View Full Version : The Ring...
Billabong
17-01-2004, 23:34
Ho visto il film in questione, avendo sentito dire da tutti che è spaventosissimo, ecc.
Beh, era da un po' che non vedevo un film tanto insulso e scontato! Inizio con due classiche adolescenti che: a) parlano di sesso (mai farlo e tantomeno parlarne: è la prima condizione per morire-scream docet), b)fingono di morire (fingi di morire e sei morto-scream docet bis).
E poi ovviamente tutta la trafila, si scava nel passato, gente ragionevole e gentile che a sentire il "nome maledetto" di incupiscono, si scopre di una famiglia apparentemente perfetta che però ha dei lati oscuri e bambini enigmatici, che da dopo il sesto senso sono immancabili.
Ah, dimenticavo, la protagonista "maledetta" respinge gli animali, sopratutto i cavalli che quando tocca nitriniscono (bella questa, mi mancava dai tempi di "Frau blucher!", "Hiiiiii"). Però qui va ben oltre, addirittuta impazziscono e si suicidano!:eek:
Anche la doppia e (purtroppo) ridicola fine si consuma in un bagno di "già visto, già sentito". Non posso non concordare col sommo Roger Ebert quando dice che il film si sarebbe elevato su un altro livello se, dopo tutto il travaglio, tornati a casa (che sancisce sempre lo scioglimento del dilemma) e rassicurando il bambino con le parole "E' tutto finito" si fosse concluso il film col bambino che dice "Non l'avete mica lasciata andare vero?".
Secondo me nn regge assolutamente con Signs.
Signs giocava coi suoi personaggi, gli alieni sono solo uno stratagemma drammatico, ma il film era vivo, aveva un'atmosfera palpitante e la meastria con sui Shyamalan riusciva comunicare e inquietare usando rumori e frusci non trova riscontro nella smaccata ostentazione di questo film, che non lascia spazio, che vuole spiegare tutto e mostrare tutto.
Per carità, ha un stupenda fotografia le ambientazioni e talvolta l'atmosfera rarefatta riesce davvero a comunicare quel misto di inquitudine e magnificenza che il film si propone. Ma sono casi troppo sporadici e slegati per poter parlare di un film riuscito.
Sono solo io a pensarla così?:O
Originariamente inviato da Billabong
Ho visto il film in questione, avendo sentito dire da tutti che è spaventosissimo, ecc.
Beh, era da un po' che non vedevo un film tanto insulso e scontato! Inizio con due classiche adolescenti che: a) parlano di sesso (mai farlo e tantomeno parlarne: è la prima condizione per morire-scream docet), b)fingono di morire (fingi di morire e sei morto-scream docet bis).
E poi ovviamente tutta la trafila, si scava nel passato, gente ragionevole e gentile che a sentire il "nome maledetto" di incupiscono, si scopre di una famiglia apparentemente perfetta che però ha dei lati oscuri e bambini enigmatici, che da dopo il sesto senso sono immancabili.
Ah, dimenticavo, la protagonista "maledetta" respinge gli animali, sopratutto i cavalli che quando tocca nitriniscono (bella questa, mi mancava dai tempi di "Frau blucher!", "Hiiiiii"). Però qui va ben oltre, addirittuta impazziscono e si suicidano!:eek:
Anche la doppia e (purtroppo) ridicola fine si consuma in un bagno di "già visto, già sentito". Non posso non concordare col sommo Roger Ebert quando dice che il film si sarebbe elevato su un altro livello se, dopo tutto il travaglio, tornati a casa (che sancisce sempre lo scioglimento del dilemma) e rassicurando il bambino con le parole "E' tutto finito" si fosse concluso il film col bambino che dice "Non l'avete mica lasciata andare vero?".
Secondo me nn regge assolutamente con Signs.
Signs giocava coi suoi personaggi, gli alieni sono solo uno stratagemma drammatico, ma il film era vivo, aveva un'atmosfera palpitante e la meastria con sui Shyamalan riusciva comunicare e inquietare usando rumori e frusci non trova riscontro nella smaccata ostentazione di questo film, che non lascia spazio, che vuole spiegare tutto e mostrare tutto.
Per carità, ha un stupenda fotografia le ambientazioni e talvolta l'atmosfera rarefatta riesce davvero a comunicare quel misto di inquitudine e magnificenza che il film si propone. Ma sono casi troppo sporadici e slegati per poter parlare di un film riuscito.
