View Full Version : Test batterie 12 volt
Ciao a tutti, avrei una domanda domandina... A casa in garage ho 3-4 batterie da 12volt (tipo quelle che si usano per le auto) che tengo sempre a turno in carica e che misurando il voltaggio col tester SEMBRANO in buono stato. L'unico problema è che l'altro giorno ho prestato una di queste batterie ad un amico perchè la sua della macchina dava segni di cedimento: "tieni questa, è praticamente nuova". Purtroppo nonstante il voltaggio fosse buono e sempre stata in carica (con caricabatterie professionale) alla seconda accensione ha fatto cilecca.
Volevo capire, come faccio a sapere se queste batterie sono buono o no? c'è un modo per capire quanta corrente son capaci di buttare fuori o comunque capire se possono funzionare perchè mi sembra di capire che il solo voltaggio non dice una beata cippa.
Grazie in anticipo a chiunque risponda.
bio.hazard
10-02-2015, 06:54
un tempo, quando le batterie si potevano aprire per aggiungere l'acqua distillata, ricordo che il mio elettrauto, per valutare la capacità e quindi l'ipotetica durata nel tempo di una batteria, misurava la densità del liquido all'interno, ma potrei anche ricordare male, dato che ne è passato del tempo.
:)
sicuramente esisteranno metodi più "moderni" per farlo, dato che oggi le batteria sono sigillate.
bobafetthotmail
10-02-2015, 09:24
Un test di conduttanza permette di vedere come sta la batteria (corti circuiti, difetti, danni alle piastre interne dovuti all'invecchiamento della batteria).
Per quanto senza avere un valore di riferimento di conduttanza di quella batteria specifica (o del modello di batteria) quando la batteria era nuova, ogni misurazione sarà ovviamente approssimativa.
Ci sono strumenti dedicati per misurare la conduttanza e o ti danno un numero o ti restituiscono un valore di % di salute della batteria (approssimativo come detto sopra in base a quanto ritengono che fosse la conduttanza originaria di quella batteria), i prezzi sono sui 100 euro se vuoi quelli per persone normali che li usano in casa, mentre quelli da lavoro sono ovviamente più precisi e complessi ma costano oltre 300 euri.
Un altro test che puoi fare fare è lo stesso metodo che si usa per testare gli alimentatori.
Basta scollegare la batteria della tua auto (o di una auto qualsiasi) e collegare la batteria da testare al suo posto (va bene anche usare i cavi con le pinze, non c'è bisogno di muovere fisicamente la batteria e metterla al posto dell'altra e rimontare i fissaggi con i bulloni o chessò), poi avviare la tua macchina con la seconda batteria e controllare il voltaggio col multimetro.
Appena avvii dovrebbe dare un picco oltre i 12 volt, poi scende sotto i 12 volt.
Se il voltaggio scende sotto i 9,5 volt mentre stai avviando la macchina la batteria è da ricaricare.
Se fallisce il test di nuovo dopo che secondo il caricabatterie specifico da batterie al piombo o da macchina è carica.... è da buttare.
Un meccanico/elettrauto/centro assistenza di solito ha macchinari che simulano il carico con delle resistenze (come si fa per testare in modo professionale gli alimentatori dei PC) ma sono oggetti abbastanza costosi.
Questo http://www.sicurauto.it/test-e-recensioni/news/cosa-si-nasconde-nelle-batterie-auto-del-supermercato.html sembra che faccia un test abbastanza completo, voltaggio, conduttanza e voltaggio quando stai avviando la macchina.
Dato che è un sistema automatico, i valori che ti dà sono ovviamente approssimativi, ma è comunque meglio di niente.
è solo un esempio per avere un'idea di cosa cercare, non ho esperienza diretta con questo aggeggino nè lo posso raccomandare.
Comunque, nel caso del tuo amico, non c'è da escludere un problema alla sua auto, ad esempio nell'alternatore che ricarica la batteria (che non la ricarica più) o delle dispersioni nell'impianto eletrrico dell'auto (che scaricano la batteria con un corto circuito o appunto una dispersione).
Comunque, nel caso del tuo amico, non c'è da escludere un problema alla sua auto, ad esempio nell'alternatore che ricarica la batteria (che non la ricarica più) o delle dispersioni nell'impianto eletrrico dell'auto (che scaricano la batteria con un corto circuito o appunto una dispersione).
No no perchè poi alla fine ne ha presa una nuova per tirare i restanti tre mesi fino a che non ha ceduto la macchina ed è andata benone.
Il problema è chiaro, batterie ovviamente usate ma che quando "pensionate" pensavo ancora buone, sempre tenute in carica.. Si caricano bene, tengono la carica, ma messe ad accendere una macchina magari alla prima ok ma alla seconda si sente già il motorino che fa moooooolta fatica.
jumpjack
12-02-2015, 08:36
Le batterie invecchiano anche sullo scaffale, non c'è niente da fare. Specialmente quelle per avviamento. Un po' meglio vanno quelle a gel o ad AGM, meno soggette a solfatazione e stratificazione dell'elettrolita (alcune vengono garantite anche per 10 anni di vita sullo scaffale!).
