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View Full Version : Un ricordo...il grande HENRI TOIVONEN


Nicky Grist
25-03-2004, 19:13
Henri Toivonen nacque il 25 Agosto 1956 in Jyvaskyla (Finlandia).

Inizio' correndo in monoposto (Formula k) e successivamente passo' alle Touring Cars, vincendo anche un Campionato Finlandese. Successivamente torno' alle monoposto, questa volta in Formula V, e vinse una gara del Campionato Scandinavo. Henri fu promosso alla Formula Super-V, dove prontamente vinse una gara della serie Europea. Sotto pressione dei suoi familiari a causa della pericolosita' delle corse in circuito, si dedico' ai rally e, pensandoci adesso, la cosa e' tristemente ironica.

Henri entro' sulla scena mondiale nel 1978, correndo per il team Citroen nei Rally di Portogallo e dell'Acropoli. Non porto' a termine nessuna delle due gare, ma..... e impressiono' molte persone, sebbene avesse solo 22 anni.

Nel 1980, dopo aver vinto l'Arctic Rally, ando' in Inghilterra per partecipare alle gare Open come compagno di squadra di Guy Frequelin e Russell Brookes nel team Talbot, con Antero Lindquist come copilota. Partecipo' anche ad alcune gare del WRC, conquistando un quinto posto al Rally di San Remo. Molto spesso era piu' veloce dei suoi colleghi piu' esperti, ma le sue performance erano, comunque, quasi inconsistenti, fino a quando il team decise di rimpiazzare Antero con Paul White, soprannominato da Henri "Chalkie". La collaborazione inizio' con il Rally del Galles, e divenne sempre piu' forte, dove la conoscenza da parte di Paul delle prove speciali inglesi gioco' un ruolo importante nella loro collaborazione. (nota: Paul White era stato copilota del compagno di squadra Russell Brookes)

L'exploit avvenne al Lombard RAC rally, dove supero' Frequelin e Brookes e vinse il rally convincendo tutti. A soli 24 anni di eta', fu (e lo e' ancora) il piu' giovane vincitore di una gara del Campionato del Mondo di Rally. L'abilita' che mostro' in condizioni di strada bagnata e fangosa lo resero il beniamino agli occhi del pubblico inglese...

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Nel 1981 Henri fu ingaggiato per il Campionato Mondiale dalla squadra talbot, ma si rese conto che la sua auto non era piu' competitiva rispetto alle piu’ moderne gruppo B, nonostante i secondi posti nelle gare di San Remo e del Portogallo ed il quinto posto a Montecarlo. Aveva anche un nuovo copilota, Fred Gallagher, del team di Juha Kankkunen.
Uno dei momenti piu' significativi della stagione fu la vittoria dell'Audi Sport International Rally, ultima gara del British Open Rally Championship, gara alla quale Henri fece una apparizione.(in quell'anno Talbot vinse anche il rally Codasur in Argentina e si aggiudicò il mondiale marche).

Il 1982 porta Henri nel team Opel Europe, guidato da Tony Fall, con Walter Rohrl e Jimmi McRae come compagni di squadra. Risulto' terzo al Rally dell'Acropoli, quinto a San Remo e terzo al RAC, sempre alla guida della Ascona 400. Henri guido' la Manta 400 nel 1983, ma la macchina stava perdendo terreno rispetto alle piu' performanti auto messe in campo da Lancia e Audi, aggiudicandosi comunque un quarto posto al San Remo. Henri partecipo' anche come ospite in diverse gare del British Open, vincendo il Manx Rally al primo tentativo con una Manta 400, il primo pilota a riuscirci...

Il 1983 porto' un altro cambiamento. Henri partecipo' al Campionato Mondiale Endurance a bordo di una Porsche 956, telaio n. 956-106-2, per il team Richard Lloyd Racing. Conobbe la macchina ad Imola nella settima corsa del campionato, e gareggio' al Mugello nell'ottava corsa, dove si classifico' terzo nella 6 ore insieme a Jonathan Palmer e Derek Bell.
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Nel 1984 la collaborazione di Henri con il team Opel Europe si interruppe, e si accordo' per guidare una Porsche 911 S nel campionato Europeo, grazie alla sponsorizzazione della Rothmans. Nonostante avesse perso diverse gare a causa di problemi alla schiena, si classifico' secondo con 369 punti, con soli 56 punti di distacco dal vincitore Carlo Capone a bordo della Lancia 037, vincendo anche il Rally della Costa Smeralda. In questo momento Henri aveva un nuovo copilota, Juha Piironen (navigatore anche per Kankkunen) ma in alcune gare Ian Grindrod sedeva accanto a Henri quando Juha non era disponibile. Quando si presento' l'occasione di gareggiare per la Lancia, Henri la prese al volo e fini' terzo nel 1000 Laghi di quell'anno.


