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11-03-2010, 15:39
Osilo, i bambini della II A non entrano in classe: "La maestra ci fa paura"
I genitori che hanno firmato cinque denunce contro la loro maestra li hanno tenuti a casa. L’accusa contro la docente: ingenera insicurezza nei piccoli
OSILO. La neve non ha fermato la protesta. Ieri, davanti alla scuola elementare alle porte del paese, l’appuntamento che si erano date le famiglie è stato rispettato: i bambini della seconda A non sono entrati in classe e non lo faranno finché la maestra accusata di vessare gli alunni non sarà rimossa o non verrà garantità la sua idoneità. Contro di lei ci sono cinque denunce, approdate in Procura dopo essere passate per questura e carabinieri. Un caso che ha scosso il paese e che ora sarà oggetto anche di un’ispezione da parte dell’ufficio scolastico regionale.
Le famiglie vogliono una soluzione che faccia «riacquistare la tranquillità ai nostri figli» e hanno ricevuto la solidarietà degli altri genitori. La scuola è rimasta quasi vuota. «Ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni», incalza una delle portavoci dei genitori che hanno organizzato la manifestazione in concomitanza con il rientro al lavoro dell’insegnante, avvenuto ieri dopo un periodo in cui è stata messa in stand by e assegnata a un «progetto scolastico» che ha svolto in biblioteca.
Alle 8,30, puntuale, la maestra contestata ha attraversato il capannello di genitori e figli, tirando dritta verso la scuola e rifiutandosi di rilasciare una dichiarazione. Nessuna reazione da parte delle famiglie al suo ingresso, sulla silenziosa manifestazione vigilavano i carabinieri, sotto lo sguardo attento del maresciallo Baiardo («Non chiedetemi niente, sono qui per garantire l’ordine pubblico») e i vigili urbani. Un’accoglienza calorosa ha invece ricevuto una collega, testimone dello stato di tensione nella piccola aula. Le è sfuggita persino qualche lacrima. «Ai bambini serve serenità».
E’ una storia che è cominciata poco dopo l’inizio dell’anno scolastico quella che sta tenendo banco a Osilo. L’arrivo della maestra, che pare sia stata al centro di polemiche simili in scuole della provincia in cui ha precedentemente lavorato, ha coinciso con segni di irrequietezza e nervosismo da parte dei suoi alunni, una ventina di bambini.
Questione di feeling che non c’è, tra loro e quella maestra che dicono urli troppo, li sgridi spesso, li punisca eccessivamente. Perciò i bambini cominciano ad accusare dei disturbi di comportamento, sono spaventati. Nelle loro case cresce l’ansia e la preoccupazione. C’è, tra quei ragazzini di otto anni, che hanno incubi e scatti di aggressività, chi finisce sotto cura dello psicologo. Così le famiglie cominciano a mobilitarsi.
Il 15 dicembre si riuniscono con il dirigente scolastico Maria Paola Pintus e il maresciallo dei carabinieri. Raccontano cosa sta succedendo in classe, vogliono capire se in quanto accade possa concretizzarsi qualche reato. Cercano aiuto. All’ufficio scolastico provinciale il successivo passaggio. Il 20 gennaio tutti i timori vengono esposti al provveditore Pierangela Cocco che rassicura: la situazione è sotto controllo. A febbraio il fattaccio: un bambino, denunciano i genitori ai carabinieri di Osilo, è stato spinto dalla maestra e si è sbattuto contro un banco, riportando una contusione. Intanto altre denunce erano arrivate sul tavolo dell’ufficio minori della questura. Così il 22 il collegio dei docenti decide di allontanare temporaneamente l’insegnante in biblioteca. Ma la decisione è smentita dal Provveditorato: «non ci sono i presupposti legislativi per l’allontanamento».
Da ieri la maestra è quindi al suo posto. Ma dopo la manifestazione a Osilo, l’ufficio scolastico provinciale ha fatto sapere con un comunicato che tutti gli elementi della vicenda «forniti dalla scuola» sono stati «attentamente vagliati», che c’è stato «un tempestivo avvio dei conseguenti procedimenti previsti» e che ci sarà «l’accertamento ispettivo». Nel frattempo alcune mamme hanno trasferito i figli in un’altra classe. «E da allora mio figlio è ritornato quello che era», dice una di loro. Qualcuna pensa di portarli a Sassari, se la situazione non si risolverà. Un disagio che sono disposte ad affrontare.
http://lanuovasardegna.gelocal.it/dettaglio/osilo-i-bambini-della-ii-a-non-entrano-in-classe:-la-maestra-ci-fa-paura/1885413
(11 marzo 2010)
:mad: :mad: :mad:
Ma perchè in Italia è così difficile licenziare una maestra/fannullona/criminale ???
