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View Full Version : Laurea specialistica ingegneria SI/NO?


Manuasc
20-02-2010, 13:17
Sono al primo anno, forse è ancora presto ma bisogna pensarci fin da adesso.
Il mio corso di laurea infatti al secondo anno si divide in:
Curriculum Generalista.
Curriculum Professionalizzante.
Il primo è maggiormente propedeutico per la specialistica, il secondo è per chi dopo i tre anni vuole lavorare (infatti prevede anche tirocinio).

La questione è che se il "generalista" da una parte ti da più competenze per la specialistica dall'altra ti chiude qualche porta se dopo i tre anni vuoi lavorare (manca infatti il tirocinio) mentre il "professionalizzante" se da una parte ti offre diciamo più lavoro dall'altra ti svantaggia per la specialistica (addirittura si perdono CFU).

A questo punto bisogna essere molto decisi nel scegliere quale strada intraprendere in quanto cambiare comporta delle perdite, e questa scelta, purtroppo, deve essere fatta troppo prematuramente.

Fedozzo
20-02-2010, 13:23
Sempre si, con la triennale ti mangeranno tutti in testa.
come si suol dire, hai fatto 30, fai 31.

Manuasc
20-02-2010, 13:33
...con la triennale ti mangeranno tutti in testa...
Hai esperienze dirette?
Sono solo voci di popolo o questa triennale veramente fa cag@re? :D

Fedozzo
20-02-2010, 13:50
Hai esperienze dirette?
Sono solo voci di popolo o questa triennale veramente fa cag@re? :D

No, aspetta, non fa cagare, ma purtroppo è considerata poco.

carter100
20-02-2010, 14:21
Si, ma in che corso di ingegneria?

Abadir_82
20-02-2010, 14:22
Vuoi almeno tentare di campare?

Fatti il mazzo, FAI LA SPECIALISTICA, finendola in corso con un buon voto (almeno 105).

Manuasc
20-02-2010, 15:04
Si, ma in che corso di ingegneria?

Elettrica

columbia83
20-02-2010, 19:09
L'altro giorno mi ritrovavo a parlare dell'inutilità della triennale.

Ti faccio il mio esempio (Economia): nei concorsi si richiede quasi esclusivamente la laurea specialistica.

Credo che non vada tanto diversamente per le altre Facoltà.

DarkLightining
20-02-2010, 19:09
imho se finita la triennale riesci a trovare un buon posto allora meglio tenersi il lavoro :D

Abadir_82
21-02-2010, 01:38
imho se finita la triennale riesci a trovare un buon posto allora meglio tenersi il lavoro :D

Chi conosco io con la triennale non ha un buon lavoro in generale :)

carter100
21-02-2010, 08:00
Elettrica

Forse è meglio anche la specialistica. Fosse stata informatica era già tanto la triennale.

Comunque, se per caso hai 1 buona offerta, io accetterei quella e la specialistica al massimo te la prendi con calma.

TheCaptain10
21-02-2010, 16:31
Se ti laurei in tempo alla triennale ti conviene farla la specialistica...
Considera che oramai il voto di laurea nn è più così importante (o almeno dipende dal posto), ma l'età SI!!!

DarkLightining
21-02-2010, 19:06
Chi conosco io con la triennale non ha un buon lavoro in generale :)
allora direttamente la specialistica, oppure altri tipi di formazione universitaria. :)

VeeJ
21-02-2010, 22:33
Fosse stata informatica era già tanto la triennale.

