View Full Version : C.V.D. Le banche sono dei ladri legalizzati
Glennascaul
30-07-2003, 10:19
Da "La Repubblica" on line:
[...]
Ormai è ufficiale: un conto corrente dà meno dell'1% di interessi. A certificarlo è stata la Banca d'Italia che registra un tasso medio dello 0,95%. E' vero che se scende il tasso di riferimento, fissato ora dalla Banca centrale europea al 2%, non si può certo sperare di ottenere molto dalle singole banche. E' però anche vero che le singole banche si erano già adeguate da tempo a questo taglio e già applicano tassi che superano davvero di poco lo zero.
Il gruppo Capitalia, per esempio, che riunisce, tra le altre, Banca di Roma, Banco di Sicilia e Bipop-Carire, può rendere a chi gli affida i suoi risparmi in un conto corrente anche lo 0,01% e lo stesso può accadere in Unicredito. Va un pochino meglio ai clienti di Banca Intesa, che ottengono lo 0,25%, e a quelli del San Paolo Imi che hanno lo 0,50%. Anche i correntisti della Banca Nazionale del Lavoro partono da uno 0,25% e salgono, sia pure di poco, a seconda dell'ammontare dei fondi depositati. Il record sembra però spettare alla Banca Sella che riconosce zero interessi: è quanto accade anche in Francia ma lì è la legge bancaria ad imporlo.
Agli esigui interessi corrispondono però costi di tutto rispetto. Tanto che secondo alcune associazioni dei consumatori le spese annuali di gestione di un conto corrente arrivano a più di 433 euro. Si comincia dalle singole operazioni - versamenti, prelievi, domiciliazione delle bollette - tutte debitamente registrate. Si continua magari con qualche assegno. Difficile poi non avere un bancomat in tasca con il suo costo annuale di abbonamento e una piccola spesa ogni volta che lo si usa: solo la registrazione dell'operazione se si preleva da uno sportello della propria banca, molto di più se il contante esce da un altro istituto. E infine le spese di tenuta del conto e gli estratti conto - mensili, trimestrali o annuali - ognuno con il suo bollo.
Sommando queste voci, con diecimila euro depositati per tutto l'anno, alla fine si dà alla banca molto di più di quanto si riceve in interessi: 433 euro contro 95, con un saldo a favore della banca di 339 euro. E questo ancora al netto delle imposte e senza contare l'effetto dell'inflazione. Va detto che in genere le banche danno ai propri clienti la possibilità di fare gratis un certo numero di operazioni; d'altro canto però molto difficilmente gli interessi raggiungono davvero lo 0,95%.
Non che negli anni a inflazione elevata la situazione fosse necessariamente diversa: i tassi di interesse sembravano molto maggiori ma poi la crescita dei prezzi si mangiava l'apparente guadagno. E in più le banche offrono ora molti più servizi di quanto non facevano anni fa. Avere un conto corrente semplifica la vita e quindi può valere la pena di pagare per averne uno. Basta saperlo e togliersi l'idea che si otterrà un profitto dai propri soldi versati in banca.
Che ne pensate si questo paradosso?
I correntisti che danno più soldi agli istituti di credito, di quanti questi ultimi ne diano ai correntisti... :ncomment:
Come ha detto il presidente dell'ABI il conto corrente è un servizio che la banca offre e non il contrario. :incazzed:
Originariamente inviato da Glennascaul
Che ne pensate si questo paradosso?
I correntisti che danno più soldi agli istituti di credito, di quanti questi ultimi ne diano ai correntisti... :ncomment:
non e' un paradosso, la banca con il conto corrente ti fornisce una serie di servizi che tu paghi.
E' un altro discorso se passiamo a valutare la qualità dei servizi e quanto te li facciano pagare. E' qui si passa veramente al furto :(
Originariamente inviato da Glennascaul
Non che negli anni a inflazione elevata la situazione fosse necessariamente diversa: i tassi di interesse sembravano molto maggiori ma poi la crescita dei prezzi si mangiava l'apparente guadagno. E in più le banche offrono ora molti più servizi di quanto non facevano anni fa. Avere un conto corrente semplifica la vita e quindi può valere la pena di pagare per averne uno. Basta saperlo e togliersi l'idea che si otterrà un profitto dai propri soldi versati in banca.
Non ci trovo nulla di strano nè di scandaloso.
La banca non è un posto fatto per mettere soldi e guadagnarci
La frase quotata spiega bene il perchè dell'esistenza delle banche: sono fornitori di servizi (che si possono usare o meno) sui quali si ha un parziale rimborso delle spese con gli interessi ma che comunque hanno un costo.
Glennascaul
30-07-2003, 10:38
allora vi sembra giusto dover pagare un "servizio" con dei prezzi talmente alti che alla fine ci rimetti di tasca tua???
A questo punto davvero si potrebbero tenere i soldi sotto la famosa "mattonella"...
E comunque è sempre valido l'andazzo che dice "dove il guadagno non c'è, la remissione è certa!"
Glennascaul
30-07-2003, 10:39
io non voglio guadagnare dei soldi dal mio c/cb...
Voglio semplicemente avere a disposizione in qualsiasi momento ed in qualsiasi posto, il MIO denaro, senza dover sborsare cifre assurde per averlo...
tutto qui
Homodeus
30-07-2003, 10:44
Sono anni che ormai con le banche tradizionali alla fine dei conti tra interessi e spese a fine anno si va in perdita, proprio per questo le banche on-line tipo Fineco sono un'alternativa valida: hanno zero spese di conto e di movimenti (bonifici, carte di credito) e gli interessi anche se ormai abbastanza bassi pur sempre maggiori delle altre
Originariamente inviato da Glennascaul
allora vi sembra giusto dover pagare un "servizio" con dei prezzi talmente alti che alla fine ci rimetti di tasca tua???
A questo punto davvero si potrebbero tenere i soldi sotto la famosa "mattonella"...
E comunque è sempre valido l'andazzo che dice "dove il guadagno non c'è, la remissione è certa!"
Scusa ma vuoi un servizio senza pagare ? :confused:
E' ovvio che ha un costo (di tasca tua).
La "remissione" è tale solo perchè tu usufruisci dei servizi che la banca ti offre: bancomat, estratti conto etc...
Le banche hanno molte formule, se applichi solo il conto corrente è ovvio che non puoi guadagnarci sopra: non è fatto per questo.
Se vuoi solo conservare i soldi senza alcuna spesa è preferibile tenerli sotto il cuscino i soldi.
Glennascaul
30-07-2003, 10:52
Originariamente inviato da evelon
Scusa ma vuoi un servizio senza pagare ? :confused:
E' ovvio che ha un costo (di tasca tua).
La "remissione" è tale solo perchè tu usufruisci dei servizi che la banca ti offre: bancomat, estratti conto etc...
Le banche hanno molte formule, se applichi solo il conto corrente è ovvio che non puoi guadagnarci sopra: non è fatto per questo.
Se vuoi solo conservare i soldi senza alcuna spesa è preferibile tenerli sotto il cuscino i soldi.
Personalmente usufrusico solamente dei servizi di c/c (con int. attivi pari allo 0,1% lordo) e bancomat (con, mi sembra, fino a 30 operazioni gratuite).
Ogni mese mi arriva a casa la lettera con gli accrediti dello stipendio e gli eventuali bonifici a debito effettuati.
Inoltre ogni 3 mesi mi arriva per posta il malloppone del riassunto scalare.
Bene, ora per questi servizi ti sembra giusto dover sborsare circa 24€ ogni 3 mesi? Per un totale di circa 100€ l'anno???
A me sembra un tantino esagerato... Nemmeno utilizzassi carte di credito o altri servizi...
Originariamente inviato da Glennascaul
io non voglio guadagnare dei soldi dal mio c/cb...
Voglio semplicemente avere a disposizione in qualsiasi momento ed in qualsiasi posto, il MIO denaro, senza dover sborsare cifre assurde per averlo...
tutto qui
Tienili in tasca.
Le banche hanno delle regole che garantiscono la loro e la tua sicurezza (non puoi prendere soldi al di fuori del circuito bancario) ma per questo devi pagare un prezzo.
In alcune è più alto ed in altre è più basso ma è una cosa normale.
Conto arancio rulez, almeno ti copre le spese del c/c
paditora
30-07-2003, 11:00
Poi quando vai a chiedere i prestiti alle banche ti fanno tassi assurdi tipo 10% di interessi.
Bah.
Mi ricordo che 15 anni fa mettevi i soldi in banca o in posta, facevi qualche bonifico o qualche buono postale e prendevi il 6-7 % di interessi.
Quando ho aperto io il conto corrente nel '90 più o meno gli interessi erano del 4,5% circa.
Adesso di interessi non ti danno più un cazzo :(
Se fai il libretto o un buono postale qualcosa riesce a guadangare.
Se fai il conto corrente gli interessi che pigli non coprono nemmeno le spese.
Originariamente inviato da Glennascaul
Personalmente usufrusico solamente dei servizi di c/c (con int. attivi pari allo 0,1% lordo) e bancomat (con, mi sembra, fino a 30 operazioni gratuite).
Ogni mese mi arriva a casa la lettera con gli accrediti dello stipendio e gli eventuali bonifici a debito effettuati.