Sono solo io a pensarla così?:O
infatti imho the ring è solo una brutta imitazione all'americana dell'originale giapponese Ringu. ti consiglio di guardarlo, quello era veramente bello imho
spoonman
18-01-2004, 00:15
punto 1. non hai capito il senso del film
punto 2. vatti a vedere la trilogia sugli zombie di romero. dopo riguardati signs. capirai molte cose. prima tra tutte: signs è un insulso remake di night of the living dead
Originariamente inviato da spoonman
punto 1. non hai capito il senso del film
punto 2. vatti a vedere la trilogia sugli zombie di romero. dopo riguardati signs. capirai molte cose. prima tra tutte: signs è un insulso remake di night of the living dead
ti riferisci a me?
spoonman
18-01-2004, 00:23
Originariamente inviato da Leron
infatti imho the ring è solo una brutta imitazione all'americana dell'originale giapponese Ringu. ti consiglio di guardarlo, quello era veramente bello imho
togliendo gli orribili 10 minuti iniziali alla teenmovie, non vedo cosa ci sia di "americanata" in the ring. per molti aspetti l'ho trovato molto "europeo" per come è stato girato.
l'ho trovato valido quanto ringu. per alcuni aspetti l'unoo supera l'altro.
cmq, lo dissi già a suo tempo: l'ho trovato un horror molto valido per il modo in cui affronta la tematica del male. qui il personaggio della ragazza rappresenta il male irrazionale; quello che non ha una chiara ragione di esistere, se non quella di "iniettare" il proprio male e farlo perdurare.
a me è piaciuta molto come cosa.
spoonman
18-01-2004, 00:23
Originariamente inviato da Leron
ti riferisci a me?
a billabong
dr.stein
18-01-2004, 02:52
il paragone con "Signs" e' scaturito da qualcosa di particolare ?
The Ring è spettacolare e mi è piaciuto da matti!
:eek:
http://www.darkhorizons.com/2002/ring/ring8.jpg
Ogni volta che rivedo quest'immagine mi vengono i brividiiiiiiiiiiii
:eek: :eek:
Billabong
18-01-2004, 11:04
Originariamente inviato da spoonman
punto 1. non hai capito il senso del film
punto 2. vatti a vedere la trilogia sugli zombie di romero. dopo riguardati signs. capirai molte cose. prima tra tutte: signs è un insulso remake di night of the living dead
1)quale sarebbe il "senso"?
2)Ho sia Zombi che la Notte dei morti viventi. Fatto salvo per gli ovvi debiti che Sogns e tutto il genere hanno verso questi due capolavori, non vedo come si possa parlare di remake.
Signs peraltro lavora in senso diametralmente opposto a La Notte e The Ring: l'emozione di signs è giocata sul non mostrato, su quello che viene solo suggerito (e in questo è più hitchcockiana che romeriana), the ring invece mostra tutto e spiega tutto. Romero invece gioca più sul claustrofobico, sullo schicciamento provocato dalla fatalità (e cmq nn si limita solo a questo; uno dei lati più straordinari e la stupenda combinizione suspense/splatter che è praticamente un unicum).
Dov'è il senso profondo di The Ring? Nella profusione di "segni inquietanti" stravisti? E' risaputo che l'horror si gioca sui topoi, l'abilità si gioca nella scelta e nel modo di usarli. E the ring fa un pasticcio, manca di plausibilità e sfiora il ridicolo.
Com quando a naomi watts, mentre è al telefono esce un elettrodo dalla gola... mi sono ritrovato a sorridere per l'evidente ilarità della scena quando avrei dovuto essere in ansia.
Credo che il film sarebbe stato molto più efficace se anzichè mostrare subito, interamente e sfacciatamente il video lo avesse suggerito, magari lasciandone frammanti e lasciandolo scoprire a poco a poco nello svolgersi della storia.
L'idea del male "puro" come dici, può avere un suo fascino, ma qui dov'è? Non è esplicata, anzi, peggio ancora è confusa. Che la bambina fosse "maledetta" e che poi fosse stata fatta scomparire in qualche modo dai genitori è dannatamente prevedibile.
Peraltro se non sbaglio la bambina stessa afferma che le cose cattive succedono anche se lei non vuole...
Infine c'è la conclusione: la protagonista non muore perchè lei ha duplicato la cassetta, ch evuol dire che ha ascoltato questa bambina incompresa che faceva male per via dell'insensibilità dei genitori (??) e quindi anche il bambino si salverà perchè farà una copia della cassetta?
Boh... vale anche se il bambino la fa sotto indicazione della mamma?