Da cosa deriva questa affermazione? Esperienze personali? Sai com'è... avendo appena iniziato la specialistica in questo corso di laurea sono particolarmente interessato :D

carter100
22-02-2010, 20:11
Da cosa deriva questa affermazione? Esperienze personali? Sai com'è... avendo appena iniziato la specialistica in questo corso di laurea sono particolarmente interessato :D

Banalmente perchè sempre un lavoro orrendo sottopagato devi fare.
Non parlo se ti piaccia o no programmare, dico solo che anche con la 5° elementare o con la laurea in lettere e filosofia (esperienze personali) puoi farlo. Vedi te se devi essere ingegnere (addirittura specialistico) per farti prendere per il **** in tal maniera. Che bel posto l'italia :rolleyes:

ÐarkTemplar89
13-05-2010, 20:11
Qualcuno saprebbe dirmi, indicativamente, qual è la media di anni per laurearsi in ingegneria aerospaziale, con tanto di specialistica (spaziale)? :D

Personalmente, vorrei prendere la triennale, trovare un lavoro all'estero (in europa) e sempre all'estero prendere la specialistica mentre lavoro. Mettendoci, ovviamente, un annetto e mezzo in più di quanto ci vorrebbe normalmente.
Pensate sia fattibile o meglio prenderla qui e poi fuggire? <.<

Thunder83
13-05-2010, 20:28
Qualcuno saprebbe dirmi, indicativamente, qual è la media di anni per laurearsi in ingegneria aerospaziale, con tanto di specialistica (spaziale)? :D

Personalmente, vorrei prendere la triennale, trovare un lavoro all'estero e sempre all'estero prendere la specialistica mentre lavoro. Mettendoci, ovviamente, un annetto e mezzo in più di quanto ci vorrebbe normalmente.
Pensate sia fattibile o una perdita di tempo? <.<

fai la specialistica, e di ING MECCANICA.
lavorare nel mezzo? per gli standard di difficoltà che conosco io non è possibile
sono laureato in ing.industriale a Pisa.
la media (sia di voti che di anni per laurearsi) dipende fortemente
a) dal corso di laurea
b) dall'ateneo

ÐarkTemplar89
13-05-2010, 20:37
fai la specialistica, e di ING MECCANICA.
lavorare nel mezzo? per gli standard di difficoltà che conosco io non è possibile
sono laureato in ing.industriale a Pisa.
la media (sia di voti che di anni per laurearsi) dipende fortemente
a) dal corso di laurea
b) dall'ateneo

La specialistica in meccanica è più versatile, vero? Però vorrei lavorare in un'agenzia spaziale, mi consiglieresti lo stesso meccanica?

Sono alla Sapienza, comunque: http://www.ingaero.uniroma1.it/index.php?option=com_content&view=article&id=70&Itemid=68
Magistrale -> http://www.ingaero.uniroma1.it/index.php?option=com_content&view=article&id=110&Itemid=148
La specialistica ha un ordinamento vecchio, mi son confuso. Credo non sia più attiva. O:


Grazie per la risposta. :D

recky
13-05-2010, 21:02
fai la specialistica, e di ING MECCANICA.
lavorare nel mezzo? per gli standard di difficoltà che conosco io non è possibile
sono laureato in ing.industriale a Pisa.
la media (sia di voti che di anni per laurearsi) dipende fortemente
a) dal corso di laurea
b) dall'ateneo

thunder sono uno studente di un liceo scientifico che si apprestare a frequentare l'igegneria chimica a pisa,come ti trovi?è molto impegnativo come corso?

blindwrite
13-05-2010, 21:40
Qualcuno saprebbe dirmi, indicativamente, qual è la media di anni per laurearsi in ingegneria aerospaziale, con tanto di specialistica (spaziale)? :D

Personalmente, vorrei prendere la triennale, trovare un lavoro all'estero (in europa) e sempre all'estero prendere la specialistica mentre lavoro. Mettendoci, ovviamente, un annetto e mezzo in più di quanto ci vorrebbe normalmente.
Pensate sia fattibile o meglio prenderla qui e poi fuggire? <.<

Della media degli anni te ne devi sbattere, i corsi di ing. sono fatti per essere affrontati in 5 anni, e quello è il target.
a 23 anni si deve uscire, anche perchè nel resto del mondo non solo si finisce a 22, ma si finisce con circa un anno d'esperienza lavorativa.
Già siamo svantaggiati di due anni noi in Italia, crogiolarsi nelle medie non aiuta.

giannola
14-05-2010, 07:12
dipende....se non hai occupazioni immediate allora continua a studiare...ma se trovi lavoro...allora conviene mettere in secondo piano gli studi...alla fine anche se consegui una magistrale in 7 anni ma lavori non cambia nulla.

