View Full Version : chi non capisce la propia scrittura è un asino di natura
http://it.wikipedia.org/wiki/Disgrafia
Le dimensioni delle lettere non sono rispettate, la forma è irregolare, l'impostazione invertita, il gesto è scarsamente fluido, i legami tra le lettere risultano scorretti. Tutto ciò rende spesso la scrittura incomprensibile al bambino stesso, il quale non può quindi neanche individuare e correggere eventuali errori ortografici.
...
In sintesi, la disgrafia è una anomalia del movimento corsivo e della condotta del tratto che si traduce in difficoltà di coordinamento, irregolarità delle spaziature, malformazioni e discordanze di ogni tipo associate ad un tratto di pessima qualità.
per i MODERATORI
Non voglio farne una discussione scientifica, e quindi non lo inserito nella stanza Scienza e tecnica, ma lo voglio semplicemente far arrivare a più persone possibili, per questo lo scritto in La Piazzetta.
Therinai
23-02-2009, 18:18
ma non si può correggere?
bagnino89
23-02-2009, 18:21
"la PROPIA scrittura" :asd:
e quindi? non capisco il senso di questo post.
poi leggo, sempre da wikipedia, che è un disturbo, che può riguardare anche la coordinazione e il movimento, per cui non ci vedo niente di stupido (presumo che questo volevi dire, anche se l'asino è testardo per definizione, stupido no di certo).
TITOLO :
chi non capisce la propia scrittura è un asino di natura
http://it.wikipedia.org/wiki/Disgrafia
Le dimensioni delle lettere non sono rispettate, la forma è irregolare, l'impostazione invertita, il gesto è scarsamente fluido, i legami tra le lettere risultano scorretti. Tutto ciò rende spesso la scrittura incomprensibile al bambino stesso, il quale non può quindi neanche individuare e correggere eventuali errori ortografici.
...
In sintesi, la disgrafia è una anomalia del movimento corsivo e della condotta del tratto che si traduce in difficoltà di coordinamento, irregolarità delle spaziature, malformazioni e discordanze di ogni tipo associate ad un tratto di pessima qualità.
per i MODERATORI
Non voglio farne una discussione scientifica, e quindi non lo inserito nella stanza Scienza e tecnica, ma lo voglio semplicemente far arrivare a più persone possibili, per questo lo scritto in La Piazzetta.
:muro:
se dobbiamo fare i precisi facciamoli :asd:
o il thread era riferito a te ? :D
mittttticooooo uvz..
fantastico miiittttiicccoooo!!
mabafff.... :asd:
StateCity
23-02-2009, 19:11
TITOLO :
chi non capisce la propia scrittura è un asino di natura
:muro:
se dobbiamo fare i precisi facciamoli :asd:
o il thread era riferito a te ? :D
mittttticooooo uvz..
fantastico miiittttiicccoooo!!
mabafff.... :asd:
:asd:
demonbl@ck
23-02-2009, 20:13
Ordunque? :mbe:
ok e ora facciamo un peto? :confused:
Presente :D
Quando prendo gli appunti all'universita (QUANDO :asd: ) se non li copio in bella appena torno a casa, a distanza di una settimana non capisco più quello che ho scritto :asd: o almeno devo sforzarmi parecchio :asd:
La mia maestra diceva che scrivevo a zampa di gallina :(
Ecco il risultato a non fare i compiti che ti lasciano a casa :D
Kharonte85
23-02-2009, 21:54
ma non si può correggere?
Va individuata precocemente in quanto tende a peggiorare nel tempo, può avere riflessi sullo sviluppo della personalità e incidere negativamente sul rendimento scolastico, innescando sentimenti di delusione, scoraggiamento e demotivazione.
Si può prevenire durante la scuola dell'infanzia attraverso l’esame della grafomotricità e la proposta di esercizi ed attività ludiche preparatorie al gesto grafico nonché durante il primo ciclo della primaria attraverso una adeguata modalità di insegnamento e consolidamento della scrittura.
La scrittura disgrafica necessita di un intervento specialistico tempestivo.
Si può rieducare con tempi, metodi e tecniche adeguate, dopo aver effettuato una anamnesi completa del soggetto disgrafico (bambino, adolescente o adulto) condotta attraverso:
* il colloquio, in età scolastica con i genitori e/o l’insegnante;
* l’esame della motricità generale, della scrittura e del disegno.
Questi strumenti consentiranno di individuare le cause delle difficoltà grafomotorie e di predisporre un intervento personalizzato.
http://angris.it/disgrafia.htm
StateCity
23-02-2009, 22:07
ci sara' un nesso con la scrittura di alcuni/molti medici ? :rolleyes:
apahualca
24-02-2009, 10:06
Quindi ?
1- wikipedia non è la bibbia (o forse si, visto che prendete per buono qualunque cosa ci sia scritta)
2-non capisco il senso del 3d
3-a volte non capisco cosa scrivo con le mie mani, ma non per questo credo di essere malato :rolleyes:
ok e ora facciamo un peto? :confused:
se dopo averlo fatto non riesci a distinguere suo odore sei asino di natura!
anche io avevo problemi a leggere gli appunti universitari ma il motivo era la velocità alla quale dovevo prenderli. se scrivo normale riesco a rileggermi a distanza di anni.
85francy85
24-02-2009, 10:48
un'unica risposta possibile
*
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
domthewizard
24-02-2009, 11:01
ok e ora facciamo un peto? :confused:
http://www.liquidmatrix.org/blog/wp-content/uploads/2008/06/mackey.png
:O
domthewizard
24-02-2009, 11:01
se scrivo normale riesco a rileggermi a distanza di anni.
se scrivi normale riescono tutti a leggerti a distanza di anni :mc:
[©Ice, 2004]™
24-02-2009, 13:57
ciao, io sono disgrafico da sempre, e non capisco cosa vuoi dire con questo tuo thread. qual'è il punto? l'ignoranza?
Premetto che io non sono ignorante, anzi, rispetto a tutti quelli che conosco ho un'ottima cultura generale e negli argomenti che mi interessano sono più che ferrato, leggo molti libri da sempre, ho un'ottima padronanza della lingua inglese tatn'è che leggo riviste, vedo film e serie TV in lingua originale inglese o americano, guardo pochissima televisione che troppo spesso è becera, e ho la fama tra i miei amici di sapere tutto (IMHO solo perchè sono molto nozionista e curioso);
ma posso dirti che la disgrafia mi ha causato grossi disagi nell'infanzia, ho cambiato la scuola elementare dopo la seconda perchè la maestra -all'antica- mi picchiava per la mia disgrafia e voleva correggere i miei problemi con la forza e la costrizione, questo mi ha causato disagi relazionali anche con i miei compagni di classe, non so se sai quanto i bambini possono essere crudeli perchè smaliziati.
Dopo, dalla terza elementare, sono stato sotto diagnostica due mattine la settimana in un centro per bambini con problemi, ed io con la mia semplice disgrafia ero certo di rubare tempo prezioso ad altri bambini, mi hanno fatto di tutto dai semplici test di udito, vista, coordinazione motoria, fino a terapie psicologiche, test di quoziente intellettivo, che si è rivelato sopra la media, eccetera.
