View Full Version : Amputazione o morte?
Mi sembra assolutamente incredibile che un persona si lascerà morire anziche salvarsi la vita perdendo un piede, ancor più assurdo sapere che i parenti sono dalla sua parte? che ne pensate?
Donna rifiuta amputazione
La sorella: "Lasciatela in pace"
AGRIGENTO - "Mia sorella è una persona adulta e responsabile, sa a cosa va incontro. Per questo vi chiedo di lasciarla in pace". La sorella della signora Maria lancia il suo appello. Chiede di rispettare la scelta della donna che ha manifestato la volontà di lasciarsi morire, invece di sottoporsi a Milano a un intervento chirurgico per l'amputazione di un piede che va in cancrena.
Dopo avere trascorso qualche giorno in Liguria, a casa di alcuni amici, Maria, che è una pensionata, è partita per raggiungere la Sicilia, dove vive la sorella che abita in provincia di Agrigento. "Mia sorella ha letto sui giornali i particolari della vicenda che la riguarda - prosegue la donna - e sta soffrendo anche per questo motivo. Noi siamo con lei, ma tutto questo clamore ci fa stare ancora più male".
I familiari non sembrano intenzionati a convincere la pensionata a recedere dalla sua intenzione: "Occorre rispettare la sua volontà senza delegare ad altri la scelta. Lei la decisione l'ha presa subito, fin da quando ha saputo del male di cui soffriva e del pericolo al quale sarebbe andata incontro". "E' uscita dall'ospedale con le idee chiare - conclude - ed è venuta da noi per cercare affetto e protezione. Per questo adesso vi chiediamo, cortesemente, di lasciarci in pace e di rispettare la sua volontà".
Eppure il caso della signora Maria ha scosso l'opinione pubblica. Il sindaco di Milano, Gabriele Albertini, non potendola incontrare, le ha scritto una lettera: "Gentile signora Maria, mi rivolgo a lei come amico per invitarla a ripensare la scelta drammatica di affrontare la fine della sua vita senza consentire alla medicina l'intervento, pur doloroso, che potrebbe salvarla".
Albertini ricorda che "la legge e la stessa Costituzione repubblicana" gli impediscono di intervenire d'autorità "per salvaguardare la sua vita, in assenza di una 'proposta motivata di un medico'. E comunque non mi sentirei di farlo. Voglio e devo rispettare la sua volontà. Vorrei tuttavia persuaderla" prosegue il sindaco. "Vorrei parlarle, mi consenta di esprimere i sentimenti di tanti che dalla sua estrema decisione trarrebbero un senso di smarrimento e di dolore. Mi permetta di starle vicino".
Diversa la posizione del ministro della Salute, Girolamo Sirchia, che ribadisce il diritto di rifiutare le cure. "E' un diritto ormai sancito" spiega "quello di poter rifiutare le cure, se il soggetto ritiene che queste non giovino alla sua salute o alla sua qualità della vita".
Secondo Sirchia, "è un diritto che va rispettato, assicurandosi però che ci sia il supporto psicologico". "Se la perizia" conclude il ministro, "dimostra che la persona è capace di intendere e di volere, e se la persona continua a mantenere questa posizione, è un dovere per i medici rispettare questa volontà".
"Accetti l'intervento e non getti via la sua vita" è invece l'esortazione del presidente dell'Ordine dei medici, Giuseppe Del Barone, che si rivolge alla signora di Milano invitandola a sottoporsi all'intervento chirurgico. "Siamo consapevoli che l'intervento, invalidante dal punto di vista fisico, può esserlo ancora di più sotto l'aspetto psicologico in una persona ancora giovane".
"Tuttavia" aggiunge "l'appello che mi sento di rivolgere alla donna è quello di trarre conforto dai tanti portatori di menomazioni fisiche, anche estremamente gravi, e che hanno la forza di reagire e affrontare la vita facendo tesoro delle proprie sofferenze dalle quali trarre energia e mantenere attivo e pregnante il loro ruolo nella famiglia e nella società".
Il presidente dell'Ordine dei medici, inoltre, chiede alla donna di avere fiducia nella medicina e nei medici italiani che, afferma, "sapranno seguirla prima, durante e soprattutto dopo l'intervento per fare in modo che possa accettare uno stato che, seppur invalidante, con ogni probabilità le avrà salvato la vita".
Se è la sua scelta dove stà il problema.
davidirro
02-02-2004, 23:24
I giornali non dicono tutto... chissà cosa c'è dietro davvero! Nessuno si lascerebbe morire per un piede, e poi i parenti d'accordo... no no, per me c'è qualcosa che non si sa. Impossibile giudicare.
A mio zio era andato in cancrena l'alluce del piede (il ditone!;) ) in seguito ad un incidente....
TOTALE: ora gli manca tutto il pezzo dal ginocchio in giù...
krumbalende
02-02-2004, 23:32
Originariamente inviato da bulga
peggio per lei
ma che peggio per lei, è ovvio che la signora è depressa e pertanto non è in grado di decidere per conto proprio su na cosa del genere, una volta amputate le gambe e passato un po di tempo direbbe di essere stata felice che gliele hanno amputate, secondo me se è necessario per il salvataggio della vita del paziente, bisogna che il medico le amputi le gambe anche senza il suo consenso.
lo dice la legge no?? lo stato deve tutelare i cittadini e che intervenga allora.
Second Reality
02-02-2004, 23:36
Essere adulti non è sinonimo di saggezza.
Dimostrazione pratica
è un suo diritto rifiutare
è un nostro dovere presentarle delle alternative e cercare di convincerla
se non si convince, è una sua scelta e va rispettata
per il fatto della depressione, andrebbe fatto un esame psicologico e appurato se è oppure non è in grado di intendere e di volere, ma non ci conterei molto...
certo che però non è un malato terminale che può decidere di non essere sostenuto da macchine... sarebbe come un'eutanasia (anche se un po' troppo tirata come definizione), i medici hanno il dovere di cercare di salvare il paziente se le probabilità di sopravvivenza sono buone, no?
almeno questo è quello che mi pareva di aver capito
tatrat4d
02-02-2004, 23:41
Sia ben chiaro che io preferisco l' amputazione.
Però finchè la gamba è la sua nessuno si azzardi a dirle cosa deve fare...
IlPadrino
02-02-2004, 23:41
Originariamente inviato da Second Reality
Essere adulti non è sinonimo di saggezza.
Dimostrazione pratica :ave:
mi spiegate cosa può causare la cancrena?E' la "morte dei tessuti",vero?Perchè ho un unghia dell'alluce che mi sta dando parecchi guai,mi si è rotta parecchie volte e ora sembra far fatica a ricrescere...non vorrei...
se non si fosse fatta visitare poteva far ciò che voleva in tutta tranquillità.
Originariamente inviato da Deuced
mi spiegate cosa può causare la cancrena?E' la "morte dei tessuti",vero?Perchè ho un unghia dell'alluce che mi sta dando parecchi guai,mi si è rotta parecchie volte e ora sembra far fatica a ricrescere...non vorrei...
l'unghia dell'alluce se comincia a crescere male o storta dopo essersi rotta e si vede che non si aggiusta è consigliabile operarla, una cosa da pochi minuti che impegna poco anche il paziente
più che altro c'è il rischio di infezione
e' un suo diritto scegliere di non essere curata....
sulla costituzione c'e' scritto...diritto alla salute...e non dovere...
con questo caso...si apre uno scontro ancora piu' grande...quanto la medicina si impegni nel cercare di preservare la vita a tutti i costi...anche quando dalla parte del paziente ci sia un parere contrario....se il paziente e' in piena coscienza delle sue facolta' mentali...nessuno puo' obbligarlo ad alcunche'..altrimenti..questi CAZZO DI DIRITTI INDIVIDUALI....dove vanno a finire!?