E' con la triennale che si diventa dottori, la magistrale è un di più e spesso è troppo mirata ad un preciso campo.

Samos87
14-05-2010, 12:20
Della media degli anni te ne devi sbattere, i corsi di ing. sono fatti per essere affrontati in 5 anni, e quello è il target.
a 23 anni si deve uscire, anche perchè nel resto del mondo non solo si finisce a 22, ma si finisce con circa un anno d'esperienza lavorativa.
Già siamo svantaggiati di due anni noi in Italia, crogiolarsi nelle medie non aiuta.

Io credo che i corsi siano superabili nel tempo previsto, questo però decisamente NON implica che lo studente abbia imparato qualcosa.
Io preferisco impiegare un anno in più ed imparare, magari passando anche un mese su una singola materia paricolarmente interessante.

blindwrite
14-05-2010, 13:03
Io credo che i corsi siano superabili nel tempo previsto, questo però decisamente NON implica che lo studente abbia imparato qualcosa.
Io preferisco impiegare un anno in più ed imparare, magari passando anche un mese su una singola materia paricolarmente interessante.

Io trovo più utile togliersi l'esame il più presto possibile e poi rivedersi una materia a tempo perso se é interessante.

Passare del tempo non necessario su una materia che piace mi sembra un gorsso spreco, quando nello stesso lasso di tempo ci si potrebbe dedicare alle materie che risultano più ostiche.

C'é sempre tempo per studiare le cose, ma gli esami sono una palla al piede da togliersi il prima possibile

Almeno io la vedo cosi'

Satviolence
14-05-2010, 22:22
Io trovo più utile togliersi l'esame il più presto possibile e poi rivedersi una materia a tempo perso se é interessante.

Quando, per curiosità?
Quando lavorerai e sarai via da casa tutti i giorni dalle 7 di mattina alle 7 di sera?

Da quando mi sono laureato, ho sempre fatto qualche corso e per me è un po' pesante studiare dopo una giornata di lavoro. Nota bene che sto parlando di corsi di difficoltà non paragonabile a quelli universitari...

Secondo me è meglio studiare bene per gli esami quando si è all'università. Quando sarai al lavoro, probabilmente avrai la necessità di approfondire altri argomenti che all'università non hai neppure toccato.

blindwrite
14-05-2010, 23:22
Quando, per curiosità?
Quando lavorerai e sarai via da casa tutti i giorni dalle 7 di mattina alle 7 di sera?

Da quando mi sono laureato, ho sempre fatto qualche corso e per me è un po' pesante studiare dopo una giornata di lavoro. Nota bene che sto parlando di corsi di difficoltà non paragonabile a quelli universitari...

Secondo me è meglio studiare bene per gli esami quando si è all'università. Quando sarai al lavoro, probabilmente avrai la necessità di approfondire altri argomenti che all'università non hai neppure toccato.

Perchè è facile mentre segui altri corsi? Io al poli stavo più tempo che adesso a lavoro.

Io ogni persona che ho conosciuto che mi diceva: ma io voglio studiare bene per me perciò ci metto tanto, era solo perchè in realtà non ci riusciva.

La laurea serve per lavorare, e se si trova un buon lavoro, tempo per la propria formazione lo si trova sempre (anzi si può proprio chiedere al datore di lavoro)

Satviolence
14-05-2010, 23:43
Perchè è facile mentre segui altri corsi? Io al poli stavo più tempo che adesso a lavoro.

Quando sei all'università sei li appunto per studiare, mica per fare altro!
Guarda, il concetto è semplice:
STUDIARE quando si è all'Università.
LAVORARE dopo essersi laureati.

