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View Full Version : [LEGALE]"Ti aspetto fuori"


Toyo
22-03-2009, 16:08
Salve, mi servirebbe un consulto per sapere se mi converrebbe sporgere denuncia o no.

Spiego il fatto:

ITIS, indirizzo informatica, classe 5^

Eravamo in laboratorio di elettronica (che poi non è altro che un altro laboratorio di informatica, solo pc)... entriamo, accendiamo le macchine, tutti gli utenti non sono accessibili in quanto son state cambiate tutte le pswd (win xp).

Ctrl-alt canc ctrl-alt-canc e entriamo come admin (la pass la sapevamo da inizio anno).

Poco dopo entra il "tecnico" (non l'insegnante teorico pratico, ma quella figura che lo stato italiano ha creato per arginare un po' la disoccupazione, l'"assistente" di laboratorio) che, quando vede una macchina loggata se la prende con lo studente e comincia a chiedere come era entrato etc.

Fin qua niente di strano.

Ad un certo punto il "tecnico", quando gli abbiamo detto che abbiamo sempre avuto le pswd, le abbiamo anche usate per installare Visual studio e altri programmi che ci servivano (cosa che tra l'altro doveva fare lui), comincia a sbraitare parlando prevalentemente in dialetto (viene dal sud, non so da dove di preciso, fatto sta che qua a vicenza non si capiva niente di quello che diceva)... così ad un certo punto uno studente chiede "cosa xe ca te ghe dito?" e lui comincia ad incazzarsi ancora di più, ad urlare etc... Noi gli diciamo di smetterla, che non è nessuno per poterci parlare così, non è un professore... e questo comincia a dire (a me ed altri 2) "Io ti aspetto fuori", "risolviamo la questione di fuori" "non ho paura di te" etc.

Questo più volte.
Detto da una persona alta tipo 1.90 e molto bene impostata faceva anche un certo che.


Posso denunciarlo? Non posso fargliela passare liscia. Se andassi "solo" dalla preside non succederebbe niente, voglio, nei limiti dei miei diritti, sporgere denuncia.

Da notare che in classe c'erano anche 3 professori che hanno assistito alla scena.

KJx89
22-03-2009, 16:26
Salve, mi servirebbe un consulto per sapere se mi converrebbe sporgere denuncia o no.

Spiego il fatto:

ITIS, indirizzo informatica, classe 5^

Eravamo in laboratorio di elettronica (che poi non è altro che un altro laboratorio di informatica, solo pc)... entriamo, accendiamo le macchine, tutti gli utenti non sono accessibili in quanto son state cambiate tutte le pswd (win xp).

Ctrl-alt canc ctrl-alt-canc e entriamo come admin (la pass la sapevamo da inizio anno).

Poco dopo entra il "tecnico" (non l'insegnante teorico pratico, ma quella figura che lo stato italiano ha creato per arginare un po' la disoccupazione, l'"assistente" di laboratorio) che, quando vede una macchina loggata se la prende con lo studente e comincia a chiedere come era entrato etc.

Fin qua niente di strano.

Ad un certo punto il "tecnico", quando gli abbiamo detto che abbiamo sempre avuto le pswd, le abbiamo anche usate per installare Visual studio e altri programmi che ci servivano (cosa che tra l'altro doveva fare lui), comincia a sbraitare parlando prevalentemente in dialetto (viene dal sud, non so da dove di preciso, fatto sta che qua a vicenza non si capiva niente di quello che diceva)... così ad un certo punto uno studente chiede "cosa xe ca te ghe dito?" e lui comincia ad incazzarsi ancora di più, ad urlare etc... Noi gli diciamo di smetterla, che non è nessuno per poterci parlare così, non è un professore... e questo comincia a dire (a me ed altri 2) "Io ti aspetto fuori", "risolviamo la questione di fuori" "non ho paura di te" etc.

Questo più volte.
Detto da una persona alta tipo 1.90 e molto bene impostata faceva anche un certo che.


Posso denunciarlo? Non posso fargliela passare liscia. Se andassi "solo" dalla preside non succederebbe niente, voglio, nei limiti dei miei diritti, sporgere denuncia.

Da notare che in classe c'erano anche 3 professori che hanno assistito alla scena.

Scusami, ma i professori in questione cosa hanno detto?
Saluti
Kappa

Toyo
22-03-2009, 16:42
Scusami, ma i professori in questione cosa hanno detto?
Saluti
Kappa
Uno tentava di calmare le acque, facendoci un discorso sull'uso dei laboratori etc, provando a risolvere a "non è successo niente capita di dire parole pesanti in queste situazioni" etc..., uno teneva fermo un ragazzo che si scalda facilmente (e aveva ragione), l'altro stava zitto.

KJx89
22-03-2009, 16:52
Uno tentava di calmare le acque, facendoci un discorso sull'uso dei laboratori etc, provando a risolvere a "non è successo niente capita di dire parole pesanti in queste situazioni" etc..., uno teneva fermo un ragazzo che si scalda facilmente (e aveva ragione), l'altro stava zitto.

Certo che anche loro sono dei m***osi, potevano fare qualcosa di più concreto.
Il discorso è semplice, a mio parere, se vai a fare la denuncia non risolvi nulla, pensa che io sto ancora aspettando una chiamata o qualcosa su una denuncia di truffa a mio danno di 1550€...
Anzi, rischi che sto tipo ti becca fuori e ti mena :rolleyes:
Almeno, così la penso io.
Saluti
Kappa

Toyo
22-03-2009, 17:20
Certo che anche loro sono dei m***osi, potevano fare qualcosa di più concreto.
Il discorso è semplice, a mio parere, se vai a fare la denuncia non risolvi nulla, pensa che io sto ancora aspettando una chiamata o qualcosa su una denuncia di truffa a mio danno di 1550€...
Anzi, rischi che sto tipo ti becca fuori e ti mena :rolleyes:
Almeno, così la penso io.
Saluti
Kappa

No fidati, i prof non si sono comportati troppo male. Comunque il punto non è quello. Volevo solo sapere, da qualcuno che ne sa più di me in materia, se esistono gli estremi per sporgere denuncia per minaccia. L'obbiettivo non è avere un risarcimento o roba del genere, ma solo fargliela pagare.
Trovo il fatto obbiettivamente grave visto che è successo in un ambiente scolastico da parte di una persona teoricamente "superiore" all'interno della gerarchia.

E non ho paura di percosse o altro da parte sua, figuriamoci.

markk0
22-03-2009, 17:26
edit: post doppio.

markk0
22-03-2009, 17:27
Volevo solo sapere, da qualcuno che ne sa più di me in materia, se esistono gli estremi per sporgere denuncia per minaccia.


gli estremi per una denuncia, volendo, ci sono, se tu hai percepito quelle frasi come una minaccia diretta, nello specifico, nei tuoi confronti, così come ci sono pure gli estremi per archiviarla in 30 secondi netti, tenuto conto degli orientamenti della Cassazione in materia.

Toyo
22-03-2009, 17:33
gli estremi per una denuncia, volendo, ci sono, se tu hai percepito quelle frasi come una minaccia diretta, nello specifico, nei tuoi confronti, così come ci sono pure gli estremi per archiviarla in 30 secondi netti, tenuto conto degli orientamenti della Cassazione in materia.

