View Full Version : Riscaldamento a pavimento... dubbi
mortimer86
22-05-2009, 12:29
Boungiorno a tutti,
dato che sono in procinto di acquistare casa e che questa è ancora in costruzione, mi hanno proposto di installare l'impianto di riscaldamento a pavimento ad un prezzo abbastanza conveniente.
Io sarei oriantato ad accettarlo, ma ho delle perplessità per quanto riguarda il successivo arredamento della casa:
- può rovinare i mobili in legno?
- nel caso di un frigorifero appoggiato in terra (non chiuso dentro il mobile della cucina per intenderci), c'è il riscio che si danneggi dato il continuo calore al quale è esporsto?
- se non si sciupa, viene comunqe ridotto il suo rendimento (del frigo)?
- avendo la canna fumaria: se un giorno decidessi di montare una stufa o un camino, il peso di tutta quella ghisa (specialmente ne casodella stufa) potrebbe danneggiare l'impianto?
- è consigliabile installarlo anche nel bagno o è più efficiente un ampio termoarredo?
A causa di questi dubbi stavo pensando di non far passare le serpentine del riscaldamento nei punti dove ho previsto di piazzare il frigo, e sotto la canna fumaria.
Secondo le vostre conoscenza o la vostra esperienza, è consigliabile allontanarle anche da dove progetto di piazzare gli altri mobili dell'arredo?
P.S. mica mi avreste qualche link per il dimensionamento dei termosifoni?
:dissident:
22-05-2009, 12:40
Guarda, ti rispondo brevemente (poi quando avrò più tempo lo farò punto per punto): vai tranquillo che ad oggi il pavimento radiante, se realizzato a regola d'arte, è considerato come la tecnologia più efficiente di riscaldamento (ad esempio, anche solo per il fatto che si usino tubi a bassa temperatura), quindi in linea di massima vai tranquillo.
marchigiano
22-05-2009, 13:02
non rovini niente perchè il pavimento d'inverno è comunque più freddo che d'estate, se il pavimento fosse tiepido moriresti di caldo
quindi non si rovina ne frigo ne mobili, mettilo tranquillamente in bagno ma li aggiungi un radiatore esterno che ti fa anche da asciuga salviette e accappatoi
poi non lasciare zone senza che se un giorno cambi arredamento che fai... rompi tutto?
per il peso non so.... in effetti il pavimento mi pare un filo "elastico" ma più che altro per gli strati di polistirolo che ci sono, i tubi non si rovinano assolutamente essendo annegati nel cemento
piuttosto senti bene per i tubi, io li ho messi in plastica con camera d'aria ma non ne sono tanto convinto... ci sono quelli con treccia in rame o allumino ma dicono che si rovinano prima, però rendono di più, bisognerebbe sentire uno esperto, ma vero esperto, non finto :)
dimenticavo: il riscaldamento a pavimento d'estate lo puoi usare come raffreddamento, fai passare acqua rinfrescata da una pompa di calore e hai un fresco nettamente migliore di quello generato dai climatizzatori con le ventole, ti sembrerà di stare in una cantina
mortimer86
22-05-2009, 18:17
Grazie per le risposte.
Per il bagno avevo intensione di piazzare un termoarredo perchè la superficie calpestabile è abbastanza piccola.
Per il frigo pensavo di non piazzare le serpentine direttamente sotto in quanto vorrei ottimizzarne il funzionamento: anche se la temperatura dei tubi è bassa sono comunque 30-35°C a diretto contatto della base del frigo, il che lo dovrebbe scaldare maggiormente all'interno inducendolo a lavorare come in stagioni più calde.
@marchigiano
per quanto riguarda i tubi in plastica al massimo dovrebbero avere un'inerzia termica maggiore, ma poi il riscaldamento dovrebbe essere uguale... o no?:confused:
marchigiano
22-05-2009, 19:53
quello che mi impensierisce è la camera d'aria tra i due tubi, sono uno dentro l'altro, mentre quelli con la maglia metallica dovrebbero essere molto più conduttivi
per il frigo ripeto che non c'è problema, non avrai mai il pavimento a 30°C :D di sicuro il pavimento sarà più caldo d'estate che d'inverno, quindi d'estate che fai? porti il frigo in cantina? i nuovi frigo in classe A non vengono infuenzati da queste cose, pensa che io ho il frigo attaccato al forno eppure a forno acceso la parete di legno che separa i due neanche si scalda lato frigo
per risparmiare dovresti spegnere proprio il riscaldamento... ma a questo punto dov'è la comodità? oppure bisognerebbe inventare un frigo che la serpentina viene raffreddata dall'acqua corrente che poi si accumula nel boiler, così si avrebbe acqua calda gratis, però penso che un frigo efficiente ne produrrebbe davvero poca che non conviene fare tutto sto ambaradan
In montagna ce l'avevo nella casa precedente a quella che abbiamo oggi.
Nessun danno apparente a mobili in legno, e noi avevamo solo mobili in legno.
Il firgorifero potrebbe soffrire un po', ma direi che piu' che rovinarsi consumerebbe un po' di piu'
Sotto il cucinino non avevamo il riscaldamento a pavimento pero'..., quindi fai bene a pensare di non far passare i tubi sotto la zona degli impianti della cucina.
Funzionare funziona molto bene, se fatto bene scalda e probabilmente consuma meno dei riscaldamenti classici.
Ha pero' un difetto, del quale ci siamo lamentati per anni.
Fa gonfiare i piedi. Dopo un po' di tempo che ci cammini sopra sembrano pezzi di brasato.
:dissident:
23-05-2009, 12:16
Grazie per le risposte.
Per il bagno avevo intensione di piazzare un termoarredo perchè la superficie calpestabile è abbastanza piccola.
Si' anche questa e' una scelta molto comune, vai tranquillo!
Per il frigo pensavo di non piazzare le serpentine direttamente sotto in quanto vorrei ottimizzarne il funzionamento: anche se la temperatura dei tubi è bassa sono comunque 30-35°C a diretto contatto della base del frigo, il che lo dovrebbe scaldare maggiormente all'interno inducendolo a lavorare come in stagioni più calde.
:
Guarda il frigorifero e' coibentato sicuramente in maniera da non accorgersene neanche essendo la temperatura minore di equelle per cui e' pensato l'esercizio: ergo al suo interno non cambiera' la temperatura per via del pavimento radiante
Ha pero' un difetto, del quale ci siamo lamentati per anni.
Fa gonfiare i piedi. Dopo un po' di tempo che ci cammini sopra sembrano pezzi di brasato.
si vede che si tratta di pavimenti radianti di vecchia generazione, che erano ad alta temperatura
marchigiano
23-05-2009, 12:34
si vede che si tratta di pavimenti radianti di vecchia generazione, che erano ad alta temperatura
quoto, quelli li avevo quando andavo a scuola, li toccavi con le mani ed erano tiepidi quasi caldi, quelli di oggi sono quasi freddi d'inverno, certo non gelidi ma neanche a 35°
la differenza è la diversa disposizione delle serpentine e la distanza tra i tubi
si vede che si tratta di pavimenti radianti di vecchia generazione, che erano ad alta temperatura
Vecchi erano vecchi. E caldi erano caldi.