E' chiaro che nella realtà si fa comunque un misto delle due cose: all'università un po' si lavora (ma sopratutto si studia), e quando si lavora un po' si studia (ma sopratutto si lavora); insomma, non bisogna dimenticare lo scopo per il quale si sta facendo qualcosa.
Una volta che è finita l'università difficilmente riuscirai ad affrontare lo studio di argomenti ostici come i più difficili esami universitari che hai fatto.
Se durante l'università hai lasciato indietro lo studio di qualcosa, con tutta probabilità rimarrà indietro, anche perché la formazione quando lavori è su altri argomenti ancora, estremamente specifici, che non avrebbe senso insegnare all'università, oppure su argomenti che esulano dal tuo corso di laurea.

blindwrite
14-05-2010, 23:54
Quando sei all'università sei li appunto per studiare, mica per fare altro!
Guarda, il concetto è semplice:
STUDIARE quando si è all'Università.
LAVORARE dopo essersi laureati.

E' chiaro che nella realtà si fa comunque un misto delle due cose: all'università un po' si lavora (ma sopratutto si studia), e quando si lavora un po' si studia (ma sopratutto si lavora); insomma, non bisogna dimenticare lo scopo per il quale si sta facendo qualcosa.
Una volta che è finita l'università difficilmente riuscirai ad affrontare lo studio di argomenti ostici come i più difficili esami universitari che hai fatto. Se hai lasciato indietro lo studio di qualcosa, con tutta probabilità rimarrà indietro.
Anche perché la formazione quando lavori serve ad altro: ti forma su argomenti estremamente specifici, che non avrebbe senso insegnare all'università.

No, io all'università vado per laurearmi, per prendere il necessario foglio di carta, non per studiare a sfizio le materie, quello lo puoi fare in un qualunque momento della tua vita (se lo vuoi, altrimenti vuol dire che non te ne fregava poi molto;) ). Per arricchirsi culturalmente non serve iscriversi all'uni, ci sono infiniti modi per apprendere le cose. La laurea è solo il titolo di carta che ti facilita l'accesso al mondo del lavoro, non è un'attestato di conoscenza, né di intelligenza, è un requisito.

Laurearsi in tempo da una marcia in più nella ricerca del primo lavoro, togliersi di propria volontà questa opportunità mi sembra sbagliato e un controsenso.

Aggiungo che a me è sempre risultato impossibile studiare altro tralasciando esami, l'idea mi lasciava un senso di incompiuto incredibile.

Satviolence
15-05-2010, 00:28
No, io all'università vado per laurearmi, per prendere il necessario foglio di carta, non per studiare a sfizio le materie, quello lo puoi fare in un qualunque momento della tua vita (se lo vuoi, altrimenti vuol dire che non te ne fregava poi molto;) ). Per arricchirsi culturalmente non serve iscriversi all'uni, ci sono infiniti modi per apprendere le cose. La laurea è solo il titolo di carta che ti facilita l'accesso al mondo del lavoro, non è un'attestato di conoscenza, né di intelligenza, è un requisito.

Se il tuo interesse è quello di prenderti il foglio di carta, dimostri chiaramente che non ti interessa quello che stai studiando... figurati se avrai la voglia di studiare quelle cose in seguito!
Se non trovi tempo per studiare una materia quando sei all'università e non hai altra occupazione che lo studio, di certo il tempo non lo troverai dopo, quando lavorerai. Anche perché quando lavorerai dovrai aggiornarti su altre cose che all'università proprio non ti hanno insegnato.
Inoltre all'università c'è la possibilità di confrontarsi con i professori, con gli assistenti e con i compagni di corso per risolvere eventuali dubbi e problemi. Se invece devi studiare da solo, senza una guida, vai avanti molto più piano e rischi di capire male gli argomenti più ostici.

