View Full Version : Modalità di funzionamento di una caldaia a gas
Ciao ragazzi,
sto cercando di ottimizzare il consumo della mia caldaia a gas (vaillant 28Kw nominali, 2.5 mc/h effettivi, controllo elettronico) in particolare se conviene utilizzarla in modo continuato o spot.
Mi spiego: supponiamo di volere in casa 19.5° soprattutto nelle ore 18-8. Quando il riscaldamento è spento, con finestre aperte per far prendere aria, la temperatura può scendere fino a 17.5°.
Arrivo a casa alle 18 di sera e per avere la temperatura ottimale devo far lavorare la caldaia 2h continuative, quindi la faccio accendere alle 17 e spegnere alle 19 (e poi la temperatura comincerà a calare di nuovo).
Dopo la nottata arrivo a 18° e quindi la farò accendere alle 6.30 fino alle 8 per avere un dolce risveglio.
Dunque in questa modalità (che chiamo "spot") ho utilizzato la caldaia 3 ore e mezzo, col rischio che la sera tardi (verso le 23) o in notte fonda senta un pò fresco.
Allora ho pensato cosa succederebbe se lascio il termostato in modalità "continuativa" in modo che appena la temperatura scenda sotto 19.5° ci sia la riaccensione (che porta su la temperatura a 19.7°) per circa 5 min. e resiste mezz'ora.
In questo modo non si rischia di sentire fresco.
Adesso mi chiedo: ma quale modalità converrà dal punto di vista del portafogli? qualcuno ha mai fatto queste prove?
scusate per la lunghezza nello spiegare la cosa...
afterburner
04-11-2009, 22:24
Il problema che ti poni avrebbe senso se ci fosse qualcuno in casa durante il giorno e tu volessi tenere una temperatura costante dalle 8 alle 18. E, in questo caso, la risposta non la so :fagiano:
Ma dato che sei via tutto il giorno, a mio vedere, l'unico modo intelligente e' quello che tu chiami "spot" perche' e' universalmente riconosciuto che il riscaldamento in funzione di notte fa dormire male ed e' pure uno spreco dato che hai le coperte che ti tengono al caldo.
Quindi ti conviene farlo funzionare per un'oretta nel tardo pomeriggio cosi' ti scalda la casa quando rientri la sera. Poi un'ora o due verso le 23 prima di andare a letto e un'altra ora o due al mattino cosi' ti scalda casa e bagno prima di uscire dalle coperte.
alphacygni
04-11-2009, 22:52
e non puoi farla funzionare "semi-spot", nel senso che quando non ci sei comunque e' spenta, ma la notte magari la puoi lasciare a un livello piu' basso etc., con termostato settato opportunamente?
Tasslehoff
05-11-2009, 00:38
Devo dire che anche a me pare assurdo tenere più di 19° la notte, oltre ad essere uno spreco totale, anche la temperatura che imposti mi sembra un tantino esagerata.
In casa mia teniamo 18° e ci stiamo benissimo in 4, di solito in casa non ci si sta cmq in mutande :asd:
A mio modo di vedere anche l'accensione al mattino è sprecata, io in genere mi sveglio mezz'ora prima di schizzare fuori di casa, ma anche i miei familiari che tra la sveglia e l'uscita lasciano passare anche un paio d'ore non muoiono di certo dal freddo, anzi spalancano ben bene ogni finestra (e da me lasciare le finestre aperte per 10' ora significa ritrovarsi a 9-10° non certo 17° :O).
Comunque sia il consiglio spassionato del nostro termotecnico è quello di non far aumentare troppo la differenza tra la temperatura minima e quella ottimale che vuoi avere.
Se ad es vuoi 19° dovresti settare il termostato in modo che la temperatura minima mantenuta in casa non sia troppo differente.
Una minima di 18° imho sarebbe esageratamente alta (e porterebbe ad un bilancio negativo), secondo me 16° ci starebbe bene.
Fai conto che noi teniamo 18° nella fascia 14-23 (tranne la domenica in cui facciamo 11-23) e poi 15° durante il resto della giornata.
grazie a tutti per le risposte.
Avevo dimenticato una premessa doverosa: sempre che i miei termostati segnino bene :) infatti è opinione comune a tutti i miei ospiti che quando il termostato segna 19° fa freschetto, quindi mi viene il dubbio che potrebbe anche essere un 18.. comunque questa verifica me la devo fare io ed è necessaria.
Il tema della discussione è più che altro capire la modalità di funzionamento: volevo riproporre un pò lo schema on-off , inverter che si prensenta con i condizionatori.