Chissa' quanto tempo dovra' passare prima che quelli che si montano oggi diventeranno di "vecchia generazione perche' purtroppo xyz"
sparagnino
24-05-2009, 23:57
Detto prima: gli impianti vecchi erano fatti a caso e quindi non molto precisi.
Alte temperatura dell'acqua e velocità non adeguata: piedi caldi.
Ora hai norme che impongono temperature massime e velocità minime. Quindi vai tranquillo.
Per la precisione la temperatura MASSIMA ammessa per legge è 35 gradi (se non sbaglio). Considera che una volta la temperatura di mandata era attorno ai 50 se non di più.
Per il bagno "devi" installare anche un termo arredo. Metto le virgolette perchè siccome nei bagni la temperatura ammessa è un po' più alta del normale e la superficie del pavimento è poca. Quindi oltre a stenderti un pò di tubi per terra avra anche un bel termoarredo sul muro. Te lo consiglio ampio.
Per carichi pesanti devi chiedere a quello che posa l'impianto. Solitmante ti dice anche quanto peso può sopportare.
A spenne non ci sono problemi.
ma per mettere anche un termoarredo dovrò avere acqua a 60° come fa la caldaia a darmi acqua a bassa e ad alta temperatura?
Se metti il riscaldamento a pavimento DEVI mettere anche i panneli solari... riduci di un altro 50% la spesa di gas
marchigiano
25-05-2009, 11:39
alcune caldaie hanno il doppio circuito, inoltre mi associo all'usare dei pannelli termici, vicino al termosifone comunque lasciaci una presa elettrica perchè un giorno volendo ci metti dentro una resistenza e lo fai andare a corrente
mortimer86
26-05-2009, 08:43
Se metti il riscaldamento a pavimento DEVI mettere anche i panneli solari... riduci di un altro 50% la spesa di gas
Per ora faccio solo la predisposizione... quando mi sarò stabilizzato economicamente provvederò all'acquisto dei pannelli.
Dato però che non ho una falda esposta a SUD, e meglio prevederli sulla falda ad EST o ad OVEST?
Io sarei propenso verso Ovest in quanto è più probabile che sia in casa di pomeriggio che di mattina; d'inverno specialmente esco per andare al lavoro quando ancora non è nemmeno sorto il sole :stordita: .
La ditta, invece, mi avrebbe velatamente suggerito (nel senso che se ne è parlato di sfuggita) di montarli ad EST, sfruttando il sole del mattino per mandare in temperatura l'acqua, temperatra che si dovrebbe mantenere durante la giornata data la temperatura più "alta".
vicino al termosifone comunque lasciaci una presa elettrica perchè un giorno volendo ci metti dentro una resistenza e lo fai andare a corrente
Quale termosifone :confused: ?
P.S. secondo voi 3000€ di dfferenza tra impianto tradizionale ed impianto radiante (caldaia a condensazione e predisposizione pannelli inclusi) è una cifra ragionevole?
salve, mi intrometto nella discussione per parlare sempre di riscaldamento a pavimento, ma non ad acqua, ma a corrente.
Si avete letto bene, ci sono delle strisce resistive (non mi ricordo ne come si chiamano ne quali siano le ditte che le producono) che vanno sistemate sotto al pavimento, che riscaldano.
Qualcuno le conosce? Parlando di efficienza a che livelli siamo?
Da quello che ho sentito in giro, dovrebbero essere efficienti quanto il riscaldamento a pavimento attuale.
grazie.
marchigiano
26-05-2009, 12:39
le resistenze elettriche sono notevolmente più efficienti di qualsiasi caldaia ma dopo l'elettricità costa molto più del metano quindi alla fine è roba che conviene la caldaia a condesazione...
l'esposizione cos'è esattamente a 90 e 270°? non c'è un minimo verso sud? di solito comunque sempre meglio lievemente verso ovest perchè i pannelli sono più efficienti con temperature ambiente più elevate e di solito il pomeriggio è sempre più caldo della mattina. se sei a casa o no cambia niente perchè i serbatoi sono isolati mantengono la temperatura per giorni
il termoarredo non è una specie di termosifone?
Ha pero' un difetto, del quale ci siamo lamentati per anni.
Fa gonfiare i piedi. Dopo un po' di tempo che ci cammini sopra sembrano pezzi di brasato.
Non ho esperienze in merito, ma ho un amico che aveva il pavimento nella vecchia casa, e anche lui mi aveva parlato di questa cosa, dicendo che alla fine ha cambiato casa perchè sua moglie soffriva già di circolazione e quel pavimento gli dava il colpo di grazia..
Da quello che sò insomma è una soluzione energetica ottima, ma origina questo problema da non sottovalutare..
mortimer86
27-05-2009, 07:04
l'esposizione cos'è esattamente a 90 e 270°? non c'è un minimo verso sud?
No, però c'è una falda verso nord :sofico: .
La falda a sud non è sopra il mio appartamento :( .
di solito comunque sempre meglio lievemente verso ovest perchè i pannelli sono più efficienti con temperature ambiente più elevate e di solito il pomeriggio è sempre più caldo della mattina. se sei a casa o no cambia niente perchè i serbatoi sono isolati mantengono la temperatura per giorni
Per quanto riguarda l'accumulo penso di utilizzare una di quelle caldaie con il serbatoio interno (circa 3l) in quanto la caldaia va in terrazza e non è murata e vorrei evitare di impegnare ulteriore spazio.
il termoarredo non è una specie di termosifone?
Si :fagiano: .
mortimer86
27-05-2009, 17:45
[/B]
Non ho esperienze in merito, ma ho un amico che aveva il pavimento nella vecchia casa, e anche lui mi aveva parlato di questa cosa,.....
Quanto vecchia? e quanto era vecchio l'impianto?
marchigiano
27-05-2009, 20:51
Per quanto riguarda l'accumulo penso di utilizzare una di quelle caldaie con il serbatoio interno (circa 3l) in quanto la caldaia va in terrazza e non è murata e vorrei evitare di impegnare ulteriore spazio.
quella che sto montando io, purtroppo il serbatoio è piccolo per il riscaldamento, va bene solo per l'acqua corrente. in terrazza però, dato il peso non puoi certo montare un serbatoio da 500 litri :D
[/B]
Non ho esperienze in merito, ma ho un amico che aveva il pavimento nella vecchia casa, e anche lui mi aveva parlato di questa cosa, dicendo che alla fine ha cambiato casa perchè sua moglie soffriva già di circolazione e quel pavimento gli dava il colpo di grazia..
Da quello che sò insomma è una soluzione energetica ottima, ma origina questo problema da non sottovalutare..
Io parlo per esperienza personale.
Sono 4 anni che ho fatto casa nuova con impianto a pavimento. Questo inverno è stato pure freddo, con periodi a -10/15°C alla mattina: in queste giornate la temperatura dell'acqua arrivava a 35/38°, altrimenti nei giorni normali (-2/3°C alla mattina) stava dai 30 ai 33°C.
Ovviamente nelle giornate di mezza stagione viaggia sui 20/25°C.
Ebbene, vi assicuro che il pavimento è ""quasi freddo""; se gira acqua a 30°C in reltà le piastrelle al tatto faranno 25°C (stima). La sensazione di calore è inavvertibile, infatti camminando scalzi si sente un leggero tiepido ma non caldo!!!!
IMHO non c'è nessun problema per la salute, salvo gravi e particolari problemi di salute.