X-ICEMAN
02-02-2004, 23:55
finche una persona maggiorenne è in grado di intendere e di volere credo che nessuno si dovrebbe mettere in mezzo
ognuno è artefice del proprio destino
mio nonno era nella stessa condizione, prima l'alluce poi ha preso l'inizio del piede ed i medici " per stare sicuri " gli hanno amputato una parte della gamba ( e lui era perfettamente in grado di decidere e ha deciso autonomamente )
poi è morto 1 anno dopo perchè l'infezione aveva preso anche altre parti del corpo
sinceramente dopo averlo visto per tutto quel tempo, io stesso preferirei non farmi amputare nulla ... vada come vada piuttosto di rischiare di vivere un anno come lui e continuare a peggiorare e stare male... in ogni caso anche con la garanzia dei medici che " l'infezione sarebbe sotto controllo " preferirei non farmi amputare nulla
io rispetto la decisione della signora ( che magari ha vissuto esperienze dirette simili )
per chi chiedeva info:
la gangrena (o cancrena), è una necrosi più o meno estesa di tessuti o di organi determinata da cause varie, che possono agire direttamente (come traumi, ustioni, congelamento, causticazioni e infezione putrida), oppure indirettamente per ischemia da parziale o totale occlusione di arterie (arteriosclerosi, trombosi, arteriti tossiche o flogistiche) o angioneurosi.
in pratica si verifica la morte dei tessuti perchè non passa più sangue nella zona. i tessuti quindi si "autodistruggono" attaccando anche quelli vicini (in pratica è come se una cellula si trovasse a corto di sostanze e le prendesse a quella vicina, da quello che ho capito... ma non ne sono sicuro)
La gangrena può assumere diversi aspetti e può essere: secca, quando i tessuti appaiono nerastri, duri, mummificati; umida, quando i tessuti risultano edematosi e colliquati; gassosa, quando vi è infezione putrida con lo sviluppo di gas fetidi. Negli ultimi due casi coesiste sempre un’infezione batterica. La gangrena può colpire qualsiasi organo o tessuto, ma le sedi più frequenti sono gli arti, il naso, i padiglioni auricolari, i polmoni, l’appendice, l’intestino (da ernia strozzata). La terapia della gangrena, secondo le cause che la provocano, deve essere medica (locale e generale con chemioterapici e antibiotici) o nei casi piùgravi chirurgica.
krumbalende
03-02-2004, 00:11
Originariamente inviato da X-ICEMAN
finche una persona maggiorenne è in grado di intendere e di volere credo che nessuno si dovrebbe mettere in mezzo
ognuno è artefice del proprio destino
mio nonno era nella stessa condizione, prima l'alluce poi ha preso l'inizio del piede ed i medici " per stare sicuri " gli hanno amputato una parte della gamba ( e lui era perfettamente in grado di decidere e ha deciso autonomamente )
poi è morto 1 anno dopo perchè l'infezione aveva preso anche altre parti del corpo
sinceramente dopo averlo visto per tutto quel tempo, io stesso preferirei non farmi amputare nulla ... vada come vada piuttosto di rischiare di vivere un anno come lui e continuare a peggiorare e stare male... in ogni caso anche con la garanzia dei medici che " l'infezione sarebbe sotto controllo " preferirei non farmi amputare nulla
io rispetto la decisione della signora ( che magari ha vissuto esperienze dirette simili )
anche i medici possono sbagliare è vero, ma di solito una volta operato il paziente, l'infezione non rapresenta piu un pericolo perche non c'e piu!! mia zia è stata operato proprio per quello e le hanno amputato due dita del piede, adesso è tutto sotto controllo e c'e da aggiungere che è diabetica!!!se aspettava troppo a farsi operare perche non vuole chesso perdere le dita del piede, probabilmente sarebbero dovute essere amputate le gambe oppure peggio sarebbe gia morta, invece è viva e sta bene!!!
se è necessario per salvare la vita del paziente l'amputazione delle gambe, questo intervento secondo me deve essere eseguito per forza anche contro la volonta del paziente!!!!
l'infezione in questo modo si elimina e il paziente se non ha altri problemi puo anche arrivare a 80 anni senza dolori ne niente!!
Originariamente inviato da Leron
per chi chiedeva info:
la gangrena (o cancrena), è una necrosi più o meno estesa di tessuti o di organi determinata da cause varie, che possono agire direttamente (come traumi, ustioni, congelamento, causticazioni e infezione putrida), oppure indirettamente per ischemia da parziale o totale occlusione di arterie (arteriosclerosi, trombosi, arteriti tossiche o flogistiche) o angioneurosi.
in pratica si verifica la morte dei tessuti perchè non passa più sangue nella zona. i tessuti quindi si "autodistruggono" attaccando anche quelli vicini (in pratica è come se una cellula si trovasse a corto di sostanze e le prendesse a quella vicina, da quello che ho capito... ma non ne sono sicuro)
La gangrena può assumere diversi aspetti e può essere: secca, quando i tessuti appaiono nerastri, duri, mummificati; umida, quando i tessuti risultano edematosi e colliquati; gassosa, quando vi è infezione putrida con lo sviluppo di gas fetidi. Negli ultimi due casi coesiste sempre un’infezione batterica. La gangrena può colpire qualsiasi organo o tessuto, ma le sedi più frequenti sono gli arti, il naso, i padiglioni auricolari, i polmoni, l’appendice, l’intestino (da ernia strozzata). La terapia della gangrena, secondo le cause che la provocano, deve essere medica (locale e generale con chemioterapici e antibiotici) o nei casi piùgravi chirurgica.
avendo avuto un nonno che gli sono state tagliate ambedue le gambe io rispetto la scelta della persona in questione. Quando sei tagliato sei morto comunque.
krumbalende
03-02-2004, 00:25
che ragionamento di merda non è vero che quando sei tagliato sei morto comunque, sono le persone che la pensano cosi, a farli sentire morti quelli con le gambe amputate!!!!!
che è allora quelli che hanno le gambe paralizate, e sono costretti alla sedia rotelle, secondo te sono dei morti viventi???
ma dai!!!
con le gambe amputate si puo benissimo continuare a vivere con tutti i problemi dovuti al handicap ma si puo!!!
/\/\@®¢Ø
03-02-2004, 00:53
Se la paziente desidera non essere curata perche' negarle il diritto ? Non sono d'accordo con la sua scelta, ma avra' sicuramente le sue ragioni.
Tra l'altro e' stata gia' visitata e giudicata in grado di intendere e volere.
Er Paulus
03-02-2004, 00:59
contenta lei, contenti tutti.
la signora soffre di diabete e credo che abbia ormai l'organismo deperito dalle complicazioni,
chiaramente è stanca della sua vita,
anche se morire di setticemia credo, anche se sarà breve, che sarà doloroso.
nemorino
03-02-2004, 01:44
domandone...
e se foste voi in quella situazione e vi dicessero che per evitare una sicura morte è necessario amputare testicoli e pene....
voi che fareste?
Originariamente inviato da nemorino
domandone...
e se foste voi in quella situazione e vi dicessero che per evitare una sicura morte è necessario amputare testicoli e pene....
voi che fareste?
Beh dipende da molti fattori, cmq rispetto la decisione che la signora ha preso.....in particolari situazioni lo avrei fatto anche io
jumpermax
03-02-2004, 01:55
Originariamente inviato da krumbalende
anche i medici possono sbagliare è vero, ma di solito una volta operato il paziente, l'infezione non rapresenta piu un pericolo perche non c'e piu!! mia zia è stata operato proprio per quello e le hanno amputato due dita del piede, adesso è tutto sotto controllo e c'e da aggiungere che è diabetica!!!se aspettava troppo a farsi operare perche non vuole chesso perdere le dita del piede, probabilmente sarebbero dovute essere amputate le gambe oppure peggio sarebbe gia morta, invece è viva e sta bene!!!
se è necessario per salvare la vita del paziente l'amputazione delle gambe, questo intervento secondo me deve essere eseguito per forza anche contro la volonta del paziente!!!!
l'infezione in questo modo si elimina e il paziente se non ha altri problemi puo anche arrivare a 80 anni senza dolori ne niente!!