I genitori che hanno firmato cinque denunce contro la loro maestra li hanno tenuti a casa. L’accusa contro la docente: ingenera insicurezza nei piccoli
OSILO. La neve non ha fermato la protesta. Ieri, davanti alla scuola elementare alle porte del paese, l’appuntamento che si erano date le famiglie è stato rispettato: i bambini della seconda A non sono entrati in classe e non lo faranno finché la maestra accusata di vessare gli alunni non sarà rimossa o non verrà garantità la sua idoneità. Contro di lei ci sono cinque denunce, approdate in Procura dopo essere passate per questura e carabinieri. Un caso che ha scosso il paese e che ora sarà oggetto anche di un’ispezione da parte dell’ufficio scolastico regionale.
Le famiglie vogliono una soluzione che faccia «riacquistare la tranquillità ai nostri figli» e hanno ricevuto la solidarietà degli altri genitori. La scuola è rimasta quasi vuota. «Ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni», incalza una delle portavoci dei genitori che hanno organizzato la manifestazione in concomitanza con il rientro al lavoro dell’insegnante, avvenuto ieri dopo un periodo in cui è stata messa in stand by e assegnata a un «progetto scolastico» che ha svolto in biblioteca.
Alle 8,30, puntuale, la maestra contestata ha attraversato il capannello di genitori e figli, tirando dritta verso la scuola e rifiutandosi di rilasciare una dichiarazione. Nessuna reazione da parte delle famiglie al suo ingresso, sulla silenziosa manifestazione vigilavano i carabinieri, sotto lo sguardo attento del maresciallo Baiardo («Non chiedetemi niente, sono qui per garantire l’ordine pubblico») e i vigili urbani. Un’accoglienza calorosa ha invece ricevuto una collega, testimone dello stato di tensione nella piccola aula. Le è sfuggita persino qualche lacrima. «Ai bambini serve serenità».
E’ una storia che è cominciata poco dopo l’inizio dell’anno scolastico quella che sta tenendo banco a Osilo. L’arrivo della maestra, che pare sia stata al centro di polemiche simili in scuole della provincia in cui ha precedentemente lavorato, ha coinciso con segni di irrequietezza e nervosismo da parte dei suoi alunni, una ventina di bambini.
Questione di feeling che non c’è, tra loro e quella maestra che dicono urli troppo, li sgridi spesso, li punisca eccessivamente. Perciò i bambini cominciano ad accusare dei disturbi di comportamento, sono spaventati. Nelle loro case cresce l’ansia e la preoccupazione. C’è, tra quei ragazzini di otto anni, che hanno incubi e scatti di aggressività, chi finisce sotto cura dello psicologo. Così le famiglie cominciano a mobilitarsi.
Il 15 dicembre si riuniscono con il dirigente scolastico Maria Paola Pintus e il maresciallo dei carabinieri. Raccontano cosa sta succedendo in classe, vogliono capire se in quanto accade possa concretizzarsi qualche reato. Cercano aiuto. All’ufficio scolastico provinciale il successivo passaggio. Il 20 gennaio tutti i timori vengono esposti al provveditore Pierangela Cocco che rassicura: la situazione è sotto controllo. A febbraio il fattaccio: un bambino, denunciano i genitori ai carabinieri di Osilo, è stato spinto dalla maestra e si è sbattuto contro un banco, riportando una contusione. Intanto altre denunce erano arrivate sul tavolo dell’ufficio minori della questura. Così il 22 il collegio dei docenti decide di allontanare temporaneamente l’insegnante in biblioteca. Ma la decisione è smentita dal Provveditorato: «non ci sono i presupposti legislativi per l’allontanamento».
Da ieri la maestra è quindi al suo posto. Ma dopo la manifestazione a Osilo, l’ufficio scolastico provinciale ha fatto sapere con un comunicato che tutti gli elementi della vicenda «forniti dalla scuola» sono stati «attentamente vagliati», che c’è stato «un tempestivo avvio dei conseguenti procedimenti previsti» e che ci sarà «l’accertamento ispettivo». Nel frattempo alcune mamme hanno trasferito i figli in un’altra classe. «E da allora mio figlio è ritornato quello che era», dice una di loro. Qualcuna pensa di portarli a Sassari, se la situazione non si risolverà. Un disagio che sono disposte ad affrontare.
http://lanuovasardegna.gelocal.it/dettaglio/osilo-i-bambini-della-ii-a-non-entrano-in-classe:-la-maestra-ci-fa-paura/1885413
(11 marzo 2010)
:mad: :mad: :mad:
Ma perchè in Italia è così difficile licenziare una maestra/fannullona/criminale ???