La prima meta' del 1985 fu di nuovo frustrante, dal momento che sia Henri che il suo compagno di squadra Markku Alen sbagliarono l'ultimo dei ..(un termine un po’ intraducibile.- Mai dire Goal docet - Ndt) Henri, la cui guida era migliorata sensibilmente, riusci' a mettere insieme alcuni risultati: sesto al Montecarlo, quarto al Mille Laghi e terzo al San Remo. Sfortunatamente, si fece male alla schiena durante il rally della costa smeralda, quando la sua macchina fini' contro un muro di mattoni. C'erano anche dei problemi dal punto di vista dello sviluppo, dal momento che la nuova auto per il gruppo B, la Delta S4, non aveva mostrato di essere competitiva durante i test nelle gare del Campionato Europeo. In quel periodo il partner di Henri era Neil Wilson (che era anche il copilota di Russell Brookes). Alcuni ritocchi alla Delta S4 trasformarono sensibilmente la macchina, ed il suo debutto nel campionato mondiale fu durante il Lombard RAC Rally.

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La Delta dimostro' tutta la sua classe, e perfino la Quattro non seppe tenerne il passo. Henri supero' Markku vincendo il rally con un largo vantaggio. Di nuovo, come nel 1980, entusiasmo' i suoi fan con la sua guida, e nessuno si immaginava che quella fosse l'ultima volta che vedevano Henri guidare su terreno inglese.
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Il 1986 inizio' bene come era finito il 1985, con una vittoria convincente al Rally di Monte Carlo. Henri aveva adesso come copilota Sergio Cresto, un promettente giovane Americano. Dopo la vittoria al Montecarlo, arrivo' una sequenza di secondi e terzi posti, piu' un'altra vittoria al Costa Smeralda, che mise Henri al primo posto nella caccia al titolo di pilota dell'anno
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Il Tour de Corse inizio' il 2 maggio. Henri soffriva di influenza, ma insistette per guidare. Anche in stato semicomatoso, riusciva ad ottenere i tempi piu' veloci ad ogni prova. Ne' i concorrenti ne' gli spettatori si capacitavano di come Henri, in questo stato di salute, ben lontano dalla forma, potesse riuscire ad ottenere tali risultati. Ma non duro' per molto. Al settimo chilometro della diciottesima gara, la Lancia usci inspiegabilmente di strada, e piombo' in un dirupo. Il serbatoio, di alluminio, fu danneggiato dagli alberi mentre la macchina rotolava giu' per la scarpata, e la Lancia esplose dopo essere atterrata sul tetto.


Nuvole di spesso fumo nero indicavano il punto dell'incidente, ma nelle vicinanze non c'erano ne' giudici di gara, ne' spettatori a poter fornire assistenza. Henri e Sergio morirono nel rogo ancora allacciati ai loro sedili.

Nessuno si accorse dell'incidente a fine prova, ed il team si rese conto che qualcosa non andava solo perche’ non videro la Lancia uscire dalla prova. Solo quando la macchina successiva arrivo' al traguardo, e i piloti raccontarono del fumo nero che avevano visto al settimo chilometro tutti realizzarono che doveva essere successo un incidente. Ma era troppo tardi. Quando i soccorsi giunsero sul luogo dell'incidente era troppo tardi. Gli alberi su cui la macchina si era adagiata erano cosi' secchi ed asciutti che avevano contribuito ad alimentare il fuoco, insieme al vento. La macchina era talmente distrutta che gli ingegneri ed i tecnici della Lancia non poterono determinare la causa dell'incidente. Cosi' rimane un mistero la dinamica dell'incidente che e' costato la vita di Henri Toivonen e del suo copilota, Sergio Cresto.

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Nuvole di spesso fumo nero indicavano il punto dell'incidente, ma nelle vicinanze non c'erano ne' giudici di gara, ne' spettatori a poter fornire assistenza. Henri e Sergio morirono nel rogo ancora allacciati ai loro sedili.

