View Full Version : I film di Fantascienza/Thriller/Horror più meritevoli e perché
Spero di non aver creato un thread simile ad altri già presenti in questa sezione del Forum.
Il titolo può anche essere fuorviante. Lo spavento non deve essere inteso come sinonimo di ribrezzo o di estrema violenza ma può anche, direi soprattutto, essere inteso come paura psicologica.
Quali sono quindi quei film che, magari per svariati anni, vi hanno lasciato un senso di inquietudine, di sottile paura e che magari non volete rivederli per non fare nuovamente affiorare, alla memoria, determinate scene o situazioni già viste e archiviate.
Visto che io ho creato il thread, tocca a me iniziare.
Il primo film che realmente mi ha spaventato anzi letteralmente terrorizzato è stato "Profondo Rosso".
Lo vidi, a casa da solo in un pomeriggio, e probabilmente, all'epoca, andavo in prima media; lo vidi tutto, mi affascinò e mi prese così tanto che non chiusi mai gli occhi nelle scene clou, risultato: almeno una settimana di nottate in bianco con incubi, sudorazione alle stelle e timore nello stare solo a casa anche nel pomeriggio (la cosa accadeva raramente ma poteva succedere).
Rimasi scioccato, letteralmente parlando, da almeno due scene: quella della porta che si apre e il pupazzo che avanza verso la scrivania del professore e quella del colpo di scena finale dell'assassino visibile allo specchio all'interno del quadro.
Inutile dire che ho rivisto il film non meno di 5-6 volte dopo quel pomeriggio ma queste due scene mi procuravano sempre brividi profondi.
Solo dopo aver terminato gli studi ho metabolizzato queste scene e adesso posso rivederle senza avere nessun tipo di trauma.
Ovviamente ci sono stati anche altri film che mi hanno spaventato ma, di fatto, dopo qualche anno li ho dimenticati e anche rivedendoli non mi hanno fatto lo stesso effetto.
"The Ring" (di Verbinsky) è stato uno di quei film più moderni che, per certi versi, mi ha procurato sensazioni simili (ma non uguali) a quelle provate tantissimi anni prima...
La visione di "Two Sisters", capolavoro assoluto dell'Horror moderno (alla pari con un altro film di cui parlerò a breve), fu per me paralizzante: a prescindere dai brividi o meno (la scena di notte nella stanza da letto è da paura pura al 100%), la trama è qualcosa di estremamente raffinato, sottile, dove determinati indizi vengono lasciati (solo minimamente) alla vista dello spettatore: il colpo di scena finale che chiude il cerchio è qualcosa di estremamente spiazzante e intensamente drammatico che procura sempre delle sensazioni non facilmente spiegabili.
L'altro capolavoro dell'Horror moderno è l'inarrivabile "Martyrs": l'ho visto 3 anni fa e mi ha sconvolto.
Per parecchie settimane ho mandato strali al mio collega che, del tutto in buona fede, mi aveva prestato questo dvd dicendo che non aveva ancora avuto tempo di vederlo (e non stava bluffando); era convinto che si trattasse di un "pacco" e siccome l'aveva preso da almeno un anno (senza avere il tempo di vederlo) mi aveva chiesto la cortesia di riferirgli se valeva la pena o meno visionarlo o meno.
Non l'avessi mai fatto: sono rimasto con lo stomaco completamente rivoltato e, per la prima volta nella mia vita, HO PIANTO per un film Horror...
Si, non me ne vergogno, ma nel finale non sono riuscito a trattenermi; troppo avevo visto e troppo avevo dovuto sopportare come spettatore.
Il finale è praticamente una liberazione, drammatica, definitiva, dove la violenza viene portata a forma d'arte (si, è un ossimoro ma è così, credetemi) ma che, perlomeno, riesce ad elevare l'individuo ad un livello superiore di coscienza.
Chi vedrà "Martyrs" non vedrà più gli horror allo stessa maniera di sempre.
Attendo i vostri contributi.;)
magnusll
07-07-2015, 13:09
Confermo la bellezza di Martyrs. Inarrivabile.
Tra l' altro definirlo horror e' molto riduttivo, ma vale per tutti i capolavori.
wrathchild
07-07-2015, 16:38
Leggere il primo post mi ha fatto passare per la mentre tre film:
il primo è Robocop, visto al cinema nell'87 all'età di ben 7 anni. Non è un film horror, ma la crudezza delle scene, la morte vista "in prima persona" e la dannatissima tecnica dello stop-motion dell'ED-209 mi hanno terrorizzato per un bel po'.
Successivamente mi sono abbastanza fortificato contro il genere horror, fino a quando ho visto The Ring: non tanto per chissà quali scene crude (che non mi fanno nulla), quanto per le "immagini" che in qualche modo hanno scosso il mio inconscio (il pozzo, la scala, il faro e, ovviamente, il video).
Infine la frase "troppo avevo visto e troppo avevo dovuto sopportare come spettatore" io lo associo ad un solo film: "La vita è bella" di Benigni.
Il pur bello Schindler's list non mi ha fatto lo stesso effetto.
So che due film su tre non sono horror, ma conta quello che un film suscita no?
Spero di non aver creato un thread simile ad altri già presenti in questa sezione del Forum.
Il titolo può anche essere fuorviante. Lo spavento non deve essere inteso come sinonimo di ribrezzo o di estrema violenza ma può anche, direi soprattutto, essere inteso come paura psicologica.
Quali sono quindi quei film che, magari per svariati anni, vi hanno lasciato un senso di inquietudine, di sottile paura e che magari non volete rivederli per non fare nuovamente affiorare, alla memoria, determinate scene o situazioni già viste e archiviate.
Visto che io ho creato il thread, tocca a me iniziare.
Il primo film che realmente mi ha spaventato anzi letteralmente terrorizzato è stato "Profondo Rosso".
Lo vidi, a casa da solo in un pomeriggio, e probabilmente, all'epoca, andavo in prima media; lo vidi tutto, mi affascinò e mi prese così tanto che non chiusi mai gli occhi nelle scene clou, risultato: almeno una settimana di nottate in bianco con incubi, sudorazione alle stelle e timore nello stare solo a casa anche nel pomeriggio (la cosa accadeva raramente ma poteva succedere).
Rimasi scioccato, letteralmente parlando, da almeno due scene: quella della porta che si apre e il pupazzo che avanza verso la scrivania del professore e quella del colpo di scena finale dell'assassino visibile allo specchio all'interno del quadro.
quoto profondo rosso
mi sono cacato sotto da piccolo piccolo :D :D
I due film horror che più mi hanno sconvolto quando ero piccolo sono stati profondo rosso e l'esorcista (anche se quest'ultimo non si può proprio definire horror), quest'ultimo più per l'indottrinamento religioso dell'epoca. A rivederli adesso non mi suscitano nulla, ma questo è dovuto al fatto che quando si è piccoli ( dai 5-6 ai 10 anni) non si ha ancora un giudizio critico e si viene impressionati molto facilmente.
Mi spaventavo molto anche con la serie x-files. Terribilmente spaventosa all'epoca
Spero di non aver creato un thread simile ad altri già presenti in questa sezione del Forum.
In realtà è un topic che viene aperto ciclicamente, ma poiché la ricerca in questa sezione del form non funziona, sei perdonato :D:D
Scherzi a parte, c'era un thread che più di altri sull'argomento era ben seguito, mi pare fosse stato aperto da mickes84, o un nick simile, ma non l'ho ritrovato: magari qualcun altro ha più fortuna o se l'è segnato
Infine la frase "troppo avevo visto e troppo avevo dovuto sopportare come spettatore" io lo associo ad un solo film: "La vita è bella" di Benigni.
Il pur bello Schindler's list non mi ha fatto lo stesso effetto.
So che due film su tre non sono horror, ma conta quello che un film suscita no?
Certo anche se il thread è riferito particolarmente al genere Horror.:)
Proprio "Schindler's List" è stato l'unico film che mi ha fatto piangere, a dirotto, al cinema; uscì dalla sala che avevo gli occhi rossi e feci di tutto per fermarmi e non farmi notare dal pubblico che si accingeva ad entrare per lo spettacolo successivo ma non ci riuscì...
La scena finale dove Neeson fugge in macchina per non farsi prendere dagli Alleati e riflette sull'anello d'oro che aveva al dito che avrebbe potuto salvare altre decine di ebrei è troppo emozionante per non abbandonarsi ad un pianto liberatorio...
Altro film che mi fece impaurire fu "Trilogia del Terrore": l'episodio con Karen Black e quel pupazzo indemoniato mi fa venire la pelle d'oca ogni volta che lo riguardo.
Trovato
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2033083
direi che ne hai un bel po' da leggere :D:D
Profondo rosso trovo che sia terribile la scena in cui c'è la tizia o il tizio (non ricordo) a cui rompono la bocca sul caminetto...
The ring lo reputo un brutto film (amo il romanzo originale) ma devo ammettere il trucco è fatto bene... l'ho guardato avendo letto il libro e ho pensato: non ci sono scene troppo pesanti/schifose, in più so già la storia, sarà una passeggiata, mentre invece vedere le facce terrorizzate dei cadaveri era davvero molto impressionante.. anche l'ambientazione era molto più poesante secondo me che nel libro originale ma questo lo reputo un grosso difetto visto che era anche infinitamente meno affascinante...
Mi ha impressionato moltissimo La mosca poi per vari motivi... ODIO gli insetti, non mi fanno solo schifo, li ODIO in maniera estrema... e mi fanno anche schifo ovviamente, e poi mi ha turbato moltissimo il momento in cui il mostro si fa sparare apposta... un misto di schifo, ribrezzo, turbamento...
io di solito tendo a evitare i film horror, non mi piace star male, ma alcuni mi piacciono e a volte ne ho visti quando la curiosità era troppo forte... La mosca credo sia stato il peggiore per me e non l'ho nemmeno visto per curiosità del contenuto in sé (non mi interessava troppo) ma solo perché ne ho avuto l'occasione e mi incuriosiva la sua enorme fama.
Ah è stata abbastanza pesantina anche la scena della "bella ficheira" di Shining... ma La mosca è peggio...
Ho poi visto alcune scene di film che non conosco e mi tormentano abbastanza, ancora di più perché appunto non so cosa sono: un film con due ragazzi in una macchina, forse un taxi, e uno di loro aveva una mano a cui stava succedendo qualcosa di strano, sembrava a metà tra indemoniata e marcita, poi un film di fantascienza in cui ricordo le persone si sparavano con pistole che lasciavano solo piccole bruciature pulitissime, senza sangue, e morivano all'istante, ma mi ha colpito soprattutto perché sembrava molto evocativo e con elementi paranormali molto ostentati, e una scena che mi ha terrorizzato in cui un ometto basso ai piedi di una struttura gigantesca tipo diga moriva dopo che il collo gli si gonfiava e diventava enorme (e poi forse esplodeva)
Direi La mosca è il peggiore ma anche la manina oscena nel taxi mi ha disturbato abbastanza
Comincio ad essere vecchio, quindi da me leggerete solo lodi ai grandi Maestri anni '80 ( e non solo ), quando il cinema era Cinema:
Carpenter, Romero, Cronenberg, Landis, Hooper, Raimi.
A dire la verità il film che più mi ha inquietato in assoluto fu L'Esorcista.
Lo vidi la prima volta a casa, da solo, di notte, passato su Fuori Orario di RaiTre, in una freddissima e buia taverna.
Ricordo che quando finì ebbi grosse difficoltà a spegnere il televisore ed a passare all'oscurità più completa, e non credo chiusi occhio per tutta la notte.
Trovai molto più terrificante tutta la prima parte più che le scene dell'esorcismo vero e proprio. Oggi forse mostra un pò troppo il fianco agli anni.
Per il resto non amo gli horror da salto sulla sedia, gli slasher, i film alla Saw, i vampiri checche, o stì cazzo di horror moderni cloni di film giappo-coreani o di Paranormal Activity , soprattutto mi sono rotto le palle di porte che sbattono e ombre che passano alle spalle, ma basta.
Adoro invece gli horror psicologici, quelli con morbi, infezioni, contagi, mutazioni, perdita di identità, confusione tra diversi piani di realtà.
Mia personale classifica di Capolavori non necessariamente in ordine di preferenza:
- La Cosa ( effetti visivi che ancora oggi danno i calci in culo al 99% della cgi )
- La Trilogia dei Morti Viventi di Romero
- Un lupo mannaro americano a Londra
- Videodrome
- Il seme della follia
- Shining
- Terrore dallo spazio profondo
- Alien ( è un horror? boh )
- tutto Carpenter ( s'era capito? )
Ho appena finito di vedere Martyrs, ma non mi è piaciuto per niente.
La storia del far soffrire una persona per farla diventare "martire" in modo da vedere cosa c'è dopo la morte mi pare una vera scemenza, per non usare altre parole più pesanti.
Ho letto che stanno facendo un remake. Beh, se fa il successo del primo (che ha incassato la metà del budget utilizzato) capiranno che non è un bel film.
Leggere il primo post mi ha fatto passare per la mentre tre film:
il primo è Robocop, visto al cinema nell'87 all'età di ben 7 anni. Non è un film horror, ma la crudezza delle scene, la morte vista "in prima persona" e la dannatissima tecnica dello stop-motion dell'ED-209 mi hanno terrorizzato per un bel po'.
Successivamente mi sono abbastanza fortificato contro il genere horror, fino a quando ho visto The Ring: non tanto per chissà quali scene crude (che non mi fanno nulla), quanto per le "immagini" che in qualche modo hanno scosso il mio inconscio (il pozzo, la scala, il faro e, ovviamente, il video).
Infine la frase "troppo avevo visto e troppo avevo dovuto sopportare come spettatore" io lo associo ad un solo film: "La vita è bella" di Benigni.
Il pur bello Schindler's list non mi ha fatto lo stesso effetto.
So che due film su tre non sono horror, ma conta quello che un film suscita no?
Condivido in pieno il tuo post, riflette quello che penso e i film che mi hanno maggiormente colpito.
Ho visto una valanga di horror, ma the ring per una settimana mi ha terrorizzato, i miei erano in vacanza e io a casa loro a badare agli animali... Dopo the ring (jappo, visto su sky), ho sbarrato le finestre, tirato giù le serrande e per una settimana quando rientravo a casa guardavo subito dietro la porta d'entrata dalla scaga che avevo... Terribile...
Martyrs mi manco, rimiedierò subito.
Condivido in pieno il tuo post, riflette quello che penso e i film che mi hanno maggiormente colpito.
Ho visto una valanga di horror, ma the ring per una settimana mi ha terrorizzato, i miei erano in vacanza e io a casa loro a badare agli animali... Dopo the ring (jappo, visto su sky), ho sbarrato le finestre, tirato giù le serrande e per una settimana quando rientravo a casa guardavo subito dietro la porta d'entrata dalla scaga che avevo... Terribile...
Martyrs mi manco, rimiedierò subito.
Reazione completamente diversa dalla mia: quando un film horror mi impressiona, allora in quei momenti in cui mi sento più vulnerabile, guardarmi alle spalle è proprio l'ultima cosa che voglio fare. Faccio di tutto per evitarlo. Non c'è quasi niente di peggio che sentirsi osservati: l'unica cosa peggiore è trovare il coraggio di girarsi :D
Comunque, anche a me Ring ha impressionato parecchio all'epoca... ma a differenza di altri film horror, l'effetto è stato abbastanza breve. Per esempio, ormai l'ho sostanzialmente dimenticato. Sono sicuro che se lo riguardassi, mi impressionerebbe di nuovo, ma rimane il fatto che non me lo ricordo più. Invece ancora oggi, quando ripenso al Sesto Senso, mi torna una vaga sensazione sgradevole. Soprattutto la scena in cui il bambino vede il primo fantasma (la donna).
Altri film mi hanno fatto effetto all'epoca, ma non ne hanno più ora. L'Esorcista e Shining, per quanto bei film, secondo me oggi soffrono troppo per lo stile anni 70/80 per fare davvero paura. Anche se la scena di Damien che vede sua madre nel letto è ancora piuttosto inquietante.
Comunque ormai mi sono un po' rotto le scatole degli horror. Ormai preferisco i film con tema horror ma di sfondo più comico, ad esempio Evil Dead 2 che considero un capolavoro.
Riconfermo la lista del topic di mickes:
il seme della follia
shining
nightmare
hellraiser
videodrome
lo strano esperimento del dottor k
alien
Cube
the texas chain saw massacre (originale del 1974, mi sa che mese prossimo me lo vedo pure al cinema)
IT (la prima parte)
Session 9
Son tutti film che, per quanto mi riguarda, si mantengono anche bene nel corso degli anni.
Film horror recenti che mi sono piaciucchiati: Ringu, Ju-on (i film nipponici mi piacciono perche' le loro atmosfere sono "asettiche" con un uso del bianco incredibile), Rubber, Insidious...ma non e' che siano eccezionali, trovo che il genere ormai sia troppo ripetitivo. Molti film sono la copia della copia della copia..
Ora si punta molto al gore...che non mi dispiace di per se' ma iniziano a mancare la sostanza e le idee...
Reazione completamente diversa dalla mia: quando un film horror mi impressiona, allora in quei momenti in cui mi sento più vulnerabile, guardarmi alle spalle è proprio l'ultima cosa che voglio fare. Faccio di tutto per evitarlo. Non c'è quasi niente di peggio che sentirsi osservati: l'unica cosa peggiore è trovare il coraggio di girarsi :D
Comunque, anche a me Ring ha impressionato parecchio all'epoca... ma a differenza di altri film horror, l'effetto è stato abbastanza breve. Per esempio, ormai l'ho sostanzialmente dimenticato. Sono sicuro che se lo riguardassi, mi impressionerebbe di nuovo, ma rimane il fatto che non me lo ricordo più. Invece ancora oggi, quando ripenso al Sesto Senso, mi torna una vaga sensazione sgradevole. Soprattutto la scena in cui il bambino vede il primo fantasma (la donna).
Altri film mi hanno fatto effetto all'epoca, ma non ne hanno più ora. L'Esorcista e Shining, per quanto bei film, secondo me oggi soffrono troppo per lo stile anni 70/80 per fare davvero paura. Anche se la scena di Damien che vede sua madre nel letto è ancora piuttosto inquietante.
Comunque ormai mi sono un po' rotto le scatole degli horror. Ormai preferisco i film con tema horror ma di sfondo più comico, ad esempio Evil Dead 2 che considero un capolavoro.
Il sesto senso mi ha profondamente scosso... Sul finale mi sono scese le lacrime, ma non di tristezza, come di un immenso vuoto, anche quella è stata una cosa terribile da sopportare.
Comincio ad essere vecchio, quindi da me leggerete solo lodi ai grandi Maestri anni '80 ( e non solo ), quando il cinema era Cinema:
Carpenter, Romero, Cronenberg, Landis, Hooper, Raimi.
A dire la verità il film che più mi ha inquietato in assoluto fu L'Esorcista.
Lo vidi la prima volta a casa, da solo, di notte, passato su Fuori Orario di RaiTre, in una freddissima e buia taverna.
Ricordo che quando finì ebbi grosse difficoltà a spegnere il televisore ed a passare all'oscurità più completa, e non credo chiusi occhio per tutta la notte.
Trovai molto più terrificante tutta la prima parte più che le scene dell'esorcismo vero e proprio. Oggi forse mostra un pò troppo il fianco agli anni.
Per il resto non amo gli horror da salto sulla sedia, gli slasher, i film alla Saw, i vampiri checche, o stì cazzo di horror moderni cloni di film giappo-coreani o di Paranormal Activity , soprattutto mi sono rotto le palle di porte che sbattono e ombre che passano alle spalle, ma basta.
Adoro invece gli horror psicologici, quelli con morbi, infezioni, contagi, mutazioni, perdita di identità, confusione tra diversi piani di realtà.
Mia personale classifica di Capolavori non necessariamente in ordine di preferenza:
- La Cosa ( effetti visivi che ancora oggi danno i calci in culo al 99% della cgi )
- La Trilogia dei Morti Viventi di Romero
- Un lupo mannaro americano a Londra
- Videodrome
- Il seme della follia
- Shining
- Terrore dallo spazio profondo
- Alien ( è un horror? boh )
- tutto Carpenter ( s'era capito? )
Gran bella classifica, a parte Lupo mannaro americano a Londra, sono tutti film che adoro..infatti sono un appassionato di Carpenter pure io :D
La Cosa resta tutt'ora il mio film horror preferito seguito dal primo Non aprite quella porta.
Di film recenti che mi hanno colpito maggiormente metterei V/H/S, A Serbian Film e anche il primo Hostel
Profondo rosso trovo che sia terribile la scena in cui c'è la tizia o il tizio (non ricordo) a cui rompono la bocca sul caminetto...
E' esattamente la continuazione della scena che inizia con l'irrompere del pupazzo nella stanza...;)
A dire la verità il film che più mi ha inquietato in assoluto fu L'Esorcista.
Lo vidi la prima volta a casa, da solo, di notte, passato su Fuori Orario di RaiTre, in una freddissima e buia taverna.
Ricordo che quando finì ebbi grosse difficoltà a spegnere il televisore ed a passare all'oscurità più completa, e non credo chiusi occhio per tutta la notte.
Te la sei andata a cercare però!:D
Per il resto non amo gli horror da salto sulla sedia, gli slasher, i film alla Saw, i vampiri checche, o stì cazzo di horror moderni cloni di film giappo-coreani o di Paranormal Activity , soprattutto mi sono rotto le palle di porte che sbattono e ombre che passano alle spalle, ma basta.
Adoro invece gli horror psicologici, quelli con morbi, infezioni, contagi, mutazioni, perdita di identità, confusione tra diversi piani di realtà.
Il discorso inizia a farsi interessante ma vorrei affrontare questa tematica nel prossimo post.;)
*sasha ITALIA*
08-07-2015, 07:00
Per me il re rimane L'Esorcista..
Stormblast
08-07-2015, 08:17
Gran bella classifica, a parte Lupo mannaro americano a Londra, sono tutti film che adoro..infatti sono un appassionato di Carpenter pure io :D
La Cosa resta tutt'ora il mio film horror preferito seguito dal primo Non aprite quella porta.
Di film recenti che mi hanno colpito maggiormente metterei V/H/S, A Serbian Film e anche il primo Hostel
A serbian film colpisce da quanto marcio è, più che come horror.
per il resto io dividerei tra quelli che hanno impressionato quando avevamo 10 anni a quelli che hanno colpito da grandicelli.
Ciò perchè pure la scena di super slot dei goonies faceva impressione a 10 anni, però non me la sentirei di citarla ora che ne ho 35.... :D
Tornando in topic confermo pure io Martyrs, è stato un pugno nello stomaco come nessun altro.
Ho appena finito di vedere Martyrs, ma non mi è piaciuto per niente.
Caro arwar, dando sempre per scontato il rispetto delle opinioni altrui, il tuo giudizio appare alquanto privo di motivazioni.
L'opera di Laugier sovrasta la stragrande maggioranza degli horror moderni perché risulta privo di tutti quei cliché ormai abusati dal genere:
A) niente case infestate, spiriti demoniaci, fantasmi e bambine con i capelli lunghi neri;
C) niente rumori improvvisi, cigolii;
D) niente mostri (nel senso tradizionale del termine), alieni o roba simile;
E) niente serial killer;
F) niente zombie, virus letali o creature realizzate in laboratorio;
G) niente morti che non sanno di esserlo.
http://static.screenweek.it/2009/7/17/Martyrs-Poster-Francia.jpg
"Martyrs", di fatto, prende spunto dalla domanda delle domande, dall'unico mistero che, dalla notte dei tempi, ha sempre affascinato il genere umano: cosa c'è dopo la morte?
Per essere più precisi, Laugier cerca di rispondere, in particolare, ad un quesito: cosa siamo disposti a fare per cercare di trovare la risposta a quella domanda?
Forse, a qualcuno di voi, starà tornando in mente il film di Schumacher "Linea Mortale" ma "Martyrs" ha un approccio completamente all'opposto rispetto al film del 1990.
Il film si compone di due parti che, apparentemente, sono totalmente slegate l'una con l'altra ma che, alla fine, appariranno come le due facciate di un LP.
Laugier, da subito, ti colpisce allo stomaco nella maniera più cruda possibile e tutta la violenza, il sangue, il freddo cinismo appaiono quasi pretestuosi, una sorta di "esercizio di stile" che non sembra portare a nulla di concreto e che non veicola nessun messaggio.
Nella seconda parte, la violenza fisica viene sublimata da quella psicologica (stiamo passando ad un livello superiore) e corpo e metafisica si avvicinano fino a quasi trascendere insieme.
"Martyrs" (e qui inizio ad avvicinarmi al discorso di J3DI) non si pone come obiettivo principale quello di spaventare lo spettatore (utilizzando gli abusati trucchetti del genere horror) ma cerca l'escamotage più difficile: far immedesimare lo spettatore all'interno del percorso metafisico che vive Anna, aldilà di qualunque stupido giochetto per farti sobbalzare dalla sedia.
"Martyrs" non spaventa, "Martyrs" ti violenta dentro, ti stupra la coscienza e la morale e ti porta alla nausea.
Solo alla fine si riesce ad intuire il progetto di Laugier: una vera e propria "via crucis" umana, terrena, estremamente fisica dove la croce (come un testimone) passa da Lucie ad Anna con lo scopo di arrivare lì dove sembrerebbe poter esserci una risposta o magari un piccolo indizio rivelatore...
Sarò ripetitivo ma direi anche io "L'esorcista" in primis, film di una violenza psicologica pazzesca. E mi accodo su Carpenter, regista che adoro letteralmente e di cui citerei (visto che non è stato fatto esplicitemente)
"Il signore del male", film abbastanza complesso sul piano filosofico dove trovo le scene con i sogni davvero inquietanti alla visione.
Mi state incuriosendo per Martyrs, devo vederlo a questo punto.
Stormblast
08-07-2015, 08:45
credo sia stato l'unico film in cui ho sperato nell'arrivo del super poliziotto che fornisse un lieto fine...
...ma non c'è nessun lieto fine.
...ma non c'è nessun lieto fine.
Già...:sob:
http://pad.mymovies.it/filmclub/2004/08/002/locandina.jpg
Se "Martyrs" usa la violenza fisica come un mezzo per approdare ad un superiore stato di coscienza, "A Tale Of Two Sisters" del regista coreano Kim Jee-Woon dimostra che una storia può cambiare completamente il suo percorso (e il suo significato) a seconda della prospettiva di chi la racconta e/o la sta vivendo.
"Two Sisters" appare come una formula algebrica: comunque si spostino i fattori o gli addendi, il risultato finale sarà sempre lo stesso.
Quello che lo spettatore ignora è quali siano questi fattori o addendi che possono liberamente essere spostati senza alterare il senso della trama.
Il colpo di scena finale (anche se, in realtà, i finali sono due) è magistrale nella sua semplicità: una sequenza da Accademia del Cinema.
Rael che mi hai ricordato...Linea Mortale...
Secondo me fu sottovalutatissimo, ed e' un gran film.
Martyrs, onestamente, non mi alletta molto perche' so che e' parecchio gore..:stordita:
Stormblast
08-07-2015, 09:52
Rael che mi hai ricordato...Linea Mortale...
Secondo me fu sottovalutatissimo, ed e' un gran film.
Martyrs, onestamente, non mi alletta molto perche' so che e' parecchio gore..:stordita:
ma no sai!!! non è per nulla gore! insomma un po' di sangue c'è, ma ne vedi molto di più in una puntata di grey's anatomy....
;)
Rael che mi hai ricordato...Linea Mortale...
Secondo me fu sottovalutatissimo, ed e' un gran film.
Martyrs, onestamente, non mi alletta molto perche' so che e' parecchio gore..:stordita:
Cara Nicky, quel film non mi entusiasmò tantissimo anche se ne conservo un discreto ricordo.
Se non ti senti pronta per Martyrs, lascia stare, te lo dico sinceramente: o sei pronta oppure ne paghi le conseguenze.
alebig69
08-07-2015, 10:26
Mi iscrivo.
Da vecchio quale sono, non posso non citare i primi Venerdì 13 e Halloween.
Poi hanno esagerato con i sequel :D
magnusll
08-07-2015, 10:51
"Martyrs", di fatto, prende spunto dalla domanda delle domande, dall'unico mistero che, dalla notte dei tempi, ha sempre affascinato il genere umano: cosa c'è dopo la morte?
Per essere più precisi, Laugier cerca di rispondere, in particolare, ad un quesito: cosa siamo disposti a fare per cercare di trovare la risposta a quella domanda?