Certo che l'ho percepita come minaccia diretta, come altro potevo percepirla?

Se, sporgendo denuncia, questa venisse poi archiviata, andrei in contro a qualche problema di qualsiasi natura (anche economica)?

Se scelgo di sporgere denuncia, dove devo rivolgermi? CC?


(Grazie)

baroneVonToben
22-03-2009, 17:41
Certo che l'ho percepita come minaccia diretta, come altro potevo percepirla?

Se, sporgendo denuncia, questa venisse poi archiviata, andrei in contro a qualche problema di qualsiasi natura (anche economica)?

Se scelgo di sporgere denuncia, dove devo rivolgermi? CC?


(Grazie)
non farlo,sarebbe la tua parola contro la sua e i prof. di certo non testimonieranno

Toyo
22-03-2009, 17:45
non farlo,sarebbe la tua parola contro la sua e i prof. di certo non testimonieranno

15 studenti maggiorenni sarebbero disposti a testimoniare, e penso anche 2 dei 3 prof.

baroneVonToben
22-03-2009, 17:52
15 studenti maggiorenni sarebbero disposti a testimoniare, e penso anche 2 dei 3 prof.
in questo caso...comunque consiglio personale lascia perdere per il queto vivere in fin fine non è successo niente solo parole seppur pesanti

Toyo
22-03-2009, 18:06
in questo caso...comunque consiglio personale lascia perdere per il queto vivere in fin fine non è successo niente solo parole seppur pesanti

no, non voglio lasciar perdere:)

Trovo inaccettabile che succeda una cosa del genere in un ambiente scolastico da parte di un individuo che sulla scala gerarchica della scuola è sopra di me.

Mar1o
22-03-2009, 18:10
perchè esiste una scala gerarchica nella scuola?

Toyo
22-03-2009, 18:18
perchè esiste una scala gerarchica nella scuola?

Dai, cerca di capire cosa voglio dire. La scuola è un'istituzione finalizzata all'educazione, oltre che all'istruzione, e certi comportamenti da chi sta "sopra" allo studente (dal bidello al professore, dalla segretaria alla preside)secondo me sono ancora più gravi.

Poi magari fare un post simil-provocatorio ti soddisfa, boh.


edit: se ti piacciono i daft punk va bene lo stesso :)

maxime
22-03-2009, 18:18
Vuoi fargliela davvero pagare? Fai una bella cosa: scrivi una lettera indirizzata al preside in cui racconti i fatti e pretendi le scuse formali del tecnico davanti a tutte le persone che quel giorno erano con te al laboratorio.
Aggiungi che in caso di mancate scuse procederai con formale denuncia e fai sottoscrivere a tutti i testimoni che erano lì in quel momento e che sono disposti a farlo.
Secondo me doversi scusare davanti a tutti gli farà girare il culo come una trottola! ;)

Toyo
22-03-2009, 18:20
Vuoi fargliela davvero pagare? Fai una bella cosa: scrivi una lettera indirizzata al preside in cui racconti i fatti e pretendi le scuse formali del tecnico davanti a tutte le persone che quel giorno erano con te al laboratorio.
Aggiungi che in caso di mancate scuse procederai con formale denuncia e fai sottoscrivere a tutti i testimoni che erano lì in quel momento e che sono disposti a farlo.
Secondo me doversi scusare davanti a tutti gli farà girare il culo come una trottola! ;)


Ti stimo!

markk0
22-03-2009, 18:48
Certo che l'ho percepita come minaccia diretta, come altro potevo percepirla?

e che ne so, io mica c'ero e quindi non so nemmeno se le cose stanno veramente come dici tu...
:rolleyes:

Se, sporgendo denuncia, questa venisse poi archiviata, andrei in contro a qualche problema di qualsiasi natura (anche economica)?

no, nessuno, a parte il fatto che se la cosa non fosse vera, la controparte potrebbe denunciarti per calunnia, che è un reato ben più grave della minaccia, quindi pensaci bene.


Se scelgo di sporgere denuncia, dove devo rivolgermi? CC?


dove ti pare, la denuncia la puoi anche scrivere di tuo pugno, se vuoi, e la puoi depositare direttamente in Procura, all'Ufficio Ricezione atti.

Toyo
22-03-2009, 18:53
e che ne so, io mica c'ero e quindi non so nemmeno se le cose stanno veramente come dici tu...
:rolleyes:



scusa, non volevo che la mia risposta fosse polemica :)


no, nessuno, a parte il fatto che se la cosa non fosse vera, la controparte potrebbe denunciarti per calunnia, che è un reato ben più grave della minaccia, quindi pensaci bene.



non mi sto inventando niente, quindi sono tranquillo


dove ti pare, la denuncia la puoi anche scrivere di tuo pugno, se vuoi, e la puoi depositare direttamente in Procura, all'Ufficio Ricezione atti.

grazie.

Domani parlo con gli altri 2 interessati e decideremo cosa fare

Harry.86
23-03-2009, 06:44
Ti stimo!

Provo a " girarti " la cosa .... Mi chiedo , avendo dei genitori insegnanti che mi raccontano centinaia di episodi , se iniziassero anche gli operatori scolastici , i vari assistenti e gli insegnanti a sporgere denuncia o simli per , spesso frequente , supponenza , maleducazione , viltà ed anche offese nei loro confronti da parte di noi studenti... dove si arriverebbe ?
Ed in quel caso la " gerarchia " di cui parli andrebbe ancora di più osservata dagli... studenti !!!

A me , onestamente , pare che tu la stia mettendo più sulla sfera personale , magari anche per episodi pregressi ...
Con questo non intendo giustificare il comportamento dell'assistente tenuto , in base al ruolo , ad osservare un dato aplomb... ma la denuncia mi sembra esagerata e a volte può nascondere secondi fini .

Se proprio tieni , invece ,al discorso professionale , morale e " deontologico " della vicenda e dell'ambiente scuola... fai una letterina al preside ... come consigliava maximo ;)

xcdegasp
23-03-2009, 12:49
@ Toyo:
dubito che appena arrivato il "tecnico" e cominciato l'interrogatorio voi studenti siate rimasti muti, pacati e che rispondevate in modo sintetico senza ulteriori aggiunte alle domande poste.. lo dubito fortemente :)

le parole possono volare e le situazioni createsi non si possono di certo descrivere in poche righe se poi consideriamo che il tecnico è il responsabile degli apparati multimediali in dotazione agli studenti è ovvia la sua reazione al confronto che hai descritto nel quale voi non lo collocate in nessun assetto piramidale :)

il tecnico non è lì per scaldare una sedia o sperperare denaro è lì per svolgere precise mansioni che voi studenti non avete compreso cioè che ogni volta che devi accendere il pc devi chiedere permesso come per ogni volta che devi installare qualche software ;)

Window Vista
23-03-2009, 13:37
@ Toyo:
dubito che appena arrivato il "tecnico" e cominciato l'interrogatorio voi studenti siate rimasti muti, pacati e che rispondevate in modo sintetico senza ulteriori aggiunte alle domande poste.. lo dubito fortemente :)

le parole possono volare e le situazioni createsi non si possono di certo descrivere in poche righe se poi consideriamo che il tecnico è il responsabile degli apparati multimediali in dotazione agli studenti è ovvia la sua reazione al confronto che hai descritto nel quale voi non lo collocate in nessun assetto piramidale :)

il tecnico non è lì per scaldare una sedia o sperperare denaro è lì per svolgere precise mansioni che voi studenti non avete compreso cioè che ogni volta che devi accendere il pc devi chiedere permesso come per ogni volta che devi installare qualche software ;)
Si, ma arrivare a dire: "Ti aspetto fuori":O

Cioè, cosa potrebbe farmi? :)

ceccoos
23-03-2009, 13:52
Salve, mi servirebbe un consulto per sapere se mi converrebbe sporgere denuncia o no.