Alla fine mi hanno detto che la mia forma di disgrafia non è delle peggiori, ha origine dallo scoordinamento, e c'è poco da fare. In effetti se scrivo a velocità lumaca ottengo una scrittura decente...
Già alle medie ho smesso di scrivere in corsivo, per questioni pratiche, suggerito da alcuni professori. In pochi anni ho dimenticato come si fa a scrivere in corsivo em dora se ci provo non ci riesco (non capisco come si fa a scrivere in corsivo, non ricordo come si congiungono i singoli caratteri fra di loro, e non ricordo come si scrivono i singoli caratteri anche se a memoria visiva so che aspetto abbiano)
Ora ho una vita che ritengo normale e ti assicuro che l'ignoranza non c'entra nulla con la disgrafia, però vedo che certi pregiudizi non muoiono mai
Nel periodo in cui io venivo pocchiato dalla maestra, tardi anni '80, c'era ancora qualche bambino mancino che subiva le stesse angherie e in taluni casi gli legavano la mano sx dietro la schiena... ad un mio amico che è dell'80 è successo, io sono dell''82
[©Ice, 2004]™
24-02-2009, 14:01
1- wikipedia non è la bibbia (o forse si, visto che prendete per buono qualunque cosa ci sia scritta)
2-non capisco il senso del 3d
3-a volte non capisco cosa scrivo con le mie mani, ma non per questo credo di essere malato :rolleyes:
io essendo disgrafico per l'appunto ma non in forma tanto grave, a distanza di tempo dai mie scritti in corsivo, qualcosa non riuscivo a capirlo. ora che scrivo solo in stampatello perlopiù maiuscolo, non mi succede.
Sono un altro disgrafico (mi sono appena inceppato nello scrivere la parola). Io riesco a riconoscere gli errori ma non sempre alla prima rilettura.
Mi aiuta molto il PC per la possibilita' di correttura.
Conosco tuttavia bene l'italiano e leggendo piu' di una volta il testo riesco a correggermi.
Noterete pero' molti errori, inversioni di lettere e molti miei post editati.
™;26432921']
Ora ho una vita che ritengo normale e ti assicuro che l'ignoranza non c'entra nulla con la disgrafia, però vedo che certi pregiudizi non muoiono mai
Lo so ma e' difficile spiegarlo quando hai scritto "c'e' ne" pur conoscendo le regole della grammatica.
[©Ice, 2004]™
24-02-2009, 14:18
Lo so ma e' difficile spiegarlo quando hai scritto "c'e' ne" pur conoscendo le regole della grammatica.
io nei mie post non ho scritto "c'e' ne", ho solo scritto un c'è, probabilmente scorretto, ma a parte gli errori di battitura, frequenti nei forum, frequenti nei miei scritti,davvero non capisco quale sia il punto.
™;26433313']io nei mie post non ho scritto "c'e' ne", ho solo scritto un c'è, probabilmente scorretto, ma a parte gli errori di battitura, frequenti nei forum, frequenti nei miei scritti,davvero non capisco quale sia il punto.
Ops, parlavo dei miei errori dato che ho qualche problema anche con la tastiera. Non sono di quelli che fa notare gli errori degli altri :) :) :)
[©Ice, 2004]™
24-02-2009, 15:13
ah ok, mi sembrava, ho letto che abbiamo lo stesso problema...
cmq se parliamo di grammatica io ho le mie belle lacune, nel senso che leggendo tanti libri, articoli, eccetera ed essendo un grtan chiaccherone in grammatica non faccio molti errori, ma se dovessi spiegare qualcosa si vedrebbe subito che nella teoria so poco e male.
però non faccio spesso errori, i miei conoscenti tanto x fare l'esempio classico, sbagliano anche congiuntivi facili...
Se vogliamo le basi di questo nascono dalle numerose lezioni saltate alle elementari quando andavo in questo centro per scoprire origini ecc. della mia disgrafia, poi successivamente ho cercato di recuperare ma con poche basi e poco impegno di grammatica non ho migliorato molto, per esempio anche in altre materie scopro argomenti fatti dagli altri a scuola, dei quali io scolasticamente ero rimasto a digiuno... fortuna che molte cose le abbiamo rifatte alle medie!
Ragazzi aiutatemi a capire se sono anche io disgrafico, ho una pessima grafia, il piu' delle volte se scrivo su di un foglio bianco nn riesco a mantenere la stessa linea di scrittura, i cerchi delle lettere tipo la "a" o la "o" nn sono tondi e non li riesco mai a chiudere, capita spesso che faccio un cerchio e mezzo per poterli chiudere alla meno peggio.
La cosa che m'infastidisce parecchio è che è proprio frastagliata, praticamente le grandezze delle lettere nn seguono la giusta proporzione, il tratto è molto irregolare. Mischio talvolta maiuscole e minuscole, di leggerla non ho problemi ma non vi mento che mi vergogno un po' perchè è bruttina.
La mia firma è sempre stata bruttina, ultimamente l'ho migliorata ma non è mai uguale cambia sempre per linee e grandezze.
[©Ice, 2004]™
24-02-2009, 15:54
Ragazzi aiutatemi a capire se sono anche io disgrafico, ho una pessima grafia, il piu' delle volte se scrivo su di un foglio bianco nn riesco a mantenere la stessa linea di scrittura, i cerchi delle lettere tipo la "a" o la "o" nn sono tondi e non li riesco mai a chiudere, capita spesso che faccio un cerchio e mezzo per poterli chiudere alla meno peggio.
La cosa che m'infastidisce parecchio è che è proprio frastagliata, praticamente le grandezze delle lettere nn seguono la giusta proporzione, il tratto è molto irregolare. Mischio talvolta maiuscole e minuscole, di leggerla non ho problemi ma non vi mento che mi vergogno un po' perchè è bruttina.
La mia firma è sempre stata bruttina, ultimamente l'ho migliorata ma non è mai uguale cambia sempre per linee e grandezze.
potrebbe anche essere disgrafia in forma lieve ma non è detto. ti può aiutare sapere che è un problema quasi sempre originato da difficoltà di coordinazione, normalmente praticando attività sportiva ci si accorge se si è scoordinati, io in certe pratiche non ho problemi ma in altre emergono visibilmente i miei limiti.
Altra cosa in comune con la disgrafia è la dislessia, che è un disturbo che ha origini simili, spesso sono trattati come materia comune. Chi è disgrafico occasionalmente da segni di dislessia, a me capita di rado, diciamo che parlando molto veloce capita di accavallare le parole o invertirle di ordine nella frase, nel leggere succede a tutti di leggere una parola per un altra e di accorgersi subito, questa è una cosa comune e non necessariamente indica dislessia nè disgrafia, anche se chi ne soffre può esserne soggetto
poi c'è anche la disfrasia... che ha origini simili ma è un pò diversa.