Secondo me il messaggio principale di Martyrs e' quanto siamo pezzi di merda :p
La famigliola borghese e' fantastica...
Secondo me il messaggio principale di Martyrs e' quanto siamo pezzi di merda :p
La famigliola borghese e' fantastica...
In effetti...:stordita:
Bellissimo Il seme della follia mi piace tantissimo ma non mi ha mai impressionato troppo... cioe' il vecchietto in bicicletta e la bambina contaminata in effetti li ricordero' sempre ma sul momento non mi fanno molto effetto... pero' mettiamola cosi, e' molto meglio evitare di pensarci di notte, soprattutto se sono solo e/o fuori casa :sofico:
Venendo a film non horror che non guardero' mai piu tassativamente di sicuro L'esercito delle dodici scimmie, che e' terribile... allora io sono sempre stato ossessionato dalla morte, ho passato l'intera infanzia a ripetere "mamma, perche'la gente muore? io non voglio morire", in pratica doveva ripetermi tre o quattro volte al giorno che da quando sarei stato grande avrebbero inventato la pozione dell'immortalita, chi ha visto il film capira quindi perche' mi mette una angoscia assoluta... il film piu bastardo del mondo imho...
Tempo fa un utente qui sul forum aveva postato un video di un film sugli alieni che lo aveva turbato da piccolo... ok, ho provato a dare un'occhiata ma dopo un po non ce l'ho piu fatta e ho dovuto spegnere... se l'avessi visto da bambino sarei svenuto o qualcosa del genere ci scommetto :eek:
Il sesto senso invece secondo me non e' nemmeno proprio horror, e' un drammone bello eh e con grande tensione emotiva e poi vabbe alcuni passaggi della storia non abbastanza chiari a mio avviso ma di paura non ne fa... diventa presto abbastanza chiaro il ruolo dei fantasmi... troppo presto per spaventare persino la prima volta secondo me...
http://www.occhirossi.it/LocandineHorror/il-seme-della-follia.jpg
Eh si, grande film quello di Carpenter con quella che è, sicuramente, la più grande interpretazione della carriera di Sam Neill: da Oscar sicuramente.
Un film dentro un film, una matrioska tanto semplice quanto avvincente, sicuramente una delle prove più convincenti del regista americano.
http://www.scifi-movies.com/images/contenu/data/0000652/affiche-the-descent-2005-2.jpg
Un piccolo gioiellino inglese del 2005 regalatoci da Neil Marshall, una claustrofobica avventura di un gruppo di ragazze all'interno di un sistema di grotte che sorprende per la capacità di mantenere sempre vivo l'interesse dello spettatore.
http://www.cinemadelsilenzio.it/images/film/poster/11948_big.jpg
"Orphan" del regista spagnolo Collet-Serra (anche autore del bellissimo "Unknown" con Liam Neeson) non è un horror ma un thriller che si dipana in maniera abbastanza coinvolgente con un colpo di scena strepitoso che lascerà molti di voi a bocca aperta...
http://www.cinemadelsilenzio.it/images/film/poster/5796_big.jpg
Probabilmente il secondo capolavoro di Shyamalan dopo "Il Sesto Senso", un thriller che affascina da subito e la cui atmosfera di mistero permane per l'intero film.
L'intera sequenza del colpo di scena finale è magistrale: si svolge in due luoghi differenti nel medesimo momento e lo spettatore rimane dapprima disorientato e poi stupefatto.
Ci sono sequenze di paura talmente semplici nella loro essenza da far rimanere senza fiato...
http://mr.comingsoon.it/imgdb/locandine/big/42507.jpg
Difficilmente un film riesce a stupire, nel finale, come questo gioiellino di James Mangold (che non si è mai più ripetuto a questi livelli).
Tutto il film si svolge in una notte, tutta la trama si svolge in un motel; non è un horror ma un thriller da guardare tutto d'un fiato.
Sfido chiunque a capire REALMENTE come stanno le cose prima che si giunga alla fine del film: da vedere senza indugi.
http://pad.mymovies.it/filmclub/2006/12/039/locandina.jpg
"Identità Sospette" esce nel 2006 ed è una bella sorpresa!
Non è un horror ma un thriller, posizionandosi in mezzo tra "Saw" e "Memento", tutto il film si svolge in un capannone dove un gruppo di uomini sono imprigionati: nessuno ricorda nulla e tutti sospettano di tutti.
Chi sono veramente i buoni e chi i cattivi, cosa ci fanno lì, cosa hanno in comune ma, soprattutto, perché sono tutti legati???
http://www.impawards.com/2011/posters/source_code_ver2.jpg
Seconda azzeccatissima prova di Duncan Jones, regista di quel gioiellino dal nome "Moon".
Con un Gyllenhaall semplicemente perfetto, la trama del film (un misto tra Fantascienza e Thriller) procede per tentativi (prendete questa definizione alla lettera) fino ad arrivare al magistrale colpo di scena finale che fa riflettere e a lungo...
Per adesso mi fermo qua anche se, in effetti, ho menzionato pochi horror andando contro il senso del thread.
Mah...
A me The village continua a non convincere... sul fronte paura io che mi spavento anche con Resident evil 4 (il gioco) ricordo solo una scena da semplice salto silla sedia, e non che per me sia un problema, anzi, ma qua si arriva a rinnegare l'elemento fantastico in un film pubblicizzato e girato almeno nella prima parte come tale.
Cioe' prima mi solletichi la fantasia e poi me la castri cosi...
Anche il meccanismo del film e' atipico... piu che un inizio e una fine ha due inizi... altra cosa che ho sentito come castrante da spettatore...
Cioe' l'idea di base e le intenzioni sono apprezzabili ma sia a livello di film che di campagna pubblicitaria/immagine per cui vorrebbe spacciarsi l'ho trovato una grossa delusione...
Tornando al Seme della follia invece mi unisco alle lodi per Sam Neill, bravissimo, simpatico e molto divertente :)
@ Davide9: Il fulcro di "The Village" non è impaurire lo spettatore ma è la paura in se (paura che hanno i personaggi ad allontanarsi...evitiamo di rivelare particolari per chi non ha ancora visto il film ma ci siamo capiti;)), un sentimento che, spesso, non è dovuto all'orrore e/o al disgusto ma anche al prendere una strada differente da quella abituale...
La presenza o meno dell'elemento fantastico è comunque ininfluente ai fini della trama (evitiamo di addentrarci in precisazioni...), ciò che veramente colpisce è la storia di questa comunità e ciò che è riuscita ad architettare.
http://www.wickedhorror.com/wp-content/uploads/2015/03/session-9-poster.jpg
"Session 9" di Brad Anderson (autore del successivo "L'Uomo senza sonno con un magistrale Christian Bale) è un thriller a tinte horror ma che si basa molto sulle componenti psicologiche del protagonista principale.
E' un film che avvinghia lo spettatore in modo graduale, quasi impercettibile ma che, alla fine, non permette a quest'ultimo di trovare nessuna via d'uscita.
http://lnx.whipart.it/imagesart/1163331815-puraform_capalbo1.jpg
Il Capolavoro Assoluto di Giuseppe Tornatore.
Se vi è piaciuto "La migliore offerta", per questa opera uscirete pazzi...
Tre attori straordinari: un giovane Sergio Rubini, un inappuntabile Roman Polanski e un immenso Gerard Depardieu, probabilmente alla sua migliore prova cinematografica.
Una sceneggiatura perfetta da insegnare agli allievi che intendono intraprendere la carriera di regista.
Il film si svolge tutto in una notte (buia e tempestosa) e all'interno di un commissariato di Polizia: è stato commesso un delitto e Depardieu viene fermato dal Commissario Polanski solo per "una pura formalità" di controllo documenti.
Quello che avverrà quella notte, in quel commissariato, sarà semplicemente un progressivo aumento di tensione: cosa realmente è accaduto ma, soprattutto, cosa realmente STA accadendo???
Tornatore da Oscar senza se e senza ma.
http://ftv01.stbm.it/imgbank/GALLERYXL/MO/00679703.JPG
Diretto da Roman Polanski è un thriller con protagonisti Ben Kingsley e una Sigourney Weaver come non l'avete mai vista (magnifica).
Tutto in una notte, tutto in una casa, questo thriller vi terrà inchiodati alla poltrona per la bravura delle interpretazioni e per la drammaticità che pervade l'intera pellicola.
Se Kingsley dimostra la sua classe, la Weaver risponde con la sua più bella interpretazione.
http://www.everyeye.it/public/covers/06072010/buried.jpg
Dal regista spagnolo Rodrigo Cortes, nel 2010 esce questo film dalla trama singolare che, apparentemente, può indurre alla noia ma che, al contrario, porterà lo spettatore ad immedesimarsi totalmente alla sorte del protagonista.
Il film è di una semplicità sconvolgente: un uomo chiuso in una bara (ignorando totalmente quando e come ci sia finito dentro) ha un cellulare con se, un accendino e circa 90 minuti (la durata del film) di aria prima di morire: riuscirà a salvarsi, riuscirà a comprendere dove si trova, riuscirà a capire perché lo hanno seppellito VIVO ma, soprattutto, riuscirà a salvarsi?
Guardatelo perché ne vale la pena ma solo se non soffrite di claustrofobia.
Per adesso mi fermo qua.
Ecco, di quest'ultimo film mi ricordavo di aver visto la pubblicità a suo tempo e avevo sempre avuto la curiosità di vederlo ma poi l'ho mancato. Lo devo recuperare, sono le situazioni che mi intrigano, grazie per la segnalazione.
alebig69
09-07-2015, 09:04
http://www.everyeye.it/public/covers/06072010/buried.jpg
Dal regista spagnolo Rodrigo Cortes, nel 2010 esce questo film dalla trama singolare che, apparentemente, può indurre alla noia ma che, al contrario, porterà lo spettatore ad immedesimarsi totalmente alla sorte del protagonista.
Il film è di una semplicità sconvolgente: un uomo chiuso in una bara (ignorando totalmente quando e come ci sia finito dentro) ha un cellulare con se, un accendino e circa 90 minuti (la durata del film) di aria prima di morire: riuscirà a salvarsi, riuscirà a comprendere dove si trova, riuscirà a capire perché lo hanno seppellito VIVO ma, soprattutto, riuscirà a salvarsi?
Guardatelo perché ne vale la pena ma solo se non soffrite di claustrofobia.
Per adesso mi fermo qua.
Visto qualche anno fa. Effettivamente angosciante se uno prova ad immedesimarsi...
Inoltre ottimo finale.
@rael70: le motivazioni le ho messe in spoiler per non rovinare il film a chi lo vorrà vedere.
E' proprio il concept che non mi è piaciuto.
Ok arwar, de gustibus non est sputazzellam! :D :cincin:
Altri suggerimenti senza un ordine preciso...
http://canadianmindsonhealth.com/wp-content/uploads/2015/03/WhatLiesBeneathCoverArt.jpg
Chi di voi non conosce "Le Verità Nascoste"?
Suppongo che tutti abbiate visto questo straordinario thriller paranormale di Zemeckis con due grandi attori come Harrison Ford e Michelle Pfeiffer, giusto?
Per chi se lo fosse perso consiglio immediatamente di provvedere a questa grave mancanza!
http://1.bp.blogspot.com/-O1OsJHfeS8Y/VDqGy9knNCI/AAAAAAAADJA/VLkeFMqG9y8/s1600/3814916-600full-stay-alive-poster.jpg
Rispetto a tutti i titoli precedenti che ho menzionato, questo "Stay Alive" del 2006 è un prodotto di basso livello ma lo segnalo ugualmente poiché la trama ha qualcosa di interessante (anche se assolutamente pretestuoso): un gruppo di ragazzi beta-tester di videogiochi debbono provare un nuovo gioco dove ognuno di loro è rappresentato da un alter ego e, insieme, debbono arrivare ad una precisa meta; i loro alter ego virtuali del gioco, man mano che procede l'avventura, vanno morendo ma ahimé la stessa tragica sorte avviene anche nella realtà...
Niente di straordinario ma c'è di molto peggio...
http://www.impawards.com/2004/posters/butterfly_effect_ver2.jpg
"The Butterfly Effect", il film del 2004 che, di fatto, fece esplodere la fama di Ashton Kutcher.
Grande film, girato bene e ancor meglio sceneggiato: tra salti temporali e teoria del caos, lo spettatore si trova davanti ad un prodotto decisamente interessante e che poco scimmiotta i tradizionali film dedicati ai viaggi nel Tempo.
http://images.moviepostershop.com/stir-of-echoes-movie-poster-1999-1020191806.jpg
"Echi Mortali" del 1999 è un thriller paranormale dal livello decisamente alto.
Merito di un Kevin Bacon come sempre perfetto (ha mai sbagliato una parte?) ma anche di una sceneggiatura decisamente azzeccata; merita davvero una visione e non ve ne pentirete.
http://www.locandinebest.net/imgk/the%20hole.jpg
Il sorprendente "The Hole" del regista irlandese Nick Hamm fu, all'epoca (2001), una gradita sorpresa in ambito thriller (non confondetelo con l'omonimo film del 2009 girato da Joe Dante).
Un gruppo di studenti (mi pare di ricordare non più di 4) si rinchiudono all'interno di un rifugio (se non sbaglio risalente alla seconda guerra mondiale) nel sottosuolo; il bunker si trova nei pressi del loro college e l'unica via d'entrata/uscita consiste in una botola seminascosta nel terreno.
Perché si è salvata solo una ragazza, che fine hanno fatto gli altri, cosa è realmente accaduto in quel bunker e qual'è la verità?
Una Thora Birch in stato di grazia insieme a Keira Knightley agli inizi della carriera rendono questo thriller decisamente interessante.
http://ia.media-imdb.com/images/M/MV5BMTkxODAyODMwNV5BMl5BanBnXkFtZTcwNzk5Nzk2MQ@@._V1_SX640_SY720_.jpg
"The Strangers" del 2008 con Liv Tyler è davvero un film particolare.
Il film si svolge tutto di notte e tutto in una casa isolata: una coppia di fidanzati, da ritorno da un matrimonio, si accingono a passare la notte nella villetta di lui. Quest'ultimo sarebbe pronto a regarle l'anello di fidanzamento ma ci sono ancora delle questioni da risolvere e forse questa notte potrebbe essere quella giusta per trovare un punto d'accordo.
Improvvisamente bussano alla porta (se non ricordo male la prima abitazione era a circa 5 Km di distanza) e davanti a loro si presenta una ragazza che chiede di una sua amica che, ovviamente, la coppia sconosce del tutto; si scusa, saluta e se ne va.
Da quel momento sarà una notte da incubo e il finale si avrà alle prime luci del mattino, un finale assurdo, illogico, pretestuoso ma proprio per questo fa riflettere...
http://www.impawards.com/2013/posters/stoker_ver6.jpg
Strano questo "Stoker", davvero un film che in alcuni momenti rasenta la perfezione stilistica assoluta e in altre parti appare fin troppo lento.
Thriller di alta scuola, per certi versi hitchcokiano nello stile, ma con alcuni momenti di altissima tensione.
Nicole Kidman è la star ma Matthew Gode e soprattutto Mia Wasikowska fanno la loro gran bella figura.
http://pad.mymovies.it/filmclub/2007/07/025/locandina.jpg
"Prospettive di un delitto" è un film che gioca con lo spettatore prendendolo in giro ma in modo onesto e leale.
Accade un attentato e ci sono tanti testimoni: chi è stato l'attentatore, dove si nasconde ma, soprattutto, cosa ha davvero visto lo spettatore?
Proviamo a ritornare indietro e a rivivere lo stesso attentato da differenti punti di vista?
Mi fermo qua.
Sperando che qualcuno commenti, continuo con le segnalazioni:
http://www.spietati.it/public/oxford_murders_ver2.jpg
"Oxford Murders", film del 2008 del talentuoso regista spagnolo Alex de la Iglesia.
L'opera è decisamente piacevole (splendido il lungo piano sequenza all'inizio del film) e la trama è stuzzicante al punto giusto.
Con un Elijah Wood già reduce dalla trilogia degli Anelli e un John Hurt ben calato nella parte, il film trae spunto dal rapporto contrastato tra un brillante studente universitario di Matematica e un esimio professore di Logica.
Entrambi saranno i primi ad arrivare sulla scena di un delitto e da li entrambi inizieranno ad indagare utilizzando la logica e la matematica come armi principali per scoprire chi è l'assassino. Davvero godibile.
https://cinemaleo.files.wordpress.com/2009/09/88-poster2.jpg
"88 Minuti", film del 2007, diretto dall'americano Jon Avnet (già famoso per "Pomodori verdi fritti alla fermata del treno"), è un thriller con Al Pacino, guarda caso anch'esso professore universitario :D, che collabora con l'FBI per alcuni tipi di delitti. Anni prima, grazie alla sua perspicacia, l'FBI era riuscito ad arrestare un serial killer che proprio in quei giorni deve essere condannato a morte.
Gli omicidi, però, riprendono e allora la Polizia inizia a chiedersi se il presunto killer non sia innocente e il vero colpevole sia ancora per strada...
Il film è girato in tempo reale dato che dalla prima telefonata che riceve Al Pacino fino alla fine del film passano esattamente 88 minuti.
http://pad.mymovies.it/filmclub/2005/09/060/locandina.jpg
"Flightplan", thriller del 2005 del regista tedesco Schwentke, è una occasione mancata.
Con Jodie Foster come protagonista assoluta, il film parte benissimo nella prima parte per poi scadere nel déjà-vu nella parte finale, peccato!
Il personaggio della Foster è un Ingegnere aereonautico e insieme alla figlia s'imbarca su un aereo di ultimissima generazione che effettua il volo Berlino-New York; la motivazione di questo viaggio è che la moglie vuole trasportare la bara del marito a casa, morto in circostanze anomale (è caduto da un tetto).
Poco dopo il decollo la Foster e la figlia si addormentano; al suo risveglio, la Foster non trova più, accanto a se, la figlia.
Agitata, la madre parla con il Comandante e l'intero equipaggio per sapere dove possa trovarsi la piccola ma nessuno l'ha mai vista, addirittura non risulta nella lista passeggeri e dopo una chiamata a Berlino, la Polizia informa il Comandante che la bambina è morta insieme al padre cadendo da un tetto: il mistero e l'angoscia iniziano...
Dopo un avvincente inizio dove, in effetti, questa bambina sembra essere svanita nel nulla (nessun passeggero o hostess o steward l'ha mai vista) attraendo l'interesse dello spettatore, nella seconda parte il film vira molto di più nell'azione e si cade nel déjà-vu di tanti film del genere.
http://pad.mymovies.it/filmclub/2002/04/014/locandina.jpg
Qualche anno prima di "Flightplan2, la Foster era stata protagonista di un altro thriller, quel "Panic Room" di Fincher di ben altro spessore!
Anche qui la Foster è una madre che vive con la figlia diabetica in un appartamento a New York.
La "Panic Room" del film è un locale particolare di questo appartamento (che se non ricordo male si sviluppa su 3 piani) che isola totalmente chiunque ci entri dentro: porta praticamente inviolabile, sistema di telecamere, cibo e vari attrezzi, insomma c'è da sopravvivere per parecchi giorni li dentro.
Una notte un gruppo di ladri entra dentro l'appartamento per svaligiarlo ma i ladri ignorano la presenza del duo femminile; la Foster se ne rende conto appena in tempo e riesce a mettersi in salvo trascinando la figlia e lei stessa all'interno della "stanza del panico".
I ladri vorrebbero forzare la porta ma tutti i tentativi sono vani, nel frattempo però la figlia entra in crisi glicemica e ha immediatamente bisogno di una iniezione di insulina, purtroppo però la scatola con tutti i medicinali che abitualmente prende la ragazza si trova nella stanza da letto: come uscire e rientrare in tempo senza che i ladri se ne accorgano???
Il film si svolge tutto in una notte e tutto all'interno dell'appartamento; girato con maestria da Fincher, l'opera risulta essere avvincente e appagante.
http://pad.mymovies.it/filmclub/2009/03/031/locandina.jpg
"Shuttle", film del 2008 di Edward Anderson, costituisce una piccola sorpresa di quell'anno.
La trama è abbastanza semplice: due ragazze atterranno all'aeroporto di Boston quando lo stesso si appresta a chiudere per la notte. Purtroppo, la valigia di una delle due ragazze è andata perduta e quindi le stesse perdono tempo al punto tale che non è rimasto alcun mezzo pubblico disponibile per portarle in città.
All'improvviso uno "shuttle", ossia uno di quei piccoli pulmini privati che fanno la spola tra la città e l'aviostazione, si ferma e l'autista (e l'amico) si offre di portarle a casa gratis; in quel pulmino è anche presente un altro cliente.
Le due ragazze accettano anche perché non hanno altra scelta ma, dopo poco, si renderanno conto che aver fatto questa scelta le porterà all'interno di un vero e proprio incubo senza fine...
Niente di trascendentale ma si può vedere.
http://www.bestmovie.it/wp-content/uploads/2013/05/now-you-see-me-poster-ita.jpg
"Now You See Me" del 2013 è un gioiellino, veramente ben fatto e di alta qualità!
Con uno stuolo di attori davvero in grande spolvero (da Morgan Freeman a Mark Ruffalo, da Woody Harrelson a Michael Caine), il film narra le gesta di un gruppo di ragazzi che, in modo superficiale, si possono definire "maghi", "prestigiatori" o "illusionisti".
I 4 cavalieri (così sono nominati) fanno degli show spettacolari (uno dei quali consiste nello svaligiare il caveau di una banca e far piovere il denaro sulle teste del persone in sala) che lasciano il pubblico senza fiato e iniziano quindi ad avere fama e ricchezza.
Proprio lo spettacolo del caveau fa insospettire l'FBI dato che, in effetti, i soldi mancano realmente dalla mega cassaforte della banca.
Da qui inizia una gara tra l'agente Mark Ruffalo (che indaga ed è convinto della colpevolezza dei maghi) e il gruppo che, per certi versi, si diverte a prenderlo in giro e a sbeffeggiarlo con illusioni e depistaggi vari.
Non vi svelo il colpo di scena finale ma v'invito espressamente a vederlo perché è davvero un gioiellino ben fatto!
Forse nessuno commenta perchè stai postando solo thriller ;)
Più che altro perchè avrei bisogno di un mese per vederli tutti! Però sto segnando i titoli.
Infatti ho già mandato un PM ad un moderatore per chiedergli se mi fa la cortesia di modificare il titolo del thread: limitarmi al genere Horror mi sembra assurdo quindi ho deciso di spaziare maggiormente.
Ulteriori segnalazioni:
http://www.filmhorror.com/upload/news/img/24915d5c6aef9_76839318_o2.jpg
"Half Light", film del 2006, è un thriller a tinte horror con la celeberrima Demi Moore come protagonista.
L'attrice interpreta una scrittrice in crisi d'ispirazione in quanto suo figlio è morto a causa di una sua distrazione.
Per cercare di recuperare un minimo di serenità, informa il suo compagno della necessità di partire per recarsi in un posto tranquillo, isolato dove poter recuperare le energie nervose, farsi venire voglia di ritornare a scrivere e sperare di trovare l'idea giusta.
Si reca quindi in un paesino scozzese dove l'abitazione scelta è posta di fronte ad un faro sulla scogliera; nonostante la nuova dimora e la serenità del paesaggio, la scrittrice è turbata dalle visioni inquietanti del figlio morto...
Non male il film e più che discreto il colpo di scena finale: da vedere.
http://www.impawards.com/2012/posters/red_lights_ver3.jpg
"Red Lights", film del 2012 diretto da Rodrigo Cortes (autore del precedente "Buried" di cui ho già parlato), è un bel thriller con attori del calibro di Robert De Niro e Sigourney Weaver.
Avete presente la storia del "fenomeno" Uri Geller?
Bene, "Red Lights" tratta di una tematica molto simile.
La Weaver (insieme al suo assistente) è una ricercatrice esperta di fenomeni paranormali che ha lo scopo di smascherare tutti i millantatori e ciarlatani di cui viene a sapere (e ci riesce molto bene).
L'unico presunto ciarlatano che lei non è mai riuscita a smascherare è il veggente interpretato da De Niro.
Non passa troppo tempo che De Niro si appresta a fare uno spettacolo in uno dei teatri della città in cui abitano la Weaver e il suo assistente; non ci vuole molto affinché la Weaver sia attratta dall'evento e cerchi di smascherare De Niro, convinta fortemente che egli è un millantatore che illude la povera gente.
Guardatelo perché. soprattutto il finale, è decisamente avvincente.
http://image.tmdb.org/t/p/w342/3DMAjDUtlIskFPOswgzoYKqI4Kt.jpg
Nel 2002 esce "The Mothman Prophecies" di Mark Pellington, già autore del bellissimo "Arlington Road" (probabilmente ne parlerò in seguito).
Con Richard Gere come protagonista, il thriller racconta della storia (a quanto pare vera) di un uomo (Gere) che perde la moglie a causa di un tumore; osservando gli strani disegni che lei ha lasciato (che hanno in comune una falena), egli intuisce che forse la moglie sapeva del suo male ma che glielo ha nascosto.
Decide quindi di riprendere la sua vita e una notte, in macchina, sbaglia strada e si ritrova in aperta campagna...
Film passato in sordina ma che, al contrario, si rivela denso di soddisfacenti sorprese. Da vedere.
Mi fermo qua.
Ok ma cavoli TUTTI questi film ti hanno COLPITO molto? piaciuti e' un'altra cosa, ma colpito nel senso che pensavo io non ti sarebbero bastati tre trapianti di cuore :O
Ok ma cavoli TUTTI questi film ti hanno COLPITO molto? piaciuti e' un'altra cosa, ma colpito nel senso che pensavo io non ti sarebbero bastati tre trapianti di cuore :O
Hai ragione Davide infatti, come ho scritto, ho chiesto ad un moderatore (in effetti questa sezione Off Topic non ha dei moderatori dichiarati esplicitamente) di modificare il titolo del thread.
Piuttosto che parlare di film horror che non mi hanno fatto dormire, ho preferito segnalare film di vario genere (tra poco inizierò con il mio genere preferito ossia la Fantascienza) che meritano di essere visti.
La nuova deriva del thread potrebbe interessare molte più persone.;)
A me comunque il senso originale del topic piaceva e rilancio con un altro film non horror: mi ha colpito molto in Matrix il dialogo in cui Morpheus dice che gli uomini sono come batterie... probabilmente e' dovuto a un riuscito mix di dialoghi azzeccati e grande bravura di attore e doppiatore italiano.. quella frase piu che spaventosa l'ho trovata agghiacciante e ha cambiato completamente il modo in cui guardavo il film rendendo spaventoso tutto il resto da li in avanti.. ho avuto difgicolta a dormire quella notte a causa di quella frase
Mi ha poi colpito molto rivedere Mamma ho perso l'aereo da grande, togliendo tutto il piacere del film ma anzi rendendolo sgradevole, perche' lo trovo di un sadismo davvero estremo e il tutto e' ancora piu accentuato perche' quelli che dovrebbero essere due "criminali" sono interpretati come due maschere del fantabosco, sembra che la cisa peggiore che possano fare sia dare una pacca sulla spalla al demoniaco Kevin che invece li tortura nei modi piu brutali...
Non solo mi chiedo che cazz passasse per la testa degli sceneggiatori (cosa erano, pedofili masochisti repressi???) ma mette in crisi anche me pensando che da ragazzo lo vedevo volentieri... :help:
Anche nei Goonies c'e' una situazione simile ma non succede MAI che ci si accanisca in modo cosi estremo e sbilanciato, immotivato a livello concreto, coi cattivi...
La mamma e' stronza ok ma pure lei e' cattiva quindi ci sta :read: ed e' sempre meno crudele lei di Kevin figlio del demonio comunque
Per quanto riguarda la nuova deriva del thread, semplicemente ho pensato che fossilizzarsi troppo sul Horror (genere che, paradossalmente, non amo troppo:rolleyes:) avrebbe creato un doppione di un thread già rintracciabile sul Forum così come l'utente Fukka75 mi aveva giustamente segnalato.
Ecco quindi che ho pensato sarebbe stato più utile parlare di quei film (in particolare modo Thriller e Fantascienza, i miei generi preferiti) che pur non avendo sbancato i botteghini, pur non appartenendo alle produzioni degli ultimissimi anni, ritengo meritevoli di attenzione (dunque parlarne) ma anche e soprattutto meritevoli di essere visti, magari per poi rendersi conto che queste opere poco note sono meglio di buona parte di produzioni conosciute e iperpubblicizzate.
