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View Full Version : Studio e lavoro


Ryuzaki_Eru
29-12-2009, 13:24
Probabilmente sono stati aperti molti post simili a questo, ma non avendone trovati nelle prime due pagine ne riapro uno fresco fresco.
Sto studiando Informatica a Pisa, ma oltre a questo vorrei iniziare a fare esperienza visto che prima non ne ho mai avuto la possibilità. Il fatto è che trovare lavoro è già difficile di suo, part-time proprio è un'impresa titanica. Non vorrei arrivare però alla laurea (considerando che non sono più cosi giovane) con un CV praticamente vuoto per quanto riguarda la parte delle esperienze lavorative.
Essere autodidatti e lavorare a determinati progetti fa la sua parte, ma l'esperienza "reale", sul campo, ha il suo peso indubbiamente.

Consigli?

Ciccio17
29-12-2009, 14:11
La mia esperienza:

dopo che ho preso la triennale, volevo iniziare a lavorare part-time e nel frattempo seguire i corsi della specialistica, con l'idea di laurearmi, magari impiegandoci un anno / un anno e mezzo in piu del dovuto, ma intanto avrei lavorato e fatto curriculum

Ho mollato il lavoro dopo 2 mesi poichè non riuscivo a sostenere due cose in parallelo(sia fisicamente, sia mentalmente) e ho preferito dare la priorità allo studio.

Un amico che conosco, ha invece mollato definitivamente la specialistica e proseguito a lavorare.

markk0
29-12-2009, 15:08
...e c'è gente che le lauree le ha prese tutte quante mentre lavorava full-time.

ognuno di noi è fatto in modo diverso ed è giusto che, se ne ha la possibilità, segua i suoi ritmi.

ah, per notizia, all'estero, se arrivi alla laurea senza avere mai lavorato un solo giorno della tua vita, poi ti sputano in faccia (giustamente, IMHO) quando vai a cercare impiego.

in alcuni paesi gli studenti creano addirittura delle start-up (ovviamente assecondati da imprese e atenei), mentre frequentano i corsi.

è solo in italia (la minuscola è voluta) che esiste il mito di arrivare alla laurea non facendo una ceppa di niente...

Ryuzaki_Eru
29-12-2009, 15:50
Non penso sia la normalità arrivare alla laurea con esperienza. Se uno dedica il suo tempo a studiare quando lavora?

Ryuzaki_Eru
29-12-2009, 16:41
Come vengono considerati gli stage? Di sicuro avere esperienze al di fuori degli stage fa effetto. Ma come fare? Io vorrei anche lavorare, gratis non ci sono problemi, ma basta che qualcuno mi faccia fare esperienza sul campo. Reale.

Ryuzaki_Eru
29-12-2009, 17:04
Penso che però avere altre esperienze in aggiunta allo stage comporti alcuni vantaggi in termini lavorativi in futuro. O no?

Ryuzaki_Eru
29-12-2009, 17:19
Chiedo perchè onestamente sono ignorante in materia lavorativa e del mondo informatico reale, però le cose che ho letto e ho sentito non sono rassicuranti. Io vorrei anche lavorare gratis per fare esperienza, ma non trovo nulla.

Ciccio17
29-12-2009, 17:19
...e c'è gente che le lauree le ha prese tutte quante mentre lavorava full-time.
cut


Certamente, come ho scritto precedentemente infatti quella era la mia esperienza (e quella di un amico).

Molto dipende anche da che facoltà si sceglie di frequentare (o non frequentare, a seconda): alcune materie puoi studiarle in autonomia facilmente, altre no.

Ciccio17
29-12-2009, 17:26
Penso che però avere altre esperienze in aggiunta allo stage comporti alcuni vantaggi in termini lavorativi in futuro. O no?

Certo, però ti ripeto che è difficile portare avanti (bene) entrambe le cose.

