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View Full Version : Angolo di poesia del forum


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aristotele
29-03-2003, 11:30
Salve a tutti, ho pensato di creare un piccolo angolo di poesia qui, all0interno del nostro forum, nel quale postare tutti i componimenti che amiamo per qualche ragione.
Inizio io con:

“Il sorgere del sole”

Stolto vecchio faccendiero, sfrenato Sole
Perché così ci vieni
Attraverso tende e finestre a ritrovare?
I tuoi moti seguire devono le stagioni degli amanti?
Pedantaccio insolente, và a sgridare
Gli scolari in ritardo e gli acerbi apprendisti,

và a dire ai cacciatori della Corte che il re vuol cavalcare,
chiama le rustiche formiche al lavoro del raccolto;
l’amore, sempre eguale, non sa stagione o clima,
né ora, giorno o mese, che sono i brandelli del tempo

Perché credi che siano i raggi tuoi sì reverendi e forti?
Potrei eclissarli e velarli con un batter di ciglio,
senonchè non voglio rinunciare così a lungo alla vista di lei;
se i suoi occhi non hanno accecato i tuoi,
guarda e dimmi, domani sul tardi,
se l’India delle spezie e quella delle miniere
son dove le lasciasti, o non giacciono invece qui con me.
Chiedi dei re che tu vedesti ieri
E ti diranno che son tutti qui in un letto.

Elle è tutti gli stati, ed io tutti i Sovrani,
null’altro esiste.
I sovrani non fanno che impersonarci; appetto a questo
Tutto l’onore è solamente mimica, tutta la ricchezza alchimia.
Tu o sole, sei felice la metà di noi
Nei quali il mondo è si contratto;
la tua vecchiezza vuol requie, e giacchè il tuo dovere
è di scaldare il mondo, basta, per farlo, che tu scaldi noi.
Risplendi qua per noi, e sarai ovunque;
questo letto è il tuo centro, queste mura la tua sfera.

John Donne a cura di Giorgio Melchiori

hikari84
29-03-2003, 11:50
Mi aggrego anch'io, complimenti per il thread :)

Tra le tante poesie che adoro..... c'è anche questa che mi tocca molto....


Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici;
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza per ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi
Ripetetele ai vostri figli
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca
I vostri nati torcano il viso da voi

(Primo Levi, "Se questo è un uomo")

aristotele
29-03-2003, 12:31
io vorrei rispondere con:

Sensazione

Nelle azzure sere d'estate, andrò per i sentierj,
punzacchiato dal grano, a pestra l'erba tenera:
trasognato sentirò la frescura sotto i piedi
e lascerò che il vento mi bagni il capo nudo.

Io non parlerò, non penserò a nulla:
ma l'amore infinito mi salirà nell'anima,
e me ne andrò lontano, molto lontano come uno zingaro,
nella Natura- lieto come con una donna.

Marzo 1870
Arthur Rimbaud trad. a cura di Laura Mazza


Ed inviterrei anche altri a partecipare al thread, so che può essere anche noioso, però almeno è un pò diverso dagli altri.

Ciao

Nicky
29-03-2003, 12:37
Personalmente ho sempre adorato questa:

LA CAVALLINA STORNA


Nella Torre il silenzio era già alto.
Sussurravano i pioppi del Rio Salto.

I cavalli normanni alle lor poste
frangean la biada con rumor di croste.

Là in fondo la cavalla era, selvaggia,
nata tra i pini su la salsa spiaggia;

che nelle froge avea del mar gli spruzzi
ancora, e gli urli negli orecchi aguzzi.

Con su la greppia un gomito, da essa
era mia madre; e le dicea sommessa:

"O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;

tu capivi il suo cenno ed il suo detto!
Egli ha lasciato un figlio giovinetto;

il primo d'otto tra miei figli e figlie;
e la sua mano non toccò mai briglie.

Tu che ti senti ai fianchi l'uragano,
tu daì retta alla sua piccola mano.

Tu ch'hai nel cuore la marina brulla,
tu dài retta alla sua voce fanciulla."

La cavalla volgea la scarna testa
verso mia madre, che dicea più mesta:

"O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;

lo so, lo so, che tu l'amavi forte!
Con lui c'eri tu sola e la sua morte.

O nata in selve tra l'ondate e il vento,
tu tenesti nel cuore il tuo spavento;

sentendo lasso nella bocca il morso,
nel cuor veloce tu premesti il corso:

adagio seguitasti la tua via,
perchè facesse in pace l'agonia..."

La scarna lunga testa era daccanto
al dolce viso di mia madre in pianto.

"O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;

oh! due parole egli dovè pur dire!
e tu capisci, ma non sai ridire.

Tu con le briglie sciolte tra le zampe,
con dentro gli occhi il fuoco delle vampe,

con negli orecchi l'eco degli scoppi,
seguitasti la via tra gli alti pioppi;

lo riportavi tra il morir del sole,
perchè udissimo noi le sue parole."

Stava attenta la lunga testa fiera.
Mia madre l'abbracciò su la criniera.

"O cavallina, cavallina storna,
portavi a casa sua chi non ritorna!

a me, chi non ritornerà più mai!
Tu fosti buona... Ma parlar non sai!

Tu non sai, poverina; altri non osa.
Oh! ma tu devi dirmi una cosa!

Tu l'hai veduto l'uomo che l'uccise:
esso t'è qui nelle pupille fise.

Chi fu? Chi è? Ti voglio dire un nome.
E tu fa cenno. Dio t'insegni, come."

Ora, i cavalli non frangean la biada:
dormian sognando il bianco della strada.

La paglia non battean con l'unghie vuote:
dormian sognando il rullo delle ruote.

Mia madre alzò nel gran silenzio un dito:
disse un nome... Sonò alto un nitrito.

(da "Myricae")

Adoro i poeti francesi del decadentismo....tra questi soprattutto Baudelaire:

Il Vampiro
O tu che al pari di una coltellata
Entrasti nel mio cuore gemebondo;
Che forte come un branco di demoni
Folle e agghindata sei venuta a fare
Dell'umiliato mio spirito il tuo
Letto, il tuo regno; infame cui legato
Sono come il forzato alla catena,
Come al giuoco il giocatore accanito,
Alla bottiglia l'ubriaco, ai vermi
La carogna, che tu sia maledetta!

Ho suppliacato la rapida spada
Di conquistarmi la libertà,
Ho comandato il perfido veleno
Di aiutare la mia vigliaccheria.
M'han disprezzato, ahimè, veleno e spada,
Dicendo: << Non sei degno d'esser tolto
Dalla maledetta schiavitù,
Imbecille! qualora i nostri sforzi
Ti liberassero dal suo dominio,
Certo i tuoi baci resusciterebbero
Sempre il cadavere del tuo vamipro! >>

Da " I FIORI DEL MALE "

aristotele
29-03-2003, 12:40
Anche a me piace moltissimo, mi ricorda il mio papà.

Grazie di avermela riproposta!!!

Anche io adoro il decadentismo francese, specialmente Rimbaud e Baudelaire, ma anche Mallarmè e tra i romanzieri Huysmans.

Phantom II
29-03-2003, 12:42
Charles Baudelaire - La fontana di sangue (tratta da "I fiori del male")

Mi pare, a volte, che il mio sangue fiotti come una
fontana dai ritmici singhiozzi. Lo sento colare con
un lungo murmure, ma mi tasto invano in cerca
d'una ferita.

Fluisce attraverso la città come per un campo
recintato e trasforma i selciati in isolotti, cava la sete
a ogni creatura, tinge la natura in rosso.

Spesso al vino capzioso ho chiesto di addormire per
un giorno il terrore che m'assilla; ma il vino
rende l'occhio più acuto e l'orecchio più fino.

Ho cercato nell'amore il sonno dell'oblio;
ma l'amore, per me, non è che un materasso d'aghi fatto
per procurare da bere a crudeli puttane.

lo zio MEDDE®
29-03-2003, 12:44
Il gatto dorme
sul tetto.

aristotele
29-03-2003, 12:48
Originally posted by "lo zio MEDDE®"

Il gatto dorme
sul tetto.

?????????

Significato??
E forse un hokku giapponese??

TheyCallMeMr.X.
29-03-2003, 13:55
Originally posted by "lo zio MEDDE®"

Il gatto dorme
sul tetto.
:cool:

biancoros
29-03-2003, 13:59
Osteria numero 9

Paraponzi ponzi pon

I soldati fan le prove

Paraponzi ponzi pon

Fan le prove contro il muro

Per veder chi ce l'ha più duro

Dammela a me biondina

Dammela a me bionda








Inedito di Leopardi, scritto in stato di ubriacatura molesta

Thunderman
29-03-2003, 14:07
Originally posted by "biancoros"

Osteria numero 9

Paraponzi ponzi pon

I soldati fan le prove

Paraponzi ponzi pon

Fan le prove contro il muro

Per veder chi ce l'ha più duro

Dammela a me biondina

Dammela a me bionda








Inedito di Leopardi, scritto in stato di ubriacatura molesta

:eek: LOLLONE, questa è la migliore! :D :D :sofico: :pig:

biancoros
29-03-2003, 14:07
eh beh, leopardi è sempre leopardi...

aristotele
29-03-2003, 14:49
E' pur vero che Leopardi è sempre Leopardi ma è altrettanto vero che talvolta è un pò indigesto........

Specialmente nello splendido componimento gentilmente postatoci da Biancoros al quale vorrei dire: please, un pò di serietà :D :D

hikari84
29-03-2003, 19:57
Originally posted by "Nicky"

Personalmente ho sempre adorato questa:

LA CAVALLINA STORNA



Bellissima la sapevo anche a memoria da tanto che mi piaceva... adesso ho dimenticato un po'...

Altro contributo... :)



Trova il tempo per lavorare :

è il prezzo del successo.

Trova il tempo per pensare:

è la fonte del potere.

Trova il tempo per giocare :

è la fonte dell'eterna giovinezza.

Trova il tempo per leggere :

è il fondamento della saggezza.

Trova il tempo per l'amicizia :

è la strada della felicità.

Trova il tempo per sognare :

è attaccare il tuo carro ad una stella.

Trova il tempo per amare e essere amato :

è il privilegio degli Dei.

Trova il tempo per ridere :

è la musica dell'anima.

(Antica preghiera irlandese)

aristotele
29-03-2003, 20:07
Dovrò dirti eguale ad un giorno d'estate??
Tu sei più amabile e temperato:
i rudi venti non scuotono i teneri germogli di Maggio,
E l'affitto dell'estate ha durata troppo breve;
A volte l'occhio del cielo è troppo caldo nel suo splendore,
e spesso la sua carnagione dorata è offuscata;
ed ogni beltà la beltà prima o poi abbandona,
spogliata dal caso o dal corso mutevole della natura.
Ma la tua eterna estate non svanirà,
nè perderà mai il possesso del bello in che è te,
nè la morte potrà vantarsi del tuo errare nella sua ombra,
quando in versi eterni crescerai nel tempo.
Finchè uomini potranno respirare o avranno occhi per vedere,
così a lungo questa poesia vivrà e darà linfa a te.

William Shakespeare Sonetto 18
Tradotto da Aristotele (cioè da me!!)

aristotele
29-03-2003, 20:14
non mandiamo a morire questo thread!!!!
Mi sembra interessante!!

Non posso credere che i thread sul "grande fratello" abbiano decine di post e questo no :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry:

hikari84
29-03-2003, 20:21
Et voilà.....


(Dio Padre)

dammi un figlio che sia abbastanza forte

per aver coscienza delle sue debolezze;

abbastanza bravo

per riprendersi quando avrà paura,

un figlio che sappia accettare con fierezza

una disfatta onorevole,

ed essere umile e generoso nella vittoria.

Dammi un figlio che ti conosca

e sappia che la conoscenza di TE

è la pietra angolare della sapienza.

Te ne prego , o Dio!

Non condurlo per vie facili,

ma piuttosto , per sentieri pieni di difficoltà e ostacoli.

Insegnargli a restare in piedi nelle tempeste,

e a mostrare compassione per quelli che cadono.

Formami un figlio di cuore puro ,

con aspirazioni elevate,

che sappia essere padrone di sé

prima di voler padroneggiare sugli altri ;

che sappia ridere,

senza dimenticare come si piange;

che tenda verso l'avvenire ,

senza perdere di vista il passato.

E quando avrà tutto questo ,

aggiungi , te ne prego ,

sufficiente buon umore ,

perché resti sempre sensibile

senza mai prendere le cose sul tragico.

Dagli umiltà , perché ricordi sempre

la semplicità della vera grandezza ,

la comprensione della vera sapienza

la mansuetudine della vera forza .

Allora io , suo padre ,

oserò mormorare a me stesso :

" Non sei , vissuto invano ! ".

aristotele
29-03-2003, 21:02
Stai quieto mio Dolore, stai calmo. Invocavi la Sera: eccola
scende e un'atmosfera scura avvolga la città, apportando
agli uni pace, agli altri affanno.

Mentre la moltitudine vile dei mortali, sotto la sferza del
Piacere, carnefice impietoso, va a colgiere rimorsi nella festa
servile, dammi la mano, o mi odolore, vieni da me,

lontano da loro. Vedi affacciarsi dai balconi del cielo gli
Anni defunti vestiti in antiquati, vedi sorgere dal fondo
delle acque il radioso Rimpianto;

il sole addormentarsi moribondo sotto un ponte; e come
un lungo sudario strusciante a Oriente, ascolta, mio caro,
ascolta la dolce Notte che avanza.

Charles Baudelaire.

Gianni1482
29-03-2003, 21:09
Mattina :

M'Illumino d'immenso ;)

frankie
29-03-2003, 22:22
Ne avrei una, ma prima devo chiedere all'autore... :D

badedas
29-03-2003, 22:24
Davanti San Guido


I cipressi che a Bólgheri alti e schietti

Van da San Guido in duplice filar,

Quasi in corsa giganti giovinetti

Mi balzarono incontro e mi guardâr.



Mi riconobbero, e - Ben torni omai -

Bisbigliaron vèr me co 'l capo chino -

Perché non scendi? perché non ristai?

Fresca è la sera e a te noto il cammino.



Oh sièditi a le nostre ombre odorate

Ove soffia dal mare il maestrale:

Ira non ti serbiam de le sassate

Tue d'una volta: oh, non facean già male!



Nidi portiamo ancor di rusignoli:

Deh perché fuggi rapido così

Le passere la sera intreccian voli

A noi d'intorno ancora. Oh resta qui!



Bei cipressetti, cipressetti miei,

Fedeli amici d'un tempo migliore,

Oh di che cuor con voi mi resterei -

Guardando io rispondeva - oh di che cuore!



Ma, cipressetti miei, lasciatem'ire:

Or non è più quel tempo e quell'età.

Se voi sapeste!... via, non fo per dire,

Ma oggi sono una celebrità.



E so legger di greco e di latino,

E scrivo e scrivo, e ho molte altre virtù;

Non son più, cipressetti, un birichino,

E sassi in specie non ne tiro più.



E massime a le piante. - Un mormorio

Pe' dubitanti vertici ondeggiò,

E il dì cadente con un ghigno pio

Tra i verdi cupi roseo brillò.



Intesi allora che i cipressi e il sole

Una gentil pietade avean di me,

E presto il mormorio si fe' parole:

Ben lo sappiamo: un pover uomo tu se'.



Ben lo sappiamo, e il vento ce lo disse

Che rapisce de gli uomini i sospir,

Come dentro al tuo petto eterne risse

Ardon che tu né sai né puoi lenir.



A le querce ed a noi qui puoi contare

L'umana tua tristezza e il vostro duol;

Vedi come pacato e azzurro è il mare,

Come ridente a lui discende il sol!



E come questo occaso è pien di voli,

Com'è allegro de' passeri il garrire!

A notte canteranno i rusignoli:

Rimanti, e i rei fantasmi oh non seguire;



I rei fantasmi che da' fondi neri

De i cuor vostri battuti dal pensier

Guizzan come da i vostri cimiteri

Putride fiamme innanzi al passegger.



Rimanti; e noi, dimani, a mezzo il giorno,

Che de le grandi querce a l'ombra stan

Ammusando i cavalli e intorno intorno

Tutto è silenzio ne l'ardente pian,



Ti canteremo noi cipressi i cori

Che vanno eterni fra la terra e il cielo:

Da quegli olmi le ninfe usciran fuori

Te ventilando co 'l lor bianco velo;



E Pan l'eterno che su l'erme alture

A quell'ora e ne i pian solingo va

Il dissidio, o mortal, de le tue cure

Ne la diva armonia sommergerà.



Ed io - Lontano, oltre Appennin, m'aspetta

La Tittì - rispondea -; lasciatem'ire.

È la Tittì come una passeretta,

Ma non ha penne per il suo vestire.



E mangia altro che bacche di cipresso;

Né io sono per anche un manzoniano

Che tiri quattro paghe per il lesso.

Addio, cipressi! addio, dolce mio piano!



Che vuoi che diciam dunque al cimitero

Dove la nonna tua sepolta sta? -

E fuggìano, e pareano un corteo nero

Che brontolando in fretta in fretta va.



Di cima al poggio allor, dal cimitero,

Giù de' cipressi per la verde via,

Alta, solenne, vestita di nero

Parvemi riveder nonna Lucia:



La signora Lucia, da la cui bocca,

Tra l'ondeggiar de i candidi capelli,

La favella toscana, ch'è sì sciocca

Nel manzonismo de gli stenterelli,



Canora discendea, co 'l mesto accento

De la Versilia che nel cuor mi sta,

Come da un sirventese del trecento,

Piena di forza e di soavità.



O nonna, o nonna! deh com'era bella

Quand'ero bimbo! ditemela ancor,

Ditela a quest'uom savio la novella

Di lei che cerca il suo perduto amor!



Sette paia di scarpe ho consumate

Di tutto ferro per te ritrovare:

Sette verghe di ferro ho logorate

Per appoggiarmi nel fatale andare:



Sette fiasche di lacrime ho colmate,

Sette lunghi anni, di lacrime amare:

Tu dormi a le mie grida disperate,

E il gallo canta, e non ti vuoi svegliare.



Deh come bella, o nonna, e come vera

È la novella ancor! Proprio così.

E quello che cercai mattina e sera

Tanti e tanti anni in vano, è forse qui,



Sotto questi cipressi, ove non spero,

Ove non penso di posarmi più:

Forse, nonna, è nel vostro cimitero

Tra quegli altri cipressi ermo là su.



Ansimando fuggìa la vaporiera

Mentr'io così piangeva entro il mio cuore;

E di polledri una leggiadra schiera

Annitrendo correa lieta al rumore.



Ma un asin bigio, rosicchiando un cardo

Rosso e turchino, non si scomodò:

Tutto quel chiasso ei non degnò d'un guardo

E a brucar serio e lento seguitò.




GIOSUE' CARDUCCI

(Valdicastello 1835/ Bologna 1907)

Loregux
29-03-2003, 22:59
Originally posted by "hikari84"

Mi aggrego anch'io, complimenti per il thread :)

Tra le tante poesie che adoro..... c'è anche questa che mi tocca molto....


Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici;
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza per ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi
Ripetetele ai vostri figli
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca
I vostri nati torcano il viso da voi

(Primo Levi, "Se questo è un uomo")

bella davvero!
la conoscevo!

Loregux
29-03-2003, 23:08
ditemi se questa vi piace:

PAROLE
morbide e delicate carezze
confortevoi e rassicuranti
compagne anche nelle debolezze
moderate, spesso incoraggianti.
Son temibili lame affilate
a volte ancor più posson ferire
se non cautamente padroneggiate
arrivano spesso a far soffrire.
Sanno consolare, aiutare,
riescon anche a istruire
basta che le si sappia ascoltare,
in silenzio per cercar di capire.
"ogni cosa ci posson riferire"

l' ho fatta io :)

aristotele
29-03-2003, 23:13
nel titolo del thread non avevo specificato che, ovviamente le poesie possono anche essere nostri componimenti!!

Complimenti ancora Loregux.

Loregux
29-03-2003, 23:18
Originally posted by "aristotele"

nel titolo del thread non avevo specificato che, ovviamente le poesie possono anche essere nostri componimenti!!

Complimenti ancora Loregux.

graciassssssss....
ho anche componimenti di amici che però ho volutamente censurato :eek: per i contenut non consoni alle pagine del nostro amato forum :D

Loregux
29-03-2003, 23:21
se faccio un bel sito mi inviereste le vostrepoesie da pubblicare??
bella idea vero? :)

carmine65
29-03-2003, 23:25
Ciao Aristotele (che nick impegnativo... :) )
complimenti per l'idea di un thread che parla di poesia...
ci voleva proprio.

do anche io un contributo....


Dona ai vivi le lacrime
che spandi sopra i morti,
ed essi saranno uomini e donne, ora,
accanto al tuo focolare,
invece di essere passive creature,
cui l'amore è negato,
finché essi stessi non neghino l'amore
con l'etereo disprezzo della morte.

-- Emily Dickinson --

Ciao, e alla prox.

badedas
30-03-2003, 11:19
FUNERE MERSIT ACERBO


O tu che dormi là su la fiorita

collina tosca, e ti sta il padre a canto;

non hai tra l’erbe del sepolcro udita

pur ora una gentil voce di pianto?



È il fanciulletto mio, che a la romita

tua porta batte: ei che nel grande e santo

nome te rinnovava, anch’ei la vita

fugge, o fratel, che a te fu amara tanto.



Ahi no! Giocava per le pinte aiole,

e arriso pur di vision leggiadre

l’ombra l’avvolse, ed a le fredde e sole



vostre rive lo spinse. Oh, giù ne l’adre

sedi accoglilo tu, ché al dolce sole

ei volge il capo ed a chiamar la madre.

(Giosuè Carducci)

Bardiel
30-03-2003, 11:21
M'illumino d'immenso

lo zio MEDDE®
30-03-2003, 11:23
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

badedas
30-03-2003, 11:24
Originally posted by "Bardiel"




Originally posted by "Gianni1482"

Mattina :

M'Illumino d'immenso ;)

aristotele
30-03-2003, 13:12
Solo et pensoso i più deserti campi
vo mesurando a passi tardi e lenti,
et gli occhi porto per fuggir intenti
ove vestigio human l'arena stampi.

Altro schermo non trovo che mi scampi
dal manifesto accorger de genti,
perchè ne gli atti d'allegrezza spenti
di fuor si legge com'io dentro avvampi;

sì ch'io mi credo ormia che monti et piagge
et fiumi et selve sappian di che tempre
sia la mia vita, ch'è celata altrui.

Ma pur sì aspre vie nè si selvagge
cercar non so, ch'Amor non venga sempre
ragionando con meco, et io co llui.

Francesco Petrarca da "Il Canzoniere"

duchetto
30-03-2003, 13:25
impossibile non citare L'infinito di Leopardi

Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e rimirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo, ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s’annega il pensier mio:
E il naufragar m’è dolce in questo mare.

mi da molto da pensare :)
questa è la vesione vocale http://www.claudiocarini.it/infinito.mp3 ....sembra un allupato quello che parla :eek: :D

paranoico
30-03-2003, 13:35
La città

Hai detto: "Per altre terre andrò per altro mare.
Altra città, più amabile di questa, dove
ogni mio sforzo è votato al fallimento
dove il mio cuore come un morto sta sepolto
ci sarà pure. Fino a quando patirò questa mia inerzia?
Dei lunghi anni, se mi guardo intorno,
della mia vita consumata qui, non vedo
che nere macerie e solitudine e rovina".
Non troverai altro luogo non troverai altro mare.
La città ti verrà dietro. Andrai vagando
per le stesse strade. Invecchierai nello stesso quartiere.
Imbiancherai in queste stesse case. Sempre
farai capo a questa città. Altrove, non sperare,
non c'è nave non c'è strada per te.
Perché sciupando la tua vita in questo angolo discreto
tu l'hai sciupata su tutta la terra

Costantinos Kavafis

[complimenti per la discussione ;) ]

bambino
30-03-2003, 14:26
Originally posted by "Nicky"

Personalmente ho sempre adorato questa:

LA CAVALLINA STORNA


Nella Torre il silenzio era già alto.
Sussurravano i pioppi del Rio Salto.

I cavalli normanni alle lor poste
frangean la biada con rumor di croste.

Là in fondo la cavalla era, selvaggia,
nata tra i pini su la salsa spiaggia;

che nelle froge avea del mar gli spruzzi
ancora, e gli urli negli orecchi aguzzi.