Spiego il fatto:
......
Poco dopo entra il "tecnico" (non l'insegnante teorico pratico, ma quella figura che lo stato italiano ha creato per arginare un po' la disoccupazione, l'"assistente" di laboratorio) che, quando vede una macchina loggata se la prende con lo studente e comincia a chiedere come era entrato etc.
....


Già questo mi basta...

Dubito fortemente che abbiate risposto alle sue domande senza prenderlo per il culo...

:rolleyes:

beach_man
23-03-2009, 14:09
Si, ma arrivare a dire: "Ti aspetto fuori":O

Cioè, cosa potrebbe farmi? :)

Ma chi dovrebbe farti chi sa cosa?!?

Gia e' partito con il piede sbagliato...basta leggere quello che ha scritto o meglio come lo ha scritto.
Inoltre se la persona da lui interpellata fosse anche solo un po "fuori di testa" non ci avrebbe pensato su due volte a mollargli (quanto meno) un ceffone davanti a tutti, per tanto perche' dovrebbe fargli qualcosa "fuori"? Per essere la prima persona aditata da tutti??
Quello che manca e' il rispetto...il loro (come studenti) nel confronto di chi lavora (e soprattutto non si conosce) e quello dell'assistente di laboratorio che si e' confuso a discutere con loro in maniera decisamente non adatta al ruolo e alla situazione.
Per tanto se alla base di tutto c'e' un benemerito menefreghismo del rispetto che si richiede quando si e' a contatto con le persone,tanto piu in istituzioni pubbliche come la scuola, che si proceda con la denuncia e se si riesce a far smettere di ridere chi la denuncia la dovrebbe registrare e a farla andare avanti,bisogna essere pronti ad assumersi tutte le conseguenze, positive e negative, personali o no e di carattere economico, senza preoccuparsi se ti potrebbe aspettare fuori o no!

xcdegasp
23-03-2009, 14:18
Si, ma arrivare a dire: "Ti aspetto fuori":O

Cioè, cosa potrebbe farmi? :)

è la stessa sparata di "ti boccio", uno sfogo nulla di più infatti non è stato nemmeno sfiorato :)
sfogo che è ribadito dalla situazione che si era innescata comunque se doveva essere pericolosa l'affermazione avresti avuto strattonamenti e una rissa in aula.

siamo stati studenti tutti :)

Homra
24-03-2009, 13:55
@ Toyo:
dubito che appena arrivato il "tecnico" e cominciato l'interrogatorio voi studenti siate rimasti muti, pacati e che rispondevate in modo sintetico senza ulteriori aggiunte alle domande poste.. lo dubito fortemente :)

le parole possono volare e le situazioni createsi non si possono di certo descrivere in poche righe se poi consideriamo che il tecnico è il responsabile degli apparati multimediali in dotazione agli studenti è ovvia la sua reazione al confronto che hai descritto nel quale voi non lo collocate in nessun assetto piramidale :)

il tecnico non è lì per scaldare una sedia o sperperare denaro è lì per svolgere precise mansioni che voi studenti non avete compreso cioè che ogni volta che devi accendere il pc devi chiedere permesso come per ogni volta che devi installare qualche software ;)

Questa mi sembra la risposta più sensata.... da come la racconta immagino i classici 16 enni che si credono di essere dei piccoli Bill G. che sfottono una persona che a differenza loro è li per lavorare e non per scaldare i banchi, tra l'altro partendo da pregiudizi a dir poco razzisti(cosa direi + che classica nel nord-est) dovuti unicamente all'accento diverso dal loro.
Forse per voi sarà difficile arrivarci ma se per caso venisse effettuato un controllo dei pc scolastici e trovassero dei programmi installati senza le licenze quello che passerebbe un brutto quarto d'ora sarebbe l'incolpevole tecnico di laboratorio.
Allo stesso tempo penso che dire "ti aspetto fuori" ad un ragazzino minorenne è proprio un'assurdità ed un'errore a dir poco diseducativo; se fossi il preside prenderei dei provvedimenti con il tecnico e sospenderei per almeno una settimana coloro che senza alcun permesso manomettevano i computer scolastici, perchè anche loro hanno torto marcio.

il Caccia
24-03-2009, 14:09
Questa mi sembra la risposta più sensata.... da come la racconta immagino i classici 16 enni che si credono di essere dei piccoli Bill G. che sfottono una persona che a differenza loro è li per lavorare e non per scaldare i banchi, tra l'altro partendo da pregiudizi a dir poco razzisti(cosa direi + che classica nel nord-est) dovuti unicamente all'accento diverso dal loro.
Forse per voi sarà difficile arrivarci ma se per caso venisse effettuato un controllo dei pc scolastici e trovassero dei programmi installati senza le licenze quello che passerebbe un brutto quarto d'ora sarebbe l'incolpevole tecnico di laboratorio.
Allo stesso tempo penso che dire "ti aspetto fuori" ad un ragazzino minorenne è proprio un'assurdità ed un'errore a dir poco diseducativo; se fossi il preside prenderei dei provvedimenti con il tecnico e sospenderei per almeno una settimana coloro che senza alcun permesso manomettevano i computer scolastici, perchè anche loro hanno torto marcio.

il pregiudizio lo stai usando tu se non te ne fossi accorto.
Ad ogni modo l'autore del thread ha specificato che non ha fatto altro che installare un software necessario, compito che spettava proprio all'assistente e che non ha eseguito, percio' non dite che non è li a scaldare la poltrona perchè di casi così ce n'è a iosa.
In secondo luogo mi pare che l'autore sia piuttosto educato e dotato di raziocinio, e gli studenti non hanno 16 anni, ma sono tutti maggiorenni, per cui mi sembra scorretto e presuntuoso ritenerli dei ritardati, inoltre in presenza di professori generalmente non si aizzano tutti quanti con battute e sproloqui, tantomeno in una situazione simile.
La denuncia mi sembra decisamente esagerata, per quanto la minaccia ci sia stata eccome, credo anch'io che la lettera al preside richiedendo le scuse sia la cosa migliore da fare.

Toyo
24-03-2009, 14:30
Questa mi sembra la risposta più sensata.... da come la racconta immagino i classici 16 enni che si credono di essere dei piccoli Bill G. che sfottono una persona che a differenza loro è li per lavorare e non per scaldare i banchi, tra l'altro partendo da pregiudizi a dir poco razzisti(cosa direi + che classica nel nord-est) dovuti unicamente all'accento diverso dal loro.
Forse per voi sarà difficile arrivarci ma se per caso venisse effettuato un controllo dei pc scolastici e trovassero dei programmi installati senza le licenze quello che passerebbe un brutto quarto d'ora sarebbe l'incolpevole tecnico di laboratorio.
Allo stesso tempo penso che dire "ti aspetto fuori" ad un ragazzino minorenne è proprio un'assurdità ed un'errore a dir poco diseducativo; se fossi il preside prenderei dei provvedimenti con il tecnico e sospenderei per almeno una settimana coloro che senza alcun permesso manomettevano i computer scolastici, perchè anche loro hanno torto marcio.


