uvz
27-10-2008, 16:11
Fino a prova contraria l'Italia è una democrazia e quindi c'è libertà di pensiero. Questo è il mio.
Nel '99 feci una viaggio organizzato dalla Boscolo nella Costa Azzurra per 5 giorni. Brutta esperienza. Un accompagnatore poco disponibile e pasti scarsi. Allora mi promisi di non viaggiare più con la Boscolo.
Poco dopo il nostro rientro in Italia apparve la scritta Boscolo in cima ad un palazzo all'entrata (sud?) di Bologna. Oggi questo tour operator si è molto ingrandito e ha tanti alberghi.
Io e mio padre abbiamo scelto di visitare Budapest e Praga e abbiamo guardato il catalogo di 3 tour operator. Quello della Boscolo era l'unico che divideva l'andata per Budapest (790 km) in due giorni. Erano passati 10 anni dall'esperienza negativa dell'altra volta, allora abbiamo scelto nuovamente la Boscolo sperando che fosse cambiata.
Ancora prima di arrivare in albergo scopriamo, da quel misero accompagnatore che la Boscolo ci ha affidato, che i pasti sono "singoli". Non c'è scelta fra due o tre primi e altrettanti secondi. O mangi quello o mangi quello. Siamo nel 2008, anche un albergo di due stelle ti fa scegliere. Ci fanno alloggiare in alberghi di 4 stelle ma senza scelta dei pasti. Ok i 4 stelle sono scelti non per il livello qualitativo ma perchè sono albergoni da centinaia di camere e possono vendere varie camere ai viaggi organizzati. Ma nelle città grandi se ne trovano così (particolarmente grandi) anche fra i 3 stelle.
Nella società consumista i clienti non vengono all'ultimo posto, non vengono considerati affatto.
Arriviamo all'ora di pranzo a Budapest e l'accompagnatore ci manda a mangiare in un centro commerciale davanti all'albergo. C'è poco tempo perchè dobbiamo cominciare subito nel primo pomeriggio il giro della città. Ci sono due self-service con varia scelta ma sarebbe stato molto meglio un ristorantino nelle vicinanze dell'albergo per cominciare a conoscere l'Ungheria piuttosto di un anonimo centro commerciale con annesso multiplex.
Partiamo in pullman con la guida locale. Andiamo alla cittadella e alla statua della libertà, per poco tempo. Poi ci fermiamo davanti al secondo e ultimo monumento visitato in quella mezza giornata, il Bastione dei Pescatori. Saliamo le lunghe scale e davanti alla fontana di Santo Stefano (il primo re della corta dinastia ungherese) ci tiene fermi per due ore a raccontarci tutta la storia del suo paese. Molte cose le avevamo ascoltate la mattina stessa dall'accompagnatore. Questo ultimo conoscendo la guida, essendo già fatto tante volte questo viaggio (almeno secondo lui) per quale motivo ci aveva già raccontato le cose che poi la guida ungherese racconta? Ad un certo punto le viene in mente che la chiesa adiacente potrebbe chiudere e guardando l'orologio manda l'accompagnatore a controllare l'orario di chiusura. Così scopriamo che mancano 10 minuti per visitarla e allora accorriamo dentro. Meno male che le è venuto in mente.
Alla sera ci danno il Goulash, una minestra con pezzetti di carne e non uno spezzatino come crediamo noi italiani. C'è la avevano dato da mangiare anche la sera prima nella sosta di metà viaggio. Il giorno dopo visitiamo la città, ma poco. Alcuni monumenti. Perchè sono più le chiacchiere che i posti visitati. Alla mattina nella piazza degli eroi ci sono 10 statue di altrettanti 10 persone importanti per Budapest. Dei primi 5 sviscela completamente la loro vita. Intorno a quella piazza ci sono musei ma noi siamo lì soltanto per ascoltare. Nel pomeriggio non possiamo visitare il quartiere ebraico (completamente distrutto e ricostruito) perchè c'è una festa (meno male, visto che quello bello è quello di Praga, a pagamento ovviamente). Allora visitiamo il castello di Sissi. Invece a pranzo ci portano nel ristorante tipico, classico pasto in ogni gita e per ogni città che si visita. E per primo mangiamo il goulash, per la terza volta in 3 giorni. Invece il dolce sono due palline di gelato con una punta di panna (tipico soltanto dei tirchi ignoranti!).