Inoltre ogni 3 mesi mi arriva per posta il malloppone del riassunto scalare.
Bene, ora per questi servizi ti sembra giusto dover sborsare circa 24€ ogni 3 mesi? Per un totale di circa 100€ l'anno???
A me sembra un tantino esagerato... Nemmeno utilizzassi carte di credito o altri servizi...
Bè credo che il confronto non debba essere sui servizi che usi ma su quelli che puoi usare.
Ovvero anche se non li usi forse hai attivi altri servizi.
Se così non fosse e non vuoi pagare quella cifra devi solo cercare un'altro istituto che abbia costi più competitivi.
Nell'ipotesi peggiore (tutti hanno dei costi che tu ritieni inaccettabili) ti conviene realmente ritirare tutto e metterlo altrove (es in posta o davvero a casa)
prima della banche ti potevi fidare,ora nessuno investe,nessuno si fida e allora hanno iniziato a speculare sui clienti.E' un servizo,è vero,ma personalmente sceglierei conto bancoposta affiancato da libretto postale o conto arancio.Almeno alle poste non ti stanno con il fiato sul collo ogni mese
paditora
30-07-2003, 11:05
Originariamente inviato da evelon
Non ci trovo nulla di strano nè di scandaloso.
La banca non è un posto fatto per mettere soldi e guadagnarci
Già la banca è un posto per far fare soldi ai banchieri.
Originariamente inviato da evelon
Se così non fosse e non vuoi pagare quella cifra devi solo cercare un'altro istituto che abbia costi più competitivi.
e carinamente nel salutarti ti fanno l'ennesimo furto, 70 Euro per chiudere un c/c, giusto per farti passare la voglia. :mad:
paditora
30-07-2003, 11:11
Originariamente inviato da Deuced
prima della banche ti potevi fidare,ora nessuno investe,nessuno si fida e allora hanno iniziato a speculare sui clienti.E' un servizo,è vero,ma personalmente sceglierei conto bancoposta affiancato da libretto postale o conto arancio.Almeno alle poste non ti stanno con il fiato sul collo ogni mese
Io non mi fiderei molto delle poste.
Sai che a 15Km da casa mia in un paesello la direttrice in collaborazione con qualcuno delle poste hanno rubato 40 miliardi di lire?
Adesso la gente è li che aspetta che gli vengano ridati i soldi ed è incazzata nera.
Glennascaul
30-07-2003, 11:11
Originariamente inviato da evelon
Bè credo che il confronto non debba essere sui servizi che usi ma su quelli che puoi usare.
Ovvero anche se non li usi forse hai attivi altri servizi.
Se così non fosse e non vuoi pagare quella cifra devi solo cercare un'altro istituto che abbia costi più competitivi.
Nell'ipotesi peggiore (tutti hanno dei costi che tu ritieni inaccettabili) ti conviene realmente ritirare tutto e metterlo altrove (es in posta o davvero a casa)
Ho provveduto chiedendo al mio attuale istituto una tipologia di c/cb senza spese (e senza interessi)... Almeno guadagno i soldi che prima gli versavo aggratisse! :rolleyes:
Originariamente inviato da paditora
Io non mi fiderei molto delle poste.
Sai che a 15Km da casa mia in un paesello la direttrice in collaborazione con qualcuno delle poste rubato 40 miliardi di lire?
Adesso la gente è li che aspetta che gli vengano ridati i soldi.
può capitare anche in banca,no?La gente non tanto per bene è ovunque.E poi la gestione del bancoposta è online ;)
paditora
30-07-2003, 11:15
Originariamente inviato da Deuced
può capitare anche in banca,no?La gente non tanto per bene è ovunque.E poi la gestione del bancoposta è online ;)
Si però intanto la gente di quel comune sta aspettando da più di un anno che gli vengano restituiti i soldi.
Ladri.
Originariamente inviato da paditora
Si però intanto la gente di quel comune sta aspettando da più di un anno che gli vengano restituiti i soldi.
Ladri.
bè,ho seri dubbi che li rivedranno.Io starei già davanti alle poste con in mano fiaccole e clave
paditora
30-07-2003, 11:19
Originariamente inviato da Deuced
bè,ho seri dubbi che li rivedranno.Io starei già davanti alle poste con in mano fiaccole e clave
Io gli avrei dato fuoco a quell'ufficio postale :D
paditora
30-07-2003, 11:21
Ecco la notizia:
http://www2.varesenews.it/articoli/2002/agosto/regione-insubria/12-8truffa.htm
http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/chan/in_primo_piano:3596198:/2002/08/12:
RiccardoS
30-07-2003, 12:08
Conto Bancoposta: mi copre tutte le spese anche ora che hanno abbassato anche loro in tasso d'interesse, anzi ci guadagno circa 20-30 € l'anno a seconda della giacenza. ;)
Delle banche non mi fiderò mai più, vabbè pagare un servizio ma essere presi per il culo (in tutti i sensi...) non mi và!
è giusto che i soldi in un conto corrente non fruttino interessi, e vi voglio fare un esempio:
io faccio un conto con 1000 euro, per semplicità sono l'unico cliente, la banca prende i miei soldi e li investe.
Il giorno dopo vado in banca a riprendermi i soldi, la banca non li ha e non potendomi pagare va in fallimento. (è un esempio assurdo ma può rendere l'idea)
Una banca non può disporre di tutti i soldi derivati dai conti correnti, proprio perchè la gente potrebbe fare prelievi superiori a quello che la banca ha in cassa.
Il conto corrente è come già detto un servizio, non un investimento, e i servizi si pagano.
Se volete investire ci sono a seconda lelle preferenze titoli di stato, azioni, obbligazioni eccetera; non il conto corrente.
Comunque per quanto ne so in Italia se una banca fallisce lo stato cerca di far avere i soldi ai correntisti, anche di tasca propria.
Inoltre, per quanto riguarda Banco Posta, non conosco bene il contratto, ma se il contratto si fa con le poste S.P.A. e non con la singola filiale, in caso di furti dovrebbero essere comunque garantiti i soldi dei correntisti, no?
La stessa cosa dovrebbe accadere con le banche.
paditora
30-07-2003, 12:33
Originariamente inviato da Killian
è giusto che i soldi in un conto corrente non fruttino interessi
Che sei un banchiere per caso? :rolleyes:
yossarian
30-07-2003, 12:35
Originariamente inviato da evelon
Non ci trovo nulla di strano nè di scandaloso.
La banca non è un posto fatto per mettere soldi e guadagnarci
La frase quotata spiega bene il perchè dell'esistenza delle banche: sono fornitori di servizi (che si possono usare o meno) sui quali si ha un parziale rimborso delle spese con gli interessi ma che comunque hanno un costo.
però mi pare che le banche, con i soldi depositati, facciano tutta una serie di investimenti e realizzino movimenti di capitali che permettono sostanziosi guadagni agli azionisti.
Quindi, non mi risulta che forniscano solo un servizio che è giusto pagare, ma che trovino modo di trarre begli utili con i soldi dei conti correnti
Boh io c'ho in parte solo 500euro però me li tengo a casa, anche se ne avessi di piu non penso li porterei in banca.
RiccardoS
30-07-2003, 12:39
Originariamente inviato da Murdoc
Boh io c'ho in parte solo 500euro però me li tengo a casa, anche se ne avessi di piu non penso li porterei in banca.
dove abiti? :fiufiu:
:sofico:
:mad:
Banche: se gli porti il tuo denaro ti fregano.
se vai a chiedere il prestito ti fregano.
se vai a (...) ti fregano.
Meglio evitarle a mio parere. L'alternativa non è rosea ma
almeno non è Banca (ti frega comunque con autorizzazione di
legge).
:(
;)
toshisdr5002a
30-07-2003, 12:47
Originariamente inviato da parax
Come ha detto il presidente dell'ABI il conto corrente è un servizio che la banca offre e non il contrario. :incazzed:
la faccia tosta non manca a nessuno, anche i ladri si proclamano innocenti fino a prova contraria.
le banche offrono dei servizi ai correntisti, è vero, ma questi servizi dovrebbero essere ripagati dagli investimenti che le banche possono fare grazie alle ingenti riserve di denaro che si creano grazie ai correntisti...
in parole semplici, le banche guadagnano soldi con i nostri soldi, e vogliono anche essere pagate per ricevere in prestito i nostri (per loro fruttiferi) soldi... :rolleyes:
Originariamente inviato da paditora
Che sei un banchiere per caso? :rolleyes:
magari... :D
ho detto che è giusto che i C/C non fruttino interessi perchè è un servizio, non una forma di investimento.
Originariamente inviato da toshisdr5002a
in parole semplici, le banche guadagnano soldi con i nostri soldi, e vogliono anche essere pagate per ricevere in prestito i nostri (per loro fruttiferi) soldi... :rolleyes:
come in tutti i servizi, l'azienda che effettua il servizio in cambio di denaro guadagna con quel denaro, oltre a poterlo investire per espandersi e guadagnare ancora di più.
Comunque non mi sembra che sia obbligatorio per legge avere un C/C, se lavorate potete sempre farvi pagare tramite assegni circolari.
paditora
30-07-2003, 13:32
Originariamente inviato da Killian
Comunque non mi sembra che sia obbligatorio per legge avere un C/C, se lavorate potete sempre farvi pagare tramite assegni circolari.
