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View Full Version : Padova, la fabbrica senza orari l'operaio sceglie quanto lavorare


kk72
14-04-2010, 20:47
PADOVA - La fabbrica dove non esiste l'orario di lavoro è un rettangolo bianco che compare in fondo a una strada bianca. Si chiama Zf, è un'azienda metalmeccanica, con gli operai in pantaloni blu e maglietta bianca con il logo aziendale che armeggiano in mezzo a un frastuono infernale.

Si trova a Caselle di Selvazzano, alle porte di Padova, è il terminale italiano di una multinazionale tedesca e produce soprattutto ingranaggi per motori marini. Solo che gli operai, 200 su 360 dipendenti, non ci vanno tutti dalle 8 alle 17: la produzione è continua, ma l'orario di ognuno è a sua scelta. L'hanno chiamato "orario a menù" ed è un miracolo che perfino il Politecnico di Milano ha studiato, la realizzazione concreta di un sogno che sembrava irrealizzabile: conciliare il tempo del lavoro con il tempo della vita.

Per non continuare ad affrontare i picchi di lavoro con lo straordinario, azienda e sindacati si sono messi a un tavolo e hanno inventato una soluzione che una ricerca europea indica come esempio da seguire: ogni due mesi i lavoratori compilano una richiesta con le loro preferenze sui tempi di lavoro mentre l'impresa presenta il piano sulle necessità produttive. Un software apposito incrocia le diverse esigenze. Quello che ne esce è l'orario di ognuno. Si può avere un "orario di carico", che significa lavorare di più. Ma si può scegliere anche quello di "scarico", per avere più tempo libero. Il bilancio delle ore si fa a fine anno, tenuto conto che in ogni settimana si dovrebbe lavorare 40 ore. Nella sala del consiglio di fabbrica, sotto un manifesto ormai ingiallito di Luciano Lama, Luca Bettio, delle Rsu, racconta: "Ci abbiamo guadagnato tutti. Abbiamo abolito lo straordinario, strumento in mano ai capetti, e l'abbiamo sostituito con un premio per la flessibilità. Così ognuno può bilanciare la sua vita familiare con quella della fabbrica, e in tempi di asili che chiudono e di anziani da accudire non è poco".


Così c'è chi, come Daniele Olivieri, 30 anni, addetto al montaggio, riesce a gestire un'associazione di volontariato, la Zattera Urbana, che si occupa di integrazione. E chi, come Daniele Agostini, al mattino può accudire i figli, mentre la moglie è al lavoro. Renzo Soranzo, occupato alle "isole di montaggio", racconta di un collega che nel tempo liberato si è laureato in ingegneria. E Gianluca Badoer spiega: "La fabbrica era una gabbia rigidissima, come nella Manchester dell'800, noi siamo riusciti a rompere quel meccanismo e a gestire la flessibilità in modo collettivo e con vantaggio reciproco". L'assenteismo è diminuito, aumentata la puntualità nella consegna, così come i margini di redditività. Marina Piazza, sociologa, sottolinea un altro aspetto virtuoso della rivoluzione Zf: per rendere possibile l'orario a menù, tutti hanno dovuto imparare a fare di tutto, aumentando la professionalità di ciascuno. "È la prova - dice - che non bisogna avere paura a cercare orizzonti più ampi, importante in un periodo in cui si deve immaginare una nuova mappa del welfare". Non è solo l'ingresso massiccio delle donne nel mondo del lavoro a suggerire l'urgenza di immaginare un nuovo equilibrio tra vita e lavoro. Eurofound, l'agenzia della Ue per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, conclude nel suo rapporto del 2009 che la flessibilità è uno degli strumenti per rispondere meglio alla crisi. I Paesi più dinamici e competitivi sono quelli che sanno innovare. Iniziando dagli orari di lavoro.

da Repubblica
http://www.repubblica.it/economia/2010/04/14/news/operai_senza_orario-3335104/?rss

Ottimo esempio. Utopia per la stragrande maggioranza delle aziende italiane.

gomax
14-04-2010, 21:14
Caso unico, e non mi stupirei se rimanesse sempre tale. Il motivo è ovvio: per la stragrande maggioranza delle aziende/fabbriche, questo metodo di produttività è semplicemente inapplicabile... che sia per motivi economici, gestione, logistica, etc...
In italia, pochissime aziende medio/piccole IMHO potrebbero permettersi questo sistema.

