View Full Version : Macro: tubi o anelli di inversione?
ultimamente mi sto avvicinando al mondo della fotografia macro. come ogni tipologia di foto, necessita di mezzi costosi per essere vissuta al meglio.
tuttavia per la fotografia macro vi sono accessori-accrocchi a poco costo.
qualcuno ha provato (e magari ehm spiega meglio cosa sono)
- gli anelli di inversione?
- i tubi di prolunga
- le lenti aggiuntive (+10 ??)
ne vale la pena (se non si hanno soldi da spendere) ? :)
kontimatteo
19-06-2008, 22:16
Anche io ci stavo pensando ma per il momento ho solo preso in considerazione gli anelli di inversione visto che con 20€ te la cavi :D
L'anello di inversione ti permette di agganciare per esempio un 50ino all'inverso. Cioè così:
nikon_discount (http://www.nikon-discount.com/macro.htm)
In questa pagina vedi anche i tubi di prolunga ma francamente non so quali siano più o meno performanti...:confused:
provati tutti e 3...
- l'anello di inversione costa poco ma sei limitato, a meno che non ti porti dietro una mera di lenti;
- i tubi di prolunga sono un pò più versatili, visto che spesso vengono venduti in set da 3, che permettono quindi di variare la distanza minima.
- le lenti sono veloci e pratiche, ma comportano spesso un calo di qualità;
Se hai un amico tornitore fatti fare un anello di raccordo, per montare un obiettivo invertito su di un altro obiettivo...ma poi serve la slitta micrometrica...(esempio: http://www.flickr.com/photos/mino79/2250278793/sizes/o/ )
http://img85.imageshack.us/img85/1993/img2301pq5.jpg
l_pisani_54
20-06-2008, 07:48
lenti addizionali:
pro costano poco, si montano velocemente, si conservano tutti gli automatismi
contro la resa cala, non si raggiungono rapporti di ingrandimento molto spinti
Prendi una lente +3, evita fondi di bottiglia tipo +10 o +20.
anello di inversione:
pro resa molto buona specialmente con gli obiettivi fissi, forti rapporti di ingrandimento, costo contenuto, possibilità di montare qualsiasi obiettivo, anche di innesto diverso da quello della propria macchina
contro perdita di tutti gli automatismi, scarsa possibilità di regolazione, a meno di montarlo insieme ad un soffietto
tubi o soffietto:
pro conservazione diegli automatismi se previsti (attenti ai vecchi modelli che hanno lo stesso innesto ma non gli stessi contatti e leveraggi), buona versatilità, ottima nel caso del soffietto
contro
costo elevato
Considera che, con allungamenti forti o con l'ottica invertita, entra molta meno luce che in condizioni normali, e che è necessario lavorare con diaframmi molto chiusi, perché la profondità di campo, alle piccole distanze, è molto ridotta. Questo implica la necesità di lavorare quasi sempre con il flash.
lenti addizionali:
pro costano poco, si montano velocemente, si conservano tutti gli automatismi
contro la resa cala, non si raggiungono rapporti di ingrandimento molto spinti
Prendi una lente +3, evita fondi di bottiglia tipo +10 o +20.
anello di inversione:
pro resa molto buona specialmente con gli obiettivi fissi, forti rapporti di ingrandimento, costo contenuto, possibilità di montare qualsiasi obiettivo, anche di innesto diverso da quello della propria macchina
contro perdita di tutti gli automatismi, scarsa possibilità di regolazione, a meno di montarlo insieme ad un soffietto
tubi o soffietto:
pro conservazione diegli automatismi se previsti (attenti ai vecchi modelli che hanno lo stesso innesto ma non gli stessi contatti e leveraggi), buona versatilità, ottima nel caso del soffietto
contro
costo elevato
Considera che, con allungamenti forti o con l'ottica invertita, entra molta meno luce che in condizioni normali, e che è necessario lavorare con diaframmi molto chiusi, perché la profondità di campo, alle piccole distanze, è molto ridotta. Questo implica la necesità di lavorare quasi sempre con il flash.
quoto tutto il ragionamento.
