View Full Version : Con la riforma dell'università quanto pagheremo di tasse?
jacoscar
28-10-2008, 13:42
Tutti parlano della riforma, protestano, parlano di tagli...
ma effettivamente a quanto ammontano questi tagli?
E a noi studenti cosa cambierà? Quanto pagheremo in più di tasse?
Attualmente pago circa 2000€/anno
Tutti parlano della riforma, protestano, parlano di tagli...
ma effettivamente a quanto ammontano questi tagli?
E a noi studenti cosa cambierà? Quanto pagheremo in più di tasse?
Attualmente pago circa 2000€/anno
ad oggi non esiste nessuna riforma. solo tagli.
è facile che andrai a pagare più di 2000 euro
privatizzando le università ti puoi aspettare di tutto, in università d'eccellenza americane si pagano anche 50.000$
jacoscar
28-10-2008, 13:55
ok, ma una cosa è passare da 2000 a 2500
passare da 2000 a 20.000 sarebbe un altro discorso
Ieri a porta a porta parlavano di tagli di 60 miliardi di euro
quanti sono gli studenti universitari in italia? 5 milioni?
60 mld € / 5 mln = 12.000€
Una odmanda che mi pongo spesso, meglio avere una laurea che costa poco ma non rende praticamente niente o meglio avere una laurea che costa molto e rende molto??
Credo la seconda.
Una odmanda che mi pongo spesso, meglio avere una laurea che costa poco ma non rende praticamente niente o meglio avere una laurea che costa molto e rende molto??
Credo la seconda.
Il prezzo e la resa non sono correlate :O
Se la laurea in Italia non rende è solo perchè il sistema economico/industriale è da terzo mondo .
Così avremo una laurea che costa molto e rende come adesso ( cioè niente )
Ziosilvio
28-10-2008, 14:05
Una odmanda che mi pongo spesso, meglio avere una laurea che costa poco ma non rende praticamente niente o meglio avere una laurea che costa molto e rende molto??
Credo la seconda.
Il punto è che qui si rischia di pagare molto la stessa laurea di prima, che essendo uguale continua a rendere come quando costava poco.
Il prezzo e la resa non sono correlate :O
Se la laurea in Italia non rende è solo perchè il sistema economico/industriale è da terzo mondo .
Così avremo una laurea che costa molto e rende come adesso ( cioè niente )
invece credo propio che purtroppo in un certo senso lo siano. Tendenzialmente le lauree Italiane costano poco e tendenzialmente non trovano una domanda nel mondo del lavoro che le riesca a valorizzare. Tranne per chi puo permettersi di fare la bocconi dove costa molto e pero poi le aziende quando esci ti cercano.
Il punto è che qui si rischia di pagare molto la stessa laurea di prima, che essendo uguale continua a rendere come quando costava poco.
Forse dovrebbero veramente aumentare le tasse universitarie, sono troppo basse probabilemente. sono circa 1600 euro in media per chi non ha esenzioni giusto? troppo basse direi, soprattutto considerando che per uno studente universitario sono sicuramente l'ultima voce di spesa. Non tra le prime come dovrebbe essere.
invece credo propio che purtroppo in un certo senso lo siano. Tendenzialmente le lauree Italiane costano poco e tendenzialmente non trovano una domanda nel mondo del lavoro che le riesca a valorizzare. Tranne per chi puo permettersi di fare la bocconi dove costa molto e pero poi le aziende quando esci ti cercano.
perchè l'Italia (Itaglia) grazie a chi sappiamo noi ormai è un paese spudoratamente classista,quindi per andare avanti devi avere pure la laurea "firmata",ergo chi ha i soldi va avanti.
Che poi vorrei proprio vedere tra un Ingegnere capace della Federico II e un Mr.Bocconi chi è quello che vale di più...:mbe:
W l'Itaglia,
Pace e bene.
Una odmanda che mi pongo spesso, meglio avere una laurea che costa poco ma non rende praticamente niente o meglio avere una laurea che costa molto e rende molto??
Credo la seconda.Tutte palle, le universita' private in Italia differiscono da quelle buone statali solo per gli immobili adibiti allo svolgimento dell'attivita' ed alle attrezzature didattiche, ma la qualita' dell'insegnamento e' la stessa.
invece credo propio che purtroppo in un certo senso lo siano. Tendenzialmente le lauree Italiane costano poco e tendenzialmente non trovano una domanda nel mondo del lavoro che le riesca a valorizzare. Tranne per chi puo permettersi di fare la bocconi dove costa molto e pero poi le aziende quando esci ti cercano.In Italia tutti i laureati sono pagati da fame, ma e' un'anomalia che non c'entra nulla con la bonta' o meno delle lauree, anche gente con un dottorato fatica a trovare un lavoro retribuito all'altezza della competenza acquisita. Quando esci dalla Bocconi le aziende ti cercano perche' hanno convenzioni con la Bocconi stessa, una sorta di contropartita per la retta elevata.
Forse dovrebbero veramente aumentare le tasse universitarie, sono troppo basse probabilemente. sono circa 1600 euro in media per chi non ha esenzioni giusto? troppo basse direi, soprattutto considerando che per uno studente universitario sono sicuramente l'ultima voce di spesa. Non tra le prime come dovrebbe essere.Ma si, aumentiamo le tasse, cosi' poi studiare diventera' un bene di lusso, noi poveri barboni e' giusto che facciamo i magüt, per lasciare spazio a chi ha il grano! Chissa' chi e' quel comunista della minchia che ha pensato di dar la possibilita' di studiare a chiunque...
Tutte palle, le universita' private in Italia differiscono da quelle buone statali solo per gli immobili adibiti allo svolgimento dell'attivita' ed alle attrezzature didattiche, ma la qualita' dell'insegnamento e' la stessa....
Non ti do ragione su nessuno dei due punti. Anzi forse sul primo ma neanche tanto. E sulla qualità dell'insegnamento con le dovute eccezzzioni basta guardare gli innumerevoli casi di nepotismo..
Ma si, aumentiamo le tasse, cosi' poi studiare diventera' un bene di lusso, noi poveri barboni e' giusto che facciamo i magüt, per lasciare spazio a chi ha il grano! Chissa' chi e' quel comunista della minchia che ha pensato di dar la possibilita' di studiare a chiunque...
Ma lo sai che tu (ma non tu) povero lavoratore dipendente stai pagando l'università per il figlio di papà che va in giro col porsche? Lo sai che gli stai facendo un grande sconto sul prezzo della sua retta?
E cmq siamo obbiettivi, gia ora come ora sono i figli delle famiglie benestanti in su che fanno andare il figlio all'università. I poveri ahimè non fanno l'università. Andare in uni è un bene di lusso per pochi, ma alla portata di tutti. E' un controsenso.
Non ti do ragione su nessuno dei due punti. Anzi forse sul primo ma neanche tanto. E sulla qualità dell'insegnamento con le dovute eccezzzioni basta guardare gli innumerevoli casi di nepotismo..Perche', nel privato non c'e' nepotismo? Magari nel paese dei balocchi...
Ma lo sai che tu (ma non tu) povero lavoratore dipendente stai pagando l'università per il figlio di papà che va in giro col porsche? Lo sai che gli stai facendo un grande sconto sul prezzo della sua retta?Rivediamo le fasce alte piuttosto, ma perche' mai far pagare di piu' a chi gia' cosi' fa fatica?
E cmq siamo obbiettivi, gia ora come ora sono i figli delle famiglie benestanti in su che fanno andare il figlio all'università. I poveri ahimè non fanno l'università. Andare in uni è un bene di lusso per pochi, ma alla portata di tutti. E' un controsenso.Allora scriviamolo pure sulla Costituzione, se sei un barbone sei condannato a restare un barbone, lascia che a sfruttare le facolta' cerebrali siano i piu' meritevoli bimbi Gigi benestanti. Mi piacerebbe sapere la tua eta' e la tua estrazione sociale per capire come mai la pensi cosi', perche' dubito che tu faccia parte della popolazione che vuoi escludere dagli studi solo per la grave colpa di non poterselo permettere...
Forse dovrebbero veramente aumentare le tasse universitarie, sono troppo basse probabilemente. sono circa 1600 euro in media per chi non ha esenzioni giusto? troppo basse direi, soprattutto considerando che per uno studente universitario sono sicuramente l'ultima voce di spesa. Non tra le prime come dovrebbe essere.
Scusa, ma in base a cosa è fondata questa osservazione?
Se fai un confronto con le università USA, è sbagliato a priori, in quanto una retta di 50.000$ lì comprende tutto ma proprio tutto, compreso l'alloggio presso il campus.
In Italia 1.600€ sono lo stipendio di un impiegato, quindi la famiglia rinuncia ad uno stipendio all'anno solo per pagare l'iscrizione per un figlio, se ne ha due all'università partono 2 stipendi, se poi frequentano in un'altra città partono 4.000-5.000 € l'anno.