In verità i "vecchi impianti" che scaldavano l'acqua a 50/60°C portavano le piastrelle a temperature spaventose!!!! Tra l'altro ne deduco che mettere pavimenti in legno era impensabile!
NOTA per l'autore del thread: tieni conto con il tuo termoidraulico che se nelle camere metti pavimenti in legno come me deve prevedere un pò più di tubi rispetto alle piastrelle.
Il mio idraulico mi aveva chiesto se mettevo legno nelle camere, eppure ora mi trovo con le camere leggermente meno calde di quello che si pensava, questo a causa del legno che trasmette meno il calore rispetto alle piastrelle.
Ciao
marchigiano
28-05-2009, 12:30
infatti col pavimento riscaldato il parquet non andrebbe usato, meglio del materiale conduttivo
[/B]
Non ho esperienze in merito, ma ho un amico che aveva il pavimento nella vecchia casa, e anche lui mi aveva parlato di questa cosa, dicendo che alla fine ha cambiato casa perchè sua moglie soffriva già di circolazione e quel pavimento gli dava il colpo di grazia..
Da quello che sò insomma è una soluzione energetica ottima, ma origina questo problema da non sottovalutare..
Io parlo per esperienza personale.
Sono 4 anni che ho fatto casa nuova con impianto a pavimento. Questo inverno è stato pure freddo, con periodi a -10/15°C alla mattina: in queste giornate la temperatura dell'acqua arrivava a 35/38°, altrimenti nei giorni normali (-2/3°C alla mattina) stava dai 30 ai 33°C.
Ovviamente nelle giornate di mezza stagione viaggia sui 20/25°C.
Ebbene, vi assicuro che il pavimento è ""quasi freddo""; se gira acqua a 30°C in reltà le piastrelle al tatto faranno 25°C (stima). La sensazione di calore è inavvertibile, infatti camminando scalzi si sente un leggero tiepido ma non caldo!!!!
IMHO non c'è nessun problema per la salute, salvo gravi e particolari problemi di salute.
In verità i "vecchi impianti" che scaldavano l'acqua a 50/60°C portavano le piastrelle a temperature spaventose!!!! Tra l'altro ne deduco che mettere pavimenti in legno era impensabile!
NOTA per l'autore del thread: tieni conto con il tuo termoidraulico che se nelle camere metti pavimenti in legno come me deve prevedere un pò più di tubi rispetto alle piastrelle.
Il mio idraulico mi aveva chiesto se mettevo legno nelle camere, eppure ora mi trovo con le camere leggermente meno calde di quello che si pensava, questo a causa del legno che trasmette meno il calore rispetto alle piastrelle.
Ciao
ciao, una informazione ulteriore, riguardo gli eventuali problemi circolatori dovuti al riscaldamento a pavimento, sapete se ci sono studi specifici a riguardo? E' comunque possibile regolare il termostato ad esempio sui 26° per l'acqua in modo da avere 21° a livello di pavimento / contatto? Oppure sensori da integrare nel pavimento per un migliore controlo delle temperature?
tigroneveloce
07-11-2012, 22:06
...riguardo gli eventuali problemi circolatori dovuti al riscaldamento a pavimento, sapete se ci sono studi specifici a riguardo?
Con gli impianti di recente generazione il problema non sussiste... il pavimento risulta appena tiepido.... non ti accorgi neanche che è acceso!
Non capisco poi a cosa servirebbero questi studi... se causassero problemi vorrebbe dire che dovremmo sempre andare in giro a piedi nudi perchè solo il calore delle scarpe farebbe male alla circolazione!
Il riscaldamento a pavimento è una grande invenzione.
ciao, una informazione ulteriore, riguardo gli eventuali problemi circolatori dovuti al riscaldamento a pavimento, sapete se ci sono studi specifici a riguardo? E' comunque possibile regolare il termostato ad esempio sui 26° per l'acqua in modo da avere 21° a livello di pavimento / contatto? Oppure sensori da integrare nel pavimento per un migliore controlo delle temperature?
Io ce l'ho dall'anno scorso e questo è il primo inverno PIENO che faccio in questa casa.
L'anno scorso avevo messo la mandata a 30° (il minimo della caldaia) e gestivo con i termostati, ma c'erano sbalzi di temperatura mostruosi (quando il termostato staccava, ad esempio a 19°, il massetto continuava a cedere calore per almeno 2/3 ore e la casa arrivava a 24/25, po isi raffreddava fino ai 19, la caldaia ripartiva, consumava una strage di gas per riportare il massetto a 30 e prima che la casa risalisse di temperatura passavano almeno due ore.
Ora ho impostato come segue:
- temperatura di mandata della caldaia regolate da sonda esterna (T esterna 20° mandata 20° T esterna -10° mandata 24°)
- termostati impostati a 25° in modo da lasciare sempre tutto acceso
- Circolatore della caldaia impostato a pressione costante al minimo così consuma pochissimo e acceso h24.
Ora (7° fuori) con mandata a 21° dentro casa ho 20.5 e il consumo di gas è praticamente nullo.
A giorni comunque metto su il sistema di controllo che sto costruendo, sono dei sensori di temperatura 1wire e li posizionerò:
- 1 per stanza
- 1 su mandata caldaia
- 1 su ritorno caldaia
- 1 all'esterno
- 1 su massetto (in fase di posa ne avevo annegato uno in un punto "medio" del massetto)
il tutto con anche il grafico del consumo gas, in modo da avere delle statistiche affidabili in merito!
ne aprofitto per chiedervi una cosa.. io non ho mai capito come fa il sistema di riscaldamento a pavimento a funzionare con un buon rendimento... mi spiego meglio: se non erro la velocità di trasferimento termico è in funzione della differenza di temperatura fra le due parti in un sistema chiuso...
Ora, se io ho ipoteticamente la stanza a 18°C e il fluido nei tubi che gira a 30°C, come faccio a scaldarla se non in un lasso di tempo molto lungo?
Sempre per questo motivo, la quantità di calore ceduta non è molto piccola?
entanglement
08-11-2012, 21:25
- può rovinare i mobili in legno?
- nel caso di un frigorifero appoggiato in terra (non chiuso dentro il mobile della cucina per intenderci), c'è il riscio che si danneggi dato il continuo calore al quale è esporsto?
- se non si sciupa, viene comunqe ridotto il suo rendimento (del frigo)?
- avendo la canna fumaria: se un giorno decidessi di montare una stufa o un camino, il peso di tutta quella ghisa (specialmente ne casodella stufa) potrebbe danneggiare l'impianto?
- è consigliabile installarlo anche nel bagno o è più efficiente un ampio termoarredo?
no no, il riscaldamento a pavimento irradia a 22-25°C di norma non significativamente. il frigo non lavora di più di quanto lavorerebbe d'estate no, è affogato nel massetto io l'ho installato anche in bagno a passo 5 anzichè passo 10
per curiosità, quanto ti hanno chiesto ? cos'è la finitura sopra ? è sconsigliabile usare in generale pavimenti in legno, il legno è isolante termico. meglio una piastrella.
concettualmente il risc. a pavimento fornisce un volano termico tale che ti consente di lavorare a solo 5-10°C più della temperatura richiesta, ma in maniera costante, rispetto ai termosifoni che lavorano a 60+°C in maniera intermittente. lavorando a bassa temperatura, consumerai meno gas
se stai progettando casa ti conviene abbinarlo ad un solare termico con puffer a monte della caldaia per aumentare il risparmio
entanglement
10-11-2012, 00:06
ne aprofitto per chiedervi una cosa.. io non ho mai capito come fa il sistema di riscaldamento a pavimento a funzionare con un buon rendimento... mi spiego meglio: se non erro la velocità di trasferimento termico è in funzione della differenza di temperatura fra le due parti in un sistema chiuso...
