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View Full Version : Fotovoltaico, boiler e variatore resistenza


geppo509
04-07-2012, 13:11
Un saluto a chi mi legge. Sul tetto di casa mia e' installato un impianto fotovoltaico da 2.94 Kwp che nei prossimi mesi diventera' poco meno di 6 Kwp. L'ho deciso perche' il costo e' divenuto meno della meta' del precedente (identica ditta ed identici prodotti) ed io necessito di maggior produzione: vari climatizzatori, lavatrice, lavastoviglie, elettrodomestici ecc. ecc..
Ho il contratto con Enel da 3 Kwh e mi basta.
La domanda che voglio fare e' la seguente: volendo acquistare un boiler elettrico normale per acqua calda sanitaria con potenza da 1200 watts, collegato alla caldaia a gas, vorrei alimentarlo elettricamente con energia autoprodotta (mettero' un dispositivo che, collegato ai cavi Enel dentro l'abitazione, mostri sul display quale sara' la situazione come sul contatore esterno, istante per istante).
Il boiler avra' il proprio termostato e vorrei poter comandare manualmente la resistenza collegata ad una presa dedicata. L'acqua passera' sempre dal boiler per arrivare alla caldaia attraverso una valvola miscelatrice.
La presa verra' interrotta manualmente se non ci sara' produzione di energia fotovoltaica, verra' azionata con un dimmer (qui correggetemi ed aiutatemi per favore) in proporzione all'energia prodotta.
So bene che la miglior soluzione sarebbe data dai pannelli solari, ma, al momento non posso attuarla. Grazie

deimosphobos
04-07-2012, 17:49
Ho il contratto con Enel da 3 Kwh e mi basta.


apparte il fatto che il contratto é da 3 kW, non penso che ti basti perché il contatore enel ti disallaccia dalla rete anche se la potenza che immetti é maggiore di 3 kW

geppo509
04-07-2012, 18:46
I famosi 3 Kwh del mio contratto sono ampiamente sufficienti; ci vorra' semplicemente un po' d'attenzione e non far funzionare tutto assieme perche' non avrebbe senso, ed e' per questo che ho gia' visto lo strumento di cui parlavo nel post. Fra l'altro gli attuali 2,94 Kw di picco, non vengono mai raggiunti; al massimo sono 2,6-2,7 e con cielo serenissimo e raffrescato dalla pioggia si arriva a 2,85.
La mia domanda specifica, a parte le altre considerazioni, alle quali pensero' io stesso, mi interessa poter comandare la resistenza del boiler cosi' come si fa per le lampade alogene.
Mi sembra di aver letto che il dimmer potrebbe, dico potrebbe, interferire con l'interruttore differenziale.
Prego chiunque voglia aiutarmi di tener conto della mia domanda. Grazie

+Benito+
05-07-2012, 17:03
un boiler a resistenza in una casa ni cui puoi spendere soldi per avere 6 kWp di FV è un abominio, almeno pensa ad un boiler in pompa di calore, oltre che tecnicamente se metti mano all'impianto non puoi nemmeno usare l'energia in quel modo.

geppo509
05-07-2012, 20:03
Non sono interessato a disquisizioni varie, so bene che un impianto solare sarebbe piu' adatto, ma a me serve prima di tutto energia elettrica. 3 clima in funzione contemporaneamente assorbono fino a 2,7 Kwh, non sono sempre tutti accesi. (conoscete, per caso, l'iperidrosi?). Produrre acqua calda conviene quando la produzione fotovoltaica e' ottimale per le mie esigenze.
Quello che mi aspetto nelle risposte e' semplicemente il fatto se sia comandabile mediante dimmer adeguato la resistenza del boiler
Vi chiedo percio', cortesemente, di attenervi alla domanda che ho posto. Grazie
P.S. Conosco bene i boiler a pompa di calore.