Occorre poi considerare che negli USA, dato l'alto costo delle rette universitarie -seppur omnicomprensive- la maggior parte degli studenti fa ricorso ad un prestito universitario, che in sostanza è un vero e proprio mutuo pluriennale, che richiede anni e anni di lavoro per essere estinto.
Quindi si ritrovano a lavorare per anni solo per estinguere il debito contratto per pagarsi gli studi.
Io sono per una soluzione drastica sulle tasse universitarie.
Per gli studenti con medie alte, diciamo dal 28 in su e tutti gli esami superati nei tempi previsti, zero tasse, indipendentemente dal reddito.
Per quelli con medie altissime, tipo 29 e più, un assegno mensile di 400-500€ per pagarsi l'alloggio se fuori sede.
Per tutti gli altri, un livello di tassazione progressiva, che arrivi a livelli disincentivanti per chi parcheggia. Una specie di bonus-malus.
Il tutto in modo assolutamente indipendente dal reddito.
In questo modo si taglierebbe la testa al toro rispetto al classico problema che il figlio del professionista che dichiara 10.000€ all'anno e poi va in giro col Cayenne non paga le tasse, mentre quello dell'impiegato a stipendio fisso le paga.
Togliamo ogni distinzione di reddito e basiamo tutto solo sul merito.
Anche perchè c'è sempre il mito del buon selvaggio nell'aria, quello del figlio del miliardario che è un pirla mentre quello dell'impiegato è un genio.
Ma perchè, il figlio del miliardario non può anche essere un genio?
Se è così, è una risorsa per il paese esattamente come lo è il figlio genio dell'impiegato, e quindi è giusto che lo stato investa su entrambi.
AccadueO
28-10-2008, 15:23
Che io sappia in Germania si pagano cifre irrisorie, a meno che uno non sia ricchissimo, e la qualità comunque è elevata; chiedo conferma ai "tedeschi" del forum.
Rivediamo le fasce alte piuttosto, ma perche' mai far pagare di piu' a chi gia' cosi' fa fatica?
Mi piacerebbe sapere la tua eta' e la tua estrazione sociale per capire come mai la pensi cosi', perche' dubito che tu faccia parte della popolazione che vuoi escludere dagli studi solo per la grave colpa di non poterselo permettere...
no ma scusa io quando ho detto "sono circa 1600 euro in media per chi non ha esenzioni giusto? troppo basse direi" intendevo proprio chi in un certo senso "puo permetterselo" perche non rientra nelle fasce di esenzione o riduzione della tassa. Non sto parlando solo di ricchi, sto parlando di gente normale che 150 euro al mese per pagare l'uni li puo spendere senza patemi.
Io sono laureato e mi sono sempre pagato le rette universitarie con i soldi che ho fatto lavorando. Ho studiato fuori sede e la retta non è mai stata la mia voce di spesa maggiore. La maggior parte dei miei compagni universitari sta bene. sono pochi i poveri che ho visto sui banchi dell'uni. Penso che sia un dato di fatto. In uni non ci sono i figli degli operai, ci sono i figli delle famiglie che hanno possibilità economiche. Perche far pagare a loro il costo delle università che tanto non potranno quasi mai fare? facciamolo pagare a chi puo.
DarKilleR
28-10-2008, 16:06
io porto l'esempio di Pisa perchè ho direttamente partecipato alle assemblee dove ci sono state le discussioni dei Bilanci..
Considerando che Pisa è l'università in Italia che attira più investimenti privati di aziende, allo stato attuale paghiamo massimo (senza riduzione di tasse) 1876€/studente.
Con i Tagli previsti, tra 3 anni, per garantire l'attuale numero di servizi come DSU, Borse di Studio, mensa ad un prezzo decente ed efficiente, corsi, biblioteche aperte fino alle 23.00 per studiare, Wi-Fi su tutti i poli di Ingegneria, laboratori vari...con l'attuale numero di studenti (supponendo che rimanga mediamente costante per i prossimi anni)...si dovrebbe pagare tutti sui 7500€/studente.
:mc:
Questo a patto di non aumentare gli investimenti, ma già siamo al primo posto, sicuramente qualcosa si raccatta...ma quali aziende italiane vengono a buttare milioni e milioni in tutte le università sparse per l'Italia?
Chi si salva?? politecnico di Torino, Milano, Bari...Roma, Pisa, Napoli...forse TN...ma le altre hanno aziende che ci investono pesantemente??
Perchè qui bisogna riuscire a trovare diversi soldi che mancheranno.
privatizzando le università ti puoi aspettare di tutto, in università d'eccellenza americane si pagano anche 50.000$
infatti ! così invece di premiare chi veramente vuole studiare e sa, si premiano solo coloro che hanno i genitori che " sponsorizzano " i figli !
chi non ha sponsor sarà costretto per " necessità " ad abbandonare gli studi.
VERGOGNA !
privatizzando le università ti puoi aspettare di tutto, in università d'eccellenza americane si pagano anche 50.000$
Eppure negli USA i nostri laureati sono generalmente molto apprezzati , anche se non pagano quelle cifre lì per andare all' università ...
scorpionkkk
28-10-2008, 18:52
Tutte palle, le universita' private in Italia differiscono da quelle buone statali solo per gli immobili adibiti allo svolgimento dell'attivita' ed alle attrezzature didattiche, ma la qualita' dell'insegnamento e' la stessa.
quoto con l'aggravante che nell università private la difficoltà nel portare avanti il percorso di studi è praticamente nulla a fronte di una didattica assolutamente analoga alle università pubbliche.
Una odmanda che mi pongo spesso, meglio avere una laurea che costa poco ma non rende praticamente niente o meglio avere una laurea che costa molto e rende molto??
Credo la seconda.
Non ti seguo, mai sentito parlare di università private che vendono lauree di dubbio valore? mai considerato che non tutti si possono permettere rette così alte?
no ma scusa io quando ho detto "sono circa 1600 euro in media per chi non ha esenzioni giusto? troppo basse direi" intendevo proprio chi in un certo senso "puo permetterselo" perche non rientra nelle fasce di esenzione o riduzione della tassa. Non sto parlando solo di ricchi, sto parlando di gente normale che 150 euro al mese per pagare l'uni li puo spendere senza patemi.
Io sono laureato e mi sono sempre pagato le rette universitarie con i soldi che ho fatto lavorando. Ho studiato fuori sede e la retta non è mai stata la mia voce di spesa maggiore. La maggior parte dei miei compagni universitari sta bene. sono pochi i poveri che ho visto sui banchi dell'uni. Penso che sia un dato di fatto. In uni non ci sono i figli degli operai, ci sono i figli delle famiglie che hanno possibilità economiche. Perche far pagare a loro il costo delle università che tanto non potranno quasi mai fare? facciamolo pagare a chi puo.
Le esenzioni sono mal calibrate, ad esempio pensa ad una famiglia con 2 figli all'universita', di quelle tantissime famiglie alle quali i soldi bastano, ma misurati, che a ottobre deve scucire quasi 2000€ tutti insieme per due rette, sei proprio sicuro che si paghi troppo poco? Tu hai detto 150€/mese, ma la spesa non e' dilazionata, poi ci sono almeno un paio di cento euro/anno a testa in libri, vuoi mettere magari un paio di abbonamenti ai mezzi da 15€, un 30€/sett. di pasti fuori casa, gia' cosi' la situazione e' difficile, si arriverebbe ad impedire di studiare a un sacco di gente, per cosa poi? Il paese non ci guadagna se la gente non studia, tutt'altro, i soldi spesi per l'istruzione sono un ottimo investimento, bisogna riorganizzarli, non segarli a cazzo di cane come si sta facendo.
gabi.2437
28-10-2008, 19:46
Il punto di sta riforma, e che andrebbe propagandato come si deve, è che le tasse universitarie raddoppieranno/triplicheranno o peggio eh... :( :rolleyes: :muro:
Dream_River
28-10-2008, 19:47
Si paga poco per andare all'università?????????? Ma chi ha il coraggio di dire una cosa del genere??????????????????????????????????????:eek: :mad:
Io da povero sfigato con un valore ISEE di 10.000€ e poco più l'hanno, pensate che 1400€ l'anno (e per fortuna che ho scelto filosofia, una delle più economiche da noi) siano una piccola spesa? Considerando anche il costo dei libri e degli abbonamenti di autobus e treno che devo fare ogni mese (98€ al mese fra autobus e treno!) c'è chi ha il coraggio di dire che sono troppo basse le tasse!!! MA [CENSURA] !!!
bluelake
28-10-2008, 19:49
Forse dovrebbero veramente aumentare le tasse universitarie, sono troppo basse probabilemente. sono circa 1600 euro in media per chi non ha esenzioni giusto? troppo basse direi, soprattutto considerando che per uno studente universitario sono sicuramente l'ultima voce di spesa. Non tra le prime come dovrebbe essere.
