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View Full Version : Server in assoluta continuità


diafino
04-03-2011, 01:42
Ciao a tutti, domanda semplice. Quali sono le soluzioni che possono essere adottate a livello di piccola azienda, supponiamo 10 postazioni ed un server, per poter garanire la TOTALE continuità del lavoro anche in caso di problema al server?

Spiego meglio, attualmente la soluzione è quella di due server, uno principale ed uno di ridondanza, praticamente idenitici tranno che il prinicipale ha un disco con il SO e due dischi in mirroring che copiano il database; quello di ridondanza ha solo un disco con il SO.
Alla necessità si sposta il database sul PC di ridonza. Il problema è che oltre al dover spostare dei cavi, al panico generale, i dati che dovrebbero essere registrati al momento dello spostamento dei dischi vengono persi con giacenze sbagliate e necessità di fare un inventario.

Io volevo sapere quali sono le soluzioni per poter garantire TOTALE continuità del lavoro anche in caso di guasto.

Grazie:)

PowerEdge
04-03-2011, 19:56
La soluzione esiste già, ed è un cluster hardware, consistente di due server identici che condividono uno storage esterno SCSI/SAS e opportunamente configurati (sistema operativo di classe enterprise), in modo tale che in caso di failure al primario, il secondario subentri in maniera praticamente istantanea sugli gli stessi dati...

Il tutto ovviamente con un UPS che possa garantire la continuità di alimentazione almeno fino all'avvio del gruppo elettrogeno asservito al data center.

Regards.
G

diafino
05-03-2011, 14:00
Ah :D mi dimenticavo di dire una cosa importante. Ovviamente la continuità deve avvenire automaticamente SENZA IL MINIMO INTERVENTO TECNICO anche solo staccare cavi.

Attualmente, con la soluzione che ho, devo oltre a spostare i dischi devo spostare anche le multiporte (stampanti per gli scontrini)

La domanda che mi sorge è, nella soluzione che tu mi hai esposto, avrò ancora questo problema?

PowerEdge
07-03-2011, 17:33
se le stampanti le colleghi a dei print server, non ci saranno movimenti di cavi nemmeno per esse.

regards

G

diafino
07-03-2011, 23:32
approfitto della tua preparazione, vorrei mostrarti il preventivo che mi hanno fatto i tecnici. Magari tu ci capisci qualcosa. Eventualmente se riuscissimo a parlare tramite skype sarebbe fantastico...

:mc:

Tasslehoff
09-03-2011, 23:02
Per configurare un cluster di HA ci sono diverse soluzioni, la più semplice e valida per un po' tutte le casistiche è quella di un cluster active/passive.
I servizi devono essere configurati allo stesso modo su entrambi i nodi, i volumi su cui risiedono i dati invece dovranno stare su storage accessibile da entrambi i nodi (filesyste di rete piuttosto che san o altro), sul nodo attivo i servizi saranno avviati, funzionanti e accessibili attraverso un alias di rete, sul nodo passivo invece tutto sarà spento.
I due nodi utilizzano una interfaccia di rete che funge da heartbeat, non appena il nodo passivo rileva che il nodo attivo non risponde più sull'heartbeat attiva l'alias di rete, monta le risorse di storage e fa partire i servizi.

Come puoi immaginare un minimo di disservizio ci sarà sempre durante lo switch tra i nodi (relocate), ma nella stragrande maggioranza dei casi è accettabile.

Se invece non puoi permetterti anche quella breve interruzione occorre andare su soluzioni proprietarie che dipendono dai servizi che utilizzi.
Ad esempio Lotus Domino permette di implementare dei cluster applicativi con una facilità disarmante, soluzione che fa si che i nodi si sincronizzino automaticamente ad ogni più piccola modifica dei dati.
Oracle 10g ad esempio usa una approccio differente con i cluster RAC, tramite il servizio ASM si può accedere allo storage utilizzando un apposito driver multipath per permettere a tutti i nodi di accedere ai datafile.

Insomma si passa da una soluzione generica (active/passive) a una soluzione proprietaria prettamente applicativa, capisci bene che la differenza è sensibile.

