuori 10 euro e rotti

mi chiamano e mi dicono che hanno sbagliato: io gli rispondo che non è un problema mio e che per me è il contratto si era concluso con la mia accettazione della loro proposta al pubblico

morale: penso di mandare una lettera tramite il mio avvocato...
avete qualche dritta?

potevi optare per il ritiro di persona, così ti davano anche un euro :O :sofico:

Tommy_83
27-09-2007, 22:48
Partendo dal presupposto che NESSUNO regala QUALCOSA a QUALCUNO,mi pare ovvio e giustificato il fatto che il negoziante annulli l'ordine. Ma ragionate un attimo,per venderlo a 100 euro e nello stesso tempo guadagnarci qualcosa,quanto l'ha pagato,20 centesimi??? suvvia,un po di cervello...magari ha sbagliato per colpa di un tasto della tastiera che non funzionava.. e IL NEGOZIANTE viene a regalare un notebook A TE perchè sei bello??:rolleyes:

Larsen
27-09-2007, 22:54
prova a dire che ti sei sbagliato quando fai un bonifico per pagare una bolletta o l'affitto... poi vediamo...

gli errori si pagano... ovunque meno che in italia ovviamente :D

leggiti questa va: http://www.theregister.co.uk/2002/01/09/kodak_discount_camera_fiasco/

Tommy_83
27-09-2007, 23:00
Premetto che ho un negozio di computer. Mettiamo che uno viene a farmi il preventivo, e sull'elenco delle caratteristiche(per esempio)ci metto che l'alimentatore è da 6000W anziche 600W. che fa,il giorno dopo viene ad ordinalmelo pretendendo un alimentatore da 6000?:rolleyes: ma magari mi capitasse,mi metterei a ridergli in faccia...se non capisce dell'errore che vada da un altra parte.

Larsen
28-09-2007, 07:35
cosa credi, che avere un negozio ti ponga in uno stato di cose in cui non hai nessun dovere e nessuna responsabilita'?

1 - il cliente ha sempre ragione (anche quando dice cazzate o rompe le palle)
2 - gli errori si pagano (e li paga chi li fa)
3 - il prezzo esposto e' parte del contratto di vendita (unitamente alle caratteristiche del prodotto, e sono inscindibili, ma se una e' sottoposta per sua natura a variazioni, il prezzo, l'altra no, le caratteristiche "fisiche" del bene)
4 - su internet un giorno si e l'altro pure ci sono offerte "dubbie" (magari sono truffe, magari no, ma un niubbo che ne sa? vede un prezzo buono e compra: vedi tutte le memory fake che si vendono su ebay alla meta' del prezzo dell'originale. e qualcuna, poche, non sono fake, semplicemente arrivano da hongkong: le a-data per esempio).
5 - c'e' una marea di leggi europee recepite che fanno riferimento alla vendita a distanza (sono state studiate apposta in modo che basti un po' di attenzione per evitare errori, sia per chi vende, sia per chi compra)

detto questo, se non sei d'accordo, imho il tuo negozio avra' vita breve... molto breve... (magari sei anche uno di quelli che al secondo anno di garanzia dice al consumatore di rivolgersi alla casa madre...)

poi, che la maggior parte della gente che lavora negli e-shop sia a livello (come preparazione e sfruttamento) di quelli dei call center, non e' un problema che debba interessare il consumatore, ovvio che un sottopagato e sovrasfruttato faccia cazzate, ma la responsabilita' e' dell'azienda, non del consumatore.

se il contratto di vendita e' concluso (ovvero: vedo il bene, ne valuto le caratteristiche, lo scelgo e lo pago) sei tenuto a vendere al prezzo esposto, non ci son cazzi.

l'errore e' tuo, puoi provare gentilmente a farlo presente e magari ad offrire un forte sconto, ma l'arroganza te la puoi mettere in tasca, se il consumatore accetta, buon per te (vuol dire che sei stato convincente e conciliante) senno' cavoli tuoi.

poi, questo e' quello che succede in tutto l'occidente industrializzato, in italia in effetti gli errori di qualcuno li paga qualcun'altro... ma un conto e' la "prassi" (sigh...) un'altro e' come dovrebbero funzionare le cose per legge.

non ultimo, il negoziante non puo' annullare unilateralmente proprio nulla. se il contratto e' perfezionato puo' fare magari un'offerta conciliante (spiegando cortesemente l'errore), ma il consumatore non e' tenuto ad accettare per nessuna ragione (se vuole si, se non vuole no, niente e nessuno lo obbliga ad accettare delle condizioni poste dopo il pagamento).

ora, per comodita' :D un link utile:
http://www.parlamento.it/parlam/leggi/deleghe/99185dl.htm