TROPPO BASSE????? 2.000 euro l'anno sono troppo basse???? A quei 2.000 euro devi aggiungerci i libri su cui studiare (in genere son 2 o 3 per ogni esame, a 30 euro l'uno, con 6 esami l'anno son 18 libri ovvero quasi 600 euro), l'abbonamento ai mezzi di trasporto (son sui 60 euro al mese come minimo) o l'affitto di un appartamento (si va dai 250 euro mensili a posto letto in su). Alla fine un anno di università costa tranquillamente e come indicazione minima sui 4.000 euro per un pendolare, 6.000 euro per un fuori sede (senza contare la spesa per mangiare). Non per dire, ma un lavoratore part-time ci mette un anno per guadagnarli (e sono la metà di quanto guadagna in un anno un lavoratore full-time con un buon stipendio)...
gabi.2437
28-10-2008, 19:50
Prossimo anno paga Edo4444 per tutti, così vediamo se dice che sono poche o meno :O
Killer Application
28-10-2008, 20:05
io come fuori sede spendo 10000€ l'anno. Comprensivo di TUTTO.
la retta è il minore dei mali.
io come fuori sede spendo 10000€ l'anno. Comprensivo di TUTTO.
la retta è il minore dei mali.
Che studiare sia caro e' fuor di dubbio, ma ritieni di pagare poco di retta? Pagheresti di piu'?
Perche far pagare a loro il costo delle università che tanto non potranno quasi mai fare? facciamolo pagare a chi puo.
questa affermazione detta nel 2008 è agghiacciante
Killer Application
28-10-2008, 21:00
Che studiare sia caro e' fuor di dubbio, ma ritieni di pagare poco di retta? Pagheresti di piu'?
qui dove studio ora (unibo) pago circa 1600€ credo.
Al politecnico pagavo 2500€.
ma la differenza è ABISSALE. al poli la maggior parte dei corsi aveva parte del programma che veniva svolto in laboratorio e programmazione l'ho data davanti a un pc, cosa che qui a bologna nemmeno se la sognano.
Quindi per 1000€ preferisco avere un servizio che mi dia un'istruzione al 100%, che un'università dove il pc me lo devo portare da casa per programmare.
Matteo Trenti
28-10-2008, 21:29
A quei 2.000 euro devi aggiungerci i libri su cui studiare (in genere son 2 o 3 per ogni esame, a 30 euro l'uno
Ciao bluelake, consentimi una precisazione (a sostegno della tua affermazione): io mi sono laureato in Medicina veterinaria qualche anno fa e ti assicuro che in certe facoltà con 30 euro non si comprano nemmeno i prontuari! I libri di Anatomia costano anche 100 - 150€
Io, figlio di operai, MI SONO FOTOCOPIATO TUTTO!!! :D
Le tasse ed il costo dei libri sono già fin troppo alti!
Gargoyle
28-10-2008, 21:34
Il mio prof di tesi che di questioni gestionali dell'università se ne intende (ex presidente di corso di laurea, coordinatore del dottorato ecc...) sostiene che senza fondi statali l'università di Firenze dovrebbe chiedere non meno di 25.000€ a studente.
Chiaramente i fondi statali non spariranno tutti dal nulla nel giro di una notte, ma se il trend è questo allora tanto vale davvero studiare all'estero.
Ciao bluelake, consentimi una precisazione (a sostegno della tua affermazione): io mi sono laureato in Medicina veterinaria qualche anno fa e ti assicuro che in certe facoltà con 30 euro non si comprano nemmeno i prontuari! I libri di Anatomia costano anche 100 - 150€
Io, figlio di operai, MI SONO FOTOCOPIATO TUTTO!!! :D
Le tasse ed il costo dei libri sono già fin troppo alti!
Censura prima che passi la finanza :O
bluelake
28-10-2008, 21:35
Ciao bluelake, consentimi una precisazione (a sostegno della tua affermazione): io mi sono laureato in Medicina veterinaria qualche anno fa e ti assicuro che in certe facoltà con 30 euro non si comprano nemmeno i prontuari! I libri di Anatomia costano anche 100 - 150€
Io, figlio di operai, MI SONO FOTOCOPIATO TUTTO!!! :D
Le tasse ed il costo dei libri sono già fin troppo alti!
è che non compro libri universitari da qualche annetto, quindi ho convertito in euro le vecchie 60.000 lire che pagavo io :stordita:
Matteo Trenti
28-10-2008, 21:40
è che non compro libri universitari da qualche annetto, quindi ho convertito in euro le vecchie 60.000 lire che pagavo io :stordita:
Purtroppo la conversione corretta è 60.000 lire=60 € alla faccia del controllo dei prezzi nel quinquennio 2001-2006 :muro:
Matteo Trenti
28-10-2008, 21:42
Censura prima che passi la finanza :O
OOpss :stordita:
volevo dire PRESO IN PRESTITO TUTTO... :fiufiu:
Kharonte85
28-10-2008, 22:10
Tutti parlano della riforma, protestano, parlano di tagli...
ma effettivamente a quanto ammontano questi tagli?
concernente il fondo per il finanziamento ordinario delle università, e' ridotta di 63,5 milioni di euro per l'anno 2009, di 190 milioni di euro per l'anno 2010, di 316 milioni di euro per l'anno 2011, di 417 milioni di euro per l'anno 2012 e di 455 milioni di euro a decorrere dall'anno 2013.
E a noi studenti cosa cambierà? Quanto pagheremo in più di tasse?
Attualmente pago circa 2000€/anno
Purtroppo molto di piu'...
E permettetemi di dire che questa è una legge di merda e autolesionista. :)
Che commenti agghiaccianti.. studiare sembra essere diventanto un bene di lusso.
Ma non provate vergogna nel sapere che magari c'è anche chi come me si è ritirato dall'università perché non poteva mantenersi da solo agli studi?
Le esenzioni sono mal calibrate, ad esempio pensa ad una famiglia con 2 figli all'universita', di quelle tantissime famiglie alle quali i soldi bastano, ma misurati, che a ottobre deve scucire quasi 2000€ tutti insieme per due rette, sei proprio sicuro che si paghi troppo poco? Tu hai detto 150€/mese, ma la spesa non e' dilazionata, poi ci sono almeno un paio di cento euro/anno a testa in libri, vuoi mettere magari un paio di abbonamenti ai mezzi da 15€, un 30€/sett. di pasti fuori casa, gia' cosi' la situazione e' difficile, si arriverebbe ad impedire di studiare a un sacco di gente, per cosa poi? Il paese non ci guadagna se la gente non studia, tutt'altro, i soldi spesi per l'istruzione sono un ottimo investimento, bisogna riorganizzarli, non segarli a cazzo di cane come si sta facendo.
Io non ho mai detto che sono favorevole al taglio della spesa in istruzione, sono favorevole ad un aumento delle tasse universitarie per chi supera un tot di reddito. Dico che per uno studente che proviene da una famiglia con possibilità pagare 1600€ di retta annuale non è molto.
Si paga poco per andare all'università?????????? Ma chi ha il coraggio di dire una cosa del genere??????????????????????????????????????:eek: :mad:
Io da povero sfigato con un valore ISEE di 10.000€ e poco più l'hanno, pensate che 1400€ l'anno (e per fortuna che ho scelto filosofia, una delle più economiche da noi) siano una piccola spesa? Considerando anche il costo dei libri e degli abbonamenti di autobus e treno che devo fare ogni mese (98€ al mese fra autobus e treno!) c'è chi ha il coraggio di dire che sono troppo basse le tasse!!! MA [CENSURA] !!!
Tu con un valore del genere nella mia università pagheresti esattamente 427 euro, non so sinceramente come tu possa pagare 1400.
TROPPO BASSE????? 2.000 euro l'anno sono troppo basse???? A quei 2.000 euro devi aggiungerci i libri su cui studiare (in genere son 2 o 3 per ogni esame, a 30 euro l'uno, con 6 esami l'anno son 18 libri ovvero quasi 600 euro), l'abbonamento ai mezzi di trasporto (son sui 60 euro al mese come minimo) o l'affitto di un appartamento (si va dai 250 euro mensili a posto letto in su). Alla fine un anno di università costa tranquillamente e come indicazione minima sui 4.000 euro per un pendolare, 6.000 euro per un fuori sede (senza contare la spesa per mangiare). Non per dire, ma un lavoratore part-time ci mette un anno per guadagnarli (e sono la metà di quanto guadagna in un anno un lavoratore full-time con un buon stipendio)...
Il lavoratore part time che lavora e studia puo godere di tante agevolazioni sia sui libri che sulla retta. Cmq alla fine fatti 2 conti non è il costo dell'università ad essere il principale. E cmq io mi riferisco solo agli studenti che non godono di agevolazioni perche il loro reddito o quello familiare è sopra le varie fasce di contribuzione.
Prossimo anno paga Edo4444 per tutti, così vediamo se dice che sono poche o meno :O
Tranqui.
questa affermazione detta nel 2008 è agghiacciante
Vero ma è la verità.
