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View Full Version : Laurearsi costa caro poi il lavoro non arriva o è mal pagato


smeg47
14-01-2004, 13:52
http://www.corriere.it/speciali/2003/Cronache/nuove-italie/index.shtml

Cose arcinote...ma comunque interessanti

pierpo
14-01-2004, 14:07
confermo.
I miei hanno speso una barca di soldi per mantenermi alluniversita' fuori sede, e e' confortante sapere che un'idraulico con la terza media (con tutto rispetto al loro lavoro) riesce a avere un tenore di vita moooolto superiore la mio.

Bilancino
14-01-2004, 14:10
Il bello che dicono che i laurati sono molti, poi fanno le lauree brevi per favorire l'aumento. Prima al biennio a ing si ritiravano molti e ripegavano su economia ora sono tutti ing. Che contraddizione, invece di fare selezione fanno l'ooposto.

Ciao

lovaz
14-01-2004, 14:11
Originariamente inviato da pierpo
confermo.
I miei hanno speso una barca di soldi per mantenermi alluniversita' fuori sede, e e' confortante sapere che un'idraulico con la terza media (con tutto rispetto al loro lavoro) riesce a avere un tenore di vita moooolto superiore la mio.
Ma tu volevi andare a fare l'idraulico?
L'universita' non la si fa per prendere piu' soldi, ma per fare un lavoro gratificante, secondo me ;)

smeg47
14-01-2004, 14:12
Originariamente inviato da Bilancino
Il bello che dicono che i laurati sono molti, poi fanno le lauree brevi per favorire l'aumento. Prima al biennio a ing si ritiravano molti e ripegavano su economia ora sono tutti ing. Che contraddizione, invece di fare selezione fanno l'ooposto.

Ciao

Anche io penso che l'università debba creare una qualche selezione: è non è un discorso "elitario": semplicemente non trovo producente che una persona persegua una strada per la quale non è portata

pierpo
14-01-2004, 14:16
Originariamente inviato da lovaz
Ma tu volevi andare a fare l'idraulico?
L'universita' non la si fa per prendere piu' soldi, ma per fare un lavoro gratificante, secondo me ;)

:confused: :confused:
Non ho capito, comunque per me, la gratificazione econonomica e' importatante tanto quanto quella culturale.

andreasperelli
14-01-2004, 14:17
il problema che l'università è troppo lunga e troppo lontana dal mondo del lavoro...

ci si laurea a 26 anni dopo un casino di esami e si sa il 30% di quello che serve per lavorare! è chiaro che la laurea non può dare diritto a lavoro o ad uno stipendio migliore ma sicuramente si potrebbe migliorare il collegamento tra università e aziende.

lovaz
14-01-2004, 14:19
Volevo dire che se ti lamenti che l'idraulico prende di piu' puoi andare a farlo anche con la laurea :D
Personalmente preferisco un lavoro che mi piace a uno che paga bene, i prezzi li fa il mercato, se gli idraulici sono ben pagati evidentemente ce n'e' bisogno.

AnAndA
14-01-2004, 14:21
Forse questa cosa valeva prima della riforma.. ora il tempo medio di laurea non è di 7 anni ad ingegneria, ma di 3. ;)
Certamente, però, l'aura che circondava la professione già da 10 anni è svanita.. ora si è sottopagati e sfruttati, nè più nè meno che le altre categorie. ;)

gik25
14-01-2004, 14:21
Originariamente inviato da Bilancino
Il bello che dicono che i laurati sono molti, poi fanno le lauree brevi per favorire l'aumento. Prima al biennio a ing si ritiravano molti e ripegavano su economia ora sono tutti ing. Che contraddizione, invece di fare selezione fanno l'ooposto.

Ciao


Comunque ci tengo a precisare una cosa: i primi tre anni ero sempre qui sul forum e sono uscito con una media prossima al 27, (mi sono laureato con soli 5 mesi di ritardo)!

Ora lo bazzico appena (il forum) e mi ritrovo indietro di mesi e con una media inferiore al 20 di ESAMI NON REGISTRATI...


Ragazzi ammetto che col sito mi sto impegnando un tantino meno ma gli ultimi due anni sono letali: 9 esami l'anno con professori titolari, orale e scritto!!!!!

Sinceramente, in un campo così vasto e in rapida evoluzione come l'informatica non assumerei mai un ingegnere del vecchio stampo quando posso assumerne uno laureato col 3+2...

18 esami in più formano competenze molto varie e UTILI per una formazione generalista (scusate il gioco di parole)

Tutto diverso il discorso in altri ambiti (edile, idraulico, elettronico e molti altri)

Ma nel mio campo dove di analisi ce ne sbattiamo mentre Java, C#, linux, apache e JSP sono oro. è meglio, molto meglio, il 3+2

Bilancino
14-01-2004, 14:22
Originariamente inviato da gik25
Comunque ci tengo a precisare una cosa: i primi tre anni ero sempre qui sul forum e sono uscito con una media prossima al 27, (mi sono laureato con soli 5 mesi di ritardo)!

Ora lo bazzico appena (il forum) e mi ritrovo indietro di mesi e con una media inferiore al 20 di ESAMI NON REGISTRATI...


Ragazzi ammetto che col sito mi sto impegnando un tantino meno ma gli ultimi due anni sono letali: 9 esami l'anno con professori titolari, orale e scritto!!!!!

Sinceramente, in un campo così vasto e in rapida evoluzione come l'informatica non assumerei mai un ingegnere del vecchio stampo quando posso assumerne uno laureato col 3+2...

18 esami in più formano competenze molto varie e UTILI per una formazione generalista (scusate il gioco di parole)

Tutto diverso il discorso in altri ambiti (edile, idraulico, elettronico e molti altri)

Ma nel mio campo dove di analisi ce ne sbattiamo mentre Java, C#, linux, apache e JSP sono oro. è meglio, molto meglio, il 3+2

Guarda che il concetto del vecchio stampo non serve, se uno ha solide basi impari e ti evolvi..........

e ti dirò che un mio amico del vecchio stampo ha delle conoscenze che uno del nuovo o anche in due se le sognano.........Fa lavori per la wind da solo quando quelli del nuovo dovrebbero essere in 5 vista la complessita. Esperienza e bagaglio culturare fanno la differenza .

Ciao

Ciao

gpc
14-01-2004, 14:25
Volevo aprire una discussione simile... ma sulle mie considerazioni riguardo al comportamento dei ferrotramvieri oggi, degli operai metalmeccanici ieri, etc etc etc...
Voglio dire, chi è oggi che dovrebbe essere protetto? L'operaio che guadagna più di un laureato e che ad ogni richiesta di aumento ha uno sciopero pronto? Il ferrotramviere che ha un contratto firmato per 100 euro e rotti in più e non glieli danno al che può permettersi di andare contro tutte le regole degli scioperi e di civile convivenza danneggiando tutto il resto d'Italia? Gli allevatori che non vogliono le quote latte?
Io conosco molti laureati, quasi tutti purtroppo, che dopo anni di studi (una botta di conti: 5 di elementari, 3 di medie, 5 di superiori e almeno 5 di università, che fanno 18) sono costretti a lavorare GRATIS per degli anni prima di prendere uno stipendio.
Conosco gente laureata che non si può sposare perchè dopo aver avuto lauree con 110 e lode trovano solo un COCOCO che non garantisce assunzione al termine e sanno dove sbattere la testa.
Conosco laureati che implorano un impiego anche part-time in uno studio sottopagati perchè hanno un figlio da mantenere.
Conosco gente che a trent'anni e passa lavora in uno studio per 500 euro al mese, e nessuno fa scioperi per chiedere aumenti.
Conosco gente che ha lavorato gratuitamente per più di 5 anni prima di avere uno stipendio.
Ma forza, continuiamo a difendere l'aumento di 100 euro dei ferrotramvieri.
Ah, e smettiamola di andare tutti all'università o di studiare, tanto il tempo, le conoscienze, l'impegno e gli investimenti fatti non rendono. Meglio fare il ferrotramviere.

SaMu
14-01-2004, 14:26
Originariamente inviato da AnAndA
Forse questa cosa valeva prima della riforma.. ora il tempo medio di laurea non è di 7 anni ad ingegneria, ma di 3. ;)
Certamente, però, l'aura che circondava la professione già da 10 anni è svanita.. ora si è sottopagati e sfruttati, nè più nè meno che le altre categorie. ;)

Che paga "giusta" prendi come riferimento, per dire "sottopagati"? :p

Xfree
14-01-2004, 14:27
Originariamente inviato da AnAndA
Forse questa cosa valeva prima della riforma.. ora il tempo medio di laurea non è di 7 anni ad ingegneria, ma di 3. ;)


mi spiace ma non sono d'accordo...quello che hai indicato tu come tre anni non è il tempo medio ma è la durata dell'intero corso; certo...ci sono persone che riescono ad uscire in 3 anni, ma la maggior parte mediamente due anni li perdono...quindi invece di essere 7 anni il tempo scende a 4/5 anni...ma 3 proprio a parte rari casi (beato chi ce la fa) non credo proprio

gpc
14-01-2004, 14:28
Originariamente inviato da AnAndA
Forse questa cosa valeva prima della riforma.. ora il tempo medio di laurea non è di 7 anni ad ingegneria, ma di 3. ;)

Veh, come no, se chiami laurea quel diplomino striminzito che ti danno dopo tre anni, se non conti che gli esami contengono un terzo del programma di quelli precedenti, se non tieni presente che il livello dei corsi si è abbassato almeno del 50%, se ignori il fatto che gli esami sono delle baggianate a confronto degli esami pre-riforma, beh, sì, ti puoi laureare tranquillamente in tre anni.

gpc
14-01-2004, 14:30
Originariamente inviato da SaMu
Che paga "giusta" prendi come riferimento, per dire "sottopagati"? :p

Forse la paga di un ing. vecchio ordinamento... ma anche qui si è dimenticato di ricordare che dopo i tre anni non è altro, in sostanza, che poco meno di un perito come uscivano dagli istituti tecnici una decina d'anni fa.

mrmic
14-01-2004, 14:30
Originariamente inviato da lovaz

L'universita' non la si fa per prendere piu' soldi, ma per fare un lavoro gratificante, secondo me ;)

Magari fosse così! Il succo dell'articolo è proprio il contrario, e sono d'accordo quasi in toto con quanto scritto.

Ma:

All'ingresso però un 110 e lode non vale uno stipendio più alto: secondo una ricerca realizzata da Od&M Consulting su 180 aziende per il 77% delle imprese il voto del neolaureato è praticamente ininfluente e il 66% non bada nemmeno all'autorevolezza della facoltà di uscita.

Che il voto non conti è una mezza verità; ci sono corsi e concorsi a cui non si può accedere senza un voto superiore,minimo, al 105. Ed alcuni di questi, vedi il concorso di diplomazia, che non ha requisiti di voto ma che cmq ti permette di avere un bonus sul risultato finale calcolato in punti, ti aprono le strade al mondo del lavoro.

Io con la mia laurea per ora mi ci soffio il naso, ne sono contento, ma non mi basta. Servono altri soldi e specializzazioni. Forse anche perchè è una laurea piuttosto generica, scienze politiche. Ma per avere ulteriore formazione, spendo. E qui ci si può riattaccare il discorso votazione tesi, in quanto borse di studio o assegni universitari me li sogno...

scusate lo sconforto

Bilancino
14-01-2004, 14:30
Originariamente inviato da gpc
Veh, come no, se chiami laurea quel diplomino striminzito che ti danno dopo tre anni, se non conti che gli esami contengono un terzo del programma di quelli precedenti, se non tieni presente che il livello dei corsi si è abbassato almeno del 50%, se ignori il fatto che gli esami sono delle baggianate a confronto degli esami pre-riforma, beh, sì, ti puoi laureare tranquillamente in tre anni.

