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View Full Version : Come scegliere la caldaia nuova?


jumpjack
26-04-2015, 22:11
Ho un appartamento di 65 m^2 e una caldaia vecchia di 18 anni che ormai si rompe una volta all'anno...
E' ora di cambiarla.
Ma non so da che parte cominciare! da lerua' marlen :D nella stessa pagina vedo 30 caldaie tra 500 e 1000 euro, ma non ci capisco niente... cosa devo guardare per scegliere?
Quelle a condensazione costano il doppio... ma a che servono? MI servono?

bancodeipugni
27-04-2015, 10:53
per dimensionare la caldaia bisogna vedere il numero di elementi radianti
per 65mq è un mini basta poco

al momento per impianti tradizionali con radiatori classici non prenderei in considerazione altro che caldaie a condensazione: essendo a camera stagna migliorano anche la coinbentazione dato che non devi lasciare uno spiffero per il ricambio d'aria all'interno
inoltre oltre al risparmio in bolletta hai la detrazione spalmata in 10 anni

enelenergia faceva promozioni di sostituzione addebitando il costo in bolletta rateizzato

sparagnino
27-04-2015, 12:36
Un po' di confusione in testa, eh...

In linea di massima hai 2 tipologie di caldaia.

a. turbo/classica;
b. condensazione.

Della prima, sempre in linea di massima, ne hai di due tipi

a1. camera aperta;
a2. camera stagna.

La differenza fra a1 e a2 sta nel fatto che nella prima devi avere una ventilazione costante nel locale in cui è posizionata.
Per a2 è sufficiente un condotto che prende l'aria dall'esterno (quasi, anche un locale attiguo può andar bene, se ventilato)

Tra a e b la differenza è il prezzo: il rendimento è pressapoco simile per un impianto a termosifoni.

A T T E N Z I O N E - Ci sono molte limitazioni per l'installazione. Devi verificare di non aver problemi di sorta altrimenti succede un macello.

Lascia stare il leroy merlin o simili per queste cose: se non sai cosa ti serve rivolgiti direttamente ad un professionista che ti faccia tutto e ti garantisca il tutto.

Fai attenzione a quanto richiesto per accedere alle detrazioni. A dire il vero non ci vuole poi molto.
Devi pagare con un bonifico apposito (bonifico ristrutturazione o bonifico risparmio energetico, rispettivamente 50% o 65%) ed indicare un sacco di cosette sul bonifico stesso (partita iva dell'installatore, CF tuo, numero fattura, etc etc).
Se opti per il 50% poi ti basta buttare dentro la dich dei redditi l'importo speso, se fai il 65% devi anche registrare il tutto su un sito (parere personale: evita di fare il 65 per la sola caldaia).

bancodeipugni
27-04-2015, 17:29
Della prima, sempre in linea di massima, ne hai di due tipi

a1. camera aperta;
a2. camera stagna.

La differenza fra a1 e a2 sta nel fatto che nella prima devi avere una ventilazione costante nel locale in cui è posizionata.
Per a2 è sufficiente un condotto che prende l'aria dall'esterno (quasi, anche un locale attiguo può andar bene, se ventilato)queste non te le passano in detrazione

leoben
02-05-2015, 18:45
queste non te le passano in detrazione

Le passano se sono ad alta efficenza (sempre >90%, solitamente ce la fanno quelle a camera stagna perchè possono regolare il tiraggio ed ottimizzare la combustione).
Recuperi il 50% in 10 anni. Ne ho montata una nel 2013 (se non sbaglio la legge è rimasta la stessa) e sto recuperando la spesa sul 730

Adric
02-05-2015, 21:04
Da tenere presente che la normativa sulle caldaie è regionale, mentre i controlli in genere sono di competenza comunale.
Questo significa che le caldaie a condensazione sono obbligatorie (e già da diversi anni) ad esempio in Piemonte, ma non lo sono nel Lazio, che oltretutto si trova in una zona climatica differente.
Certo, il Piemonte ha recepito pienamente la normativa europea sulle emissioni, altre regioni non lo hanno ancora fatto.
Comunque nel Lazio, così come in altre regioni (ma non saprei dire quali) per le installazioni di nuove caldaie, è obbligatorio il cronotermostato ed una valvola termostatica per ciascun termosifone (anche se poi non conviene tenerle tutte in funzione contemporaneamente).
Le caldaie a condensazione sono classificate, se non ricordo male, a cinque stelle.
Poi ci sono caldaie non a condensazione, ma comunque a basso NOx (tre o quattro stelle).
In effetti i vantaggi della condensazione sono soprattutto sulle emissioni e sulla maggiore silenziosità.
Le caldaie a condensazione, a parità di medesimi componenti, costano almeno 500-600 Euro in più; ma la caldaia a condensazione non sempre si può mettere.
Ad esempio, se hai una tubazione di tipo vecchio, la produzione di acido solforico fa si che questa si corroda nel giro di pochi anni, obbligando a sostituirla. In questo caso i costi aumentano.
Inoltre c'è il discorso dello scarico dell'acqua, anche se qui non ricordo la questione tecnica.
E quello sulla camera aperta e camera stagna, come spiegato nei post precedenti.

Con un piccolo appartamento in una grande città, il maggior costo della condensazione rispetto a una caldaia tradizionale non si ammortizza. La condensazione conviene per una villa o casa unifamiliare di media o grande dimensione del Nord Italia (o del Centro-Sud se l'altitudine è maggiore di 500 metri), e se si ha un riscaldamento a pavimento o/e il fotovoltaico.