Alla sera "gita" facoltativa (a pagamento) della città in pullman; gita a cui ho partecipato soltanto perchè non volevo rimanere in camera. Cominciamo con la cittadella e nel punto panoramico l'accompagnatore (la guida locale non c'è) ci dice alcuni cenni storici per la terza volta (ma è un pappagallo o un'idiota?).
Durante quel giorno e mezzo a Budapest la guida ci ha nominato tanti di quei monumenti ipotizzando una nostra prossima visita a Budapest e consigliandoci di vederli. Sono stati più i monumenti nominati che quelli visitati. Anche la pasticcieria storica di Budapest, dall'altra parte di quel palazzo dove abbiamo passato in pullman, quindi non abbiamo potuto neanche vederla dal di fuori. Allora non nominarla! O dei dubbi se la guida lavorasse per la Boscolo o per l'assessorato turistico della città.
Quando siamo partiti per Praga e siamo passati per l'ultima volta fra le strade di Budapest avevo la nausea dei bellissimi palazzi e monumenti della città. C'ero stato soltanto per un giorno e mezzo ma li avevo visti (esternamente) più volte al giorno. Non ne potevo più.
A Praga la guida era decisamente più brava. Ovviamente ci ha raccontato la storia del suo paese ma non facendoci un trattato storico ma degli accenni su più periodi.
Ma stranamente i pomeriggi lasciavano a desiderare. Si correva sempre da un monumento all'altro. Non c'era mai tempo per fermarsi con calma da qualche parte. Il primo giorno, di mattina, siamo passati davanti al museo di Kafka (è la sua casa? Boh!) Non dovrebbe essere una meta tipica visitando Praga? Poi al pomeriggio pranzo in un ristorante italiano: formaggi e salumi come primo e due bignè coperti di panna e cioccolato come dolce. Uscendo ho letto il menu e c'era la parte dei piatti tipici praghesi. Al pomeriggio subito a correre all'incontro con la guida locale e visita di alcune cose (ora non ricordo). Alle 15 e qual cosa si è liberi e appuntamento alle 17:20 sotto la torre dell'orologio per andare a prendere il pullman e tornare in albergo. Così tanto tempo libero? Allora non era meglio "visitare Kafka"? Magari salendo in pullman da un'altra parte della città e non nel solito posto dopo una lunga passeggiata.
Il giorno dopo mattina visita al quartiere ebraico e pomeriggio visita esterna del teatro dove Mozart rappresentò per la prima volta una sua opera, visita esterna dell'università e non ricordo più cosa. Ma poi dalle 16:00 un'ora e mezza libera. Il pomeriggio è lungo ma come già detto il pullman era parcheggiato distante dal centro. Inoltre ci lasciavano parecchio tempo libero anche prima di cena, ma in albergo. Del tempo libero va bene, si visita il centro della città da soli, si compra qual cosa nei negozi, si riposa in camera prima di cena. Ma era troppo e si poteva usare per altre visite.
Alla sera del penultimo giorno tipico ristorante fuori città. 2 milioni di abitanti, mi sembra di ricordare, e ristorante fuori città? E chi vuole passare la sera in centro deve aspettare tutti quanti per poter prendere il pullman al posto di uscire a piedi dal ristorante, come avrebbe potuto fare se si fosse scelto uno dei tanti ristoranti tipici del centro.
Indovinate cosa abbiamo mangiato come primo. Indovinato? Immagino di si. Goulash per la 4 volta in 5 giorni. Un record! Secondo pollo (la carne più diffusa in questa squallida vacanza e altre due carni differenti. Due contorni fra cui purè fatto con le patate e un'erba. Buonissimo! Infine strudel ma la pasta sfoglia sembrava carta. Musica e ballerini in costume.
Prima di salutarci la guida praghese in un suo discorso ha citato velocemente la loro cucina tipica (oche, cinghiale mi sembra, e altro).
Ho visitato Budapest e Praga ma devo ancora sapere come è la loro cucina.
ALCUNE CONSIDERAZIONI.
Per prima vi ricordo l'accompagnatore che ripete due volte distinte la storia già raccontata dalla guida.