Oltre ai programmi, quello che si è perso è l'apertura mentale che un corso serio e rigoroso dava. Ora tutto scorre in binari e se si esce fuori si è spiazzati..............

Ciao

pierpo
14-01-2004, 14:30
Originariamente inviato da gpc
Volevo aprire una discussione simile... ma sulle mie considerazioni riguardo al comportamento dei ferrotramvieri oggi, degli operai metalmeccanici ieri, etc etc etc...
Voglio dire, chi è oggi che dovrebbe essere protetto? L'operaio che guadagna più di un laureato e che ad ogni richiesta di aumento ha uno sciopero pronto? Il ferrotramviere che ha un contratto firmato per 100 euro e rotti in più e non glieli danno al che può permettersi di andare contro tutte le regole degli scioperi e di civile convivenza danneggiando tutto il resto d'Italia? Gli allevatori che non vogliono le quote latte?
Io conosco molti laureati, quasi tutti purtroppo, che dopo anni di studi (una botta di conti: 5 di elementari, 3 di medie, 5 di superiori e almeno 5 di università, che fanno 18) sono costretti a lavorare GRATIS per degli anni prima di prendere uno stipendio.
Conosco gente laureata che non si può sposare perchè dopo aver avuto lauree con 110 e lode trovano solo un COCOCO che non garantisce assunzione al termine e sanno dove sbattere la testa.
Conosco laureati che implorano un impiego anche part-time in uno studio sottopagati perchè hanno un figlio da mantenere.
Conosco gente che a trent'anni e passa lavora in uno studio per 500 euro al mese, e nessuno fa scioperi per chiedere aumenti.
Conosco gente che ha lavorato gratuitamente per più di 5 anni prima di avere uno stipendio.
Ma forza, continuiamo a difendere l'aumento di 100 euro dei ferrotramvieri.
Ah, e smettiamola di andare tutti all'università o di studiare, tanto il tempo, le conoscienze, l'impegno e gli investimenti fatti non rendono. Meglio fare il ferrotramviere.


Quanto hai ragione.
Purtroppo nel comune pensare, uno con la terza media non ha la possibilita' di difendersi (ed e' quindi difeso da tutti gli altri); uno con la laurea invece, nel pensare comune, si puo' difendere da solo, e prende le inculate :(:(:(

smeg47
14-01-2004, 14:31
Vediamo di fare un minisondaggio per i laureati

Quale è stato il vostro primo stipendio e con che tipo di contratto ?

andreasperelli
14-01-2004, 14:31
Originariamente inviato da gpc

Ah, e smettiamola di andare tutti all'università o di studiare, tanto il tempo, le conoscienze, l'impegno e gli investimenti fatti non rendono. Meglio fare il ferrotramviere.

Gli stipendi sono fatti dal mercato... se ti sei laureato in giurisprudenza e non trovi lavoro, hai fatto male a laurearti in giurisprudenza, punto. Quando hai scelto la facolta sapevi che sarebbe stato difficile lavorare con quella laurea, ma hai accettato il rischio altrimenti potevi fare l'idraulico...

Io mi sono laureato in economia aziendale è NON è stato facile trovare un lavoro, anche adesso so che un idraulico guadagna più di me, ma non mi lamento perché è quello che ho scelto.

gpc
14-01-2004, 14:34
Originariamente inviato da Bilancino
Oltre ai programmi, quello che si è perso è l'apertura mentale che un corso serio e rigoroso dava. Ora tutto scorre in binari e se si esce fuori si è spiazzati..............

Ciao

Ohi... parlare dell'apertura mentale degli ingegneri è sempre calpestare un terreno minato :D :D ... comunque sì, senza dubbio tutto si è ridotto ad un livello da scuola superiore sconcertante... formulina --> problemino, problemino --> formulina.
Tutto ciò ovviamente nella deviata logica del mondo dell'istruzione italiano secondo cui ad un drastico abbassamento del livello dell'istruzione delle scuole non può fare altro che seguire un altrettanto drastico calo del livello dell'istruzione universitaria onde evitare ingolfamenti.
Come dicevo in una discussione simile con la mia ragazza poco tempo fa, oggi si danno tante conoscienze specifiche ma sempre meno cultura.

AnAndA
14-01-2004, 14:35
Originariamente inviato da Xfree
mi spiace ma non sono d'accordo...quello che hai indicato tu come tre anni non è il tempo medio ma è la durata dell'intero corso; certo...ci sono persone che riescono ad uscire in 3 anni, ma la maggior parte mediamente due anni li perdono...quindi invece di essere 7 anni il tempo scende a 4/5 anni...ma 3 proprio a parte rari casi (beato chi ce la fa) non credo proprio

Ho conferme che si viene "spinti" a finire in 3 anni. Ed è immensamente difficile non riuscirci. ;)

Originariamente inviato da gpc
Veh, come no, se chiami laurea quel diplomino striminzito che ti danno dopo tre anni, se non conti che gli esami contengono un terzo del programma di quelli precedenti, se non tieni presente che il livello dei corsi si è abbassato almeno del 50%, se ignori il fatto che gli esami sono delle baggianate a confronto degli esami pre-riforma, beh, sì, ti puoi laureare tranquillamente in tre anni.

Non lo ignoro e non lo nego, appunto. E ci si laurea in 3 anni anche per i motivi che hai citato. E si chiama Laurea in Ingegneria.

Originariamente inviato da SaMu
Che paga "giusta" prendi come riferimento, per dire "sottopagati"? :p

Coetanei laureati in altre discipline o stesse ma con potenti "ammanicamenti". :p

Ma perchè quotate tutti me? :confused:

lovaz
14-01-2004, 14:38
Originariamente inviato da andreasperelli
Gli stipendi sono fatti dal mercato... se ti sei laureato in giurisprudenza e non trovi lavoro, hai fatto male a laurearti in giurisprudenza, punto. Quando hai scelto la facolta sapevi che sarebbe stato difficile lavorare con quella laurea, ma hai accettato il rischio altrimenti potevi fare l'idraulico...

Io mi sono laureato in economia aziendale è NON è stato facile trovare un lavoro, anche adesso so che un idraulico guadagna più di me, ma non mi lamento perché è quello che ho scelto.
Come non quotare :)

Comunque non potete dire che "le lauree di adesso sono di 3 anni, quelle vecchie di 7": provate a fare il 3+2, e magari il 3+2+3 (magari...), vedrete che non insegnano solo cacca...
io sto parlando comunque di lauree che danno certe garanzie (io faccio informatica), non scienze politiche

gpc
14-01-2004, 14:38
Originariamente inviato da andreasperelli
Gli stipendi sono fatti dal mercato... se ti sei laureato in giurisprudenza e non trovi lavoro, hai fatto male a laurearti in giurisprudenza, punto. Quando hai scelto la facolta sapevi che sarebbe stato difficile lavorare con quella laurea, ma hai accettato il rischio altrimenti potevi fare l'idraulico...


Sicuro, ma evidentemente gli stipendi di altre categorie non sono fatte dal mercato ma dai paraculamenti politici nei quali si adagiano.
D'altra parte, perchè un datore di lavoro dovrebbe assumere un laureato e pagarlo come dovrebbe essere pagato un laureato e non fruttarlo peggio di un animale da soma se nessuno lo obbliga, se nessuno può fare niente?


Io mi sono laureato in economia aziendale è NON è stato facile trovare un lavoro, anche adesso so che un idraulico guadagna più di me, ma non mi lamento perché è quello che ho scelto.

Ma io non parlo di fatica a trovare lavoro, io parlo di impossibilità di trovare un lavoro pagato, un lavoro pagato dignitosamente. Magari tu hai trovato un lavoro, ma se per cinque anni ti avessero pagato 200 euro che avresti fatto?
Una mia amica, laureata non mi ricordo in cosa sinceramente, sai quanto prende al mese? Attorno a 100 euro. Trovami una categoria che prenda uguale. Un marocchino prende di più.
E sai perchè non cambia? Primo, perchè il lavoro le piace, secondo perchè prima l'avevano messa ad aprire le buste in un ufficio, terzo perchè un altro non lo trova. Capisci?

Xfree
14-01-2004, 14:39
Originariamente inviato da AnAndA
Ho conferme che si viene "spinti" a finire in 3 anni. Ed è immensamente difficile non riuscirci. ;)


non si può fare un discorso generico perché ogni facoltà è diversa così come sono diversi i professori

lovaz
14-01-2004, 14:39
Originariamente inviato da gpc
Come dicevo in una discussione simile con la mia ragazza poco tempo fa, oggi si danno tante conoscienze specifiche ma sempre meno cultura.
Vero, si danno tante conosc I enze, non c'e' piu' la cultura di una volta
:D ;)

Nicky
14-01-2004, 14:40
Secondo me il vero problema dell'università è il fatto che manca la pratica o è troppo poca.
E' normale che una persona agli inizi di carriera non possa avere uno stipendio elevato: nel mondo del lavoro devi saperti distinguere dalla massa o accontentarti di quello che prendi.

mrmic
14-01-2004, 14:40
Originariamente inviato da andreasperelli
Gli stipendi sono fatti dal mercato... se ti sei laureato in giurisprudenza e non trovi lavoro, hai fatto male a laurearti in giurisprudenza, punto. Quando hai scelto la facolta sapevi che sarebbe stato difficile lavorare con quella laurea, ma hai accettato il rischio altrimenti potevi fare l'idraulico...

Io mi sono laureato in economia aziendale è NON è stato facile trovare un lavoro, anche adesso so che un idraulico guadagna più di me, ma non mi lamento perché è quello che ho scelto.

Complimenti, però ti porto un esempio su cui riflettere.
Ci sono aziende che prefriscono assumere personale non laureato per dargli uno stipendio inferiore. Tanto la mansione che richiedono non ha bisogno di conoscienze particolari. A questo punto, il ragazzo, laureato ( e incazzato) se la prende nel di dietro perchè pur avendo i requisiti si vede scavalcato da chi costa meno. E questo sempre per il solito discorso che oggi come oggi ci si accontenta.

lovaz
14-01-2004, 14:42
Originariamente inviato da mrmic
Complimenti, però ti porto un esempio su cui riflettere.
Ci sono aziende che prefriscono assumere personale non laureato per dargli uno stipendio inferiore. Tanto la mansione che richiedono non ha bisogno di conoscienze particolari. A questo punto, il ragazzo, laureato ( e incazzato) se la prende nel di dietro perchè pur avendo i requisiti si vede scavalcato da chi costa meno. E questo sempre per il solito discorso che oggi come oggi ci si accontenta.
Infatti la paga la fa il lavoro, non il lavoratore

smeg47
14-01-2004, 14:42
Azz...nessuno dice quanto è stato il primo stipendio.....maledetti capitalisti!!! :D

Bilancino
14-01-2004, 14:42
Originariamente inviato da Nicky
Secondo me il vero problema dell'università è il fatto che manca la pratica o è troppo poca.
E' normale che una persona agli inizi di carriera non possa avere uno stipendio elevato: nel mondo del lavoro devi saper distinguerti dalla massa o accontentarti di quello che prendi.

Il problema ma mancano delle regolamentazioni sulle categorie, i tanti contratti disponibili favoriscono il lavoro a basso reddito........