Questa se permetti è la tua visione delle cose. Imporre per legge agli altri di fare quello che riteniamo giusto per noi anche se a fin di bene è comunque una violenza. Il diabete non è una malattia facile, conosco diverse persone che hanno finito i loro giorni perdendo un pezzo alla volta. Credo che una persona dovrebbe avere la possibilità di scegliere fino a che punto la propria vita valga la pena di essere vissuta. Figuriamoci poi se quindi possa accettare che si imponga una cura medica obbligatoria quando il confine con l'accanimento terapeutico è così labile. Uno stato che decide di amputarmi un arto con la forza è uno stato totalitario...
Originariamente inviato da Deuced
mi spiegate cosa può causare la cancrena?E' la "morte dei tessuti",vero?Perchè ho un unghia dell'alluce che mi sta dando parecchi guai,mi si è rotta parecchie volte e ora sembra far fatica a ricrescere...non vorrei...
Nel caso di cui si parla è causato dal diabete.... nel tuo caso non so visto che non sono un dottore:rolleyes: ma credo che se ti fai visitare dal tuo medico non succede niente di male e tu ti togli ogni pensiero strano :muro:
Originariamente inviato da nemorino
domandone...
e se foste voi in quella situazione e vi dicessero che per evitare una sicura morte è necessario amputare testicoli e pene....
voi che fareste?
tanto che se ne farebbe uno degli organi soprannominati (in vario modo) in gangrena? :D (perchè si suppone che siano quelli in gangrena...)
Originariamente inviato da jumpermax
Questa se permetti è la tua visione delle cose. Imporre per legge agli altri di fare quello che riteniamo giusto per noi anche se a fin di bene è comunque una violenza. Il diabete non è una malattia facile, conosco diverse persone che hanno finito i loro giorni perdendo un pezzo alla volta. Credo che una persona dovrebbe avere la possibilità di scegliere fino a che punto la propria vita valga la pena di essere vissuta. Figuriamoci poi se quindi possa accettare che si imponga una cura medica obbligatoria quando il confine con l'accanimento terapeutico è così labile. Uno stato che decide di amputarmi un arto con la forza è uno stato totalitario...
......e aggiungo, invece di darle dietro tutti per cercare di convincerla e fare così il "gesto eroico dell'anno",....potrebbero darle un minimo di supporto psicologico in quelli che saranno i suoi ultimi anni\mesi\giorni di vita. Il dire "ha scelto così, ok, che muoia",.... è sinonimo di inciviltà assoluta....cioè... "se fai quello che diciamo noi ti aiutiamo, altrimenti vai al diavolo"....:rolleyes:
conti1968
03-02-2004, 04:53
Ragazzi..su' su'...
un'attimino di sangue freddo e di umanita'..
Ponetevi questa domanda..
A chi piace morire prima del tempo??
Solo uno che è stanco della vita.
La vita è la cosa piu' bella,ma se le cose non vanno per il verso giusto,la vita è una cosa terribile..
Che ne sappiamo noi di questa signora??
Certo,tutti concordano che a mali estremi,estremi rimedi..
Pero',non possiamo quantificare il dolore degli altri.
E,se uno è in grado di intendere e di volere,lo si lasci morire con la sua dignita'.
Trovo una cosa in netto contrasto.
Esempio--
Se uno è stufo della vita,sofferente e non ha' la forza per farla finita,gli si impedisce di morire..
che ne so'??terminale di tumore alle ossa(dolorosissimo) e non è in grado di muovere gli arti..
L'eutanasia non è legale,ma sopratutto si condanna e si espelle dalla comunita' medica il medico che assiste l'eutanasia.O si condanna il familiare..
Ok,la legge è questa..
Ma,si lascia morire una persona,per una"banale"infezione quando questa puo' vivere ancora con una condizione accettabile(sempre riferita a chi sta' peggio,esempio un giovane politraumatizzato,in grado solo di respirare e si e no di parlare)
Certo,non dico di obbligar questa donna all'intervento,no..questo no..
ma almeno depenalizzare fortemente i casi piu' disperati di eutanasia,che puo' esser solo visto come un'atto estremo d'amore e di rispetto..
Ciao e tutti:)
e un suo diritto non farsi operare,obbligarla all'amputazione del piede aprirebbe la strada a situazioni in cui tù cittadino non vuoi curarti ma lo stato comunque decide per tè,convincerla e una cosa obbligarla e un altro paio di maniche,ciao.
scusate, allora perché a me obbligano di mettere il casco?:rolleyes: Scusate, lei per sua scelta, rischia la morte, e perché io non posso scegliere se mettere il casco o no?
Non rischio sempre io??
Bah!:rolleyes:
(molto cinici) viene da pensare male : intascano un eredità e si liberano di un peso !
E spesso a pensar male ci si prende ! CIAO ENRICO
ShadowThrone
03-02-2004, 07:38
ognuno decide cosa fare della sua vita.
Originariamente inviato da aracnox
avendo avuto un nonno che gli sono state tagliate ambedue le gambe io rispetto la scelta della persona in questione. Quando sei tagliato sei morto comunque.
perchè essere così drastici? mio a nonno venne amputata una gamba nonostante questo visse numerosi anni serenamente
nikki--boohh
03-02-2004, 07:58
la decisione e' la sua e' vero , ma non si puo' lasciar morire una persona , secondo me e' giusto amputare
Pare che la signora creda nella reincarnazione e che sia sua convinzione che una persona mutilata non possa reincarnarsi.
Ora, mi sta benissimo che secondo i canoni della psichiatria questa persona possa essere definita "capace di intendere e di volere", ma, a mio avviso, questo non significa che sia in grado anche di prendere delle decisioni consapevoli.
Il punto è che uno può essere anche capace di intendere e di volere, ma magari poi è ignorante come una bestia. E allora come la mettiamo? bisogna ancora rispettare la volontà di una persona del genere?
Intendiamoci, tutto questo discorso ha un senso se prescindiamo da atteggiamenti cinici o finto-cinici del tipo "è una sua scelta, cazzi suoi" di cui ho letto qui: è ovvio che da un punto di vista etico professionale il suo medico curante, per come la vedo io, non deve addebitarsi alcunchè, per aver fatto tutto il possibile e anche di +. Ma è altrettanto ovvio che, se si è posto il problema, significa che esistono persone che, al di là del pieno adempimento del loro dovere, fanno un passo ulteriore e si prendono a cuore la vita del loro prossimo. Della qual cosa non possiamo che rallegrarci.
Tornando alla signora, mi sembra ovvio che una che ha la convinzione di potersi reincarnare (non ho capito se in senso cristiano o metempsicotico) e che la reincarnazione non è possibile se viene mutilata di un arto, potrà anche aver assunto una decisione razionale, ma assolutamente non informata. Voi mi insegnate che nel procedimento induttivo se la premessa è sbagliata la conclusione è una cazzata :)
Quindi, per come la vedo io, la signora dovrebbe essere salvata contro la sua volontà (che è una volontà falsata perchè non informata), ma credo che nel nostro sistema non esista uno strumento giuridico per fare questo.
Della sua vita decide LEI e solo LEI, nessun altro :mad:
Fintanto che la signora si rimette alle cure ospedaliere, i medici sono in dovere di fare qualsiasi cosa per salvarle la vita.
Nel momento stesso in cui lei NON si rimette alle cure mediche penso che nessuno abbia diritto di andare a prenderla a casa per amputarle un piede e salvarla quindi.
Anche se non condivido la sua scelta penso sia un suo sacrosanto diritto scegliere se curarsi o no.
Quante persone operate di cancro hanno rifiutato la chemio perchè troppo invasiva , pur sapendo che non facendola sarebbero andate incontro ad una percentuale altissssima di rischio di morte?