Ciao

MadJackal
14-04-2010, 21:19
Caso unico, e non mi stupirei se rimanesse sempre tale. Il motivo è ovvio: per la stragrande maggioranza delle aziende/fabbriche, questo metodo di produttività è semplicemente inapplicabile... che sia per motivi economici, gestione, logistica, etc...
In italia, pochissime aziende medio/piccole IMHO potrebbero permettersi questo sistema.

Oddio, non è detto. Bisognerebbe fare un'analisi seria ed approfondita, ma non è detto che sia inapplicabile per motivi gestionali/logistici. se ci si sbatte un pò...

testone73
14-04-2010, 21:24
io non so quante multinazionali sarebbero disposte a condividere con i prorpi dipendenti il potere decisionale all'interno delle fabbriche, non è un problema di produttività , ma di bilanciamento di poteri all'interno di una comunità di persone.

l'eccessiva indipendenza del personale dipendente alla lunga porta a lassismo e malcontento comune.....
scrivo da operaio e non da datore di lavoro..... ma purtroppo è ciò che accade.

ciao

Ja]{|e
14-04-2010, 21:35
Assomiglia tanto agli esercizi che facevo di ricerca operativa :asd:

Fratello Cadfael
14-04-2010, 21:45
io non so quante multinazionali sarebbero disposte a condividere con i prorpi dipendenti il potere decisionale all'interno delle fabbriche, non è un problema di produttività , ma di bilanciamento di poteri all'interno di una comunità di persone.

l'eccessiva indipendenza del personale dipendente alla lunga porta a lassismo e malcontento comune.....
scrivo da operaio e non da datore di lavoro..... ma purtroppo è ciò che accade.

ciao
Boh... io personalmente ho sempre trovato che quando l'azienda cerca di andare incontro al lavoratore di solito quest'ultimo rende di più e se serve fa anche di più del suo dovere.

kk72
14-04-2010, 22:47
Caso unico, e non mi stupirei se rimanesse sempre tale. Il motivo è ovvio: per la stragrande maggioranza delle aziende/fabbriche, questo metodo di produttività è semplicemente inapplicabile... che sia per motivi economici, gestione, logistica, etc...
In italia, pochissime aziende medio/piccole IMHO potrebbero permettersi questo sistema.

Ciao
Nelle aziende medio/piccole il software si potrebbe parametrare in modo diverso.
Sono certo che basterebbe la volonta'.

Ma il problema e' la vecchia mentalita' degli imprenditori italiani. Come nella mia azienda....:muro:

Non a caso si tratta di una filiale tedesca.
Da noi esiste il capo, l'amico del capo, cugini, parenti e....amanti dei capi!
Eh si', come siamo avanzati noi!:D

kk72
14-04-2010, 22:50
io non so quante multinazionali sarebbero disposte a condividere con i prorpi dipendenti il potere decisionale all'interno delle fabbriche, non è un problema di produttività , ma di bilanciamento di poteri all'interno di una comunità di persone.

l'eccessiva indipendenza del personale dipendente alla lunga porta a lassismo e malcontento comune.....
scrivo da operaio e non da datore di lavoro..... ma purtroppo è ciò che accade.

ciao

Non si parla di intaccare il potere decisionale.
Si parla di orari di lavoro gestito da un software che certamente accomoda le cose nel miglior modo possibile senza danneggiare la produttivita' e i target aziendali.
Cosa possibilissima.

supersalam
14-04-2010, 23:02
Non si parla di intaccare il potere decisionale.
Si parla di orari di lavoro gestito da un software che certamente accomoda le cose nel miglior modo possibile senza danneggiare la produttivita' e i target aziendali.
Cosa possibilissima.


Ma non ne risente la produttività?
In una fabbrica ogni pezzo deve seguire delle fasi. Se io ho bisogno di chiedere una cosa al tizio che ha lavorato alla fase precedente e lui ha orari diversi dai miei, come si fa?

kk72
14-04-2010, 23:24
Ma non ne risente la produttività?
In una fabbrica ogni pezzo deve seguire delle fasi. Se io ho bisogno di chiedere una cosa al tizio che ha lavorato alla fase precedente e lui ha orari diversi dai miei, come si fa?
Leggi bene l'articolo.
Ogni fase puo' essere coperta da piu' addetti e non da uno solo come succede anche nella mia azienda.
Il personale va' addestrato a ricoprire piu' ruoli. Non e' roba da fantascienza!