Il mio consiglio è: finisci in fretta l'università, poi fai uno stage da qualche parte e fatti assumere dopo lo stage.

bye

Ryuzaki_Eru
29-12-2009, 17:28
Infatti cerco qualcosa part-time.

Ciccio17
29-12-2009, 17:33
in bocca al lupo :)

Ryuzaki_Eru
29-12-2009, 17:34
Nemmeno Dio mi può aiutare mi sa, come si suol dire :)

Ryuzaki_Eru
29-12-2009, 17:54
una precisazione: tutti gli esempi che ho visto sono legati al mondo ICT ma nessuno è informatico in senso stretto

In che senso?

hangar18
29-12-2009, 18:04
Valuta bene il lavoro che ti propongono. Dopo la laurea di primo livello in ingegneria ho deciso di iscrivermi alla specialistica lavorando nel tempo libero, con la condizione però che fosse un lavoro inerente al mio percorso di studi (elettronica/TLC). Inizialmente è stata dura, perché i contratti erano a progetto o a tempo determinato, poi sono stato assunto con contratto di formazione professionalizzante (con prospettiva di inserimento a TI, che si è avverata) sempre nel settore in cui mi sono specializzato.
Ho impiegato poco più di 3 anni e mezzo per concludere la specialistica (sono tanti ma credimi che il part time, se lavori come ingegnere, te lo puoi sognare) mantenendo una media del 27 (per quel che può valere)...

Ti posso dire che da un lato ne è valsa la pena, perché mi ha permesso di muovere i primi passi nel mondo del lavoro, conoscere la realtà lavorativa del mio territorio e capire quello che volevo fare del mio futuro. E poi c'è la soddisfazione di pagarsi l'affitto dell'appartamento (ero fuori sede) e contribuire a qualche piccola spesa (tasse uni)... e c'è da dire che una volta entrato nel giro non ho mai dovuto cercare lavoro, mi è sempre stato offerto (anche una volta laureato)!

Dall'altro lato, quello economico, ti assicuro che non vale (nel mio caso specifico) assolutamente la pena, perché sono a stento andato in pari alla fine dei conti! La soddisfazione però di avercela fatta, contando sulle mie forze, mi ha comunque ripagato di qualche amarezza!

L'unica cosa che rimpiango è quella di non aver avuto la possibilità di andare un anno all'estero, ad es per esempio per la tesi....

Ryuzaki_Eru
29-12-2009, 19:09
Brutta notizia..

Ryuzaki_Eru
29-12-2009, 19:11
L'ho capito..preoccupante ugualmente :D

gbhu
30-12-2009, 11:00
è solo in italia (la minuscola è voluta) che esiste il mito di arrivare alla laurea non facendo una ceppa di niente...
Veramente uno studente che frequenta l'università, dà gli esami con buoni risultati e si laurea al più entro il primo anno fuori corso (per via della tesi) non lo definirei "uno che non fa una ceppa di niente".
Al più per uno studente è consigliabile fare in modo di pesare il meno possibile sul bilancio famigliare rinunciando a qualcosa.
Se uno vuole e riesce a fare l'università e anche lavorare meglio per lui, ma più che dalle capacità intellettive dipende dalle condizioni logistiche.
Infatti moltissimi studenti sono già dei pendolari che dalla provincia si recano ogni giorno all'università, e non è quindi praticamente possibile fare anche un lavoro, a meno di non frequentare l'università.
Ovviamente è sempre possibile in casi di necessità fare qualche lavoretto giusto per racimolare qualcosa (ripetizioni, cameriere la sera, etc...).
Secondo me se uno vuole fare l'univerità è meglio che faccia solo quella e basta, cercando di ottenere il miglior risultato possibile e la laurea nel minor tempo possibile. Poi lanciarsi nel mondo del lavoro.

hangar18
30-12-2009, 13:10
Se uno vuole e riesce a fare l'università e anche lavorare meglio per lui, ma più che dalle capacità intellettive dipende dalle condizioni logistiche.