Poi non capisco questa fissazione di laurearsi male nel più breve tempo possibile: un ingegnere non ha comunque grossi problemi a trovare lavoro anche se esce con un paio di anni di ritardo. Per contro, se ha studiato in modo superficiale, la cosa prima o poi viene a galla, e li possono esserci problemi. Penso ad esempio ad un ingegnere civile che ha seguito male il corso di tecnica delle costruzioni e che viene mandato a seguire un corso di aggiornamento sulla normativa antisismica... oppure un ingegnere meccanico, che ha seguito male il corso di tecnologia meccanica, e che fa una brutta figura parlando con l'operatore delle macchine utensili...

blindwrite
15-05-2010, 00:53
Se il tuo interesse è quello di prenderti il foglio di carta, dimostri chiaramente che non ti interessa quello che stai studiando... figurati se avrai la voglia di studiare quelle cose in seguito!
Se non trovi tempo per studiare una materia quando sei all'università e non hai altra occupazione che lo studio, di certo il tempo non lo troverai dopo, quando lavorerai. Anche perché quando lavorerai dovrai aggiornarti su altre cose che all'università proprio non ti hanno insegnato.
Inoltre all'università c'è la possibilità di confrontarsi con i professori, con gli assistenti e con i compagni di corso per risolvere eventuali dubbi e problemi. Se invece devi studiare da solo, senza una guida, vai avanti molto più piano e rischi di capire male gli argomenti più ostici.

Poi non capisco questa fissazione di laurearsi male nel più breve tempo possibile: un ingegnere non ha comunque grossi problemi a trovare lavoro anche se esce con un paio di anni di ritardo. Per contro, se ha studiato in modo superficiale, la cosa prima o poi viene a galla, e li possono esserci problemi. Penso ad esempio ad un ingegnere civile che ha seguito male il corso di tecnica delle costruzioni e che viene mandato a seguire un corso di aggiornamento sulla normativa antisismica...

Cioè ma davvero? secondo te uno che finisce con due anni di ritardo ne sa più di uno che finisce in tempo?
Tutti quelli che ci mettono più tempo è perchè hanno approfondito?
Ma poi laurearsi male? adesso uno che finisce in tempo è quello che si laurea male?

Ma dai cos'è? ci si nasconde dietro un dito?

L'ho già detto prima tutti quelli del: ci metto di più ma lo studio meglio, dicono così per mascherare il fatto di non riuscirci, o per mancanza di applicazione o per difficoltà nell'apprendere o per cattiva gestione del tempo.

Non ho mai conosciuto nessuno, che pur essendo preparato, abbia deciso di continuare a studiare per piacere a discapito di altre materie. (e rimanere indietro con delle materie diventa uno sforzo non indifferente, se poi nel periodo successivo si vuole fare tutto).

p.s. non capisco da cosa deduci che non mi piaccia quello che studio?

Dal fatto che voglio togliermi al più presto l'oppressione degli esami (perchè un voto di esame non è legato solo alla conoscenza della materia), e cominciare il più presto possibile a lavorare nel campo di interesse?

Samos87
15-05-2010, 01:35
L'ho già detto prima tutti quelli del: ci metto di più ma lo studio meglio, dicono così per mascherare il fatto di non riuscirci, o per mancanza di applicazione o per difficoltà nell'apprendere o per cattiva gestione del tempo.

Non ho mai conosciuto nessuno, che pur essendo preparato, abbia deciso di continuare a studiare per piacere a discapito di altre materie.

Ti ho già detto che lo faccio, di certo non per mancanza di capacità.
Studiare per passare l'esame e prendersi il voto alto è una cosa, spesso basta un minimo di memoria e qualche giorno di pratica con gli esercizi, studiare per imparare e per piacere è un' altra.

Sarà che il mio sogno è la ricerca ma davvero non capisco chi aspira al pezzo di carta.

carter100
15-05-2010, 07:08
Come ti han detto, io me ne fregherei della media (ti basta il giusto per un qualunque voto>100), basta che ti laurei il prima possibile, poi inizi a lavorare. Le aziende già non pagano, poi se andate pure a dare la scusa del "laureato in 7-8 anni senza aver mai lavorato nel frattempo" c'è poco da lamentarsi. Al primo colloquio serve l'età, solo dopo le competenze (che tanto all'inizio non si hanno).