Ciao

Xfree
14-01-2004, 14:44
Originariamente inviato da smeg47
Azz...nessuno dice quanto è stato il primo stipendio.....maledetti capitalisti!!! :D

io ancora sono ..:: STuDio iN PRoGReSS ::.. :stordita:

pierpo
14-01-2004, 14:44
Originariamente inviato da smeg47
Azz...nessuno dice quanto è stato il primo stipendio.....maledetti capitalisti!!! :D

1 milione e 800 mila scarsi ( di lire ovviamente).

AnAndA
14-01-2004, 14:45
Originariamente inviato da smeg47
Azz...nessuno dice quanto è stato il primo stipendio.....maledetti capitalisti!!! :D

22000 Netti.
Ma avevo già 6 anni di esperienza.

smeg47
14-01-2004, 14:47
Originariamente inviato da AnAndA
22000 Netti.
Ma avevo già 6 anni di esperienza.


22 mila lire al mese??

:D


Scherzo.....6 anni nel senso che lavoravi mentre studiavi??

gpc
14-01-2004, 14:50
Originariamente inviato da Nicky
Secondo me il vero problema dell'università è il fatto che manca la pratica o è troppo poca.
E' normale che una persona agli inizi di carriera non possa avere uno stipendio elevato: nel mondo del lavoro devi saperti distinguere dalla massa o accontentarti di quello che prendi.

Nicky, ma come definisci gli "inizi di carriera"?
Una persona laureata da 5 anni ti pare agli inizi di carriera?
Distinguere dalla massa... spesso non è permesso. Vedo esempi attorno a me tutti i giorni...
Voglio dire, inoltre, si stabilisce una pensione minima. Beh, ed è ammissibile che ci siano stipendi al di sotto?
E poi, ripeto, uno inizia a lavorare dopo le medie come, mettiamo operaio. Prende poco poi fa carriera e arriva attorno ai 35 che assieme ad un'altra persona che lavora può mettere su famiglia.
Prendiamo uno che decide di fare l'università. Finisce gli studi attorno ai 25 anni, per 3 o 4 anni fa lavori da fame, sottopagati, umilianti a volte, poi magari trova un contratto e inizia a 30 anni con uno stipendio generalmente più basso di quando non abbia una persona che ha iniziato a lavorare quando ne aveva 18. Quando può farsi una famiglia questa persona? A 40 anni? Ma ti pare giusto?
Comunque quello che mi fa incazzare è che, per esempio, davanti ai medici che devono fare pratica per cinque anni e rotti senza stipendio dopo una università che notoriamente dura 7 o più anni, nessuno li difende. Verso chi vuole 100 euro in più su 1500 facendo il ferrotramviere... ah no, si tira giù il mondo!
Con questo vorrei precisare che non faccio un discorso sulla qualità o sulla dignità del lavoro: qualunque lavoro ha la stessa dignità, ma questo non vuol dire che tutti i lavori siano uguali. Giusto a scanso di equivoci...

pierpo
14-01-2004, 14:53
Originariamente inviato da pierpo
Quanto hai ragione.
Purtroppo nel comune pensare, uno con la terza media non ha la possibilita' di difendersi (ed e' quindi difeso da tutti gli altri); uno con la laurea invece, nel pensare comune, si puo' difendere da solo, e prende le inculate :(:(:(

mi quoto

Nicky
14-01-2004, 14:55
Originariamente inviato da gpc

Una mia amica, laureata non mi ricordo in cosa sinceramente, sai quanto prende al mese? Attorno a 100 euro. Trovami una categoria che prenda uguale. Un marocchino prende di più.
E sai perchè non cambia? Primo, perchè il lavoro le piace, secondo perchè prima l'avevano messa ad aprire le buste in un ufficio, terzo perchè un altro non lo trova. Capisci?

Mi sembra un po' troppo poco 100 euro al mese, prendi di più in un'impresa di pulizie.
Che lavoro fa? :confused:

mrmic
14-01-2004, 14:56
Originariamente inviato da lovaz
Infatti la paga la fa il lavoro, non il lavoratore

E quindi? Vogliamo che studi solo chi può o chi ha dei veri interessi culturali e basta? tanto il mercato "chiama" solo chi gli pare?

smeg47
14-01-2004, 14:56
Originariamente inviato da gpc
Nicky, ma come definisci gli "inizi di carriera"?
Una persona laureata da 5 anni ti pare agli inizi di carriera?
Distinguere dalla massa... spesso non è permesso. Vedo esempi attorno a me tutti i giorni...
Voglio dire, inoltre, si stabilisce una pensione minima. Beh, ed è ammissibile che ci siano stipendi al di sotto?
E poi, ripeto, uno inizia a lavorare dopo le medie come, mettiamo operaio. Prende poco poi fa carriera e arriva attorno ai 35 che assieme ad un'altra persona che lavora può mettere su famiglia.
Prendiamo uno che decide di fare l'università. Finisce gli studi attorno ai 25 anni, per 3 o 4 anni fa lavori da fame, sottopagati, umilianti a volte, poi magari trova un contratto e inizia a 30 anni con uno stipendio generalmente più basso di quando non abbia una persona che ha iniziato a lavorare quando ne aveva 18. Quando può farsi una famiglia questa persona? A 40 anni? Ma ti pare giusto?
Comunque quello che mi fa incazzare è che, per esempio, davanti ai medici che devono fare pratica per cinque anni e rotti senza stipendio dopo una università che notoriamente dura 7 o più anni, nessuno li difende. Verso chi vuole 100 euro in più su 1500 facendo il ferrotramviere... ah no, si tira giù il mondo!
Con questo vorrei precisare che non faccio un discorso sulla qualità o sulla dignità del lavoro: qualunque lavoro ha la stessa dignità, ma questo non vuol dire che tutti i lavori siano uguali. Giusto a scanso di equivoci...

Mi permetto solo un piccolo appunto sul discorso medici: a quanto ne so, la specialità viene retribuita (intorno ai 900 euro, ma dovrei chiedere ad un conoscente) e poi, finita la specialità, hai molte possibilità di trovare un lavoro con uno stipendio disccreto (cioè > 2000€)

lovaz
14-01-2004, 14:59
Originariamente inviato da mrmic
E quindi? Vogliamo che studi solo chi può o chi ha dei veri interessi culturali e basta? tanto il mercato "chiama" solo chi gli pare?
Ma scusa, se l'azienda ha bisogno di un perito perche' la paga dovrebbe cambiare a seconda se hai la laurea o no? La paga sara' da perito, se vuoi essere pagato di piu' cerca altrove

gpc
14-01-2004, 15:01
Originariamente inviato da Nicky
Mi sembra un po' troppo poco 100 euro al mese, prendi di più in un'impresa di pulizie.
Che lavoro fa? :confused:

Giornalista. Scrive per tre quotidiani di cui uno nazionale.
Da un anno ormai... spera di avere il passaggio quanto prima non so come si chiama, praticamente di entrare a far parte di una redazione e prendere un po' di più.

gpc
14-01-2004, 15:03
Originariamente inviato da lovaz
Ma scusa, se l'azienda ha bisogno di un perito perche' la paga dovrebbe cambiare a seconda se hai la laurea o no? La paga sara' da perito, se vuoi essere pagato di piu' cerca altrove

Cerca altrove... la fai facile...

lovaz
14-01-2004, 15:05
Originariamente inviato da gpc
Cerca altrove... la fai facile...
E allora ti accontenti della paga da perito

mrmic
14-01-2004, 15:05
Originariamente inviato da lovaz
Ma scusa, se l'azienda ha bisogno di un perito perche' la paga dovrebbe cambiare a seconda se hai la laurea o no? La paga sara' da perito, se vuoi essere pagato di piu' cerca altrove

Nota zienda di servizi ha due ragazzi sotto contratto a tempo determinato che rientrano in graduatoria per essere assunti definitivamente l'anno successivo. Uno laureato e uno non laureato. Passa l'anno e assumono: prendono quello che gli costa di meno

gpc
14-01-2004, 15:05
Originariamente inviato da smeg47
Mi permetto solo un piccolo appunto sul discorso medici: a quanto ne so, la specialità viene retribuita (intorno ai 900 euro, ma dovrei chiedere ad un conoscente) e poi, finita la specialità, hai molte possibilità di trovare un lavoro con uno stipendio discreto (cioè > 2000€)

Ma a me va bene se uno dopo 10 anni di lavoro arriva ad uno stipendio che gli permetta di campare, ma il problema è che uno laureato inizia a lavorare quasi a trent'anni ormai!

AnAndA
14-01-2004, 15:06
Originariamente inviato da smeg47
22 mila lire al mese??

:D


Scherzo.....6 anni nel senso che lavoravi mentre studiavi??

22000 euro l'anno!!!! :D
Si, ho quasi sempre lavorato. ;)

gpc
14-01-2004, 15:07
Originariamente inviato da lovaz
E allora ti accontenti della paga da perito

Allora puoi anche andare a fare l'accattone... ma che discorsi...:rolleyes:

smeg47
14-01-2004, 15:07
Originariamente inviato da gpc
Ma a me va bene se uno dopo 10 anni di lavoro arriva ad uno stipendio che gli permetta di campare, ma il problema è che uno laureato inizia a lavorare quasi a trent'anni ormai!


Volevo solo mettere in evidenza che la situazione dei medici non è così tragica :D

Nicky
14-01-2004, 15:08
Originariamente inviato da gpc
Nicky, ma come definisci gli "inizi di carriera"?
Una persona laureata da 5 anni ti pare agli inizi di carriera?
Distinguere dalla massa... spesso non è permesso. Vedo esempi attorno a me tutti i giorni...
Voglio dire, inoltre, si stabilisce una pensione minima. Beh, ed è ammissibile che ci siano stipendi al di sotto?
E poi, ripeto, uno inizia a lavorare dopo le medie come, mettiamo operaio. Prende poco poi fa carriera e arriva attorno ai 35 che assieme ad un'altra persona che lavora può mettere su famiglia.
Prendiamo uno che decide di fare l'università. Finisce gli studi attorno ai 25 anni, per 3 o 4 anni fa lavori da fame, sottopagati, umilianti a volte, poi magari trova un contratto e inizia a 30 anni con uno stipendio generalmente più basso di quando non abbia una persona che ha iniziato a lavorare quando ne aveva 18. Quando può farsi una famiglia questa persona? A 40 anni? Ma ti pare giusto?


Una persona laureata non ha le basi PRATICHE che ha una persona che lavora da molti più anni, quindi è agli inizi della carriera. La teoria spesso è troppo lontana dalla realtà effettiva: senza offesa per chi si spacca il culo sui libri.
Comunque sono anche un genere di lavoro diverso: stare seduto a una scrivania è sicuramente ben diverso che caricare un camion per 12 ore al giorno, quindi non puoi pretendere che li stipendi siano simili.
Nel primo lavoro ti stanchi ovviamente (anche io sto in ufficio tutto il giorno quindi lo so per esperienza), nel secondo però la stanchezza è fisica e non solo mentale, col tempo ne risenti.
Inoltre come dicevi anche tu riguardo la tua amica: è laureata per cui si può rifiutare di aprire buste in ufficio un diplomato accetta anche quello.
Se non parti dal fondo non puoi arrivare in alto.

andreasperelli
14-01-2004, 15:09
Originariamente inviato da gpc
Giornalista. Scrive per tre quotidiani di cui uno nazionale.
Da un anno ormai... spera di avere il passaggio quanto prima non so come si chiama, praticamente di entrare a far parte di una redazione e prendere un po' di più.

Scusa GPC ma cosa vuoi dimostrare...?

te lo ripeto: il prezzo lo fa il mercato, se alla tua amica danno solo 100 euro vuol dire che non hanno paura di perderla in quanto ne trovano altre 1000 come lei... non puoi obbligare nessuno a pagarla di più.

