View Full Version : ingegneria elettronica DA EVITARE
salve,
Volemo mettere in guardia tutti quanti da ing. elettronica.
Racconto la mia esperienza: mi sono laureato (specialistica) a napoli in 8 anni con 108, lo scorso giugno.
Non scelsi questa facoltà per amore ma perchè mi era stata presentata come capace di dare un immediato sbocco nel mondo del lavoro.
Invece a fronte dei tanti curriculum inviati, tutt'ora nn ho avuto riscontri positivi.
Vedo invece che i meccanici hanno molte più possibilità oltre a poter firmare progetti elettrici per i quali pur essendo io più competente in materia non posso mettere mano in quanto afferiscono ad un settore dove io nn posso accedere (settore industriale).
Inoltre le poche aziende elettroniche sono in chiusura e dunque la situazione non può che peggiorare. Speravo nell'apertura delle centrali nucleari ma anche lì vedo che sono soprattutto richieste competenze di tipo meccanico (fluidodinamica, macchine) ed elettrico ( non elettronico).
Spero che al più presto si affrettino a chiudere l'inutile indirizzo d'ing elettronica.
E' triste constatare come la scelta sbagliata di un giorno vi possa poi condannare per tutta la vita, io credo di cambiare totalmente ambito, ho buttato 8 anni di studio, nn fate lo stesso errore.
85francy85
08-10-2009, 06:47
son contento....:muro: domani mi laureo in elettronica spec. :fagiano:
cereale123
08-10-2009, 07:32
salve,
Volemo mettere in guardia tutti quanti da ing. elettronica.
Racconto la mia esperienza: mi sono laureato (specialistica) a napoli in 8 anni con 108, lo scorso giugno.
Non scelsi questa facoltà per amore ma perchè mi era stata presentata come capace di dare un immediato sbocco nel mondo del lavoro.
Invece a fronte dei tanti curriculum inviati, tutt'ora nn ho avuto riscontri positivi.
Vedo invece che i meccanici hanno molte più possibilità oltre a poter firmare progetti elettrici per i quali pur essendo io più competente in materia non posso mettere mano in quanto afferiscono ad un settore dove io nn posso accedere (settore industriale).
Inoltre le poche aziende elettroniche sono in chiusura e dunque la situazione non può che peggiorare. Speravo nell'apertura delle centrali nucleari ma anche lì vedo che sono soprattutto richieste competenze di tipo meccanico (fluidodinamica, macchine) ed elettrico ( non elettronico).
Spero che al più presto si affrettino a chiudere l'inutile indirizzo d'ing elettronica.
E' triste constatare come la scelta sbagliata di un giorno vi possa poi condannare per tutta la vita, io credo di cambiare totalmente ambito, ho buttato 8 anni di studio, nn fate lo stesso errore.
non condivo il pensiero...a mio avviso un caso singolo non deve essere generalizzato. Per vedere il tasso di occupazione di un elettronico basta prendere le statistiche di riferimento.
pegasoalatp
08-10-2009, 08:32
8 anni per laurearti.
Basta questo e non servono altre parole (ma comunque quoto cereale123 :D ).
yorkeiser
08-10-2009, 09:05
Mah, che l'elettronica tiri meno della meccanica in Italia è risaputo, ma da questo a dire che gli ingegneri elettronici non lavorano...
Sei stato comunque sfortunato, sei uscito dall'università in un brutto periodo, non ti abbattere che le cose cambieranno (in meglio o in peggio...)
Traveller23
08-10-2009, 09:30
son contento....:muro: domani mi laureo in elettronica spec. :fagiano:
Complimenti ;)
Traveller23
08-10-2009, 09:36
8 anni per laurearti.
Basta questo e non servono altre parole (ma comunque quoto cereale123 :D ).
Beh non generalizzerei cosi', con l'eta'. Per dire, conosco elettronici laureati in 8 anni che lavorano senza problemi, e laureati in meno anni che arrancano (e solo per rimanere nello stesso settore ed eta' di cui si parla) :)
Le cause possono essere molteplici (anche se comunque e' vero che, in teoria, ed in Italia, un elettronico ha meno sbocchi di un meccanico).
Tutto bene tu in Olanda invece? :D
a parte gli 8 anni...beh hai finito a giugno e ti lamenti che ai primi di ottobre no hai trovato lavoro...sono passati solo pochi mesi.
io, laureato in materie scientifiche, il primo lavoro l'ho trovato dopo 6 mesi....e con un bel contratto a progettto di 2 mesi...
dai un' occhiata al link che ho in firma, ci stiamo muovendo per cercare di risolvere la situazione penosa introdotta dal DPR 328
8 anni per laurearti.
Basta questo e non servono altre parole (ma comunque quoto cereale123 :D ).
esprimi giudizi senza conoscere le condizioni al contorno, basta questo per qualificarti.
A questo punto mi prendo la libertà di farlo anche io: si vede che nn hai mai avuto schiaffi dalla vita, ma sta tranquillo: i periodi bui e di crisi nn mancheranno neppure per te!
salve,
Volemo mettere in guardia tutti quanti da ing. elettronica.
Racconto la mia esperienza: mi sono laureato (specialistica) a napoli in 8 anni con 108, lo scorso giugno.
Non scelsi questa facoltà per amore ma perchè mi era stata presentata come capace di dare un immediato sbocco nel mondo del lavoro.
Invece a fronte dei tanti curriculum inviati, tutt'ora nn ho avuto riscontri positivi.
Vedo invece che i meccanici hanno molte più possibilità oltre a poter firmare progetti elettrici per i quali pur essendo io più competente in materia non posso mettere mano in quanto afferiscono ad un settore dove io nn posso accedere (settore industriale).
Inoltre le poche aziende elettroniche sono in chiusura e dunque la situazione non può che peggiorare. Speravo nell'apertura delle centrali nucleari ma anche lì vedo che sono soprattutto richieste competenze di tipo meccanico (fluidodinamica, macchine) ed elettrico ( non elettronico).