Spero solo che il moderatore che ho contattato (uno a caso) si sbrighi a cambiare titolo al thread altrimenti molti non interessati all'horror non entreranno mai...:D
Detto questo Davide, anche a me è capitato, più di una volta, di rivedere dopo decenni un film e di osservarlo sotto una prospettiva completamente differente rispetto alla prima volta.
Uno degli esempi più lampanti è costituito dalle due trilogie di "Star Wars".
La prima la vidi in un arco di tempo che andava dalla seconda elementare (Guerre Stellari) alla quinta (L'Impero Colpisce Ancora) fino alla terza media (Il Ritorno dello Jedi).
Pur essendo passati 6 anni dal primo al terzo film, il senso di stupore che caratterizzava la visione di ogni singolo film era altissimo, ero bambino e ragazzino sia anagraficamente che come spettatore.
Nella seconda trilogia, già nel primo film (La Minaccia Fantasma), lavoravo, ero fidanzato ed ero alle prese con i preparativi per il matrimonio; insomma non ero certo un ragazzino ma un uomo che ormai vedeva l'universo di Lucas in modo differente.
Cercavo di meravigliarmi ma non c'era nulla da fare; ero perfettamente cosciente che non ero più un bambino che rimaneva a bocca aperta per ciò che aveva visto ma che guardava maggiormente alla trama, alla fotografia, alla regia e a tante altre cose che invece, 15 anni prima, non avevano alcuna importanza per me.
Certo, l'universo di "Star Wars" non è l'unico esempio di ciò che ho vissuto ma è stato quello, per me, più evidente.
Pensa te quando uscirà il settimo film: forse, da papà di 2 bambine, mi ricorderò della volta in cui mio padre di portò a vedere "Guerre Stellari" e forse qualche lacrima mi scenderà sul viso.
Visto Martyrs.
Nulla di che però. Mi aspettavo un film horror angosciante, ma è tutt'altro.
L' unica parte che ho trovato affascinante sono le scene finali della rivelazione a beneficio di questa cerchia elitaria che ha sovvenzionato la ricerca, e l' idea che giustifica le violenze (la tortura in un horror è altra cosa) "preparatorie".
Nei campi di sterminio si faceva ben di peggio ma l' approccio è simile, organizzato e deumanizzato, un lavoro vero e proprio retribuito da svolgere giornalmente col fine di ottenere la conoscenza di qualcosa finora appannaggio solo di Dio.
La prima metà di film è degna di un b-movie, ma quando si comincia ad avere un quadro della situazione, allora si rivaluta un pochino, anche se è difficile tollerare la famigliola che vive tranquilla dentro casa con i figli (spero) ignari.
Quello che fanno ad Anna alla fine è abbastanza impressionante, ma non mi ha suscitato emozioni, non sono riuscito ad immedesimarmi bene nella vicenda.
Il problema è che film si perde e diventa noiosissimo e ripetitivo proprio nella parte in cui il regista avrebbe voluto che lo spettatore entrasse in empatia con Anna.
A me il genere non piace molto, quindi non ho molti film da suggerire, però ricordo che Hostel mi colpì molto quando lo vidi qualche estate fa' in tv. Ha alcuni elementi in comune con Martyrs ma è molto più cupo e opprimente.
Visto Martyrs.
Nulla di che però. Mi aspettavo un film horror angosciante, ma è tutt'altro.
Come dico sempre, ciò che per te può essere un capolavoro, ai miei occhi può apparire una cosa normale quindi ci sta che i giudizi siano abbastanza differenti.
Da quello che scrivi nello spoiler suppongo che buona parte del tuo giudizio si basa sul fatto che "Quello che fanno ad Anna alla fine è abbastanza impressionante, ma non mi ha suscitato emozioni, non sono riuscito ad immedesimarmi bene nella vicenda."; di fatto quindi una mancanza di immedesimazione ti ha lasciato distante dall'atmosfera del film (non ti sei sentito coinvolto).
Eppure, come tu affermi, "L' unica parte che ho trovato affascinante sono le scene finali...è l'idea che giustifica le violenze "preparatorie"."; come ho scritto chiaramente "Martyrs" è un horror che si discosta da tutti gli altri (per certi versi solo "A L'Interiur" o "Alta Tensione" o, ancor meglio, "Frontiers" di Gens possono essere comparati all'opera di Laugier), dove la violenza o, ancor meglio, la tortura non è banale splatter ma è qualcosa di tremendamente più violento: è tortura psicologica.
La prima metà di film è degna di un b-movie, ma quando si comincia ad avere un quadro della situazione, allora si rivaluta un pochino, anche se è difficile tollerare la famigliola che vive tranquilla dentro casa con i figli (spero) ignari.
Non sono d'accordo, mi spiace.
Come ho scritto, il film è diviso in due parti (ed è facile comprendere quando termina la prima ed inizia la seconda) ma non ho ritrovato alcun indizio che denoti la prima parte di "Martyrs" come film di serie B.
Pur evitando di scendere nei particolari, potrei dire che la prima parte è un pochino scontata nel senso che procede per un binario, per certi versi pretestuoso (non voglio rivelare particolari della trama), per altri abbastanza scontato (la vittima che va in cerca di vendetta).
La seconda parte (che se ci rifletti è una "discesa" agli inferi di nome e di fatto;)) assume invece un tono completamente differente:
-abbiamo il passaggio di testimone (Lucie passa la palla ad Anna);
-abbiamo un passaggio di ambiente (la "discesa" agli Inferi);
-abbiamo un differente contesto (dalla vendetta solitaria si passa ad un "progetto" metafisico di più ampio respiro e che coinvolge molti più soggetti);
-ma soprattutto l'esperienza di Anna fa letteralmente dimenticare quella di Lucie benché la prima non avrebbe mai potuto affrontare questa esperienza se non fosse passata attraverso l'esperienza dell'amica.
Se ci rifletti un attimo, "Martyrs" ha i prodromi della "Divina Commedia": dall'Inferno di Lucie ad un momentaneo Purgatorio fino ad arrivare al "Paradiso" di Anna.
Proprio Lucie sembra essere il Virgilio di Anna (benché i ruoli sembrano esattamente all'inverso ossia che sia Anna a guidare Lucie) perché la introduce in incubo che, di fatto, non le appartiene!
Gli incubi mostruosi di Lucie inseguono solo lei e non Anna eppure, paradossalmente, ciò che vivrà Anna sarà n-mila volte più infernale di Lucie.
Se ci hai fatto caso, Laugier non si pone il problema di spaventare lo spettatore; lo fa nella prima parte ma nella seconda lo spaventare, il far sobbalzare dalla sedia sono percezioni totalmente assenti questo perché "Martyrs" non è il classico horror fatto per fare inorridire o spaventare ma è la riflessione metafisica/filosofica che ci sta dietro che fa realmente accapponare la pelle.
Rispetto il tuo giudizio ma non posso far altro che confermare il mio: "Martyrs" è un Capolavoro e per quanto disturbante, deviante, nauseante esso possa essere (non è certo un film che lo si può vedere ogni settimana, dopo cena, distesi nel divano), rappresenta un nuovo modo di concepire l'Horror, livello a cui ancora gli americani e, in parte, gli asiatici, non sono ancora approdati.
di fatto quindi una mancanza di immedesimazione ti ha lasciato distante dall'atmosfera del film (non ti sei sentito coinvolto).
E' così. Forse averlo visto su un 32" ad un volume medio-basso, seppur all' una di notte, non ha contribuito al coinvolgimento.
la tortura non è banale splatter ma è qualcosa di tremendamente più violento: è tortura psicologica.
Ok, ma non la trovo efficace. Il film non ci da neanche informazioni su quanto tempo durino queste violenze.
Le violenze sono ripetitive e stancano lo spettatore più che turbarlo e uno dei motivi per me è piuttosto semplice: la totale passività con cui Anna le vive.
Il film è fin troppo fedele al titolo nella seconda parte. Fatto salvo l' inizio dove cerca di liberarsi dalle catene e rifiuta il cibo, non riesco a percepire la sofferenza di Anna. Il passaggio da complice di una strage a martire è piatto.
Ok, ma non la trovo efficace. Il film non ci da neanche informazioni su quanto tempo durino queste violenze.
Le violenze sono ripetitive e stancano lo spettatore più che turbarlo e uno dei motivi per me è piuttosto semplice: la totale passività con cui Anna le vive.
Forse è il modo in cui hai percepito/vissuto il film che ti porta ad esprimere questo giudizio.
Per quanto lo spettatore ne possa sapere, appare abbastanza ovvio che torture di quel tipo non possono durare settimane, men che mai mesi (nessuno rimarrebbe vivo per tutto questo tempo).
Probabilmente il tutto si sarà svolto nel giro di una settimana, non di più e, ad ogni modo, il Tempo non ha importanza in se e per se.
Se, all'inizio, Anna cerca di opporsi è proprio per il fatto che inizialmente è ribelle, ha forza dentro di se (sia fisica che psicologica) ma, in seguito, è ovvio che perde quella fisica e psicologicamente non può far altro che cedere le armi e soccombere.
Tutto è possibile tranne che Anna sia COMPLICE dei suoi torturatori!!!:mad:
La cosa più agghiacciante che è costretta a subire Anna è che gli viene tolta qualunque dignità e sottolineo QUALUNQUE dignità umana: lei non è solamente picchiata, lei non è solamente malnutrita, lei non è solamente umiliata, lei non è solamente nuda, lei è privata della sua pelle ossia di quell'ultimo sottile strato che nasconde le viscere del suo corpo: nessun essere umano può essere messo a NUDO più di così!
Molto meglio subire decine di pugnalate, decine di proiettili, subire menomazioni agli arti ma non aver tolto l'ultimo barlume del proprio pudore, della propria privacy riguardante il proprio corpo: la pelle.
Essere scuoiati vivi è la peggiore umiliazione che un essere umano possa subire: la morte, in qualunque modo, è n-volte più dignitosa del subire questa azione.
Il martirio cui Anna è costretta a subire non l'avrebbe mai portata a vedere la "Luce" (sebbene per pochissimi istanti) e, anche qui, Laugier si riaggancia al Sommo Poeta: solo un essere la cui anima è pura, priva di qualunque ombra, può vedere la "Luce" e chi meglio di Anna, il cui fisico e la cui anima sono stati privati di qualunque dignità terrena, può assurgere al privilegio di vedere ciò che è precluso all'essere umano.
mattxx88
13-07-2015, 11:14
Visto Martyrs.
Nulla di che però. Mi aspettavo un film horror angosciante, ma è tutt'altro.
L' unica parte che ho trovato affascinante sono le scene finali della rivelazione a beneficio di questa cerchia elitaria che ha sovvenzionato la ricerca, e l' idea che giustifica le violenze (la tortura in un horror è altra cosa) "preparatorie".
Nei campi di sterminio si faceva ben di peggio ma l' approccio è simile, organizzato e deumanizzato, un lavoro vero e proprio retribuito da svolgere giornalmente col fine di ottenere la conoscenza di qualcosa finora appannaggio solo di Dio.
La prima metà di film è degna di un b-movie, ma quando si comincia ad avere un quadro della situazione, allora si rivaluta un pochino, anche se è difficile tollerare la famigliola che vive tranquilla dentro casa con i figli (spero) ignari.
Quello che fanno ad Anna alla fine è abbastanza impressionante, ma non mi ha suscitato emozioni, non sono riuscito ad immedesimarmi bene nella vicenda.
Il problema è che film si perde e diventa noiosissimo e ripetitivo proprio nella parte in cui il regista avrebbe voluto che lo spettatore entrasse in empatia con Anna.
A me il genere non piace molto, quindi non ho molti film da suggerire, però ricordo che Hostel mi colpì molto quando lo vidi qualche estate fa' in tv. Ha alcuni elementi in comune con Martyrs ma è molto più cupo e opprimente.
Quoto, visto anche io dopo la segnalazione questo weekend e concordo pienamente
Credo che lo prenderò su Amazon e nel caso non mi piaccia avrete 9,89 euro sulla coscienza. O nel caso vi martirizzerò se ho capito bene dove andiamo a parare...
Faccio una domanda per curiosita anche se non penso che vedro mai Martyrs... lo splatter troppo spinto mi fa un po troppo patire (in un paio di episodi mi sono sentito fisicamente debilitato anche vedendo Oz ma ne e' stravalsa la pena :) )
Per elaborare il significato del film e rimanere cosi sconvolti dal suo significato appunto, intellettualmente e non per lo splatter, e' necessario credere che sia realistico e plausibile l'obiettivo che vogliono raggiungere i "cattivi" oppure funziona anche se uno e' scettico?
PS: piccolo OT per RAEL70: se vuoi provare qualcosa che ti faccia meravigliare come un bambino davanti a uno schermo, prova Child of Eden. Non e' un film ma un gioco, con me ha funzionato in un modo incredibile ;)
Credo che lo prenderò su Amazon e nel caso non mi piaccia avrete 9,89 euro sulla coscienza. O nel caso vi martirizzerò se ho capito bene dove andiamo a parare...
A questo punto, con tutti i film che ho segnalato, mi sa tanto che debbo farmi una polizza Kasko altrimenti sono fregato :D :D :D.
Beh, è per questo che non voglio mai parlare di Musica e Cinema perché, alla fine, la gente si crea tante troppe aspettative e la delusione può essere sempre dietro l'angolo.
Se lo acquisti lo devi fare perché ne sei convinto: lascia perdere le mie parole, leggi le recensioni, chiedi in giro, guarda i trailer, insomma cerca di farti una idea ma non voglio essere martyrizzato, mai e poi mai!!!:cry: :cry: :cry: ;)
Lo faccio perchè mi ricordo benissimo che il film mi incuriosì quando era uscito ma poi per motivi vari non sono mai riuscito a vederlo e mi è passato di mente.
Poi però la tua analisi è stato come un flashback improvviso e mi è ripresa la voglia di vederlo. In più è una bella analisi!
E sopporterò stoicamente l'esborso colossale che mi manderà in rovina :asd:
Per elaborare il significato del film e rimanere cosi sconvolti dal suo significato appunto, intellettualmente e non per lo splatter, e' necessario credere che sia realistico e plausibile l'obiettivo che vogliono raggiungere i "cattivi" oppure funziona anche se uno e' scettico?
Caro Davide, credimi se ti dico che questa è l'UNICA VERA domanda che mi aspettavo che qualcuno, prima o poi, mi avrebbe posto.
"Martyrs" è, di fatto una sorta di "Divina Commedia" nel senso che allo stesso modo in cui il Sommo Poeta, nello svolgersi dell'avventura ultraterrena, riesce ad arrivare ad un nuovo e più alto livello di coscienza di se e del senso della Vita, così la protagonista di "Martyrs" Anna (interpretata dalla bellissima Morjana Alaoui)
http://diffusionph.cccommunication.biz/jpgok/Repmr/179/179709_40.jpg
porterà la sua anima (e il suo corpo) ad un livello superiore di percezione della realtà che ci circonda e che tutti noi viviamo.
Il film si svolge in tre atti di cui il secondo (definiamolo "Purgatorio") è davvero di breve durata.
Il I atto (l'Inferno) è la parte più umana, terrena, fisica, paurosa, per certi versi più scontata: Lucie (interpretata dalla meravigliosa Mylène Jampanoï)
http://www3.pictures.zimbio.com/bg/Mylene+Jampanoi+amfAR+Party+A20r67bz6HAl.jpg
dimostra la parabola dell'essere umano troppo umano: rabbia e vendetta che s'inseguono per anni senza mai incontrarsi, i propri incubi che si materializzano in un volontario flagello, un cilicio che agisce dentro di noi per espiare peccati che non si sono mai commessi.
Lucie rappresenta la condizione umana nell'Inferno: ancora troppo inesperta per comprendere il significato di quello che sta vivendo eppure così determinata a compiere ciò che va fatto a costo di dannarsi l'anima per sempre.
La seconda parte è alquanto breve, una sorta di piccolo intermezzo che Laugier offre allo spettatore per riprendersi da una prima parte mozzofiato e senza pause, senza fargli minimamente sospettare cosa l'attende: il lungo e dannato viaggio verso il "Paradiso"...
Nella terza parte Anna prende il posto di Lucie, un passaggio di testimone così repentino, così inaspettato che, apparentemente, lo spettatore rimane interdetto.
La parte finale è il summa di Metafisica, Ontologia e Trascendenza, il tutto visto in chiave Horror.
E' proprio qui che la tua domanda assume la valenza più pregnante: la mia risposta è che il significato funziona anche se si è scettici.
Alla fine (purtroppo non posso fare l'analisi esattamente come andrebbe fatta senza spoilerare) quello che ti colpisce non è la meta raggiunta in se quanto il percorso attraversato per giungere a destinazione.
Il finale (per chi ha visto il film) è la vera risposta che è praticamente un punto di domanda: è giusto sapere, è giusto non sapere e il fine giustifica i mezzi?
Questo è quello che i miei occhi (ma soprattutto la mia mente) hanno visto nel film e a leggere analisi e recensioni in tutte le lingue ho la sensazione che non sono il solo a pensarla in questo modo.
Pascal Laugier si è spinto ben oltre l'horror in senso stretto e, a mio parere, "Martyrs" non è affatto il tradizionale film che ti "fa cagare sotto" bensì è un film che ti fa pensare per giorni e giorni a quello che hai visto, come interpretarlo e come ci si pone davanti a queste tematiche.
http://pad.mymovies.it/cinemanews/2009/10098/pascal_laugier3.jpg
PS: piccolo OT per RAEL70: se vuoi provare qualcosa che ti faccia meravigliare come un bambino davanti a uno schermo, prova Child of Eden. Non e' un film ma un gioco, con me ha funzionato in un modo incredibile ;)
Non lo conosco, di cosa tratta?
P.S. Prossimamente vi parlerò del film che Laugier girò nel 2012 (4 anni dopo il trionfo di Martyrs), "I bambini di Cold Rock", altro film (di tutt'altro genere dato che è un thriller e non un horror) che ti fa pensare davvero tanto...
Se c'è la Biel è bello per forza... scherzi a parte visto che il titolo del thread è stato cambiato mi pare, io nominerei per le nuove categorie
Dark Star di Carpenter che vidi ad un fuoriorario in lingua originale (e incredibilmente con Ghezzi in sincrono!) un film che non saprei neanche spiegare eppure mi lasciò letterlamente incollato alla tv e ci ho ripensato anche diverso tempo dopo. Forse un giorno dovrò razionalizzare la cosa.
Innanzitutto ringrazio Freeman per aver modificato il titolo rendendo il thread più consono al suo contenuto ;).
Come avevo promesso, oggi parleremo di "The Tall Man", il terzo film di Pascal Laugier, diretto a 4 anni di distanza da "Martyrs".
http://cdn.ilcinemaniaco.com/wp-content/uploads/2012/08/I-bambini-di-Cold-Rock-trailer-italiano-del-thriller-horror-con-Jessica-Biel.jpg
Primo film "americano" del regista francese, realizzato grazie al sostegno della Image Entertainment, sposta il focus di Laugier dall'Horror (Saint Ange prima e Martyrs poi) al Thriller.
Jessica Biel, rimasta impressionata da "Martyrs", si mette in contatto con Laugier e non ci vuole molto affinché quest'ultimo gli dia la parte di protagonista del nuovo film.
Anche qui, come in "Saint Ange", il tema infantile è preponderante.
L'intero film si svolge a Cold Rock, un paese americano dove la maggior parte della popolazione vive ai limiti (o anche sotto) della povertà.
In questa piccola comunità, stranamente, da qualche anno scompaiono, senza lasciare alcune traccia, svariati bambini.
Tra leggenda, superstizione e realtà, la "voce del popolo" afferma che i piccoli vengono rapiti da un uomo scuro e molto alto (The Tall Man) che nessuno ha mai visto in faccia e che quindi è praticamente irriconoscibile.
La Biel (con una interpretazione davvero maiuscola) è una infermiera che vive in questa cittadina ma che si rifiuta di credere a queste superstizioni; anch'essa è una mamma che è costretta, dal suo particolare lavoro, a lasciare spesso il proprio figlio a casa con la tata.
Una sera, rientrata dal lavoro, la Biel nota che alla tata hanno imbavagliato la bocca e le braccia ergo, d'istinto, va alla nella stanza di suo figlio ma non lo trova.
Scesa nuovamente al piano terra s'imbatte nel vero e reale "The Tall Man" che ha, in braccio, suo figlio e che fugge via.
Nonostante un lungo inseguimento, la Bile vede il proprio figlio allontanarsi e perdersi nella boscaglia.
L'FBI, nel frattempo, sta indagando per saperne di più su queste sparizioni...
In questo film Laugier mette da parte il tradizionale dualismo buoni/cattivi per dipingere un realistico affresco dove lo spettatore finirà per domandarsi se i buoni sono buoni fino in fondo e se i cattivi lo sono veramente.
Rispetto a "Martyrs" manca lo stupore e l'impatto devastante ma non viene a mancare il confronto con la propria morale (e qui Laugier è un Maestro senza se e senza ma): non c'è splatter, non c'è gore, non c'è sadica violenza ma questo film pone delle riflessioni non tanto secondarie.
http://www.bestmovie.it/wp-content/uploads/2013/10/prisoners-poster-ita.png
Il passaggio dal film di Laugier a "Prisoners" di Villeneuve è praticamente istintivo.
Il regista canadese realizza un thriller di altissimo livello con protagonisti Hugh "Wolverine" Jackman e Jake Gyllenhaal.
Un film praticamente perfetto, nella trama, nella sceneggiatura, nelle interpretazioni (ad un Jackman fuori dalle righe si contrappone un Gyllenhaal impressionante) e nella contestualizzazione.
Jackman ha moglie e due figli (un maschio e la piccola Anna) e nel giorno del Ringraziamento festeggiano insieme ad una coppia di amici (anch'essi con una figlia dell'età simile ad Anna).
Quel giorno di festa si tramuta, poco dopo, in un incubo senza fine: le due amichette sono scompare senza lasciare traccia; l'unico flebile indizio è la presenza di un camper nelle vicinanze dell'abitazione di Jackman.
Da questo momento inizia uno strepitosa ed emozionante caccia all'uomo che però, paradossalmente, non si basa sull'azione, su sparatorie, su fughe ed inseguimenti quanto sull'aspetto psicologico dell'indagine: da una parte Jackman che cerca la figlia per conto suo (anche scontrandosi duramente con il detective Gyllenhall), d'altra parte Gyllenhall che vuole trovare il responsabile anche se, di fatto, sospetta di Jackman stesso.
Non aggiungo altro se non che questo è uno dei thriller meglio recitati degli ultimi anni: sfida di bravura tra Jackman e Gyllenhall.
Comincio ad essere vecchio, quindi da me leggerete solo lodi ai grandi Maestri anni '80 ( e non solo ), quando il cinema era Cinema:
Carpenter, Romero, Cronenberg, Landis, Hooper, Raimi.
A dire la verità il film che più mi ha inquietato in assoluto fu L'Esorcista.
Lo vidi la prima volta a casa, da solo, di notte, passato su Fuori Orario di RaiTre, in una freddissima e buia taverna.
Ricordo che quando finì ebbi grosse difficoltà a spegnere il televisore ed a passare all'oscurità più completa, e non credo chiusi occhio per tutta la notte.
Trovai molto più terrificante tutta la prima parte più che le scene dell'esorcismo vero e proprio. Oggi forse mostra un pò troppo il fianco agli anni.
Per il resto non amo gli horror da salto sulla sedia, gli slasher, i film alla Saw, i vampiri checche, o stì cazzo di horror moderni cloni di film giappo-coreani o di Paranormal Activity , soprattutto mi sono rotto le palle di porte che sbattono e ombre che passano alle spalle, ma basta.
Adoro invece gli horror psicologici, quelli con morbi, infezioni, contagi, mutazioni, perdita di identità, confusione tra diversi piani di realtà.
Mia personale classifica di Capolavori non necessariamente in ordine di preferenza:
- La Cosa ( effetti visivi che ancora oggi danno i calci in culo al 99% della cgi )
- La Trilogia dei Morti Viventi di Romero
- Un lupo mannaro americano a Londra
- Videodrome
- Il seme della follia
- Shining
- Terrore dallo spazio profondo
- Alien ( è un horror? boh )
- tutto Carpenter ( s'era capito? )
Ma che bello è leggere di qualcuno che mastica cinema in questo forum :ave:
https://eu.movieposter.com/posters/archive/main/106/MPW-53388
"Event Horizon", uscito in Italia nel 1997 con il titolo "Punto di Non Ritorno", è la più brillante opera del regista inglese Paul W.S. Anderson che in seguito girerà film come la saga di Resident Evil.
Con attori del calibro di Sam Neill (come sempre strepitoso) e Laurence Fishburne, la pellicola è una eccelsa fusione tra Fantascienza e Horror in cui quest'ultima componente ha un ruolo preponderante.
La "Event Horizon" è una astronave scomparsa, anni addietro, senza che abbia lasciato alcuna traccia di se e del suo equipaggio.
All'improvviso, un messaggio di soccorso raggiunge la Terra: proviene dalla "Event Horizon" che si trova in orbita vicino a Nettuno.
Dalla Terra organizzano una missione capitanata da Fishburne per raggiungere l'astronave dispersa e scoprire cosa è accaduto e se ci sono superstiti.
Della missione fa parte anche Sam Neill, il progettista della Event Horizon, il quale informa tutti che l'astronave era, in realtà, un esperimento
tecnologico estremo: al suo interno infatti è presente un motore capace di creare un piccolo buco nero che genera, a sua volta, un wormhole che
permette di piegare il continuum spazio-tempo permettendo così di percorrere distanze di svariate decine di anni luce in pochi minuti.
Neill però non sa se il motore ha funzionato realmente in quanto la "Event Horizon" scomparve proprio nel viaggio inaugurale.
La missione riesce a raggiungere l'astronave scomparsa e da quel momento sarà un crescendo, inesorabile, di incubi e morti...
Non fatevi l'idea che Anderson abbia voluto copiare Alien (nello stesso anno uscì "Alien 4 la clonazione") perché il film non si basa su
un alieno che si nasconde all'interno dell'astronave pronto a colpire nel momento più propizio, no, mi spiace, il film tratta di ben altro.
Cult movie per eccellenza!
Trailer: https://youtu.be/THxBHDsgTDw
http://www.impawards.com/2009/posters/pandorum.jpg
Se parlo di Paul Anderson, dopo aver segnalato "Punto di Non ritorno" (il suo capolavoro), non posso non segnalare un altra opera da lui prodotta, quel "Pandorum" di Christian Alvart (già autore del notevole "Case 39" di cui parlerò in futuro) uscito nel 2009.
Con Dennis Quaid come protagonista, il film, su una base fantascientifica, alterna momenti horror e di azione che pur non raggiungendo i livelli di "Event Horizon" permettono comunque di intrattenere piacevolmente lo spettatore.
La vita sulla Terra è ormai diventata insostenibile e quindi l'Umanità, dopo aver scoperto l'esistenza di una seconda "casa" (il pianeta Tanis), invia una spedizione per iniziare la colonizzazione.
Peccato però che il viaggio dura 123 anni e quindi l'equipaggio, a turno, va in ibernazione, per garantire di arrivare vivi a destinazione.
Dennis Quaid (il comandante della spedizione) e un caporale si svegliano per effettuare il proprio turno (credo durasse un anno o poco più) ma,
da subito, capiscono che c'p qualcosa che non va: l'ibernazione è durata molto di più di quella prevista e il rischio di contrarre la "Pandorum", (
una sindrome schizofrenica che spesso colpisce chi è stato esposto ad una lunga ibernazione, è alquanto alto.
Il caporale si avventura oltre la cabina mentre Quaid rimane lì attendendo che il sottoposto riesca ad aprire la porta dall'altra parte.
Lo spettatore scopre quindi che l'astronave trasporta circa 65 mila esseri umani che dovrebbero iniziare la colonizzazione del pianeta ma di essi
sembra non esserci l'ombra...
Tra squarci horror e molta azione (per certi versi fine a se stessa che finisce per svilire il film in se), il film arriva al colpo di scena finale
con qualche soddisfazione ma anche con molto rammarico per aver sprecato una sceneggiatura interessante, orientando il film sulla strada
dell'azione piuttosto che quella del mistero e della tensione.
Da vedere comunque.
https://youtu.be/r1zsNY6B-m0
http://www.slate.com/content/dam/slate/blogs/bad_astronomy/2013/05/20/Europa-Report-poster.jpg.CROP.original-original.jpg
"Europa Report" uscito nel 2013, ad opera del regista spagnolo Sebastian Cordero, è probabilmente il più azzeccato esempio di film di Fantascienza realizzato in modo scientifico.
