maxsona
18-03-2008, 22:33
Bilancio record per Finmeccanica
Mezzo miliardo di utili, fatturato +8%, e gli ordini equivalgono a 3 anni di produzione
Anno decisamente ricco, il 2007, per Finmeccanica. La società pubblica del settore dell'aerospazio e della difesa mette in archivio un'annata con i fiocchi: crescono i ricavi (+8%), crescono gli utili netti (521 milioni), crescono gli ordini (+14%) e il portafoglio ordinativi raggiunge un livello equivalente a tre anni di produzione. Il cda, riunito ieri a Roma, ha approvato così un dividendo di 41 centesimi (erano 35 cent nel 2006, un assegno di quasi 60 milioni che finirà in tasca all'azionista pubblico Tesoro, che detiene il 33,72% del capitale): l'assemblea che formalmente approverà il dividendo è convocata per il 5 e 6 giugno. Assemblea che sarà anche chiamata al rinnovo dei vertici dell'azienda; dopo le elezioni, come concordato nei giorni scorsi tra Berlusconi e Prodi.
Non si prevedono, in realtà, sorprese per Pier Francesco Guarguaglini, il presidente e amministratore delegato. Un manager nominato nel 2002 dal governo di centrodestra, ma che nel biennio del centrosinistra è andato molto d'accordo anche con i ministri dell'esecutivo Prodi, e che sembra destinato a una conferma bipartisan, comunque vadano le elezioni. Nelle scorse settimane si era ventilata l'ipotesi di una riassegnazione di alcune deleghe (in pista il direttore generale Giorgio Zappa e il condirettore generale Alessandro Pansa), e qualcuno aveva anche ipotizzato per Guarguaglini il sacrificio di una delle due poltronissime. Ipotesi che pare tramontata, a leggere numeri di bilancio tanto scintillanti, a partire dal quasi raddoppio del fatturato e dall’aumento della redditività di circa il 35% nel quinquennio. Risultati che spingono il presidente/ad a rilasciare commenti trionfalistici: «I risultati del 2007 confermano la nostra affidabilità e la capacità di rispettare puntualmente le previsioni comunicate al mercato. Abbiamo superato gli obiettivi e continueremo a mantenere gli impegni».
E in effetti questo dice il bilancio, che segna anche un aumento dell'occupazione del gruppo a 60.478 dipendenti (quasi tremila più del 2006). In dettaglio, i ricavi aumentano a 13,4 miliardi rispetto ai 12,4 del 2006; l’Ebita adj cresce dell’11% a 1 miliardo; in particolare quello di Aeronautica, Difesa e Sicurezza cresce di oltre 200 milioni. L’utile netto è pari a 521 milioni, escludendo una serie di operazioni straordinarie che alterano il dato del 2006 e del 2007. Gli ordini crescono del 14% a 17,9 miliardi, il portafoglio ordini cresce del 10% a 39,3 miliardi. E mentre l’indebitamento finanziario netto è pari a 1.158 milioni rispetto agli 858 del 31 dicembre 2006 (il rapporto debt/equity resta al 21%), gli investimenti in Ricerca e Sviluppo sono pari a 1.836 milioni (il 14% dei ricavi). Guardando ai settori, le performance più significative sono quelle degli elicotteri (+9%), dell'aeronautica (+21%, merito delle attività legate all'Eurofighter e del buon apporto del comparto civile, ovvero gli Atr e il B787) e dello spazio (+12%, tra servizi satellitari e produzione). Per il 2008 la crescita dei ricavi è prevista tra il 6% e l’11%, con un aumento dell’Ebita adj tra il 12% e il 19%. Per il 2009, infine, il gruppo stima un aumento del 6-7% dei ricavi sul 2008 e un +11-15% per l’Ebita adj. Nonostante tutto, ieri in Borsa il titolo Finmeccanica ha perso il 2,50 per cento.
http://www.lastampa.it
Made in Italy Powa :O
Mezzo miliardo di utili, fatturato +8%, e gli ordini equivalgono a 3 anni di produzione
Anno decisamente ricco, il 2007, per Finmeccanica. La società pubblica del settore dell'aerospazio e della difesa mette in archivio un'annata con i fiocchi: crescono i ricavi (+8%), crescono gli utili netti (521 milioni), crescono gli ordini (+14%) e il portafoglio ordinativi raggiunge un livello equivalente a tre anni di produzione. Il cda, riunito ieri a Roma, ha approvato così un dividendo di 41 centesimi (erano 35 cent nel 2006, un assegno di quasi 60 milioni che finirà in tasca all'azionista pubblico Tesoro, che detiene il 33,72% del capitale): l'assemblea che formalmente approverà il dividendo è convocata per il 5 e 6 giugno. Assemblea che sarà anche chiamata al rinnovo dei vertici dell'azienda; dopo le elezioni, come concordato nei giorni scorsi tra Berlusconi e Prodi.
Non si prevedono, in realtà, sorprese per Pier Francesco Guarguaglini, il presidente e amministratore delegato. Un manager nominato nel 2002 dal governo di centrodestra, ma che nel biennio del centrosinistra è andato molto d'accordo anche con i ministri dell'esecutivo Prodi, e che sembra destinato a una conferma bipartisan, comunque vadano le elezioni. Nelle scorse settimane si era ventilata l'ipotesi di una riassegnazione di alcune deleghe (in pista il direttore generale Giorgio Zappa e il condirettore generale Alessandro Pansa), e qualcuno aveva anche ipotizzato per Guarguaglini il sacrificio di una delle due poltronissime. Ipotesi che pare tramontata, a leggere numeri di bilancio tanto scintillanti, a partire dal quasi raddoppio del fatturato e dall’aumento della redditività di circa il 35% nel quinquennio. Risultati che spingono il presidente/ad a rilasciare commenti trionfalistici: «I risultati del 2007 confermano la nostra affidabilità e la capacità di rispettare puntualmente le previsioni comunicate al mercato. Abbiamo superato gli obiettivi e continueremo a mantenere gli impegni».
E in effetti questo dice il bilancio, che segna anche un aumento dell'occupazione del gruppo a 60.478 dipendenti (quasi tremila più del 2006). In dettaglio, i ricavi aumentano a 13,4 miliardi rispetto ai 12,4 del 2006; l’Ebita adj cresce dell’11% a 1 miliardo; in particolare quello di Aeronautica, Difesa e Sicurezza cresce di oltre 200 milioni. L’utile netto è pari a 521 milioni, escludendo una serie di operazioni straordinarie che alterano il dato del 2006 e del 2007. Gli ordini crescono del 14% a 17,9 miliardi, il portafoglio ordini cresce del 10% a 39,3 miliardi. E mentre l’indebitamento finanziario netto è pari a 1.158 milioni rispetto agli 858 del 31 dicembre 2006 (il rapporto debt/equity resta al 21%), gli investimenti in Ricerca e Sviluppo sono pari a 1.836 milioni (il 14% dei ricavi). Guardando ai settori, le performance più significative sono quelle degli elicotteri (+9%), dell'aeronautica (+21%, merito delle attività legate all'Eurofighter e del buon apporto del comparto civile, ovvero gli Atr e il B787) e dello spazio (+12%, tra servizi satellitari e produzione). Per il 2008 la crescita dei ricavi è prevista tra il 6% e l’11%, con un aumento dell’Ebita adj tra il 12% e il 19%. Per il 2009, infine, il gruppo stima un aumento del 6-7% dei ricavi sul 2008 e un +11-15% per l’Ebita adj. Nonostante tutto, ieri in Borsa il titolo Finmeccanica ha perso il 2,50 per cento.
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