E' arrivato quello che ha capito tutto:) (Ora può tornare da dove è venuto (: )

Comunque abbiamo deciso per la lettera. Se interessa a qualcuno scriverò prossimamente gli aggiornamenti.

Homra
24-03-2009, 14:32
il pregiudizio lo stai usando tu se non te ne fossi accorto.
Ad ogni modo l'autore del thread ha specificato che non ha fatto altro che installare un software necessario, compito che spettava proprio all'assistente e che non ha eseguito, percio' non dite che non è li a scaldare la poltrona perchè di casi così ce n'è a iosa.
In secondo luogo mi pare che l'autore sia piuttosto educato e dotato di raziocinio, e gli studenti non hanno 16 anni, ma sono tutti maggiorenni, per cui mi sembra scorretto e presuntuoso ritenerli dei ritardati, inoltre in presenza di professori generalmente non si aizzano tutti quanti con battute e sproloqui, tantomeno in una situazione simile.
La denuncia mi sembra decisamente esagerata, per quanto la minaccia ci sia stata eccome, credo anch'io che la lettera al preside richiedendo le scuse sia la cosa migliore da fare.

1-l'autore ed i suoi "colleghi" non sono autorizzati e non hanno alcuna qualifica che dimostri la loro reale competenza per installare qualsisai cosa sul pc, quindi si devono mettere le mani in tasca, o al max prendere carta e penna e richiedere al tanto bistrattato tecnico l'installazione delle utility di cui hanni bisogno, appena questo sarà possibile.nel caso poi i tempi di attesa si protraessero eccessivamente c'è un preside a cui rivolgersi....
Ovviamente non hanno fatto così:
Ctrl-alt canc ctrl-alt-canc e entriamo come admin (la pass la sapevamo da inizio anno).
...
...quando gli abbiamo detto che abbiamo sempre avuto le pswd, le abbiamo anche usate per installare Visual studio e altri programmi che ci servivano..


2-Sarà un pregiudizio mio, ma basandomi sui fatti reali (anche volendo anche tralasciare la cronaca) qualsiasi amico che lavora al nord est ed arriva dal sud viene trattato com un troglodita invasore da coloro che per ignoranza o imbecillità congenita si sentono in diritto di ergersi al di sopra di lui.
Cmq al max direi che il pregiudizio lo usiamo entrambi, rileggi un po' qua sotto il tanto corretto ed educato autore:

Poco dopo entra il "tecnico" (non l'insegnante teorico pratico, ma quella figura che lo stato italiano ha creato per arginare un po' la disoccupazione, l'"assistente" di laboratorio) che, quando vede una macchina loggata se la prende con lo studente e comincia a chiedere come era entrato etc.

... (viene dal sud, non so da dove di preciso, fatto sta che qua a vicenza non si capiva niente di quello che diceva)... così ad un certo punto uno studente chiede "cosa xe ca te ghe dito?"...

Anche lasciando perdere il fatto della posizione geografica nella quale si contestualizza il fatto, mi sembra palese la totale mancanza di rispetto per una persona che lavora e che ha la responsabilità dei pc utilizzati, rischiando in prima persona per eventuali danni o sanzioni derivanti da violazioni delle licenze.
Concludendo, devo ammetterlo:hai ragione, ho sbagliato considerando l'autore un sedicenne mentecatto, infatti è ancora + grave pensare che dei ragazzi maggiorenni con del sale in zucca si conportino con questa arroganza nei confronti di qualcuno che fa semplicemente il suo lavoro, probabilmente solo perchè non ha alcun potere disciplinare nei loro confronti:

Noi gli diciamo di smetterla, che non è nessuno per poterci parlare così
non è un professore


Questo garantismo per persona maleducate ed arroganti è davvero assurdo.
Poi ribadisco, io punirei entrambi: tecnico e studenti.

Homra
24-03-2009, 14:34
E' arrivato quello che ha capito tutto:) (Ora può tornare da dove è venuto (: )

Comunque abbiamo deciso per la lettera. Se interessa a qualcuno scriverò prossimamente gli aggiornamenti.

si si..hai capito tutto tu dalla vita vero??
ma GUADAGNATI UN PEZZO DI PANE prima di criticare la gente che lavora.

Toyo
24-03-2009, 14:41
si si..hai capito tutto tu dalla vita vero??
ma GUADAGNATI UN PEZZO DI PANE prima di criticare la gente che lavora.

Mi mancava il "cosa-vuoi-capire-tu-non-lavori".
Ho 21 anni, 1 volta bocciato, dopo la 3° mi sono fermato per motivi familiari e sono andato a lavorare (manovale in impresa edile), sono tornato a scuola dopo aver trovato lavoro come barista 5 giorni alla settimana (lavoro che ho tenuto per quasi 3 anni fino alla settimana scorsa).

Da quando avevo 15 anni ho sempre lavorato, d'inverno a bar/pizzerie, d'estate muratore, ho la mia macchina nuova, il mio mutuo, e non mi merito di sicuro di essere trattato come inferiore da gente che della vita pensa di aver capito tutto come te.


Questo l'ho scritto per farti stare un attimo zitto, anche se in effetti giustificazioni non te ne dovevo.


Faccio anche notare che il topic l'ho aperto per avere un consiglio legale e non per discutere del fatto, del perchè e del come è accaduto.


Sappiamo benissimo che l'uso della pass di admin è vietato dal regolamento, e ne acceteremo le conseguenze.

Saluti, Antonio.

Homra
24-03-2009, 14:49
Mi mancava il "cosa-vuoi-capire-tu-non-lavori".
Ho 21 anni, 1 volta bocciato, dopo la 3° mi sono fermato per motivi familiari e sono andato a lavorare (manovale in impresa edile), sono tornato a scuola dopo aver trovato lavoro come barista 5 giorni alla settimana (lavoro che ho tenuto per quasi 3 anni fino alla settimana scorsa).

Da quando avevo 15 anni ho sempre lavorato, d'inverno a bar/pizzerie, d'estate muratore, ho la mia macchina nuova, il mio mutuo, e non mi merito di sicuro di essere trattato come inferiore da gente che della vita pensa di aver capito tutto come te.


Questo l'ho scritto per farti stare un attimo zitto, anche se in effetti giustificazioni non te ne dovevo.


Faccio anche notare che il topic l'ho aperto per avere un consiglio legale e non per discutere del fatto, del perchè e del come è accaduto.


Sappiamo benissimo che l'uso della pass di admin è vietato dal regolamento, e ne acceteremo le conseguenze.

