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View Full Version : CRISI UNICREDIT, rischi per il conto corrente?


necrù
07-10-2008, 17:41
se unicredit dovesse fallire ci sono rischi per il mio conto in banca UNICREDIT?

GmG
07-10-2008, 17:42
I conti correnti sono garantiti fino a 103 mila euro.

necrù
07-10-2008, 17:44
quindi se unicredit fallisce il mio misero c/c non corre nessun rischio?:mbe:

GmG
07-10-2008, 17:46
Esatto.

http://www.fitd.it/faq.htm

necrù
07-10-2008, 17:48
ok.. grazie mille.. cmq il tuo avatar è da delirio..

-kurgan-
07-10-2008, 17:54
qualcuno sa se ci sono altre banche controllate da unicredit?

dave4mame
07-10-2008, 17:59
in italia unicredit è, di fatto, anche capitalia/banco di napoli, CRT, cariverona, rolo banca e una smazzata di altre banche più piccine che hanno comunque agli sportelli il logo unicredit ben chiaro.

il discorso del fondo tutela dei depositi è quello che è stato correttamente riportato poco sopra.
però, in caso di fallimento di una banca come unicredit (non che ci creda, ma tant'è...), io comincio a pensare che il fondo di tutela interbancario non disponga di tutti i soldi necessari per rimborsare tutti i creditori.

giaballante
07-10-2008, 18:03
in italia unicredit è, di fatto, anche capitalia/banco di napoli, CRT, cariverona, rolo banca e una smazzata di altre banche più piccine che hanno comunque agli sportelli il logo unicredit ben chiaro.

il discorso del fondo tutela dei depositi è quello che è stato correttamente riportato poco sopra.
però, in caso di fallimento di una banca come unicredit (non che ci creda, ma tant'è...), io comincio a pensare che il fondo di tutela interbancario non disponga di tutti i soldi necessari per rimborsare tutti i creditori.

banca di roma, non banco di napoli, quest'ultimo fa parte del gruppo intesa/sanpaolo/banco di napoli (appunto :D )

theJanitor
07-10-2008, 18:04
però, in caso di fallimento di una banca come unicredit (non che ci creda, ma tant'è...), io comincio a pensare che il fondo di tutela interbancario non disponga di tutti i soldi necessari per rimborsare tutti i creditori.

diciamo che se la situazione dovesse precipitare fino a farla fallire con i soldi ci potremmo pulire il culo :asd::asd:

non fallirà, è un'ipotesi troppo catastrofica

dave4mame
07-10-2008, 18:06
hai ragione ho toppato io... il banco è di SICILIA, non di napoli (assieme a bipop/carire)


OT.
ma quanto è bello essersi licenziato da unicredit due anni fa?
credo solo un pochettino meno del nuovo collega che l'ha fatto 3 mesi fa... :D

giaballante
07-10-2008, 18:07
le "banche" del gruppo unicredito sono queste:

Banca di Roma Spa
Banco di Sicilia SpA
BIPOP CARIRE S.p.A.
FINECOBank SPA
IRFIS Mediocredito della Sicilia SpA
MCC Mediocredito Centrale SpA
Unicredit Banca d'Impresa SpA
Unicredit Banca Mobiliare SpA
Unicredit Banca per La Casa SpA
Unicredit Banca SpA
Unicredit Clarima Banca SpA
UniCredit Xelion Banca SpA
Unicredito Gestione Crediti SpA Banca per la Gestione dei Crediti

dave4mame
07-10-2008, 18:09
diciamo che se la situazione dovesse precipitare fino a farla fallire con i soldi ci potremmo pulire il culo :asd::asd:

non fallirà, è un'ipotesi troppo catastrofica



diciamo che non mi stupirei se "sua essenza" fosse costretto a svendere i suoi gingilli esteri (con i quali, se è vero quello che si vociferava, ha sempre avuto dei risultati men che mediocri)

necrù
07-10-2008, 18:15
ma quante possibiltà REALI ci sono del fallimento di UNICREDIT?

-kurgan-
07-10-2008, 18:16
diciamo che se la situazione dovesse precipitare fino a farla fallire con i soldi ci potremmo pulire il culo :asd::asd:

non fallirà, è un'ipotesi troppo catastrofica

il fatto che sia un'ipotesi catastrofica non la rende meno reale. Poco tempo fa è fallita una banca d'affari americana ritenuta stabilissima.
speriamo bene, è l'unica cosa che possiamo fare :sperem:

dave4mame
07-10-2008, 18:20
ma quante possibiltà REALI ci sono del fallimento di UNICREDIT?

con tutto il male che voglio a quell'azienda.... secondo me pochine pochine.

theJanitor
07-10-2008, 18:22
il fatto che sia un'ipotesi catastrofica non la rende meno reale. Poco tempo fa è fallita una banca d'affari americana ritenuta stabilissima.
speriamo bene, è l'unica cosa che possiamo fare :sperem:

da quello che leggevo di fatto non è stata fatta fallire e non era una banca retail (con sportelli e conti corrente).

giaballante
07-10-2008, 18:41
ma quante possibiltà REALI ci sono del fallimento di UNICREDIT?

attraverso capitalia, ha in mano l'indebitamento di molti partiti politici, e tramite mediocredito centrale, quello del sistema calcio italiano.

secondo te possono farla fallire? :D

cmq, nell'ipotesi che succedesse, c'è il fondo di garanzia di 103.000€, ma se dovesse avverarsi questo scenario, credo che avremmo cose più importanti a cui badare, che non il conto in banca :eek:

Cfranco
07-10-2008, 20:04
se unicredit dovesse fallire ci sono rischi per il mio conto in banca UNICREDIT?

Visto cosa è riuscito a fare Silvio per mettere in piedi il cadavere dell' Alitalia penso che non ci sia nessuna possibilità di fallimento .
La voce di oggi era di una possibile fusione Unicredit-Intesa nel caso le cose cominciassero ad andare veramente male ( si sprecano le battute ottenute mescolando i cognomi dei due amministratori delegati :asd: )
Certo che sul mio conto Fineco cerco di tenere poco :fagiano:

Fil9998
07-10-2008, 20:09
unicredit è un colabrodo, non lo dico solo per interesse personale...

il peggio è che altre banche saranno chiamate/ tenteranno di acquisire questo merdaio ora che costa poco,

incamerando e diffondendo il virus ai propri correntisti.

ciriccio
07-10-2008, 20:20
Ma quei 103mila euro garantiscono anche eventuali pronti contro termine acquistati da unicredit?

cocis
07-10-2008, 20:31
I conti correnti sono garantiti fino a 103 mila euro.

:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:


http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=10149&sez=HOME_ECONOMIA&npl=&desc_sez=

Entro tre mesi dalla data del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa vengono rimborsati i depositi fino ad un massimo di 20.000 euro a depositante. Il termine può salire a 9 mesi se Bankitalia riconosce circostanze eccezionali. Il resto viene liquidato con modalità legate ai riparti di liquidazione e dunque con tempistiche che possono essere lunghe. L'ammontare delle risorse che le consorziate si impegnano a somministrare complessivamente al Fondo per gli interventi è stabilito dall'assemblea in misura compresa fra lo 0,4 e lo 0,8 per cento dei fondi rimborsabili di tutte le consorziate alla data del 30 giugno dell'anno precedente.

