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View Full Version : Gli amplificatori vanno fatti scaldare?


GnR
03-02-2008, 14:05
Ciao a tutti quanti.

Grandissimo problema :D

Ho l'ampli in firma donato da mio padre, con cui ascolto musica, e mi è venuto un dubbio dopo aver letto in giro alcune voci che dicono che l'amplificatore prima di un ascolto và fatto scaldare ...

Ora, visto che mio padre ne sà sicuramente più di me, ho fatto questa domanda a lui, e mi ha risposto che di solito sono gli ampli valvolari che vanno fatti scaldare, e non quello che mi ha regalato lui ( un normale Marantz anni 80, buono tra l'altro ) ...

Stamattina ho fatto una prova, mi sveglio, accendo l'ampli e provo un ascolto "a freddo" .. e a volume medio il suono mi sembrava un pò sporco, e non gradevole ... allora ho tolto la musica, l'ho lasciato acceso a volume basso, dopo un po sono tornato ( alle 2 per la precisione ) e ho tentato di ascoltarlo "a caldo" .. e il suono mi sembrava diverso, pare che facesse meno fatica a fare musica..

Sono tutte seghe mentali ( :D ) o è una cosa vera questa dell'amplificatore chce vanno fatti scaldare?

Grazie,

P.S. Evitate commenti dandomi dello stupido ( come è accaduto qualche volta ) ;)

PinkNoiser
03-02-2008, 16:32
guarda non lo so..però l'opinione di tante persona anche autorevoli è che si, il suono cambia e migliora se lasci scaldare un alimentatore. Non ho mai avuto la fortuna di costatare se questa cosa sia vera o falsa..

Quello che non riesco mai ad ottenere come risposta è uno straccio di motivazione basata su fatti reali. Se lo chiedessero a me direi anzi che come ogni componente elettronico rende il meglio se lavora a temperatura più bassa, vicina a quella ambiente, e non vedo perchè rimanendo acceso e scaldandosi dovrebbe essere piu efficiente.. appunto non stiamo parlando di un valvolare..
se qualcuno lo sa vi prego spieghi questa cosa..

mister giogio
03-02-2008, 17:19
Una risposta tecnica, non l'ho trovata (ancora), ma su Tnt si dice quanto:
...un buon pre-riscaldamento è necessario prima di un qualsiasi ascolto critico e l'intervallo di tempo necessario può variare da 10 minuti ad un'ora a seconda dell'apparecchio.
L'attendibilità è indiscussa, quindi non sono "seghe mentali" :D

Addirittura, dalla stessa fonte:
Ogni amplificatore che Dio manda in Terra è sensibile all'alimentazione che gli viene fornita dall'Enel. Provate ad invertire il verso di inserimento della spina nella presa a muro e decidete per la migliore soluzione.
:eek:

GnR
03-02-2008, 17:57
Grazie delle risposte!

:asd: quindi non sono seghe mentali e già è un passo avanti, ora sentiamo anche altre persone, fino ad ora prevale l'opzione "si serve farlo scaldare" :D

sacd
04-02-2008, 07:13
C'è una ragione fisica ed elettrica che giustifica l'affermazione..

the_joe
04-02-2008, 08:04
Grazie delle risposte!

:asd: quindi non sono seghe mentali e già è un passo avanti, ora sentiamo anche altre persone, fino ad ora prevale l'opzione "si serve farlo scaldare" :D

C'è una ragione fisica ed elettrica che giustifica l'affermazione..

Eccomi :O

Le seghe mentali c'entrano poco quando si ha a che fare con le leggi fisiche.

Un amplificatore è basato sui dispositivi attivi che servono ad innalzare la corrente in entrata per renderla molto aumentata in uscita, questi dispositivi sono Valvole, Transistor e MosFet (ora anche circuiti integrati che operano una conversione PWM e vengono detti digitali ma lasciamoli perdere perchè non rientrano nelle categorie classiche e operano in modo diverso).

Una delle caratteristiche di questi dispositivi è che lasciano passare più corrente mano a mano che aumenta la temperatura di esercizio, per cui le loro caratteristiche sono variabili e quindi LA TEMPERATURA è un parametro fondamentale di funzionamento, non è affatto una sega mentale......

Calcola che ad esempio in uno dei circuiti semplici che ho in firma, cambia moltissimo la corrente di riposo se la misuri a freddo o dopo 10 minuti di funzionamento.....