+Benito+
05-07-2012, 23:08
ti sto dicendo che se hai i soldi per un FV da 6 kWp, prenditi un boiler a pompa di calore, perchè a resistenza energeticamente è una cagata pazzesca (cit.) oltre che illegale nel momento in cui vai a modificare l'impianto ed usi energia elettrica (finanziata da noantri....) con effetto joule.
Poi chiedi pure dei dimmer, non ti so rispondere.

geppo509
06-07-2012, 16:09
Mi chiedo perche' si continui a non rispondere alla mia domanda, mentre si fanno disquisizioni varie.
L'impianto non verra' modificato, la presa elettrica del boiler che devo acquistare, sara' una comune presa comandata da DIMMER specifico di potenza adeguata, come quella per la lavatrice o per la lavastoviglie (queste, ovviamente, senza dimmer).
Ho gia' un fotovoltaico esistente dal 2009 dal 2,94 KWp che posso potenziare legalmente dopo consenso del GSE fino a poco meno di 6 Kwp. percio' sotto questo aspetto niente da osservare.
Ripeto, e poi saro' costretto a lasciare il tread, qualcuno che ne sa di elettrotecnica mi puo' dire se il dimmer potrebbe servire allo scopo.
E ripeto: sul solare termico sono molto ben informato e non chiedo ulteriori suggerimenti. Grazie e prima di postare chiedo almeno di leggere bene quanto ho scritto fin dal primo post. Grazie ancora.

xenom
06-07-2012, 16:12
E' una bestemmia usare un boiler elettrico con un impianto fotovoltaico :asd:

E non è assolutamente conveniente, tanto più se hai il contratto da 3 kW. Vuol dire che se hai il condizionatore acceso non puoi avere l'acqua calda perché senò scatta il magnetotermico :doh:

xenom
06-07-2012, 16:17
Mi chiedo perche' si continui a non rispondere alla mia domanda, mentre si fanno disquisizioni varie.
L'impianto non verra' modificato, la presa elettrica del boiler che devo acquistare, sara' una comune presa comandata da DIMMER specifico di potenza adeguata, come quella per la lavatrice o per la lavastoviglie (queste, ovviamente, senza dimmer).
Ho gia' un fotovoltaico esistente dal 2009 dal 2,94 KWp che posso potenziare legalmente dopo consenso del GSE fino a poco meno di 6 Kwp. percio' sotto questo aspetto niente da osservare.
Ripeto, e poi saro' costretto a lasciare il tread, qualcuno che ne sa di elettrotecnica mi puo' dire se il dimmer potrebbe servire allo scopo.
E ripeto: sul solare termico sono molto ben informato e non chiedo ulteriori suggerimenti. Grazie

Si ok ma se tutti ti diciamo così ci sarà un motivo.. poi fai quello che vuoi, chiaramente


Non sono interessato a disquisizioni varie, so bene che un impianto solare sarebbe piu' adatto, ma a me serve prima di tutto energia elettrica. 3 clima in funzione contemporaneamente assorbono fino a 2,7 Kwh, non sono sempre tutti accesi. (conoscete, per caso, l'iperidrosi?). Produrre acqua calda conviene quando la produzione fotovoltaica e' ottimale per le mie esigenze.
Quello che mi aspetto nelle risposte e' semplicemente il fatto se sia comandabile mediante dimmer adeguato la resistenza del boiler
Vi chiedo percio', cortesemente, di attenervi alla domanda che ho posto. Grazie
P.S. Conosco bene i boiler a pompa di calore.

Proverò comunque a rispondere per quel che ne so riguardo al dimmer, premettendo che non sono molto esperto.
Se ho ben capito vuoi fare in modo che il boiler si accenda solo quando hai piena produzione, quindi di giorno con sole pieno.
Ti serve un prodotto specifico, il dimmer che io sappia serve solo per variare manualmente la potenza di un carico resistivo, non in modo automatico a seconda di altri fattori.

Non ho la minima idea se in commercio esistano apparecchi simili, sicuramente è una cosa molto specifica che non trovi da tutte le parti, se esiste...

Ripeto che è una cagata il boiler elettrico comunque, piuttosto fai una pompa di calore...
Con il boiler elettrico hai le seguenti trasformazioni: sole (luce)--> (rendimento 15%) energia elettrica --> energia termica, in pratica "bruci" in effetto joule 1.2 kW di energia prodotta dal pannello.. è un insulto alla termodinamica :asd:
e non è economicamentye conveniente, anche se l'energia elettrica è "gratis" perché viene dal sole, secondo me se ti fai bene i conti con la caldaia a gas risparmi, perché gli 1.2 kW che usi andrebbero viceversa in produzione e quindi avresti un ritorno economico, mentre utilizzando una caldaia a gas spendi soldi in gas ma dato che costa meno e fa più calore, il bilancio secondo me è positivo.