E tornando al tuo esempio, se il tizio della fase precedente a cui devi chiedere qualcosa si ammala e il giorno dopo non c'e' che fai, lo chiami a casa?
Dai su....guarda che io lavoro in fabbrica da 20 anni. Non tiratemi fuori delle ipotesi assurde.

lowenz
14-04-2010, 23:29
{|e;31626101']Assomiglia tanto agli esercizi che facevo di ricerca operativa :asd:
Non nominare il diavolo invano :asd:

jumpermax
14-04-2010, 23:34
tutto dipende dal tipo di lavoro, personalmente sono convinto che si dovrebbe guardare più alla produttività individuale che all'inflessibilità dell'orario.
A pensarci bene le due esigenze sono abbastanza inconciliabili tra loro... se non per lavori ripetitivi.

killercode
14-04-2010, 23:38
Terribilmente antieconomico, ma se va bene ai capi; gli operai di sicuro ringraziano

Dj Lupo
15-04-2010, 00:48
Terribilmente antieconomico, ma se va bene ai capi; gli operai di sicuro ringraziano

perche?:mbe:

ovviamente tedesca..:D

Athlon
15-04-2010, 00:53
Terribilmente antieconomico, ma se va bene ai capi; gli operai di sicuro ringraziano

Sicuramente il ROI sul breve periordo e' inferiore ad una impostazione classica pero' sul medio,lungo periodo hai molti vantaggi:

-personale skillato su piu' compiti e quindi flessibile ed intercambiabile
-personale in grado di coprire tutto il ciclo delle 24 ore senza bisogno di straordinari
-adattabilita' dell' intero ciclo produttivo ai picchi di domanda
-self training

kk72
15-04-2010, 01:37
Sicuramente il ROI sul breve periordo e' inferiore ad una impostazione classica pero' sul medio,lungo periodo hai molti vantaggi:

-personale skillato su piu' compiti e quindi flessibile ed intercambiabile
-personale in grado di coprire tutto il ciclo delle 24 ore senza bisogno di straordinari
-adattabilita' dell' intero ciclo produttivo ai picchi di domanda
-self training
Concordo.
Investimento sul medio/lungo periodo, cosa che i nostri imprenditori non sono capaci di fare.
Secondo loro bisogna guadagnare tanto, subito (non importa in che modo) e domani si vedra'...:mc:

kk72
15-04-2010, 01:47
Terribilmente antieconomico, ma se va bene ai capi; gli operai di sicuro ringraziano
E' una ditta tedesca che lo fa. Non credo che sappiano gestire un'azienda (neanche piccola) peggio di noi italiani...:D
Ho lavorato in Germania 3 anni e conosco il loro modo di pensare/lavorare.
Puoi stare certo che se la proprieta' ha avvallato questa metodologia significa che i vantaggi sono superiori ad eventuali svantaggi.

harbinger
15-04-2010, 06:10
Imho, il metodo richiede almeno due condizioni:
1) serve un numero minimo di lavoratori, al di sotto del quale non è possibile incrociare le competenze in modo efficiente (es. devo avere almeno "n" specializzate in una certa fase produttiva, altrimenti quella fase potrebbe non essere sempre coperta);
2) il prodotto finale deve garantire margini di guadagno sufficienti a coprire l'investimento necessario nel metodo organizzativo e nelle competenze dei lavoratori.

Il requisito 1) soffre per la ridotta dimensione delle imprese italiane, ove centri produttivi con 200 operai non sono la norma, bensì lo sono le realtà sotto i 50 dipendenti.
Il requisito 2) si scontra con una produzione industriale nella quale il valore aggiunto è inferiore a quello che ci si aspetta, le intenzioni di guadagno degli imprenditori sono perfino superiori ai guadagni stessi (con conseguente "predonaggio" verso l'impresa).

alphacygni
15-04-2010, 06:18
Sicuramente il ROI sul breve periordo e' inferiore ad una impostazione classica pero' sul medio,lungo periodo hai molti vantaggi:

-personale skillato su piu' compiti e quindi flessibile ed intercambiabile
-personale in grado di coprire tutto il ciclo delle 24 ore senza bisogno di straordinari
-adattabilita' dell' intero ciclo produttivo ai picchi di domanda
-self training

l'italiano medio e' quello che arriva a 100 all'ora nelle vicinanze del semaforo e poi inchioda, figuriamoci se riesce a fare un ragionamento simile su larga scala per un'azienda :asd:

Encounter
15-04-2010, 08:03
Terribilmente antieconomico, ma se va bene ai capi; gli operai di sicuro ringraziano
Ma che dici :D

svarionman
15-04-2010, 08:31
Non capisco come fate a dire che è antieconomico.
Aldilà dell'investimento (immagino piccolo) su questo software (ma è una cosa che può gestire anche un "umano"), si tratta di far coincidere i picchi di lavoro con il maggior lavoro da parte degli operai, lasciando per i periodi più scarichi la possibilità ai lavoratori di gestirsi in modo migliore il tempo libero, evitando allo stesso modo che ci sia gente che scalda la sedia 8 ore quando c'è poco o nulla da fare. E la soddisfazione del lavoratore è una delle armi migliori per un imprenditore, perchè quando ci sarà da lavorare lo farà con più produttività.

trallallero
15-04-2010, 08:35
E' una ditta tedesca che lo fa. Non credo che sappiano gestire un'azienda (neanche piccola) peggio di noi italiani...:D
Ho lavorato in Germania 3 anni e conosco il loro modo di pensare/lavorare.
Puoi stare certo che se la proprieta' ha avvallato questa metodologia significa che i vantaggi sono superiori ad eventuali svantaggi.

Infatti quì (appunto Germania) lavoriamo più o meno quando ci pare, abbiamo tutti le chiavi e se l'ufficio è troppo rumoroso, succede, possiamo anche dire: "ciao a tutti, vado a lavorare a casa."
Il primo anno c'era un tipo divorziato, quindi single, che non si vedeva mai perchè lavorava di notte; poi ha trovato moglie e si è allineato ad un orario normale.

Però una ditta metalmeccanica con 360 dipendenti deve essere un pelino più difficile da amministrare, complimenti a loro. E, secondo me, il fatto che sia tedesca c'entra poco perchè sicuramente gli amministratori sono italiani ... insomma, non tutti gli italiani sono poco organizzati.

cometa18
15-04-2010, 08:40
Comunque dipende da quel che si produce, ci sono ambiti in cui la versatilità dei lavoratori non è possibile, oppure altri in cui gli orari di lavoro devono adeguarsi a quelli dei clienti, e così via. Se fosse possibile allargarlo sarebbe bello, però.

MadJackal
15-04-2010, 08:43
Infatti quì (appunto Germania) lavoriamo più o meno quando ci pare, abbiamo tutti le chiavi e se l'ufficio è troppo rumoroso, succede, possiamo anche dire: "ciao a tutti, vado a lavorare a casa."
Il primo anno c'era un tipo divorziato, quindi single, che non si vedeva mai perchè lavorava di notte; poi ha trovato moglie e si è allineato ad un orario normale.

:eek:

killercode
15-04-2010, 10:02
Sicuramente il ROI sul breve periordo e' inferiore ad una impostazione classica pero' sul medio,lungo periodo hai molti vantaggi:

-personale skillato su piu' compiti e quindi flessibile ed intercambiabile
-personale in grado di coprire tutto il ciclo delle 24 ore senza bisogno di straordinari
-adattabilita' dell' intero ciclo produttivo ai picchi di domanda
-self training

Mah, questo dipende molto dal tipo di lavoro, se sono semplici ok, ma quando ci vuole un mese per imparare ad usare una linea, e nella fabbrica ci sono una decina di linee non sò quanto convenga. Per la cosa delle 24 ore non mi è chiaro, praticamente loro facevano orario ufficio (8-17) e con il nuovo sistema vanno a ciclo continuo? Ma li pagano di più spero per aver fatto le notti; dall'articolo non si capisce.

E' una ditta tedesca che lo fa. Non credo che sappiano gestire un'azienda (neanche piccola) peggio di noi italiani...:D
Ho lavorato in Germania 3 anni e conosco il loro modo di pensare/lavorare.
Puoi stare certo che se la proprieta' ha avvallato questa metodologia significa che i vantaggi sono superiori ad eventuali svantaggi.

Discorso senza valore, tutto il resto del mondo non lo fà

Infatti quì (appunto Germania) lavoriamo più o meno quando ci pare, abbiamo tutti le chiavi e se l'ufficio è troppo rumoroso, succede, possiamo anche dire: "ciao a tutti, vado a lavorare a casa."
Il primo anno c'era un tipo divorziato, quindi single, che non si vedeva mai perchè lavorava di notte; poi ha trovato moglie e si è allineato ad un orario normale.