Spero che al più presto si affrettino a chiudere l'inutile indirizzo d'ing elettronica.
E' triste constatare come la scelta sbagliata di un giorno vi possa poi condannare per tutta la vita, io credo di cambiare totalmente ambito, ho buttato 8 anni di studio, nn fate lo stesso errore.
...e` da ascrivere a molti fattori che in questi anni si sono coalizzati tutti verso lo stato di possibile "non occupazione" anche per ingegneri.
Primo di tutti il passaggio nei primi anni 2000 dai vecchi ordinamenti ai cosiddetti "nuovi ordinamenti" con un aumento enorme di persone laureate con la triennale che agli occhi del mondo sono ingegneri anche se hanno seguito un percorso di studi diverso.
La congiuntura economica globale c`entra poi eccome...
Puo` darsi anche che localmente (nel tuo caso Napoli) la realta` del mondo del lavoro non sia piu` in grado di assorbire (subito) i nuovi laureati...questo pero` succede in ogni dove in Italia.
L`ingegnere elettronico e` figura professionale polivalente...non e`detto che debba per forza di cose progettare circuiti integrati...
Ti dico questo dato che come di certo saprai l`Italia non ha mai avuto grande tradizione di industrie elettroniche e pur in questo stato di cose l`Italia e` piena di ingegneri elettronici, delle telecomunicazioni ed informatici (l`ultima costola che nel 1990 si aggiunse a Pisa ad esempio al settore cosiddetto della informazione) che vengono impiegati nei settori piu` disparati.
Quello che piuttosto non dovrebbe verificarsi (sempre in Italia) e` questa continua sovrapposizione di competenze...gli ingegneri meccanici che firmano progetti a contenuto di elettronica od elettrotecnica...questo e` un esempio.
Per competenze in campo "elettrico" ti riferisci alla elettrotecnica ?
Quindi macchine elettriche, motori, trasformatori ecc.
Pensa che nel vecchio ordinamento che ho frequentato a suo tempo io in quel di Pisa, il corso di elettrotecnica era tenuto da un ingegnere elettronico che sapeva di elettrotecnica moltissimo...parecchio...
Adesso nell`esame di "Elettrotecnica" per ingegneri elettronici "nuovo ordinamento" hanno del tutto eliminato la parte dedicata a rifasamento, sistemi di alimentazione polifasi ecc. ecc.
D`altronde il cambiamento dell`esame di stato e` stato fatto (in teoria) proprio per queste possibili sovrapposizioni.
L`Italia comunque e` piena di questo tipo di interferenze...architetti su ingegneri del settore civile, laureati in economia e commercio e ragionieri (non laureati) ecc. ecc.
Devi avere pazienza...e` la regola quella di non avere subito riscontri positivi all`invio di curriculum.
Hai gia` sostenuto l`esame di stato ?
Grazie.
Marco1971.
dai un' occhiata al link che ho in firma, ci stiamo muovendo per cercare di risolvere la situazione penosa introdotta dal DPR 328
iniziativa lodevole, anche se non so alla fine quanto cambierà: ci sono voluti credo 40 anni per cambiare le regole e credo che ora che sono cambiate ne passerà di tempo prima che tornino a farlo...
esprimi giudizi senza conoscere le condizioni al contorno, basta questo per qualificarti.
A questo punto mi prendo la libertà di farlo anche io: si vede che nn hai mai avuto schiaffi dalla vita, ma sta tranquillo: i periodi bui e di crisi nn mancheranno neppure per te!
...dipende moltissimo dalle condizioni al contorno come il comportamento di una O.D.E.
La vita progettata dalla singolarita` che molti chiamano "Dio" molto spesso non va come una persona vorrebbe in modo lineare ecc.
Dipende dal carattere di una persona e da moltissimi altri fattori...il tempo per laurearti.
Certo se anche noi italiani da subito nel dopoguerra WWII avessimo adottato il sistema anglosassone di rilasciare le lauree prese con i punti delle merendine in eta` in cui lo studente italiano frequenta ancora la scuola secondaria (o media superiore come si chiamava), la vita degli studenti universitari sarebbe stata piu` lineare e "rapida" senza tutti i problemi di fuori corso ecc. che hanno afflitto il nostro sistema universitario.
Grazie.
Marco1971.
Per vedere il tasso di occupazione di un elettronico basta prendere le statistiche di riferimento.
a quale guardi tu? grazie
iniziativa lodevole, anche se non so alla fine quanto cambierà: ci sono voluti credo 40 anni per cambiare le regole e credo che ora che sono cambiate ne passerà di tempo prima che tornino a farlo...
...ha perlopiu` colpito chi ha frequentato e si e` laureato (o deve ancora laurearsi) con i vecchi ordinamenti in vigore fino ai primi anni 2000.
Per chi e` laureato con i nuovi ordinamenti esiste il vincolo di scelta di uno dei settori a cui iscriverti in sede di esame di stato.
Grazie.
Marco1971.
Ringrazio tutti quanti state partecipando e condivido molte delle cose scritte da marco71.
Nelle mie parole c'era il rammarico dovuto al fatto che quando m'iscrissi ero indeciso tra meccanica ed elettronica e ora mi viene da pensare che la scelta fatta, benchè nn sia stata scevra dalla visione delle allora attuali statistiche sui tassi di occupazione (che allora davano elettronica al primo posto), nn sia stata quella vincente....
Speriamo cambi qualcosa...
pegasoalatp
08-10-2009, 10:44
esprimi giudizi senza conoscere le condizioni al contorno, basta questo per qualificarti.
A questo punto mi prendo la libertà di farlo anche io: si vede che nn hai mai avuto schiaffi dalla vita, ma sta tranquillo: i periodi bui e di crisi nn mancheranno neppure per te!
ne tu le hai espresse nella tua protesta.
Se non hai ben motivato le ragioni del ritardo, i selezionatori leggono "laurea in 8 anni" e via di cestino (lo so perche' in un vecchio lavoro partecipavo anche ai processi di selezione).