Non mi pare che le abbiano portate in ospedale a forze per fare la chemio...alias perchè a sta donna devono per forze amputare un gambe se non vuole??
Originariamente inviato da Maury
Della sua vita decide LEI e solo LEI, nessun altro :mad:
E' con questo te ne sei lavato le mani, crepi se vuole crepare e sei più contento, giusto?
Secondo me il mondo è più bello perchè esistono persone che si pongono il problema a prescindere dai doveri e dai dogmi finto-liberalisti.
Se io le consento di morire ho rispettato il suo libero arbitrio, giusto? ma siamo sicuri che sia libero l'arbitrio di una persona che qualche malato mentale ha convinto di non potersi reincarnare se le tagliano un piede?
Che poi a fottersene come fanno in tanti si faccia prima e ci si risparmi tanti problemi è scontato, ma, ripeto, meno male che al mondo non esistono solo persone che se ne fottono.
Uno dei peggior difetti dell'uomo è farsi i ca..i degli altri!!
Mi sembra giusto e doveroso proporre soluzioni alternative alla morte, ma fino ad un certo punto...
Esiste quella clausola sin dalla nascita chiamata "libero arbitrio" percui ognuno è artefice del propio destino.
Originariamente inviato da nEA
Non mi pare che le abbiano portate in ospedale a forze per fare la chemio...alias perchè a sta donna devono per forze amputare un gambe se non vuole??
un gambe? ma non era un piedo? ;)
Originariamente inviato da Suoch
Se io le consento di morire ho rispettato il suo libero arbitrio, giusto? ma siamo sicuri che sia libero l'arbitrio di una persona che qualche malato mentale ha convinto di non potersi reincarnare se le tagliano un piede?
...a "quel" malato mentale potrebbe sembrare da malato mentale la "tua" visione vita\morte....che nn è detto sia l'unica e indiscutibile.
si ehm ops..vabbeh hai capito :p
cmq continuo a non capire perchè ogni volta che uno ha una visione della vita diversa dal "gruppo" deve essere additato come non capace di intendere e volere.
Non è detto che le sia stata inculcata a forza l'idea della reincarnazione...sennò dovrebbero essere dementi tutti quelli che credono per religione nella reincarnazione...
Nessuno ha il dovere di vivere in sto mondo.
Originariamente inviato da Verro
scusate, allora perché a me obbligano di mettere il casco?:rolleyes: Scusate, lei per sua scelta, rischia la morte, e perché io non posso scegliere se mettere il casco o no?
Non rischio sempre io??
Bah!:rolleyes:
sono due cose completamente diverse.
il casco serve per PREVENZIONE,mentre l'amputazione è una CURA.
Io rispetto la sua decisione, e personalmente la condivido.
Ciao
davidirro
03-02-2004, 10:25
Originariamente inviato da Suoch
E' con questo te ne sei lavato le mani, crepi se vuole crepare e sei più contento, giusto?
Secondo me il mondo è più bello perchè esistono persone che si pongono il problema a prescindere dai doveri e dai dogmi finto-liberalisti.
Se io le consento di morire ho rispettato il suo libero arbitrio, giusto? ma siamo sicuri che sia libero l'arbitrio di una persona che qualche malato mentale ha convinto di non potersi reincarnare se le tagliano un piede?
Che poi a fottersene come fanno in tanti si faccia prima e ci si risparmi tanti problemi è scontato, ma, ripeto, meno male che al mondo non esistono solo persone che se ne fottono.
Il libero arbitrio prescinde da ogni tipo di giudizio. Chi sei tu per giudicare questa donna pazza, o per decidere che E' GIUSTO tagliarle un piede?? Nessuno è in grado di decidere cosa sia giusto in questi frangenti, e quindi la legge, giustamente, può impederire di farsi del male, può impedire di uccidersi, ma non può OBBLIGARE a curarsi. è una scelta. Si può discutere la scelta, ma i motivi vanno rispettati anche se stupidi, ignoranti, antiquati... E ti assicuro che il mondo è un posto più bello perchè in alcuni stati è consentito ragionare con la propria testa. Fortunatamente il nostro è uno di quelli.
davidirro
03-02-2004, 10:28
Originariamente inviato da Verro
scusate, allora perché a me obbligano di mettere il casco?:rolleyes: Scusate, lei per sua scelta, rischia la morte, e perché io non posso scegliere se mettere il casco o no?
Non rischio sempre io??
Bah!:rolleyes:
Scusa ma se cadi e vai in coma perchè non hai messo il casco, perchè i contribuenti, e quindi anche io, devono pagare le tue cure per anni quando tu hai fatto la cazzata? Se non metti il casco la tua scelta ricade su tutti. Se decidi di non curarti, ci rimetti solo tu.
Originariamente inviato da davidirro
può impedire di uccidersi, ma non può OBBLIGARE a curarsi. è una scelta.
in questo caso le due cose si sovrappongono, qualunque suicida potrebbe legarsi un laccio ad un piede e poi non farsi curare a gangrena avvenuta...
davidirro
03-02-2004, 10:51
Originariamente inviato da Korn
in questo caso le due cose si sovrappongono, qualunque suicida potrebbe legarsi un laccio ad un piede e poi non farsi curare a gangrena avvenuta...
Se lo becchi quando si mette il laccio certo che glielo puoi togliere! E se ci si riesce ad accorgere che la causa è il laccio, poi racconta di essere capace di intendere... vieni curato sì! Ma se ti ammali, non ti possono obbligare a fare niente, tantopiù se va contro i tuoi principi religiosi!!
Factotums.com
03-02-2004, 11:14
Lei è in grado di intendere e volere, sa a cosa va incontro, se ha preso questa decisione avrà le sue ragioni, personlmente io se mi trovassi nella sua situazione non so cosa farei.
La maggior parte delle persone danno contro hai parenti, ivnece io personalmente li ammiro, dimostrano del rispetto verso quella signora, rispettando le sue idee.
Ognuno è libero di fare quello che vuole.
Io sposterei il problema dalla soluzione "ognuno è libero di fare quello che vuole". Non perchè non sia giusto: è giusto, ma dal mio punto di vista non coglie certi problemi al centro.
Anche se si tratta di casi diversi, il nocciolo del problema non è molto diverso dal problema dell'eutanasia o dal problema che dei "testamenti di vita" (questi ultimi stanno diventano oggetto d'interesse dei vari ordinamenti giuridici). Dal mio punto di vista situazioni come queste sollecitano interrogativi del tutto particolari: in casi estemi, dove si pongono spesso domande essenziali, cos'è in definitiva essenziale? La libertà di fare quello che vogliamo o le relazioni personali che ci aiutano nelle scelte nostre libere scelte?
Non so è chiaro il discorso, ma questo sposta le domande più sulla questione delle relazioni interpersonali che sul discorso libertà: le due cose non si escludono a vicenda ma forse centrano meglio il problema e questo dà concretamente qualche chance più a chi ha intenzione di fare scelte radicali.
Forse il tutto sarebbe più chiaro parlando di alcuni approfondimenti che sono stati fatti a proposito dei "testamenti di vita" o dell'eutanasia, cosa che pero' x vari motivi non è possibile.
Tentando di essere più chiari: se ci si trovasse in una situazione del genere è più una vittoria dire "scelgo cio' che voglio" o "non sono solo, ho qualcuno al mio fianco che mi aiuta a fare una scelta, magari capace di dare più senso ad una scelta diversa dalla morte"?
Non è, come potrebbe apparire, una banalità: in Francia molti dottori hanno studiato le diverse reazioni di pazienti in condizioni di grave malattia; reazioni statisticamente diverse se il paziente è più o meno solo, più o meno sostenuto. Sulla base di questi studi hanno avviato anche delle sperimentazioni.
Originariamente inviato da Suoch
E' con questo te ne sei lavato le mani, crepi se vuole crepare e sei più contento, giusto?
Secondo me il mondo è più bello perchè esistono persone che si pongono il problema a prescindere dai doveri e dai dogmi finto-liberalisti.