Si, paradossalmente, è il film in cui ci sono meno "americanate" possibili ed è uno di quei pochi esempi cinematografici dove si può avere una idea alquanto realistica di cosa voglia dire viaggiare nello spazio e fare il mestiere dell'astronauta.
Nonostante il basso budget, gli effetti speciali sono notevolissimi e il realismo scientifico è davvero degno di nota (superiore anche a "Gravity").
Il film è girato secondo la tecnica del "found footage" e si svolge a posteriori (ossia quando tutta l'avventura è terminata) dato che, di fatto, il film che ci viene fatto vedere altro non è che il montaggio di sequenze video che sono state ritrovate...
Tra inserti documentaristici ed interviste agli astronauti prima della partenza, lo spettatore viene messo a conoscenza che una missione spaziale, ai giorni nostri, sta partendo dalla Terra in direzione Europa, uno dei satelliti di Giove, per scoprire se lì possano esserci forme di vita aliena.
Europa è, di fatto, una intera calotta ghiacciata al cui interno, è plausibile, ci sia un oceano sterminato di acqua e dove c'è acqua è quasi sicuro che ci possa essere vita.
Il film è particolarmente dettagliato sulle varie fasi del viaggio (la vita degli astronauti, gli imprevisti, le comunicazioni, i ritardi dovuti alla distanza, eventuali problemi tecnici, attività extraveicolari, etc.) fino al momento clou in cui l'equipaggio atterra sulla superficie di Europa.
Inizia l'esplorazione e nonostante la bellezza evocativa del paesaggio, qualcosa attrae l'attenzione degli astronauti: è immaginazione, sono visioni o c'è qualcosa di reale?
Vedetelo solo per ammirare la "scientificità" del lavoro di Cordero.
Trailer: https://youtu.be/cbw9hlBnG74
Event Horizon l'ho visto e confermo un giusizio positivo; film con la giusta dose di tensione, nè scontato nè banale nello svolgimento e nei temi trattati. Uno sci-fi con commistioni thriller-horror ma molto ben realizzato. La nave tra l'altro ricorda molto uno sparviero klingon...
Europa report c'è l'ho in rampa di lancio da 3 mesi (mi piacciono i fil a tema spaziale) ma domani mi dovrebber arrivare il tanto ormai famoso Martyrs e quindi attenderà ancora.
Dal trailer sembra davvero interessante questo Europa Report..ma sbaglio o deve essere ancora distribuito in italia?
Guardarlo in inglese non fa per me :)
Dal trailer sembra davvero interessante questo Europa Report..ma sbaglio o deve essere ancora distribuito in italia?
Guardarlo in inglese non fa per me :)
Il film non è mai stato distribuito in Italia (il BD non ha la lingua italiana) ma se cerchi in Rete puoi vederlo sottotitolato in italiano.;)
Pandorum è un film mediocre, e alla fine cala vistosamente.
Event Horizon è davvero bello.
http://media.creativebloq.futurecdn.net/sites/creativebloq.com/files/articles/article/2012/07/moon.jpg
Nel 2009 esce "Moon", vero esordio di Duncan Jones, figlio di David Bowie.
L'opera è una piacevolissima sorpresa per il mondo cinematografico della Fantascienza.
Con un Sam Rockwell assoluto protagonista, il film narra della vita quotidiana di un dipendente di una società mineraria che lavora sulla Luna per estrarre elio.
Sam è l'unico abitante della stazione spaziale e il suo unico "compagno" è un robot/computer che sovrintende a tutte le funzioni della stazione; Sam comunica, occasionalmente, con la sua famiglia sulla Terra a causa di permanenti disturbi di comunicazione.
Il turno sulla Luna dura 3 anni, dopodiché verrà un altro dipendente a sostituirlo e Sam potrà ritornare alla sua famiglia.
Un giorno, uno degli estrattori manifesta un malfunzionamento e Sam si reca sul posto per aggiustarlo: sarà l'inizio di un incubo.
Qual'è la verità, la solitudine lo sta facendo impazzire, qual'è il vero senso del suo lavoro e perché ci sono sempre questi disturbi permamenti nelle comunicazioni con la Terra?
Con un colpo di scena sorprendente, il film procede senza sosta fino alla fine.
Un gioiellino, davvero un gioiellino!
Trailer: https://youtu.be/twuScTcDP_Q
Pandorum è un film mediocre, e alla fine cala vistosamente.
Per certi versi concordo: nonostante il colpo di scena finale abbastanza sorprendente, la scelta del regista di puntare solo sull'azione mettendo da parte l'introspezione psicologica dei protagonisti si rivela una scelta decisamente sbagliata.:stordita:
Per certi versi concordo: nonostante il colpo di scena finale abbastanza sorprendente, la scelta del regista di puntare solo sull'azione mettendo da parte l'introspezione psicologica dei protagonisti si rivela una scelta decisamente sbagliata.:stordita:
Ma anche il finale non mi ha colpito.
Carina l'idea, ma sfrutatta male
moon veramente un gioiellino, parola perfetta per descriverlo :D
http://images.moviepostershop.com/mission-to-mars-movie-poster-2000-1020212560.jpg
Nel 2000, Brian De Palma decide di cimentarsi con la Fantascienza. Con attori del calibro di Tim Robbins, Gary Sinise, Don Cheadle e Connie Nielsen, il regista americano realizza un film dal giudizio decisamente contrastante.
La pellicola alterni picchi elevatissimi a cadute di stile imbarazzanti: memorabile il lunghissimo piano sequenza iniziale e altre scene sono davvero stupende (dalla festa alla missione, tutta la sequenza extraveicolare di Robbins, la danza con la Nielsen, il finale) ma, purtroppo, il film è corredato da errori veramente imperdonabili (scopriteli voi stessi, è un gioco che vi divertirà parecchio:D) che spingono il giudizio ad una sufficienza risicatissima.
Eppure, nonostante tutto, cose da salvare ce ne sono: le interpretazioni di Robbins e della Nielsen nonché le scene che precedono l'atterraggio su Marte; su tutto il resto era meglio che De Palma lasciasse il posto a qualcun'altro...
Vedetelo comunque perché alcune scene sono tra le più belle del cinema fantascientifico.
La trama è alquanto scontata: una missione della Nasa scopre la possibile presenza di acqua su Marte ma, ad un certo punto, i contatti con la Terra vengono persi. Una missione di soccorso viene inviata per accertarsi di ciò che è accaduto: le risposte che troveranno andranno ben oltre la loro immaginazione...
Trailer: https://youtu.be/UccsxuP8Tk8
http://pad.mymovies.it/filmclub/2007/03/007/locandinapg1.jpg
"Il Tredicesimo Piano" esce nel 1999, esattamente lo stesso anno in cui uscirà "Matrix"; sembra solo una banalissima coincidenza e invece il film del regista tedesco Josef Rusnak non ha nulla da invidiare al ben più conosciuto film americano dei (all'epoca) fratelli Wachowski.
Girato con attori non troppo famosi (solo Vincent D'Onofrio è degno di menzione), il film è stato seminale per tanti film di successo a venire (uno fra i tanti "Inception" di Nolan).
Non vi racconto nulla della trama perché è talmente appassionante che vi terrà incollati alla poltrona dal primo all'ultimo minuto.
Uno dei capolavori underground di fine millennio.
Trailer: https://youtu.be/dtYdZkPmFoU
il tredicesimo piano ha avuto un decimo del successo che avrebbe meritato. un po' come dark city
http://pad.mymovies.it/filmclub/2001/10/001/locandinapg2.jpg
“A.I. Artificial Intelligence” di Steven Spielberg esce nel 2001 e l’idea originale apparteneva nientemeno che a Stanley Kubrick.
Quest’ultimo aveva in progetto di realizzare il film ma, alla fine, si dedicò ad “Eyes Wide Shut” che, di fatto, fu l’ultimo lavoro prima della morte.
L’amico Spielberg , che conosceva il desiderio realizzativo di Stanley, chiese alla moglie di quest’ultimo se poteva lui realizzare ciò che il marito non era riuscito a fare.
Ottenuta l’autorizzazione, Spielberg si buttò a capofitto per scrivere e realizzare un film degno del più grande regista di tutti i tempi.
Con Jude Law (assolutamente perfetto nella parte) e Haley Joel Osment (che appena 2 anni prima aveva sbalordito il mondo ne “Il Sesto Senso”), il film è una favola dolcissima, fantascientifica ma al tempo stesso realmente drammatica che diventa straziante nella parte finale.
Banalmente qualcuno ha criticato il film giudicandolo come la versione fantascientifica del “Pinocchio” di Collodi.:muro:
Interpretazioni al top, effetti speciali sbalorditivi per l’epoca, trama mai banale e un finale che solo chi ha un cuore di pietra non può commuoversi così intensamente da non riuscire a trattenere le lacrime: emozioni allo stato puro.
Indimenticabile con uno Spielberg che raggiunge vette difficilmente superabili.
Trailer: https://youtu.be/_19pRsZRiz4
https://tube.hk/images/titles_cache/700x986_movie9743postersiron_sky-hk_2.jpg
Nel 2012 una produzione europea-australiana fa uscire un film unico come “Iron Sky”, diretto dal regista finlandese Timo Vuorensuola.
Definito fracassone, fantascemenza, geniale idiozia e via di questo passo, il film è davvero divertentissimo ma non è affatto banale: c’è tanta ironia, un feroce sarcasmo, una critica politica evidentissima insomma non è affatto quello che si può credere ma c’è molto di più di un film apparentemente parodistico e nonsense.
FX di altissimo livello, ritmo sempre elevato, dialoghi taglienti come una lama, battute che, a volte, bisogna capirle al volo, insomma un baraccone così fracassone eppur così pieno di sostanza.
Nel 2018 una missione della NASA, composta da 2 astronauti, un bianco e un nero, atterra sulla faccia nascosta della Luna; concretamente la missione non ha un vero e proprio obiettivo ma la presenza dell’astronauta di colore è fondamentale per le imminenti elezioni presidenziali americane.
I due astronauti scoprono una base segreta nazista ma nessuno di loro riesce ad informare la Terra: il bianco viene ucciso e l’uomo di colore viene preso e portato all’interno della base dove, di fatto, i Nazisti si sono nascosti fin dal 1945…
Film divertentissimo, spassosissimo e decisamente migliori di tanti film di Fanta/Azione che vantano dei budget nettamente più alti.
Nel 2016 uscirà l’attesissimo sequel…
Trailer: https://youtu.be/Py_IndUbcxc
http://www.cinemadelsilenzio.it/images/film/poster/1568_big.jpg
Nel 2005 esce “Serenity”, debutto alla regia per Joss Whedon, nome che in quell’anno dice poco o nulla ma che, in seguito, dirigerà film come “The Avengers” e “Avengers: Age Of Ultron”.
Con un grande senso del ritmo, ottimi FX e una trama mai stancante, questo è uno dei film di Fantascienza più sottovalutati del nuovo millennio.
Concedetegli una visione, scoprirete che film molto più noti sono inferiori a questo.
Trailer: https://youtu.be/w8JNjmK5lfk
magnusll
15-07-2015, 21:01
Nel 2005 esce “Serenity”, debutto alla regia per Joss Whedon, nome che in quell’anno dice poco o nulla ma che, in seguito, dirigerà film come “The Avengers” e “Avengers: Age Of Ultron”.
Con un grande senso del ritmo, ottimi FX e una trama mai stancante, questo è uno dei film di Fantascienza più sottovalutati del nuovo millennio.
Concedetegli una visione, scoprirete che film molto più noti sono inferiori a questo.
Giusto una segnalazione: Serenity e' la conclusione della serie televisiva "Firefly", sempre di Whedon, che fu interrotta a meta' della prima stagione.
Il film si regge benissimo anche da solo ma se siete interessati al background io darei prima uno sguardo alla serie che comunque, essendo diretta da Whedon, non e' affatto disprezzabile.
Per precisazione "storica" inoltre, va segnalato che Whedon e' il regista di Buffy e Angel, due serie cult, nonche' lo sceneggiatore di alcuni archi narrativi della Marvel Comics.
Whedon è un genio incredibile, la serie Buffy è un qualcosa di assolutamente eccelso per profondità e contenuti. Non ho ritrovato niente di simile in nessuna altra serie (compreso star trek che adoro) ma devo dire che Firefly non mi è piaciuto per niente: troppo convenzionale (!), direi piatto se non risultasse troppo critico.
Però il film non l'ho visto.
Whedon è autore anche della serie Dollhouse dove intravedevo nuovamente i semi di una nuova Buffy ma la serie è stata stroncata sul nascere. Davvero un peccato.
Sui film se la cava ma preferisco di gran lunga la sua calma nello sviluppare nell'arco di una serie.
Giusto una segnalazione: Serenity e' la conclusione della serie televisiva "Firefly", sempre di Whedon, che fu interrotta a meta' della prima stagione.
Il film si regge benissimo anche da solo ma se siete interessati al background io darei prima uno sguardo alla serie che comunque, essendo diretta da Whedon, non e' affatto disprezzabile.
Per precisazione "storica" inoltre, va segnalato che Whedon e' il regista di Buffy e Angel, due serie cult, nonche' lo sceneggiatore di alcuni archi narrativi della Marvel Comics.
Grazie delle precisazioni magnusll :).
Si, sapevo della relazione tra la serie "Firefly" e "Serenity" ma, come giustamente hai scritto, il film gira perfettamente anche se non si conosce la serie televisiva (come nel mio caso).
Whedon è un genio incredibile, la serie Buffy è un qualcosa di assolutamente eccelso per profondità e contenuti. Non ho ritrovato niente di simile in nessuna altra serie (compreso star trek che adoro) ma devo dire che Firefly non mi è piaciuto per niente: troppo convenzionale (!), direi piatto se non risultasse troppo critico.
Però il film non l'ho visto.
Caro skadex, io al contrario di te non ho visto "Firefly" ma posso assicurarti che "Serenity" vale ampiamente una visione.;)
Per quanto riguarda le serie televisive, in tutta sincerità, non mi attraggono e non le seguo (l'ultima che riuscì a seguire per tutte le stagioni fu X-Files, dopodiché basta...) perché non sopporto la "fruizione a rate": preferisco un film da 4 ore tutte di un fiato piuttosto che guardare decine e decine di puntate.
Ovviamente è un punto di vista opinabile ma non posso farci nulla.:D
http://media.cineblog.it/f/fou/fourteen_hundred_and_eight_ver2.jpg
Nel 2007 esce “1408”, film a tinte horror diretto dal regista svedese Mikael Hafstrom (recentemente ha diretto “Escape Plan” con Stallone e Schwarzenegger); Con attori del calibro di Samuel L. Jackson e John Cusack (qui ai suoi massimi livelli esattamente come in “The Raven”), il film è tratto da un racconto di Stephen King.
Cusack interpreta uno scrittore di libri horror che ha la passione per il paranormale anche se, dopo la morte della figlia e tanti anni d’indagini, è alquanto scettico sui fenomeni definiti tali.
Un giorno riceve un invito anonimo a recarsi in un hotel di New York con un avvertimento: “Non entrare nella camera 1408”.
Come una sorta di sfida, Cusack, dopo alcune vicissitudini, riesce a prenotare la camera di questo lussuoso albergo.
Il direttore dell’hotel (Samuel L. Jackson) invita più volte Cusack a non recarsi nella suddetta camera poiché, negli anni passati, sono avvenute centinaia di morti nei modi più assurdi ed impensabili e che nessuno, ma proprio nessuno, è mai riuscito a rimanere vivo per 60 minuti dentro la 1408.
Per Cusack è una ulteriore sfida e pur ringraziando il Direttore per gli avvertimenti, si fa consegnare le chiavi della stanza.
Da quel momento, in tempo quasi reale, quei 60 minuti segneranno per sempre l’esistenza di Cusack…
Ve lo consiglio senza indugi!
https://youtu.be/WIASqPZqnhs
http://www.cinemadelsilenzio.it/images/film/poster/5428_big.jpg
Lo stesso anno di “1408” esce “Number 23” di Joel Schumacher con un incredibile Jim Carrey.
L’attore americano viene da prove, oggettivamente, poco esaltanti e la sua carriera sembra scendere verso il basso, ecco quindi che decide di dimostrare che egli non ha solo la faccia di gomma ma è anche in grado di fare delle performance di altissimo livello.
Il Carrey di “Number 23” non lo vedremo mai più (ebbene si, anche in “The Truman Show” e “The Majestic” non riesce a raggiungere i livelli ottenuti in questo film), rimane una prova unica nella sua carriera, un elogio della follia che, a volte, fa tornare alla mente dello spettatore il Nicholson di “Shining” ma che, di fatto, reclama una ben definita autonomia dal personaggio creato da King e portato sullo schermo da Kubrick.
Carrey è un modestissimo accalappiacani che nel giorno del suo compleanno riceve in regalo, dalla moglie, un libro dal titolo “Number 23” scritto da uno scrittore assolutamente sconosciuto.
Più Carrey s’immerge nella lettura e più trova inquietanti coincidenze con fatti realmente accaduti nella sua vita; inoltre il numero 23 inizia a perseguitarlo quotidianamente, in tutte le attività che svolge.
Carrey inizia, suo malgrado, una lenta ma inesorabile metamorfosi che lo porterà alla pazzia e quando arriverà a comprendere che ciò lo porterà alla morte cercherà di scoprire cosa c’è alla fine del libro, il capitolo 23, ma quest’ultima parte non c’è: è andato disperso o lo scrittore non l’ha mai composto?
Prova irripetibile di Carrey e ottimo thriller da vedere.
https://youtu.be/W1PeQJzoxVM
Curioso che hai citato questi due film insieme, letta cosi la trama di 1408 mi ricorda tantissimo quella di Silent hill 2, mentre number 23 mi ricorda vagamente Alan Wake anche se sono molto meno sicuro dato che quest'ultimo non l'ho giocato.. ma se non sbaglio almeno l'idea di base e' molto simile
Curioso che hai citato questi due film insieme, letta cosi la trama di 1408 mi ricorda tantissimo quella di Silent hill 2, mentre number 23 mi ricorda vagamente Alan Wake anche se sono molto meno sicuro dato che quest'ultimo non l'ho giocato.. ma se non sbaglio almeno l'idea di base e' molto simile
Davide, li ho citati insieme semplicemente perché i due film condividono lo stesso anno di uscita ;).
Conosco di nome entrambi i giochi ma non ci ho mai giocato quindi non posso dire se sono stati d'ispirazione per i film o viceversa.
Ritorno "brevemente" sull'argomento Martyrs: mercoledì è arrivato (amazon fa paura... per restare in tema) e giovedì l'ho visto con calma.
Che dire? Potrei utilizzare una serie di parole ma senza poter esprimere bene i concetti ma direi che il post
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=42651407&postcount=21
è semplicemente perfetto.
Parere personale:
E' un film importante ? Si.
Ti è piaciuto? Ni.
Metto sotto spoiler:
Ammetto che senza la discussione letta l'avrei visto in maniera troppo rilassata rispetto all'attenzione che questo film richiede: Martyrs ha un messaggio che viene esposto in maniera lenta ma organica e non è un film fruibile in maniera "easy" come un normale horror estivo.
La cosa che mi ha convinto di meno è questa: il messaggio (e la struttura) che Laugier ha voluto veicolare è chiaro ed evidente ma a mio parere rende il ritmo del film troppo lento e noioso per lunghi tratti. Forse non poteva fare altrimenti, ma alla fine è pur sempre un film e non può scendere troppo di ritmo.
Certo il regista sa fare bene il proprio lavoro, questo è evidente.
La prima parte, quella un pò più horror in senso classico, è un continuo disinnesco del genere a cui apparentemente fa riferimento: se Saw o Hostel sono quasi un incredible machine (per chi ricorda quel bellissimo e geniale videogioco) della tortura, qui la tortura è solo intuibile dai segni visbili sulla pelle e sulla mente di Lucie, è solo sussurrata alla nostra mente; non condivido appieno il paragone con la divina commedia ma non siamo molto lontani: in questa prima parte il rifiuto del martirio porta ad una dannazione dei personaggi che genera mostri (i sensi di colpa di Lucie o le allucinazioni delle varie ragazze) e violenza ma senza più salvezza per nessuno. Se Lucie ci appare come una vittima, alla fine anche lei diviene una carnefice (uccide i figli dei presunti torturatori senza batter ciglio); la violenza travolge tutto. E' l'unica parte dove il sangue è ben presente mentre l'avvicinamento di Anna all'"estasi" (passatemi il termine) diviene sempre più pulito nonostante venga scuoiata letteralmente.
In questa parte Laugier mi pare si diverta a simulare i canoni degli horror standard (il mostro di Lucie vive sull'incertezza del reale non-reale) ma questo non è importante perchè si arriva improvvisamente nella seconda parte con la rivelazione del perchè stia succedendo tutto questo.
E qui secondo me c'è un'ottima pensata: tutta la prima parte è stata come una molla che si caricava in attesa finalmente di esplodere. L'idea delle torture che hanno subito le ragazze (che possiamo solo immaginare) circolano nella mente dello spettatore che adesso si aspetta di vedere Anna letteralmente massacrata sullo schermo. Ma Laugier ancora una volta disinnesca il meccanismo in maniera analoga, io lo trovato geniale.
Niente, il film rimane puramente e completamente asettico: ci viene mostrato il deperimento fisico e morale di Anna ma delle torture di fatto non c'è traccia ("solo" il pestaggio ma è una cosa ben diversa da ciò che i corpi delle altre ci lasciano immaginare) ma il tutto avviene in maniera pulita. L'intenzione è chiara (quelle espresse perfettamente da Rael70). Ho anche il dubbio se in realtà i problemi di produzione avuti dal film abbiano costretto a tagliare eventuali scene, non lo saprò mai credo.
Il problema è che se dal punto di vista teorico la cosa funziona, in circa 100 minuti di film però annoia. La motivazione del gruppo è interessante come punto di partenza ma francamente blanda nello svolgimento. Dalla rivelazione allo scuoiamento finale di Anna si potrebbe di fatto premere il tasto avanzamento veloce che non cambierebbe nulla e per un film non è una bella cosa.
Lo stesso finale porta ad un piccolo paradosso: il regista ovviamente non vuole lasciare appeso lo spettatore su ciò che ha visto Anna ed escogita la pensata di far suicidare il boss del gruppo che a quanto pare non gradisce la rivelazione che le fa la povera ragazza. Ma suicidandosi non fa altro che andare incontro più velocemente a ciò che l'ha sconvolta pertanto boh...
Un altro punto che non mi è chiaro (ma penso che lo rivedrò) è perchè Anna ad un certo punto ceda e vada incontro al martirio serenamente. Onestamente non l'ho ben capito ma a mia discolpa è venuto un dannato rompiscatole a casa proprio in quel momento...
E meno male che non volevo essere lungo...
In definitiva è assolutamente un film che va visto (niente a che vedere per fortuna con la moda horror dilagante di adesso di film fatti con gli stampini) e che mi farà vedere gli altri lavori di Laugier sicuramente. Tuttavia, personalmente, non mi ha convinto appieno.
Ps: uno dei motivi perchè le serie tv mi piacciono un pò di più è che il regista, se ha idee valide, può svillupparle con calma e perfettamente, rimediando anche ad eventuali errori. Con i film invece, se non è bravo (e non è poca cosa), affonda rischiando di distruggere idee potenzialmente magnifiche ma orrendamente messe a schermo.
La prima parte, quella un pò più horror in senso classico, è un continuo disinnesco del genere a cui apparentemente fa riferimento: se Saw o Hostel sono quasi un incredible machine (per chi ricorda quel bellissimo e geniale videogioco) della tortura, qui la tortura è solo intuibile dai segni visbili sulla pelle e sulla mente di Lucie, è solo sussurrata alla nostra mente
Non sapevo che esistesse il videogame di Hostel. Ho cercato su google ma non riesco a capire se film e videogame siano legati e in che rapporti. La storia è simile.
Su Martyrs hai espresso i miei stessi dubbi sulla monotonia e "piattezza" della seconda parte.
Piuttosto ieri ho visto 13th floor. E' del 1999 addirittura, pensavo più recente.
Ero sicuro di averlo già visto, ma il titolo non mi diceva nulla, poi quando ho rivisto alcune scene tipo Fuller al grand hotel , il barista e la fine del mondo mi sono ricordato. :D
Nonostante ciò, la mia fragile memoria aveva rimosso buona parte della trama, quindi è come se l' avessi visto per la prima volta. :stordita:
Gran bel film e gran bella esperienza, poi io adoro la fantascienza.
Un po' diverso da inception, ma per certi versi l' ho trovato anche più "wow", forse perché gli anni '30 e il colore desaturato mi è piaciuto molto.
Si perde un po' nel finale (forse un po' triviale) ma il carattere thriller lo mantiene sempre vivo nonostante vi sia 1/100 dell' azione che c' è in inception.
Non di hostel (italiano pessimo, lo so) il gioco è The incredible machine ma il meccanismo del gioco è identico allo scopo dei due film citati.
@ skadex hahaha anche io mi sono sempre posto la tua domanda riguardo a quello che fa il "boss" alla fine... per la nostra logica si giungera sempre e solo alle tue conclusioni, magari le motivazioni che spingono il boss a questo sono tali da trascendere la logica a cui siamo abituati ma se e' cosi alla fine il film per essere apprezzato fino in fondo mi sembra che forzi un po la manu sull'obbligare lo spettatore a credere a queste teorie
Riguardo a quello che chiedi su Anna alla fine mi pare di aver letto che e' semplicemente un tipo di indole diversa che hanno alcune persone rispetto ad altre.
Comunque, con tutta la violenza, con tutta la dannazione eccetera che possono venirne fuori, io di sicuro saro sempre convintissimamente schierato dalla parte di Lucie e del rifiuto.
Rifiuto rulez :read:
Ritorno "brevemente" sull'argomento Martyrs: mercoledì è arrivato (amazon fa paura... per restare in tema) e giovedì l'ho visto con calma.
Che dire? Potrei utilizzare una serie di parole ma senza poter esprimere bene i concetti ma direi che il post
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=42651407&postcount=21
è semplicemente perfetto.
Parere personale:
E' un film importante ? Si.
Ti è piaciuto? Ni.
Bene Skadex, apprezzo molto la tua analisi (tra poco risponderò al tuo spoiler;) ) e percepisco chiaramente il fatto che tu abbia "vissuto" il film piuttosto che limitarti a vederlo.
Riconoscere che "Martyrs" è un film importante, ammettere il fatto che sia alquanto diverso dagli altri horror è certamente un giudizio di uno spettatore che è andato "oltre" la normale visione.
Un piccolo appunto prima di rispondere alla tua disamina: sia "Saint Ange" sia "I bambini di Cold Rock" sono film notevolmente distanti da "Martyrs" (soprattutto il secondo) anzi direi proprio che non hanno niente in comune con esso (se non il tema infantile).
Mi fa piacere che Laugier ti abbia colpito positivamente ma non pensare che la sua filmografia abbia un filo conduttore; lui è bravissimo a spaziare sempre variando contestualizzazione e ambientazione.
Nel frattempo, siamo tutti in attesa del suo prossimo film "Details", dove affronta il tema della pareidolia, che uscirà a fine 2016 e che potrebbe regalarci un nuovo punto di riferimento dell'Horror (dopo la parentesi thriller di "The Tall Man").:)
Adesso rispondo al tuo spoiler:
Ammetto che senza la discussione letta l'avrei visto in maniera troppo rilassata rispetto all'attenzione che questo film richiede: Martyrs ha un messaggio che viene esposto in maniera lenta ma organica e non è un film fruibile in maniera "easy" come un normale horror estivo.
Già, ho cercato di farlo capire in tutti i modi . Non è il classico horror per adolescenti che vogliono saltare in aria ogni 10 minuti, non è un film che ti terrorizza per immagini ma è un opera che ti sconvolge per il significato delle azioni e le loro inevitabili conseguenze...
La cosa che mi ha convinto di meno è questa: il messaggio (e la struttura) che Laugier ha voluto veicolare è chiaro ed evidente ma a mio parere rende il ritmo del film troppo lento e noioso per lunghi tratti. Forse non poteva fare altrimenti, ma alla fine è pur sempre un film e non può scendere troppo di ritmo.
È la seconda parte ad essere lenta ma questa è una caratteristica voluta e non casuale.
Ricordo, quando l'ho visto per la prima volta, che alla fine della vendetta di Lucie, mi sono posto una domanda: “Dopo tutto quello che mi hai fatto vedere adesso la concludi VELOCEMENTE in questo modo?”