Nessuno si accorse dell'incidente a fine prova, ed il team si rese conto che qualcosa non andava solo perche’ non videro la Lancia uscire dalla prova. Solo quando la macchina successiva arrivo' al traguardo, e i piloti raccontarono del fumo nero che avevano visto al settimo chilometro tutti realizzarono che doveva essere successo un incidente. Ma era troppo tardi. Quando i soccorsi giunsero sul luogo dell'incidente era troppo tardi. Gli alberi su cui la macchina si era adagiata erano cosi' secchi ed asciutti che avevano contribuito ad alimentare il fuoco, insieme al vento. La macchina era talmente distrutta che gli ingegneri ed i tecnici della Lancia non poterono determinare la causa dell'incidente. Cosi' rimane un mistero la dinamica dell'incidente che e' costato la vita di Henri Toivonen e del suo copilota, Sergio Cresto.

E' stato un problema alla macchina, o furono le condizioni di salute di Henri a fargli perdere il controllo di una macchina con 550 cavalli di potenza su una delle strade piu' pericolose d'Europa? Non lo sapremo mai... e forse non vogliamo neanche saperlo.... aumenterebbe solo il dolore causato da una cosi' tragica perdita per il mondo del rally.

Il supplemento per il 40° anniversario di Autosport parlo' dell'evento in questo modo: "Il mistero circonda la morte di Henri Toivonen e Sergio Cresto al Tour de Corse 1986: nessuno ha visto la macchina volare giu' dalla scarpata, ed era tale l'intensita' del conseguente incendio che non c'erano indizi tra i rottami dell'auto. Il giorno, 4 maggio era gia' noto agli appassionati di rally per la morte, avvenuta l'anno precedente, di Attilio Bettega, sempre durante la gara di Corsica. Le conseguenze dell'incidente di Toivonen furono immediate. Nel giro di poche ore il presidente FISA, Balestre, chiuse definitivamente l'era del Gruppo B. Henri si affaccio' alla scena mondiale nel 1980, vincendo il RAC RAlly con una Talbot Sunbeam Lotus. Il talento innato c'era, ma una specie di impazienza, ed una infantile ed aggressiva voglia di vincere a tutti i costi gli impedirono di condurre una gara fino al momento in cui inizio' a gareggiare con la Lancia. Il carattere c'era, ma non c'era maturita'. Alla vittoria al debutto con la Delta S4 al RAC segui' la vittoria al Monte Carlo. Ed in Corsica la macchina n. 4 era predominante, con piu' di due minuti accumulati durante il secondo giorno e tuttavia sempre all'attacco, nonostante Henri fosse debilitato da una brutta influenza fin da prima della gara. Alle tappe di riposo, il ventinovenne appariva confuso. Come facesse a guidare cosi' velocemente era inspiegabile. Un mistero che il Finlandese avrebbe svelato solo alla fine della gara quando, rilassato, avrebbe raccontato quelle storie di strada che i giornalisti amano tanto. Invece, il mistero e' rimasto. Non c'era mai stato un giorno piu' nero di quel mattino di maggio. La notizia dell'incidente fu accolta dai meccanici Lancia da un silenzio incredulo. Giunsero notizie frammentate, e quando si seppe la verita' gli amici di Henri piansero apertamente. Abbiamo perduto tutti un caro amico. Il giorno seguente la FISA cancello' il motivo per cui lui era stato la'. (cancello' le gare del gruppo B, n.d.t.) Le cose non potranno piu' essere piu' le stesse.... "

http://sport.supereva.it/anpa1/ho_smesso/toivonen/henri1.jpg
http://sport.supereva.it/anpa1/ho_smesso/toivonen/autograp.jpg

:cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry:

I dati provengono da http://sport.supereva.it/anpa1/ho_smesso/toivonen/toivo_it.htm?p

Nicky Grist
25-03-2004, 19:22
Date un'occhiata a uno dei video (li trovate anche in rete) sulle famose gruppo B, rimarrete a bocca aperta:)

simone17
25-03-2004, 19:40
Era veramente un grande. :) Una leggenda.
La Corsica (esperienza personale) è veramente pericolosa. :(

Nicky Grist
25-03-2004, 19:45
Originariamente inviato da simone17
Era veramente un grande. :) Una leggenda.
La Corsica (esperienza personale) è veramente pericolosa. :(