Se io le consento di morire ho rispettato il suo libero arbitrio, giusto? ma siamo sicuri che sia libero l'arbitrio di una persona che qualche malato mentale ha convinto di non potersi reincarnare se le tagliano un piede?
Che poi a fottersene come fanno in tanti si faccia prima e ci si risparmi tanti problemi è scontato, ma, ripeto, meno male che al mondo non esistono solo persone che se ne fottono.
Chi sei tu per obbligare una persona a vivere menomata ?
Se questa persona ha deciso così è così e basta, il resto sono chiacchere da bar. Le perizie psichiatriche hanno sancito la sua perfettà forma mentale, basta, ha scelto, e grazie a Dio che su questa terra possiamo ancora scegliere come vivere ... e morire.
Originariamente inviato da Maury
Della sua vita decide LEI e solo LEI, nessun altro :mad:
eh scusa, quando vado in macchina o in motorino, perché devo mettere il casco??
Della mia vita non decido SOLO IO???:rolleyes:
Originariamente inviato da riaw
sono due cose completamente diverse.
il casco serve per PREVENZIONE,mentre l'amputazione è una CURA.
Si, ma se è la mia vita, non posso decidere io di morire?:rolleyes:
Io voglio morire se faccio un incidente, non voglio salvarmi!:rolleyes:
Scusa ma se cadi e vai in coma perchè non hai messo il casco, perchè i contribuenti, e quindi anche io, devono pagare le tue cure per anni quando tu hai fatto la cazzata? Se non metti il casco la tua scelta ricade su tutti. Se decidi di non curarti, ci rimetti solo tu.
Chiederò di morire se andrò in coma, cosi non dovrai pagare, contento?:D
Originariamente inviato da Verro
eh scusa, quando vado in macchina o in motorino, perché devo mettere il casco??
Della mia vita non decido SOLO IO???:rolleyes:
E' diverso, in questo caso si cerca di prevenire un qualcosa e le cinture/casco ci riescono spesso e volentieri. L'obbligo è importante in questo caso. Se vuoi morire prendi la moto, non ti metti il casco e tiri dritto su un palo :)
Vuoi massima libertà ?
metti nel portafogli un documento con cui asserisci di non accetare trasfusioni di sangue, conosco dei testimoni di Geova che l'hanno e sono convintissimi della loro scelta.
davidirro
03-02-2004, 16:29
Originariamente inviato da Verro
Chiederò di morire se andrò in coma, cosi non dovrai pagare, contento?:D
Purtroppo ancora l'eutanasia non c'è in Italia... ;) e se vai in coma ci tocca proprio mantenerti!! :D
krumbalende
03-02-2004, 20:19
Originariamente inviato da jumpermax
Questa se permetti è la tua visione delle cose. Imporre per legge agli altri di fare quello che riteniamo giusto per noi anche se a fin di bene è comunque una violenza. Il diabete non è una malattia facile, conosco diverse persone che hanno finito i loro giorni perdendo un pezzo alla volta. Credo che una persona dovrebbe avere la possibilità di scegliere fino a che punto la propria vita valga la pena di essere vissuta. Figuriamoci poi se quindi possa accettare che si imponga una cura medica obbligatoria quando il confine con l'accanimento terapeutico è così labile. Uno stato che decide di amputarmi un arto con la forza è uno stato totalitario...
si in effetti hai ragione, ma piu che altro quello che avevo scritto io era dovuto alla rabbia riguardo al fatto che se amputate le gambe, lei puo avere salva la vita, e lei invece non vuole che siano amputate, questo rifiuto a me ha dato fastidio e per questo ho scritto in quel modo.
comunque capitano casi in cui per errore, ad esempio in germania uno aveva il cancro a una gamba e si vedeva benissimo perche era tutta a macchie, invece di amputare quella il medico ha tolto quella sana per errore, di conseguenza anziche avere una gamba adesso, non ne ha nessuna, chissa come si sente di merda questo paziente, semplicemente perche era sicuro "ah domani esco dal ospedale prendo la protesi e posso camminare e fare tutto, anche prendere il tram senza aiuto altrui" invece adesso è insedia a rotelle cosa che non era prevista.
insomma a delle volte possiamo perdere le gambe anche senza neanche aspettarcelo, senza di conseguenza porci il problema di quello che avverra dopo(sicuro che una gamba sarebbe rimasta), secondo me la signora dovrebbe fare un ragionamento di questo tipo "insomma far finta di essere inconsapevole del amputazione delle gambe, perche le stanno tagliando solo un unghia". forse da un punto di vista psichico un ragionamento fantasioso del genere è utile! so benissimo che una gamba non è un unghia ma da un punto di vista psichico un ragionamento cosi aiuta secondo me, è solo una questione di testa.
secondo me il motivo reale per cui non vuole che le siano amputate le gambe è che pensa che lei stessa sarebbe troppo di peso per i suoi familiari, che secondo lei non ce la farebbero a prendersi cura di lei, mentre invece potrebbe addiritura essere di aiuto, lei stessa, non l'amputazione, insomma secondo me è un incasinamento completo psicologico!!!
Ragazzi secondo me è 1 offesa alla vita.
Esistono tantissime persone in Italia ed al mondo, malate di mali incurabili (leggasi tumore in tutte le sue varie forme).
Chi di noi non c'è passato?
Chi di noi non ha avuto, oppure ha ancora, qualche parente o amico malato di questa terribile malattia.
Io ricordo ancora quando 4 anni fà morì mio zio. Personalmente lo ritengo un eroe per avere lottato e combattuto strenuamente contro un male, sapendo che cmq prima o poi ne sarebbe uscito sconfitto.
Se solo avesse avuto la possibilità di salvarsi la vita, perdendo un piede, una gamba, ma anche un braccio o tutti gli arti del corpo, io sono sicuro che lo avrebbe fatto per potere donare ancora un sorriso ai suoi familiari che tanto lo hanno amato e che tanto lo amano ancora.
E questa signora che fa decide di farsi morire per non perdere un piede?
Ma dico ma siamo matti o cosa?
Originariamente inviato da CipHak
A mio zio era andato in cancrena l'alluce del piede (il ditone!;) ) in seguito ad un incidente....
TOTALE: ora gli manca tutto il pezzo dal ginocchio in giù...
mio nonno pure, ma aveva tutte e 2 le gambe^^
superdavide
03-02-2004, 20:40
Originariamente inviato da Suoch
E' con questo te ne sei lavato le mani, crepi se vuole crepare e sei più contento, giusto?
Secondo me il mondo è più bello perchè esistono persone che si pongono il problema a prescindere dai doveri e dai dogmi finto-liberalisti.
Se io le consento di morire ho rispettato il suo libero arbitrio, giusto? ma siamo sicuri che sia libero l'arbitrio di una persona che qualche malato mentale ha convinto di non potersi reincarnare se le tagliano un piede?
Che poi a fottersene come fanno in tanti si faccia prima e ci si risparmi tanti problemi è scontato, ma, ripeto, meno male che al mondo non esistono solo persone che se ne fottono.
QUOTO e SOTTOSCRIVO.
Ma come si può parlare di Libero arbitrio in questo caso? Ma quanti anni avete?
La signora nn vuole operarsi xkè crede nella reincarnazione ecc.... ma ke libero arbitrio è? MI sa ke l'ignoranza nn è prevista.
superdavide
03-02-2004, 20:47
Originariamente inviato da Vega25
Ragazzi secondo me è 1 offesa alla vita.
Esistono tantissime persone in Italia ed al mondo, malate di mali incurabili (leggasi tumore in tutte le sue varie forme).
Chi di noi non c'è passato?
Chi di noi non ha avuto, oppure ha ancora, qualche parente o amico malato di questa terribile malattia.
Io ricordo ancora quando 4 anni fà morì mio zio. Personalmente lo ritengo un eroe per avere lottato e combattuto strenuamente contro un male, sapendo che cmq prima o poi ne sarebbe uscito sconfitto.