Bè ma che c'entra.
Per legge anche possedere un auto non è obbligatorio.
Se però da domani ti facessero pagare il triplo di assicurazione lo troveresti giusto?
Che dobbiamo sempre pagare e per di più stare anche zitti?
Se una cosa non è obbligatoria non significa che bisogna fregare in questo modo la gente.
Te dici degli assegni circolari, però non tutti hanno la possibilità ogni mese di andare in banca a cambiare l'assegno.
Glennascaul
30-07-2003, 13:35
Originariamente inviato da Killian
[...]
Comunque non mi sembra che sia obbligatorio per legge avere un C/C, se lavorate potete sempre farvi pagare tramite assegni circolari.
:sbavvv:
paditora
30-07-2003, 13:41
Originariamente inviato da Killian
ho detto che è giusto che i C/C non fruttino interessi perchè è un servizio, non una forma di investimento.
Dimentichi però che loro con i miei con i tuoi e con i soldi degli italiani ci fanno i soldi.
yossarian
30-07-2003, 13:43
Originariamente inviato da Killian
come in tutti i servizi, l'azienda che effettua il servizio in cambio di denaro guadagna con quel denaro, oltre a poterlo investire per espandersi e guadagnare ancora di più.
Comunque non mi sembra che sia obbligatorio per legge avere un C/C, se lavorate potete sempre farvi pagare tramite assegni circolari.
Si, ma chi beneficia degli utili ricavati? E' sempre il solito discorso: qualcuno impiega risorse (economiche, fisiche o altro) e qualcun altro ci guadagna su. Se è giusto pagare il servizio offerto dalle banche (gestione conto), è anche giusto partecipare, anche in minima parte, agli utili che l'investimento dei soldi depositati sui conti, frutta; l'interesse va visto in quest'ottica. E non credo proprio che gli attuali investimenti fruttino così poco da non permettere di pagare interessi superiori allo 0,5% nelle migliori delle ipotesi (altrimenti le banche potrebbero chiudere da subito).
Vogliamo poi parlare dei tassi di interesse debitori, di cui si è ampiamente dibattuto, e che sono a livello di tassi da usurai?
Non mi pare proprio che le banche siano enti benefici, né che il loro comportamento sia così onesto e integerrimo e il fatto che il loro operato abbia i crismi dell'ufficialità, non lo rende ugualmente accettabile.
Sul fatto che non è necessario avere il conto in banca non posso che concordare con te.
yossarian
30-07-2003, 13:46
Originariamente inviato da paditora
Bè ma che c'entra.
Per legge anche possedere un auto non è obbligatorio.
Se però da domani ti facessero pagare il triplo di assicurazione lo troveresti giusto?
Che dobbiamo sempre pagare e per di più stare anche zitti?
Se una cosa non è obbligatoria non significa che bisogna fregare in questo modo la gente.
Te dici degli assegni circolari, però non tutti hanno la possibilità ogni mese di andare in banca a cambiare l'assegno.
anche perchè gli assegni circolari li devi cambiare presso uno sportello della banca che lio ha emessi (e non tutte hanno sportelli ovunque) oppure presso una banca dove hai il conto corrente intestato (e si torna al solito discorso)
non uccidetemi vi prego ;)
per quanto riguarda gli interessi attivi (da parte del correntista), quando si firma il contratto per un C/C penso ci sia scritto che le condizioni possono cambiare senza preavviso, e quindi non si può parlare di truffa, casomai di clausole vessatorie.
Per quanto riguarda gli interessi sui prestiti, è OT.
Ribadisco che <B>secondo me</B> con un conto corrente io chiedo alla banca di custodirmi dei soldi e di pagarmi bollette e quant'altro, e mi sembra giusto che ci siano dei costi da pagare oltre al fatto che l'interesse sia zero.
Ovviamente le banche non sono associazioni benefiche e mi pare logico che facciano di tutto per guadagnarci il più possibile (purchè lo facciano senza infrangere leggi).
Originariamente inviato da yossarian
anche perchè gli assegni circolari li devi cambiare presso uno sportello della banca che lio ha emessi (e non tutte hanno sportelli ovunque) oppure presso una banca dove hai il conto corrente intestato (e si torna al solito discorso)
credo che le aziende che pagano in assegni circolari usino assegni di banche con filiali disponibili in zona, almeno lo spero.
In passato ho lavorato presso l'Auc@@n, ricevendo degli assegni della Banca delle M@@che, nonstante l'Auc@@n non sia un'azienda con sede nelle Marche.
Comunque in questo senso ho avuto una sola esperienza e quindi non potrei dire se è la norma.
Originariamente inviato da RiccardoS
Conto Bancoposta: mi copre tutte le spese anche ora che hanno abbassato anche loro in tasso d'interesse, anzi ci guadagno circa 20-30 € l'anno a seconda della giacenza. ;)
ben 30€? azz :D
peccato che ti infinocchi 0,5€ per ogni versamento che fai, cosa assurda
PS: io non pago un centesimo alla mia banca per i servizi, e non sono un marziano...
Originariamente inviato da Dona*
ben 30€? azz :D
peccato che ti infinocchi 0,5€ per ogni versamento che fai, cosa assurda
PS: io non pago un centesimo alla mia banca per i servizi, e non sono un marziano...
se non sbaglio BancoPosta fa pagare solo le prime 60 operazioni, ma tu vivi in America? Il conto lo hai in una banca americana? Come funzionano le cose da voi?
Originariamente inviato da kingv
non e' un paradosso, la banca con il conto corrente ti fornisce una serie di servizi che tu paghi.
E' un altro discorso se passiamo a valutare la qualità dei servizi e quanto te li facciano pagare. E' qui si passa veramente al furto :(
Sottoscrivo pienamente.
Ormai non siamo più ai tempi del "libretto di risparmio" in cui avevi un rendimento dato dal fatto che, eccettuata la contabilità, tutte le altre "fatiche" (prelievi, versamenti, domiciliazioni, et al.) dovevi farteli tu. La banca è diventata da "intermediario finanziario" un "gestore di servizio".
Però...
Però si può tranquillamente notare una sproporzione tra i costi che comportano alcune operazioni al cliente e quello che dovrebbe essere l'onere effettivo, a transazione, per la banca. Tenendo conto che, COMUNQUE, resta vero il dato di fatto che "il deposito" in sè è già una fonte di reddito per l'Istituto di Credito che può allargare il suo giro di transazioni, consolidare il suo capitale, presentare rendiconti in attivo che incoraggiano gli azionisti ad acquistare partecipazioni e che si traducono in un incremento del "giro finanziario" della banca, la sua fonte di vita.
Insomma, a fronte di tanto vantaggio che gli viene dalla somma dei depositi dei piccoli correntisti, potrebbero essere meno "aggressivi" nel rinegoziarti da cima a fondo un conto che ti avevano proposto a condizioni vantaggiosissime.
Il mio, ad esempio, ha visto dimezzato il tasso d'interesse in meno di 24 mesi e perso ben TRE bonus (prelievo gratuito su tutto il circuito Maestro, domiciliazione gratuita delle bollette, bonifici on-line gratuiti).
Tuttora non ritengo giusto il fatto che viga una clausola UNILATERALE di modifica del contratto (ovvero LORO possono modificare il contratto quando vogliono, previa comunicazione) senza alcuna penale, mentre se io voglio chiudere il rapporto devo pagare le spese di chiusura. Sarebbe per lo meno giusto che, in presenza di una mutazione delle condizioni, io possa decidere di rescindere il contratto con un bonus sostanzioso sulle spese.
Comunque, in conclusione, tenete meno di 2000Eu in banca e il resto mettetelo in libretti o buoni.
alphacygni
30-07-2003, 14:37
Secondo me qui dentro c'e' qualche banchiere e noi non lo sappiamo...
Scusate una cosa, ma come fate a dire che "siccome e' un servizio va pagato inogni caso"?
Il "pagamento" del servizio avviene nel momento in cui si tengono i soldi su un conto... perche' con quei soldi la banca puo' 9investire, con quei soldi una banca puo' concedere un mutuo ad un suo cliente (se glielo concede) con dei tassi LEGGERMENTE superiori a quelli che ci offre per lasciarglieli... ora non dico che la banca non ci debba lucrare su (non e' una associazione no profit) ma sta di fatto che senza i soldi che noi versiamo quella banca non esisterebbe, o comunque opererebbe ai limiti della perdita non avendo il capitale necessario ad investire e fare cose simili... quindi il fatto che OLTRE a finanziarli io debba pagare ancora in piu' per quei servizi piu' o meno utili che offrono... a me pare una grande cagata!
yossarian
30-07-2003, 14:56
Originariamente inviato da Killian
Ribadisco che <B>secondo me</B> con un conto corrente io chiedo alla banca di custodirmi dei soldi e di pagarmi bollette e quant'altro, e mi sembra giusto che ci siano dei costi da pagare oltre al fatto che l'interesse sia zero.
