guidocervi
21-05-2013, 20:49
Non c'è in tutto il web una guida seria che sappia essermi utile.
I problemi riguardano i soliti maledetti settori danneggiati, che hanno reso diversi hard disk che possiedo dei fermacarte. Mi sono documentato molto, ma spesso le informazioni a riguardo sono fuorvianti.
Fattispecie:
- prendiamo un HD esterno qualsiasi (esempio 200gb);
- trasferiamovi sopra alcuni nostri dati e poniamo che all'altezza dei 50GB, dei 70GB e dei 120GB (ipotesi più molesta) vi siano alcuni gruppi di settori danneggiati;
- poniamo di avere a disposizione tre software oltre al classico chkdsk: HDD regenerator, DBAN e HDD low level format tool;
Lo scopo a cui voglio arrivare è quello di recuperare l'hard disk in modo da renderlo funzoinante al 100% senza utilizzare il metodo della partizionatura per arginare i settori incriminati (cioè fare tante partizioni escludendo da esse i blocchi danneggiati).
So che gli hdd hanno sia dei settori di "riserva" che una tabella di allocazione dei settori ---> l'idea è quella di recuperare i settori recuperabili e poi riscrivere la tabella di allocazione, escludendo da essa i settori danneggiati, in modo che nessun dato possa essere scritto su di essi in futuro. Praticamente tali settori al momento della scrittura dei dati verrebbero saltati. Ma come fare? Ciò che ho letto in giro è che per fare ciò serve una formattazione a basso livello, che però alcuni dicono che non si può effettivamente fare a livello domestico, nonostante alcuni software promettano di essere in grado di farla. Altri dicono di usare i software forniti dal costruttore per perseguire tale scopo, ma non tutti i costruttori li mettono a disposizione, per esempio Hitachi e Toshiba, anche se rilasciando alcuni tools di diagnostica, non permettono di agire in tal senso.
Ciò che ho fatto io (per tentativi) è questo, in sequenza:
- tool di windows per controllare gli errori nel filesystem dell'HDD;
- chkdsk /r /f;
- recupero dei settori danneggiati con HDD regenerator;
- quick erase con DBAN (dovrebbe essere la formattazione a basso livello che ho letto che dovrebbe riscrivere la tabella di allocazione come descritto sopra);
- alternativamente a DBAN, che va lanciato direttamente dal boot, utilizzare HDD low level format tool per eseguire l'operazione direttamente da windows (su hdd esterno ovviamente).
Problemi riscontrati:
1) Il tool di windows dice di aver corretto il filesistem e arginato i file interessati da problemi in una cartella all'interno dell'hdd;
2) chckdsk la prima volta funzoina, mentre rieseguendolo dopo le prossime procedure descritte dirà che il comando non è utilizzabile per dispositivi di tipo RAW (?!);
3) Facendo ripetute scansioni con HDD regenerator, anche se riesce a riparare tutti i settori danneggiati, alla scansione successiva ne compaiono di nuovi (che lui comunque dice di riuscire a riparare, ma di fatto ci sono);
4) Lanciando HDD low level format tool vi sono problemi con la rilevazione dell'hdd (es. un hdd di ipod da 55 gb effettivi mi è capitato venisse rilevato da 1079GB);
5) Utilizzando DBAN a fine procedura vengono elencati alcuni errori, specie nella riallocazione dei settori.
Risultato: l'hdd è leggermente migliorato, nel senso che si blocca meno e più tardi, ma il problema non è risolto e l'obiettivo prefissato non è stato raggiunto. Consigli?
I problemi riguardano i soliti maledetti settori danneggiati, che hanno reso diversi hard disk che possiedo dei fermacarte. Mi sono documentato molto, ma spesso le informazioni a riguardo sono fuorvianti.
Fattispecie:
- prendiamo un HD esterno qualsiasi (esempio 200gb);
- trasferiamovi sopra alcuni nostri dati e poniamo che all'altezza dei 50GB, dei 70GB e dei 120GB (ipotesi più molesta) vi siano alcuni gruppi di settori danneggiati;
- poniamo di avere a disposizione tre software oltre al classico chkdsk: HDD regenerator, DBAN e HDD low level format tool;
Lo scopo a cui voglio arrivare è quello di recuperare l'hard disk in modo da renderlo funzoinante al 100% senza utilizzare il metodo della partizionatura per arginare i settori incriminati (cioè fare tante partizioni escludendo da esse i blocchi danneggiati).
So che gli hdd hanno sia dei settori di "riserva" che una tabella di allocazione dei settori ---> l'idea è quella di recuperare i settori recuperabili e poi riscrivere la tabella di allocazione, escludendo da essa i settori danneggiati, in modo che nessun dato possa essere scritto su di essi in futuro. Praticamente tali settori al momento della scrittura dei dati verrebbero saltati. Ma come fare? Ciò che ho letto in giro è che per fare ciò serve una formattazione a basso livello, che però alcuni dicono che non si può effettivamente fare a livello domestico, nonostante alcuni software promettano di essere in grado di farla. Altri dicono di usare i software forniti dal costruttore per perseguire tale scopo, ma non tutti i costruttori li mettono a disposizione, per esempio Hitachi e Toshiba, anche se rilasciando alcuni tools di diagnostica, non permettono di agire in tal senso.
Ciò che ho fatto io (per tentativi) è questo, in sequenza:
- tool di windows per controllare gli errori nel filesystem dell'HDD;
- chkdsk /r /f;
- recupero dei settori danneggiati con HDD regenerator;
- quick erase con DBAN (dovrebbe essere la formattazione a basso livello che ho letto che dovrebbe riscrivere la tabella di allocazione come descritto sopra);
- alternativamente a DBAN, che va lanciato direttamente dal boot, utilizzare HDD low level format tool per eseguire l'operazione direttamente da windows (su hdd esterno ovviamente).
Problemi riscontrati:
1) Il tool di windows dice di aver corretto il filesistem e arginato i file interessati da problemi in una cartella all'interno dell'hdd;
2) chckdsk la prima volta funzoina, mentre rieseguendolo dopo le prossime procedure descritte dirà che il comando non è utilizzabile per dispositivi di tipo RAW (?!);
3) Facendo ripetute scansioni con HDD regenerator, anche se riesce a riparare tutti i settori danneggiati, alla scansione successiva ne compaiono di nuovi (che lui comunque dice di riuscire a riparare, ma di fatto ci sono);
4) Lanciando HDD low level format tool vi sono problemi con la rilevazione dell'hdd (es. un hdd di ipod da 55 gb effettivi mi è capitato venisse rilevato da 1079GB);
5) Utilizzando DBAN a fine procedura vengono elencati alcuni errori, specie nella riallocazione dei settori.
Risultato: l'hdd è leggermente migliorato, nel senso che si blocca meno e più tardi, ma il problema non è risolto e l'obiettivo prefissato non è stato raggiunto. Consigli?