Correggetemi se sbaglio

geppo509
07-07-2012, 08:51
il dimmer che cerco sara' manuale e non automatico. Saro' io stesso che gli permettero' di fornire piu' o meno energia alla resistenza del boiler per acs, collegato, a valle, alla caldaia a gas.
Tuutti coloro che hanno fatto l'impianto fotovoltaico dopo di me l'hanno fatto direttamente da 5 KWp, quando lo feci io sembrava fosse la regola di farlo in base al contratto con Enel: una balla!
Se non avessi il metano penserei al boiler a pompa di calore. Nuos Ariston 350 Kwh quando e' in funzione.
L'energia che produco, a fronte di una spesa elevatissima per il primo impianto, viene misurata dal contatore interno all'abitazione e viene rimborsata a 48 cent al Kwh prodotto, che la utilizzi o no non fa differenza, L'energia che produco attualmente e metto in rete, ed e' molta, viene rimborsata in modo quasi insignificante dal GSE per lo scambio sul posto.
Mettere un nuovo impianto, con secondo contatore di produzione interno , che porti la potenza a poco meno di 6KWp, con strumento interno idoneo per lettura istantanea dall'interno produzione-consumo come se il contatore esterno avesse un gemello dentro casa, mi consentirebbe di utilizzare totalmente 3 Kwp (3,3 in realta') per quello che maggiormente mi interessa: lavatrice, condizionatori, ferro da stiro, tagliaerba ecc. ecc.e di ricevere un rimborso col V conto energia per il secondo impianto di potenziamento che costa 1/3 del primo. Il primo fotovoltaico continuerebbe a ricevere quanto previsto dal 2* conto energia. Voglio poter utilizzare al massimo l'energia che produco e quella che non utilizzo viene immessa automaticamente in rete. Speravo che in questo forum ci fosse qualcuno esperto in elettronica per parlare del dimmer e problematiche eventuali sul suo funzionamento: disturbi radio, interferenze con l'interruttore differenziale, ronzio anche se verrebbe collocato in uno sgabuzzino ecc. ecc.
Ore 9,50 produzione 1,2 Kwh, immissione in rete 0,9 Kwh.

deimosphobos
08-07-2012, 18:53
Il dimmer funziona "riducendo" il duty cycle dell'onda sinusoidale. Ora questo su un carico resistivo non ha nessuna conseguenza peró il boiler non credo sia solo carico resistivo, deve sicuramente avere una qualche elettronica di controllo che necessitá di un alimentatore dc. Ora l'aver variato il duty cycle in ingresso ad un alimentatore con uscita dc immagino porti ad avere un'uscita non perfettamente continua e quindi potrebbe danneggiare il circuito. Quindi secondo me non é fattibile la cosa a meno di mettere mani nel boiler e fare in modo che la scheda elettronica sia alimentata da un'alimentatore esterno.

+Benito+
08-07-2012, 20:19
il boiler 99% è un termostato, un relé e una resistenza.

