View Full Version : Catechismo: che esperienza è stata per voi?
Dream_River
07-03-2010, 22:10
Domanda che rivolgo a tutte le persone che da piccole hanno seguito il catechismo, non necessariamente quello cattolico
Che esperienza è stata per voi? In che modo ha formato la vostra persone? Ricordata aspetti particolarmente positivi o negativi del catechismo?
Una domanda in particolare rivolta alle persone non-credenti, avete avuto difficoltà a gettarvi alle spalle l'educazione che vi è stata proposta?
Sia chiaro, non lo chiedo per scatenare un flame, ma per potermi confrontare con l'esperienza di altri utenti e magari trarne anche una riflessione su come il catechismo si ripercuota sugli individui
Sono alla fine di un percorso di psicoterapia per una nevrosi che si manifestava in vari modi (Attacchi di panico, agorafobia e una certa asocialità), e assieme alla mia psicoanalista siamo arrivati alla conclusione che certi ambienti, in particolare la scuola e la vita in parrocchia, si sono ripercossi molto sulla mia psiche
Mi piacerebbe sapere se per voi il catechismo in particolare ha lasciato una traccia significativa nel vostro sviluppo
noiosissima, ci davano i compiti da fare e io li facevo sempre malissimo e in ritardo :p :rolleyes:
odiavo fare quei compiti.
avevo anche pasticciato tutto il libro del catechismo aggiungendo a tutte le immagini di Gesù (tutte a braccia aperte e con tonaca azzurra - oltre ovviamente ai capelli lunghi biondi e all'occhio ceruleo) la maglia da portiere e i guanti, sicchè in quella posta sembrava effettivamenteun portiere di calcio :asd:
non mi fu impartita alcuna nozione teologica (eppure la cresima l'ho fatta a 11 anni, penso di essere già stato in grado di capire almeno i rudimenti)
l'unica volta divertente fu quando ci portarono alla casa di riposo per fare compagnia agli anziani.
Iniziammo a giocare a carte ma perdemmo miseramente (gli anziani baravano oltremodo e con grande abilità, aveva naturalmente un'esperienza incredibile maturata nei bar del paese per almeno 60-70 anni. Nei paesi piccoli sbronzarsi e giocare a carte erano l'unico modo per passare il tempo, una volta) però fu divertente.
potrei riassumere la mia esperienza al catechismo come un paio d'ore di purgatorio al giovedì pomeriggio, da scontare in attesa del paradiso (la successiva partita di pallone al campo dell'oratorio).
dopo la cresima smisi di andarci e fui anche uno dei primi ascegliere di non fare l'ora di religione (si trattava del 1993 credo).
non ho traumi però, a differenza tua.
francamente tra il catechista e lo psicoterapeuta non so chi potrebbe fare più danni :asd:
io esperienza bellissima
un sacco di pizza gratis!!!!!!!!!!!!!!
e cose strane come
i pennarelli con effetti allucinogeni (da provare!)
il calcetto
la merenda la
le ragazzine prese con la serie tv beverly hills 90210
l andarci dopo la maestra strega di tedesco una liberazione!
il tornare a casa a piedi per i campi bui stile goonies con una delle prive torcie al neon!
per la tua psiche parti per un viaggio in terzo mondo...
cmq ovvio che dipende dal ambiente , come la scuola, passata veramente male ma non sarei le persona che sono ora senza quel maestro che ci dava le botte etc etc...
:dissident:
07-03-2010, 22:26
La noia fatta pomeriggi
SeThCoHeN
07-03-2010, 22:31
Ricordo poco o nulla, solo che non ci andavo volentieri e che durante una messa mi sequestrarono tutte le figurine :D
E' stato talmente determinante che ho completamente rimosso quel periodo... :sbonk:
Ricordo poco o nulla, solo che non ci andavo volentieri e che durante una messa mi sequestrarono tutte le figurine :D
io rimediai un ceffone dalla suora-capa alla prova generale della prima comunione, perchè dopo aver ricevuto l'ostia (non consacrata, era solo una prova!) la tirai fuori dalla bocca per guardarla (non l'avevo mai vista da vicino!).
il ceffone fu discretamente potente (me lo ricordo ancora...)
io andavo a scuola dalle suore e il catechismo lo facevo il pomeriggio la con i miei amici e la ragazzina che mi piaceva, non ho un cattivo ricordo, più che altro con il tempo mi sono dimenticato un po' tutto e passato ad una posizione agnostica, ma i traumi nella mia vita sono stati ben altri, la difficoltà è più che altro legata alla chiusura mentale della mia famiglia dove se hai pensieri diversi sei una specie di eretico affiliato a qualche setta satanica secondo loro...:rolleyes:
Grazie al catechismo sono diventato ateo.:rotfl:
pallosissimo, per fortuna l'ho frequentato per poco tempo (non sono cresimato).
Ci insegnavano le cose che ti insegnano nell'ora di religione di una qualsiasi scuola cattolica.
Non mi ha lasciato alcun ricordo particolare. Non ho fatto molta fatica a lasciarmi alle spalle l'educazione ricevuta. Mi pare che ho deciso di non credere alle scuole medie, invece l'agnosti-ateismo l'ho maturato un po' più avanti.
Dream_River
07-03-2010, 22:48
per la tua psiche parti per un viaggio in terzo mondo...
Eh? In che senso scusa? :confused: :D
Non hai specificato se come catecumeno o come catechista :D
Wolfgang Grimmer
07-03-2010, 22:52
Un'esperienza bruttissima ma che certamente mi ha formato. Grazie al catechismo oggi odio l'ipocrisia, soprattutto quella degli uomini di potere.
Ho da subito provato disgusto per tutti quei finti timorati di dio che all'uscita dal catechismo (e dalle messe settimanali) ne facevano di tutti i colori, salvo poi imparare la preghierina del giorno :)
Non hai specificato se come catecumeno o come catechista :D
io ho partecipato come ENERGUMENO :asd:
Dream_River
07-03-2010, 23:06
Non hai specificato se come catecumeno o come catechista :D
Catecumeno, per quanto fossi bravo in quanto a conoscenze ero troppo polemico per fare il catechista
No,nessuna conseguenza,ma non perchè non fosse palloso e pieno di concetti che non condividevo (esempio;non ho mai condiviso il concetto che sta alla base della parabola del figlio al prodigo),semplicemente perchè poi con gli amici ci divertivamo un mondo,questo svago ti consentiva di "sopportare" il catechismo.
Molte volte abbiamo proprio saltato l'ora di catechismo per farci una divertente partita a pallone.
La cosa si ripeteva in occasione della consueta messa domenicale del fanciullo. Non è bello mentire ai propri genitori,ma lo ritenevo (e lo ritengo) giusto in casi del genere.
Lo facevo per il mio bene.
io ho partecipato come ENERGUMENO :asd:
Contro l'energhista? :D
Arkimedes84
07-03-2010, 23:22
Per me è stata una esperienza negativa.
Solo tempo perso.
Lo stesso parroco, dopo che mia madre si lamentò che io e mio fratello non imparavamo nulla, disse candidamente che i corsi di catechismo erano per togliere i ragazzini dalle strade.
I catechisti qualcosa provavano a fare, ma il tutto si risolveva a colorare cartelloni ed imparare canzoni.
Le uniche cose buone che ne ho guadagnato sono stati 6 tra amici e amiche con le quali mi sento a tutt'oggi.
Ma se parliamo di conoscenze allora direi che sono prossime allo zero.
hakermatik
07-03-2010, 23:30
due palle assurde! Le
insegnanti erano 2 ultra-bigotte. E' una di loro era pure la stessa maestra di matematica delle elementari. Quindi nemmeno la domenica avevo tregua.
Però ci sono andato fino alla terza media. Non lo so nemmeno io perchè. So solo che appena dicevo a casa che avrei smesso di andarci, mia madre mi guardava malissimo.
In primo superiore mi iscrissi all'azione cattolica ragazzi (ACR), alla seconda lezione dell'anno accademico l'educatore cacciò me e un mio amico. Ci beccò a fumare nel cortile della chiesa. Era la prima sigaretta della mia vita.
Da allora ho chiuso con la chiesa. Il catechismo per me è totalmente inutile.
Mi ha semplicemente fatto capire che se un giorno avrò figli, la domenica mattina di certo non li porterò a forza a messa o a catechismo.
Meglio una giornata al parco o al centro commerciale!
MilvorumCustos
07-03-2010, 23:43
Pessima. I miei per cavarmi dalle balle mi costringevano ad andarci nonostante l'affluenza media fosse di 5 bambini. Però devo ringraziarli, per fortuna ho iniziato lì a capire che credere in Dio non è nè un obbligo (cosa che può sembrare a 9-10 anni) nè una cosa certa.
fino all'età di 7 anni andavo in chiesa e facevo catechismo. poi però dopo assenze varie della maestra di religione e del don ho smesso. inoltre lo facevo più per mio nonno per farlo sentire felice, dopo avermi trasferito in un'altra città ho smesso totalmente. oltre al fatto che una mia amica ortodossa faceva catechismo regolarmente, e suo padre era consigliere di una chiesa ortodossa. da lì mi sono reso conto che è tutto inutile. poi dipende anche dalle esperienze della vita che uno fa. per esempio io abitavo in un paesino in c__o ai lupi, ognivolta che andavo a prendere il pane in città con la bici dovevo pregare dio che mi succedesse il contrario di quello che volevo. tipo pregavo che i ragazzi più grandi mi prendessero in giro per non farlo accadere
ora sono ateo e dio ormai lo tengo vicino a me per quante volte l'ho tirato giù
_BlackTornado_
07-03-2010, 23:59
Nel mio caso, devo dire che il catechismo mi è stata una parte più che positiva della mia crescita personale, anche se probabilmente lo è stato perchè sono stato enormemente fortunato.
I miei catechisti erano ragazzi 20 enni (non scherzo... dai 19 ai 22), tutti di sinistra. Praticamente, degli amici. A catechismo si "imparavano" quelle 3/4 nozioni teologiche "chiave" e, per il resto, si imparava a parlare seriamente.
E per "parlare seriamente", intendo dire che nessun ragazzino 12enne, se non stimolato da qualcuno, ha modo di discutere con i propri coetanei di temi "importanti" quali possono essere amicizia, amore, rispetto per il prossimo.
A 12 anni, se fosse per te, con gli amici parleresti solo della tua squadra del cuore. A 16, parleresti solo di figa. Poi tanta gente arriva a 20 anni, comincia la vita vera e nemmeno si rende conto di non aver mai preso veramente sul serio qualcosa.
A me il catechismo non ha insegnato gran chè dal punto di vista "sacro". Ma moltissimo da quello umano. Per dirvene una, è stato un catechista a spiegarmi che non puoi dichiararti ad una ragazza per SMS, ma devi tirare fuori le palle e farlo a voce.
In più, quando si andava in "ritiro" (spesso per più giorni), era assolutamente una festa. Nel giro di una settimana, si arrivava a conoscere le persone che ti stavano attorno meglio di come le si sarebbe conosciute in un anni di scuola.
In tutto questo, messe, preghiere e rotture di scatole varie erano un prezzo tutto sommato piccolo da pagare.
shambler1
08-03-2010, 00:07
Nel mio caso, devo dire che il catechismo mi è stata una parte più che positiva della mia crescita personale, anche se probabilmente lo è stato perchè sono stato enormemente fortunato.
I miei catechisti erano ragazzi 20 enni (non scherzo... dai 19 ai 22), tutti di sinistra. Praticamente, degli amici. A catechismo si "imparavano" quelle 3/4 nozioni teologiche "chiave" e, per il resto, si imparava a parlare seriamente.
E per "parlare seriamente", intendo dire che nessun ragazzino 12enne, se non stimolato da qualcuno, ha modo di discutere con i propri coetanei di temi "importanti" quali possono essere amicizia, amore, rispetto per il prossimo.
A 12 anni, se fosse per te, con gli amici parleresti solo della tua squadra del cuore. A 16, parleresti solo di figa. Poi tanta gente arriva a 20 anni, comincia la vita vera e nemmeno si rende conto di non aver mai preso veramente sul serio qualcosa.
A me il catechismo non ha insegnato gran chè dal punto di vista "sacro". Ma moltissimo da quello umano. Per dirvene una, è stato un catechista a spiegarmi che non puoi dichiararti ad una ragazza per SMS, ma devi tirare fuori le palle e farlo a voce.
In più, quando si andava in "ritiro" (spesso per più giorni), era assolutamente una festa. Nel giro di una settimana, si arrivava a conoscere le persone che ti stavano attorno meglio di come le si sarebbe conosciute in un anni di scuola.
In tutto questo, messe, preghiere e rotture di scatole varie erano un prezzo tutto sommato piccolo da pagare.
Secondo me questi sono catechisti da cacciare a calci il giorno dopo.
Umanamente saranno state pure brave persone ma il loro ufficio di insegnare il Catechismo Cattolico ai ragazzi mi pare lo abbiano totalmente fallito.
Quello che emerge da questo topic desolante è come
1) Chi lo dovrebbe insegnare fallisce miseramente
2) l'atteggiamento di preclusione e di chiusura mentale assoluta dei ragazzi determina questo fallimento
3) l'assenza di incentivi e di potere sanzionatorio da parte dei catechisti determina il punto 2).
shambler1
08-03-2010, 00:09
Domanda che rivolgo a tutte le persone che da piccole hanno seguito il catechismo, non necessariamente quello cattolico
Che esperienza è stata per voi? In che modo ha formato la vostra persone? Ricordata aspetti particolarmente positivi o negativi del catechismo?
Una domanda in particolare rivolta alle persone non-credenti, avete avuto difficoltà a gettarvi alle spalle l'educazione che vi è stata proposta?
Sia chiaro, non lo chiedo per scatenare un flame, ma per potermi confrontare con l'esperienza di altri utenti e magari trarne anche una riflessione su come il catechismo si ripercuota sugli individui
Sono alla fine di un percorso di psicoterapia per una nevrosi che si manifestava in vari modi (Attacchi di panico, agorafobia e una certa asocialità), e assieme alla mia psicoanalista siamo arrivati alla conclusione che certi ambienti, in particolare la scuola e la vita in parrocchia, si sono ripercossi molto sulla mia psiche
Mi piacerebbe sapere se per voi il catechismo in particolare ha lasciato una traccia significativa nel vostro sviluppo
La psiconalista dove l'hai trovata? Dream tu cerchi conferme..mi pare chiaro.
Secondo me questi sono catechisti da cacciare a calci il giorno dopo.
Umanamente saranno state pure brave persone ma il loro ufficio di insegnare il Catechismo Cattolico ai ragazzi mi pare lo abbiano totalmente fallito.
Quello che emerge da questo topic desolante è come
1) Chi lo dovrebbe insegnare fallisce miseramente
2) l'atteggiamento di preclusione e di chiusura mentale assoluta dei ragazzi determina questo fallimento
3) l'assenza di incentivi e di potere sanzionatorio da parte dei catechisti determina il punto 2).
escludo che la presenza di un potere sanzionatorio mi avrebbe fatto amare il catechismo :asd:
non ci riuscirono nemmeno a scuola, dove il potere sanzionatorio era piuttosto pervadente, figuriamoci una suorina per un'ora alla settimana :asd:
piuttosto, si sarebbe acceso precocemente un ribellismo che, normalmente, arriva solo con l'adolescenza.
momo-racing
08-03-2010, 00:36
del catechismo non ricordo assolutamente nulla sebbene l'abbia frequentato. Mi ricordo che odiavo l'oratorio e i bambini che lo freqeuntavano, tantopiù i chierichetti. Mi ricordo anche che non mi piaceva particolarmente andarci. Per quanto riguarda la chiesa i miei genitori mi hanno portato a messa di forza ogni domenica fino al giorno della cresima. Peraltro neanche i miei ci credevano realmente tant'è che mio padre, che era quello che mi portava, sceglieva sistematicamente la parrocchia più lontana da casa ma dove sapeva che la messa durava di meno rispetto a quella celebrata nella parrocchia a 50 metri da casa mia. Il giorno della cresima dopo la cerimonia mi dissero " noi siamo cristiani e l'impegno che avevamo verso la nostra religione era di crescerti da cristiano: ora sei abbastanza grande per decidere tu che fare" quel giorno fu l'ultima volta che presi la comunione e una delle ultime volte che andai in chiesa ( se si escludono matrimoni/funerali e un paio di messe di pasqua ).