Ora, se io ho ipoteticamente la stanza a 18°C e il fluido nei tubi che gira a 30°C, come faccio a scaldarla se non in un lasso di tempo molto lungo?
Sempre per questo motivo, la quantità di calore ceduta non è molto piccola?
infatti si scalda in un lasso di tempo molto lungo. però, una volta a regime, la sola energia richiesta è la dissipazione fisiologica della casa
la quantità di calore ceduta non è molto piccola?
ma le superfici sono enormi rispetto ai termosifoni.
ne aprofitto per chiedervi una cosa.. io non ho mai capito come fa il sistema di riscaldamento a pavimento a funzionare con un buon rendimento... mi spiego meglio: se non erro la velocità di trasferimento termico è in funzione della differenza di temperatura fra le due parti in un sistema chiuso...
Ora, se io ho ipoteticamente la stanza a 18°C e il fluido nei tubi che gira a 30°C, come faccio a scaldarla se non in un lasso di tempo molto lungo?
Sempre per questo motivo, la quantità di calore ceduta non è molto piccola?
Io ce l'ho dall'anno scorso e questo è il primo inverno PIENO che faccio in questa casa.
L'anno scorso avevo messo la mandata a 30° (il minimo della caldaia) e gestivo con i termostati, ma c'erano sbalzi di temperatura mostruosi (quando il termostato staccava, ad esempio a 19°, il massetto continuava a cedere calore per almeno 2/3 ore e la casa arrivava a 24/25, po isi raffreddava fino ai 19, la caldaia ripartiva, consumava una strage di gas per riportare il massetto a 30 e prima che la casa risalisse di temperatura passavano almeno due ore.
Ora ho impostato come segue:
- temperatura di mandata della caldaia regolate da sonda esterna (T esterna 20° mandata 20° T esterna -10° mandata 24°)
- termostati impostati a 25° in modo da lasciare sempre tutto acceso
- Circolatore della caldaia impostato a pressione costante al minimo così consuma pochissimo e acceso h24.
Ora (7° fuori) con mandata a 21° dentro casa ho 20.5 e il consumo di gas è praticamente nullo.
A giorni comunque metto su il sistema di controllo che sto costruendo, sono dei sensori di temperatura 1wire e li posizionerò:
- 1 per stanza
- 1 su mandata caldaia
- 1 su ritorno caldaia
- 1 all'esterno
- 1 su massetto (in fase di posa ne avevo annegato uno in un punto "medio" del massetto)
il tutto con anche il grafico del consumo gas, in modo da avere delle statistiche affidabili in merito!
ciao, una informazione ulteriore, riguardo gli eventuali problemi circolatori dovuti al riscaldamento a pavimento, sapete se ci sono studi specifici a riguardo? E' comunque possibile regolare il termostato ad esempio sui 26° per l'acqua in modo da avere 21° a livello di pavimento / contatto? Oppure sensori da integrare nel pavimento per un migliore controlo delle temperature?
ma le superfici sono enormi rispetto ai termosifoni.
Nessun problema salute. Oramai la tecnologia ha qualche bel decennio di test.
Per tutti gli altri, dovete ricordare che il riscaldamento a pavimento è stato proprio studiato per lavorare lentamente a basse temperatura d'acqua.
Quindi:
- va tenuto acceso 24 ore senza regolare i termostati che, tipicamente, non servirebbero, ma tutto va in funzione della temp che volete in casa (circa...) e che impostate direttamente nella centralina della caldaia. Lei poi si regola rilevando la temp in casa e la temp esterna
- in ogni stanza ci sono decine di metri di tubo. Il trucco è proprio molta acqua a bassa temp per tempi lunghi e con costanza. L'inerzia dell'impianto è grande quindi non si deve alzare o abbassare la temp!
- IMHO la regola più importante per un efficiente impianto è curare l'isolazione del solaio sul quale si appoggia l'impianto. Fondamentale che non filtri neanche una virgola di calore, soprattutto se sotto, come me, avete il garage e le cantine. La forza delle caldaie a condensazione, il loro risparmio e efficacia diciamo, è che dalla caldaia esca acqua a una temperatura e che, quando quest'acqua torna dalla fine "del giro" in caldaia non si sia raffreddata troppo. Non sono esperto ma mi sembra che bisognerebbe che l'acqua perda al massimo 4/5 gradi. Il top sarebbe meno, diciamo 3/4 gradi. Allora la caldaia lavora pochissimo.
Se voi spegnete la caldaia poche ore immaginate quanti mc di acqua da scaldare tantissimo e quante ore per sentire l'effetto in casa visto l'inerzia di cui parlavamo (si deve scaldare il massetto e le piastrelle)
- dicevo di dimenticare i termostati. Nei riscaldamenti a pavimento servono solo per limitare la temperatura di una stanza. Impostate NELLA CALDAIA la temperatura che vorreste in casa, diciamo 20 gradi in sala, poi dovete perfezionarla lavorando sulle CURVE.
Il termostato della sala quindi può stare al massimo, diciamo sui 30 gradi, tanto che la valvola del pavimento resti sempre aperta.
In camera matrimoniale voglio 18 gradi? Ok, basta impostare il termostato di quella camera sul 18 e lui chiuderà la valvola del pavimento quando si oltrepassa quella soglia. In un'altra camera voglio 20 come in sala? Posso sia mettere a 20 (sconsiglio perché fai lavorare la valvola a chiodo, ma anche no...) oppure metto a 30 e seguo il lavoro della caldaia.
Fa troppo caldo in generale? Non bisogna abbassare la temp NELLA CALDAIA ma bisogna LAVORARE SULLE CURVE, senza toccare i termostati delle stanze....
capito, in effetti è ovvio che per avere un impianto a pavimento è regola fondamentale che l'isolamento termico della casa sia ad hoc
ne aprofitto per chiedervi una cosa.. io non ho mai capito come fa il sistema di riscaldamento a pavimento a funzionare con un buon rendimento... mi spiego meglio: se non erro la velocità di trasferimento termico è in funzione della differenza di temperatura fra le due parti in un sistema chiuso...
Ora, se io ho ipoteticamente la stanza a 18°C e il fluido nei tubi che gira a 30°C, come faccio a scaldarla se non in un lasso di tempo molto lungo?
Sempre per questo motivo, la quantità di calore ceduta non è molto piccola?