In sostanza, sebbene lo spettatore sia travolto da un sacco di eventi violenti, sanguinolenti e di terrore, la prima parte va fin troppo veloce e a senso unico (oggettivamente parlando Lucie non aveva nessuna prova concreta che quelli erano i suoi aguzzini).
Qualche giorno dopo, riflettendo, mi resi conto che, in effetti, la prima parte ha un solo scopo: introdurre Anna nel contesto (ricordo infatti che Lucie porta avanti la vendetta senza attendere l’arrivo dell’amica) e consegnarle la “croce” al momento opportuno.
Lucie è la parte terrena dell’essere umano: lei vuole vendetta, la cerca, la mette in pratica e poi, di fatto, rimane senza obiettivi ulteriori, senza direzioni da intraprendere o traguardi da raggiungere; ha raggiunto la sua “estasi” in modo fisico, terreno, percepibile e adesso si trova (mi si perdoni l’accostamento) come “Quando Alessandro vide l'ampiezza dei suoi domini pianse perché non c'erano più mondi da conquistare”.
Lucie ha terminato la sua esistenza, una vita tracciata in modo indelebile dalla violenza iniziale subita e la violenza finale rivolta ad altri, adesso non ha più nessun motivo di continuare a vivere.
Paradossalmente, l’uscita di scena di Lucie fatta in quel modo è solo una maniera teatrale di mettere da parte il personaggio che, in effetti, aveva ormai esaurito la sua funzione; farla rimanere viva, con il senno di poi, avrebbe avuto poco senso e sarebbe stato un evento ridondante.
La seconda parte è volutamente più lenta perché è il martirio stesso ad esserlo: non esiste un martire che muore nel giro di poche ore.
Quando si viene martirizzati, l’unica cosa che chiede lo sventurato è di morire il più presto possibile affinché finiscano tutte le atroci violenze e dolori che sta subendo.
Il martirio invece (e qui, in modo latente, è presente una certa componente cristiana…) è un evento che più è duraturo e più da valore al martirio stesso.
Anche il cosiddetto “fioretto” segue lo stesso percorso: rinunciare a qualcosa che ci piace per un solo giorno (magari per ricevere una “grazia” per chi è credente) non è una privazione, se invece ci si rinuncia per un anno o magari per tutta la vita allora il “fioretto” ha sicuramente più valore (ma questo non implica il fatto di essere sicuri di ricevere la grazia desiderata).
Tornando al film, credo che Laugier abbia volutamente tolto il piede dall’acceleratore nel momento in cui il testimone passava ad Anna e questa differenza di velocità lo spettatore lo percepisce chiaramente e, ad alcuni, può dare fastidio.
Laugier però se ne infischia perché vuol far provare il martirio anche allo stesso spettatore: troppo facile far vedere 10 minuti di umiliazioni e violenze gratuite e poi passare “all’estasi”.
No, il martirio non funziona così…
non condivido appieno il paragone con la divina commedia ma non siamo molto lontani: in questa prima parte il rifiuto del martirio porta ad una dannazione dei personaggi che genera mostri (i sensi di colpa di Lucie o le allucinazioni delle varie ragazze) e violenza ma senza più salvezza per nessuno. Se Lucie ci appare come una vittima, alla fine anche lei diviene una carnefice (uccide i figli dei presunti torturatori senza batter ciglio); la violenza travolge tutto. E' l'unica parte dove il sangue è ben presente mentre l'avvicinamento di Anna all'"estasi" (passatemi il termine) diviene sempre più pulito nonostante venga scuoiata letteralmente.
In questa parte Laugier mi pare si diverta a simulare i canoni degli horror standard (il mostro di Lucie vive sull'incertezza del reale non-reale) ma questo non è importante perchè si arriva improvvisamente nella seconda parte con la rivelazione del perchè stia succedendo tutto questo.
Spero di aver compreso bene il tuo discorso.
Lucie non rifiuta il martirio, Lucie cerca e vuole solo la vendetta, punto. Lei ha vissuto per tutti questi anni solo per questo scopo e nient’altro.
Lucie viene già da un martirio, quello che lei vive quotidianamente da svariati anni, quella realtà dove la sua mente genera mostri che la portano ad autoinfliggersi punizioni corporali dolorosissime (ricordi il mio riferimento al cilicio, all’espiazione di peccati non commessi?).
Lucie non ha bisogno di raggiungere l’estasi perché non può accedere a quel livello superiore poiché, per farlo, dovrebbe essere “pura” e lei non lo è affatto: da vittima è diventata carnefice anch’essa e quindi ha posto se stessa alla stregua dei suoi aguzzini (che senso aveva uccidere i loro figli?).
E qui secondo me c'è un'ottima pensata: tutta la prima parte è stata come una molla che si caricava in attesa finalmente di esplodere. L'idea delle torture che hanno subito le ragazze (che possiamo solo immaginare) circolano nella mente dello spettatore che adesso si aspetta di vedere Anna letteralmente massacrata sullo schermo. Ma Laugier ancora una volta disinnesca il meccanismo in maniera analoga, io lo trovato geniale.
Niente, il film rimane puramente e completamente asettico: ci viene mostrato il deperimento fisico e morale di Anna ma delle torture di fatto non c'è traccia ("solo" il pestaggio ma è una cosa ben diversa da ciò che i corpi delle altre ci lasciano immaginare) ma il tutto avviene in maniera pulita. L'intenzione è chiara (quelle espresse perfettamente da Rael70). Ho anche il dubbio se in realtà i problemi di produzione avuti dal film abbiano costretto a tagliare eventuali scene, non lo saprò mai credo.
Qui vorrei rispondere a chi, non so se eri tu, si lamentava della passività di Anna nell’accettare le violenze.
Dobbiamo pensare che le violenze fisiche che subiva Anna, le privazioni del cibo, le umiliazioni psicologiche, giorno per giorno, non solo indebolivano costantemente il fisico e la psiche ma generavano ciò che ho scritto prima ossia che per il martirizzato l’unica via d’uscita è morire il prima possibile e ciò può essere raggiunto solo in un modo: non opporre resistenza.
Per quanto riguarda l’eventuale taglio delle scene chissà se un giorno uscirà una versione integrale ma, in tutta sincerità, sono alquanto pessimista.
Il problema è che se dal punto di vista teorico la cosa funziona, in circa 100 minuti di film però annoia. La motivazione del gruppo è interessante come punto di partenza ma francamente blanda nello svolgimento. Dalla rivelazione allo scuoiamento finale di Anna si potrebbe di fatto premere il tasto avanzamento veloce che non cambierebbe nulla e per un film non è una bella cosa.
Credo di aver risposto in precedenza.
Lo stesso finale porta ad un piccolo paradosso: il regista ovviamente non vuole lasciare appeso lo spettatore su ciò che ha visto Anna ed escogita la pensata di far suicidare il boss del gruppo che a quanto pare non gradisce la rivelazione che le fa la povera ragazza. Ma suicidandosi non fa altro che andare incontro più velocemente a ciò che l'ha sconvolta pertanto boh...
Io non vedo alcun paradosso anzi vedo una perfetta coerenza: se ciò che le rivela Anna soddisfa e affascina particolarmente la “vecchia”, la morte è la strada più breve per vedere se ciò che le è stato riferito corrisponda a verità o meno.
In realtà, la cosa più importante del finale non è il suicidio della “vecchia” quanto il dialogo tra lei ed Etienne pochi attimi prima dell’epilogo: l’aiutante le domanda se c’è veramente qualcosa oltre la Vita e se ciò che le è stato riferito da Anna vada aldilà di ogni ambiguità o equivoco; la vecchia risponde “Certamente”, dopo è quest’ultima che pone la domanda all’aiutante “Saprebbe immaginare cosa ci sia dopo la Morte?” ed Etienne risponde “Non saprei” e lei, di rimando, “Allora rimanga col dubbio…”.
Bene, l’apparente enigmatico dialogo, in realtà, contiene alcuni elementi evidenti:
A) Anna ha riferito qualcosa;
B) Ciò che ha riferito non era qualcosa di ambiguo o equivoco o poco chiaro, era qualcosa del tipo “Ho visto…”;
C) La vecchia si toglie la vita.
Se i punti A e B appaiono insindacabili, il punto C non è facilmente spiegabile.
Le ipotesi sono due (ma per me esiste una terza ipotesi):
A) La rivelazione di Anna ha talmente soddisfatto le aspettative della vecchia che ella si uccide per vivere immediatamente ciò che Anna le ha fatto solo immaginare;
B) La rivelazione di Anna ha talmente deluso le attese della vecchia che ella, in un ultimo gesto di pentimento, si toglie la vita per essersi resa conto di quanti inutili sofferenze abbia inflitto ad Anna e alle ragazze prima di lei.
Sembrano non esserci altre ipotesi e invece, a mio parere, ce ne una terza.
Laugier, di fatto, non ci fa vedere nulla di concreto (se non una “luce” non meglio indentificata) e, per quanto ne possiamo oggettivamente supporre, Anna muore dopo la rivelazione alla vecchia.
Non è una rivelazione straordinaria il fatto che molti individui che hanno provato esperienze di premorte abbiano rivelato che si attraversa un tunnel dove, al termine di esso, è presente una luce mai vista nel piano reale…
La terza ipotesi è che Anna capisce di essere ormai giunta in punto di morte e decide, in quei pochissimi secondi che la separano dalla dipartita, di vendicarsi della vecchia lasciandole credere di aver visto ciò che lei desidera vedere (noi spettatori sappiamo che Anna non ha visto nulla di concreto) perché è convinta che, in questo modo, la vecchia reagirà esattamente come accadrà da lì a pochi minuti dopo.
Un altro punto che non mi è chiaro (ma penso che lo rivedrò) è perchè Anna ad un certo punto ceda e vada incontro al martirio serenamente. Onestamente non l'ho ben capito ma a mia discolpa è venuto un dannato rompiscatole a casa proprio in quel momento...
Credo di averti risposto in precedenza.
http://www.bradfiedel.net/wp-content/uploads/2015/05/johnny-mnemonic-movie-poster-1995-1020210071.jpg
1995, "Matrix" è ancora lontano quattro anni a venire e Keanu Reeves non immagina nemmeno di vestire i panni del Salvatore digitale...
"Johnny Mnemonic" anticipa il Neo che è in lui; tratto da un racconto del guru cyberpunk William Gibson, il film è un ottimo mix di azione e riflessione sul mondo che sarà.
I fratelli Wachowsky non hanno creato l'universo di Matrix dal nulla...
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=Uwl5MBzTCRQ
http://pad.mymovies.it/filmclub/2006/08/118/locandina.jpg
Nel 2000 esce uno dei più emozionanti film dedicati ai viaggi nel Tempo.
Con alla regia un serio professionista del genere come Gregory Hoblit (già regista di "Schegge di Paura", "Il Tocco del Male" e "Il caso Thomas Crawford"), Dennis Quaid e James Caviezel intepretano padre e figlio che, per un casuale fenomeno atmosferico, entrano in contatto a distanza di trent'anni dalla morte del genitore (Quaid): il figlio riuscirà a salvarlo e a cambiare la linea degli eventi?
Appassionante film che non distrae mai lo spettatore e che rende obbligatoria la visione.
Trailer: https://youtu.be/i6VQxn6HK_c
Ultime riflessioni per non inquinare troppo il thread (interessante in ogni caso):
Specifico solo che quando dico Lucie "rifiuta" il martirio intendo ovviamente in senso lato e in paragone ad Anna: lo stato di martire (così come spiega la vecchia) non è una scelta ma una condizione che solo in pochi raggiungono. Ho velocizzato il termine per comodità ma in effetti non era corretto.
Approvo gran parte della tua lettura su Lucie anche se ho l'impressione che sia troppo metafisica in alcuni punti ma in effetti devo rielaborare meglio il tutto e non è detto che non lo riveda ancora.
Poi ti dico che ho trovato lenta anche la prima parte (!) ovviamente in maniera minore tuttavia c'è una certa stanchezza nell'andare avanti nonstante la vendetta in atto. Ovviamente è dovuto in gran parte al progetto di Laugier però personalmente mi ha cacciato qualche sbadiglio forse dovuto anche al fatto che avevo già inquadrato molto dela situazione a dir la verità.
Riguardo a Laugier ha mostrato di sapere bene cosa vuole quindi mi ha incuriosito per vedere se altri suoi film (indipendentemente dal genere) sono dello stesso livello. Diciamo che ti può nominare tranqullamente suo ufficio stampa ;) .
Tornando al finale: concordo che portare in scena torture per cambiare il ritmo era un'operazione delicata e complessa. E che comunque non interessava al regista come ci ha dimostrato in tutto il film. La mia è una considerazione solamente relativa al risultato visivo e su quello che ha generato in me. Su come farlo meglio (ammesso che fosse stato possibile) onestamente non saprei dire.
Sulla passività di Anna non ero io tuttavia si può comprendere la psicologia della ragazza che vede il fallimento di una esperienza di vita passata insieme a Lucie, sopporta l'orrore della violenza di Lucie ma è davvero al limite della nausea. Ed in più all'improvviso si ritrova perduta nelle mani dei torturatori (capendo che Lucie aveva ragione e che lei non le aveva creduto fino in fondo) e in lei c'è sicuramente il meccanismo che attribuivo a laugier rispetto allo spettatore: immagina a cosa verrà sottoposta ed è abbastanza per farla reagire così. Personalmente non trovo la passività di Anna un contro senso, ho visto nella realtà atteggiamenti simili per molto meno.
Mi rimane sempre il dubbio del cambio di atteggiamento: le considerazioni che mi fai sono sensate però ho l'impressione che non sia quello che il regista voleva trasparisse. Anna sembra avere un accettazione che non è semplicemente trovare un metodo per finirla prima ed uscire (banalizzo i termini) piuttosto l'accettazione del ruolo di martire in senso mistico.
Avrei problemi ad accettare questa cosa se fosse così.
Finale in finale (sono un mattachione...): i punti A e B sono insindacabili, concordo.
Ma per il resto: cosa veda Anna non lo sappiamo ma ipotizzare vendetta o che non abbia visto nulla non mi pare corretto (Anna non pare neanche più ancorata a questa realtà di fatto). La mia impressione e che Anna veda realmente qualcosa (e Laugier per fortuna non commette l'errore di far vedere qualcosa tipo luci o esseri o cose strane, come in tutto il film ci fa intuire la cosa ed è la soluzione più intrigante) e la riferisce.
Le parole della vecchia al suo servitore hanno un tono molto chiaro a mio giudizio: ha sentito qualcosa che la sconvolge e che non può accettare serenamente. Non vedo rimorso o altro, vedo una sorta di disperazione.
Quindi decide di togliersi la vita. Ovviamente se la mia analisi fosse corretta il suicidio è un paradosso, se ho sbagliato il tutto potrebbe riacquistare senso.
In defintiva: non ti rinfaccero i ben 9,89 euro spesi! ;)
In defintiva: non ti rinfaccero i ben 9,89 euro spesi! ;)
:D.
Potremmo discutere all'infinito sul significato della parte finale e anche la mia terza ipotesi è solo una condizione matematica e nient'altro (solo per dire che ci potrebbe essere una terza via ma non è affatto detto che sia quella esatta).
Concordo sul fatto che Anna, nel finale, è più di la che di qua, ma il fatto stesso che trova la forza per riferire (anche se con un flebile filo di voce) vuol dire che la mente ha ancora un barlume di lucidità (e proprio per questo ho pensato alla terza ipotesi)...
Aldilà di tutto, comunque, abbiamo messo su una bella discussione.:cincin:
wow la discussione e' andata avanti un sacco :D
Le parti su Martyrs le ho saltate perche' prima o poi penso che cedero' e lo guardero' quindi voglio evitare gli spoiler.
Per quanto riguarda i film citati, alcuni non li ho ancora visti e li vorrei recuperare tra cui: Number 23, shuttle, panic room..
Tra quelli che ho visto, ho apprezzato molto: the 13th floor, 1408, now you see me e vorrei ben vedere Moon.
I primi tre sono bei film, ma penso che Moon sia proprio un altro livello, assolutamente un gioiellino, bella idea, ottimamente recitato, penso che non gli manchi nulla. Piu' che consigliato..
Invece non mi sono piaciuti per nulla AI e Stay Alive. Il primo e' ben confezionato, ma di una noia mortale...sono arrivata alla fine con somma fatica e mi ha lasciato pure ben poco.
Stay Alive era interessante per quanto riguarda l'idea, ma la realizzazione e' pessima: attori terribili, effetti speciali scadenti ed un finale che definirlo banalotto e' fargli un complimento. Per quanto mi riguarda bocciatissimo.
Tra film vecchiotti ce ne sono due che sono poco considerati e con valutazioni bassine, che pero' a me piacciono e hanno colpito subito.
Il primo e' Brainscan del 1994 con Edward Furlong.
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/thumb/5/54/Brainscan.jpg/220px-Brainscan.jpg
Un ragazzino appassionato di film horror e video games, compra un gioco in cui deve commettere degli omicidi che si riveleranno reali...
Non e' di certo un filmone, ma ricordo che mi aveva intrigato e la pellicola di per se' (anche se trasuda un po' anni 80) ha un buon ritmo.
l'altro e' Screamers film canadese del 1995
http://i.jeded.com/i/screamers.16001.jpg
Linko la trama da un'altro sito che non sono buona: http://www.comingsoon.it/film/screamers-urla-dallo-spazio/31745/scheda/
Molti lo ritengono un film di serie B, ma a me piacque molto sin dalla prima visione..un film di fantascienza interessante e comunque ben interpretato.
Qualche anno fa ho letto anche il racconto di Dick da cui e' tratta la storia, altrettanto bellino.
Invece non mi sono piaciuti per nulla AI e Stay Alive. Il primo e' ben confezionato, ma di una noia mortale...sono arrivata alla fine con somma fatica e mi ha lasciato pure ben poco.
Stay Alive era interessante per quanto riguarda l'idea, ma la realizzazione e' pessima: attori terribili, effetti speciali scadenti ed un finale che definirlo banalotto e' fargli un complimento. Per quanto mi riguarda bocciatissimo.
Su "Stay Alive" mi era sembrato di essere stato chiaro; film a basso budget con attori sconosciuti (non li ho nemmeno nominati) che pur basandosi su una tramma alquanto interessante non è esente da aspetti banali e già visti.
Su "A.I." mi spiace ma è un CAPOLAVORO senza alcun dubbio.
Rispetto il tuo giudizio ma, evidentemente, non sei proprio entrata in sintonia con la trama.
Nella mia vita pochissimi film mi hanno portato a piangere, davvero pochi (forse si contano sulle dita di una mano), e "A.I." è uno di questi.
Attori perfetti (Law credibile come non mai, Osment da Oscar senza se e senza ma), ambientazione affascinante e un concetto di Amore che travalica gli umani confini...
Il primo e' Brainscan del 1994 con Edward Furlong.
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/thumb/5/54/Brainscan.jpg/220px-Brainscan.jpg
Un ragazzino appassionato di film horror e video games, compra un gioco in cui deve commettere degli omicidi che si riveleranno reali...
Non e' di certo un filmone, ma ricordo che mi aveva intrigato e la pellicola di per se' (anche se trasuda un po' anni 80) ha un buon ritmo.
l'altro e' Screamers film canadese del 1995
http://i.jeded.com/i/screamers.16001.jpg
Linko la trama da un'altro sito che non sono buona: http://www.comingsoon.it/film/screamers-urla-dallo-spazio/31745/scheda/
Molti lo ritengono un film di serie B, ma a me piacque molto sin dalla prima visione..un film di fantascienza interessante e comunque ben interpretato.
Qualche anno fa ho letto anche il racconto di Dick da cui e' tratta la storia, altrettanto bellino.
Screamers non l'ho conosco ma il trailer mi ha ricordato palesemente "Tremors" mentre Brainscan lo devo recuperare...
Su "Stay Alive" mi era sembrato di essere stato chiaro; film a basso budget con attori sconosciuti (non li ho nemmeno nominati) che pur basandosi su una tramma alquanto interessante non è esente da aspetti banali e già visti.
Non ho scritto il mio parere per metterlo in contrapposizione al tuo, mi spiace se l'hai presa in questo modo.
E' solo che forse lo metterei addirittura nel thread "risparmiamoci due ore di vita" ci sono prodotti a basso budget decisamente piu' carucci, secondo me.
Su "A.I." mi spiace ma è un CAPOLAVORO senza alcun dubbio.
Rispetto il tuo giudizio ma, evidentemente, non sei proprio entrata in sintonia con la trama.
Nella mia vita pochissimi film mi hanno portato a piangere, davvero pochi (forse si contano sulle dita di una mano), e "A.I." è uno di questi.
Attori perfetti (Law credibile come non mai, Osment da Oscar senza se e senza ma), ambientazione affascinante e un concetto di Amore che travalica gli umani confini...
Non sono per niente entrata in sintonia con il film, hai ragione....e' molto ben confezionato, sia per quanto riguarda regia e attori, ma nel complesso l'ho trovato veramente pesante e noioso, la tematica intelligenza artificiale e l'eventuale "umanizzazione" e' trattata molto meglio in altri contesti (sia cinematografici, che letterari) per quanto mi riguarda.
Tremors e Screamers...uhmmm...forse vagamente l'ambientazione desertica, ma la trama non ha molto in comune..
Non ho scritto il mio parere per metterlo in contrapposizione al tuo, mi spiace se l'hai presa in questo modo.
E' solo che forse lo metterei addirittura nel thread "risparmiamoci due ore di vita" ci sono prodotti a basso budget decisamente piu' carucci, secondo me.
:D No, non vorrei creare equivoci.
Ho risposto in quel modo solo per fare intendere a tutti (non solo a te) che quando valuto un film in modo negativo lo dico apertamente, proprio per evitare di creare inopportune aspettative.
Tutto qua, non c'è alcuna contrapposizione (ognuno può esprimere il proprio giudizio in assoluta libertà) :).
Non sono per niente entrata in sintonia con il film, hai ragione....e' molto ben confezionato, sia per quanto riguarda regia e attori, ma nel complesso l'ho trovato veramente pesante e noioso, la tematica intelligenza artificiale e l'eventuale "umanizzazione" e' trattata molto meglio in altri contesti (sia cinematografici, che letterari) per quanto mi riguarda.
Mah, che io ricordi, non c'è un film che tratta l'Intelligenza Artificiale allo stesso livello qualitativo di A.I. ma, magari mi sbaglio (dal punto di vista letterario invece alzo le mani perché non conosco a fondo quel mondo artistico) :rolleyes: .
Tremors e Screamers...uhmmm...forse vagamente l'ambientazione desertica, ma la trama non ha molto in comune..
Più che altro sono gli esseri striscianti sottoterra che me lo ha fatto ritornare alla mente...:D
Er Monnezza
20-07-2015, 22:34
bellissimo Screamers
parlando di film horror invece, uno dei più inquietanti che mi sia capitato di vedere è Il Signore del Male, di John Carpenter
http://www.locandinebest.net/imgk/Il_signore_del_male_1988.jpg
tra i migliori possiamo citare anche la trilogia di Poltergeist, che avevo visto la prima volta da ragazzino (non dormendoci per giorni :D )
Mah, che io ricordi, non c'è un film che tratta l'Intelligenza Artificiale allo stesso livello qualitativo di A.I. ma, magari mi sbaglio (dal punto di vista letterario invece alzo le mani perché non conosco a fondo quel mondo artistico) :rolleyes: .
Titoli che mi sono piaciuti che trattano la tematica ( in modo molto diverso): Ghost in the shell (ma e' animazione), Her (anche se lei non e' visibile) e, ovviamente, Blade Runner...
Comunque ribadisco per l'ennesima volta che e' un problema tutto mio: non e' un film che oso definire brutto, ma solo che proprio non mi e' piaciuto. :stordita:
Per quanto riguarda il mondo letterario, gia' solo tra Asimov e Dick c'e' molto materiale...ma mi sento di citare anche Brown, Matheson e tanti altri...
Mah, che io ricordi, non c'è un film che tratta l'Intelligenza Artificiale allo stesso livello qualitativo di A.I.
A.I. è un piangi-piangi infinito...se vuoi qualcosa di serio sull'intelligenza artificiale c'è Ex Machina ( è del 2015 quindi non è un crimine non conoscerlo )
Titoli che mi sono piaciuti che trattano la tematica ( in modo molto diverso): Ghost in the shell (ma e' animazione), Her (anche se lei non e' visibile) e, ovviamente, Blade Runner...
Comunque ribadisco per l'ennesima volta che e' un problema tutto mio: non e' un film che oso definire brutto, ma solo che proprio non mi e' piaciuto. :stordita:
Si, certamente "Blade Runner" tratta di questo tema e chissà perché non l'avevo preso in considerazione, chiedo venia!:muro:
Per il resto de gustibus...;)
A.I. è un piangi-piangi infinito...se vuoi qualcosa di serio sull'intelligenza artificiale c'è Ex Machina ( è del 2015 quindi non è un crimine non conoscerlo )
Farò in modo di vedere "Ex-Machina" quando uscirà in BD :).
Definire però "A.I." una sorta di melodramma mi sembra fuori luogo; la problematica "artificiale" affrontata da Spielberg è unica: domandiamoci se il ruolo di David invece di essere interpretato da un ragazzino fosse stato affidato ad un adulto, avremmo pianto così tanto?
Ci sono stati tanti film che hanno trattato questo tema ma sono davvero pochissimi quelli che lo hanno fatto da un punto di vista infantile.
In "Blade Runner", per esempio, le storie di Deckard, di Rachel e di Batty hanno molti punti in comune (uno per tutti la mancanza di un vero e proprio passato, di una vera e propria adolescenza, di un essere stati bambini e aver provato i primi stadi della vita umana).
In "A.I." siamo praticamente all'opposto: David maledice (in senso figurato) il suo essere immortale (in confronto alla brevità della vita umana della "madre") al contrario della "vita a scadenza" del Batty di "Blade Runner" che capisce che il suo momento è arrivato e non può farci nulla se non rassegnarsi e attendere la "morte".
Sono "intelligenze artificiali" che vivono il loro stato in maniera assolutamente differente: David ama la vita ma soprattutto ama l'essere umano in quanto suo creatore, Batty nutre lo stesso sentimento ma è accecato dalla rabbia e dall'odio per aver scoperto che la sua esistenza è breve, troppo breve anche in rapporto a quella umana, Rachel vive con sofferenza la mancanza di ricordi relativi alla propria adolescenza e Deckard, beh, quest'ultimo potrebbe essere un replicante senza esserne cosciente.
David invece non ha di questi traumi interiori: è cosciente di essere un robot e desidera fortemente diventare umano (al contrario di Batty che pur volendo rimanere replicante voleva che la durata della sua vita fosse infinita o, quantomeno, superiore a quella dell'essere umano in quanto egli stesso si riteneva un essere superiore) e addirittura si comporta all'opposto di Batty decidendo di suicidarsi quando si rende conto che niente e nessuno potranno farlo diventare umano.
Il modo in cui la A.I. viene trattata da Spielberg io non l'ho intravista in nessun film e per tale motivo lo considero uno dei capolavori massimi del regista americano.
A.I. è un piangi-piangi infinito...se vuoi qualcosa di serio sull'intelligenza artificiale c'è Ex Machina ( è del 2015 quindi non è un crimine non conoscerlo )
Visto, carino ma a mio modo di vedere non si esce da un modello stereotipato quando purtroppo si parla di relazioni AI-uomo. Invece A.I. non l'ho visto, cercherò di rimediare.
Farò in modo di vedere "Ex-Machina" quando uscirà in BD :).
Il modo in cui la A.I. viene trattata da Spielberg io non l'ho intravista in nessun film e per tale motivo lo considero uno dei capolavori massimi del regista americano.
Ex-machina ti piacerà SICURAMENTE. Guardatelo al cinema.
Su AI sono d' accordo, soprattutto sull' originalità (è tratto da un romanzo però !). Ma non paragonarlo a blade runner. AI è una favola, più un mago di Oz che un Pinocchio, pensata per emozionare e costruita intorno al lieto fine classico e non ad una trama razionale.
L' unica cosa che mi è dispiaciuta tuttavia, è il rapporto umano-ia che viene messo da parte quasi subito, viene ripreso solo col "flesh fair" e l' incontro successivo con il prof.; il resto è solo un interazione Joe-David fino alla fine del film e il racconto delle loro avventure fin troppo incredibili.(vedi elicottero :stordita: )
Parlando della trama mi chiedo cosa fosse successo se David avesse aspettato il prof Hobby(o come si chiamava) nel laboratorio ... sarebbe stata la scelta più logica e probabilmente l' avrebbero riaccettato in famiglia.