Mmm allora forse è una forma lieve, nello sport non ho mai eccelso ma è vero che non ho mai fatto una grande pratica in quanto ho sempre preferito discipline individuali tipo nuoto o ciclismo rispetto a sport di squadra, a dirla tutta ho giocato pochissimo a sport tipo il calcio o la pallavolo, tra gli amici ero diciamo quello da mettere in porta. Suono pero' tranquillamente il pianoforte dove è richiesta una certa coordinazione, quando ho cominciato a studiare piano i miei professori mi hanno sempre detto che ero veramente rigido soprattutto sui polsi e sulle spalle, nella scrittura avverto lo stesso disagio di quando ho cominciato a mettere le mani sulla tastiera.
Altro problema che ho e l'impugnatura della penna piuttosto bislacca, praticamente superiore alla linea di scrittura, nel disegno a mano ho sempre fatto schifo.
[©Ice, 2004]™
24-02-2009, 17:08
Mmm allora forse è una forma lieve, nello sport non ho mai eccelso ma è vero che non ho mai fatto una grande pratica in quanto ho sempre preferito discipline individuali tipo nuoto o ciclismo rispetto a sport di squadra, a dirla tutta ho giocato pochissimo a sport tipo il calcio o la pallavolo, tra gli amici ero diciamo quello da mettere in porta. Suono pero' tranquillamente il pianoforte dove è richiesta una certa coordinazione, quando ho cominciato a studiare piano i miei professori mi hanno sempre detto che ero veramente rigido soprattutto sui polsi e sulle spalle, nella scrittura avverto lo stesso disagio di quando ho cominciato a mettere le mani sulla tastiera.
Altro problema che ho e l'impugnatura della penna piuttosto bislacca, praticamente superiore alla linea di scrittura, nel disegno a mano ho sempre fatto schifo.
ah, quindi non è niente, è solo questione di postura rigida, è considerata anch'essa fra le cause ma non è un problema grave. io ho anche la postura rigida ma non è l'origine dei miei problemi
verbatim91
24-02-2009, 17:19
http://www.destinationdoowop.com/thanks-for-the-info.jpg
e quindi? non capisco il senso di questo post.
poi leggo, sempre da wikipedia, che è un disturbo, che può riguardare anche la coordinazione e il movimento, per cui non ci vedo niente di stupido (presumo che questo volevi dire, anche se l'asino è testardo per definizione, stupido no di certo).
E' difficile non giudicare quando non si sa di cosa si sta parlando, vero?
ci sara' un nesso con la scrittura di alcuni/molti medici ?
Uno può scrivere "male" ma scrivere sempre uguale, perchè quella è la propia scrittura; quindi la capisce, è voluta. Con la disgrafia si scrive male perchè si è dicordinati, quindi si può far fatica a leggere i propi testi.
1- wikipedia non è la bibbia (o forse si, visto che prendete per buono qualunque cosa ci sia scritta)
O bianco o nero? O mando a fare in culo wiki o la idolatro?
Non si può semplicemente prendere spunto da una pag., da un testo di wikipedia? O fra le varie cazzate, non si può parlare di un argomento trattato bene?
Sono un altro disgrafico (mi sono appena inceppato nello scrivere la parola)...
Noterete pero' molti errori, inversioni di lettere e molti miei post editati.
Non penso propio che la disgrafia venga coinvolta nella scrittura al computer.
™;26436229']ah, quindi non è niente, è solo questione di postura rigida...
E' una disfunzione celebrale.
Ogni parte del corpo umano è controllato da una parte del cervello. Se si hanno problemi lì (come lesioni) allora si avranno problemi nel punto del corpo "collegato".
Si è scoperto (non so quanto tempo fa) che quando si perde un arto le cellule nervose dedicate a quell'arto si specializzano per un'altra funzione. Quindi ha chi ha un braccio ingessato, immobile, viene consigliato di muovere le dita per far sentire al cervello che il braccio è presente (non si "perderebbero" tutte le cellule nervose come quando si perde l'arto, ma varie si).
™;26432921']ciao, io sono disgrafico da sempre, e non capisco cosa vuoi dire con questo tuo thread. qual'è il punto? l'ignoranza?
...
Ora ho una vita che ritengo normale e ti assicuro che l'ignoranza non c'entra nulla con la disgrafia, però vedo che certi pregiudizi non muoiono mai
La frase del titolo del post era una frase che mi dicevano alle elementari propio perchè varie volte non capivo cosa scrivevo. Lo scritto propio nel titolo per attirare l'attenzione di chi questo modo di dire lo conosceva.
Purtroppo siamo nel paese degli ignoranti. E anche 30 anni dopo la gente continua a prendere in giro quello che non conosce, per il semplice motivo che è strano, diverso dalle propie abitudini. E visto come sta andando la scuola adesso (i professori scontenti, telecamere perchè gli adulti non sono capaci di dire NO, NON SI FA) direi che sarà sempre peggio. Qual cosa si riconosce, varie malattie sono riconosciute e vari malati cercano di guarirli, ma in generale sarà tutto peggio.
Nella STESSA IDENTICA MANIERA di come sta peggiorando HWUPGRADE. All'inizio qualcuno "scherza" e i moderatori non fanno nulla; sono soltanto due righe innocenti. E pian piano siamo arrivati a trovare msg inutili, msg spazzatura in tantissimi post.
850 accessi in meno di 24 ore (compresa la notte) mi sembra un ottimo record
Dico questo per chi mi critica sempre affermando che quello che scrivo interessa soltanto me.
Kharonte85
24-02-2009, 18:48
Se lo scopo del thread era quello di sensibilizzare sui disturbi dell'eta' evolutiva dovevi dirlo subito.
Il Disturbo Della Scrittura
La Disgrafia e La Disortografia
di: Giuditta Fagnani
Di Che Cosa Si Tratta
L’apprendimento della scrittura è stato per molto tempo ritenuto secondario all’apprendimento della lettura, ed è difficile riscontrare un disordine della lettura che non sia associato a difficoltà di scrittura o ad altri problemi di apprendimento. Tuttavia, il disturbo della scrittura è causato da problemi di natura varia, come il controllo adeguato del movimento delle mani, la trasformazione delle conoscenze fonologiche in grafemiche, l’uso delle regole ortografiche. Dunque sono molte le abilità richieste per scrivere e si riferiscono a domini di conoscenze diverse, individuabili in almeno tre ambiti distinti: prassico, linguistico, cognitivo.
La disortografia è una compromissione a livello della cifrazione nelle componenti di velocità ma soprattutto di correttezza della scrittura, con errori di ogni tipo, fonologici e non. Per valutare le difficoltà nella scrittura si usano prove particolari della Batteria Cornoldi-Tressoldi, come modalità di controllo della scrittura a livello ortografico.