Grand Kenyon
07-10-2008, 20:39
non preoccupatevi, non la faranno fallire mai e poi mai

anzi, chi ha un pò di capitale da investire potrebbe farlo in azioni unicredit, che ora sono praticamente carta straccia ma che sono destinate a risalire

ciriccio
07-10-2008, 20:39
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:


http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=10149&sez=HOME_ECONOMIA&npl=&desc_sez=

Entro tre mesi dalla data del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa vengono rimborsati i depositi fino ad un massimo di 20.000 euro a depositante. Il termine può salire a 9 mesi se Bankitalia riconosce circostanze eccezionali. Il resto viene liquidato con modalità legate ai riparti di liquidazione e dunque con tempistiche che possono essere lunghe. L'ammontare delle risorse che le consorziate si impegnano a somministrare complessivamente al Fondo per gli interventi è stabilito dall'assemblea in misura compresa fra lo 0,4 e lo 0,8 per cento dei fondi rimborsabili di tutte le consorziate alla data del 30 giugno dell'anno precedente.Ecco fantastico.
Per favore... qualche esperto può spiegare?:p

Artas83
07-10-2008, 20:44
Ma nel caso uno avesse un mutuo? Se fallisse lo dovrebbe ripagare? Sparisce il creditore... :fagiano:

[A+R]MaVro
07-10-2008, 20:51
Ma nel caso uno avesse un mutuo? Se fallisse lo dovrebbe ripagare? Sparisce il creditore... :fagiano:

Non ti preoccupare, i mutui per loro sono attivi che il commissario liquidatore cercerà sicuramente di recuperare. Non scappi ;)

cocis
07-10-2008, 21:09
Ma nel caso uno avesse un mutuo? Se fallisse lo dovrebbe ripagare? Sparisce il creditore... :fagiano:


guarda che in italia l'unico reato è non pagare le tasse :ciapet:

Wilde
07-10-2008, 21:46
Ecco fantastico.
Per favore... qualche esperto può spiegare?:p
20000 te li danno entro pochi mesi, mentre il resto a liquidazione effettuata. Ma chi è che tiene piu di 20 o 30mila euro al massimo sul C/C?

Non rende nulla ed è tassato al 27%

Piuttosto c'è da aver paura per tutto il resto (obbligazioni societarie e azioni)

Enel
07-10-2008, 21:47
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:


http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=10149&sez=HOME_ECONOMIA&npl=&desc_sez=

Entro tre mesi dalla data del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa vengono rimborsati i depositi fino ad un massimo di 20.000 euro a depositante. Il termine può salire a 9 mesi se Bankitalia riconosce circostanze eccezionali. Il resto viene liquidato con modalità legate ai riparti di liquidazione e dunque con tempistiche che possono essere lunghe. L'ammontare delle risorse che le consorziate si impegnano a somministrare complessivamente al Fondo per gli interventi è stabilito dall'assemblea in misura compresa fra lo 0,4 e lo 0,8 per cento dei fondi rimborsabili di tutte le consorziate alla data del 30 giugno dell'anno precedente.

Chi è che tiene 20.000 o 103.000 euro liquidi sul conto corrente? Ben pochi spero, visti i tassi risibili di interesse...
Io cerco di tenere max 2000 euro.

MARCA
07-10-2008, 21:51
Chi è che tiene 20.000 o 103.000 euro liquidi sul conto corrente? Ben pochi spero, visti i tassi risibili di interesse
Dipende dal tuo potere contrattuale,
in unicredit attraverso convenzioni si può avere come tassoa ttivo eu1mese-0,5%.
4,5% meno il 27% quindi...

ciriccio
07-10-2008, 21:55
La mia domanda comunque era diversa:
se unicredit fallisce, una persona che ha acquistato da loro un po' di pronti contro termine (tutta la sua buona uscita dopo 40 anni di lavoro), è coperta?
Il tasso era ottimo: 4% netto (non scherzo, sono certo di questa informazione) gia' dopo 3 mesi.
E sono stati anche pagati ma anche reinvestiti.

Enel
07-10-2008, 22:20
La mia domanda comunque era diversa:
se unicredit fallisce, una persona che ha acquistato da loro un po' di pronti contro termine (tutta la sua buona uscita dopo 40 anni di lavoro), è coperta?
Il tasso era ottimo: 4% netto (non scherzo, sono certo di questa informazione) gia' dopo 3 mesi.
E sono stati anche pagati ma anche reinvestiti.

Se sono meno di 100.000 euro hai come sottostante al contratto di pronti contro termine titoli di stato, quindi nessun rischio.
Se proprio dovesse fallire unicredit, la banca non ti andrà a comprare il titolo al prezzo stabilito (quindi perdi gli interessi), ma avrai comunque il titolo di Stato a disposizione.

Prendi questo con beneficio d'inventario...

ciriccio
07-10-2008, 22:42
Se sono meno di 100.000 euro hai come sottostante al contratto di pronti contro termine titoli di stato, quindi nessun rischio.


Sì sono meno ma ho appena parlato con l'interessato e mi ha detto che sulla ricevuta non è indicato il sottostante.
Sei quindi sicuro al 110% che per forza sotto i 100000 euro sono titoli di stato?
Perchè la cifra è inferiore per fortuna :p
Se proprio dovesse fallire unicredit, la banca non ti andrà a comprare il titolo al prezzo stabilito (quindi perdi gli interessi), ma avrai comunque il titolo di Stato a disposizione.
Bene :)

Prendi questo con beneficio d'inventario...Eh?:(
Quale parte?
La prima o la seconda informazione?

MARCA
07-10-2008, 22:48
se unicredit fallisce, una persona che ha acquistato da loro un po' di pronti contro termine (tutta la sua buona uscita dopo 40 anni di lavoro), è coperta?Assolutamente si.

Enel
07-10-2008, 22:50
Eh?:(
Quale parte?
La prima o la seconda informazione?

La seconda :O

Cmq riguardo al titolo di stato come sottostante con Moneybox (che è il pronti contro termine dei conti online di unicredit) è così, non so se nel caso di PCT attivati in filiale funzioni diversamente, ma non credo...

eraser
07-10-2008, 23:15
Via, ancora la mia di banca non dovrebbe aver dato segni di cedimento (MPS); la crisi ha attaccato la banca di fronte :D (fisicamente qui a bastia :D)

ciriccio
07-10-2008, 23:56
Vorrei sottoporre all'attenzione dei piu' esperti queste considerazioni...

Su internet (http://crisis.blogosfere.it/2008/10/i-conti-correnti-sono-davvero-garantiti-due-mezze-verita-somigliano-molto-ad-una-bugia.html), a proposito della balla dei 103mila euro, ho trovato questo:
Ormai lo sapete:

noi di Crisis non abbiamo molta stima dell'informazione ufficiale, di quella istituzionale ed anche di quella dei Media tradizionali.

E' una sfiducia basata sui fatti e straconfermata dall'attualità.

Vi ricorderete la serie dei post sui rischi occulti dei mutui italiani, anche quelli a tasso fisso.

Semplicemente basandomi sui FATTI dimostravo come, in realtà, il tasso fisso NON ESISTE, non in una situazione come quella di questi giorni ( mesi? anni?).

Ora vorrei scrivere due parole sulle garanzie che incessantemente vi ribadiscono certe ed inossidabili, per i conti correnti fino a 103291,38 euro per nominativo ( se avete un conto cointestato quindi la cifra raddoppia). Questa cifra viene restituita in caso di necessita dal Fondo di Garanzia Interbancario, che è costituito con una piccola quota degli accantonamenti obbligatori di TUTTE le banche.

Per dare a Cesare quel che è di Cesare bisogna intanto dire che questo fondo è stato istituito sotto il governo Prodi, nel 1996 (la bislacca cifra è la traduzione in euro di 200.000.000 di vecchie lire).

Poi bisogna chiedersi cosa succede se, concretamente, una banca ha una crisi di liquidità e non è più in grado di restituire, a semplice richiesta, i depositi dei suoi correntisti ( non è necessario che fallisca).

Intanto ci deve essere una dichiarazione di insolvenza dell'istituto ed una autorizzazione della Banca D'Italia ( che vi ricordo, En passant, essere un isituzione PRIVATA, al contrario di quello che crede il 90% dei cittadini).

Concretamente SOLO il 20% della cifra DEVE essere messa a disposizione dal Fondo interbancario ENTRO 3 MESI.

I mesi possono arrivare a NOVE, nel caso di situazioni ECCEZIONALI e previa autorizzazione da parte della Banca D'Italia.

Il RESTO, ovvero l'80 % DEI VOSTRI SOLDI, viene liquidato solo quando comincia la liquidazione della banca, quindi con tempi che possono essere ( e di fatto lo sono SEMPRE) LUNGHI.