La coerenza dei dati imho non la dovresti implementare a livello di cluster ma a livello applicativo, ovvero adottando servizi che gestiscano i dati con una logica transazionale. Questo lo puoi fare direttamente con molti software (es molti dbms) oppure tramite appositi software che ti garantiscano la coerenza dei dati e delle relative transazioni (es IBM MQ Series).

diafino
09-03-2011, 23:25
Grazie Tasslehoff per la risposta.
Il programma che ci deve girare è un gestiorale di una farmacia che attualmente gira su un server con uno xeon di 10 anni fa e 1Gb di RAM.

La mia domanda è nata quando si è deciso di sostituire i server più che altro perchè vecchi ed il pensiero anche di passare da Windows 2000 Server al 2008.

Dato che si pensava di sostituire i server (la configurazione l'ho detta nel primo post) si era eventualmente mirato a qualcosa che in caso di guasto permettesse di non interrompere il lavoro.

Da quello che tu mi dici però la soluzione più abbordabile è quella di un cluster ma che in caso di problema sarebbe necessario un riavvio della macchina.

Eventualmente, una soluzione in cui in caso di problema al server principale non sarebbe necessario staccare nessun cavo o riavviare alcuna macchina, sarebbe più complessa
(EDIT: ho corretto ma è sbagliato, avevo letto male)


Mi sto interessando dato che i tecnici hanno fatto un preventivo con questo server
http://www.nec-itplatform.fr/IMG/pdf/NEC_FlexPower_Datasheet_UK_2010-01.pdf
cosa che a me sembra "leggermente" furori dalla portata. Anzi, mi piacerebbe poterne discurere con qualcuno.

Grazie

hmetal
10-03-2011, 02:24
c'e' anche il fault-tolerance di Vmware e hai 0 downtime. Ma andiamo su soluzioni enterprise e non so per 10 pc (ma magari si) quanto saresti disposto a spendere (tipo a occhio almeno una 20.000 euro tra licenze, storage etc etc)

diafino
10-03-2011, 10:17
c'e' anche il fault-tolerance di Vmware e hai 0 downtime. Ma andiamo su soluzioni enterprise e non so per 10 pc (ma magari si) quanto saresti disposto a spendere (tipo a occhio almeno una 20.000 euro tra licenze, storage etc etc)

Certo, capisco. Il fatto che mi sia interessato è dovuto anche al preventivo che superava di molto i 20k € altre che oltre mia curiosità. Secondo me è importante capire cosa si ha bisogno e non perdere mai di vista l'utilizzo e la necessità.

Parlando chiaramente, dato che si doveva mettere mano ai server l'idea era quella di mirare alla continuità assoluta (più che altro perchè in caso di guasto al server tra andare dietro al PC, staccare le multiporte, che ovviamente son sempre strette a morte :D, accendere il server di ridondanza, uscire da tutti i terminali, etc.. la cosa è lunga) ma se questa ha un costo che non si addice molto alla situazione di un server e 10 terminali (e capisco benissimo), vada allora per quella di un cluster HA in cui eventualmente ci sarà una decina di minuti di disservizio.

Vi chiedo, per la mia necessità quindi la soluzione ideale è un cluster HA, non ci sono altre soluzioni? Cioè, quella di un cluster è la soluzione che viene adottata quando si ha necessità di continuità del lavoro con un eventuale piccolo disservizio in caso di gusto? Mi confermate poi che quindi non avrei da spostare cavi e cavetti per le stampanti degli scontrini, etc... :)

Vi ringrazio per le risposte :)

diafino
12-03-2011, 11:45
:help:

Tasslehoff
12-03-2011, 12:50
Grazie Tasslehoff per la risposta.
Il programma che ci deve girare è un gestiorale di una farmacia che attualmente gira su un server con uno xeon di 10 anni fa e 1Gb di RAM.

La mia domanda è nata quando si è deciso di sostituire i server più che altro perchè vecchi ed il pensiero anche di passare da Windows 2000 Server al 2008.