Prova 1: rapidità aprassica, al bambino sono fatte vedere delle sillabe “le” e gli si chiede di scrivere per un minuto queste sillabe in fila, senza mai staccare la penna. Questa prova coinvolge un’abilità di scrittura dove non è necessario riflettere su ciò che si scrive;
prova 2: rapidità fonologica, al bambino si chiede di scrivere la parola “uno” per il tempo di un minuto. Questa prova coinvolge abilità prassiche, si deve riflettere su ciò che si deve scrivere e associare grafemi a fonemi;
prova 3: rapidità semantica, al bambino si chiede di scrivere i numeri in parole in modo ordinato. Questa prova coinvolge la componente prassica e semantica attraverso il ricorso al magazzino delle “parole intere”.
Ai fini della diagnosi funzionale, se la prestazione risulta essere inferiore al 10° percentile si procede alla valutazione delle componenti prassiche, linguistiche e cognitive, in particolare si analizzeranno la discriminazione fonemica (ripetizione di non parole PRCR-2), l’analisi fonemica (prove di analisi fonemica PRCR-2, COSSU), la corrispondenza fonema-grafema (dettato di fonemi isolati, dettato di non parole Sartori-Job-Tressoldi), il lessico di parole (dettato di frasi con parole omofone Sartori-Job-Tressoldi), la velocità prassica (velocità di scrittura di grafemi identici) e se la prestazione risulterà inferiore al 10° percentile si potrà parlare nell’ordine di disturbo di discriminazione fonetica, disturbo di memoria e analisi fonetica, disturbo di associazione fonemi-grafemi o disturbo fonologico di decodifica, disturbo del lessico di parole, disturbo delle prassie della scrittura.
Le Diverse Forme
Disturbo di discriminazione fonemica, viene accertato mediante prove di ripetizione di non parole, mette in evidenza un deficit nella componente di Discriminazione Fonemica; si tratta di una capacità poco indagata, perchè si ritiene che oltre i sei anni non si possano riscontrare difficoltà nel rilevare differenze nell’ascolto tra fonemi. Tuttavia è possibile che difficoltà minori passino inosservate con conseguenze pesanti. I logopedisti possono fornire indicazioni su molti esercizi utilizzabili per migliorare la discriminazione fonemica.
Disturbo di memoria e analisi fonemica, accertato mediante prove di analisi fonetica esso presenta un deficit nell’area Analisi Fonemica, quella abilità che consiste nel rilevare tutti i fonemi della parola ascoltata o pensata. Gli esercizi di trattamento riguardano l’allenamento della memoria uditiva, la segmentazione e la fusione uditiva.
Disturbo di associazione fonema-grafema e disturbo fonologico di decodifica, accertati mediante dettato di fonemi isolati e di non parole, rivelano deficit di Corrispondenza fonema-grafema, un’abilità che consiste nell’associare i fonemi identificati grazie all’analisi fonemica, con i relativi grafemi. La natura astratta di fonemi e grafemi rende questa abilità di difficile acquisizione nei primi anni di scuola. Per il trattamento Bradley e Thompson hanno proposto il metodo dello spelling orale simultaneo alla scrittura delle singole lettere; esistono molti esercizi e anche software che aiutano in compiti di questa natura.
Disturbo del lessico di parole, accertato mediante dettato di frasi con parole omofone non omografe, presenta un deficit di Lessico di Parole. Per quanto riguarda l’intervento, le parole irregolari possono solo essere memorizzate, tutti gli altri errori omofoni possono essere annullati mediante il consolidamento delle conoscenze lessicali e grammaticali.
disturbo delle prassie della scrittura, accertato mediante prove di velocità di scrittura, presenta deficit di Velocità Prassica, ovvero di quelle abilità di motricità fine della mano che permettono di creare la forma dei grafemi.
La disgrafia consiste nella compromissione della componente prussica, che si riflette in una scrittura stentata e illeggibile. Con soggetti frequentanti il primo ciclo della scuola elementare si attuano interventi che mirano al miglioramento di questa abilità; con soggetti più grandi invece si suggerisce il ricorso a metodi alternativi di produzione, come l’uso della tastiera del computer.
Per quanto riguarda i suggerimenti didattici, in presenza di bambini disortografici o disgrafici si consiglia di puntare sulle loro competenze testuali, valorizzando ed insegnando strategie utili per scrivere correttamente; valutare gli errori ortografici secondo criteri diversi da quelli usati con i bambini che non presentano il disturbo; dare loro più tempo per scrivere ed evitare i dettati; guidare l’autocorrezione segnalando gli errori e lasciando che il bambino si corregga; ridurre il peso della scrittura in compiti dove non sia necessaria; evitare che il bambino studi sui suoi appunti; consentire l’uso del computer soprattutto se sono compromesse le componenti prassico-motorie; gli interventi devono essere costanti.
http://www.psicolab.net/index.asp?pid=idart&cat=5&scat=187&arid=1287
La disgrafia
di Monica Pratelli
La disgrafia è una difficoltà di scrittura che riguarda la riproduzione dei segni alfabetici e numerici.
Il bambino che presenta disgrafia scrive in modo molto irregolare, la sua mano scorre con fatica sul piano di scrittura e l'impugnatura della penna è spesso scorretta.
La capacità di utilizzare lo spazio a disposizione è, solitamente, molto ridotta; il bambino non possiede adeguati reperi di riferimento, non rispetta i margini del foglio, lascia spazi irregolari tra i grafemi e tra le parole, non segue la linea di scrittura e procede in "salita" o in "discesa" rispetto al rigo.
La pressione della mano sul foglio non è adeguatamente regolata; talvolta è troppo forte e il segno lascia un'impronta marcata anche nelle pagine seguenti del quaderno, talvolta è troppo debole e svolazzante.
Sono frequenti le inversioni nella direzione del gesto che si evidenziano sia nell'esecuzione dei singoli grafemi che nella scrittura autonoma, che a volte procede da destra verso sinistra.
Il bambino disgrafico presenta difficoltà notevoli anche nella copia e nella produzione autonoma di figure geometriche (tende a "stondare" gli angoli e a non chiudere le forme). Anche il livello di sviluppo del disegno è spesso inadeguato all'età; la riproduzione di oggetti o la copia di immagini è molto globale e i particolari risultano poco presenti. La copia di parole e di frasi è scorretta; sono presenti inversioni nell'attività grafo-motoria ed errori dovuti a scarsa coordinazione oculo-manuale.
La copia dalla lavagna è poi ancora più difficile, in quanto il bambino deve portare avanti più compiti contemporaneamente: distinzione della parola dallo sfondo, spostamento dello sguardo dalla lavagna al foglio, riproduzione dei grafemi.
Le dimensioni delle lettere non sono rispettate, la forma è irregolare, l'impostazione invertita, il gesto è scarsamente fluido, i legami tra le lettere risultano scorretti. Tutto ciò rende spesso la scrittura incomprensibile al bambino stesso, il quale non può quindi neanche individuare e correggere eventuali errori ortografici.
Anche il ritmo di scrittura risulta alterato; il bambino scrive con velocità eccessiva o con estrema lentezza, ma la sua mano esegue movimenti a "scatti", senza armonia del gesto e con frequenti interruzioni.
La disgrafia è, quindi, una difficoltà di scrittura che riguarda la riproduzione dei segni alfabetici e numerici.