Inoltre il fondo si attiva nella misura in cui ( lo so è un tipico sessantottismo, perdonatemelo) ha liquidità disponibile.

Quanto è grande questa liquidità?

Dallo 0.4. allo 0.8 % dei fondi rimborsabili delle banche associate, ovvero, in pratica dell'intero sistema bancario.

Basta quindi il fallimento di una banca i cui conti correnti corrispondano spannometricamente allo 0.8 del totale italiano e questo fondo di garanzia cesserà di esistere, di fatto, per mancanza di disponibilità.

Qundi, ricapitolando

1) E' vero che i conti correnti sono garantiti ma solo entro i limiti IMPORTANTI che ho indicato.

2) E' vero che sono garantiti ma solo fino all'esaurimento della liquidità del Fondo di Garanzia

Sono due classiche mezze verità quindi che, viste dal basso, da noi tapini microrisparmiatori, somigliano moltissimo ad una bugia: i risparmi dei conti correnti, questa è la verità, NON SONO GARANTITI in caso di crisi finanziaria della banca, se non per una modesta percentuale del loro valore ed anche questa ottenibile con tempi non brevi e solo se il contagio non coinvolge che un piccolo numero di istituti.

Il resto, con calma, se tutto va bene ed in percentuali tutte da definirsi presumibilmente, esempi storici alla mano, non alte.

Non dobbiamo neppure lamentarci troppo: lo standard europeo prevedeva SOLO 20.000 euro rimborsabili...

Poi il sole24ore, come tutti i media, riporta:
Conti correnti bancari – anche online –, assegni circolati e certificati di deposito nominativi (non quelli al portatore) godono di un "salvagente": i risparmi dei clienti delle banche sono tutelati sino a 103.291,38 euro per depositario. La somma riguarda ciascun cliente e, se si hanno conti su più banche, ciascuna banca. Il limite invece resta a 103mila euro totali se si hanno più conti nella stessa banca. Per i conti cointestati la garanzia vale per ciascun cointestatario: se moglie e marito hanno un conto in comune la garanzia sale a 206mila euro.
A garantire sono le banche stesse, attraverso il Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd), consorzio obbligatorio al quale per legge aderiscono tutte le banche italiane e le filiali operanti in Italia di banche extracomunitarie, mentre per le filiali italiane di banche di altri Paesi dell'Unione europea l'adesione è volontaria. BancoPosta fa eccezione: la società del gruppo Poste Italiane non aderisce al Fondo. Ciò, ovviamente, non significa che i depositi postali non siano sicuri, poiché l'azionista delle Poste è il Tesoro.
La Direttiva comunitaria numero 19 del 1994 prevede per ogni banca attiva nell'Unione Europea una garanzia minima di almeno 20mila euro per depositante: se ci fossero problemi, i risparmiatori italiani saranno tutelati dall'assicurazione dei depositi prevista dal Paese dove la banca ha sede. In ogni Paese Ue, infatti, esistono forme di tutela dei depositi simili al Fitd, con tetti massimi diversi di garanzia. A tutt'oggi l'Italia ha il valore massimo di garanzia più elevato di tutti i Paesi dell'Unione Europea.
In questi mesi, inoltre, il Parlamento Europeo lavora alla riforma della direttiva 94/19: entro il 2009 saranno introdotte norme per velocizzare ulteriormente i tempi di rimborso in caso di liquidazione delle banche, oggi previsti in tre mesi per i depositi sino a 20mila euro, mentre le somme eccedenti e fino a 103mila euro verrebbero restituite in base ai tempi della procedura eventualmente stabiliti dai liquidatori.
Chi vuole contare sulla certezza dei tempi di rimborso in caso di eventuale (ma improbabilissima) liquidazione della propria banca non ha che una strada: dividere i suoi risparmi in conti fino a 20mila euro, ciascuno da aprire su una banca diversa. Un percorso che assicura la tempistica di recupero della liquidità ma che pone seri problemi di costi. Una strada complicata e della quale, va detto, sino a oggi non si scorge l'utilità.
La tutela del Fondo interbancario non garantisce invece le obbligazioni, i pronti contro termine e i titoli di Stato. Solo il sistema delle banche di credito cooperativo ha un fondo di garanzia degli obbligazionisti, che vale però solo per i bond emessi dalle Bcc che vi aderiscono.

Allora... a parte la storia dei 103mila euro... qui c'è scritto che i pct non verrebbero garantiti qualsiasi cosa sia il fondo interbancario perchè ho trovato anche questo (un commento sempre su crisis)
UN analista finanziario mi ha raccontato una cosa sconcertante... che spiega anche il perchè il fondo di garanzia italiano è fra i più alti del mondo!

In realtà... non è un fondo!

Nel senso che, in molti paesi, il fondo è formato da una quota che ogni banca si impegna a versare ogni anno, soldi messi daparte per le emergenze, si tratta quindi di un fondo "ante".

Nel caso della regolamentazione di garanzia italiana, NON CI SONO FISICAMENTE SOLDI ACCANTONATI, ma solo un accordo fra le banche, una sorta di mutuo soccorso, tramite il quale se una banca va in default le altre coprono il buco cacciando fuori i soldi al momento. Lo "pseudofondo" è stato fino ad ora utilizzato solamente a quanto mi riferiscono per una banca siciliana, con una quarantina di sportelli.

Tutto può funzionare sulla carta se è una piccola banca a fallire... cosa succede se fallisce UNICREDIT che da sola capitalizzerebbe quasi il 40% dell'intero fondo ?

Semplice... soldi CICCIA!

Rimborsati magari in anni ed anni, sempre che ne siano rimasti!


Allora?

Rimane la storia che per unicredit i pct sotto i 100000 sono garantiti dallo stato perchè sono di fatto titoli di stato?


Maronna che casino:(

cprintf
08-10-2008, 10:06
Qualcuno lo aveva già detto, qualche tempo fa:

http://www.eugeniobenetazzo.com/aspettando_il_banco.htm
<<
Aspettando il Banco delle Giovani Marmotte di Eugenio Benetazzo

Pubblicato il 09/04/2008

Con il termine inglese bank runs si identifica una richiesta contemporanea e massiva di rimborso dei depositi presenti presso un determinato istituto di credito. Le scene che abbiamo visto l'estate scorsa innanzi alle filiali della Banca Northern Rock rappresentano un tipico esempio di bank runs ovvero traducendo letteralmente una corsa alla banca per prelevare il contante ivi depositato. L'attuale congiuntura che stanno vivendo i mercati finanziari del pianeta (innanzi alla peggiore crisi economica dal dopoguerra ad oggi, secondo Alan Greenspan) sollevano non poche considerazioni e perplessità in merito ai sistemi di tutela dei depositi attualmente in essere per contrastare e gestire gli effetti di una crisi strutturale dell'intero sistema creditizio. Consideriamo a riguardo che alcune delle più grandi banche del mondo (ed in teoria anche le più solide e sicure) sono state recentemente in prossimità di un default finanziario, prospettiva impensabile fino a cinque anni fa.

Tralasciando l'analisi macroeconomica già trattata in altre occasioni, ritengo interessante soffermarmi sui modi e tempi messi in essere dal nostro paese nell'eventualità che si verifichi un caso Northern Rock anche in Italia. A riguardo infatti il nostro paese prevede per legge la presenza di un organismo di garanzia che possa contribuire al mantenimento della stabilità finanziaria evitando appunto comportamenti di bank running, il nome di questo organismo viene riportato solitamente sull'intestazione di ogni estratto di conto bancario: a proteggere i depositi dei risparmiatori e correntisti italiani ci pensa il cosiddetto FITD ovvero il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Il nome in sè dovrebbe già rassicurare chi sta leggendo. In teoria dovrebbe essere così. Ma siamo certi che anche una sua estrema applicazione pratica non consenta il salvataggio di quanto depositato ?