Però una ditta metalmeccanica con 360 dipendenti deve essere un pelino più difficile da amministrare, complimenti a loro. E, secondo me, il fatto che sia tedesca c'entra poco perchè sicuramente gli amministratori sono italiani ... insomma, non tutti gli italiani sono poco organizzati.

Ma tu non fai il programmatore?

trallallero
15-04-2010, 11:03
Ma tu non fai il programmatore?
Si e allora ?

banryu79
15-04-2010, 11:11
Però una ditta metalmeccanica con 360 dipendenti deve essere un pelino più difficile da amministrare, complimenti a loro. E, secondo me, il fatto che sia tedesca c'entra poco perchè sicuramente gli amministratori sono italiani ... insomma, non tutti gli italiani sono poco organizzati.
Però nell'articolo parlano anche di un software che prende in input le preferenze degli operai e il piano produttivo stabilito dall'impresa e fornisce un output che risolve il problema.
Magari con software specializzati per diverse casistiche e settori, si riesce a gestire anche per altre tipologie di imprese (e dimensioni).

Un po' come per i gestionali. Solo che qua si gestisce la distribuzione del tempo lavorativo in funzione dei risultati desiderati.
Era già stato fatto prima? Altrove? Con che risultati?
Bho, io non lo so. Però mi sembra interessante, e degno di studio viste le potenziali ricadute positive in termini di produttività per l'impresa e di affatto trascurabile qualità della vita per una marea di persone.

killercode
15-04-2010, 11:30
Si e allora ?

e allora volendo potresti lavorare anche 8 ore sul water e il risultato è lo stesso, è un lavoro di concetto, non in catena di montaggio.

Unrue
15-04-2010, 11:34
Si ma per gli imprevisti come fanno? Quelli ci sono sempre..

Comunque concordo che l'orario non flessibile alla lunga stanca e rende il lavoratore meno produttivo, sopratutto per lavori molto ripetitivi.

Ad esempio qua da me puoi entrare ed uscire praticamente quando vuoi, in una finestra oraria che va dalle 8 del mattino alle 20 di sera. L'importante è fare un tot minimo di ore al mese..

Più flessibilità di così .. :D :D

Ovviamente per servizi critici in cui è richiesto monitoraggio questo sistema non è applicabile.

banryu79
15-04-2010, 11:37
e allora volendo potresti lavorare anche 8 ore sul water e il risultato è lo stesso, è un lavoro di concetto, non in catena di montaggio.
Col fischio, mica è detto che chi fa il programmatore lavori sempre a comparti stagni.
Magari per stendere il codice di un pezzo di soluzione che ti è stato assegnato, sì.
Ma se fai parte di un team, esistono momenti in cui ti confronti col team. O magari col committente. A voglia a farlo seduto nel cesso di casa tua.

La presenza fisica di un lavoratore può essere neccessaria anche per ragioni diverse da quella degli operai in catena di montaggio.

killercode
15-04-2010, 11:55
Col fischio, mica è detto che chi fa il programmatore lavori sempre a comparti stagni.
Magari per stendere il codice di un pezzo di soluzione che ti è stato assegnato, sì.
Ma se fai parte di un team, esistono momenti in cui ti confronti col team. O magari col committente. A voglia a farlo seduto nel cesso di casa tua.

La presenza fisica di un lavoratore può essere neccessaria anche per ragioni diverse da quella degli operai in catena di montaggio.

esistono altri modi per comunicare, è pieno di software sviluppato da persone che non si sono mai viste in faccia.

aeterna
15-04-2010, 12:07
e allora volendo potresti lavorare anche 8 ore sul water e il risultato è lo stesso, è un lavoro di concetto, non in catena di montaggio.


se lavori in proprio si, sennò è una grossa sciocchezza

lowenz
15-04-2010, 12:14
se lavori in proprio si, sennò è una grossa sciocchezza
Dipende se è ANCHE progettista o scrive linee di codice su linee di codice :asd:

banryu79
15-04-2010, 12:37
esistono altri modi per comunicare, è pieno di software sviluppato da persone che non si sono mai viste in faccia.
Certo, ma non è vero sempre e in assoluto.
Pensa se la soluzione software richiesta non fosse l'ennesima reimplementazione di qualcosa di già trito e ritrito ma si dovesse fare R&D anche solo per definire chiaramente col committente il dominio del problema.

trallallero
15-04-2010, 12:54
Lupus in fabula, sto lavorando da casa adesso e anche domani :D

Però nell'articolo parlano anche di un software che prende in input le preferenze degli operai e il piano produttivo stabilito dall'impresa e fornisce un output che risolve il problema.
Magari con software specializzati per diverse casistiche e settori, si riesce a gestire anche per altre tipologie di imprese (e dimensioni).