Come film strappa lacrime fa il suo dovere, ma c' è di meglio: l' uomo bicentenario e up! (non è un film di fantascienza sulle ia ma è troppo bello per non citarlo). Il tema della vecchiaia e della morte è più coinvolgente insomma.
magnusll
22-07-2015, 11:47
Titoli che mi sono piaciuti che trattano la tematica ( in modo molto diverso): Ghost in the shell (ma e' animazione)
Perdonatemi il breve OT.
Se non l' hai visto e ti piace il genere, consiglio senza riserve Ghost in the Shell: Standalone Complex.
E' una serie e non un film (due stagioni piu' un film "conclusivo", per cosi' dire) e quindi richiede molto piu' tempo per la visione, ma per quel che mi riguarda la qualita' e' nettamente superiore ai 2 film di animazione. Sara' anche che avendo piu' tempo riesce a sviscerare meglio i temi che affronta, ma dal mio punto di vista non c'e' proprio paragone.
Ex-machina ti piacerà SICURAMENTE. Guardatelo al cinema.
Non ho tanto tempo libero ma l'ho già segnato come potenziale acquisto :).
Su AI sono d' accordo, soprattutto sull' originalità (è tratto da un romanzo però !). Ma non paragonarlo a blade runner.
Anche Blade Runner si basa su un romanzo.;)
AI è una favola, più un mago di Oz che un Pinocchio, pensata per emozionare e costruita intorno al lieto fine classico e non ad una trama razionale.
L' unica cosa che mi è dispiaciuta tuttavia, è il rapporto umano-ia che viene messo da parte quasi subito, viene ripreso solo col "flesh fair" e l' incontro successivo con il prof.; il resto è solo un interazione Joe-David fino alla fine del film e il racconto delle loro avventure fin troppo incredibili.(vedi elicottero :stordita: )
E' proprio questo il bello di A.I.!!!
Non si tratta di sviscerare il rapporto Robot-Uomo ma di immaginare un modo plausibile di come un robot possa sviluppare l'istinto o, ancora meglio, l'ATTITUDINE, a diventare umano!!!
Spielberg non si è posto seriamente il rapporto uomo-macchina (paradossalmente Kubrick fu uno dei primi a farlo e HAL9000 è lì a rappresentare questo tentativo) ma analizzato un aspetto differente (che non è neanche lontanamente sfiorato da Blade Runner): un computer (perchè tale è David) può simulare delle emozioni umane? Può provare "amore" verso il prossimo? Può provare paura, timore, delusione? Può, soprattutto, MERAVIGLIARSI???
Queste sono alcune delle domande a cui "A.I." cerca di rispondere e lo fa utilizzando i sentimenti, le emozioni, il tutto nel tipico stile spielbergheriano.
Anche il rapporto uomo-alieni (Incontri Ravvicinati e E.T.) era una relazione comandata dai sentimenti e dalle emozioni umane e non per questo non si raggiungono vette inaccessibili a tanti altri film...
Parlando della trama mi chiedo cosa fosse successo se David avesse aspettato il prof Hobby(o come si chiamava) nel laboratorio ... sarebbe stata la scelta più logica e probabilmente l' avrebbero riaccettato in famiglia.
Mah, forse David reagisce come un robot o, forse, come molti esseri umani...
Come film strappa lacrime fa il suo dovere, ma c' è di meglio: l' uomo bicentenario e up! (non è un film di fantascienza sulle ia ma è troppo bello per non citarlo). Il tema della vecchiaia e della morte è più coinvolgente insomma.
Beh, se "A.I." è un piangi-piangi allora "L'Uomo Bicentenario" cos'è?:D
Per quanto riguarda "Up!" potrei scrivere un romanzo (beh, adesso sto esagerando :D) ma non tanto per quello che scrivi tu quanto ad una feroce critica che ho sempre fatto alla Pixar (proprio per questo film)...:muro:
Perdonatemi il breve OT.
Se non l' hai visto e ti piace il genere, consiglio senza riserve Ghost in the Shell: Standalone Complex.
E' una serie e non un film (due stagioni piu' un film "conclusivo", per cosi' dire) e quindi richiede molto piu' tempo per la visione, ma per quel che mi riguarda la qualita' e' nettamente superiore ai 2 film di animazione. Sara' anche che avendo piu' tempo riesce a sviscerare meglio i temi che affronta, ma dal mio punto di vista non c'e' proprio paragone.
Grazie del consiglio, intanto me lo segno, appena avro' tempo me la cerco :)
un computer (perchè tale è David) può simulare delle emozioni umane? Può provare "amore" verso il prossimo? Può provare paura, timore, delusione? Può, soprattutto, MERAVIGLIARSI???
mi riguardo DARYL e poi rispondo :fagiano:
mi riguardo DARYL e poi rispondo :fagiano:
Cosa sei andato a scovare :D :D :D!
Certo che paragonare "A.I." a "D.A.R.Y.L" è come paragonare il Parmiggiano al parmesan!:D :D :D
Adesso spero che qualcuno non se ne esca con "Corto Circuito" o roba simile altrimenti è meglio che smetta di parlare di "A.I." (per mancato rispetto).
Come da titolo esattamente il meglio della fantascienza, horror e thriller in circolazione. (http://www.maximumfilm.it/)
Titoli che mi sono piaciuti che trattano la tematica ( in modo molto diverso): Ghost in the shell (ma e' animazione), Her (anche se lei non e' visibile) e, ovviamente, Blade Runner...
Comunque ribadisco per l'ennesima volta che e' un problema tutto mio: non e' un film che oso definire brutto, ma solo che proprio non mi e' piaciuto. :stordita:
Per quanto riguarda il mondo letterario, gia' solo tra Asimov e Dick c'e' molto materiale...ma mi sento di citare anche Brown, Matheson e tanti altri...
Sarà sicuramente colpa del fatto che non ho letto il romanzo, ma non ho mai capito di preciso la natura dei replicanti in Blade Runner e non avevo mai pensato alla questione dell'intelligenza artificiale... ho sempre avuto il dubbio che fossero esseri biologici, creati e usati come strumenti ma comunque non "artificiali" come si intende comunemente e in quel caso non la considererei intelligenza artificiale... comunque bellissimo come film veramente!
Il signore del male l'ho visto una volta, non mi ha preso e non l'ho apprezzato molto... boh... di sicuro dipende molto anche dai gusti personali io pendo più dalla parte Seme della follia anche se so che Carpenter ha fatto molti più film di questo tipo...
Riprendo il mio thread che ho, colpevolmente, abbandonato causa molteplici impegni.
Oggi segnalo 4 film che ho visto la settimana scorsa, uno differente dall'altro anche se, uno in particolare, non ha proprio nulla a che vedere con i 3 generi menzionati nel titolo.
http://www.movieforkids.it/wp-content/gallery/tomorrowland-poster/tomorrowland-poster-italiano.jpg
Partiamo da "Tomorrow Land" (2015), un film di Brad Bird, talentuoso regista americano autore di opere come "Il Gigante di Ferro", "Gli Incredibili" e il Capolavoro "Ratatouille".
"Tomorrow Land", prodotto dalla Disney, non è un vero e proprio film di fantascienza bensì una avventura fantastica.
Interpretato da George Clooney (che è il co-protagonista), Britt Robertson e una strepitosa Rafgfey Cassidy, il film affronta tematiche importanti e di ampio respiro che esulano dai classici film per ragazzi tipici della Disney.
Con un più che equilibrato miscuglio tra azione e effetti speciali, il film si svolge tra due realtà: il mondo attuale, moderno, dove ormai si è persa ogni speranza e voglia di lottare per una società migliore e una realtà ideale, quasi perfetta, dove vengono rispettate le libertà individuali e dove esiste la più trasparente democrazia.
A me è piaciuto molto e, per certi versi, mi ha fatto ritornare bambino.
https://youtu.be/YnB9__lltKM
http://pad.mymovies.it/filmclub/2013/10/195/locandina.jpg
"Fury" (2014) è un film di guerra (e quindi decisamente fuori posto :D in questo contesto) diretto da David Ayer con protagonista Brad Pitt coadiuvato da Shia LaBeouf.
Il film narra la storia dell'equipaggio di un carro armato americano soprannominato "Fury" nel momento in cui gli Alleati avanzano all'interno della Germania per le ultime e definitive settimane di Hitler prima del collasso del sistema nazista.
Ottima l'interpretazione di Pitt e convincente quella di Lebeouf (decisamente su un altro livello rispetto a Trasformers:D), il film non annoia mai e rende, con grande credibilità, la vita dei carristi e gli orrori di una guerra che, proprio in quelle ultime settimane, diventava grottesca e del tutto illogica.
Gran bel film di genere, decisamente spettacolare, che ho visto con molto piacere.
https://youtu.be/BIXjvrWA0Yo
http://www.scannain.com/media/monsters-poster-australia.jpg
"Monsters" (2010), diretto da Gareth Edwards (che, quattro anni dopo, filmerà l'ottimo "Godzilla") è un film fantascientifico interpretato da due attori (marito e moglie nella vita reale) alquanto sconosciuti come Scot McNairy e la bellissima Whitney Able.
Il film si svolge in Messico, ai giorni nostri, dove a seguito della caduta di una sonda spaziale di ritorno dalla missione Nasa (per scoprire nuove forme di vita all'interno del Sistema Solare), le spore e batteri alieni in essa contenuti, si diffondono per centinaia di chilometri infettando una vasta area che viene sottoposta a quarantena (nessuno può entrare ed uscire).
Nel corso delle settimane, le primitive forme di vita aliene nascono, crescono e iniziano a riprodursi; si tratta di enormi polpi (almeno la loro forma li ricorda spudoratamente), alti decine di metri che iniziano ad attaccare la popolazione locale.
In questo stato di cose, Andrew è un fotoreporter che viene ingaggiato da un editore con il preciso scopo di trovare e riportare a casa Samantha, la figlia del suo capo.
Il prologo del film inizia in stile mockumentary dato che assistiamo alla scena di una pattuglia dell'esercito americano che di notte, all'improvviso, subisce una esplosione che capovolge il veicolo; non ci vuole molto a capire che il responsabile è un enorme polpo distante poche decine di metri dal convoglio che li sta attaccando.
Nel frattempo un civile si avvicina ai soldati e chiede loro aiuto per se e per la donna che tiene in braccio...
E' un film che procede in maniera distesa, dove l'azione è veramente ridotta all'essenziale (anche meno) ma dove la tensione e il mistero rimangono sempre costanti per tutta la durata della pellicola.
Non è un film indimenticabile ma ha avuto il pregio di mettere in evidenza le capacità di Edwards.
https://youtu.be/QmR-l3y_coo
http://th.cineblog.it/0lAfv3xrRLc_GgetpWToMRqO_ck=/fit-in/655xorig/http://media.cineblog.it/e/ene/enemy-prima-locandina-del-thriller-con-jake-gyllenhaal/th/enemy-primo-trailer-e-locandina-del-thriller-con-jake-gyllenhaal.jpg
"Enemy" (2013), film del regista canadese Denis Villeneuve che, nello stesso anno, firma anche lo strepitoso "Prisoners".
Interpretato da Jake Gyllenhall (come sempre perfetto e inappuntabile), il film vanta anche la partecipazione di Isabella Rossellini (che interpreta la madre di Gyllenhall).
Il film è uno dei più controversi e criptici lavori del Cinema e le interpretazioni, a visione terminata, si sprecheranno.
Se amate alla follia i film difficili da comprendere allora "Enemy" farà al caso vostro.
Dotato, probabilmente, del più sorprendente e scioccante finale che un film abbia mai avuto (non parlo di colpo di scena, perché non ce ne, ma di vero e propria sequenza finale della durata di pochi secondi), il film è un thriller psicologico dove Gyllenhall interpreta due personaggi.
Non vi svelo la trama (anche perché il film è abbastanza corto e raggiunge a malapena i 90 minuti) ma dovete guardarlo almeno una volta nella Vita e poi ne potremo discutere.
https://youtu.be/FJuaAWrgoUY
"Enemy"
...
Dotato, probabilmente, del più sorprendente e scioccante finale che un film abbia mai avuto
bellissimo film, e ulteriore conferma per JG... ma l'hanno mai distribuito in italia??
Segnato "Enemy" e concordo su "Tomorrowland" aggiungendo: i film puramente Disney al di là del tono fiabesco racchiudono sempre una certa dose di durezza e messaggi micidiali rivolti più agli adulti che ai bambini. C' quella dose piccolissima di pura cattiveria che li rendono irresistibili.
bellissimo film, e ulteriore conferma per JG... ma l'hanno mai distribuito in italia??
No, io l'ho visto con i sottotitoli.:)
Segnato "Enemy" e concordo su "Tomorrowland" aggiungendo: i film puramente Disney al di là del tono fiabesco racchiudono sempre una certa dose di durezza e messaggi micidiali rivolti più agli adulti che ai bambini. C' quella dose piccolissima di pura cattiveria che li rendono irresistibili.
Concordo.
In Tomorrowland c'è una aperta critica al mondo moderno ma questa non sfocia nel tradizionale "gli adulti hanno smesso di sognare mentre i ragazzini no" ma va ben oltre.:)
Stormblast
08-01-2016, 09:56
ho iniziato a vedere Tomorrowland aspettandomi (non so bene neanche io perchè) tutt'altra cosa. Dopo 20 minuti di visione, trovandomi davanti quello che realmente è, preso dallo sconforto ho spento.... :stordita:
Peccato perché è una bella avventura che scorre via senza intoppi. :)
Probabilmente ti attendevi tutt'altro genere di film.
da Tomorrowland non mi aspettavo nulla...ma l'ho mollato pure io dopo una ventina minuti :boh:
da Tomorrowland non mi aspettavo nulla...ma l'ho mollato pure io dopo una ventina minuti :boh:
De gustibus :D.
Encounter
08-01-2016, 14:13
Consiglio, per chi ha amato il libro, di vedere Dune Redux 2012, un fan edit con quasi 1 ora in più di materiale rispetto alla versione teatrale + materiale recuperato dai tagli con un montaggio migliore rispetto all'originale.
Di recente ho visto "Ex machina" (notevole).
Automata (film con parecchie citazioni di altri film tra cui sicuramente blade runner ma con un suo senso e sicuramente molto valido).
Encounter
08-01-2016, 14:16
Aggiungo "Europa Report" mentre mi ha lasciato perplesso "Apollo 18"
Aggiungo "Europa Report" mentre mi ha lasciato perplesso "Apollo 18"
Di "Europa Report" ne ho già parlato qui (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=42670848&postcount=66). :)
Film horror fantascientifici con alieni cattivi (http://www.maximumfilm.it/2014/11/film-horror-con-gli-alieni.html).
Film di fantascienza con alieni (http://www.maximumfilm.it/2015/03/film-di-fantascienza-con-alieni-e.html) dagli anni 50 a oggi. 100 titoli con trailer, trama e foto.
Film di fantascienza italiani (http://www.maximumfilm.it/2015/03/i-migliori-film-di-fantascienza.html) dagli anni 40 a oggi.
Bello bello Tomorrowland. Come avete fatto ad addormentarvi ? :D
La bambina è la vera protagonista, carinissima e inquietante già dalle prime scene :sofico:
Bravissima l' attrice, una eccezionale prova di recitazione.
Per me il suo personaggio fa il 99% del film.
Sono un po' più indeciso sul valore aggiunto da Clooney; lui è bravo, ma forse troppo famoso e ingombrante per il tipo di film.
Mi fa strano vederlo "perdere" i confronti dialettici con la bambina e la ragazza.
Hugh Laurie invece ci sta bene.
La storia è buona, ma segue il copione dei film Disney senza discostarsi troppo.
E' un film per adulti che riesce a tirare fuori il bambino facilmente impressionabile che è rimasto latente anche nello spettatore più critico.
Non nascondo di aver mantenuto un sorriso meravigliato per quasi tutta la durata del film.
Purtroppo, come nella maggior parte dei copioni, ci sarebbero un bel po' di cose che non tornano o stonano, sia nelle premesse che nel modo in cui si sviluppa la storia, ma per fortuna riescono a passare in secondo piano e non rovinano la visione.
Caro Avatar0, sono contento che il film ti sia piaciuto.
Come avevo scritto la Cassidy è strepitosa e, in effetti, concordo con te sul ruolo di Clooney: troppo serioso per questo tipo di film. :)
Quali sarebbero le cose che non ti tornano?
http://www.everyeye.it/public/immagini/13012015/kingsman-secret-service_notizia.jpg
"Kingsman: The Secret Service" (2014) è un film diretto dall'inglese Matthew Vaughn (già regista di "X-Men: l'inizio").
Il film è ricco di attori noti, da un perfetto Colin Firth (un agente segreto inglese che più inglese non si può, neanche 007 :D) ad un ottimo Mark Strong (visto in tantissimi film di successo), da un sorprendente esordiente come Taron Egerton (sostanzialmente nel ruolo del giovane protagonista) a Samuel L. Jackson (scanzonato e fuori dagli schemi come non mai), da Michael Caine (il Capo dei Kingsman) fino ad arrivare ad un breve ruolo di Mark Hamill, già proprio così, il celeberrimo Jedi Luke.
Il film è tratto da un fumetto della Millarworld (dio cui fanno già parte i dimenticabili Kick-Ass e seguito) dal titolo "The Secret Service".
Trattasi di un film con un dichiarato e palese stile fumettistico; pur trattando di agenti segreti e cattivi che vogliono distruggere l'umanità, il tutto è decisamente ben distante dalle atmosfere seriose di James Bond e dei film di spionaggio in genere.
C'è molta azione ma c'è ancor di più tanto humor inglese che non è mai fuori luogo ma anzi calza a pennello con le atmosfere del film.
La trama è piuttosto semplice: i Kingsman sono un servizio segreto inglese che sta ben al di sopra dall'essere al servizio di Sua Maestà la Regina. Sono gli agenti più segreti tra le spie e in occasione di una missione uno di essi muori.
Colin Firth (capo di quella missione) si ritiene colpevole della morte del suo collega e decide di recarsi di persona a casa della moglie per metterla a corrente della notizia e, contestualmente, darle una medaglia al valore per tutto quello che il marito ha fatto nella sua carriera.
Ovviamente non ci saranno funerali e la notizia non sarà resa pubblica; aggiunge anche che dietro alla medaglia c'è un numero di telefono che potrà chiamare in qualsiasi momento nel caso in cui abbia bisogno di aiuto.
La donna non sa che farsene dell'onoreficenza e allora Firth decide di metterla al collo del figlio maggiore del defunto collega in modo tale che gli possa servire come memoria, nella vita, del valore di suo padre.
A distanza di alcuni anni la situazione della famiglia del defunto collega è naufragata: la moglie è costretta, dalle ristrettezze economiche, a mettersi insieme ad un uomo violento e piccolo boss del quartiere mentre Egerton è diventato un teppistello scavezzacollo disoccupato.
Non ci vuole molto affinché egli si metta nei guai con la Giustizia e finisca in prigione ed è in quel momento che si ricorda di quel numero di telefono sul rovescio della medaglia...
Il film, se preso come un fumetto, è pieno zeppo di strepitose scene d'azione e credo valga la visione.
Nel 2017 è previsto il sequel ma il film ha comunque una sua conclusione.
https://youtu.be/qJ0rDbbkjZc
Anche questo visto un pò di tempo fa e dico che mi è piaicuto un sacco. Non sapevo bene cosa aspettarmi e il film mi ha sorpreso: con un taglio stilistico apparentemente alla vecchia maniera dei 007 ma mai noioso e scontato, nè banalmente buono. A mio parere anche se non lo si considera come un fumetto resta davvero un gran bel film, anche io lo consiglio decisamente.
Anche questo visto un pò di tempo fa e dico che mi è piaicuto un sacco. Non sapevo bene cosa aspettarmi e il film mi ha sorpreso: con un taglio stilistico apparentemente alla vecchia maniera dei 007 ma mai noioso e scontato, nè banalmente buono. A mio parere anche se non lo si considera come un fumetto resta davvero un gran bel film, anche io lo consiglio decisamente.
:cincin:
Encounter
09-01-2016, 18:30
Si ma è. OT di brutto, cosa c'entra in questo thread?
Debbo cambiare il titolo del thread.
Alla larga potrebbe essere un thriller fantascientifico... insomma i gadget e le capacità fisiche sono d fantascienza :stordita:
Molto bello Kingsman :cool:
Caro Avatar0, sono contento che il film ti sia piaciuto.
Come avevo scritto la Cassidy è strepitosa e, in effetti, concordo con te sul ruolo di Clooney: troppo serioso per questo tipo di film. :)
Quali sarebbero le cose che non ti tornano?
Che i cattivi/nemici non hanno senso di esistere, se non per seguire il canone dei film Disney e usarli come scusa per inserire un po' d' azione.
A cosa servono i robot che se ne vanno in giro a polverizzare gli umani ? A che pro ?
L' intento iniziale per cui ha costruito la trasmittente era sensibilizzare la popolazione della Terra a rendersi conto di che fine avrebbe fatto il pianeta, sperando così che avrebbero potuto porvi rimedio.
L' idea sortisce l' effetto opposto, ma da quello che si dice nel film, David ha cercato, senza successo, di far diminuire la probabilità della catastrofe.
Perché arrendersi ed esiliare Frank ? Perché non reclutare più nessuno ad aiutare ? Perché decidere di tagliare i legami con la Terra ?
Mi pare un po' debole la motivazione che gli esseri umani hanno gettato la spugna troppo facilmente e quindi non meritano di essere salvati...
La situazione nel mondo parallelo sembra peggiorata parecchio nel corso degli anni e non ha mai raggiunto i fasti della pubblicità di 10 anni prima ( il posto è decaduto in meno di 10 anni quindi).
Non reclutando più nessuno ad aiutare ti sei dato la zappa sui piedi praticamente.
A posteriori, salvo la reazione di David quando Casey si presenta con l' idea che per salvare la Terra avrebbero potuto far migrare gli abitanti nel loro mondo parallelo :asd:
Non avevo prestato attenzione quando ho visto il film l' altro giorno, ma riguardando alcune scene, sembra che il finale sia tutt'altro che lieto.
Alla fine/all' inizio del film si vede il countdown che è rallentato di soli 5 giorni, quindi la disattivazione della macchina non ha cambiato molto il destino del mondo. Gli son rimasti 2 soli mesi per inventarsi una soluzione, percui dubito che riusciranno a far qualcosa in così poco tempo. :D
Che i cattivi/nemici non hanno senso di esistere, se non per seguire il canone dei film Disney e usarli come scusa per inserire un po' d' azione.
[SPOILER]A cosa servono i robot che se ne vanno in giro a polverizzare gli umani ? A che pro ?
Premesso che dovrei rivedermi il film per essere certo di quello che scrivo ma, da quel che ricordo le cose stanno in questo modo:
I robot non vanno in giro ad uccidere gli umani ma sono nella nostra realtà per uno scopo ben preciso (sono programmati da David): cercare e appropriarsi di tutte le spillette e, sopratutto, distruggere Athena.
David è l'alter-ego di Frank: quest'ultimo nutre ancora un barlume di fiducia che l'Umanità possa modificare il proprio destino mentre David è certo che niente e nessuno possa cambiare lo stato delle cose.
Con il passare del tempo queste due visioni saranno divenute inconciliabili ed è così che David esilia Frank sbattendolo fuori da Tomorrowland.
Egli decide di tagliare il legame con la nostra realtà perché è convinto di essere al sicuro, di vivere una realtà idilliaca che mai nessuno potrà scalfire e mutare.
Tomorroland, con il passare del Tempo, dimostra invece di stare degradando vistosamente e ciò è dovuto al fatto che il mondo può cambiare con il contributo di tutti (e più sono e meglio è) e non solo con l'opera di pochi eletti (come David, Frank e pochi altri).
David questo lo intuisce ma non vuole ritornare alla triste e deprimente realtà terrestre, egli pensa che sia sempre meglio una Tomorrowland degradata che non una Terra senza nessun futuro e per questo vede Casey e Frank come pericolose minacce da cui sbarazzarsi il più presto possibile.
Per quanto riguarda il countdown dovrei rivedere la scena ma, ad ogni modo, credo sia evidente quale sia il risultato che hanno conseguito Casey e Frank: permettere a molte più persone di entrare a far parte di Tomorrowland; alla fine qui iniziali 5 giorni in più potrebbero aumentare e divenire 5 mesi, 5 anni o anche di più, tutto dipende dall'Uomo.
Encounter
10-01-2016, 22:19
Alla larga potrebbe essere un thriller fantascientifico... insomma i gadget e le capacità fisiche sono d fantascienza :stordita:
Se questo è il livello abbandono il thread
I robot non vanno in giro ad uccidere gli umani ma sono nella nostra realtà per uno scopo ben preciso (sono programmati da David): cercare e appropriarsi di tutte le spillette e, sopratutto, distruggere Athena.
Era una domanda retorica eh ! :fagiano:
Chiaro.
Ma perché iniziare la caccia all' uomo/donna/bambina ? :stordita: Ormai i reclutatori sono storia, le spille anche, e l' unico modo per tornare in TL è aprire in 2 la tour eiffel....
Accanirsi su tre sfigati a 2 mesi dalla fine del mondo, mandando robot a fare casino sulla Terra pur di ucciderli mi pare fuori di testa.
Questo anche ammesso che David sia diventato un despota e abbia accettato l' autodistruzione dell' umanità. (il che fa a cazzotti con la visione di società sviluppata e democratica mostrata nel promo)
Non mi è piaciuta la deriva David-centrica che ha subito TL. L' ho trovata troppo banale. La classica roccaforte nemica da espugnare.
Tomorroland, con il passare del Tempo, dimostra invece di stare degradando vistosamente e ciò è dovuto al fatto che il mondo può cambiare con il contributo di tutti (e più sono e meglio è) e non solo con l'opera di pochi eletti (come David, Frank e pochi altri).
David questo lo intuisce ma non vuole ritornare alla triste e deprimente realtà terrestre, egli pensa che sia sempre meglio una Tomorrowland degradata che non una Terra senza nessun futuro e per questo vede Casey e Frank come pericolose minacce da cui sbarazzarsi il più presto possibile.
L' intenzione di tornare prima o poi sulla Terra non c' è mai stata a mio avviso. TL già nel 64' era una società moderna, sviluppata e autonoma.
Era ormai andata ben oltre il raduno di menti brillanti per progettare un futuro migliore, percui era stata concepita un tempo la realtà alternativa.
Se invece intendi la riproduzione della società terrestre anche in TL allora hai ragione, però in TL alla fine del film non fanno certo entrare tutti, ma solo quelli più ottimisti,volenterosi e dotati di notevole talento (latente o meno). Resterà una società ideale pur non avendo solo scienziati/inventori.
Chiaro.
Ma perché iniziare la caccia all' uomo/donna/bambina ? :stordita: Ormai i reclutatori sono storia, le spille anche, e l' unico modo per tornare in TL è aprire in 2 la tour eiffel....
Beh, però Athena è sempre presente, non è storia e poi sei davvero convinto che per andare a Tomorrowland è necessario usare solamente la Torre Eiffel?
In sostanza Athena è arrivata sulla Terra usando quest'ultima?
La stessa Casey arriva a TL solo con la spilletta in suo possesso che però ha solo 2 minuti di autonomia, magari quella di Athena durava una settimana...
Non mi è piaciuta la deriva David-centrica che ha subito TL. L' ho trovata troppo banale. La classica roccaforte nemica da espugnare.
Probabilmente hai ragione, questo è l'unico punto debole della trama. :)
L' intenzione di tornare prima o poi sulla Terra non c' è mai stata a mio avviso. TL già nel 64' era una società moderna, sviluppata e autonoma.
Era ormai andata ben oltre il raduno di menti brillanti per progettare un futuro migliore, per cui era stata concepita un tempo la realtà alternativa.
Si ma se ricordi bene nel '64 David sminuisce il piccolo Frank (non lo ritiene un "meritevole") mentre Athena intuisce le sue enormi potenzialità.
In sostanza già a quel tempo David dimostra di essere egocentrico e assolutista mentre Athena, paradossalmente, ha una mentalità più ampia e libera.
...però in TL alla fine del film non fanno certo entrare tutti, ma solo quelli più ottimisti, volenterosi e dotati di notevole talento (latente o meno). Resterà una società ideale pur non avendo solo scienziati/inventori.
Beh, veramente nel finale abbiamo svariati ragazzi che debbono tornare sulla Terra per fare proseliti ed è giusto che sia così.
L'Umanità può solo salvarsi sulla Terra e non su Tomorrowland che, di fatto, rappresenta più una metafora idealistica, una utopia e non una vera e concreta realizzazione del cambiamento dell'Umanità.