Fedozzo
15-05-2010, 09:55
Non sottovalutate la media, l'andazzo del " i voti non contano niente" non è veritiero, le aziende fanno selezione anche sui curricula, ed i voti che piaccia o no sono un giudizio sintetico dell'impegno ( e anche dell'intelligenza molte volte) degli studenti.
Certo, una o due materie possono andare male, ma su un percorso di studi di 40 esami una media alta vuol comunque dire che ci si è come minimo impegnati di piu.

blindwrite
15-05-2010, 11:28
Come ti han detto, io me ne fregherei della media (ti basta il giusto per un qualunque voto>100), basta che ti laurei il prima possibile, poi inizi a lavorare. Le aziende già non pagano, poi se andate pure a dare la scusa del "laureato in 7-8 anni senza aver mai lavorato nel frattempo" c'è poco da lamentarsi. Al primo colloquio serve l'età, solo dopo le competenze (che tanto all'inizio non si hanno).

Non sottovalutate la media, l'andazzo del " i voti non contano niente" non è veritiero, le aziende fanno selezione anche sui curricula, ed i voti che piaccia o no sono un giudizio sintetico dell'impegno ( e anche dell'intelligenza molte volte) degli studenti.
Certo, una o due materie possono andare male, ma su un percorso di studi di 40 esami una media alta vuol comunque dire che ci si è come minimo impegnati di piu.

Io non ho mai detto di fregarsene del voto, in Italia il voto conta ancora, quindi sarebbe opportuno prendere il più possibile.

Ma tra un 105 in tempo e un 110 con due anni in più, senza dubbio mille volte meglio il primo


Ti ho già detto che lo faccio, di certo non per mancanza di capacità.
Studiare per passare l'esame e prendersi il voto alto è una cosa, spesso basta un minimo di memoria e qualche giorno di pratica con gli esercizi, studiare per imparare e per piacere è un' altra.

Sarà che il mio sogno è la ricerca ma davvero non capisco chi aspira al pezzo di carta.

Secondo me stai sbagliando approccio, il piacere di apprendere è qualcosa che esula dai corsi dell'uni. Rimanere bloccati per propria volontà non mi sembra saggio.

Lasciando esami indietro per studiare le cose che piacciono, non fa altro che accumulare materie sgradevoli, che fanno passare la voglia di stare in uni.

Io almeno l'ho sempre vista così

A maggior ragione se vuoi fare ricerca, prenditi il pezzo di carta che ti assicura la possibilità di accesso ad un buon dottorato, e dedicati anima e corpo a quello che ti piace.

Non credo che a nessuno piaccia studiare con la pressione del voto, dell'incertezza della valutazione anche quando si sa di essere preparati.

C'è un collega a lavoro che mi spiega un sacco di cose interessanti, ed è un piacere ascoltarlo, se alla fine del suo discorso mi facesse delle domande per valutare quanto ho capito, credo che il piacere scemerebbe molto.
Le domande per capire quanto ho compreso le faccio io (questo è il piacere di testare le proprie conoscenze), non lui per giudicarmi.

Satviolence
15-05-2010, 12:45
p.s. non capisco da cosa deduci che non mi piaccia quello che studio?

Dal fatto che voglio togliermi al più presto l'oppressione degli esami (perchè un voto di esame non è legato solo alla conoscenza della materia), e cominciare il più presto possibile a lavorare nel campo di interesse?