Dato che si pensava di sostituire i server (la configurazione l'ho detta nel primo post) si era eventualmente mirato a qualcosa che in caso di guasto permettesse di non interrompere il lavoro.

Da quello che tu mi dici però la soluzione più abbordabile è quella di un cluster ma che in caso di problema sarebbe necessario un riavvio della macchina.No, forse mi sono spiegato male, in caso di cluster HA active/passive tu hai due server, con installato il medesimo servizio su entrambi, entrambi sarebbero accesi sempre solo che il servizio dovrebbe essere attivo solo e soltanto sul nodo detto "attivo".
Il nodo passivo (che rimarrebbe sempre e cmq acceso) si limiterebbe a controllare il nodo attivo, e in caso di mancata risposta automaticamente dovrebbe attivare i servizi e tutto quello che serve per continuare a garantire il servizio.

Una volta implementata questa soluzione tutto risulterebbe automatico, non dovrebbe essere necessaria alcuna accensione o riavvio di server.
L'unico down si avrebbe per quel breve lasso di tempo che intercorre tra l'attivazione del nodo passivo (a seguito del down del nodo attivo) e il completamento dell'avvio dei servizi sullo stesso.

Per implementare tutto questo però occorre verificare bene il funzionamento del servizio stesso.
Se questo gestionale utilizza un database come repository, i datafile di questo db potrebbero essere posizionati su una san collegata ai 2 nodi del cluster.
In caso di guasto al nodo attivo, quello passivo monterebbe lo storage della san che in precedenza era usato dal nodo attivo, attiverebbe le interfacce di rete (generalmente un alias, ovvero una interfaccia di rete virtuale avente lo stesso indirizzo del server che in precedenza era il nodo attivo), farebbe partire il database (che utilizzando gli stessi datafile del precedente nodo attivo avrebbe di conseguenza tutti i dati aggiornati) e infine attiverebbe il servizio del gestionale, che quindi tornerebbe a rispondere esattamente come nel caso precedente, senza cambi di indirizzi.

Eventualmente una soluzione in cui effettivamente in caso di problema al server principale sarebbe più complessa? Tanto per capire.Mi sa che qui ti sei perso parte della frase :)

Mi sto interessando dato che i tecnici hanno fatto un preventivo con questo server
http://www.nec-itplatform.fr/IMG/pdf/NEC_FlexPower_Datasheet_UK_2010-01.pdf
cosa che a me sembra "leggermente" furori dalla portata. Anzi, mi piacerebbe poterne discurere con qualcuno.

GrazieQuello che ti hanno quotato è un server Blade, io ne ho alcuni IBM e ne sono innamorato per tanti motivi, modularità, compattezza, espandibilità, gestione etc etc etc...
Però imho quello che a te servirebbe non è tanto un preventivo per l'hardware, quanto una consulenza su una soluzione architetturale che ti garantisca la continuità del servizio, in sostanza quello che ti abbiamo descritto sopra.

Gli aspetti generali sul funzionamento di questo tipo di architettura sono quelli che ti abbiamo descritto sopra, però solo mettendo mano e verificando direttamente il servizio è possibile entrare nel dettaglio, capire bene le criticità e proporre una soluzione realizzabile.
Una volta chiarita l'architettura si può pensare all'hardware, un cluster active/passive lo puoi implementare su qualsiasi tipo di hardware, blade, server normali, virtual machines, server assemblati etc etc etc...

[EDIT]
Ho letto ora l'ultima parte del tuo ultimo post; riguardo alla stampa di scontrini o interfacciamento con eventuali periferiche (stampanti e ammennicoli vari ad es) va da se che se ci sono in ballo connessioni fisiche (es stampante usb o periferica seriale di qualunque tipo) queste devono essere duplicate o rese accessibili via rete su entrambi nodi del cluster active/passive.
La soluzione che ti consiglio CALDAMENTE è quella di rendere queste periferiche accessibili via rete (es print server ethernet) in modo che possano essere usate anche dal nodo passivo nel caso dovesse attivarsi, mi pare una soluzione decisamente più efficace ed elegante piuttosto che duplicare le periferiche :)

diafino
12-03-2011, 16:12
Mi sa che qui ti sei perso parte della frase :)


Grazie Tasslehoff per le risposte chiarissime, ho riletto attentamente tutta la discussione e ho corretto alcune cose che avevo capito male.