Io credo invece che dipenda molto da quanto sei disposto a rinunciare al tempo libero e da quanto si è bravi ad organizzarsi. Io da questo punto di vista mi sono fatto un po' alla volta, all'inizio praticamente lavoravo/studiavo a tempo pieno, praticamente 7/7 (part time 50%).


Infatti moltissimi studenti sono già dei pendolari che dalla provincia si recano ogni giorno all'università, e non è quindi praticamente possibile fare anche un lavoro, a meno di non frequentare l'università.


Io non avevo obbligo di frequenza, quindi sono praticamente andato a lezione quel tanto da capire se valeva o meno la pena di frequentare il corso o arrangiarsi con appunti di colleghi e dispense. In questi casi infatti conviene gestire il tempo al meglio, perché se si passa 4/5 ore al lavoro e altre 4 a lezione non c'è sufficiente tempo per stare al passo con i programmi!


Secondo me se uno vuole fare l'univerità è meglio che faccia solo quella e basta, cercando di ottenere il miglior risultato possibile e la laurea nel minor tempo possibile. Poi lanciarsi nel mondo del lavoro.

Su questo concordo è sicuramente più conveniente, dal punto di vista economico. Non so come siano messi all'estero ma in italia lo studente/lavoratore è disincentivato in partenza: non c'è riconoscimento di crediti formativi (purtroppo e per fortuna, visto come funzionano le cose qui in italia), non ti vengono incontro abbastanza con le tasse...
alla fine paga solo l'esperienza lavorativa che puoi rivendere, per il resto più volte anch'io mi sono chiesto chi me lo facesse fare... :muro:

Ryuzaki_Eru
13-01-2010, 19:25
Io credo invece che dipenda molto da quanto sei disposto a rinunciare al tempo libero e da quanto si è bravi ad organizzarsi. Io da questo punto di vista mi sono fatto un po' alla volta, all'inizio praticamente lavoravo/studiavo a tempo pieno, praticamente 7/7 (part time 50%).
Io non avevo obbligo di frequenza, quindi sono praticamente andato a lezione quel tanto da capire se valeva o meno la pena di frequentare il corso o arrangiarsi con appunti di colleghi e dispense. In questi casi infatti conviene gestire il tempo al meglio, perché se si passa 4/5 ore al lavoro e altre 4 a lezione non c'è sufficiente tempo per stare al passo con i programmi!

Non è questione di rinunciare solo al tempo libero. Un giorno è formato da 24 ore. Ne spendi 8 a lavorare. Devi dormire, mangiare, probabilmente viaggiare. Lezioni non ne puoi seguire e dipende che materie sono la cosa complica parecchio il tutto. Se invece è un lavoro part-time il pomeriggio la cosa cambia. Io sarei davvero disposto ad andare gratis il pomeriggio per fare esperienza.

carter100
13-01-2010, 21:18
Mah, part time con tutta la specialistica da fare. Per me è del tutto impossibile, ci impiegheresti almeno 5 anni per terminare gli studi (ammesso che trovi un part time). Te lo dico da lavoratore/studente con ultimi esami specialistica.
Più utile per me sarebbe mettersi direttamente a lavorare e bye bye uni, tanto non serve a nulla in pratica. Sempre sottopagato devi essere, soprattutto se sei in ambito informatico.

Ryuzaki_Eru
13-01-2010, 21:54
Come fai a dividere lavoro e studio?

Maurè
14-01-2010, 00:24
io faccio un lavoro (non inerente all'informatica) part-time da 2 anni e mezzo e frequento l'università di informatica nella mia città.
Al mattino se c'è lezione vado , altrimenti studio a casa.
Il pomeriggio fino a sera tardi lavoro.
Il fatto è che gli anni che ci metti per laurearti aumentano abbastanza, poi dipende da persona a persona. Ma nel frattempo lavorando puoi pagarti l'università da solo.
Poi c'è da dire che non riusciresti a seguire le lezioni di tutte le materie, quindi certe materie te le devi studiare da solo. Cosa molto difficile.