Ovviamente le banche non sono associazioni benefiche e mi pare logico che facciano di tutto per guadagnarci il più possibile (purchè lo facciano senza infrangere leggi).
non credo ci sia qualcuno che voglia ucciderti solo perchè stai esprimendo le tue idee (almeno spero)
;)
Il fatto che certi comportamenti abbiano l'avallo delle leggi non li rende "legittimi".
Sappiamo bene che è a fare le leggi e ad uso e consumo di chi le leggi vengono fatte e sappiamo anche che spesso ci sono leggi illegali, nel senso che violano apertamente altre leggi non abrogate né modificate o non valide, per chè violano articoli della Costituzione.
Per salvaguardare gli interessi di qualcuno si fa questo ed altro
Originariamente inviato da alphacygni
Secondo me qui dentro c'e' qualche banchiere e noi non lo sappiamo...
Scusate una cosa, ma come fate a dire che "siccome e' un servizio va pagato inogni caso"?
Il "pagamento" del servizio avviene nel momento in cui si tengono i soldi su un conto...
anche se al momento il tuo conto è vuoto, per la banca è comunque un costo.
Se poi mi dici che quello che la banca fa pagare è sproporzionato rispetto ai costi posso anche essere d'accordo, ma non sono solo le banche a fare questo.
Secondo voi un SMS ha un costo variabile per il vostro gestore telefonico che si avvicina a quello che pagate voi?
Originariamente inviato da alphacygni
Secondo me qui dentro c'e' qualche banchiere e noi non lo sappiamo...
Scusate una cosa, ma come fate a dire che "siccome e' un servizio va pagato inogni caso"?
Il "pagamento" del servizio avviene nel momento in cui si tengono i soldi su un conto... perche' con quei soldi la banca puo' 9investire, con quei soldi una banca puo' concedere un mutuo ad un suo cliente (se glielo concede) con dei tassi LEGGERMENTE superiori a quelli che ci offre per lasciarglieli... ora non dico che la banca non ci debba lucrare su (non e' una associazione no profit) ma sta di fatto che senza i soldi che noi versiamo quella banca non esisterebbe, o comunque opererebbe ai limiti della perdita non avendo il capitale necessario ad investire e fare cose simili... quindi il fatto che OLTRE a finanziarli io debba pagare ancora in piu' per quei servizi piu' o meno utili che offrono... a me pare una grande cagata!
Scusa ma perchè non distingui i due rapporti ?:confused:
Da una parte c'è il tuo rapporto con la banca
Dall'altra c'è il rapporto che la banca ha con il "resto del mondo"
Il rapporto verso di te (è di questo che si parla) è semplice: ti dà una serie di servizi ad un certo prezzo.
Punto e basta.
I servizi sono i più disparati e non è detto che siano solo il C/C (ovviamente se li richiedi).
Cosa fà la banca con i tuoi soldi ?
Quello che fanno tutte le aziende di questo mondo : cerca di guadagnarci (ed è giusto questo).
I metodi sono tanti e non è la sede questa per discuterli e/o descriverli ma non ci vedo nulla di male e/o sbagliato se lo fà e le opportunità di uadagno sono nei confronti dei suoi investitori non dei correntisti.
Per gli investitori la banca è un'azienda che a fronte di un capitale cerca di guadagnarci sopra (ed aumentare il valore dei dividendi)
Originariamente inviato da yossarian
non credo ci sia qualcuno che voglia ucciderti solo perchè stai esprimendo le tue idee (almeno spero)
;)
Il fatto che certi comportamenti abbiano l'avallo delle leggi non li rende "legittimi".
Sappiamo bene che è a fare le leggi e ad uso e consumo di chi le leggi vengono fatte e sappiamo anche che spesso ci sono leggi illegali, nel senso che violano apertamente altre leggi non abrogate né modificate o non valide, per chè violano articoli della Costituzione.
Per salvaguardare gli interessi di qualcuno si fa questo ed altro
in questo caso però la responsabilità non è più della banca, ma della legislazione che nella confusione permette certe cose.
[QUOTE]Originariamente inviato da alphacygni
Il "pagamento" del servizio avviene nel momento in cui si tengono i soldi su un conto... perche' con quei soldi la banca puo' 9investire, con quei soldi una banca puo' concedere un mutuo ad un suo cliente (se glielo concede) con dei tassi LEGGERMENTE superiori a quelli che ci offre per lasciarglieli... ora non dico che la banca non ci debba lucrare su (non e' una associazione no profit) ma sta di fatto che senza i soldi che noi versiamo quella banca non esisterebbe
/QUOTE]
Se il cliente potesse garantire una giacenza media di quale centinaio di migliaia di euro il tuo discorso filerebbe, per qualche migliaio le spese superano abbondantemente quello che ci puoi ricavare dai soldi in giacenza.
Che poi siano particolarmente esosi e' un altro discorso (e su quello la penso anch'io così).
In Italia (almeno io le ho viste solo qui) hanno la mania di aprire decini di filiali ovunque che secondo me gli costano un'enormità.
P.S. qualcuno di voi ha idea di quanto costi sviluppare e mantenere un internet banking? Se metto le cifre vi spaventate... ;)
yossarian
30-07-2003, 15:11
Originariamente inviato da evelon
Scusa ma perchè non distingui i due rapporti ?:confused:
Da una parte c'è il tuo rapporto con la banca
Dall'altra c'è il rapporto che la banca ha con il "resto del mondo"
Il rapporto verso di te (è di questo che si parla) è semplice: ti dà una serie di servizi ad un certo prezzo.
Punto e basta.
I servizi sono i più disparati e non è detto che siano solo il C/C (ovviamente se li richiedi).
Cosa fà la banca con i tuoi soldi ?
Quello che fanno tutte le aziende di questo mondo : cerca di guadagnarci (ed è giusto questo).
I metodi sono tanti e non è la sede questa per discuterli e/o descriverli ma non ci vedo nulla di male e/o sbagliato se lo fà e le opportunità di uadagno sono nei confronti dei suoi investitori non dei correntisti.
Per gli investitori la banca è un'azienda che a fronte di un capitale cerca di guadagnarci sopra (ed aumentare il valore dei dividendi)
Non puoi scindere i due rapporti. Così facendo, non avrebbe senso la corresponsione di un interesse bancario: la banca mi offre un servizio ed io pago per quel servizio; punto.
L'interesse ha un senso nel momento in cui si pensa a ciò che la banca ottiene, a livello di introiti, anche grazie ai miei soldi. Prendendo per buono il tuo discorso potremmo già da adesso ritirare i soldi dai nostri conti bancari (visto che non ha senso tenerceli, se l'unico motivo è quello di far guadagnare gli azionisti della banca stessa, di cui francamente me ne frego)
Originariamente inviato da kingv
...
P.S. qualcuno di voi ha idea di quanto costi sviluppare e mantenere un internet banking? Se metto le cifre vi spaventate... ;)
fammi paura...:eekk:
sirio128
30-07-2003, 15:28
"IL VERO LADRO NON é CHI RAPINA UNA BANCA, MA CHI LA FONDA" Bertold Brecht
Originariamente inviato da yossarian
Non puoi scindere i due rapporti. Così facendo, non avrebbe senso la corresponsione di un interesse bancario: la banca mi offre un servizio ed io pago per quel servizio; punto.
L'interesse ha un senso nel momento in cui si pensa a ciò che la banca ottiene, a livello di introiti, anche grazie ai miei soldi. Prendendo per buono il tuo discorso potremmo già da adesso ritirare i soldi dai nostri conti bancari (visto che non ha senso tenerceli, se l'unico motivo è quello di far guadagnare gli azionisti della banca stessa, di cui francamente me ne frego)
Forse una volta poteva essere così anche se bisognerebbe fare dei conti esatti per saperlo con certezza.
Gli interessi, ora, sono solo una parte integrante dell'offerta che la banca offre ai correntisti (che in pratica rimborsano una parte delle spese).
Questo, ovviamente, per giacenze basse, il discorso su giacenze medio-alte è totalmente diverso.
Se prendi per buono il discorso direi che il senso di tenere i soldi in banca è quello citato nell'articolo del post d'apertura ovvero avere dei servizi (ed un irrisorio rimborso).
In questo contesto comprendo più l'argomentazione di Cerbert tra un'eventuale sproporzione tra costi_fatturati/spese_necessarie per le singole operazioni ma per argomentare con un minimo di dati occorrerebbe sapere con precisione le spese sostenute dalle varie banche per le operazioni: senza questo dato non è possibile dire nulla
yossarian
30-07-2003, 16:00
Originariamente inviato da evelon
Forse una volta poteva essere così anche se bisognerebbe fare dei conti esatti per saperlo con certezza.
Gli interessi, ora, sono solo una parte integrante dell'offerta che la banca offre ai correntisti (che in pratica rimborsano una parte delle spese).
Questo, ovviamente, per giacenze basse, il discorso su giacenze medio-alte è totalmente diverso.
Se prendi per buono il discorso direi che il senso di tenere i soldi in banca è quello citato nell'articolo del post d'apertura ovvero avere dei servizi (ed un irrisorio rimborso).