Con su la greppia un gomito, da essa
era mia madre; e le dicea sommessa:

"O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;

tu capivi il suo cenno ed il suo detto!
Egli ha lasciato un figlio giovinetto;

il primo d'otto tra miei figli e figlie;
e la sua mano non toccò mai briglie.

Tu che ti senti ai fianchi l'uragano,
tu daì retta alla sua piccola mano.

Tu ch'hai nel cuore la marina brulla,
tu dài retta alla sua voce fanciulla."

La cavalla volgea la scarna testa
verso mia madre, che dicea più mesta:

"O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;

lo so, lo so, che tu l'amavi forte!
Con lui c'eri tu sola e la sua morte.

O nata in selve tra l'ondate e il vento,
tu tenesti nel cuore il tuo spavento;

sentendo lasso nella bocca il morso,
nel cuor veloce tu premesti il corso:

adagio seguitasti la tua via,
perchè facesse in pace l'agonia..."

La scarna lunga testa era daccanto
al dolce viso di mia madre in pianto.

"O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;

oh! due parole egli dovè pur dire!
e tu capisci, ma non sai ridire.

Tu con le briglie sciolte tra le zampe,
con dentro gli occhi il fuoco delle vampe,

con negli orecchi l'eco degli scoppi,
seguitasti la via tra gli alti pioppi;

lo riportavi tra il morir del sole,
perchè udissimo noi le sue parole."

Stava attenta la lunga testa fiera.
Mia madre l'abbracciò su la criniera.

"O cavallina, cavallina storna,
portavi a casa sua chi non ritorna!

a me, chi non ritornerà più mai!
Tu fosti buona... Ma parlar non sai!

Tu non sai, poverina; altri non osa.
Oh! ma tu devi dirmi una cosa!

Tu l'hai veduto l'uomo che l'uccise:
esso t'è qui nelle pupille fise.

Chi fu? Chi è? Ti voglio dire un nome.
E tu fa cenno. Dio t'insegni, come."

Ora, i cavalli non frangean la biada:
dormian sognando il bianco della strada.

La paglia non battean con l'unghie vuote:
dormian sognando il rullo delle ruote.

Mia madre alzò nel gran silenzio un dito:
disse un nome... Sonò alto un nitrito.



:)

Bellissima, come quest'altra (sempre Pascoli nell'amaro ricordo del padre ucciso)

10 Agosto

San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.

Ritornava una rondine al tetto:
l'uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.

Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.

Anche un uomo tornava al suo nido:
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.

Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.

E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male!


:o

SALUTO!!!

aristotele
30-03-2003, 17:57
Ascoltami, i poeti laureati
si muovono soltanto fra le piante
dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti.
Io, per me, amo le strade che riescono agli erbosi
fossi dove in pozzanghere
mezzo seccate agguantano i ragazzi
qualche sparuta anguilla:
le viuzze che seguono i ciglioni,
discendono tra i ciuffi delle canne
e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni.

Meglio se le gazzarre degli uccelli
si spengono inghiottite dall' azzurro:
piú chiaro si ascolta il susurro
dei rami amici nell' aria che quasi non si muove,
e i sensi di quest' odore
che non sa staccarsi da terra
e piove in petto una dolcezza inquieta.
Qui delle divertite passioni
per miracolo tace la guerra,
qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza
ed é l' odore dei limoni.

Vedi, in questi silenzi in cui le cose
s' abbandonano e sembrano vicine
a tradire il loro ultimo segreto,
talora ci si aspetta
di scoprire uno sbaglio di Natura,
il punto morto del mondo, l' anello che non tiene,
il filo da disbrogliare che finalmente ci metta
nel mezzo di una veritá
Lo sguardo fruga d' intorno,
la mente indaga accorda disunisce
nel profumo che dilaga
quando il giorno piú languisce.
Sono i silenzi in cui si vede
in ogni ombra umana che si allontana
qualche disturbata Divinitá

Ma l' illusione manca e ci riporta il tempo
nelle cittá rumorose dove l' azzurro si mostra
soltanto a pezzi, in alto, tra le cimase.
La pioggia stanca la terra, di poi; s' affolta
il tedio dell' inverno sulle case,
la luce si fa avara - amara l' anima.
Quando un giorno da un malchiuso portone
tra gli alberi di una corte
ci si mostrano i gialli dei limoni;
e il gelo del cuore si sfa,
e in petto ci scrosciano
le loro canzoni
le trombe d' oro della solaritá.


da "Ossi di Seppia"

aristotele
30-03-2003, 17:58
Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un'acqua limpida

a K.

Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un'acqua limpida
scorta per avventura tra le pietraie d'un greto,
esiguo specchio in cui guardi un'ellera e i suoi corimbi;
e su tutto l'abbraccio di un bianco cielo quieto.

Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto si esprime libera un'anima ingenua,
vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.

Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un'ondata di calma,
e che il tuo aspetto s'insinua nella memoria grigia
schietto come la cima di una giovane palma...


(Eugenio Montale, Ossi di seppia)

aristotele
30-03-2003, 18:03
Sul Mare


Di sussurri immortali avvolge lidi desolati
** E con ansito possente riempie mille caverne,
** Sin che l'incanto d'Ecate non l'avverte
Di ritirarsi, e lasciarle all'ombra sempiterna
Colme di grida. Spesso è così felice
** Che la sua calme per giorni e giorni non smuove
** La conchiglia caduta, quando i venti del cielo
Liberi infuriano in tempesta cupa.
Oh tu che hai le pupille stanche e afflitte,
** Nutrile dell'immensità del mare;
**** Tu che le orecchie hai stordite di volgare rumore
** O troppo sazie di troppo ricche melodie,
**** Ascolta, sino a trasalire, ciò che dicono le vecchie [caverne:
Il coro, sembra, delle antiche ninfe del mare.

aristotele
30-03-2003, 20:24
"S'i' fosse fuoco, arderei 'l mondo. "


S'i' fosse fuoco, arderei 'l mondo;


s'i' fosse vento, lo tempestarei;


s'i' fosse acqua, i' l'annegherei;


s'i' fosse Dio, mandereil' en profondo;


s'i' fosse papa, allor serei giocondo,


ché tutti cristiani imbrigarei;


s'i' fosse 'mperator, ben lo farei:


a tutti tagliarei lo capo a tondo.


S'i' fosse morte, andarei a mi' padre,


s'i' fosse vita, non starei con lui:


similemente faria da mi' madre.


S'i' fosse Cecco, com' i' sono e fui,


torrei le donne giovani e leggiadre:


le zoppe e vecchie lasserei altrui.

Ma Sara
30-03-2003, 21:14
Il balcone

Tu madre dei ricordi, regina delle amanti,
somma d' ogni dovere e d' ogni incanto,
non scorderai la gioia degli abbracci,
la dolcezza del fuoco e della sera,
madre dei ricordi, regina delle amanti!

Quelle sere arrossate dalla vampa del carbone,
quelle sere al balcone, fra vapori rosati...
Che morbido il tuo seno! che soave il tuo cuore!
Ci siam detti cose che non posson morire,
quelle sere arrossate dal carbone!

Come son belli i soli nelle tiepide sere
e profondo lo spazio e l' anima potente!
Chino su di te adorata, mi sembrava
di fiutare il profumo del tuo sangue.
Come son belli i soli nelle sere!

Il buio s' ispessiva come un muro,
captavo nella notte le tue chiare pupille
e succhiavo, rosolio o veleno, il tuo respiro,
e ti cullavo i pedi con le mani fraterne.
Il buio s' ispessiva come un muro!

So evocare la gloria radiosa degli istanti,
rivivere il passato che nel tuo grembo dorme.
Dove dovrei cercre le tue bellezze di languore
se non nel tuo corpo che amo, nel tuo tenero cuore?
So evocare la gloria degli istanti!

Le promesse, i profumi, le carezze infinite
torneranno dal buco senza fondo
come s' alza dal mare più profondo
lavato e più giovane il sole?
- O promesse! o profumi! o carezze infinite!

C. Baudelaire, "Les Fleurs du Mal"

Ma Sara
30-03-2003, 21:22
Carmen 8

Miser Catulle, desina ineptire,
et quod vides perisse perditum ducas.
Fulsere quondam candidi tibi soles,
cum ventitabas quo puella ducebat
amata nobis quantum amabitur nulla.
Ibi illa multa cum iocosa fiebant,
quae tu volebas nec puella nolebat,
fulsere vere candidi tibi soles.
Nunc iam illa non volt: tu quoque inpotens noli,
nec quae fugit sectare, nec miser vive,
sed obstinata mente perfer, obdura.
Vale, puella. Iam Catullus obdurat,
nec te requiret nec rogabit invitam.
At tu dolebis, cum rogaberis nulla.
Scelesta, vae te, quae tibi manet vita?
Quis nunc te adibit? Cui videberis bella?
Quem nunc amabis? Cuius esse diceris?
QUem basiabis? Cui labella mordebis?
At tu, Catulle; destinatus obdura.

Infelice Catullo, smettila d' impazzire,
e quello che vedi perduto, convinciti che è perduto.
Un tempo ti rifulserero soli splendidi
quando andavi dove lei ti portava, la donna
amata da me quanto nessuna mai sarà amata.
Là si facevano tutti quei giochi, che tu volevi
e lei non diceva di no. Veramente
un tempo ti rifulsero soli splendidi.
Ora lei dice di no, e tu devi fare altrettanto
anche se sei disperato, non devi inseguirla se fugge,
non devi
vivere infelice, ma sopportare con fermezza e tenere
duro.
Addio, ragazza. Ormai Catullo è capace
di tener duro, non ti cercherà, non ti pregherà se
non vuoi.
Ma a te dispiacerà che lui non ti cerchi.
Sciagurata, che vita ti aspetta?
Chi ti frequenterà? A chi sembrerai bella?
Chi amerai e di chi diranno che sei?
Chi bacerai? A chi morderai le labbra?
Ma tu, Catullo, sii fermo, e tieni duro.

Gaio Valerio Catullo

carmine65
30-03-2003, 21:23
Ciao,

volevo solo segnalarti che questa citazione:

Ogni morte d'uomo mi diminuisce, perché io partecipo all'umanità. E così non mandare mai a chiedere per chi suona la campana: essa suona anche per te. (Ernest Hemingway)

che viene attribuita a E.Hemingway, in realtà, è una parte di una famosa e molto bella poesia di John Donne dal titolo "For whom the bell tolls" (Per chi suona la campana).
E. Hemingway ha preso in prestito il titolo per uno dei suoi romanzi...

Ciao.

Ma Sara
30-03-2003, 21:27
Originally posted by "carmine65"

Ciao,

volevo solo segnalarti che questa citazione:

Ogni morte d'uomo mi diminuisce, perché io partecipo all'umanità. E così non mandare mai a chiedere per chi suona la campana: essa suona anche per te. (Ernest Hemingway)

che viene attribuita a E.Hemingway, in realtà, è una parte di una famosa e molto bella poesia di John Donne dal titolo "For whom the bell tolls" (Per chi suona la campana).
E. Hemingway ha preso in prestito il titolo per uno dei suoi romanzi...

Ciao.

Ehi grazie, non lo sapevo! Ho cambiato la sign poco giorni fa: avevo trovato questa frase e dato il clima di guerra avevo deciso di inserirla: ti ringrazio per la correzione! :)
Ciao

aristotele
30-03-2003, 21:28
se ti piace John Donne vedi l'apertura del thread, dovrebbe farti piacere!!!

Ciao

carmine65
30-03-2003, 21:36
Originally posted by "aristotele"

se ti piace John Donne vedi l'apertura del thread, dovrebbe farti piacere!!!

Ciao

Ciao,

beh, John Donne è notevole... anche se io non lo conosco in modo approfondito... ma basta leggere la poesia che citavo "Per chi suona la campana" per rendersi conto del valore del poeta.
Bella anche la poesia che hai postato per prima nel thread... che parla del sole. :)

Ciao.

Ma Sara
11-04-2003, 15:23
A hikari :*

Tristesses de la lune

Ce soir, la lune rêve avec plus de paresse;
Ainsi qu'une beauté, sur de nombreux coussins,
Qui d'une main distraite et légère caresse
Avant de s'endormir le contour de ses seins,

Sur le dos satiné des molles avalanches,
Mourante, elle se livre aux longues pâmoisons,
Et promène ses yeux sur les visions blanches
Qui montent dans l'azur comme des floraisons.

Quand parfois sur ce globe, en sa languer oisive,
Elle laisse filer une larme furitve,
Un poète pieux, ennemi du sommeil,

Dans le creux de sa main prend cette larme pâle,
Aux reflets irisés comme un fragment d'opale,
Et la met dans son coeur loin des yeux du soleil.


Tristezze della luna

Più pigra questa sera sta sognando la luna:
bellezza che su un mucchio di cuscini,
lieve e distratta, prima di dormire
accarezza il contorno dei suoi seni,

sulla serica schiena delle molli valanghe,
morente, s'abbandona a deliqui infiniti,
e volge gli occhi là dove bianche visioni
salgono nell'azzurro come fiori.

Quando su questa terra, nel suo pigro languore,
lasci che giù furitva una lacrima fili,
un poeta adorante e al sonno ostile

nella mano raccoglie quell'umido pallore
dai riflessi iridati d'opale, e lo nasconde
lontano dagli occhi del sole, nel suo cuore.

C. Baudelaire "Les Fleurs du mal"

Ciao :)

Maxmel
11-04-2003, 15:58
Diotima

Vieni a placcarmi questo caos del tempo,come una volta,
Delizia della celeste musa ,gli elementi hai conciliato !
Ordina la convulsa lotta coi tranquilli accordi del cielo.
Finchè nel petto mortale ciò che è diviso si unisca,
Finchè l'antica natura dell'uomo , la placida grande,
Fuor dal fermento del tempo ,possente e serena si levi.
torna nei miseri cuori del popolo, bellezza vivente,
Torna all'aspite mensa ,nei templi ritorna!
Che Diotima vive nei teneri bocci d'inverno,
Ricca del proprio spirito, pure ella cerca il sole.
Ma il sole dello spirito, il mondo felice è perito
e in glaciale notte s'azzuffano gli uragani.

F.Holderlin

per tè ;)

max1123
11-04-2003, 16:09
QUESTO AMORE


Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore così vero
Questo amore così bello
Così felice
Così gaio
E così beffardo
Tremante di paura come un bambino al buio
E così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che impauriva gli altri
Che li faceva parlare
Che li faceva impallidire
Questo amore spiato
Perché noi lo spiavamo
Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
Perché noi l'abbiamo perseguitato ferito calpestato
ucciso negato dimenticato
Questo amore tutto intero
Ancora così vivo
E tutto soleggiato
E tuo
E mio
È stato quel che è stato
Questa cosa sempre nuova
E che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda e viva come l'estate
Noi possiamo tutti e due
Andare e ritornare
Noi possiamo dimenticare
E quindi riaddormentarci
Risvegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognare la morte
Svegliarci sorridere e ridere
E ringiovanire
Il nostro amore è là
Testardo come un asino
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Sciocco come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
E ci parla senza dir nulla
E io tremante l'ascolto
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti coloro che si amano
E che si sono amati
Sì io gli grido
Per te per me e per tutti gli altri
Che non conosco
Fermati là
Là dove sei
Là dove sei stato altre volte
Fermati
Non muoverti
Non andartene
Noi che siamo amati
Noi ti abbiamo dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci diventare gelidi
Anche se molto lontano sempre
E non importa dove
Dacci un segno di vita
Molto più tardi ai margini di un bosco
Nella foresta della memoria
Alzati subito
Tendici la mano
E salvaci.

Jacques Prévert

Ma Sara
11-04-2003, 16:15
Originally posted by "Maxmel"

Diotima

Vieni a placcarmi questo caos del tempo,come una volta,
Delizia della celeste musa ,gli elementi hai conciliato !
Ordina la convulsa lotta coi tranquilli accordi del cielo.
Finchè nel petto mortale ciò che è diviso si unisca,
Finchè l'antica natura dell'uomo , la placida grande,
Fuor dal fermento del tempo ,possente e serena si levi.
torna nei miseri cuori del popolo, bellezza vivente,
Torna all'aspite mensa ,nei templi ritorna!
Che Diotima vive nei teneri bocci d'inverno,
Ricca del proprio spirito, pure ella cerca il sole.
Ma il sole dello spirito, il mondo felice è perito
e in glaciale notte s'azzuffano gli uragani.

F.Holderlin

per tè ;)

Stupenda! :) :cool:

Ma per chi? Per me?! :eek:

Maxmel
11-04-2003, 16:17
Originally posted by "Ma Sara"



Ma per chi? Per me?! :eek:ascolta.... mi sei simpatico...ma NON ti dedicherei di sicuro una poesia :muro: :D :D :D :D
E' per una LEI ;)

Ma Sara
11-04-2003, 16:21
Originally posted by "Maxmel"

ascolta.... mi sei simpatico...ma NON ti dedicherei di sicuro una poesia :muro: :D :D :D :D
E' per una LEI ;)


Ahahahahahaah LOLLONE! :D :D :D :sofico:

Mi sembrava in effetti... :muro: :muro:












:mc:


Ciao! :cool:

hikari84
11-04-2003, 19:41
Originally posted by "Ma Sara"

A hikari :*

......



Ti ringrazio... sono commossa... grazie del pensiero... è bellissima la poesia... :)

Nicky
11-04-2003, 19:48
Originally posted by "Maxmel"

Diotima

Vieni a placcarmi questo caos del tempo,come una volta,
Delizia della celeste musa ,gli elementi hai conciliato !
Ordina la convulsa lotta coi tranquilli accordi del cielo.
Finchè nel petto mortale ciò che è diviso si unisca,
Finchè l'antica natura dell'uomo , la placida grande,
Fuor dal fermento del tempo ,possente e serena si levi.
torna nei miseri cuori del popolo, bellezza vivente,
Torna all'aspite mensa ,nei templi ritorna!
Che Diotima vive nei teneri bocci d'inverno,
Ricca del proprio spirito, pure ella cerca il sole.
Ma il sole dello spirito, il mondo felice è perito
e in glaciale notte s'azzuffano gli uragani.



Davvero stupenda.

I singhiozzi lunghi
dei violini
dell’autunno
feriscono il mio cuore
d’un languore
monotono.

P. Verlaine

aristotele
11-04-2003, 19:50
veramente contento perchè il thread si rianima!!!
Il mio contributo:


Il tempo passato

Come il fantasma d'un amico amato
è il tempo passato.
Un tono che ora è per sempre volato
via, una speranza che ora è per sempre andata
un amore così dolce da non poter durare
fu il tempo passato.

Ci furon dolci sogni nella notte
del tempo passato.
Di gioia o di tristezza, ogni
giorno un'ombra avanti proiettava
e ci faceva desiderare
che potesse durare
quel tempo passato.

C'e' rimpianto, quasi rimorso, per
il tempo passato.
E' come il cadavere d'un bimbo molto
amato che il padre veglia, sinché
alla fine la bellezza e' un
ricordo, lasciato cadere
dal tempo passato.
Trad. G.Conte


Autore: P.B.Shelley (1792, Field Place, Sussex -
1892 golfo di La Spezia)

aristotele
11-04-2003, 19:52
Ode alla Vita


Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.



Pablo Neruda

aristotele
11-04-2003, 19:58
Il canto d'amore di J. Alfred Prufrock


S'io credesse che mia risposta fosse
A persona che mai tornasse al mondo,
Questa fiamma staria senza più scosse.
Ma perciocché giammai di questa fondo
Non tornò vivo alcun, s'i' odo il vero,
Senza tema d'infamia ti rispondo.


Allora andiamo, tu ed io,
Quando la sera si stende contro il cielo
Come un paziente eterizzato disteso su una tavola;
Andiamo, per certe strade semideserte,
Mormoranti ricoveri
Di notti senza riposo in alberghi di passo a poco prezzo
E ristoranti pieni di segatura e gusci d'ostriche;
Strade che si succedono come un tedioso argomento
Con l'insidioso proposito
Di condurti a domande che opprimono...
Oh, non chiedere « Cosa? »
Andiamo a fare la nostra visita.

Nella stanza le donne vanno e vengono
Parlando di Michelangelo.

La nebbia gialla che strofina la schiena contro i vetri,
Il fumo giallo che strofina il suo muso contro i vetri
Lambì con la sua lingua gli angoli della sera,
Indugiò sulle pozze stagnanti negli scoli,
Lasciò che gli cadesse sulla schiena la fuliggine che cade dai camini,
Scivolò sul terrazzo, spiccò un balzo improvviso,
E vedendo che era una soffice sera d'ottobre
S'arricciolò attorno alla casa, e si assopì.

E di sicuro ci sarà tempo
Per il fumo giallo che scivola lungo la strada
Strofinando la schiena contro i vetri;
Ci sarà tempo, ci sarà tempo
Per prepararti una faccia per incontrare le facce che incontri;
Ci sarà tempo per uccidere e creare,
E tempo per tutte le opere e i giorni delle mani
Che sollevano e lasciano cadere una domanda sul tuo piatto;
Tempo per te e tempo per me,
E tempo anche per cento indecisioni,
E per cento visioni e revisioni,
Prima di prendere un tè col pane abbrustolito

Nella stanza le donne vanno e vengono
Parlando di Michelangelo.

E di sicuro ci sarà tempo
Di chiedere, « Posso osare? » e, « Posso osare? »
Tempo di volgere il capo e scendere la scala,
Con una zona calva in mezzo ai miei capelli -
(Diranno: « Come diventano radi i suoi capelli! »)
Con il mio abito per la mattina, con il colletto solido che arriva fino al mento,
Con la cravatta ricca e modesta, ma asseríta da un semplice spillo -
(Diranno: « Come gli son diventate sottili le gambe e le braccia! »)
Oserò
Turbare l'universo?
In un attimo solo c'è tempo
Per decisioni e revisioni che un attimo solo invertirà

Perché già tutte le ho conosciute, conosciute tutte: -
Ho conosciuto le sere, le mattine, i pomeriggi,
Ho misurato la mia vita con cucchiaini da caffè;
Conosco le voci che muoiono con un morente declino
Sotto la musica giunta da una stanza più lontana.
Così, come potrei rischiare?
E ho conosciuto tutti gli occhi, conosciuti tutti -
Gli occhi che ti fissano in una frase formulata,
E quando sono formulato, appuntato a uno spillo,
Quando sono trafitto da uno spillo e mi dibatto sul muro
Come potrei allora cominciare
A sputar fuori tutti i mozziconi dei miei giorni e delle mie abitudini? .
Come potrei rischiare?
E ho già conosciuto le braccia, conosciute tutte -
Le braccia ingioiellate e bianche e nude
(Ma alla luce di una lampada avvilite da una leggera peluria bruna!)
E' il profumo che viene da un vestito
Che mi fa divagare a questo modo?
Braccia appoggiate a un tavolo, o avvolte in uno scialle.
Potrei rischiare, allora?-
Come potrei cominciare?

. . . . . . . . . . . .

Direi, ho camminato al crepuscolo per strade strette
Ed ho osservato il fumo che sale dalle pipe
D'uomini solitari in maniche di camicia affacciati alle finestre?...

Avrei potuto essere un paio di ruvidi artigli
Che corrono sul fondo di mari silenziosi

. . . . . . . . . . . . .

E il pomeriggio, la sera, dorme così tranquillamente!
Lisciata da lunghe dita,
Addormentata... stanca... o gioca a fare la malata,
Sdraiata sul pavimento, qui fra te e me.
Potrei, dopo il tè e le paste e, i gelati,
Aver la forza di forzare il momento alla sua crisi?
Ma sebbene abbia pianto e digiunato, pianto e pregato,
Sebbene abbia visto il mio capo (che comincia un po' a perdere i capelli)
Portato su un vassoio,
lo non sono un profeta - e non ha molta importanza;
Ho visto vacillare il momento della mia grandezza,
E ho visto l'eterno Lacchè reggere il mio soprabito ghignando,
E a farla breve, ne ho avuto paura.