Perche' dovrebbero scegliere te (neolaureato in 8 anni) quando trovano facilmente dei neolaureati voto 110 in 5 anni ?
Gli hai dato motivi per farlo ?
Non e' ingegneria elettronica da evitare, ma e' laurearsi il prima e meglio possibile. Le eccezioni sono appunto eccezioni e vanno gestite di conseguenza.
Poi ti sei laureato a giugno, manco sei mesi sono passati e per di piu' con le ferie in mezzo (che anche se il mercato del lavoro fosse effervescente sono sempre e comunque mesi in cui le selezioni si fermano).
Animo !!
...sempre che non veniamo arruolati per progettare i sottosistemi elettronici di veicoli che di qui a tre anni serviranno eccome...per tutto il pianeta...
Come ho detto dipende molto dalle condizioni locali...di chi impiega gli ingegneri...
Ci sono ingegneri elettronici dalle mie parti che lavorano con E.n.e.l e come sai al di fuori di forse un esame o due non sanno nemmeno (da neolaureati) cosa sia un motore in D.C.
Questo pero` si lega anche alla cultura generale ingegneristica posseduta dalla singola persona...io ad esempio provengo da un I.T.I.S e gia` da piccolo smontavo radio con tubi a vuoto e sono sempre stato appassionato dell`elettronica (resistori, condensatori, induttori ecc. ecc.)...ci sono moltissimi laureati in ingegneria elettronica che pochissime volte hanno visto e toccato con mano un componente elettronico al di fuori delle esercitazioni di laboratorio in cui magari un oscilloscopio a doppia traccia e` condiviso tra 10 ragazzi/e.
Come avrai capito la faccenda e` molto ma molto relativa...e variabile.
Grazie.
Marco1971.
ne tu le hai espresse nella tua protesta.
Se non hai ben motivato le ragioni del ritardo, i selezionatori leggono "laurea in 8 anni" e via di cestino (lo so perche' in un vecchio lavoro partecipavo anche ai processi di selezione).
Perche' dovrebbero scegliere te (neolaureato in 8 anni) quando trovano facilmente dei neolaureati voto 110 in 5 anni ?
Gli hai dato motivi per farlo ?
Non e' ingegneria elettronica da evitare, ma e' laurearsi il prima e meglio possibile. Le eccezioni sono appunto eccezioni e vanno gestite di conseguenza.
Poi ti sei laureato a giugno, manco sei mesi sono passati e per di piu' con le ferie in mezzo (che anche se il mercato del lavoro fosse effervescente sono sempre e comunque mesi in cui le selezioni si fermano).
Animo !!
...i motivi del ritardo vanno motivati altrimenti penso che per meccanismo automatico si verifichi quanto riportato.
Vorrei anche dire che 8 anni adesso per i "nuovi ordinamenti" sembrano molti ma c`e` da ricordare che nei vecchi ordinamenti 8 anni era il tempo medi di laurea...e non erano tutti scansafatiche e fannulloni come regola.
Esistevano (prima) anche tutta una serie di cavilli e forche caudine che aumentavano la permanenza media prima di arrivare alla laurea.
Grazie.
Marco1971.
pegasoalatp
08-10-2009, 11:20
...i motivi del ritardo vanno motivati altrimenti penso che per meccanismo automatico si verifichi quanto riportato.
Vorrei anche dire che 8 anni adesso per i "nuovi ordinamenti" sembrano molti ma c`e` da ricordare che nei vecchi ordinamenti 8 anni era il tempo medi di laurea...e non erano tutti scansafatiche e fannulloni come regola.
Esistevano (prima) anche tutta una serie di cavilli e forche caudine che aumentavano la permanenza media prima di arrivare alla laurea.
Grazie.
Marco1971.
be, anche 15 anni fa (quando mi sono laureato, in 6 anni) 8 anni erano considerati molti e ti facevano trovare lungo. C'era pero' qualche possibilita' in piu' rispetto ad oggi di trovare qualcosa per iniziare e quindi poi non contava piu' molto.
...appunto le condizioni erano diverse...comunque la media di laurea (almeno per come matricola io mi ricordi dato che mi sono immatricolato nel 1990) in ingegneria era di 7 od otto anni che molto spesso arrivavano anche a 9-10 ed oltre...
E di ciò erano consci anche i professori che imperterriti andavano avanti...ordinamenti con cui si sono laureati anche i miei professori che avevo all'I.T.I.S in cui mi diplomai nel 1990.
All'epoca era estremamente facile andare "fuori corso"...ma questa è un'altra storia...
Grazie.
Marco1971.
Blackmannn
08-10-2009, 11:56
Nelle mie parole c'era il rammarico dovuto al fatto che quando m'iscrissi ero indeciso tra meccanica ed elettronica e ora mi viene da pensare che la scelta fatta, benchè nn sia stata scevra dalla visione delle allora attuali statistiche sui tassi di occupazione (che allora davano elettronica al primo posto), nn sia stata quella vincente....
Speriamo cambi qualcosa...
Mi sembra di leggere un po' la mia storia, anche io ing. elettronico laureato a Napoli.
Dipende tutto dalla zona in cui cerchi e dal tipo di lavoro. Al sud qualcosa si trova ma niente a che vedere con quello che un elettronico vorrebbe fare, al nord le cose migliorano un po' ma ovviamente facendo la fame per qualche anno.
Come dici tu, l' Italia non e' il posto migliore per gli ingegneri, men che meno elettronici.
...vedo che ti intendi di "finestre"...F.F.T...
Ai due autori del famoso intervento nel 1965 forse un giorno conferiranno un Nobel...
Negli anni '80 un poco di industria elettronica esisteva anche in Italia ovviamente al nord...altrimenti devi operare nella realtà locale dove sei nato e vivi.
Non che il cosiddetto nord sia ora l'heaven...per risparmio ulteriore vengono chiamati dai paesi come l'India ingegneri che la vengono sfornati in pipeline di circa tre anni tutto compreso chiavi in mano.
Grazie.
Marco71.