I bambini disgrafici presentano lacune marcate nelle seguenti competenze di base:
¢ Competenze grafo-motorie
¢ Competenze di orientamento e integrazione spazio-temporale
¢ Competenze di coordinazione oculo-manuale e di coordinazione dinamica generale
¢ Competenze di discriminazione e memorizzazione visiva sequenziale
¢ Competenze metafonologiche
La terapia per il bambino disgrafico
Il bambino disgrafico necessita di un intervento specialistico, poiché il solo recupero effettuato in ambito scolastico spesso può non essere sufficiente.
Nel corso di questo secolo molti sono stati i metodi elaborati per la terapia della disgrafia; vari autori hanno espresso pareri contrastanti, ma, quasi sempre, si è considerato come unico rimedio l'esercizio ripetitivo, finalizzato al raggiungimento di una più adeguata coordinazione della mano, trascurando spesso la motricità globale e le attività percettive. Riteniamo che considerare esclusivamente gli aspetti grafici e grafo-motori, sia molto riduttivo rispetto a quelle che sono le lacune presenti nelle competenze di base coinvolte. Le esperienze portate avanti in questo senso hanno inoltre dimostrato che può verificarsi un miglioramento nell'esecuzione dei prodotti grafici, ma spesso, una volta abbandonato l'esercizio, la difficoltà si ripresenta, poiché le lacune che ne stanno alla base non sono state sufficientemente ridotte.
Il recupero della disgrafia deve essere portato avanti da operatori qualificati, in stretta collaborazione con la scuola, la quale può offrire valide risorse concorrendo così allo sviluppo delle varie capacità strettamente collegate con il disturbo della scrittura. Il contributo competente dei docenti può garantire migliori risultati, favorendo la conquista di una strumentalità più adeguata e, al tempo stesso, promuovendo situazioni comunicative all'interno delle quali possano essere valorizzati sia i codici verbali che quelli non verbali.
Il progetto terapeutico deve essere personalizzato in relazione alle caratteristiche psicologiche del soggetto, agli ambiti di competenza, potenzialità e difficoltà riscontrati, ai tempi di attenzione, ai livelli motivazionali e di metacognizione individuati. La capacità di porsi in relazione positiva e significativa da parte dell'operatore e la partecipazione attiva del soggetto stanno al primo posto e sono il segreto per ogni buon intervento; il bambino dovrà essere informato circa il lavoro da svolgere, anzi, egli stesso dovrà essere coinvolto nella formulazione degli obiettivi che, di volta in volta, sarà possibile raggiungere e nel monitoraggio del proprio lavoro. Solo se sarà protagonista del proprio processo di sviluppo, potrà coinvolgersi attivamente nelle proposte, autogratificarsi per i piccoli progressi, non scoraggiarsi di fronte di fronte agli insuccessi né arrendersi davanti ad attività spesso un po' noiose e ripetitive.
Il programma di intervento proposto può essere suddiviso in due itinerari che devono essere portati avanti parallelamente:
a) itinerario relativo allo sviluppo delle competenze di base
b) itinerario specifico per la scrittura
Il primo itinerario è finalizzato alla riduzione delle lacune riscontrate nelle capacità di base; il secondo itinerario ha invece lo scopo di promuovere la conquista di capacità di scrittura più adeguate. E' importante quindi che i due percorsi siano proposti parallelamente e con gradualità, per evitare di rimandare nel tempo la conquista di quelle capacità di grafo-motorie che possono gratificare il bambino, permettendogli di verificare che, anche a scuola, si iniziano a vedere risultati positivi.
Le competenze di base su cui è importante lavorare sono le seguenti:
- percezione
- organizzazione spazio-temporale
- integrazione spazio-temporale (ritmo)
- conoscenza e rappresentazione dello schema corporeo
- equilibrio e coordinazione
- rilassamento
- lateralità
- coordinazione visuo-motoria e oculo - manuale
Le attività relative a queste competenze devono essere proposte sia parallelamente che e in modo "intrecciato", cioè attraverso esercizi-gioco che richiedono lo sviluppo il potenziamento di singole competenze e attraverso esercizi - gioco che richiedono lo sviluppo e il potenziamento di più competenze insieme.
E' importante ricordare che ciò che è acquisito dovrà lasciare il posto ad attività gradualmente più complesse ed evolute
L'itinerario specifico per la scrittura comprende attività relative a:
- impostazione dei grafemi e scrittura in stampato maiuscolo
- impostazione dei grafemi e scrittura in corsivo
Queste attività sono finalizzate alla riduzione delle difficoltà grafo - motorie che interferiscono nella scrittura e alla graduale conquista di più adeguate competenze di comunicazione scritta.
Nel corso delle attività di recupero può essere facilitante l'uso di quaderni colorati che guidano sia alla corretta impostazione dei segni alfabetici che al rispetto dello spazio grafico ("Quaderni Erickson, Edizioni Centro Erickson, Trento).
I quaderni colorati sono di tre tipi:
a) Il quaderno colorato I° livello
Utilizziamo il quaderno Erickson Livello I° per la riproduzione dei grafemi in stampato maiuscolo, da combinare poi per scrivere parole gradualmente più complesse.
b) Il quaderno colorato 2° livello e il passaggio al corsivo
Usando il quaderno colorato 2° livello diamo al bambino precise indicazioni per l'impostazione corretta della scrittura in corsivo procedendo con attività sempre più articolate.
Ecco una traccia da seguire:
- Impostazione dei singoli grafemi seguendo i suggerimenti delle pagine precedenti
- Sequenze di grafemi
- Suddivisione dei grafemi nelle quattro categorie (grafemi piccoli, grafemi alti, grafemi bassi, grafemi alti-bassi) e successive attività di memorizzazione
- Scrittura di sillabe, parole bisillabe, trisillabe
- Scrittura di frasi sempre più complesse
c) Il quaderno colorato 3° livello
Questo quaderno viene utilizzato quando i bambini frequentano già oltre la seconda classe; serve per ridurre la dimensione della scrittura mantenendo i riferimenti spaziali e facilitando il lavoro al bambino.
Raccomandazioni
Il lavoro sulla grafia deve essere costantemente abbinato ad attività di lettura e di ortografia; è quindi consigliabile proporre gli esercizi di scrittura ad esercizi fonologici, metafonologica e di decodifica.
Le attività fin qui descritte necessitano di essere, a livelli diversi di difficoltà, periodicamente riproposte al bambino disgrafico; le sue acquisizioni, infatti, procedono con lentezza, il suo processo di sviluppo grafo - motorio ha bisogno di essere sollecitato, incoraggiato e gratificato, affinché la motivazione ad apprendere rimanga viva e le conquiste maturate permangano nel tempo.
Indicazioni utili per la diagnosi e la terapia sono contenute nel libro: Disgrafia e difficoltà grafo-motorie, Edizioni Centro Erickson, Trento
Disgrafia e collaborazione della famiglia
Il bambino disgrafico possiede livelli di autonomia quotidiana piuttosto bassi in relazione all'età cronologica. Le difficoltà di coordinazione dinamica e visuo - motoria interferiscono infatti nelle sue prestazioni, che risultano goffe, impacciate, lente e imprecise.