E ne sarebbe valsa la pena, dopo tutto,
Dopo le tazze, la marmellata e il tè,
E fra la porcellana e qualche chiacchiera
Fra te e me, ne sarebbe valsa la pena
D'affrontare il problema sorridendo,
Di comprimere tutto l'universo in una palla
E di farlo rotolare verso una domanda che opprime,
Di dire: « lo sono Lazzaro, vengo dal regno dei morti,
Torno per dirvi tutto, vi dirò tutto » -
Se una, mettendole un cuscino accanto al capo,
Dicesse: « Non è per niente questo che volevo dire.
Non è questo, per niente. »
E ne sarebbe valsa la pena, dopo tutto,
Ne sarebbe valsa la pena,
Dopo i tramonti e i cortili e le strade spruzzate di pioggia,
Dopo i romanzi, dopo le tazze da tè, dopo le gonne strascicate sul pavimento
E questo, e tante altre cose? -
E' impossibile dire ciò che intendo!
Ma come se una lanterna magica proiettasse il disegno dei nervi su uno schermo:
Ne sarebbe valsa la pena
Se una, accomodandosi un cuscino o togliendosi uno scialle,
E volgendosi verso la finestra, dicesse:
« Non è per niente questo,
Non è per niente questo che volevo dire. »

. . . . . . . . . . .

No! lo non sono il Principe Amleto, né ero destinato ad esserlo;
Io sono un cortigiano, sono uno
Utile forse a ingrossare un corteo, a dar l'avvio a una scena o due,
Ad avvisare il principe; uno strumento facile, di certo,
Deferente, felice di mostrarsi utile,
Prudente, cauto, meticoloso;
Pieno di nobili sentenze, ma un po' ottuso;
Talvolta, in verità, quasi ridicolo -
E quasi, a volte, il Buffone.

Divento vecchio... divento vecchio...
Porterò i pantaloni arrotolati in fondo.

Dividerò i miei capelli sulla nuca? Avrò il coraggio di mangiare una pesca?
Porterò pantaloni di flanella bianca, e camminerò sulla spiaggia.
Ho udito le sirene cantare l'una all'altra.

Non credo che canteranno per me.

Le ho viste al largo cavalcare l'onde
Pettinare la candida chioma dell'onde risospinte:
Quando il vento rigonfia l'acqua bianca e nera.

Ci siamo troppo attardati nelle camere del mare
Con le figlie del mare incoronate d'alghe rosse e brune
Finché le voci umane ci svegliano, e anneghiamo.

T.S. Eliot

Phantom II
11-04-2003, 19:59
Bellissimo sto topic, andate avanti che mi faccio una cultura, o per lo meno spolvero quello che già sapevo ;)

Nicky
11-04-2003, 20:03
Contemplali, anima mia; essi sono davvero orribili!
Simili ai manichini; vagamente ridicoli;
Terribili, singolari come i sonnambuli;
mentre dardeggiano non si sa dove i loro globi tenebrosi
I loro occhi, in cui s'è spenta la scintilla divina
Come se guardassero lontano, restano levati
Al cielo; non li si vede mai verso i selciati,
Chinare, pensosamente, la loro testa appesantita.
Essi attraversano così il nero sonfinato,
Questo fratello del silenzio eterno. O città!
Mentre che attorno a noi tu canti, ridi e sbraiti,
Innamorata del piacere fino all'atrocità,
Guarda! anch'io mi trascino! ma, più inebetito d'essi,
Io dico: Cosa chiedono al Cielo, tutti questi ciechi?.


I chiedi - Baudelaire

aristotele
11-04-2003, 20:04
veramente qualsiasi contributo è bene accetto!!!!
Perciò...che aspetti a postare :D :D

aristotele
11-04-2003, 20:12
L'uomo e il mare


Uomo libero, tu amerai sempre il mare!

È il tuo specchio il mare! Tu contempli l'anima

nell'infinito svolgersi dell'onda

e non è meno amaro l'abisso del tuo spirito.



Quanto godi a tuffarti in seno alla tua immagine!

Come l'abbracci con gli occhi e con le braccia!

Il cuore si distrae a volte dal suo battito stesso

al fragore di quel lamento indomito e selvaggio.



Siete tutti e due discreti e tenebrosi:

nessuno sondò il fondo del tuo abisso di uomo,

nessuno conosce l'intima ricchezza tua di mare;

come gelosi vi tenete dentro ogni segreto!



E pure sono infiniti i secoli

che vi fate guerra senza rimorso né pietà,

tanto amate strage e morte,

lottatori eterni, implacabili fratelli!



(Charles Baudelaire)

bambino
11-04-2003, 20:13
Originally posted by "carmine65"

Ciao,

volevo solo segnalarti che questa citazione:

Ogni morte d'uomo mi diminuisce, perché io partecipo all'umanità. E così non mandare mai a chiedere per chi suona la campana: essa suona anche per te. (Ernest Hemingway)

che viene attribuita a E.Hemingway, in realtà, è una parte di una famosa e molto bella poesia di John Donne dal titolo "For whom the bell tolls" (Per chi suona la campana).
E. Hemingway ha preso in prestito il titolo per uno dei suoi romanzi...

Ciao.

Infatti... :)

For Whom the Bell Tolls
by John Donne

No man is an island,
Entire of itself.
Each is a piece of the continent,
A part of the main.
If a clod be washed away by the sea,
Europe is the less.
As well as if a promontory were.
As well as if a manner of thine own
Or of thine friend's were.
Each man's death diminishes me,
For I am involved in mankind.
Therefore, send not to know
For whom the bell tolls,
It tolls for thee.

;)

aristotele
11-04-2003, 20:13
Prima sera


- Lei era quasi svestita

e grandi piante indiscrete

contro i vetri protendevano le foglie

maliziose, vicino, vicino.



Seduta sulla mia poltrona,

seminuda, giungeva le mani.

Al suolo rabbrividiamo di piacere

i suoi piedini sottili, sottili.



- Io guardavo un piccolo raggio

vagabondo, color di cera,

sfarfallare nel suo sorriso

e sul suo seno - come mosca al roseto.



- Le baciai le caviglie sottili.

Lei proruppe in un dolce riso brutale

che si sgranava in modulazioni argentine,

una graziosa risata di cristallo.



I suoi piedini si rifugiarono

sotto la camicia: "Smettila ti dico!"

- Premessa la prima audacia,

ridendo fingeva di punire!



- Le baciai dolcemente le palpebre

che palpitavano tenere al mio labbro:

- ella ritrasse smorfiosetta,

il capo: "Ah! di bene in meglio!...



Ho due parole da dirti, Signorino..."

- il resto io glielo dissi sul suo seno

con un bacio che la fece ridere

d'un bel riso pieno di desiderio...



Lei era quasi svestita

e grandi piante indiscrete

contro i vetri protendevano le foglie

maliziose, vicino, vicino.



(Arthur Rimbaud)

max1123
11-04-2003, 20:16
I RAGAZZI CHE SI AMANO

I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore

Jacques Prévert

max1123
11-04-2003, 20:17
PER TE AMORE MIO

Sono andato al mercato degli uccelli
E ho comprato uccelli
Per te
amor mio
Sono andato al mercato dei fiori
E ho comprato fiori
Per te amor mio
Sono andato al mercato di ferraglia
E ho comprato catene
Pesanti catene
Per te
amor mio
E poi sono andato al mercato degli schiavi
E t'ho cercata
Ma non ti ho trovata
amore mio.

Jacques Prévert

Nicky
11-04-2003, 20:20
Originally posted by "aristotele"

L'uomo e il mare


Uomo libero, tu amerai sempre il mare!

È il tuo specchio il mare! Tu contempli l'anima

nell'infinito svolgersi dell'onda

e non è meno amaro l'abisso del tuo spirito.



Quanto godi a tuffarti in seno alla tua immagine!

Come l'abbracci con gli occhi e con le braccia!

Il cuore si distrae a volte dal suo battito stesso

al fragore di quel lamento indomito e selvaggio.



Siete tutti e due discreti e tenebrosi:

nessuno sondò il fondo del tuo abisso di uomo,

nessuno conosce l'intima ricchezza tua di mare;

come gelosi vi tenete dentro ogni segreto!



E pure sono infiniti i secoli

che vi fate guerra senza rimorso né pietà,

tanto amate strage e morte,

lottatori eterni, implacabili fratelli!



(Charles Baudelaire)

Oddio ti ringrazio vivamente....stupenda.. ;)

Mi permetto di postare un pezzo che non è una poesia ma una citazione che mi piace un sacco, da Lotr:

"Al posto dell'Oscuro Signore, vuoi mettere una Regina.
Ed io non sarò oscura, ma bella e terribile come la Mattina e la Notte.
Splendida come il Mare ed il Solee e la Neve sulla Montagna. Temuta come i Fulmini e la Tempesta. Più forte delle fondamenta della terra.
Tutti mi ameranno, disperandosi."

max1123
11-04-2003, 20:20
PARIS AT NIGHT

Tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte
Il primo per vederti tutto il viso
Il secondo per vederti gli occhi
L'ultimo per vedere la tua bocca
E tutto il buio per ricordarmi queste cose
Mentre ti stringo fra le braccia.

Jacques Prévert

max1123
11-04-2003, 20:23
IL GIARDINO

Mille anni e poi mille
Non possone bastare
Per dire
La microeternita'
Di quando m' hai baciato
Di quando t' ho baciata
Un mattino nella luce dell' inverno
Al Parc Montsouris a Parigi
A Parigi
Sulla terra
Sulla terra che e' un astro.

Jacques Prévert

aristotele
11-04-2003, 20:26
Alla musica


Piazza della Stazione, a Charleville

Sulla piazza divisa in aiuole meschine,
Dove tutto è corretto, gli alberi ed anche i fiori,
Tutti i bolsi borghesi, strozzati dai calori,
Portan, giovedì sera, le gelosie cretine.

- L'orchestra militare, nel mezzo del giardino,
Nel Valzer dei pifferi dondola i suoi cheppì;
- Intorno, in prima fila, pavoneggia il dandy;
Il notaio s'appende ai ciondoli cifrati.

Gli agrari con gli occhiali segnalano le stecche;
E i burocrati portano le loro spose obese;
Accanto a loro vanno, compiacenti "cornàc",
Signore tutte in ghingeri che sembrano réclames;

Sulle panchine verdi, droghieri pensionati
Stuzzicano la ghiaia col bastoncino a pomo,
E assai seriosamente discutendo i trattati,
Tabaccan dall'argento, e riprendono: "Dunque!..."

Stendendo sulla panca le ben pasciute reni,
Un borghese attillato, dal pancione fiammingo,
Fuma una bella pipa da cui traboccan fili
Di tabacco - sapete?, roba di contrabbando; -

Lungo le aiuole verdi ghignano i mascalzoni;
resi sentimentali dal canto dei tromboni,
Le reclute, assai ingenue, con una rosa in bocca,
Carezzano i bambini per adescar le balie...

- Io seguo, scamiciato come uno studentello,
Sotto i verdi castagni le accorte ragazzine;
Loro lo sanno e volgono, ridendo fra di loro,
Verso me gli occhi pieni di cose maliziose.

Non dico una parola: osservo solamente
La bianca carne ai colli sparsi di ciocche folli;
Inseguo, sotto il busto e i fragili ornamenti,
Quelle schiene divine dove s'incurva l'omero.

Ben presto scovo i piedi, lo stivale la calza...
- Ricostruisco i corpi, arso da dolce febbre.
Loro mi trovan buffo e bisbigliano piano...
- Allora sento i baci salirmi sulle labbra..

hikari84
11-04-2003, 20:34
Rilancio con Pascoli... è adorabile...

Il gelsomino notturno

E s'aprono i fiori notturni,
nell'ora che penso a' miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni
le farfalle crepuscolari.

Da un pezzo si tacquero i gridi:
là sola una casa bisbiglia.
Sotto l'ali dormono i nidi,
come gli occhi sotto le ciglia.

Dai calici aperti si esala
l'odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala.
Nasce l'erba sopra le fosse.

Un'ape tardiva sussurra,
trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l'aia azzurra
và col suo pigolìo di stelle.

Per tutta la notte s'esala
l'odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala;
brilla al primo piano: s'è spento...

È l'alba: si chiudono i petali
un poco gualciti; si cova,
dentro l'urna molle e segreta,
non so che felicità nuova


Giovanni Pascoli - Canti di Castelvecchio

ZETMAN
11-04-2003, 20:36
“Solo”
Sempre solo
tra tutta questa gente...
Non parlo la loro lingua...
loro non la mia...
Cammino tra la nebbia dell'indifferenza,
tra il gelo del disprezzo,
sotto la pioggia degli insulti...
E' difficile trovare un riparo
caldo, accogliente, magari anche nascosto.
L' ho trovato...
senza mai accorgermi di averlo sempre avuto vicino...
Sono finalmente al sicuro.

aristotele
11-04-2003, 20:36
Una stella della sera



L'estate era al suo meriggio,

e la notte al suo colmo;

e ogni stella, nella sua propria orbita,

brillava pallida, pur nella luce

della luna, che più lucente e più fredda,

dominava tra gli schiavi pianeti,

nei cieli signora assoluta -

e, col suo raggio, sulle onde.

Per un poco io fissai

il suo freddo sorriso;

oh, troppo freddo - troppo freddo per me!

Passò, come un sudario,

una nuvola lanuginosa,

e io allora mi volsi a te,

orgogliosa stella della sera,

alla tua remota fiamma,

più caro avendo il tuo raggio;

giacché più m'allieta

l'orgogliosa parte

che in cielo svolgi a notte,

e di più io ammiro

il tuo fuoco distante

che non quella più fredda, consueta luce.



(Edgar Allan Poe)

aristotele
11-04-2003, 20:38
Se non avessimo amato...



Se noi non avessimo amato,

Chi sa se quel narciso avrebbe attratto l'ape

Nel suo grembo dorato,

Se quella pianta di rose avrebbe ornato

Di lampade rosse i suoi rami!

Io credo non spunterebbe una foglia

In primavera, non fosse per le labbra degli amanti

Che baciano. Non fosse per le labbra dei poeti

Che cantano.



(Oscar Wilde)

max1123
11-04-2003, 20:38
LA TRAGEDIA DELLE FOGLIE

mi destai alla siccità e le felci erano morte,
le piante in vaso gialle come grano;
la mia donna era sparita
e i cadaveri dissanguati delle bottiglie vuote
mi cingevano con la loro inutilità;
c'era ancora un bel sole, però,
e il biglietto della padrona ardeva d'un giallo caldo
e senza pretese; ora quello che ci voleva
era un buon attore, all'antica, un burlone capace di scherzare
sull'assurdità del dolore; il dolore è assurdo
perché esiste, solo per questo;
sbarbai accuratamente con un vecchio rasoio
l'uomo che un tempo era stato giovane e,
così dicevano, geniale; ma
questa è la tragedia delle foglie,
le felci morte, le piante morte;
ed entrai in una sala buia
dove stava la padrona di casa
insultante e ultimativa,
mandandomi all'inferno,
mulinando i braccioni sudati
e strillando
strillando che voleva i soldi dell'affitto
perché il mondo ci aveva tradito
tutt'e due.

Charles Bukowski

aristotele
11-04-2003, 20:39
Amore




Come chi gioia e angoscia provi insieme

gli occhi di lei così m'hanno lasciato.

Non so pensarci. Eppure mi ritorna

più e più insistente nell'anima

quel suo fugace sguardo di commiato.

E un dolce tormento mi trattiene

dal prender sonno, ora ch'è notte e s'agita

nell'aria un che di nuovo.

Occhi di lei, vago tumulto. Amore,

pigro incredulo amore, più per tedio

che per gioco intrapreso, ora ti sento

attaccato al mio cuore (debol ramo)

come frutto come geme.

Amore e primavera vanno insieme.



Quel fatale e prescritto momento

che ci diremo addio

è già in ogni distacco

del tuo volto dal mio.

Cosa lieve è il tuo corpo!

Basta ch'io l'abbandoni per sentirti

crudelmente lontana.

Il più corto saluto è fra noi due

un commiato finale.

Ogni giorno ti perdo e ti ritrovo

così, senza speranza.

Se tu sapessi com'è già remoto

il ricordo dei baci

che poco fa mi davi,

di quel caro abbandono,

di quel folle tuo amore ov'io non mordo

se sapore di morte.



(Vincenzo Cardarelli)

max1123
11-04-2003, 20:41
Silvia ti voglio bene
Silvia
Silvia
Silvia che bel nome hai
Silvia
Silvia
Silvia voglio ripeterlo finchè non mi piacerà
Silvia
Silvia
Silvia
Silvia
Ecco ora non mi piace più

Jacques Prevért

aristotele
11-04-2003, 20:47
E' dedicata al mio papà....

Raccoglimento


Sii saggio, mio Dolore, e calmati!

Volevi la Sera? Eccola, è scesa!

Un'atmosfera oscura avvolge la città

a chi porta la pace, a chi l'affanno.



Mentre la moltitudine vile dei mortali

va raccogliendo rimorsi nella servile festa,

sotto la frusta di quel boia ch'è il Piacere

Dolore mio, dammi la mano, vieni qua,



lontano da loro! Come si chinano i defunti Anni

sui balconi del cielo in vesti antiche!

Come sorge dal fondo delle acque il Rimpianto ridente!



Guarda! Il sole morente s'addormenta sotto un arco!

Ascolta, mio caro, ascolta la dolce Notte che cammina

come un lungo lenzuolo fluttuante nell'Oriente!



(Charles Baudelaire)

Ciao papà.

max1123
11-04-2003, 20:51
SE TI TAGLIASSERO A PEZZETTI

Se ti tagliassero a pezzetti
il vento li raccoglierebbe
il regno dei ragni cucirebbe la pelle
e la luna tesserebbe i capelli e il viso
e il polline di Dio
di Dio il sorriso.
Ti ho trovata lungo il fiume
che suonavi una foglia di fiore
che cantavi parole leggere, parole d'amore
ho assaggiato le tue labbra di miele rosso rosso
ti ho detto dammi quello che vuoi, io quel che posso.
Rosa gialla rosa di rame
mai ballato così a lungo
lungo il filo della notte sulle pietre del giorno
io suonatore di chitarra io suonatore di mandolino
alla fine siamo caduti sopra il fieno.
Persa per molto persa per poco
presa sul serio presa per gioco
non c'è stato molto da dire o da pensare
la fortuna sorrideva come uno stagno a primavera
spettinata da tutti i venti della sera.
E adesso aspetterò domani
per avere nostalgia
Signora Libertà Signorina Fantasia
così preziosa come il vino così gratis come la tristezza
con la tua nuvola di dubbi e di bellezza.
T'ho incrociata alla stazione
che inseguivi il tuo profumo
presa in trappola da un tailleur grigio fumo
i giornali in una mano e nell'altra il tuo destino
camminavi fianco a fianco al tuo assassino.
Ma se ti tagliassero a pezzetti
il vento li raccoglierebbe
il regno dei ragni cucirebbe la pelle
e la luna tesserebbe i capelli e il viso
e il polline di Dio
di Dio il sorriso.

Fabrizio De André

hikari84
11-04-2003, 21:06
Fanciullo mendico

Ho nel cuore la mesta parola
d'un bimbo ch'all'uscio mi viene.
Una lagrima sparsi, una sola,
per tante sue povere pene;
e pur quella pensai che vanisse
negl'ispidi riccioli ignota:
egli alzò le pupille sue fisse,
sentendosi molle la gota.
E io, quasi chiedendo perdono,
gli tersi la stilla smarrita,
con un bacio, e ponevo il mio dono
tra quelle sue povere dita.
Ed allora ne intesi nel cuore
la voce che ancora vi sta:
Non li voglio: non voglio, signore,
che scemi le vostra pietà.
E quand'egli già fuor del cancello
riprese il solingo sentiero,
io sentii, che, il suo grave fardello,
godeva a portarselo intiero:
e chiamava sua madre, che sorta
pareva da nebbie lontane,
a vederlo; poi ch'erano, morta
lei, morta! ma lui senza pane.


Giovanni Pascoli - Canti di Castelvecchio

hikari84
11-04-2003, 21:28
Nebbia

Nascondi le cose lontane,
tu nebbia impalpabile e scialba,
tu fumo che ancora rampolli,
su l'alba,
da' lampi notturni e da' crolli
d'aeree frane!
Nascondi le cose lontane,
nascondimi quello ch'è morto!
Ch'io veda soltanto la siepe
dell'orto,
la mura ch'ha piene le crepe
di valeriane.
Nascondi le cose lontane:
le cose son ebbre di pianto!
Ch'io veda i due peschi, i due meli,
soltanto,
che dànno i soavi lor mieli
pel nero mio pane.
Nascondi le cose lontane
che vogliono ch'ami e che vada!
Ch'io veda là solo quel bianco
di strada,
che un giorno ho da fare tra stanco
don don di campane...
Nascondi le cose lontane,
nascondile, involale al volo
del cuore! Ch'io veda il cipresso
là, solo,
qui, solo quest'orto, cui presso
sonnecchia il mio cane.


Giovanni Pascoli - Canti di Castelvecchio


Lo adoro... :cry:

hikari84
11-04-2003, 21:40
E per stasera concludo con...


Per sempre!

Io t'odio?!... Non t'amo più, vedi,
non t'amo... Ricordi quel giorno?
Lontano portavano i piedi
un cuor che pensava al ritorno.
E dunque tornai... tu non c'eri.
Per casa era un'eco dell'ieri,
d'un lungo promettere. E meco
di te portai sola quell'eco:
PER SEMPRE!
Non t'odio. Ma l'eco sommessa
di quella infinita promessa
vien meco, e mi batte nel cuore
col palpito trito dell'ore;
mi strilla nel cuore col grido
d'implume caduto dal nido:
PER SEMPRE!
Non t'amo. Io guardai, col sorriso,
nel fiore del molle tuo letto.
Ha tutti i tuoi occhi, ma il viso...
non tuo. E baciai quel visetto
straniero, senz'urto alle vene.
Le dissi: "E a me, mi vuoi bene?"
"Sì, tanto!" E i tuoi occhi in me fisse.
"Per sempre?" le dissi. Mi disse:
"PER SEMPRE!"
Risposi: "Sei bimba e non sai
Per sempre che voglia dir mai!"
Rispose: "Non so che vuol dire?
Per sempre vuol dire Morire...
Sì: addormentarsi la sera:
restare così come s'era,
PER SEMPRE!"


Giovanni Pascoli - Canti di Castelvecchio

aristotele
11-04-2003, 21:52
Arrivederci fratello mare








Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti

arrivederci fratello mare

mi porto un po' della tua ghiaia

un po' del tuo sale azzurro

un po' della tua infinità

e un pochino della tua luce

e della tua infelicità.

Ci hai saputo dir molte cose

sul tuo destino di mare

eccoci con un po' di speranza

eccoci un po' di saggezza

e ce ne andiamo come siamo venuti

arrivederci fratello mare.



(Nazim Hikmet)

Tyak
11-04-2003, 22:19
Complimenti per la discussione! ;)



Mosca, 1961



Le sedie dormono in piedi
anche il tavolo
il tappeto sdraiato sul dorso
ha chiuso gli arabeschi
lo specchio dorme
gli occhi delle finestre sono chiusi
il balcone dorme
con le gambe penzolanti nel vuoto
i camini sul tetto dirimpetto dormono
sui marciapiedi dormono le acacie
la nuvola dorme
stringendosi al petto una stella
in casa fuori di casa dorme la luce

ma tu ti sei svegliata
mia rosa
le sedie si sono svegliate
si precipitano da un angolo all’altro anche il tavolo
il tappeto si è messo a sedere
gli arabeschi hanno aperto i petali
lo specchio si è risvegliato come un lago all’aurora
le finestre hanno spalancato
immensi occhi azzurri
il balcone si è risvegliato
ha tirato su dal vuoto le gambe
i camini dirimpetto si sono messi a fumare
le acacie han cominciato a chiacchierare
sui marciapiedi
la nuvola si è svegliata
ha lanciato la sua stella nella nostra stanza
in casa fuori di casa la luce si è risvegliata
si è versata sui tuoi capelli
è colata tra le tue palme
ha cinto la tua vita nuda i tuoi piedi bianchi.



Nazim HiKmet

Ma Sara
11-04-2003, 23:41
Ho fatto bene a rilanciare la discussione... :)
Grande aristotele per averla aperta ;)


Di nuovo dedicato a hikari :*


L' invitation au voyage

Mon enfant, ma soeur,
Songe à la douceur
D' aller là-bas vivre ensemble!
Aimer à loisir,
Aimer et mourir
Au pays qui te ressemble!
Le soleils mouillés
De ces ciels brouillés
Pour mon esprit ont les charmes
Si mystérieux
De tes traîtres yeux,
Brillant à trvers leurs larmes.

Là, tout n' est qu' ordre et beauté,
Luxe, calme et volupté.