Poi è chiaro che ci sono raccomandati, ordini protetti (tipo notai) e tante altre merdate che esulano dalle leggi di mercato.

Per quei poveracci a cui si applicano le regole di mercato invece le cose vanno come all'amica tua... :(

Nicky
14-01-2004, 15:09
Originariamente inviato da gpc
Giornalista. Scrive per tre quotidiani di cui uno nazionale.
Da un anno ormai... spera di avere il passaggio quanto prima non so come si chiama, praticamente di entrare a far parte di una redazione e prendere un po' di più.

Mah a me pare moltoooo strano: credo che se li denunciasse avrebbe ragione lei.

lovaz
14-01-2004, 15:10
Originariamente inviato da gpc
Allora puoi anche andare a fare l'accattone... ma che discorsi...:rolleyes:
L'hai voluta la laurea?... :sofico:

lovaz
14-01-2004, 15:11
Originariamente inviato da mrmic
Nota zienda di servizi ha due ragazzi sotto contratto a tempo determinato che rientrano in graduatoria per essere assunti definitivamente l'anno successivo. Uno laureato e uno non laureato. Passa l'anno e assumono: prendono quello che gli costa di meno
Scusa la mia ignoranza, ma...
un'azienda e' obbligata a pagare di piu' i laureati?

gpc
14-01-2004, 15:12
Originariamente inviato da Nicky
Una persona laureata non ha le basi PRATICHE che ha una persona che lavora da molti più anni, quindi è agli inizi della carriera. La teoria spesso è troppo lontana dalla realtà effettiva:
senza offesa per chi si spacca il culo sui libri.


E' quello che ho sempre sostenuto... l'università italiana è uno schifo...


Comunque sono anche un genere di lavoro diverso: stare seduto a una scrivania è sicuramente ben diverso che caricare un camion per 12 ore al giorno, quindi non puoi pretendere che li stipendi siano simili.
Nel primo lavoro ti stanchi ovviamente (anche io sto in ufficio tutto il giorno quindi lo so per esperienza), nel secondo però la stanchezza è fisica e non solo mentale, col tempo ne risenti.


Assolutamente.
Ma c'è anche da dire che mentre il lavoro di scaricare pacchi lo può fare sia il non laureato che il laureato, il lavoro di fare un progetto e prendersi delle responsabilità, magari, per la costruzione di un ponte, il laureato (dovrebbe) saperlo fare e il non laureato no.


Inoltre come dicevi anche tu riguardo la tua amica: è laureata per cui si può rifiutare di aprire buste in ufficio un diplomato accetta anche quello.
Se non parti dal fondo non puoi arrivare in alto.

Ma io non sto mica dicendo che non si debba partire dal fondo!
Io sto dicendo due cose fondamentalmente:
1- il fondo non può essere uguale per laureato e non laureato, altrimenti gli studi non servono ad una mazza;
2- non è concepibile che si facciano rivendicazioni sui 100 euro in più per i ferrotramvieri (solo per prendere un esempio attuale) quando la situazione dei neolaureati in italia è tale che non hanno nessuna tutela.

gpc
14-01-2004, 15:14
Originariamente inviato da Nicky
Mah a me pare moltoooo strano: credo che se li denunciasse avrebbe ragione lei.

E' pagata ad articoli pubblicati secondo il tariffario nazionale per la sua posizione nella redazione (o meglio, fuori dalla redazione).

gpc
14-01-2004, 15:14
Originariamente inviato da andreasperelli
Scusa GPC ma cosa vuoi dimostrare...?

te lo ripeto: il prezzo lo fa il mercato, se alla tua amica danno solo 100 euro vuol dire che non hanno paura di perderla in quanto ne trovano altre 1000 come lei... non puoi obbligare nessuno a pagarla di più.


Allora perchè un operaio può obbligare a farsi dare 100 euro in più?


Poi è chiaro che ci sono raccomandati, ordini protetti (tipo notai) e tante altre merdate che esulano dalle leggi di mercato.

Per quei poveracci a cui si applicano le regole di mercato invece le cose vanno come all'amica tua... :(

Ma ti piace? Ti pare giusto? Ti va bene?

andreasperelli
14-01-2004, 15:20
Originariamente inviato da gpc
Allora perchè un operaio può obbligare a farsi dare 100 euro in più?



Ma ti piace? Ti pare giusto? Ti va bene?

Un operaio non può obbligare nessuno infatti! se un'operaio in un azienda va dal datore di lavoro e gli chiede cento euro in più secondo te il datore di lavoro è obbligato?

altro caso per le grandi aziende sindacalizzate, ma anche lì non mi sembra che gli aumenti abbondano...

Non mi va bene che ci siano categorie che escono dalle leggi di mercato
Non mi va bene che lo stato non aiuti il cittadino ad avere una formazione il più possibile rispondente alle richieste del mercato

Se poi il sistema di mercato mi piaccia o no questo è un altro discorso... diciamo che c'è e lo accetto.

mrmic
14-01-2004, 15:22
Originariamente inviato da lovaz
Scusa la mia ignoranza, ma...
un'azienda e' obbligata a pagare di piu' i laureati?

No, non sempre, ma in molte aziende i livelli dipendono anche dalle qualifiche che hai, quindi..

gpc
14-01-2004, 15:24
Originariamente inviato da andreasperelli
Un operaio non può obbligare nessuno infatti! se un'operaio in un azienda va dal datore di lavoro e gli chiede cento euro in più secondo te il datore di lavoro è obbligato?


Se un operaio inizia a lavorare prende mooooolto di più di quanto non prenda normalmente un laureato che inizia a fare un lavoro da laureato. Ti pare giusto? E perchè è così, secondo te?


altro caso per le grandi aziende sindacalizzate, ma anche lì non mi sembra che gli aumenti abbondano...


Come no... infatti non ci sono mai scioperi...


Non mi va bene che ci siano categorie che escono dalle leggi di mercato


Ma questo mercato è la tua religione?


Non mi va bene che lo stato non aiuti il cittadino ad avere una formazione il più possibile rispondente alle richieste del mercato
Se poi il sistema di mercato mi piaccia o no questo è un altro discorso... diciamo che c'è e lo accetto.

Io lo accetto perchè c'è ma non mi va bene, non lo ritengo corretto, giusto nè tanto meno dignitoso.

smeg47
14-01-2004, 15:26
Originariamente inviato da gpc
Se un operaio inizia a lavorare prende mooooolto di più di quanto non prenda normalmente un laureato che inizia a fare un lavoro da laureato. Ti pare giusto? E perchè è così, secondo te?




Questo non è vero...il problema è che chi cerca operai spesso nonncerca laureati

smeg47
14-01-2004, 15:27
Originariamente inviato da gpc




Ma questo mercato è la tua religione?



:eek: :eek:
non sarai mica diventato comunista!!! :D

BadMirror
14-01-2004, 15:28
Originariamente inviato da Nicky
Una persona laureata non ha le basi PRATICHE che ha una persona che lavora da molti più anni, quindi è agli inizi della carriera. La teoria spesso è troppo lontana dalla realtà effettiva: senza offesa per chi si spacca il culo sui libri.


Scusa ma è un discorso che sinceramente non capisco. Le basi pratiche di che? Del lavoro in sè stesso (concetto generale) ok, ma se uno si laurea in ingegneria, medicina, biologia, giurisprudenza e altre chi sarebbe quello che non ha fatto l'università e che fa il lavoro che dovrebbe (metto il condizionale) fare lui? A meno che alle superiore già non ti diano l'abilitazione a fare i chirurghi o a costruire ponti o a fare l'avvocato. Poi è chiaro che se uno si laurea in informatica e fa il commesso in negozio o altri lavori per cui non c'è bisogno di una laurea di sicuro avrà meno esperienza di chi lo fa da anni, ma se c'è bisogno di progettare il software per un attrezzo medico o per una macchina industriale o altro credi che uno che non ha fatto l'università ne sia in grado?
L'università serve eccome il fatto che poi il lavoro scarseggi è certo un problema ma non vedo cosa c'entri l'univ, è inutile girarci intorno, se uno vuole fare certe cose c'è bisogno non tanto del pezzo di carta ma dei corsi che gli insegnino a fare il suo mestiere.
;)

gpc
14-01-2004, 15:28
Originariamente inviato da smeg47
Questo non è vero...il problema è che chi cerca operai spesso nonncerca laureati

Se non mi sbaglio, un operaio ha un minimo stabilito per legge. Un neolaureato che ha bisogno di lavorare e va in uno studio, no.
O no?

gpc
14-01-2004, 15:29
Originariamente inviato da smeg47
:eek: :eek:
non sarai mica diventato comunista!!! :D

No no, tranquo, la fine del mondo è ancora lontana :O

smeg47
14-01-2004, 15:30
Originariamente inviato da gpc
Se non mi sbaglio, un operaio ha un minimo stabilito per legge. Un neolaureato che ha bisogno di lavorare e va in uno studio, no.
O no?


Intendevo dire che se un lauerato ed un operaio vengono assunti da un'azienda, il laureato avrà un inquadramento di livello superiore

gpc
14-01-2004, 15:31
Originariamente inviato da BadMirror
Scusa ma è un discorso che sinceramente non capisco. Le basi pratiche di che? Del lavoro in sè stesso (concetto generale) ok, [...]
L'università serve eccome il fatto che poi il lavoro scarseggi è certo un problema ma non vedo cosa c'entri l'univ, è inutile girarci intorno, se uno vuole fare certe cose c'è bisogno non tanto del pezzo di carta ma dei corsi che gli insegnino a fare il suo mestiere.
;)

Beh beh beh, insomma, io direi che un buon 70% di responsabilità ce l'ha l'università.
E' vero che l'univ deve preparare teoricamente, ma la preparazione dell'università (per il mio campo, almeno) è proprio un'altro mondo rispetto al lavoro... potrebbero chiamarla "Filosofia dell'Elettronica" più che "Ingegneria Elettronica", per quel che mi riguarda.
In Germania mi dicono, per esempio, che per la laurea sono necessari due stage in aziende. Non mi pare una cosa così fantascientifica.

gpc
14-01-2004, 15:32
Originariamente inviato da smeg47
Intendevo dire che se un lauerato ed un operaio vengono assunti da un'azienda, il laureato avrà un inquadramento di livello superiore

Ah beh, sì, azienda e studio sono due cose completamente diverse da quel che mi risulta... Io parlavo degli studi...

smeg47
14-01-2004, 15:35
Originariamente inviato da gpc
Ah beh, sì, azienda e studio sono due cose completamente diverse da quel che mi risulta... Io parlavo degli studi...

chiaro..

Per quello che è la mia esperenza, dove lavoro, il livello di ingresso minimo garantito (e di conseguenza lo stipendio) è diverso per laureti o diplomati

Cascio78
14-01-2004, 15:36
Originariamente inviato da pierpo
confermo.
I miei hanno speso una barca di soldi per mantenermi alluniversita' fuori sede, e e' confortante sapere che un'idraulico con la terza media (con tutto rispetto al loro lavoro) riesce a avere un tenore di vita moooolto superiore la mio.



Scusami, ma tu ti vuoi laureare per guadagnare tanti soldi?????


Perche' se e' cosi'...Hai sbagliato prorpio tutto!!!!

Ovviamente vanno escluse tutte quelle cariche legate alla Giurisprudenza ed all'Economia che notoriamente portano quattrini.....Per le altre, soprattutto in ambito scientifico....Hai soldi, tanti intendo, bisogna rinunciare!!! Io faccio il ricercatore per scelta di vita, mica per fare tanti soldi!!!

Se volevo una marea di soldi, avrei aperto una societa' di Pompe funebri...:sgrat, sgrat.......: oppure avrei aperto un negozio, o una edicola!!! Oppure...avrei fatto il marchettaro!!!! Ma sicuramente non avrei studiato !!!!