gli unici che non ho mai provato sono gli anelli di inversione, mentre i risultati migliori li ho ottenuti con i tubi di prolunga (kenko, set di 3, da 12, 20 35 mm)
tra i pro dei tubi, aggiungerei anche la limitata perdita di luce e la compatibilità con praticamente tutti gli obiettivi (li usavo su un sigma 400), mentre le lenti aggiuntive sono come i filtri, quindi li usi su lenti con la stessa filettatura, idem gli anelli di inversione
mentre tra i contro del soffietto c'è la scarsa maneggevolezza, oltre al fatto che non lo trovo di così immediato utilizzo...
sparwari
20-06-2008, 10:40
lenti addizionali:
pro costano poco, si montano velocemente, si conservano tutti gli automatismi
contro la resa cala, non si raggiungono rapporti di ingrandimento molto spinti
Prendi una lente +3, evita fondi di bottiglia tipo +10 o +20.
posso chiederti cosa voglia dire il valore "+3" su una lente aggiuntiva close-up\macro?
cioè +3 a cosa? :confused:
+3 diottrie, come gli occhiali
+3 diottrie, come gli occhiali
esatto, rendono un po' "miope" l'obiettivo, dandogli 3 diotrie
ehm ma i tubi di prolunga, praticamente, cosa fanno? allungano l'escursione? non mi è chiaro come lavorino :(
sparwari
20-06-2008, 12:39
+3 diottrie, come gli occhiali
ma parlando del "rapporto di riproduzione" della macro, quanto diventa usando +3?
i tubi di prolunga servono solamente per allontanare la lente dal sensore/pellicola, in modo da permettere una distanza di fuoco minore. Più la lente è lontana minore sarà questa distanza e di conseguenza maggiore sarà anche l'ingrandimento del soggetto.
ma parlando del "rapporto di riproduzione" della macro, quanto diventa usando +3?
credo dipenda dalla focale della lente... non so quanto sia quantificabile...
sparwari
20-06-2008, 15:51
credo dipenda dalla focale della lente... non so quanto sia quantificabile...
credevo che un +10 permettese di avere un rapporto 1:1 , ma questo punto sembra tutto aleatorio :mc:
io ho preso (prima di leggere qui) una +10. appena arriva faccio qualche foto.
si può associare una lente ai tubi di prolunga?
edit: ho preso anche l'anello di inversione... vediamo che ne esce! :)
marklevi
20-06-2008, 20:48
si può associare una lente ai tubi di prolunga?
si possono usare tutte le combinazio... Ma bisogna vedere se poi sono utilizzabili... Perdi qualità, perdi luce, la pdc diventa infinitesimale. Piu aumenti l'ingrandimento piu la situazione si complica.
io non acquisterei un anello di inversione: non mi piacerebbe avere un obiettivo con la lente posteriore esposta a possibili urti e possibilita di sporcarla.
l_pisani_54
24-06-2008, 09:41
Il rapporto di ingrandimento ottenibile con le lenti addizionali dipende dalla distanza minima di messa a fuoco dell'obiettivo.
Se un obiettivo arriva normalmente a distanze brevi quindi raggiunge già un elevato rapporto di ingrandimento, con la lente, che di fatto sposta in avanti tutto il campo di messa a fuoco, potrà arrivare molto più vicino.
In ogni caso, la macro spinta (1:1 ed oltre) non è adatta alle lenti addizionali.
Ho sconsigliato le lenti molto forti perché il calo di resa è evidente, in ogni caso occorre diaframmare sempre parecchio.
L'uso dell'ottica invertita è particolarmente interessante con i grandangolari degli apparecchi reflex.
Questi obiettivi hanno una costruzione retrofocus. Questo significa che il punto dove i raggi convergono non è dentro l'obiettivo ma fra questo ed il piano della pellicola (o sensore). Un obiettivo 28 mm deve lasciare una distanza tra questo punto e la pellicola pari a 2,8 cm. Se il punto fosse interno all'obiettivo, questo sarebbe così vicino alla pellicola che lo specchio urterebbe la montatura.
Un obiettivo di questo tipo, montato in posizione invertita, lascerà sempre un po' di distanza tra la lente posteriore (ora diventata frontale) ed il soggetto, permettendo così anche di illuminarlo facilmente.
La perdita effettiva di luminosità all'aumentare dell'allungamento (tubi o soffietto) è normale ed assolutamente inevitabile, perché allontanando l'obiettivo dalla pellicola, su questa arriva meno luce.