Des meubles luisants,
Polis par les ans,
Décoreraient notre chambre;
Les plus raares fleurs
Mêlant leurs odeurs
Aux vagues senteurs de l' ambre,
Les riches plafonds,
Les miroirs profonds,
La splendeur orientale,
Tout y parlerait
A l' âme en secret
Sa douce lange natale.

Là, tout n' est qu' ordre et beauté,
Luxe, calme et volupté.

Vois sur ces canaux
Dormir ces vaisseaux
Dont l' humeur est vagabonde;
C' est pour assouvir
Ton moindre désir
Qu' ils viennent du bout du monde.
- Les soleils couchants
Revêtent les champs,
Les canaux, la ville entière,
D' hyacinthe et d' or;
Le monde s' endort
Dans une chaude lumière

Là, tout n' est qu' ordre et beauté,
Luxe, calme et volupté.


L' invito al viaggio

Sorella mi, mio bene,
che dolce noi due insiem,
pensa, vivere là!
Amare a sazietà,
amare e morire
nel paese che tanto ti somglia!
I soli infradiciati
di quei cieli imbronciati
hanno per il mio cuore
il misterioso incanto dei tuoi occhi insidiosi
che brillano nel pianto.

Là non c' è nulla che non sia beltà,
ordine e lusso, calma e voluttà.

Mobili luccicanti
che gli anni han levigato
orneranno la stanza;
i più rari tra i fiori
che ai sentori dell' ambra
mischiano i loro odori,
i soffitti sontuosi,
le profonde specchiere, l' orientale
splendore, tutto quanto
con segreta dolcezza
al cuore parlerà
la sua lingua natale.

Là non c' è nulla che non sia beltà,
ordine e lusso, calma e voluttà.

Vedi su quei canali
dormire bastimenti
d' animo vagabondo,
qui a soddisfare i minimi
tuoi desideri accorsi
dai confini del mondo.
- Nel giacinto e nell' oro
avvolgono i calanti
soli canali e campi
e l' intera città;
il mondo trova pace
in una calda luce

Là non c' è nulla che non sia beltà,
ordine e lusso, calma e voluttà.

Allora hikari, ci vieni a Parigi? Dopo questa "Invitation au voyage"... ;)

Ciao :)

Ma Sara
12-04-2003, 00:10
Gefunden

Ich ging im Walde
So für mich hin,
Und nichts zu suchen,
Das war mein Sinn.

Im Schatten sah ich
Ein Blümchen stehn,
Wie Sterne leuchtend,
Wie Äuglein schön.

Ich wollt' es brechen,
Da sagt' es fein:
Soll ich zum Welken
Gebrochen sein?

Ich grub' s mit allen
Den Würzlein aus,
Zum Garten trug ich' s
Am hübschen Haus.

Und pflanzt' es wieder
Am stillen Ort;
Nun Zweigt es immer
Und blüht so fort.


Trovato

Per conto mio nel bosco,
da solo me ne andavo,
e di trovar qualcosa
certo non m' aspettavo.

Ho scorto una corolla:
nell' ombra il fiore stava,
luceva come stella,
come un occhio attirava.

Per coglierlo son stato,
ma allora mi ha ammonito:
quando mi avrai strappato
Vuoi vedermi avvizzito?

Con tutte lo cavai,
radici e radicina.
Nel giardin lo portai
accanto alla casina.

E poi l' ho trasferito
In una quieta zolla;
ed ora è rifiorito,
foglie nuove rampolla.

J. W. Goethe

Tyak
12-04-2003, 13:42
Giuseppe Ungaretti
Veglia

Un’intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d’amore

Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita.

aristotele
12-04-2003, 13:42
Alla fronde dei salici









E come potevamo noi cantare

con il piede straniero sopra il cuore,

fra i morti abbandonati nelle piazze

sull'erba dura di ghiaccio, al lamento

d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero

della madre che andava incontro al figlio

crocifisso sul palo del telegrafo?

Alle fronde dei salici, per voto,

anche le nostre cetre erano appese,

oscillavano lievi al triste vento.



(Salvatore Quasimodo )



Alba

Ho abbracciato l'alba d'estate.



Nulla si muoveva ancora sul frontone dei palazzi. L'ac-

qua era morta. Le zone d'ombra non lasciavano la strada

del bosco. Ho camminato, ridestando gli aliti vivi e tiepi-

di, e le gemme guardarono, e le ali si levarono senza

rumore.



La prima impresa fu, nel sentiero pieno di freschi e

pallidi fulgori, un fiore che mi disse il tuo nome.



Risi alla cascata bionda che si scarmigliò attraverso gli

abeti: sulla cima argentata riconobbi la dea.



Allora sollevai ad uno ad uno i veli. Nel viale agitan-

do le braccia. Nella pianura dove l'ho denunciata al gallo.

Nella grande città, ella sfuggiva tra i campanili e le cupo-

le, ed io correndo come un mendicante sulle banchine di

marmo, le davo la caccia.



In cima alla strada, vicino ad un bosco di lauro, l'ho

avvolta nei suoi veli raccolti, ed ho sentito un poco il suo

immenso corpo. L'alba e il bambino caddero in fondo al

bosco.



Al risveglio era mezzogiorno.



(Arthur Rimbaud)

Tyak
12-04-2003, 14:13
Friedrich Hölderlin

Alle Parche

Un’estate donatemi, o possenti!
E solo un autunno al mio canto maturo,
poiché il cuore, saziato
di dolce gioco, muoia persuaso.

L’anima che non ebbe in vita il suo diritto
divino non avrà pace neppure
laggiù tra i morti. Ma se mi sarà dato
ciò che mi è santo in cuore, la poesia,

sii benvenuta, pace delle ombre!
Anche se non mi seguirà la cetra
sarò appagato. Avrò vissuto un giorno
come gli Dei, più non chiederò.

hikari84
12-04-2003, 14:50
Originally posted by "Ma Sara"

Ho fatto bene a rilanciare la discussione... :)
Grande aristotele per averla aperta ;)


Di nuovo dedicato a hikari :*

.........

Allora hikari, ci vieni a Parigi? Dopo questa "Invitation au voyage"... ;)

Ciao :)

Prima di tutto vorrei ringraziarti per la poesia... è molto bella, sei gentile... :)
Secondo.....ehiii frena un secondo come puoi chiedermi di venire a Parigi con te che ci conosciamo da pochi giorni? :p
Dai te l'ho detto e te lo ripeto... vai con la tua amica e divertiti... io non potrei venire cmq per rispetto nei confronti di una persona a me cara... :)

Ma Sara
12-04-2003, 16:14
A Maxmel ;)

Das Feuerzeichen

Hier, wo zwischen Meeren die Insel wuchs,
ein Opferstein jäh hinaufgethürmt,
hier zündet sich unter schwarzen Himmel
Zarathustra seine Höhenfeuer an,
Feuerzeichen für verschlagne Schiffer,
Fragezeichen für Solche, die Antwort haben...

Diese Flamme mit weissgrauem Bauche
- in kalte Fernen züngelt ihre Gier,
nach immer reineren Höhn biegt sie den Hals -
eine Schlange gerad aufgerichtet vor Ungeduld:
dieses Zeichen stellte ich vor mich hin.

Meine Seele selber ist diese Flamme,
unersättlich nach neuen Fernen
lodert aufwärts, aufwärts ihre stille Gluth.
Was floh Zarathustra vor Thier und Menschen?
Was entlief er jäh allem festen Lande?
Sechs Einsamkeiten kennt er schon -,
aber das Meer selbst war nicht genug ihm einsam,
die Insel liess ihn steigen, auf dem Berg wurde er zur Flamme,
nach einer siebenten Einsamkeit
wirft er suchend jetzt die Angel über sein Haupt.

Verschlagne Schiffer! Trümmer alter Sterne!
Ihr Meere der Zukunft! Unausgeforschte Himmel!
nach allem Einsamen werfe ich jetzt die Angel:
gebt Antwort auf die Ungeduld der Flamme,
fangt mir, dem Fischer auf hohen Bergen,
meine siebente letzte Einsamkeit! - -


Il fuoco del faro

Qui, dove tra mari l' isola crebbe, rupe
del sacrificio erta torreggiante,
Zarathustra qui sotto un nero cielo
accende i suoi fuochi dell' altezza,
fari per i naviganti smarriti,
interrogativi per chi ha una risposta...

Questa fiamma dl ventre grigiastro
- in fredde lontananza guizza la sua bramosia,
verso altezze sempre più pure essa piega il collo -
un serpente che ritto si erge per l' impazienza:
questo segno io posi qui dinanzi a me.

La mia anima, ecco, è questa fiamma:
ingordo di nuove lontanaze
il suo quieto ardore all' insù avvampa, in su.
Perché Zarathustra scansò animali e uomini?
Perché veloce sfuggì a ogni terra ferma?
Sei solitudini già conosce -
ma neppure il mare fu per lui abbastanza deserto,
l' isola lo lasciò salire, sul monte divenne fiamma;
cercando una settima solitudine
ora egli getta l' amo sopra il suo capo.

Naviganti dispersi! Frantumi di vecchi astri!
Voi mari del futuro! inesplorati cieli!
a tutti i solitari getto adesso l' amo:
date risposta alla fiamma impaziente,
prendete a me, pescatore su alte montagne,
la mia settima, ultima solitudine! - -

F. Nietzsche " Dyonisos - Dithyramben"

Nicky
12-04-2003, 16:18
ALLA LUNA

O graziosa luna, io mi rammento

che, or volge l’anno, sovra questo colle

io venia pien d’angoscia a rimirarti:

e tu pendevi allor su quella selva

siccome or fai, che tutta la rischiai.

Ma nebuloso e tremulo dal pianto

che mi sorgea sul ciglio, alla mie luci

il tuo volto apparia, ché travagliosa

era mia vita: ed è, né cangia stile,

o mia diletta luna. E pur mi giova


la ricordanza, e il noverar l’etate

del mio dolore. Oh come grato occorre

nel tempo giovanil, quando ancor lungo

la speme e breve ha la memoria il corso,

il rimembrar delle passate cose,

ancor che triste, e che l’affanno duri!

( Giacomo Leopardi, Idilli 1819)

Ma Sara
12-04-2003, 16:19
Bella.... ;)

Ma Sara
12-04-2003, 16:29
Oggi è giornata di dediche... Sarà il tempaccio... :p

Di nuovo:
a hikari ( Eccoti il testo di una canzone dei Guns che per me è come una poesia...) ;)

November Rain

When I look into your eyes
I can see a love restraine
But darlin' when I hold you
Don't you know I feel the same
'Cause nothin' lasts forever
And we both know hearts can change
And it's hard to hold a candle
In the cold November rain
We've been through thisauch a long long time
Just tryin' to kill the pain
But lovers always come and lovers always go
An no one's really sure who's lettin' go today
Walking away

If we could take the time
to lay it on the line
I could rest my head
Just knowin' that you were mine
All mine
So if you want to love me
then darlin' don't refrain
Or I'll just end up walkin'
In the cold November rain

Do you need some time...on your own
Do you need some time...all alone

Everybody needs some time... on their own
Don't you know you need some time...all alone

I know it's hard to keep an open heart
When even friends seem out to harm you
But if you could heal a broken heart
Wouldn't time be out to charm you
Sometimes I need some time...on my own

Sometimes I need some time...all alone
Everybody needs some time... on their own
Don't you know you need some time...all alone

And when your fears subside
And shadows still remain
I know that you can love me

When there's no one left to blame
So never mind the darkness
We still can find a way
'Cause nothin' lasts forever
Even cold November rain
Don't ya think that you need somebody
Don't ya think that you nee someone
Everybody needs somebody
You're not the only one
You're not the only one


Pioggia Di Novembre

Se guardo i tuoi occhi
Vedo un amore represso
Quando ti stringo non capisci
Che è così anche per me?
Niente dura per sempre
Tutti e due sappiamo che i sentimenti cambiano
E' difficile far durare una candela
Nella pioggia fredda di novembre
Tanto, tanto tempo e siamo ancora qui
Solo per evitare il dolore
Gli amori vanno e vengono
Nessuno sa bene chi lascerà oggi
Andandosene

Se avessimo tempo
Di mettere le cose in chiaro
Potrei far riposare la testa
Solo pensando che sei stata mia
Tutta mia
Se vuoi amarmi
Non trattenerti, cara
O finirò fuori in giro
Nella pioggia fredda di novembre

Hai bisogno di un po' di tempo... per conto tuo?
Hai bisogno di un po' di tempo... da sola?

Tutti hanno bisogno di un po' di tempo... da soli
Non capisci che hai bisogno di un po' di tempo... da sola?

So che è difficile aprire il cuore
Quando anche gli amici sembrano ferirti
Ma se tu riuscissi a guarire un cuore infranto
Non avresti bisogno delle magie del tempo
A volte ho bisogno di un po' di tempo... per conto mio

A volte ho bisogno di un po' di tempo... da solo
Tutti hanno bisogno di un po' di tempo... per conto loro
Non capisci che hai bisogno di un po' di tempo... da sola?

Quando le tue paure si placano
Rimangono le ombre
So che puoi amarmi

Se non hai nessuno con cui prendertela
Non ti preoccupare del buio
Possiamo ancora trovare un modo
Poichè niente dura per sempre
Neanche la pioggia fredda di novembre
Non pensi di aver bisogno di qualcuno?
Non pensi di aver bisogno di qualcuno?
Tutti hanno bisogno di qualcuno
Non sei l'unica
Non sei l’unica

Nicky
12-04-2003, 16:31
Una canzone che per me è poesia..sia come testo che musicalmente:

Stairway to heaven

There's a lady who's sure all that glitters is gold
And she's buying a stairway to heaven.
When she gets there she knows, if the stores are all closed
With a word she can get what she came for.
Ooh, ooh, and she's buying a stairway to heaven.

There's a sign on the wall but she wants to be sure
'Cause you know sometimes words have two meanings.
In a tree by the brook, there's a songbird who sings,
Sometimes all of our thoughts are misgiven.
Ooh, it makes me wonder,
Ooh, it makes me wonder.

There's a feeling I get when I look to the west,
And my spirit is crying for leaving.
In my thoughts I have seen rings of smoke through the trees,
And the voices of those who standing looking.
Ooh, it makes me wonder,
Ooh, it really makes me wonder.

And it's whispered that soon if we all call the tune
Then the piper will lead us to reason.
And a new day will dawn for those who stand long
And the forests will echo with laughter.

If there's a bustle in your hedgerow, don't be alarmed now,
It's just a spring clean for the May queen.
Yes, there are two paths you can go by, but in the long run
There's still time to change the road you're on.
And it makes me wonder.

Your head is humming and it won't go, in case you don't know,
The piper's calling you to join him,
Dear lady, can you hear the wind blow, and did you know
Your stairway lies on the whispering wind.

And as we wind on down the road
Our shadows taller than our souls.
There walks a lady we all know
Who shines white light and wants to show
How everything still turns to gold.
And if you listen very hard
The tune will come to you at last.
When all are one and one is all
To be a rock and not to roll.

And she's buying a stairway to heaven.


Siamo in vena di dediche...allora la dedico a tutte quelle persone del forum con cui ho stretto un bel rapporto...e che mi aiutano a passare in modo sereno anche giornate orrende.

Maxmel
12-04-2003, 16:38
Hey you
Out there in the cold
Getting lonely
Getting old
Can you feel me
Hey you
Standing in the aisles
With itchy feet and fading smiles
Can you feel me
Hey you
Don't help them to bury the light
Don't give in without a fight

Hey you
Out there on your own
Sitting naked by the phone
Would you touch me
Hey you
With your ear against the wall
Waiting for someone to call out
Would you touch me
Hey you
Would you help me to carry the stone
Open your heart, I'm coming home

But it was only a fantasy
The wall was too high, as you can see
No matter how he tried he could not break free
And the worms ate into his brain

Hey you
Out there on the road
Always doing what you're told
Can you help me
Hey you
Out there beyond the wall
Breaking bottles in the hall
Can you help me
Hey you
Don't tell me there's no hope at all
Together we stand, divided we fall

pink floyd


A lei .....

max1123
12-04-2003, 16:48
Originally posted by "Maxmel"

Hey you


Maxmel, di quell'album è una delle mie preferite, insieme a The Trial e a Nobody Home.

max1123
12-04-2003, 16:51
Dedica per dedica, questa va
Alla cara Amica Nicky...

EVERYBODY HURTS

When the day is long and the night, the night is yours alone,
when you're sure you've had enough of this life, well hang on.
Don't let yourself go, everybody cries and everybody hurts sometimes.

Sometimes everything is wrong. Now it's time to sing along.
When your day is night alone, (hold on, hold on)
if you feel like letting go, (hold on)
when you think you've had too much of this life, well hang on.

Everybody hurts. Take comfort in your friends.
Everybody hurts. Don't throw your hand. Oh, no. Don't throw your hand.
If you feel like you're alone, no, no, no, you are not alone

If you're on your own in this life, the days and nights are long,
when you think you've had too much of this life to hang on.

Well, everybody hurts sometimes,
everybody cries. And everybody hurts sometimes.
And everybody hurts sometimes. So, hold on, hold on.
Hold on, hold on. Hold on, hold on. Hold on, hold on. (repeat & fade)
(Everybody hurts. You are not alone.)

R.E.M.

Ma Sara
12-04-2003, 16:55
Originally posted by "Maxmel"

Hey you
Out there in the cold
Getting lonely
Getting old
Can you feel me
Hey you
Standing in the aisles
With itchy feet and fading smiles
Can you feel me
Hey you
Don't help them to bury the light
Don't give in without a fight

Hey you
Out there on your own
Sitting naked by the phone
Would you touch me
Hey you
With your ear against the wall
Waiting for someone to call out
Would you touch me
Hey you
Would you help me to carry the stone
Open your heart, I'm coming home

But it was only a fantasy
The wall was too high, as you can see
No matter how he tried he could not break free
And the worms ate into his brain

Hey you
Out there on the road
Always doing what you're told
Can you help me
Hey you
Out there beyond the wall
Breaking bottles in the hall
Can you help me
Hey you
Don't tell me there's no hope at all
Together we stand, divided we fall

pink floyd


A lei .....

Hey you è bellissima... Mitici Pink Floyd :)

Nicky
12-04-2003, 16:56
Originally posted by "Maxmel"

Hey you



Bella...fortunata la donna che meritata una dedica simile :)

Alla cara Amica Nicky...


Onorata ;)

max1123
12-04-2003, 17:02
IF

If I were a swan, I'd be gone.
If I were a train, I'd be late.
And if I were a good man, I'd talk with you more often than I do.
If I were to sleep, I could dream.
If I were afraid, I could hide.
If I go insane, please don't put your wires in my brain.
If I were the moon, I'd be cool.
If I were a book, I would bend.
If I were a good man, I'd understand the spaces between friends.
If I were alone, I would cry.
And if I were with you, I'd be home and dry.
And if I go insane, will you still let me join in with the game?
If I were a swan, I'd be gone.
If I were a train, I'd be late again.
If I were a good man, I'd talk to you more often than I do.

Roger Waters

Bellissimo album, Ummagumma, fra poco ne posto un'altra che mi piace tantissimo.

max1123
12-04-2003, 17:04
FAT OLD SUN

When the fat old sun in the sky is falling
summer evening birds are calling
Summer's thunder time of year
The sound of music in my ears
Distant bells
New mown grass smells so sweet
By the river holding hands
Roll me up and lay me down
Sit, don't make a sound
Pick your feet up off the ground
And if you hear as the warm night falls
the silver sound from a time so strange
sing to me, sing to me

When the fat old sun in the sky is falling
summer evening birds are calling
Children's laughter in my ears
The last sunlight disappears

David Gilmour

Ma Sara
12-04-2003, 17:12
Mi sa che questo 3d diventerà sui Pink Floyd:

Non posso non postare:

Time

Ticking away the moments that make up a dull day
You fritter and waste the hours in an offhand way.
Kicking around on a piece of ground in your home town
Waiting for someone or something to show you the way.

Tired of lying in the sunshine staying home to watch the rain.
You are young and life is long and there is time to kill today.
And then one day you find ten years have got behind you.
No one told you when to run, you missed the starting gun.

So you run and you run to catch up with the sun but it's sinking
Racing around to come up behind you again.
The sun is the same in a relative way but you're older,
Shorter of breath and one day closer to death.

Every year is getting shorter never seem to find the time.
Plans that either come to naught or half a page of scribbled lines
Hanging on in quiet desperation is the English way
The time is gone, the song is over,
Thought I'd something more to say.

max1123
12-04-2003, 17:16
breako con uno dei miei preferiti

SUITE DELLE QUATTRO RUOTE

E quanto è lunga una vita
nelle luci di un'autostrada
tra i lampioni di ferrovia
di notte a bere senz'allegria
e i ricordi son come monete
persi al gioco della memoria
ricordi consumati
e poi fuggiti via
e questa allegria
così stanca di perdersi fra un attimo
e tornare chissà quando
mentre fuori i grilli saltano nell'acqua
e la nostalgia si spegne
nella pioggia.

Le gocce d'acqua sul parabrezza
stanno brillando come diamanti
ne porterò uno anche a lei
e chissà se lei ricorda
i profumi della motte
quando alla finestra
sognava d'esser grande
e il cuore le batteva
come un pulcino
tra le mani.

E anche stanotte
è scomparsa
qualche vicino si sveglierà
il mio cane abbaia sempre un po'
sentendo il camion arrivar.

Vinicio Capossela

max1123
12-04-2003, 17:38
RIDERS ON THE STORM

Riders on the storm
Riders on the storm
Into this house we're born
Into this world we're thrown
Like a dog without a bone
An actor out alone

Riders on the storm

There's a killer on the road
His brain is squirmin' like a toad
Take a long holiday
Let your children play
If ya give this man a ride
Sweet memory will die
Killer on the road

Girl ya gotta love your man
Girl ya gotta love your man
Take him by the hand
Make him understand
The world on you depends
Our life will never end
Gotta love your man

Riders on the storm
Riders on the storm
Into this house we're born
Into this world we're thrown
Like a dog without a bone
An actor out alone

Riders on the storm
Riders on the storm
Riders on the storm
Riders on the storm
Riders on the storm
Riders on the storm

Jim Morrison

aristotele
12-04-2003, 20:18
CYRANO:



...Orsù che dovrei fare ?

Cercarmi un protettore, eleggermi un signore

e dell'ellera a guisa, che dell'olmo tutore accarezza il gran tronco e ne

lecca la scorza,

arrampicarmi, anziché salire per forza ?

No, grazie! Dedicare, com'usa ogni ghiottone

dei versi ai finanzieri, far l'arte del buffone

al fine di vedere le labbia di un potente

schiudersi ad un sorriso benigno e promettente ?

No, grazie! Saziarsi di Rospi ? Digerire lo stomaco per forza dell'andare e

del venire ?

Consumar le ginocchia ? Misurar l'altrui scale ?

Far continui prodigi d'agilità dorsale ?

No, grazie! Accarezzare con mano abile e scaltra

la capra, e intanto il cavolo innaffiare con l'altra ?

E aver sempre il turibolo sotto de l'altrui mento,

per la divina gioia del mutuo incensamento ?

No, grazie! Vagar di girone in girone,

diventare un grand'uomo fra cinquanta persone,

e navigar con remi di madrigali, e avere

per buon vento i sospiri di vecchie fattucchiere ?

No, grazie! Far pubblicare presso un buon editore,

pagando, i propri versi ? No, grazie dell'onore!

Farsi eleggere papa nei concistori

che per entro le bettole tengono i ciurmatori ?

Sudar per farsi un nome su di un picciol sonetto

anziché scriverne altri? Scoprire ingegno eletto

agli incapaci, ai grulli; alle talpe dare ali ?

Aver timore del romor dei giornali ?

E sempre sospirare, pregare a mani tese:

-Purché il mio nome appaia sul Mercurio Francese?

No, grazie! Calcolare, tremar tutta una vita,

far più tosto una visita che una strofa tornita,

scriver suppliche, farsi qua e là presentare?

Grazie, No! grazie no ! grazie No! Ma... Cantare,

andar sereno e gaio, libero, indipendente,

aver l'occhio sicuro e la voce possente,

mettersi quando piaccia il feltro di traverso,

per un sì, per un no, battersi o fare un verso.

Lavorare, senza cura di gloria o di sfortuna

a qual sia più sereno viaggio... nella Luna!

Nulla che sia farina d'altri scrivere e poi modestamente dirsi:

ragazzo mio, tu puoi tenerti pago al frutto, pago al fiore, alla foglia

purché nel tuo giardino, nel tuo, tu li raccoglia.