Un po' come per i gestionali. Solo che qua si gestisce la distribuzione del tempo lavorativo in funzione dei risultati desiderati.
Era già stato fatto prima? Altrove? Con che risultati?
Bho, io non lo so. Però mi sembra interessante, e degno di studio viste le potenziali ricadute positive in termini di produttività per l'impresa e di affatto trascurabile qualità della vita per una marea di persone.
Interessante lo è soprattutto perchè un lavoratore contento lavora meglio.

e allora volendo potresti lavorare anche 8 ore sul water e il risultato è lo stesso, è un lavoro di concetto, non in catena di montaggio.
Ci sono periodi in cui lavori da solo, altri in cui devi per forza comunicare e scambiare idee con gli altri, soprattutto quando lavori in una piccola azienda dove tutti fanno un pò tutto e soprattutto quando il tuo team leader ha 10 anni in meno di te e quindi con meno esperienza.

E comunque ho scritto che il mio caso è più semplice e mi sono già complimentato con l'azienda visto che gestire 300 e passa operai non è facile come dare fiducia ad una 40ina di persone.

banryu79
15-04-2010, 13:07
Interessante lo è soprattutto perchè un lavoratore contento lavora meglio.

Un lavoratore contento lavora meglio.
Ma un lavoratore contento è anche una persona più felice.

In fin dei conti lavoriamo per vivere, non viviamo per lavorare.
Perlomeno presumo sia così per la stragrande maggioranza delle persone, la fuori (me compreso).

Magari sarà un pensiero un po' ingenuo e banale, ma *credo* che a parità di condizioni una persone più felice sia indirettamente un vantaggio per la società in generale.

trallallero
15-04-2010, 13:22
Un lavoratore contento lavora meglio.
Ma un lavoratore contento è anche una persona più felice.

In fin dei conti lavoriamo per vivere, non viviamo per lavorare.
Perlomeno presumo sia così per la stragrande maggioranza delle persone, la fuori (me compreso).

Magari sarà un pensiero un po' ingenuo e banale, ma *credo* che a parità di condizioni una persone più felice sia indirettamente un vantaggio per la società in generale.

Conosco molti quì che non fanno altro che lavorare, al massimo squash saltuariamente ma nient'altro. Birra al club la sera e qualcuno si porta il notebook per lavorare anche li e poi lavoro tutto il giorno. Cazzi loro, per me sarebbe un suicidio; amo il mio lavoro ma faccio e pretendo di poter fare anche tante altre cose.

Per il resto comunque, il tuo pensiero è sicuramente ingenuo o anche infantile se vogliamo talmente palese e scontato, ma intanto in certi paesi questo stupido pensiero è la base del mondo del lavoro e della società, in Italia (eccezioni come questa di Padova a parte) è bellamente ignorato.

banryu79
15-04-2010, 13:34
...ma intanto in certi paesi questo stupido pensiero è la base del mondo del lavoro e della società, in Italia (eccezioni come questa di Padova a parte) è bellamente ignorato.
In che paesi c'è questa forte convinzione?

Comunque quel sistema andrebbe bene anche a chi vuole solo passare il suo tempo a lavorare e poco altro: possono continuare a farlo come già fanno adesso le persone di cui hai raccontato.

Il problema più grosso, secondo me, resta quello dell'inerzia culturale.
Magari ne riparliamo tra un paio di generazioni :D

Encounter
15-04-2010, 13:40
In che paesi c'è questa forte convinzione?

Comunque quel sistema andrebbe bene anche a chi vuole solo passare il suo tempo a lavorare e poco altro: possono continuare a farlo come già fanno adesso le persone di cui hai raccontato.

Il problema più grosso, secondo me, resta quello dell'inerzia culturale.
Magari ne riparliamo tra un paio di generazioni :D

Io sono rimasto molto colpito da una fabbrica che ho visto in Finlandia. Piante in officina, illuminazione "calda" (non i soliti neon), musica classica in sottofondo, saletta a disposizione per bere caffè e mangiare dolcetti (tutto gratuito) con postazione internet. Tutto estremamente pulito ed ordinato.

trallallero
15-04-2010, 13:56
In che paesi c'è questa forte convinzione?