Mi sembra di leggere un po' la mia storia, anche io ing. elettronico laureato a Napoli.
Dipende tutto dalla zona in cui cerchi e dal tipo di lavoro. Al sud qualcosa si trova ma niente a che vedere con quello che un elettronico vorrebbe fare, al nord le cose migliorano un po' ma ovviamente facendo la fame per qualche anno.
Come dici tu, l' Italia non e' il posto migliore per gli ingegneri, men che meno elettronici.
leggo che sei a monaco, per lavoro? e lì come è la situazione?
yorkeiser
08-10-2009, 13:24
be, anche 15 anni fa (quando mi sono laureato, in 6 anni) 8 anni erano considerati molti e ti facevano trovare lungo. C'era pero' qualche possibilita' in piu' rispetto ad oggi di trovare qualcosa per iniziare e quindi poi non contava piu' molto.
Beh insomma... nel mio corso di laurea (ing. elettronica v.o., giusto per restare in topic :asd:) la media era di 8 anni e la percentuale di riuscita del 15%; la prof di analisi I ci snocciolò le statistiche il primo giorno di lezione.
Ciao, sono un Ing. Elettronico (Spec.) laureatomi 3 anni fa, ed il mio punto di vista è questo:
1) La laurea in Ingegneria in generale, in Elettronica in particolare, da' la certezza di trovare lavoro: è solo questione di tempo, ma max in 3 mesi si ha solo l'imbarazzo della scelta.
2) Il discorso si complica sul tipo di lavoro che si vuol fare: effettivamente infatti è difficilissimo trovare in Italia un lavoro per quello che si è studiato, questo è bene saperlo sin dall'inizio.
La stragrande maggioranza dei lavori proposti ad un Ing. Elettronico seguono due indirizzi: il primo è il filone informatico (programmatore, sviluppatore etc.), mentre il secondo è quello gestionale (consulente nelle varie forme)
Detto questo quindi, il mio consiglio è questo: se si ha una passione smisurata per l'elettronica è giusto seguire il proprio istinto ed iscriversi ad Ing.Elettronica, altrimenti valutare Ing. Informatica e soprattutto Ingegneria Gestionale, che a fronte di un'impegno didattico inferiore (e su questo non temo smentite!) nel mondo del lavoro dà uno spettro di opportunità ed ha un numero di richieste veramente smisurato.
iniziativa lodevole, anche se non so alla fine quanto cambierà: ci sono voluti credo 40 anni per cambiare le regole e credo che ora che sono cambiate ne passerà di tempo prima che tornino a farlo...
visto che ci sono due leggi in contrasto tra loro (su alcuni punti fondamentali) la situazione deve risolversi per forza... se da più parti si espone il problema a chi di dovere e si cerca una soluzione ottimale può essere che la situazione migliori, ed anche di molto.
le due leggi in contrasto tra loro sono nello specifico il DPR 328 ed il D.M. 37 del 22 gennaio 2008, sul forum trovi maggiori dettagli
8 anni al NO? Al VO avresti dovuto ancora passare analisi 2...
Poi chi è che crede ancora all'equazione "laurea=lavoro"?
Hanno voluto saturare il mercato del lavoro di laureati low cost per cui ora la laurea è un pezzo di carta privo di valore, ancora più di prima. In Italia poi c'è la coda di gente che aspetta il posto di lavoro per la ciotola di riso, per cui non c'è da meravigliarsi che in una manciata di mesi -con le ferie in mezzo- tu non abbia ancora il tuo posto (nominalmente con contratto da metalmeccanico, s'intende) a 1000€ al mese dopo sei mesi di tirocinio probabilmente non pagato e altri sei mesi di prova...
Poi, te lo dico fuori dai denti perchè mi sa tanto che tu sia il tipico ingegnere neolaureato che crede di avere il mondo in mano, tu sul mercato del lavoro vali meno di zero. Anzi, sei un peso, perchè di pratico non sai nulla e dovrai imparare tutto, in primo luogo il fatto di non sapere. Vedo nel mio posto di lavoro i disastri da "ingegnere neolaureato io-so-tutto-perchè-ho-la-laurea"...
Per cui, a parte lamentarti, l'unico errore che hai fatto è stato scegliere una facoltà che non ti interessava basandoti solo su statistiche (stupide, per altro, perchè non tengono mai in conto QUALE lavoro stanno facendo i laureati, con che contratto realmente, in che condizioni, etc) e finire per fare il solito "laureato in ingegneria elettronica" invece che l'Ingegnere Elettronico.
son contento....:muro: domani mi laureo in elettronica spec. :fagiano:
finalmente ho capito chi sei :sofico:
8 anni al NO? Al VO avresti dovuto ancora passare analisi 2...
............
certo che voi V.O. avete un idea un po' distorta del N.O.: certo dipende da univ. a univ. comunque presso la mia: dei 300 iscritti iniziali, alla specialistica sono arrivati una quarantina, 4/5 si sono laureati nei 5 anni prescritti, altri 4/5 nel 6° anno e il resto tutti dopo.
Cmnque so che ci sono atenei che col N.O. hanno usato un linea molto più morbida e difatti molti sono migrati verso lidi più felici.
Circa poi l'interesse/motivazione, che è spesso menzionato sui forum, nei curriculum vitae che ho compilato nn ho ancora trovato la relativa riga al riguardo, quindi nn credo che una qualunque azienda possa usare questo eventule fattore per discriminare........
Onestamente anche se un amico/a fosse "pazzamente innamorato" di scienze delle comunicazioni mi guarderei bene dal consigliargli questa strada...
certo che voi V.O. avete un idea un po' distorta del N.O.: certo dipende da univ. a univ. comunque presso la mia: dei 300 iscritti iniziali, alla specialistica sono arrivati una quarantina, 4/5 si sono laureati nei 5 anni prescritti, altri 4/5 nel 6° anno e il resto tutti dopo.
Cmnque so che ci sono atenei che col N.O. hanno usato un linea molto più morbida e difatti molti sono migrati verso lidi più felici.