Quindi, in pratica, la soluzione che idealmente dovrei proporre a livello server è quella di un cluster HA ma deve essere prima verificata la possibilità pratica soprattutto in base al tipo di database che utilizza il gestionale.

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/6/63/2nodeHAcluster.png

Per quanto riguarda poi stampantine varie sarebbero da mettere in rete tramite un print server

Rimango comunque curioso di farti vedere il preventivo che mi hanno fatto cosi che magari tu possa dedurre le loro intenzioni. :)

diafino
23-03-2011, 09:43
up:)

diafino
29-03-2011, 00:21
più nessuno? :cry:

alphacygni
07-04-2011, 13:22
ma perche' 2 SAN? :confused:

cmq il prezzo della soluzione Blade immagino sia coerente con il target di prodotto, ma adottare una cosa simile per quella realta' imho e' come usare un bazooka per uccidere le mosche :asd:

mentre mi sembra piu' che opportuno, cosa che tra l'altro si puo' fare indipendentemente da tutto il resto, di attestare le stampanti su print server.

diafino
09-04-2011, 14:49
ma perche' 2 SAN? :confused:

cmq il prezzo della soluzione Blade immagino sia coerente con il target di prodotto, ma adottare una cosa simile per quella realta' imho e' come usare un bazooka per uccidere le mosche :asd:

mentre mi sembra piu' che opportuno, cosa che tra l'altro si puo' fare indipendentemente da tutto il resto, di attestare le stampanti su print server.

No, lascia perdere, ci son due SAN perchè ho preso la figura dal Wikipedia :D

Cmq ci siamo capiti :cool:

diafino
15-04-2011, 20:53
Ciao, ho parlato col tecnico della farmacia. La soluzione cluster HA non è possibile in seguito al fatto che il programma gestionale non è clusterizzabile.

La soluzione prevederebbe l'utilizzo di due server (ridondanti) collegati a due switch (anche qui uno di ridondanza) e si farebbe girare la macchina virtuale su un QNAP TS-859U-RP Turbo NAS

http://www.qnap.com/pro_detail_feature.asp?p_id=153

di conseguenza avrei due server, due switch e anche il qnap ha due alimentatori e ogni mezza giornata fa un salvataggio (con Acronis) su un pc connesso alla rete (mi hanno detto metterci circa 5-6 minuti)

cosa ne dite?:)

diafino
29-04-2011, 00:22
up, c'è nessuno...:(

antoniox
30-04-2011, 14:10
Il programma non è clusterizzabile

Beh, non è necessario che il "programma" (o meglio il sistema operativo al cui interno è installato il programma) sappia che il substrato hardware è un cluster.

Attraverso la virtualizzazione, si prescinde dall'infrastruttura fisica sottostante (un server con qualsiasi configurazione immaginabile, la presenza di una SAN, un cluster a X nodi, ecc) agli occhi del sistema operativo.

A meno che, come osservato in precedenza, non ci siano problemi legati a periferiche -come stampanti usb\seriali\parallele oppure schede oppure chiavi anticopia hardware- che necessitano di una installazione su server fisico.

Ciao!

diafino
23-06-2011, 18:35
Ringrazio antoniox per la risposta e chiedo scusa per aver abbandonato la discussione ma per problemi di salute ho dovuto rimandate tutto di qualche mese.