Se poi la fai con una S4 che da 0 a 100 km/h fa i 2" e 8 decimi:eek:

losqualobianco
25-03-2004, 20:02
Dopo la morte di Villeneuve (Gilles) smisi di seguire la formula1 per anni.
Dopo la morte di Toivonen nn ho più seguito il mondiale rally. :(

Sono sport dove in gioco c'è anche la vita...
Sono contento che ci sia qualcuno che si ricordi di Toivonen :)

Nicky Grist
25-03-2004, 20:47
uppete:cool:

emanuelle
26-03-2004, 03:24
anche BETTEGA.....era un galantuomo.......non meritava di morire cosi'.comunque lo sanno tutti i piloto prof, e qualche categoria sotto,, che a quel livello le causali sono immense.........ciao a tutti.....

canturio
26-03-2004, 06:59
Le Gruppo B erano delle auto create appositamente per i rally, dei mostri della strada.
Purtroppo Toivonen ha pagato questa estrema evoluzione sulla propria pelle.:cry:
Un saluto ad una delle leggende dei rally:cry: :cry:

matteo171717
26-03-2004, 08:31
Originariamente inviato da Nicky Grist
Date un'occhiata a uno dei video (li trovate anche in rete) sulle famose gruppo B, rimarrete a bocca aperta:)


Sai indicarmi qualche sito dove trovarli?

emanuelle
29-03-2004, 13:52
in riguardo a bettega posso dirti che aveva un hotel a MOLVENO(TN).non ricordo se era trentino di nascita ma l'albergo dei nonni(grand hotel mi pare si chiami),e un hotel di 100 e piu'. il nonno era un imprenditore ai suoi tempi. un innovatore del turismo montano delle dolomiti del brenta. aveva una moglie bellissima ai suoi tempi. e ci sono dei siti dove parlano di questi piloti morti tragicamente.inserisci i nomi che vuoi in www.google.it ad esempio.ma i siti sono anche in inglese e tedesco. tantissimi.ai funerali di bettega, in questo paesino di poco meno di (penso io),600/1200 persone, c'era la crema dei piloti di rally e non solo. bettega era un tecnico. si preoccupava della sicurezza dei circuiti come il buonanima di ALBORETO. dei galantuomini.persone molto educate. ai suoui tempi mi ricordo la lancia 037, la audi di sigfried rohr,mi pare cosi' il cognome.le prime audi a 4 ruote motrici.ciao.

emanuelle
29-03-2004, 14:18
........era walter rohrl, non siegfried...comunque mi ricordo e trovo conferma nei motori di ricerca,che le audi di quel periodo erano come la ferrari oggi. le audi erano in assoluto al massimo della progettazione e della loro evoluzione. non penso che dopo quel periodo, ci siano macchine che in gare dove ci sono 20/30/40 prove speciali, ce ne sia una che ne possa vincere la meta' o quasi tutte.le audi furono le prime ad utilizzare pneumatici stretti e non larghi, siccome si accorsero(anche i programmi da utilizzare al computer erano agli albori in quel periodo),che a parita' di trazione i pneumatici larghi causavano piu' attrito che in quelli meno larghi.invece per le macchine ad una sola trazione come la lancia 037, penso che la lancia piu' in la' non poteva andare come evoluzione.ed la lancia aveva degli ottimi piloti. autentici fuoriclasse delle derapate.si accorsero tutti che la trazione integrale,era il futuro del rally. certo che eliminare quelle categorie di campionato, ha allontanato molti fans dal rally.ma forse ha salvato anche molte vite. tra spettatori e piloti. ciao.

emanuelle
30-03-2004, 14:07
..........il sito ricco di informazioni...
http://lanciamartini.m4driving.sm/start.html

euscorpius
30-03-2004, 16:12
Originariamente inviato da Nicky Grist
Date un'occhiata a uno dei video (li trovate anche in rete) sulle famose gruppo B, rimarrete a bocca aperta:)

dove? io ho 2 video cassette.
Hai il link?

essegi
30-03-2004, 20:05
Originariamente inviato da simone17
Era veramente un grande. :) Una leggenda. ......
posso solo quotare

ho avuto la fortuna di vederlo più volte in azione, con i "mostri" (troppo, come tutti gli altri gruppo B) della Lancia, e con l'Ascona 400: sugli sterrati, uno degli spettacoli di automobilismo più belli mai visti.....