In questo contesto comprendo più l'argomentazione di Cerbert tra un'eventuale sproporzione tra costi_fatturati/spese_necessarie per le singole operazioni ma per argomentare con un minimo di dati occorrerebbe sapere con precisione le spese sostenute dalle varie banche per le operazioni: senza questo dato non è possibile dire nulla
D'accordo, ma si tratta di servizi, per lo più, poco utili e, come ha detto cerbert, forniti a prezzi assurdi. Non vorrei che l'aumentata quantità (non certo la qualità) dei suddetti servizi, in alcuni casi neppure richiesti, rappresenti solo un alibi per giustificare l'abbassamento vertiginoso dei tassi d'interesse.
Originariamente inviato da Killian
se non sbaglio BancoPosta fa pagare solo le prime 60 operazioni, ma tu vivi in America? Il conto lo hai in una banca americana? Come funzionano le cose da voi?
azz hai detto niente! solo le prime 60!!!
fai più di 60 versamenti all'anno? sei un riccone! :D
no non vivo in America (per fortuna aggiungo!), vivo in provincia di Varese (Italia), non pago un cents di servizi e ho anche una discreta (non eccessiva) rendita. Incredibile?
Questa discussione ricorda in un certo senso quella dei prezzi della verdura.. anche qui, come lì, pare che il venditore (la banca) stabilisca i prezzi sulla base di una "giustificazione" e che questa "giustificazione" da un po' di tempo a questa parte sia venuta meno.
Come forse si sarà capito, ritengo questo ragionamento privo di attinenza con la realtà in cui viviamo.. ritengo tra l'altro con un buon fondamento di ragioni.. che cercherò di spiegare.
Innanzitutto, un dato. Lo spread (cioè la differenza) tra i tassi attivi e i tassi passivi, cioè tra quanto richiede una banca per prestare e chiedere denaro, è in costante (lenta) diminuzione da almeno 15 anni. In altre parole, "il margine" della banca è in costante diminuzione. Non a caso, si parla di "disintermediazione" del sistema bancario e nessuna banca tradizionale ormai da anni fa pubblicità per incrementare la raccolta, al contrario tutte o quasi la fanno per proporsi come fornitori di servizi evoluti.
In parole povere, le banche fanno sempre meno "quelle a cui presti i soldi e in cambio ricevi un interesse" e cercano di fare sempre di più "quelle che ti offrono un servizio finanziario in cambio del quale paghi una commissione (percentuale o forfettaria, poco importa)".
Discorso conti correnti.
Il conto corrente è SEMPRE stato un servizio. Ha sempre avuto dei costi. Cosa è cambiato? Che fino a qualche anno fa, la differenza tra interessi attivi e spese rimaneva comunque positiva. Il conto corrente quindi, rendeva. Poco, ma rendeva. Come era possibile questo?
Era possibile perchè il tasso di interesse attivo sui conti correnti, non è "slegato" o "a se stante", bensì direttamente in relazione con i tassi di interesse di tutte la altre attività finanziarie. In primo luogo, con i tassi dell'attività finanziaria più simile per scadenza e rischio: i titoli di stato a breve, i BOT. Che fino a qualche anno fa, rendevano ancora il 5-6%. Negli anni 80, erano arrivati a rendere il 15-20%. In sostanza, nel mercato finanziario fino a qualche anno fa qualcuno era disposto a offrire il 5% in cambio di lasciargli i vostri soldi per 3 mesi.
Ora, nessuno è disposto a questo. Lo stato, principale concorrente delle banche, è disposto a offrirvi meno dell'1% in cambio di lasciargli i vostri soldi per 3 mesi. Le banche di conseguenza, in cambio di un impegno da parte vostra praticamente nullo (potete ritirare in qualsiasi momento tutto il saldo del vostro conto), pagano tassi attivi quasi nulli.
Sarebbe strano il contrario. Qualsiasi attività finanziaria infatti, è correlata a tutte le altre. In concorrenza diretta. Titoli di stato a 5 anni (impegno a prestare soldi per 5 anni allo stato, riscuotendo solo a termine) rendono poco più del 4%. Titoli di stato a 20 anni, rendono poco più del 6%. Chi investirebbe in queste attività, a lungo termine, se un conto corrente offrisse lo stesso rendimento e la possibilità di riscuotere in ogni momento?
Lo stesso vale simmetricamente sul versante prestiti. Un mutuo decennale su un immobile costa poco più del 4,5%. Vuol dire che chi presta soldi, si "accontenta" del 4,5% nella prospettiva di rientrare a 10 anni del capitale prestato.
In questa situazione in cui i tassi di qualsiasi attività finanziaria sono ai minimi storici, riemerge la realtà per cui un conto corrente è un servizio. Le spese ci sono sempre state. E' sempre stato un servizio. Solamente, quando i tassi di interesse delle attività finanziarie erano al 5-10%, la remunerazione sul conto corrente era sufficiente a coprire le spese.
Se uno non è soddisfatto, o non è contento, può cambiare banca. Se nessuna banca lo soddisfa, e ritiene che tutte siano "ingiuste", può tenere i soldi nel materasso. O investire in altre attività finanziarie. Oppure, soluzione drastica, fondare una banca: ne aprono circa 250 all'anno, in Italia. Altrettante circa però ne chiudono, il che sembrerebbe far pensare che non sia un'attività remunerativa come alcuni interventi fanno pensare.
Scusate il post fiume.. spero sia stato di qualche interesse.:)
Originariamente inviato da Killian
non uccidetemi vi prego ;)
per quanto riguarda gli interessi attivi (da parte del correntista), quando si firma il contratto per un C/C penso ci sia scritto che le condizioni possono cambiare senza preavviso, e quindi non si può parlare di truffa, casomai di clausole vessatorie.
Per quanto riguarda gli interessi sui prestiti, è OT.
Ribadisco che <B>secondo me</B> con un conto corrente io chiedo alla banca di custodirmi dei soldi e di pagarmi bollette e quant'altro, e mi sembra giusto che ci siano dei costi da pagare oltre al fatto che l'interesse sia zero.
Ovviamente le banche non sono associazioni benefiche e mi pare logico che facciano di tutto per guadagnarci il più possibile (purchè lo facciano senza infrangere leggi).
Non ti uccido, figurati, ma ricordati che la banca usa i tuoi soldi per fare altri soldi, quindi è più che giusto che ti dia un interesse!
Originariamente inviato da Dona*
azz hai detto niente! solo le prime 60!!!
fai più di 60 versamenti all'anno? sei un riccone! :D
no non vivo in America (per fortuna aggiungo!), vivo in provincia di Varese (Italia), non pago un cents di servizi e ho anche una discreta (non eccessiva) rendita. Incredibile?
Veramente sono 30.
Comunque sai che novità, le banche hanno SEMPRE ladrato in lungo e in largo, strozzini legalizzati...
Originariamente inviato da Mavel
Veramente sono 30.
Comunque sai che novità, le banche hanno SEMPRE ladrato in lungo e in largo, strozzini legalizzati...
boh lui ha scritto 60, io non mi sono preso la briga di controllare il numero esatto... anche 30, è difficile da superare. Io tra stipendi e il resto non vado oltre 20-25
Originariamente inviato da Dona*
boh lui ha scritto 60, io non mi sono preso la briga di controllare il numero esatto... anche 30, è difficile da superare. Io tra stipendi e il resto non vado oltre 20-25
Però 'sta storia delle 30 operazioni a pagamento... boh, io ho il bancoposta da 3 anni, e non mi hanno mai segnato nessuna operazione per stipendi, bollette, versamento assegno...
Originariamente inviato da Mavel
Però 'sta storia delle 30 operazioni a pagamento... boh, io ho il bancoposta da 3 anni, e non mi hanno mai segnato nessuna operazione per stipendi, bollette, versamento assegno...
tratto da poste.it
Principali condizioni economiche
Spesa per singola registrazione in conto (*) 0,52 euro
Tasso di interesse lordo 1,50%
Deposito titoli 10,33 euro annui
Spese tenuta conto Nessuna
Spese per libretti assegni Nessuna
Spese per estratto conto mensile Nessuna
Incasso mediante bollettino di conto corrente postale 1,00 euro
(*) le registrazioni a pagamento sono 60, per un costo annuo massimo di 30,99 euro. Le registrazioni successive alle prime 60 sono gratuite
Originariamente inviato da Mavel
Veramente sono 30.
Comunque sai che novità, le banche hanno SEMPRE ladrato in lungo e in largo, strozzini legalizzati...
ma l'hai letto il posto di SaMu ?
l'ho sempre detto:
bisogna ricominciare a mettere i soldi sotto il materasso :rolleyes:
paditora
30-07-2003, 18:04
Minghia ma quanti banchieri ci sono in questo forum :D
yossarian
30-07-2003, 18:42
Originariamente inviato da SaMu
Questa discussione ricorda in un certo senso quella dei prezzi della verdura.. anche qui, come lì, pare che il venditore (la banca) stabilisca i prezzi sulla base di una "giustificazione" e che questa "giustificazione" da un po' di tempo a questa parte sia venuta meno.
Come forse si sarà capito, ritengo questo ragionamento privo di attinenza con la realtà in cui viviamo.. ritengo tra l'altro con un buon fondamento di ragioni.. che cercherò di spiegare.