Tutt'oggi mi fanno crepare dal ridere molte persone che frequento che bestemmiano o se ne fregano completamente della religione e di dio che però quando vanno in chiesa ai matrimoni e partono cori e preghiere tipo padre nostro cominciano anche loro a sciorinarle come macchinette mentre io me ne sto semplicemente in silenzio e con le mani in tasca. Quelli non li capirò mai.
piu che il catechismo, era una noia mortale doversi svegliare l'unico giorno che potevo stradormire, per andare a messa.
(massimo 10volte)
il catechismo era noioso, le maestre antipatiche ma comunque mi ritrovavo con i miei compagni e si giocava a calcetto usciti dalla "classe".
sono diventato "ateo" da 3 anni più o meno.. ma al cristianesimo ho solo creduto durante la mia infanzia, fino ai 15 anni, dove mi dava noia sentire un dio.... o un madonnone...
ora mi sono levato il battesimo e vivo tranquillo, ma vorrei andare davanti alla parrocchia a dare volantini ai bambini scrivendo consigli..
:dissident:
08-03-2010, 01:01
Il problema e' che non ci si improvvisa educatori, cosa che invece avviene nel 90% dei casi.
cometa18
08-03-2010, 05:11
Anche io ho rimosso, ma sono convinto che non sia un buon segno, ci ho spesso ripensato...
Ricordo aule un po' buie, con tanti altri bambini attorno, con cui però non scambiavo tante parole. Premetto che io ho fatto anche le elementari dalle suore, e parte delle difficoltà che ho ad aprirmi con gli altri le imputo a quel periodo, al fatto che ero uno monello, ma abbastanza solare, poi mi hanno sospeso in terza elementare, facendo pensare ad uno di 8 anni di aver fatto chissà che..., e se confronto il mio atteggiamento un po' chiuso e polemico attuale non posso non trovarvi legami con quegli episodi.
Se avrò un figlio lo terrò il più lontano possibile da quegli ambienti, non voglio che rischi di rovinarsi con quelle sciocchezze.
roccia1234
08-03-2010, 05:39
una noia mortale!
Comunque, pensando a posteriori, sono convinto che esserci andato non è stata una totale perdita di tempo.
In famiglia siamo tutti atei, ma aver sentito "l'altra campana" per me è stato molto utile, soprattutto per aver elementi per decidere da che parte stare (ovviamente questo è un pensiero a posteriori, a 10-12 anni mica ci pensavo as te cose). In ogni caso è sempre un arricchimento della cultura personale, nonostante io non creda ad una parola di quello che dice la chiesa (per dirla in modo soft).
dario fgx
08-03-2010, 07:24
catechismo=andare a far impazzire le "educatrici"
oppure lo si bigiava e si andava a giocare a pallone / guardia e ladri ( io facevo sempre il ladro :Prrr: e c'è chi invece amava fare lo sbirro )
mi fù raccontato che il giorno della cresima il prete in chiesa disse: "ma dario fgx nemmeno il giorno della cresima si presenta?"
Noia.
E ora che ci ripenso sono stato pure trasferito in una "classe" per ragazzi "difficili", mentre a scuola ero sempre indicato come uno di quelli che recepiscono più velocemente. :asd:
Era un pò il dazio da pagare per poi potersi divertire andando a giocare al campetto dell'oratorio.
Personalmente non mi hanno traumatizzato più di tanto, il mio cervello le recepiva come le storie tipo i sette nani o bianca neve...
Poi boh, siccome a 14 anni ho incominciato a lavorare durante l'estate ho perso i contatti con quell'ambiente, purtroppo o per fortuna...
Però una cosa ho capito, quando si studia da grandi, che ne so, l'iliade o l'odiessea si capisce subito che quei racconti sono "favole" mentre le varie storie religiose hanno un che di più credibile in quanto ci sono state ripetute alla nausea quando eravamo piccoli.
Un pò come che a furia di dirlo anche l'impossibile diventa possibile.
Vermezzese
08-03-2010, 07:51
nessun tipo di catechismo e neanche battesimo.
sono contento così, la cultura la si legge nei libri con un minimo di libero arbirtrio, non ho bisogno di persone che mi fanno il lavaggio del cervello, dicendomi la mia religione è la migliore gli altri sono solo dei pirla.
jumpjack
08-03-2010, 08:11
No,nessuna conseguenza,ma non perchè non fosse palloso e pieno di concetti che non condividevo (esempio;non ho mai condiviso il concetto che sta alla base della parabola del figlio al prodigo),:doh:
Fail!! :sofico:
cdimauro
08-03-2010, 08:17
Per quanto mi riguarda il catechismo non è stato nulla di particolare: ho studiato quelle 4 cose del libricino che mi avevano dato, e amen. Nessun risvolto psicologico o cattivo ricordo limitatamente al catechismo.
Ho fatto comunione e cresima allo stesso modo (anche se a breve ho intenzione di sbattezzarmi, facendomi cancellare anche da queste liste).
Da agnostico, ricordo gli anni di catechismo, soprattutto quelli delle elementari, come anni felici.
Certo, era sempre una seccatura fare catechismo invece di andare fuori a giocare, ma le canzoncine di preparazione per la comunione... me le ricordo ancora adesso.
E poi non era un catechismo pedante e bigotto, spesso ci facevano giocare... e leggere da un libro di "stdio" per una mezz'oretta, e qualcosa s'imparava pure.
Da agnostico, lo ripeto, i concetti che il catechismo insegna imho sono validissimi e prescindono la religione in se: si parla di amore, amicizia, sacrificio e buone cose.
Se a vessi un figlio... lo farei sicuramente andare a catechismo, sono tutti buoni concetti senza ombra di dubbio.
Poi... quando avrà la giusta età mentale... sceglierà da se se credere o no.
Io persi piano piano la mia fede alle superiori, per maturare le mie idee attuali solo dopo i 18-20 anni, raggiunta la maturità.
Visto il mondo orribile di oggi... più buoni insegnamenti si ricevono da piccoli... meglio è imho.
Sarà un caso... ma due miei amici mai venuti a catechismo (o poco) sono diventati uno un delinquente da galera, l'altro un tossico.
Potrebbe essere una coincidenza semplice... oppure no.
jumpjack
08-03-2010, 08:24
Secondo me questi sono catechisti da cacciare a calci il giorno dopo.
Umanamente saranno state pure brave persone ma il loro ufficio di insegnare il Catechismo Cattolico ai ragazzi mi pare lo abbiano totalmente fallito.
Quello che emerge da questo topic desolante è come
1) Chi lo dovrebbe insegnare fallisce miseramente
2) l'atteggiamento di preclusione e di chiusura mentale assoluta dei ragazzi determina questo fallimento
3) l'assenza di incentivi e di potere sanzionatorio da parte dei catechisti determina il punto 2).
è vero esattamente il contrario: oggi il "mandato" dei catechisti è molto diverso da quello di 15-20 anni fa: oggi non si chiede piu' di imparare a memoria virtu' teologali, peccati capitali e preghiere semisconosciute, si insegna a stare al mondo senza scannarsi a vicenda, a non fare i bulli, a non essere prepotenti, ad aiutare le persone in cambio di niente, e cose cosi'.
Tutte cose che, secondo i frequentatori di questo forum (stando a un sondaggio che ho fatto qui sul forum mesi fa) "sono stronzate inutili, perche' prima vengono i propri interessi, e poi quelli degli altri". :mbe:
Molto bella, la ricordo con piacere.
Fra le altre cose ho partecipato alla fondazione di un gruppo di preghiera e sono stato nel coro della chiesa per diversi anni (anche se ci andavo principalmente perchè mi piaceva una ragazza :D ).
LuVi
Due palle assurde con compitucci da fare e cosette da imparare :O
In compenso mi rinfrancavo perchè c'erano alcune catechiste gnocche :oink:
Byezzzzzzzzzzzzzzzzzzz
e-commerce84
08-03-2010, 08:30
Non c'ho sprecato mai neanche un nanosecondo della mia vita...ho seguito 6 messe in vita mia: 4 funerali, 1 matrimonio, 1 comunione di un amichetto delle elementari...STOP...
non ho la comunione, mi farò annullare il battesimo :D
Molto bella, la ricordo con piacere.
Fra le altre cose ho partecipato alla fondazione di un gruppo di preghiera e sono stato nel coro della chiesa per diversi anni (anche se ci andavo principalmente perchè mi piaceva una ragazza :D ).
LuVi
Hey luvi guarda che di sti tempi andare in giro a dire che si era nel coro è rischioso eh :D
inutile tempo perso
basti pensare che eravamo sotto minaccia, se non andavamo a catechismo e a messa tutte le domeniche niente comunione/cresima, con tanto di libretto da timbrare :doh:
però ricordo gran partitone a figurine, le vittorie migliori le ho fatte li :asd:
è una cosa che risale a 30 anni fa... ergo ho avuto modo di rimuovere
ma se non ricordo male non ero molto "certo" delle certezze che mi venivano spacciate...
insomma ero il classico rompicoglioni che fa domande, deduzioni e che cerca incongruità inesattezze e "buchi" in quanto mi veniva detto,
da una parte ottimo studente, dall'altra pessima "pecorella" ...
credo grazie ai miei genitori ceh pur cattolici e credenti mi han sempre fatto capire nei modi (mai a parole) ceh una cosa son le religioni, un'altra è Dio, altra ancora sono le istituzioni religiose ceh son fatte di uomini...
penso che la stragrande maggioranza di chi si dichiara credente poi dicea pure ceh lo è "a modo suo" ...
ergo mi chiedo sempre perchè lasciano che alcune istituzioni parlino anche a nome loro :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :confused: :muro: :muro: :muro:
ero nel coro pure io...
l'organista suonava Bach e i deep purple :eek: :eek: :eek:
:sofico: :sofico: :sofico: :sofico:
altro che le canzonette sfigatelle dell'associazione cattolica
MITICO
Hey luvi guarda che di sti tempi andare in giro a dire che si era nel coro è rischioso eh :D
LOL! :D
No, dai, avevamo una maestra!
memory_man
08-03-2010, 08:46
(esempio;non ho mai condiviso il concetto che sta alla base della parabola del figlio al prodigo)
geniale: ma secondo te cosa vuol dire figlio AL prodigo ?!?
mai sentito parlare di "figliol prodigo" ?
si fa per ridere! ;)
LOL! :D
No, dai, avevamo una maestra!
Io ti ho avvertito poi vedi tu ^^
krizalid
08-03-2010, 09:23
Talmente bella che ho fatto in tempo a fare la comunione e BASTA...
Eh già non sono cresimato!
niente "soldato di cristo" allora....
non potrai esser chiamato
alla jihad cattolica ...
ci sono andato con costanza fino in prima o seconda media. Solo perchè ero obbligato dai miei.
Trasferitomi qua, ho provato a seguire il corso per la cresima (qui si fa a 18 anni), sempre obbligato dai miei, ma dopo 3 o 4 incontri ho smesso di andarci e non ho nemmeno fatto la cresima.
Tempo perso.
krizalid
08-03-2010, 09:31
niente "soldato di cristo" allora....
non potrai esser chiamato
alla jihad cattolica ...
la dovrò fare in due casi:
Sotto tortura
Oppure per matrimonio in chiesa (ossia sotto tortura)
Per il resto me ne può fregar de meno!
Dream_River
08-03-2010, 09:41
La psiconalista dove l'hai trovata? Dream tu cerchi conferme..mi pare chiaro.
L'ho trovata nella città più vicina, non sul sito di Rifondazione Comunista se è questo che ti chiedevi
Io non ho aperto questo thread per cercare conferme, volevo solo sapere se anche per altri l'esperienza del catechismo è stata "forte" come lo è stata per me
Ma a quanto vedo le conseguenze che ha avuto su di me sono state frutto di fattori riguardanti la mia storia personale
E non mi pare che i primo thread l'abbia scritto con toni da voler indirizzare verso una particolare risposta, quindi mi sembra semmai che sia tu a vedermi in malafede
La tua esperienza di catechismo invece com'è stata Shambler? Che cosa credi che ti abbia portato ad essere un bambino più "aperto mentalmente" degli altri?
MesserWolf
08-03-2010, 09:52
Era un po' una palla, ma alla fine era iù che altro un momento per incontrare un po' di amici e fare 2 ghignate (prima, durante e dopo .... agli arcade nell'oratorio):D
Ce ne sbattevamo allegramente di quello che si faceva. e appena fatta la cresima ho smesso immediatamente :p
Ho avuto diversi catechisti alcuni simpatici, altri meno, ma nella norma.
mi sono ricordato che una cosa non pallosa c'era: il bigliardino :D
MesserWolf
08-03-2010, 09:58
Da agnostico, ricordo gli anni di catechismo, soprattutto quelli delle elementari, come anni felici.
Certo, era sempre una seccatura fare catechismo invece di andare fuori a giocare, ma le canzoncine di preparazione per la comunione... me le ricordo ancora adesso.
E poi non era un catechismo pedante e bigotto, spesso ci facevano giocare... e leggere da un libro di "stdio" per una mezz'oretta, e qualcosa s'imparava pure.
Da agnostico, lo ripeto, i concetti che il catechismo insegna imho sono validissimi e prescindono la religione in se: si parla di amore, amicizia, sacrificio e buone cose.
Se a vessi un figlio... lo farei sicuramente andare a catechismo, sono tutti buoni concetti senza ombra di dubbio.
Poi... quando avrà la giusta età mentale... sceglierà da se se credere o no.
Io persi piano piano la mia fede alle superiori, per maturare le mie idee attuali solo dopo i 18-20 anni, raggiunta la maturità.
Visto il mondo orribile di oggi... più buoni insegnamenti si ricevono da piccoli... meglio è imho.
Sarà un caso... ma due miei amici mai venuti a catechismo (o poco) sono diventati uno un delinquente da galera, l'altro un tossico.
Potrebbe essere una coincidenza semplice... oppure no.
sono abbastanza d'accordo , anche se non so se mandarei i miei figli .... intendiamoci , meglio che stare attaccati alla tv, ma piuttosto valuterei gli scout (fatto anche quello e li aborro per la verità :asd: , ma insegnamenti positivi è innegabile che li diano) .
yorkeiser
08-03-2010, 10:04
Per me solo tempo sprecato, il gene agnostico già si faceva sentire a 10 anni: ho sempre affrontato quelle favolette con l'atteggiamento "ma chi mi assicura che non mi stanno raccontando un boato di scemenze?"
Passavo quell'ora di nulla a fare le squadre per la partitella al campetto rionale del sabato pomeriggio.
Ah, per volere dei miei (cattolici ma comunque poco praticanti) sono sia comunicato (si dice così? boh) che cresimato, ergo: rottura di biglie x 2.
LucaTortuga
08-03-2010, 10:28
sono abbastanza d'accordo , anche se non so se mandarei i miei figli .... intendiamoci , meglio che stare attaccati alla tv, ma piuttosto valuterei gli scout (fatto anche quello e li aborro per la verità :asd: , ma insegnamenti positivi è innegabile che li diano) .
Gli scout, come il catechismo, possono essere un'esperienza ottima o pessima a seconda degli "educatori" che ti ritrovi (consiglio a tutti coloro che volessero mandarci i propri figli di avere un colloquio preventivo con i capi gruppo, per rendersi conto di che persone sono).
Nel mio caso (ci sono andato dagli 8 ai 16 anni), è stata un'esperienza molto positiva (però ricordo d'aver incontrato ragazzi di altri gruppi, guidati da ferventi bigottoni, che se la passavano assai male..)
Per quanto riguarda il catechismo, l'unica cosa buona che ricordo era una ragazzina che mi piaceva: per il resto, tempo perso e molta noia.
dave4mame
08-03-2010, 10:34
l'ultimo catechismo me lo sono sciroppato 4 anni fa.
come è andata?
diciamo che ho corso il rischio (o avuto l'opportunità... punti di vista) di non potermi sposare in chiesa :)
luigiaratamigi
08-03-2010, 10:42
Ci andavo con lo stesso entusiasmo con cui andavo dal dentista.
sono abbastanza d'accordo , anche se non so se mandarei i miei figli .... intendiamoci , meglio che stare attaccati alla tv, ma piuttosto valuterei gli scout (fatto anche quello e li aborro per la verità :asd: , ma insegnamenti positivi è innegabile che li diano) .
Fatti anche quelli, e imho una cosa non esclude l'altra.
Ho fatto anche l'animatore ACR, ho partecipato ai campiscuola, all'ACG e via dicendo, tutte esperienze assolutamente positive e formative.
Ripeto, i valori della chiesa imho sono giustissimi e sanissimi, è la chiesa come "istituto" ad aver perso molto del suo valore (non parliamo poi del Vaticano).
