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View Full Version : Esame dottorato


garat
27-11-2008, 08:21
Dopo tre anni di lavoro gratuito all'università di Perugia, alcuni mesi fa mi era stato promesso un dottorato di ricerca con borsa in procedura penale, ossia circa13.000 euro lordi all'anno.
Poi, per logiche massoniche, la borsa è diventata una mezza borsa di studio: prassi inusuale, per la quale cedi metà borsa in nero ad altro partecipante perchè anche lui deve vincere. L'altro partecipante è l'allievo di altro docente ordinario, che non si è fatto per gli ultimi 3 anni 8 ore al giorno di lavoro all'università come il sottoscritto, e che misteriosamente appare sulla scena e ti ruba il posto.

Non so se conoscete la prassi, ma di solito il docente ti comunica in anticipo i temi che usciranno.
A me non è stato comunicato niente. E' stato solo detto che avrei avuto un bonus all'orale (a voi intendere).

Vado a fare lo scritto, ed esce il seguente titolo "Sequestro preventivo per equivalente". Per chi non è del settore, dico solo che è un tema di rara difficoltà, che coinvolge differenti settori (penale processuale, penale sostanziale, comunitario) e sopratutto era totalmente impensabile che uscisse.
Esame fottuto, c'era chi scriveva prima che dettassero i temi, chi fotocopiava libri interi in bibilioteca.
Al rientro, cosa viene a dirmi il professore? Che così abbiamo perso una borsa di dottorato, come se fosse colpa mia, se loro non riescono ad accordarsi per un tema decente. Pensate che logica perversa, mafiosa, che si respira.

Morale della favola: questa è l'università italiana. Ti tengono per anni con false promesse e briciole, arriva dal nulla l'ennesimo "figlio di papà" e ti frega tutto. Ogni esame è truccato, manipolato a tavolino, anche per prendere solo quattro soldi.

Altro che riforma dell'università. CHIUDIAMOLA!!!!

pegasoalatp
27-11-2008, 13:04
Sono allibito.
Sei la "prova provata" che l' universita' italiana e' marcia fin dalle fondamenta perche' terra di conquista di mercenari a basso prezzo.
Neanche ti rendi conto del modo con cui esponi la tua situazione, che denota un totale spregio delle regole e della morale: parli di "prassi" quando il termine dovrebbe essere "truffa".
Protesti contro l' universita' solo perche' qualcuno e' riuscito a truffare meglio di te.

VERGOGNA .:mad: :mad:

-MiStO-
27-11-2008, 14:06
io l'esame del dottorato l'ho fatto un mesetto fa e di raggiri, truffe ed imbrogli neanche l'ombra: chi se la meritava (facendo uno scritto in linea con quanto desiderato dalla commissione, io purtroppo son partito per la tangente con i miei discorsoni :asd:) l'ha presa ...
eviterei quindi di fare di tutta l'erba un fascio :)

marmotta_attenta
27-11-2008, 14:34
io l'esame del dottorato l'ho fatto un mesetto fa e di raggiri, truffe ed imbrogli neanche l'ombra: chi se la meritava (facendo uno scritto in linea con quanto desiderato dalla commissione, io purtroppo son partito per la tangente con i miei discorsoni :asd:) l'ha presa ...
eviterei quindi di fare di tutta l'erba un fascio :)

Dove se si puo' sapere?

Ho fatto il dottorato e quindi l'esame per accederci. I futuri relatori comunicavano alla commissione i propri prescelti e questi venivano messi in graduatoria in base all'importanza del professore di turno (Facolta' scientifica del Nord Italia). La mia candidatura era stata scelta dal mio futuro relatore perche' "non aveva nessun altro" come mi ha poi detto (confermato da altre fonti).
La scelta a priori se fatta onestamente (senza figli di prof in giro) ha un senso perche' si possono scegliere persone che magari gia' si conoscono. Pero' chi non e' nel giro non lo sara' mai.

Mi vergogno? Non lo so... all'epoca l'avevo vista come una buona opportunita', poi, dopo alcuni anni nell'ambiente, ho deciso che preferivo non continuare in quel sistema.

Bof giornata difficile oggi :)

pietro84
27-11-2008, 14:46
mi sono da poco laureato, facendo una tesi di ricerca e a breve farò il concorso per il dottorato.
a me non è stata comunicata nessuna traccia e non ho mai sentito cose così gravi.

-MiStO-
27-11-2008, 15:30
Dove se si puo' sapere?

Ho fatto il dottorato e quindi l'esame per accederci. I futuri relatori comunicavano alla commissione i propri prescelti e questi venivano messi in graduatoria in base all'importanza del professore di turno (Facolta' scientifica del Nord Italia). La mia candidatura era stata scelta dal mio futuro relatore perche' "non aveva nessun altro" come mi ha poi detto (confermato da altre fonti).
La scelta a priori se fatta onestamente (senza figli di prof in giro) ha un senso perche' si possono scegliere persone che magari gia' si conoscono. Pero' chi non e' nel giro non lo sara' mai.