Saluti, Antonio.
In un forum ognuno è libero di dare il proprio parere...quindi mi spiace ma zitto non ci stò proprio per niente... in realtà ogni volta che aggiungi informazioni è sempre peggio: alla luce di ciò che scrivi mi stupisco ancora della supponenza con cui tratti il tecnico del tuo laboratorio, come ti permetti di trattare così una persona che stà solo facendo il proprio lavoro?
Dal punto di vista legale ti consiglio di denunciarlo in quanto le minaccie nei tuoi confronti sono verificabili da + testimoni.

il Caccia
24-03-2009, 14:52
1-l'autore ed i suoi ".......................................
Poi ribadisco, io punirei entrambi: tecnico e studenti.

credo tu abbia fatto un po' di confusione, l'arginare la disoccupazione non era riferito ai meridionali, ma alla figura dell'assistente di laboratorio.
Secondo te è una figura necessaria quando in classe ci sono 3 professiori che tengono lezione di informatica?!
e poi tu hai incontrato sempre persone entusiaste che fanno il loro lavoro con impegno e dedizione? non ci crederei nemmeno se lo giurassi...
E poi dimmi che uno studente di 21 anni che frequenta un forum come hwupgrade non sia in grado di accedere al pc e installare il software necessari per seguire la lezione....ok è responsabile l'assistente, ok era meglio non toccare niente, ma adesso dimmi che è stato creato un grave danno, dimmi che l'assistente ha fatto bene a reagire in quella maniera, di fronte oltretutto a 3 professori, che sono i veri responsabili del comportamento dei ragazzi..
Per ultimo come hai potuto notare sei colmo di pregiudizi, sostieni a priori che l'autore sia un nullafacente scaldasedia, invece hai potuto leggere il suo curriculum lavorativo, e vorrei ricordarti che noi "classici razzisti del nord" critichiamo in generale chi non ha voglia di lavorare, non certo i meridionali pensando a priori che siano dei trogloditi...
detto cio' stiamo uscendo dai seminati per cui possiamo anche smettere

il Caccia
24-03-2009, 14:53
In un forum ognuno è libero di dare il proprio parere...quindi mi spiace ma zitto non ci stò proprio per niente... in realtà ogni volta che aggiungi informazioni è sempre peggio: alla luce di ciò che scrivi mi stupisco ancora della supponenza con cui tratti il tecnico del tuo laboratorio, come ti permetti di trattare così una persona che stà solo facendo il proprio lavoro?
Dal punto di vista legale ti consiglio di denunciarlo in quanto le minaccie nei tuoi confronti sono verificabili da + testimoni.

minacciare gli studenti di percosse non è certo il suo lavoro......
sempre che tu sia d'accordo eh

Toyo
24-03-2009, 15:05
Riguardo poi alla "questione meridionale" tengo a precisare che quando uno studente ha chiesto al tecnico cosa aveva detto, l'ha fatto perchè nessuno capiva una parola. E che il tecnico parlasse in "meridionale" (permettetemi il termine), in ugandese, in finlandese o in mandarino non faceva differenza, il fatto era che non si capiva.

(Comunque non è una questione vitale quella scaturita da quella frase eh)

Bello comunque l'assioma "persona del nord-est===>razzista".

In un forum ognuno è libero di dare il proprio parere...quindi mi spiace ma zitto non ci stò proprio per niente...
Qua hai ragione, tenevo a precisare che il topic non era stato creato per quel motivo.

in realtà ogni volta che aggiungi informazioni è sempre peggio: alla luce di ciò che scrivi mi stupisco ancora della supponenza con cui tratti il tecnico del tuo laboratorio, come ti permetti di trattare così una persona che stà solo facendo il proprio lavoro?

A parte che non ho capito "come l'ho trattato", evidentemente lo sai meglio di me.

Comunque, sono convinto che una persona pagata anche dalle mie tasse per passare le ore tra FB, cataloghi di vestiario e virtual DJ (ok dai, qualcosa con acronis true image (avanti->avanti->avanti) lo fa) non meriti nessun tipo di rispetto, se non quello dovuto in quanto persona umana.

Ah, ultima cosa. Non mi pare di averti mai risposto male, non capisco perchè non si possano abbassare i toni (mi riferisco al "mentecatto", "GUADAGNATI UN PEZZO DI PANE", etc.)

dubmehard
24-03-2009, 15:14
penalmente rilevante, certo dipende dalle circostanze.

nel merito non conosco le circostanze e non dico nulla.

solo una riflessione.

può in un paese civile un soggetto che dovrebbe supportare lo studente rivolgersi a lui con frasi di questo tenore?
anche non fosse penalmente rilevante, un esposto al preside ed al provveditore non dovrebbe proprio mancare.
si parla tanto di bullismo...

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massima:

La minaccia penalmente rilevante va valutata ex ante e deve poter incutere timore in un soggetto di normali capacità reattive e a tal fine nessun rilievo può avere il fatto che il destinatario sia persona capace di non farsi intimorire. (Fattispecie relativa al reato di cui all'articolo 336 del c.p., configurato a carico di un imputato il quale aveva minacciato il medico di turno di un ospedale pronunciando al suo indirizzo le frasi, "ti faccio una faccia da schiaffi", "ti aspetto fuori", "so chi sei", in quanto intendeva farsi immediatamente medicare, senza attendere il suo turno: la Corte ha ritenuto ravvisabile il reato e irrilevante a tal fine la circostanza che la persona offesa non avesse denunciato il fatto sostenendo di essere "abituato a certe offese").

Cass. pen. Sez. VI, 13-05-2005, n. 24598
FONTI - Guida al Diritto, 2005, 37, 90

sentenza per intero:

Svolgimento del processo - Motivi della decisione

Con la sentenza in epigrafe, la Corte d'appello di Roma confermava quella del Tribunale di Latina del 1 febbraio 2001, appellata da Gianluca Tuma, con la quale il medesimo era stato condannato alla pena di due mesi di reclusione per il reato di cui all'art. 336, comma secondo c.p., per avere minacciato il medico di turno dell'Ospedale S. Maria Goretti di Latina pronunciando al suo indirizzo le frasi: "ti faccio una faccia da schiaffi", "ti aspetto fuori", "so chi sei", in quanto intendeva farsi immediatamente medicare, senza attendere il suo turno.

Avverso la predetta sentenza propone ricorso per Cassazione l'imputato deducendo i seguenti motivi. 1) Violazione degli artt. 125 n. 3, 521 e 522 c.p.p. e mancanza di motivazione, in quanto il capo di imputazione comprendeva la contestazione dei commi primo e secondo dell'art. 336 c.p. tra loro incompatibili. Ciò avrebbe comportato la violazione dei principi che regolano il rapporto tra contestazione e accusa, con conseguente violazione del diritto di difesa.

2) Violazione degli artt. 530, primo comma, 125, n. 3 c.p.p. e 336 c.p. e mancanza o manifesta illogicità della motivazione. La Corte aveva mancato di motivare sul se le frasi pronunciate fossero idonee a incutere timore, tanto più che il medico aveva detto di non avere denunciato il fatto per essere abituato a certe offese. Le frasi, che sostanzialmente erano rivolte al comportamento dell'infermiere, erano state percepite da un appartenente alle forze di polizia che avrebbe inoltrato la notitia criminis, deponendo poi in dibattimento, deposizione, in realtà, inutilizzabile per violazione degli artt. 191, 195 e 526 c.p.p. 3) Violazione degli artt. 4, primo comma, l. 14 settembre 1944, n. 288, 125, n. 3, 529 e 530 c.p.p. e difetto o manifesta illogicità della motivazione, in quanto il suo comportamento si sarebbe dovuto riguardare come reazione ad atto arbitrario del pubblico ufficiale. Egli accusava dolore, non aveva le cognizioni per valutare l'urgenza per curare la sua patologia rispetto a quelle di altri pazienti nè il medico aveva dichiarato quanti essi fossero e la natura delle loro affezioni.