La psiconalista dove l'hai trovata? Dream tu cerchi conferme..mi pare chiaro.
A beh, se glielo dice uno come te siamo apposto :asd:
Sei passato da comunista ad ultracattolico proprio perchè ti sentivi perso e ti sei attaccato al nuovo paradigma salvifico dopo quello del "mondo migliore", il "mondo ultraterreno che ti porta alla vera felicità", perchè sei rimasto deluso da quello prima.
Secondo me questi sono catechisti da cacciare a calci il giorno dopo.
Umanamente saranno state pure brave persone ma il loro ufficio di insegnare il Catechismo Cattolico ai ragazzi mi pare lo abbiano totalmente fallito.
Quello che emerge da questo topic desolante è come
1) Chi lo dovrebbe insegnare fallisce miseramente
2) l'atteggiamento di preclusione e di chiusura mentale assoluta dei ragazzi determina questo fallimento
3) l'assenza di incentivi e di potere sanzionatorio da parte dei catechisti determina il punto 2).
Tu ormai vivi in un mondo religioso tuo (nemmeno cattolico) e ti lanci in giudizi sommari come frutto di questo levitamento ultraterreno che ti ha preso dopo il rigetto comunista :p
Chiusura mentale di BAMBINI? :asd:
Potere sanzionatorio? :asd:
E notare l'ennesimo aggettivo maiuscolo, SBAGLIATO (non a caso, è una forma di prostrazione formale).
Perchè non fondate un club "Gli amici delle maiuscole sbagliate ma siccome l'aggettivo è cattolico o cristiano allora facciamo finta che siano giuste! Dio è con noi, chi sarà contro di noi! La grammatica?" ?
e-commerce84
08-03-2010, 11:58
Già...devo dire che andare in un posto dove sotto sotto ti viene inculcato che:
1) Trombare fà male ed offende Gesù
2) Masturbarsi il pistolino o la patatina fà male...ed offende Gesù
3) Avere rapporti omosessuali fà male ed offende Gesù
4) Gli omosessuali sono dei malati mentali
5) Chi crede in altre divinità, semplicemente sbaglia
6) Chi non crede in nessuna divinità si potrebbe anche dar fuoco da solo...tanto...che vive a fare se non crede che dopo la morte c'è qualcos altro che ti devi guadagnare rispettando tutta una lista di regole morali agghiaccianti
7) Che uni 2010 anni fà è nato da una vergine e che suo padre è lo Spirito Santo
8) Che la stessa persona nel giro di 33 anni ha fatto una lunga serie di miracoli inspiegabili
9) Che la stessa persona dopo essere stata brutalmente uccisa in croce è risorta (miii proprio come mio cugino !!! MIO CUGINO MIO CUGINOOOO)
19) Se provi a criticare il papa semplicemente sbagli...anzi non lo criticare che altrimenti stai offendendo tot milioni di cattolici integralisti...
Devo dire...sono proprio cose che ti aprono la mente... :D
Meno male che a me la mente me l'hanno aperta i vari Kant, Shopenhauer, Cartesio e compagnia bella...preferisco...
geniale: ma secondo te cosa vuol dire figlio AL prodigo ?!?
mai sentito parlare di "figliol prodigo" ?
si fa per ridere! ;)
:doh:
Fail!! :sofico:
In questo caso credo sia più grave il voler imporre una morale,che l'errore ortografico. :)
Scannabue²
08-03-2010, 12:39
... un sacco di ore buttate a sentire le minchiate sparate da vecchie "cape di pezza" ... anche un po' puzzolenti a dire il vero :fagiano: :eek:
:dissident:
08-03-2010, 12:39
In questo caso credo sia più grave il voler imporre una morale,che l'errore ortografico. :)
Non e' un errore ortografico.
Poi scusa, ma cosa pretendi? E' ovvio che a catechismo venga insegnata la morale cristiana :confused:
Meno male che a me la mente me l'hanno aperta i vari Kant, Shopenhauer, Cartesio e compagnia bella...preferisco...
Seguaci di Satana! :O :D
jumpjack
08-03-2010, 13:01
Già...devo dire che andare in un posto dove sotto sotto ti viene inculcato che:
1) Trombare fà male ed offende Gesù
2) Masturbarsi il pistolino o la patatina fà male...ed offende Gesù
3) Avere rapporti omosessuali fà male ed offende Gesù
sessualmente turbato? :sofico:
In questo caso credo sia più grave il voler imporre una morale,che l'errore ortografico. :)
volevo sottolineare che un parere espresso da una persona che non ha capito di cosa sta parlando conta piuttosto poco.... :O
Jenni_R_Mancuso
08-03-2010, 13:04
Già...devo dire che andare in un posto dove sotto sotto ti viene inculcato che:
1) Trombare fà male ed offende Gesù
2) Masturbarsi il pistolino o la patatina fà male...ed offende Gesù
3) Avere rapporti omosessuali fà male ed offende Gesù
4) Gli omosessuali sono dei malati mentali
5) Chi crede in altre divinità, semplicemente sbaglia
6) Chi non crede in nessuna divinità si potrebbe anche dar fuoco da solo...tanto...che vive a fare se non crede che dopo la morte c'è qualcos altro che ti devi guadagnare rispettando tutta una lista di regole morali agghiaccianti
19) Se provi a criticare il papa semplicemente sbagli...anzi non lo criticare che altrimenti stai offendendo tot milioni di cattolici integralisti...
Devo dire...sono proprio cose che ti aprono la mente... :D
Meno male che a me la mente me l'hanno aperta i vari Kant, Shopenhauer, Cartesio e compagnia bella...preferisco...
A catechismo non insegnano nulla di vagamente somigliante a queste cose.
Poi scusa, ma cosa pretendi? E' ovvio che a catechismo venga insegnata la morale cristiana :confused:
e tu che pretendi che tutti quelli a cui viene predicata si trovino d'accordo?
Meno male che a me la mente me l'hanno aperta i vari Kant, Shopenhauer, Cartesio e compagnia bella...preferisco...
e me cojoni
era noiosa ma neanche cosi' tanto drammatica.
alla fine è stata una esperienza positiva dai.
A catechismo non insegnano nulla di vagamente somigliante a queste cose.
credi che questo possa cambiargli qualcosa?
ingenua
bellissimo alle elementari: non mi ricordo una fava di cosa mi ha insegnato la gentile signora mamma di una mia compagna ma si giocava prima e dopo con gli amici e poi si facevano i lavoretti a natale e pasqua.
Poi alle medie siamo passati sotto le grinfie di una suora che, da brava religiosa, era una palla unica.Oltretutto eravamo sì e no in 5 tutti maschietti quindi solo tempo buttato.
Dream_River
08-03-2010, 13:15
Per te Aeterna come stata la tua esperienza di catechismo?
Non capisco perchè gli utenti che più avrebbero da dire su certe cose siamo quelli che non si fanno vedere :what:
cdimauro
08-03-2010, 13:16
la dovrò fare in due casi:
Sotto tortura
Oppure per matrimonio in chiesa (ossia sotto tortura)
Per il resto me ne può fregar de meno!
In tal caso considera l'eventualità di un matrimonio misto, che è previsto dal diritto canonico.
La tua lei può benissimo essere cattolica e vi potete sposare in chiesa, ma sarà solo lei a "impegnarsi" di fronte a dio. :read:
krizalid
08-03-2010, 13:18
In tal caso considera l'eventualità di un matrimonio misto, che è previsto dal diritto canonico.
La tua lei può benissimo essere cattolica e vi potete sposare in chiesa, ma sarà solo lei a "impegnarsi" di fronte a dio. :read:
Non ho fretta essendo Single non per mia scelta ma per quella delle altre :asd:
Per te Aeterna come stata la tua esperienza di catechismo?
Non capisco perchè gli utenti che più avrebbero da dire su certe cose siamo quelli che non si fanno vedere :what:
il forum non è un ambiente adatto a discorsi di questo tipo, vedi post che ho commentato poco fa
:dissident:
08-03-2010, 13:24
e tu che pretendi che tutti quelli a cui viene predicata si trovino d'accordo?
IN TEORIA chi va a catechismo, si.
Senno' e' come andare in un ristorante vegano e lamentarsi che non hanno la carne ;)
il forum non è un ambiente adatto a discorsi di questo tipo, vedi post che ho commentato poco fa
Sì vabbè, salvata in corner :asd:
Lasciamo stare va, effettivamente dal vivo è più facile usare la suggestione.
E' inutile buttarla sempre in "Non potete capire" quando magari non ha nemmeno senso perchè quello attorno a cui ruota la discussione sono le fantasticherie personali di qualcuno e niente di oggettivo (sia per atei che per credenti, con la differenza che il credente ha una gran propensione a fare l'incompreso o il "Siamo pochi ma buoni").
IN TEORIA chi va a catechismo, si.
Senno' e' come andare in un ristorante vegano e lamentarsi che non hanno la carne ;)
?
chi va a catechismo è perchè viene obbligato. ...-.-
:dissident:
08-03-2010, 13:34
?
chi va a catechismo è perchè viene obbligato. ...-.-
Questa e' una colpa dei genitori, non del catechismo ;)
ziozetti
08-03-2010, 14:50
Ho frequentato il catechismo senza particolare euforia fino alla cresima, poi si è passati da "lezioni" di dogmi a discussione su temi etici e/o di attualità.
Inutile dire che la parte post cresima è stata decisamente più interessante.
Ho smesso di andare in chiesa dopo due settimane di "ritiro spirituale" a Taizé, ciononostante ho continuato ad andare a catechismo.
Mi sono sposato con rito civile (non avrei accettato un matrimonio religioso) e ho combattuto, finora con successo, per non far battezzare mia figlia.
Non intendo sbattezzarmo poiché lo ritengo un integralismo anticattolico e perché, sinceramente, non credendo nei sacramenti non mi crea alcun problema.
Sì vabbè, salvata in corner :asd:
Lasciamo stare va, effettivamente dal vivo è più facile usare la suggestione.
E' inutile buttarla sempre in "Non potete capire" quando magari non ha nemmeno senso perchè quello attorno a cui ruota la discussione sono le fantasticherie personali di qualcuno e niente di oggettivo (sia per atei che per credenti, con la differenza che il credente ha una gran propensione a fare l'incompreso o il "Siamo pochi ma buoni").
lui stava chiedendo cosa ne pensiamo di questa esperienza e sei partito all'attacco in questo modo, nonostante nessuno qui debba convincere nessuno ma solo parlare delle proprie impressioni.
figurarsi se si parlava di qualcosa di più teologico
:rolleyes:
la tua reazione scomposta ed offtopic è stata la miglior conferma, ora non ho + dubbi sugli argomenti di cui si possa parlare e non parlare
:D
HolidayEquipe™
08-03-2010, 15:05
sono stato bocciato alla prima comunione...:mc:
in pratica un paio di mesi prima di finire, mi sono ritirato, non mi andava di imparare un sacco di poesie a memoria, avevo il rigetto...
l'anno successivo trovai una insegnate davvero brava...e devo dire che era piacevole assistere alla "lezione"...e presi la comunione in scioltezza...
ovviamente mi son fermato alla comunione...ho lasciato perdere la cresima...non avevo tempo da perdere...
lui stava chiedendo cosa ne pensiamo di questa esperienza e sei partito all'attacco in questo modo, nonostante nessuno qui debba convincere nessuno ma solo parlare delle proprie impressioni.
figurarsi se si parlava di qualcosa di più teologico
:rolleyes:
la tua reazione scomposta ed offtopic è stata la miglior conferma, ora non ho + dubbi sugli argomenti di cui si possa parlare e non parlare
:D
Quindi non ci vuoi dire com'è stato il catechismo per te?
Me cojoni.:rolleyes:
LucaTortuga
08-03-2010, 15:11
1) Trombare fà male ed offende Gesù
2) Masturbarsi il pistolino o la patatina fà male...ed offende Gesù
5) Chi crede in altre divinità, semplicemente sbaglia
6) Chi non crede in nessuna divinità si potrebbe anche dar fuoco da solo...tanto...che vive a fare se non crede che dopo la morte c'è qualcos altro che ti devi guadagnare rispettando tutta una lista di regole morali agghiaccianti
7) Che uno 2010 anni fà è nato da una vergine e che suo padre è lo Spirito Santo
8) Che la stessa persona nel giro di 33 anni ha fatto una lunga serie di miracoli inspiegabili
9) Che la stessa persona dopo essere stata brutalmente uccisa in croce è risorta (miii proprio come mio cugino !!! MIO CUGINO MIO CUGINOOOO)
A catechismo non insegnano nulla di vagamente somigliante a queste cose.
Non so dove tu sia andata a catechismo, ma ti posso assicurare che a me e ai miei compagni di "dottrina" (così mia nonna chiamava il catechismo) sono state insegnati esattamente tutti i punti riportati sopra.
starscream
08-03-2010, 15:30
sono andato a messa e catechismo fino a quando avevo 14 anni..
-da bambino era un modo per uscire con gli amici, vedere persone, fare due chiacchere...
- quando ero più grandicello a tutto il precedente si aggiungevano le ragazzine :D
poi quando ci hanno proposto/obbligato a gestire il giornalino della parrocchia, e da un sano parlare/discutere siamo passati ad un indottrinamento culturale e comportamentale ho abbandonato, il gruppo si è sciolto, e sono rimasti solo alcuni....adesso credo che la chiesa sia una grande ipocrisia, uno strumento di potere(vedi potere temporale) e controllo delle masse..
lui stava chiedendo cosa ne pensiamo di questa esperienza e sei partito all'attacco in questo modo, nonostante nessuno qui debba convincere nessuno ma solo parlare delle proprie impressioni.
figurarsi se si parlava di qualcosa di più teologico
:rolleyes:
la tua reazione scomposta ed offtopic è stata la miglior conferma, ora non ho + dubbi sugli argomenti di cui si possa parlare e non parlare
:D
Certo certo :asd:
:mc:
Specchio riflesso, specchio riflesso!
Eh? In che senso scusa? :confused: :D
nel senso vai a farti un viaggio nel terzo mondo per un bel periodo.
india o america latina...
nel senso vai a farti un viaggio nel terzo mondo per un bel periodo.
india o america latina...
Evitiamo di giocare agli psicanalisti fai da te "Vedi la povertà e la disperazione e guarisci".
Su questioni mediche si esprimerà chi ha compentenze a riguardo.
assolutamente inutile... sia le ore a scuola sia la catechesi in parrocchia... per fortuna in quel periodo scoprii la collana :Astronomia alla scoperta del cielo della Curcio...
Invece di studiare di fantomatiche persone che camminavano sulle acque ecc ecc mi leggevo di quasar e galassie, di scienziati e fisica...
Appena mi resi conto che:
le religioni sono tante e nessuna ha il diritto di autonomiarsi LA religione, anche perchè è assurdo che un Dio si riveli a un solo popolo pure minoritario e agli altri no :rolleyes:
e che l'universo è talmente vasto che non c'è spazio per un Dio
per me le religioni sono diventate un retaggio del passato, un bisogno ancestrale..
posizione che ho tenuto per tutte le medie inferiori e superiori
ps non di meno mi è rimasta una tendenza a sputtanare la bibbia nei suoi punti di incoerenza, devo dire che l'ho letta praticamente tutta solo per capire quanto NON era parola di Dio
I miei catechisti erano ragazzi 20 enni (non scherzo... dai 19 ai 22), tutti di sinistra.
Sempre detto, i papaboys sono la peggiore organizzazione criminale di sempre :O
mai andato a catechismo !
mi sono sorbito direttamente la scuola privata dei preti !:doh: elementari e medie..
una boiata colossale,
grazie alle conoscenze di mia madre l'intero catechismo per la comunione si tradusse in 3 mesi di corso + presenza in chiesa la domenica x un annetto, all'incirca :asd:
ricordo che questo fatto lo fecero in parecchi, e il parroco ci aveva dato un tesserino che lui firmava ogni domenica a fine messa per prendere le presenze... :D :D
ricordo che ai compiti da fare a casa ero bravo però. :O le messe erano abbastanza divertenti, del parroco ho un bel ricordo , mentre del corso assolutamente niente ( evvabbè :asd: )
ricordo che per la confessione (prima e ultima) per la prima comunione ero terrorizzato dal fatto che se avessi mentito ma sopratutto dimenticato qualche peccato, sarei finito all'inferno :asd:
attualmente bestemmio con una certa regolarità :asd:
e-commerce84
08-03-2010, 17:30
sessualmente turbato? :sofico:
volevo sottolineare che un parere espresso da una persona che non ha capito di cosa sta parlando conta piuttosto poco.... :O
No per niente...però è vero...conosco gente che è rimasta segnata da certi insegnamenti...segnata nel senso che durante l'infanzia e la prima adolescienza ha ricevuto tale tipo di educazione bigotterrima, poi crescendo ha iniziato a ragionare con la propria testa ma ha sofferto di gravi disagi per forti conflitti interiori tra valori che gli erano stati inculcati quasi con la forza (perchè erano piccoli e non erano liberi di scegliere...hanno subito certi ideali) e valori che hanno successivamente sviluppato crescendo.
