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View Full Version : Domotica... Da dove partire e chi scegliere?


CoreVD
21-04-2015, 13:27
Salve a tutti, a circa 10-15 anni dalla diffusione di massa dei sistemi di domotica, mi trovo in difficoltà a capirci dentro qualcosa :D

Per prima cosa mi sono dato un infarinatura generale sul web ed onestamente tra Arduino, PLC e KNX non ci ho capito nulla.

Bene! Ho provato a fare un passo avanti ed ho iniziato a guardare un po' di siti web dei produttori...
Bticino, Vimar, Comelit tra i più famosi...
Easydom, Came, Ilevia tra quelli meno famosi...

La realtà è che tutti i siti si limitano a mettere 4-5 foto sceniche, dirti che con la domotica puoi attivare in automatico lo sciacquone, ecc... Ma nessun produttore entra nello specifico senza sconfinare nel "tecnico".

Quello che vorrei fare io non è nulla di sensazionale...
Nello specifico avrò un riscaldamento, un antifurto, delle tapparelle elettriche, l'illuminazione del giardino...
Vorrei gestire tutti questi impianti (di marche varie) da un unica centralina a muro e magari dallo smartphone.
Tecnicamente questa non è nemmeno "domotica", ma semplicemente "interfacciare degli impianti tradizionali".

Maaaaaaaaaaaa...
Quali sistemi si interfacceranno (ad esempio) con le tapparelle elettriche che sceglierò?
Oppure dovrò affidarmi ad una di queste ditte (es. Comelit) e comprare le tapparelle elettriche che loro mi indicheranno come "compatibili"?
Altro esempio: se volessi gestire l'illuminazione esterna a distanza tramite smartphone, devo realizzare un impianto elettrico standard (che poi verrà interfacciato da qualche sorta di centralina) oppure devo prima trovarmi la centralina e poi realizzare l'impianto elettrico in base alle caratteristiche di questa?

Insomma, da dove partire per poter capirci qualcosa? :mc:

p69
22-04-2015, 10:40
Io ho messo da me (fatto da installatore autorizzato) un sistema Vimar, con cui ho potuto controllare un sistema complesso di illuminazione a led e le tapparelle. Il sistema è abbastanza flessibile, chiuso (protocollo proprietario) e per configurarlo serve un tecnico autorizzato, hai tu modo di fare poche cose, ma appena devi fare qualcosa di un po' più serio, occorre chiamare l'assistenza.

Sulla compatibilità con l'utilizzatore finale (tapparella, luce o altro) non credo tu debba preoccuparti troppo. Devi comunque cablare col cavo di segnale del sistema che si connette con gli interruttori che ne fanno parte, a cosa sono connessi poi interruttori e attuatori vari al sistema non interessa più di tanto, nelle funzioni base sono ovviamente previste illuminazione, tapparelle e comandi termici connessi con termostati di zona.

Sono previste attivazioni temporizzate per evitare carichi di picco troppo alti (ad esempio al comando che alza o abbassa tutte le tapparelle, è possibile introdurre un ritardo in modo che partano una dopo l'altra e non tutte insieme).

bancodeipugni
22-04-2015, 20:24
l'impianto elettrico puo' anzi di solito è essere fatto per primo

con l'accortezza di riservare le opportune predisposizioni per l'ampliamento che si vuole fare come linee segnali /domotica:
quindi prevedere scatole a muro a mezzaltezza in zona, un canale di tubi corrugati lasciato vuoto e indipendente dalle linee elettriche, derivazioni varie abbastanza grandi per contenere relais vari ecc ecc...

tenendo presente che i segnali domotici non devono essere mischiati con le cordine dedite all'elettricità e nemmeno dovrebbero incrociarsi nelle scatole

poi sceglierai se e quando collegare centraline varie per i vari azionamenti

i sistemi vimar sono sicuramente meglio rispetto ai biticino, se non altro sono meno cari

jumpjack
23-04-2015, 09:16
Insomma, da dove partire per poter capirci qualcosa? :mc:
Tanto per cominciare, considera che un impianto "domotizzato" costa, di solo materiale, 100 euro. Immagino che comprarlo già fatto, o addirittura installato,costi invece 1000 euro se non di più... :rolleyes:

Il punto è che dietro la dicitura altisonante "impianto domotico" non c'è altro che un microcontrollore con una manciata di relè!