4) violazione degli artt. 125 n. 3 c.p.p., 133, 62 bis e 69 c.p. e mancanza o manifesta illogicità della sentenza. La Corte non aveva motivato sulla mancata concessione delle richiesta attenuanti generiche, se non con riferimento ai precedenti penali. 5) Violazione degli artt. 603 e 125 n. 3 c.p.p. per la mancata rinnovazione della istruzione dibattimentale: vi era dubbio sul fatto se egli fosse a conoscenza del dibattimento a suo carico per un concomitante impegno nello stesso giorno e perchè il plico contenente la notificazione introduttiva era stato ritirato da un familiare. 6) Violazione degli artt. 125 n. 3 e 597 c.p.p. e 53 l. n. 689/1981, perchè la motivazione sulla conversione della pena era insufficiente e quella sulla concessione condizionale era inesistente.

Il ricorso è infondato.

Se è vero che - con riguardo al primo motivo - nella contestazione sono indicati i commi 1 e 2 dell'art. 336 c.p., la descrizione del fatto contenuta nel capo di imputazione non può lasciare dubbi di sorta sulla circostanza che la coazione era diretta a far commettere al pubblico ufficiale un atto del suo ufficio (intervento curativo), circostanza che, tra l'altro, non consente di accogliere la richiesta del Procuratore generale di udienza. Poichè nessun dubbio poteva sorgere sul fatto contestato e nessuna violazione del diritto di difesa si è potuta, pertanto, verificare, il primo motivo di ricorso va rigettato.

Parimenti priva di qualsiasi fondamento è la prima parte del secondo motivo di ricorso, in quanto è arcinoto che la minaccia va valutata ex ante e deve poter incutere timore in un soggetto di normali capacità reattive e che nessun rilievo può avere il fatto che il destinatario sia persona capace di non farsi intimorire.

Inammissibile è invece, per manifesta infondatezza, la seconda parte del motivo: il fatto che la notitia criminis sia stata portata a conoscenza dell'autorità giudiziaria in conseguenza della percezione diretta di un appartenente alla polizia giudiziaria, che si trovava sul posto casualmente, è circostanza del tutto legittima. L'art. 195 c.p.p. è invocato in modo del tutto inappropriato e fuorviante.

Anche il terzo motivo è infondato.

La scriminante è concessa a chi reagisce a un atto arbitrario di un pubblico ufficiale, cioè a un atto illegittimo, e, secondo un consistente indirizzo della giurisprudenza della Corte, anche attraverso un comportamento tale da poter ricavare un elemento intenzionale che esprima disprezzo, vessazione, malanimo, e quant'altro. Anche se la giurisprudenza di questa Corte ammette che il comportamento del pubblico ufficiale possa realizzarsi con una omissione, non pare proprio che la mera inazione del pubblico ufficiale, nel caso di specie, possa dar luogo a dubbi di sorta, che, invece sarebbero potuti sorgere proprio nella ipotesi inversa ove fosse stato alterato l'ordine delle visite, a meno che non si trattasse di persona in pericolo di vita, cosa che non è stata neppure adombrata. Correttamente la Corte d'appello ha esercitato il suo potere discrezionale, negando in proposito la riapertura del dibattimento.

Il quarto motivo è inammissibile dato che appare del tutto legittima la negazione della concessione delle attenuanti generiche con la motivazione che il diniego derivi dalla "numerosità dei precedenti penali anche recenti e specifici".

Anche il quinto motivo è non solo manifestamente infondato ma anche per altro verso inammissibile non potendosi denunciare, per mancanza di specificità, con un mezzo di ricorso per cassazione il fatto che l'interessato sia in dubbio se abbia o meno ricevuto il plico contenente la vocatio in ius, perchè ritirato da un familiare.

Va, infine, rigettato l'ultimo motivo di ricorso.

Le domanda subordinate di diniego della sanzione sostitutiva e della sospensione condizionale della pena sono rigettate la prima esplicitamente e la seconda implicitamente. Tutta la frase che riguarda il trattamento sanzionatorio è introdotta dalla espressione sopra riportata sui precedenti penali; circostanza che induce a far ritenere che la Corte d'appello si sia anche posto il problema della sospensione condizionale, ma abbia escluso il beneficio proprio per la prognosi sulla personalità dell'imputato, prognosi che non lascia prevedere l'astensione da reati, anche della stessa specie.

Il ricorso va rigettato nel suo complesso e al rigetto consegue la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali.
P.Q.M.

Rigetta il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali.

Così deciso in Roma, il 13 maggio 2005.

Depositato in Cancelleria il 4 luglio 2005

dubmehard
24-03-2009, 15:19
ancora, a sostegno della rilevanza penale (quantomeno in astratto)

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Cass. pen. Sez. V, (ud. 08-11-2007) 04-02-2008, n. 5361

Svolgimento del processo - Motivi della decisione

Con sentenza in data 10 maggio 2007 la Corte d'Appello di Venezia, in ciò confermando la decisione assunta dal Tribunale di Belluno - sezione distaccata di Pieve di Cadore (invece riformata in riferimento ad altro reato), ha riconosciuto G.L. responsabile del delitto di minaccia in danno di T.R., per avergli rivolto la frase "vosto vegnì de fora", accompagnandola col gesto di mostrare il pugno, nel corso di una seduta del consiglio comunale di L.; lo ha perciò condannato alla pena di legge e al risarcimento del danno in favore della parte civile.

Ha proposto ricorso per cassazione l'imputato, per il tramite del difensore, affidandolo a due motivi.

Col primo motivo il ricorrente contesta la configurabilità del reato di minaccia nella frase accertata a suo carico.

Col secondo motivo lamenta che la contemporanea assoluzione dal reato di ingiuria non abbia dato luogo a parziale compensazione delle spese di difesa della parte civile.

Il ricorso è fondato nel primo motivo, con efficacia assorbente nei confronti del secondo.

La frase "vosto vegnì de fora", che - tradotta dal vernacolo cui appartiene - suona come "volete venire fuori?", non può certamente essere intesa alla stregua di un invito a bere qualcosa assieme, come ipotizza nel ricorso il difensore dell'imputato, ma costituisce inequivocabilmente una sollecitazione a regolare privatamente il dissidio già manifestatosi nella seduta del consiglio comunale, a causa dell'insistenza del sindaco nel riferirsi al G. senza menzionarlo per nome. Il fatto, poi, che alla frase si sia accompagnato il gesto di mostrare il pugno non può lasciare alcun dubbio sulle modalità con le quali, secondo le intenzioni dell'agente, si sarebbe dovuto comporre il menzionato dissidio: e cioè mediante il passaggio a vie di fatto.

Pur essendo indubbiamente tale il significato semantico della frase pronunciata dal G., non possono tuttavia ravvisarsi nel suo contenuto gli estremi di una minaccia. Perchè tale reato possa dirsi realizzato occorre, invero, che il male minacciato dipenda dalla volontà di colui che lo prospetta (giurisprudenza costante: v. per tutte Cass. 17 maggio 2000, Gaetani); nel caso di specie, al contrario, la frase rivolta al T. ha costituito nulla più che una sfida, l'accettazione - o meno - della quale era rimessa alla volontà dell'interlocutore: rendendosi in tal modo palese che, ove il T. l'avesse ignorata o respinta, null'altro ne sarebbe seguito.