Ecco...se ti studi un minimo di psicologia (e da quello che mi faceva vedere un amico anche PNL) quando due valori vanno in conflitto...semplicemente stai male...poi tocca vedere come esprimi il tuo malessere...potresti fare cose che vanno contro uno dei due valori spinto dall'altro contrastante ed avere sensi di colpa. Potresti invece non riuscire a fare quello che vuoi veramente fare perchè uno dei due valori ti blocca...e sentirti soffocato...oppure potresti agire in modo poco sensato e pentirtene...
Credo che Dream River si riferisse proprio a questo fatto...se ti inculcano profondamente (da piccolino poi le cose entrano molto dentro) che l'omsessualità è una malattia ed ogni pratica di questo tipo è peccato....tu dopo...puoi anche aver smesso di credere in Dio, puoi anche reputarli un branco di minchioni...un valore dentro te lo hanno scritto...ed andrà in contrasto con la tua natura...facendoti stare male...poi se non te li sei riusciti a sgrullare definitivamente dalle balle ti venrranno anche a dire che stai male perchè sei gay...ed allora là è un disastro...
Ho un carissimo amico gay che si è fatto anni di psicoterapia perchè anche se non credeva minimamente nella chiesa e non è cristiano...testuali parole: "Per 5 anni ho dovuto smontare dei preconcetti che mi erano stati inculcati e che mi facevano vedere come un mostro"
Cioè...sono cose che possono segnare profondamente una persona...e secondo me bisognerebbe anche vigilare su come ad un bambino spieghi certe cose...perchè...potenzialmente sono bombe ad orologeria per taluni persone (non dico per tutte le persone...probabilmente per una piccolissima minoranza...ma il rischiare di creare un conflitto di valori in una persona equivale a creargli un corto circuito nella sua mente...ci sarebbe quasi da chiedergli i danni hehe)
e-commerce84
08-03-2010, 17:32
A catechismo non insegnano nulla di vagamente somigliante a queste cose.
Ho tanti amici che ti potrebbero smentire...probabilment dipende da CHI ti fà catechismo...se te lo fà una persona intelligente è un conto...se te lo fà una persona come la mia insegnante di religione delle medie che di fatto in classe faceva un catechismo deviato e bigotto...beh...può danneggiarti seriamente...
e-commerce84
08-03-2010, 17:34
il forum non è un ambiente adatto a discorsi di questo tipo, vedi post che ho commentato poco fa
vedi anche che ho detto che potenzialmente possono far danni...non che è una cosa che fà danni a prescindere...anche tra i catechisti esistono le persone intelligenti e le persone stupide...solo che una persona stupida che tenta di inculcare qualcosa in una giovane mente...beh...è assai pericolosa...alla stregua di lasciare tuo figlio davanti al GF o all'isola dei porcosi secondo me...ti crea un altro danno ma sempre danno è
e-commerce84
08-03-2010, 17:43
Non so dove tu sia andata a catechismo, ma ti posso assicurare che a me e ai miei compagni di "dottrina" (così mia nonna chiamava il catechismo) sono state insegnati esattamente tutti i punti riportati sopra.
Certe cose non si possono dire...se proprio si devono dire...beh dai saranno casi isolati, casi rari...
Chissà perchè però...certe idee spopolano proprio in certi ambienti....chissà perchè anche tra i giovani (almeno quelli di mia conoscienza) ci sono varie 25enni vergini per motivi ideologici, vari omofobi conclamati o varie persone che sono totalmente spaccate in 2 tra quello che gli è stato detto che è giusto e quello che loro pensano sia giusto....tutte persone che hanno frequentato assiduamente catechismi vari, raduni spirituali, congreghe neocatecumenali, etcetcetc
Poi ovvio...ho tanti amici sinceramente cattolici che sono perfettamente consci delle loro scelte, le fanno senza avere successivi sensi di colpa e sono di mentalità apertissima (alcuni magari anche più di me su certi temi)...mica dico che il catechismo è un'arma di distruzione di massa delle giovani menti...non sono mica complottista....dico solo che taluni catechisti bigotti, messi in taluni situazioni, possono causare danni psicologici di varia entità e natura su taluni persone
E che seppur minoranza...non è una minoranza così piccola...si và dal ragazzo che a 25 anni non si lascia andare con le ragazze o non si comporta come la sua testa gli dice....all'omosessuale che si martorizza di sensi di colpa sentendosi un mostro ed uscendone con tanta fatica con 2 sedute settimanali da 70 € l'una per 5 anni da un bravo psicologo...in alcuni il danno magari è di entità minore, in altri può essere devastante e se se ne esce...beh c'è tanta fatica da fare...
E lo dico perchè conosco BENE realtà di questo tipo...Aeterna invece...bah sembra che continui a parlare di cose che sai molto poco e sopratutto a mettermi in bocca cose non mie negando l'innegabile...
Evitiamo di giocare agli psicanalisti fai da te "Vedi la povertà e la disperazione e guarisci".
Su questioni mediche si esprimerà chi ha compentenze a riguardo.
era un consiglio molto piu sottile: andare in un ambiente dove tecnologia, veline varie etc non ci sono e ci sono altri valori della vita...
ma che giocare
Dream_River
08-03-2010, 20:12
Credo che Dream River si riferisse proprio a questo fatto...se ti inculcano profondamente (da piccolino poi le cose entrano molto dentro) che l'omsessualità è una malattia ed ogni pratica di questo tipo è peccato....tu dopo...puoi anche aver smesso di credere in Dio, puoi anche reputarli un branco di minchioni...un valore dentro te lo hanno scritto...ed andrà in contrasto con la tua natura...facendoti stare male...poi se non te li sei riusciti a sgrullare definitivamente dalle balle ti venrranno anche a dire che stai male perchè sei gay...ed allora là è un disastro...
Si, in effetti era proprio questo che intendevo
era un consiglio molto piu sottile: andare in un ambiente dove tecnologia, veline varie etc non ci sono e ci sono altri valori della vita...
ma che giocare
Non ha detto di avere una nevrosi legata all'ambiente, ma ad esperienze del proprio passato non superate in modo positivo.
Dream_River
08-03-2010, 20:16
nel senso vai a farti un viaggio nel terzo mondo per un bel periodo.
india o america latina...
Ti ringrazio del consiglio ma considerando che sono un topo di biblioteca molto pigro e amante degli aggi della vita moderna (sono agli antipodi di uno scout :asd:) non penso che sarebbe un esperienza molto proficua per una persona come me :D
giusto per precisione ho fatto l'asilo dalle suore... e i pochi ricordi che ho sono bellissimi
ho fatto catechismo da altre suore
cito qualche esempio:
obbligo di presenza
cazziatone cosmico perche distratto da un amico avevo cannato il segno della croce :muro:
compit i + obbligo mandare a memoria preghiere & salmi con interrogazione e voti (con annesso tabellone dei voti presi)
il parroco che a natale e a pasqua portava i regali a chi era chierichetto e chi cantava nel coro (ovviamente davanti a tutti gli altri che stavano invece a guardare)
altre amenita del genere
davvero un bel periodo pero' sono vecchietto i tempi sono cambiati ora piu che l'ave maria e l'atto di dolore a memoria van di moda i preti pedofili .... tutto sommato mi è andata ancora bene :D
uhmm.. ho un pò rimosso, è passato molto tempo.. e mi facevo due palle tante..
ricordo una befana superbigotta che ci faceva lezione e che c'erano i lecchini pure a lezione di catechismo! in compenso, per il ritiro spirituale, mi ero divertito parecchio con una morettina che purtroppo non ho mai più visto..
barrakud
08-03-2010, 20:59
Ho avuto diversi catechisti e la mia esperienza è stata sempre piuttosto positiva.
Non mi sono stati inculcati dogmi (tipo omosessualità=male), generalmente si leggevano pezzi della Bibbia e li si commentava.
Molte volte si parlava di temi di attualità (facendo in un certo senso "educazione civica") quali la droga o la povertà.
Negli ultimi periodi precresima si è cercato di capire se avessimo solidi fondamenti di fede alla base della conferma e qualcuno si è pure tirato indietro senza troppe costrizioni.
C'è da dire che il prete che organizzava e "selezionava" i catechisti era una persona molto intelligente e posata.
Freeskis
08-03-2010, 21:00
un ottimo posto in cui ci si può riscoprire dei serial killer :)
mattia.pascal
08-03-2010, 21:01
Certe cose non si possono dire...se proprio si devono dire...beh dai saranno casi isolati, casi rari...
Chissà perchè però...certe idee spopolano proprio in certi ambienti....chissà perchè anche tra i giovani (almeno quelli di mia conoscienza) ci sono varie 25enni vergini per motivi ideologici, vari omofobi conclamati o varie persone che sono totalmente spaccate in 2 tra quello che gli è stato detto che è giusto e quello che loro pensano sia giusto....tutte persone che hanno frequentato assiduamente catechismi vari, raduni spirituali, congreghe neocatecumenali, etcetcetc
Poi ovvio...ho tanti amici sinceramente cattolici che sono perfettamente consci delle loro scelte, le fanno senza avere successivi sensi di colpa e sono di mentalità apertissima (alcuni magari anche più di me su certi temi)...mica dico che il catechismo è un'arma di distruzione di massa delle giovani menti...non sono mica complottista....dico solo che taluni catechisti bigotti, messi in taluni situazioni, possono causare danni psicologici di varia entità e natura su taluni persone
E che seppur minoranza...non è una minoranza così piccola...si và dal ragazzo che a 25 anni non si lascia andare con le ragazze o non si comporta come la sua testa gli dice....all'omosessuale che si martorizza di sensi di colpa sentendosi un mostro ed uscendone con tanta fatica con 2 sedute settimanali da 70 € l'una per 5 anni da un bravo psicologo...in alcuni il danno magari è di entità minore, in altri può essere devastante e se se ne esce...beh c'è tanta fatica da fare...
E lo dico perchè conosco BENE realtà di questo tipo...Aeterna invece...bah sembra che continui a parlare di cose che sai molto poco e sopratutto a mettermi in bocca cose non mie negando l'innegabile...
Io certi discorsi non li capisco. Trattate le religioni come un partito politico.
Io voto Pd pero` la sua politica in materia fiscale non mi convince molto
Fare un discorso del genere per la religione cattolica non ha senso. Essere cattolici significa riconoscersi nei principi religiosi, morali e sociali che la Chiesa cattolica apostolica romana propugna. Se non ci si riconosce in alcuni di questi principi(che sono quelli che si insegnano al catechismo) non si è Cattolici. STOP. Che poi quelli a cui si sta alludendo sono i principi fondanti della religione cattolica, perchè su di essi si fonda. Se escludiamo questi restano non uccidere e non rubare. Ma per questi basta il codice di procedura penale.
Con questo non sto sostenendo che i Cattolici non commettono peccati, ma al contrario riconoscono che certi comportamenti sono sbagliati e si sforzano di modificarli.
Tutto il resto è ipocrisia, perbenismo e conformismo.
Ti ringrazio del consiglio ma considerando che sono un topo di biblioteca molto pigro e amante degli aggi della vita moderna (sono agli antipodi di uno scout :asd:)
Sei la reincarnazione di Oscar Wilde.:read:
noiosissima, ci davano i compiti da fare e io li facevo sempre malissimo e in ritardo :p :rolleyes:
odiavo fare quei compiti.
avevo anche pasticciato tutto il libro del catechismo aggiungendo a tutte le immagini di Gesù (tutte a braccia aperte e con tonaca azzurra - oltre ovviamente ai capelli lunghi biondi e all'occhio ceruleo) la maglia da portiere e i guanti, sicchè in quella posta sembrava effettivamenteun portiere di calcio :asd:
non mi fu impartita alcuna nozione teologica (eppure la cresima l'ho fatta a 11 anni, penso di essere già stato in grado di capire almeno i rudimenti)
l'unica volta divertente fu quando ci portarono alla casa di riposo per fare compagnia agli anziani.
Iniziammo a giocare a carte ma perdemmo miseramente (gli anziani baravano oltremodo e con grande abilità, aveva naturalmente un'esperienza incredibile maturata nei bar del paese per almeno 60-70 anni. Nei paesi piccoli sbronzarsi e giocare a carte erano l'unico modo per passare il tempo, una volta) però fu divertente.
potrei riassumere la mia esperienza al catechismo come un paio d'ore di purgatorio al giovedì pomeriggio, da scontare in attesa del paradiso (la successiva partita di pallone al campo dell'oratorio).
dopo la cresima smisi di andarci e fui anche uno dei primi ascegliere di non fare l'ora di religione (si trattava del 1993 credo).
ehhhh raccomandato!!!!
cresima a 11 :asd:
io per la comunione mi son quasi divertito, cera la catechista tettona...:asd: ogni tanto mi ci spupazzava in mezzo. :asd:
ero nel coro pure io...
l'organista suonava Bach e i deep purple :eek: :eek: :eek:
:sofico: :sofico: :sofico: :sofico:
altro che le canzonette sfigatelle dell'associazione cattolica
MITICO
ahahah mitico l'organista^^
Ho avuto diversi catechisti e la mia esperienza è stata sempre piuttosto positiva.
Non mi sono stati inculcati dogmi (tipo omosessualità=male), generalmente si leggevano pezzi della Bibbia e li si commentava.
Molte volte si parlava di temi di attualità (facendo in un certo senso "educazione civica") quali la droga o la povertà.
Negli ultimi periodi precresima si è cercato di capire se avessimo solidi fondamenti di fede alla base della conferma e qualcuno si è pure tirato indietro senza troppe costrizioni.
C'è da dire che il prete che organizzava e "selezionava" i catechisti era una persona molto intelligente e posata.
E sai cosa ti diranno i cattolici più spinti?
Che era un comunista, un pretino sessantottino.
Tutto il resto è ipocrisia, perbenismo e conformismo.
Guarda che il perbenismo non c'è solo di "livello 0" che è quello che dici tu.
C'è di svariati livelli di innesto nei non-perbenisti.
Lo stesso per l'ipocrisia dei non-ipocriti e il conformismo dei non-confomisti.
e-commerce84
08-03-2010, 22:31
Io certi discorsi non li capisco. Trattate le religioni come un partito politico.
Io voto Pd pero` la sua politica in materia fiscale non mi convince molto
Fare un discorso del genere per la religione cattolica non ha senso. Essere cattolici significa riconoscersi nei principi religiosi, morali e sociali che la Chiesa cattolica apostolica romana propugna. Se non ci si riconosce in alcuni di questi principi(che sono quelli che si insegnano al catechismo) non si è Cattolici. STOP. Che poi quelli a cui si sta alludendo sono i principi fondanti della religione cattolica, perchè su di essi si fonda. Se escludiamo questi restano non uccidere e non rubare. Ma per questi basta il codice di procedura penale.
Con questo non sto sostenendo che i Cattolici non commettono peccati, ma al contrario riconoscono che certi comportamenti sono sbagliati e si sforzano di modificarli.
Tutto il resto è ipocrisia, perbenismo e conformismo.
Bene allora...verissimo...se tu genitore mandi tuo figlio di 8-9 anni a fare catechismo dove gli vengono inculcati i TUOI valori a mio avviso gli stai facendo violenza perchè questi valori un giorno potrebbero andare in contraddizione con i SUOI valori e farlo stare una merda...
Te lo dice uno che...per altri motivi c'è passato...non valori imposti dalla religione...ma comunque valori imposti dalla famiglia che cozzano con quelli che si sono formati dopo
e-commerce84
08-03-2010, 22:36
Si, in effetti era proprio questo che intendevo
Emmm lo "sospettavo"...sia perchè penso di conoscere persone che hanno avuto un vissuto simile al tuo...sia perchè io sono il primo nella cui capoccia si scontrano i valori inculcati dalla mia famiglia e quelli sviluppati da me medesimo stesso che spesso sono totalmente opposti...cosa mi succede? beh...spesso stò male e non riesco a buttarmi, fare quello che penso sia giusto o cmq ho paura di deludere degli ideali...morale della favola? Anche io stò per entrare nel club di quelli che spendono 60 € a seduta da uno bravo !!!