Innanzitutto, un dato. Lo spread (cioè la differenza) tra i tassi attivi e i tassi passivi, cioè tra quanto richiede una banca per prestare e chiedere denaro, è in costante (lenta) diminuzione da almeno 15 anni. In altre parole, "il margine" della banca è in costante diminuzione. Non a caso, si parla di "disintermediazione" del sistema bancario e nessuna banca tradizionale ormai da anni fa pubblicità per incrementare la raccolta, al contrario tutte o quasi la fanno per proporsi come fornitori di servizi evoluti.
In parole povere, le banche fanno sempre meno "quelle a cui presti i soldi e in cambio ricevi un interesse" e cercano di fare sempre di più "quelle che ti offrono un servizio finanziario in cambio del quale paghi una commissione (percentuale o forfettaria, poco importa)".
più dello spread, sarebbe opportuno misurare l'andamento del rapporto tra tassi debitori e tassi creditori; in tal caso ci si potrebbe rendere conto che quest'indice non sta certo subendo un'evoluzione sfavorevole alle banche; il tasso medio per un prestito a breve termine, inferiore a 250 mln, si aggira attorno al 12%: è confrontabile con i tassi applicati sui conti correnti? 12/0,1=120
La diminuzione dello spread, se c'è stata, indica solo che c'è stata una di tutte le componenti legate all'economia; solo che alcune sono scese più di altre.
Perchè non è corretto utilizzare la differenza (anche se si fa, perchè a qualcuno fa comodo così)? Perchè le operazioni di calcolo percentuale si effettuano eseguendo dei prodotti
esempio elementare
tasso a credito 1%; tasso a debito 15% capitale versato o prestato 60.000.000
in caso di prestito, la banca chiede 9.000.000 mln di interessi
in caso di deposito d° 600.000 di interesse
spread= 14
tasso a credito 0,1%; tasso a debito 12%
prestito: la banca chiede 7.200.000
deposito: la banca paga 60.000
spread = 11,9
lo spread è diminuito, però il rapporto tra quelo che la banca incassa dopo e prima della diminuzione dei tassi è pari a 9/7,2= 0,8
lo stesso rapporto per i tassi creditori d° 0,1/1 = 0,1
Originariamente inviato da SaMu
Discorso conti correnti.
Il conto corrente è SEMPRE stato un servizio. Ha sempre avuto dei costi. Cosa è cambiato? Che fino a qualche anno fa, la differenza tra interessi attivi e spese rimaneva comunque positiva. Il conto corrente quindi, rendeva. Poco, ma rendeva. Come era possibile questo?
Era possibile perchè il tasso di interesse attivo sui conti correnti, non è "slegato" o "a se stante", bensì direttamente in relazione con i tassi di interesse di tutte la altre attività finanziarie. In primo luogo, con i tassi dell'attività finanziaria più simile per scadenza e rischio: i titoli di stato a breve, i BOT. Che fino a qualche anno fa, rendevano ancora il 5-6%. Negli anni 80, erano arrivati a rendere il 15-20%. In sostanza, nel mercato finanziario fino a qualche anno fa qualcuno era disposto a offrire il 5% in cambio di lasciargli i vostri soldi per 3 mesi.
Ora, nessuno è disposto a questo. Lo stato, principale concorrente delle banche, è disposto a offrirvi meno dell'1% in cambio di lasciargli i vostri soldi per 3 mesi. Le banche di conseguenza, in cambio di un impegno da parte vostra praticamente nullo (potete ritirare in qualsiasi momento tutto il saldo del vostro conto), pagano tassi attivi quasi nulli.
Sarebbe strano il contrario. Qualsiasi attività finanziaria infatti, è correlata a tutte le altre. In concorrenza diretta. Titoli di stato a 5 anni (impegno a prestare soldi per 5 anni allo stato, riscuotendo solo a termine) rendono poco più del 4%. Titoli di stato a 20 anni, rendono poco più del 6%. Chi investirebbe in queste attività, a lungo termine, se un conto corrente offrisse lo stesso rendimento e la possibilità di riscuotere in ogni momento?
Lo stesso vale simmetricamente sul versante prestiti. Un mutuo decennale su un immobile costa poco più del 4,5%. Vuol dire che chi presta soldi, si "accontenta" del 4,5% nella prospettiva di rientrare a 10 anni del capitale prestato.
stranamente, però, i tassi debitori non si sono allineati a quest'andamento
:rolleyes:
Mi pare che si tenti di continuare a giustificare il fatto che le banche, in pratica non paghino più interessi sui conti, adducendo, come motivazione, la fornitura di servizi alternativi, di tipo evoluto; vogliamo quantificare il reale costo di questi servizi e la loro reale convenienza, considerato anche il fatto che non tutti ne usufruiscono e che, spesso, vengono letteralmente imposti? E vogliamo anche quantificare i reali costi di gestione di un conto corrente? Se decidessi di rinunciare ad almeno parte di questi servizi evoluti, il tasso sul mio conto aumenterebbe? Ma forse non è possibile rinunciarvi (chissà perchè, poi :rolleyes: )
Originariamente inviato da SaMu
In questa situazione in cui i tassi di qualsiasi attività finanziaria sono ai minimi storici, riemerge la realtà per cui un conto corrente è un servizio. Le spese ci sono sempre state. E' sempre stato un servizio. Solamente, quando i tassi di interesse delle attività finanziarie erano al 5-10%, la remunerazione sul conto corrente era sufficiente a coprire le spese.
Vale quanto detto sopra; se i tassi di qualsiasi attività finanziaria sono ai inimi storici, lo sono anche quelli relativi alla voce "spese gestione conto"; di conseguenza, anche la gestione di un conto corrente, che richiede intermediazioni e operazioni di scambio con altri istituti di credito, a tassi ai minimi storici, dovrebbero essere di gran lunga minori. Non venitemi a raccontare che la gestione del conto sognifica "tenere i tuoi soldi in banca", perchè torniamo al solito discorso "so bene cosa una banca fa con i miei soldi e a vantaggio di chi".
Originariamente inviato da SaMu
Se uno non è soddisfatto, o non è contento, può cambiare banca. Se nessuna banca lo soddisfa, e ritiene che tutte siano "ingiuste", può tenere i soldi nel materasso. O investire in altre attività finanziarie. Oppure, soluzione drastica, fondare una banca: ne aprono circa 250 all'anno, in Italia. Altrettante circa però ne chiudono, il che sembrerebbe far pensare che non sia un'attività remunerativa come alcuni interventi fanno pensare.
Scusate il post fiume.. spero sia stato di qualche interesse.:)
Vero, però andiamo a vedere i motivi per cui chiudono (molte vengono semplicemente assorbite da altre banche): forse dipende dallo stesso motivo per cui stanno chiudendo tutti i piccoli negozi di alimentari (la gente non mangia più?): la risposta è una sola: libero mercato, con meno regole possibile (voluto chissà da chi)
Se poi si vuole continuare ad avallare tutto, solo perchè la "legge" lo permette o qualche conteggio fatto ad arte lo giustifica (sappiate che con 10 numeri e poche operazioni si può dimostrare tutto e il contrario di tutto), allora si può anche continuare a farlo (anche se mi dissocio). Le teorie economiche sono distanti dalla realtà quanto la Terra da Alfa Centauri e a piedi il viaggio e lungo e faticoso
:tie:
Originariamente inviato da Glennascaul
Bene, ora per questi servizi ti sembra giusto dover sborsare circa 24€ ogni 3 mesi? Per un totale di circa 100€ l'anno???
A me sembra un tantino esagerato... Nemmeno utilizzassi carte di credito o altri servizi...
visto che i tassi di interessi sono scesi le banche stanno proponendo c/c a spese zero.
Ad esempio io ho un conto BancaIntesa "InFamiglia" che mi costa 20 euro l'anno se non ho una media di 10000 euro sul conto. Se invece sono sopra i 10000 euro medi annui il conto non ha spese.
Neanche le operazioni hanno costi.
con 18 euro mi sono fatto l'home banking e con 35 ho la carta di credito, ma nessuno mi ha obbligato a farli....
naturalmente se accoppi il conto arancio le cose migliorano: zero spese in entrambi i conti e un tasso migliore della media nazionale..
non divento ricco ma per lo meno sorrido :D
RiccardoS
31-07-2003, 06:57
Originariamente inviato da Dona*
ben 30€? azz :D
peccato che ti infinocchi 0,5€ per ogni versamento che fai, cosa assurda
PS: io non pago un centesimo alla mia banca per i servizi, e non sono un marziano...
a me non infioccano proprio niente! Pago 0.50€ le prime 60 operazioni e l'ho trovata una cosa abbastanza equa, perchè ho accettato e firmato tale condizione al momento dell'attivazione e so che non cambierà da un momento all'altro perchè il direttore della Banca si sveglia con il pirlo di ciulare qualche soldo in più ai clienti, ed inoltre con il mutuo Bancoposta pago circa 8 - 10 mila euri di interessi in meno rispetto al più economico dei mutui bancari nell'arco di 20 anni, e senza sorprese nelle rate.
Chi è che infioccano? ;)
ah... aggiungo... riguardo ai "ben 30 €"... l'ho detto solo per far capire che il conto non è in passivo, se voglio guadagnare con dei risparmi, li investo (come d'altronde ho fatto).