Se solo avesse avuto la possibilità di salvarsi la vita, perdendo un piede, una gamba, ma anche un braccio o tutti gli arti del corpo, io sono sicuro che lo avrebbe fatto per potere donare ancora un sorriso ai suoi familiari che tanto lo hanno amato e che tanto lo amano ancora.
E questa signora che fa decide di farsi morire per non perdere un piede?
Ma dico ma siamo matti o cosa?
:(
sì certo rispettiamo il suo diritto di scelta, ma almeno che rispetti il nostro diritto di dire che è una scelta del cazzo.... Sennò che ci stanno a fare gli altri se non possono contestare una tua scelta. Ma che discorsi sono?? "lasciatela in pace" "è una sua scelta..." "non fatela soffrire" SE UNA PERSONA COMPIE UNA SCELTA DEVE AVERE IL CORAGGIO DI PORTARLA AVANTI NONOSTANTE EVENTUALI DISACCORDI O OPINIONI CONTRARIE!
Le critiche sono utili ad analizzare le nostre decisioni: se noi ci nascondiamo dietro alla solita frase da 2 soldi "rispetta la mia decisione" non analizziamo un bel niente.
Tanto se ha deciso di morire non sarò certo io a poterla salvare, ma almeno che mi conceda di esprimere 1 disaccordo!
krumbalende
03-02-2004, 22:20
Originariamente inviato da Vega25
Ragazzi secondo me è 1 offesa alla vita.
Esistono tantissime persone in Italia ed al mondo, malate di mali incurabili (leggasi tumore in tutte le sue varie forme).
Chi di noi non c'è passato?
Chi di noi non ha avuto, oppure ha ancora, qualche parente o amico malato di questa terribile malattia.
Io ricordo ancora quando 4 anni fà morì mio zio. Personalmente lo ritengo un eroe per avere lottato e combattuto strenuamente contro un male, sapendo che cmq prima o poi ne sarebbe uscito sconfitto.
Se solo avesse avuto la possibilità di salvarsi la vita, perdendo un piede, una gamba, ma anche un braccio o tutti gli arti del corpo, io sono sicuro che lo avrebbe fatto per potere donare ancora un sorriso ai suoi familiari che tanto lo hanno amato e che tanto lo amano ancora.
E questa signora che fa decide di farsi morire per non perdere un piede?
Ma dico ma siamo matti o cosa?
le devono amputare le gambe ma comunque siamo li, in effetti è questo che io intendo, e che mi da fastidio, perche non vuole neanche provare???
Hanamichi
03-02-2004, 22:24
per me che sono un giocatore di basket significherebbe una cosa dolorosissima... preferisco morire!:muro:
krumbalende
03-02-2004, 22:36
è sucesso a un giovane calciatore na cosa simile, lui si voleva suicidare ma ha superato il momento difficile e ora fa atletica per handicapati con grande sucesso.gli hanno amputato una gamba.
l'ho visto correrre e francamente nemmeno io sarei in grado di andare forte come lui!!
Hanamichi
03-02-2004, 22:39
Originariamente inviato da krumbalende
è sucesso a un giovane calciatore na cosa simile, lui si voleva suicidare ma ha superato il momento difficile e ora fa atletica per handicapati con grande sucesso.gli hanno amputato una gamba.
l'ho visto correrre e francamente nemmeno io sarei in grado di andare forte come lui!!
si ma io nn ce la farei
davidirro
04-02-2004, 12:09
Originariamente inviato da Vega25
Ragazzi secondo me è 1 offesa alla vita.
Esistono tantissime persone in Italia ed al mondo, malate di mali incurabili (leggasi tumore in tutte le sue varie forme).
Chi di noi non c'è passato?
Chi di noi non ha avuto, oppure ha ancora, qualche parente o amico malato di questa terribile malattia.
Io ricordo ancora quando 4 anni fà morì mio zio. Personalmente lo ritengo un eroe per avere lottato e combattuto strenuamente contro un male, sapendo che cmq prima o poi ne sarebbe uscito sconfitto.
Se solo avesse avuto la possibilità di salvarsi la vita, perdendo un piede, una gamba, ma anche un braccio o tutti gli arti del corpo, io sono sicuro che lo avrebbe fatto per potere donare ancora un sorriso ai suoi familiari che tanto lo hanno amato e che tanto lo amano ancora.
E questa signora che fa decide di farsi morire per non perdere un piede?
Ma dico ma siamo matti o cosa?
Ma ti rendi conto che si parla di religione?? Se lei crede nella reincarnazione, e crede che senza piede non potrà più reincarnarsi, ti rendi conto che per lei è molto meno grave perdere UNA vita che vivere l'ultima??? Chi siamo noi per darle della matta?? e allora i sacerdoti che vanno in mezzo alle guerre e si fanno accoppare SOLO per fede, sono matti?? Bisogna avere rispetto delle idee degli altri, e più ancora della loro fede.
religione... religione.... sacra e intoccabile... massì lascetela morire condoglianze ai parenti in anticipo
davidirro
04-02-2004, 12:17
Originariamente inviato da superdavide
QUOTO e SOTTOSCRIVO.
Ma come si può parlare di Libero arbitrio in questo caso? Ma quanti anni avete?
La signora nn vuole operarsi xkè crede nella reincarnazione ecc.... ma ke libero arbitrio è? MI sa ke l'ignoranza nn è prevista.
Scusa ma il tuo avatar è un soldato!! :eek: Magari sei tu... ma sai quanti pirla ritengono una pazzia rischiare la vita per ideali come la patria? Mio zio è in marina, sai quando lo dico quante cazzate sento?? :mad: Non si può negare ad una persona la libertà di credere in qualcosa e di rischiare di morirne, se questi principi ne valgono la pena. Questa donna sarà ignorante, fessa, allocca, però ha diritto di decidere per sè, nel rispetto di quelli che sono i suoi principi.
...a me sembra infantile offendere le idèe di una persona(riguardo alla SUA vita), solo perché nn le si condividono. Ma dove siamo sotto regime??....per me anche un malato mentale che vuole suicidarsi ha diritto di farlo!! Ho visto gente legata a dei letti immobilizzata e dovrà stare così tutta la vita....che cazzo di senso ha.......almeno dagli la possibilità della sceta. Togliere la libertà a un essere è la cosa più barbara e incivile che si possa fare.....va bene nn éssere daccordo, ma offendere no! :incazzed:
Ho letto attentamente questo 3d, e vi si trova di tutto e di più.
Io fornisco il mio modesto punto di vista, che non è nè religioso, nè laico, nè medico, nè di dx, nè di sx: è e vuole essere solo umano.
La signora sta commettendo una madornale idiozia, IMHO. Non riesco a capire come si possano mettere sullo stesso piano la perdita di un piede e la perdita della vita. Ci sono tantissime persone con handicap fisici maggiori che riescono comunque a sostenere una vita relativamente serena.
Nonostante questo, però, non vedo come si possa pensare di imporre un trattamento sanitario obbligatorio: la signora è sana di mente, non è sola, non è emarginata; semplicemente decide di se stessa e del proprio corpo. Il corpo è SUO, la vita è SUA (al limite, se vogliamo metterla sul piano religioso, che personalmente io ritengo importantissimo, ma non è una discriminante, la vita della signora proviene da Dio, quindi le scelte della Signora rimangono un'affare tra lei e Dio).
Se fosse in coma, se non fosse in grado di decidere autonomamente, se fosse minorenne, etc.. io capisco che il problema si porrebbe, ma in questi termini, no.
Non è neanche un problema di eutanasia. Nessuna legge prevede il reato di suicidio (perchè di questo si tratta). La signora non ha chiesto un'iniezione letale per morire, semplicemente rifiuta quello che lei (ed i suoi familiari) ritiene un accanimento terapeutico (io non sono d'accordo, ma questo è il mio punto di vista).