L'unico modo per far durare "per sempre" una batteria al piombo sullo scaffale è venderla vuota e con "allegata" una bottiglia di acido solforico, per riempirla al momento del primo utilizzo.
Ciao a tutti, avrei una domanda domandina... A casa in garage ho 3-4 batterie da 12volt (tipo quelle che si usano per le auto) che tengo sempre a turno in carica e che misurando il voltaggio col tester SEMBRANO in buono stato. L'unico problema è che l'altro giorno ho prestato una di queste batterie ad un amico perchè la sua della macchina dava segni di cedimento: "tieni questa, è praticamente nuova". Purtroppo nonstante il voltaggio fosse buono e sempre stata in carica (con caricabatterie professionale) alla seconda accensione ha fatto cilecca.
Volevo capire, come faccio a sapere se queste batterie sono buono o no? c'è un modo per capire quanta corrente son capaci di buttare fuori o comunque capire se possono funzionare perchè mi sembra di capire che il solo voltaggio non dice una beata cippa.
Grazie in anticipo a chiunque risponda.
Di solito la vita utile delle batterie è indicata sul foglio specifiche, e nella maggior parte dei casi è di 4 anni, anche se tenuta perfettamente carica.
Per vedere se è morta puoi collegarci una lampadina, anche da 55 watt (quelle per i fanali). Se è morta non si accende.
Per vedere la carica residua ti servirebbe un circuitino per generare un assorbimento a corrente costante (es. LM317), al limite potrebbe bastare una resistenza. Metti sotto scarica la batteria e registri come cala la tensione, facendo riferimento al datasheet, per reference.
Se hai voglia di perdere tempo, per loggare la tensione, se non hai un multimetro adatto, potresti usare un microcontrollore con ADC integrato, da interfacciare ad un pc. Arduino potrebbe andare, ma puoi trovare soluzioni più economiche.
un tempo, quando le batterie si potevano aprire per aggiungere l'acqua distillata, ricordo che il mio elettrauto, per valutare la capacità e quindi l'ipotetica durata nel tempo di una batteria, misurava la densità del liquido all'interno, ma potrei anche ricordare male, dato che ne è passato del tempo.
:)
sicuramente esisteranno metodi più "moderni" per farlo, dato che oggi le batteria sono sigillate.
invece sfortunatamente quello dovrebbe essere tutt'ora il sistema più efficace.
Controllando la tensione della batteria si ha una stima dello stato della batteria: se una batteria è sotto gli 11.8V probabilmente è da buttare. Tuttavia non è detto che una batteria a 12.5V sia ancora in buono stato.
L'unica è fare un test di carica-scarica e vedere come si comporta la batteria. Caricarla completamente, vedere il voltaggio raggiunto (almeno 12.5, se fa fatica ad arrivarci già è sintomo di vecchiume), e scaricarla, vendendo quanto dura la carica.
Controllando la tensione della batteria si ha una stima dello stato della batteria: se una batteria è sotto gli 11.8V probabilmente è da buttare. Tuttavia non è detto che una batteria a 12.5V sia ancora in buono stato.
Nel mio caso parlo di batterie che caricate hanno voltaggi di 12,6-12,8 volt e che anche dopo un paio di settimane lo mantengono. L'unico problema è, come detto, ne ho vista ciccare all'avvio (che tra l'altro era quella pensavo fosse messa meglio) e mi sono preoccupato :D
L'unica è fare un test di carica-scarica e vedere come si comporta la batteria. Caricarla completamente, vedere il voltaggio raggiunto (almeno 12.5, se fa fatica ad arrivarci già è sintomo di vecchiume), e scaricarla, vendendo quanto dura la carica.
Ma in teoria le batterie non andrebbero mai scaricate? Cioè so che se si scarica una batteria (magari non la prima volta) diventa inaffidabile e comunque non gli fa bene.
bobafetthotmail
13-02-2015, 07:57
Ma in teoria le batterie non andrebbero mai scaricate? Cioè so che se si scarica una batteria (magari non la prima volta) diventa inaffidabile e comunque non gli fa bene.Le batterie da macchina sono come dici tu.
Le batterie da macchina sono ottimizzate per produrre molta corrente per pochi secondi ("corrente di spunto"), per permettere al motorino di avviare il motore dell'auto.
Questo giochino permette di usare batterie molto più piccole di quelle che sarebbero necessarie per mantenere una produzione di corrente simile senza questa ottimizzazione.
Il rovescio della medaglia è che questo tipo di batterie non apprezza minimamente l'essere scaricato oltre un 60% della carica nominale. Le piastre si corrodono.
http://www.sicurauto.it/forum/viewtopic.php?f=18&t=9210
Si andrebbe evitata la scarica totale, infatti servirebbe un circuito di controllo. Comunque per testarle un buon metodo potrebbe anche essere appunto quello di "chiamare" un picco di corrente con un carico che assorba almeno due volte la capacità della batteria. Ovvero una batteria da 50Ah gli si collega momentaneamente un carico da 100A (il motorino d'avviamento assorbe circa 100A) e si vede di quanto scende la tensione durante questa transizione, e se la corrente assorbita arriva a quella che dovrebbe essere
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