Io non ho mai detto che sono favorevole al taglio della spesa in istruzione, sono favorevole ad un aumento delle tasse universitarie per chi supera un tot di reddito. Dico che per uno studente che proviene da una famiglia con possibilità pagare 1600€ di retta annuale non è molto.
:asd:
Sono anche io favorevole all' innalzamento per la categoria più "benestante". non mi sembra giusto che quelli oltre i 40000 di reddito all' anno pagano tutti uguali, indifferentemente se hanno 40001 o 100000000 € :O Per esperienza personale posso però dire che molti studenti con genitori che hanno redditi alti alla fine pagano come se fossero in prima fascia :fagiano:
Riduciamoci come gli Americheni che per fare l'Università devono farsi dare prestiti dalle banche a 20-30 anni.....uno come Barack Obama ha finito da poco di pagarsi il suo...
E questo quello che ci auguriamo? :rolleyes:
Red_Star
28-10-2008, 23:52
Riduciamoci come gli Americheni che per fare l'Università devono farsi dare prestiti dalle banche a 20-30 anni.....uno come Barack Obama ha finito da poco di pagarsi il suo...
E questo quello che ci auguriamo? :rolleyes:
Non è vero, come per l'italia anche negli stati uniti ci sono università e università.
Certo se vuoi andare al MIT paghi, ma il 65 % degli studenti al primo anno ci entra con una borsa di studio.
Ergo dove sta il problema ?
Per il resto vorrei vedere i bilanci delle principali università statali, "voce costi del personale 99,9 % del totale".
Ripetete con me:
non e' vero che ci sara' un aumento spropositato delle tasse universitarie
non e' vero che ci sara' un aumento spropositato delle tasse universitarie
non e' vero che ci sara' un aumento spropositato delle tasse universitarie
Chi dice il contrario parla per sentito dire, come ho gia' ribadito in altro luogo.
Ci saranno una riduzione del personale e dell'offerta formativa? Probabile, ma la storia dell'aumento della contribuzione studentesca a cifre record e' solo una balla.
Ripetete con me:
non e' vero che ci sara' un aumento spropositato delle tasse universitarie
non e' vero che ci sara' un aumento spropositato delle tasse universitarie
non e' vero che ci sara' un aumento spropositato delle tasse universitarie
Chi dice il contrario parla per sentito dire, come ho gia' ribadito in altro luogo.
Ci saranno una riduzione del personale e dell'offerta formativa? Probabile, ma la storia dell'aumento della contribuzione studentesca a cifre record e' solo una balla.
Libero di crederci :O
bluelake
29-10-2008, 12:29
Ci saranno una riduzione del personale e dell'offerta formativa? Probabile
ma che discorso sarebbe? Se riduci l'offerta formativa a che cazzo serve l'università? Per laureare tutti solo in lettere (in economia e commercio no, sennò la gente capisce che cialtroni abbiamo a governare), e poi a fare i cassieri al supermercato perché lavori non ce ne sono?
bluelake
29-10-2008, 12:31
Riduciamoci come gli Americheni che per fare l'Università devono farsi dare prestiti dalle banche a 20-30 anni.....uno come Barack Obama ha finito da poco di pagarsi il suo...
E questo quello che ci auguriamo? :rolleyes:
gli italiani i prestiti se li fanno dare già ora per pagare le tasse universitarie...
da http://www.soldiblog.it/post/997/prestiti-universitari-quando-il-debito-vien-studiando
Prestiti finalizzati all’acquisto dei libri
La rassegna delle offerte di finanziamento parte con Poste Italiane che a settembre ha aggiunto al suo abituale prestito con massimale di 4.000 Euro a taeg massimo del 7,77% (rate da 180 Euro in 2 anni) un servizio online di acquisto libri attivo su Postescuola. Il prestito e l’accesso sono comunque riservati agli intestatari di un conto Banco Posta. Il vantaggio nell’acquisto di testi online sta nell’addebito posticipato di un mese su conto corrente.
Carige invece offre un finanziamento fino a mille euro a tasso zero, rimborsabili in 6-12 mesi. Il tasso zero si applica anche per Bpm Prestito Libri della Popolare di Milano, ma, in questo caso, l’importo massimo è di 250 euro e il rimborso è in 8 mesi. Per ottenerlo è sufficiente che i genitori presentino l’elenco documentato dei libri da acquistare. L’istituto milanese offre anche Prestintasca, un prestito di 10 mila euro rimborsabili in un massimo di 18 rate mensili, per finanziare vacanze-studio o corsi di aggiornamento professionale.
I prestiti d’onore
Popolari nel sistema anglosassone ma poco funzionali all’attuale impostazione del mercato del lavoro nostrano i prestiti d’onore, finanziamenti chirografari concessi a partire dal secondo anno di università senza requisito di garanzia che permettono agli studenti universitari di ottenere fino ad un massimo di 50.000 Euro con tassi compresi tra il 3,5 (variabile) e il 7% (fisso). Conditio sine qua non avere un conto corrente presso l’istituto prestatario ed ottenere l’approvazione dell’Ateneo al quale si è iscritti con situazione ottimale del curriculum. Al termine del periodo del finanziamento, durante cui lo studente ha effettuato i prelievi, la somma algebrica dell’ammontare utilizzato e degli interessi maturati costituisce l’importo da ripianare. Comincia il pagamento delle rate, fino alla totale estinzione del debito. In Italia questo meccanismo piace a pochi per una serie di meccanismi distorsivi.
I “contro” dei prestiti ad honorem
Il primo problema consiste nel fatto che nel nostro paese non è così semplice passare da un ottimo curriculum di studi a un buon posto di lavoro con stipendio adeguato. Anzi si allarga sempre di più il popolo dei precari o atipici, che rimangono senza certezze per anni, decenni e forse per sempre fino a raggiungere età ragguardevoli. Anche per chi ha studiato medicina o una materia scientifica. E allora lo studente pur meritevole si trova a inizio carriera anche con il peso di un debito da restituire. Alcune banche, fortunatamente, hanno capito che in molti casi la situazione non era sostenibile.
Secondo problema: le banche chiedono agli atenei di garantire con un fondo e questi non ci sentono. “La garanzia del prestito è fornita dall’Ateneo, ma non tutti i Rettori riescono ad essere “generosi”.
Alcuni esempi
Il finanziamente più lungo è quello proposto da Unicredit Banca. Il prestito Ad Honorem prevede infatti un periodo di rientro del fido fino a 17 anni. In altri casi, si può arrivare a 9 anni (Intesa Bridge) o 8 (Dottor Creso). Poi, ci sono i periodi di pre-ammortamento, che possono durare quanto il corso di laurea, e fino a uno-due anni e mezzo dopo la laurea, andando così a coprire il tempo richiesto per trovare un posto di lavoro. Ma attenzione: durante questo periodo di grazia, anche se lo studente non paga le rate, i tassi continuano, comunque, a decorrere. Con il risultato che, di fatto, chi approfitta del pre-ammortamento finisce per pagare rate più elevate.
Ma il rimborso in tempi più lunghi non basta. Tanto che Capitalia-Banca di Roma ha pensato a dare un rating ai percorsi universitari rifiutando il prestito d’onore a chi si iscrive a una facoltà di materie letterarie.
A quanto ammonta la rata, a un anno dalla laurea? Prendiamo il caso del Prestito Laurea di Banca di Roma: con un finanziamento di 15 mila euro per tre anni, restituibili in 5 anni più due anni e mezzo di preammortamento, il montante, cioè la cifra che verrà rimborsata alla banca è di 18.036,90 euro con un tasso del 5,03% per tutta la durata del finanziamento. La rata di partenza è di circa 200 euro al mese e nei primi due anni e mezzo si può sfruttare il periodo di preammortamento. Chi invece è già dottore, ma vuole specializzarsi con un master, diversi istituti offrono un prestito d’onore ad hoc: Bpm, per esempio, propone un finanziamento fino a 30 mila euro restituibile in quattro anni, con rata mensile, a un tasso variabile del 4% e una spesa di istruttoria di 30 euro. Facciamo l’esempio di un prestito di 5 mila euro, rimborsabili in 90 mesi.
A Banca di Roma, per i primi 30 mesi, non solo non si paga nessuna rata, ma non maturano neppure gli interessi, in quanto il tasso effettivo è zero. Per i successivi 60 mesi, si pagherà invece una rata di 106 euro. Un costo realtivamente sostenibile, se si considera che il master dura al massimo due anni, trascorsi i quali, se tutto va bene, il nostro studente, ormai formato, dovrebbe finalmente cominciare a guadagnare qualcosa.
Libero di crederci :O
Guarda, sinceramente non ho ancora trovato NESSUNO che sappia darmi una valida motivazione per questo fantomatico aumento esponenziale delle tasse universitarie.