Lo scorso novembre, dopo ben 5 preventivi diversi, e due settimane di navigazione su siti e forum differenti, mi sono trovato a dover rifare la caldaia, ed ho scelto una tradizionale a basso NOx, evitando il tipo a condensazione.
Insoddisfatto dell'assistenza Vaillant, ho scelto una Immergas (sono le due marche di caldaie più diffuse in Italia).
Non potevo spendere per riscaldare un piccolo appartamento di 52 m2 dai 3.500 Euro in su (il minimo per una caldaia di marca top, tutte estere, come l'olandese Atag o la tedesca Viessmann). Peraltro non ricordo se era ENI od EnelEnergia, ho anche ricevuto una visita di due loro incaricati a casa (che di questioni tecniche capiscono poco, essendo loro dei commerciali che rimandano a un appuntamento successivo con un tecnico), dicendomi che loro fanno installare solo caldaie a condensazione, senza sbottonarsi minimamente sulle marche trattate, e con costi che come minimo partono dai 3000 Euro ! Sono usciti dopo pochi istanti da casa mia quando ho detto loro che più di 2.000 Euro non avrei mai speso.
E uno se la condensazione non la volesse o non la può mettere ? :rolleyes:

Le marche di caldaie sono tantissime, almeno una cinquantina sono distribuite in Italia. La marca va scelta anche in base al CAT (centro assistenza tecnica).
In certe zone alcune marche non hanno alcun CAT entro i 50 Km.
Ho speso 2.100 Euro tra caldaia, lavaggio dei termosifoni, cronotermostato, valvole termostatiche e contratto di assistenza per 2 anni (al termine dei 2 anni posso scegliere se cambiare assistenza; con Vaillant non puoi cambiare il CAT).
Inoltre con la caldaia a condensazione hai una detrazione del 65 %, (così come per gli infissi) ma sei obbligato a farti rilasciare una dichiarazione per l'ENEA (peraltro pure detraibile) che a me è costata 250 Euro per gli infissi (in quanto vanno certificati sia i vecchi infissi da sostituire che i nuovi).
Per le caldaie tradizionali la detrazione è del 50 %, ma non serve nessuna dichiarazione ENEA.
Ovviamente per ottenere le detrazioni si deve pagare solo con bonifico con apposita causale specifica.

leoben
03-05-2015, 08:48
Da tenere presente che la normativa sulle caldaie è regionale, mentre i controlli in genere sono di competenza comunale.
Questo significa che le caldaie a condensazione sono obbligatorie (e già da diversi anni) ad esempio in Piemonte, ma non lo sono nel Lazio, che oltretutto si trova in una zona climatica differente.
Certo, il Piemonte ha recepito pienamente la normativa europea sulle emissioni, altre regioni non lo hanno ancora fatto.
Comunque nel Lazio, così come in altre regioni (ma non saprei dire quali) per le installazioni di nuove caldaie, è obbligatorio il cronotermostato ed una valvola termostatica per ciascun termosifone (anche se poi non conviene tenerle tutte in funzione contemporaneamente).
Le caldaie a condensazione sono classificate, se non ricordo male, a cinque stelle.
Poi ci sono caldaie non a condensazione, ma comunque a basso NOx (tre o quattro stelle).
In effetti i vantaggi della condensazione sono soprattutto sulle emissioni e sulla maggiore silenziosità.
Le caldaie a condensazione, a parità di medesimi componenti, costano almeno 500-600 Euro in più; ma la caldaia a condensazione non sempre si può mettere.
Ad esempio, se hai una tubazione di tipo vecchio, la produzione di acido solforico fa si che questa si corroda nel giro di pochi anni, obbligando a sostituirla. In questo caso i costi aumentano.
Inoltre c'è il discorso dello scarico dell'acqua, anche se qui non ricordo la questione tecnica.
E quello sulla camera aperta e camera stagna, come spiegato nei post precedenti.


In Toscana non abbiamo ancora l'obbligo della caldaia a condensazione, c'è solo (credo da quest'anno) quello di installare le termostatiche e il cronotermostato.
Io ho montato una Ferroli a 4 stelle di efficienza ed ho preso il 50%.
Sarebbe stato un problema per me montare quella a condensazione perchè serve comunque lo scarico dell'acqua, ed avrei dovuto smurare un paio di stanze per riuscire ad arrivare al tubo.
Ho il centro assistenza vicino casa col quale ho fatto l'abbonamento annuale e pensano loro a compilare tutti i documenti necessari. Fra l'altro da quest'anno c'è una nuova normativa e mi hanno rilasciato non più un libretto d'impianto ma uno che descrive tutti gli impianti che uno ha in casa (riscaldamento, raffreddamento, eventuali pannelli solari termici o fotovoltaici, etc.etc.) e sul quale devono venir riportati tutti i test periodici di ciascun impianto.

Adric
03-05-2015, 22:28
Prevedo grossi problemi in futuro qualora l'obbligo di caldaie a condensazione venisse esteso a regioni del centro e del sud Italia, tra scarichi, tubazioni ed altri problemi, anche di natura condominiale.
A parte poi che per le case costruttrici italiane sarebbe antieconomico dover riconvertire l'intera produzione in caldaie a condensazione.

Peraltro l'obbligo di un unico libretto di tutti gli impianti è nazionale:
http://www.uominisoli.eu/2015/03/3730/