Poi se venga il trionfo, per fortuna o per arte,

non dover darne a Cesare la più piccola parte,

aver tutta la palma della meta compita,

e, disdegnando d'esser l'ellera parassita,

pur non la quercia essendo, o il gran tiglio fronzuto

salir anche non alto, ma salir senza aiuto.



(Edmond Rostand)

Nicky
12-04-2003, 20:30
Non è una poesia...ma vabbhe...un pezzo del paradiso perduto di Milton.
Che opera....bellissima...

L'essere invitto ed invincibil? Questo
Vanto la rabbia sua, la sua possanza
No, non avrà da me. Ch'io grazia chieda?
Ch'io mi prostri al suo piè? che qual mio Nume,
Qual mio Signor lui riconosca e onori,
Lui che il terror di questo braccio mise
Testè del regno in forse? Ah! questa invero
Fora viltà, fora ignominia ed onta
Peggior della caduta. Or poichè 'l Fato
Tai ci formò che il vigor nostro e questa
Celestïal sustanza unqua non ponno
Venirci men, poichè la fresca prova
Di tanto evento noi peggiori in arme
Punto non rese, e il preveder ci accrebbe,
Con speranza miglior, nuova ostinata
Guerra eterna moviamgli, e forza e frode
S'impieghi contro lui ch'ebbro d'orgoglio
Ora gioisce ai nostri mali, e solo
Da tiranno nel ciel trionfa e regna.

aristotele
12-04-2003, 20:41
Alba









Il mio cuore oppresso

con l'alba avverte

il dolore del suo amore

e il sogno delle lontananze.



La luce dell'aurora porta

rimpianti a non finire

e tristezza senza occhi

del midollo dell'anima.

Il sepolcro della notte

distende il nero velo

per nascondere col giorno

l'immensa sommità stellata.



Che farò in questi campi

cogliendo nidi e rami,

circondato dall'aurora

e con un'anima carica di notte!

Che farò se con le chiare luci

i tuoi occhi sono morti

e la mia carne non sentirà

il calore dei tuoi sguardi!



Perché per sempre ti ho perduta

in quella chiara sera?

Oggi il mio petto è arido

come una stella spenta.



(Federico Garcìa Lorca)

aristotele
12-04-2003, 20:43
Non chiederci la parola che squadri da ogni lato...









Non chiederci la parola che squadri da ogni lato

l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco

lo dichiari e risplenda come un croco

perduto in mezzo a polveroso prato.



Ah l'uomo che se ne va sicuro,

agli altri ed a se stesso amico,

e l'ombra sua non cura che la canicola

stampa sopra uno scalcinato muro!



Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,

sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.

Codesto solo oggi possiamo dirti,

ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.



(Eugenio Montale)

max1123
12-04-2003, 20:52
Sesso, consolazione della miseria!

Sesso, consolazione della miseria!
La puttana è una regina, il suo trono
è un rudere, la sua terra un pezzo
di merdoso prato, il suo scettro
una borsetta di vernice rossa:
abbaia nella notte, sporca e feroce
come un'antica madre: difende
il suo possesso e la sua vita.
I magnaccia, attorno, a frotte,
gonfi e sbattuti, coi loro baffi
brindisi o slavi, sono
capi, reggenti: combinano
nel buio, i loro affari di cento lire,
ammiccando in silenzio, scambiandosi
parole d'ordine: il mondo, escluso, tace
intorno a loro, che se ne sono esclusi,
silenziose carogne di rapaci.
*
Ma nei rifiuti del mondo, nasce
un nuovo mondo: nascono leggi nuove
dove non c'è più legge; nasce un nuovo
onore dove onore è il disonore...
Nascono potenze e nobiltà,
feroci, nei mucchi di tuguri,
nei luoghi sconfinati dove credi
che la città finisca, e dove invece
ricomincia, nemica, ricomincia
per migliaia di volte, con ponti
e labirinti, cantieri e sterri,
dietro mareggiate di grattacieli,
che coprono interi orizzonti.
*
Nella facilità dell'amore
il miserabile si sente uomo:
fonda la fiducia nella vita, fino
a disprezzare chi ha altra vita.
I figli si gettano all'avventura
sicuri d'essere in un mondo
che di loro, del loro sesso, ha paura.
La loro pietà è nell'essere spietati,
la loro forza nella leggerezza,
la loro speranza nel non avere speranza.

Pier Paolo Pasolini

hikari84
13-04-2003, 13:43
Ciao a tutti... :)

Rilancio con questa poesia che mi tocca moltissimo...

Aspettando


Mi sussurrò - Domani? - Ed io: - Domani
m'avrai ne le tue braccia a l'istessa ora;
fra i tuoi capelli passerò le mani,
tu, sognando, dirai che m'ami ancora.

Ecco, son qui. Lo attendo. A i più lontani
passi, a ogni lieve suon che vien da fuora
tendo l'orecchio, e in desideri arcani
frugo con gli occhi la gentil dimora.

E' un vago nido. Le finestre aperte
di primavera invitano a l'incanto:
scherza il sole tra i fiori e su 'l velluto.

Io, l'armi antiche e ei quadri, onde coperte
son le mura, contemplo; e penso intanto
qual tesoro di baci ho già perduto.


CONTESSA LARA, Evelina Cattermole Mancini





:cry:

Loregux
13-04-2003, 13:53
Originally posted by "Bardiel"

M'illumino d'immenso
mi è sempre piaciuta un casino, perchè ogni volta che ci penso mi apre la mente a pensieri sempre nuovi! :)

Nicky
13-04-2003, 13:55
Madre di parto e di voler matrigna. ;)

Loregux
13-04-2003, 14:00
Originally posted by "Nicky"

Non è una poesia...ma vabbhe...un pezzo del paradiso perduto di Milton.
Che opera....bellissima...

L'essere invitto ed invincibil? Questo
Vanto la rabbia sua, la sua possanza
No, non avrà da me. Ch'io grazia chieda?
Ch'io mi prostri al suo piè? che qual mio Nume,
Qual mio Signor lui riconosca e onori,
Lui che il terror di questo braccio mise
Testè del regno in forse? Ah! questa invero
Fora viltà, fora ignominia ed onta
Peggior della caduta. Or poichè 'l Fato
Tai ci formò che il vigor nostro e questa
Celestïal sustanza unqua non ponno
Venirci men, poichè la fresca prova
Di tanto evento noi peggiori in arme
Punto non rese, e il preveder ci accrebbe,
Con speranza miglior, nuova ostinata
Guerra eterna moviamgli, e forza e frode
S'impieghi contro lui ch'ebbro d'orgoglio
Ora gioisce ai nostri mali, e solo
Da tiranno nel ciel trionfa e regna.

bellooooo paradise lost di milton...meglio regnare all' inferno che esser schiavi in paradiso

max1123
13-04-2003, 14:04
Originally posted by "Nicky"

Madre di parto e di voler matrigna. ;)

Andiamo sul Pessimismo Cosmico, eh? ;)

hikari84
13-04-2003, 14:22
L'approdo


Felice l’uomo che ha raggiunto il porto,
Che lascia dietro di sè mari e tempeste,
I cui sogni sono morti o mai nati,
E siede a bere all’osteria di Brema,
Presso al camino, ed ha buona pace.
Felice l’uomo come una fiamma spenta,
Felice l’uomo come sabbia d’estuario,
Che ha deposto il carico e si è tersa la fronte,
E riposa al margine del cammino.
Non teme né spera né aspetta,
Ma guarda fisso il sole che tramonta.


Primo Levi





:(

Ma Sara
13-04-2003, 22:04
La voce a te dovuta

Non voglio che ti allontani,
dolore, ultima forma
di amare. Io mi sento vivere
quando tu mi fai male
non in te, né qui, più oltre:
sulla terra, nell' anno
da dove tu vieni,
nell' amore con lei
e in tutto ciò che fu.
In quella realtà
sommersa che nega se stessa
ed ostinatamente afferma
di non essere esistita mai,
d' essere stata nient' altro
che un mio pretesto per vivere.
Se tu non mi restassi,
dolore, irrefutabile,
io potrei anche crederlo;
ma mi rimani tu.
La tua verità mi assicura
che niente fu menzogna.
E fino a quando ti potrò sentire,
sarai per me, dolore,
la prova di un' altra vita
in cui non mi dolevi.
La grande prova, lontano,
che è esistita, che esiste,
che mi ha amato, sì,
che la sto amando ancora.

Pedro Salinas

A lei :(

Ma Sara
14-04-2003, 21:40
A hikari, questa sera in particolare... :cry:

Don't Cry ALT. LYRICS

If we could see tomorrow
What of your plans
No one can live in sorrow
Ask all your friends
Times that you took in stride
They're back in demand
I was the one who's washing
Blood off your hands

Don't you cry tonight
I still love you baby
Don't you cry tonight
Don't you cry tonight
There's a heaven above you baby
And don't you cry tonight

I know the things you wanted
They're not what you have
With all the people talkin' it's drivin' you mad
If I was standin' by you how would you feel
Knowing your love's decided
And all love is real

An don't you cry tonight
Don't you cry tonight
Don't you cry tonight
There's a heaven above you baby
And don't you cry tonight

I thought I could live in your world
As years all went by
With all the voices I've heard
Something has died
And when you're in need of someone
My heart won't deny you
So many seem so lonely
With no one left to cry to baby

An don't you cry tonight
An don't you cry tonight
An don't you cry tonight
There's a heaven above you baby
And don't you cry
Don't you ever cry
Don't you cry tonight
Baby maybe someday
Don't you cry
Don't you ever cry
Don't you cry
Tonight

Non Piangere ALT. VERS.

Se potessimo prevedere il domani
Cosa ne sarebbe dei tuoi piani
Nessuno puo' vivere nel dolore
Chiedilo ai tuoi amici
I tempi in cui tutto andava liscio
Sono quell che vorresti di nuovo
Ero il solo a lavarti
Il sangue dalle mani

Non piangere stasera
Ti amo ancora,baby
Non piangere stasera
Non pianere stasera
C'e'il cielo su di te,baby
E non piangere stasera

So che quello che volevi
Non e' quello che hai
Tutti parlano e ti portano alla pazzia
Se ti fossi vicino come ti sentiresti
Sapendo che il tuo amore e' deciso
E che ogni amore e' vero

Non piangere stasera
Non piangere stasera
Non piangere stasera
C'e' il cielo su di te baby
E non piangere stasera

Pensavo di sapere vivere nel tuo mondo
Gli anni passavano
E ho sentito voci
Che hanno fatto morire qualcosa
E se hai bisogno di qualcuno
Il mio cuore non ti respingera'
C'e cosi' tanta gente sola*
Senza nessuno con cui piangere

E non piangere stasera
E non piangere stasera
E non piangere stasera
C'e' il cielo sopra di te,baby
E non piangere
Non piangere mai
Non piangere stasera
Baby,forse un giorno..
Non piangere
Non piangere mai
Non piangere
Stasera

Nicky
14-04-2003, 21:41
My Starving Bambina

Now that the leaves are descending down
I'm piercing the heart of the Sun
'Cause Summer gave you back to the ground

My "Leaf" you've been taken away
That goddamned night filled the sky
Shading your rays of life

Your spirit always takes me back to streets of
starving cries
But now take me, please, with you away

Don't know if I'll give in now, but I'll meet you
Patrizia Again
I swear

:(

Ma Sara
14-04-2003, 21:50
Originally posted by "Nicky"

My Starving Bambina

Now that the leaves are descending down
I'm piercing the heart of the Sun
'Cause Summer gave you back to the ground

My "Leaf" you've been taken away
That goddamned night filled the sky
Shading your rays of life

Your spirit always takes me back to streets of
starving cries
But now take me, please, with you away

Don't know if I'll give in now, but I'll meet you
Patrizia Again
I swear

:(

Brava Nicky hai colto l' atmosfera... :(
Bella...

Nicky
14-04-2003, 21:52
Questa mi tocca personalmente...la sento molto mia....

Shy 4'18''
(Tony Kakko)

I Can see how you are beautifull, can you feel my eyes on you,
I'm shy and turn my head away
Working late in diner Citylite, I see that you get home alright
Make sure that you can't see me, hoping you will see me

Sometimes I'm Wondering why you look me and you blink your eye
You can't be acting like my Dana
I see you in Citylite diner serving all those meals and then
I see reflection of me in your eye, oh please

Talk to me, show some pity
You touch me in many, many ways
But I'm shy can't you see

Obsessed by you, your looks, well, anyway "I would any day die for you",
I write on paper & erased away
Still I sit in diner Citylite, drinking coffee and reading lies
Turn my head and I can see you, could that really be you

Sometimes I'm wondering why you look me and you blink your eye
You can't be acting like my Dana?
I see your beautifull smile and I would like to run away from
Reflections of me in your eyes, oh please

Talk to me, show some pity
You touch me in many, many ways
But I'm shy can't you see

I see, can't have you, can't leave you there 'cos I must sometimes see you
But I don't understand how you can keep me in chains
And every waken hour, I feel your taking power From me and I can't leave
Repeating the scener over again

Sometimes I'm wondering why you look me and you blink your eye
You can't be acting like my Dana?
I see your beautifull smile and I would like to run away from
Reflections of me in your eyes, oh please

Talk to me, show some pity
You touch me in many, many ways
But I'm shy can't you see

:(

Maxmel
14-04-2003, 21:53
Originally posted by "Ma Sara"

A hikari, questa sera in particolare... :cry:

vedi che devi essere massiccio e incazzato ;) :) la belva bionda....

Ma Sara
14-04-2003, 21:55
Originally posted by "Maxmel"

vedi che devi essere massiccio e incazzato ;) :)

Eh lo so caro Maxmel... Poi predico bene e razzolo male... E io che ci provavo... Ma mi capisci... :(
Comunque grazie :)

hikari84
15-04-2003, 13:05
Ciao a tutti... :)

Rilancio con...


La meditazione


La nostra paura più profonda
non è di essere inadeguati.

La nostra paura più profonda,
è di essere potenti oltre ogni limite.

E' la nostra luce, non la nostra ombra,
a spaventarci di più.

Ci domandiamo: " Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso? "
In realtà chi sei tu per NON esserlo?
Siamo figli di Dio.

Il nostro giocare in piccolo,
non serve al mondo.

Non c'è nulla di illuminato
nello sminuire se stessi cosicchè gli altri
non si sentano insicuri intorno a noi.

Siamo tutti nati per risplendere,
come fanno i bambini.

Siamo nati per rendere manifesta
la gloria di Dio che è dentro di noi.

Non solo in alcuni di noi:
è in ognuno di noi.

E quando permettiamo alla nostra luce
di risplendere, inconsapevolmente diamo
agli altri la possibilità di fare lo stesso.

E quando ci liberiamo dalle nostre paure,
la nostra presenza
automaticamente libera gli altri.


Nelson Mandela

aristotele
15-04-2003, 13:11
Gabbiani


Non so dove i gabbiani abbiano il nido,

ove trovino pace.

Io son come loro,

in perpetuo volo.

La vita la sfioro

com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo.

E come forse anch'essi amo la quiete,

la gran quiete marina,

ma il destino è vivere

balenando in burrasca.



(Vincenzo Cardarelli)

hikari84
15-04-2003, 13:15
E ancora....


C'è chi siede piangendo...


C'è chi siede piangendo disperate
lacrime solitario in una stanza -
e a lui solo di pena e di miseria
appare colorato il mondo intorno; -

chi guarda nell'immagine di antichi
tempi come in un baratro profondo,
dove, giù trascinandolo, una dolce
malinconia lo attira da ogni lato; -

è come se, là dentro, inestimabili
tesori per lui fossero ammassati;
stende la mano a coglierne, in furiosa
caccia, anelando, l'intimo segreto.

Lungo e angoscioso in arido deserto
gli sta davanti orribile il futuro,
solo e smarrito egli si aggira intorno
con folle smania in cerca di se stesso.

Io gli cado piangendo tra le braccia:
come il tuo fu il mio cuore tormentato,
ma più tardi guarii dal mio dolore
ed ora so dove il riposo è eterno.

Deve a te, come a me, dare conforto
chi nell'intimo amò, soffrì e morì;
anche per quelli che più gli avevano
fatto del male, è morto nella gioia.

È morto, eppure senti che ogni giorno
col suo amore lui stesso ti è vicino,
e in ogni avversità puoi fiducioso
teneramente stringerlo al tuo petto.

Irrompono con lui nelle tue ossa
corrose nuovo sangue e nuova vita;
e se tu gli hai donato il tuo cuore,
tuo rimane il suo cuore in eterno.

Egli ha trovato ciò che hai perduto;
incontrerai da lui quello che amasti:
e a te congiunto, ciò che la sua mano
ti ha ridonato, resterà in eterno.


Novalis

hikari84
15-04-2003, 13:21
Originally posted by "aristotele"

Gabbiani


Non so dove i gabbiani abbiano il nido,

ove trovino pace.

Io son come loro,

in perpetuo volo.

La vita la sfioro

com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo.

E come forse anch'essi amo la quiete,

la gran quiete marina,

ma il destino è vivere

balenando in burrasca.



(Vincenzo Cardarelli)

Grazie Aristotele... è stupenda... :* :)

carmine65
15-04-2003, 13:25
Come è triste aspettare...


Come è triste aspettare - dovunque tu non sia -
seppi stanotte - quando di abbracciarmi
tentò qualcuno - forse stanca, o sola
sembravo - dalla muta pena quasi distrutta -

ed io - regale - mi volsi -
Quel diritto era il tuo - ad un porto solo
aspira un brigantino come il mio -

Meglio il rullio su un mare furioso
che stabile ormeggio senza te -
meglio il carico - vuoto - qui -
che le isole beate - e tu non lì -


Emily Dickinson

carmine65
15-04-2003, 13:31
Originally posted by "hikari84"



Grazie Aristotele... è stupenda... :* :)

Ciao e... mi associo.

Continuate così ragazzi/e, e coltiviamo insieme questo bell'angolo di Forum...

Ciao.

hikari84
15-04-2003, 13:40
Questa esprime perfettamente quello provo....


Non so che piangere...


Non so che piangere, piangere sempre:
oh, se potesse una volta soltanto,
una sola, apparirmi da lontano!
Santa tristezza! Durano eterni
le mie lacrime e i miei patimenti;
potessi impietrire qui sull'istante.

Lo vedo sempre soltanto soffrire,
lo vedo spirare pregando in eterno.
Oh, non si spezzi questo mio cuore,
e le mie palpebre più non si chiudano;
io questa gioia - di sciogliere in pianto
tutto me stesso - non l'ho meritata.

Perché non c'è nessuno che pianga?
Così dileguarsi dovrà il suo nome?
Forse d'un tratto il mondo è morto?
Non potrò attingere più fiducioso
dai suoi occhi l'amore e la vita?
Veramente per sempre egli è morto?

Morto, - che cosa può significare?
Oh, ditemelo dunque voi sapienti,
dite il senso che può, che deve avere.
Egli è muto, e tacciono tutti,
nessuno in terra il luogo mi rivela
dove il mio cuore potrà ritrovarlo.

Non c'è un luogo qui sulla terra
che possa ancora rendermi felice,
tutto è come un torbido sogno.
Anch'io sono spirato con lui;
e vorrei già, nel sotterraneo spazio
con lui deposto, riposare in pace.

Poiché suo padre e mio tu sei,
vieni e raccogli accanto alle sue
queste mie ossa, senza indugiare.
Sulla sua tomba, che sarà presto
verde, leggero soffierà il vento,
trasmutando l'umana sembianza.

Sarebbero cristiani, se il suo amore
conoscessero a fondo, tutti gli uomini,
dimentichi di quello che non conta;
e amando tutti soltanto quell'Uno,
con me sarebbero uniti nel pianto
fino a dissolversi in amaro dolore.


Novalis

carmine65
15-04-2003, 13:46
Originally posted by "hikari84"

Questa esprime perfettamente quello provo....


Non so che piangere... ........

Ciao,

in che senso, se posso permettermi di chiedertelo, questa poesia esprime il tuo stato d'animo? (Pianto?)

Ciao.

p.s: ti piace Emily Dickinson :)

hikari84
15-04-2003, 14:00
Originally posted by "carmine65"



Ciao,

in che senso, se posso permettermi di chiedertelo, questa poesia esprime il tuo stato d'animo? (Pianto?)

Ciao.

p.s: ti piace Emily Dickinson :)

Si mi piace Dickinson... ma se devo dirti la verità l'ho "scoperta" da poco... mi piace il suo modo di scrivere... e lei è una dei tanti che esprime i miei sentimenti... infatti ho messo anche una citazione da una sua poesia nella signature...
Ritornando alla poesia di Novalis...
Esprime lo stato d'animo che è sempre presente nel mio cuore... questo dolore che non mi lascia vivere.... e anch'io come lui non riesco a trovare la pace... forse perchè sono troppo delusa da tutto e da tutti...
Il pianto è qualcosa che conosco fin troppo bene... purtroppo...

Tyak
15-04-2003, 14:59
Poesie di Charles Baudelaire

Da I Relitti
A colei che è troppo gaia

Bello il tuo capo, il gestire, l'aspetto,
Come un bel paesaggio; sul tuo volto
Il riso giuoca come fresco vento
In un limpido cielo. Il malinconico
Passante che tu sfiori è abbacinato
Dalla salute che, come luce,
Ti sprizza dalle braccia e dalle spalle.
I sonanti colori di cui spargi
Le tue tolette, ispirano ai poeti
L'immagine di un balletto di fiori.
Sono l'emblema, queste pazze vesti,
Del variopinto tuo spirito: folle
Di cui son folle, t'odio quanto t'amo!
Qualche volta, in un bel giardino, dove
Trascinavo la mia atonia, ho sentito
Il sole lacerarmi il petto, come
Un'ironia; la primavera e il verde
A tal punto umiliarono il mio cuore,
Che su di un fiore punii l'insolenza
Della natura. E così, una notte,
Appena suona l'ora del piacere,
Verso i tesori della tua persona
Vorrei strisciare, da vile, in silenzio,
Per castigarti la gioiosa carne,
Per schiacciare il tuo seno perdonato,
E infliggere al tuo fianco stupefatto
Una profonda, una larga ferita:
Vertiginosa dolcezza! Attraverso
Le nuove labbra, più splendenti e belle,
Infonderti, sorella, il mio veleno!

lo zio MEDDE®
15-04-2003, 15:21
Trallalero
Trallalà
una volta faccio cosi'
una volta faccio cosà





Lo Zio

Irenina
15-04-2003, 16:35
"Odi et amo.
Quare id faciam,
fortasse requiris.
Nescio,
sed fieri sentio
et excrucior"

Odio e amo.
forse ti chiedi perchè agisca così.
Non lo so,
ma sento che accade...
e me ne cruccio.

Catullo, naturalmente.
Questa la so a memoria.
Scusate se non ho rispettato la metrica.

lo zio MEDDE®
15-04-2003, 18:11
Originally posted by "Irenina"

"Odi et amo.
Quare id faciam,
fortasse requiris.
Nescio,
sed fieri sentio
et excrucior"

Odio e amo.
forse ti chiedi perchè agisca così.
Non lo so,
ma sento che accade...
e me ne cruccio.

Catullo, naturalmente.
Questa la so a memoria.
Scusate se non ho rispettato la metrica.


endecasillabo falecio?

Ma Sara
15-04-2003, 18:37
Originally posted by "lo zio MEDDE®"




endecasillabo falecio?

No, se non erro dovrebbero essere esametri dattilici...

Vado a rivedere... :)

Ché domani mi interroga!! :eek:


E poi volevi dire esametro falecio?? :confused:

Irenina
15-04-2003, 18:43
Originally posted by "Ma Sara"


No, se non erro dovrebbero essere esametri dattilici...
:

Esatto! :)

carmine65
15-04-2003, 22:56
Ciao,

un'altra poesia della Dickinson per te... :) molto bella ed adatta per il tuo stato d'animo....

Quando la notte è quasi compiuta...

Quando la notte è quasi compiuta -
e l'alba così vicina -
che possiamo toccare gli spazi -
è tempo di ravviarsi i capelli -

e preparare le fossette al riso -
e stupirsi di aver dato importanza -
alla vecchia mezzanotte svanita -
che ci impaurì solo un'ora.