Vi sento però concordi sul fatto che nelle ore centrali conviene tenere tutto spento e su questo non ci piove perchè tra finestre e porte che si aprono, serrande che non impediscono ai vetri di disperdere, è tutta energia sprecata.
Sul funzionamento di notte, accetto il consiglio di Tas di rivedere le abitudini: proverò a mezzo grado (se non uno) in meno, coprendomi meglio.
Riformulando il quesito: una certa temperatura conviene mantenerla con la caldaia sempre pronta a dare brevi scaldate o conviene averla con una scaldata intensa dopo un abbassamento?
ciao
Prova a dare un'occhiata su questo sito! :) http://www.portalsole.it/sezione.php?d=42
Prova a dare un'occhiata su questo sito! :) http://www.portalsole.it/sezione.php?d=42
grazie per la segnalazione ed articolo molto interessante!
allora c'è qualcuno che sperimenta anche la versione "continua" con risultati positivi!
Un pò di prove le farò anch'io, ovviamente verificando che i termostati segnino i gradi corretti ed impostando la temperatura ottimale a 19.3° (ho verificato che è un buon compromesso tra ambiente e vestiti da mettersi).
Ho una forte convinzione che tenendo la caldaia al minimo per tutto l'arco 18-8 si possa risparmiare gas rispetto alla modalità spot, godendo anche di comfort superiore perchè gli sbalzi di temperatura saranno inferiori.
Tra i dati che voglio monitorare inserisco anche la temperatura esterna perchè certamente è fattore condizionante.
la regolazione della temperatura dell'acqua voglio controllarla: non ho mai agito su di essa.
ciao
preferisco tenere il crono-termostato costantemente a 19,4° per tutte le 24 ore
ho abbassato la temperatura dell'acqua per il riscaldamento
apro le finestre per pochi minuti e possibilmente nelle ore più calde del pomeriggio
p.s.
vivo da solo in un piccolo appartamento (disbrigo, bagno, camera, cucina) di circa 40 mq
sommando tutte le bollette del 2008 (dal 24-11-2007 al 24-11-2008), per riscaldamento + acqua calda + gas per cucinare, ho speso 340 Euro
hai mai fatto prove nell'altra modalità, magari monitorando la situazione (gradi e consumi) per una settimana?
forse tenere la temperatura per l'arco intero delle 24H è eccessivo.. sarebbe meglio far prendere aria almeno 1h al giorno a tutte le stanze, come dici tu nell'ora di pranzo.
Qualora non fosse possibile perchè magari si lavora, forse è bene lasciare socchiusa la finestra per far circolare un pò d'aria (anche se così facendo i gradi si abbasseranno parecchio).
Riapro il topic:
- è vero che per termosifoni di una volta (ghisa, quelli buoni ;) ) le caldaie a condensazione non sono l'ideale perchè lavorano sui 50°, mentre i suddetti termosifoni viaggiano bene sugli 80?
- dovendo cambiare la caldaia, mi confermate che la Junkers-Bosch è la migliore?
ciao
la caldaia a condensazione è utile solo se si hil riscaldamento affogato nella struttura.
Personalmente in camera d'inverno tengo 5° in salotto 20°.
quindi la condensazione si usa con i fan coil o altri apparati ad aria.
E tra le altre tecnologie convenzionali ce ne sono alcune che convengono di più? oppure qualche caratteristica tecnica che la caldaia dovrebbe avere?
sparagnino
01-12-2009, 08:35
la caldaia a condensazione è utile solo se si hil riscaldamento affogato nella struttura.
Errato. Una caldaia a condensazione lavora in modo ottimale con mandata prossima a ritorno. Fra i 30 e 45 gradi circa, non mi ricordo i valori precisi.
Per poter utilizzare queste temperature ed avere in casa una temperatura confortevole bisogna avere corpi scaldanti di generose dimensioni. Che sia un riscaldamento a pavimento oppure un termosifone grande come una parete va bene lo stesso.
Con i fancoil non si usa generalmente la condenzasione.
Faccio presente che una caldaia a condensazione lavora benissimo in sostituzione di una normale. Semplicemente non hai condensazione.
A parer mio per il tuo uso sarebbe conveniente accenderla prima che tu arrivi a casa, lasciare il termostato a temperatura di comfort fino le 23 o 24 e poi spegnerla per riaccenderla in tempo per quando ti alzi.
ottima precisazione.
devo capire se vale la pena spendere un pò di più e quanto tempo ci vuole per rientrarci visto il risparmio.
Ma in generale che svantaggi ha la condensazione, rispetto alla normale? (costo a parte)
ottima precisazione.
devo capire se vale la pena spendere un pò di più e quanto tempo ci vuole per rientrarci visto il risparmio.