Io ho visto questo film debitore di Poltergeist, più che nella storia nella manipolazione delle immagini, sopratutto quele con la Tv; ma credo che non ci sia paragone con l'innata maestria di Hooper (ad esempio la scena iniziale di poltergeist con quell ballissiamo piano macchina che si avvicina).
L'originale non l'ho visto purtroppo, immagino sia migliore di questo che cmq ha molte ambizioni e credo che, nel bene o nel male, una sua autonomia ce l'abbia.
dr.stein
18-01-2004, 11:34
Originariamente inviato da dr.stein
il paragone con "Signs" e' scaturito da qualcosa di particolare ?
spoonman
19-01-2004, 20:11
Originariamente inviato da Billabong
1)quale sarebbe il "senso"?
2)Ho sia Zombi che la Notte dei morti viventi. Fatto salvo per gli ovvi debiti che Sogns e tutto il genere hanno verso questi due capolavori, non vedo come si possa parlare di remake.
the ring invece mostra tutto e spiega tutto.
sul "mostrare" posso essere d'accordo (gore verbinski arriva dal mondo della pubblicità e la cosa si nota), ma sullo "spiegare" penso che molto risulti solo accennato e leggermente delineato. fatto sta che la maggior parte delle persone che conosco e che lo hanno visto lo hanno apprezzato solo dopo una seconda visione.
Romero invece gioca più sul claustrofobico, sullo schicciamento provocato dalla fatalità (e cmq nn si limita solo a questo; uno dei lati più straordinari e la stupenda combinizione suspense/splatter che è praticamente un unicum).
:confused: :confused:
romero gioca esclusivamente sulla metafora. il resto, è horror di buon livello ma è solo tutto ottimo contorno.
Com quando a naomi watts, mentre è al telefono esce un elettrodo dalla gola... mi sono ritrovato a sorridere per l'evidente ilarità della scena quando avrei dovuto essere in ansia.
sinceramente non capisco quale ilarità fosse presente, cmq... se ti faceva ridere...
Credo che il film sarebbe stato molto più efficace se anzichè mostrare subito, interamente e sfacciatamente il video lo avesse suggerito, magari lasciandone frammanti e lasciandolo scoprire a poco a poco nello svolgersi della storia.
cosa che fa in realtà. ma probabilmente non hai fatto attenzione. il video, alla prima visione, viene mostrato solo fino ad un certo punto (l'apertura del pozzo). proprio per mascherare il fatto che il video, in realtà, continua e "dura" sette giorni; ovvero fino a quando la bambina non esce dallo schermo. Ogni giorno che passa si vede un ulteriore sequenza in cui la bambina esce dal pozzo e si avvicina allo schermo.
L'idea del male "puro" come dici, può avere un suo fascino, ma qui dov'è? Non è esplicata, anzi, peggio ancora è confusa. Che la bambina fosse "maledetta" e che poi fosse stata fatta scomparire in qualche modo dai genitori è dannatamente prevedibile.
si ma non è prevedibile che questo abbia fatto scaturire un ciclo infinito per cui lei "non si fermerà mai". la bambina non si comporta in questo modo per desiderio di vendetta. lei, volente o nolente, è sempre stata causa di episodi nefasti e negativi. lei rappresenta una sorta di abnegazione irrazionale al male. e la videocassetta, il filmato, non sono altro che un'estrapolazione concreta di questo male. sono una sorta di veicolo per il "virus" che lei diffonde. In effetti, alla fine, quando la protagonista e il figlio copiano la videocassetta mostrano che ormai sono stati infettati, diventando nuovi promotori del "male" della ragazza. sono loro i nuovi "mostri".
Infine c'è la conclusione: la protagonista non muore perchè lei ha duplicato la cassetta, ch evuol dire che ha ascoltato questa bambina incompresa che faceva male per via dell'insensibilità dei genitori (??) e quindi anche il bambino si salverà perchè farà una copia della cassetta?
no, ti ripeto, la bambina non cercava qualcuno che l'ascoltasse. cercava qualcuno che fosse "portatore sano" della suo insito desiderio di fare del male. la protagonista e il figlio diventano niente più e niente meno che i complici della bambina.
Boh... vale anche se il bambino la fa sotto indicazione della mamma?
non importa il "come" o il "perchè". importa soltanto il "farlo"
Io ho visto questo film debitore di Poltergeist, più che nella storia nella manipolazione delle immagini, sopratutto quele con la Tv; ma credo che non ci sia paragone con l'innata maestria di Hooper (ad esempio la scena iniziale di poltergeist con quell ballissiamo piano macchina che si avvicina).
io credo che qui le storie di fantasmi o poltergeist centrino ben poco. ricorda che Ringu è un film Giapponese e andrebbe analizzato anche conoscendo meglio le vere radici del film. il concetto di horror che hanno in giappone è molto particolare.