Cominciamo con una buona notizia. L'unica, purtroppo, a mio giudizio. L'Italia detiene l'assicurazione con l'importo maggiore (103.000 euro) all'interno dell'Unione Europea a copertura dei depositi presenti presso i suoi istituti di credito. Altri paesi europei sono molto meno virtuosi di noi, in Francia, per esempio, la copertura è di 70.000 euro, in Germania di 20.000 euro e nel Regno Unito circa 45.000 euro. Per una volta tanto l'Italia eccelle sugli altri. Quello che dovremmo conoscere non è tanto il massimale assicurato dall'organismo di garanzia (che non ha fatto altro che recepire una direttiva comunitaria la quale imponeva un minimo di garanzia di almeno 20.000 euro), ma le modalità di intervento del fondo di garanzia per far fronte alla stabilità e solidità del sistema bancario italiano. Tanto per iniziare, sappiate che questo fondo non è un contenitore di liquidità e risorse finanziarie o meglio ancora non è una cassaforte che detiene oro, euro, immobili e preziosi, come nell'immaginario collettivo si pensa tutt'oggi. Niente di tutto questo. Nella fattispecie infatti il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi è un consorzio obbligatorio di diritto privato a cui aderiscono le circa 300 banche presenti nel territorio italiano (tranne le banche di credito cooperativo che hanno a loro volta un proprio fondo di tutela dei depositi).

Un eventuale intervento di questo fondo a copertura di un default finanziario di un istituto di credito italiano si configura pertanto come un intervento congiunto in comune partecipazione da parte di tutte le altre banche che aderiscono al fondo attraverso l'immissione di liquidità e/o fondi nel sistema o nella banca sventurata ormai in crisi o insolvenza manifesta. In buona sostanza questo fondo è privo di risorse proprie. Il fondo, che dovrebbe chiamarsi consorzio e non fondo a mio modesto parere, si preoccupa di coordinare, a livello di tesoreria, gli accantonamenti contributivi di cui ogni banca deve rispondere in base al volume dei suoi depositi e ad uno specifico livello di rischio. Questo tipo di approccio presuppone una lentezza di intervento nell'effettuare eventuali rimborsi nel caso del fallimento di un soggetto bancario, a causa della necessità di raccogliere i conferimenti da parte delle varie controparti bancarie, sottolineando invece una preoccupante inefficacia in caso di crisi strutturale dell'intero sistema bancario.

Questa considerazione infatti permette di intuire come agisce il fondo a livello pratico: se una banca fallisce, tutte le altre intervengono per sorreggerla attraverso il ricorso a fondi propri appositamente accantonati (o almeno che dovrebbero essere stati prudentemente accantonati). Mentre nel caso di una crisi strutturale del sistema (quella menzionata da Alan Greenspan), quindi per esempio due grandi gruppi bancari che si trovassero in situazioni analoghe a quelle della Northern Rock, il fondo risulterebbe sostanzialmente incapace di intervenire. Questa incapacità deriverebbe da uno stato di insolvenza che colpirebbe con effetto domino una moltitudine significativa di banche aderenti al fondo incapaci a loro volta di sostenere le prime in default.

In questa eventualità solamente un intervento pubblico potrebbe essere in grado di salvare l'intero sistema bancario. Per l'ennesima volta compare lo spettro del prestatore di ultima istanza che attualmente in Italia ed in Europa non è ancora molto ben identificato ovvero il soggetto che per ultimo dovrebbe essere in grado di mettere una pezza finale al buco che si è venuto a formare. A riguardo allora ognuno di voi tragga le dovute considerazioni sulla base di quanto proposto recentemente in occasione del meeting Ecofin svoltosi in Slovenia, all'interno del quale i banchieri centrali dell'Unione Europea hanno proposto un memorandum of understanding dal quale si evince la totale assenza di interventi con denaro pubblico a sostegno dell'azionariato delle banche in eventuali default finanziari. Pertanto consiglio a tutti di aprire il prima possibile un conto di deposito presso il Banco delle Giovani Marmotte in quanto grazie alle fideiussioni di Zio Paperone potremmo contare su una banca solida ed in grado di resistere anche ai take over ostili da parte di Rockerduck: grazie alle competenze di Qui, Quo e Qua, finalmente saremmo in grado di costruire un innovativo ed inattaccabile sistema bancario.
>>

generals
08-10-2008, 12:00
La mia domanda comunque era diversa:
se unicredit fallisce, una persona che ha acquistato da loro un po' di pronti contro termine (tutta la sua buona uscita dopo 40 anni di lavoro), è coperta?
Il tasso era ottimo: 4% netto (non scherzo, sono certo di questa informazione) gia' dopo 3 mesi.
E sono stati anche pagati ma anche reinvestiti.

la garanzia riguarda solo i depositi :O

leoneazzurro
08-10-2008, 12:47
Chi è che tiene 20.000 o 103.000 euro liquidi sul conto corrente? Ben pochi spero, visti i tassi risibili di interesse...
Io cerco di tenere max 2000 euro.

Io ho circa 10000 Euro sul conto, con Fineco (gruppo Unicredit, guarda caso) e il tasso su tutti i conti Fineco è attualmente del 4% lordo (indicizzato al costo del danaro), che è più di quello che rendono molti investimenti.

cocis
08-10-2008, 13:15
Via, ancora la mia di banca non dovrebbe aver dato segni di cedimento (MPS); la crisi ha attaccato la banca di fronte :D (fisicamente qui a bastia :D)


il monte dei paschio di siena ?? :stordita: .. pare che sia in legger difficoltà .. :stordita:

Tefnut
08-10-2008, 13:22
ma fare ora un moneybox sconviene?

eraser
08-10-2008, 13:27
il monte dei paschio di siena ?? :stordita: .. pare che sia in legger difficoltà .. :stordita:

?? :eek:

nickyride
08-10-2008, 13:32
Berlusconi ora dovrebbe seguire l'esempio tedesco e far garantire dallo STATO i conti corrente, perché gli italiani, seppur molto stupidi, hanno capito che i 103.000 € e passa sono una grande bufala, soprattutto se a fallire fosse la banca del titolo di questo thread.

theJanitor
08-10-2008, 13:38
Berlusconi ora dovrebbe seguire l'esempio tedesco e far garantire dallo STATO i conti corrente, perché gli italiani, seppur molto stupidi, hanno capito che i 103.000 € e passa sono una grande bufala, soprattutto se a fallire fosse la banca del titolo di questo thread.

a quanto pare è quello che sarà fatto tramite decreto stasera

17mika
08-10-2008, 13:44
Cmq unicredit non fallisce. ci metto la mano sul fuoco :)

nickyride
08-10-2008, 13:55
Cmq unicredit non fallisce. ci metto la mano sul fuoco :)

E fu così che prese fuoco ;)

gourmet
08-10-2008, 14:10
Ma se una banca fallisce, i titoli di stato presenti nel portafoglio titoli di un correntista che fine fanno? te li devi andare a prendere materialmente?

sinergine
08-10-2008, 14:24
Ma unicredit non ha appena varato un aumento di capitale????

Ci sono già altre banche pronte ad aumentare la propria quota in unicredit... non credo proprio fallirà...

theJanitor
08-10-2008, 14:31
Cmq unicredit non fallisce. ci metto la mano sul fuoco :)

questo è ovvio.... lo stato non può permettere che fallisca ammesso che ci sia un rischio in merito, ci si dovrebbe trovare in uno scenario catastrofico e a quel punto sarebbe uno dei tanti problemi di certo non quello principale

Giovannino
08-10-2008, 16:25
Ma in Italia una banca può davvero fallire? Mi pareva di ricordare che c'era qualche legge speciale per cui in Italia ciò non potesse più accadere... o sbaglio?

