sempreio
14-04-2009, 20:02
Udine. Di giorno badante di un'anziana,
la notte "partner" del figlio per contratto
Nell'accordo erano previste anche le prestazioni sessuali, ma dopo una lite la donna ha denunciato l'uomo per stupro
UDINE (14 aprile) - Una badante bulgara di 40 anni è andata dalla polizia per denunciare uno stupro che avrebbe subito dal figlio della donna che doveva accudire. Ma gli agenti l'hanno arrestata per il furto di due anelli d'oro in suo possesso e appartenenti alla famiglia. Ma c'è di più: nel contratto firmato dalla badante, insieme alla cura dell'anziana, era compreso anche un servizio extra, ossia i rapporti sessuali proprio con il figlio.
Una vicenda degna di Boccaccio, con protagonisti il figlio di 69 anni della donna che avrebbe dovuto essere accudita dalla bulgara e la stessa badante: tra i due era stato stipulato verbalmente un accordo che prevedeva cure giornaliere per l'anziana e “compagnia”, compresi rapporti sessuali, con il figlio di notte.
Il compenso era così stabilito: 1.800 euro al mese più vitto e alloggio, di cui 1000 per il lavoro di badante e gli altri 800 per le prestazioni «extra».
Il patto era stato siglato venerdì scorso, anziana assente poiché momentaneamente ospitata a La Quiete di Udine, la struttura sanitaria nota per aver ospitato Eluana Englaro. Di fatto, l'uomo conosceva già la bulgara, che era stata collaboratrice domestica nella sua abitazione.
Venerdì, la donna si è trasferita nell'alloggio di via Bariglaria, dove ha adempiuto alla parte notturna dell'accordo, a quella "compagnia" da 800 euro in più al mese. Ma la mattina successiva qualcosa non è andato per il verso giusto.
Pare che i due avessero dichiarato di essere liberi sentimentalmente, ma che il datore di lavoro abbia sorpreso la donna al telefono impegnata in una conversazione dal tono inequivocabile. I due hanno litigato e la donna è stata avvertita che avrebbe ricevuto solo i mille euro da badante e non l'altra parte del compenso pattuito.
La bulgara si è arrabbiata e allora il datore di lavoro le ha anticipato che intendeva darle solo 60 euro per la notte appena trascorsa. La quarantenne si è arrabbiata ancora di più, minacciando di chiamare la polizia per denunciare uno stupro, cosa che ha poi fatto. Agli agenti la donna ha poi confermato la violenza sessuale, raccontando anche di quel bizzarro accordo. Ma nel frattempo l'uomo si era accorto della sparizione di due anelli d'oro, trovati in possesso della badante, che è finita a Trieste, nel carcere del Coroneo.
la notte "partner" del figlio per contratto
Nell'accordo erano previste anche le prestazioni sessuali, ma dopo una lite la donna ha denunciato l'uomo per stupro
UDINE (14 aprile) - Una badante bulgara di 40 anni è andata dalla polizia per denunciare uno stupro che avrebbe subito dal figlio della donna che doveva accudire. Ma gli agenti l'hanno arrestata per il furto di due anelli d'oro in suo possesso e appartenenti alla famiglia. Ma c'è di più: nel contratto firmato dalla badante, insieme alla cura dell'anziana, era compreso anche un servizio extra, ossia i rapporti sessuali proprio con il figlio.
Una vicenda degna di Boccaccio, con protagonisti il figlio di 69 anni della donna che avrebbe dovuto essere accudita dalla bulgara e la stessa badante: tra i due era stato stipulato verbalmente un accordo che prevedeva cure giornaliere per l'anziana e “compagnia”, compresi rapporti sessuali, con il figlio di notte.
Il compenso era così stabilito: 1.800 euro al mese più vitto e alloggio, di cui 1000 per il lavoro di badante e gli altri 800 per le prestazioni «extra».
Il patto era stato siglato venerdì scorso, anziana assente poiché momentaneamente ospitata a La Quiete di Udine, la struttura sanitaria nota per aver ospitato Eluana Englaro. Di fatto, l'uomo conosceva già la bulgara, che era stata collaboratrice domestica nella sua abitazione.
Venerdì, la donna si è trasferita nell'alloggio di via Bariglaria, dove ha adempiuto alla parte notturna dell'accordo, a quella "compagnia" da 800 euro in più al mese. Ma la mattina successiva qualcosa non è andato per il verso giusto.
Pare che i due avessero dichiarato di essere liberi sentimentalmente, ma che il datore di lavoro abbia sorpreso la donna al telefono impegnata in una conversazione dal tono inequivocabile. I due hanno litigato e la donna è stata avvertita che avrebbe ricevuto solo i mille euro da badante e non l'altra parte del compenso pattuito.
La bulgara si è arrabbiata e allora il datore di lavoro le ha anticipato che intendeva darle solo 60 euro per la notte appena trascorsa. La quarantenne si è arrabbiata ancora di più, minacciando di chiamare la polizia per denunciare uno stupro, cosa che ha poi fatto. Agli agenti la donna ha poi confermato la violenza sessuale, raccontando anche di quel bizzarro accordo. Ma nel frattempo l'uomo si era accorto della sparizione di due anelli d'oro, trovati in possesso della badante, che è finita a Trieste, nel carcere del Coroneo.