Billabong
19-01-2004, 21:54
Originariamente inviato da spoonman
sul "mostrare" posso essere d'accordo (gore verbinski arriva dal mondo della pubblicità e la cosa si nota), ma sullo "spiegare" penso che molto risulti solo accennato e leggermente delineato. fatto sta che la maggior parte delle persone che conosco e che lo hanno visto lo hanno apprezzato solo dopo una seconda visione.
:confused: :confused:
romero gioca esclusivamente sulla metafora. il resto, è horror di buon livello ma è solo tutto ottimo contorno.
sinceramente non capisco quale ilarità fosse presente, cmq... se ti faceva ridere...
cosa che fa in realtà. ma probabilmente non hai fatto attenzione. il video, alla prima visione, viene mostrato solo fino ad un certo punto (l'apertura del pozzo). proprio per mascherare il fatto che il video, in realtà, continua e "dura" sette giorni; ovvero fino a quando la bambina non esce dallo schermo. Ogni giorno che passa si vede un ulteriore sequenza in cui la bambina esce dal pozzo e si avvicina allo schermo.
si ma non è prevedibile che questo abbia fatto scaturire un ciclo infinito per cui lei "non si fermerà mai". la bambina non si comporta in questo modo per desiderio di vendetta. lei, volente o nolente, è sempre stata causa di episodi nefasti e negativi. lei rappresenta una sorta di abnegazione irrazionale al male. e la videocassetta, il filmato, non sono altro che un'estrapolazione concreta di questo male. sono una sorta di veicolo per il "virus" che lei diffonde. In effetti, alla fine, quando la protagonista e il figlio copiano la videocassetta mostrano che ormai sono stati infettati, diventando nuovi promotori del "male" della ragazza. sono loro i nuovi "mostri".
no, ti ripeto, la bambina non cercava qualcuno che l'ascoltasse. cercava qualcuno che fosse "portatore sano" della suo insito desiderio di fare del male. la protagonista e il figlio diventano niente più e niente meno che i complici della bambina.
non importa il "come" o il "perchè". importa soltanto il "farlo"
io credo che qui le storie di fantasmi o poltergeist centrino ben poco. ricorda che Ringu è un film Giapponese e andrebbe analizzato anche conoscendo meglio le vere radici del film. il concetto di horror che hanno in giappone è molto particolare.
Interessante quello che dici, in effetti si presta a ulteriori considerazioni, ma questo mi dà l'impressione di una idea che nn sia stata sfruttata a fonda.
Ripeto, il film non è malvagio e il look è davvero molto bello, ma stento a trovarci quelle emozioni e quel senso di sconfinatezza che altri film del genere (alien, psycho, zombi) mi avevano dato.
Una cosa non ti posso passare: La notte dei morti viventi vive ben oltre la metafora. Tutti i film di quella saga sono un esempio di raffinatezza stilisitica che tutt'ora ha poco eguali. Non credo che continueremmo a guardarlo se fosse solo la sisntesi di un'epoca ormai finita!;)
spoonman
22-01-2004, 12:42
Originariamente inviato da Billabong
Una cosa non ti posso passare: La notte dei morti viventi vive ben oltre la metafora. Tutti i film di quella saga sono un esempio di raffinatezza stilisitica che tutt'ora ha poco eguali. Non credo che continueremmo a guardarlo se fosse solo la sisntesi di un'epoca ormai finita!;)
si ok, però converrai con me che la raffinatezza stilistica di cui parli, è un mezzo e non un fine. il fine era quello della denuncia sociale (come molte dei capolavori horror di quel periodo - last house on the left, texas chainsow... , ecc ecc). D'altronde, ne parlò lo stesso Romero, come documentato in "The American Nightmare".
purtroppo di film che partono e vengono sviluppati con questa filosofia non ce ne sono più. è per questo che i "capolavori" non esistono più. manca un substrato culturale di fondo: wes craven, david cronenberg, john carpenter... tutte persone che hanno avuto un altro approccio verso la cinematografia, rispetto a tutti gli attuali registi.
majin mixxi
22-01-2004, 12:46
avete visto Dark Water?
Ho poco tempo per rispondere: The Ring non mi piace e non mi ha fatto paura. D'altronde nemmeno l'originale mi ha detto granchè nonostante in questo alcune atmosfere siano date in modo migliore.