Che vari tra facoltà e facoltà, non ci piove.
Che la media sia estremamente più semplice, è altrettanto indiscutibile, così come che la preparazione sia qualitativamente molto peggiore.
Per quel che mi riguarda, parlo per aver vissuto il cambiamento e per averne visti gli effetti: gli iscritti al VO che passarono al NO con 5-6 esami indietro, non solo li passarono senza problemi ma riuscirono perfino a rimettersi in pari.
Mi facevano ridere gli studenti del NO che si lamentavano per la difficoltà di Elettronica 2, che per loro era esame a crocette + orale, mentre per noi era prova scritta (seria), prova orale e prova in laboratorio.
Una costante degli iscritti al NO è che, non per colpa loro, non hanno avuto nessun metro di confronto con la situazione precedente dell'università; inoltre, e questo sì per colpa loro, non hanno l'umiltà di riconoscere il calo di livello e che le difficoltà che incontrano derivano solo ed esclusivamente da una preparazione scolastica penosa, da una totale mancanza di metodo di studio e da lacune che arrivano indietro fino alle elementari... perchè, quando correggo tesi di studenti che si stanno per laureare e trovo un italiano che sarebbe stato giudicato indecente quando ero alle elementari, capisco che i problemi sono ben più a monte.
Tanto che, follia delle follie, ci sono università che stanno iniziando pre-corsi di italiano per gli studenti che si iscrivono, tanto per dire i livelli a cui si è arrivati.
Circa poi l'interesse/motivazione, che è spesso menzionato sui forum, nei curriculum vitae che ho compilato nn ho ancora trovato la relativa riga al riguardo, quindi nn credo che una qualunque azienda possa usare questo eventule fattore per discriminare........
Onestamente anche se un amico/a fosse "pazzamente innamorato" di scienze delle comunicazioni mi guarderei bene dal consigliargli questa strada...
Non condivido assolutamente: una persona che fa le cose per passione avrà risultati sicuramente migliori di chi le fa "costretto" dalle circostanze. E questo, sul curriculum, si vede.
Ma, a parte questo, credo sia molto più gratificante cercare di fare un lavoro che piace piuttosto che una cosa non interessa minimamente, no?
antoniod82
09-10-2009, 08:43
......................
Non condivido assolutamente: una persona che fa le cose per passione avrà risultati sicuramente migliori di chi le fa "costretto" dalle circostanze. E questo, sul curriculum, si vede.
Ma, a parte questo, credo sia molto più gratificante cercare di fare un lavoro che piace piuttosto che una cosa non interessa minimamente, no?
riporto i dati della facoltà d'ingegneria della mia città da cui si evince che il tempo medio per laurearsi (3+2) tende ai 9 anni: http://www.ingegneria.unisa.it/statistiche/statistichenumeroduratamedia.php
e ciò non tiene conto del fatto che ci sono indirizzi che fanno abbassare/aumentare tali valori medi..
sul calo di preparazione derivante da un insufficiente preparazione scolastica, questa cosa la reputo molto discutibile...a questo punto diciamo pure che nn ci sono più le mezze stagione e che si stava meglio quando si stava peggio.....
ci sono stati , ci sono e ci saranno sempre studenti che escono dalle superiori più o meno preparati...
E' pure una realtà che da ateneo ad ateneo la situazione può cambiare radicalmente: ho colleghi che sono scappati da salerno perchè dopo 7 anni nn riuscivano a pigliare la triennale e a Roma hanno finito la triennale e presa la specilaistica tutto in 3 anni.
E con questo nn dico che la politica di Roma sia sbagliata, anzi.
A parte il perbenismo e i discorsi di facciata sono pure io d'accordo che non tutti si possono permettere di scegliere la propria facoltà: se uno non proviena da una famiglia ricca non credo sia il caso di mettersi a fare giurisprudenza,nn inizierebbe a guadagnare prima di 40 anni, a meno di nn avere uno studio proprio...e fino a 40 di cosa campa? della passione per la legge?
Per quanto ho sperimentato io nella vita conta molto più il caso e la fortuna che le capacità, magari anche una persona meno capace ( per esempio perchè non è lì a fare ciò che avrebbe sempre sognato), se si trova nel posto giusto al momento giusto o se èun minimo furbo può ottenere risultati impensabili...
Proprio un ingegnere dovrebbe ben sapere che la vita è fatta di compromessi ( i famosi trade off tra prezzo e bellezza dei progetti) per cui nn me la sento di condannare chi decide in base agli sbocchi occupazionali...certo se uno ha tanti soldi da fregarsene di raggiungere un'autonomia economica in tempi più o meno accettabili che studi pure ciò che più gli fa più piacere....
Allora, se tu mi dici, fai la facoltà X e prenderai 5000€ netti al mese dopo un anno per la vita, ok.
Ma dato che questo non è vero per nessuna facoltà, dato che in Italia qualunque figura professionale è pagata sempre i famosi 1000€ al mese con contratto da metalmeccanico anche se va a fare l'ingegnere nucleare, questo discorso è assoluta inapplicabile.
Oltretutto, è molto ingenuo basarsi sulle presentazioni fatte dalle facoltà e sulle statistiche, primo perchè sono cazzate, secondo perchè in 5 anni le realtà cambiano ormai drasticamente e, anche se le statistiche fossero buone, diventerebbero totalmente inaffidabili.
Ma andiamo, quale facoltà ti verrebbe a dire "il 10% dei nostri studenti fa il lavoro per cui ha studiato, giustamente retribuito, tutti gli altri sono contrattisti a progetto fino a 40 anni e non hanno mai visto più di 1000€ al mese quando va bene"?
In ogni caso, io ribadisco che vive molto più felice e serena una persona che fa un lavoro che gli piace guadagnando relativamente poco piuttosto che uno che fa un lavoro di cui non gliene frega niente (e che al 99% fa pure male per questo motivo, e ne vedo tanti), che non è in grado di fare, e guadagna di più.