Io ho appena comprato, e sto iniziando a sperimentare, la Arduino Yun: costa 65 euro, e include un server linux, una porta ethernet (per rete cablata), un'interfaccia Wifi (per la rete wireless), e una scheda arduino "classica" con le sue 13 porte di input/output digitale (leggasi: 13 "oggetti elettrici" controllabili a distanza).
A parte la solita documentazione indecente (ho dovuto leggere quattro pagine diverse, di cui solo una "ufficiale", solo per riuscire a far accendere un led dal cellulare), una volta che sei "partito" è un sistema molto potente e versatile. E alla scheda da 65 euro basta aggiungere una scheda a 8 relè da 20 euro e uno scatolotto di plastica da 10 euro per avere la tua "centralina domotica" collegabile a qualunque "oggetto elettrico" di casa, sia esso una tapparella, un termosifone o un condizionatore: basta mettere un relè in parallelo a un interruttore esistente, e hai "domotizzato" l'oggetto elettrico. :)

Non so però se hai le competenze tecniche per assemblarti un sistema da solo, o se vuoi qualcosa di già pronto. :stordita:

CoreVD
23-04-2015, 18:42
Innanzi tutto vi ringrazio.
Mi aspettavo mooolte meno risposte, siete grandi :D

Prima la domanda più importante: ma quindi Arduino, PLC e KNX sono dei sistemi di gestione liberi che, a differenza di quelli proprietari (Bticino, Vimar, Comelit, Easydom, Came, Ilevia, ecc) sono modificabili da un tecnico qualsiasi anzichè dal tecnico autorizzato dalla ditta costruttrice, giusto?
Ma SOPRATTUTTO in giro si trovano dei tecnici generici che sanno programmare ed installare questi sistemi "liberi" oppure tutti i tecnici sono "affilliati" alle varie marche su dette? (...e quindi i sistemi "liberi" dovrei esser capace di configurarmelo da solo...)

Devi comunque cablare col cavo di segnale del sistema che si connette con gli interruttori che ne fanno parte
Qui non ho capito cosa intendi...


l'impianto elettrico puo' anzi di solito è essere fatto per primo
con l'accortezza di riservare le opportune predisposizioni per l'ampliamento che si vuole fare come linee segnali /domotica:
quindi prevedere scatole a muro a mezzaltezza in zona, un canale di tubi corrugati lasciato vuoto e indipendente dalle linee elettriche, derivazioni varie abbastanza grandi per contenere relais vari ecc ecc...
In pratica conviene fare, in ordine:
- schema impianto elettrico tradizionale (pulsanti luce, pulsanti tapparelle elettriche, prese corrente, punti luce, centralina antifurto);
- schema impianto domotico da integrare allo schema precedente (le tracce che dalla centralina vanno alle cose che voglio gestire, es. tapparelle, illuminazione esterna, irrigazione, ecc);
- faccio fare dal muratore le dovute tracce;
- fare installare all'elettricista l'impianto elettrico tradizionale;
- per ultimo far installare all'installatore di "domotica" (:rolleyes: ) gli ultimi cablaggi e la centralina.
Dico bene?


e sto iniziando a sperimentare, la Arduino Yun: costa 65 euro, e include un server linux, una porta ethernet (per rete cablata), un'interfaccia Wifi (per la rete wireless), e una scheda arduino "classica" con le sue 13 porte di input/output digitale (leggasi: 13 "oggetti elettrici" controllabili a distanza).
A cosa serve un server linux nel sistema?