geppo509
09-07-2012, 16:42
il boiler 99% è un termostato, un relé e una resistenza.
Dedicato a chi abbia voglia e tempo di leggere.
Il termostato stacca il boiler dalla resistenza quando la temperatura dell'acqua e' quella impostata, ma l'energia necessaria vorrei essere io a fornirla, in base alla produzione del mio fotovoltaico. Ad es: produco 1200 watts, ne utilizzo 500 per i bisogni domestici, ne rimangono 700, regolo manualmente il dimmer inviando alla resistenza 500 watts lasciandone 200 a disposizione. Se produrro' piu' energia, ne inviero' di piu', anche fino al max della resistenza, ad es. 1200 watts. Ovviamente, essendo io a casa quasi permanentemente, avro' piu' occasioni di controllare produzione e consumi grazie a quello strumento (del quale ho gia' partlato) che fotocopia il display del contatore esterno.
Finalmente qualcuno parla di dimmer, relee' semionda ecc.
Nel 1988 ho fatto costruire la mia bifamiliare ed ho adottato le seguenti misure, alcune non presenti nel progetto:
1) muro portante: poroton
2) isolamento 4 cm di eraclite su 1 cm di gesso
3) contromuro in forati da 8, malte interne ed esterne
4) serramenti in pvc con TRIPLO vetro, gas inerte e tripla guarnizione
5) caldaia ad alto rendimento (premio regionale 2000 per caldaia e tripli vetri)
6) tetto isolato con 4 cm di poliuretano espanso e pareti della soffitta , in aggiunta a cio' che e' stato fatto per tutte le pareti della casa, mattoni in cemento cellulare (quello che imprigiona idrogeno, se non sbaglio, comunque maggiormente isolante rispetto al laterizio).
7) niente nicchie dietro i radiatori, quasi assente la dispersione termica.
Purtroppo non avevo denaro sufficiente per riscaldamento a pavimento.
Nel 2009 fotovoltaico da 2,94 Kwp (produzione poco meno di 4000 Kwh) costi elevati, materiali di prima qualita'.
2012 ampliamento impianto (maggiore fabbisogno energia elettrica, fino ai 3 Kwh, senza che scatti il contatore Enel).
Ovvio che un isolamento modernissimo tipo spaceloft con aerogel, il riscaldamento a pavimento, il boiler a pompa di calore sarebbero l'ideale, ma quanto vivro' dato che sono pensionato ed i lavori che faro' sono frutto di risparmi, di mia capacita' operativa che, sacrificando ferie e riposi, mi ha permesso di spendere la meta' per i lavori artigianali, e di alcune rinunce come il lungo posticipo per la la sostituzione dell'auto mia e di mia moglie.
Grazie per la lettura ed ulteriori spiegazioni sulla domanda principale.

deimosphobos
09-07-2012, 17:38
ora che ci penso, il dimmer é vero che riduce la potenza dissipata dalla resistenza ma si tratta della potenza media mentre per la potenza istantanea avresti dei picchi di consumo che vanificherebbero questo tuo tentativo di utilizzare solo la potenza prodotta dai pannelli.

geppo509
09-07-2012, 18:29
In taverna, andava di moda, avevo installato 4 lampade alogene da 200 watts ciascuna, cosi' ho comperato un dimmer per ridurne la luminosita' quando non era necessaria, poi, col passare del tempo ho sostituito le lampade con 4 da 20 watts a basso consumo ed ho eliminato il dimmer. Anche le lampade hanno una resistenza che funziona piu' o meno come quella del boiler.

+Benito+
10-07-2012, 11:12
a titolo informativo, sai come è gestito lo scambio sul posto? Non è che l'energia che produci la invii alle tue utenze e se ne hai bisogno di extra allora la compri dalla rete. La rete alimenta sempre le utenze, e l'impianto alimenta sempre la rete.

geppo509
10-07-2012, 17:29
Quello che mi interessa e' vedere sul contatore esterno la freccia che indica quanta potenza posso utilizzare perche' l'autoproduco.
Rimane quasi senza risposta il mio quesito. Saluti a chi mi legge

hibone
10-07-2012, 17:50
Quello che mi interessa e' vedere sul contatore esterno la freccia che indica quanta potenza posso utilizzare perche' l'autoproduco.
Rimane quasi senza risposta il mio quesito. Saluti a chi mi legge

la tua domanda non è molto chiara sinceramente.

- [...]volendo acquistare un boiler elettrico normale per acqua calda sanitaria con potenza da 1200 watts, collegato alla caldaia a gas, vorrei alimentarlo elettricamente con energia autoprodotta (mettero' un dispositivo che, collegato ai cavi Enel dentro l'abitazione, mostri sul display quale sara' la situazione come sul contatore esterno, istante per istante).

- Il boiler avra' il proprio termostato e vorrei poter comandare manualmente la resistenza collegata ad una presa dedicata. L'acqua passera' sempre dal boiler per arrivare alla caldaia attraverso una valvola miscelatrice.

- La presa verra' interrotta manualmente se non ci sara' produzione di energia fotovoltaica, verra' azionata con un dimmer (qui correggetemi ed aiutatemi per favore) in proporzione all'energia prodotta.