A quanto ne so una delle peculiarità del riscaldamento a pavimento ( di cui spesso e volentieri non si sente parlare, ) è l'inerzia termica del sistema, che rende quella soluzione particolarmente scomoda se la casa è vuota per molte ore al giorno.
qui c'è un test comparativo
http://www.faral.com/Materiale%20Documenti/AIRAL_IMPIANTI%20DI%20RISCALDAMENTO%20A%20CONFRONTO%20IT.pdf
per quanto riguarda il raffrescamento invece, c'è molto risparmio rispetto ai condizionatori normali ? c'è possibilità di parzializzare gli ambienti ?
si userebbe una pompa di calore ? sonda geotermica ? per raffreddare l'acqua.
mortimer86
12-11-2012, 13:22
no no, il riscaldamento a pavimento irradia a 22-25°C di norma non significativamente. il frigo non lavora di più di quanto lavorerebbe d'estate no, è affogato nel massetto io l'ho installato anche in bagno a passo 5 anzichè passo 10
per curiosità, quanto ti hanno chiesto ? cos'è la finitura sopra ? è sconsigliabile usare in generale pavimenti in legno, il legno è isolante termico. meglio una piastrella.
Grazie per le risposte, peccato che è un topic del 2009 :D .
Vorrà dire che torneranno utili a qualche altro indeciso.
Comunque, alla fine:
- Abito da due anni nell'appartamento, acquistato con il riscaldamento a pavimento, caldaia a condensazione e predisposizione pannelli solari (2 tubi coibentati che arrivano dalla caldaia al tetto).
- Nessun costo agiuntivo, in quanto me lo sono fatto inserire nel capitolato in fase di contrattazione (forse avrei abbassato ulteriormente il prezzo, se non lo avessi inserito, ma non saprei quantificare la cifra)
- Niente parquet: troppo critico e a fare un lavoro che poi finisce in malora non ci vuol nulla
- Nel bagno, oltre al riscaldamento a pavimento è presente un termoarredo per integrare la superficie inutilizzabile a causa dei sanitari.
- Tornassi indietro lo rifarei, anche se non è molto comodo per come la uso io: siamo fuori per lavoro oltre 10 ore al giorno, la notte lo tengo spento perchè non sopporto il caldo quando sono a letto. (ma vuoi mettere la libertà d'arredare senza l'intralcio dei termosifoni?)
Per questo l'anno scorso ho acquistato una stufa a pellet, ma uso il riscaldamento nei periodi di vacanza, il fine settimana ed un ora al mattino per rendere meno traumatico l'uscita dal letto.
per quanto riguarda il raffrescamento invece, c'è molto risparmio rispetto ai condizionatori normali ?
Raffrescamento: sconsigliato. Il rischio che si formi condensa sul pavimento è elevato, sarebbe necessario un controllo integrato con un deumidificatore e alla fine si avrebbero comunque risultati migliori con un buon climatizzatore.
capito, in effetti è ovvio che per avere un impianto a pavimento è regola fondamentale che l'isolamento termico della casa sia ad hoc
La casa è ben isolata, con infissi in PVC, doppi vetri basso-emissivi, cappotto esterno di 5cm con 1cm di intercapedine dalla muratura in Poroton.
Per il discorso inerzia termica: si, ci mette un bel po' a scaldarsi, tant'è che per quell'ora che lo accendo al mattino, il riscaldamento parte alle 4:30 e stacca alle 5:30 e ci alziamo alle 6:15-6:30
scusa se mi faccio i cavoli tuoi, ma è più per curiosità.. analizzando il tuo nick... 86 è la data di nascita o è riferito ad altro?
perché... accipicchia... se a 26 anni hai già un appartamento comprato da te (oltrettutto un appartamento del genere di classe A o più immagino) e lavoro fisso... beh, complimenti :eek: :eek: :eek: beato te :stordita:
scusate per l'OT...
dave4mame
12-11-2012, 14:44
torno anch'io sull'argomento.
davvero è così sconsigliabile il parquet con il riscaldamento a pavimento?
mi è abbastanza chiaro che, con usando il prefinito, non ci sono controindicazioni di natura "meccanica"; pero' volevo capire quando ci si perde in termini di resa a causa della scarsa conduttività termica del legno...
torno anch'io sull'argomento.
davvero è così sconsigliabile il parquet con il riscaldamento a pavimento?
mi è abbastanza chiaro che, con usando il prefinito, non ci sono controindicazioni di natura "meccanica"; pero' volevo capire quando ci si perde in termini di resa a causa della scarsa conduttività termica del legno...
imho poco o niente, ottieni solo una maggiore inerzia termica che non ha troppa importanza visto che un riscaldamento a pavimento lavora a regime e non a spot
mortimer86
12-11-2012, 20:11
scusa se mi faccio i cavoli tuoi, ma è più per curiosità.. analizzando il tuo nick... 86 è la data di nascita o è riferito ad altro?
Si, è l'anno di nascita.
Ammetto di aver avuto la botta di coolo di trovare subito un buon lavoro, aggiunto a una forte determinazione per andare a stare per conto mio, aiutato dal supporto (soltanto morale) dei miei genitori.
Comunque la casa è solo in classe C-alto, vicino a B.
Per avere una classe A, mi ha detto il costruttore che ci vuole molto di più: tipo una doppia parete esterna in poroton, con un'intercapedine di 5-10cm tra le due pareti.
E a detta sua, sarà difficile realizzare condomini con questa tecnica dato che il costo è elevato e si riduce notevolmente la superficie calpestabile.
Le uniche realizzate sono case singole su commissione direttamente dei proprietari, non edifici costruiti sperando poi di venderli.
devo dedurre che molte delle costruzioni nuove, parlo di condomini, in classe A, propongano certificazioni un po' troppo forzate ?
A quanto ne so una delle peculiarità del riscaldamento a pavimento ( di cui spesso e volentieri non si sente parlare, ) è l'inerzia termica del sistema, che rende quella soluzione particolarmente scomoda se la casa è vuota per molte ore al giorno.
qui c'è un test comparativo
http://www.faral.com/Materiale%20Documenti/AIRAL_IMPIANTI%20DI%20RISCALDAMENTO%20A%20CONFRONTO%20IT.pdf
Esatto, hai aperto un argomento importantissimo.
Come nel mio caso quando si hanno case che restano vuote praticamente dalle 8 h00 alle 19/19h30 bisogna pensarci un pochino.
Io ho trovato la soluzione ideale sia come costi che come comfort: ho installato una stufa a pellet in salotto, programmando per accendersi da sola alle 6h00, spegnersi alle 8h30, riaccendersi alle 17h30 e pi la spendo manualmente quando voglio io.
E' molto veloce a scaldare. La casa non resta calda ma non diventa mai frigida, grazie al pavimento che cmq non è gelato.
La sensazione termica è ottima. I costi sono paragonabili a chi ha il metano e accende/spegne quando entra/esce di casa.
Grazie per le risposte, peccato che è un topic del 2009 :D .
Vorrà dire che torneranno utili a qualche altro indeciso.
Comunque, alla fine:
- Abito da due anni nell'appartamento, acquistato con il riscaldamento a pavimento, caldaia a condensazione e predisposizione pannelli solari (2 tubi coibentati che arrivano dalla caldaia al tetto).
- Nessun costo agiuntivo, in quanto me lo sono fatto inserire nel capitolato in fase di contrattazione (forse avrei abbassato ulteriormente il prezzo, se non lo avessi inserito, ma non saprei quantificare la cifra)
- Niente parquet: troppo critico e a fare un lavoro che poi finisce in malora non ci vuol nulla
- Nel bagno, oltre al riscaldamento a pavimento è presente un termoarredo per integrare la superficie inutilizzabile a causa dei sanitari.