Ma in generale che svantaggi ha la condensazione, rispetto alla normale? (costo a parte)
Con la condensazione hai i contributi, mi pare. Per cui molti la montano facendola lavorare come una normale.
mattia.pascal
01-12-2009, 14:25
Prova a dare un'occhiata su questo sito! :) http://www.portalsole.it/sezione.php?d=42
Ma se non sappiamo le temperature medie registrate all'esterno lo ''studio" lascia il tempo che trova.
sicuramente la T esterna è importante. ottima osservazione.
Ulteriore nota:
la mia caldaia (ma credo che tutte abbiano queste regolazioni) consente non solo di regolare la T dell'acqua, ma anche il tempo che intercorre tra lo spegnimento del bruciatore (perchè arrivato alla T impostata) e lo stop della pompa.
I quesiti sono:
1- conviene avere un'acqua di mandata alta (70-80°) e dunque avere l'ambiente che si riscalda prima, oppure bassa (50°) e metterci più tempo a scaldare? Ovviamente alzare la T dell'acqua significa bruciare più gas in un certo momento, ma magari sul totale si consuma meno perchè casa si scalda prima. Mi chiedo se l'acqua è più "efficiente" ad alta T o no.
2- La pompa è meglio che si spenga dopo circa 1 min. dal bruciatore o conviene che continui per far circolare il liquido? nel secondo caso ho visto che la T scende prima perchè il fluido circola e quindi la sonda della caldaia vede una T che scende costantemente.
ciao
meglio una t bassa e una pompa che faccia circolare l'acqua fino a che la temperatura non è leggermente più alta della t interna (e.g. acqua a 50 gradi e pompa che si ferma a Tint+10°C)
ho provato con una T bassa però casa ci mette molto a scaldarsi.
Oltre a questo svantaggio mi chiedevo cosa conviene per i consumi.
Una T di 70° che controindicazioni ha? forse rovina l'impianto o disperde relativamente più energia?
Esploditore_di_piu_pance
02-12-2009, 18:21
Il termostato lo tengo in Manuale e intorno ai 21 gradi xche' soffro
moltissimo il freddo :( Quando non sono in casa la caldaia viene
da me portata in posizione antigelo cioe' 6.5 gradi.La manopola della
temperatura acqua calda di mandata all'impianto,quella che trovi sulla
caldaia la tengo a meta' e non a manetta se no' la caldaia
sarebbe sempre in funzione :D Credo che gia' una mezz'oretta basti
per areare i locali,mentre la frescura che senti puo' darsi sia dovuto
al fatto che il termostato sia nella zona piu' calda della casa,oppure,
il problema puo' essere dato dal fatto che siano presenti tubi dell'acqua
nei muri perimetrali della casa.Se hai dei locali che confinano con il bagno
tuo o dei tuoi vicini avrai sempre questo problema...somatizza :cry:
Scusate gli orrori ortografici :(
ho provato con una T bassa però casa ci mette molto a scaldarsi.
Oltre a questo svantaggio mi chiedevo cosa conviene per i consumi.
Una T di 70° che controindicazioni ha? forse rovina l'impianto o disperde relativamente più energia?
Molti settano l'impianto a 80 gradi.
teoricamente una T più alta offre un rendimento maggiore (l'ho letto in un forum dedicato al riscaldamento)
dalle varie risposte deduco che bisogna fare prove empiriche col proprio impianto.
Comunque ho il presentimento che per caldaie tradizionali allacciate a caloriferi in ghisa sia meglio stare sui 65-70.
Per quelle a condensazione con caloriferi alluminio è meglio 50-55 in modo da agevolare la condensazione e quindi il recupero energetico.
La ghisa consente di rilasciare in maniera più dilazionata nel tempo l'energia accumulata, quindi conviene dargli una bella scaldata.
L'alluminio si infuoca subito e perde subito, quindi da la sensazione di caldo finchè la caldaia è in funzione, ma poi durante la notte non aiuta.
Detto ciò, potrebbe essere utile lasciare il termostato a funzionamento continuo su una certa temperatura, magari riducendo di qualche grado la T di mandata.
Il dubbio è che se uno vuole areare almeno 1h al giorno, si perde un botto di calore, anche se i tubi rimangono caldi e quindi l'inerzia a ripartire è bassa.
ok facci sapere.. forse ti conviene il metodo continuo e T di mandata sui 45
ciao
mattia.pascal
03-12-2009, 16:28
Ma possibile che non esista letteratura a riguardo?
io ho sostituito la caldaia vecchia con una a condensazione (con accumulo da 45litri) e i radiatori vecchi con dei nuovi irsap in acciaio (un po' sovradimensionati ma non troppo a causa della necessità di rispettare le dimensioni delle nicchie preesistenti).