Comunque quel sistema andrebbe bene anche a chi vuole solo passare il suo tempo a lavorare e poco altro: possono continuare a farlo come già fanno adesso le persone di cui hai raccontato.

Sicuramente Germania ed ovunque ci sia la loro cultura: ufficio con chiavi in mano dal primo giorno, pulizia, cucina con frighi e fornelli, etc etc (quello che dice Encounter della Finlandia) e, soprattutto, FIDUCIA!

Il problema più grosso, secondo me, resta quello dell'inerzia culturale.
Magari ne riparliamo tra un paio di generazioni :D
Ovvero ?

pegasoalatp
15-04-2010, 14:00
Io sono rimasto molto colpito da una fabbrica che ho visto in Finlandia. Piante in officina, illuminazione "calda" (non i soliti neon), musica classica in sottofondo, saletta a disposizione per bere caffè e mangiare dolcetti (tutto gratuito) con postazione internet. Tutto estremamente pulito ed ordinato.

senza andare all' estero, piu' di 10 anni fa avevo visto qualcosa di molto simile alla Brembo (Bg).

trallallero
15-04-2010, 14:07
senza andare all' estero, piu' di 10 anni fa avevo visto qualcosa di molto simile alla Brembo (Bg).

Si ma all'estero è la norma.

marco.r
15-04-2010, 14:36
Per il resto comunque, il tuo pensiero è sicuramente ingenuo o anche infantile se vogliamo talmente palese e scontato, ma intanto in certi paesi questo stupido pensiero è la base del mondo del lavoro e della società, in Italia (eccezioni come questa di Padova a parte) è bellamente ignorato.

Non direi bellamente ignorato. Lo è in alcuni contesti aziendali, ma non in altri (tipo il mio). Poi dipende dal tipo di attività; quelle in cui i singoli riescono ad essere più autonomi è più facile da adottare, altri in cui c'è maggior interdipendenza oppure i carichi di lavoro sono più localizzati è un altro paio di maniche (me lo immagino l'omino dell'SDA che mi porta i pacchi a casa alle 3 di notte :ads: )

Encounter
15-04-2010, 14:46
Non direi bellamente ignorato. Lo è in alcuni contesti aziendali, ma non in altri (tipo il mio). Poi dipende dal tipo di attività; quelle in cui i singoli riescono ad essere più autonomi è più facile da adottare, altri in cui c'è maggior interdipendenza oppure i carichi di lavoro sono più localizzati è un altro paio di maniche (me lo immagino l'omino dell'SDA che mi porta i pacchi a casa alle 3 di notte :ads: )

Il fatto è che la fabbrica è sempre stata un luogo "brutto" (scusa la banalizzazione). Lavoro ripetitivo in ambienti poco accoglienti, spesso vetusti , sporchi, rumorosi, con cani da guardia alle spalle che ti controllano. Orari rigidi e spesso durissimi. Le fabbriche che lavorano su più turni sono l'ideale per questo tipo di sperimentazioni.

Sobek
15-04-2010, 15:27
La maggior parte dei post in questo topic aiutano a capire perchè il "sistema italia" dal punto di vista industriale non riesce a decollare al livello degli altri paesi europei.

C'è una fottuta paura dell'innovazione, del cambiamento, del rinnovamento. Ogni novità viene vista con sospetto e si cerca ogni cavillo pur di screditarla. Anche a costo di inventarseli o di dire evidenti sciocchezze.

elevul
15-04-2010, 16:29
Infatti quì (appunto Germania) lavoriamo più o meno quando ci pare, abbiamo tutti le chiavi e se l'ufficio è troppo rumoroso, succede, possiamo anche dire: "ciao a tutti, vado a lavorare a casa."
Il primo anno c'era un tipo divorziato, quindi single, che non si vedeva mai perchè lavorava di notte; poi ha trovato moglie e si è allineato ad un orario normale.

Però una ditta metalmeccanica con 360 dipendenti deve essere un pelino più difficile da amministrare, complimenti a loro. E, secondo me, il fatto che sia tedesca c'entra poco perchè sicuramente gli amministratori sono italiani ... insomma, non tutti gli italiani sono poco organizzati.

Che bello, voglio anche io lavorare di notte! :eek: :sofico:

marco.r
15-04-2010, 17:04
C'è una fottuta paura dell'innovazione, del cambiamento, del rinnovamento. Ogni novità viene vista con sospetto e si cerca ogni cavillo pur di screditarla. Anche a costo di inventarseli o di dire evidenti sciocchezze.