Ultima cosa: il tracollo dell'istruzione di base non è un luogo comune, è un dato di fatto che chiunque abbia un minimo di senso critico può riconoscere senza problemi. Il fatto che ci siano laureati incapaci di scrivere in italiano corretto è solo l'ultimo esempio in ordine di tempo. Prova a sentire da gente che ha fatto l'università quindici anni fa quanti pre-corsi di matematica dovevano fare ad ingegneria... Prima di tutto, se passavi analisi bene, altrimenti stavi lì a studiare finchè l'avevi imparata -e dato che non è più scuola dell'obbligo lo vedo sacrosanto-, secondo la preparazione, ma soprattutto il metodo, che veniva data dalla scuola superiore era sufficiente per affrontare l'università. Oggi, manco per le balle.
pegasoalatp
09-10-2009, 09:04
riporto i dati della facoltà d'ingegneria della mia città da cui si evince che il tempo medio per laurearsi (3+2) tende ai 9 anni: http://www.ingegneria.unisa.it/statistiche/statistichenumeroduratamedia.php
e ciò non tiene conto del fatto che ci sono indirizzi che fanno abbassare/aumentare tali valori medi..
....
9 anni e' un valore folle per vari motivi.
Poi per me, anche considerando l' universita' piu' difficile, impiegare 9 anni mediamente per laurearsi in ingegneria non e' giustificabile. Punto.
Un universitario la cui occupazione sia studiare (la situazione standard della maggior parte della popolazione studentesca) e impieghi 9 anni per laurearsi e' malato di "pelandronite cronica' e basta. Senza neanche entrare in discussioni di difficolta tra VO, NO, corsi di 5 anni, 3+2,ecc.
pegasoalatp
09-10-2009, 09:10
Ultima cosa: il tracollo dell'istruzione di base non è un luogo comune, è un dato di fatto che chiunque abbia un minimo di senso critico può riconoscere senza problemi. Il fatto che ci siano laureati incapaci di scrivere in italiano corretto è solo l'ultimo esempio in ordine di tempo. Prova a sentire da gente che ha fatto l'università quindici anni fa quanti pre-corsi di matematica dovevano fare ad ingegneria... Prima di tutto, se passavi analisi bene, altrimenti stavi lì a studiare finchè l'avevi imparata -e dato che non è più scuola dell'obbligo lo vedo sacrosanto-, secondo la preparazione, ma soprattutto il metodo, che veniva data dalla scuola superiore era sufficiente per affrontare l'università. Oggi, manco per le balle.
Vero.
Mi ripeto da post del passato, ma quando vedi arrivare dei curriculum con errori di grammatica capisci quanto la cultura di base sia calata (e quanto sia aumentata la faciloneria: ma porca vacca, neanche avere voglia di usare il correttore di Word quando ti proponi per un lavoro ??:muro: :muro: ).
Traveller23
09-10-2009, 09:32
9 anni e' un valore folle per vari motivi.
Poi per me, anche considerando l' universita' piu' difficile, impiegare 9 anni mediamente per laurearsi in ingegneria non e' giustificabile. Punto.
Un universitario la cui occupazione sia studiare (la situazione standard della maggior parte della popolazione studentesca) e impieghi 9 anni per laurearsi e' malato di "pelandronite cronica' e basta. Senza neanche entrare in discussioni di difficolta tra VO, NO, corsi di 5 anni, 3+2,ecc.
Beh essendo una media, ci sara' chi ce ne mette 6 e chi ce ne mette piu' di 9, e all'interno di questi ricadono altre tipologie di studenti, tipo chi inizia e poi deve interrompere per motivi suoi, e riprendendo dopo anni (conosco persone che hanno interrotto anche per 10-15 anni) risulta comunque laureato in una palata di anni...
Credo che la difficolta' sia la variabile minore di tutte (nei tempi medi di laurea), perche' chi non ce la fa abbandona ben prima della laurea, e specie ad ingegneria di laureati "per inerzia" non ce ne sono poi cosi' tanti... Che con il NO l'eta' media possa essere calata non lo metto in dubbio, pero' non esageriamo con colpevolizzare questo e mitizzare il precedente (e lo dico da VO intendiamoci).
Traveller23
09-10-2009, 09:33
Vero.
Mi ripeto da post del passato, ma quando vedi arrivare dei curriculum con errori di grammatica capisci quanto la cultura di base sia calata (e quanto sia aumentata la faciloneria: ma porca vacca, neanche avere voglia di usare il correttore di Word quando ti proponi per un lavoro ??:muro: :muro: ).
Allora basta mandarti un cv senza errori per essere praticamente assunto? :D :sofico:
salve,
Volemo mettere in guardia tutti quanti da ing. elettronica.
Racconto la mia esperienza: mi sono laureato (specialistica) a napoli in 8 anni con 108, lo scorso giugno.
Non scelsi questa facoltà per amore ma perchè mi era stata presentata come capace di dare un immediato sbocco nel mondo del lavoro.
Invece a fronte dei tanti curriculum inviati, tutt'ora nn ho avuto riscontri positivi.
Vedo invece che i meccanici hanno molte più possibilità oltre a poter firmare progetti elettrici per i quali pur essendo io più competente in materia non posso mettere mano in quanto afferiscono ad un settore dove io nn posso accedere (settore industriale).
Inoltre le poche aziende elettroniche sono in chiusura e dunque la situazione non può che peggiorare. Speravo nell'apertura delle centrali nucleari ma anche lì vedo che sono soprattutto richieste competenze di tipo meccanico (fluidodinamica, macchine) ed elettrico ( non elettronico).
Spero che al più presto si affrettino a chiudere l'inutile indirizzo d'ing elettronica.
E' triste constatare come la scelta sbagliata di un giorno vi possa poi condannare per tutta la vita, io credo di cambiare totalmente ambito, ho buttato 8 anni di studio, nn fate lo stesso errore.
devi emigrare all'estero con quella laurea.