Ben diversa sarebbe stata la rilevanza penale della condotta del G., se la frase da lui pronunciata fosse stata "ti aspetto fuori", o altra di simile tenore: giacchè in tal caso il male prospettato sarebbe consistito in uno scontro fisico imposto unilateralmente dall'imputato e tendenzialmente non evitabile dalla persona offesa. Nel caso qui rassegnato, di contro, la rimessione al T. della decisione se accogliere o meno l'invito ad uscire dall'aula esclude la riconducibilità del fatto al modello tipico tratteggiato dalla norma incriminatrice di cui all'art. 612 c.p..

La sentenza impugnata deve, conseguentemente, essere annullata senza rinvio perchè il fatto non sussiste.
P.Q.M.

La Corte:

Annulla senza rinvio la sentenza impugnata perchè il fatto non sussiste.

Così deciso in Roma, il 8 novembre 2007.

Depositato in Cancelleria il 4 febbraio 2008

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Cass. pen. Sez. V, (ud. 15-02-2007) 19-04-2007, n. 15780

Svolgimento del processo - Motivi della decisione

Con sentenza in data 15 luglio 2003 il Giudice di Pace di Imperia dichiarava P.F. colpevole del reato di minaccia continuata in danno di B.G. e V.A., per aver loro rivolto le parole "vi faccio un culo così" e "qualche sera vi aspetto fuori e vi taglio la gola a tutti e due"; conseguentemente lo condannava alla "pena pecuniaria" - non meglio specificata - di Euro 500,00.

A seguito di ricorsi - convertiti in appello - dell'imputato e delle parti civili il Tribunale di Imperia in composizione monocratica, con sentenza in data 16 giugno 2005, nel confermare la condanna del P. integrava il dispositivo con la precisazione che la pena pecuniaria consisteva nella multa; inoltre emetteva condanna al risarcimento dei danni in favore delle parti civili e disponeva la trasmissione di copia degli atti al Giudice di Pace, affinchè procedesse al giudizio per il reato concorrente di ingiuria, contestato in udienza e non preso in esame nella sentenza.

L'imputato ha proposto ricorso per Cassazione, affidandolo a quattro motivi. Col primo di essi eccepisce violazione del divieto della reformatio in peius in riferimento alla disposta integrazione del dispositivo della sentenza, in mancanza di impugnazione del Pubblico Ministero; col secondo impugna l'ordine di trasmissione degli atti al giudice di pace, ancora per mancanza di gravame del P.M.; col terzo motivo ripropone l'eccezione - già infruttuosamente sollevata in appello - di decadenza delle parti civili dal diritto di costituirsi;

col quarto motivo denuncia violazione dell'art. 192 c.p.p., e manifesta illogicità della motivazione, nella parte riguardante l'accertamento dei fatti e la conseguente affermazione di colpevolezza.

Il ricorso è inammissibile.

Manifestamente infondata è la denuncia di violazione del divieto della reformatio in peius. Il Tribunale, invero, nell'integrare il dispositivo con la precisazione riguardante la tipologia della pena pecuniaria inflitta al P., non ha in alcun modo riformato la sentenza di primo grado, ma si è limitato a chiarirne il significato ai fini della futura esecuzione. Per addivenire a ciò non vi era alcuna necessità di un'apposita impugnazione del Pubblico Ministero.

Neppure l'ordine di trasmissione di copia degli atti al giudice di pace integra una riforma della sentenza appellata. Relativamente al reato concorrente di ingiuria, contestato in udienza per iniziativa del Pubblico Ministero, è totalmente mancata qualsiasi pronuncia - sia in positivo, sia in negativo - da parte del Giudice di primo grado; legittimamente, pertanto, gli atti gli sono stati restituiti in copia, affinchè si facesse luogo al giudizio che, su quell'imputazione, era totalmente mancato. Ciò non ha minimamente influito sulla pronuncia di condanna per il reato di minaccia, in ordine al quale la cognizione del Giudice di appello si è mantenuta entro i limiti tracciati dall'art. 597 c.p.p.. Manifestamente infondata è, perciò, la doglianza del ricorrente.

Analogamente è a dirsi dell'eccezione di tardività della costituzione delle parti civili, la quale è priva di qualsiasi supporto normativo; non ha, infatti, alcuna pertinenza alla fattispecie il disposto del D.Lgs. 28 agosto 2000, n. 274, art. 23, che si riferisce esclusivamente al peculiare procedimento introdotto con ricorso immediato al Giudice di Pace. In mancanza di una specifica disciplina dei termini e delle modalità della costituzione di parte civile nell'ordinario procedimento davanti al Giudice di pace, non può che trovare applicazione (in virtù del richiamo contenuto nell'art. 2 del citato D.Lgs.) l'art. 79 c.p.p., il quale consente la costituzione di parte civile fino alla fase introduttiva del dibattimento.

Da ultimo va rilevato che le censure proposte col quarto motivo, dietro l'apparente denuncia di inosservanza dei criteri di valutazione della prova e di vizi della motivazione, si traducono in realtà nella sollecitazione di un riesame del merito - non consentito in sede di legittimità - attraverso la rinnovata valutazione degli elementi probatori acquisiti.

Il giudice di appello ha dato ampiamente conto delle ragioni per cui ha ritenuto attendibili le dichiarazioni rese dalle persone offese, quantunque costituite parti civili, in considerazione della precisione con la quale avevano descritto i fatti, concordando fra loro anche nei dettagli. Ha poi osservato che la prova dell'alibi addotto dall'imputato era mancata, in quanto i testi a difesa S.R. e N.M. non erano stati in grado di confermare la continua presenza del P. sul posto di lavoro (un cantiere poco distante dal luogo del commesso reato).

Della descritta linea argomentativa il ricorrente non segnala alcuna caduta di consequenzialità logica testualmente riscontrabile, mentre si limita a proporre - inammissibilmente - una ricostruzione alternativa dei fatti così accertati.

Alla declaratoria di inammissibilità del ricorso conseguono le statuizioni di cui all'art. 616 c.p.p..
P.Q.M.

la Corte dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e della somma di Euro 500,00 in favore della Cassa delle Ammende.

Così deciso in Roma, il 15 febbraio 2007.

Depositato in Cancelleria il 19 aprile 2007

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Homra
24-03-2009, 15:40
Riguardo poi alla "questione meridionale" tengo a precisare che quando uno studente ha chiesto al tecnico cosa aveva detto, l'ha fatto perchè nessuno capiva una parola. E che il tecnico parlasse in "meridionale" (permettetemi il termine), in ugandese, in finlandese o in mandarino non faceva differenza, il fatto era che non si capiva.

(Comunque non è una questione vitale quella scaturita da quella frase eh)

Bello comunque l'assioma "persona del nord-est===>razzista".

Ripeto, non tutti sono così, anzi ho detto chiaramente che si comportano così solo gli ingoranti e gli imbecilli...
...da coloro che per ignoranza o imbecillità congenita si sentono in diritto di ergersi al di sopra di lui...
l'assioma te lo sei inventato tu! Non ho affatto detto che persona del nord-est===>razzista facendo di tutta l'erba un fascio, quindi evita di appiopparmi certi concetti. Inoltre se non sei ne ignorante e ne imbecille probabilmente nn sarai nemmeno razzista, quindi il mio commento nn era indirizzato a te.
Il tono con cui riportavi l'accaduto mi sembrava denigratorio anche per il fatto che fosse originario del sud...ma spero di aver frainteso...