- So bene che la miglior soluzione sarebbe data dai pannelli solari, ma, al momento non posso attuarla. Grazie

qui io vedo 4 affermazioni.

hai già scritto che vuoi prendere un dimmer per modulare il consumo del boiler, e che il dimmer sarà manuale, purtroppo non si capisce riguardo cosa vuoi delle delucidazioni.

PS.
se la risposta che cerchi è "prendi un varialuce da 1500 watt e mettilo tra boiler e presa" quella risposta te la sei già data da solo sopra, il che spiegherebbe perchè nessuno la ripeta...

:boh:

geppo509
11-07-2012, 15:39
Cercavo delle informazioni perchè da qualche parte, ma non ricordo il sito web, si diceva che i variatori potessero influire sugli interruttori differenziali creando, forse, problemi di distacco e poi interferenze con apparecchi radio ecc.
Inoltre chiedevo, a chi ne sa più di me, se e quanto proporzionalmente consuma un dimmer e se questo è un dispositivo idoneo per fare ciò che ho chiesto nel forum. Spero che ci sia qualcuno ben preparato in elettrotecnica-elettronica che mi possa delucidare al meglio.
Saluti

gd350turbo
11-07-2012, 15:50
Ti hanno già detto tutti che quello che vuoi fare è un abominio e quindi ti risponderò solo ed esclusivamente dal punto di vista elettromeccanico, essendo per il dimmer, una resistenza equiparabile ad una lampada ad incandescenza, non vedo che problemi potresti avere.

deimosphobos
11-07-2012, 16:06
Cercavo delle informazioni perchè da qualche parte, ma non ricordo il sito web, si diceva che i variatori potessero influire sugli interruttori differenziali creando, forse, problemi di distacco e poi interferenze con apparecchi radio ecc.


il dimmer é vero che riduce la potenza dissipata dalla resistenza ma si tratta della potenza media mentre per la potenza istantanea avresti dei picchi di consumo

questo per quanto riguarda il dimmer a variazione di duty cycle. Ci sono altri tipi di dimmer ma sono poco usati.

hibone
11-07-2012, 23:16
Cercavo delle informazioni perchè da qualche parte, ma non ricordo il sito web, si diceva che i variatori potessero influire sugli interruttori differenziali creando, forse, problemi di distacco e poi interferenze con apparecchi radio ecc.

purtroppo con il termine "variatore" si può intendere praticamente qualsiasi cosa, per cui è difficile rispondere nel merito della questione.

in linea generale ti posso dire che i dimmer a taglio di fase intervengono con la stessa frequenza della tensione di rete per cui non dovrebbero generare interferenze, nel senso che i pochi disturbi che generano sono localizzati sulla linea e di solito vengono filtrati opportunamente per cui, salvo costruzioni ardimentose, non dovresti avere problemi in tal senso.

per i disturbi verso i differenziali, in maniera analoga, lavorando tra fase e neutro ( non viene chiamata in causa la messa a terra), la somma totale delle correnti sui due rami resta invariata ( pari a zero ) salvo minime variazioni che dovrebbero essere ben al di sotto del limite di tolleranza del differenziale.

Naturalmente se il differenziale è per la via del non ritorno, o se l'ideatore del dimmer è un estroso creativo, puoi avere qualche imprevisto, ma generalmente è un'eventualità da escludersi.

Inoltre chiedevo, a chi ne sa più di me, se e quanto proporzionalmente consuma un dimmer e se questo è un dispositivo idoneo per fare ciò che ho chiesto nel forum.

il dimmer generalmente consuma pochi watt, perché è essenzialmente un interruttore elettrico, non è un caso infatti che per carichi anche di 500 watt, i dimmer per le lampade a taglio di fase occupano all'incirca le dimensioni di un qualsiasi "frutto".