Er Paulus
14-01-2004, 15:38
Originariamente inviato da gik25
Ragazzi ammetto che col sito mi sto impegnando un tantino meno ma gli ultimi due anni sono letali: 9 esami l'anno con professori titolari, orale e scritto!!!!!



beato te che per te questa sia una novità solo degli ultimi 2 anni..

BadMirror
14-01-2004, 15:39
Originariamente inviato da gpc
Beh beh beh, insomma, io direi che un buon 70% di responsabilità ce l'ha l'università.
E' vero che l'univ deve preparare teoricamente, ma la preparazione dell'università (per il mio campo, almeno) è proprio un'altro mondo rispetto al lavoro... potrebbero chiamarla "Filosofia dell'Elettronica" più che "Ingegneria Elettronica", per quel che mi riguarda.
In Germania mi dicono, per esempio, che per la laurea sono necessari due stage in aziende. Non mi pare una cosa così fantascientifica.

No, chiarisco il mio pensiero. Che in molte università i corsi siano mal strutturati è verissimo. Ma il problema che non ci sono abbastanza posti di lavoro per tutti i laureati (pensa facoltà come lettere o giurisprudenza che sfornano migliaia di laureati l'anno) è un problema extrauniversitario.
Mettiamo che fanno gli stage, ok grande esperienza pratica, ma se poi i posti non ci sono non ti assumono lo stesso.
;)

gpc
14-01-2004, 15:40
Originariamente inviato da Er Paulus
beato te che per te questa sia una novità solo degli ultimi 2 anni..

LOL :D scusa ma l'hai letto? Che cosa intende secondo te con "professori titolari"? Cioè vuole dire che ha fatto gil altri esami con quei profe che vengono da fuori tipo per un anno, non hanno voglia di fare gli esami e fanno passare tutti? :D

Er Paulus
14-01-2004, 15:42
Originariamente inviato da gpc
LOL :D scusa ma l'hai letto? Che cosa intende secondo te con "professori titolari"? Cioè vuole dire che ha fatto gil altri esami con quei profe che vengono da fuori tipo per un anno, non hanno voglia di fare gli esami e fanno passare tutti? :D

no, intendevo il fatto di fare esami sia scritto che orale; per lui è una novità degli ultimi 2 anni...

per me è sempre stato così.

per quanto riguarda i prof titolari......meglio non capire e non approfondire....:muro:

gtr84
14-01-2004, 15:45
ho fatto un calcolo

spendo, o meglio, i miei spendono, 450 al mese.

considerato che ci impiegherò altri 2 anni x laurearmi, se ne daranno andati in totale 25000 Euro.
una bella sommetta, ma non 50000 come dice l'articolo

smeg47
14-01-2004, 15:49
Originariamente inviato da gtr84
ho fatto un calcolo

spendo, o meglio, i miei spendono, 450 al mese.

considerato che ci impiegherò altri 2 anni x laurearmi, se ne daranno andati in totale 25000 Euro.
una bella sommetta, ma non 50000 come dice l'articolo

Bhe in effetti 50000 è tanto...ma forse i tuoi 25000 sono pochi....nel senso che evidentemente riesci ad economizzare.....un fuorisede a milano 300€ li spende per una camera in condivisione

Deuced
14-01-2004, 15:50
a me l'università ha deluso.Vabbè che quella di Salerno non è certo tra le più rinomate,ma ho visto gente che andava fare esami in storia contemporanea e non sapeva cos'è l'unione europea (:eek: ) e prendere almeno 25 se non di più,ragazze che mostrando scollature varie hanno preso sempre più di me che il mazzo me lo sono rotto abbastanza.Insomma,per me non funziona qualcosa...


Se molti laureati non lavorano è proprio perchè buona parte delle aziende pensa che l'istruzione non sia a livelli per loro accettabili ed in parte da quel che ho visto confermo che è così.


Ho 3 cugine laureate,architettura,ingegneria chimica,legge,in 3 non raggiungono i 500€ al mese nonostante una di loro 3 lavori a dusseldorf (scusate la mancanza di dieresi :p)


La loro condizione mi ha spronato a lasciare e a mettere da parte quei soldi...


A marzo ripongo tutte le mie speranze,dovrei entare nel mondo dello sport... :sperem:

mrmic
14-01-2004, 15:51
Originariamente inviato da gtr84
ho fatto un calcolo

spendo, o meglio, i miei spendono, 450 al mese.

considerato che ci impiegherò altri 2 anni x laurearmi, se ne daranno andati in totale 25000 Euro.
una bella sommetta, ma non 50000 come dice l'articolo

hai calcolato pure i libri?

Cascio78
14-01-2004, 15:52
Originariamente inviato da gtr84
ho fatto un calcolo

spendo, o meglio, i miei spendono, 450 al mese.

considerato che ci impiegherò altri 2 anni x laurearmi, se ne daranno andati in totale 25000 Euro.
una bella sommetta, ma non 50000 come dice l'articolo


guarda....Se fai un calcolo medio, vedrai che i 50.000 saltano fuori!!! Devi mettere in conto le distanze, il diverso caro/vita delle varie citta' italiane, L'universita' privata e pubblica, i diversi corsi di laurea!!!! Etc...



Io prima di laurearmi succhiavo hai mie circa 650 euri al mese....E ti assicuro che non mi divertivo affatto..........

Nicky
14-01-2004, 16:04
Originariamente inviato da gpc
E' quello che ho sempre sostenuto... l'università italiana è uno schifo...

Più che altro costa troppo. Anche a me piacerebbe prendermi una laurea, ma onestamente non me lo posso permettere: i miei farebbero troppi sacrifici e preferisco fare un lavoro che non è il mio sogno ma avere un minimo di indipendenza.


Assolutamente.
Ma c'è anche da dire che mentre il lavoro di scaricare pacchi lo può fare sia il non laureato che il laureato, il lavoro di fare un progetto e prendersi delle responsabilità, magari, per la costruzione di un ponte, il laureato (dovrebbe) saperlo fare e il non laureato no.

Infatti ora come ora un diplomato non credo verrà preso a fare progetti simili, ma un neo laureato sicuramente non può essere pagato di più di una persona che con i progetti ci lavora da molto più tempo.


Ma io non sto mica dicendo che non si debba partire dal fondo!
Io sto dicendo due cose fondamentalmente:
1- il fondo non può essere uguale per laureato e non laureato, altrimenti gli studi non servono ad una mazza;
2- non è concepibile che si facciano rivendicazioni sui 100 euro in più per i ferrotramvieri (solo per prendere un esempio attuale) quando la situazione dei neolaureati in italia è tale che non hanno nessuna tutela.

1 - Dipende dal lavoro. Ad esempio nel mio caso: faccio la segretaria quindi rispondo al telefono, faccio fatture e documenti stupidi come le bolle. Non ci vogliono degli studi particolari per un lavoro simile, allora non vedo perchè una laureata debba prendere più di me, quando magari io sono mille volte più brava

2 - Quella dei ferrotramvieri è una situazione particolare: sul contratto c'è scritta una cosa che effettivamente non gli danno. Non mi puoi dire che hanno torto se la rivendicano e se tu fossi al posto loro ti lamenteresti. E' una questione di principio. (poi vabbhe loro sbagliano i modi per rivendicarli ma è un 'altro discorso).
Che la situazione dei neolaureati sia penosa, non lo sto mettendo in dubbio..ma ribadisco io credo che sia tutto a monte: ci vorrebbe molta più pratica, tirocini e cose simili.

Nicky
14-01-2004, 16:05
Originariamente inviato da gpc
E' pagata ad articoli pubblicati secondo il tariffario nazionale per la sua posizione nella redazione (o meglio, fuori dalla redazione).

Bhe ne deve pubblicare davvero pochi di articoli :D

/\/\@®¢Ø
14-01-2004, 16:08
Ritengo che il problema sia dovuto principalmente alla spropositata quantita' di laureati che l'universita' italiana sforna, oltre che dall'abbassamento medio della qualita' dell'istruzione (che del primo punto e' oltretutto una concausa).
Il fatto che l'universita' non prepari al mondo del lavoro e' una scusa, se l'azienda ha bisogno di quel che ha imparato all'universita', ti assume e ti fa i corsi lei. Altrimenti tanto vale ripristinare il vecchio "avviamento" :D.
Purtroppo se c'e' una sovrabbondanza di manodopera il coltello dalla parte del manico ce l'ha il datore di lavoro; se poi e' vero come dicono che l'universita' da la forma mentis, allora questa si puo' applicare a qualsiasi altro lavoro, foss'anche il cuoco.

/\/\@®¢Ø
14-01-2004, 16:12
Originariamente inviato da Nicky
Più che altro costa troppo. Anche a me piacerebbe prendermi una laurea, ma onestamente non me lo posso permettere: i miei farebbero troppi sacrifici e preferisco fare un lavoro che non è il mio sogno ma avere un minimo di indipendenza.

Non e' vero che costa troppo.
Se una persona e' in gamba i soldi da spendere non sono molti.
Io ad esempio, che pure non sono un genio, dal secondo anno in poi non ho fatto spendere una lira di "spese universitarie dirette" ai miei, visto che i soldi delle tasse mi tornavano indietro per motivi di reddito/merito, e le spese di viaggio ( 3 ore al giorno tra andata/ritorno ) e i libri me li pagavo facendo ripetizioni alla sera (e trovavo pure il tempo di frequentare il forum :D)

Nicky
14-01-2004, 16:13
Originariamente inviato da BadMirror
Scusa ma è un discorso che sinceramente non capisco. Le basi pratiche di che? Del lavoro in sè stesso (concetto generale) ok, ma se uno si laurea in ingegneria, medicina, biologia, giurisprudenza e altre chi sarebbe quello che non ha fatto l'università e che fa il lavoro che dovrebbe (metto il condizionale) fare lui?

Bhe il lavoro lì non manca, il problema vero di quei settori è che passa solo chi è raccomandato.
Non credo che ci siano delle scuole professionali che ti insegnino a fare determinate cose e sicuramente un diplomato non può andare a fare il medico....
Anche in quei lavori comunque gli stipendi sono stabiliti a seconda dell'esperienza: non puoi pretendere, ad esempio, che appena inizi a fare il medico ti paghino come un capo-reparto.
Mai sentito parlare di gavetta?


Poi è chiaro che se uno si laurea in informatica e fa il commesso in negozio o altri lavori per cui non c'è bisogno di una laurea di sicuro avrà meno esperienza di chi lo fa da anni


Infatti se leggi l'altra mia risposta a Gpc l'ho detto che dipende dal lavoro. :)


ma se c'è bisogno di progettare il software per un attrezzo medico o per una macchina industriale o altro credi che uno che non ha fatto l'università ne sia in grado?

No e non mi pare di avere detto una cosa simile, ma mi fa anche ridere che uno appena uscito dall'università pretenda di guadagnare chissà che.

smeg47
14-01-2004, 16:15
Originariamente inviato da Nicky

No e non mi pare di avere detto una cosa simile, ma mi fa anche ridere che uno appena uscito dall'università pretenda di guadagnare chissà che.