ALBIZZIE
22-01-2004, 13:19
qualcuno mi spiega, se c'è, il significato delle 'termografie' ?
dove si vedevano gli scheletri dei cavalli a dondolo etc...?
pensare che quando ho visto la stanzetta nella stalla, la bimba mi ha fatto tanta tenerezza. poverina.
:eek: :eek: :eek:
Originariamente inviato da spoonman
cmq, lo dissi già a suo tempo: l'ho trovato un horror molto valido per il modo in cui affronta la tematica del male. qui il personaggio della ragazza rappresenta il male irrazionale; quello che non ha una chiara ragione di esistere, se non quella di "iniettare" il proprio male e farlo perdurare.
a me è piaciuta molto come cosa.
A parer mio l'idea di fondo è molto valida, ma non mi piace lo svolgimento.
RenèBascè
22-01-2004, 13:27
Originariamente inviato da Italy
The Ring è spettacolare e mi è piaciuto da matti!
:eek:
http://www.darkhorizons.com/2002/ring/ring8.jpg
Ogni volta che rivedo quest'immagine mi vengono i brividiiiiiiiiiiii
:eek: :eek:
Chi è ?
Miriano Trevisan ?
:D
spoonman
22-01-2004, 17:41
Originariamente inviato da Nicky
A parer mio l'idea di fondo è molto valida, ma non mi piace lo svolgimento.
su molti punti infatti è un po' debole. alcune scelte stilistiche soprattutto: ha un po' l'andazzo del film che deve per forza vendere al cinema e a me questo ha dato abbastanza fastidio.
gioca molto sul contrasto razionale/irrazionale e questo secondo me è un punto molto positivo
la scena in cui lei analizza il video e poi si accorge che la mosca si concretizza nel reale, secondo me è una bella trovata. mi ha ricordato alcune cose di lynch
spoonman
22-01-2004, 17:45
aggiungo ancora che mi è piaciuto perchè mi ha lasciato molti spunti su cui pensare. principalmente è ciò che apprezzo in un film/libro.
ma la cosa può avvenire anche se il film non mi piace. ad esempio, mystic river non mi è affatto piaciuto, però mi ha fatto pensare parecchio. e l'averci ragionato sopra cmq è stato un modo per utilizzare in modo produttivo il mio tempo.
Billabong
22-01-2004, 20:59
Originariamente inviato da spoonman
si ok, però converrai con me che la raffinatezza stilistica di cui parli, è un mezzo e non un fine. il fine era quello della denuncia sociale (come molte dei capolavori horror di quel periodo - last house on the left, texas chainsow... , ecc ecc). D'altronde, ne parlò lo stesso Romero, come documentato in "The American Nightmare".
purtroppo di film che partono e vengono sviluppati con questa filosofia non ce ne sono più. è per questo che i "capolavori" non esistono più. manca un substrato culturale di fondo: wes craven, david cronenberg, john carpenter... tutte persone che hanno avuto un altro approccio verso la cinematografia, rispetto a tutti gli attuali registi.
Ok, sono d'accordo, è innegabile che l'horror abbia una valenza sociale molto più marcata degli generi per "costituzione", ma questo ci porta ad un'altro problema...
Zombi va ricordato per il messaggio o per come espone quel messaggio (o metafora)?
Se la stessa sceneggiatura fosse stata effidata a Michael Bay (o Neri Parenti:D ) qualcuno se lo sarebbe ricordato il film (precisazione: lo si sarebbe ricordato perchè la sceneggiatura e la situazione erano molto originali all'epoca, ma ovviamente questo è un altro discorso)??
Il fatto è che nell'arte la forma è tutto.
I Promessi Sposi, a livello di storia, svolgigemento dei fatti, non ha molto di più di un romanzo rosa, ma la spazialità dei personaggi, lo stile, la composizione e il gusto sono infinitamente maggiori.
In Zombi, al di là dell'idea (cmq originale) e delle implicazioni sociali innate nel racconto, credo sia lo stile il protagonista.
Per stile non intendo una ricerca formale esasperata (alla brian de palma, per intenderci) nè uno sfoggio di tecnica (ovvero uso completo e perfetto delle tecniche retoriche, narrative e visive proprie del medium) ma un misto di tecnica e inventiva, cretività, visionarietà (ispirazione, insomma).
Ciò si esplica nella resa del personaggio, nelle sue relazioni con gli altri, nel modo di mostrare una certa cosa, ecc. (il film, che riassume in sè le caratteritiche di molti media lascia molto spazio e la stessa catalogazione degli strumenti possibili è difficile) e questo cmq al di là del messaggio, della morale, della metafora o quello che è.
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