Parlano di autonomia finanziaria delle fondazioni universitarie quando l'autonomia finanziaria le universita' la hanno gia' da un pezzo, parlano di venir meno del tetto del 20% quando quel tetto non viene meno, parlano di riduzione del ffo quando una riduzione del 20% del ffo difficilmente puo' giustificare i paventati aumenti delle tasse (il taglio e' di circa 1.5 miliardi di euro e secondo il miur ci sono circa 5 milioni di studenti: 1.5*10^9 / 5*10^6 = 300 euro, questo senza tener conto che con la storia dei turn over non ci sara' piu' parte del personale da stipendiare).
Guarda, sinceramente non ho ancora trovato NESSUNO che sappia darmi una valida motivazione per questo fantomatico aumento esponenziale delle tasse universitarie.
Parlano di autonomia finanziaria delle fondazioni universitarie quando l'autonomia finanziaria le universita' la hanno gia' da un pezzo, parlano di venir meno del tetto del 20% quando quel tetto non viene meno, parlano di riduzione del ffo quando una riduzione del 20% del ffo difficilmente puo' giustificare i paventati aumenti delle tasse (il taglio e' di circa 1.5 miliardi di euro e secondo il miur ci sono circa 5 milioni di studenti: 1.5*10^9 / 5*10^6 = 300 euro, questo senza tener conto che con la storia dei turn over non ci sara' piu' parte del personale da stipendiare).
Non vedono l'ora di aumentare tutto, vuoi che non aumentino le tasse universitarie? Forse l'aumento forte non lo vedremo quelli che siamo all' università oggi, ma di questo passo quelli che arriveranno all' università fra qualche anno avranno rette da università privata.
Anthony77
29-10-2008, 13:13
tanto il loro obiettivo è quello di trasformare le università in fondazioni vedrete...
ma che discorso sarebbe? Se riduci l'offerta formativa a che cazzo serve l'università? Per laureare tutti solo in lettere (in economia e commercio no, sennò la gente capisce che cialtroni abbiamo a governare), e poi a fare i cassieri al supermercato perché lavori non ce ne sono?
Dipende da come la riduci, bluelake. Penso che si potrebbe fare a meno di corsi di laurea in "cura e benessere del cane e del gatto (http://www.uniba.it/didattica/corsiveterinaria/scinzeallevamento)" o di cattedre di "degustazione del negro (http://www.agraria.unipd.it/materiale/presidenza/biscaro/didattica/2007-08/STALII/degustazione_Negro.doc)", ma e' solo la mia personalissima opinione.
Dipende da come la riduci, bluelake. Penso che si potrebbe fare a meno di corsi di laurea in "cura e benessere del cane e del gatto (http://www.uniba.it/didattica/corsiveterinaria/scinzeallevamento)" o di cattedre di "degustazione del negro (http://www.agraria.unipd.it/materiale/presidenza/biscaro/didattica/2007-08/STALII/degustazione_Negro.doc)", ma e' solo la mia personalissima opinione.
Su questo sono daccordo con te cmq :D
Non vedono l'ora di aumentare tutto, vuoi che non aumentino le tasse universitarie? Forse l'aumento forte non lo vedremo quelli che siamo all' università oggi, ma di questo passo quelli che arriveranno all' università fra qualche anno avranno rette da università privata.
E con questo cosa c'entra la legge in oggetto? Le tasse le possono gia' aumentare (ad esempio e' successo a Pisa uno o due anni fa'), anche senza 133 e senza essersi trasformate in fondazioni universitarie.
Red_Star
29-10-2008, 13:24
ma che discorso sarebbe? Se riduci l'offerta formativa a che cazzo serve l'università? Per laureare tutti solo in lettere (in economia e commercio no, sennò la gente capisce che cialtroni abbiamo a governare), e poi a fare i cassieri al supermercato perché lavori non ce ne sono?
Che qualità può avere un'offerta formativa cosi ampia ?
Parliamo di 5500 corsi attuali, una follia dal punto di vista didattico.
Per quanto riguarda le fondazioni, come è stato specificato più volte è una possibilità offerta.
Io spero caldamente in riforme più drastiche, per esempio legare i contributi alle università in base alla qualità della produzione, sia dal punto di vista delle risorse umane che dal punto di vista scientifico.
Ma anche qui immagino già le barricate......
"In questo modo chiuderanno la metà delle università italiane !!!!"
"Razzismo culturale !!! Anche il sud deve avere le sue università !!!"
Ecc...ecc...ecc.
Qualcuno ha per caso guardato la puntata di Otto e mezzo "Studenti contro" ?
Sono l'unico che è rimasto fortemente deluso dalle capacità di sviluppare un dialogo da parte dei due studenti ?
E con questo cosa c'entra la legge in oggetto? Le tasse le possono gia' aumentare (e' successo a Pisa non molto tempo fa'), anche senza 133 e senza essersi trasformate in fondazioni universitarie.
C'entra che se si trasformano in fondazioni gli aumenti di Pisa di cui parli ti faranno ridere.:D
Anthony77
29-10-2008, 13:28
C'entra che se si trasformano in fondazioni gli aumenti di Pisa di cui parli ti faranno ridere.:D
poi si che ci saranno solo 3 studenti per corsi....
C'entra che se si trasformano in fondazioni gli aumenti di Pisa di cui parli ti faranno ridere.:D
E questo perche' mai? Ci sono forse limiti legali all'aumento della contribuzione studentesca che valgono per le universita' nello stato attuale ma non per le fondazioni universitarie?
E questo perche' mai? Ci sono forse limiti legali all'aumento della contribuzione studentesca che valgono per le universita' nello stato attuale ma non per le fondazioni universitarie?
Perchè nelle università private paghi la retta bassa come in quelle pubbliche? Ho più di qualche amico alla Bocconi e guarda caso loro pagano la retta dieci volte più alta della mia, sarà un caso?
Perchè nelle università private paghi la retta bassa come in quelle pubbliche? Ho più di qualche amico alla Bocconi e guarda caso loro pagano la retta dieci volte più alta della mia, sarà un caso?
Non hai risposto alla mia domanda: ci sono forse limiti legali all'aumento della contribuzione studentesca che valgono per le universita' (pubbliche) nello stato attuale ma non per le fondazioni universitarie?
Mi hai solo portato l'esempio di un'universita' privata: per le universita' private non si applica il decreto che impone il tetto del 20%. Inoltre non sono finanziate (se non in misura irrisoria rispetto a quelle pubbliche) dallo stato. Ora capisci che la differenza tra la tua retta e quella del tuo amico non e' inspiegabile. Per le fondazioni universitarie non valgono le due affermazioni di cui sopra: stai comparando pere con patate.
Ora, anziche' lasciarti andare ad esempi campati per aria, vuoi rispondere alla mia domanda?
Red_Star
29-10-2008, 14:01
Perchè nelle università private paghi la retta bassa come in quelle pubbliche? Ho più di qualche amico alla Bocconi e guarda caso loro pagano la retta dieci volte più alta della mia, sarà un caso?
Maaa........se le università razionalizzassero i loro bilanci ? Non può essere vero ?
Responsabilità ed efficienza devono essere per forza di cosa concetti antitetici alla parola università in Italia ?
I tagli andavano fatti, tra spendere male e spendere meno la scelta mi pare obbligatoria.
Per il resto, l'inserimento nel decreto della possibilità di diventare fondazioni è totalmente inutile, come ha ricordato più volte il Proff. Perotti.
Non hai risposto alla mia domanda: ci sono forse limiti legali all'aumento della contribuzione studentesca che valgono per le universita' nello stato attuale ma non per le fondazioni universitarie?
Mi solo hai portato l'esempio di un'universita' privata: in effetti per le universita' private non si applica il decreto che impone il tetto del 20%. Inoltre non sono finanziate (se non in misura irrisoria rispetto a quelle pubbliche) dallo stato. Ora capisci che la differenza tra la tua retta e quella del tuo amico non e' inspiegabile. Per le fondazioni universitarie non valgono le due affermazioni di cui sopra: stai comparando pere con patate.
Ora, anziche' lasciarti andare ad esempi campati per aria, vuoi rispondere alla mia domanda?
E' chiaro che dall' oggial domani non mi ritroverò a pagare come gli studenti in università private, ma fra dieci anni? Sei tanto sicuro che non si alzeranno e di molto le rette nel giro di qualche anno? Di questo passo lo Stato investirà sempre meno nell' università e pure tagliando personale da qualche parte i soldi dovranno pure trovarli, i privati non investono mica a fondo perduto...
Maaa........se le università razionalizzassero i loro bilanci ? Non può essere vero ?
Responsabilità ed efficienza devono essere per forza di cosa concetti antitetici alla parola università in Italia ?
I tagli andavano fatti, tra spendere male e spendere meno la scelta mi pare obbligatoria.
Ti ricordo che siamo in Italia :D :(
E' chiaro che dall' oggial domani non mi ritroverò a pagare come gli studenti in università private, ma fra dieci anni? Sei tanto sicuro che non si alzeranno e di molto le rette nel giro di qualche anno? Di questo passo lo Stato investirà sempre meno nell' università e pure tagliando personale da qualche parte i soldi dovranno pure trovarli, i privati non investono mica a fondo perduto...