Emily Dickinson

Ciaooo :)

Ma Sara
16-04-2003, 13:49
Originally posted by "Irenina"



Esatto! :)

Mi ricorreggo:
il primo verso è un esametro dattilico, il secondo è un pentametro.
Insieme formano un distico elegiaco. :)

Ma Sara
16-04-2003, 14:02
Quella che posto non è proprio una poesia, ma è la conclusione di quell' opera immortale che per me è il Faust di Goethe.

Scena:

Faust, morente, rivede la sua vita e dice:

Potrei dire a quell' attimo:
"Fermati, dunque, sei coì bello!
Non potrà mai l' orma dei giorni miei terreni
per volgersi di eoni scomparire".
Presentendo in me quella
felicità tanto alta, ora godo
l' attimo mio più alto.

Adesso tocca al diavolo, Mefistofele, che non appena Faust è morto, esclama:

Passato! Che parola sciocca! Perché "passato"?
Passato e puro nulla: identità completa.
Questo perpetuo creare, allora, perché?
Per travolgere nel nulla quello quel che è stato creato?
"E' passato!" Come dobbiamo intenderla,
questa parola? E' come non fosse mai stato,
eppure s' agita in cerchio, come esistesse.
Preferirei, fossi io, il vuoto eterno.

Eccezionale... :)

Loregux
17-04-2003, 14:02
Originally posted by "Irenina"

"Odi et amo.
Quare id faciam,
fortasse requiris.
Nescio,
sed fieri sentio
et excrucior"

Odio e amo.
forse ti chiedi perchè agisca così.
Non lo so,
ma sento che accade...
e me ne cruccio.

Catullo, naturalmente.
Questa la so a memoria.
sei perdonata per la metrica...il senso della poesia è quanto di più "attuale" si potesse scrivere
Scusate se non ho rispettato la metrica.

joesabba
17-04-2003, 16:01
Originally posted by "aristotele"

io vorrei rispondere con:

Sensazione

Nelle azzure sere d'estate, andrò per i sentierj,
punzacchiato dal grano, a pestra l'erba tenera:
trasognato sentirò la frescura sotto i piedi
e lascerò che il vento mi bagni il capo nudo.

Io non parlerò, non penserò a nulla:
ma l'amore infinito mi salirà nell'anima,
e me ne andrò lontano, molto lontano come uno zingaro,
nella Natura- lieto come con una donna.

Marzo 1870
Arthur Rimbaud trad. a cura di Laura Mazza


Ed inviterrei anche altri a partecipare al thread, so che può essere anche noioso, però almeno è un pò diverso dagli altri.

Ciao

grande rimbaud... a me piace molto anche "il battello ebbro" troppo lunga però per scriverla qui. E' stupenda nella versione originale francese
ciao

Maxmel
17-04-2003, 21:45
sempre per te...



Parrà forse ad alcun che 'n lodar quella

ch'i' adoro in terra, errante sia 'l mio stile,

faccendo lei sovr'ogni altra gentile,

santa, saggia, leggiadra, honesta et bella.

A me par il contrario; et temo ch'ella

non abbia a schifo il mio dir troppo humile,

degna d'assai piú alto et piú sottile:

et chi nol crede, venga egli a vedella;

sí dirà ben: Quello ove questi aspira

è cosa da stancare Athene, Arpino,

Mantova et Smirna, et l'una et l'altra lira.

Lingua mortale al suo stato divino

giunger non pote: Amor la spinge et tira,

non per electïon, ma per destino.

F.Petrarca "il Canzoniere"

NighT*HaWk
17-04-2003, 22:27
Originally posted by "carmine65"


Quando la notte è quasi compiuta...

Quando la notte è quasi compiuta -
e l'alba così vicina -
che possiamo toccare gli spazi -
è tempo di ravviarsi i capelli -

e preparare le fossette al riso -
e stupirsi di aver dato importanza -
alla vecchia mezzanotte svanita -
che ci impaurì solo un'ora.

Emily Dickinson


BELLISSIMA!

carmine65
17-04-2003, 23:35
Giochiamo a gemme false...

Giochiamo a gemme false -
finché, qualificati per la perla -
poi quelle ripudiamo, pensando di esser sciocchi -

Eppure erano simili le forme -
le nostre nuove mani -
impararono il giuoco delle gemme -
maneggiando la sabbia.

Emily Dickinson

hikari84
18-04-2003, 00:38
Complimenti a tutti voi... :)

Ho bisogno di tirarmi un po' su... e spero che la Poesia mi aiuti almeno un po'...

Questa poesia è dedicata ad un caro Poeta...


Oh, poeta, la sera s'avvicina;
i tuoi capelli diventano grigi.
Nel tuo meditare solitario
odi il messaggio dell'aldilà?

« E' sera », rispose il poeta,
« e sto in ascolto perché dal villaggio
qualcuno potrebbe chiamarmi,
sebbene l'ora sia tarda.
Osservo se i giovani cuori vagabondi
s'incontrano, e due paia d'occhi supplicanti
chiedono che la mia musica
rompa il loro silenzio
e parli per loro.
Chi tesserà i loro canti appassionati,
se io siedo sulla riva della vita
contemplando la morte e l'aldilà? »

« Già tramonta la stella della sera.
Il fuoco d'una pira funeraria
muore lentamente
presso il fiume silenzioso.
Dal cortile d'una casa deserta
gli sciacalli urlano in coro
alla luce della luna sfinita.
Se un viandante, lasciando la casa,
viene qui a contemplare la notte
e ad ascoltare a testa china
il mormorio dell'oscurità,
chi gli sussurrerà i segreti della vita
se io, chiudendo le mie porte,
cercassi di liberarmi
dai legami mortali? »

« Poco importa se i miei capelli diventano grigi.
Sono sempre giovane e vecchio
Come il più giovane e il più vecchio
di questo villaggio.
Alcuni hanno negli occhi sorrisi
semplici e dolci,
alcuni un furbesco ammiccare.
Alcuni piangono alla luce del giorno,
altri piangono in segreto nel buio.
Hanno tutti bisogno di me,
e non ho tempo
di rimuginare sull'eternità.
Ho la stessa età di ciascuno,
e cosa importa
se i miei capelli diventano grigi? »


Rabindranath Tagore

Tyak
18-04-2003, 09:43
Marcel Proust

da: "La ricerca del tempo perduto".

“Da dove era potuta giungermi una gioia così potente? Sentivo che era legata al sapore del tè e del dolce, ma lo superava infinitamente, non doveva condividerne la natura. Da dove veniva? Cosa significava? Dove afferrarla?... E’ chiaro che la verità che cerco non è lì dentro, ma in me. La bevanda l’ha risvegliata, ma non la conosce. Poso la tazza e mi volgo verso il mio spirito. Cercare? Di più: creare. … Giungerà mai alla superficie della mia coscienza lucida quel ricordo, quell’istante remoto che l’attrazione di un identico istante è venuta così da lontano a sollecitare, a scuotere, a sollevare nel mio io più profondo? Non lo so. Adesso non sento più niente, si è fermato, forse è ridisceso; chi può dire se salirà mai dalla sua notte?”

carmine65
18-04-2003, 13:54
Originally posted by "hikari84"

Complimenti a tutti voi... :)

Ho bisogno di tirarmi un po' su... e spero che la Poesia mi aiuti almeno un po'...

Questa poesia è dedicata ad un caro Poeta...




Ciao, :)

ma allora mi provochi... e mi inviti a nozze... :)


L'amore scrive il suo nome
con i petali di un fiore:
se vengono dispersi,
ancora ritornano.

L'ambizione scolpisce
nella pietra dura:
se si spezza,
non farà più ritorno.

--- Rabindranath Tagore ---

Ciao e alla prossima... :)

Ma Sara
18-04-2003, 17:47
Questa la dedico ad una Fatina ;)

Viviamo in tempi infami

Viviamo in tempi infami
dove il matrimonio delle anime
deve suggellare l'unione dei cuori;
in quest'ora di orribili tempeste
non è troppo aver coraggio in due
per vivere sotto tali vincitori.

Di fronte a quanto si osa
dovremo innalzarci,
sopra ogni cosa, coppia rapita
nell'estasi austera del giusto,
e proclamare con un gesto augusto
il nostro amore fiero, come una sfida.

Ma che bisogno c'è di dirtelo.
Tu la bontà, tu il sorriso,
non sei tu anche il consiglio,
il buon consiglio leale e fiero,
bambina ridente dal pensiero grave
a cui tutto il mio cuore dice: Grazie!

(P. Verlaine)

Un bacio :*

carmine65
18-04-2003, 18:09
Ciao ragazzi/e

questa volta vi propongo una poesia "divertente" ma... anche istruttiva :)

eccola:

AIUTO!

Da qualche giorno, ahinoi!, cosa succede?
Dall'acqua è scomparsa la "q".
Evaporata, si vede.
ma intanto, con quest' acua, dimmi tu
che ci fai:
non ci si può navigare,
non ci si può fare il bucato,
non fa girare
le ruote dei mulini,
le pale dei battellini.
La cosa più lagrimabile
è che l'acua senza "q" non è potabile.
la volete sapere tutta?
Si tratta di un'acua asciutta.
Che ne dite? Che faremo?
Di fame moriremo?
Avvisate il Comune,
il Prefetto, il Presidente.....
oppure correggete l'errore:
non ci vuol niente.


Dovrebbe essere di Gianni Rodari ( ma non sono sicuro...)

Ciaoooo

Ma Sara
18-04-2003, 23:40
Alla mia Fatina :)

A une femme

A vous ces vers de par la grâce consolante
De vos grands yeux où rit et pleure un rêve doux,
De par votre âme pure et toute bonne, à vous
Ces vers du fond de ma détresse violente.

C' est qu' hélas! le hideux cauchemar qui me hante
N' a pas de trêve et va furieux, fou, jaloux,
Se multipliant comme un cortège de loups
Et sa pendant après mon sort qu' il ensanglante!

Oh! je souffre, je souffre affreusement, si bien
Que le gémissement premier du premier homme
Chassé d' Eden n' est qu' une églogue au prix du mien!

Et les soucis que vous pouvez avoir sont comme
Des hirondelles sur un ciel d' après-midi,
- Chère, - per un beau jour de semptembre attiédi.


Ad una donna

A voi questi versi per la grazia consolatrice
dei vostri grandi occhi dove ride o piange un dolce sogno!
Per la vostra anima pura e onesta, a voi
questi versi dal fondo della mia disperazione!

Me sventurato! L' orrido incubo che mi insegue
non dà requie ed eccolo furioso, folle, geloso,
come una torma di lupi si moltiplica
e si lega al mio destino insanguinato!

Oh, io soffro, terribilmente soffro" e non è che un egloga
il primo gemito dell' uomo
caciato dall' Eden in confronto al mio"

E le premure che potete avere, cara, sono
come rondini in un cielo pomeridiano,
addolcito da un bel giorno di settembre.

(P. Verlaine)

Loregux
19-04-2003, 08:59
io avrei altre mie creazioni, ma data la malinconia che ne trasuda,non mi sembra opportuno pubblicarle sul forum durante questo periodo di festività, se volete le mando su richiesta via @ ;)

Ma Sara
19-04-2003, 18:04
Ad una Fatina ;)

Toute grâce et toutes nuances,
Dans l' éclat doux de ses seize ans,
Elle a la candeur des enfances
Et les manèges innocents.

Ses yeux, qui sont les yeux d' un ange,
Savent pourtant, sans y penser,
Eveiller le désir étrnge
D' un immatériel baiser.

Et sa main, à ce point petite
Qu' un oiseu-mouche n' y tiendrait,
Captive, sans espoir de fuite,
La coeur pris par elle en secret.

L' intelligence vient chez elle
En aide à l' âme noble; elle est
Pure autant que spirituelle:
Ce qu' elle a dit, il le fallait!

Et si la sottise l ' amuse
Et la fait rire sans pitié,
Elle serait, é tant la muse,
Clémente jusqu' à l' amitié,

Jusqu' à l' amour - qui sait? peut-être,
A l' égard d' un pète épris
Qui mendierait sous sa fenêtre,
L' audacieux! un digne prix

De sa chanson bonne ou mauvaise!
Mais témoignant sincèrement,
Sans fausse note et sans fadaise,
Du doux mal qu' on souffre en aimant.


Tutta grazia e sfumature
nel dolce splendore dei suoi sedici anni,
lei ha il candore dell' infanzia
e le innocenti mosse.

I suoi occhi, che son quelli di un angelo,
sanno comunque, senza pensarvi,
risvegliare lo strano desiderio
di un bcio immateriale.

E la sua mano, così piccola
che non vi starebbe un uccellino,
senza speranza di fuga, imprigiona
il cuore da lei segratamente preso.

L' intelligenza in lei aiuta
la nobile anima: nello stesos tempo
è pura e spirituale:
ciò che ha detto, doveva dirlo!

E se la stoltezza la diverte
e la fa ridere senza pietà,
lei sarebbe come musa
clemente fino all' amicizia,

fino all' amore - chi sa? forse,
verso un poeta innamorato
che mendicasse audace
un degno premio, sotto la sua finestra,

per la sua canzone, buona o cattiva,
ma che esprimesse con sincerità
senza una nota falsa o futile
il dolce male che si offre amando!

(P. Verlaine)

hikari84
19-04-2003, 19:17
Ad un caro amore...


Non lasciar perdere

Non lasciar perdere
nulla
o ti perderai
ed insieme a te perderai
l'universo intero.
Chi lascia diserta,
manca al ruolo che è suo
nel disegno della vita.
Ogni cosa, ogni evento
e ancor più ogni persona
ha il suo posto
ed il suo valore
ad ognuno sono offerti
doni che non vanno rifiutati:
sono per la sua crescita
e la sua gioia,
ma anche da elargire,
perché altri ne godano
e l'umanità tutta
ne tragga vantaggio.

Accetta te stesso
con i tuo pregi
e di tuoi limiti;
accetta lodi e correzioni,
successi e difficoltà:
sei sempre tu in crescita.
Prendi il buono e il bello
che ti vengono proposti,
altrimenti vanne alla ricerca:
non restare povero per inerzia,
non lasciar poveri gli altri
per egoismo e disimpegno.

Cammina ad occhi aperti
e godi le meraviglie del mondo;
condividi le tue felici scoperte
e partecipa ad ogni occasione
di contemplazione e di festa,
attività creatrice;
non negarti e non negare
possibili gioie.

Non lasciar perdere
il tempo che ti è dato:
usalo per crescere ed arricchirti
operando per costruire beni e bellezza,
per te e per gli altri;
usalo per riflettere sulla vita
e far progetti per migliorarla.

Non lasciar perdere
ricerche e tentativi e battaglie
per vincere miseria, malattie, ingiustizie
Non accettare sofferenze e dolori,
non per te né per il prossimo:
fa' la tua parte per eliminarli.
Non subire condizionamenti
né limitazioni alla tua libertà,
se non per giusta causa;
non ti sottomettere se non a chi è
di te migliore e vuole il tuo bene.

Non permettere a nessuno
di fermare il tuo procedere
verso mete sempre più alte.
Non lasciar perdere
anche se il cammino è duro:
puoi farcela e arrivare lontano.
Non intralciare il passo agli altri,
anzi sgombra loro la via;
difendi chi è impedito
e soccorri chi fatica:
sarà bello giungere in tanti
nella nostra vera Patria.

Non lasciar perdere il tuo cuore:
hai bisogno di amare
e di essere amato.
Apriti agli altri:
accettali e sarai accettato,
dona e sarai ricambiato
L'amore si espande e cresce
se non è frenato e misurato.

Non lasciar perdere nulla
del mondo e della vita:
ogni essere ed evento
può essere trasformato
in alimento per la crescita,
in gradino per salire,
in ala per il volo
Nulla può farti male
se lo prendi per il suo verso.

Non lasciar perdere:
puoi avere tutto.


Carla Piccinini

carmine65
19-04-2003, 20:51
Buona Pasqua a tutti... :)

La bellezza non ha causa...


La bellezza non ha causa:
Esiste.
Inseguila e sparisce.
Non inseguirla e rimane.

Sai afferrare le crespe
del prato, quando il vento
vi avvolge le sue dita?
Iddio provvederà
perché non ti riesca.

Emily Dickinson

aristotele
20-04-2003, 00:45
e vorrei rifarmi con:



Sono cent'anni che non ho visto il suo viso


Sono cent'anni che non ho visto il suo viso

che non ho passato il braccio

attorno alla sua vita

che non mi sono fermato nei suoi ochhi

che non ho interrogato

la chiarità del suo pensiero

che non ho toccato

il calore del suo ventre



eravamo sullo stesso ramo insieme

eravamo sullo stesso ramo

caduti dallo stesso ramo ci siamo separati

e tra noi il tempo è di cent'anni

di cent'anni la strada

e da cent'anni nella penonbra

corro dietro a te.



(Nazim Hikmet)

CYRANO
20-04-2003, 00:56
Spero che non sia già stata postata ( non ho letto le altre pagine :D )




Cecco Angiolieri.



S’i’ fosse fuoco, arderei ‘l mondo;

s’i’ fosse vento, lo tempestarei,

s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei;

s’i’ fosse Dio, mandereil’ en profondo;

s’i’ fosse papa, allor serei giocondo,

che tutti cristiani imbrigarei;

s’i’ fosse ‘mperator, ben lo farei;

a tutti taglierei lo capo a tondo.

S’i’ fosse morte, andarei a mi’ padre;

s’i’ fosse vita, non starei con lui;

similmente faria da mi’ madre.

S’i’ fosse Cecco com’i’ sono e fui,

torrei le donne giovani e leggiadre:

le zoppe e vecchie lasserei altrui.







ciaozzz

PentiumII
20-04-2003, 10:12
Ad una persona speciale...

Piccoli sogni

Il camionista accende la radio
e cala la notte,
le luci sulla strada sono come i sogni,
si avvicinano adagio e quando arrivano
tornano ad andarsene.

Nella cabina c’è il poster della ragazza di Playboy,
lei lo guarda fisso, non lo lascia dormire,
lui sa che queste non sono grandi cose,
ma sono i suoi sogni,
quei piccoli sogni che aiutano anche loro a vivere.

Lei ha appeso una foto mia sopra il letto,
io so che a suo padre non piace, ma resto lì,
crocifisso sulla parete senza poter far nulla,
mi limito a guardarla fisso quando va a dormire.
Lei sa molto bene che queste non sono le grandi cose,
ma sono i suoi sogni,
quei piccoli sogni che aiutano anche loro a vivere.

Mia madre metteva fiori alla foto di papà
e lo guardava fissamente prima di dormire,
lei sapeva che quelle non erano grandi cose,
ma era il suo sogno,
quei piccoli sogni che aiutano anche loro a vivere.

Ho un cappello, una paio di stivali, il mio amore e la mia
chitarra,
lei mi guarda fisso e non voglio dormire,
so che non sono grandi cose, ma sono i miei sogni,
quei piccoli sogni che mi aiutano anche loro a vivere.

E così mi perdo camminando
quando cala la notte,
le luci della strada sono come i sogni,
si avvicinano lentamente e quando arrivano ritornano via
sono i piccoli sogni che aiutano anche loro a vivere,
aiutano a vivere.

Carlos Varela

alphacygni
20-04-2003, 10:27
azz stiamo diventando una succursale dell'accademia della crusca :p
lodevole iniziativa, peccato non avere mai tempo per tuffarsi un po' nella lettura... vabe' buona pasqua a tutti!!!

Ma Sara
20-04-2003, 13:50
Buona Pasqua a tutti :)

Sto partendo e lascio questa poesia ad una persona speciale... :(

Alla mia Fatina ;)


Avant que tu ne t' en ailles.
Pâle étoile du matin,
- Mille cailles
Chantent, chantent das le thym. -

Tourne devers le poète,
Dont les yeux sont pleins d' amour,
- L' alouette
Monte au ciel avec le jour. -

Tourne ton regard que noie
L' aurore dans son azur;
- Quelle joie
Parmi les champs de blé mûr! -

Puis fais luire ma pensée
Là-bas, - bien loin, oh! bien loin!
- La rosée
Gaîment brille sur le foin. -

Dans le doux rêve où s' agite
Ma mie endormie encor...
- Vite, vite,
Car voici le soleil d' or. -


Prima che te ne vada,
pallida stella del mattino
- mille quaglie
cantano cantano nel timo. -

rivolgiti al poeta
che ha gli occhi pieni d' amore
- l' allodola
sale in cielo con il giorno. -

volgi il tuo sguardo sommerso
nell' azzurro dell' aurora
- che gioia
tra i campi di grano maturo! -

poi fa risplendere il mio pensiero
laggiù, ben lontano, ben lontano!
- La rugiada
gaiamente brilla sul fieno. -

nel dolce sogno in cui s' agita
l' amica mia che dorme ancora...
- Presto presto
arriva il sole d' oro! -

(P. Verlaine)

PentiumII
20-04-2003, 13:52
Ma chi è questa tua fatina che nomini sempre? :confused:

Ma Sara
25-04-2003, 21:36
Originally posted by "PentiumII"

Ma chi è questa tua fatina che nomini sempre? :confused:

Come mai questa curiosità?

Soddisfatto:
Quella che ha scritto "Ad un caro Poeta" ;)

carmine65
25-04-2003, 21:51
Ciao, eccoVi un'altra bella poesia di Emily...

Tutto l'amore abbiamo noi imparato...


Tutto l'amore abbiamo noi imparato -
L'alfabeto, e le parole,
Un capitolo, e poi il possente libro -
E la rivelazione si fermò -

Ma l'uno negli occhi dell'altro
vedeva un'ignoranza più divina
di quella dell'infanzia -
E l'uno all'altro bimbo

tentava di spiegare quello che
a tutti e due era incomprensibile -
Ahimé, quanto infinita è la saggezza,
e quanti volti ha la verità!

Emily Dickinson

Ciao e alla prox.

PentiumII
25-04-2003, 22:26
Originally posted by "Ma Sara"



Come mai questa curiosità?

Soddisfatto:
Quella che ha scritto "Ad un caro Poeta" ;)
Ah...
ehm.. testosterone alto? :D

PentiumII
25-04-2003, 22:35
La Guazza (Canti di Castelvecchio)

Laggiù, nella notte, tra scosse
d'un lento sonaglio, uno scalpito
è fermo. Non anco son rosse
le cime dell'Alpi.
Nel cielo d'un languido azzurro,
le stelle si sbiancano appena:
si sente un confuso sussurro
nell'aria serena.
Chi passa per tacite strade?
Chi parla da tacite soglie?
Nessuno. È la guazza che cade
sopr'aride foglie.
Si parte, ch'è ora, né giorno,
sbarrando le vane pupille;
si parte tra un murmure intorno
di piccole stille.
In mezzo alle tenebre sole,
qualcuna riluce un minuto;
riflette il tuo Sole, o mio Sole;
poi cade: ha veduto.

Giovanni Pascoli

hikari84
26-04-2003, 12:58
Rieccomi.... :)
Questa la dedico ancora ad un caro Poeta...


I poeti lavorano di notte


I poeti lavorano di notte

quando il tempo non urge su di loro,

quando tace il rumore della folla

e termina il linciaggio delle ore.

I poeti lavorano nel buio

come falchi notturni od usignoli

dal dolcissimo canto

e temono di offendere Iddio.

Ma i poeti nel loro silenzio

fanno ben più rumore

di una dorata cupola di stelle.


Alda Merini

hikari84
26-04-2003, 13:02
... e questa è dedicata ad un caro amico...


Sediamoci e parliamo


Sediamoci e parliamo
giro la chiave della porta
entriamo dove c'è
un paesaggio di forme conosciute
una camera con cose delle quali
ho già detto una volta
quando ho compiuto il gesto di arrivare...
non è tana o rifugio
o il luogo dove un vecchio si ferma
forse è una sosta di quiete e di silenzio
muri con una finestra la' in fondo.

Entriamo dunque e sediamoci
non manca nulla
neppure lo sgomento
e la gioia che gioca con le ombre
e l'evidenza splendente degli enigmi
e le risposte non date
e l'attesa ancora
e la serenità anche
timorosa tentatrice...

Lo so che per ripetere
sei venuta voce di domani
che nasce dal semibuio del passato...
procediamo non soli
con una morte sconosciuta accanto...
conosciamo di noi sempre altro
volti che affiorano
e il sussurrio ritrova
sillabe non disperse nel tempo.

Se riposo a volte
sento gridare aspetta
e riconosco chi grida
ed altri che verranno...
siamo pronti forse
a risponderci pacatamente.