Sputa il rospo...TU...quanto guadagni?????
:D

Nicky
14-01-2004, 16:16
Originariamente inviato da /\/\@®¢Ø
Non e' vero che costa troppo.
Se una persona e' in gamba i soldi da spendere non sono molti.
Io ad esempio, che pure non sono un genio, dal secondo anno in poi non ho fatto spendere una lira di "spese universitarie dirette" ai miei, visto che i soldi delle tasse mi tornavano indietro per motivi di reddito/merito, e le spese di viaggio ( 3 ore al giorno tra andata/ritorno ) e i libri me li pagavo facendo ripetizioni alla sera (e trovavo pure il tempo di frequentare il forum :D)

Io ho fatto la babysitter mentre andavo alle superiori e non ce la facevo a studiare tutto (tra l'altro i soldi non mi bastavano manco per i week end), evidentemente sono troppo stupida o troppo poco in gamba per fare due cose contemporaneamente. :boh:

Nicky
14-01-2004, 16:16
Originariamente inviato da smeg47
Sputa il rospo...TU...quanto guadagni?????
:D

800 euro netti al mese più o meno.

smeg47
14-01-2004, 16:17
Originariamente inviato da Nicky
800 euro netti al mese più o meno.


dipende da quanto + :D ;)

Nicky
14-01-2004, 16:19
Originariamente inviato da smeg47
dipende da quanto + :D ;)

Quando mi va bene arrivo a 820.

/\/\@®¢Ø
14-01-2004, 16:27
Originariamente inviato da Nicky
Io ho fatto la babysitter mentre andavo alle superiori e non ce la facevo a studiare tutto (tra l'altro i soldi non mi bastavano manco per i week end), evidentemente sono troppo stupida o troppo poco in gamba per fare due cose contemporaneamente. :boh:
Dipende anche dai sacrifici che si e' disposti a fare. Io ad esempio il sabato sera a parte i casi eccezionali non spendevo piu' di 10.000 (una birra media e una mezza bruchetta in due :D); per fortuna avevo una compagnia di universitari squattrinati come me e quindi si andava d'accordo ("andiamo in discoteca stasera?" "mmmh ok al ***"? "No l'ingresso costa 20.000 !!! meglio al *** che e' un discobar e si entra gratis" :D)

Nicky
14-01-2004, 16:36
Originariamente inviato da /\/\@®¢Ø
Dipende anche dai sacrifici che si e' disposti a fare. Io ad esempio il sabato sera a parte i casi eccezionali non spendevo piu' di 10.000 (una birra media e una mezza bruchetta in due :D); per fortuna avevo una compagnia di universitari squattrinati come me e quindi si andava d'accordo ("andiamo in discoteca stasera?" "mmmh ok al ***"? "No l'ingresso costa 20.000 !!! meglio al *** che e' un discobar e si entra gratis" :D)

A parte rare eccezioni per uscire non spendo molto nemmeno ora che lavoro : di solito al massimo vado in un pub a bere una birra ed ho sempre mangiato a casa.
Di vestiti compro e ho sempre comprato roba del mercato o comunque solo ogni tanto prendo i jeans della levi's.
Era un periodo brutto in casa quando mi son diplomata era molto più comoda l'idea di andare a lavorare e dare un aiuto a mamma con le spese domestiche.
Ora come ora non è detto che prima o poi io non decida di iscrivermi: solo che i soldi sono una gran comodità..soprattutto contando che ora ho pure una storia a distanza e mi sono presa uno squattrinato :p

kikki2
14-01-2004, 16:39
quando ho deciso di laurearmi l'ho fatto con l'unico scopo della libera professione ( dove c'è la possibilità di veder un po' di soldi ) avendo tralaltro vissuto da vicino la pazzia ( da ricovero vero) di un conoscente ingegnere che, dopo un passato nell'ENEA èdiventato capofficina manutenzione delle FS si è " beccato " i vecchi operai che gli davano lezione su come si fà la manutenzione dei carrelli e simili... oltretutto con una paga ben al disotto delle sue aspettative.

Per fortuna mi è andata come mi ero prefissata anche se , per scaramanzia , mi sono trovata anche un bel lavoro con stipendio fisso :D e senza orario

smeg47
14-01-2004, 16:49
Originariamente inviato da kikki2
quando ho deciso di laurearmi l'ho fatto con l'unico scopo della libera professione ( dove c'è la possibilità di veder un po' di soldi ) avendo tralaltro vissuto da vicino la pazzia ( da ricovero vero) di un conoscente ingegnere che, dopo un passato nell'ENEA èdiventato capofficina manutenzione delle FS si è " beccato " i vecchi operai che gli davano lezione su come si fà la manutenzione dei carrelli e simili... oltretutto con una paga ben al disotto delle sue aspettative.

Per fortuna mi è andata come mi ero prefissata anche se , per scaramanzia , mi sono trovata anche un bel lavoro con stipendio fisso :D e senza orario


Bhe....che dire....ti è andato tutto molto bene...


Anche io sto pensando alla professione....mhaa...vedremo

Blue Spirit
14-01-2004, 17:15
la laurea è una gran fregatura...ragazzi, fate gli idraulici, gli imbianchini, i meccanici ecc., guadagnerete molto di più e solitamente con gli orari che preferite.

BadMirror
14-01-2004, 17:36
Originariamente inviato da Nicky


No e non mi pare di avere detto una cosa simile, ma mi fa anche ridere che uno appena uscito dall'università pretenda di guadagnare chissà che.

No, no, siamo d'accordo su questo ;) ma per lo meno avere un minimo stabilito decente ci vorrebbe visto che comunque ha speso più soldi per gli studi rispetto ad altri (non dimentichiamoci che l'univ si paga e pure tanto, almeno un minimo tornaconto sarebbe gradito) :)

Irenina
14-01-2004, 17:48
Quanti luoghi comuni!
La laurea uno la fa se gli piace quello che studia.
Altrimenti, meglio andare a zappare la terra.

/\/\@®¢Ø
14-01-2004, 17:51
Originariamente inviato da Irenina
Quanti luoghi comuni!
La laurea uno la fa se gli piace quello che studia.
Altrimenti, meglio andare a zappare la terra.
Esatto ! :D
Oppure, come dice mio padre, prima ci si fa la laurea per la cultura e poi si va a zappare la terra :eek: :D

Xfree
14-01-2004, 17:54
Originariamente inviato da /\/\@®¢Ø
Esatto ! :D
Oppure, come dice mio padre, prima ci si fa la laurea per la cultura e poi si va a zappare la terra :eek: :D

non è abbia tutti i torti tuo padre :p

gpc
14-01-2004, 18:06
Originariamente inviato da Er Paulus
no, intendevo il fatto di fare esami sia scritto che orale; per lui è una novità degli ultimi 2 anni...

per me è sempre stato così.

per quanto riguarda i prof titolari......meglio non capire e non approfondire....:muro:

Ma certo, è SEMPRE stato così... :nono: :muro:

ZigoZago
14-01-2004, 18:13
forse sarà un commento già fatto..

ma secondo me ci sono troppi laureati, e sono pochi quelli che si laureano come si deve, non so se mi spiego:rolleyes: (non sto parlando di punteggi)

Le figure professionali come idraulico, elettrocista, muratore, ecc... stanno scomparendo purtroppo, e pochi che sono rimasti ovviamente guadagnano bene, non perché rubino, certo ci sono anche quegli elementi, ma per la complessità del lavoro, e fare un'impianto idraulico in una casa albergo, o altro che sia non é una monata, come d'altronde costruire una casa..


secondo me le cose tra qualche anno cambieranno radicalmente, ma non solo sul lavoro, ma in tutto, economia, studio, lavoro, politica, ecc... le cose non quadrano ultimamente:muro:

gpc
14-01-2004, 18:27
Originariamente inviato da gtr84
ho fatto un calcolo

spendo, o meglio, i miei spendono, 450 al mese.

considerato che ci impiegherò altri 2 anni x laurearmi, se ne daranno andati in totale 25000 Euro.
una bella sommetta, ma non 50000 come dice l'articolo

Beh, ci sono facoltà come architettura dove per un esame, in materiale e spostamenti, arrivi a spendere anche un milione ad esame.

gpc
14-01-2004, 18:28
Originariamente inviato da ZigoZago
forse sarà un commento già fatto..

ma secondo me ci sono troppi laureati, e sono pochi quelli che si laureano come si deve, non so se mi spiego:rolleyes: (non sto parlando di punteggi)


Beh certo, in Italia si è passati dal diritto allo studio al diritto di avere un titolo di studi. Tutti DEVONO avere una laurea... :rolleyes: :muro:

gik25
14-01-2004, 18:52
Originariamente inviato da gpc
Beh certo, in Italia si è passati dal diritto allo studio al diritto di avere un titolo di studi. Tutti DEVONO avere una laurea... :rolleyes: :muro:

Io lo renderei davvero obbligatorio...

Del resto è lo sprint e le conoscenze acquisite che distinguono le persone e non il titolo di studio o il voto.

Non siete daccordo?

/\/\@®¢Ø
14-01-2004, 19:05
Originariamente inviato da gik25
Io lo renderei davvero obbligatorio...

Del resto è lo sprint e le conoscenze acquisite che distinguono le persone e non il titolo di studio o il voto.

Non siete daccordo?
Si', ma il pezzo di carta dovrebbe testimoniare appunto che hai sprint e conoscenze acquisite :D
Se lo dai a tutti a che serve ?

smeg47
14-01-2004, 19:13
Originariamente inviato da gik25
Io lo renderei davvero obbligatorio...

Del resto è lo sprint e le conoscenze acquisite che distinguono le persone e non il titolo di studio o il voto.

Non siete daccordo?

Hehheh...

purtroppo non è sempre così

ZigoZago
14-01-2004, 19:42
Originariamente inviato da gik25
Io lo renderei davvero obbligatorio...

Del resto è lo sprint e le conoscenze acquisite che distinguono le persone e non il titolo di studio o il voto.

Non siete daccordo?

d'accordo?

di più!

ZigoZago
14-01-2004, 19:47
Originariamente inviato da gpc
Beh certo, in Italia si è passati dal diritto allo studio al diritto di avere un titolo di studi. Tutti DEVONO avere una laurea... :rolleyes: :muro:

già purtroppo..

non metto dire che siano tutti degli sfaticati certo che no!

Pero' sta cosa della laurea sta stufando.. Penso che più avanti andremo e più le cose cambiaranno, ma molto! tutti i miei amici sono in università o già laureati!

Io non sono laureato ma le mie belle soddisfazioni me le prendo quando voglio:cool:

smeg47
15-01-2004, 07:56
Ieri alla tv c'era un dibattito a proposito sul rinnovo del contratto dei trasposrti ecc.....ebbene è saltato fuori, anche se solo con un accenno, anche il problema dei neolaureati

taddeus
15-01-2004, 08:31
Strano...nessuno ha parlato della prospettiva, per molti laureati, di vedersi restituire i quattrini elargiti all'INPS intorno ai 70 anni d'eta'.


Coltivare la terra? Nobilissima professione, magari avessi un vigneto.

smeg47
15-01-2004, 08:32
Originariamente inviato da taddeus
Strano...nessuno ha parlato della prospettiva, per molti laureati, di vedersi restituire i quattrini elargiti all'INPS intorno ai 70 anni d'eta'.


Coltivare la terra? Nobilissima professione, magari avessi un vigneto.


Ma tu guarda chi si fa rivedere da queste parti :D

taddeus
15-01-2004, 08:35
Originariamente inviato da smeg47
Ma tu guarda chi si fa rivedere da queste parti :D

ogni tanto leggo...ma per la felicita' di molti :D mi astengo dal pestare sulla tastiera.

smeg47
15-01-2004, 08:38
Originariamente inviato da taddeus
ogni tanto leggo...ma per la felicita' di molti :D mi astengo dal pestare sulla tastiera.