Seconda, a Praga sono uscito tutte le sere, casinò e casino (a mia insaputa, volevo soltanto un locale di spogliarelli. Ci saranno fra in tantissimi bordelli presenti in centro? Devo ancora scoprirlo). Esco dall'albergo e l'accompagnatore è lì davanti al pullman che sta per partire per la passeggiata serale a pagamento. Ovviamente organizzata la prima sera, alla terza sera dopo due giorni di visiste e spiegazioni non so quanti avrebbero pagato per rivedere gli stessi monumenti visitati di giorno. L'albergo è vicinissimo ad una fermata della metropolitana. Gli chiedo dove sta. Ci pensa e intuisco che non lo sappia. Mi propone di salire con loro in pullman che mi avrebbe fatto scendere prima in centro vicino alla piazza centrale, così avrei fatto prima. Sono sceso assieme a loro. Ho fatto un percorso a piedi e ci ho messo di più di quanto si arriva in metro (usata il giorno dopo).
Terza, all'uscita dal cimitero ebraico cerco il bagno. Guardo nella palazzina adiacente a sinistra e sto per salire le scale "antiche" del palazzo. Poi vedo un cartello che richiede un ticket. Allora mio padre mi dice che il bagno è ancora più a sinistra. Ci vado e poi raggiungo il gruppo nella sinagoga a destra dell'uscita del cimitero. Nella sala di ingresso c'è soltanto l'accompagnatore, gli altri sono entrati. Per curiosità gli chiedo dove porta quella scala che avevo appena visto. Lui ci pensa, poi si avvicina alla porta di ingresso e guardando la scala mi dice sinceramente che non lo sa e di chiedere alla guida. La scala porta ad un mini museo sulle onoranze funebri degli ebrei (svuotamento dei liquidi dei cadaveri e altro). La visitiamo subito dopo la sinagoga. L'accompagnatore è già stato a Praga 40 volte (così mi ha detto) e non sa cosa è quella scala che si visita nel quartiere ebraico???
Dopo anni e anni (forse una decina) ho fatto una vacanza di 7 giorni; ufficialmente di 7 giorni. 3 e mezzo di viaggio e 3 e mezzo di visita. E ho beccato questa fregata. Ma la cosa preoccupante è, così penso io, che la fregata sia la "norma" al giorno d'oggi.
Nel '99 feci una viaggio organizzato dalla Boscolo nella Costa Azzurra per 5 giorni. Brutta esperienza. Un accompagnatore poco disponibile e pasti scarsi. Allora mi promisi di non viaggiare più con la Boscolo.
Poco dopo il nostro rientro in Italia apparve la scritta Boscolo in cima ad un palazzo all'entrata (sud?) di Bologna. Oggi questo tour operator si è molto ingrandito e ha tanti alberghi.
Io e mio padre abbiamo scelto di visitare Budapest e Praga e abbiamo guardato il catalogo di 3 tour operator. Quello della Boscolo era l'unico che divideva l'andata per Budapest (790 km) in due giorni. Erano passati 10 anni dall'esperienza negativa dell'altra volta, allora abbiamo scelto nuovamente la Boscolo sperando che fosse cambiata.
Ancora prima di arrivare in albergo scopriamo, da quel misero accompagnatore che la Boscolo ci ha affidato, che i pasti sono "singoli". Non c'è scelta fra due o tre primi e altrettanti secondi. O mangi quello o mangi quello. Siamo nel 2008, anche un albergo di due stelle ti fa scegliere. Ci fanno alloggiare in alberghi di 4 stelle ma senza scelta dei pasti. Ok i 4 stelle sono scelti non per il livello qualitativo ma perchè sono albergoni da centinaia di camere e possono vendere varie camere ai viaggi organizzati. Ma nelle città grandi se ne trovano così (particolarmente grandi) anche fra i 3 stelle.
Nella società consumista i clienti non vengono all'ultimo posto, non vengono considerati affatto.
Arriviamo all'ora di pranzo a Budapest e l'accompagnatore ci manda a mangiare in un centro commerciale davanti all'albergo. C'è poco tempo perchè dobbiamo cominciare subito nel primo pomeriggio il giro della città. Ci sono due self-service con varia scelta ma sarebbe stato molto meglio un ristorantino nelle vicinanze dell'albergo per cominciare a conoscere l'Ungheria piuttosto di un anonimo centro commerciale con annesso multiplex.