Wilde
08-10-2008, 17:23
siamo in un mare di merd.a nemmeno il taglio dei tassi ha dato sollievo ai mercati....nemmeno il piano poulson....a questo punto hanno finito le munizioni (possono abbassare di un altro punto, ma non avrebbe un grande effetto) aspettiamo la fine della crisi e nel frattempo leggiamoci buddha o il cristo

Intanto vado a comprare un po di armi :D

userpercaso
08-10-2008, 17:48
oggi ha toccato il minimo storico....-12,5 %

sento malizia profumo di intesa...ossia puzzo di vomito (che è poi quello che mi fa venire il deo in questione):O :cry: :sofico:

sslazio
08-10-2008, 17:56
bè io lavoro in unicredit quindi spero fortemente che non fallisca ma lo spera mezza italia perchè se fallisce la pù grande Banca Italiana che per altro è anche la più "sana" di tutte, le altre si sgretolerebbero immediatamente dietro.
E a quel punto con i soldi come qualcuno ha detto ci potremmo pulire il deretano perchè sarebbe il collasso sociale.
Ovviamente questa è una ipotesi folle che solo in un film di fantascienza si potrebbe verificare.
Le banche italiane non sono come le Banche estere che erano prive di ogni tipo di controllo e che potevano permettersi di finanziare gente che non aveva una lira per comprarsi casa, qui questo non è mai avvenuto ed era infatti considerato un limite italiano, mentre a quanto pare era un grande pregio.
L'unica stronzata che potrebbe fare un correntista ora sarebbe quella di prelevare i soldi in massa, allora si che fallirebbero tutte le banche.
Bisogna stare calmi, aspettare, la tempeste ci sono sempre state, semplicemente questa volta è più forte e più sentita per via della depressione generale che dura da tempo e che molti prevedono durerà ancora per tutto il 2009.
Tuttavia come tutte le tempeste che sarà riuscito a mantenere la calma, potrà rivedere il sereno, magari raccogliendo i cocci che nel frattempo qualcuno avrà lasciato dietro di se.
Secondo me Unicredit farà questo, ovvero perderà un po' di pezzi ma sarà quella che probabilmente a fine tempesta si ritroverà la meno colpita nonostante la speculazione enorme che sta subendo, probabilmente guidata da qualche Banca estera concorrente che ha masticato un po' di cacca per colpa degli ottimi colpi messi a segno da unicredit in europa e che con le dovute mosse potrebbe ritrovarsi addirittura i sprint per migliorare la situazione attuale.

necrù
08-10-2008, 18:14
beh sslazio non ha tutti i torti.. se dovesse fallire Unicredit noi faremmo la fine dell'argentina di qualche anno fa...

-kurgan-
08-10-2008, 18:36
Ma unicredit non ha appena varato un aumento di capitale????

Ci sono già altre banche pronte ad aumentare la propria quota in unicredit... non credo proprio fallirà...

aveva da poco promesso di non aumentarlo perchè non c'era la necessità.. e ora l'aumenta. Raccontare balle non è un buon segno.
Inoltre un aumento di capitale è sintomo di difficoltà, quindi qualcosa che non funziona c'è.

"Unicredit ci aveva forse abituati fin troppo bene. Quel che diceva metteva in pratica. A tal punto che la scorsa settimana le dichiarazioni del management per cui la società non avrebbe fatto aumenti di capitale, e che tutto era sotto controllo avevano dato fiato ai mercati che non capivano come il colosso di Piazza Cordusio si trovasse nella tormenta. Domenica, con un consiglio d'amministrazione durato alcune ore, la banca per la prima volta si è smentita e ha annunciato un dividendo in azioni anziché in contanti per trattenere in cassa più soldi possibile, ma anche un aumento di capitale mascherato da prestito convertibile. L'importo di queste operazioni è di 6,6 miliardi che, sui 54 miliardi di valore contabile della banca a fine 2007, è un 12,2%. Una cifra che non è grande come sembra (se raffrontata alle maxidimensioni della maxibanca di Piazza Cordusio e con i maxisalvataggi di banche estere come Fortis), ma che tuttavia inciderà sui conti del gruppo, tanto che il titolo è dovuto scivolare più che proporzionalmente rispetto alla Borsa per mantenere una valutazione pari a conveniente. Abbiamo detto conveniente? Sì la valutazione è questa, però per noi da acquistare passa comunque a mantenere. Il motivo? Unicredit facendo marcia indietro sulle dichiarazioni di settimana scorsa ha perso la faccia: quando si sente odore di cose poco chiare la nostra fiducia diventa limitata."

http://www.soldi.it/map/show/2431/src/4867023.htm

userpercaso
08-10-2008, 18:50
bè io lavoro in unicredit quindi spero fortemente che non fallisca ma lo spera mezza italia perchè se fallisce la pù grande Banca Italiana che per altro è anche la più "sana" di tutte, le altre si sgretolerebbero immediatamente dietro.
E a quel punto con i soldi come qualcuno ha detto ci potremmo pulire il deretano perchè sarebbe il collasso sociale.
Ovviamente questa è una ipotesi folle che solo in un film di fantascienza si potrebbe verificare.
Le banche italiane non sono come le Banche estere che erano prive di ogni tipo di controllo e che potevano permettersi di finanziare gente che non aveva una lira per comprarsi casa, qui questo non è mai avvenuto ed era infatti considerato un limite italiano, mentre a quanto pare era un grande pregio.
L'unica stronzata che potrebbe fare un correntista ora sarebbe quella di prelevare i soldi in massa, allora si che fallirebbero tutte le banche.
Bisogna stare calmi, aspettare, la tempeste ci sono sempre state, semplicemente questa volta è più forte e più sentita per via della depressione generale che dura da tempo e che molti prevedono durerà ancora per tutto il 2009.
Tuttavia come tutte le tempeste che sarà riuscito a mantenere la calma, potrà rivedere il sereno, magari raccogliendo i cocci che nel frattempo qualcuno avrà lasciato dietro di se.
Secondo me Unicredit farà questo, ovvero perderà un po' di pezzi ma sarà quella che probabilmente a fine tempesta si ritroverà la meno colpita nonostante la speculazione enorme che sta subendo, probabilmente guidata da qualche Banca estera concorrente che ha masticato un po' di cacca per colpa degli ottimi colpi messi a segno da unicredit in europa e che con le dovute mosse potrebbe ritrovarsi addirittura i sprint per migliorare la situazione attuale.


Scusi Dott. ma secondo lei OGGI, chi ha un mutuo (esempio tipico di rapporto di finanziamento BANCARIO, non indico qui le altre forme di strozzinaggio legalizzato a cui ci si rivolge per avere un prestito di entità minore, ossia le finanziarie varie che escono come funghi...)....ha la possibilità di continuare a onorarlo a lunga scadenza?

se non se ne fosse accorto qua siamo con le pezze al culo:D

per quanto crede sia ancora fattibile pagare 1500 € e passa al mese per i prossimi 30-40 anni (in base anche all'euribor... al mese), per quanto crede sia ancora possibile che senza UNA ECONOMIA trainante e di conseguenza senza una domanda.... vi siano i posti di lavoro?

SE non ci sono richieste (ossia soldi che girano) con il cavolo si smuove!

Mezza Italia ha perso il potere d'acquisto, uno statale o un operaio NON ARRIVA ALLA TERZA SETTIMANA, COME POSSONO SPERARE ANCORA CHE L'ECONOMIA SI SMUOVA?

Fiat sta cassaintegrando 4.200 e passa operai (ok l'auto è l'ultimo dei pensieri di moltissimi, me annesso).

STIAMO PER ENTRARE NEL BARATRO e non se ne uscirà senza versare lacrime.

eraser
08-10-2008, 19:12
?? :eek:

Ok, mi autoquoto


BANCHE: GLI ISTITUTI CON INDICI PATRIMONIALI SOTTO LA SOGLIA DI SICUREZZA

UniCredit non è la sola banca ad avere un Core Tier 1 ratio inferiore alla soglia di sicurezza imposta da Banca d'Italia. Uno sguardo più allargato mette in luce che diversi istituti hanno un rapporto fra patrimonio e attività a rischio inferiore al 6%.