- Tornassi indietro lo rifarei, anche se non è molto comodo per come la uso io: siamo fuori per lavoro oltre 10 ore al giorno, la notte lo tengo spento perchè non sopporto il caldo quando sono a letto. (ma vuoi mettere la libertà d'arredare senza l'intralcio dei termosifoni?)
Per questo l'anno scorso ho acquistato una stufa a pellet, ma uso il riscaldamento nei periodi di vacanza, il fine settimana ed un ora al mattino per rendere meno traumatico l'uscita dal letto.
Raffrescamento: sconsigliato. Il rischio che si formi condensa sul pavimento è elevato, sarebbe necessario un controllo integrato con un deumidificatore e alla fine si avrebbero comunque risultati migliori con un buon climatizzatore.
La casa è ben isolata, con infissi in PVC, doppi vetri basso-emissivi, cappotto esterno di 5cm con 1cm di intercapedine dalla muratura in Poroton.
Per il discorso inerzia termica: si, ci mette un bel po' a scaldarsi, tant'è che per quell'ora che lo accendo al mattino, il riscaldamento parte alle 4:30 e stacca alle 5:30 e ci alziamo alle 6:15-6:30
Lo stai usando nel peggiore dei modi possibili. Se spendi adesso 80, con 100 potresti tenerlo acceso tutto il giorno senza pellet.
Se invece usi la stufa a pellet, ottima idea (vedi mio post precedente), ti conviene tenere il pavimento SEMPRE acceso a una temperatura minima accettabile per dormire e usare DI PIU' il pellet che ad oggi ha ancora un vantaggio economico (anche se un tempo era superiore).
devo dedurre che molte delle costruzioni nuove, parlo di condomini, in classe A, propongano certificazioni un po' troppo forzate ?
le classi alte sono un pò una forzatura, impongono limiti talmente ridotti che costano una fraccata di soldi io lavoro in un edificio di classe energetica a+ ed è un casino (tanto per capire abbiamo griglie di ferro davanti alle finestre e il riscaldamento è poco regolabile: d'inverno fa pure troppo caldo e dobbiamo tenere le finestre aperte qualche ora )
mortimer86
13-11-2012, 07:41
devo dedurre che molte delle costruzioni nuove, parlo di condomini, in classe A, propongano certificazioni un po' troppo forzate ?
Non saprei, andrebe visto come vengono realizzate.
A quanto ho capito non vengono fatte delle misure per rilasciare la certificazione, ma semplicemente si valuta la tecnica con cui si è costruito.
Nel mio caso con mura esterne in poroton 30cm + 1cm aria + 5cm cappotto, infissi in PVC con vetri 3-8-3, la classe è inferiore a B.
Probabilemnte quello che mi ha detto il costruttore è in base alle condizioni di mercato della zona, dove una casa nuova costa circa 2000€ al mq ( a scendere in fase di trattativa ) e quindi o le vende quasi a rimessa o rimarrebbero invendute perchè troppo care e gli acquirenti si orienterebbero verso altri edifici, anche se con classe energetica inferiore (a meno di una legge che obblighi a realizzare le case in classe A).
@david-1
grazie del suggerimento, devo vedere quale sia la temperatura minima di mandata che la caldaia riesce a gestire, adesso è impostata per far circolare l'acqua a 36° (valore consigliato da chi ha realizzato l'impianto).
La mattina non uso la stufa a pellet perchè è rumorosa.
Comunque ancora non abbiamo temperature così basse da necessitare dell'accensione della caldaia: con un paio di ore di stufa a pellett la sera porto la sala a temperature ottimali per il dopo-cena e al mattino la temperatura è ancora intorno ai 18°C
@david-1
grazie del suggerimento, devo vedere quale sia la temperatura minima di mandata che la caldaia riesce a gestire, adesso è impostata per far circolare l'acqua a 36° (valore consigliato da chi ha realizzato l'impianto).
La mattina non uso la stufa a pellet perchè è rumorosa.
Comunque ancora non abbiamo temperature così basse da necessitare dell'accensione della caldaia: con un paio di ore di stufa a pellett la sera porto la sala a temperature ottimali per il dopo-cena e al mattino la temperatura è ancora intorno ai 18°C
Miseria!!!!
È moltissimo 36ºC! Sei sicuro non siano 26ºC?
Io abito in Trentino a 34/35ºC ci arrivò quando fuori scende sotto i -8/12º (sotto zero, ok?).
Normalmente in inverno com temp tra i -2 e i +10°C la mandata sta tra i 25 e i 32º. Raramente di più!
Sai come regolare la curva?
La tua caldaia ha la sonda per la temp esterna?
.
dave4mame
13-11-2012, 12:45
Comunque la casa è solo in classe C-alto, vicino a B.
Per avere una classe A, mi ha detto il costruttore che ci vuole molto di più: tipo una doppia parete esterna in poroton, con un'intercapedine di 5-10cm tra le due pareti.
E a detta sua, sarà difficile realizzare condomini con questa tecnica dato che il costo è elevato e si riduce notevolmente la superficie calpestabile.
Le uniche realizzate sono case singole su commissione direttamente dei proprietari, non edifici costruiti sperando poi di venderli.
mah. mica tanto.
dalle mie parti (dove per altro non fa freddissimi) le case in classe a cominciano a spuntare; e non si tratta solo di case singole.
anzi, forse costa meno sui condomini; la parte di metratura "persa" infatti viene ripartita tra più appartamenti.
forse è vero piuttosto che, in termini percentuali, l'incremento di costo "pesa" di più su una casa da 300.000 euro che su una da 1.000.0000....
ps.
qualcuno ha una casa con le pareti (interne) in pannelli prefabbricati? (quelli che di fatto sono cartongesso, ma se ti azzardi a chiamarli così il progettista scomunica)?
Coyote74
13-11-2012, 16:26
A quanto ne so una delle peculiarità del riscaldamento a pavimento ( di cui spesso e volentieri non si sente parlare, ) è l'inerzia termica del sistema, che rende quella soluzione particolarmente scomoda se la casa è vuota per molte ore al giorno.
qui c'è un test comparativo
http://www.faral.com/Materiale%20Documenti/AIRAL_IMPIANTI%20DI%20RISCALDAMENTO%20A%20CONFRONTO%20IT.pdf
Sarà come dici, resta il fatto che io ho il riscaldamento a pavimento, oltretutto in un alloggio completamente ricoperto con parquet e nonostante resti disabitato dalle 9 di mattina fino alle 20 di sera, non ho mai notato la ben che minima scomodità. L'ho semplicemente impostato di modo che tenga la temperatura ideale tra le 7 e le 9 del mattino e dalle 18 alle 23 di sera. Non so se in questo modo vado a consumare di più, ma ho notato che comunque i consumi annuali sono bassi e il comfort è pazzesco. Al principio pensavo che a causa dell'inerzia termica un simile uso fosse impossibile, invece nonostante il pavimento in legno, il sistema risponde veramente in maniera veloce, anche perchè dopo 8-9 ore che è spento, comunque la temperatura dell'ambiente mi scende si e no di 1-2 gradi al massimo, ma fuori deve fare veramente freddo.
torno anch'io sull'argomento.
davvero è così sconsigliabile il parquet con il riscaldamento a pavimento?
mi è abbastanza chiaro che, con usando il prefinito, non ci sono controindicazioni di natura "meccanica"; pero' volevo capire quando ci si perde in termini di resa a causa della scarsa conduttività termica del legno...