E per inciso un circuito di amplificazione è presente in tutti gli apparecchi che compongono una catena di ascolto, escludendo i diffusori quindi buona regola sarebbe di ascoltare sempre dopo un buon riscaldamento.

mexico63
04-02-2008, 08:27
Grazie delle risposte!

:asd: quindi non sono seghe mentali e già è un passo avanti, ora sentiamo anche altre persone, fino ad ora prevale l'opzione "si serve farlo scaldare" :D

il mio Teac "anni 80", suona bene solo se aspetto almeno 10 minuti.
Prima è veramente inascoltabile.
Nessuno problema con il mio Technics Home Theater.

sacd
04-02-2008, 13:03
Eccomi :O



E perchè quoti me? :D

the_joe
04-02-2008, 13:43
E perchè quoti me? :D

Perchè avevi parlato di ragione fisica andando a preannunciare quello che poi sarei andato a spiegare, è stato un quote di servizio, non perchè ti amo da morire caVo ;)

GnR
04-02-2008, 14:43
Grazie the_joe, mi hai tolto sto dubbio :D

Cmq, in media, un ampli quanto deve scaldare?

Come ho detto nel primo post ho provato da appena acceso e il suono non era un granchè, però, l'ho riprovato dopo 2 ore, si può aspettare anche di meno?

E un'altra cosa ... l'ampli funziona come una macchina? Nel senso, le "tirate" a volumi medi/alti a "freddo" gli fanno male?

the_joe
04-02-2008, 14:50
Grazie the_joe, mi hai tolto sto dubbio :D

Cmq, in media, un ampli quanto deve scaldare?

Come ho detto nel primo post ho provato da appena acceso e il suono non era un granchè, però, l'ho riprovato dopo 2 ore, si può aspettare anche di meno?

E un'altra cosa ... l'ampli funziona come una macchina? Nel senso, le "tirate" a volumi medi/alti a "freddo" gli fanno male?

1) riscaldare per 10 minuti può bastare a far entrare in temperatura i finali, poi magari durante l'ascolto specie per i classe A/B la temperatura sale ancora, ma l'importante è raggiungere un minimo di equilibrio termico, che serve a fare entrare nel giusto intervallo di funzionamento i transistor, poi ogni ulteriore aumento di temperatura viene annullato dai circuiti di retroreazione (se presenti come nella maggior parte degli amplificatori commerciali)

2) No, le tirate a freddo non gli fanno male, fanno male semmai alle orecchie :D


PS - il riscaldamento vale per tutti gli apparecchi audio, anche i diffusori, in particolare le sospensioni degli altoparlanti e l'eventuale ferrofluido presente nei tweeter hanno bisogno di entrare in temperatura prima di suonare al meglio, per cui il consiglio è quello di fare riscaldare l'impianto mettendo un po' di musica a basso volume per una 10ina di minuti.....

GnR
04-02-2008, 15:12
1) riscaldare per 10 minuti può bastare a far entrare in temperatura i finali, poi magari durante l'ascolto specie per i classe A/B la temperatura sale ancora, ma l'importante è raggiungere un minimo di equilibrio termico, che serve a fare entrare nel giusto intervallo di funzionamento i transistor, poi ogni ulteriore aumento di temperatura viene annullato dai circuiti di retroreazione (se presenti come nella maggior parte degli amplificatori commerciali)

2) No, le tirate a freddo non gli fanno male, fanno male semmai alle orecchie :D


PS - il riscaldamento vale per tutti gli apparecchi audio, anche i diffusori, in particolare le sospensioni degli altoparlanti e l'eventuale ferrofluido presente nei tweeter hanno bisogno di entrare in temperatura prima di suonare al meglio, per cui il consiglio è quello di fare riscaldare l'impianto mettendo un po' di musica a basso volume per una 10ina di minuti.....


Grazie mille delle risposte! Si difatti, erano proprio le frequenze alte che non mi convincevano negli ascolti "a freddo" ! ;)

Grazie ancora.

mister giogio
04-02-2008, 17:31
Grande the_joe :) ; ahh, se abitassimo vicino........................
:D Le tue conoscenze sarebbero un grosso input per me; ti sveglierei anche la domenica mattina alle 7 :D
.............................ops, forse è meglio per te, ogniuno a casa sua :sofico:

the_joe
04-02-2008, 17:36
............. se abitassimo vicino........................
...................ti sveglierei anche la domenica mattina alle 7 :D
.............................