Roberto Rebora

Ma Sara
26-04-2003, 16:07
Originally posted by "PentiumII"


Ah...
ehm.. testosterone alto? :D

:rolleyes: :rolleyes:

Scusa ma prima mi fai una domanda e poi critichi la risposta?
Se era una battuta non l' ho capita. Compatiscimi non ho spirito. :rolleyes:

Saluti.

Ja]{|e
26-04-2003, 16:29
non so se già l'avete citata:

Chanson d'automne

Les sanglots longs
Des violons de l'automne
Blessent mon coeur
D'une langueur monotone.
Tout suffocant
Et blême, quand sonne l'heure,
Je me souviens
Des jours anciens et je pleure.
Et je m'en vais
Au vent mauvais qui m'emporre,
Deçà, delà,
Pareil à la feuille morte.

Canzone D'autunno

I singhiozzi lunghi
dei violini d'autunno
mi feriscono il cuore
con languore
monotono.
Ansimante
e smorto, quando
l'ora rintocca,
io mi ricordo
dei giorni antichi
e piango;
e me ne vado
nel vento ostile
che mi trascina
di qua e di là
come la foglia
morta.

(Paul Verlaine, "Poèmes saturniens")

Ma Sara
26-04-2003, 16:38
Originally posted by "Ja

{|e"]non so se già l'avete citata:

Chanson d'automne

Les sanglots longs
Des violons de l'automne
Blessent mon coeur
D'une langueur monotone.
Tout suffocant
Et blême, quand sonne l'heure,
Je me souviens
Des jours anciens et je pleure.
Et je m'en vais
Au vent mauvais qui m'emporre,
Deçà, delà,
Pareil à la feuille morte.

Canzone D'autunno

I singhiozzi lunghi
dei violini d'autunno
mi feriscono il cuore
con languore
monotono.
Ansimante
e smorto, quando
l'ora rintocca,
io mi ricordo
dei giorni antichi
e piango;
e me ne vado
nel vento ostile
che mi trascina
di qua e di là
come la foglia
morta.

(Paul Verlaine, "Poèmes saturniens")

E' la mia preferita! Brava Ja]{|e ;)

Maxmel
26-04-2003, 16:48
L' Infinito
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo; ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.

G Leopardi

per te ;)

Maxmel
26-04-2003, 16:50
non poteva mancare.

Maxmel
26-04-2003, 17:13
The Rime Of The Ancient Mariner


poi vennero insieme la nebbia e la neve; si fece un freddo terribile: blocchi di ghiaccio, alti come l'albero della nave, ci galleggiavano attorno, verdi come smeraldo.

E traverso il turbine delle valanghe, le rupi nevose mandavano sinistri bagliori: non si vedeva più forma o di bestia - ghiaccio solo da per tutto.

Il ghiaccio era qui, il ghiaccio era là, il ghiaccio era tutto all'intorno: scricchiolava e muggiva, ruggiva ed urlava. come i rumori che si odono in una sincope.

Alla fine un Albatro passò per aria, e venne a noi traverso la nebbia. Come se fosse stato un'anima cristiana, lo salutammo nel nome di Dio.

Mangiò del cibo che gli demmo, benchè nuovo per lui; e ci volava e rivolava d'intorno. Il ghiaccio a un tratto si ruppe, e il pilota potè passare fra mezzo.

E un buon vento di sud ci soffiò alle spalle, e l'Albatro ci teneva dietro; e ogni giorno veniva a mangiare o scherzare sul bastimento, chiamato e salutato allegramente dai marinari.

Tra la nebbia o tra 'l nuvolo, su l'albero o su le vele, si appollaiò per nove sere di seguito; mentre tutta la notte attraverso un bianco vapore splendeva il bianco lume di luna.»

«Che Dio ti salvi, o Marinaro, dal demonio che ti tormenta! - Perchè mi guardi cosí, Che cos'hai?» - «Con la mia balestra, io ammazzai l' ALBATRO!

S.T. Coleridge

Sempre per te....

Maxmel
26-04-2003, 17:22
L'Orlando furioso
(canto primo)
1
Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori,
le cortesie, l'audaci imprese io canto,
che furo al tempo che passaro i Mori
d'Africa il mare, e in Francia nocquer tanto,
seguendo l'ire e i giovenil furori
d'Agramante lor re, che si diè vanto
di vendicar la morte di Troiano
sopra re Carlo imperator romano.



per te... :)

Loregux
26-04-2003, 20:52
Originally posted by "Ja

{|e"]non so se già l'avete citata:

Chanson d'automne

Les sanglots longs
Des violons de l'automne
Blessent mon coeur
D'une langueur monotone.
Tout suffocant
Et blême, quand sonne l'heure,
Je me souviens
Des jours anciens et je pleure.
Et je m'en vais
Au vent mauvais qui m'emporre,
Deçà, delà,
Pareil à la feuille morte.

Canzone D'autunno

I singhiozzi lunghi
dei violini d'autunno
mi feriscono il cuore
con languore
monotono.
Ansimante
e smorto, quando
l'ora rintocca,
io mi ricordo
dei giorni antichi
e piango;
e me ne vado
nel vento ostile
che mi trascina
di qua e di là
come la foglia
morta.

(Paul Verlaine, "Poèmes saturniens")

non era stata citata, bellissima poesia :)

Ja]{|e
26-04-2003, 21:06
Originally posted by "Loregux"



non era stata citata, bellissima poesia :)

purtroppo non so il francese, ma mi sembra molto musicale ;) kmq mi piace la traduzione, l'ho letta la prima volta sei anni fa :) mi piacerebbe molto sapere la pronuncia e saperla pronunciare

Ma Sara
27-04-2003, 00:58
Questa poesia non è molto poetica né musicale ma trasmette in parole un' avvenimento di questa mia triste serata. :(



Notte sopra di me

E' notte. Una luce
è accesa in camera sua
ed io, pensandola da
sotto la sua finestra,
le dedico una poesia
che non sentirà.
Che non vorrà.

E' notte. I miei occhi
piangono di una
musica triste.
E' notte. La mia anima
urla ma nessuno la
sente, ad un tratto
le stelle sembrano più
buie.
E' notte nella mia vita.

Vedrò mai più il sole risorgere?



Ovviamente la dedico a lei...

PentiumII
27-04-2003, 12:13
William Blake
Non cercare mai di dire al tuo amore...


Non cercare mai di dire al tuo amore
amore che mai non si può dire;
perché il vento gentile si muove
silenzioso, invisibile.

Ho detto il mio amore, ho detto il mio amore,
le ho detto tutto il mio cuore;
tremante, gelido, in terribili paure-
ah, se ne va via.

Non appena se ne fu andata da me
uno straniero passo' per caso;
silenzioso, invisibile-
oh, non ci fu rifiuto.

carmine65
27-04-2003, 12:15
Originally posted by "Ma Sara"

Questa poesia non è molto poetica né musicale ma trasmette in parole un' avvenimento di questa mia triste serata. :(



Notte sopra di me

E' notte. Una luce
è accesa in camera sua
ed io, pensandola da
sotto la sua finestra,
le dedico una poesia
che non sentirà.
Che non vorrà.

E' notte. I miei occhi
piangono di una
musica triste.
E' notte. La mia anima
urla ma nessuno la
sente, ad un tratto
le stelle sembrano più
buie.
E' notte nella mia vita.

Vedrò mai più il sole risorgere?



Ovviamente la dedico a lei...


Ciao,

dedicato a te....

il sole risorgerà domani.

Lorenzo k7
27-04-2003, 21:15
Originally posted by "PentiumII"

Ma chi è questa tua fatina che nomini sempre? :confused:

È la mia ragazza! :mad: :muro: :D

hikari84
27-04-2003, 21:18
Originally posted by "Lorenzo k7"



È la mia ragazza! :mad: :muro: :D

Tu fai il bravo piuttosto.... :mc: :o

Loregux
28-04-2003, 16:30
Originally posted by "Ma Sara"

Questa poesia non è molto poetica né musicale ma trasmette in parole un' avvenimento di questa mia triste serata. :(



Notte sopra di me

E' notte. Una luce
è accesa in camera sua
ed io, pensandola da
sotto la sua finestra,
le dedico una poesia
che non sentirà.
Che non vorrà.


E' notte. I miei occhi
piangono di una
musica triste.
E' notte. La mia anima
urla ma nessuno la
sente, ad un tratto
le stelle sembrano più
buie.
E' notte nella mia vita.

Vedrò mai più il sole risorgere?



Ovviamente la dedico a lei...

mi dispiace per la tua serata, vedrai che il sole tornerà a splendere e quando lo farà saranno ancora più belle e calde le sensazioni che questo evocherà... :)

Ma Sara
28-04-2003, 18:05
Originally posted by "carmine65"




Ciao,

dedicato a te....

il sole risorgerà domani.

Originally posted by "Loregux"



mi dispiace per la tua serata, vedrai che il sole tornerà a splendere e quando lo farà saranno ancora più belle e calde le sensazioni che questo evocherà... :)

Grazie ad entrambi :)
Fa piacere: ci vuole un po' di speranza in piccole dosi (altrimenti dà assuefazione). ;)

Ma Sara
28-04-2003, 18:07
Originally posted by "Lorenzo k7"



È la mia ragazza! :mad: :muro: :D

D'oh! :muro:

Ehm... :D

Maxmel
28-04-2003, 18:10
Originally posted by "Ma Sara"



D'oh! :muro:

Ehm... :D :D :D :D ;)

Ma Sara
28-04-2003, 18:17
Originally posted by "Maxmel"

:D :D :D ;)

:D :D

Va' beh... Ritorniamo on topic...



Come pesano queste giornate!
Non c'è fuoco che possa scaldare,
non c'è sole che rida per me,
solo il vuoto c'è,
solo le cose gelide e spietate,
e perfino le chiare
stelle mi guardano sconsolate
da quando ho saputo nel cuore
che anche l'amore muore.

(Herman Hesse)


Questa la dedico... nonono non la dedico. :p
Chi ha orecchie per intender, intenda. ;)

Lorenzo k7
28-04-2003, 20:08
Originally posted by "Ma Sara"



Questa la dedico... nonono non la dedico. :p
Chi ha orecchie per intender, intenda. ;)

hahaha ma tranquillo dedica pure a chi vuoi :D;)

Basta che si fermi tutto lì :sofico: :mad: :D

Nicky
28-04-2003, 23:46
Un'alba illanguidita
versa per i campi
la malinconia
dei soli morenti.
La malinconia
culla con dolci canti
il cuore che s'oblia
nei soli morenti.
E strane fantasie
come soli morenti
rossi ardenti sui greti
fantasmi incandescenti,
sfilano senza tregua,
rossi ardenti sui greti
grandi soli morenti.

Dedicata a una persona che tanto non la leggerà mai..ma sarà sempre nel mio cuore.

CYRANO
28-04-2003, 23:48
Ne posto una mia ... di 10 anni fa circa...




Questo mio silenzioso esistere
in questo suolo che mi e' nemico
con queste persone che mi scherniscono
con questo mio cuore che mi tortura.
Questa mia assidua ricerca d'Amore
negli occhi di una ragazza.
Questo mio arrendermi di fronte alla
cruda realta'.
Nessuno sguardo altrui non sara' mai
privo di quella fredda assenza di Amore
per me.
Nessun cuore provera' mai per me
che una pacata derisione ,
per questo mio silenzioso sopravvivere,
in questa vita che non mi ha mai
appartenuto ,
come nessuna cosa che ho amato .





ciaozzz

carmine65
30-04-2003, 13:51
Ciao, per Voi...


Caddero come neve...


Caddero come neve,
caddero come stelle
o petali di rosa,
quando improvviso in giugno
li tocca il vento.

Perirono nell'erba che non ne serba segno -
l'occhio non trova il luogo;
ma Dio con il suo libro irrevocabile
richiamerà ogni volto.


Emily Dickinson

Ma Sara
30-04-2003, 17:02
Questa mi piace moltissimo...


All' amica risanata

Qual dagli antri marini
l'astro più caro a Venere
co' rugiadosi crini
fra le fuggenti tenebre
appare, e il suo vïaggio
orna col lume dell'eterno raggio;

sorgon così tue dive
membra dall'egro talamo,
e in te beltà rivive,
l'aurea beltate ond'ebbero
ristoro unico a' mali
le nate a vaneggiar menti mortali.

Fiorir sul caro viso
veggo la rosa, tornano
i grandi occhi al sorriso
insidïando; e vegliano
per te in novelli pianti
trepide madri, e sospettose amanti.

Le Ore che dianzi meste
ministre eran de' farmachi,
oggi l'indica veste
e i monili cui gemmano
effigïati Dei
inclito studio di scalpelli achei,

e i candidi coturni
e gli amuleti recano,
onde a' cori notturni
te, Dea, mirando obliano
i garzoni le danze,
te principio d'affanni e di speranze:

o quando l'arpa adorni
e co' novelli numeri
e co' molli contorni
delle forme che facile
bisso seconda, e intanto
fra il basso sospirar vola il tuo canto

più periglioso; o quando
balli disegni, e l'agile
corpo all'aure fidando,
ignoti vezzi sfuggono
dai manti, e dal negletto
velo scomposto sul sommosso petto.

All'agitarti, lente
cascan le trecce, nitide
per ambrosia recente,
mal fide all'aureo pettine
e alla rosea ghirlanda
che or con l'alma salute April ti manda.

Così ancelle d'Amore
a te d'intorno volano
invidïate l'Ore.
Meste le Grazie mirino
chi la beltà fugace
ti membra, e il giorno dell'eterna pace.

Mortale guidatrice
d'oceanine vergini,
la parrasia pendice
tenea la casta Artemide,
e fea terror di cervi
lungi fischiar d'arco cidonio i nervi.

Lei predicò la fama
Olimpia prole; pavido
Diva il mondo la chiama,
e le sacrò l'elisio
soglio, ed il certo telo,
e i monti, e il carro della luna in cielo.

Are così a Bellona,
un tempo invitta amazzone,
die' il vocale Elicona;
ella il cimiero e l'egida
or contro l'Anglia avara
e le cavalle ed il furor prepara.

E quella a cui di sacro
mirto te veggo cingere
devota il simolacro,
che presiede marmoreo
agli arcani tuoi Lari
ove a me sol sacerdotessa appari,

Regina fu, Citera
e Cipro ove perpetua
odora primavera
regnò beata, e l'isole
che col selvoso dorso
rompono agli Euri e al grande Ionio il corso.

Ebbi in quel mar la culla,
ivi erra ignudo spirito
di Faon la fanciulla,
e se il notturno zeffiro
blando sui flutti spira,
suonano i liti un lamentar di lira:

ond'io, pien del nativo
Aër sacro, su l'itala
grave cetra derivo
per te le corde eolie,
e avrai divina i voti
fra gl'inni miei delle insubri nipoti.

(U. Foscolo - Le Odi)

tommy781
30-04-2003, 17:11
Non piangere, perchè dal nulla nasce il tutto.
Non piangere, perchè non c'è fine senza inizio.
Sorridi perchè un giorno ci rivedremo.
Sorridi perchè quel giorno è lontano a venire.

luckye
30-04-2003, 17:49
La mia sign............ :)

hikari84
30-04-2003, 21:25
Rispondo con...


CIELO D'APRILE


Nuvole plumbee,
in questo cielo d'aprile.
Il sole è appena scomparso
e sembra già che stia per piovere.
Lo sguardo si perde oltre l'orizzonte.
Il sole è appena scomparso,
ma mi manca già,
come la gioia
quando scompare,
e lascia un vuoto nel cuore.
E' un cielo plumbeo,
questo cielo d'aprile.
Ora che piove,
sulla terra arata,
sulla vigna curata,
sull'erba, e sui fiori di ciliegio,
che cadono ,
silenziosi e bianchi.
Un vento freddo,
brividi sulla mia pelle,
che non conosce carezze.
Ma forse domani tornerà il sole,
tornerà a sorridere
questo cielo d'aprile.


Vellise Pilotti

tommy781
01-05-2003, 08:20
Se penso al passato penso a te,
ricordi indelebili scritti nel mio cuore.
Rivivo i giorni del nostro amore,
gli amari litigi ed i dolci momenti.
Nel bene e nel male eravamo uniti
ma ora non ci sei più.
Nei tuoi occhi nasceva il giorno,
nei tuoi occhi finiva,
ma ora non ci sei più.
Perchè?
La mia debolezza,le mie paure,
IO.





Se potessi ti direi questo,ma ormai è tardi,ora c'è un altro e spero che anche per lui il giorno nasca e muoia nei tuoi occhi.

Loregux
01-05-2003, 11:42
ragazzi chi se la sente di scrivere una poesia a tema libero in endecasillabi e rime alternate?? :confused:

Ma Sara
01-05-2003, 20:38
Originally posted by "Loregux"

ragazzi chi se la sente di scrivere una poesia a tema libero in endecasillabi e rime alternate?? :confused:

Beh io scrivo poesie... Mi è capitato di scrivere dei sonetti (endecasillabi e schema ABBA ABBA CDE DCE), ma in assoluto preferisco scrivere in settenari sciolti. ;)

Ma perché proprio endecasillabi con rime alternate? :confused:

Comunque, IMHO, quando si scrive bisogna tener conto delle indicazioni di Verlaine:

-versi impari
-musicalità

Ciao :)

Ma Sara
01-05-2003, 21:01
La poesia francese è la mia preferita: da Baudelaire a Mallarmé, passando per Verlaine e Rimbaud ;)


Sospiro

L'anima verso la tua fronte, o calma sorella,
dove sogna un autunno sparso di macchie di porpora
e verso il cielo errabondo delle tue iridi
angeliche, sale, come in malinconico
giardino, fedele un bianco zampillo
sospira verso l'Azzurro!
- Verso l'Azzurro raddolcito d'Ottobre
pallido e puro che specchia il suo languore infinito
ai grandi bacini e lascia, sull'acqua morta
dov'erra col vento la fulva agonia delle foglie
scavando un gelido solco, trascinarsi
il sole giallo con obliquo raggio.

(S. Mallarmé)

Ma Sara
01-05-2003, 22:14
Poesia d' amore


In sogno ogni notte ti vedo:
sei tu, mi saluti ridente.
Mi getto ai tuoi teneri piedi,
piangendo disperatamente.
Tu mi guardi con aria mesta,
scotendo la testina bionda,
dai tuoi occhi le umide perle
del pianto si sciolgono a onda.
Mi hai detto una lieve parola:
un fiore m'hai dato.
Son desto: il fiore e' sparito,
la parola e' dimenticata.

(Heinrich Heine)

;)

Loregux
01-05-2003, 22:15
Originally posted by "Ma Sara"



Beh io scrivo poesie... Mi è capitato di scrivere dei sonetti (endecasillabi e schema ABBA ABBA CDE DCE), ma in assoluto preferisco scrivere in settenari sciolti. ;)

Ma perché proprio endecasillabi con rime alternate? :confused:

Comunque, IMHO, quando si scrive bisogna tener conto delle indicazioni di Verlaine:

-versi impari
-musicalità

Ciao :)
perchè in endecasillabi scriveva il nostro mitico Dante!!! :eek: :D

Ma Sara
01-05-2003, 22:25
Originally posted by "Loregux"


perchè in endecasillabi scriveva il nostro mitico Dante!!! :eek: :D

Vabbé ma Dante è Dante! ;)

Quando e se avrò coraggio, dato che mi vegogno perché quelle poesie sono parte della mia vita privata, forse, dico FORSE ne posterò qualcuna... :)

Ma Sara
01-05-2003, 22:26
Originally posted by "Loregux"


perchè in endecasillabi scriveva il nostro mitico Dante!!! :eek: :D

Vabbé ma Dante è Dante! ;)

Quando e se avrò coraggio, dato che mi vegogno perché quelle poesie sono parte della mia vita privata, forse, dico FORSE ne posterò qualcuna... :)

Loregux
01-05-2003, 22:31
Originally posted by "Ma Sara"



Vabbé ma Dante è Dante! ;)

Quando e se avrò coraggio, dato che mi vegogno perché quelle poesie sono parte della mia vita privata, forse, dico FORSE ne posterò qualcuna... :)
il rpobl è quello...anche le mie sono private :cry:

Shazam
01-05-2003, 23:12
Se questo è un uomo

Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:

considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango,
che non conosce pace,
che lotta per mezzo pane,
che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome,
senza più forza di ricordare,
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d’inverno.

Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa, andando per via,
coricandovi, alzandovi;
ripetetele ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.

Primo Levi

PentiumII
02-05-2003, 11:01
E' una delle mie poesie preferite, davvero toccante, quanta angoscia mi mette...

Loregux
03-05-2003, 15:50
Originally posted by "PentiumII"

E' una delle mie poesie preferite, davvero toccante, quanta angoscia mi mette...
tocca corde molto sensibili dell' animo provocando anche un crto senso di smarrimento di fronte ad un fatto tanto fuori dal comune che non riusciamo a far nostro...davvero struggente

Phantom II
05-05-2003, 14:17
Il Cinque Maggio
ode di Alessandro Manzoni

Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attonita
la terra al nunzio sta,
muta pensando all'ultima
ora dell'uom fatale;
né sa quando una simile
orma di pie' mortale
la sua cruenta polvere
a calpestar verrà.
Lui folgorante in solio
vide il mio genio e tacque;
quando, con vece assidua,
cadde, risorse e giacque,
di mille voci al sònito
mista la sua non ha:
vergin di servo encomio
e di codardo oltraggio,
sorge or commosso al sùbito
sparir di tanto raggio;
e scioglie all'urna un cantico
che forse non morrà.
Dall'Alpi alle Piramidi,
dal Manzanarre al Reno,
di quel securo il fulmine
tenea dietro al baleno;
scoppiò da Scilla al Tanai,
dall'uno all'altro mar.
Fu vera gloria? Ai posteri
l'ardua sentenza: nui
chiniam la fronte al Massimo
Fattor, che volle in lui
del creator suo spirito
più vasta orma stampar.
La procellosa e trepida
gioia d'un gran disegno,
l'ansia d'un cor che indocile
serve, pensando al regno;
e il giunge, e tiene un premio
ch'era follia sperar;
tutto ei provò: la gloria
maggior dopo il periglio,
la fuga e la vittoria,
la reggia e il tristo esiglio;
due volte nella polvere,
due volte sull'altar.
Ei si nomò: due secoli,
l'un contro l'altro armato,
sommessi a lui si volsero,
come aspettando il fato;
ei fe' silenzio, ed arbitro
s'assise in mezzo a lor.
E sparve, e i dì nell'ozio
chiuse in sì breve sponda,
segno d'immensa invidia
e di pietà profonda,
d'inestinguibil odio
e d'indomato amor.
Come sul capo al naufrago
l'onda s'avvolve e pesa,
l'onda su cui del misero,
alta pur dianzi e tesa,
scorrea la vista a scernere
prode remote invan;
tal su quell'alma il cumulo
delle memorie scese.
Oh quante volte ai posteri
narrar se stesso imprese,
e sull'eterne pagine
cadde la stanca man!
Oh quante volte, al tacito
morir d'un giorno inerte,
chinati i rai fulminei,
le braccia al sen conserte,
stette, e dei dì che furono
l'assalse il sovvenir!
E ripensò le mobili
tende, e i percossi valli,
e il lampo de' manipoli,
e l'onda dei cavalli,
e il concitato imperio
e il celere ubbidir.
Ahi! forse a tanto strazio
cadde lo spirto anelo,
e disperò; ma valida
venne una man dal cielo,
e in più spirabil aere
pietosa il trasportò;
e l'avviò, pei floridi
sentier della speranza,
ai campi eterni, al premio
che i desideri avanza,
dov'è silenzio e tenebre
la gloria che passò.
Bella Immortal! benefica
Fede ai trionfi avvezza!
Scrivi ancor questo, allegrati;
ché più superba altezza
al disonor del Gòlgota
giammai non si chinò.
Tu dalle stanche ceneri
sperdi ogni ria parola:
il Dio che atterra e suscita,
che affanna e che consola,
sulla deserta coltrice
accanto a lui posò.