Quindi non parli della 133, ma di leggi future. Inverosimili, in aggiunta, dacche' se in 5 anni e' giustificato un aumento di 300 euro (che in realta' sono molti di meno, tenendo conto della riduzione del personale) e' assai bizzarra la preoccupazione di un aumento a 20000 euro o piu' in ulteriori 5 anni.
Bene, facciamo progressi.
Red_Star
29-10-2008, 14:19
Ti ricordo che siamo in Italia :D :(
Una risposta del genere non fa che confermare come questo provvedimento sia necessario.
Rispondendoti anche al post precedente è normale, oltre che giusto, che università che non prodocano cultura ma consumano solo denaro pubblico vengano chiuse.
Quindi non parli della 133, ma di leggi future. Inverosimili, in aggiunta, dacche' se in 5 anni e' giustificato un aumento di 300 euro (che in realta' sono molti di meno, tenendo conto della riduzione del personale) e' assai bizzarra la preoccupazione di un aumento a 20000 euro o piu' in ulteriori 5 anni.
Bene, facciamo progressi.
Guarda che non ho mai parlato di un "dall' oggi al domani", però con un trend del genere si privatizzerà pian piano l'università pubblica. Daccordo, chiudiamo le facoltà inutili e licenziamo un pò digente, ma facciamolo con la testa e non tagliando a caso e facendo fare le riforme a gente che non è del settore. Anche avere 2,3,4 università in una regione è inutile, quando si può agevolmente unirle in una sola e risparmiare.
Tutte palle, le universita' private in Italia differiscono da quelle buone statali solo per gli immobili adibiti allo svolgimento dell'attivita' ed alle attrezzature didattiche, ma la qualita' dell'insegnamento e' la stessa.
Basti pensare che diversi professori del Politecnico di Milano insegnano in Cattolica, altri a Lugano e così via...quindi se ci fosse disparità in quanto a didattica, tra il pubblico e il privato, direi che questi casi non dovrebbero neanche esistere, no?
Tutti parlano della riforma, protestano, parlano di tagli...
ma effettivamente a quanto ammontano questi tagli?
E a noi studenti cosa cambierà? Quanto pagheremo in più di tasse?
Attualmente pago circa 2000€/anno
se paghi 2000 all'anno vuol dire che "ciai li sordi" e pure se paghi un po di piu non ti cambia nulla...
meglio che tot euro tu in piu
e zero euro in piu un povero cristo
no?
Basti pensare che diversi professori del Politecnico di Milano insegnano in Cattolica, altri a Lugano e così via...quindi se ci fosse disparità in quanto a didattica, tra il pubblico e il privato, direi che questi casi non dovrebbero neanche esistere, no?
Ottimo esempio, buono anche per smentire... boh, non mi ricordo, che sosteneva che le lauree italiane non fossero apprezzate all'estero, provi a informarsi di cosa pensa il mondo dei nostri politecnici, Milano in primis.
Una riforma a cazzo di cane come questa danneggia anche scuole ottime che si troverebbero a non riuscire a far funzionare le tonnellate di attrezzatura didattica per mancanza di soldi e personale.
Red_Star
29-10-2008, 15:33
Basti pensare che diversi professori del Politecnico di Milano insegnano in Cattolica, altri a Lugano e così via...quindi se ci fosse disparità in quanto a didattica, tra il pubblico e il privato, direi che questi casi non dovrebbero neanche esistere, no?
Peccato che in Italia non tutte le unità siano Politecnici, per di più sei andato a prendere una delle poche università italiana che figura in qualche elenco internazionale.
Ottimo esempio, buono anche per smentire... boh, non mi ricordo, che sosteneva che le lauree italiane non fossero apprezzate all'estero, provi a informarsi di cosa pensa il mondo dei nostri politecnici, Milano in primis.
Una riforma a cazzo di cane come questa danneggia anche scuole ottime che si troverebbero a non riuscire a far funzionare le tonnellate di attrezzatura didattica per mancanza di soldi e personale.
Ripeto, la maggior parte delle università italiane non corrispondono ne al Polito ne al Polimi, che tra l'altro, noto con piacere, hai dei forti legami sia con imprese italiane che con imprese straniere.
Quindi non penso abbia problemi nel trovare fonte di finanziamenti.
Ottimo esempio, buono anche per smentire... boh, non mi ricordo, che sosteneva che le lauree italiane non fossero apprezzate all'estero, provi a informarsi di cosa pensa il mondo dei nostri politecnici, Milano in primis.
Una riforma a cazzo di cane come questa danneggia anche scuole ottime che si troverebbero a non riuscire a far funzionare le tonnellate di attrezzatura didattica per mancanza di soldi e personale.
il nostro dipartimento ha fatto progetti per la tetrapak, barilla, la compagnia che produce il cif&co (adesso mi sfugge il nome.. :( ) percui direi che proprio non considerati non siamo, senza considerare i moltissimi tecnici/ingegnieri che lavorano per esempio a Silicon Valley (io personalmente ne conosco 2) oppure ottimi manager italiani che lavorano per compagnie estere...insomma non è assolutamente vero che l'università Italiana non valga niente anzi, come ha detto rip, diversi atenei, tra cui i politecnici di milano/torino, hanno una buonissima fama sia in Italia che all'estero.
edit :
Peccato che in Italia non tutte le unità siano Politecnici, per di più sei andato a prendere una delle poche università italiana che figura in qualche elenco internazionale.
Su questo punto hai ragione, in Italia ci sono Università che funzionano e, come tutto, quelle meno "virtuose". Ma, a maggior ragione, questo fa sì che sia completamente sbagliato un taglio indiscriminato all'università pubblica.
L'università ha sicuramente bisogno di una riforma seria, e non le solite riforme che ci sono ogni due anni che cambiano programmi/crediti e roba simile, cosa che sinceramente non mi sembra essere questa.
Io posso fare esempi solo per il polimi, visto che studio lì e, qualche giorno fa, il nostro Rettore ha inviato un email a tutti gli iscritti dell'Ateneo spiegando, dal suo punto di vista, l'intera situazione e credo che la cosa sia abbastanza esaustiva e, dal mio punto di vista, anche giusta. Copio qui solo qualche parte perchè sennò tutto sarebbe probabilmente troppo lungo :
Il Finanziamento statale del sistema universitario
Ogni anno la Finanziaria stabilisce l'ammontare del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO), cioè i soldi che vanno al Sistema Universitario statale. Questa somma è a disposizione del Ministero che la ridistribuisce fra i differenti Atenei. La somma è cresciuta dal 1995 al 2005 ed è praticamente stazionaria da tre anni. Vale oggi circa 7 Miliardi di euro. La legge prevede una riduzione di circa il 20% in tre anni di tale somma senza considerare che, nel nostro Paese, il finanziamento alle Università è fra i più bassi di Europa. (Basta guardare i dati dell'OCSE).
....
Gli effetti del taglio di finanziamento possono essere ricondotti a due tipologie differenti.
La prima riguarda quegli Atenei che hanno esagerato nelle assunzioni di personale ed oggi hanno un costo del personale che praticamente mangia tutta la loro dotazione statale (forse avete sentito dire che il rapporto fra spese di personale e FFO di ogni Ateneo non dovrebbe superare il 90%, che vi sono Atenei che hanno superato tale rapporto, che con gli adeguamenti stipendiali questo rapporto continuerà ad aumentare). Questi Atenei, se la legge venisse mantenuta inalterata, sono destinati, chi subito, chi fra due - tre anni a fallire perchè non saranno più in grado di pagare i loro dipendenti.
La seconda riguarda quegli Atenei, come il nostro, che, pur avendo aumentato negli anni il loro personale docente, tecnico e amministrativo, sono stati attenti a non caricarsi da impegni di spesa troppo onerosi (il Politecnico di Milano ha spese fisse di personale pari al 67% di FFO a fronte di una media nazionale dell'86%) ed hanno utilizzato la differenza per investimenti in attrezzature, infrastrutture, creazione e miglioramenti dei servizi offerti. Di fronte a un taglio di finanziamento statale, questi Atenei non sono condannati al fallimento, ma dovranno ridurre spese e servizi. Chi, come noi, ha già fatto ogni tipo di razionalizzazione e di economia, dovrà cercare, in tutti i modi possibili, di mantenere la qualità di tutti quei servizi che vi fanno apprezzare il nostro Ateneo.
....
(In caso a qualcuno interessi lo posto completo)
Per concludere non vedo alcuna motivazione per la quale il nostro Ateneo debba subire tagli nonostante non abbia sforato nessun parametro ma ANZI è perfino fin troppo "virtuoso"
Snickers
29-10-2008, 15:35
privatizzando le università ti puoi aspettare di tutto, in università d'eccellenza americane si pagano anche 50.000$
In Bocconi, nella fascia più alta di reddito, si vanno a pagare 9300€ e rotti. Al S. Raffaele circa 10-11K come retta unica e credo sia forse la più cara. Direi quindi che sopra i 5K per la fascia di reddito più elevata per le attuali università non si andrà (anche tenendo conto che in Cattolica mi pare che la fascia più elevata stia tipo sui 4-5K)...