UniCredit non è la sola banca ad avere un Core Tier 1 ratio inferiore alla soglia di sicurezza imposta da Banca d'Italia. Uno sguardo più allargato sul sistema bancario italiano mette in luce che diversi istituti hanno un rapporto fra patrimonio di base, al netto degli strumenti ibridi, e il totale delle attività a rischio, inferiore al 6%. Nel dettaglio (si veda la tabella) considerati i dati del primo semestre 2008, sia Intesa Sanpaolo, sia il Monte dei Paschi di Siena, sia il Banco Popolare sono sotto i dettami di Bankitalia. Intesa SanPaolo ha chiuso i primi sei mesi dell'anno con un Core Tier 1 ratio del 5,7% rispetto al 6,1% di marzo e al 7,2% del giugno 2007. Un calo al quale ha in parte contribuito la distribuzione di un extra cedola da 4,8 miliardi.

L'amministratore delegato Corrado Passera ha però più volte rassicurato il mercato sul prossimo recupero della soglia di sicurezza ( il 6% entro il 2009, che corrisponde al 6,7% utilizzando i criteri Basilea 2 avanzati). Un obiettivo che il manager ha ribadito verrà centrato senza intaccare la politica dei dividendi. In quest'ottica, l'istituto ha messo in cantiere una serie di «azioni di capital management su asset non strategici con un valore di libro complessivo di 8 miliardi». Operazioni che potrebbero comprendere cessioni mirate - a breve dovrebbe essere concretizzata la vendita degli immobili Immit a Fimit per 865 milioni - accordi commerciali e strategici oppure Ipo. Altra banca che attualmente ha un Core Tier 1 ratio inferiore al 6% è Mps. L'indicatore è al 5,1%, se si considera il pieno effetto di Basilea 2.

Ma come Intesa, anche il Monte dei Paschi di ha in agenda alcune operazioni funzionali a recuperare entro l'anno un Tier 1 superiore al 6%. Nel dettaglio, l'istituto ha chiuso con Clessidra un accordo per la cessione di Mps Asset management sgr e AAA sgr. Le due società sono state valutate complessivamente 570 milioni e verranno conferite in una newco di cui la banca deterrà il 33%. Mps ha poi previsto la dismissione del 49% di una newco che contiene immobili per un valore di 2,1 miliardi e la vendita di 150 filiali, che il direttore generale Antonio Vigni conta di archiviare entro l'anno. Infine, tra gli istituti sotto la soglia di sicurezza figura anche il Banco Popolare. Stando ai dati pro-forma relativi al primo semestre 2008, la banca ha un Core Tier 1 ratio del 5,9%. Un dato, tuttavia, in crescita rispetto ai trimestri precedenti.

Al termine dei primi tre mesi dell'anno il Core Tier 1 del Banco Popolare si attestava al 5,6-5,7%, dal 4% di fine 2007. Non a caso, recentemente, l'amministratore delegato Fabio Innocenzi ha dichiarato che la patrimonializzazione del gruppo ora è «adeguata». Sopra il limite imposto da Banca D'Italia ci sono invece Bpm e Ubi Banca, che hanno rispettivamente un Core Tier 1 ratio del 6,3% e del 6,5% (valore stimato).

schumifun
08-10-2008, 19:29
salve, premetto ke di ste cose non capisco una cippa( lo so me ne devo vergognare ma a 19 anni certe cose non le si impara cosi facilmente), ma al telegiornale non si puo fare a meno ke di notarle certe cose, e il mio dubbio è questo:
tutto questo pandemonio, che sta colpendo l'italia, oltre ad intaccare le banche, va ad intaccare anke i risparmi della gente sulla posta???
non crediate ke io ho paura di perdere i miei 1000 euro della comunione, tutt'altro...
quali sono i reali riski ke corrono i nostri risparmi???

DevilMalak
08-10-2008, 19:37
salve a tutti vorrei porre anch'io una domanda a chi ne sa un pò di più.... i miei investimenti in bot/titoli di stato corrono rischi? Mi conviene riprendere i soldi e lasciarli nel conto corrente?:muro:
Grazie...

Marci
08-10-2008, 20:42
la colpa di tutto questo casino è di chi ha voluto privatizzare le banche; così facendo sono andate a farsi benedire tutte le regole, il motore predominante è diventato il "profitto a tutti i costi" che ha portato le banche ad assumere "giovani squali" che non hanno fatto altro che vendere fumo pur di tirare su soldi e arrivare al budget fregandosene del futuro che prima o poi sarebbe arrivato; ora è scoppiato tutto e le nazioni stanno ristatalizzando le banche; spero che questa sia l'ultima volta perchè lasciare le banche in mano a poppanti che vedono come unico scopo della vita il raggiungimento del budget ad ogni costo, senza alcuna regola porta solo guai.
Le banche ormai non sono più come una volta, addirittura mio padre che son 30anni che lavora in banca e schifato da tutto questo ed è andato a lavorare all'ufficio stampa pur di non rimanere in quella merda che si è venuta a creare.
E per fortuna che l'Italia è sempre in ritardo e questo modus operandi lo ha iniziato ad adottare da poco, almeno ora siamo gli unici che si possono aggrappare a delle fondamenta abbastanza solide.

Fradetti
08-10-2008, 20:58
bè io lavoro in unicredit quindi spero fortemente che non fallisca ma lo spera mezza italia perchè se fallisce la pù grande Banca Italiana che per altro è anche la più "sana" di tutte, le altre si sgretolerebbero immediatamente dietro.

su quali basi?

E a quel punto con i soldi come qualcuno ha detto ci potremmo pulire il deretano perchè sarebbe il collasso sociale.
Ovviamente questa è una ipotesi folle che solo in un film di fantascienza si potrebbe verificare.

gli € avrebbero validità in tutta europa anche se unicredit fallisse

Le banche italiane non sono come le Banche estere che erano prive di ogni tipo di controllo e che potevano permettersi di finanziare gente che non aveva una lira per comprarsi casa, qui questo non è mai avvenuto ed era infatti considerato un limite italiano, mentre a quanto pare era un grande pregio.

si ma i soldi nella cartolarizzazione da parte delle banche USA di questi prestiti subprime ce li hanno messi anche le banche italiane. Non prenderci in giro con questa favoletta del sistema italiano antiquato e sicuro.

L'unica stronzata che potrebbe fare un correntista ora sarebbe quella di prelevare i soldi in massa, allora si che fallirebbero tutte le banche.

su questo sono d'accordo, anche perchè i soldi sui conti son garantiti.

Bisogna stare calmi, aspettare, la tempeste ci sono sempre state, semplicemente questa volta è più forte e più sentita per via della depressione generale che dura da tempo e che molti prevedono durerà ancora per tutto il 2009.
Tuttavia come tutte le tempeste che sarà riuscito a mantenere la calma, potrà rivedere il sereno, magari raccogliendo i cocci che nel frattempo qualcuno avrà lasciato dietro di se.

Opinioni tue.

Secondo me Unicredit farà questo, ovvero perderà un po' di pezzi ma sarà quella che probabilmente a fine tempesta si ritroverà la meno colpita nonostante la speculazione enorme che sta subendo, probabilmente guidata da qualche Banca estera concorrente che ha masticato un po' di cacca per colpa degli ottimi colpi messi a segno da unicredit in europa e che con le dovute mosse potrebbe ritrovarsi addirittura i sprint per migliorare la situazione attuale.