Aggiungo che sei stato poco furbo a frequentare un corso di laurea che non ti interessava solo per eventuali sbocchi sul lavoro...
se 8 anni fa volevi uno sbocco immediato potevi scegliere una professione sanitaria o medicina
come cultura son contento di aver fatto Ing Elettronica VO , certo che i nostri colleghi meccanici poi se la passino molto meglio in quanto a lavoro e €€€ .
pegasoalatp
09-10-2009, 13:36
Allora basta mandarti un cv senza errori per essere praticamente assunto? :D :sofico:
No, e' il contrario.
Basta mandare un CV con un errore per essere immediatamente scartato. :D :D
cereale123
09-10-2009, 14:07
vah, sul sito (in firma) hanno appena messo un'inserzione per un ingegnere elettronico
Traveller23
09-10-2009, 14:52
No, e' il contrario.
Basta mandare un CV con un errore per essere immediatamente scartato. :D :D
Meglio di niente :D :D
E' pure una realtà che da ateneo ad ateneo la situazione può cambiare radicalmente: ho colleghi che sono scappati da salerno perchè dopo 7 anni nn riuscivano a pigliare la triennale e a Roma hanno finito la triennale e presa la specilaistica tutto in 3 anni.
E con questo nn dico che la politica di Roma sia sbagliata, anzi.
i tuoi "colleghi" di salerno che sono scappati a roma mi sa che la specialistica ancora la devono prendere, o sbaglio?
l' "esodo" è iniziato un paio di anni fa, forse due anni e mezzo... spesso con i tuoi colleghi ci scambio due chiacchiere, ma non mi sembrano dei geni incompresi... sono ragazzi normali che se preparano la materia come si deve passano l' esame, se non la preparano come si deve vengono bocciati.
il fatto di aver passato 7 anni all' università di salerno per prendere la triennale non gli ha dato affatto una base più solida rispetto a quella che ci danno qui a roma, questo posso assicurartelo... forse semplicemente qui non mettono i bastoni tra le ruote come a salerno (me ne hanno raccontate di tutti i colori)
una immagine dai nuovi operai di basso livello in Italia.
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_ottobre_8/crisi-ingegneri-nokia-blocco-stradale-1601854835058.shtml
una immagine dai nuovi operai di basso livello in Italia.
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_ottobre_8/crisi-ingegneri-nokia-blocco-stradale-1601854835058.shtml
Non so se lo hai notato, ma sono tutte aziende straniere!
In Italia abbiamo un costo del lavoro troppo elevato e quindi quando ci sono periodi di crisi, le aziende "tagliano" nei paesi a costo piú elevato.
Se vedi la situazione negli USA, dove gli ing. costano un botto (ma perché li pagano ben ;) ) é ben peggiore che da noi, dove i sindacati qualcosa fanno.
L'elettronica ha un contributo predominante nella nostra realtá e quindi la scelta si fare la laurea in Ingegneria Elettronica non la ritengo sbagliata.
Certo il mercato é saturo e in effetti in Italia le aziende a cui serve un ing. con le i contro c***i sono poche.
Per la mia esperienze, nel 80% dei casi basterebbe un perito sveglio a cui far fare dei corsi di formazione, o al massimo un ing. con la laurea breve.
Ma non ti devi scoraggiare. Non conosco la realtá di Napoli e dintorni, ma se le "voci" sono vere mi sa che al Sud tovare lavoro non é facile per nessuno.
Se hai intenzione di "muoverti", prendi anche in considerazione la possibilitá di andare all'estero.
Certo ora non é il momento megliore per trovare lavoro... ma le cose miglioreranno (almeno cosí dicono ;) )
Non so se lo hai notato, ma sono tutte aziende straniere!
In Italia abbiamo un costo del lavoro troppo elevato e quindi quando ci sono periodi di crisi, le aziende "tagliano" nei paesi a costo piú elevato.
Se vedi la situazione negli USA, dove gli ing. costano un botto (ma perché li pagano ben ;) ) é ben peggiore che da noi, dove i sindacati qualcosa fanno.
L'elettronica ha un contributo predominante nella nostra realtá e quindi la scelta si fare la laurea in Ingegneria Elettronica non la ritengo sbagliata.
Certo il mercato é saturo e in effetti in Italia le aziende a cui serve un ing. con le i contro c***i sono poche.
Per la mia esperienze, nel 80% dei casi basterebbe un perito sveglio a cui far fare dei corsi di formazione, o al massimo un ing. con la laurea breve.
Ma non ti devi scoraggiare. Non conosco la realtá di Napoli e dintorni, ma se le "voci" sono vere mi sa che al Sud tovare lavoro non é facile per nessuno.
Se hai intenzione di "muoverti", prendi anche in considerazione la possibilitá di andare all'estero.
Certo ora non é il momento megliore per trovare lavoro... ma le cose miglioreranno (almeno cosí dicono ;) )
Non e' vero, in germania, belgio etc non e' che il costo del lavoro e' di meno, solo che c'e' una politica industriale diversa.
PS: la protesta del link e' a Milano, ex zona industriale avanzata d'Italia, non a Napoli.
Una tesi a supporto dell'OP: A Napoli, come a Salerno, è tutto fuorchè facile, sopratutto laurearsi nei tempi prestabiliti (Aerosp. specialistica, si sta ben sotto i 10 l'anno, e anche la triennale è tutto fuorchè regalata, c'è chi scappa in piccole uni. in centro Italia dopo essersi incagliato nell'AnalisiII di turno).
Una a sfavore: In un'altra vita avresti dovuto scegliere qualcosa che ti appassionasse di più, leggo in giro di troppi elettronici che finiscono per impazzire dietro uno schermo di un computer, perchè non hanno trovato altro che fare il programmatore, allo stesso livello di un perito informatico.
Per quanto riguarda la situazione campana nel campo aerospace, grazie a Dio ci sono società come l'Alenia che assumono, centri di eccellenza come il Mars, ed altro, ma in altri settori la vedo davvero nera...
wildsliver
11-10-2009, 17:23
8 anni per laurearti.