In linea generale un dimmer a taglio di fase dovrebbe essere adatto a modulare la potenza del boiler. Non so dirti però se sia adatto a fare ciò che hai chiesto nel forum, perché non so se sia possibile mettere la caldaia a gas a valle del boiler.

geppo509
12-07-2012, 11:36
purtroppo con il termine "variatore" si può intendere praticamente qualsiasi cosa, per cui è difficile rispondere nel merito della questione.

in linea generale ti posso dire che i dimmer a taglio di fase intervengono con la stessa frequenza della tensione di rete per cui non dovrebbero generare interferenze, nel senso che i pochi disturbi che generano sono localizzati sulla linea e di solito vengono filtrati opportunamente per cui, salvo costruzioni ardimentose, non dovresti avere problemi in tal senso.

per i disturbi verso i differenziali, in maniera analoga, lavorando tra fase e neutro ( non viene chiamata in causa la messa a terra), la somma totale delle correnti sui due rami resta invariata ( pari a zero ) salvo minime variazioni che dovrebbero essere ben al di sotto del limite di tolleranza del differenziale.

Naturalmente se il differenziale è per la via del non ritorno, o se l'ideatore del dimmer è un estroso creativo, puoi avere qualche imprevisto, ma generalmente è un'eventualità da escludersi.



il dimmer generalmente consuma pochi watt, perché è essenzialmente un interruttore elettrico, non è un caso infatti che per carichi anche di 500 watt, i dimmer per le lampade a taglio di fase occupano all'incirca le dimensioni di un qualsiasi "frutto".

In linea generale un dimmer a taglio di fase dovrebbe essere adatto a modulare la potenza del boiler. Non so dirti però se sia adatto a fare ciò che hai chiesto nel forum, perché non so se sia possibile mettere la caldaia a gas a valle del boiler.

Grazie 1000. Il boiler verrebbe collegato alla caldaia a gas mediante una valvola termostatica a tre vie tale da modulare l'acqua calda ad un valore preimpostato. Se tutto funzionera' con 5,6 kWp come ora con 2,94 kWp, potro' staccare la caldaia da marzo-aprile a ottobre-novembre, grazie all'ottima esposizione a sud del tetto ed all'inclinazione di 25 gradi
Le informazioni che mi hai fornito sono state utilissime e proprio ieri ho visto un dimmer, su un sito di aste, che arriva a 3800 watts; non fa al caso mio (max 1500) pero' ho potuto notarne la costruzione che evidenziava un piccolo dissipatore di calore (ovvio per potenze di tale valore). Dimensioni piuttosto contenute, leggermente piu' grande di un comune frutto.

xenom
12-07-2012, 12:03
Grazie 1000. Il boiler verrebbe collegato alla caldaia a gas mediante una valvola termostatica a tre vie tale da modulare l'acqua calda ad un valore preimpostato. Se tutto funzionera' con 5,6 kWp come ora con 2,94 kWp, potro' staccare la caldaia da marzo-aprile a ottobre-novembre, grazie all'ottima esposizione a sud del tetto ed all'inclinazione di 25 gradi
Le informazioni che mi hai fornito sono state utilissime e proprio ieri ho visto un dimmer, su un sito di aste, che arriva a 3800 watts; non fa al caso mio (max 1500) pero' ho potuto notarne la costruzione che evidenziava un piccolo dissipatore di calore (ovvio per potenze di tale valore). Dimensioni piuttosto contenute, leggermente piu' grande di un comune frutto.

se tiene di più non è un problema ovviamente, però lo paghi di più.

Suppongo che sia inutile insistere sul fatto che è un abominio energetico quello che vuoi fare vero?

hibone
12-07-2012, 15:32
Grazie 1000.

Di nulla.

Il boiler verrebbe collegato alla caldaia a gas mediante una valvola termostatica a tre vie tale da modulare l'acqua calda ad un valore preimpostato. Se tutto funzionera' con 5,6 kWp come ora con 2,94 kWp, potro' staccare la caldaia da marzo-aprile a ottobre-novembre, grazie all'ottima esposizione a sud del tetto ed all'inclinazione di 25 gradi
Le informazioni che mi hai fornito sono state utilissime e proprio ieri ho visto un dimmer, su un sito di aste, che arriva a 3800 watts; non fa al caso mio (max 1500) pero' ho potuto notarne la costruzione che evidenziava un piccolo dissipatore di calore (ovvio per potenze di tale valore). Dimensioni piuttosto contenute, leggermente piu' grande di un comune frutto.