:grrr: :huh:

sacd
04-02-2008, 17:44
:grrr: :huh:

Meno male che viene da te e nn da me....:asd:

mister giogio
04-02-2008, 17:50
Meno male che viene da te e nn da me....:asd:

Tu, sei troppo criptico :Prrr:

PinkNoiser
04-02-2008, 19:36
okok ha un senso, sono quasi convinto anche nella parte "tecnica"..dal punto di vista empirico ero gia d'accordo ma mi mancava la spiegazione.. cioè piuttosto io pensavo che riscaldamento e relativo effetto joule (sbaglio?) non fossero altro che cose negative, per un'apparecchiatura elettronica..Ma evidentemente i componenti sono scelti per lavorare a temperature di esercizio più alte della normale temperatura ambiente..a questo punto allora piu che altro sarei curioso di sapere qual'è la temperatura ottimale da tenere nell'ambiente e da far mantenere alla circuiteria per farla funzionare al meglio..20? 30? 40 gradi?

<<Ogni amplificatore che Dio manda in Terra è sensibile all'alimentazione che gli viene fornita dall'Enel. Provate ad invertire il verso di inserimento della spina nella presa a muro e decidete per la migliore soluzione.>>
Questa invece...Per quanto la fonte sia attendibile, mi lascia troppo perplesso..parliamo di corrente alternata, i poli si invertono 50/60 volte al secondo, che senso ha girare la spina..mi dispiace ora voglio proprio vedere come mi spiegate questa...:rolleyes:

the_joe
04-02-2008, 20:26
okok ha un senso, sono quasi convinto anche nella parte "tecnica"..dal punto di vista empirico ero gia d'accordo ma mi mancava la spiegazione.. cioè piuttosto io pensavo che riscaldamento e relativo effetto joule (sbaglio?) non fossero altro che cose negative, per un'apparecchiatura elettronica..Ma evidentemente i componenti sono scelti per lavorare a temperature di esercizio più alte della normale temperatura ambiente..a questo punto allora piu che altro sarei curioso di sapere qual'è la temperatura ottimale da tenere nell'ambiente e da far mantenere alla circuiteria per farla funzionare al meglio..20? 30? 40 gradi?

<<Ogni amplificatore che Dio manda in Terra è sensibile all'alimentazione che gli viene fornita dall'Enel. Provate ad invertire il verso di inserimento della spina nella presa a muro e decidete per la migliore soluzione.>>
Questa invece...Per quanto la fonte sia attendibile, mi lascia troppo perplesso..parliamo di corrente alternata, i poli si invertono 50/60 volte al secondo, che senso ha girare la spina..mi dispiace ora voglio proprio vedere come mi spiegate questa...:rolleyes:

Infatti, quella fattela spiegare da chi l'ha detto.... ;)

Lionking-Cyan
04-02-2008, 20:46
Ciao a tutti quanti.

Grandissimo problema :D

Ho l'ampli in firma donato da mio padre, con cui ascolto musica, e mi è venuto un dubbio dopo aver letto in giro alcune voci che dicono che l'amplificatore prima di un ascolto và fatto scaldare ...

Ora, visto che mio padre ne sà sicuramente più di me, ho fatto questa domanda a lui, e mi ha risposto che di solito sono gli ampli valvolari che vanno fatti scaldare, e non quello che mi ha regalato lui ( un normale Marantz anni 80, buono tra l'altro ) ...

Stamattina ho fatto una prova, mi sveglio, accendo l'ampli e provo un ascolto "a freddo" .. e a volume medio il suono mi sembrava un pò sporco, e non gradevole ... allora ho tolto la musica, l'ho lasciato acceso a volume basso, dopo un po sono tornato ( alle 2 per la precisione ) e ho tentato di ascoltarlo "a caldo" .. e il suono mi sembrava diverso, pare che facesse meno fatica a fare musica..

Sono tutte seghe mentali ( :D ) o è una cosa vera questa dell'amplificatore chce vanno fatti scaldare?