I tecnici mi avevano detto che il gestionale non è clusterizzabile e di conseguenza è necessario farlo girare su macchine virtuali: ciò comporta una spesa di quasi 5.000€ di software di virtualizzazione che sono (io non so nulla a riguardo):
VMware vSphere 4 Essentials Plus bundle per 3 Host;
Basic support per un anno;
Veeam Essentials Bundle per VMware;

Riprendendo il discorso, la configurazione informatica rimarrà quella detta sopra, cioè (cito il tecnico):

La configuarzione prevede un server fisico che gestisce la macchina virtuale sul NAS (con alimentatore ridondante). In caso di crash del server fisico la macchina virtuale viene riaccesa sul server fisico sencodario in automatico. La configurazione prevede anche una macchina in ufficio che coordinerà l'alta affidabilità tra i due server fisici e la replica del NAS due volte al giorno. In caso di KO del NAS si potrà avviare l'ultima copia della macchina virtuale eseguita.

solo che dati i prezzi spaventosi dei server penso che assemblerò io due PC: come sicurezza del sistema dovrebbe già essere buona.

diafino
23-06-2011, 20:00
Per quanto riguarda le stampanti degli scontrini ed i registratori di cassa verranno messi in rete con questa

http://www.moxa.com/product/NPort_5410.htm

attendo sempre vostri commenti

diafino
24-06-2011, 20:25
ma assemblando io le macchine quante schede di rete sono necessarie?:help:

kevinpirola
30-06-2011, 18:53
un backup solo due volte al giorno? a me sembra poco... se lo fai la mattina e ti si rompe la sera prima di backuppare? sei bello che fregato...

secondo me quando si tratta di database del genere, che hanno bisogno di aggiornamenti minimi per sincronizzare le macchine..

ti direi, trova qualcuno di bravo (magari finanzia un progetto ad una università, spendendo un tot di mila euro che decidi) e gli dici per filo e per segno:

Cosa deve fare, come, il tipo di programma che vuoi ecc ecc

e vedi anche che ti rinnovano il programma terminale se vuoi, ovviamente tutto salvando i dati del vecchio harddisk.

in questo modo prendi 2 piccioni con una fava... 1 piccione è il fatto che tu spendi un tot ma hai ESATTAMENTE quello che vuoi. il secondo piccione è che dai del lavoro a qualcuno che ne ha taaanto bisogno (gli universitari).


Con la mia università è stato sviluppato un progetto molto simile anche se molto più complesso per uno studio notarile, a partire da 0 e da macchine assolutamente normali ed economiche... Prova ad informarti in giro...

jerry74
30-06-2011, 21:55
Ciao Diafino, personalmente ti sconsiglio di assemblarti da solo le macchine ma di acquistare dei server (di marca conosciuta) che adottano soluzioni non replicabili su macchine autocostruite. Ovviamente penserei a due macchine, magari diverse così non corri il rischio che si guastino contemporaneamente, con win server 2008r2. Creerei un dominio per tutte le macchine che fanno parte della rete e sui due server installerei il DFS (distribuited file system) che, tra le sue funzionalità, ti da anche la replica file che consente di mantenere sincronizzati i file e, in caso di down di un server, automaticamente i client prendono come riferimento l'altro.
Per il problema schede di rete, utilizzando degli switch non dovresti avere problemi di numero di schede sui server (che, normalmente montato due schede di rete + una scheda per la gestione). Questo ovviamente a patto che tu non abbia una configurazione particolare dovute alle stampanti per scontrini.

diafino
02-07-2011, 19:09
un backup solo due volte al giorno? a me sembra poco... se lo fai la mattina e ti si rompe la sera prima di backuppare? sei bello che fregato...

Ma hai capito tutto il sistema? Cioè le macchine virtuali girerebbero su un NAS con dischi ridornanti. Le macchine virtuali sono fatte andare da due server in alta affidabilità anche loro tutte e due con dischi ridondanti.

Il tutto è backuppato su un altro PC due volte al giorno.

Non ti sembra un sistema sicuro?:cry:

diafino
02-07-2011, 19:14
Ciao Diafino, personalmente ti sconsiglio di assemblarti da solo le macchine ma di acquistare dei server (di marca conosciuta) che adottano soluzioni non replicabili su macchine autocostruite. Ovviamente penserei a due macchine, magari diverse così non corri il rischio che si guastino contemporaneamente, con win server 2008r2. Creerei un dominio per tutte le macchine che fanno parte della rete e sui due server installerei il DFS (distribuited file system) che, tra le sue funzionalità, ti da anche la replica file che consente di mantenere sincronizzati i file e, in caso di down di un server, automaticamente i client prendono come riferimento l'altro.
Per il problema schede di rete, utilizzando degli switch non dovresti avere problemi di numero di schede sui server (che, normalmente montato due schede di rete + una scheda per la gestione). Questo ovviamente a patto che tu non abbia una configurazione particolare dovute alle stampanti per scontrini.