C'è qualcosa di strano in questo peso enorme che senti nel preparare gli esami. Non è un bel modo di vivere l'università.
Hai paura del giudizio? Di metterti in discussione? Scarsa tolleranza allo stress?
I voti, in media, esprimono proprio quello che conosci di una materia. Può esserci la volta in cui prendi più di quello che meriti e la volta in cui prendi meno di quello che meriti. Però, dall'esperienza mia e anche secondo il parere di amici/colleghi/compagni di corso, emerge che nel complesso i voti esprimono effettivamente quello che uno sa di una certa materia.
Le aziende guardano il voto di laurea: è uno dei pochi dati oggettivi presenti sul curriculum, ed è uno dei pochi dati rilevanti presenti nel curriculum di un neolaureato.

blindwrite
15-05-2010, 12:55
C'è qualcosa di strano in questo peso enorme che senti nel preparare gli esami. Non è un bel modo di vivere l'università.
Hai paura del giudizio? Di metterti in discussione? Scarsa tolleranza allo stress?
I voti, in media, esprimono proprio quello che conosci di una materia. Può esserci la volta in cui prendi più di quello che meriti e la volta in cui prendi meno di quello che meriti. Però, dall'esperienza mia e anche secondo il parere di amici/colleghi/compagni di corso, emerge che nel complesso i voti esprimono effettivamente quello che uno sa di una certa materia.
Le aziende guardano il voto di laurea: è uno dei pochi dati oggettivi presenti sul curriculum, ed è uno dei pochi dati rilevanti presenti nel curriculum di un neolaureato.

Non c'è nulla di bello nell'essere giudicati, non c'è nulla di bello nel terminare un corso di 5 anni in 7, come non c'è nulla di bello nel finire un liceo in 7 anni.

Io mi sono sempre messo in discussione all'uni. Nel corso che ho scelto siamo 2 e siamo stati scelti dopo un anno di controllo della media e di crediti.

So cos'è la pressione di fare tutto in tempo pena la perdita di una grossa opportunità.

p.s. il voto è uno dei pochi dati oggettivi insieme all'età

DarKilleR
15-05-2010, 13:12
Premetto che io sto facendo la specialistica in Ingegneria Strutturale a Pisa...e che Pisa per quanto riguarda ingegneria è un ateneo molto difficile anche per come è stato organizzato, con esami generalmente annuali molto grossi e sessioni di appello distribuite solo ogni 6 mesi...

Io ho sempre puntato a finire con il miglior rapporto qualità/velocità...ho fatto la triennale in Ing. Civile in 3 anni e mezzo abbondantemente sotto la media e tra i primi 5/6 ragazzi che si sono laureati del mio anno...

Alla specialistica che ho preso purtroppo perchè ci sono prof. di fama internazionale, tosti, tutti esamoni annuali con progetti, tecnica 1, tecnica 2, ponti, costruzioni in zona sismica etc etc...e la fiscalità sugli appelli praticamente maniacale, nessuno è mai riuscito a finirla in prima di 3 anni...
se uno va a vedere la media di tempo i ragazzi ci mettono mediamente quasi 5 anni per i 2 di specialistica...

Quindi lascia un po' il tempo che trova perchè il discorso tempo voto, cambia da ateneo ad ateneo e da corso a corso...basta considerare che siamo solo in 2 dell'86 a seguire il secondo anno della specialistica, e dopo di noi il + giovane è dell'84...abbiamo superato il gruppo di quelli dell'85...

Satviolence
15-05-2010, 13:18
Non c'è nulla di bello nell'essere giudicati, non c'è nulla di bello nel terminare un corso di 5 anni in 7, come non c'è nulla di bello nel finire un liceo in 7 anni.
Dov'è il problema di essere giudicati? Mah...
Quando ho fatto io l'università ("vecchissimo" ordinamento, c'era solo la laurea quinquennale), da statistiche interne all'università, gli anni necessari in media per laurearsi in ingegneria meccanica erano 7. In cinque anni accademici (quindi fino a marzo/aprile del sesto anno) si laureava meno del 10% degli iscritti.
Per contro, finire il liceo in 7 anni è invece abbastanza grave...

Io mi sono sempre messo in discussione all'uni. Nel corso che ho scelto siamo 2 e siamo stati scelti dopo un anno di controllo della media e di crediti.