Basta questo e non servono altre parole (ma comunque quoto cereale123 :D ).
per una laurea vecchio ordinamento, a Napoli, è anche un discreto risultato
cmq io mi sono laureato più o meno negli stessi tempi e risultati, ora ho un lavoro di cui sono estremamente soddisfatto. Occhio che non bisogna settorializzarsi troppo, è ovvio che se si cerca di applicare i concetti studiati in microelettronica e le società al mondo sono una decina, non c'è molto spazio :D
Ciccio17
11-10-2009, 17:36
per una laurea vecchio ordinamento, a Napoli, è anche un discreto risultato
cmq io mi sono laureato più o meno negli stessi tempi e risultati, ora ho un lavoro di cui sono estremamente soddisfatto. Occhio che non bisogna settorializzarsi troppo, è ovvio che se si cerca di applicare i concetti studiati in microelettronica e le società al mondo sono una decina, non c'è molto spazio :D
-sul discorso dei tempi: io sono d'accordo sul fatto che 8 anni sono tanti, troppi, almeno per quello che riguarda la categoria di studente full-time. Lascio dunque da parte i vari casi particolari (studenti lavoratori, problemi in famiglia etc.) che comunque ci sono e di cui si deve tenere conto.
-discorso settoriale: Se ti specializzi troppo sei "poco rivendibile", però sei anche "uno dei pochi" e quindi devi/devono pagarti di piu se vogliono i tuoi servizi. ;)
...V.O 8 anni era la media...
Comunque ci sono molti periti tecnici diplomati che sono anche laureati in ingegneria...non tutti gli ingegneri sono provenuti/provengono dai licei.
Ah, dimenticavo sempre a proposito dei cosiddetti "V.O"...se nel computo ci mettete anche l'anno o gli 11/10 mesi persi per il servizio di leva (che ricordo è stato obbligatorio fino alla classe del 1985) più la diversa struttura dei vecchi ordinamenti (anno solare saltato dopo tre scritti andati male ecc. ecc.) 8 anni sono pochi...
Grazie.
Marco1971.
pegasoalatp
11-10-2009, 22:06
...V.O 8 anni era la media...
Comunque ci sono molti periti tecnici diplomati che sono anche laureati in ingegneria...non tutti gli ingegneri sono provenuti/provengono dai licei.
Ah, dimenticavo sempre a proposito dei cosiddetti "V.O"...se nel computo ci mettete anche l'anno o gli 11/10 mesi persi per il servizio di leva (che ricordo è stato obbligatorio fino alla classe del 1985) più la diversa struttura dei vecchi ordinamenti (anno solare saltato dopo tre scritti andati male ecc. ecc.) 8 anni sono pochi...
Grazie.
Marco1971.
mizzega, dovevi fare il militare entro i 26 anni.
Se lo facevi durante gli studi voleva dire che avevi sbordato di brutto o non dato neanche il numeri minimo di esami per il rinvio.
Ribadisco, 8 anni sono un enormita' per lo studente full-time, a prescindere da ordinamenti, universita' e corsi di laurea.
pegasoalatp
11-10-2009, 22:14
-sul discorso dei tempi: io sono d'accordo sul fatto che 8 anni sono tanti, troppi, almeno per quello che riguarda la categoria di studente full-time. Lascio dunque da parte i vari casi particolari (studenti lavoratori, problemi in famiglia etc.) che comunque ci sono e di cui si deve tenere conto.
Qui concordo
--discorso settoriale: Se ti specializzi troppo sei "poco rivendibile", però sei anche "uno dei pochi" e quindi devi/devono pagarti di piu se vogliono i tuoi servizi. ;)
Qui no. L' estrema specializzazione per me e' pericolosa. Le condizioni in cui sei "uno dei pochi" sono estremamente rare.
Anche perche' da neolaureato sei in genere un peso, anche se magari volenteroso, per le aziende. Tieni conto che per il lavoro aziendale e' importante non e' solo la capacita' tecnica , ma anche il sapere correttamente relazionarsi con il mondo (colleghi, clienti, fornitori, ecc..): questo si impara con l' esperienza lavorativa e nessun corso di laurea te lo riesce ad insegnare.
Per me, il bello di ingegneria elettronica e' che mi ha dato la possibilita di essere molto versatile e di potermi adattare senza troppa fatica a generi di lavoro complemanete differenti (e mai nell' elettronica pura, che non ho mai amato).
mizzega, dovevi fare il militare entro i 26 anni.
Se lo facevi durante gli studi voleva dire che avevi sbordato di brutto o non dato neanche il numeri minimo di esami per il rinvio.
Ribadisco, 8 anni sono un enormita' per lo studente full-time, a prescindere da ordinamenti, universita' e corsi di laurea.
...almeno nella realtà di Pisa la media della durata degli studi ad ingegneria (esclusa tesi) era di otto anni (e parlo di media...c'erano sì quelli che si laureavano in corso ma la maggioranza andava oltre gli otto).
Per farti un esempio l'esame di "Fisica Tecnica" ti prendeva minimo due o tre appelli con orali di tre o quattro ore...
Anche per il servizio di leva, farlo prima, durante o dopo sempre un anno ti prendeva e durante quell'anno eri bloccato.
All'epoca (e forse anche adesso) c'era una situazione molto "a macchia di leopardo" quanto a durata e condizioni dei corsi di ingegneria in Italia.
Questo è triste ma vero...e dato che era la regola e non l'eccezione non posso pensare che di tutti "scalda banchi" si componesse la popolazione studentesca (io non lo ero affatto ad esempio)...
Grazie.
Marco1971.
Ciccio17
12-10-2009, 12:54
Qui no. L' estrema specializzazione per me e' pericolosa. Le condizioni in cui sei "uno dei pochi" sono estremamente rare.
Stiamo dicendo la stessa cosa in due modi diversi: l'aspetto positivo di essere specializzato è che, qualora capiti nei (rari) settori in cui sei specializzato, puoi battere cassa ed emergere "facilmente".
l'aspetto negativo è che se non riesci ad entrare in quel settore, sei poco rivendibile. :)
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