Grazie,

P.S. Evitate commenti dandomi dello stupido ( come è accaduto qualche volta ) ;)

Sono contento per te che te ne accorgi, anche se sei neofita (anche io :D ). Ho letto che il riscaldamento va dai 15 minuti a 2 ore, anche se 2 ore magari è per i valvolari. Per un normale a transistor penso che 15 minuti vanno bene.
Giusto per curiosità, aggiungo anche il concetto di rodaggio, che conta addirittura per i cavi!! Anche se questo si nota con sistemi hi-fi a partire dai 1000-1500 euro penso.

dmbit
04-02-2008, 20:58
<<Ogni amplificatore che Dio manda in Terra è sensibile all'alimentazione che gli viene fornita dall'Enel. Provate ad invertire il verso di inserimento della spina nella presa a muro e decidete per la migliore soluzione.>>
Questa invece...Per quanto la fonte sia attendibile, mi lascia troppo perplesso..parliamo di corrente alternata, i poli si invertono 50/60 volte al secondo, che senso ha girare la spina..mi dispiace ora voglio proprio vedere come mi spiegate questa...:rolleyes:

Suona molto strano anche a me però effettivamente un mio amico ha una caldaia che funziona solo se la spina è infilata nella presa in un determinato verso... :eek:

the_joe
04-02-2008, 21:00
Suona molto strano anche a me però effettivamente un mio amico ha una caldaia che funziona solo se la spina è infilata nella presa in un determinato verso... :eek:

Questo è accaduto anche alla mia caldaia :confused:

PinkNoiser
04-02-2008, 21:12
Questo è accaduto anche alla mia caldaia :confused:

boh, provate ad aggiustare la presa o la spina, non ho idea di come funzioni una caldaia...

comumque no alla cosa della spina da girare non ci credo neanche se qualcuno prova a spiegarmela, (come la cosa sulla velocità di masterizzazione dei cd)..è corrente alternata, sc 'è qualche motivo per cui una cosa funziona o no non lo so (vedi caldaia), ma una volta che passa la corrente, per come è fatto un circuito elettrico, se c'è un'interferenza o un rumore su uno dei due cavi, per il modo in cui viene usata la corrente, non c'è verso di attenuarla od accentuarla girando la presa.
Se poi puoi pensare di aver migliorato il proprio impianto e averlo messo appunto in tutti i dettagli avendo fatto due sessioni di ascolto con la presa girata in due versi per trovare il verso piu eufonico, bè, sono gratificazioni che nessuno ti può togliere:D :D
ma è dogma puro

sacd
04-02-2008, 21:23
La storia della spina è perfettamente vera, se volete vi spiego anche come mettere in fase l'impianto, logicamente come qualcuno ha scritto le differenze si sentono in misura variabile a seconda dell'impianto

GnR
04-02-2008, 22:25
La storia della spina è perfettamente vera, se volete vi spiego anche come mettere in fase l'impianto, logicamente come qualcuno ha scritto le differenze si sentono in misura variabile a seconda dell'impianto

Vai spiega :D sennò per un paio di notti potrei anche non dormirci :D

PinkNoiser
04-02-2008, 22:35
La storia della spina è perfettamente vera, se volete vi spiego anche come mettere in fase l'impianto, logicamente come qualcuno ha scritto le differenze si sentono in misura variabile a seconda dell'impianto

se dici che è vera ora ti prego spiegamela altrimenti come gia detto da gnr anche la mia insonnia peggiorerà di brutto..che c'entra la fase?

sacd
05-02-2008, 07:09
Dovete armarvi di un multimetro digitale penso che ora venga sui 20€ una cosa decente, un pezzo di cavetto di rame da connettere alla presa di terra.
Si parte sempre dall'apparecchio che ha il segnale più basso, tipicamente la sorgente audio, come lettore cd o giradischi.
Staccando tutti i cavi di collegamento e isolando fra di loro elettricamente gli apparecchi, poi collegando un capo a terra e l'altro alla carcassa dell'apparecchio, inserite la spina dell'apparecchio in un lato e poi dall'altro accendendo l'apparecchio e vedrete che la tensione misurata dal volmetro saràà diversa: dovete tenere il verso dove avete trovato la tensione minore.
Poi si va avanti con l'apparecchio sucessivo collegandoli fra di loro e al posto che tenere la terra come riferimento si prende l'apparecchio precedente.
In questo modo si hanno le differenze di tensione minore fra gli apparecchi collegati, in modo che la vdrop nn si sommi con il segnale che circola fra i vari apparecchi andandosi a sommare al segnale peggiorandolo.
Tutte le prove vanno fatte con i cavi di segnale scollegati fra gli apparecchi, altrimenti li si mettono in equal potenziale fra di loro attraverso il polo di massa del segnale.

mister giogio
05-02-2008, 09:21
Per fortuna abbiamo lo Zio Sacd :D
Farselo spiegare da TnT, la vedevo più ardua.