GRAZIE VALORI INCULCATI A FORZA !!! Non ne faccio neanche un discorso di valori cristiani, i miei ad esempio non sono cristiani...eppure...se mi pare normale che un genitore tenti di farti vedere la sua personale visione del mondo...trovo assurdo che provi a farti ragionare come lui e a fare in modo che per te sia giusto quello che per lui è giusto...
Poi possono essere valori cristiani, valori mussulmani, valori induisti, valori personali...è sbagliato a priori e qualsiasi posto dove qualcuno tenta di inculcarti i suoi valori in maniera dogmatica...beh in talune persone può fare grossi danni...io mi reputo uno danneggiato mediamente...c'è gente che ne esce con problemi molto molto più seri...
Catechismo? Ricordo poco.
La maggior parte dei ragazzini del mio gruppo se ne fregava altamente e in quell'ora si faceva più chiasso che discussione.
Io facevo i compiti e ascoltavo perchè la catechista era una gnocca. :asd:
In effetti posso considerarle le mie prime fantasie MILF :sofico:
a me il catechismo non ha lasciato niente , se non la insofferenza per le lezioni di religione...
C;,;,;,za;,;,z;,a
Domanda che rivolgo a tutte le persone che da piccole hanno seguito il catechismo, non necessariamente quello cattolico
Che esperienza è stata per voi? In che modo ha formato la vostra persone? Ricordata aspetti particolarmente positivi o negativi del catechismo?
Non ricordo assolutamente nulla di quel periodo... ma proprio niente!... non credo quindi che mi abbia in alcun modo "influenzato".......
..... ora però scusatemi che devo andare a mettermi il cilicio... :O
:sofico:
no beh... seriamente, non ricordo proprio NULLA di quegli anni... :fagiano:
Esperienza di cui ricordo poco, se non che si dicevano le preghiere, che il tutto era noiosissimo e non vedevo l'ora che finisse.
dave4mame
08-03-2010, 23:40
A catechismo non insegnano nulla di vagamente somigliante a queste cose.
relativamente al punto 5, è stato proprio l'argomento per cui ho (seriamente) corso i rischi di cui sopra.
o forse l'avermi dato la licenza di matrimonio è stata la punizione...
Fradetti
08-03-2010, 23:48
il catechista all'inizio era uno stronzo, il parroco gli ultimi due anni era già più simpatico anche se diceva un mucchio di stronzate (e non mi riferisco agli insegnamenti della chiesa, proprio raccontava storie personali che eran panzane mostruose).
Non mi sono ancora sbattezzato perchè ormai ha più di 80 anni e se legge la raccomandata ho paura che ci resti secco (non sono religioso ma ho un grande cuore). :D :D
Appena schioppa (spero il più tardi possibile) parte la raccomandata. :)
cdimauro
09-03-2010, 07:58
La penso come te. Tutti i sacerdoti di una certa età che ho conosciuto e/o per i quali ho prestato servizio come chierichetto sono morti, per cui ormai mi sono deciso a sbattezzarmi.
Penso di andare direttamente dal parroco della mia vecchia chiesa a parlargli e consegnarli la richiesta di cancellazione dagli archivi.
jumpjack
09-03-2010, 08:24
mi par di capire che la maggior parte delle persone che odiano preti, suore e catechisti, lo fanno perche' detestano l'idea che qualcuno gli dica cosa deve fare... :mbe: Probabilmente sono anche le stesse persone che odiano poliziotti e politici... :mbe:
Sono ormai fermamente convinto, dopo anni di studi etologici su voi Umani :D , che all'età di 12 anni, quando inizia l'adolescenza e la scuola media e si iniziano a frequentare persone piu' grandi, iniziate a desiderare di arrivare a 18 anni, "quando finalmente potrete fare quello che vi pare senza che nessuno possa dirvi niente"; quando poi finalmente i 18 anni arrivano, siete realmente convinti di essere finalmente liberi da ogni costrizione, da quella sessuale, a quella morale, a quella legale ("a casa mia sono libero di fare quello che voglio!").
Sfortunatamente, è tutto falso: in una società civile, nessuno è libero di fare ciò che vuole, nè deve esserlo (e qui tutti inorridiscono, sghignazzano e lanciano anatemi... :rolleyes: ).
E il motivo è molto semplice: "la tua libertà finisce dove inizia la mia". Quindi, piu' siamo, meno possiamo essere liberi. L'unico modo per essere completamente liberi di fare tutto quello che si vuole... è andare a vivere da soli in cima a una montagna, vivendo di agricoltura. :doh:
...oppure si puo' scegliere di vivere in mezzo ad altri 7 miliardi di persone, imparando a rispettarsi a vicenda, e a rispettare e aiutare gli altri anche in cambio di niente.
Lo hanno capito già i popoli preistorici migliaia (milioni?) di anni fa, "inventando" un'autorità superiore che li obbligasse a "fare la cosa giusta"; lo hanno "sviluppato" i Sumeri, Assiri e Babilonesi inventando leggi & politica; poi 2000 anni fa è arrivato questo "tizio" a insegnarci a non imporre le regole di un "gruppo" a un altro gruppo, ma di rispettarsi gli uni gli altri...
e oggi volete rinnegare tutta questa evoluzione/civilizzazione, perche' "ognuno deve essere libero", e ve la prendete coi preti e con gli educatori che cercano di raddrizzarvi, e per cercare di aver ragione vi aggrappate agli errori commessi da alcuni preti, generalizzandoli a tutti i preti del mondo.... :doh:
Mah. :help:
mattia.pascal
09-03-2010, 08:27
Bene allora...verissimo...se tu genitore mandi tuo figlio di 8-9 anni a fare catechismo dove gli vengono inculcati i TUOI valori a mio avviso gli stai facendo violenza perchè questi valori un giorno potrebbero andare in contraddizione con i SUOI valori e farlo stare una merda...
Te lo dice uno che...per altri motivi c'è passato...non valori imposti dalla religione...ma comunque valori imposti dalla famiglia che cozzano con quelli che si sono formati dopo
Questa è responsabilita` dei genitori, che hanno il diritto di scegliere l'educazione dei propri figli e i valori da "inculcare" loro. La differenza consiste nell' essere dei bravi genitori o dei cattivi genitori. Se mando i miei figli al catechismo e`perche`voglio che gli venga inculcato un certo tipo di insegnamento.
girodiwino
09-03-2010, 09:01
Ero costantemente sbattuto fuori per offese all'insegnante e alla divinità, insieme ad altri due ragazzi "difficili" ho passato le ore di punizione più divertenti della mia vita...
Dopo la cresima la situazione si è normalizzata: ho avuto due diaconi geniali che insegnavano la dottrina non tramite le lezioni frontali ma con l'assistenza quando vedevano che c'era bisogno d'aiuto (compatibilmente con i problemi di un 14enne) e con le chiacchiere dopo le partite di calcetto... Non hanno mai cercato di inculcarci nulla perchè avevano il tempo e la voglia di parlare.
Meglio però è stato negli scout: dal punto di vista della socializzazione secondo me è molto utile, inoltre i campi reparto da 15gg e le route massacranti in clan sono decisamente un'esperienza da provare... è un peccato che al momento non conosco più nessuno disposto a farsi una settimana di marce da 20km al giorno in mezzo alle montagne con zaini stracarichi. Parlo però per me perchè il mio gruppo scout era noto per la sua anarchia, quando sono entrato non era nemmeno obbligatoria l'uniforme e ai raduni ci si distingueva dai civili solo perchè avevamo il fazzolettone...
cmq ovvio che dipende dal ambiente , come la scuola, passata veramente male ma non sarei le persona che sono ora senza quel maestro che ci dava le botte etc etc...
Stai scherzando sulle botte vero? Io l'unica volta che ho preso un ceffone da un insegnante è stato in quinta elementare e sono stato sorpreso ad incollare i registri delle insegnanti... E' stata pure in bilico la mia ammissione all'esame di licenza elementare perchè era l'ultima bravata (a tutt'oggi sono un recordman di note :D )
niente "soldato di cristo" allora....
non potrai esser chiamato
alla jihad cattolica ...
Minchia, e ora come faccio? Ammiraglio nell'esercito del male e soldato di cristo...
Già...devo dire che andare in un posto dove sotto sotto ti viene inculcato che:
1) Trombare fà male ed offende Gesù
Dal libro dell'ecumenismo apostolico veneto
Leggere solo se si è disposti a non prendersela, lo spirito non è quello di offendere ma di farsi due risate:D
Iddio perdona chi lecca la mona
chi lecca la mona vuol bene a gesù
Cristo castiga chi non ama la figa
chi non ama la figa disprezza gesù
Rit. L'ave, l'ave, l'avete in **** x2
Eseguire sulla base dell'ave maria di lourdes e aggiungere strofe a piacere
cdimauro
09-03-2010, 09:10
mi par di capire che la maggior parte delle persone che odiano preti, suore e catechisti, lo fanno perche' detestano l'idea che qualcuno gli dica cosa deve fare... :mbe:
Direi proprio di no.
Probabilmente sono anche le stesse persone che odiano poliziotti e politici... :mbe:
Odiare è una parola grossa. Diciamo che non c'è stima dei politici. Per i poliziotti, sono lavoratori e meritano rispetto nella misura in cui non abusano dei loro poteri.
Sono ormai fermamente convinto, dopo anni di studi etologici su voi Umani :D , che all'età di 12 anni, quando inizia l'adolescenza e la scuola media e si iniziano a frequentare persone piu' grandi, iniziate a desiderare di arrivare a 18 anni, "quando finalmente potrete fare quello che vi pare senza che nessuno possa dirvi niente"; quando poi finalmente i 18 anni arrivano, siete realmente convinti di essere finalmente liberi da ogni costrizione, da quella sessuale, a quella morale, a quella legale ("a casa mia sono libero di fare quello che voglio!").
Sfortunatamente, è tutto falso: in una società civile, nessuno è libero di fare ciò che vuole, nè deve esserlo (e qui tutti inorridiscono, sghignazzano e lanciano anatemi... :rolleyes: ).
E il motivo è molto semplice: "la tua libertà finisce dove inizia la mia". Quindi, piu' siamo, meno possiamo essere liberi. L'unico modo per essere completamente liberi di fare tutto quello che si vuole... è andare a vivere da soli in cima a una montagna, vivendo di agricoltura. :doh:
...oppure si puo' scegliere di vivere in mezzo ad altri 7 miliardi di persone, imparando a rispettarsi a vicenda, e a rispettare e aiutare gli altri anche in cambio di niente.
La vita è necessariamente un compromesso, e questo non significa che bisogna rispettarsi a vicenda: si può benissimo tirare a campare.
Lo hanno capito già i popoli preistorici migliaia (milioni?) di anni fa, "inventando" un'autorità superiore che li obbligasse a "fare la cosa giusta"; lo hanno "sviluppato" i Sumeri, Assiri e Babilonesi inventando leggi & politica; poi 2000 anni fa è arrivato questo "tizio" a insegnarci a non imporre le regole di un "gruppo" a un altro gruppo, ma di rispettarsi gli uni gli altri...
Premesso che ritengo un falso il fatto che sia arrivato un tizio di nome Gesù e che abbia fatto esattamente le cose scritte nei vangeli, non disse nulla che non fosse già noto / teorizzato / elaborato.
e oggi volete rinnegare tutta questa evoluzione/civilizzazione, perche' "ognuno deve essere libero",
L'anarchia, che è cosa ben diversa dal caos, non implica la mancanza di civilizzazione. Anzi, personalmente credo che sia la più evoluta forma di "società" (la chiamerei "mutua collaborazione al fine del reciproco sostentamento") a cui si possa arrivare.
e ve la prendete coi preti e con gli educatori che cercano di raddrizzarvi,
Di raddrizzare cosa? E perché?
e per cercare di aver ragione vi aggrappate agli errori commessi da alcuni preti, generalizzandoli a tutti i preti del mondo.... :doh:
Mah. :help:
E tu cerchi a tutti costi di generalizzare non avendo capito che in questo thread la gente ha riportato una parte del proprio vissuto. Che poi ci sia gente che abbia sparato a zero, è innegabile, ma non puoi fare di tutta l'erba un fascio.
yorkeiser
09-03-2010, 10:50
mi par di capire che la maggior parte delle persone che odiano preti, suore e catechisti, lo fanno perche' detestano l'idea che qualcuno gli dica cosa deve fare... :mbe: Probabilmente sono anche le stesse persone che odiano poliziotti e politici... :mbe:
Sono ormai fermamente convinto, dopo anni di studi etologici su voi Umani :D , che all'età di 12 anni, quando inizia l'adolescenza e la scuola media e si iniziano a frequentare persone piu' grandi, iniziate a desiderare di arrivare a 18 anni, "quando finalmente potrete fare quello che vi pare senza che nessuno possa dirvi niente"; quando poi finalmente i 18 anni arrivano, siete realmente convinti di essere finalmente liberi da ogni costrizione, da quella sessuale, a quella morale, a quella legale ("a casa mia sono libero di fare quello che voglio!").
Sfortunatamente, è tutto falso: in una società civile, nessuno è libero di fare ciò che vuole, nè deve esserlo (e qui tutti inorridiscono, sghignazzano e lanciano anatemi... :rolleyes: ).
E il motivo è molto semplice: "la tua libertà finisce dove inizia la mia". Quindi, piu' siamo, meno possiamo essere liberi. L'unico modo per essere completamente liberi di fare tutto quello che si vuole... è andare a vivere da soli in cima a una montagna, vivendo di agricoltura. :doh:
...oppure si puo' scegliere di vivere in mezzo ad altri 7 miliardi di persone, imparando a rispettarsi a vicenda, e a rispettare e aiutare gli altri anche in cambio di niente.
Lo hanno capito già i popoli preistorici migliaia (milioni?) di anni fa, "inventando" un'autorità superiore che li obbligasse a "fare la cosa giusta"; lo hanno "sviluppato" i Sumeri, Assiri e Babilonesi inventando leggi & politica; poi 2000 anni fa è arrivato questo "tizio" a insegnarci a non imporre le regole di un "gruppo" a un altro gruppo, ma di rispettarsi gli uni gli altri...
e oggi volete rinnegare tutta questa evoluzione/civilizzazione, perche' "ognuno deve essere libero", e ve la prendete coi preti e con gli educatori che cercano di raddrizzarvi, e per cercare di aver ragione vi aggrappate agli errori commessi da alcuni preti, generalizzandoli a tutti i preti del mondo.... :doh:
Mah. :help:
Sinceramente non ho capito il nesso tra rispetto, autorità e religione.
Non vedo perchè non si possa rispettare il proprio vicino non credendo alle storielle di un prete o di un dittatore.
Anche i vari Hitler, Stalin e compagnia bella obbligavano a "fare la cosa giusta" quindi? Anche i papi durante le crociate?
Basterebbe la normale scuola dell'obbligo, ed un po' di sana educazione civica, non vedo proprio il bisogno di favolette religiose o politiche.
Phantom II
09-03-2010, 10:55
Domanda che rivolgo a tutte le persone che da piccole hanno seguito il catechismo, non necessariamente quello cattolico
Che esperienza è stata per voi? In che modo ha formato la vostra persone? Ricordata aspetti particolarmente positivi o negativi del catechismo?
Una domanda in particolare rivolta alle persone non-credenti, avete avuto difficoltà a gettarvi alle spalle l'educazione che vi è stata proposta?
Sia chiaro, non lo chiedo per scatenare un flame, ma per potermi confrontare con l'esperienza di altri utenti e magari trarne anche una riflessione su come il catechismo si ripercuota sugli individui
Sono alla fine di un percorso di psicoterapia per una nevrosi che si manifestava in vari modi (Attacchi di panico, agorafobia e una certa asocialità), e assieme alla mia psicoanalista siamo arrivati alla conclusione che certi ambienti, in particolare la scuola e la vita in parrocchia, si sono ripercossi molto sulla mia psiche
Mi piacerebbe sapere se per voi il catechismo in particolare ha lasciato una traccia significativa nel vostro sviluppo
Per quanto mi riguarda, il catechismo è stato un'inutile perdita di tempo. Baderò di risparmiarla ai miei figli nel caso dovessi mettere su famiglia.
Wolfgang Grimmer
09-03-2010, 11:55
L'anarchia, che è cosa ben diversa dal caos, non implica la mancanza di civilizzazione. Anzi, personalmente credo che sia la più evoluta forma di "società" (la chiamerei "mutua collaborazione al fine del reciproco sostentamento") a cui si possa arrivare.
quotissimo.
Non capisco perché si associ sempre anarchia con sfascio, omicidi liberi, ecc.