Dedicata ad un grande uomo che ha segnato la storia del Mondo nel bene e nel male

Loregux
05-05-2003, 17:15
Originally posted by "Phantom II"

Il Cinque Maggio
ode di Alessandro Manzoni

Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attonita
la terra al nunzio sta,
muta pensando all'ultima
ora dell'uom fatale;
né sa quando una simile
orma di pie' mortale
la sua cruenta polvere
a calpestar verrà.
Lui folgorante in solio
vide il mio genio e tacque;
quando, con vece assidua,
cadde, risorse e giacque,
di mille voci al sònito
mista la sua non ha:
vergin di servo encomio
e di codardo oltraggio,
sorge or commosso al sùbito
sparir di tanto raggio;
e scioglie all'urna un cantico
che forse non morrà.
Dall'Alpi alle Piramidi,
dal Manzanarre al Reno,
di quel securo il fulmine
tenea dietro al baleno;
scoppiò da Scilla al Tanai,
dall'uno all'altro mar.
Fu vera gloria? Ai posteri
l'ardua sentenza: nui
chiniam la fronte al Massimo
Fattor, che volle in lui
del creator suo spirito
più vasta orma stampar.
La procellosa e trepida
gioia d'un gran disegno,
l'ansia d'un cor che indocile
serve, pensando al regno;
e il giunge, e tiene un premio
ch'era follia sperar;
tutto ei provò: la gloria
maggior dopo il periglio,
la fuga e la vittoria,
la reggia e il tristo esiglio;
due volte nella polvere,
due volte sull'altar.
Ei si nomò: due secoli,
l'un contro l'altro armato,
sommessi a lui si volsero,
come aspettando il fato;
ei fe' silenzio, ed arbitro
s'assise in mezzo a lor.
E sparve, e i dì nell'ozio
chiuse in sì breve sponda,
segno d'immensa invidia
e di pietà profonda,
d'inestinguibil odio
e d'indomato amor.
Come sul capo al naufrago
l'onda s'avvolve e pesa,
l'onda su cui del misero,
alta pur dianzi e tesa,
scorrea la vista a scernere
prode remote invan;
tal su quell'alma il cumulo
delle memorie scese.
Oh quante volte ai posteri
narrar se stesso imprese,
e sull'eterne pagine
cadde la stanca man!
Oh quante volte, al tacito
morir d'un giorno inerte,
chinati i rai fulminei,
le braccia al sen conserte,
stette, e dei dì che furono
l'assalse il sovvenir!
E ripensò le mobili
tende, e i percossi valli,
e il lampo de' manipoli,
e l'onda dei cavalli,
e il concitato imperio
e il celere ubbidir.
Ahi! forse a tanto strazio
cadde lo spirto anelo,
e disperò; ma valida
venne una man dal cielo,
e in più spirabil aere
pietosa il trasportò;
e l'avviò, pei floridi
sentier della speranza,
ai campi eterni, al premio
che i desideri avanza,
dov'è silenzio e tenebre
la gloria che passò.
Bella Immortal! benefica
Fede ai trionfi avvezza!
Scrivi ancor questo, allegrati;
ché più superba altezza
al disonor del Gòlgota
giammai non si chinò.
Tu dalle stanche ceneri
sperdi ogni ria parola:
il Dio che atterra e suscita,
che affanna e che consola,
sulla deserta coltrice
accanto a lui posò.

Dedicata ad un grande uomo che ha segnato la storia del Mondo nel bene e nel male
giusto ricordare questa poesia

dylan7679
06-05-2003, 00:57
Originally posted by "duchetto"

impossibile non citare L'infinito di Leopardi



Leopardare :D

dylan7679
06-05-2003, 00:59
Originally posted by "Loregux"


giusto ricordare questa poesia

Secondo me tu sei un gran pezzo di m...a :D :D :D


Forza Inter ora e per sempre

dylan7679
06-05-2003, 01:25
10 Agosto
Si illumina
il tuo cielo
stanotte di
stel
le
ca
de
n
t
i

Loregux
06-05-2003, 09:43
Originally posted by "dylan7679"



Secondo me tu sei un gran pezzo di m...a :D :D :D


Forza Inter ora e per sempre
mi dispiace ma hai fatto un buco nell' acqua, mi riferivo DAVVERO esclusivamente alla poesia che anche la prof ci ha puntualmente ricordato... :o

dylan7679
06-05-2003, 13:03
Originally posted by "Loregux"


mi dispiace ma hai fatto un buco nell' acqua, mi riferivo DAVVERO esclusivamente alla poesia che anche la prof ci ha puntualmente ricordato... :o

:D dai scherzavo...ho visto che sei di Milano.....cmq scusa se ti ho offeso ;)

Loregux
06-05-2003, 16:29
Originally posted by "dylan7679"



:D dai scherzavo...ho visto che sei di Milano.....cmq scusa se ti ho offeso ;)
ma che offeso ;) quello me lo ha ricordato mia sorella appena sveglia...nelle sue vene scorre purissimo sangue rossonero! :eek: :D

Phantom II
06-05-2003, 21:49
Nell'oscurità immobile

Nell'oscurità immobile
dell'angolo più recondito
del mio animo,
comprendo
quanto mi manchi il suo viso,
la profondità di un suo fugace
sguardo, che placava in me
ogni paura ed affanno.

:(

gotam
06-05-2003, 22:18
Mattino[/siz]

...e m'attacco a sto torrone.

Ungaretti in un momento di depressione.

:D :D Non linciatemi, non ho potuto fare a meno di postare sta scemenza!

Loregux
07-05-2003, 15:06
Città vecchia
di Umberto Saba

Spesso, per ritornare alla mia casa
prendo un' oscura via di città vecchia.
Giallo in qualche pozzanghera si specchia
qualche fanale e affollata è la strada.

Qui tra la gente che viene e che va
dall' osteria alla casa o al lupanare,
dove son merci ed uomini di detrito
di un gran porto di mare,
io ritrovo, passando, l' infinito
nell' umiltà.
Qui prostituta e marinaio, il vecchio
che bestemmia, la femmina che bega,
il dragone che siede alla bottega
del friggitore,
la tumultuante giovane impazzita
d' amore,
son tutte creature della vita
e del dolore;
s' agita in esse, come in me, il Signore.
Qui degli umili sento in compagnia
il mio pensiero farsi
più puro dove più turpe è la via.

hikari84
08-05-2003, 20:32
Uppo con...


E SE MI DEVI AMARE PER NULL'ALTRO SIA


E se mi devi amare per null'altro sia
che per amore. Non dire "L'amo per il
suo sorriso, il suo sguardo, il modo
gentile di parlare, per le sue idee
che si accordano alle mie e che un giorno
mi resero sereno". Queste cose possono
Amato, in sé mutare o mutare per te.
Così fatto un amore può disfarsi.
E ancora non amarmi per la pietà che
le mie guance asciuga. Può scordare
il pianto chi ebbe a lungo il tuo
conforto, e perdere così il tuo amore.
Ma amami solo per amore dell'amore,
che cresca in te, in un'eternità d'amore!


Elizabeth Barrett Browning

Giovamas
08-05-2003, 21:16
Odi et amo. quare id faciam, fortasse requiris.
nescio, sed fieri sentio et excrucior.
Catullo

hikari84
09-05-2003, 19:57
Io ti chiesi

Io ti chiesi perché i tuoi occhi
si soffermano nei miei
come una casta stella del cielo
in un oscuro flutto.

Mi hai guardato a lungo
come si saggia un bimbo con lo sguardo,
mi hai detto poi, con gentilezza:
ti voglio bene, perché sei tanto triste

Hermann Hesse

Shazam
11-05-2003, 10:14
Sarà stupida, ma visto che è la festa della mamma voglio dedicare questa "roba" (che poi sarebbe più una canzone che una poesia, ma vabbé...) a mia moglie Magdalena, che sta per diventarlo di nuovo, e alla mia amica Rossella, che quest'anno la festeggia per la prima volta :)


Alle mamme non si fanno gli auguri,
alle mamme, si dice grazie.
Alle mamme che piangono,
alle mamme che ridono,
alle mamme che ancora aiutano a rialzarsi il loro bambino,
grande o piccolo che sia,
che di anni ne abbia tre, o cinquanta.

Alle mamme si fanno gli auguri,
alle mamme che lo stanno per diventare,
alle mamme che lo sono per la prima volta,
alle mamme che ancora questo miracolo stanno per riprovare.
A quelle che non lo sono state mai, ma lo sono dentro,
A quelle che non potrebbero essere mai altro.
Alle mamme, in servizio permanente effettivo,
dal primo all'ultimo secondo.

Alle mamme, che fanno girare il mondo,
so solo dire che niente altro conta.
E che alla fine hanno capito soltanto loro.

aristotele
11-05-2003, 11:39
Shazam, grazie, è veramente molto bella.

Io vorrei rilanciare il thread con:
Lungomare

Lo sai: debbo riperderti e non posso.
Come un tiro aggiustato mi sommuove
ogni opera, ogni grido e anche lo spiro
salino che straripa
dai moli e fa l'oscura primavera
di Sottoripa.

Paese di ferrame e alberature
a selva nella polvere del vespro.
Un ronzìo lungo viene dall'aperto,
strazia com'unghia i vetri. Cerco il segno
smarrito, il pegno solo ch'ebbi in grazia
da te.
E l'inferno è certo.


(Eugenio Montale, Finisterre)

hikari84
11-05-2003, 12:28
Anche se sarà già stata postata... è sempre bello e meglio rileggersela...
Questa la dedico a tutti voi e a tutte le persone a cui voglio bene... ma, prima di tutti, a me stessa...


Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette
almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o
della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono
qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una splendida felicita'.

Pablo Neruda

aristotele
11-05-2003, 12:40
ogni volta che il thread viene messo in rilievo Hikari sei sempre pronta con un componimento bellissimo!!

Complimenti!!!!

diafino
11-05-2003, 12:42
Raga vorrei farvi leggere una poesia di una mia compagna...che tra l'altro siamo amicissimi...lei ne ha scritte 180 in 15 anni di vita le prime 100 le ha messe in una libro-raccolta che si intitola "Il mio volo"

N°146 8/2/2003

[b][b]

Aprite le finestre
del mio cuore
e lasciate che vi esca
la mia anima
per correre
fra le sue braccia
e trovare
una fiamma
gia spenta
un bacio
già mandato
e un amore
già consumato

di Gaia Borghesi

a me piace moltissimo...voi che ne dite?

aristotele
11-05-2003, 12:44
bella, anche se intrisa di una malnconia latente.

diafino
11-05-2003, 12:46
Originally posted by "aristotele"

bella, anche se intrisa di una malnconia latente.

si riconosco anche io che è una composizione molto malinconica..riferita a una brutta esperienza con un ragazzo! ;)

aristotele
11-05-2003, 12:48
molto spesso la poesia è uno sfogo per i nostri sentimenti più reconditi, specie per i più tristi.

diafino
11-05-2003, 12:59
Originally posted by "aristotele"

molto spesso la poesia è uno sfogo per i nostri sentimenti più reconditi, specie per i più tristi.

Si capisco..anche io sono cosi'...

questa è mia..l'ho scritta in spagnolo però se volete ve la traduco ma a me sembra che si capisca bene..e poi perde molto di quello che voglio dire io! ;)

El amor

Me preguntasre el sentido de la palabra "amor"..
¿quién soy yo?¿un poéta?
Sin embargo no,ecscribo con la pluma de mi alma
mi locura
Amar
nunca puedo amar
nunca
nunca sòlo una cosa
una persona
Sòlo tengo miedo de donar mi amor otra vez

di Diafino 03-01-2003

Ma Sara
11-05-2003, 18:26
Apparizione

La luna s'attristava. Serafini piangenti,
L'archetto alzato, in sogno, dalle viole morenti
Traevan, nella calma di vaporosi fiori,
Bianchi singhiozzi a petali dagli azzurri pallori.
- Era quel santo giorno del nostro primo bacio.
La fantasia, martirio cui da sempre soggiaccio,
S'inebriava sapiente al profumo di tristezza
Che pur senza rimpianto lascia e senza amarezza
La vendemmia d'un sogno al cuore che l'ha colto.
Dunque erravo, alle vecchie pietre l'occhio raccolto,
Quando per via, col sole sui capelli splendente,
E nella sera, tu m'apparisti ridente,
Ed io vidi la fata dal cappuccio di luce
Che un tempo sui miei sonni di fanciullo felice
Già passava, lasciando, dalle sue mani belle,
Nevicar bianchi fiori di profumate stelle.

(S. Mallarmé)

hikari84
11-05-2003, 20:25
A me questa piace da morire....

Se...

Se riuscirai a non perdere la testa quando tutti
la perdono intorno a te, dandone a te la colpa;
se riuscirai ad aver fede in te quando tutti dubitano,
e mettendo in conto anche il loro dubitare;
se riuscirai ad attendere senza stancarti nell'attesa,
se, calunniato, non perderai tempo con le calunnie,
o se, odiato, non ti farai prendere dall'odio,
senza apparir però troppo buono o troppo saggio;

se riuscirai a sognare senza che il sogno sia il padrone;
se riuscirai a pensare senza che pensare sia il tuo scopo,
se riuscirai ad affrontare il successo e l'insuccesso
trattando quei due impostori allo stesso modo
se riuscirai ad ascoltare la verità da espressa
distorta da furfanti per intrappolarvi gli ingenui,
o a veder crollare le cose per cui dai la tua vita
e a chinarti per rimetterle insieme con mezzi di ripiego;

se riuscirai ad ammucchiare tutte le tue vincite
e a giocartele in un sol colpo a testa-e-croce,
a perdere e a ricominciar tutto daccapo,
senza mai fiatare e dir nulla delle perdite;
se riuscirai a costringere cuore, nervi e muscoli,
benché sfiniti da un pezzo, a servire ai tuoi scopi,
e a tener duro quando niente più resta in te
tranne la volontà che ingiunge: "tieni duro!";

se riuscirai a parlare alle folle serbando le tue virtù,
o a passeggiar coi Re e non perdere il tuo fare ordinario;
se né i nemici o i cari amici riusciranno a colpirti,
se tutti contano per te, ma nessuno mai troppo;
se riuscirai a riempire l'attimo inesorabile
e a dar valore ad ognuno dei suoi sessanta secondi,
il mondo sarà tuo allora, con quanto contiene,
e - quel che è più, tu sarai un Uomo, ragazzo mio!

Joseph Rudyard Kipling

hikari84
11-05-2003, 20:28
So che è stata molto presa in giro.... se a qualcuno piace Zelig e il momento catartico capirà...
A me non interessa cmq quello che pensano gli altri... a me piace molto lo stesso... ognuno ha i propri gusti... :)

hikari84
11-05-2003, 21:41
Originally posted by "aristotele"

ogni volta che il thread viene messo in rilievo Hikari sei sempre pronta con un componimento bellissimo!!

Complimenti!!!!

Grazie... faccio del mio meglio... :)
E come tutte le poesie che ho postato... il cuore mi spinge a lasciarvi anche questa...
Buonanotte a tutti...



Dovrei paragonarti ad un giorno d'estate?

Dovrei paragonarti ad un giorno d'estate?
Tu sei ben più raggiante e mite:
venti furiosi scuotono le tenere gemme di maggio
e il corso dell'estate ha vita troppo breve:
talvolta troppo cocente splende l'occhio del cielo
e spesso il suo volto d'oro si rabbuia
e ogni bello talvolta da beltà si stacca,
spoglio dal caso o dal mutevol corso di natura.
Ma la tua eterna estate non dovrà sfiorire
nè perdere possesso del bello che tu hai;
nè morte vantarsi che vaghi nella sua ombra,
perchè al tempo contrasterai la tua eternità:
finchè ci sarà un respiro od occhi per vedere
questi versi avranno luce e ti daranno vita.

William Shakespeare

Ma Sara
11-05-2003, 22:36
Non so se è già stata postata...

Albatros

Souvent, pour s'amuser, les hommes d'équipage
Prennent des albatros, vastes oiseaux des mers,
Qui suivent, indolents compagnons de voyage,
Le navire glissant sur les gouffres amers.

A peine les ont-ils déposés sur les planches,
Que ces rois de l'azur, maladroits et honteux,
Laissent piteusement leurs grandes ailes blanches
Comme des avirons trainer à cote d'eux.

Ce voyageur ailé, comme il est gauche et veule!
Lui, naguere si beau, qu'il est comique et laid!
L'un agace son bec avec un brule-gueule,
L'autre mime, en boitant, l'infirme qui volait!

Le Poete est semblable au prince des nuées
Qui hante la tempéte et se rit de l'archer;
Exilé sur le sol au milieu des hueés,
Ses ailes de géant l'empechent de marcher.


Spesso, per divertirsi, gli equipaggi
Catturano degli albatri, grandi uccelli marini,
Che seguono, indolenti compagni di viaggio,
La nave che scivolano sui gorghi amari.

Li appena hanno deposti sulle plance,
Che questi re dell'azzurro, maldestri e vergognosi,
Lasciano pietosamente le loro grandi ali bianche
Come dei remi strisciare ai loro fianchi.

Questo viaggiatore alato, com'è goffo e fiacco!
Lui, poco fa così bello, com'è comico e brutto!
Uno tormenta il suo becco con una pipa,
Un altro mima, zoppicando, l'infermo che volava!

Il Poeta è simile al principe delle nubi
Che vive nella tempesta e se ne ride dell'arciere;
Ma una volta esiliato al suolo in mezzo ai fischi,
Le sue ali di gigante gli impediscono di camminare.

(C. Baudelaire - Les Fleurs du Mal)

Loregux
11-05-2003, 23:31
Originally posted by "diafino"

Raga vorrei farvi leggere una poesia di una mia compagna...che tra l'altro siamo amicissimi...lei ne ha scritte 180 in 15 anni di vita le prime 100 le ha messe in una libro-raccolta che si intitola "Il mio volo"

N°146 8/2/2003

[b][b]

Aprite le finestre
del mio cuore
e lasciate che vi esca
la mia anima
per correre
fra le sue braccia
e trovare
una fiamma
gia spenta
un bacio
già mandato
e un amore
già consumato

di Gaia Borghesi

a me piace moltissimo...voi che ne dite?
sì, c' è un non so che di triste, quasi una sensazione di vuoto per qualcosa di perso

Shazam
11-05-2003, 23:40
Originally posted by "hikari84"


Dovrei paragonarti ad un giorno d'estate?

Dovrei paragonarti ad un giorno d'estate?
Tu sei ben più raggiante e mite:
venti furiosi scuotono le tenere gemme di maggio
e il corso dell'estate ha vita troppo breve:
talvolta troppo cocente splende l'occhio del cielo
e spesso il suo volto d'oro si rabbuia
e ogni bello talvolta da beltà si stacca,
spoglio dal caso o dal mutevol corso di natura.
Ma la tua eterna estate non dovrà sfiorire
nè perdere possesso del bello che tu hai;
nè morte vantarsi che vaghi nella sua ombra,
perchè al tempo contrasterai la tua eternità:
finchè ci sarà un respiro od occhi per vedere
questi versi avranno luce e ti daranno vita.

William Shakespeare

Nonostante sia un traduttore, non posso non riconoscere che l'orginale ha tutto un altro fascino:

"Shall I compare thee to a summer's day?"

Shall I compare thee to a summer's day?
Thou art more lovely and more temperate:
Rough winds do shake the darling buds of May,
And summer's lease hath all too short a date:
Sometime too hot the eye of heaven shines,
And often is his gold complexion dimm'd;
And every fair from fair sometime declines,
By chance, or nature's changing course, untrimm'd;
But thy eternal summer shall not fade,
Nor lose possession of that fair thou owest;
Nor shall Death brag thou wander'st in his shade,
When in eternal lines to time thou growest;
So long as men can breathe, or eyes can see,
So long lives this, and this gives life to thee.

hikari84
11-05-2003, 23:45
Sono ritornata eheh

Queste sono due poesie il cui autore è Ma Sara...
Non le ha postate direttamente lui perchè aveva vergogna... quindi mi raccomando trattatelo bene ok?
Fate i bravi... :)


Questa è una...



Canzone a Chiaretta

Dolore.
Oramai errante
sola lama d' amore
sanguinava dolorante
suo bersaglio il cuore.
Ma è un piccolo conforto
un' amicizia d' oro.

Trovare.
E come stella
che cade in fondo al mare
tu, anima mia bella,
stupita vuoi lodare,
passione d' una sera,
amicizia sincera.

Un fiore.
Ma ora tu devi
custodire un sapore
fresco, brezza di nevi
che scioglie ogni dolore:
la dolce primavera
un' amicizia vera.

Dedica.
Tu cosa dirai
leggendo cara amica,
questi strani versi mai
proprio strana dedica?

Chiaretta, comunque il mondo andrà,
lo sa anche la nostra luna offesa:
ti prometto, nulla ci separerà.

Loregux
11-05-2003, 23:47
Originally posted by "hikari84"

Sono ritornata eheh

Queste sono due poesie il cui autore è Ma Sara...
Non le ha postate direttamente lui perchè aveva vergogna... quindi mi raccomando trattatelo bene ok?
Fate i bravi... :)


Questa è una...



Canzone a Chiaretta

Dolore.

Oramai errante
sola lama d' amore
sanguinava dolorante
suo bersaglio il cuore.
Ma è un piccolo conforto
un' amicizia d' oro.

Trovare.
E come stella
che cade in fondo al mare
tu, anima mia bella,
stupita vuoi lodare,
passione d' una sera,
amicizia sincera.

Un fiore.
Ma ora tu devi
custodire un sapore
fresco, brezza di nevi
che scioglie ogni dolore:
la dolce primavera
un' amicizia vera.

Dedica.
Tu cosa dirai
leggendo cara amica,
questi strani versi mai
proprio strana dedica?

Chiaretta, comunque il mondo andrà,
lo sa anche la nostra luna offesa:
ti prometto, nulla ci separerà.
scusa, ma tu sei davvero svizzera?

hikari84
11-05-2003, 23:48
Questa è l'altra...



Ad un' amica mai lasciata.

L' ombra lunare annega i miei pensieri
che rincorrono sapori già noti;
e come fossero vermi devoti
rivoltano ormai sbiaditi piaceri.

Brilla la luna sui dolci sentieri
di musica azzurra per cuori vuoti;
i neri pensieri diventano ignoti
ad un' amicizia per cuori veri.

La volta notturna bianche le stelle
vede attraversare il cammino:
ed una fissa risplende, più chiara.

Le persone accanto a te sono quelle
che si perdono nel proprio destino
ma la nostra amicizia riluce, Chiara!

Jaguar64bit
11-05-2003, 23:49
Originally posted by "Loregux"


scusa, ma tu sei davvero svizzera?


Certo che e' Svizzera. :)

hikari84
11-05-2003, 23:49
Originally posted by "Loregux"


scusa, ma tu sei davvero svizzera?

Si, perchè? :p

Loregux
11-05-2003, 23:50
Originally posted by "hikari84"



Si, perchè? :p
io ho casa li vicino, nei pressi di luino, bella zona Lugano :sofico:

Ma Sara
11-05-2003, 23:51
Originally posted by "Loregux"


scusa, ma tu sei davvero svizzera?

No, novi! :D :D :D :D

Ehm... sì, è svizzera. :)

hikari84
11-05-2003, 23:52
Originally posted by "Loregux"


io ho casa li vicino, nei pressi di luino, bella zona Lugano :sofico:

Ah si? Bene mi fa piacere... :sofico: ;) :p

Loregux
11-05-2003, 23:56
Originally posted by "hikari84"



Ah si? Bene mi fa piacere... :sofico: ;) :p
intendo che magari se passo dalle tue parti a fare un giro ti passo a salutare, almeno mi consigliqualche bella zona da andare a vedere

hikari84
11-05-2003, 23:58
Originally posted by "Loregux"


intendo che magari se passo dalle tue parti a fare un giro ti passo a salutare, almeno mi consigliqualche bella zona da andare a vedere

Ma certo, stavo scherzando, ho messo anche il faccino serio... ;)
Non c'è problema...

Loregux
11-05-2003, 23:59
Originally posted by "hikari84"



Ma certo, stavo scherzando, ho messo anche il faccino serio... ;)
Non c'è problema...
hai pure tu 18 anni?

hikari84
12-05-2003, 00:00
Originally posted by "Loregux"


hai pure tu 18 anni?

Esatto...

Loregux
12-05-2003, 00:01
Originally posted by "hikari84"



Esatto...
allora mi sai dire pure le discoteche, i locali carini, ecc...?

Ma Sara
12-05-2003, 00:02
Mmmhh.... Quando il gatto non c'è i canarini ballano, eh? :sofico: :sofico: :D :D :mad: :p


No thread-chat

CLOSED!!


:p :p

Loregux
12-05-2003, 00:03
Originally posted by "Ma Sara"

Mmmhh.... Quando il gatto non c'è i canarini ballano, eh? :sofico: :sofico: :D :D :mad: :p


No thread-chat

CLOSED!!


:p :p
sorry,
hai ragione ;)