Ottimi colpi??????? Ma stai scherzando????
Unicredit ha investito un botto di soldi comprando banche estere che ora valgono molto meno di quello che son state pagate.

schumifun
08-10-2008, 21:46
salve, premetto ke di ste cose non capisco una cippa( lo so me ne devo vergognare ma a 19 anni certe cose non le si impara cosi facilmente), ma al telegiornale non si puo fare a meno ke di notarle certe cose, e il mio dubbio è questo:
tutto questo pandemonio, che sta colpendo l'italia, oltre ad intaccare le banche, va ad intaccare anke i risparmi della gente sulla posta???
non crediate ke io ho paura di perdere i miei 1000 euro della comunione, tutt'altro...
quali sono i reali riski ke corrono i nostri risparmi???

riuppo la domanda:)
aggiungo che si tratta di una polizza low cost, mi interesserebbe sapere qualir iski corro

Andala
08-10-2008, 22:18
Tra Berlusconi che promette di proteggere i risparmi degli Italiani e i soldati che vengono mandati in giro per l'Italia per "contrastare la criminalità", mi domando se quelli che comandano sappiano molto bene che siamo sull'orlo di un baratro senza precendenti e che Piazzale Loreto al confronto verrà ricordato come una sagra di paese.

eraser
08-10-2008, 23:32
Banco Popolare +3.50%
Monte Paschi +1.61%
Banca Generali -9.75%
Banca Carige -11.04%
Bca Pop Etrur-Lazio -5.50%
Unicredit -12.58%
Unipol -1.43%


che aria :fagiano:

devis
08-10-2008, 23:59
http://it.youtube.com/watch?v=5Enhry2u43o&feature=related


E' di due anni e mezzo fa. Questo Benetazzo ci ha azzeccato in pieno :eek:

malveboy
09-10-2008, 01:24
Un MoneyBox puo' essere incassato prima della sua scadenza (cioe' il 24.10) ?

cocis
09-10-2008, 08:18
................

DaKid13
09-10-2008, 09:54
bè io lavoro in unicredit quindi spero fortemente che non fallisca ma lo spera mezza italia perchè se fallisce la pù grande Banca Italiana che per altro è anche la più "sana" di tutte, le altre si sgretolerebbero immediatamente dietro.
.

Non mi risulta...:O

dave4mame
09-10-2008, 10:50
io ho come idea che "le più sane" siano le BCC e le piccole banche locali in generale.

poi, in effetti unicredit è una banca sana; o almeno lo era prima delle ultime "brillantissime" acquisizioni....

però è vero; se dovesse crollare unicredit, credo saranno cazzi per tutti.
ringraziate TANTO chi ha dato il consenso alle megafusioni degli anni passati.

Fradetti
09-10-2008, 17:27
però è vero; se dovesse crollare unicredit, credo saranno cazzi per tutti.
ringraziate TANTO chi ha dato il consenso alle megafusioni degli anni passati.

ma non son tanto le fusioni il problema quanto l'aver comprato i titoli usciti dalla cartolarizzazione dei mutui subprime... e potevano comprare tanto le grandi quanto le piccole banche.

Solo che, chi più chi meno, tutti hanno comprato.

theJanitor
09-10-2008, 17:47
unicredit perde come perdono tutte le banche solo che è più esposta mediaticamente.

oggi è crollata intesa-san paolo ma in prima pagina su repubblica.it non c'è niente allo stesso modo di come non c'è traccia del recupero di oltre 7 punti di UC odierno

dave4mame
09-10-2008, 20:40
ma non son tanto le fusioni il problema quanto l'aver comprato i titoli usciti dalla cartolarizzazione dei mutui subprime... e potevano comprare tanto le grandi quanto le piccole banche.

Solo che, chi più chi meno, tutti hanno comprato.

senti... credo che tra l'avere in portafoglio cartolarizzazioni di subprime e/o CDS ed essersi acquisiti una banca specializzata in mutui che di fatto si e rivelata quasi una "bad bank", pesi un tantino di più la seconda :)

cocis
09-10-2008, 21:28
http://risodegliangeli.corriere.it/20081009_artefatti.gif

Fradetti
09-10-2008, 21:38
senti... credo che tra l'avere in portafoglio cartolarizzazioni di subprime e/o CDS ed essersi acquisiti una banca specializzata in mutui che di fatto si e rivelata quasi una "bad bank", pesi un tantino di più la seconda :)

sempre merda è... le quantità di merda sono variabili ma l'elemento è quello ;)

dave4mame
09-10-2008, 21:53
http://risodegliangeli.corriere.it/20081009_artefatti.gif

oh... ma tutte te le trovi.... :D

mamo139
09-10-2008, 23:06
salve a tutti vorrei porre anch'io una domanda a chi ne sa un pò di più.... i miei investimenti in bot/titoli di stato corrono rischi? Mi conviene riprendere i soldi e lasciarli nel conto corrente?:muro:
Grazie...

i titoli di stato non vengono rimborsati quando lo stato che li ha emessi fallisce... sei in uno stato stabile quindi sono l'investimento finanziario piu sicuro che puoi fare.

Lasciare i soldi nel conto corrente significa imprestarli alla banca presso cui hai il tuo c\c con possibilità di interrompere il prestito quando vuoi... ovviamente se la banca fallisce devi aspettare il rimborso dal fondo assicurativo, se è in crisi di liquidità potrebbero non poterti dare i soldi materialmente quando vai a ritirarli.
obbligazioni e azioni non sono coperte da fondi assicurativi, ma non sono di prorpietà della banca, se la banca fallisce i clienti perdono il c\c, non gli investimenti di cui la banca è solo custode


Unicredit non fallirà... questa sarà l'occasione in cui si vedranno le reali condizioni della banca: o la banca si salva da sola, o viene obbligata ad accorparsi ad un'altra banca oppure viene statalizzata... cosa gia successa in questo periodo in europa.

pronti contro termine: sono prestiti coperti da un titolo, se il titolo è sicuro non si corre alcun rischio... (generalmente dietro ci sono titoli di stato, ma è bene informarsi)


ricordate: piu l'informazione fa terrorismo piu attira l'attenzione, piu attira piu vende, piu vende piu guadagna... e qui in italia molto piu che in tanti altri paesi

inutile parlare male del governo o della politica, la crisi è a livello mondiale... il panico puo solo peggiorarla, bce e governi hanno compiti concreti di politica economica ma anche quello non meno importante di prendere provvedimenti volti ad inculcare fiducia.

Pitonti
10-10-2008, 08:55
se unicredit dovesse fallire ci sono rischi per il mio conto in banca UNICREDIT?

Non può fallire, una simpatica banca francese ha venduto allo scoperto per cercare di acquisirla.
E' una banca solidissima, state tranquilli.

mamo139
10-10-2008, 09:12
Non può fallire, una simpatica banca francese ha venduto allo scoperto per cercare di acquisirla.
E' una banca solidissima, state tranquilli.

le azioni di tutte le banche stanno subendo grandi ribassi, ma prima erano troppo alte, ovvero non rappresentavano il vero valore delle banche.

unicredit si sta abbassando in modo piu brusco delle altre per una serie di motivi:
- è la banca piu grande d'italia e i media rompono mediaticamente le palle principalmente a lei (la gente si spaventa)
- è la banca che prima era stata la piu "sopravvalutata"
- detiene come tutte le altre titoli tossici.
- si mormora che abbia subito attacchi speculativi da enti esteri (qualcuno dice per motivi politici... ma non si puo sapere ne se sia vero ne perche), ovviamente sarebbe calata anche senza attacchi, magari un po di meno, ma sarebbe calata comunque

dave4mame
10-10-2008, 09:17
oddio... unicredit ha provato a sfiorare (o sforare) i 7 euro, l'anno scorso.
diciamo piuttosto che (almeno... IMHO) sta pagando pegno per aver comprato (comprato male, oltretutto) HVB e essersi voluta annettere a tutti i costi quella fetecchia di capitalia.

e tanto di cappello a chi, negli ultimi anni, ha dato il benestare alle ultime due maxifusioni bancarie.
sappiamo bene di chi stiamo parlando, vero?

theJanitor
10-10-2008, 09:26
Non può fallire, una simpatica banca francese ha venduto allo scoperto per cercare di acquisirla.
E' una banca solidissima, state tranquilli.

il problema è che tutti sono convinti che unicredit sia nella merda solamente perchè i TG e Repubblica.it la citano..... poi vai a vedere l'andamento di ISP e sono messe uguale.

ma dai ragazzi siamo realisti.... pensate veramente che possa fallire una delle più grandi banche commerciali italiane?

ps: parli di Paribas?

Pitonti
10-10-2008, 09:40
ps: parli di Paribas?