L'anarchia necessita di individui realmente civili e responsabili, le altre forme di potere imposto necessitano solo di bestie da addestrare a suon di botte.
(chiuso OT)
paditora
09-03-2010, 12:32
Tolta la mezz'ora di svago a giocare prima dell'ora di cachechismo, ricordo che era una gran rottura di palle.
Tra l'altro poi in prima media, l'anno della cresima, ricordo ancora che mi fecero sclerare di brutto perchè avevo lezione di musica al pomeriggio dalle 14.30 alle 15.30 e alle 15.45 iniziava il catechismo (non ricordo bene se erano questi gli orari però ricordo bene che tra la fine della lezione di musica e l'inizio dell'ora di catechismo avevo i minuti contati).
Spesso e volentieri arrivavo in ritardo perchè la lezione di musica finiva un po' in ritardo (soprattutto verso fine anno che si facevano le prove del saggio) e dalla scuola al catechismo c'erano 2-3 km di strada.
Quei pomeriggi ricordo che mi toccava fare sempre di corsa.
Anzi ricordo che ho rischiato pure di saltare la cresima perchè secondo le maestre di catechismo ero un lavativo che arrivava in ritardo.
Dopo fatta la cresima mai più messo piede a una lezione di catechismo.
Al catechismo ho imparato a riconoscere le persone ipocrite, e a tenermente alla larga di conseguenza...
I miei mi ci hanno sempre mandato, ma in fondo in fondo non ci credevano manco loro...
alphacygni
09-03-2010, 12:42
non ne ho un ricordo ne' positivo ne' negativo, ma per certo so che non ha funzionato :fagiano:
Io certi discorsi non li capisco. Trattate le religioni come un partito politico.
Io voto Pd pero` la sua politica in materia fiscale non mi convince molto
Fare un discorso del genere per la religione cattolica non ha senso. Essere cattolici significa riconoscersi nei principi religiosi, morali e sociali che la Chiesa cattolica apostolica romana propugna. Se non ci si riconosce in alcuni di questi principi(che sono quelli che si insegnano al catechismo) non si è Cattolici. STOP. Che poi quelli a cui si sta alludendo sono i principi fondanti della religione cattolica, perchè su di essi si fonda. Se escludiamo questi restano non uccidere e non rubare. Ma per questi basta il codice di procedura penale.
Con questo non sto sostenendo che i Cattolici non commettono peccati, ma al contrario riconoscono che certi comportamenti sono sbagliati e si sforzano di modificarli.
Tutto il resto è ipocrisia, perbenismo e conformismo.
la religione non è l'unico mezzo per educare alla moralità e al rispetto sociale ecc
anzi secondo me non è neppure il più giusto... anzi è forse uno dei più sbagliati perchè insieme alla moralità mischia insegnamenti religiosi anacronistici e di parte inutili e dannosi
mattia.pascal
09-03-2010, 13:29
la religione non è l'unico mezzo per educare alla moralità e al rispetto sociale ecc
anzi secondo me non è neppure il più giusto... anzi è forse uno dei più sbagliati perchè insieme alla moralità mischia insegnamenti religiosi anacronistici e di parte inutili e dannosi
E che c'entra con quello che ho scritto io ?:D
sulle BOTTE non scherzo
tante sberle, ma tante
sia dalla maestra di 1 che dal maestro da seconda a quinta
era normale in quel periodo non come ora che mettono in galera un maestro se richiama un bambino che gioca con il cellulare.
1985-86 per la mia prima elementare.
sulle BOTTE non scherzo
tante sberle, ma tante
botte no
uhhhhhhhhhhhhh caxxo il sapone sulla lingua me ne ero dimenticato a chi diceva le parolaccie (non sono io pero' il fortunato al tempo ero un bravo bimbo):p
botte no
uhhhhhhhhhhhhh caxxo il sapone sulla lingua me ne ero dimenticato a chi diceva le parolaccie (non sono io pero' il fortunato al tempo ero un bravo bimbo):p
ahahah "ti lavero la bocca con il sapone!!!!"
ahahah
mia nonna mi pungeva con un ago pero... altro che sapone...
ahahah "ti lavero la bocca con il sapone!!!!"
ahahah
mia nonna mi pungeva con un ago pero... altro che sapone...
pensa al bimbo con la bocca insapoanta :p
paditora
09-03-2010, 14:42
sulle BOTTE non scherzo
tante sberle, ma tante
sia dalla maestra di 1 che dal maestro da seconda a quinta
era normale in quel periodo non come ora che mettono in galera un maestro se richiama un bambino che gioca con il cellulare.
1985-86 per la mia prima elementare.
Si vabbè esagera.
Al massimo c'era la tirata d'orecchie o il metterti in punizione dietro la lavagna, ma botte credo che siano almeno 40 anni che non le diano a scuola.
Io ho fatto le elementari 7-8 anni prima di te e di pestaggi da parte delle maestre proprio non me li ricordo.
Invece ai tempi di mia madre mi raccontava che davano le mazzate sulle mani con la bacchetta di legno.
Si vabbè esagera.
Al massimo c'era la tirata d'orecchie o il metterti in punizione dietro la lavagna, ma botte credo che siano almeno 40 anni che non le diano a scuola.
Io ho fatto le elementari 7-8 anni prima di te e di pestaggi da parte delle maestre proprio non me li ricordo.
Invece ai tempi di mia madre mi raccontava che davano le mazzate sulle mani con la bacchetta di legno.
tanto per dire andavo a studiare inglese presso un istituto privato
le sedie erano in circolo e l'insegnante scalciava sulle tibie se facevi casino:muro:
proevolution
09-03-2010, 14:52
diciamo ricordi buoni
incontravo tutti i miei amici e facevamo casino :asd::asd:
paditora
09-03-2010, 16:30
tanto per dire andavo a studiare inglese presso un istituto privato
le sedie erano in circolo e l'insegnante scalciava sulle tibie se facevi casino:muro:
fortunatamente di insegnanti manesche a me non ne sono capitate.
solo quella di francese quando sclerava un po' aveva il vizio di prenderti per l'orecchio. le altre mani addosso che io ricordi non le hanno mai messe.
monkey.d.rufy
09-03-2010, 18:50
io ho un buon ricorso sopratutto perchè era pieno di compagnette gnocche:D
homoinformatico
09-03-2010, 21:37
due palle
lo marinavo regolarmente assieme alla messa per giocare ai primi videogames (tipo wonder boy) con i soldi delle offerte che mi davano mamma e nonna o per qualche scazzottata per strada
comunque ho fatto la cresima per i regali
:O Un buon esercizio mnemonico
Sono cresciuto in un ambiente laico, mi fecero fare comunione e cresima solo come fatto automatico per tradizione e conformismo, non per convinzione. L' Italia è piena di laici a parole ma che non rinunciano alle cerimonie chiave in chiesa (dal battesimo al funerale).
Catechismo poco o niente, solo grandi partite di calcio nel campetto del prete. Messe quasi niente e discussioni collettive zero, solo tanto calcio e mi piaceva così.
Ora, da non credente, ricordo solo quelle belle partite. Il resto zero, anche perchè non c'era.
whistler
10-03-2010, 16:10
ho avuto il battesimo non potevo rifiutarmi....
quando c era il catechismo , entravo da una porta e uscivo da un altra e via a giocare a calcio , o in giro con la bicicletta... rinunciarono dopo che in un anno sono riuscito a non andarci MAI... niente comunione ne cresima fortunatamente
per mè non è stato così traumatico, solo una palla.
Oggi sono sostanzialmente agnostico, ma mi ha comunue segnato oltre le dovute apparenze.
Ancora oggi, nonostante siano 17 anni su 29 che non partecipo attivamente alla messa quando capita di andarci per matrimoni o funerali mi ricordo tutto il rito a memoria e ,mi viene da farmi il segno della croce appena entro in una chiesa. Sono piccolezze, ma danno l'idea dell'imprinting che uno riceve.
é proprio rendendomi conto di questo che, se avrò figli e se la mia compagna me lo permetterà, eviterò di mandarli a catechismo.
Sceglieranno di imparare la dottrina da soli se e quando avranno l'età per decidere liberamente di farlo e di capire cosa viene loro insegnato.
paditora
10-03-2010, 16:50
Sono cresciuto in un ambiente laico, mi fecero fare comunione e cresima solo come fatto automatico per tradizione e conformismo, non per convinzione. L' Italia è piena di laici a parole ma che non rinunciano alle cerimonie chiave in chiesa (dal battesimo al funerale).
Catechismo poco o niente, solo grandi partite di calcio nel campetto del prete. Messe quasi niente e discussioni collettive zero, solo tanto calcio e mi piaceva così.
Ora, da non credente, ricordo solo quelle belle partite. Il resto zero, anche perchè non c'era.
Ma la comunione e la cresima come hai fatto a farle se non ci andavi mai?
Da noi erano severissimi.
Già se saltavi la messa domenicale la maestra di catechismo ti guardava male. Infatti più di qualche volta credo di aver inventato la palla di esserci andato quando magari me ne ero stato a casa a ronfare nel letto.
Se saltavi pure le lezioni di Catechismo, la cresima te la potevi proprio scordare.
Infatti più di qualcuno ricordo che la fece l'anno dopo rispetto a me.
Pure io ero nel mirino della maestra perchè avevo saltato un po' di lezioni e perchè avevo fatto troppi ritardi.
Cmq se tornassi indietro e avessi gli anni che ho ora, col cazzo che perderei tempo ad andare a catechismo e a fare comunione e cresima.
Ma poi perchè devi farli da bambino e con l'imposizione? Sarebbe più giusto che uno si battesima, si cresima e si comuniona dopo che ha compiuto 18 anni.
Ma la comunione e la cresima come hai fatto a farle se non ci andavi mai?
Prete anzianotto e per niente fiscale, due chiacchiere veloci e poi tutti i ragazzi a giocare a calcio nel campetto.
Ora sono del tutto non credente, comunque per mia figlia deciderà lei se andarci o no.
Jammed_Death
10-03-2010, 17:10
Si vabbè esagera.
Al massimo c'era la tirata d'orecchie o il metterti in punizione dietro la lavagna, ma botte credo che siano almeno 40 anni che non le diano a scuola.
Io ho fatto le elementari 7-8 anni prima di te e di pestaggi da parte delle maestre proprio non me li ricordo.
Invece ai tempi di mia madre mi raccontava che davano le mazzate sulle mani con la bacchetta di legno.
alle elementari, tipo boh 15 anni fa schiaffi ne davano parecchi...e quando venivano i genitori c'era la seconda razione :D
girodiwino
10-03-2010, 17:13
per mè non è stato così traumatico, solo una palla.
Oggi sono sostanzialmente agnostico, ma mi ha comunue segnato oltre le dovute apparenze.
Ancora oggi, nonostante siano 17 anni su 29 che non partecipo attivamente alla messa quando capita di andarci per matrimoni o funerali mi ricordo tutto il rito a memoria e ,mi viene da farmi il segno della croce appena entro in una chiesa. Sono piccolezze, ma danno l'idea dell'imprinting che uno riceve.
é proprio rendendomi conto di questo che, se avrò figli e se la mia compagna me lo permetterà, eviterò di mandarli a catechismo.
Sceglieranno di imparare la dottrina da soli se e quando avranno l'età per decidere liberamente di farlo e di capire cosa viene loro insegnato.
La butto là... non linciatemi :)
Potrebbe anche darsi però che il catechismo risparmi i figli dalla sindrome del neofita: mai conosciuto un convertito/riconvertito che non fosse un fanatico.
mi par di capire che la maggior parte delle persone che odiano preti, suore e catechisti, lo fanno perche' detestano l'idea che qualcuno gli dica cosa deve fare... :mbe: Probabilmente sono anche le stesse persone che odiano poliziotti e politici... :mbe:
Sono ormai fermamente convinto, dopo anni di studi etologici su voi Umani :D , che all'età di 12 anni, quando inizia l'adolescenza e la scuola media e si iniziano a frequentare persone piu' grandi, iniziate a desiderare di arrivare a 18 anni, "quando finalmente potrete fare quello che vi pare senza che nessuno possa dirvi niente"; quando poi finalmente i 18 anni arrivano, siete realmente convinti di essere finalmente liberi da ogni costrizione, da quella sessuale, a quella morale, a quella legale ("a casa mia sono libero di fare quello che voglio!").
Sfortunatamente, è tutto falso: in una società civile, nessuno è libero di fare ciò che vuole, nè deve esserlo (e qui tutti inorridiscono, sghignazzano e lanciano anatemi... :rolleyes: ).
E il motivo è molto semplice: "la tua libertà finisce dove inizia la mia". Quindi, piu' siamo, meno possiamo essere liberi. L'unico modo per essere completamente liberi di fare tutto quello che si vuole... è andare a vivere da soli in cima a una montagna, vivendo di agricoltura. :doh:
...oppure si puo' scegliere di vivere in mezzo ad altri 7 miliardi di persone, imparando a rispettarsi a vicenda, e a rispettare e aiutare gli altri anche in cambio di niente.
Lo hanno capito già i popoli preistorici migliaia (milioni?) di anni fa, "inventando" un'autorità superiore che li obbligasse a "fare la cosa giusta"; lo hanno "sviluppato" i Sumeri, Assiri e Babilonesi inventando leggi & politica; poi 2000 anni fa è arrivato questo "tizio" a insegnarci a non imporre le regole di un "gruppo" a un altro gruppo, ma di rispettarsi gli uni gli altri...
e oggi volete rinnegare tutta questa evoluzione/civilizzazione, perche' "ognuno deve essere libero", e ve la prendete coi preti e con gli educatori che cercano di raddrizzarvi, e per cercare di aver ragione vi aggrappate agli errori commessi da alcuni preti, generalizzandoli a tutti i preti del mondo.... :doh:
Mah. :help:
kthxbye
Noioso e con bimbe brutte! Ho detto tutto.
F1R3BL4D3
10-03-2010, 19:03
poi 2000 anni fa è arrivato questo "tizio" a insegnarci a non imporre le regole di un "gruppo" a un altro gruppo, ma di rispettarsi gli uni gli altri...
Già che qualcuno debba "insegnare" (a chi?!) una cosa così basilare da molto da pensare.
mattia.pascal
10-03-2010, 20:15
mi par di capire che la maggior parte delle persone che odiano preti, suore e catechisti, lo fanno perche' detestano l'idea che qualcuno gli dica cosa deve fare... :mbe: Probabilmente sono anche le stesse persone che odiano poliziotti e politici... :mbe:
Sono ormai fermamente convinto, dopo anni di studi etologici su voi Umani :D , che all'età di 12 anni, quando inizia l'adolescenza e la scuola media e si iniziano a frequentare persone piu' grandi, iniziate a desiderare di arrivare a 18 anni, "quando finalmente potrete fare quello che vi pare senza che nessuno possa dirvi niente"; quando poi finalmente i 18 anni arrivano, siete realmente convinti di essere finalmente liberi da ogni costrizione, da quella sessuale, a quella morale, a quella legale ("a casa mia sono libero di fare quello che voglio!").
Sfortunatamente, è tutto falso: in una società civile, nessuno è libero di fare ciò che vuole, nè deve esserlo (e qui tutti inorridiscono, sghignazzano e lanciano anatemi... :rolleyes: ).
E il motivo è molto semplice: "la tua libertà finisce dove inizia la mia". Quindi, piu' siamo, meno possiamo essere liberi. L'unico modo per essere completamente liberi di fare tutto quello che si vuole... è andare a vivere da soli in cima a una montagna, vivendo di agricoltura. :doh:
...oppure si puo' scegliere di vivere in mezzo ad altri 7 miliardi di persone, imparando a rispettarsi a vicenda, e a rispettare e aiutare gli altri anche in cambio di niente.
Lo hanno capito già i popoli preistorici migliaia (milioni?) di anni fa, "inventando" un'autorità superiore che li obbligasse a "fare la cosa giusta"; lo hanno "sviluppato" i Sumeri, Assiri e Babilonesi inventando leggi & politica; poi 2000 anni fa è arrivato questo "tizio" a insegnarci a non imporre le regole di un "gruppo" a un altro gruppo, ma di rispettarsi gli uni gli altri...
e oggi volete rinnegare tutta questa evoluzione/civilizzazione, perche' "ognuno deve essere libero", e ve la prendete coi preti e con gli educatori che cercano di raddrizzarvi, e per cercare di aver ragione vi aggrappate agli errori commessi da alcuni preti, generalizzandoli a tutti i preti del mondo.... :doh:
Mah. :help:
http://www.mrwiggleslovesyou.com/comics/rehab477.jpg
Senza Fili
10-03-2010, 22:10
La noia fatta pomeriggi
Idem: null'altro se non una seccatura
Domanda che rivolgo a tutte le persone che da piccole hanno seguito il catechismo, non necessariamente quello cattolico
Che esperienza è stata per voi? In che modo ha formato la vostra persone? Ricordata aspetti particolarmente positivi o negativi del catechismo?