Mi vergogno? Non lo so... all'epoca l'avevo vista come una buona opportunita', poi, dopo alcuni anni nell'ambiente, ho deciso che preferivo non continuare in quel sistema.

Bof giornata difficile oggi :)
informatica, università degli studi di torino :)
non so che dire veramente...da quel poco che ho visto, posso dire che il concorso mi è sembrato sufficientemente meritocratico

Gargoyle
27-11-2008, 18:41
Da noi i vincitori del dottorato si sanno già da tempo, ma capita spesso che ci siano eccezioni.

Sostanzialmente funziona che i professori si accordano prima per spartirsi i posti comperti da borsa di studio (quelli senza borsa non si considerano neppure) e poi decidono loro a chi assegnarli, in genere in base a criteri blandamente ragionevoli (se in tesi non hai fatto un cazzo nessuno ti proporrà un dottorato, se ti sei dato da fare ed hai il professore giusto allora sì).

Il tema da anni ed anni è "illustra una linea di ricerca" il che vuol dire che parli della tua tesi e così si riconosce il concorrente e lo si fa vincere o perdere.

E' un sistema sbagliato però va detto che ormai, di questi tempi, chi fa un dottorato la piglia in culo.
Per cui è come accapigliarsi e sgomitare per un posto su un treno che viaggia lungo un binario morto... non ne vale la pena.

marmotta_attenta
27-11-2008, 19:05
Da noi i vincitori del dottorato si sanno già da tempo, ma capita spesso che ci siano eccezioni.

Sostanzialmente funziona che i professori si accordano prima per spartirsi i posti comperti da borsa di studio (quelli senza borsa non si considerano neppure) e poi decidono loro a chi assegnarli, in genere in base a criteri blandamente ragionevoli (se in tesi non hai fatto un cazzo nessuno ti proporrà un dottorato, se ti sei dato da fare ed hai il professore giusto allora sì).

Il tema da anni ed anni è "illustra una linea di ricerca" il che vuol dire che parli della tua tesi e così si riconosce il concorrente e lo si fa vincere o perdere.

E' un sistema sbagliato però va detto che ormai, di questi tempi, chi fa un dottorato la piglia in culo.
Per cui è come accapigliarsi e sgomitare per un posto su un treno che viaggia lungo un binario morto... non ne vale la pena.

Esattamente. Inoltre il tutto ha il vantaggio di sembrare corretto dal di fuori.
Le eccezioni a volte capitano per due motivi: 1) "scherzetti" tra prof o 2) un prof che non ha veramente trovato nessuno. In questo secondo caso la commissione cerca veramente di capire chi è più adatto (visto capitare).

Per la seconda parte dico: dipende. Se si ha il prof giusto (e/o una borsa che coinvolga un qualche progetto, EU per esempio) e se si riesce a pubblicare può essere un'esperienza utile per continuare la carriera da qualche altra parte...

pietro84
27-11-2008, 19:10
(se in tesi non hai fatto un cazzo nessuno ti proporrà un dottorato, se ti sei dato da fare ed hai il professore giusto allora sì).

ma questo mi pare anche giusto


E' un sistema sbagliato
secondo me non è intrisecamente sbagliato, fa molto affidamento sulla serietà e la professionalità dei professori. quindi dipende fortemente dai professori singoli.

però va detto che ormai, di questi tempi, chi fa un dottorato la piglia in culo.
Per cui è come accapigliarsi e sgomitare per un posto su un treno che viaggia lungo un binario morto... non ne vale la pena.

esatto è una scelta rischiosa.

garat
28-11-2008, 07:47
Non faccio di tutta l'erba un fascio.
ho amici in altre facoltà (biologia), e a loro alcune settimane prima sono stati candidamente resi noti i temi che sarebbero usciti.

Il mio discorso è marcio perchè marcio è il sistema universitario.
La logica "dei baroni" è tutt'altro che superata.
Certo, in alcune facoltà (matematica, fisica, ed esempio) il numero dei laureati è così basso che non vi sono problemi. Da me, a giurisprisprudenza, siamo talmente tanti che c'è la fila. E molti sono figli di massoni, avvocati, magistrati, che devono essere piazzati.

Io il dottorato l'ho perso, è passata un'allieva sconosciuta di altro ordinario apparsa dal nulla e senza alcuna pubblicazione.

concordo che il dottorato è un binario morto, ma almeno erano 1000 euro al mese per tre anni, e da noi chi fa il dottorato, se vuole, non lavora e non fa un cavolo. D'altronde, di ricerca a giurisprudenza se ne fa ben poca...

pietro84
28-11-2008, 11:03
scusa ma se la situazione è così nera, come mai non lasci questo ambiente così malsano e fai il tirocinio per l'esame di stato?
poi se chi fa il dottorato in diritto non impara nulla , che senso ha sbattersi tanto per prendere lo stipendio di un cameriere ?