bancodeipugni
23-04-2015, 19:09
In pratica conviene fare, in ordine:
- schema impianto elettrico tradizionale (pulsanti luce, pulsanti tapparelle elettriche, prese corrente, punti luce, centralina antifurto);
- schema impianto domotico da integrare allo schema precedente (le tracce che dalla centralina vanno alle cose che voglio gestire, es. tapparelle, illuminazione esterna, irrigazione, ecc);
- faccio fare dal muratore le dovute tracce;
- fare installare all'elettricista l'impianto elettrico tradizionale;
- per ultimo far installare all'installatore di "domotica" ( ) gli ultimi cablaggi e la centralina.
Dico bene?c'e' chi è in grado di fare tutto sia l'impianto elettrico che domotico, ma difficilmente quello "personalizzato" con arduino perchè si affiderà a sistemi omologati a norma che puo' e deve garantire per legge

tieni presente che in una abitazione fino a tot metratura e tot potenza prelevabile (fino a 6kw monofase) il progetto non è obbligatorio anzi di solito non lo fa nessuno per risparmiare tempo ed euro

l'importante è segnare assieme all'elettricista sul muro le tracce da effettuare e le scatole alle quali poi provvederà il muratore prima di intonacare e tra queste le tracce per la domotica (negli impianti di nuova realizzazione la predisposizione è praticamente obbligatoria)

e poi è importante anche l'elettricista e il muratore si parlino e interagiscano tra loro per evitare problemi dato che uno segue il lavoro fatto prima dall'altro

!fazz
24-04-2015, 10:06
stai facendo un bel pò di confusione

arduino è una (pessima) scheda a microcontrollore con programmazione facilitata
i plc sono i controllori industriali, ovvero delle apparecchiature da programmare utilizzate in industria per gestire gli impianti

konnex o knx è un protocollo per domotica ovvero un insieme di regole che stabilisce il formato dei dati e dei pacchetti che devono essere scambiati sul bus al fine di pilotare le periferiche compatibili.


ora, tutto dipende da cosa vuoi fare e da quanto vuoi spendere, tralasciando le implementazioni casalinghe con arduino ecc ecc se vuoi un impianto domotico che abbia una minima garanzia di funzionare (da quello che dici non mi pare che sei molto esperto di elettronica embedded) devi rivolgerti al mercato e li le soluzioni sono principalmente due

1) sistema proprietario
2) sistema aperto

utilizzare un sistema proprietario significa affidarsi ad un solo produttore e comprare tutti i dispositivi della stessa marca sono i vary myhome btcino, gewiss chorus, by-me vimar, ecc ecc

generalmente sono impianti costosi e con poche funzionalità ma la cui installazione e programmazione risulta semplificata.

un sistema aperto significa invece utilizzare scegliere di utilizzare un protocollo domotico (es knx) e comprare dispositivi anche di marche diverse per costruire il proprio sistema è sicuramente la soluzione più flessibile e con maggiori funzionalità (i grandi impianti, ospedali, centri commerciali ecc ecc sono tutti fatti in questo modo) generalmente i prodotti costano meno rispetto alla rispettiva controparte proprietaria (concorrenza ed economie di scala) si ha un portafoglio prodotti enormemente maggiore, ma hanno il grosso svantaggio di un elevato costo iniziale, (licenze, programmatori ecc ecc ) che viiene assorbito se sei un installatore ma se devi farti il tuo proprio impianto hanno un impatto non trascurabile.


ps considera che un impianto domotico viene a costare circa una decina di volte di più rispetto ad un impianto tradizionale e che soprattutto il revamping di un impianto tradizionale verso un sistema domotico è praticamente impossibile da fare senza stravolgere l'intera struttura dello stesso, che significa buttare all'aria tutto, rifare le tracce, riposizionare i corrugati e ritirare tutte le linee, potenza e dati

jumpjack
25-04-2015, 12:14
stai facendo un bel pò di confusione

arduino è una (pessima) scheda a microcontrollore con programmazione facilitata
Io la uso da anni e mi sembra esattamente il contrario: un'ottima scheda con sistema di programmazione DA PAZZI :muro: :muro: Bastri pensare che l'IDE è vecchio di 10 anni è ancora non ha il tastino a forma di dischetto per salvare,e il suo editor di testo integrato è una follia; per non parlare dell'interfacciamento tra PC e scheda gestito in modo così demente da far invidia alla Microsoft; e la documentazione sull'hardware fa piangere nella maggior parte dei casi; si riesce a usare Arduino solo perchè ha una comunità enorme e molto paziente che ti aiuta su tutto.
Ma una volta imparato a districarsi in questo casino,diventa persino divertente usarla. :)

bancodeipugni
25-04-2015, 21:35
si riesce a usare Arduino solo perchè ha una comunità enorme e molto paziente che ti aiuta su tutto.ricorda un po' un certo linux :D

p69
28-04-2015, 10:34
Innanzi tutto vi ringrazio.
Mi aspettavo mooolte meno risposte, siete grandi :D

Ma figurati :-)


Ma SOPRATTUTTO in giro si trovano dei tecnici generici che sanno programmare ed installare questi sistemi "liberi" oppure tutti i tecnici sono "affilliati" alle varie marche su dette? (...e quindi i sistemi "liberi" dovrei esser capace di configurarmelo da solo...)