Ti ringrazio per la risposta. Mi giunge nuova questa cosa del DFS, vedo di informarmi. Inoltre vorrei chiederti queli sono le soluzioni non replicabili su macchine autocostruite.
Per quanto riguarda la rete il tecnico ne vuole 4, per la precisione due schede doppie intel pro1000 inquanto una presa di rete va al NAS, l'altra va all'altro server, la terza e la quarda vanno a due switch per evitare di restare a piedi in seguito al guasto dello switch.

jerry74
02-07-2011, 21:07
Ti ringrazio per la risposta. Mi giunge nuova questa cosa del DFS, vedo di informarmi.


Su technet trovi un interessante webcast che illustra le funzionalità dfs. Nello specifico, potresti interessato alla funzionalità di replica file che sincronizza i file presenti in una cartella condivisa con il dfs tra due o più server. In caso un server non risponda, il sistema automaticamente rende disponibile la replica presente su un altro percorso.



Inoltre vorrei chiederti queli sono le soluzioni non replicabili su macchine autocostruite.


Se come macchine autocostruite intendi normali pc perderesti funzionalità come alimentatori ridondanti e hot swap, controller raid con funzionalità hot swap, memoria di tipo ecc, flussi di ventilazione ottimizzati, bus pci a 64 bit, bios ottimizzati per l'utilizzo su server, configurazione della ram ridondante, possibilità di utilizzare due o più processori, chassis adatti per essere montati nei rack e altro che ora non mi viene in mente.
Se invece vuoi autocostruirti un server, secondo me, a conti fatti, spendi lo stesso e quindi è meglio affidarsi a soluzioni di marca, studiate per lavorare da server e con l'assistenza adeguata.

diafino
02-07-2011, 21:50
alimentatori ridondanti e hot swap, controller raid con funzionalità hot swap, memoria di tipo ecc, flussi di ventilazione ottimizzati, bus pci a 64 bit, bios ottimizzati per l'utilizzo su server, configurazione della ram ridondante, possibilità di utilizzare due o più processori, chassis adatti per essere montati nei rack e altro che ora non mi viene in mente.
Se invece vuoi autocostruirti un server, secondo me, a conti fatti, spendi lo stesso e quindi è meglio affidarsi a soluzioni di marca, studiate per lavorare da server e con l'assistenza adeguata.

Gli alimentatori ridondanti si potrebbero anche mettere, magari in uno dei due ci metto un alimentatore ridondante, per il resto son cose che non mi servono... Per quanto riguarda l'hot swap, capisco nel caso di macchine multiprocessore con i controcazzi, ma qui stiamo parlando di un negozio: una volta che c'è un guasto vai con la macchina secondaria e la primaria la puoi smontare e rimontare comodamente. :)

Tanto per la cronaca adesso ci sono due HP ProLiant ML350... non che siano stato esenti da problemi e quando ci son stati il tecnico è arrivato il giorno dopo. s'è tentuo la macchina per due settimane per poi spellarmi. Con quei soldi mi assemblavo una macchina nuova...

diafino
02-07-2011, 21:55
La configurazione pensavo ad una cosa del genere:

Cooler Master Elite 335 RC-335
Enermax PRO82+ 525W
ASUS P8P67
Intel Core i5-2400
Arctic Cooling Freezer 13
2 X 4GB DDR3
2 X Western Digital Caviar Black 512GB buffer 64MB
Sapphire HD5450 512 DDR3 HDM
2 X Intel PRO 1000

utente_medio_
03-07-2011, 12:15
server dell...ti consiglio di chiamare direttamente loro, e spiegargli la situazione che vuoi implementare, ti forniscono tutto l'aiuto di cui hai bisogno comunque la strada di vmware è buona.