Provate a vedere il conto di Banca Primavera (che é una nuova banca del gruppo Intesa, si fa tutto via internet o nelle sedi da soli, con l'assistenza del personale)...mi sembrano molto buoni
www.banca-primavera.it
Originariamente inviato da RiccardoS
a me non infioccano proprio niente! Pago 0.50€ le prime 60 operazioni e l'ho trovata una cosa abbastanza equa, perchè ho accettato e firmato tale condizione al momento dell'attivazione e so che non cambierà da un momento all'altro perchè il direttore della Banca si sveglia con il pirlo di ciulare qualche soldo in più ai clienti, ed inoltre con il mutuo Bancoposta pago circa 8 - 10 mila euri di interessi in meno rispetto al più economico dei mutui bancari nell'arco di 20 anni, e senza sorprese nelle rate.
Chi è che infioccano? ;)
infioccano?! boh te, immagino :D
io non pago di certo per versare i miei soldi, ci mancherebbe
e cmq non mi pare il caso di divagare, non andiamo OT...
si stava parlando di conti correnti, non di servizi/accessori extra quali possono essere i Mutui di cui non abbisognano certo tutti quelli che aprono un conto corrente...
RiccardoS
31-07-2003, 09:44
Originariamente inviato da Dona*
infioccano?! boh te, immagino :D
:D Che tipo!
Da quanto tempo hai il conto con questa banca?
Originariamente inviato da RiccardoS
:D Che tipo!
Da quanto tempo hai il conto con questa banca?
quasi 3 anni, perchè?
Bilancino
31-07-2003, 10:25
Se uno ha la certezza che i soldi sul conto corrente non sono manipolati dalle banche per guadagnarci allora è giusto che devo pagare un servizio, se però loro usano i miei soldi (che virtualmente sono presenti in un foglio e in un pc) per farci investimenti veloci e ci guadagnano non mi sembra giusto che devo pagare servizi. I soldi non li metto in una cassetta di sicurezza con la garanzia che sono proprio quelli (stessa banconota o assegno) quando li ritiro, ma sono in un conto che fisicamente non si tocca, quindi nessuno mi vieta di pensare che con i miei soldi li usano per fare investimenti.
Ciao
Originariamente inviato da Bilancino
Se uno ha la certezza che i soldi sul conto corrente non sono manipolati dalle banche per guadagnarci allora è giusto che devo pagare un servizio, se però loro usano i miei soldi (che virtualmente sono presenti in un foglio e in un pc) per farci investimenti veloci e ci guadagnano non mi sembra giusto che devo pagare servizi. I soldi non li metto in una cassetta di sicurezza con la garanzia che sono proprio quelli (stessa banconota o assegno) quando li ritiro, ma sono in un conto che fisicamente non si tocca, quindi nessuno mi vieta di pensare che con i miei soldi li usano per fare investimenti.
Ciao
Sul fatto che sui tuoi soldi ci facciano investimenti è un fatto assodato. ;)
Bilancino
31-07-2003, 10:30
Originariamente inviato da parax
Sul fatto che sui tuoi soldi ci facciano investimenti è un fatto assodato. ;)
appunto quindi mi devono dare una percentuale sui guadagni o non farmi pagare i servizi..............
Ciao
RiccardoS
31-07-2003, 12:00
Originariamente inviato da Dona*
quasi 3 anni, perchè?
bè, allora è decisamente una banca seria.
Che banca è?
Originariamente inviato da yossarian
più dello spread, sarebbe opportuno misurare l'andamento del rapporto tra tassi debitori e tassi creditori in tal caso ci si potrebbe rendere conto che quest'indice non sta certo subendo un'evoluzione sfavorevole alle banche;
E' proprio quello che è in costante diminuzione da oltre 15 anni.
Proprio a causa di questo tutte le banche (in Italia e in tutti i paesi industrializzati) registrano da molti anni a questa parte un costante spostamento nel tempo dei ricavi da "margini da intermediazione" a "commissioni su servizi".
il tasso medio per un prestito a breve termine, inferiore a 250 mln, si aggira attorno al 12%: è confrontabile con i tassi applicati sui conti correnti? 12/0,1=120
La diminuzione dello spread, se c'è stata, indica solo che c'è stata una di tutte le componenti legate all'economia; solo che alcune sono scese più di altre.
Perchè non è corretto utilizzare la differenza (anche se si fa, perchè a qualcuno fa comodo così)? Perchè le operazioni di calcolo percentuale si effettuano eseguendo dei prodotti
esempio elementare
tasso a credito 1%; tasso a debito 15% capitale versato o prestato 60.000.000
in caso di prestito, la banca chiede 9.000.000 mln di interessi
in caso di deposito d° 600.000 di interesse
spread= 14
tasso a credito 0,1%; tasso a debito 12%
prestito: la banca chiede 7.200.000
deposito: la banca paga 60.000
spread = 11,9
lo spread è diminuito, però il rapporto tra quelo che la banca incassa dopo e prima della diminuzione dei tassi è pari a 9/7,2= 0,8
lo stesso rapporto per i tassi creditori d° 0,1/1 = 0,1
Buttare lì 2 numeri a casaccio dovrebbe dare una parvenza di veridicità ad un ragionamento che non sta in piedi? :confused:
Prima di tutto cos'è "un prestito a breve termine inferiore a 250 milioni"? In che casi ti richiede il 12%?
Forse mi parli di un credito al consumo senza garanzie, per cui il tasso di sofferenze (prestiti non restituiti) in alcune zone d'Italia è il 12% del totale e le spese di incasso e gestione pratica hanno per forza una grossa incidenza (anche solo 50€ su 1000€ sono il 5% in più tra TAN e TAEG). O forse ti riferivi al tasso per contanti prestati in busta praticato da un magnaccia di periferia.. ;)
Un'impresa che apre una linea di credito con una banca garantita con un castelletto titoli, o con anticipo fatture su crediti commerciali, paga oggi mediamente il 6,5-7%. Un mutuo ipotecario su un immobile con a garanzia l'immobile stesso costa ad un privato circa il 4,5-4,75%. Un prestito pronti contro termine con titoli di stato pluriennali a garanzia costa poco più del 5%.
Ho lasciato in fondo un aspetto fondamentale di questo discorso: il conto corrente è un credito liquidabile in qualsiasi momento.
La raccolta da conti correnti è per sua natura instabile e soggetta a frequenti fluttuazioni. La banca può ridurre questa instabilità con la gestione collettiva, ma questa pur sempre rimane con la raccolta da conto corrente la banca non può certo prestare soldi a 10 anni deve "accontentarsi" di operazioni di tesoreria quali appunto credito al consumo (con le alte sofferenze di cui dicevo prima) oppure investimenti a breve (tipicamente BOT a 3 mesi) che rendono all'ultima asta dello stato circa l'1% (UNO PER CENTO).
Se vuoi fare una tabellina di numeri, è con questo investimento alternativo (BOT a 3 mesi, rischio nullo, liquidabilità quasi immediata sul mercato secondario) che puoi confrontare il tasso di un conto corrente. Altro che con fantomatici investimenti a breve al 12%.. 12% te lo offrono i bond Cirio, dove però hai il 50% di probabilità di non rivedere i tuoi soldi. Se vuoi fare un confronto senza senso, ti indico un altro investimento di breve termine, puntare su un numero alla roulette.. rendimento 3600% (36 volte la posta).. 36000 più del conto corrente, incredibile vero? :D
Mi pare che si tenti di continuare a giustificare il fatto che le banche, in pratica non paghino più interessi sui conti, adducendo, come motivazione, la fornitura di servizi alternativi, di tipo evoluto; vogliamo quantificare il reale costo di questi servizi e la loro reale convenienza, considerato anche il fatto che non tutti ne usufruiscono e che, spesso, vengono letteralmente imposti? E vogliamo anche quantificare i reali costi di gestione di un conto corrente? Se decidessi di rinunciare ad almeno parte di questi servizi evoluti, il tasso sul mio conto aumenterebbe? Ma forse non è possibile rinunciarvi (chissà perchè, poi :rolleyes: )
Io non devo giustificare un bel niente, l'interesse che ti da' una banca non ha alcun bisogno di alcuna giustificazione.. le giustificazioni si portano a scuola per le assenze. Gli interessi la banca te li propone, se ti va bene stai, se no non entri o se sei già dentro liquidi e te ne vai.
Conti senza servizi o con commissioni nulle entro un certo numero di operazioni ce ne sono, e te li hanno indicati altri. Se nessun conto ti va bene, tieni i soldi nel materasso.. o investili in un altro modo, semplice no?
Vale quanto detto sopra; se i tassi di qualsiasi attività finanziaria sono ai inimi storici, lo sono anche quelli relativi alla voce "spese gestione conto"; di conseguenza, anche la gestione di un conto corrente, che richiede intermediazioni e operazioni di scambio con altri istituti di credito, a tassi ai minimi storici, dovrebbero essere di gran lunga minori. Non venitemi a raccontare che la gestione del conto sognifica "tenere i tuoi soldi in banca", perchè torniamo al solito discorso "so bene cosa una banca fa con i miei soldi e a vantaggio di chi".
Ma che dici? :confused:
E' proprio questo il punto.. mentre i tassi di qualsiasi attività finanziaria -che sono un rendimento percentuale- sono ai minimi storici, le operazioni sono e rimangono un numero, un valore, non una percentuale..