Una domanda in particolare rivolta alle persone non-credenti, avete avuto difficoltà a gettarvi alle spalle l'educazione che vi è stata proposta?
Sono ateo. Da bambino il catechismo l'ho vissuto normalmente. Non mi piaceva, avrei preferito fare altro, ma in fondo stavo insieme ai miei amici e qualche volta ci si divertiva anche. Non ci veniva imposta una disciplina ferrea quindi l'atmosfera era piuttosto distesa per cui non l'ho particolarmente odiato.
Per quanto riguarda la possibilità di traumi è propria dell'insegnamento religioso. Diciamo che insegnare il senso di colpa o altri dogmi religiosi non può fare bene alla mente di un bambino, ed in questo siamo tutti stati plagiati e che ce ne accorgiamo o meno abbiamo subito un lavaggio del cervello che ci portiamo dietro.
jumpjack
11-03-2010, 08:16
Prete anzianotto e per niente fiscale, due chiacchiere veloci e poi tutti i ragazzi a giocare a calcio nel campetto.
Ora sono del tutto non credente, comunque per mia figlia deciderà lei se andarci o no.
ma certo, qualunque ottenne :confused: è in grado di decidere da sola cosa è meglio per lei. :doh: e' un suo diritto. :O
Questo post è strabiliante nella sua esemplarità: nessuna educazione (religiosa?) ricevuta in gioventu', nessuna educazione in grado di dare da adulto... :rolleyes:
Se poi i genitori erano permissivi come il prete, beh... :help:
tomueits
11-03-2010, 08:24
io sono ateo, non per colpa del catechismo (uno è ateo se ha le idee chiare, no?). Quando andavo al catechismo mi annoiavo molto ma non credo fosse una perdita di tempo.
se avrò figli credo che li manderò al catechismo, per un paio di motivi:
- ci sono altri ragazzini, si sta con gli altri e questo va bene
- non sono nessuno per decidere la fede della prole.
unica cosa: mi preoccuperò di chiedere spesso ai figli "cosa ti hanno detto oggi"? e abituarli a pensare con la propria testa, e credere solo dopo aver ragionato. Se saranno cristiani, per giove, che lo siano consapevolmente!
jumpjack
11-03-2010, 08:27
Diciamo che insegnare il senso di colpa o altri dogmi religiosi non può fare bene alla mente di un bambino, ed in questo siamo tutti stati plagiati e che ce ne accorgiamo o meno abbiamo subito un lavaggio del cervello che ci portiamo dietro.
Un altro post esemplare nella sua assurdità, perche' riflette perfettamente la mentalità odierna!!!
La frase corretta è...
Diciamo che insegnare il senso di colpa o altri dogmi religiosi non può fare che bene alla mente di un bambino
E il motivo è presto detto: se non ti senti in colpa quando fai una cosa sbagliata, cosa ti impedisce di farla? E quando dovrebbero insegnarti il "senso di colpa" se non da bambino, di modo che poi, con gli anni, diventi "senso del dovere" e "senso di responsabilità"?
Pero' questo thread è proprio triste: ci scrivono solo anarchici, reazionari, ribelli e maleducati vari... orgogliosi della loro "incapacità" di rispettare le regole! :mbe:
Wolfgang Grimmer
11-03-2010, 08:30
Pero' questo thread è proprio triste: ci scrivono solo anarchici, reazionari, ribelli e maleducati vari... orgogliosi della loro "incapacità" di rispettare le regole! :mbe:
elencati tutte le regole che secondo te non abbiamo rispettato o non riusciremmo a rispettare :)
E mi dovresti spiegare come mai, l'italia paese dove praticamente tutti sono battezzati e finticattolici, è pieno di corruzione e di illegalità.
E il motivo è presto detto: se non ti senti in colpa quando fai una cosa sbagliata, cosa ti impedisce di farla?
la capacità di ragionare a lungo termine per capire se una tua azione possa finire per danneggiare altri. Se tu non ne sei capace e hai bisogno del guinzaglio dogmatico non significa che chi capace lo sia debba passare per uno spaccavetrine... E' inutile instaurare un senso di colpa forzato perché una volta che si riesce ad aggirarlo mentalmente diventa totalmente inutile, e non è di certo difficile farlo basta leggere giornali, tg, ecc.
Un po' come diceva Platone quando parlava di far scomparire i "cattivi pensieri" anche dai sogni, perché altrimenti prima o poi vengono fuori.
jumpjack
11-03-2010, 08:56
elencati tutte le regole che secondo te non abbiamo rispettato o non riusciremmo a rispettare :)
Non saprei... tutte?:mbe: Da quello che scrive la maggior parte di voi, nessuno puo' dirvi quello che dovete fare... ergo potete fare quello che vi pare!
E mi dovresti spiegare come mai, l'italia paese dove praticamente tutti sono battezzati e finticattolici, è pieno di corruzione e di illegalità.
Proprio perche' ognuno pensa che nessuno possa dirgli cosa deve fare: il battesimo non ti educa, e men che meno fare la comunione. Come dici tu, sono finticattolici, anche noti come "farisei", cioe' che fanno vedere che seguono le regole... ma non fanno vedere quali non seguono!:muro:
E il motivo è presto detto: se non ti senti in colpa quando fai una cosa sbagliata, cosa ti impedisce di farla?
la capacità di ragionare a lungo termine per capire se una tua azione possa finire per danneggiare altri. Se tu non ne sei capace e hai bisogno del guinzaglio dogmatico non significa che chi capace lo sia debba passare per uno spaccavetrine...
parli come se a catechismo ci andassero i 40enni....
la "capacità di ragionare a lungo termine per capire se una tua azione possa finire per danneggiare altri" non è innata, la acquisici con l'educazione che ti viene imposta. E' la definizione di "responsabilità": gli adulti ce l'hanno, i bambini no.
Pero' oggi:
*i genitori non hanno di diritto di dire ai figli cosa devono fare, perche' i bambini devono decidere da soli cosa è meglio per loro (come ha appena detto jerry)
*gli insegnanti non devono permettersi di obbligare i bambini e ragazzi a seguire le regole, senno è violenza psicologica :mbe: (è stato anche vietato segnare col rosso gli errori, perche' e' troppo "cattivo" :doh: )
*i preti "sono tutti cattivi e pedofili"
... e gli italiani sono noti in tutto il mondo per la loro disonestà. :muro: Persino i turisti, quando vengono in Italia, si sentono liberi di fare i loro porci comodi, "tanto siamo in Italia". :doh:
Non potete capire quanto sono contento dell'aumento del 32% dei 5 in condotta nelle scuole, quest'anno! Se solo questo governo potesse esistere/resistere anche senza quel nano! :doh:
krizalid
11-03-2010, 09:01
Non saprei... tutte?:mbe: Da quello che scrive la maggior parte di voi, nessuno puo' dirvi quello che dovete fare... ergo potete fare quello che vi pare!
Proprio perche' ognuno pensa che nessuno possa dirgli cosa deve fare: il battesimo non ti educa, e men che meno fare la comunione. Come dici tu, sono finticattolici, anche noti come "farisei", cioe' che fanno vedere che seguono le regole... ma non fanno vedere quali non seguono!:muro:
parli come se a catechismo ci andassero i 40enni....
la "capacità di ragionare a lungo termine per capire se una tua azione possa finire per danneggiare altri" non è innata, la acquisici con l'educazione che ti viene imposta. E' la definizione di "responsabilità": gli adulti ce l'hanno, i bambini no.
Pero' oggi:
*i genitori non hanno di diritto di dire ai figli cosa devono fare, perche' i bambini devono decidere da soli cosa è meglio per loro (come ha appena detto jerry)
*gli insegnanti non devono permettersi di obbligare i bambini e ragazzi a seguire le regole, senno è violenza psicologica :mbe: (è stato anche vietato segnare col rosso gli errori, perche' e' troppo "cattivo" :doh: )
*i preti "sono tutti cattivi e pedofili"
... e gli italiani sono noti in tutto il mondo per la loro disonestà. :muro: Persino i turisti, quando vengono in Italia, si sentono liberi di fare i loro porci comodi, "tanto siamo in Italia". :doh:
Non potete capire quanto sono contento dell'aumento del 32% dei 5 in condotta nelle scuole, quest'anno! Se solo questo governo potesse esistere/resistere anche senza quel nano! :doh:
se anche ci fosse il 90% di 5 in condotta, perderebbe di significato.Bisogna porre rimedio prima...
Discorso preti e Co.:
Mi dici come fà uno a dirmi come vivere se lui è "castrato" dalla morale cattolica?
Dream_River
11-03-2010, 10:00
E il motivo è presto detto: se non ti senti in colpa quando fai una cosa sbagliata, cosa ti impedisce di farla?
Il fatto che ci sono azioni utili e altre contraproducenti
Un bambino può benissimo capire che bisogna comportarsi in un certo modo perchè altrimenti la vita sarà molto più difficile e piena di pericoli
Un educazione pragmatica non ha bisogno di fare leva sull'acquisizione di un senso di colpa
Dream_River
11-03-2010, 10:04
Non saprei... tutte?:mbe: Da quello che scrive la maggior parte di voi, nessuno puo' dirvi quello che dovete fare... ergo potete fare quello che vi pare!
Avere un etica significa proprio avere un criterio di azioni nella vita costruito autonomamente e autonomamente imposto
Non rubare perchè lo si ritiene (secondo il proprio giudizio) giusto è un azione etica
Non rubare perchè lo dice un testo, perchè lo dice l'autorità e i suoi mezzi di coercizione, perchè lo dice la tradizione non è un azione etica
ziozetti
11-03-2010, 11:25
se avrò figli credo che li manderò al catechismo, per un paio di motivi:
- non sono nessuno per decidere la fede della prole.
Ma se li mandi a catechismo decidi di mostrare loro la religione cattolica, indi in parte "decidi".
Se realmente non volessi decidere la fede non dovresti mandarli da nessuna parte.
paditora
11-03-2010, 15:51
Ma se li mandi a catechismo decidi di mostrare loro la religione cattolica, indi in parte "decidi".
Se realmente non volessi decidere la fede non dovresti mandarli da nessuna parte.
quotazzo.
che poi alla fin fine è quello che fa ogni religione sia italiana che straniera.
finchè sono bambini decidono i genitori la religione da far seguire ai propri figli.
testimoni di geova, cattolici, evangelici, buddisti ecc. tutti quanti insomma siccome credono di aver trovato la retta via vogliono imporla anche ai figli.
ma che vadano tutti al diavolo. se da adulto uno vuole farsi saltare per aria perchè secondo la sua religione è giusto, almeno non imporlo anche al figlio.
l'esempio ovviamente è estremo ma alla fine tutte le religioni si comportano così.
le cose che andrebbero imposte fin da bambini secondo il vivere civilmente (ossia senza rubare, ammazzare, commettere crimini) e il rispetto per il prossimo e per le cose del prossimo, ma non le religioni.
quando uno poi diventa maggiorenne sceglie se diventare buddista, cattolico, testimone di geova, ateo ecc. ecc.
cdimauro
11-03-2010, 19:26
Un altro post esemplare nella sua assurdità, perche' riflette perfettamente la mentalità odierna!!!
La frase corretta è...
E il motivo è presto detto: se non ti senti in colpa quando fai una cosa sbagliata, cosa ti impedisce di farla? E quando dovrebbero insegnarti il "senso di colpa" se non da bambino, di modo che poi, con gli anni, diventi "senso del dovere" e "senso di responsabilità"?
Non c'è bisogno di aggiungere favole trucide e sanguinolente alla già dura realtà che ci circonda, specialmente a quell'età.
I bambini bisogna "condurli", che è il significato di "educere", e inquadra bene il dovere dei genitori nei confronti dei figli.
Pero' questo thread è proprio triste: ci scrivono solo anarchici, reazionari, ribelli e maleducati vari... orgogliosi della loro "incapacità" di rispettare le regole! :mbe:
Il bue che dice cornuto all'asino...
Non eri tu a parlare di "assurdità"? Da quello che hai scritto è evidente che non hai capito un'acca né di quello che scrivono gli altri (ed etichettare come maleducati è passibile di una condanna penale, visto che proprio tu parli di "rispettare le regole") né del significato di anarchia.
Oltre a imparare a rispettare gli altri e le loro idee, un po' di studio degli argomenti di cui hai parlato male non ti farebbe...
ziozetti
11-03-2010, 23:16
tutti quanti insomma siccome credono di aver trovato la retta via vogliono imporla anche ai figli.
Sinceramente non è poi una cosa tanto assurda, spero nessuno abbia la pretesa di educare in modo universale. Io in primis! :D
Non voglio educare Zoe secondo i precetti della chiesa cattolica perché non ci credo; certamente però il mio modo di educarla sarà influenzato dalle mie convinzioni etiche, politiche e (non) religiose.
Accetto che un cattolico cresca un bambino secondo i dettami della chiesa cattolica, così come farebbe un protestante o un islamico o un buddista.
Trovo ipocrita essere (ad esempio) ateo e far crescere i miei figli in un ambiente dichiaratamente cattolico facendo seguir loro catechismo e messe quando io NON ci credo.
Se si smettesse di far battezzare i bambini solo perché è prassi comune (o perché i nonni rompono le balle) anche se non ci si crede, in breve tempo la percentuale dei cattolici in Italia si dimezzerebbe.
jumpjack
12-03-2010, 12:11
io sono ateo, non per colpa del catechismo (uno è ateo se ha le idee chiare, no?).
mah... secondo me uno che ha le idee chiare non va in giro chiedendo "scusate, ho le idee chiare, vero?"
se anche ci fosse il 90% di 5 in condotta, perderebbe di significato.Bisogna porre rimedio prima...
Discorso preti e Co.:
Mi dici come fà uno a dirmi come vivere se lui è "castrato" dalla morale cattolica?
castrato dalla morale. :mbe:
figlio dei fiori? :sofico:
Il fatto che ci sono azioni utili e altre contraproducenti
Un bambino può benissimo capire che bisogna comportarsi in un certo modo perchè altrimenti la vita sarà molto più difficile e piena di pericoli
Un educazione pragmatica non ha bisogno di fare leva sull'acquisizione di un senso di colpa
bellissimo, questo inno all'opportunismo e all'egoismo. :read:
"Devi fare del bene non per fare del bene, ma perche' senno' nessuno te ne farà". :doh: :muro:
etichettare come maleducati è passibile di una condanna penale
Questo thread è troppo deprimente e assurdo.
Mi cancello, buon proseguimento anarchico. Pero' l'ultimo "quote" lo mettero' nel thread delle cose LOL.... :stordita:
Invece fare del bene perché se no l'uomo invisibile ti manda nel posto pieno di fuoco e fiamme è buono. :doh:
Avere un etica significa proprio avere un criterio di azioni nella vita costruito autonomamente e autonomamente imposto
Non rubare perchè lo si ritiene (secondo il proprio giudizio) giusto è un azione etica
Non rubare perchè lo dice un testo, perchè lo dice l'autorità e i suoi mezzi di coercizione, perchè lo dice la tradizione non è un azione etica
Non c'e' niente che impedisca di rubare se non la legge derivante dalla religione e della tradizione. I popoli che rubavano o rubano si sono estinti o sono confinati ai margini della societa' pertanto la selezione naturale opera in favore di coloro che seguono la regola di non rubare.
La coscienza e' solo frutto dell'inculcamento dei principi tradizionali. Chi sceglie di appartene alla sottocultura dei ladri non si sente affatto in colpa per il fatto di rubare e considera l'eventuale carcerazione come un incidente sul lavoro.
cdimauro
12-03-2010, 13:23
Questo thread è troppo deprimente e assurdo.
Mi cancello, buon proseguimento anarchico. Pero' l'ultimo "quote" lo mettero' nel thread delle cose LOL.... :stordita:
È ingiuria dare del maleducato (http://www.cittadinolex.kataweb.it/article_view.jsp?idArt=38135)
È sufficiente la consapevolezza della portata offensiva dell'espressione
È ingiuria dare del maleducato
(Cassazione 9799/2006)
Dare a qualcuno del "maleducato" può costare una condanna per ingiuria. Lo ha stabilito la Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione, che, pur dichiarando estinto per intervenuta prescrizione il reato di ingiuria - per il quale era stato condannato l'amministratore di un condominio che, intervenuto in una lite tra due condomini, aveva apostrofato uno di essi, un ragazzo, con il termine "maleducato" - ha confermato il carattere ingiurioso dell'espressione incriminata.