La cosa che mi ha dato molto fastidio è che ho dovuto lasciare sia basket che calcio per ovvi motivi. Per me questo è stato un grande sacrificio perchè ci tenevo parecchio. Adesso vado un'oretta e mezza in palestra prima di andare a lavoro, giusto per tenermi in forma.

Valuta tu, se vuoi fare questo tipo di vita.

Se riesci a trovare un lavoretto ti consiglio di prenderlo in considerazione, poi come ti ripeto valuta tu.

Pot
14-01-2010, 08:52
io ho fatto l'ultimo della triennale e la specilistica lavorando in proprio diciamo che anche prima andavo rpaticamente pochissimo alle lezioni quindi non ho avuto nessun problema.Certo e' che avevo degli amici che condividevano appunti fatti da dio :)

Ryuzaki_Eru
14-01-2010, 13:05
Io quando parlo di lavoro ovviamente parlo di lavoro inerente al mio campo di studi, in modo da poter fare esperienze e mettere qualcosa sul cv.

Exia
14-01-2010, 13:27
Vedo che quasi tutti quelli che lavorano e studiano si fan passare gli appunti non frequentando i corsi.

Ma se non ci fosse gente che si fa il sedere andando tutti i giorni all'uni, predendo appunti sarebbe lo stesso possibile passare gli esami così facilmente?

Maurè
14-01-2010, 14:55
Io quando parlo di lavoro ovviamente parlo di lavoro inerente al mio campo di studi, in modo da poter fare esperienze e mettere qualcosa sul cv.

ok, ma lo stile di vita sarebbe simile

Vedo che quasi tutti quelli che lavorano e studiano si fan passare gli appunti non frequentando i corsi.

Ma se non ci fosse gente che si fa il sedere andando tutti i giorni all'uni, predendo appunti sarebbe lo stesso possibile passare gli esami così facilmente?

e invece se non ci fosse gente che si fa il sedere tutti i giorni a lavoro, cosa succederebbe?

eureka63
14-01-2010, 15:03
...

Consigli?Ogni anno perso nel lavoricchiare per quattro soldi son decine di migliaia di euro persi per un lavoro vero. Ergo, se non ti è strettamente necessario per vivere, buttati tutto sullo studio ed esci da scuola il prima possibile con i voti più alti possibili. Usa il massimo entusiasmo in quello che fai e vedrai che un lavoro poi lo trovi. Il tutto, ovviamente, IMHO. In ogni caso ... buona fortuna, qualunque sia la tua scelta. :cool:

vinceSp
14-01-2010, 15:48
già che ci sono riporto anche io il mio dubbio.
Lavoro ormai da 5 anni in uno studio di progettazione nautica e fortunatamente sono a TI e prendo anche un buon stipendio. Avevo intenzione di iscrivermi ad ing nautica, ma il non frequentare i corsi mi spaventa un po! già alle superiori non studiavo praticamente niente visto che mi bastava seguire le lezioni...
anche se alla fine visto che ho solo 24 anni anche se ci mettessi 5-6 anni a laurearmi mi andrebbe bene!
insomma, non vorrei iscrivermi per poi non concludere niente...

eureka63
14-01-2010, 16:27
già che ci sono riporto anche io il mio dubbio.
Lavoro ormai da 5 anni in uno studio di progettazione nautica e fortunatamente sono a TI e prendo anche un buon stipendio. Avevo intenzione di iscrivermi ad ing nautica, ma il non frequentare i corsi mi spaventa un po! già alle superiori non studiavo praticamente niente visto che mi bastava seguire le lezioni...
anche se alla fine visto che ho solo 24 anni anche se ci mettessi 5-6 anni a laurearmi mi andrebbe bene!
insomma, non vorrei iscrivermi per poi non concludere niente...Questi sono i corsi a distanza del Politecnico di Torino (http://corsiadistanza.polito.it/) Tempo fa venivano anche trasmessi dalla RAI in notturna (non so le lo fa ancora). Ovviamente non c'è Ingegneria Nautica ma se cerchi qualcosa puoi forse trovare (cerca la parola Nettuno). Puoi fare la prova a seguire qualche corso senza iscriverti: se ci capisci senza impazzire dietro i libri (tieni presente che la mente dopo 8 ore di lavoro non è tanto sgombra come al mattino presto) allora puoi tentare. Quello che più conta è come sempre "la passione". Comunque, 5-6 anni li impiega già chi frequenta (parlo di laurea quinquennale).