Tjherg
28-09-2007, 10:54
Ricordo un fatto ecclatante accaduto qualche anno fa, venne pubblicato da vari siti il prezzo sbagliato di un toshiba quosmio roba tipo da 1799 euro a 599, furono interessati alla cosa diversi ecommerce famosi, il problema fu generato da un listino errato fornito direttamente dalla toshiba. Che io sappia chi ha acquistato il note è ancora in causa.. è inutile dire che adesso quel note non vale piu' una mazza

Il mio parere... fatti restituire i soldi con un "rimborso" per il tempo che hai perso.

edit ho trovato il thd su hwu

http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=928011

mamosoft
28-09-2007, 10:56
per quanto riguarda il mio caso ho deciso, su consiglio del mio avvocato, di lasciar perdere in quanto l'errore del prezzo è evidente (addirittura importo negativo)

contratto annullato per errore sul prezzo essenziale e riconoscibile da parte di una persona di media diligenza

Larsen
28-09-2007, 12:01
Ricordo un fatto ecclatante accaduto qualche anno fa, venne pubblicato da vari siti il prezzo sbagliato di un toshiba quosmio roba tipo da 1799 euro a 599, furono interessati alla cosa diversi ecommerce famosi, il problema fu generato da un listino errato fornito direttamente dalla toshiba. Che io sappia chi ha acquistato il note è ancora in causa.. è inutile dire che adesso quel note non vale piu' una mazza

Il mio parere... fatti restituire i soldi con un "rimborso" per il tempo che hai perso.

edit ho trovato il thd su hwu

http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=928011

esattamente questo il fatto a cui io facevo riferimento... c'e' un utente (non di questo forum pero') siciliano che e' andato da solo (col suo avvocato) davanti al giudice e in primo grado ha ottenuto un rimborso di 700€... ci ha messo quasi 2 anni eh... io sto aspettando da qualche mese che mi mandi gli atti...

Spider-Luke
28-09-2007, 13:21
A me proprio in questi giorni e' successo qualcosa del genere...

Ho ordinato in un mobilificio di recente costituzione (che per comodita' chiamero' "Mondo Incapaci" :muro: ) una composizione per cameretta bimbo, composta da:

sul lato dx
- composizione gia' pronta (in promozione)
- rete a doghe (per sostituire l'esistente)
- 1 materasso

sul lato sx
- 1 scrivania
- 3 mensole
- 2 mobili a colonna

In totale sono 800 Euro tondi (piu' trasporto e montaggio 8%), la cifra mi va bene, mi stampa il disegno del tutto, firmo entrambi i fogli alla dicitura "il cliente conferma disegno, colori, ecc.", vado in cassa, mi stampa la fattura da 800 Euro (che non mi chedono di firmare), e pago l'anticipo di 160 Euro (20% dell'
ordine).


In questi giornio vengo contattato dal servizio clienti, perche' hanno rilevato
(loro) errori nella composizione:

- la composizione gia' pronta non costa 490 euro ma 536 Euro :doh:
- il venditore ha dimenticato di inserire in fattura i 2 mobili a colonna ben presenti sul disegno (127 + 157 Euro) :doh:


Posso rifiutarmi di pagare queste aggiunte (che mi portano il totale da 800 a 1150 Euro) pretendendo mi consegnino quanto concordato e firmato sul disegno?

Loro possono rifiutarsi di perfezionare l'ordine?


P.S.
Facendo un paragone, e' come se andassi in un concessionario ad ordinare un'automobile, e dopo 2 settimane mi telefonavano dicendo di aver sbagliato il codice promozionale dell'auto che non costa 15000 Euro ma 17500, e di essersi inoltre dimenticati di farmi pagare le ruote, ecc.

Dante89
28-09-2007, 13:38
cosa credi, che avere un negozio ti ponga in uno stato di cose in cui non hai nessun dovere e nessuna responsabilita'?

1 - il cliente ha sempre ragione (anche quando dice cazzate o rompe le palle)
2 - gli errori si pagano (e li paga chi li fa)
3 - il prezzo esposto e' parte del contratto di vendita (unitamente alle caratteristiche del prodotto, e sono inscindibili, ma se una e' sottoposta per sua natura a variazioni, il prezzo, l'altra no, le caratteristiche "fisiche" del bene)
4 - su internet un giorno si e l'altro pure ci sono offerte "dubbie" (magari sono truffe, magari no, ma un niubbo che ne sa? vede un prezzo buono e compra: vedi tutte le memory fake che si vendono su ebay alla meta' del prezzo dell'originale. e qualcuna, poche, non sono fake, semplicemente arrivano da hongkong: le a-data per esempio).
5 - c'e' una marea di leggi europee recepite che fanno riferimento alla vendita a distanza (sono state studiate apposta in modo che basti un po' di attenzione per evitare errori, sia per chi vende, sia per chi compra)

detto questo, se non sei d'accordo, imho il tuo negozio avra' vita breve... molto breve... (magari sei anche uno di quelli che al secondo anno di garanzia dice al consumatore di rivolgersi alla casa madre...)