Come dicevo sopra io ho tutto l'appartamento (circa 130 mq) completamente coperto in legno e non ho trovato problemi, anche al primo avvio dopo l'estate, comunque ci mette si e no 5-6 ore in totale per portare l'ambiente alla temperatura di 20 gradi. Non posso però dirti se con piastrelle si ha una resa ancora migliore, perchè non le ho. Posso però dirti per certo che se il lavoro è fatto bene, il legno a terra non è un problema.
Ci sono legni e legni. Io nelle camere ho messo un legno considerato ideale. Non mi ricordo il nome, ma ha come peculiarità il fatto di essere molto "morbido", non duro insomma, e questo, delle volte, è un problema. Sia mai che ti cada una moneta per terra.....
mortimer86
14-11-2012, 09:09
Miseria!!!!
È moltissimo 36ºC! Sei sicuro non siano 26ºC?
...
Sai come regolare la curva?
La tua caldaia ha la sonda per la temp esterna?
.
No, no, sono proprio 36 (ho controllato ieri sera). Inoltre la avevo abbassata di mio, perchè l'installatore l'aveva impostata a 38, ma avevo paura che desse problemi circolatori.
So come impostare la curva, ma non ho la sonda esterna.
Forse avrei dovuto investire su quella invece che sul cronotermostato che comunicava con la caldaia (Ferroli) :muro: .
Ieri sera mi sono letto anche il documento linkato qualche post fa e anche se le misure parlano da sole, penso ci sia un errore di fondo: nel documento riscaldano utilizzando una pompa di calore, mentre nella maggior parte dei casi si utilizzano caldaie a gas, che nel caso di quelle a condensazione rendono al meglio con impianti a bassa temperatura.
mah. mica tanto.
dalle mie parti (dove per altro non fa freddissimi) le case in classe a cominciano a spuntare; e non si tratta solo di case singole.
anzi, forse costa meno sui condomini; la parte di metratura "persa" infatti viene ripartita tra più appartamenti.
forse è vero piuttosto che, in termini percentuali, l'incremento di costo "pesa" di più su una casa da 300.000 euro che su una da 1.000.0000....
Quello che dici te è valido nei condomini stile casermoni anni 70-80. Da noi i condomini più grossi hanno 15 appartamenti su 3 piani, quindi almeno la metà delle pareti perimetrali sono esterne. C'è da considerare che nel certificato energetico c'è anche una voce relativa all'isolamento acustico, quindi probabilemte anche i muri confinanti avranno un maggiore spessore.
Inoltre, se un'appartamento da 80mq mi offre 70mq calpestabili a 160.000€ in classe B, mentre in classe A mi costa 180.000€ per poco più di 60mq calpestabili, è ovvio che l'acquirente "medio" propenda per il primo caso (dato che poi, la differenza sui consumi non penso sia così marcata).
Poi il discorso venne fuori tre anni fa quando il mio appartamento era in costruzione, magari adesso sono obbligati per legge a realizzare case in classe A.
Coyote74
14-11-2012, 11:38
Ci sono legni e legni. Io nelle camere ho messo un legno considerato ideale. Non mi ricordo il nome, ma ha come peculiarità il fatto di essere molto "morbido", non duro insomma, e questo, delle volte, è un problema. Sia mai che ti cada una moneta per terra.....
Questo se usi parquet in legno massello, se invece si usano i prefiniti la scelta della finitura è relativa, in quanto lo strato di legno nobile è nel migliore dei casi di 5-7 mm, quindi praticamente ininfluente. Io ho un prefinito con finitura in rovere, quindi piuttosto duro, ma con l'impianto a pavimento funziona che è una meraviglia.
Questo se usi parquet in legno massello, se invece si usano i prefiniti la scelta della finitura è relativa, in quanto lo strato di legno nobile è nel migliore dei casi di 5-7 mm, quindi praticamente ininfluente. Io ho un prefinito con finitura in rovere, quindi piuttosto duro, ma con l'impianto a pavimento funziona che è una meraviglia.
Certo, giusta precisazione: io infatti ho pavimenti in legno massello.
Comunque son 6 anni che ho il pavimento riscaldato e son 3 anni che ho la stufa pellet associata. Bè, che dire: ho trovato il compromesso ideale-
No, no, sono proprio 36 (ho controllato ieri sera). Inoltre la avevo abbassata di mio, perchè l'installatore l'aveva impostata a 38, ma avevo paura che desse problemi circolatori.
So come impostare la curva, ma non ho la sonda esterna.
Forse avrei dovuto investire su quella invece che sul cronotermostato che comunicava con la caldaia (Ferroli) :muro: .
Il tuo termoidraulico è un pazzo! :sofico:
PS: senza sonda esterna le curve praticamente non servono niente... Falla installare (sempre a Nord) che ti fa risparmiare.
cos'è esattamente questa curva ?
mortimer86
15-11-2012, 09:34
E' un incremento della temperatura di mandata dell'acqua in funzione della temperatura esterna.
Nella mia caldaia seleziono la pendenza della curva e l'offset (minimo 20°C).
Se per esempio:
seleziono al curva 1 e offset 20°C ottengo che:
- a 20°C (esterni) la temperatura di mandata è 20°C
- a 0°C (esterni) la temperatura di mandata è 25°C
- a -20°C (esterni) la temperatura di mandata è 30°C
seleziono la curva 1 e offset 30°C ottengo che:
- a 20°C (esterni) la temperatura di mandata è 30°C
- a 0°C (esterni) la temperatura di mandata è 35°C
- a -20°C (esterni) la temperatura di mandata è 40°C
seleziono al curva 3 e offset 20°C ottengo che:
- a 20°C (esterni) la temperatura di mandata è 20°C
- a 0°C (esterni) la temperatura di mandata è 35°C
- a -20°C (esterni) la temperatura di mandata è 50°C
Ovviamente serve una sonda per registrare la temperatura esterna e una caldaia predisposta.
Nel mio caso con mura esterne in poroton 30cm + 1cm aria + 5cm cappotto, infissi in PVC con vetri 3-8-3, la classe è inferiore a B.
beh, non mi sembrano caratteristiche estreme. il cappotto è sottile e i vetri pure.
mortimer86
18-11-2012, 08:59
Non ho mai detto che fossero caratteristiche estreme: ho semplicemente detto che la casa è comunque ben isolata rispetto a molti edifici che sono in giro, e ho informato chi me lo chedeva che comunque non è neppure classe B (ah, per essere precisi i vetri sono 4+6+4).
Ho inoltre riportato ciò che il costruttore mi aveva detto riguardo al costruire case in classe A.
Ora m'è presa la curisità di vedere la classe energetica della casa dei miei genitori, costruita 3 ani prima dallo stesso costruttore, ma con vetri 3+5+3 e cappotto di 3cm, per vedere quanto queste piccole variazioni incidano sulla classe energetica.
Non ho mai detto che fossero caratteristiche estreme: ho semplicemente detto che la casa è comunque ben isolata rispetto a molti edifici che sono in giro, e ho informato chi me lo chedeva che comunque non è neppure classe B (ah, per essere precisi i vetri sono 4+6+4).
Ho inoltre riportato ciò che il costruttore mi aveva detto riguardo al costruire case in classe A.