Partiamo in pullman con la guida locale. Andiamo alla cittadella e alla statua della libertà, per poco tempo. Poi ci fermiamo davanti al secondo e ultimo monumento visitato in quella mezza giornata, il Bastione dei Pescatori. Saliamo le lunghe scale e davanti alla fontana di Santo Stefano (il primo re della corta dinastia ungherese) ci tiene fermi per due ore a raccontarci tutta la storia del suo paese. Molte cose le avevamo ascoltate la mattina stessa dall'accompagnatore. Questo ultimo conoscendo la guida, essendo già fatto tante volte questo viaggio (almeno secondo lui) per quale motivo ci aveva già raccontato le cose che poi la guida ungherese racconta? Ad un certo punto le viene in mente che la chiesa adiacente potrebbe chiudere e guardando l'orologio manda l'accompagnatore a controllare l'orario di chiusura. Così scopriamo che mancano 10 minuti per visitarla e allora accorriamo dentro. Meno male che le è venuto in mente.
Alla sera ci danno il Goulash, una minestra con pezzetti di carne e non uno spezzatino come crediamo noi italiani. C'è la avevano dato da mangiare anche la sera prima nella sosta di metà viaggio. Il giorno dopo visitiamo la città, ma poco. Alcuni monumenti. Perchè sono più le chiacchiere che i posti visitati. Alla mattina nella piazza degli eroi ci sono 10 statue di altrettanti 10 persone importanti per Budapest. Dei primi 5 sviscela completamente la loro vita. Intorno a quella piazza ci sono musei ma noi siamo lì soltanto per ascoltare. Nel pomeriggio non possiamo visitare il quartiere ebraico (completamente distrutto e ricostruito) perchè c'è una festa (meno male, visto che quello bello è quello di Praga, a pagamento ovviamente). Allora visitiamo il castello di Sissi. Invece a pranzo ci portano nel ristorante tipico, classico pasto in ogni gita e per ogni città che si visita. E per primo mangiamo il goulash, per la terza volta in 3 giorni. Invece il dolce sono due palline di gelato con una punta di panna (tipico soltanto dei tirchi ignoranti!).
Alla sera "gita" facoltativa (a pagamento) della città in pullman; gita a cui ho partecipato soltanto perchè non volevo rimanere in camera. Cominciamo con la cittadella e nel punto panoramico l'accompagnatore (la guida locale non c'è) ci dice alcuni cenni storici per la terza volta (ma è un pappagallo o un'idiota?).
Durante quel giorno e mezzo a Budapest la guida ci ha nominato tanti di quei monumenti ipotizzando una nostra prossima visita a Budapest e consigliandoci di vederli. Sono stati più i monumenti nominati che quelli visitati. Anche la pasticcieria storica di Budapest, dall'altra parte di quel palazzo dove abbiamo passato in pullman, quindi non abbiamo potuto neanche vederla dal di fuori. Allora non nominarla! O dei dubbi se la guida lavorasse per la Boscolo o per l'assessorato turistico della città.
Quando siamo partiti per Praga e siamo passati per l'ultima volta fra le strade di Budapest avevo la nausea dei bellissimi palazzi e monumenti della città. C'ero stato soltanto per un giorno e mezzo ma li avevo visti (esternamente) più volte al giorno. Non ne potevo più.
A Praga la guida era decisamente più brava. Ovviamente ci ha raccontato la storia del suo paese ma non facendoci un trattato storico ma degli accenni su più periodi.
Ma stranamente i pomeriggi lasciavano a desiderare. Si correva sempre da un monumento all'altro. Non c'era mai tempo per fermarsi con calma da qualche parte. Il primo giorno, di mattina, siamo passati davanti al museo di Kafka (è la sua casa? Boh!) Non dovrebbe essere una meta tipica visitando Praga? Poi al pomeriggio pranzo in un ristorante italiano: formaggi e salumi come primo e due bignè coperti di panna e cioccolato come dolce. Uscendo ho letto il menu e c'era la parte dei piatti tipici praghesi. Al pomeriggio subito a correre all'incontro con la guida locale e visita di alcune cose (ora non ricordo). Alle 15 e qual cosa si è liberi e appuntamento alle 17:20 sotto la torre dell'orologio per andare a prendere il pullman e tornare in albergo. Così tanto tempo libero? Allora non era meglio "visitare Kafka"? Magari salendo in pullman da un'altra parte della città e non nel solito posto dopo una lunga passeggiata.