Questo problema, unito alla necessità di usare diaframmi molto chiusi, a causa della ridottissima profondità di campo alle distanze brevissime, rende quasi necessario l'uso del flash nella macro di campagna, se invece fotografate oggetti inanimati con la macchina sul cavalletto potete anche operare in luce ambiente.
Il rapporto di ingrandimento ottenibile con le lenti addizionali dipende dalla distanza minima di messa a fuoco dell'obiettivo.
Se un obiettivo arriva normalmente a distanze brevi quindi raggiunge già un elevato rapporto di ingrandimento, con la lente, che di fatto sposta in avanti tutto il campo di messa a fuoco, potrà arrivare molto più vicino.
In ogni caso, la macro spinta (1:1 ed oltre) non è adatta alle lenti addizionali.
Ho sconsigliato le lenti molto forti perché il calo di resa è evidente, in ogni caso occorre diaframmare sempre parecchio.
L'uso dell'ottica invertita è particolarmente interessante con i grandangolari degli apparecchi reflex.
Questi obiettivi hanno una costruzione retrofocus. Questo significa che il punto dove i raggi convergono non è dentro l'obiettivo ma fra questo ed il piano della pellicola (o sensore). Un obiettivo 28 mm deve lasciare una distanza tra questo punto e la pellicola pari a 2,8 cm. Se il punto fosse interno all'obiettivo, questo sarebbe così vicino alla pellicola che lo specchio urterebbe la montatura.
Un obiettivo di questo tipo, montato in posizione invertita, lascerà sempre un po' di distanza tra la lente posteriore (ora diventata frontale) ed il soggetto, permettendo così anche di illuminarlo facilmente.
La perdita effettiva di luminosità all'aumentare dell'allungamento (tubi o soffietto) è normale ed assolutamente inevitabile, perché allontanando l'obiettivo dalla pellicola, su questa arriva meno luce.
Questo problema, unito alla necessità di usare diaframmi molto chiusi, a causa della ridottissima profondità di campo alle distanze brevissime, rende quasi necessario l'uso del flash nella macro di campagna, se invece fotografate oggetti inanimati con la macchina sul cavalletto potete anche operare in luce ambiente.
mi permetto una piccola precisazione: nelle attuali reflex digitali, la possibilità di alzare gli iso senza grossi problemi in luce ambiente è di notevole aiuto, ormai 800 iso sono tutto sommato utilizzabili... e lo dico da strenuo utilizzatore di diapositive 50 iso... ;)
l_pisani_54
24-06-2008, 13:33
mi permetto una piccola precisazione: nelle attuali reflex digitali, la possibilità di alzare gli iso senza grossi problemi in luce ambiente è di notevole aiuto, ormai 800 iso sono tutto sommato utilizzabili... e lo dico da strenuo utilizzatore di diapositive 50 iso... ;)
Verissimo, però pensa di stare fotografando un'ape su un fiore, f16, perché sennò hai mezzo fiore fuori fuoco, un paio di stop portati via dai tubi di prolunga, e sto cacchio de fiore si muove pure, sospinto da una bella brezza primaverile.
Se sei in pieno sole ce la puoi ancora fare, ma se arriva la nuvoletta malefica sei fregato.
Verissimo, però pensa di stare fotografando un'ape su un fiore, f16, perché sennò hai mezzo fiore fuori fuoco, un paio di stop portati via dai tubi di prolunga, e sto cacchio de fiore si muove pure, sospinto da una bella brezza primaverile.
Se sei in pieno sole ce la puoi ancora fare, ma se arriva la nuvoletta malefica sei fregato.
assolutamente :)
Volendo cominciare con una semplice lente addizionale prima di impegnarsi troppo , che obiettivo è meglio usare ?
Avendo a disposizione un 18-55 , un 55-200 e un 50 f/1.8 , pensavo di utilizzare quest' ultimo per la migliore qualità ottica , è un ragionamento sbagliato ? :fagiano:
imho la scelta è quasi obbligata: 50 1.8
più luminosa e più definita... calcolando che devi chiudere parecchio...
e probabilmente è quella con la minor distanza di messa a fuoco, ma lì bisognerebbe verificare...
prova con una lente +3, costa pochi euro e non degrada terribilmente la qualità di immagine...
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