Ryuzaki_Eru
14-01-2010, 16:39
Ogni anno perso nel lavoricchiare per quattro soldi son decine di migliaia di euro persi per un lavoro vero. Ergo, se non ti è strettamente necessario per vivere, buttati tutto sullo studio ed esci da scuola il prima possibile con i voti più alti possibili. Usa il massimo entusiasmo in quello che fai e vedrai che un lavoro poi lo trovi. Il tutto, ovviamente, IMHO. In ogni caso ... buona fortuna, qualunque sia la tua scelta. :cool:

Grazie mille. Non vorrei solo arrivare alla laurea con un CV con esclusivamente esperienze da autodidatta e "amatoriali" quando alla mia età ci sono ragazzi che già lavorano nelle aziende, hanno un bello stipendio e mentre sono quasi vicini alla laurea pure.

carter100
14-01-2010, 20:13
Come fai a dividere lavoro e studio?

Chi, io?
Torno a casa la sera, dopo 8 ore davanti al pc, mi apro il libro e mi faccio 2 ore. Poi, quando sto per collassare, me ne vado a nanna.
Non lo faccio tutte le sere, diciamo 3 su 5.
Poi il weekend si studia.
Alla fine, son stanchissimo, e spesso non studio perchè in realtà so che non mi serve a nulla prendermi anche la specialistica. Se non fosse che manca poco, avrei già lasciato perdere. Comunque, con questo tempo che posso dedicare, sto allungando i tempi di poco alla fine, però appunto eran pochi esami e li avevo già seguiti

Ryuzaki_Eru
15-01-2010, 01:23
Per quanto riguarda lo studio avrei una curiosità: sapendo numero di esami e crediti totali, si potrebbe risalire più o meno al voto da dover prendere ad ogni singolo esame per raggiungere il voto finale di laurea? Lo chiedo perchè ho avuto il mio primo esame l'altro ieri, ma avendo avuto un pò di problemi di salute ho saltato parecchie lezioni. Di sicuro non è andato come avrei voluto e sono sicuro di poter fare molto meglio. Visto che ancora non ho i risultati e non ho deciso se fare l'orale, sto valutando se rifiutare il voto o meno. Solo che questo comporta ovviamente il famoso effetto "domino" e prima di rischiare, visto che punto al voto massimo per la laurea, volevo sapere se potevo permettermi voti bassini e se si quanti. Il voto viene calcolato in questo modo:

1) Tutte le attività formative con voto presenti nel piano di studio approvato,
contribuiscono a formare una media pesata che viene trasformata in 110 arrotondata
all’intero più vicino. Le attività senza voto e quelle non presenti nel piano di studi NON
contribuiscono a tale media. Nel calcolo della media gli esami con lode vengono valutati
32/30.
2) Il tirocinio o la prova finale NON contribuiscono alla media ma vengono valutati, a
maggioranza, dalla Commissione di laurea per formare un incremento che può andare
da 4 a 7 punti. Per produrre la valutazione la Commissione tiene conto sia della attività
svolta come prova finale, sia della qualità dell’elaborato scritto, sia della presentazione
orale, sia del curriculum globale del candidato.
3) Se la somma della media arrotondata e dell’incremento:
• è minore o uguale a 110, quello è il voto di laurea;
• è uguale a 111 oppure il candidato NON ha riportato il massimo (7 punti) nella
valutazione finale, il voto di laurea è 110;
• è maggiore o uguale a 112 e il candidato HA riportato il massimo (7 punti) nella
valutazione finale, il voto di laurea è 110 e lode.