Il giorno dopo mattina visita al quartiere ebraico e pomeriggio visita esterna del teatro dove Mozart rappresentò per la prima volta una sua opera, visita esterna dell'università e non ricordo più cosa. Ma poi dalle 16:00 un'ora e mezza libera. Il pomeriggio è lungo ma come già detto il pullman era parcheggiato distante dal centro. Inoltre ci lasciavano parecchio tempo libero anche prima di cena, ma in albergo. Del tempo libero va bene, si visita il centro della città da soli, si compra qual cosa nei negozi, si riposa in camera prima di cena. Ma era troppo e si poteva usare per altre visite.
Alla sera del penultimo giorno tipico ristorante fuori città. 2 milioni di abitanti, mi sembra di ricordare, e ristorante fuori città? E chi vuole passare la sera in centro deve aspettare tutti quanti per poter prendere il pullman al posto di uscire a piedi dal ristorante, come avrebbe potuto fare se si fosse scelto uno dei tanti ristoranti tipici del centro.
Indovinate cosa abbiamo mangiato come primo. Indovinato? Immagino di si. Goulash per la 4 volta in 5 giorni. Un record! Secondo pollo (la carne più diffusa in questa squallida vacanza e altre due carni differenti. Due contorni fra cui purè fatto con le patate e un'erba. Buonissimo! Infine strudel ma la pasta sfoglia sembrava carta. Musica e ballerini in costume.
Prima di salutarci la guida praghese in un suo discorso ha citato velocemente la loro cucina tipica (oche, cinghiale mi sembra, e altro).
Ho visitato Budapest e Praga ma devo ancora sapere come è la loro cucina.
ALCUNE CONSIDERAZIONI.
Per prima vi ricordo l'accompagnatore che ripete due volte distinte la storia già raccontata dalla guida.
Seconda, a Praga sono uscito tutte le sere, casinò e casino (a mia insaputa, volevo soltanto un locale di spogliarelli. Ci saranno fra in tantissimi bordelli presenti in centro? Devo ancora scoprirlo). Esco dall'albergo e l'accompagnatore è lì davanti al pullman che sta per partire per la passeggiata serale a pagamento. Ovviamente organizzata la prima sera, alla terza sera dopo due giorni di visiste e spiegazioni non so quanti avrebbero pagato per rivedere gli stessi monumenti visitati di giorno. L'albergo è vicinissimo ad una fermata della metropolitana. Gli chiedo dove sta. Ci pensa e intuisco che non lo sappia. Mi propone di salire con loro in pullman che mi avrebbe fatto scendere prima in centro vicino alla piazza centrale, così avrei fatto prima. Sono sceso assieme a loro. Ho fatto un percorso a piedi e ci ho messo di più di quanto si arriva in metro (usata il giorno dopo).
Terza, all'uscita dal cimitero ebraico cerco il bagno. Guardo nella palazzina adiacente a sinistra e sto per salire le scale "antiche" del palazzo. Poi vedo un cartello che richiede un ticket. Allora mio padre mi dice che il bagno è ancora più a sinistra. Ci vado e poi raggiungo il gruppo nella sinagoga a destra dell'uscita del cimitero. Nella sala di ingresso c'è soltanto l'accompagnatore, gli altri sono entrati. Per curiosità gli chiedo dove porta quella scala che avevo appena visto. Lui ci pensa, poi si avvicina alla porta di ingresso e guardando la scala mi dice sinceramente che non lo sa e di chiedere alla guida. La scala porta ad un mini museo sulle onoranze funebri degli ebrei (svuotamento dei liquidi dei cadaveri e altro). La visitiamo subito dopo la sinagoga. L'accompagnatore è già stato a Praga 40 volte (così mi ha detto) e non sa cosa è quella scala che si visita nel quartiere ebraico???
Dopo anni e anni (forse una decina) ho fatto una vacanza di 7 giorni; ufficialmente di 7 giorni. 3 e mezzo di viaggio e 3 e mezzo di visita. E ho beccato questa fregata. Ma la cosa preoccupante è, così penso io, che la fregata sia la "norma" al giorno d'oggi.