Ora m'è presa la curisità di vedere la classe energetica della casa dei miei genitori, costruita 3 ani prima dallo stesso costruttore, ma con vetri 3+5+3 e cappotto di 3cm, per vedere quanto queste piccole variazioni incidano sulla classe energetica.
con isolamenti e vetri così sottili ho la sensazione che tu abiti a lampedusa :D
Domandina: se vorrei installare poi una sorta di sistema domotico, devo assicurarmi che il riscaldamento a pavimento sia in qualche modo compatibile?
Domandina: se vorrei installare poi una sorta di sistema domotico, devo assicurarmi che il riscaldamento a pavimento sia in qualche modo compatibile?
dipende da cosa ci vuoi fare con il sistema domotico, se vuoi controllare anche il riscaldamento la centralina della caldaia deve essere ovviamente compatibile ed interfacciabile
dipende da cosa ci vuoi fare con il sistema domotico, se vuoi controllare anche il riscaldamento la centralina della caldaia deve essere ovviamente compatibile ed interfacciabile
Mi piacerebbe poterlo configurare da locale, e questo credo che ormai ce l'abbiano tutti. Sarebbe comodo controllarlo anche da remoto.
Ci sono standards in questo caso? Intendo tecnologie/sistema di comunicazione standard..
purtoppo non me ne intendo di queste cose.. avete qualche buon link?
Tutto quello che trovo in rete è unicamente su soluzioni specifiche, vorrei una sorta di comparazione o qualcosa del genere..
un'altra cosa, in termini di efficienza energetica, qual è migliore tra riscaldamento a pavimento, parete, soffitto o battiscopa?
Mi piacerebbe poterlo configurare da locale, e questo credo che ormai ce l'abbiano tutti. Sarebbe comodo controllarlo anche da remoto.
Ci sono standards in questo caso? Intendo tecnologie/sistema di comunicazione standard..
purtoppo non me ne intendo di queste cose.. avete qualche buon link?
Tutto quello che trovo in rete è unicamente su soluzioni specifiche, vorrei una sorta di comparazione o qualcosa del genere..
un'altra cosa, in termini di efficienza energetica, qual è migliore tra riscaldamento a pavimento, parete, soffitto o battiscopa?
di "standard "ce ne sono parecchi ma alla fine in Europa l'unico standard di domotica utilizzato e di cui si riesce a trovare parecchi componenti per tutte le funzionalità (tra cui quelli hvac ) è KNX (detto anche konnex) http://www.knx.org/
essendo uno standard e non un protocollo proprietario puoi interconnettere dispositivi anche di produttori e marche diverse senza problemi di sorta e configurandole tutte insieme da un unico punto
mortimer86
30-11-2012, 18:19
Domandina: se vorrei installare poi una sorta di sistema domotico, devo assicurarmi che il riscaldamento a pavimento sia in qualche modo compatibile?
Se vuoi semplicemente comandare l'accensione e spengimento della caldaia, solitamente è sufficiente aprire o chiudere un contatto, operazione alla portata di qualunque sistema domotico.
Se invece vuoi tenere sott'occhio altri parametri come la temperatura dell'acqua, la pressione della stessa, ecc..., allora è necessario che la caldaia sia predisposta ad essere pilotata tramite una linea di comunicazione "standard" come ti ha già detto !fazz
Grazie ad entrambi...
Cmq consigliereste di accoppiare il riscaldamento a pavimento ad una pompa di calore? Se sì, quale? Aria-acqua? Ho visto che ci sono anche quelle geotermiche, ed ad aria-esausta...
Guardando in giro dicono un risparmio del 50/60%, anche se costano un botto (fino a 10k€ se anche per uso sanitario)
Se ci abbino anche il fornello ad induzione non avremmo assolutamente bisogno di alcun attacco per il gas in teoria, visto che userei la pompa di calore per riscaldare, condizionare e produrre acqua calda..
Grazie ad entrambi...
Cmq consigliereste di accoppiare il riscaldamento a pavimento ad una pompa di calore? Se sì, quale? Aria-acqua? Ho visto che ci sono anche quelle geotermiche, ed ad aria-esausta...
Guardando in giro dicono un risparmio del 50/60%, anche se costano un botto (fino a 10k€ se anche per uso sanitario)
Se ci abbino anche il fornello ad induzione non avremmo assolutamente bisogno di alcun attacco per il gas in teoria, visto che userei la pompa di calore per riscaldare, condizionare e produrre acqua calda..
beh sicuramente l'enel ti ringrazierà.... non capisco tutta questa avversione per il metano è il sistema più economico per avere riscaldamento e acqua a richiesta
beh sicuramente l'enel ti ringrazierà.... non capisco tutta questa avversione per il metano è il sistema più economico per avere riscaldamento e acqua a richiesta
http://www.klima-innovativ.de/pages/kosten.html
Qui ci sono un paio di esempi che stimano i vari costi con riscaldamento ad olio, gas, pellet e pompa di calore.
Le cose importanti sono quelle in neretto, dove per ogni riscaldamento è approssimato il costo iniziale e il costo di esercizio
La pompa di calore è nettamente più efficiente
se si hanno i pannelli fotovoltaici la pompa di calore per l'efficienza che ha risulta spesso la più conveniente, specie con il nuovo conto energia che "premia" l'autoconsumo.
in più, non avere il gas, significa un all'acciamento in meno, un impianto in meno, oneri in meno, costi fissi in meno ecc.
se si hanno i pannelli fotovoltaici la pompa di calore per l'efficienza che ha risulta spesso la più conveniente, specie con il nuovo conto energia che "premia" l'autoconsumo.
in più, non avere il gas, significa un all'acciamento in meno, un impianto in meno, oneri in meno, costi fissi in meno ecc.
Quella era la nostra idea... cmq ho appena "scoperto" che le pompe di calore fanno un macello di rumore >.>
Impossibili in città per un appartamento, sebbene ci sia spazio in giardino... :muro:
http://www.klima-innovativ.de/pages/kosten.html
Qui ci sono un paio di esempi che stimano i vari costi con riscaldamento ad olio, gas, pellet e pompa di calore.
Le cose importanti sono quelle in neretto, dove per ogni riscaldamento è approssimato il costo iniziale e il costo di esercizio
La pompa di calore è nettamente più efficiente
non capisco una cippa di tedesco, ma il costo dell'elettricità tedesco probabilmente non è quello italiano.
e comunque l'efficienza di una fiamma è sicuramente più alta di un accrocchio elettrico.
Bah direi di no...
hey, torna sul ds :O
non capisco una cippa di tedesco, ma il costo dell'elettricità tedesco probabilmente non è quello italiano.
e comunque l'efficienza di una fiamma è sicuramente più alta di un accrocchio elettrico.
Bè a giudicare dai valori no.
Un sistema con pompa di calore geotermica costa di più all'inizio ma si ammortizza dato il suo costo di esercizio di circa la metà..
hey, torna sul ds :O
E tu chi sei :mbe:
Comunque avevo ragione io...
Una fiamma non è affatto più efficiente!
Domandina: che ne pensate di questo grès sul riscaldamento a pavimento?
http://www.delconcafast.com/
Ci attira il fatto che ce lo possiamo fare da soli, senza colla, subito calpestabile e niente fughe..
Ne avete mai sentito parlare?
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