I genitori, d'altro canto, sono spesso portati ad anticipare azioni e ad eseguirle al posto del bambino ed è per questo che si riscontrano il più delle volte significative ripercussioni anche nell'autonomia personale; le difficoltà più frequentemente riscontrate sono le seguenti:
- difficoltà nell'esecuzione autonoma delle attività quotidiane (vestirsi, lavarsi, prepararsi lo zaino...)
- difficoltà ad eseguire attività quotidiane che richiedono una adeguata coordinazione oculo-manuale e motoria (tagliarsi la carne, mangiare con precisione, allacciarsi le scarpe ...)
- difficoltà ad orientarsi nello spazio a disposizione
- difficoltà a localizzare i materiali che servono in un determinato momento
- difficoltà a tenere in ordine i propri materiali
- difficoltà nel gioco costruttivo da effettuare su modello dato
- difficoltà ad orientarsi nel tempo quotidiano: essere puntuali, saper aspettare il momento giusto, sapere con precisione che momento della giornata stiamo vivendo
- Difficoltà a sapere più o meno che ore sono.
- Difficoltà ad orientarsi nell'orario scolastico( successione delle materie, organizzazione dei compiti...)
- Difficoltà ad orientarsi nel tempo prossimale (ieri, oggi, domani...)
- Difficoltà a leggere l'orologio
- Difficoltà a memorizzare i giorni della settimana
- Difficoltà ad orientarsi nei giorni della settimana (che giorno è oggi... che giorno era ieri... che giorno sarà domani...)
- Difficoltà a memorizzare i mesi dell'anno e ad orientarsi rispetto alle festività
La famiglia può collaborare, permettendo al bambino la conquista graduale di nuove competenze legate all'autonomia personale, evitando così che egli possa sentirsi incapace non solo in ambito scolastico, ma anche nella quotidianità e facendo leva sulle reali capacità individuate nel corso dell'osservazione.
Disgrafia e disagio psicologico
Purtroppo è frequente che le difficoltà specifiche di apprendimento non vengano individuate precocemente e il bambino è costretto così a vivere una serie di insuccessi a catena senza che se ne riesca a comprendere il motivo. Quasi sempre i risultati insoddisfacenti in ambito scolastico vengono attribuiti allo scarso impegno, al disinteresse verso le varie attività, alla distrazione e così questi alunni, oltre a sostenere il peso della propria incapacità, se ne sentono anche responsabili e colpevoli.
L'insuccesso prolungato genera scarsa autostima; dalla mancanza di fiducia nelle proprie possibilità scaturisce un disagio psicologico che, nel tempo, può strutturarsi e dare origine ad una elevata demotivazione all'apprendimento e a manifestazioni emotivo - affettive particolari quali la forte inibizione, l'aggressività, gli atteggiamenti istrionici di disturbo alla classe e, in alcuni casi, la depressione.
Il soggetto con disturbo di apprendimento vive quindi il proprio problema a tutto tondo e ne rimane imprigionato fino a che non si fa chiarezza, fino a che non viene elaborata una diagnosi accurata che permette finalmente di scoprire le carte.
La disgrafia pone il bambino di fronte alla certezza della propria incompetenza, poiché è l'aspetto più visibile del suo apprendimento; il suo quaderno è pasticciato, sgualcito, pieno di correzioni e segni rossi e di una serie di parole incomprensibili che sembrano gli scarabocchi dei piccoli quando "fanno finta" di scrivere. Quel quaderno è un segno tangibile della sua incapacità e l'alunno finisce per identificarsi con esso: non è la sua scrittura che non va bene, è egli stesso a non andare bene.
A scuola si scrive, ma non solo durante le ore di educazione linguistica: si scrive sempre, in ogni materia, si scrive anche troppo e quello zaino diventa il contenitore delle difficoltà.
Ma lo zaino non si lascia a scuola, si porta anche a casa, per fare i compiti per il giorno dopo, per mostrare il lavoro di scuola ai genitori e va a finire che quello zaino si finisce per portarlo sulle spalle ovunque, almeno fino a che non si trova una via di uscita.
Il bambino disgrafico, come spesso capita in genere al bambino con disturbo di apprendimento, vive sulla propria pelle la difficoltà; egli si trova a far parte di un contesto(la scuola) nel quale vengono proposte attività per lui troppo complesse e astratte, ma osserva che la maggior parte dei compagni si inserisce con serenità nelle attività proposte ed ottiene buoni risultati. Sente su di sé continue sollecitazioni da parte degli adulti("stai più attento!"; " impegnati di più!"; "hai bisogno di esercitarti molto"...) e spesso non trova soddisfazione neanche nelle attività extrascolastiche, poiché le lacune percettivo - motorie possono non farlo "brillare" nello sport o non renderlo pienamente autonomo nella quotidianità. Ecco che si percepisce come incapace e incompetente rispetto ai coetanei e inizia a maturare un forte senso di colpa; si sente responsabile delle proprie difficoltà, ritiene che nessuno sia soddisfatto di lui: né gli insegnanti né i genitori.
Talvolta, per non percepire il proprio disagio mette in atto meccanismi di difesa che non fanno che aumentare il senso di colpa, come il forte disimpegno ("Non scrivo perché non ne ho voglia!"; "Non eseguo il compito perché non mi interessa"...) o l'attacco (aggressività).
Talvolta il disagio è così elevato da annientare il soggetto ponendolo in una condizione emotiva di forte inibizione e chiusura.
Ecco che è davvero importante individuare precocemente il problema, dare prima possibile il via ad un adeguato percorso, finalizzato sia alla riduzione della difficoltà specifica che alla maturazione di più adeguati livelli di autostima.
E' chiaro che risulta indispensabile il coinvolgimento della scuola e della famiglia, in quanto luoghi e scenari di vita del soggetto: il riconoscimento della difficoltà, l'individuazione delle capacità, la comprensione del vissuto emotivo-affettivo, la valorizzazione degli ambiti di competenza e la promozione di più adeguati livelli di sviluppo, potranno garantire buoni risultati sia sul piano grafo-motorio che per il bambino "intero".
http://www.ildiogene.it/EncyPages/Ency=dislessia02.html
Mythical Ork
24-02-2009, 19:12
Io non credo di essere discragafo (si scrive così?), ma noto che con la tastiera zappo sempre molto parole... e non che sono sempre le stesse, tipo:
niente se lo scrivo veloce mi viene --> ninete
e tante altre parole come se fossi dislessico...
windsofchange
24-02-2009, 20:35
Io ho una bellissima calligrafia :O
demonbl@ck
24-02-2009, 20:47
Io non credo di essere discragafo (si scrive così?), ma noto che con la tastiera zappo sempre molto parole... e non che sono sempre le stesse, tipo:
niente se lo scrivo veloce mi viene --> ninete
e tante altre parole come se fossi dislessico...