:dissident:
15-01-2010, 01:41
:mbe:

Non fai matematica, deduco :asd:

E' spiegato chiaramente nelle regole di calcolo che hai postato, non capisco cosa tu voglia sapere di piu' :confused:

Ryuzaki_Eru
15-01-2010, 09:15
Ok, si è capito che non avete capito cosa chiedevo. Non importa, vedrò lungo la strada.

tower2
15-01-2010, 09:24
Ok, si è capito che non avete capito cosa chiedevo. Non importa, vedrò lungo la strada.

mi sembra che si capisca molto bene, ti preoccupi di un esame (per di più il primo) non andato molto bene.
un esame non fa la media lo fanno gli esami.
se hai l'orale fallo, al massimo rifiuta dopo.

Ryuzaki_Eru
15-01-2010, 12:11
Il fatto è, che visto che sono partito adesso a dare esami e oltretutto ne ho solo due (questo e un altro) credo di potercela fare a fare di meglio. Anche perchè causa operazione sono restato indietro, il problema principale è stato quello.
Hai ragione, aspetto l'orale, ma comunque partire con un voto bassino con una materia come questa che io reputo facile (nel compito "studiando" una settimana prima ho fatto 4 su 6 giusti) non è una buona cosa. Anche perchè leggendo il regolamento di facoltà un esame la media lo fa eccome perchè poi si ripercuote sugli altri. Almeno credo, non ho ancora tutta questa esperienza accademica in fondo.

Fredx84
15-01-2010, 17:04
Un esame da solo non è determinante per la media, ma ovviamente contribuisce. Se poi la media è pesata sui crediti, come dici, allora dipende anche dal numero di crediti attribuiti a quell'esame. Tanto più alti sono i crediti, tanto più l'esame inciderà sulla media finale!

Ryuzaki_Eru
15-01-2010, 18:26
Esame da 6, voto allo scritto 22. So di poter fare di meglio. Sono proprio incazzato per sto voto, potrei puntare minimo ad un 28 scritto. Non so se all'orale il voto che mi darà lo devo rifiutare o no.

manu89
16-01-2010, 01:24
Eccomi
Lavorare (full time) e studiare è... IMPOSSIBILE!
Credici io ci sto provando ma a metà del secondo anno mi trovo con 3 esami su 7 dati el primo anno e probabilmento non riuscirò a darne nessuno del primo semestre del secondo anno.
FAccio Chimica alla Statale di Milano e lavoro come analista di laboratorio in una delle multinazionali chimiche più grandi al mondo.
Ho iniziato a lavorare in questa ditta dopo 4 giorni dal diploma in quanto mi fecero un offerta che nessun neodiplomato avrebbe potuto rifiutare.
Questo sia in termini economici (supero abbondantemente i 1600 euro/mese più i bonus) sia lavorativi (porto avanti un progetto molto importante che suscita mooolto interesse)...
Comunque ti porta via tutto il tempo libero (vesto la mia ragazza molto poco visto che anche lei studia) e secondo me non ne vale la pena.
E in secondo luogo secondo me lavorare ti taglia fuori da tutte quelle esperienze che sono l'extra dell' università...gli aperitivi dopo le lezioni, le serate in disco in settimana, tutte quelle cose alle quali mi scoccia rifiutare per lavoro..
Sto infatti valutando di abbandonare l' università in vista di un eventuale cambiamento di lavoro verso un altra azienda e/o di un cambio di posizione nella mia azienda..


L'unica cosa positiva è stata conoscere la mia ragazza! (ebbene si anche a chimica ci sono delle tope mica male!!!)