Per la felicità della tastiera più che altro.... :D


che si dice da quelle parti??
lavoro ok???

taddeus
15-01-2004, 08:39
..ecco, una delle facilitazioni concesse all'ingegnere e' quella di non avere grosse difficolta' a cambiare attivita', una volta sviluppata una piccola dose d'esperienza :)

smeg47
15-01-2004, 08:41
Originariamente inviato da taddeus
..ecco, una delle facilitazioni concesse all'ingegnere e' quella di non avere grosse difficolta' a cambiare attivita', una volta sviluppata una piccola dose d'esperienza :)

Io invece non riesco a scovare nulla di interessante!!!! :muro:

max1123
15-01-2004, 08:46
Originariamente inviato da smeg47
Azz...nessuno dice quanto è stato il primo stipendio.....maledetti capitalisti!!! :D

Qualcuno mi ha forse chiamato? :D

Ho letto tutto, molto interessanti i vostri commenti.

Il mio primo stipendio è inutile che lo scriva, perché ho sempre lavorato per aziende straniere e non farebbe testo.

Di sicuro non mi pento di aver speso (anima e core) 6.5 anni della mia vita all'Università. :) Anzi, ho sempre avuto il sogno di prenderne una umanistica, e vorrei assolutamente trovare il tempo per farlo. Più avanti, chissà.

smeg47
15-01-2004, 08:53
Originariamente inviato da max1123
Qualcuno mi ha forse chiamato? :D

Ho letto tutto, molto interessanti i vostri commenti.

Il mio primo stipendio è inutile che lo scriva, perché ho sempre lavorato per aziende straniere e non farebbe testo.

Di sicuro non mi pento di aver speso (anima e core) 6.5 anni della mia vita all'Università. :) Anzi, ho sempre avuto il sogno di prenderne una umanistica, e vorrei assolutamente trovare il tempo per farlo. Più avanti, chissà.


ed ecco a voi il COMPAGNO svizzero capital-ricco :sofico:

max1123
15-01-2004, 09:07
Originariamente inviato da smeg47
ed ecco a voi il COMPAGNO svizzero capital-ricco :sofico:

Ma baaaaaffffffan... :D

gpc
15-01-2004, 12:15
Originariamente inviato da gik25
Io lo renderei davvero obbligatorio...

Del resto è lo sprint e le conoscenze acquisite che distinguono le persone e non il titolo di studio o il voto.

Non siete daccordo?

No.
Rimetterei tutte le università a numero chiuso con test molto selettivi sulle effettive capacità acquisite durante gli studi precedenti e tornerei agli esami pre-'68.
E' ora di ristabilire la qualità nelle cose.

BadMirror
15-01-2004, 12:26
Originariamente inviato da gpc
No.
Rimetterei tutte le università a numero chiuso con test molto selettivi sulle effettive capacità acquisite durante gli studi precedenti e tornerei agli esami pre-'68.
E' ora di ristabilire la qualità nelle cose.

Mmmh, non sono d'accordo :) . A suo tempo feci un test per entrare in una facoltà a numero chiuso ma poi rinunciai a favore di un'altra facoltà (e l'anno dopo cambiai ancora :D storia travagliata la mia :D ). Il test? 80 domande in mezz'ora, la maggior parte della gente rispondeva a caso o copiava, uno schifo totale. Senza contare che sono test di cultura generale non molto inerenti a ciò che è fatto alle superiori (anzi per nulla, mi ricordo domande tipo chi è il direttore di tale giornale ma anche roba matematica completamente inutile stile settimana enigmistica) e poi mica facciamo tutti le stesse scuole.
Io sono contrarissimo al numero chiuso, ci vorrebbe invece maggiore serietà agli esami e soprattutto nei corsi e nell'organizzazione di attività pratica oltrechè teorica.
;)

Er Paulus
15-01-2004, 12:30
il test è una delle cose più stupide e discriminatorie che si possono fare; per esempio da come dici te uno che all'età di 14 anni ha scelto il classico( non sa neanche lui perchè), è precluso nel poter fare ingegneria o qualsiasi altra materia scientifica, solo perchè non ha le basi.

gpc
15-01-2004, 12:35
Originariamente inviato da BadMirror
Mmmh, non sono d'accordo :) . A suo tempo feci un test per entrare in una facoltà a numero chiuso ma poi rinunciai a favore di un'altra facoltà (e l'anno dopo cambiai ancora :D storia travagliata la mia :D ). Il test? 80 domande in mezz'ora, la maggior parte della gente rispondeva a caso o copiava, uno schifo totale. Senza contare che sono test di cultura generale non molto inerenti a ciò che è fatto alle superiori (anzi per nulla, mi ricordo domande tipo chi è il direttore di tale giornale ma anche roba matematica completamente inutile stile settimana enigmistica) e poi mica facciamo tutti le stesse scuole.
Io sono contrarissimo al numero chiuso, ci vorrebbe invece maggiore serietà agli esami e soprattutto nei corsi e nell'organizzazione di attività pratica oltrechè teorica.
;)

Beh chiaro che domande idiote non avrebbero senso.
Ma vedo la situazione di ingegneria da me.
La gente arrivava dalle superiori sapendo sempre di meno... quindi hanno iniziato ad abbassare il livello dei corsi di analisi perchè altrimenti nessuno capiva niente... poi nemmeno questo bastava e hanno iniziato a fare i precorsi. Poi hanno iniziato a fare un test "non selettivo", dove nel primo fatto hanno preso un voto maggiore di diciotto 10 persone su 250! Poi il test è diventato selettivo, ma uno lo può fare tutte le volte che vuole -basta che paghi- finchè non passa.
Una cosa simile non ha senso.
Io parlo di far entrare nell'università chi si dimostra motivato e ha un bagaglio culturale (non nozionistico, culturale) che gli permette di seguire i corsi agevolmente.

gpc
15-01-2004, 12:37
Originariamente inviato da Er Paulus
il test è una delle cose più stupide e discriminatorie che si possono fare; per esempio da come dici te uno che all'età di 14 anni ha scelto il classico( non sa neanche lui perchè), è precluso nel poter fare ingegneria o qualsiasi altra materia scientifica, solo perchè non ha le basi.

Vero, ma perchè io che ho fatto lo scientifico devo vedermi fare di nuovo i sistemi di equazioni di primo grado fatti per tre anni alle superiori o avere corsi di analisi I dove non fanno gli integrali perchè non hanno tempo o li fanno saltando tutti i teoremi dando solo leggere infarinature, mettendo in crisi tutti i corsi successivi che si vedono mancare almeno la metà delle conoscienze necessarie?

BadMirror
15-01-2004, 12:40
Originariamente inviato da gpc
Beh chiaro che domande idiote non avrebbero senso.
Ma vedo la situazione di ingegneria da me.
La gente arrivava dalle superiori sapendo sempre di meno... quindi hanno iniziato ad abbassare il livello dei corsi di analisi perchè altrimenti nessuno capiva niente... poi nemmeno questo bastava e hanno iniziato a fare i precorsi. Poi hanno iniziato a fare un test "non selettivo", dove nel primo fatto hanno preso un voto maggiore di diciotto 10 persone su 250! Poi il test è diventato selettivo, ma uno lo può fare tutte le volte che vuole -basta che paghi- finchè non passa.
Una cosa simile non ha senso.
Io parlo di far entrare nell'università chi si dimostra motivato e ha un bagaglio culturale (non nozionistico, culturale) che gli permette di seguire i corsi agevolmente.

Vabbè, magari che si studia meno è in parte vero, però scusa allora meglio fare i primi 2 anni di superiori con materie generali e poi scegliere l'indirizzo dei restanti 3 anni per prepararsi all'università. Anche se secondo me anche a 18 anni è difficile scegliere cosa fare della propria vita, figuriamoci a 16.
;)

gpc
15-01-2004, 12:54
Originariamente inviato da BadMirror
Vabbè, magari che si studia meno è in parte vero, però scusa allora meglio fare i primi 2 anni di superiori con materie generali e poi scegliere l'indirizzo dei restanti 3 anni per prepararsi all'università. Anche se secondo me anche a 18 anni è difficile scegliere cosa fare della propria vita, figuriamoci a 16.
;)

Sicuro, non ci piove, ma se una scuola ti prepara BENE non conta il fatto che tu abbia fatto o meno una certa materia... perchè a parte magari gli esami del primo anno, tutto quello che fai all'università è più o meno nuovo. Il fatto è che non solo a scuola adesso non danno più alcun tipo di conoscienza, ma non danno nemmeno nessun metodo per affrontare cose che non si conoscono.
Perchè ritengo che i licei erano da salvare com'erano e lasciare nella spazzatura le sperimentazione socio-psico-pedagogico-mia-nonna-in-carriola? Perchè fino a un po' di anni fa il liceo era una scuola dove affrontavi moltissimi argomenti facendoti una cultura generale non da poco, e allo stesso tempo ti dava la necessaria apertura mentale e i metodi per affrontare lo studio di materie che non conoscevi. Certo, uno del classico poteva avere più difficoltà (leggi: era necessario maggior studio) per affrontare analisi di uno che aveva fatto lo scientifico, ma dopo si trovavano allo stesso livello perchè entrambi avevano il metodo per affrontare cose nuove. Adesso invece ogni materia nuova deve essere affrontata a livello di scuola superiore, con i compitini, le prove con i test (mai fatte nemmeno alle superiori :muro: ), i parzilini...
E' questo che dico: la situazione dell'università è tale per cui ci vogliono misure estreme per ristabilire un senso nel pezzo di carta che si prende. E dico questo perchè adesso, che lo si voglia ammettere o meno, la sostanza di questo pezzo di carta è praticamente nulla! Proprio perchè tutti DEVONO averla sta perdendo sempre più valore e contenuti. Se la scuola che precede l'università non fosse quello schifo che è diventato, allora ci si potrebbe permettere più apertura nell'università, ma adesso come adesso è solo controproducente!

BadMirror
15-01-2004, 13:05
Su questo hai ragione al 100% ma continuo a credere che il numero chiuso non sia comunque una soluzione, più che altro perchè già la riforma effettuata in questi anni è una casino totale, non oso pensare a come organizzerebbero i test e le selezioni.
Imho come ho detto ci vorrebbero università più pratiche e meno teoriche (e qui aggiungo la polemica personale :D su alcuni esami che ho obbligatori solo per tradizione in quanto non mi servono a un'emerita cippa :muro: )
:)

gpc
15-01-2004, 13:15
Originariamente inviato da BadMirror
[...] (e qui aggiungo la polemica personale :D su alcuni esami che ho obbligatori solo per tradizione in quanto non mi servono a un'emerita cippa :muro: )


A chi lo dici... io son venuto in Spagna per sgavagnarmi un paio di esami del cavolo con i profe poveri repressi che non fanno passare nessuno, salvo poi scoprire che uno dei due, da tanto che è fondamentale per la preparazione di un ingegnere, non esiste qui. :grrr:

BadMirror
15-01-2004, 13:17
Originariamente inviato da gpc
A chi lo dici... io son venuto in Spagna per sgavagnarmi un paio di esami del cavolo con i profe poveri repressi che non fanno passare nessuno, salvo poi scoprire che uno dei due, da tanto che è fondamentale per la preparazione di un ingegnere, non esiste qui. :grrr:

Bè, io in compenso devo fare un esame di letteratura italiana immenso e faccio archeologia del vicino oriente antico, che dire, spacchiamoci di tequila sal y limòn per dimenticare :D:D:D

recoil
15-01-2004, 13:18
Originariamente inviato da BadMirror
Imho come ho detto ci vorrebbero università più pratiche e meno teoriche (e qui aggiungo la polemica personale :D su alcuni esami che ho obbligatori solo per tradizione in quanto non mi servono a un'emerita cippa :muro: )
:)

mi pare che le lauree triennali si stiano muovendo proprio in questo senso. da noi c'è lo stage obbligatorio quindi un contatto con l'azienda ci vuole (se non lo si vuole fare interno). alcuni corsi sono stati alleggeriti e ne sono arrivati alcuni (come game design) di chiaro taglio pratico.

non so che corso di laurea stai seguendo ma quali esami secondo te sono inutili?

smeg47
15-01-2004, 13:18
Scusate....ma io penso che il problema sia solo in parte dell'università...ed in gran parte del sistema che regola il mondo del lavoro, tanto è vero che se vado con la mia laurea italiana a lavorare in USA, o in Germania o che ne so...mi pagano molto di più

BadMirror
15-01-2004, 13:24
Originariamente inviato da recoil
mi pare che le lauree triennali si stiano muovendo proprio in questo senso. da noi c'è lo stage obbligatorio quindi un contatto con l'azienda ci vuole (se non lo si vuole fare interno). alcuni corsi sono stati alleggeriti e ne sono arrivati alcuni (come game design) di chiaro taglio pratico.

non so che corso di laurea stai seguendo ma quali esami secondo te sono inutili?