Questi sono normali direi... anche a me capita spesso che vado molto più veloce del normale (e normalmente sono molto più veloce che a scrivere a penna e zappo 1 parola su 30) di scrivere roba tipo ninete, convesrazione, ecc.
In pratica di invertire due lettere all'interno della parola...
Il 50% dei miei errori di battitura al pc sono di quel tipo, però vado orgoglioso del fatto che a volte, quando sono particolarmente in vena, riesco a scrivere più velocemente di quanto il pc ci metta a riportare ciò che scrivo sullo schermo :D
Tornando alla scrittura a mano, l'unico caso in cui non riuscivo a leggere dopo qualche settimana ciò che scrivevo, era alle medie col porf di ed. fisica, che dettava manco fossimo degli scribani nell'antico egitto, finchè alla fine un bel giorno ci siamo messi d'accordo e tutta la classe si è rifiutata categoricamente di scrivere. Inutile la nota a tutta la classe, nel giro di una settimana nessuno in tutta la scuola accettava di scrivere con lui, finchè non ha giurato di dettare come una persona normale :asd:
ziozetti
24-02-2009, 21:42
Dico questo per chi mi critica sempre affermando che quello che scrivo interessa soltanto me.
Scrivi cose più o meno utili, peccato che quasi sempre ci metti dei titoli stupidamente provocatori che attirano facilmente messaggi quantomeno accesi.
La terza riga della tua firma mi sembra un esempio lampante.
Io ho una bellissima calligrafia :O
fammela vedere :oink:
Io scrivo da cani :O
ho dovuto abbandonare il corsivo per scrivere in stampatello :asd:
così bene o male si capisce
StateCity
14-03-2009, 13:14
Io dico solo che Ingegneri, Matematici, e Fisici, devono perforza scrivere bene,
Perdersi una virgola in una dimostrazione kilometrica e' un errore fatale.. :D
PS basta guardare gli appunti universitari di un Ingengere con le :O :O
mi va bene tutto ma, strafalcioni minori a parte, ti prego cerca di non scriver mai piu "propio"...sticazzi lo hai scritto almeno 2 volte a post ed è fra le cose piu fastidiose che si possono leggere...i problemi si possono avere con la scrittura a mano, non pigiando dei tasti con le lettere serigrafate sopra :|
il "lo messo" poi è epico...
Mythical Ork
14-03-2009, 15:34
mi va bene tutto ma, strafalcioni minori a parte, ti prego cerca di non scriver mai piu "propio"...sticazzi lo hai scritto almeno 2 volte a post ed è fra le cose piu fastidiose che si possono leggere...i problemi si possono avere con la scrittura a mano, non pigiando dei tasti con le lettere serigrafate sopra :|
il "lo messo" poi è epico...
quello dipende da come sei veloce a scrivere e da quando è buona la testiera...
a me capita spesso "porpio"... "prorpio" oppure " "ilc ane" "ttuto" "tuto" ecc... ecc...
demonbl@ck
14-03-2009, 20:51
quello dipende da come sei veloce a scrivere e da quando è buona la testiera...
a me capita spesso "porpio"... "prorpio" oppure " "ilc ane" "ttuto" "tuto" ecc... ecc...
Capita anche a me col pc di mio fratello... A quanto pare il buffer di quella tastiera del caxx si svuota a caso :mbe:
E mi escono aborti tipo "Ho dtao ttuto il mangiare a lcane" :mc:
demonbl@ck
14-03-2009, 20:53
Io dico solo che Ingegneri, Matematici, e Fisici, devono perforza scrivere bene,
Perdersi una virgola in una dimostrazione kilometrica e' un errore fatale.. :D
PS basta guardare gli appunti universitari di un Ingengere con le :O :O
Eh si, se un Ingengere scrive male è un bel casino :rotfl:
A parte la parentesi lol :D, vogliamo parlare dei medici ? Sono tutti disgrafici dato che nessuno (a volte neanche loro) riesce a decrittare quello che scrivono? :stordita:
A parte scritture brutte vi capita di far fatica a scrivere dritto (quando non avete una riga sui cui scrivere)? Quando dovete fare dei disegni vi capita di doverlo rifare in un altro foglio perchè, prenendo male le misure, siete arrivati a fine foglio? O scrivete l'indirizzo su una busta e dovete andare a capo con un nome o una via lunga?
Vi è mai capitato a scuola di sentire dire il titolo di questo topic?
se scrivo normale riesco a rileggermi a distanza di anni.
se scrivi normale riescono tutti a leggerti a distanza di anni
:asd:
dreadknight
17-03-2009, 17:39
Io ho una bellissima calligrafia :O
calligrafia significa già "bella grafia" :O
windsofchange
18-03-2009, 00:02
calligrafia significa già "bella grafia" :O
Per estensione del significato originario, dal "de Mauro" online:
cal|li|gra|fì|a
s.f.
AD
1 l’arte di scrivere con caratteri chiari ed eleganti: esercizi di c.
2 estens., scrittura, grafia: hai una c. illeggibile, avere una bella c.
Scusa ma non sono abituata a esser corretta. :D
Mucchina Volante
18-03-2009, 00:36
la mia scrittura è bella da vedere ma per i più illeggibile :asd:
io la capisco benissimo però...
mi piace scrivere su fogli a righe o a quadretti da un centimetro, odio invece dover scrivere coi quadretti piccini (all'università anche gli appunti di materie matematiche li prendevo su quaderni a righe). su foglio bianco scrivo completamente storto e non riesco a tenere una dimensione standard nelle lettere, salvo impegno sovraumano mantenibile per poco piu' di tre frasi...insomma un disastro.
demonbl@ck
18-03-2009, 07:13
Io invece preferisco i quadretti da 5mm di lato, quelli da 4 sono troppo poco ed esce tutto troppo schiacciato imho, mentre quelli da 1cm sono decisamente troooooooooppo grossi :fagiano:
Mucchina Volante
18-03-2009, 07:47
Io invece preferisco i quadretti da 5mm di lato, quelli da 4 sono troppo poco ed esce tutto troppo schiacciato imho, mentre quelli da 1cm sono decisamente troooooooooppo grossi :fagiano:
beh ma mica quello da un centimetro lo riempio tutto quando scrivo :asd:
ah dimenticavo...con la biro nera scrivo molto peggio che con la biro blu o la matita. ergo: le biro nere le evito :asd:
windsofchange
18-03-2009, 11:12
beh ma mica quello da un centimetro lo riempio tutto quando scrivo :asd:
ah dimenticavo...con la biro nera scrivo molto peggio che con la biro blu o la matita. ergo: le biro nere le evito :asd:
Io scrivo solo con queste da circa 10 anni :D
http://www.cityorg-pdq.co.uk/acatalog/pilot-g-tec-c4-gel-pen.jpg
Rendono la calligrafia molto bella a vedersi.
Mucchina Volante
18-03-2009, 11:15
Io scrivo solo con queste da circa 10 anni :D
http://www.cityorg-pdq.co.uk/acatalog/pilot-g-tec-c4-gel-pen.jpg
Rendono la calligrafia molto bella a vedersi.
io quelle a punta fine non le posso usare, le distruggo nel giro di trenta secondi...calco molto...io uso la parker a cartucce ricaricabili...
abellodenonna
18-03-2009, 14:13
Problema dei bambini??