Ryuzaki_Eru
16-01-2010, 09:41
Guarda, non sputare nel piatto dove mangi ;)
Avessi avuto un'offerta cosi io nemmeno ci penserei all'uni. L'esperienza che acquisisci sul campo è una cosa che non ti dà nessuno.

manu89
16-01-2010, 11:27
Guarda, non sputare nel piatto dove mangi ;)
Avessi avuto un'offerta cosi io nemmeno ci penserei all'uni. L'esperienza che acquisisci sul campo è una cosa che non ti dà nessuno.
nono non sputo dove mangio :)
in realtà il cambio di posizione è più una evoluzione che un cambiamento in quanto passerei da analista di laboratorio con una parte di ricerca strumentale a fare solo ricerca strumentale.
L'altra offerta che mi è stata fatta è dall'azienda che mi ha fornito lo strumento con cui lavoro..per cui rimarrei nello stesso ambito.

Ryuzaki_Eru
16-01-2010, 14:24
Vedi tu cosa ti conviene allora :)

Io ho una curiosità: so di 30 allo scritto che dopo l'orale sono diventati 22 o meno. Ma di 22 che dopo l'orale diventano 30 ne siete a conoscenza? O sono solo una leggenda :D?

Manuasc
16-01-2010, 20:58
Vedi tu cosa ti conviene allora :)

Io ho una curiosità: so di 30 allo scritto che dopo l'orale sono diventati 22 o meno. Ma di 22 che dopo l'orale diventano 30 ne siete a conoscenza? O sono solo una leggenda :D?

Ciao, io sono al primo anno di ingegneria elettrica alla Federico II.
Al mio primo esame della mia vita ho preso 23 allo scritto, andai all'orale e presi 30. Esame di Fisica Generale 1, valente 6 crediti.

Ryuzaki_Eru
16-01-2010, 21:05
Situazione similissima: 22 scritto, esame da 6 crediti. Orale martedi.
Hai fatto un orale perfetto immagino.

Manuasc
16-01-2010, 21:09
Situazione similissima: 22 scritto, esame da 6 crediti. Orale martedi.
Hai fatto un orale perfetto immagino.

Devo dire che il mio professore è un tipo ragionevole che non ti mangia se sbagli una congiunzione mentre parli :D
L'esame si, fu davvero brillante ma devi considerare che quella parte della Fisica è la cosa che esiste al mondo che mi ha sempre più appasionato.

Ryuzaki_Eru
16-01-2010, 21:44
Devo dire che il mio professore è un tipo ragionevole che non ti mangia se sbagli una congiunzione mentre parli :D
L'esame si, fu davvero brillante ma devi considerare che quella parte della Fisica è la cosa che esiste al mondo che mi ha sempre più appasionato.

Allora bisogna tenere in considerazione tante cose: se la materia piace (a te da quel che vedo molto), come è il prof, come è l'esame. In base a cosa lo definisci brillante? Mi viene da chiedermi come mai hai preso 23 allo scritto :)

Manuasc
16-01-2010, 22:37
Allora bisogna tenere in considerazione tante cose: se la materia piace (a te da quel che vedo molto), come è il prof, come è l'esame. In base a cosa lo definisci brillante? Mi viene da chiedermi come mai hai preso 23 allo scritto :)

Lo definisco brillante perchè all'orale, durato 45 min, il prof chiese 5 argomenti diversi e vedendo me che rispondevo in modo corretto e preciso ed anche se cercava di approfondire la questione, volendo vedere "fin dove" sapevo, io comunque rispondevo a tutto. Praticamente dissi tutto, senza un minimo intoppo.
Presi 23 allo scritto perchè su 5 esercizi ne svolsi 4: 3 corretti, 1 con un solo errore non grave.

Ryuzaki_Eru
16-01-2010, 22:58
Cavolo ti ha messo proprio sotto. La mia allora credo sarà una situazione diversa.
Per un errore soltanto ti ha messo 23? Io 22 con due esercizi su 6 sbagliati. Anzi, uno e mezzo.