Non hai posto domande, per cui immagino tu abbia voluto rendermi partecipe di quello che stai facendo.

Opinione per opinione, ti posso dire che per come l'hai messa potresti andare incontro a non pochi problemi. Se poi la realtà è altra da quello che hai scritto può anche darsi che tutto funzioni.

In linea generale una caldaia murale a gas non prevede in ingresso acqua calda, per cui alimentarla con l'acqua del boiler può comportare problemi di varia natura, dall'incapacità di regolazione della temperatura dell'acqua, all'usura prematura della stessa, alla comparsa di guasti inattesi, alla perdita di efficienza.

A titolo di esempio, se non ricordo male quello che ho letto su plc forum, per integrare l'impianto solare con le caldaie a gas occorre utilizzare caldaie predisposte, il che significa di solito comprare un kit ad hoc fornito dal produttore. In quel caso l'integrazione avviene a livello di scambiatore, all'interno della caldaia.

Non ricalca il tuo caso in modo esatto, ma pur sempre si combinare un preriscaldatore con la caldaia dell'acqua sanitaria.

Se non lo ho già scritto, colgo l'occasione per farti notare che il boiler ha un suo proprio termostato, che azzera l'assorbimento una volta raggiunta la temperatura massima per l'acqua, per cui in quel caso il dimmer perde di utilità. In tal senso, probabilmente, una centralina automatizzata che regoli la potenza verso il boiler in funzione di produzione e assorbimenti sarebbe più funzionale.

geppo509
15-07-2012, 09:12
Spesso gli impianti solari per acqua sanitaria vengono collegati alla caldaia a gas senza che ci siano problemi particolari, ovviamente con la valvola di cui ho parlato in precedenza. Infatti il mio idraulico, che di impianti ACS ne ha installati diversi, ha fatto proprio il tipo di collegamento cui accennavo.
E' ovvio che io conosca il fatto che usare energia elettrica per fare acqua calda sia un controsenso termodinamico, ma io l'energia la produco senza utilizzare fonti fossili.
Se tornassi indietro, purtroppo ormai sono "vecchiotto", farei costruire una casa in classe A, anche se la mia e' gia' ben costruita, ed il tetto lo farei ampio e completamente rivolto a sud e tale da far posto sia a pannelli fotovoltaici da poco meno di 6 kWp, sia riscaldamento a pavimento con pannelli solari termici e per acs.
Ma indietro non si torna!
Ciao, grazie a tutti e la discussione ritengo si fermi qui.

+Benito+
15-07-2012, 10:27
ti ripeto che esistono boiler in pompa di calore che consumano meno e sono energeticamente migliori. E continui a non usare fonti fossili, e il lavoro da fare è quasi lo stesso. Costano di più

xenom
15-07-2012, 11:31
ti ripeto che esistono boiler in pompa di calore che consumano meno e sono energeticamente migliori. E continui a non usare fonti fossili, e il lavoro da fare è quasi lo stesso. Costano di più

quoto.. hai fatto 30, fai 31. poi vabbé, non conosco la tua situazione economica e tutto il resto.. però fossi in te valuterei attentamente questa cosa. come ha detto benito, lavorano entrambi con corrente elettrica, ma la pompa di calore è molto più efficiente, ha un COP positivo, a parità di potenza assorbita "produce" molto più calore! probabilmente il costo maggiorato lo ammortizzi in poco tempo

Red_Star
15-07-2012, 21:29
Ciao, se il tuo pensiero è l'acs la soluzione migliore rimane il solare termico, a seconda della zona geografica, il risparmio può essere davvero notevole.

Lo scaldabagno sarebbe antieconomico.
La pompa di calore per la sola produzione di acs, anche se dal punto di vista del costo €/kWht potrebbe essere valida, sarebbe di difficile ammortamento.

Red_Star
15-07-2012, 21:36
Di nulla.



Non hai posto domande, per cui immagino tu abbia voluto rendermi partecipe di quello che stai facendo.

Opinione per opinione, ti posso dire che per come l'hai messa potresti andare incontro a non pochi problemi. Se poi la realtà è altra da quello che hai scritto può anche darsi che tutto funzioni.