Io molte volte mi ritrovo a non capire ciò che ho scirtto sui post-it
:cry:
Io scrivo ordinato quando voglio, perchè più che altro non mi piace scrivere a lungo, quando faccio un compito in classe scrivo malissimo, poi la bella copia è perfetta, la mia è solo svogliatezza, e comunque, li voglio vedere a prendere appunti, così vediamo ci scrive male eheh:D
windsofchange
18-03-2009, 14:24
io quelle a punta fine non le posso usare, le distruggo nel giro di trenta secondi...calco molto...io uso la parker a cartucce ricaricabili...
Io ne ho rubata una argentata a papino (ha una trentacinquina di anni :sofico: ) e la tengo sempre in borsetta, ma per bellezza però: ha un tratto troppo "grosso". :stordita:
Mucchina Volante
18-03-2009, 14:27
Io ne ho rubata una argentata a papino (ha una trentacinquina di anni :sofico: ) e la tengo sempre in borsetta, ma per bellezza però: ha un tratto troppo "grosso". :stordita:
la mia è vinta coi punti di qualcosa, ma mi trovo molto bene con la sfera gigante :asd:
quando ho letto 35 anni l'avevo inteso riferito al padre...stavo pensando "l'avrà avuta proprio molto giovane"...poi ho capito che era riferito alla penna :asd:
calligrafia significa già "bella grafia"
Allora come si chiama la grafia, con una parola comune?
krizalid
18-03-2009, 15:37
scrittura??:Prrr:
sarò disgrafico...anche se in genere capisco ciò che scrivo a volte scrivo talmente in fretta e male che nemmeno un egittologo riuscirebbe a decifrare i miei appunti.
scrittura?
Non è un pò generico?
[©Ice, 2004]™
20-03-2009, 11:16
"grafia"... molto semplice! al limite ortografia quando è corretta
se ortografia è scrittura corretta e calligrafia è bella scrittura...
infatti viene riportato nel dizionario calligrafia come scrittura ma è "comune" più che italiano (cioè se ne fa uso comune ma sarebbe un errore se chiediamo alla Crusca... ;)
infatti il calligrafo è colui che scrive in"bella scrittura" oppure uno scritto"in callligrafia"
Ok, un piccolo ot e spiego tutto, visto che faccio il classico, faccio pure greco, calligrafia viene da : kalos (bello) e grafè (scrittura), quindi scrittura va più che bene per descirvere la parola "grafia".:D
gabi.2437
20-03-2009, 14:25
calligrafia: bella scrittura
cacografia: brutta scrittura :O
Ok, un piccolo ot e spiego tutto, visto che faccio il classico, faccio pure greco, calligrafia viene da : kalos (bello) e grafè (scrittura), quindi scrittura va più che bene per descirvere la parola "grafia".:D
toh, un altro classicista!
non è la prima volta che sento gente confondere calligrafia con grafia.
Chi ha problemi neurologici mi può consigliare centri (romagnoli) e/o esami specifici che avete fatto per approfondire i vostri problemi?
:.Blizzard.:
15-05-2009, 10:19
Approfitto del topic, anche se leggermente OT ... il fratello della mia ragazza soffre di dislessia - credo anche di disgrafia considerando che ha problemi di concentrazione, difficoltà nel leggere e così via -. Magari ho detto una cavolata ed ho confuso i termini, ma non sono molto ben informato a riguardo. Premetto che ovviamente è molto seguito dai genitori e da uno specialista. Però volevo sapere se esiste qualche software specifico che possa essergli di aiuto.
windsofchange
15-05-2009, 15:01
Chi ha problemi neurologici mi può consigliare centri (romagnoli) e/o esami specifici che avete fatto per approfondire i vostri problemi?
:stordita: Scusa non ho capito la domanda. Hai bisogno di un buon neurologo in Emilia romagna? Non capisco il nesso con il thread in verità :stordita:
Scusa ma cosa non capisci? Disgrafia problema celebrale e io cerco esame neurologico per approfondire i miei problemi celebrali.
calligrafia: bella scrittura
cacografia: brutta scrittura
Si dice "ci ha lasciati" o "ci ha lasciato"?
Mucchina Volante
21-05-2009, 18:18
Si dice "ci ha lasciati" o "ci ha lasciato"?
immagino dipenda dal contesto della frase...
"ci ha lasciati in mezzo ad una strada" (quelli lasciati siamo noi, plurale quindi lasciati)
"ci ha lasciato solo un pezzo di pane" (quello lasciato è il pezzo di pane, singolare, quindi lasciato)
ziozetti
21-05-2009, 20:50
immagino dipenda dal contesto della frase...
"ci ha lasciati in mezzo ad una strada" (quelli lasciati siamo noi, plurale quindi lasciati)
"ci ha lasciato solo un pezzo di pane" (quello lasciato è il pezzo di pane, singolare, quindi lasciato)
E' corretto sia:
ci ha lasciato solo un pezzo di pane
che
ci ha lasciato solo due pezzi di pane
Non dipende dal complemento oggetto.
Adrian II
22-05-2009, 11:04
™;26432921']
Premetto che io non sono ignorante, anzi, rispetto a tutti quelli che conosco ho un'ottima cultura generale e negli argomenti che mi interessano sono più che ferrato, leggo molti libri da sempre, ho un'ottima padronanza della lingua inglese tatn'è che leggo riviste, vedo film e serie TV in lingua originale inglese o americano, guardo pochissima televisione che troppo spesso è becera, e ho la fama tra i miei amici di sapere tutto (IMHO solo perchè sono molto nozionista e curioso);
.... test di quoziente intellettivo, che si è rivelato sopra la media, eccetera.....
Alla fine mi hanno detto che la mia forma di disgrafia ha origine dallo scoordinamento, e c'è poco da fare
insomma sei il prototipo del nerd da sit com! :D
™;26432921']Nel periodo in cui io venivo pocchiato dalla maestra, tardi anni '80, c'era ancora qualche bambino mancino che subiva le stesse angherie e in taluni casi gli legavano la mano sx dietro la schiena... ad un mio amico che è dell'80 è successo, io sono dell''82
ecco, questa è una cosa che non ho mai concepito... sono mancino ed, essendo più giovane, fortunatamente non ho avuto mai problemi od imposizioni del genere, anche se ricordo che da piccolo un po' di disagio c'era, per il semplice fatto di fare le cose con un'altra mano. non oso immaginare quanto possa essere dura per un ragazzino a cui si fa addirittura pesare disturbo/diversità che non dipende nemmeno da lui
Kevorkian
22-05-2009, 11:07
ad italiano alle medie presi ad un tema "molto gravemente insufficiente" ma non mi sembrava di averlo fatto così male :D
Non mi sono spiegato. Intendevo dire "è morto" con "ci ha lasciato". Singolare o plurare?
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