Quindi, la cosa migliore da fare, secondo me, è quello di lasciarla in pace, spegnere le telecamere, chiudere i taccuini e lasciare che decida di sè nel modo che meglio ritiene.
restimaxgraf
04-02-2004, 14:44
Originariamente inviato da Leron
è un suo diritto rifiutare
è un nostro dovere presentarle delle alternative e cercare di convincerla
se non si convince, è una sua scelta e va rispettata
per il fatto della depressione, andrebbe fatto un esame psicologico e appurato se è oppure non è in grado di intendere e di volere, ma non ci conterei molto...
certo che però non è un malato terminale che può decidere di non essere sostenuto da macchine... sarebbe come un'eutanasia (anche se un po' troppo tirata come definizione), i medici hanno il dovere di cercare di salvare il paziente se le probabilità di sopravvivenza sono buone, no?
almeno questo è quello che mi pareva di aver capito
concordo in pieno, e mi terrorizza ki sostiene ke bisognerebbe intervenire di forza!e non prendetela troppo alla leggera è vero ke in ballo cè la vita.....ma pensare ke in 2 secondi si possa dire okay tagliate....non è ammissibile, oltre al fatto ke si crea un caso (non si capisce come mai visto ke ce nè di casi simili, ma mai arrivati o passati dalla stampa) cmq si crea un caso dove non si conosco le reali verità.....credo ke la ultima decisione sia sua, oltre al fatto ke è stata riconosciuta sana di mente, quindi accettatelo...
Religione?
Ma che caspita vi siete fumati tutti?
Vogliamo parlare di religione d'accordo facciamolo.
Premesso che ognuno è libero di pensare come vuole, converrete con me che esistono al monto tantissimi tipi di religione o se vogliamo di "fede religiosa".
Ora alcune di queste dicono cose intelligenti e degne di essere approfondite, altre invece dicono una serie di cretinate (alle quali solo gruppi di sbandati possono credere).
Charito ciò mi sembra chiaro che noi qui si stia parlando o si voglia paralre del primo gruppo di religioni.
Ebbene se è realmente così io vi invito a pensare al fatto che esistono delle cose al mondo, che vanno al di là della religione, di ogni religione.
Anzi forse sarebbe il caso di dire che esistono delle cose al mondo che sono (o per lo meno dovrebbero essere) il fondamento di ogni RELIGIONE che si rispetti "non di quelle degli esaltati".
E personalmente credo che tra queste cose, tra questi caposaldi, tra questi che dovrebbero essere i punti fermi di ogni religione c'è il rispetto per la vita propria ma soprattutto per la vita altrui.
Ora non so voi come la vedete, ma per me uno che decide di farsi morire, quando invece avrebbe la possibilità di continuare a vivere non ha rispetto per la sua vita nè per quella di tantissimi altri esseri umani i quali hanno realmente dovuto combattere e sono morti a causa di mali incurabili.
Quindi per favore non parlate di religione, perchè il punto fermo di ogni religione che si rispetti, e cioè il rispetto per la vita, questa signora lo sta usando per pulirsi il (_!_).
Supersubway
05-02-2004, 09:26
Se lei non vuole essere operata, nessuno può obbligarla.
Anche se rischia di morire, o se è davanti a morte certa.
Nessuno può obbligarla a farsi tagliare o meno.
E' maggiorenne e vaccinata, e nel momento in cui è in pieno controllo delle sue facoltà... la vita è sua e decide lei.
Si entra in una sfera personalissima, guai a permettere a un giudice di poter ordinare delle operazioni!! Ma scherziamo?!??!:mad: :mad:
Sarà compito di familiari e amici fidati consigliarla nel limite del possibile, ma se si evidenzia che lei è in pieno possesso delle sue capacità mentali, faccia la scelta che vuole.
:boh:
Infatti credo che qui non si stia discutendo sul fatto che debba operarsi o meno.
La sceltà è sua e solamente sua.
Io personalmente sto argomentando i motivi del perchè secondo me la sua scelta è sbagliata, ma sulla sua decisione nulla da eccepire, la vita è sua e ne fa quello che vuole.
davidirro
05-02-2004, 11:47
Originariamente inviato da Ciaba
...a me sembra infantile offendere le idèe di una persona(riguardo alla SUA vita), solo perché nn le si condividono. Ma dove siamo sotto regime??....per me anche un malato mentale che vuole suicidarsi ha diritto di farlo!! Ho visto gente legata a dei letti immobilizzata e dovrà stare così tutta la vita....che cazzo di senso ha.......almeno dagli la possibilità della sceta. Togliere la libertà a un essere è la cosa più barbara e incivile che si possa fare.....va bene nn éssere daccordo, ma offendere no! :incazzed:
:ave:
krumbalende
05-02-2004, 20:52
secondo me nel caso della signora è solo una questione di testa, un fattore psicologico e basta, lei potrebbe benissimo continuare la sua vita anche senza gambe, dato che non andrebbe a ridursi una volta amputatele le gambe come una persona che è paralizatta da collo in giu e non in grado di comunicare con il mondo esterno nonostante in pieno possesso delle facolta mentali.
secondo me piu che altro ha paura di diventare di peso ai familiari, oppure ha paura di essere abbandonata e rimanere troppo isolata e sola all'interno della societa dopo l'intervento, una paura giustificata ma se hai una famiglia e amici non rimani da solo.
secondo me l'intervento su basi come queste lo dovrebbe fare, ma in effetti è ovvio che deve essere una sua libera scelta.
Originariamente inviato da Bet
Io sposterei il problema dalla soluzione "ognuno è libero di fare quello che vuole". Non perchè non sia giusto: è giusto, ma dal mio punto di vista non coglie certi problemi al centro.
Anche se si tratta di casi diversi, il nocciolo del problema non è molto diverso dal problema dell'eutanasia o dal problema che dei "testamenti di vita" (questi ultimi stanno diventano oggetto d'interesse dei vari ordinamenti giuridici). Dal mio punto di vista situazioni come queste sollecitano interrogativi del tutto particolari: in casi estemi, dove si pongono spesso domande essenziali, cos'è in definitiva essenziale? La libertà di fare quello che vogliamo o le relazioni personali che ci aiutano nelle scelte nostre libere scelte?
Non so è chiaro il discorso, ma questo sposta le domande più sulla questione delle relazioni interpersonali che sul discorso libertà: le due cose non si escludono a vicenda ma forse centrano meglio il problema e questo dà concretamente qualche chance più a chi ha intenzione di fare scelte radicali.
Forse il tutto sarebbe più chiaro parlando di alcuni approfondimenti che sono stati fatti a proposito dei "testamenti di vita" o dell'eutanasia, cosa che pero' x vari motivi non è possibile.
Tentando di essere più chiari: se ci si trovasse in una situazione del genere è più una vittoria dire "scelgo cio' che voglio" o "non sono solo, ho qualcuno al mio fianco che mi aiuta a fare una scelta, magari capace di dare più senso ad una scelta diversa dalla morte"?
Non è, come potrebbe apparire, una banalità: in Francia molti dottori hanno studiato le diverse reazioni di pazienti in condizioni di grave malattia; reazioni statisticamente diverse se il paziente è più o meno solo, più o meno sostenuto. Sulla base di questi studi hanno avviato anche delle sperimentazioni.
Ciao Bet, sono d'accordo con ciò che scrivi:) ;)
Cercare di salvare questa persona è un nostro dovere morale e umano, molto più che focalizzare l'attenzione sull'insindacabilità delle scelte personali che, sempre e comunque, si riperquotono sulla società tutta.
A livello personale, mio, la trovo, come diceva anche Vega25, una scelta poco coraggiosa e rispettosa nei confronti di chi, ogni giorno, combatte per le proprie mallattie e disgrazie.
Supersubway
06-02-2004, 01:17
D'accordo, però è anche vero che non tutti hanno la stessa dose di coraggio...