Calyon

dave4mame
10-10-2008, 09:43
ma calyon non è l'investement banking di credit agricole (che per inciso se la passa maluccio assai)?

eraser
10-10-2008, 12:06
Alle 12.45 Unicredit perde il 14,33% e Intesa San Paolo l'8,61%

userpercaso
10-10-2008, 12:13
Alle 12.45 Unicredit perde il 14,33% e Intesa San Paolo l'8,61%

Non c'è nessuna Banca ad essere in acque tranquille, men che meno Unicredit che ha assorbito capitalia con i suoi debiti e li ha reimmessi sul mercato al 70% del loro valore (fallimentare)...quando al massimo li avrebbe dovuti reimmettere al 35 % (ma stiratissimo)

In pratica ha reimmesso fuffa:D

E non parliamo del fatto che qualunque banca ha reinvestito, rigirato, etc azioni di prodotti strutturati che già sono belli che cotti;)

Una banca NON perchè è Italiana...vuol dire che NON abbia investito i soldi dei proprio clienti in azioni ESTERE;) :)

eraser
10-10-2008, 12:18
Alle 12.45 Unicredit perde il 14,33% e Intesa San Paolo l'8,61%

Venerdì 10 Ottobre 2008, 12:03

***Unicredit: titolo sospeso al ribasso (-14,23% a 2,29 euro)***

Unicredit (Milano: UCG.MI - notizie) : titolo sopeso al ribasso (-14,23% a 2,29 euro).

eraser
10-10-2008, 12:21
Paulson: non tutte le banche Usa verranno salvate

“Il piano Tarp non è stato creato per salvare ogni istituto finanziario dal suo destino”. Tradotto significa che ci saranno altri fallimenti bancari negli Stati Uniti. A dirlo Hank Paulson, il segretario al Tesoro statunitense intervenuto in conferenza stampa per fare il punto della situazione sulla crisi dei mercati finanziari globali e sull’economia.

La discriminante per decidere chi verrà salvato è chi no sarà una sola, la sicurezza dell’intero sistema finanziario. “Quello che stiamo cercando di fare – ha dichiarato Paulson – è fare tutti i passi necessari per stabilizzare il sistema finanziario e mitigare l’impatto negativo sull’economia”. Un impatto che il numero uno della Federal Reserve, Ben Bernanke, aveva stimato martedì più pesante e prolungato di quanto inizialmente previsto.

In vista del meeting del G7 che si terrà nel fine settimana Hank Paulson ha allontanato la possibilità che possano essere prese decisioni congiunte ma ha precisato che qualsiasi scelta verrà fatta dai governanti dei diversi Paesi mantenendo uno stretto contatto e coordinamento con gli altri. Verranno dunque prese misure diverse in quanto ci sono situazioni ed esigenze diverse e “non avrebbe senso l’adozione di politiche di intervento identiche in questo momento”.

La scelta degli Stati Uniti, in particolare, è stata di intervenire direttamente sul settore bancario con iniezioni di capitale e acquisto di asset bancari, attribuendo grandi poteri al Tesoro. Paulson non ha indicato le ulteriori misure che potranno essere prese per stabilizzare la crisi: “Faremo tutto ciò che ha senso fare” ha solo precisato. Fra le opzioni potrebbe esserci anche l’acquisizione di quote di controllo in istituzioni bancarie sia in buone che in cattive condizioni. Ad affermarlo l’edizione online del New York Times che riprende alcune indiscrezioni provenienti da ambienti governativi.

D’altronde ulteriori provvedimenti sono necessari dopo che quelli adottati finora, ultimo il taglio coordinato dei tassi di interesse, non sono riusciti a fermare l’ondata di ribassi sulle piazze finanziarie mondiali. “E’ necessario avere pazienza” ha indicato Paulson, anche in riferimento all’entrata in funzione del Tarp “che richiederà “diverse settimane”. E’ previsto in scadenza oggi, invece, il bando sulle vendite allo scoperto adottato dalla Sec (la Consob americana) e che era stato prorogato fino a tre giorni dopo l’adozione del piano Paulson, tre giorni che scadono appunto oggi, o in alternativa fino al 17 ottobre.


http://www.finanza.com/dettaglionotiziatop.asp?ActionNum=237566&Tipo=E

Enel
10-10-2008, 12:22
edit

Fil9998
10-10-2008, 13:23
Clamorosa operazione nel mondo bancario italiano: non è ancora ufficiale, ma praticamente fatto l'accordo che prevede la fusione dei due piu' grossi colossi bancari d´Italia: Unicredit e Intesa.
Non sono ancora definiti i contorni dell'operazione, ma quel che è certo è il nome (di grande appeal) del nuovo gruppo bancario:

il gruppo si chiamerà Profumo di Passera.

Il titolo gia' schizza!!!!!

f@bio80
10-10-2008, 14:55
Clamorosa operazione nel mondo bancario italiano: non è ancora ufficiale, ma praticamente fatto l'accordo che prevede la fusione dei due piu' grossi colossi bancari d´Italia: Unicredit e Intesa.
Non sono ancora definiti i contorni dell'operazione, ma quel che è certo è il nome (di grande appeal) del nuovo gruppo bancario:

il gruppo si chiamerà Profumo di Passera.

Il titolo gia' schizza!!!!!

:sbonk:

SerMagnus
10-10-2008, 19:33
il problema è che tutti sono convinti che unicredit sia nella merda solamente perchè i TG e Repubblica.it la citano..... poi vai a vedere l'andamento di ISP e sono messe uguale.

ma dai ragazzi siamo realisti.... pensate veramente che possa fallire una delle più grandi banche commerciali italiane?

ps: parli di Paribas?

se non erro è la stessa situazione che si è verificata in america.
le banche che sono fallite hanno dapprima perso molto valore in borsa e poi sono tracollate quando tutti i risparmiatori sono corsi a ritirare i soldi dai propri conti.

mamo139
10-10-2008, 20:06
proprio per questo i governi europei fanno di tutto per far sentire protetti e sicuri i risparmiatori, proprio per questo è stato creata la copertura assicurativa dei c\c...
perche se la gente va a ritirare in massa agli sportelli presa dal panico tira giu tutto il sistema finanziario e così quello reale... uno dei maggiori pericoli di questi mesi sarà la gente!

ironico il fatto che per salvare qualche migliaio di euro in banca si rischi di perdere il lavoro no?

Hal2001
10-10-2008, 23:03
il gruppo si chiamerà Profumo di Passera.

Il titolo gia' schizza!!!!!

:rotfl:

ggetto
20-01-2009, 22:01
topic arenato?
oppure visto gli ulteriori ribassi tutti hanno ritirato?

tdi150cv
21-01-2009, 00:12
ma quante possibiltà REALI ci sono del fallimento di UNICREDIT?

nessuna sul breve periodo ...

ma avete cosi' tanti soldi da preoccuparmi di un eventuale fallimento degli istituti di credito ?
E la crisi tanto lamentata n'do sta ? :D :cool: :read:

el_marchet
21-01-2009, 10:25
il titolo pare stia perdendo anche oggi, mi pare sia sotto la soglia di 1.50.

DaKid13
21-01-2009, 10:54
il titolo pare stia perdendo anche oggi, mi pare sia sotto la soglia di 1.50.

parecchio sotto...:O

hakermatik
21-01-2009, 13:32
il monte dei paschio di siena ?? :stordita: .. pare che sia in legger difficoltà .. :stordita:

se non avesse acquistato antonveneta l'anno scorso, pagandola molto più del suo valore, sarebbe una delle banche più solide...

MARCA
28-01-2009, 13:03
Ho aperto il conto genius, 4 giorni per un assegno circolare...bah!

el_marchet
02-02-2009, 10:55
ma scusate, per chi sa, come sta messa Unicredit?

dave4mame
02-02-2009, 11:07
profumo è in giro per mezzo medio oriente alla ricerca di un "qualunque qualcuno" che si compri il 4-5% del capitale di unicredito.

in corso d'anno scadranno un corposo numero di obbligazioni che unicredit dovrà per forza rinnovare.
il tasso a cui saranno poste sul mercato sarà, imho, una buona controprova del valore del titolo stesso...