poi, che la maggior parte della gente che lavora negli e-shop sia a livello (come preparazione e sfruttamento) di quelli dei call center, non e' un problema che debba interessare il consumatore, ovvio che un sottopagato e sovrasfruttato faccia cazzate, ma la responsabilita' e' dell'azienda, non del consumatore.

se il contratto di vendita e' concluso (ovvero: vedo il bene, ne valuto le caratteristiche, lo scelgo e lo pago) sei tenuto a vendere al prezzo esposto, non ci son cazzi.

l'errore e' tuo, puoi provare gentilmente a farlo presente e magari ad offrire un forte sconto, ma l'arroganza te la puoi mettere in tasca, se il consumatore accetta, buon per te (vuol dire che sei stato convincente e conciliante) senno' cavoli tuoi.

poi, questo e' quello che succede in tutto l'occidente industrializzato, in italia in effetti gli errori di qualcuno li paga qualcun'altro... ma un conto e' la "prassi" (sigh...) un'altro e' come dovrebbero funzionare le cose per legge.

non ultimo, il negoziante non puo' annullare unilateralmente proprio nulla. se il contratto e' perfezionato puo' fare magari un'offerta conciliante (spiegando cortesemente l'errore), ma il consumatore non e' tenuto ad accettare per nessuna ragione (se vuole si, se non vuole no, niente e nessuno lo obbliga ad accettare delle condizioni poste dopo il pagamento).

ora, per comodita' :D un link utile:
http://www.parlamento.it/parlam/leggi/deleghe/99185dl.htm

Sono tutte belle parole, ma un errore di prezzo deve essere visto caso per caso, se l'errore è di un certo livello ovvero ha un margine ridotto è un conto, ma pretendere un notebook a 10€ spedito, fà solo ridere...Vuoi solo fottere qualcuno, e se a qualcuno qui dentro capitasse il contrario, passerebbero tutti dall'altra parte molto facilmente...

Kewell
28-09-2007, 13:38
cut

A parte che se fossi stato in loro, in questo caso avrei sorvolato. Ci rimetterebbero solo 350 euro evitando però una colossale figura da "tapini". Sarebbe bastato dire: "guardi abbiamo fatto un errore e il prezzo sarebbe di 1150 euro, però visto che abbiamo sbagliato noi, le facciamo uno sconto". Credo in questo caso che la possibile pubblicità che gli avresti fatto sarebbe valsa più di 350 euro (anzi ora gliela farai negativa).

Caso diverso è quello delle vendite on-line dove è probabile che il venditore riceva decine di richieste di acquisti in poche minuti rimettendoci in un batter d'occhio migliaia di euro.

Nel tuo caso - per come hai descritto il tutto - e visto che il prezzo non è esageratamente basso, direi che hai ragione tu ;)

Dante89
28-09-2007, 13:42
A me proprio in questi giorni e' successo qualcosa del genere...

Ho ordinato in un mobilificio di recente costituzione (che per comodita' chiamero' "Mondo Incapaci" :muro: ) una composizione per cameretta bimbo, composta da:

sul lato dx
- composizione gia' pronta (in promozione)
- rete a doghe (per sostituire l'esistente)
- 1 materasso

sul lato sx
- 1 scrivania
- 3 mensole
- 2 mobili a colonna

In totale sono 800 Euro tondi (piu' trasporto e montaggio 8%), la cifra mi va bene, mi stampa il disegno del tutto, firmo entrambi i fogli alla dicitura "il cliente conferma disegno, colori, ecc.", vado in cassa, mi stampa la fattura da 800 Euro (che non mi chedono di firmare), e pago l'anticipo di 160 Euro (20% dell'
ordine).


In questi giornio vengo contattato dal servizio clienti, perche' hanno rilevato
(loro) errori nella composizione:

- la composizione gia' pronta non costa 490 euro ma 536 Euro :doh:
- il venditore ha dimenticato di inserire in fattura i 2 mobili a colonna ben presenti sul disegno (127 + 157 Euro) :doh:


Posso rifiutarmi di pagare queste aggiunte (che mi portano il totale da 800 a 1150 Euro) pretendendo mi consegnino quanto concordato e firmato sul disegno?

Loro possono rifiutarsi di perfezionare l'ordine?


P.S.
Facendo un paragone, e' come se andassi in un concessionario ad ordinare un'automobile, e dopo 2 settimane mi telefonavano dicendo di aver sbagliato il codice promozionale dell'auto che non costa 15000 Euro ma 17500, e di essersi inoltre dimenticati di farmi pagare le ruote, ecc.