:(
krumbalende
06-02-2004, 01:30
io mi cagherei nei pantaloni gia se soltanto mi dovessero amputare un dito, se vogliamo parlare di coraggio, ma in questo caso secondo me è piu una questione psicologica e non di coraggio, forse il coraggio non le manca ma sono altri fattori a spingerla a rifiutare l'intervento!!!!
secondo me si dovrebbe fare un trattamento sanitario obbligatorio.
Non si può lasciarla morire .
Nevermind
06-02-2004, 08:50
Non capisco francamente perchè c'è gente che dice di obbligare all'operazione la signora, forse perchè vecchia e quindi automaticamente rincoglionita?:rolleyes: . Ma che diritto ha una persona di scegliere cos'è meglio per un'altra, c'è chi l'ha addirittura definita stupida perchè crede nella reincarnazione. Non ho parole nel vedere tanta gente che sputa sentenze come se loro fossero i "detentori assoluti della ragione".
Noi non conosciamo assolutamnete questa donna che comunque da perizie è stata definita lucida senza alcun dubbio. Non vuole essere operata? così sia; non è questione di menefreghismo ma di rispetto per la sua decisione.
Saluti.
davidirro
06-02-2004, 11:06
Originariamente inviato da filippom
Non so chi l'abbia definita "stupida", chi l'ha fatto avrà sbagliato, su questo sono d'accordo. Ma la signora sta voltando le spalle alla vita e, secondo me, mancando di rispetto a quanti vorrebbero curarsi ma sono destinati comunque alla morte. E' un po' come quegli amici che ti tengono il muso tutta la serata e si rifiutano di dirti cosa hanno e alla fine rovinano la serata anche a te per un motivo magari stupido. E poi chi ha davvero dei problemi si fa forza e fa forza anche a chi ha vicino. Poi ognuno fa le proprie scelte, la vita è bella anche per questo.
L'ho già scritto ma lo ripeto: lei crede che una volta amputatole un piede, non potrà più reincarnarsi. Per questa donna, perdere un piede e la possibilità di reincarnarsi e vivere infinite altre vite solo per questa vita, che per lei è una delle tante, non è accettabile! Questo per lei è sputare in faccia alla vita! Questo per lei è come può essere per noi rinunciare a tutta la vita per non perdersi un solo giorno! Mettiamoci nella sua ottica e non si potrà che comprendere la sua decisione, e accettarla. Non possiamo giudicare le decisioni degli altri tralasciandone i motivi, soprattutto ad un livello tanto personale.
state discutendo sù una questione di lana caprina,la signora e stata visitata e ritenuta capace di intendere e volere,la legge le consente di rifiutare ulteriori cure,e ben cosciente di rischiare la vita ,quindi ha parte esprimere il propio dispiacere e inutile dire di obbligarla,come avevo già detto e una sua scelta consapevole un suo diritto uno dei pochi diritti rimasti ad un privato cittadino,ciao.
davidirro
06-02-2004, 14:41
Originariamente inviato da filippom
Non è un valido motivo, secondo me. Se io per reincarnarmi sento di dover uccidere qualcuno nessuno mi consentirebbe di farlo, e lei sta facendo lo stesso, sta decidendo di uccidere se stessa. Se la legge glielo consente, beh peggio per lei, ma moralmente è una decisione discutibile tanto quanto il suicidio.
A parte che non è un suicidio (la legge infatti non consente il suicidio, ma le sta consentendo di non farsi curare), comunque a livello morale non c'è proprio paragone tra omicidio e suicidio, non scherziamo! Un conto è non curarsi, un conto è uccidere!
davidirro
07-02-2004, 15:12
Originariamente inviato da filippom
Non parlavo dell'omicidio, intendevo dire che in questo caso rifiutare le cure equivale al suicidio, e non venitemi a dire il contrario. Come l'omissione di soccorso è un mezzo omicidio.
Beh, però sinceramente il concetto di omissione di soccorso verso sè stessi mi pare un po' forzato... :rolleyes:
monkey72
07-02-2004, 15:32
ognuno decide liberamente che fare della propria vita imho... evidentemente la signora affronta più facilmente la morte che una menomazione fisica...
cmq è una decisione che deve prendere in assoluta lucidità... forse l'unico dovere dei medici a questo punto è assicurare la sua salute mentale
Non so se ho gia risposto al thread, cmq io preferisco la morte all'amputazione di un arto del mio corpo.
Ciao
Il discorso non è così semplice come l'hanno fatto apparire in TV. L'intervento di amputazione non era un interveto risolutivo e definitivo... la donna aveva un diabete in uno stadio avanzato... oggi si sarebbe dovuto amputarle un piede... domani l'altro, poi ancora la gamba e via dicendo... gli stava andando in cancrena tutto il corpo, poco a poco... di fronte a una prospettiva del genere il suo gesto è più che comprensibile... :(
ManyMusofaga
19-02-2004, 09:09
Originariamente inviato da kikki2
E' morta .
RIP
certo ke il cancro se l'è portata via velocemente....:(
Originariamente inviato da sHoWeR
Non so se ho gia risposto al thread, cmq io preferisco la morte all'amputazione di un arto del mio corpo.
Ciao
Troppo facile a dirsi.... bisogna trovarcisi e poi affermare 'ste cose.
Tranquillo, non parlo a vanvera.
Ciao
davidirro
19-02-2004, 11:25
Mi dispiace.
davidirro
19-02-2004, 11:38
Originariamente inviato da Korn
dicci il perchè?
a chi dici? :confused:
monkey72
19-02-2004, 12:44
penso si riferisca a sHoWer comunque sono d'accordo con Mavel, che bisogna trovarcisi in certe situazioni...
poverina... scelta difficile... :(
ehm come ha detto Raven, le complicazioni del diabete che si ha da molti anni provocate da alti livelli di glucosio nel sangue non lasciano ALCUNA speranza: è tutto un puntellare la situazione dell'organismo e alla fine ognuna delle menomazioni va ad aggravare il quadro generale che conduce in breve alla morte
e questo può far apparire inutili i propri sforzi, per cosa poi: restare in vita per soffrire ancora di più,
con questo non voglio invitare all'eutanasia o al suicidio consapevole ma chi si trova in quella situazione probabilmente non trova discorsi che allevino la sua sofferenza estremamente corporea... poi se si ha forza d'animo e abnegazione verso il dolore si può anche sopportare...
davidirro
19-02-2004, 14:00
Beh, il vero motivo, che è quello religioso, non credo lasci spazio a discussioni. Ha fatto quello che credeva di dover fare, sono felice che sia morta in pace con se stessa.
Originariamente inviato da davidirro
a chi dici? :confused:
a shower, abbiamo postato lo stesso minuto
davidirro
19-02-2004, 17:06
Originariamente inviato da Korn
a shower, abbiamo postato lo stesso minuto
Ah, ecco, mi stavo già prendendo male!! :mad:
:D
krumbalende
19-02-2004, 20:35
Originariamente inviato da Raven
Il discorso non è così semplice come l'hanno fatto apparire in TV. L'intervento di amputazione non era un interveto risolutivo e definitivo... la donna aveva un diabete in uno stadio avanzato... oggi si sarebbe dovuto amputarle un piede... domani l'altro, poi ancora la gamba e via dicendo... gli stava andando in cancrena tutto il corpo, poco a poco... di fronte a una prospettiva del genere il suo gesto è più che comprensibile... :(
anche mia zia ha il diabete è cieca a un occhio e le hanno amputato un paio di diti del piede, ma a parte quello sta bene, si fa le sue regolari iniezioni di insulina (mi sembra sia questa la sostanza che si deve inietare) ma è a posto cosi, secondo me per sapere in che stato era quello signora, e per sapere cosa sarebbe sucesso dopo l'amputazione bisognava vederla di persona, avere il diabete non significa per forza perdere le gambe, ma se era gia tutto in cancrena si vede che non si curava bene il proprio diabete!!!
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.