Anthony77
29-10-2008, 15:37
In Bocconi, nella fascia più alta di reddito, si vanno a pagare 9300€ e rotti. Al S. Raffaele circa 10-11K come retta unica e credo sia forse la più cara. Direi quindi che sopra i 5K per la fascia di reddito più elevata per le attuali università non si andrà (anche tenendo conto che in Cattolica mi pare che la fascia più elevata stia tipo sui 4-5K)...
non sono molte corrette le cifre... ;)
caurusapulus
29-10-2008, 16:05
se paghi 2000 all'anno vuol dire che "ciai li sordi" e pure se paghi un po di piu non ti cambia nulla...
meglio che tot euro tu in piu
e zero euro in piu un povero cristo
no?
Manco per niente :mad:
Io sono nell'ultima fascia x le tasse nella mia università ma perchè le fasce sono fatte a testa di casso, nel senso che ci sono prima delle fasce strettissime e poi l'ultima è larghissima, dunque ci vanno a finire tutti.
E se permetti uno con un isee di poco superiore all'ultima fascia non è bello che paghi 5mila euro di tasse all'anno così come uno che ha un isee decisamente superiore.
DarKilleR
29-10-2008, 16:13
Litocat messaggio numero 17, pagina 1 di questa discussione ti ho portato un esempio pratico di quanto aumenteranno le tasse universitarie e Pisa...
P.S. Ora come ora nelle università pubbliche, le uni possono prendere in tasse studentesche solo un valore pari al 20% dell'attuale FFO...con questa 133, tale limite viene eliminato.
Lo trovi scritto nell'articolo 16 del DL 133...
Perfavore non parliamo a vanvera come per sentito dire...
QUALCUNO MI PORTA LE PROVE DEI CORSI CON SOLO 1 studente?? SAPETE QUALI SONO?? VE LO DICO IO!
Sono i corsi del vecchio ordinamento dove c'è rimasto solo un fuori corso, che quindi risulta iscritto, ma i suoi esami sono stati convertiti in quelli del nuovo ordinamento, quindi non è che ci sono tot professori solo per 1 studente, ma lui risulta unico frequentante di quel corso (ormai non più esistente)
Come il discorso che il cile fa più laureati all'anno rispetto a noi...noi siamo sui 250.000 laureati, il cile 93.000...(appena trovo il PDF ve lo faccio vedere)
CHE CAZZO DICE LA GELMINI??
Quindi prima di parlare per partito preso, e soprattutto sparare cavolate (parlo per tutti naturalmente non è riferito a te e basta :P) e soprattutto a quello che dicono in TV...perfavore imparate ad avere una mentalità scientifica, ossia a dubitare di tutto quello che vi viene detto e approfonditelo in modo personale.
*MATRIX*
29-10-2008, 16:16
Io sono per una soluzione drastica sulle tasse universitarie.
Per gli studenti con medie alte, diciamo dal 28 in su e tutti gli esami superati nei tempi previsti, zero tasse, indipendentemente dal reddito.
Per quelli con medie altissime, tipo 29 e più, un assegno mensile di 400-500€ per pagarsi l'alloggio se fuori sede.
Per tutti gli altri, un livello di tassazione progressiva, che arrivi a livelli disincentivanti per chi parcheggia. Una specie di bonus-malus.
Il tutto in modo assolutamente indipendente dal reddito.
In questo modo si taglierebbe la testa al toro rispetto al classico problema che il figlio del professionista che dichiara 10.000€ all'anno e poi va in giro col Cayenne non paga le tasse, mentre quello dell'impiegato a stipendio fisso le paga.
Togliamo ogni distinzione di reddito e basiamo tutto solo sul merito.
Anche perchè c'è sempre il mito del buon selvaggio nell'aria, quello del figlio del miliardario che è un pirla mentre quello dell'impiegato è un genio.
Ma perchè, il figlio del miliardario non può anche essere un genio?
Se è così, è una risorsa per il paese esattamente come lo è il figlio genio dell'impiegato, e quindi è giusto che lo stato investa su entrambi.
be quelli che lavorano oppure hanno difficoltà in un esame che fanno ? li costringi ad andare via?
Anthony77
29-10-2008, 16:17
QUALCUNO MI PORTA LE PROVE DEI CORSI CON SOLO 1 studente?? SAPETE QUALI SONO?? VE LO DICO IO!
beh ci sono e come...forse questa è l'unico taglio sensato di tutta la "manovra"
ci sono certi corsi che veramente fan ridere solo a sentire il nome...
L'università odierna è una grande fregatura per i non evasori dato questi ultimi pagano un botto di soldi anche con stipendi da dipendenti statali, e poi invece ti vedi i soliti furbi che pagano un cazzo e hanno pure le agevolazioni questa è l'italia, per gli onesti andrà sempre peggio, dato che loro pagheranno sempre di più e i furbi faranno sempre di più i furbi, figuriamoci poi se privatizzassero, per gli onesti (costretti o meno a esserlo) sarebbe la fine proprio, la lotta all'evasione non si sa proprio dove sta di casa in italia.
Peccato che in Italia non tutte le unità siano Politecnici, per di più sei andato a prendere una delle poche università italiana che figura in qualche elenco internazionale.
Ripeto, la maggior parte delle università italiane non corrispondono ne al Polito ne al Polimi, che tra l'altro, noto con piacere, hai dei forti legami sia con imprese italiane che con imprese straniere.
Quindi non penso abbia problemi nel trovare fonte di finanziamenti.
guarda che polito e polimi sono esempi da seguire, non da criticare. Sono tra i pochi centri in cui si fa veramente ricerca, in cui la formazione permette di sfornare competenze ricercate e che non hanno problemi di finanziamenti proprio grazie alla loro eccellenza (contratti, finanziamenti UE, ecc)
be quelli che lavorano oppure hanno difficoltà in un esame che fanno ? li costringi ad andare via?
per quanto mi riguarda chi é fuoricorso d'"annata" é bene che vada a fare altro
DarKilleR
29-10-2008, 16:24
beh ci sono e come...forse questa è l'unico taglio sensato di tutta la "manovra"
ci sono certi corsi che veramente fan ridere solo a sentire il nome...
quello sono d'accordo...Inizierei a togliere una miriade di corsi...se mi metto a fare l'elenco non finisco più :D
stavo solo parlando del fatto che sbadierano dei ragazzi che sono fuori corso da minimo 6 anni rimasti gli ultimi a finire il vecchio ordinamento come degli stronzi che ci fanno spendere un'esagerazione di soldi...e i loro corsi sono stati adattati al nuovo ordinamento, quindi non è vero che esistono corsi con 1 solo studente, anche perchè è vietato da legge :muro:
*MATRIX*
29-10-2008, 16:26
per quanto mi riguarda chi é fuoricorso d'"annata" é bene che vada a fare altro
ma perchè che danno da all'università?
anzi continua a dare soldi
poi mi chiedo che fa se uno ci laurea in 3 anni ed un altro in 10? che danno da a te?
ma sopratutto chi ti dice che uno che si laure in più tempo sa di meno? io non ho statistiche in merito però non credo che un fuoricorso sia un demerito ignorante
il diritto a laurearsi è sacrosanto a qualsiasi età ed in quasiasi tempo
DarKilleR
29-10-2008, 16:27
per quanto mi riguarda chi é fuoricorso d'"annata" é bene che vada a fare altro
cosa intendi con quel d'annata?? Con un anno fuori corso?? o con molti anni??
Peccato che molto spesso chi è dentro li da anni e sono quelli che dovrebbero andare a fare altre cose, hanno una famiglia dietro che si può mantenere un figlio fino a 30 anni in università ed a non fare altro nella vita...e quindi che avrà i soldi per pagare anche una università con rette salatissime nonostante il figlio sia un emerito :stordita: .....
Poi certo ci sono eccezioni, c'è chi lavora e studia, c'è chi ha avuto figli, c'è chi ha avuto problemi familiari o di forza maggiore per cui ha dovuto perdere del tempo...
caurusapulus
29-10-2008, 16:30
ma perchè che danno da all'università?
anzi continua a dare soldi
poi mi chiedo che fa se uno ci laurea in 3 anni ed un altro in 10? che danno da a te?
ma sopratutto chi ti dice che uno che si laure in più tempo sa di meno? io non ho statistiche in merito però non credo che un fuoricorso sia un demerito ignorante
Infatti io sono d'accordo a tenere in piedi i corsi vecchio ordinamento fino ad esaurimento, ma purtroppo non sanno che pesci prendere e dunque tagliano dove capita :doh:
cosa intendi con quel d'annata?? Con un anno fuori corso?? o con molti anni??