In linea generale una caldaia murale a gas non prevede in ingresso acqua calda, per cui alimentarla con l'acqua del boiler può comportare problemi di varia natura, dall'incapacità di regolazione della temperatura dell'acqua, all'usura prematura della stessa, alla comparsa di guasti inattesi, alla perdita di efficienza.

A titolo di esempio, se non ricordo male quello che ho letto su plc forum, per integrare l'impianto solare con le caldaie a gas occorre utilizzare caldaie predisposte, il che significa di solito comprare un kit ad hoc fornito dal produttore. In quel caso l'integrazione avviene a livello di scambiatore, all'interno della caldaia.

Non ricalca il tuo caso in modo esatto, ma pur sempre si combinare un preriscaldatore con la caldaia dell'acqua sanitaria.

Se non lo ho già scritto, colgo l'occasione per farti notare che il boiler ha un suo proprio termostato, che azzera l'assorbimento una volta raggiunta la temperatura massima per l'acqua, per cui in quel caso il dimmer perde di utilità. In tal senso, probabilmente, una centralina automatizzata che regoli la potenza verso il boiler in funzione di produzione e assorbimenti sarebbe più funzionale.

L'integrazione del solare termico con una caldaia esistente è più facile a farsi che a dirsi.

Vieni gestito tutto tramite gli ingressi dell'accumulatore.

zupperman74
21-08-2012, 18:07
Da 3 gg sono con i pannelli anche io e stavo guardando un po' di report e ho fatto lo stesso ragionamento di geppo. Volevo istallare pannello termico ....ma mi sono fatto due ocnti e non mi conviene (oltre ad avere tutta una serie di problematiche ch eun circuito idraulico piu' complesso comporta).
L'idea id Geppo non e' malsana perche' parte da dei presupposti ch etutti non considerano e cioe' che se produci 10 litri di acqua al giorno, ne usi 5 e gli altri che li usi o meno non prendi un quattrino sara' meglio ch eti ingegni in qualch emodo per usarli anche se fosse dare da bere ai fiori, piuttostoc he buttarli in fognatura senza usarli (ho fatto l'esmepio idraulico per far capire meglio la questione)
detto questo...io mi sono fatto due contii: attualmente con la mia caldaia spendo 2 al giorno per scadlare l'acqua a gas. se posso staccare la caldaia da aprile a ottobre..facciamo per 6 mesi. sono 360 euro l'anno risparmiati. un boiler costa dai 100 ai 250 euro. in un anno mi sono ripagato la spesa. io ho il vantaggio di avere una caldaia predisposta per il solare e quindi che ha gia' gli ingressi e quindi potreiu far circolare l'acuq aprodotta dla boiler come fosse prodotta dai pannelli. IL problema e' appunto modulare il consumo seocndo la produzione. Se al momento x ho 300watt che butterei in rete perche' non in uso dalla casa quei 300wat voglio poterli buttare la boiler...se poi diventano 600, anche quelli al boiler, in modo ch enon esca praticamente niente...in rete. ci sono apparecchi da 1 centinaio di euro che possono monitorare la produzione dell'impianto e se ci sono alcune ocndizioni accendono un carico x programmabile. il rpoblema e' che tale limite e' fisso una volta programmato. in teori abasterebbe mettere in parallelo 5 o 6 prese cosi' comandate, oguna con una fascia di (tipo a 500 watt in supruss accendi la A, a 650 la B a 700 la C etc etc). POtrebbe funzionare ma sarebbe un accrocchio poco bello. Sarebbe invece comodo un apparecchio che immettesse esattamenet il tot in surplus non facendo passare piu' di quanto si vuoel in quel determinato momento.
Un po' com eun dimmer, ma elettronico e comandabile elettronicamente.

zupperman74
21-08-2012, 18:20
Da 3 gg sono con i pannelli anche io e cut cut

Se qualcuno non fosse ancora convinto della convenienza basta un calcolo banale.

2 euro di gas... equivalgono a circa 20-22 Kw pagati dall'enel (9-10cents a kw) se immetti quell'energia ch enon consumi. Un boiler non consumera' mai quella corrente... rendendo il sistema, anche se energeticamente un disastro, sempre piu' conveniente che scaldare l'acqua a gas.