Questo è diverso, la differenza è minore di un portatile venduto da 800€ a -1€...Nel caso dell'auto il legale puoi mettercelo, ma comprando il portatile su internet se ben conscio che vuoi mangiarci sopra....

Spider-Luke
28-09-2007, 14:29
A parte che se fossi stato in loro, in questo caso avrei sorvolato. Ci rimetterebbero solo 350 euro evitando però una colossale figura da "tapini". Sarebbe bastato dire: "guardi abbiamo fatto un errore e il prezzo sarebbe di 1150 euro, però visto che abbiamo sbagliato noi, le facciamo uno sconto". Credo in questo caso che la possibile pubblicità che gli avresti fatto sarebbe valsa più di 350 euro (anzi ora gliela farai negativa).




Sono perfettamente d'accordo con te... stasera quando mi ricontattano per chiedermi cosa intendo fare glielo proporro', altrimenti penso che gli chiedero' di annullare il contratto. (e di restituirmi ovviamente l'anticipo gia' versato, questo credo proprio che mi spetti. ;) )

Necromachine
28-09-2007, 18:01
L'altro giorno il sito di e-commerce per cui lavoro aveva messo online dei prodotti a 0.00€ :D , per un errore del database. Qualcuno li ha comprati, ma non so poi come sia andata a finire ... fortuna che era merce non di alto valore :stordita: .

Joe Foker
28-09-2007, 19:40
ho riletto tutto il trhead e ho visto come ero infervorato a quel tempo :D :D :D....avevo i nervi alle stelle, non so perchè...comunque alla fine la causa l'ho fata e l'ho pure vinta, ma non si riesce a rintracciare l'amministratore perchè non rispondono alle sollecitazioni delle poste, non si sa dove è la sede amministrativa, neinte di niente...pare ci siano in mezzo scatole cinesi e isole cayman...ed intanto mi hanno ciullato pure i soldi...se non altro è stato l'obolo da pagare per sapere che avevo ragione :mc: ....

LukeXP
28-09-2007, 20:11
Art. 1448: L errore è causa di annullamento del contratto quando è essenziale ed è riconoscibile dall altro contraente.
Art. 1449: L errore si considera riconoscibile quando, in relazione al contenuto, alle circostanze del contratto ovvero alla qualità dei contraenti, una persona di normale diligenza (1176) avrebbe potuto rilevarlo.
Art. 1433: Le disposizioni degli articoli precedenti si applicano anche al caso in cui l'errore cade sulla dichiarazione, o in cui la dichiarazione è stata inesattamente trasmessa dalla persona o dall'ufficio che ne era stato incaricato (2706).


Nel caso del portatile venduto a prezzo visibilmente inferiore o addirittura negativo, il contraente danneggiato (il venditore) può annullare il contratto e restituire quanto ricevuto. L'acquirente non può pretendere nulla perchè l'errore era facilmente rilevabile.
Nel caso del mobilificio la questione è diversa, l'errore non sembra essere facilmente riconoscibile, quindi teoricamente l'acquirente non è tenuto a pagare al venditore la differenza di prezzo.

Joe Foker
28-09-2007, 21:06
Art. 1448: L errore è causa di annullamento del contratto quando è essenziale ed è riconoscibile dall altro contraente.
Art. 1449: L errore si considera riconoscibile quando, in relazione al contenuto, alle circostanze del contratto ovvero alla qualità dei contraenti, una persona di normale diligenza (1176) avrebbe potuto rilevarlo.
Art. 1433: Le disposizioni degli articoli precedenti si applicano anche al caso in cui l'errore cade sulla dichiarazione, o in cui la dichiarazione è stata inesattamente trasmessa dalla persona o dall'ufficio che ne era stato incaricato (2706).


Nel caso del portatile venduto a prezzo visibilmente inferiore o addirittura negativo, il contraente danneggiato (il venditore) può annullare il contratto e restituire quanto ricevuto. L'acquirente non può pretendere nulla perchè l'errore era facilmente rilevabile.
Nel caso del mobilificio la questione è diversa, l'errore non sembra essere facilmente riconoscibile, quindi teoricamente l'acquirente non è tenuto a pagare al venditore la differenza di prezzo.

sei arrivato un pò tardi ma ottimo lavoro....saresti stato prezioso nel 2004 :D

LukeXP
28-09-2007, 22:28
accidenti :D per poco! :Prrr:

00Luca
29-09-2007, 17:55
Errore palese

Deve esserci buona fede da parte dell'utente, che in questo caso non c'è

Quindi non hai alcuna possibilità di successo (e direi giustamente)