..........io ho una buona manualità (legno, pietre, edilizia in genere, parzialmente i metalli), ma l'elettronica............:(
Mi sà che ci rinuncio a costruirmi un amplificatore :sob:

PinkNoiser
05-02-2008, 12:45
Dovete armarvi di un multimetro digitale penso che ora venga sui 20€ una cosa decente, un pezzo di cavetto di rame da connettere alla presa di terra.
Si parte sempre dall'apparecchio che ha il segnale più basso, tipicamente la sorgente audio, come lettore cd o giradischi.
Staccando tutti i cavi di collegamento e isolando fra di loro elettricamente gli apparecchi, poi collegando un capo a terra e l'altro alla carcassa dell'apparecchio, inserite la spina dell'apparecchio in un lato e poi dall'altro accendendo l'apparecchio e vedrete che la tensione misurata dal volmetro saràà diversa: dovete tenere il verso dove avete trovato la tensione minore.
Poi si va avanti con l'apparecchio sucessivo collegandoli fra di loro e al posto che tenere la terra come riferimento si prende l'apparecchio precedente.
In questo modo si hanno le differenze di tensione minore fra gli apparecchi collegati, in modo che la vdrop nn si sommi con il segnale che circola fra i vari apparecchi andandosi a sommare al segnale peggiorandolo.
Tutte le prove vanno fatte con i cavi di segnale scollegati fra gli apparecchi, altrimenti li si mettono in equal potenziale fra di loro attraverso il polo di massa del segnale.

ma nel momento in cui collego tutto con i cavi e quindi la massa fra loro il vdrop a quel punto nn c'entra piu.. boh nn sono convintissimo..
e comumque se è come dici, non c'entra comumque con le interferenze e la cosa sulla qualità della corrente dell'enel...

sacd
05-02-2008, 13:14
ma nel momento in cui collego tutto con i cavi e quindi la massa fra loro il vdrop a quel punto nn c'entra piu.. boh nn sono convintissimo..
e comumque se è come dici, non c'entra comumque con le interferenze e la cosa sulla qualità della corrente dell'enel...

E' chiaro che anche girando le varie spine la differenza fra loro nn riuscirai a portarla a zero, poi quando li colleghi li metti in comunicazione fra di loro le varie masse, però le differenze all'interno degli apparecchi rimangono.
Il discorso dell'enel è molto più complicato, perchè la corrente di casa nn è stabile sia in tensione, che frequenza, disturbi rf intrinsechi ed generati da altre apparecchiature della medesima linea, se uno ha per esempio un ups online di quelli seri che gli fa l'analisi della rete a cui è connesso vedrai dei risultati allucinanti nell'arco della giornata.
Ti posso dire che esiste anche una sottile differenza fra giorni feriali e festivi, in quelli festivi per mancanza di grossi utilizzatori sulla linea, la corrente è + pulita che durante la settimana.

PinkNoiser
05-02-2008, 13:44
si dell'enel lo so, ma su tnt audio si parla di "girare le spine per attenuare i problemi della scarsa qualità della corrente di linea".. e questo continua a non aver senso..

GnR
05-02-2008, 13:52
sacd ti odio dal profondo del cuore :D

oltre che avermi fatto dormire una notte in meno perchè la risposta è arriva sta mattina, ora hai incasinato di più la mia testa e il portafogli, che vuole sganciare 20€ per un multimetro digitale :asd:

Apparte gli scherzi ... sono cose secondo me da paranoici ... bisogna essere proprio matti da calcolare ogni volta la massa, qual'è la minore e altre cose ;)

sacd
05-02-2008, 15:27
sacd ti odio dal profondo del cuore :D

oltre che avermi fatto dormire una notte in meno perchè la risposta è arriva sta mattina, ora hai incasinato di più la mia testa e il portafogli, che vuole sganciare 20€ per un multimetro digitale :asd:

Apparte gli scherzi ... sono cose secondo me da paranoici ... bisogna essere proprio matti da calcolare ogni volta la massa, qual'è la minore e altre cose ;)