Secondo la Suprema Corte, infatti, "non vi era ragione, nella specie, di porre in dubbio l'esistenza di tale elemento, costituito unicamente dalla coscienza e volontà di pronunciare all'indirizzo altrui espressioni di cui si conosca l'oggettiva portata offensiva". (17 maggio 2006)
Continua pure a predicare bene e razzolare male... :mc:
Non c'e' niente che impedisca di rubare se non la legge derivante dalla religione e della tradizione. I popoli che rubavano o rubano si sono estinti o sono confinati ai margini della societa' pertanto la selezione naturale opera in favore di coloro che seguono la regola di non rubare.
La coscienza e' solo frutto dell'inculcamento dei principi tradizionali. Chi sceglie di appartene alla sottocultura dei ladri non si sente affatto in colpa per il fatto di rubare e considera l'eventuale carcerazione come un incidente sul lavoro.
forse bisognerebbe iniziare (lo dico anche a me stesso) a leggere qualche filosofo del passato invece di infognarsi in dogmi di fede fatti passare come verità assolute...
io non rubo perche moralmente so che il mio atto può causare problemi ad altri..
che poi è "Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te" la bibbia alla fine non è altro che una raccolta di consutudini morali messe insieme a credenze religiose come spauracchio...
io ho una morale anche senza religione, rispetto le regole civili anche senza religione, do solidarietà anche senza religione...la religione è almeno per me inutile.... ma penso che non sono il solo :D
banryu79
12-03-2010, 13:32
...
"Devi fare del bene non per fare del bene, ma perche' senno' nessuno te ne farà". :doh: :muro:
Piccolissimo problema: prima di preoccuparti del perchè devi (:confused:) fare del bene... stabilisci univocamente per tutti gli esseri umani, e più in generale, cosa è il bene.
Tanti auguri.
IT:
Ho fatto catechismo e un anno di ACR (ho lasciato perchè avevo perso interesse), ma ricordo poco o nulla. I momenti più significativi e piacevoli sono state le uscite i wend di convivenza con gli altri ragazzi/ragazze, là mi sono divertito molto.
Non mi è capitato nulla di traumatizzante.
Dream_River
12-03-2010, 13:38
bellissimo, questo inno all'opportunismo e all'egoismo. :read:
"Devi fare del bene non per fare del bene, ma perche' senno' nessuno te ne farà". :doh: :muro:
Io ho solo smentito la tua affermazione che senza una morale assoluta non esistano regole
Come smentisce anche il fatto che la morale derivi unicamente dalla tradizione e dalla religione
Anzi, come ho già detto, una regola seguita per autorità della tradizione o di qualche figura religiosa non è considerabile un azione etica
forse bisognerebbe iniziare (lo dico anche a me stesso) a leggere qualche filosofo del passato invece di infognarsi in dogmi di fede fatti passare come verità assolute...
io non rubo perche moralmente so che il mio atto può causare problemi ad altri..
che poi è "Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te" la bibbia alla fine non è altro che una raccolta di consutudini morali messe insieme a credenze religiose come spauracchio...
io ho una morale anche senza religione, rispetto le regole civili anche senza religione, do solidarietà anche senza religione...la religione è almeno per me inutile.... ma penso che non sono il solo :D
Io non sono religioso ed ho una morale mia. Ritengo che un popolo codifichi in una religione, prima ancora che nella legge una serie di comportamenti che, non rispettati, porterebbero alla disgregazione di quel popolo.
Solo che a me della disgregazione del popolo non importa niente dato che do la precedenza al singolo individuo, di qualunque popolo sia.
Ho detto da dove, a mio vedere (ma non solo mio) proviene la morale ma non affermo che debba continuare cosi'.
sottovento
12-03-2010, 13:46
In tal caso considera l'eventualità di un matrimonio misto, che è previsto dal diritto canonico.
La tua lei può benissimo essere cattolica e vi potete sposare in chiesa, ma sarà solo lei a "impegnarsi" di fronte a dio. :read:
Ciao! Ogni tanto ci si risente
Ad ogni modo: da italiano sono stato battezzato mentre mia moglie, da abitante della Manciuria e' buddista.
Non ci siamo sposati in chiesa, sebbene il prete del mio paesino si scandalizzasse e fosse espressamente venuto a casa nostra per parlarci di questa anomalia, avvertendoci che potevamo cmq sposarci in chiesa con matrimonio misto.
Occorreva pero' che mia moglie accettasse alcune condizioni, la piu' interessante delle quali era che i figli avrebbero dovuto obbligatoriamente essere cattolici. La cosa mi ha messo di buonumore e non l'ho nemmeno tradotta a mia moglie, per cui abbiamo bevuto qualcosa insieme e poi l'ho accompagnato alla porta, dicendogli che prima o poi ricambiero' la visita.
Ovviamente i miei figli non sono battezzati: il primogenito ha frequentato per un anno una scuola protestante battista in America, per sei mesi una scuola cattolica in Italia e da due anni una scuola internazionale in Cina. Quando finalmente ritorneremo a casa nostra in Germania andra' alla scuola sotto casa, protestante evangelica. Cmq l'anno prossimo andremo in Turchia ed andra' alla scuola che risulta piu' comoda, musulmana o meno
La mia esperienza al catechismo? Gente mediocre che insegna mediocrita' a persone mediocre o al massimo a persone spaventate. Mi e' restato solo un senso di nausea
Dream_River
12-03-2010, 14:04
Ovviamente i miei figli non sono battezzati: il primogenito ha frequentato per un anno una scuola protestante battista in America, per sei mesi una scuola cattolica in Italia e da due anni una scuola internazionale in Cina. Quando finalmente ritorneremo a casa nostra in Germania andra' alla scuola sotto casa, protestante evangelica. Cmq l'anno prossimo andremo in Turchia ed andra' alla scuola che risulta piu' comoda, musulmana o meno
Sti caz!:eek: Stai allevando degli antropologi delle religioni di successo! :D
sottovento
12-03-2010, 14:11
Sti caz!:eek: Stai allevando degli antropologi delle religioni di successo! :D
A dir la verita' non si parla mai di religione in casa nostra, semplicemente scegliamo le scuole piu' comode. Capita ogni tanto che si debba andare in chiesa (matrimoni/funerali, mai Natale/Pasqua) o al tempio o si debbano bruciare i soldi dei morti, niente di piu'.
Gnubbolo
12-03-2010, 14:13
fin da bambino sempre i soliti discorsi:
siamo tutti uguali blablabla
un lavaggio del cervello continuo
mia cugina animatrice cattolica di sinistra, predicatrice dell'uguaglianza etcetc, ha avuto 2 bambini, un giorno ero con lei, arrivano 2 zingare.. sento chiaramente rivolta alla bambina più piccola: stringimi la mano forte forte
insomma se certe cose si sanno, perchè predicare ipocritamente, alcuni bimbi poi finiscono per crederci..
cdimauro
12-03-2010, 15:32
Ciao! Ogni tanto ci si risente
In effetti è un pezzo che non ti vedo bazzicare. Nemmeno in Programmazione...
Ad ogni modo: da italiano sono stato battezzato mentre mia moglie, da abitante della Manciuria e' buddista.
Non ci siamo sposati in chiesa, sebbene il prete del mio paesino si scandalizzasse e fosse espressamente venuto a casa nostra per parlarci di questa anomalia, avvertendoci che potevamo cmq sposarci in chiesa con matrimonio misto.
Occorreva pero' che mia moglie accettasse alcune condizioni, la piu' interessante delle quali era che i figli avrebbero dovuto obbligatoriamente essere cattolici. La cosa mi ha messo di buonumore e non l'ho nemmeno tradotta a mia moglie, per cui abbiamo bevuto qualcosa insieme e poi l'ho accompagnato alla porta, dicendogli che prima o poi ricambiero' la visita.
Ah, non lo sapevo. Il solito proselitismo.
A queste condizioni il matrimonio misto è praticamente inutile.
Ovviamente i miei figli non sono battezzati: il primogenito ha frequentato per un anno una scuola protestante battista in America, per sei mesi una scuola cattolica in Italia e da due anni una scuola internazionale in Cina. Quando finalmente ritorneremo a casa nostra in Germania andra' alla scuola sotto casa, protestante evangelica. Cmq l'anno prossimo andremo in Turchia ed andra' alla scuola che risulta piu' comoda, musulmana o meno
I miei li ho battezzati "per amore della pace" come si suol dire. Anche se me ne sono già pentito, ma ormai è tardi.
paditora
12-03-2010, 18:14
o si debbano bruciare i soldi dei morti, niente di piu'.
questa non l'ho capita :stordita:
cioè? in che senso bruciare i soldi dei morti?
nel senso che prendete i soldi del defunto e gli date fuoco nel camino? non esiste l'eredità per voi?
sottovento
12-03-2010, 22:32
questa non l'ho capita :stordita:
cioè? in che senso bruciare i soldi dei morti?
nel senso che prendete i soldi del defunto e gli date fuoco nel camino? non esiste l'eredità per voi?
No, e' che sono stato troppo stringato. I soldi dei morti sono dei soldi speciali che si acquistano presso i negozi di articoli funerari. E' come se fossero benedetti da qualche prete, per intenderci.
Dopo di che, li si brucia in un posto pubblico o in un posto che era caro al defunto. Il loro fumo sale fino al cielo, cosicche' il defunto li puo' prendere e spendere. Non chiedermi come, mi troveresti in difficolta' ;)
Catechismo: che esperienza è stata per voi?
Precisando il fatto che "dovevo" andarci o mi toccava ogni volta sorbirmi delle bigotte prediche da parte di mia madre (che adesso ha cambiato idea grazie a me, per fortuna), il catechismo l'ho vissuto come una sorta di pseudo-insegnamento primitivo rivolto al popolino di turno. Non riuscivo per niente a concentrarmi su quelle parole, fin dalle prima "lezioni" all'età di 6 anni, la lunga preparazione per la prima comunione, mi sentivo costantemente fuori posto, sapevo che quelle parole, quelle idee e quei comportamenti non erano parte di me. Sedevo in quei banchetti, insieme ai miei amici, cercando di ascoltare tutti quegli ideali inculcati a forza di ripetizioni domandandomi tra me e me se fossero delle balle colossali o se fossero giusti insegnamenti. Ne ricavavo solo svariate teorie sul quanto fossero errate e fuori posto rispetto alla società in cui vivevo. Non potevi fare domande che riguardavano argomenti "extra" o ti avrebbero visto come una sorta di bambino deviato, quindi quando qualcuno aveva il coraggio di farlo, riflettevo sulle risposte dei catechisti, ennesimi bigotti di turno che ti dicevano di fare delle predeterminate cose o ti sentivi dire che secondo gli insegnamenti, ciò che facevi era sbagliato e saresti potuto andare all'inferno (o cose del genere insomma :doh:).
Solitamente si stava lì a imparare preghierine o parabole nei primi tempi, poi man mano che si andava avanti, le "lezioni" si incentrarono sempre più sulla discussione di temi di attualità e affini, specialmente intorno al periodo della cresima, sempre obbligata ovviamente (anche se in quel periodo, a 14/15 anni, il mio senso di ribellione verso questo tipo di insegnamenti si faceva sentire molto prepotentemente). Noiosissimo come sempre era il rituale mensile col prete di turno, la lezione "speciale" la chiamavamo, quando arrivava e sentenziava sul fatto che molti di noi non andavano a messa nonostante fossimo presenti al catechismo (io specialmente, non ci sono mai andato di domenica, salvo i funerali e i vari matrimoni/cresime&comunioni&battesimi di parenti, dove passavo il 95% del tempo fuori la chiesa, entrando solo per le classiche foto di rito). Andava sempre a finire che ci andavo una settimana si e due no, arrivando al punto di non poter fare la comunione/cresima, cosa che poi si è sempre risolta con un piccolo discorsetto al prete (sapete come funziona, busta di caciocavalli o chiacchieratina a modo e il prete ti dava l'ok per il sacramento :rolleyes:). E lì i miei iniziarono a capire quanto marcio c'era sotto quel velo di ipocrisia che sembrava, e sembra, essere la regola dalle mie zone. Inoltre non posso mai dimenticare il senso di oppressione che sentivo quando entravo in una Chiesa, cosa che mi succede ancora oggi: sentire tutte quelle persone che recitano in coro delle parole assurde, come tante pecorelle, che fanno cenni di approvazione col capo ad ogni parola del prete, che poi fuori fanno di tutto e di più dimenticando la propria moralità e il proprio buon senso lì, nel banchetto della Chiesa, mi fa semplicemente inquietare, quasi non riesco ad accettarlo, mah.
Mi ricordo ancora quando domandai alla "capa di pezza" di turno cosa ne pensasse la Chiesa di eventuali esseri viventi al di fuori del nostro pianeta e che rapporto potessero avere con il Dio dei Cristiani: la risposta non ci fu, si limitò ovviamente a divagare sul fatto che esiste solo un Dio e che, anche non credendo nella possibilità della loro esistenza, visto che noi siamo gli eletti :confused:, anche loro dovrebbero abbracciare questa tipologia di fede ... eh vabbè, ci provai :D.
Ad ogni modo l'esperienza del catechismo mi ha fatto solo capire: che la propria spiritualità può essere vissuta anche da soli, senza l'obbligo di dover abbracciare una fede specifica; che bisogna ascoltare tutte le campane e fare esperienza di esse, conoscerle almeno, prima di sentenziare sparando cialtronate varie; che il bisogno di un Dio supremo secondo me è inutile, vivendo in un universo determinato dalle nostre scelte, quindi con la possibilità di un libero arbitrio, ognuno di noi può essere considerato il Dio di sé stesso; che l'integralismo acceca l'uomo, ecc...
Spero di essere stato esaustivo, risponderò ad ogni critica costruttiva :)
Lucrezio
13-03-2010, 06:14
Non ricordo un gran che del catechismo per la prima comunione, ma ricordo bene quello per la cresima. Ne feci solo sei mesi (ho fatto la cresima a 14 anni) e fu un'esperienza divertente, più che non per il catechismo di per sé perché, con buona pace di quella santa donna che ci faceva lezione (non ha più fatto catechismo dopo di noi :asd: ), facevamo un gran casino!
Sono ateo.
Direi che il catechismo di per sé non ha avuto nessun effetto sulla mia persona. Ha avuto ben altro effetto, invece, il crescere da cattolico, in quanto la religione è sempre stata una cosa scontata. Scontata anche nel senso che non si è mai trattato di un qualche cosa di davvero importante o troppo profondo, ma più di un qualcosa che c'era ed andava fatto, per tradizione, per non far dispiacere qualche parente e così via. Sono stato credente più per non essermi mai posto alcuna alternativa fino ai 17 anni grosso modo, dopodiché, soprattutto a causa di alcune letture - mi riferisco principalmente a Leopardi e a Montale - ho smesso di credere.
Sono tornato, volendo, a pensare che Dio, religione, anima e via dicendo siano semplicemente un problema che non vale la pena di porsi. Si tratta di argomenti che tutto sommato sento come estranei, che non mi interessano, che non rispondono in maniera soddisfacente ad alcuna domanda. Non mi piacciono le verità assolute, i razionalismi forti, i lumi di chiesa o d'officina. Quel razionalismo debole, intrinsecamente relativista, di cui Montale è stato il grande interprete mi appartiene in tutto e per tutto.
Da un punto di vista personale, però, il senso di colpa, il senso di peccato che solo un educazione cattolica possono dare sono un qualche cosa di cui non riesco a liberarmi fino in fondo. Questo è quello che è rimasto del mio rapporto con la religione e non credo che riuscirò mai ad esserne del tutto scevro: quella sensazione di aver "peccato", perché non ho fatto abbastanza, perché non ho fatto meglio, è un qualche cosa che probabilmente mi porterò sempre dietro.
Questo è il motivo per cui, se mi capitasse la disgrazia di avere dei marmocchi, li terrò il più lontano possibile da qualsiasi religione finché non siano abbastanza grandi da capire il messaggio indipendentemente dalla dottrina: allora sarà una scelta loro se abbracciare o meno un qualsiasi credo.
Tutto questo da un punto di vista strettamente teorico, senza addentrarsi in molteplici sensazioni di fastidio che provo nei confronti della chiesa e dei suoi rappresentanti (e chi mi conosce può ben capire...)
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