La stessa Casey arriva a TL solo con la spilletta in suo possesso che però ha solo 2 minuti di autonomia, magari quella di Athena durava una settimana...
E' una gran bella idea la spilletta.
La spilletta non porta da nessuna parte. E' solo una pubblicità immersiva, infatti athena dopo avergli fatto trovare la spilletta li va a cercare per portarli a TL.
Si, Athena per viaggiare fra le 2 realtà avrà sicuramente un mezzo più facile. Vabbè che è film Disney, ma era proprio necessario fare tutto quel casino con la tour effeil ? (anche a Parigi sono braccati dai robot :help: )
Mi ha stupito la stanza di Eiffel in cima alla torre. Pur essendo stato a parigi 16 anni fa', non la ricordavo per nulla. L' ho dovuta cercare su internet per realizzare che non fosse un' idea del regista :D
Ieri ho visto Monsters, ed è stata una delusione.
Avevo intuito la natura del film, ma nonostante ciò l' ho trovato davvero triste e poco ispirato, oltre a non avere nulla a che fare con la fantascienza.
E' solo la storia di 2 tizi, lui antipaticissimo a pelle, che dal Messico vanno negli Stati uniti alla meglio, perché non hanno i soldi.
Manca la tensione, l' immersione, mancano gli alieni ... manca tutto. :stordita:
Manca pure di profondità nel trattare i risvolti sociali causati dall' invasione. District 9 è lontano anni luce.
Insomma, è un film brutto. Sufficientemente brutto da convincermi a guardare anche il seguito :D per capire se l' idea alla base potesse essere sviluppata in altro modo o le vicende del primo servissero solo da introduzione.
Dopo aver scoperto che è cambiato regista, son cambiati gli attori, è cambiata la trama, è cambiata l' ambientazione (medio oriente) e, soprattutto, ha preso BEN 18% su rottentomatoes mi è passata velocemente la voglia :sofico:
Ieri ho visto Monsters, ed è stata una delusione.
Avevo intuito la natura del film, ma nonostante ciò l' ho trovato davvero triste e poco ispirato, oltre a non avere nulla a che fare con la fantascienza.
E' solo la storia di 2 tizi, lui antipaticissimo a pelle, che dal Messico vanno negli Stati uniti alla meglio, perché non hanno i soldi.
Manca la tensione, l' immersione, mancano gli alieni ... manca tutto. :stordita:
Manca pure di profondità nel trattare i risvolti sociali causati dall' invasione. District 9 è lontano anni luce.
Insomma, è un film brutto. Sufficientemente brutto da convincermi a guardare anche il seguito :D per capire se l' idea alla base potesse essere sviluppata in altro modo o le vicende del primo servissero solo da introduzione.
Dopo aver scoperto che è cambiato regista, son cambiati gli attori, è cambiata la trama, è cambiata l' ambientazione (medio oriente) e, soprattutto, ha preso BEN 18% su rottentomatoes mi è passata velocemente la voglia :sofico:
Credo di averlo descritto molto sinceramente.
Lui è antipatico all'inverosimile :mad:, lei è splendida :D ma, aldilà di questo, il film è una produzione a basso budget e, come avevo scritto, l'azione è ridotta ai minimi termini.
Beh dai, Fantascienza lo è (vedasi i mostri) anche se non nel significato più puro del termine.
Il seguito non l'ho conosco e non ho la minima intenzione di vederlo.:D
P.S. Gli alieni ci sono e sono pure belli grossi!
http://www.cinemadelsilenzio.it/images/film/poster/22461_big.jpg
Questa settimana ho visto questo film, esordio alla regia per l'inglese Alex Garland, già sceneggiatore di opere come Sunshine e 28 giorni dopo.
Il fim, che si svolge in un unico luogo, si basa sulle performance di soli 4 attori: Oscar Isaac che interpreta il capo di una grande multinazionale software, Domhnall Gleeson uno sei suoi dipendenti più brillanti, Alicia Vikander nei panni dell'IA Ava e Sonoya Mizuno nei panni dell'altra IA Kyoko.
La trama è semplicissima: Gleeson lavora per una grande azienda di software, produttrice del miglior motore di ricerca del mondo. Un giorno, in un concorso organizzato dalla stessa azienda per i suoi dipendenti, egli scopre di aver vinto e pertanto ha diritto a ritirare il premio, una settimana da passare, a tu per tu, con l'AD dell'azienda ossia Oscar Isaac.
Quest'ultimo è una persona estremamente ricca, al punto tale di essersi creato una "casa" (termine decisamente molto riduttivo) lontano dalla civiltà, immersa nel verde di una proprietà ampia centinaia di chilometri quadrati.
Perfino il pilota dell'elicottero che ha il compito di trasportare Gleeson nella dimora di Isaac atterra a chilometri di distanza perché gli è vietato spingersi oltre.
Il buon Gleeson, quindi, è costretto a farsela a piedi e dopo un po' arriva nella dimora e fa conoscenza con Caleb Smith, il suo capo.
Da quel momento concretamente inizia il film e lo spettatore viene accompagnato nella conoscenza di questa abitazione che, di fatto, è il centro di ricerca e sperimentazione personale di Smith, dotata di alta tecnologia molta della quale ancora non commercializzata.
Non ci vuole molto a capire quale sia il vero scopo del "premio": Smith informa Gleeson che ha bisogno di lui per effettuare il Test di Turing su un prototipo di IA a cui lui sta lavorando da tanto tempo; lo scopo del test è vedere se questa intelligenza artificiale sia paragonabile a quella umana o ha ancora bisogno di modifiche e affinamenti...
Aldilà della trama che si può ritenere affascinante, il film mi ha personalmente deluso artisticamente parlando.
Si nota un ritmo alquanto lento (il film è diviso in giorni) e anche verso il finale, nonostante l'ovvia accelerazione, la dinamicità degli eventi non è particolarmente veloce.
L'idea è decisamente interessante ma non viene sviluppata in maniera adeguata.
Mi fermo qua per non rivelare troppi particolari.
jumpjack
26-01-2016, 22:05
ma che razza di abbinamento è fantascienza/thriller/horror?!? :doh:
ma che razza di abbinamento è fantascienza/thriller/horror?!? :doh:
Infatti non c'è alcun abbinamento.
Il titolo è da intendersi come "i film di Fantascienza o di Thriller o di Horror più meritevoli". :)
jumpjack
28-01-2016, 12:38
3 thread in 1, risparmiamo spazio. :read:
Er Monnezza
28-01-2016, 12:44
dopotutto ci sono film che volendo potrebbero rientrare in tutte e tre le categorie :D
mi viene in mente Pandorum, che definirei sci-fi / thriller / horror, e come lui tanti altri film di fantascienza
http://mr.comingsoon.it/imgdb/locandine/big/47327.jpg
p.s.
ovviamente il sottotitolo Italiano non c'entra una min**** con la trama del film, come da buona tradizione del doppiaggio in Italia, e pensare che c'è pure gente che viene pagata per inventarsi questi sottotitoli inutili :muro:
jumpjack
28-01-2016, 14:17
Perchè, invece il TITOLO c'entra qualcosa con la trama?!? :doh:
Er Monnezza
28-01-2016, 19:08
nel film accennano qualche volta a questa sindrome di Pandorum, che faceva impazzire gli astronauti durante viaggi spaziali molto lunghi, e che a quanto pare è la causa della disgrazie in cui si trovano i protagonisti
Di Pandorum ne parlo in questo stesso thread, esattamente qui (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=42670740&postcount=65).
shauni86
04-02-2016, 12:47
altri consigli? :D
Er Monnezza
04-02-2016, 13:16
Mutant Chronicles
http://mr.comingsoon.it/imgdb/locandine/big/1870.jpg
Trama:
In una Terra post-apocalittica ormai devastata da guerre e carestie e dominata da quattro multinazionali in lotta tra loro per il controllo delle poche risorse naturali rimaste, il protagonista del film, in seguito all'esplosione di una bomba, vede liberata dalle viscere un'antica macchina aliena capace di trasformare gli esseri umani feriti o morti in spietati mutanti senz'anima, che, grazie a particolari spuntoni che presentano al posto delle mani, infilzano a più non posso chiunque capiti sul loro cammino...
altri consigli? :D
Consigli te ne posso dare a iosa ma se mi dai qualche informazione su i tuoi gusti mi semplifichi la vita. :)
shauni86
04-02-2016, 20:12
Consigli te ne posso dare a iosa ma se mi dai qualche informazione su i tuoi gusti mi semplifichi la vita. :)
a me piace molto la vecchia fantascienza (Blade Runner, Alien, Terminator, Predator, Star Wars, 12 Monkeys, La Cosa, Mad Max etc etc etc) ma non disdegno neanche nuovi film di fantascienza come Interstellar, Gravity, The Martian
recentemente mi sono soffermato molto sul genere thriller/detective come i film di David Fincher (Seven, Zodiac, Millennium, Gone Girl) e anche i gialli/horror di stampo thillers/detective di Dario Argento (Profondo Rosso, Suspiria, Phenomena, L'uccello dalle piume di cristallo, 4 mosche di velluto grigio, il gatto a nove code)
se hai qualcosa da consigliarmi lo accetto volentieri ma sono abbastanza ferrato in fatto di cinema, sappilo :D
a me piace molto la vecchia fantascienza (Blade Runner, Alien, Terminator, Predator, Star Wars, 12 Monkeys, La Cosa, Mad Max etc etc etc) ma non disdegno neanche nuovi film di fantascienza come Interstellar, Gravity, The Martian
recentemente mi sono soffermato molto sul genere thriller/detective come i film di David Fincher (Seven, Zodiac, Millennium, Gone Girl) e anche i gialli/horror di stampo thillers/detective di Dario Argento (Profondo Rosso, Suspiria, Phenomena, L'uccello dalle piume di cristallo, 4 mosche di velluto grigio, il gatto a nove code)
se hai qualcosa da consigliarmi lo accetto volentieri ma sono abbastanza ferrato in fatto di cinema, sappilo :D
Il fatto che tu sia un appassionato di Cinema non può che farmi piacere. :)
Visto che hai citato David Fincher (uno dei miei registi preferiti) perché non ripassare la sua filmografia con alcuni lavori che non hai citato? ;)
Partiamo da "Alien 3" che certamente avrai visto e rivisto.
Ebbene, la versione cinematografica che un po' tutti ricordano non è la vera versione girata da Fincher (mancano circa 35 minuti).
Nella versione integrale il film, che per molti è stata una mezza delusione, assume un tono e un significato differente. Posso tranquillamente affermare che la versione integrale è decisamente migliore e più consona alle atmosfere tipiche della saga di quanto facesse trasparire la versione cinematografica: se non l'hai vista sarebbe opportuno rimediare. :)
Tra i film del regista americano che hai citato ho notato la mancanza di "The Game" del 1997.
http://pad.mymovies.it/filmclub/2004/07/503/locandina.jpg
Questo ottimo thriller vede come protagonisti due fratelli impersonati da Michael Douglas e Sean Penn.
Il film porterà Douglas all'interno di una sequenza di eventi sempre più stringente e claustrofobica che esploderà nel sorprendente finale chiarificatore.
Ottima prova dei due attori e grande quella di Fincher.
Nel momento in cui hai citato Fincher sono sobbalzato dalla sedia non vedendo nominato un Capolavoro Assoluto come "Fight Club" :eek: (praticamente come parlare di Kubrick e non citare 2001).
http://www.passionsworld.it/wp-content/uploads/2015/09/Fight-Club-locandina.jpg
Il film ha come protagonisti un ottimo Edward Norton e uno strepitoso Brad Pitt qui all'apice delle sue possibilità.
Tutto è magistralmente perfetto, dalla sceneggiatura alla fotografia, dalla regia alle interpretazioni, dal montaggio alle scelte creative (i fotogrammi subliminali).
Apparentemente l'opera si mostra come un viaggio approfondito, avvincente e spiazzante all'interno della mente umana ma, ad una analisi più attenta, essa disegna un quadro estremamente reale (e quindi privo di qualunque tentativo di assoluzione) della società moderna e delle estreme contraddizioni del sistema economico che la regge.
Un vero e proprio duello di bravura tra Norton e Pitt che sublima nella celeberrima sequenza finale che ormai appartiene alla Storia del Cinema dove tra realismo e allegoria si assiste a qualcosa che, contemporaneamente, distrugge e crea le basi per una speranza futura.
Non rivelo nulla della trama altrimenti si perde lo spiazzante colpo di scena finale.
Continuando con Fincher non capisco perché non hai citato il pur piacevole "Panic Room" di cui però ho già parlato qui (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=42658484&postcount=41) e quindi preferisco non soffermarmici.
Continuando a parlare di Fincher perché non citare "The Social Network" del 2010?
Tutti sanno che tratta della storia di Zuckerberg e della nascita di Facebook ma molti omettono spesso di elogiare il grande lavoro svolto da Fincher; consigliato senza se e senza ma.
Sempre di Fincher, ti consiglio "Millennium" del 2011, tratto dal romanzo "Uomini che odiano le donne" di Stieg Larsson, con un buon Daniel Craig e uno straordinaria Rooney Mara.
Per adesso mi fermo qui, poi ripartiremo...:)
shauni86
05-02-2016, 12:53
ovviamente li ho visti tutti, millennium lo avevo citato :)
ovviamente li ho visti tutti, millennium lo avevo citato :)
Perfetto. :)
http://www.cine-mania.it/aggregator/wp-content/uploads/2014/04/jupiter-il-destino-delluniverso-teaser-poster-usa-02_mid.jpg
Era da tanto tempo che desideravo vedere l'ultimo lavoro dei Wachowski e finalmente ieri sono riuscito nell'intento.
"Jupiter Ascending" (in italiano "Jupiter, il destino dell'Universo") esce nel 2015 e può contare su attori decisamente interessanti.
La protagonista (Jupiter) è Mila Kunis, già vista in "Max Payne" ma anche ne "Il Cigno Nero" e "Il Grande e potente Oz".
Il coprotagonista è Chunning Tatum che proprio in questi giorni è nelle sale con "The Hateful Eight" ma che abbiamo visto anche in "White House Down".
Altre attore con un ruolo di primo piano è il celeberrimo Sean Bean che è stato presente in tante pellicole di successo (Il Signore degli Anelli in primis).
Nel ruolo del cattivo abbiamo il premio Oscar Eddie Redmayne che interpreta questa parte all'indomani de "La teoria del Tutto" e immediatamente prima de "The Danish Girl".
La storia racconta la vita di una ragazza di nome Jupiter che è figlia di un astronomo americano e una astrofisica russa.
Alla morte del padre (ucciso in circostanze poco chiare), la famiglia perde il principale mezzo di sostentamento e quindi decide di emigrare negli USA; Jupiter nasce proprio in mezzo all'Atlantico e può contare solo su sua madre e sulla sorella di quest'ultima.
La storia riprende circa vent'anni dopo e ci presenta Jupiter che, insieme alla madre e alla zia, svolge il lavoro di donna delle pulizie.
Dopo una serie di eventi, scopriamo che Jupiter è in realtà una donna particolare destinata ad una vita decisamente fuori dal comune.
Il film, nonostante sia stato stroncato pesantemente da tutta la critica e dagli appassionati di mezzo mondo, a mio parere mantiene ciò che promette.
Si fa un gran parlare (e spesso elogiare) dei film dei supereroi (Marvel e DC in primis) e non riesco a capire come mai questa pellicola viene invece affossata e denigrata.
E' un film che si basa molto sugli SFX e sul ritmo, che ha un impatto visivo decisamente spettacolare ed affascinante e che riesce a mantenere vivo l'interesse per tutta la sua durata (poco più di due ore).
Certamente sono presenti dei difetti (non ci troviamo di fronte ad un capolavoro) ma quest'ultimi, a mio avviso, possono essere messi in secondo piano se consideriamo il film per quello che è: un prodotto destinato a far svagare lo spettatore, a farlo fantasticare su pianeti e razze aliene, su battaglie spaziali e inseguimenti mozzafiato, senza che sia presente una filosofia di fondo come lo era nella trilogia di Matrix.
Non è l'interpretazione il punto di forza di questo lavoro ma l'aspetto visivo; se Matrix vi aveva sbalordito beh qui si approda ad un livello ancor più superiore.
Guardatelo senza pregiudizi, non attendetevi interpretazioni degne di nota ma solo un baraccone visivamente spettacolare che vi farà volare con la fantasia per due ore e per quello che i Wachowski si prefiggono l'obiettivo sembra essere pienamente raggiunto.
magnusll
08-02-2016, 10:43
Si fa un gran parlare (e spesso elogiare) dei film dei supereroi (Marvel e DC in primis) e non riesco a capire come mai questa pellicola viene invece affossata e denigrata.
Io l' ho visto e lo capisco benissimo :asd:
Abbi pazienza ma la sceneggiatura ha piu' buchi di un groviera e non e' manco il piu' grave dei problemi... diciamo che c'e' di meglio in giro.
Abbi pazienza ma la sceneggiatura ha piu' buchi di un groviera e non e' manco il piu' grave dei problemi... diciamo che c'e' di meglio in giro.
Anche i film sui supereroi spesso hanno incongruenze ma quasi tutti ci passano sopra ed è proprio quello che ho fatto io nel corso della visione.
Mi sono messo a ridere vedendo un corpo espulso da una astronave nello spazio e non congelare immediatamente o come Jupiter sia la "Signora delle Api" :D ma l'ho presa come se stessi vedendo un cartone o una favola, tutto qua.
Ribadisco che è un film che deve essere apprezzato soprattutto per l'aspetto visivo e coreografico piuttosto che per le trama in se (alquanto evanescente e pretestuosa) e per le interpretazioni del tutto assenti.
Jupiter mi ha deluso sotto tutti i punti di vista :cry:
Jupiter mi ha deluso sotto tutti i punti di vista :cry:
:friend: :D
un Twilight con una sacco di CG e Effetti Speciali :asd:
un Twilight con una sacco di CG e Effetti Speciali :asd:
Uno spettacolo per gli occhi senza vampiri. :D
shauni86
18-02-2016, 14:40
RAEL70 esistono film come In The Mouth of Madness? finora ho trovato solo Secret Window che però non è bello come il film di Carpenter
RAEL70 esistono film come In The Mouth of Madness? finora ho trovato solo Secret Window che però non è bello come il film di Carpenter
In che senso come "Il Seme della Follia"?:confused:
Film che parlano della pazzia o cos'altro?
shauni86
18-02-2016, 17:30
In che senso come "Il Seme della Follia"?:confused:
Film che parlano della pazzia o cos'altro?
che hanno uno stile simile, che sono altrettando belli
Altair[ITA]
18-04-2016, 00:54
conoscete It Follows? ;)
;43584888']conoscete It Follows? ;)
Deve ancora uscire o sbaglio?
P.S. Hai visto, per caso, "400 Days"?
Altair[ITA]
18-04-2016, 19:15
Deve ancora uscire o sbaglio?
P.S. Hai visto, per caso, "400 Days"?
pvt
400 Days?
sì, occasione sprecata.
come quando compri una bottiglia Don Perignon e ti cade da mano, rompendola.
;43587843']
400 Days?
sì, occasione sprecata.
come quando compri una bottiglia Don Perignon e ti cade da mano, rompendola.
Messaggio recepito. :D
Altair[ITA]
18-04-2016, 20:07
Messaggio recepito. :D
attenzione, non ti ho detto però di evitarlo!!!!
il don perignon è ottimo (e si sa) e per me il film è un buon vino. lo compri felicemente!!
arrivi anche fino alla cassa "finale" per pagare il vino.
poi ti cade la bottiglia.
Ho letto recensioni alquanto negative ma io giudico sempre con i miei occhi quindi cercherò di vederlo e poi ti farò sapere.:)
Encounter
19-04-2016, 12:40
Ho letto recensioni alquanto negative ma io giudico sempre con i miei occhi quindi cercherò di vederlo e poi ti farò sapere.:)
Mollato dopo i primi 20 min, sembra un amatoriale fatto male.
Piuttosto stasera mi sparo questo [Zulawski ha realizzato uno dei film di fantascienza da me preferiti cioè Possession, un capolavoro]
http://www.filmtv.it/film/31622/sul-globo-d-argento/recensioni/794271/#rfr:none
http://ftv01.stbm.it/imgbank/GALLERYXL/red/na_srebrnym_globie_poster.jpeg
Mollato dopo i primi 20 min, sembra un amatoriale fatto male.
Ok allora stasera preferisco guardare altro. :)
Piuttosto stasera mi sparo questo [Zulawski ha realizzato uno dei film di fantascienza da me preferiti cioè Possession, un capolavoro]
Fantascienza?:confused:
Encounter
19-04-2016, 15:54
Ok allora stasera preferisco guardare altro. :)
Fantascienza?:confused:
Certo che si, di quella pura. Che si rivela verso la fine del film
Per molti vira decisamente sull' horror è un capolavoro di difficile collocazione.
Per molti vira decisamente sull' horror è un capolavoro di difficile collocazione.
Infatti è così.
ChristinaAemiliana
19-04-2016, 23:06
http://th.cineblog.it/0lAfv3xrRLc_GgetpWToMRqO_ck=/fit-in/655xorig/http://media.cineblog.it/e/ene/enemy-prima-locandina-del-thriller-con-jake-gyllenhaal/th/enemy-primo-trailer-e-locandina-del-thriller-con-jake-gyllenhaal.jpg
"Enemy" (2013), film del regista canadese Denis Villeneuve che, nello stesso anno, firma anche lo strepitoso "Prisoners".
Interpretato da Jake Gyllenhall (come sempre perfetto e inappuntabile), il film vanta anche la partecipazione di Isabella Rossellini (che interpreta la madre di Gyllenhall).
Il film è uno dei più controversi e criptici lavori del Cinema e le interpretazioni, a visione terminata, si sprecheranno.
Se amate alla follia i film difficili da comprendere allora "Enemy" farà al caso vostro.
Dotato, probabilmente, del più sorprendente e scioccante finale che un film abbia mai avuto (non parlo di colpo di scena, perché non ce ne, ma di vero e propria sequenza finale della durata di pochi secondi), il film è un thriller psicologico dove Gyllenhall interpreta due personaggi.
Non vi svelo la trama (anche perché il film è abbastanza corto e raggiunge a malapena i 90 minuti) ma dovete guardarlo almeno una volta nella Vita e poi ne potremo discutere.
https://youtu.be/FJuaAWrgoUY
Un po' in ritardo ma, siccome ieri l'ho visto, volevo commentare questo. :stordita:
E siccome in questi giorni stavamo anche discutendo di "Babadook" nel thread dedicato: ecco, quello è un caso di allegoria che alla fine del film diventa perfettamente chiara, mentre "Enemy" è decisamente più criptico e viene abbastanza difficile decidere che un'interpretazione sia quella corretta, al limite si può dire se tutto torna o meno...:fagiano:
Ma prima di tutto, bisognerebbe applaudire Jake Gyllenhall: un ruolo difficilissimo da interpretare, ma riesce a farlo perfettamente. Il film è fatto interamente da lui, gli altri attori potrebbero anche essere inquadrati sempre di spalle o parlare fuori scena e funzionerebbe tutto lo stesso. :D
Detto questo...
...personalmente propendo per l'interpretazione secondo cui i due "gemelli" sono due aspetti della personalità dello stesso individuo, dal momento che loro due interagiscono quando sono da soli ma nessun altro li vede mai insieme, anzi le tre donne (che costituiscono le uniche interazioni importanti dei protagonisti con qualcuno che non sia l'altro se stesso) tendono alla fine a comprendere entrambi nella propria esistenza. La moglie dell'attore, quando è a letto con il professore, gli si rivolge chiedendogli come sia andata la giornata a scuola, la madre addirittura dice al professore che deve smetterla di cercare di fare l'attore, resta fuori solo la ribellione della ragazza del professore di fronte al segno dell'anello sul dito dell'attore ma subito dopo c'è l'incidente quindi tendo a interpretare tutto ciò come se lei fosse l'amante, o una delle amanti, di cui parlava la moglie, che scopre che lui è sposato e quindi la relazione termina lì (insomma l'incidente non sarebbe reale ma significherebbe che lui ha deciso di smettere di fare l'attore e di avere un'amante...ma resta il problema della radio che parla dell'incidente stesso :mbe: )
Non spiega tutto, ma è la spiegazione migliore che sono riuscita a darmi :help:
Ma prima di tutto, bisognerebbe applaudire Jake Gyllenhall: un ruolo difficilissimo da interpretare, ma riesce a farlo perfettamente. Il film è fatto interamente da lui, gli altri attori potrebbero anche essere inquadrati sempre di spalle o parlare fuori scena e funzionerebbe tutto lo stesso. :D
Cara Christina, concordo perfettamente. Parte difficile da interpretare ma Gyllenhall se la cava davvero egregiamente (ma per lui non è una novità).
...personalmente propendo per l'interpretazione secondo cui i due "gemelli" sono due aspetti della personalità dello stesso individuo, dal momento che loro due interagiscono quando sono da soli ma nessun altro li vede mai insieme, anzi le tre donne (che costituiscono le uniche interazioni importanti dei protagonisti con qualcuno che non sia l'altro se stesso) tendono alla fine a comprendere entrambi nella propria esistenza. La moglie dell'attore, quando è a letto con il professore, gli si rivolge chiedendogli come sia andata la giornata a scuola, la madre addirittura dice al professore che deve smetterla di cercare di fare l'attore, resta fuori solo la ribellione della ragazza del professore di fronte al segno dell'anello sul dito dell'attore ma subito dopo c'è l'incidente quindi tendo a interpretare tutto ciò come se lei fosse l'amante, o una delle amanti, di cui parlava la moglie, che scopre che lui è sposato e quindi la relazione termina lì (insomma l'incidente non sarebbe reale ma significherebbe che lui ha deciso di smettere di fare l'attore e di avere un'amante...ma resta il problema della radio che parla dell'incidente stesso :mbe: )
Dunque, premesso che "Enemy" è un film complesso da discutere e quindi ancor di più da scrivere, per tentare di fare una analisi il più possibile attinente allo scopo che si prefiggeva il regista bisogna partire da un "personaggio" fondamentale: il(i) ragno(i).
E' reale o frutto dell'immaginazione?
I ragni svolgono un ruolo chiave nella decodifica della trama: li vediamo nella sequenza iniziale (la spogliarellista con la testa da aracnide), continuiamo a vedere un enorme ragno che passeggia tra i palazzi della città per poi terminare con la brevissima e scioccante sequenza finale del tutto inattesa.
Cosa simboleggia dunque il ragno?
Parti da qui e poi continuiamo...:)
ChristinaAemiliana
20-04-2016, 16:46
Cara Christina, concordo perfettamente. Parte difficile da interpretare ma Gyllenhall se la cava davvero egregiamente (ma per lui non è una novità).
Vero, è proprio un attore di talento. Mi piace moltissimo. :)
Dunque, premesso che "Enemy" è un film complesso da discutere e quindi ancor di più da scrivere, per tentare di fare una analisi il più possibile attinente allo scopo che si prefiggeva il regista bisogna partire da un "personaggio" fondamentale: il(i) ragno(i).
E' reale o frutto dell'immaginazione?
I ragni svolgono un ruolo chiave nella decodifica della trama: li vediamo nella sequenza iniziale (la spogliarellista con la testa da aracnide), continuiamo a vedere un enorme ragno che passeggia tra i palazzi della città per poi terminare con la brevissima e scioccante sequenza finale del tutto inattesa.
Cosa simboleggia dunque il ragno?
Parti da qui e poi continuiamo...:)
Allora...durante la visione del film, al principio ho pensato che si trattasse genericamente di un'allucinazione e che in seguito ne sarebbero spuntate altre. Poi invece il regista ha continuato ad insistere sul tema ragno/ragnatela ma a quel punto, dato che mi ero già fatta l'idea del conflitto di personalità, ho interpretato la cosa come simbolo del fatto che il protagonista si sentisse intrappolato (ad esempio, obbligato a non inseguire il suo sogno di fare l'attore). La scena finale però mi ha fatto nuovamente cambiare idea: siccome avevo già notato che il protagonista sembra avere relazioni solo con donne (madre, moglie, amante...o almeno, il film insiste solo su queste senza presentarne altre, ergo devono essere importanti queste), e alla fine lui va a cercare la moglie ma al suo posto trova un'enorme ragno, ho concluso che semplicemente il ragno potrebbe rappresentare queste donne che in un modo o nell'altro cercano di pilotare la sua vita (la moglie incinta cerca di tenerlo con sé il più possibile e lo incolpa per la faccenda dell'amante, tant'è che alla fine si "trasforma" proprio quando lui le dice che sarebbe uscito quella sera, la madre vuole obbligarlo ad abbandonare l'idea di diventare un attore e lo critica per l'appartamento in cui vive, l'amante ovviamente ha da ridire sul fatto che lui sia sposato, quando lo scopre).