Peccato che molto spesso chi è dentro li da anni e sono quelli che dovrebbero andare a fare altre cose, hanno una famiglia dietro che si può mantenere un figlio fino a 30 anni in università ed a non fare altro nella vita...e quindi che avrà i soldi per pagare anche una università con rette salatissime nonostante il figlio sia un emerito :stordita: .....
Poi certo ci sono eccezioni, c'è chi lavora e studia, c'è chi ha avuto figli, c'è chi ha avuto problemi familiari o di forza maggiore per cui ha dovuto perdere del tempo...
in Spagna (se me l'hanno raccontata giusta..) paghi poco di tasse, ma per ogni esame paghi un'iscrizione e puoi ripetere l'esame al massimo per tot volte altrimenti sei fuori. Giustissimo.
Poi non conosco solo gente con i genitori ricchi che a 30 anni son ancora li a scaldare il banco...
Red_Star
29-10-2008, 16:35
guarda che polito e polimi sono esempi da seguire, non da criticare. Sono tra i pochi centri in cui si fa veramente ricerca, in cui la formazione permette di sfornare competenze ricercate e che non hanno problemi di finanziamenti proprio grazie alla loro eccellenza (contratti, finanziamenti UE, ecc)
Che hai capito che fossero esempi da criticare ?
:read:
La realtà è che ad ogni università pubblica dovrebbe essere garantito un fisso minimo ed indispensabile.
Il resto a risultati ottenuti.
Che hai capito che fossero esempi da criticare ?
:read:
beh allora siamo d'accordo :p
(ho letto in fretta ;) )
Litocat messaggio numero 17, pagina 1 di questa discussione ti ho portato un esempio pratico di quanto aumenteranno le tasse universitarie e Pisa...
"Considerando che Pisa è l'università in Italia che attira più investimenti privati di aziende, allo stato attuale paghiamo massimo (senza riduzione di tasse) 1876€/studente. [...] Con i Tagli previsti, tra 3 anni [...] si dovrebbe pagare tutti sui 7500€/studente."
Stai dicendo che a Pisa tra 3 anni anziche' pagare 1.876 euro con eventuale riduzione, pagheranno tutti 7.500 euro.
Dati del MIUR alla mano, la contribuzione studentesca presso l'Universita' di Pisa e' stata, ad esempio nel 2006, di 48.711.170 euro.
Gli studenti sono circa 50000, dunque la contribuzione studentesca salira' di circa 326 milioni di euro: piu' della meta' dei 569.5 milioni di euro che in quei 3 anni vengono tagliati dal ffo.
Le universita' pubbliche (su cui i tagli vengono ripartiti) in Italia sono piu' di 60, qualcosa non torna.
P.S. Ora come ora nelle università pubbliche, le uni possono prendere in tasse studentesche solo un valore pari al 20% dell'attuale FFO...con questa 133, tale limite viene eliminato.
Lo trovi scritto nell'articolo 16 del DL 133...
Perfavore non parliamo a vanvera come per sentito dire...
E' buffo sentir dire "non parliamo a vanvera per sentito dire" da qualcuno che evidentemente le 133 non l'ha letta.
Infatti, a leggerla, si scopre che non solo quel limite non viene eliminato, ma vale anche per le fondazioni universitarie (vedi l'ultimo comma dell'articolo 16: troppo facile leggere solo quello che si vuole leggere).
E' evidente che qui le cavolate non le sparo io, ma qualcun altro.
Solertes
29-10-2008, 16:52
in Spagna (se me l'hanno raccontata giusta..) paghi poco di tasse, ma per ogni esame paghi un'iscrizione e puoi ripetere l'esame al massimo per tot volte altrimenti sei fuori. Giustissimo.
Poi non conosco solo gente con i genitori ricchi che a 30 anni son ancora li a scaldare il banco...
Io ho un amico che è scampato ad un tumore, la lotta gli ha portato via alcuni anni e notevoli energie, ha oltrepassato i 30 ed è ancora all'uni (è di tesi)...lo si doveva mandare a casa?
Un altro mio amico andava al porto a scaricare sacchi di farina per pagarsi gli studi e si è laureato oltre i 30....
L'Università ai Fuori Corso fà pagare - almeno mi ricordo fosse così - una quota maggiorata di tasse, fino a che uno paga ci può rimanere quanto vuole.
bluelake
29-10-2008, 17:46
Dipende da come la riduci, bluelake. Penso che si potrebbe fare a meno di corsi di laurea in "cura e benessere del cane e del gatto (http://www.uniba.it/didattica/corsiveterinaria/scinzeallevamento)" o di cattedre di "degustazione del negro (http://www.agraria.unipd.it/materiale/presidenza/biscaro/didattica/2007-08/STALII/degustazione_Negro.doc)", ma e' solo la mia personalissima opinione.
In realtà la veterinaria è una materia oltremodo importante, e l'agraria è uno dei pochi settori in cui il nostro paese si distingue in positivo in tutto il mondo, sono lauree "di nicchia" ma con ottimi sbocchi nel mondo del lavoro.
Snickers
29-10-2008, 17:51
non sono molte corrette le cifre... ;)
Fidati che per la bocconi lo sono (li pagano i miei per me quei soldi, vedi te...), per il S. Raffaele la cifra sta attorno agli 11K ed è una fascia unica per la facoltà di medicina (nn avevo specificato, e cmq anche qua è certo, dato che una figlia di una collega di mia madre aveva fatto il test e s'era informata di tutto) e per quanto riguarda la cattolica, mi ci gioco il bigolo che oltre i 6000€ non si va (mia sore in specialistica sta sui 3700-3800€ circa, non è la fascia più elevata, al contrario della bocconi, ma cmq nn ci manca molto).....
Red_Star
29-10-2008, 19:08
In realtà la veterinaria è una materia oltremodo importante, e l'agraria è uno dei pochi settori in cui il nostro paese si distingue in positivo in tutto il mondo, sono lauree "di nicchia" ma con ottimi sbocchi nel mondo del lavoro.
Per favore........diamo dignità ai relativa corsi di medicina veterinaria e agraria, evitiamo di confonderli con assurdità che solo in italia possono e sfortunatamente esistono.
bluelake
29-10-2008, 19:37
Per favore........diamo dignità ai relativa corsi di medicina veterinaria e agraria, evitiamo di confonderli con assurdità che solo in italia possono e sfortunatamente esistono.
ora che ho avuto tempo di leggere i link...
Insegnamento: Degustazione enologica
Corso di laurea: CLS Scienze e tecnologie alimentari
non capisco cosa ci sia di inutile in un corso sulla degustazione enologica all'interno di una laurea sulle scienze e tecnologie alimentari. Che dovrebbero insegnargli, fisica nucleare?
Anthony77
29-10-2008, 19:58
Fidati che per la bocconi lo sono (li pagano i miei per me quei soldi, vedi te...), per il S. Raffaele la cifra sta attorno agli 11K ed è una fascia unica per la facoltà di medicina (nn avevo specificato, e cmq anche qua è certo, dato che una figlia di una collega di mia madre aveva fatto il test e s'era informata di tutto) e per quanto riguarda la cattolica, mi ci gioco il bigolo che oltre i 6000€ non si va (mia sore in specialistica sta sui 3700-3800€ circa, non è la fascia più elevata, al contrario della bocconi, ma cmq nn ci manca molto).....
ti va bene allora che paghi poco, mie cugine per una semplice triennale ne pagano piu di 10mila e non sono certo in fascia alta...
Red_Star
29-10-2008, 20:22
ora che ho avuto tempo di leggere i link...
Insegnamento: Degustazione enologica
Corso di laurea: CLS Scienze e tecnologie alimentari
non capisco cosa ci sia di inutile in un corso sulla degustazione enologica all'interno di una laurea sulle scienze e tecnologie alimentari. Che dovrebbero insegnargli, fisica nucleare?
Mha....è come se ad un corso di informatica ti insegnassero a selezionare su trovaprezzi.it l'hardware al migliore prezzo.
Il legame c'è ma bisogna impegnarsi per trovarlo, neanche fosse un corso di enologia (che tra l'altro vedo esiste........:muro: ).
gabi.2437
29-10-2008, 20:25
Mha....è come se ad un corso di informatica ti insegnassero a selezionare su trovaprezzi.it l'hardware al migliore prezzo.
Il legame c'è ma bisogna impegnarsi per trovarlo, neanche fosse un corso di enologia (che tra l'altro vedo esiste........:muro: ).
Magari lo facessero, almeno parlerebbero di hardware recente e di come riconoscere i pezzi migliori! La gente scoprirebbe che nelle cpu non conta la frequenza e nelle schede video non conta la memoria (4670 a 1GB docet)
Snickers
29-10-2008, 21:35
ti va bene allora che paghi poco, mie cugine per una semplice triennale ne pagano piu di 10mila e non sono certo in fascia alta...
Ma le tue cugine dove vanno? Perché se sono in Bocconi per la triennale in fascia massima cacciano 9300€ e rotti (come tutti), per la specialistica c'è un incremento del 10% rispetto al costo annuo della triennale invece....
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