Ovviamente nel mio caso il tecnico viene col prodotto, le case li 'certificano' e ovviamente danno garanzia solo se il sistema è stato configurato da loro.


(Riferendoti al cavo di segnale) Qui non ho capito cosa intendi...

Intendo che il sistema di Vimar, per esempio, in genere funziona con un cavo di segnale (o più cavi) che deve raggiungere tutti gli attuatori (interruttori/termostati/sonde) e quindi rispetto ad un impianto tradizionale devi prevedere altri corrugati di passaggio dei cavi di segnale. Non so se possa essere infilato negli stessi corrugati dell'impianto, visto che il segnale è un segnale in bassa tensione, non so se potrebbero esserci problemi di interferenza.


In pratica conviene fare, in ordine:
- schema impianto elettrico tradizionale (pulsanti luce, pulsanti tapparelle elettriche, prese corrente, punti luce, centralina antifurto);
- schema impianto domotico da integrare allo schema precedente (le tracce che dalla centralina vanno alle cose che voglio gestire, es. tapparelle, illuminazione esterna, irrigazione, ecc);
- faccio fare dal muratore le dovute tracce;
- fare installare all'elettricista l'impianto elettrico tradizionale;
- per ultimo far installare all'installatore di "domotica" (:rolleyes: ) gli ultimi cablaggi e la centralina.
Dico bene?


Io credo che una volta tu abbia deciso di fare l'impianto domotico, il progetto dell'impianto elettrico deve esser fatto di conseguenza. Una cosa importante che vale la pena segnalare e che il mio elettricista ha fatto: mi ha reso l'impianto indipendente (se necessario) da quello domotico, cioè se non funziona la centralina per qualsiasi motivo, gli interruttori e gli attuatori funzionano "a mano" :-) qualche cablatura e complicazione in più per stare davvero tranquillo.

SaintTDI
28-04-2015, 10:41
questo l'ha fatto un mio amico :)

http://www.opendomotica.it/site/home.php

ha fatto TUTTA casa domotica... considera che l'1.0 potevi accendere e spegnere le cose tramite cellulare ma non tramite i normali interruttori di casa ;)

vedi se ti può essere utile :)

bancodeipugni
28-04-2015, 20:31
Io credo che una volta tu abbia deciso di fare l'impianto domotico, il progetto dell'impianto elettrico deve esser fatto di conseguenza. no
l'impianto elettrico è una cosa l'impianto domotico un'altra
è la predisposizione della canalizzazione che è importante perchè potresti decidere di fare tutto anche in seguito o un po' alla volta
Una cosa importante che vale la pena segnalare e che il mio elettricista ha fatto: mi ha reso l'impianto indipendente (se necessario) da quello domotico, cioè se non funziona la centralina per qualsiasi motivo, gli interruttori e gli attuatori funzionano "a mano" :-) qualche cablatura e complicazione in più per stare davvero tranquillo. penso sia la regola

!fazz
02-05-2015, 17:31
Io la uso da anni e mi sembra esattamente il contrario: un'ottima scheda con sistema di programmazione DA PAZZI :muro: :muro: Bastri pensare che l'IDE è vecchio di 10 anni è ancora non ha il tastino a forma di dischetto per salvare,e il suo editor di testo integrato è una follia; per non parlare dell'interfacciamento tra PC e scheda gestito in modo così demente da far invidia alla Microsoft; e la documentazione sull'hardware fa piangere nella maggior parte dei casi; si riesce a usare Arduino solo perchè ha una comunità enorme e molto paziente che ti aiuta su tutto.
Ma una volta imparato a districarsi in questo casino,diventa persino divertente usarla. :)
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