Bene, bravissimo, BEN FATTO!
Altro?

blindwrite
15-05-2010, 13:29
Dov'è il problema di essere giudicati? Mah...
Quando ho fatto io l'università ("vecchissimo" ordinamento, c'era solo la laurea quinquennale), da statistiche interne all'università, gli anni necessari in media per laurearsi in ingegneria meccanica erano 7. In cinque anni accademici (quindi fino a marzo/aprile del sesto anno) si laureava meno del 10% degli iscritti.
Per contro, finire il liceo in 7 anni è invece abbastanza grave...



Bene, bravissimo, BEN FATTO!
Altro?

Le statistiche prendo in considerazione anche quelli che scaldano i banchi. Quelli che finiscono i tempo sono il punto di riferimento, non la marea di studenti che le nostre facoltà non selezionano, ma che lasciano a pascolare per racimolare un po' di tasse.

Poi si parlava di altro, di chi deliberatamente decide di rimanere in uni più tempo per non si sa quale motivo.

Se puoi passare gli esami fallo, stare lì ad ingombrare alule non fa bene nè a te nè agli altri.

Se poi ti impegni e ce ne metti 7, va bene, non cade il mondo, ma farlo apposta a me pare stupido.


p.s. la mia esperienza che ho riportato era solo per ribattere le accuse infondate di avere fobia degli esami e non sopportare lo stress. (cosa assolutamente non vera dato che spontaneamente ho deciso di incrementare il mio carico e di essere giudicato non solo sul singolo esame ma sulla media globale di tutti)

Samos87
15-05-2010, 13:51
Che ti devo dire a me pare stupido dare esami su materie interessanti di cui ci si ricorda il minimo necessario (o poco di più) per superare l'esame. :)

amanciag
15-05-2010, 13:59
Per esperienza quando si fa un colloquio tecnico per NEOLAUREATI mi sono state sempre fatte domande su argomenti universitari.. Design pattern, UML, su cosa fosse l'indipendenza funzionale e domande teoriche su JAVA. ..se uno queste cose non le ha studiate bene.. non penso possa fare una gran bella figura.. quindi si sbrigarsi..ma di dare gli esami tanto per darli non penso abbia molto senso..

blindwrite
15-05-2010, 14:02
L'uni dura 5 anni, il resto della vita è enorme, il tempo per riprendere le cose c'è, chi lo nega lo fa solo perchè gli sta bene l'idea di rimanere dove sta.

Non c'è bisogno del voto o del giudizio per studiare qualcosa, rimanere per farsi giudicare meglio non lo vedo come uno scopo interessante.

Certo rifiutare un 18 in un materia che piace, è una sacrosanta cosa, ma quando si è preparati per l'esame per ottenere un buon voto, si dovrebbe cercare di darlo. Poi se quando tutte le scadenze sono finite c'è tempo e voglia di approfondire, nulla di meglio.

Ma restare a pagare tasse, occupare posti che andrebbero ad altri, immettersi nel vero mondo del lavoro o della ricerca in ritardo di proposito è una cosa che non riesco a comprendere.

Sarò fatto male io, ma è la prima volta che sento qualcuno dire il contrario pensandolo veramente.

Satviolence
15-05-2010, 14:24
L'uni dura 5 anni, il resto della vita è enorme, il tempo per riprendere le cose c'è, chi lo nega lo fa solo perchè gli sta bene l'idea di rimanere dove sta.

Io l'università l'ho finita, lavoro già da un po' e non ho mai avuto tempo di riprendere quello che ho fatto all'università, anche se avrei voluto per alcuni argomenti.
Per lavoro ho dovuto approfondire altre cose, che coinvolgono anche aspetti che all'università non vengono considerati minimamente. Certo, avrei potuto rinunciare ad uno di questi corsi per rivedere cose fatte all'università, ma non credo che sarebbe stata una buona scelta.
Da quello che ho sentito da miei amici/colleghi/compagni di corso, più o meno così capita a tutti.