In queste ultime settimane (visto cmq il poco freddo) ho usato la modalità spot 6-8 e 17-23 settati a 20° (acqua di mandata 55°), il resto della giornata a 17° (ma non ci arrivava mai e quindi la caldaia rimaneva spenta). In questi ultimi giorni in cui il freddo è aumentato con questa modalità però non riesco ad ottenere una temperatura gradevole durante le ore di accensione, quindi ho deciso di impostare 19.8° fissi (18° in camera) e l'acqua a 40° (sperando di sfruttare la condensazione).
Vi farò sapere sopratutto per quanto riguarda il confort percepito.
Non ho ancora una sonda esterna per la regolazione automatica della temperatura dell'acqua di mandata ma verso la primaverà la faro' installare.
ti chiedo solo una cosa.
prima di cambiare caldaia hai fatto il lavaggio dell'impianto?
solitamente con le condens si effettua il lavaggio onde evitare che lo scambiatore si intasi.
al ritorno dei caloriferi ci hai messo un filtro?
ps: che marca hai messo?:D
sono del mestiere
Ciao ragazzi,
sto cercando di ottimizzare il consumo della mia caldaia a gas (vaillant 28Kw nominali, 2.5 mc/h effettivi, controllo elettronico) in particolare se conviene utilizzarla in modo continuato o spot.
Mi spiego: supponiamo di volere in casa 19.5° soprattutto nelle ore 18-8. Quando il riscaldamento è spento, con finestre aperte per far prendere aria, la temperatura può scendere fino a 17.5°.
Arrivo a casa alle 18 di sera e per avere la temperatura ottimale devo far lavorare la caldaia 2h continuative, quindi la faccio accendere alle 17 e spegnere alle 19 (e poi la temperatura comincerà a calare di nuovo).
Dopo la nottata arrivo a 18° e quindi la farò accendere alle 6.30 fino alle 8 per avere un dolce risveglio.
Dunque in questa modalità (che chiamo "spot") ho utilizzato la caldaia 3 ore e mezzo, col rischio che la sera tardi (verso le 23) o in notte fonda senta un pò fresco.
Allora ho pensato cosa succederebbe se lascio il termostato in modalità "continuativa" in modo che appena la temperatura scenda sotto 19.5° ci sia la riaccensione (che porta su la temperatura a 19.7°) per circa 5 min. e resiste mezz'ora.
In questo modo non si rischia di sentire fresco.
Adesso mi chiedo: ma quale modalità converrà dal punto di vista del portafogli? qualcuno ha mai fatto queste prove?
scusate per la lunghezza nello spiegare la cosa...
solitamente io i termostati li regolo che partono se scendono sotto i 20 gradi;)
poi metti il riscaldamento manuale che parte nelle ore in cui sei in casa.
per risparmiare ti conviene mettere una condensazione.
il costo e alto ma se fai fare il progetto per la sostituzione puoi detrarti il 55 percento delle spese che hai sostenuto. e tutto questo li recuperi in 2 anni.
per la marca te la consiglio io in pvt se vuoi;)
comunque vai sulle francesi che sono le migliori
L'impianto è stato rifatto nuovo con tubi in rame, quindi era tutto pulito.
Non penso ci sia un filtro, ma non ho supervisionato quando installavano quindi non so.
Radiatori irsap, caldaia baxi :-)
cmq l'acqua la ho dovuta mettere a 45°, con 40° non riuscivo ad arrivare mai ai 20° in casa.
come regolazione va bene, comunque il filtro e a y in ottone dubito che l'abbiano messo siccome l'impianto e nuovo, di solito si mette quando si cambia caldaia e i caloriferi restano gli stessi.
come marca la baxi non mi ispira, l'unica che da pochi problemi ora e lahttp://www.associazionebrescianacaldaisti.it/manutentori/images/logo_saunier_duval.jpg
L'impianto è stato rifatto nuovo con tubi in rame, quindi era tutto pulito.
Non penso ci sia un filtro, ma non ho supervisionato quando installavano quindi non so.
Radiatori irsap, caldaia baxi :-)
cmq l'acqua la ho dovuta mettere a 45°, con 40° non riuscivo ad arrivare mai ai 20° in casa.
per curiosità mi mandi foto delle valvole sotto la caldaia? tnx :P
per curiosità mi mandi foto delle valvole sotto la caldaia? tnx :P
quali valvole? l'installatore nella fase di montaggio puo mettere dei raccordi per chiudere l'impianto(per rendere facili le fasi di riparazione all'assistenza)
e un eventuale filtro in entrata del riscaldamento.
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