diafino
04-07-2011, 09:26
io vorrei parlare con uno che fa queste cose per capire meglio cosa è necessario e cosa no perchè se mi metto in mano ai tecnici mi spennano vivo :O

alphacygni
04-07-2011, 09:43
Ma mi pareva che ti fosse stato gia' detto cosa fosse necessario :mbe:

Comunque, che sia Dell o HP o chi per loro, anche io ti suggerisco di far fare il server alle cose progettate per fare i server: non lasciarti ingannare dal "risparmio" che puoi ottenere assemblandoti da te le macchine, e al di la' delle certificazioni la compatibilita' ecc. ecc. i componenti server grade sono di una determinata qualita', hanno un MTBF ben piu' elevato ecc. ecc. insomma se quel vecchio server e' acceso da 10 anni e bene o male, prestazioni a parte, funziona ancora, un motivo ci sara', e probabilmente non avresti ottenuto lo stesso con una motherboard ECS e un hard disk ide della Maxtor.

Per una attivita' professionale e' preferibile spendere 2000 euro di piu' e stare col culo parato, piuttosto che fare le cose fatte in casa e poi magari trovarsi per mezza giornata a dover mandare via i clienti perche' per un problema ai sistemi non funziona una cippa. Poi per carita', non e' che i componenti server siano immortali, tuttavia credo sia innegabile che un mobile di legno massello sia piu' durevole di uno di compensato... anche se i tarli non risparmiano nemmeno lui.

Tra l'altro, sempre in tema di continuita', con i server finche' sei sotto supporto (ma anche in futuro, con la differenza che li paghi) riesci in caso di guasto ad ottenere componenti di ricambio in tempi brevissimi, cosa che coi prodotti consumer ti scordi. Insomma la botte piena e la moglie ubriaca non puoi averle, ecco.

diafino
04-07-2011, 14:55
Per una attivita' professionale e' preferibile spendere 2000 euro di piu' e stare col culo parato, piuttosto che fare le cose fatte in casa e poi magari trovarsi per mezza giornata a dover mandare via i clienti perche' per un problema ai sistemi non funziona una cippa. Poi per carita', non e' che i componenti server siano immortali, tuttavia credo sia innegabile che un mobile di legno massello sia piu' durevole di uno di compensato... anche se i tarli non risparmiano nemmeno lui.

Tra l'altro, sempre in tema di continuita', con i server finche' sei sotto supporto (ma anche in futuro, con la differenza che li paghi) riesci in caso di guasto ad ottenere componenti di ricambio in tempi brevissimi, cosa che coi prodotti consumer ti scordi. Insomma la botte piena e la moglie ubriaca non puoi averle, ecco.

Grazie alphacygni, io non ho esperienza sui server; ho sempre assemlato macchine e quando ci son stati problemi sono intervenuto.

Io non metto in dubbio che per una attività sia meglio spendere di più per ottenere maggior sicurezza. Purtroppo in seguito all'esperienza con questo server pensavo di sopprerire ad un eventuale minore durata dei componenti col fatto che io potessi intervenire (cosa che non ho potuto fare sul server HP dato che voleva solo ram marchieate HP ECC).

Parliamoci chiaro, coi soldi del preventivo ne costruisco uno all'anno..

Allora la domanda potrebbe essere girata in che server sarebbe adatto alle mie esigenze? Posso chiamare direttamente la DELL e spiegare le mie esigenze?

alphacygni, ti ringrazio ancora la tua disponibilità, ti mando un PVT :)

leoda
22-07-2011, 16:26
se mi posso permettere...
ci sono sistemi entry level (dell, ibm,ecc...) con vsphere esxi 4
una bella nas in iscsi con 2 serverini e sei a posto
licenza standard esxi con un virtual center.
se vuoi il 0 downtime allora devi pensare anche alla funzione FT di vmware ma credo che sia difficile (non impossibile) trovare server e storage entrylevel certificati per l'FT!

lascia stare gli assemblati per dei server, per di più per erogare un servizio critico... non si mette in dubbio la tua bravura ci mancherebbe!