Se scende l'EURIBOR dal 3,5% all'1,75%, le spese per spedirti un estratto conto non cambiano della stessa proporzione.. nemmeno quelle di gestione per un'operazione bancomat su un'altra banca..
Quello che è successo è proprio questo, cioè che prima avevi 1000 in banca, l'interesse attivo era al 3%, la remunerazione 30, le spese 10, totale margine attivo 20. Ora hai 1000 in banca, interesse attivo all'1%, remunerazione 10, le spese sono SEMPRE 10 -perchè non sono legate all'andamento di attività finanziarie sono spese legate a operazioni "reali"-, risultato 0 non hai nessun margine o se hai tante spese è persino un costo.
Vero, però andiamo a vedere i motivi per cui chiudono (molte vengono semplicemente assorbite da altre banche): forse dipende dallo stesso motivo per cui stanno chiudendo tutti i piccoli negozi di alimentari (la gente non mangia più?): la risposta è una sola: libero mercato, con meno regole possibile (voluto chissà da chi)
Se poi si vuole continuare ad avallare tutto, solo perchè la "legge" lo permette o qualche conteggio fatto ad arte lo giustifica (sappiate che con 10 numeri e poche operazioni si può dimostrare tutto e il contrario di tutto), allora si può anche continuare a farlo (anche se mi dissocio). Le teorie economiche sono distanti dalla realtà quanto la Terra da Alfa Centauri e a piedi il viaggio e lungo e faticoso
:tie:
Sarà più vicino alla realtà un empirismo da 4 soldi (letteralmente..) che confronta conti correnti e crediti al consumo, traendone conclusioni fondanti.. :rolleyes:
E conclude definendo senza regole il mercato bancario, che tra tutti i settori di attività è quello di gran lunga con più regole.. :rolleyes:
Fossi in te ritirerei i soldi da qualsiasi conto corrente.. tienili nel materasso.. oppure impiegali per conto tuo finanziando crediti al consumo.. se le tue teorie sono giuste, entro fine anno sei ricco..;)
Originariamente inviato da Dona*
...
no non vivo in America (per fortuna aggiungo!), vivo in provincia di Varese (Italia), non pago un cents di servizi e ho anche una discreta (non eccessiva) rendita. Incredibile?
ho sbagliato, sulla tua provenienza avevo letto solo Boston.
yossarian
31-07-2003, 20:59
Originariamente inviato da SaMu
E' proprio quello che è in costante diminuzione da oltre 15 anni.
Proprio a causa di questo tutte le banche (in Italia e in tutti i paesi industrializzati) registrano da molti anni a questa parte un costante spostamento nel tempo dei ricavi da "margini da intermediazione" a "commissioni su servizi".
Buttare lì 2 numeri a casaccio dovrebbe dare una parvenza di veridicità ad un ragionamento che non sta in piedi? :confused:
Prima di tutto cos'è "un prestito a breve termine inferiore a 250 milioni"? In che casi ti richiede il 12%?
Forse mi parli di un credito al consumo senza garanzie, per cui il tasso di sofferenze (prestiti non restituiti) in alcune zone d'Italia è il 12% del totale e le spese di incasso e gestione pratica hanno per forza una grossa incidenza (anche solo 50€ su 1000€ sono il 5% in più tra TAN e TAEG). O forse ti riferivi al tasso per contanti prestati in busta praticato da un magnaccia di periferia.. ;)
Un'impresa che apre una linea di credito con una banca garantita con un castelletto titoli, o con anticipo fatture su crediti commerciali, paga oggi mediamente il 6,5-7%. Un mutuo ipotecario su un immobile con a garanzia l'immobile stesso costa ad un privato circa il 4,5-4,75%. Un prestito pronti contro termine con titoli di stato pluriennali a garanzia costa poco più del 5%.
Ho lasciato in fondo un aspetto fondamentale di questo discorso: il conto corrente è un credito liquidabile in qualsiasi momento.
La raccolta da conti correnti è per sua natura instabile e soggetta a frequenti fluttuazioni. La banca può ridurre questa instabilità con la gestione collettiva, ma questa pur sempre rimane con la raccolta da conto corrente la banca non può certo prestare soldi a 10 anni deve "accontentarsi" di operazioni di tesoreria quali appunto credito al consumo (con le alte sofferenze di cui dicevo prima) oppure investimenti a breve (tipicamente BOT a 3 mesi) che rendono all'ultima asta dello stato circa l'1% (UNO PER CENTO).
Se vuoi fare una tabellina di numeri, è con questo investimento alternativo (BOT a 3 mesi, rischio nullo, liquidabilità quasi immediata sul mercato secondario) che puoi confrontare il tasso di un conto corrente. Altro che con fantomatici investimenti a breve al 12%.. 12% te lo offrono i bond Cirio, dove però hai il 50% di probabilità di non rivedere i tuoi soldi. Se vuoi fare un confronto senza senso, ti indico un altro investimento di breve termine, puntare su un numero alla roulette.. rendimento 3600% (36 volte la posta).. 36000 più del conto corrente, incredibile vero? :D
Io non devo giustificare un bel niente, l'interesse che ti da' una banca non ha alcun bisogno di alcuna giustificazione.. le giustificazioni si portano a scuola per le assenze. Gli interessi la banca te li propone, se ti va bene stai, se no non entri o se sei già dentro liquidi e te ne vai.
Conti senza servizi o con commissioni nulle entro un certo numero di operazioni ce ne sono, e te li hanno indicati altri. Se nessun conto ti va bene, tieni i soldi nel materasso.. o investili in un altro modo, semplice no?
Ma che dici? :confused:
E' proprio questo il punto.. mentre i tassi di qualsiasi attività finanziaria -che sono un rendimento percentuale- sono ai minimi storici, le operazioni sono e rimangono un numero, un valore, non una percentuale..
Se scende l'EURIBOR dal 3,5% all'1,75%, le spese per spedirti un estratto conto non cambiano della stessa proporzione.. nemmeno quelle di gestione per un'operazione bancomat su un'altra banca..
Quello che è successo è proprio questo, cioè che prima avevi 1000 in banca, l'interesse attivo era al 3%, la remunerazione 30, le spese 10, totale margine attivo 20. Ora hai 1000 in banca, interesse attivo all'1%, remunerazione 10, le spese sono SEMPRE 10 -perchè non sono legate all'andamento di attività finanziarie sono spese legate a operazioni "reali"-, risultato 0 non hai nessun margine o se hai tante spese è persino un costo.
Sarà più vicino alla realtà un empirismo da 4 soldi (letteralmente..) che confronta conti correnti e crediti al consumo, traendone conclusioni fondanti.. :rolleyes:
E conclude definendo senza regole il mercato bancario, che tra tutti i settori di attività è quello di gran lunga con più regole.. :rolleyes:
Fossi in te ritirerei i soldi da qualsiasi conto corrente.. tienili nel materasso.. oppure impiegali per conto tuo finanziando crediti al consumo.. se le tue teorie sono giuste, entro fine anno sei ricco..;)
E' inutile che continui a portare come esempio i mutui sulle case, su cui sappiamo quali sono le reali garanzie atutela delle banche.
Invece di parlare di numeri a caso o di magnaccia di periferia, controlla la veridicità delle tue affermazioni
http://www.cofipo.com/ita/livello8/tassi/tamepres/tamepres.htm
Puoi chiamarli come vuoi, però, all'atto pratico, sono prestiti; e questi sono i tassi di interesse.
E non venire a raccontare frottole sugli investimentoi in BOT, perchè sappiamo bene che gli investimenti fatti dalle banche (e in cui utilizzano i soldi dei conti) sono ben altri e bejn più remunerativi e, a volte, non del tutto leciti (e non voglio aggiungere altro, tranne quello che segue, che è solo la punta dell'iceberg)
http://www.frillieditori.com/books/recebanchearmate.htm
http://www.ilseme.it/biblioteca/recensione.html
http://www.bancaeuropa.org/per_be_pubblicazioni_dettagli.asp?idArticolo=19&idPeriodico=8
(nell'ultimo, in particolare, c'è un punto in cui si dice chiaramente che le banche principali di tutto il mondo commerciano in pietre preziose; pensate che le acquistino solo con i soldi degli azionisti? e che le rivendano a prezzo di costo?)
Continua pure con la favoletta dei BOT
La faccenda delle giustificazioni non la commento neppure. Se volevi essere sarcastico............:rolleyes:
Forse ti sfugge che anche i costi delle operazioni non sono più quelle di quanto come tu dici, avevi 1000 col 3% di interessi. Invece di buttare li numeri a caso e senza senso, porta esempi reali o quantomeno realistici.
Certo, il mercato bancario ha molte regole e soprattutto ben fatte (basta analizzare la situazione delle BCC e delle banche popolari, tanto per non fare nomi).
In quanto alla tua ultima conclusione (geniale :rolleyes: ), l'unico commento che merita è: continua a tenere i soldi in banca, sicuramente, se non diventerai ricco potrai usufruire di un mucchio di servizi accessori avanzati
Ultimo appunto: evitiamo di giocare con le parole, come certi politici di basso profilo; spread è la "forchetta", intesa come differenza; ben diverso è il rapporto che è tutt'altro che in calo
:sofico:
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