Aggiungi anche che si tende a generalizzare a caso e a banalizzare le cose :asd:.

harbinger
15-04-2010, 17:40
La maggior parte dei post in questo topic aiutano a capire perchè il "sistema italia" dal punto di vista industriale non riesce a decollare al livello degli altri paesi europei.

C'è una fottuta paura dell'innovazione, del cambiamento, del rinnovamento. Ogni novità viene vista con sospetto e si cerca ogni cavillo pur di screditarla. Anche a costo di inventarseli o di dire evidenti sciocchezze.

In parte hai ragione ma alcune critiche esposte ritengo siano correttamente motivate e caratterizzanti il sistema produttivo italiano, basato sulle micro imprese da cinque o dieci dipendenti (prego consultare dati occupazione e numero addetti medi per impresa). Ovvio che in uno stabilimento con 500 addetti alla produzione, ci può essere spazio per innovare nel campo dell'organizzazione della produzione ma nel capannone dell'artigiano - magari "contoterzista" - dove lavorano quindici dipendenti, i margini per innovare sono pochi e ogni sbaglio può costare molto caro.

L'innovazione, intesa come cambiamento, non è necessariamente positiva e di boiate vendute da "consultanti" arraffoni (non mi riferisco, ovviamente, alla situazione oggetto del thread) ne ho viste tante e tutte vendute a miei clienti come miracoli divini dell'innovazione in campo organizzativo/del ciclo acquisti/della produzione/"sarcavolo di ciclo". Tutte cose che, sulla carta, promettevano incrementi di produttività/felicità/gioia luculliani ma che hanno finito per essere impraticabili a causa di modelli di previsione semplicistici, errate ipotesi di base, impossibilità per la dirigenza di applicare modelli organizzativi follemente complicati, mancato rispetto della normativa in materia di lavoro et similia.

Le evidenti sciocchezze, se sono tali e si hanno le competenze per confutarle, andrebbero demolite. Please, fallo, da parte mia ci sarranno solo ringraziamenti.

trallallero
15-04-2010, 17:52
Che bello, voglio anche io lavorare di notte! :eek: :sofico:

Si ma lui lavorava veramente :D

MadJackal
15-04-2010, 19:14
Si ma lui lavorava veramente :D

Beh, se è per questo lo faccio anche io, ma io non devo andare in ufficio, al massimo in sala server (e non sapete che "spasso" riuscire ad entrare in sala server a mezzanotte perchè si è bloccato un server al riavvio :asd:).

Perdonate la vanteria, ma devo pavoneggiarmi un pò visto che mancano 15 giorni alla scadenza del contratto :sofico:

Fil9998
15-04-2010, 19:26
molti colletti bianchi 1/3 del lavoro potrebbero farlo da casa...

oltre a turnare, ma questo renderebbe inutii o quasi capi e capetti intermedi che VIVONO per avere quantità di personale e non qualità del lavoro... pià personale, più bisogno di capetti interedi a gestirlo.

e a far casino,

esattamente come i vigili urbani ceh quando si piazzano a fare da semaforo fanno quadrplicare la fila.

:muro: :muro:

trallallero
15-04-2010, 20:07
Beh, se è per questo lo faccio anche io, ma io non devo andare in ufficio, al massimo in sala server (e non sapete che "spasso" riuscire ad entrare in sala server a mezzanotte perchè si è bloccato un server al riavvio :asd:).
Qualche torcicollo in sala server me lo sono preso anche io :D

Perdonate la vanteria, ma devo pavoneggiarmi un pò visto che mancano 15 giorni alla scadenza del contratto :sofico:
Allora in bocca al lupo per il prossimo ;)

trallallero
19-04-2010, 20:43
Riuppo il 3d solo per mostrare com'è lavorare in una società straniera (tedesca ma "english speaking"):
http://www.ableton.com/developer-jobs

C'è un video di 16 minuti che mostra la società da dentro e dal punto di vista dei dipendenti.
Il video è lentissimo quindi è meglio fare pause, lasciarlo andare un 10 minuti e poi fare play.



PS/OT: domani gli manderò il CV dove c'è scritto che sono anche esperto Cubase ... mi sa che non mi chiameranno già solo per quello :asd: (piccolo dettaglio tecnico che solo certi "musicisti" possono capire).