A parte che non ho capito "come l'ho trattato", evidentemente lo sai meglio di me.

Comunque, sono convinto che una persona pagata anche dalle mie tasse per passare le ore tra FB, cataloghi di vestiario e virtual DJ (ok dai, qualcosa con acronis true image (avanti->avanti->avanti) lo fa) non meriti nessun tipo di rispetto, se non quello dovuto in quanto persona umana.

Vedi che continui a rincarare la dose... ti lamenti dei miei commenti, scritti da chi certo non era presente all'accaduto, ma allo stesso tempo tu critichi aspramente una persona con la quale certo non passi tutta la giornata, ed allora come fai a dire che non fa una mazza tutto il giorno?
E tu dici che una persona così non si merita alcun rispetto?? Oppure che non è nessuno e che non si deve permettere di redarguirvi visto che non è un professore?? Questo è ciò che intendo per "come lo hai trattato"

Ah, ultima cosa. Non mi pare di averti mai risposto male, non capisco perchè non si possano abbassare i toni (mi riferisco al "mentecatto", "GUADAGNATI UN PEZZO DI PANE", etc.)
Rileggendo sopra non ti ho mai dato direttamente del mentecatto, il mio discorso era ben diverso e si riferiva al fatto che inizialmente il post mi aveva fourviato facendomi pensare ad un ragazzino arrogante:

...ho sbagliato considerando l'autore un sedicenne mentecatto...
Per quel che riguarda l'altra frase, il mio tono sicuramente aspro è dovuto alla tua risposta precedente:
E' arrivato quello che ha capito tutto (Ora può tornare da dove è venuto (: )
e soprattuto al fatto che mentre voi siete lì a passare un'ora al pc, lui ha la responsabilità di tutto quello che combinate, è il suo lavoro e non vedo perchè non si deve meritare il vostro rispetto. Mi stupisce soprattuto il fatto che tu sappia cosa vuol dire lavorare! Ad esempio, tu lavoravi un bar giusto? Ora se entra un cliente e ti tratta come una pezza da piedi perchè tu tanto non fai altro che stappare qualche birra e riempire 4 bicchieri(CHIARIAMO NON è CIò CHE PENSO, è solo per farti capire) e per questo becchi dei soldi, ti sembrerebbe giusto o corretto?

X il Caccia:
minacciare gli studenti di percosse non è certo il suo lavoro......
sempre che tu sia d'accordo eh
Se avessi letto ciò che ho scritto in precedenza capiresti che a + riprese ho condannato anche il conportamento del tecnico.

il Caccia
24-03-2009, 15:53
tra l'altro partendo da pregiudizi a dir poco razzisti(cosa direi + che classica nel nord-est) dovuti unicamente all'accento diverso dal loro.

X il Caccia:

Se avessi letto ciò che ho scritto in precedenza capiresti che a + riprese ho condannato anche il conportamento del tecnico.

Ribadisco che ti sei quantomeno espresso male, e personalmente mi sono ritenuto chiamato in causa.
Ho capito che condanni sia l'atteggiamento dell'assistente che degli studenti, ma la minaccia dell'assistente stesso è totalmente ingiustificabile, anche in presenza di mancanza di rispetto per il lavoro o la persona.
E naturalmente ben più grave rispetto al fatto che i ragazzi mettano le mani nei pc anche se non dovrebbero.

Homra
24-03-2009, 15:58
E naturalmente ben più grave rispetto al fatto che i ragazzi mettano le mani nei pc anche se non dovrebbero.
concordo...infatti ho consigliato all'autore di denunciare il tecnico x minacce...

axxaxxa3
24-03-2009, 16:18
Poi uno si chiede anche perchè le denunce non servono a niente.
Perchè per ogni minima fesseria si vuol agire per vie legali.
Tra un pò se il salumiere ti dà 200 grammi di salame invece che 150, gli si manda la guardia di finanza nel locale:sofico:
Suvvia pensa a studiare.

Homra
24-03-2009, 16:22
Poi uno si chiede anche perchè le denunce non servono a niente.
Perchè per ogni minima fesseria si vuol agire per vie legali.
Tra un pò se il salumiere ti dà 200 grammi di salame invece che 150, gli si manda la guardia di finanza nel locale:sofico:
Suvvia pensa a studiare.

ma a te sembra normale che una persona facente parte dell'organico scolastico minacci fisicamente uno studente?:mbe:

axxaxxa3
24-03-2009, 19:19
ma a te sembra normale che una persona facente parte dell'organico scolastico minacci fisicamente uno studente?:mbe:

Ovviamente non è normale, ma esiste il dialogo.
Le minacce ricevute, in tirbunale contano ben poco senza testimoni attendibili (e il compagno di banco o l'amico del compagno di banco non contano una mazza).
Ormai la denuncia non fa piu paura a nessuno, perchè anche se lanci una graffetta nel mio giardino mi sento autorizzato a denunciarti.
Certo se gli avesse messo le mani addosso, anche leggermente, allora il fatto sarebbe stato diverso.
Può capitare di reagire male e magari l'assistente ha sbagliato, però è anche vero che spesso ci si trova di fronte ad una classe di saccenti, ignoranti e presuntuosi che ti fanno scappare la pazienza (non mi riferisco all'autore del 3d eh!).

dubmehard
24-03-2009, 19:25
Le minacce ricevute, in tirbunale contano ben poco senza testimoni attendibili (e il compagno di banco o l'amico del compagno di banco non contano una mazza).
Ormai la denuncia non fa piu paura a nessuno.


affermazioni assolutamente opinabili.

quanto ai testi, pensa se succedesse qualcosa di grave in classe, tipo maestra che taglia la lingua all'alunno. visto che le telecamere a circuito chiuso, contrariamente a quanto afferma la gelimini, non verranno mai installate - grazie a dio - la testimonianza è fondamentale ed ha rilevanza. poi ci saranno casi di inammissibilità o inattendibilità ex lege, ma dire che il compagno non conta una mazza non corrisponde mai al vero.

quanto alla denuncia, io faccio di tutto per non incorrere nella giustizia, perché se c'è una cosa malvagia (e lo dico per esperienza, fortunatamente di lavoro) sono i procedimenti (penali, civili, volontaria giur che sia).

axxaxxa3
24-03-2009, 19:32
affermazioni assolutamente opinabili.

quanto ai testi, pensa se succedesse qualcosa di grave in classe, tipo maestra che taglia la lingua all'alunno. visto che le telecamere a circuito chiuso, contrariamente a quanto afferma la gelimini, non verranno mai installate - grazie a dio - la testimonianza è fondamentale ed ha rilevanza. poi ci saranno casi di inammissibilità o inattendibilità ex lege, ma dire che il compagno non conta una mazza non corrisponde mai al vero.
Ehm....ma se taglio la lingua ad un bimbo se non erro dopo qualcosina si vede o no? un segnettino, un tagliettino....una gocciolina di sangue....c'è la prova che la lingua non c'è piu.
Se tu mi minacci restano chiacchiere al vento senza testimoni attendibili.