Io sono passato dal vecchio al nuovo per eliminare alcuni esami di graco (non avendolo mai fatto) e malgrado in generale posso darti ragione, personalmente, sarò caso particolare forse, non mi è cambiato una cippa, i programmi sono gli stessi (hanno tolto le dispense da 30/40 pagine, che culo! :muro: ) e gli esami valgono meno, così mi ritrovo con più esami da dare. Quello per cui rifarei cmq ciò che ho fatto è che adesso posso frequentare molti esami più specifici per il mio campo e c'è un pò più di pratica, ma non è mica rose e fiori siamo ancora agli inizi ed è tutto organizzato alla meno peggio. Non parliamo dei crediti, che da me valgono 5 o 10 e in altre università 6/12 e anche di più :muro:

gpc
15-01-2004, 13:27
Riguardo a com'è il nuovo ordinamento di ing. a Ferrara... qualcuno vuole risentirlo? Magari gli è sfuggito... :D :D

/\/\@®¢Ø
15-01-2004, 13:31
Originariamente inviato da BadMirror
Mmmh, non sono d'accordo :) . A suo tempo feci un test per entrare in una facoltà a numero chiuso ma poi rinunciai a favore di un'altra facoltà (e l'anno dopo cambiai ancora :D storia travagliata la mia :D ). Il test? 80 domande in mezz'ora, la maggior parte della gente rispondeva a caso o copiava, uno schifo totale. Senza contare che sono test di cultura generale non molto inerenti a ciò che è fatto alle superiori (anzi per nulla, mi ricordo domande tipo chi è il direttore di tale giornale ma anche roba matematica completamente inutile stile settimana enigmistica) e poi mica facciamo tutti le stesse scuole.

Appunto... il numero chiuso e' nato proprio per evitare che un numero spropositato di persone si iscrivesse a corsi di laurea per le quali non aveva neanche le basi (es.: prima liceo artistico e poi fisica), problema che portava ad un abbassamento notevole della qualita' degli insegnamento del primo e (in parte) del secondo anno. Non e' l'unica soluzione, si potrebbero chiedere pre-corsi obbligatori a chi non ha svolto un programma adeguato.


Io sono contrarissimo al numero chiuso, ci vorrebbe invece maggiore serietà agli esami e soprattutto nei corsi e nell'organizzazione di attività pratica oltrechè teorica.
;)
Ancora con questa attivita' pratica... volete la pratica ? Andate a lavorare ! E' il mondo del lavoro il posto per imparare a lavorare. Si chiama "universita' degli studi", non "universita' dell'avviamento al lavoro".

recoil
15-01-2004, 13:31
Originariamente inviato da BadMirror
Io sono passato dal vecchio al nuovo per eliminare alcuni esami di graco (non avendolo mai fatto) e malgrado in generale posso darti ragione, personalmente, sarò caso particolare forse, non mi è cambiato una cippa, i programmi sono gli stessi (hanno tolto le dispense da 30/40 pagine, che culo! :muro: ) e gli esami valgono meno, così mi ritrovo con più esami da dare. Quello per cui rifarei cmq ciò che ho fatto è che adesso posso frequentare molti esami più specifici per il mio campo e c'è un pò più di pratica, ma non è mica rose e fiori siamo ancora agli inizi ed è tutto organizzato alla meno peggio. Non parliamo dei crediti, che da me valgono 5 o 10 e in altre università 6/12 e anche di più :muro:

condivido il dispiacere per il diminuire dei crediti e l'aumentare degli esami da fare.
però pensa a me, mi ritrovi materie come diritto ed economia in un corso di informatica :rolleyes:
capisco la matematica infatti non me ne lamento ma l'economia :mad:
almeno di diritto facciamo cose come firma digitale e copyright che possono essere interessanti

l'aspetto positivo è che la possibilità di scelta è aumentata, ho da fare ben 6 esami complementari mentre prima erano 3 o 4 al massimo :)

recoil
15-01-2004, 13:34
Originariamente inviato da /\/\@®¢Ø
Appunto... il numero chiuso e' nato proprio per evitare che un numero spropositato di persone si iscrivesse a corsi di laurea per le quali non aveva neanche le basi (es.: prima liceo artistico e poi fisica), problema che portava ad un abbassamento notevole della qualita' degli insegnamento del primo e (in parte) del secondo anno. Non e' l'unica soluzione, si potrebbero chiedere pre-corsi obbligatori a chi non ha svolto un programma adeguato.

la scrematura si fa il primo anno dove non ci sono i test di ingresso. da noi la diminuzione degli iscritti si vede ad occhio dato che le aule diventano vuote per metà!

ai test di ingresso non sono molto d'accordo per la verità. preferisco appunto come è da noi, tra l'altro con la riforma sei abbastanza sicuro che gli ultimi due anni ci siano solo quelli veramente preparati e i corsi, di conseguenza, hanno un livello più elevato

/\/\@®¢Ø
15-01-2004, 13:34
Originariamente inviato da Er Paulus
il test è una delle cose più stupide e discriminatorie che si possono fare; per esempio da come dici te uno che all'età di 14 anni ha scelto il classico( non sa neanche lui perchè), è precluso nel poter fare ingegneria o qualsiasi altra materia scientifica, solo perchè non ha le basi.
Ma quella e' una scelta che di solito l'adolescente non fa da solo, o perlomeno non dovrebbe... i genitori dove erano ?

BadMirror
15-01-2004, 13:35
Originariamente inviato da /\/\@®¢Ø



Ancora con questa attivita' pratica... volete la pratica ? Andate a lavorare ! E' il mondo del lavoro il posto per imparare a lavorare. Si chiama "universita' degli studi", non "universita' dell'avviamento al lavoro".

Da noi si dice "è arrivato viareggio" :rolleyes:
Grazie di avermi insegnato l'etica del lavoro, tutte quelle volte che ho lavorato in fabbrica come un mulo non me ne ero mai accorto....

BadMirror
15-01-2004, 13:36
Originariamente inviato da recoil
condivido il dispiacere per il diminuire dei crediti e l'aumentare degli esami da fare.
però pensa a me, mi ritrovi materie come diritto ed economia in un corso di informatica :rolleyes:
capisco la matematica infatti non me ne lamento ma l'economia :mad:
almeno di diritto facciamo cose come firma digitale e copyright che possono essere interessanti

l'aspetto positivo è che la possibilità di scelta è aumentata, ho da fare ben 6 esami complementari mentre prima erano 3 o 4 al massimo :)

Allora siamo nella stessa situazione ;)

recoil
15-01-2004, 13:37
Originariamente inviato da /\/\@®¢Ø
Ma quella e' una scelta che di solito l'adolescente non fa da solo, o perlomeno non dovrebbe... i genitori dove erano ?

si può sempre cambiare idea.
alle superiori ho scelto ragioneria perché ero convinto che non avrei continuato gli studi e volevo andare subito a lavorare, verso la fine ho cambiato idea e mi ritrovo laureato.

una scelta fatta a 14 anni non ti deve cambiare la vita.

piccola parentesi, quelli del liceo classico riescono benissimo a informatica, semmai è chi sceglie scuole come ragioneria/itis che è tagliato fuori da certi campi visto che non ha basi classiche e non ha il metodo di studio e l'apertura mentale che hanno i liceali

/\/\@®¢Ø
15-01-2004, 13:38
Originariamente inviato da recoil
la scrematura si fa il primo anno dove non ci sono i test di ingresso. da noi la diminuzione degli iscritti si vede ad occhio dato che le aule diventano vuote per metà!

ai test di ingresso non sono molto d'accordo per la verità. preferisco appunto come è da noi, tra l'altro con la riforma sei abbastanza sicuro che gli ultimi due anni ci siano solo quelli veramente preparati e i corsi, di conseguenza, hanno un livello più elevato
Lo so anche io che la scrematura viene fatta i primi due anni, ma questo va anche a scapito della qualita' dell'insegnamento, reso molto piu' difficile per gli studenti. Senza contare che un maggiore numero di studenti il primo anno vuol dire dover disporre di strutture piu' grandi che servono appunto solo a "scremare", fattore che si ripercuote pure sulle tasse universitarie.

/\/\@®¢Ø
15-01-2004, 13:41
Originariamente inviato da recoil
si può sempre cambiare idea.
alle superiori ho scelto ragioneria perché ero convinto che non avrei continuato gli studi e volevo andare subito a lavorare, verso la fine ho cambiato idea e mi ritrovo laureato.

una scelta fatta a 14 anni non ti deve cambiare la vita.

Ma allora introduciamo dei corsi per migliorare la situazione di queste persone; far cominciare loro un corso di laurea senza una adeguata preparazione porta svantaggi sia a loro che agli altri.

gpc
15-01-2004, 13:42
Originariamente inviato da recoil
[...]tagliato fuori da certi campi visto che non ha basi classiche e non ha il metodo di studio e l'apertura mentale che hanno i liceali

...avevano, avevano, non hanno, avevano... :cry:

gpc
15-01-2004, 13:44
Originariamente inviato da recoil
la scrematura si fa il primo anno dove non ci sono i test di ingresso. da noi la diminuzione degli iscritti si vede ad occhio dato che le aule diventano vuote per metà!

ai test di ingresso non sono molto d'accordo per la verità. preferisco appunto come è da noi, tra l'altro con la riforma sei abbastanza sicuro che gli ultimi due anni ci siano solo quelli veramente preparati e i corsi, di conseguenza, hanno un livello più elevato

Macchè scrematura al primo anno! Al primo anno devono darti le basi per gli anni successivi, che scremare... poi vedi te come scremano, appena gli si ingolfano i corsi iniziano a far passare tutti...

E comunque, una volta era il liceo che dava il livello più elevato. Poi è diventata l'università, eh, perchè il diploma devono averlo tutti. Poi adesso sono solo gli ultimi due anni, eh, perchè mica si possono tenere fuori dalla laurea della persone! Tra qualche anno, quando anche gli ultimi due anni saranno "di scrematura", cosa farà la differenza? Gli anni a cui uno va in pensione? :muro:

sHoWeR
15-01-2004, 14:28
Originariamente inviato da MrBaba75
Laureato in ing. informatica, pentito di non essere andato subito a lavorare a 14 anni. Sono senza una lira, indebitato fino al collo per sopravvivere. Un operaio prende 4 volte tanto quello che guadagno in un mese:muro: Ho fatto domanda come operaio, ma nessuna risposta:muro:

Stai scherzando vero?
Io sono operaio da qualche mese ed è un lavoraccio, se penso che lo farò x tutta la vita... :muro:

(17 anni, mollato la skuola qualche mese fa)