svarionman
22-04-2010, 15:41
Ciao, attualmente sono assunto con un contratto a tempo determinato (annuale) secondo il D.Lgs. n° 368/2001, almeno così c'è scritto sul foglio che ho firmato. L'inquadramento è quello del 5° livello Metalmeccanico, e il contratto dice che "Per ciò che attiene all'orario di lavoro e alle modalità di fruizione delle ferie si rimanda a quanto previsto dalle norme contrattuali di riferimento del CCNL".
Stavo dando uno sguardo a quali fossero i tempi di preavviso nel caso uno volesse rescindere tale contratto, pensando fosse cosa di pochi giorni. Invece, da alcune cose che ho letto in rete sul D.Lgs. n° 368/2001, salta fuori che, a meno di accordo tra le parti, questi tipi di contratto non prevederebbero la possibilità di rescissione, nè da parte del datore di lavoro, nè da parte del lavoratore, se non per giusta causa. In pratica, da quello che capisco, non è proprio possibile andare dal datore di lavoro e dirgli che hai trovato di meglio o che comunque non vuoi più lavorare per lui, a meno di rescissione consensuale. In caso contrario il datore di lavoro potrebbe anche rivalersi economicamente con penali o facendosi rimborsare il "mancato guadagno".
Ma è davvero così? Siamo arrivati allo schiavismo legalizzato? :rolleyes:
LINK (http://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:gKWnPCG73wMJ:www.servizi.cgil.milano.it/ARCHIVIO/2009/5/2009_0017_01_ContrattoTermine_Scheda.pdf+368/2001+preavviso+dimissioni&hl=it&gl=it&pid=bl&srcid=ADGEESizjOpcj3PMIaP-OxErMDb9gk6vmqnNW3nrOK_g6kNwbYchvuW9RfDKmDKqHqWGO4RTpkP9OFXGwId2WqFoZtGTf5jeGQsNk9S8pgvia8LDpKKmtsp8FM8VUfxPAIJmf12yzAnK&sig=AHIEtbRs2XiRym6S41_TmWGazOnqI0Xyaw)
Stavo dando uno sguardo a quali fossero i tempi di preavviso nel caso uno volesse rescindere tale contratto, pensando fosse cosa di pochi giorni. Invece, da alcune cose che ho letto in rete sul D.Lgs. n° 368/2001, salta fuori che, a meno di accordo tra le parti, questi tipi di contratto non prevederebbero la possibilità di rescissione, nè da parte del datore di lavoro, nè da parte del lavoratore, se non per giusta causa. In pratica, da quello che capisco, non è proprio possibile andare dal datore di lavoro e dirgli che hai trovato di meglio o che comunque non vuoi più lavorare per lui, a meno di rescissione consensuale. In caso contrario il datore di lavoro potrebbe anche rivalersi economicamente con penali o facendosi rimborsare il "mancato guadagno".
Ma è davvero così? Siamo arrivati allo schiavismo legalizzato? :rolleyes:
LINK (http://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:gKWnPCG73wMJ:www.servizi.cgil.milano.it/ARCHIVIO/2009/5/2009_0017_01_ContrattoTermine_Scheda.pdf+368/2001+preavviso+dimissioni&hl=it&gl=it&pid=bl&srcid=ADGEESizjOpcj3PMIaP-OxErMDb9gk6vmqnNW3nrOK_g6kNwbYchvuW9RfDKmDKqHqWGO4RTpkP9OFXGwId2WqFoZtGTf5jeGQsNk9S8pgvia8LDpKKmtsp8FM8VUfxPAIJmf12yzAnK&sig=AHIEtbRs2XiRym6S41_TmWGazOnqI0Xyaw)