Dopo la visione del film ho dato un'occhiata online e ho visto che non esistono molte discussioni su questo film, ma tra quelle poche c'è chi più o meno ha tratto conclusioni simili alle mie dopo la scena finale (o che il ragno rappresenta la moglie, o in generale le donne come dicevo io, o che le donne sono in realtà allucinazioni sue) e addirittura chi pensa che il ragno sia un alieno realmente esistente che si sta appropriando delle menti delle persone (insomma, sarebbe in atto una sorta di invasione di questi alieni dotati di poteri mentali). Non ho letto altro di degno di nota a parte queste due posizioni, ma comunque si è trattata di una ricerca di qualche minuto (era ormai tardi :D) quindi è possibilissimo che mi sia persa la spiegazione più accreditata. :stordita:
Ah un'ultima cosa: una delle persone che presentavano un'interpretazione simile alla mia faceva notare come non fosse riuscita a spiegare la faccenda della foto (perché in una casa sia strappata a metà, nell'altra no, e chi sia la donna rappresentata). Io avevo pensato che nella casa del professore la foto è strappata perché lì è dove lui frequenta l'amante (fisicamente o figurativamente), mentre ovviamente dove vive con la moglie la foto è intera, ma davo per scontato che la donna nella foto fosse la moglie e non ho avuto modo di controllare (ho visto il film in streaming) se sia così o meno. Se non è lei, ovviamente è un problema per la mia teoria (come quello dell'incidente annunciato per radio). :wtf:
Sarebbe lungo e complesso spiegare il tutto ma ti lascio il link a quella che mi sembra davvero la più plausibile (http://www.cinetainment.it/enemy-la-spiegazione-ecco-cosa-sono-i-ragni/).
ChristinaAemiliana
22-04-2016, 18:08
Interessante, vedo che la cosa del ragno/moglie torna un po' a tutti ma ci sono anche molti particolari di cui proprio non mi ero accorta (il più importante forse è appunto che la donna nella foto fosse un'altra, ma anche ad esempio il fatto che il collega che gli consiglia il film lo sfotte probabilmente a proposito delle sue velleità artistiche...oppure che la madre prima critica la sua sistemazione e poi al contrario gli dice che ha un bell'appartamento...)
L'ipotesi del passato che si sovrappone al presente, comunque, mi piace! :)
Ercobabbo
28-04-2016, 13:25
Giungo or ora dalla visione di due filmetti che secondo me possono tranquillamente rientrare nella top 5 degl'horror 2015 (uno poi è seriamente candidato alla vittoria).
Vatican Tapes
The Witch
Il primo rientra nel filone Esorcismi che già dall"The Exorcism of Emeily ROse" tanta nuova linfa ha trovato;questa volta però ci risparmiano il mockumentary e il protagonista della vicenda non è un demonietto qualsiasi ma......Lui...."L" rovesciata ci vorrebbe.
Divertente:voto 7
Il secondo invece,The Witch,è stato invece una grandissima sorpresa.E' un film che dosa benissimo dramma familiare a horror gotico anche sapendo spingere sul gore;ma più che altro rimane un film sulla "terra di mezzo" e sulla mancanza di identità dell'uomo contemporaneo....e come quest'assenza stessa sia la cosa più spaventosa e orrorifica della società stessa.....anche più del male come comunemente concepito...e infatti trovando la propria identità alla fine la protagonista si salva e trova finalmente il suo posto nel mondo.
Memorabile:voto 9
Il secondo invece,The Witch,è stato invece una grandissima sorpresa.E' un film che dosa benissimo dramma familiare a horror gotico anche sapendo spingere sul gore;ma più che altro rimane un film sulla "terra di mezzo" e sulla mancanza di identità dell'uomo contemporaneo....e come quest'assenza stessa sia la cosa più spaventosa e orrorifica della società stessa.....anche più del male come comunemente concepito...e infatti trovando la propria identità alla fine la protagonista si salva e trova finalmente il suo posto nel mondo.
Memorabile:voto 9
Farò in modo di vederlo e ti farò sapere.:)
;43584888']conoscete It Follows? ;)
Caro Altair, ho visto il film e la mia opinione è decisamente indecisa :D.
Le atmosfere del film mi hanno fatto venire in mente quelle di Elm Street di Nightmare ma, a mio parere, ho riscontrato una certa confusione da parte del regista (dove vuole andare a parare?).
C'è qualche scena azzeccata che suscita tensione ma, a mio parere, l'intera storia è alquanto traballante.
Si può guardare ma non è nulla di così eclatante come molte recensioni sulla Rete fanno pensare (Babadook è anni luce avanti). :)
Ho visto "Before I Go To Sleep" diretto da Rowan Joffé, figlio del più famoso Roland, vanta come interpreti attori di eccezione: da Nicole Kidman a Colin Firth fino a Mark Strong.
Si tratta di un thriller che sembra promettere chissà che per poi rivelarsi ben poca cosa.
Si può evitare.
Altair[ITA]
03-05-2016, 10:29
Caro Altair, ho visto il film e la mia opinione è decisamente indecisa :D.
Le atmosfere del film mi hanno fatto venire in mente quelle di Elm Street di Nightmare ma, a mio parere, ho riscontrato una certa confusione da parte del regista (dove vuole andare a parare?).
C'è qualche scena azzeccata che suscita tensione ma, a mio parere, l'intera storia è alquanto traballante.
Si può guardare ma non è nulla di così eclatante come molte recensioni sulla Rete fanno pensare (Babadook è anni luce avanti). :)
già per il fatto che tu abbia seguito un mio consiglio, ti dico grazie.
per me il solo pensare a it follows mi mette i brividi, forse soltanto per la questione tutta personale della paura che ho per il perdere il fiato (fenomeno naturale che porta al rallentamento e sudore freddo, fenomeno costante nel film) dovuto all'asma cronica e apnea che ho avuto fino ad almeno i miei 18 anni.
poi, la paura, irreale, che ci sia nella folla qualcuno che ti insegue a me fa ""azzeccare tanto"", al punto da farmi dare una promozione pienissima a questo film. dai, anche per sfizio, il pensiero scemotto di essere inseguiti per strada, nei bus, lo abbiamo fatto tutti.
ecco, tolti questi 2 elementi, il film lo hai prosciugato. c'è solo il (comunque interessantissimo, e penso tu sia d'accordo) il concetto di malattia sessualmente trasmettibile, paura che [aggiungerei per fortuna eh] dilagò ai limiti della fobia negli anni 80 [[e il film, nella ost, e nella grafica, strizza l'occhio a questo periodo]].
c'è, inoltre, una cosa che a me ha solleticato tanto: l'inizio, i primi 5 minuti, praticamente ci spiegano ed introducono il film:
noi (NOI) vediamo solo la ragazza anonima spaventata.
però, ORA CHE CONOSCIAMO IL FILM, possiamo notare che nella scena iniziale ci sono inquadrature che "mostrerebbero" (se potessimo vederlo) "IT" che raggiunge la ragazza; oppure suoni di porte aperte da "IT" (che noi non decifravamo, la prima volta).
queste "cosettine" a me piacciono sempre.
il film non sarà mai un mainstream perché troppo atipico nel genere Horror. per me è davvero una chicca.
imparagonabile al mitico Babadook. due cose diverse.
per me ((non c'entra niente eh, ma per farti capire le cose forzate)) è come quelli che insistono nel paragonare silent hill e resident evil.
grazie per la tua attenzione
Caro Altair, ti rispondo con piacere:
la tematica della trasmissibilità delle malattie sessuali è decisamente palese ma non sono riuscito a capire quale sia logica che muove e giustifica queste "presenze".
Prima abbiamo una ragazza (d'accordo, ci può stare), poi abbiamo una anziana (eh? come?), poi un omone alto si materializza, all'improvviso, all'interno della casa (ma non avevamo visto precedentemente che le presenze rompevano i vetri delle case per entrare? questo da dove salta fuori?), poi si capisce che queste presenze (invisibili) possono essere colpite fisicamente (eh? come?), poi abbiamo una presenza che attacca il proprio figlio (allora quanti sono quelli perseguitati e per quale motivo solo gli adolescenti vengono inseguiti?), poi la protagonista viene inseguita dal proprio padre, poi il ragazzo cerca di trasmettere questa maledizione a delle prostitute (chi meglio di loro può essere veicolo d'infezione, anch'esse subiscono la stessa sorte della protagonista?) insomma lo spettatore rimane, a mio parere, alquanto confuso su quale sia la logica che determina l'attacco di queste presenze.
Alla fine si tratta quindi di un tentativo quasi riuscito di vedere l'horror da un altro punto di vista ma il risultato finale è alquanto confuso e disordinato ovviamente secondo me.:)
Visto "Goodbye Mommy" e non riesco a spiegarmi le recensioni positive lette in rete...:confused: :rolleyes:
ChristinaAemiliana
13-05-2016, 12:13
Visto "Jeruzalem", un found footage horror un po' particolare in quanto tutto viene visto attraverso i Google Glass della protagonista. :D
http://horrorcultfilms.co.uk/wp-content/uploads/2016/02/jeruzalem.jpg
Il film in sé è carino, anche se il tema poteva essere sfruttato molto meglio e la sensazione finale è quella di roba già vista. L'esordio, infatti, è promettente: una citazione biblica in cui si dice che l'inferno ha tre porte, una nel deserto, una nell'oceano e una a Gerusalemme, seguita da un filmato d'epoca in cui si vedono collaborare tre rappresentanti di Cristianesimo, Ebraismo e Islam nel tentativo prima di esorcizzare, poi di uccidere una donna tornata in vita trasformata in un demone alato. La trama segue le vicende di una coppia di amiche in viaggio di piacere in Israele, alle quali si aggregano presto un giovane archeologo e il figlio del proprietario dell'albergo dove alloggiano le due, ma nel complesso non convince al 100%, anche se le riprese a Gerusalemme sono bellissime e valgono da sole la visione del film e la tematica apocalittica, ambientata nei luoghi originali, è intrigante. Cosa manca? Ecco, secondo me manca proprio l'approfondimento dei suddetti temi, praticamente inesistente a parte le scene iniziali e due frasi scarse del giovane studioso. Che senso ha aggiungere al gruppo un archeologo per poi fargli dire soltanto una cosa tipo "presto capiterà qualcosa di terribile, lo so perché l'ho studiato"?! Il film è relativamente breve, si potevano benissimo aggiungere descrizioni dei vari tipi di demoni che si vedono e notizie sulla faccenda della porta dell'inferno che apparentemente si apre a Gerusalemme ogni tot decine di anni, rispettivamente a cura dell'archeologo e del ragazzo arabo che gestisce l'albergo, e ne sarebbe venuto fuori un risultato gradevole alla "Il codice da Vinci". Peccato perché l'idea è la location meritavano davvero, non meno delle cattedrali e del Vaticano. :)
Ho visto "The Boy" ma sono rimasto alquanto deluso.
Tensione quasi sempre assente, molti eventi sembrano "telefonati" e anche il colpo di scena, personalmente, non mi ha sorpreso più di tanto sebbene il film non lasciava presagire nulla al riguardo.
Mi è apparso come una occasione persa. :)
ChristinaAemiliana
14-05-2016, 19:10
Ho visto "The Boy" ma sono rimasto alquanto deluso.
Tensione quasi sempre assente, molti eventi sembrano "telefonati" e anche il colpo di scena, personalmente, non mi ha sorpreso più di tanto sebbene il film non lasciava presagire nulla al riguardo.
Mi è apparso come una occasione persa. :)
Avevo scritto ciò che ne pensavo nel thread apposito non molti giorni fa, dopo averlo visto. Direi che concordiamo. :D
Visto in originale. Andrò un po' controcorrente, considerato che i pareri che ho raccolto erano abbastanza concordi nel denunciare insoddisfazione, perché a me è piaciuto. L'ambientazione, l'atmosfera e la fotografia sono splendide e finalmente direi, dopo anni di horror in stile found footage e similari, tra videocamere traballanti, visione notturna ed effetto "mal di mare" annesso. :doh: Quindi insomma, per me questo film sarebbe stato promosso a pieni voti già solo per il piacere di vederci inquadrature e sequenze sapientemente studiate, fino alle posizioni reciproche ed ai colori. :) Detto questo, la trama...
...che proprio horror puro non è, non più di quanto lo sia qualcosa come "Psycho" almeno (a proposito, non è il primo film che vedo ispirarsi un po' a Hitchcock ultimamente...deo gratias!), a me è anche piaciuta, anzi oserei dire che il finale affrettato e gestito non troppo bene ha rovinato molto quella che poteva essere un'idea perfetta. Sì, perché finché non si capisce che in realtà non si ha a che fare con un fenomeno paranormale, il film ti cattura con una sensazione che va dall'inquietudine (perché non si comprende quanto sia benevolo e quanto no lo "spirito") alla malinconia (per il legame particolare tra il vissuto della protagonista e il ragazzino morto). Poi, il colpo di scena ci sta, ma a mio avviso è fatto male. Innanzitutto, l'ex marito avrebbe potuto fare una brutta fine in modo più misterioso e meno plateale, ritardando la rivelazione e incrementando la tensione. Poi, non si capisce perché il bambino (beh, ex bambino) sia stato rinchiuso e fatto passare per morto...si intuisce che sia per l'uccisione della bambina, ma potevano giocarsela meglio e ottenere un personaggio con più spessore, per il quale si poteva provare empatia, non un "semplice" pazzo random, anche perché qui evidentemente i veri pazzi sono i genitori, che hanno costretto un individuo a crescere deprivato del contatto umano perché "strano" e "cattivo" (invece di affrontare il problema...si trattava pur sempre di un bambino che doveva essere curato, non rinchiuso buttando via la chiave). Infine, le ultime scene sembrano messe lì per suggerire un seguito, il che mi sta anche bene, ma il tutto manca di tensione e di senso (OK i due scappano senza praticamente difficoltà e lui sta lì a ripararsi la bambola/avatar, e la cosa dovrebbe suonare minacciosa, se solo il personaggio fosse stato caratterizzato meglio e fosse possibile immaginarsi come si sente...addolorato, desideroso di vendetta, boh...non si sa nemmeno se riuscirà a procacciarsi il pranzo autonomamente!) :sofico:
Quindi, in breve: per me film da vedere anche così com'è, ma anche bella occasione sprecata, si poteva fare molto di meglio senza, tutto sommato, gran fatica. :stordita:
Avevo scritto ciò che ne pensavo nel thread apposito non molti giorni fa, dopo averlo visto. Direi che concordiamo. :D
Si Christina, evidentemente anche in questo caso il nostro parere concorda :).
Cosa si può dire di questo film senza rischiare di apparire banali e scontati?
L'incipit può essere interessante anche se, trattandosi di una struttura narrativa pseudo-horror (casa enorme, donna sola, pupazzo inquietante, notti tempestose, rumori strani...), lo spettatore più smaliziato intuisce subito che qualcosa, nel pupazzo, non va (in primis quando vengono sottratte le scarpe della ragazza, questa scena si poteva evitare poiché arriva fin troppo presto).
Nello svolgimento del film tutto sembra portare al fatto che il pupazzo di ceramica sia posseduto dallo spirito del bambino morto bruciato ma la sequenza in cui lo stesso ruba i vestiti, nel mentre la babysitter si fa la doccia, ha iniziato ad insospettirmi (un bambino che è attratto sessualmente da una donna....?) e non poco.
Il colpo di scena con l'entrata di Brahms mi è davvero apparsa priva di mordente, priva di dinamica, priva di sorpresa (Brahms dimostra chiaramente di avere difficoltà ad uscire dall'intercapedine, sembra quasi che chieda a qualcuno di dargli una mano :D ) mentre io mi attendevo una scena simile all'uscita dal televisore della Samara di "The Ring":eek:).
La vera sorpresa consiste nell'esistenza delle intercapedini (idea copiata o quantomeno uguale a quella avuta da Wes Craven in "La Casa Nera" 25 anni prima) e non nell'apprendere che Brahms è vivo ed è ormai un ragazzo.
Tra l'altro determinate scene precedenti in cui il Brahms pupazzo sembra muoversi, in pochi secondi, da un punto all'altro di una stanza, risultano essere poco credibili che siano avvenute grazie al vero Brahms ragazzo che esce da una intercapedine, prende il pupazzo, lo pone in un altro angolo, rientra da un altra intercapedine, il tutto in pochi secondi e, spesso, senza fare alcun rumore.
Il finale è alquanto privo di mordente e alquanto banale (molto più bello sarebbe stato vedere il ragazzo Brahms aggiustare il pupazzo e quest'ultimo muovere gli occhi in modo autonomo...) che mal si presta a serializzare questo film (cosa dovrebbe accadere nell'ipotetico secondo episodio dato che ormai il mistero del pupazzo è stato svelato?).
ChristinaAemiliana
17-05-2016, 22:01
Si Christina, evidentemente anche in questo caso il nostro parere concorda :).
Cosa si può dire di questo film senza rischiare di apparire banali e scontati?
L'incipit può essere interessante anche se, trattandosi di una struttura narrativa pseudo-horror (casa enorme, donna sola, pupazzo inquietante, notti tempestose, rumori strani...), lo spettatore più smaliziato intuisce subito che qualcosa, nel pupazzo, non va (in primis quando vengono sottratte le scarpe della ragazza, questa scena si poteva evitare poiché arriva fin troppo presto).
Vero. Probabilmente l'intenzione era di far intuire che (1) qualcosa di strano accadeva nella casa e (2) i residenti lo sapevano e accettavano, ma la scena toglie mordente alla fase iniziale del film suggerendo già che ci sia "qualcosa" che agisce nella casa, mentre sarebbe stato carino pensare che i genitori fossero semplicemente sbarellati, all'inizio (oltretutto è anche un po' assurdo che la protagonista abbracci al 100% tale ipotesi malgrado la faccenda delle scarpe, finché non le capita poi altro).
Nello svolgimento del film tutto sembra portare al fatto che il pupazzo di ceramica sia posseduto dallo spirito del bambino morto bruciato ma la sequenza in cui lo stesso ruba i vestiti, nel mentre la babysitter si fa la doccia, ha iniziato ad insospettirmi (un bambino che è attratto sessualmente da una donna....?) e non poco.
Vero, non ci avevo pensato. :D Tuttavia, avevo notato un sottotono un po' "peloso" nelle frasi pronunciate dai genitori circa il fatto che lui preferisse una bella ragazza o qualcosa del genere (non ricordo esattamente). :stordita:
Il colpo di scena con l'entrata di Brahms mi è davvero apparsa priva di mordente, priva di dinamica, priva di sorpresa (Brahms dimostra chiaramente di avere difficoltà ad uscire dall'intercapedine, sembra quasi che chieda a qualcuno di dargli una mano :D ) mentre io mi attendevo una scena simile all'uscita dal televisore della Samara di "The Ring":eek:).
Sì, quella scena è realizzata assolutamente malissimo! :D Sembra quasi una di quelle scene comiche in cui un tizio grosso si incastra tentando di passare attraverso un'apertura stretta. :sbonk:
La vera sorpresa consiste nell'esistenza delle intercapedini (idea copiata o quantomeno uguale a quella avuta da Wes Craven in "La Casa Nera" 25 anni prima) e non nell'apprendere che Brahms è vivo ed è ormai un ragazzo.
Tra l'altro determinate scene precedenti in cui il Brahms pupazzo sembra muoversi, in pochi secondi, da un punto all'altro di una stanza, risultano essere poco credibili che siano avvenute grazie al vero Brahms ragazzo che esce da una intercapedine, prende il pupazzo, lo pone in un altro angolo, rientra da un altra intercapedine, il tutto in pochi secondi e, spesso, senza fare alcun rumore.
Oltretutto se la scioltezza con cui entra ed esce da 'ste intercapedini è quella presentata nella scena di cui sopra, tanti auguri...davvero tutto molto verosimile. :rotfl: Poi, in alcuni momenti precedenti la rivelazione si erano sentiti passi leggeri come di un bambino in corsa, un po' incompatibili con la corporatura e l'agilità del Brahms adulto...:stordita:
Il finale è alquanto privo di mordente e alquanto banale (molto più bello sarebbe stato vedere il ragazzo Brahms aggiustare il pupazzo e quest'ultimo muovere gli occhi in modo autonomo...) che mal si presta a serializzare questo film...
Sì, e avrebbe anche spiegato le incongruenze di cui parlavamo: i movimenti troppo veloci e le azioni inspiegabili sarebbero stati veri eventi paranormali e il Brahms adulto semplicemente un altro "servitore" dell'entità racchiusa nel pupazzo. :D Tra l'altro, la cosa spiegherebbe meglio anche il suicidio dei genitori, che così com'è non ha molto senso (avrebbero potuto semplicemente denunciare la situazione alle autorità, mica hanno ucciso qualcuno personalmente!) ma ne acquista se avessimo a che fare con un'entità che potrebbe comunque continuare a perseguitarli altrove. :fagiano:
...(cosa dovrebbe accadere nell'ipotetico secondo episodio dato che ormai il mistero del pupazzo è stato svelato?).
...beh, abbiamo appena suggerito qualche idea al regista! :stordita: :D :sofico:
The Silver Surfer
18-06-2016, 00:29
Salve a tutti, ho scoperto questo thread con ESTREMO RITARDO :doh:
Cmq, avendo visto praticamente tutti i film qui elencati ho notato -visto che io lo apprezzo molto, moltissimo anzi- che manca un altro recente, e secondo me sempre molto ben girato, film del regista Francese\canadese, villeneuve, ovvero SICARIO
http://www.screenrelish.com/wp-content/uploads/2015/08/Main-Quad_AW_29617-Sicario-small.jpg
BEH IL CAST incredibile lo potete vedere da voi : )
Segnalo la fotografia a mio modo di vedere sublime, d'altronde e' lo stesso direttore della fotografia, Roger Deakins, gia' presente in Prisoners e che presumibilmente, sara' presente anche nel prossimo film di Villeneuve, ovvero quel tale blade runner 2 :stordita:
Per altro perennemente -e secondo me immotivatamente- secondo qualificato agli oscar. Anche quest'anno, OVVIAMENTE, al secondo posto dato l'oscar assegnato a the revenant -come se fosse incredibilmente difficile gestire una bella fotografia con quei paesaggi la' ma vabbeh...-
P.s.: Ho visto il film sia in italiano -blu ray- che in lingua originale e purtroppo anche questo film, come ex machina e tanti altri passati qua, soprattutto quelli piu' recenti, hanno un doppiaggio che AMMAZZA almeno la meta' del carisma dei personaggi. :muro: :muro:
L'altro che segnalo e' EDGE OF TOMORROW, film action-fantascientifico con il tom cruise nazionale e quel mattacchione di HUDSON (cit.) alias bill paxton, se non erro e ovviamente la secondo protagonista assoluta dopo tom, ovvero tale full metal b.... ovvero emily blunt:
http://cdn.fansided.com/wp-content/blogs.dir/229/files/2014/04/Edge-of-Tomorrow-Poster-Crop.jpg
Film di fantascienza semplice, diretto, che non si prende troppo sul serio ma che fa bene quello che deve fare. Consigliato. Anzi stra-consigliato, anche perche' al di la' del cast in realta' il film e' impostato un po' come un b-movie, ma ovviamente solo in apparenza e, ricordo, quando vidi il trailer e la locandina esercito' su di me una repulsione quasi instantanea eppure quando decisi di vederlo causa nient'altro da vedere, la sorpresa fu ENORME.
Nella sua linearita' e semplicita' rimane per me godibilissimo.
E poi visto che non e' stato nominato da nessuno, ma secondo me e', diciamo, peggiore rispetto ai due sopracitati, tale Oblivion, che se non altro ha il pregio di avere delle belle riprese e un gran bel design per cio' che concerne i veicoli e quant'altro.
https://blog.screenweek.it/wp-content/uploads/2013/03/oblivion-ost.jpg
Tom cruise protagonista. morgan freeman, jaime lannister, Olga Kurylenko -bella :)-, Andrea Riseborough.
Film esteticamente molto riuscito che pero' si perde un po' nella parte centrale a mio modo di vedere. Bella la colonna sonora.
Encounter
20-06-2016, 13:26
Oblivion è una cagata inguardabile.
Sicario è bellissimo ma non è fanta/horror/ ecc.ecc. quindi ?
The Silver Surfer
20-06-2016, 14:09
Oblivion è una cagata inguardabile.
Sicario è bellissimo ma non è fanta/horror/ ecc.ecc. quindi ?
Sbaglio o c'e' scritto pure thriller nel titolo del thread?
Tra l'altro diversi qui postati sono, per me, delle cagate inenarrabili, eppure sono qui perche' possono o meno piacere ad altri.
Dipende sempre dai proprio gusti, senza dubbio come dicevo prima e' di gran lunga il peggiore dei tre, ma visivamente e almeno una prima meta' del film e' assolutamente decente, diciamo che da meta' in poi' MUORE. :asd:
The Silver Surfer
20-06-2016, 14:11
Oblivion è una cagata inguardabile.
Sicario è bellissimo ma non è fanta/horror/ ecc.ecc. quindi ?
P.s.: tra l'altro, "quindi" stai calmo, non sono ne tuo amico ne tuo conoscente, puoi anche dire quello che vuoi, non mi interessa, ma dillo in modo normale, grazie.
Encounter
21-06-2016, 10:43
P.s.: tra l'altro, "quindi" stai calmo, non sono ne tuo amico ne tuo conoscente, puoi anche dire quello che vuoi, non mi interessa, ma dillo in modo normale, grazie.
Vedo che sei appena arrivato..magari prima di commentare o lamentarti guardati un pò intorno. Il commento non era personale ma sul film.
Oblivion è un film omologato alla nuova fantascienza commerciale, tutto incentrato sul personaggio Cruise che cerca di rilanciarsi con questi film con target più adolescenziale.
la sceneggiatura è ridicola.
Vedo che sei appena arrivato..magari prima di commentare o lamentarti guardati un pò intorno. Il commento non era personale ma sul film.
Ho ricevuto commenti personali anche pesanti ma di certo non piagnucolo.
Oblivion è un film omologato alla nuova fantascienza commerciale, tutto incentrato sul personaggio Cruise che cerca di rilanciarsi con questi film con target più adolescenziale.
la sceneggiatura è ridicola.
Concordo...si lascia guardare, ma nulla di che, come per Edge of tomorrow.
La Graphic Novel è tutt'altra cosa!
Un po' in ritardo ma, siccome ieri l'ho visto, volevo commentare questo. :stordita:
E siccome in questi giorni stavamo anche discutendo di "Babadook" nel thread dedicato: ecco, quello è un caso di allegoria che alla fine del film diventa perfettamente chiara, mentre "Enemy" è decisamente più criptico e viene abbastanza difficile decidere che un'interpretazione sia quella corretta, al limite si può dire se tutto torna o meno...:fagiano:
Ma prima di tutto, bisognerebbe applaudire Jake Gyllenhall: un ruolo difficilissimo da interpretare, ma riesce a farlo perfettamente. Il film è fatto interamente da lui, gli altri attori potrebbero anche essere inquadrati sempre di spalle o parlare fuori scena e funzionerebbe tutto lo stesso. :D
Detto questo...
...personalmente propendo per l'interpretazione secondo cui i due "gemelli" sono due aspetti della personalità dello stesso individuo, dal momento che loro due interagiscono quando sono da soli ma nessun altro li vede mai insieme, anzi le tre donne (che costituiscono le uniche interazioni importanti dei protagonisti con qualcuno che non sia l'altro se stesso) tendono alla fine a comprendere entrambi nella propria esistenza. La moglie dell'attore, quando è a letto con il professore, gli si rivolge chiedendogli come sia andata la giornata a scuola, la madre addirittura dice al professore che deve smetterla di cercare di fare l'attore, resta fuori solo la ribellione della ragazza del professore di fronte al segno dell'anello sul dito dell'attore ma subito dopo c'è l'incidente quindi tendo a interpretare tutto ciò come se lei fosse l'amante, o una delle amanti, di cui parlava la moglie, che scopre che lui è sposato e quindi la relazione termina lì (insomma l'incidente non sarebbe reale ma significherebbe che lui ha deciso di smettere di fare l'attore e di avere un'amante...ma resta il problema della radio che parla dell'incidente stesso :mbe: )
Non spiega tutto, ma è la spiegazione migliore che sono riuscita a darmi :help:
mi avete fatto venire curiosità, stasera cerco di vederlo
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