Guarda, penso che ogniuno di noi quando compra una determinata cosa, voglia ottenere da questa il massimo possibile per sfruttare a pieno i soldi spesi e in questo caso è godersi la musica.
Quindi se esiste un modo per fare ciò e nn costa praticamente nulla mi sembra stupido nn provare a farlo.
Logicamente come sempre per altre cose tutto deve avere una sua logica e una sua misura; i risultati che si ottengono nn sono lineari agli investimenti o agli accorgimenti presi, per esempio qualcuno sta in zone dove la corrente è "buona" altri no, ma il discorso del "mettere in fase" rimane, poi si può discutere salendo abbastanza di prezzo come impianto se valga la pena o meno usare condizionatori di rete o stabilizzatori di tensione.
Chiaro che questi apparecchi costano e nn sono proponibili se nn con cose di un certo livello, anche se paradossalmente i vantaggi migliori li hai con apparecchi più economici perchè progettati "meno di fino" per risolvere le problematiche a cui vanno in contro per ragioni di sforamento di buget imposto.
Per quanto mi riguarda personalmentela messa in fase migliora i lo stage sonoro e la disposizione degli degli esecutori all'interno di esso; certo in maniera minore di quanto si avrebbe usando un condizionatore di rete che stacca completamente l'impianto dalla rete enel e stabilizza la frequenza e il voltaggio che manda in uscita.
Cmq anche un semplice condizionatore di rete che nn è impossibile da costruire con il fai da te ( me lo sono fatto pure io :D ) se l'impianto nn è "sordo" la differenza la senti sopratutto se pensi di separare galvanicamente le alimentazioni di ogni apparecchio in modo che fisicamente nn interferiscano fra di loro a livello di alimentazione, ma solo a livello di segnale; anche perchè i disturbi vengono generati anche all'interno dello stesso impianto dai vari apparecchi di tipologia differenti che lo formano, che hanno esigenze diverse di alimentazione; ad un finale nn credo interessi molto un ripple di tensione, ma ad un circuito digitale di un cd fa molti danni al suono.

Detto tutto ciò, che ho scritto anche troppo:fagiano: , tutto questo si fa una volta solo, poi basta segnarsi il verso della spina che anche in caso di "manutenzione" basta rimettere tutto come prima che sei a posto:D

GnR
05-02-2008, 15:49
Guarda, penso che ogniuno di noi quando compra una determinata cosa, voglia ottenere da questa il massimo possibile per sfruttare a pieno i soldi spesi e in questo caso è godersi la musica.
Quindi se esiste un modo per fare ciò e nn costa praticamente nulla mi sembra stupido nn provare a farlo.
Logicamente come sempre per altre cose tutto deve avere una sua logica e una sua misura; i risultati che si ottengono nn sono lineari agli investimenti o agli accorgimenti presi, per esempio qualcuno sta in zone dove la corrente è "buona" altri no, ma il discorso del "mettere in fase" rimane, poi si può discutere salendo abbastanza di prezzo come impianto se valga la pena o meno usare condizionatori di rete o stabilizzatori di tensione.
Chiaro che questi apparecchi costano e nn sono proponibili se nn con cose di un certo livello, anche se paradossalmente i vantaggi migliori li hai con apparecchi più economici perchè progettati "meno di fino" per risolvere le problematiche a cui vanno in contro per ragioni di sforamento di buget imposto.
Per quanto mi riguarda personalmentela messa in fase migliora i lo stage sonoro e la disposizione degli degli esecutori all'interno di esso; certo in maniera minore di quanto si avrebbe usando un condizionatore di rete che stacca completamente l'impianto dalla rete enel e stabilizza la frequenza e il voltaggio che manda in uscita.
Cmq anche un semplice condizionatore di rete che nn è impossibile da costruire con il fai da te ( me lo sono fatto pure io :D ) se l'impianto nn è "sordo" la differenza la senti sopratutto se pensi di separare galvanicamente le alimentazioni di ogni apparecchio in modo che fisicamente nn interferiscano fra di loro a livello di alimentazione, ma solo a livello di segnale; anche perchè i disturbi vengono generati anche all'interno dello stesso impianto dai vari apparecchi di tipologia differenti che lo formano, che hanno esigenze diverse di alimentazione; ad un finale nn credo interessi molto un ripple di tensione, ma ad un circuito digitale di un cd fa molti danni al suono.

Detto tutto ciò, che ho scritto anche troppo:fagiano: , tutto questo si fa una volta solo, poi basta segnarsi il verso della spina che anche in caso di "manutenzione" basta rimettere tutto come prima che sei a posto:D

:asd: ok ok, tutto apposto, va bene così ;)

makron
08-02-2008, 03:41
Per rispondere alla prima domanda è assolutamente vero che le elettroniche prima dell'ascolto vadano fatte scaldare, siano esse a stato solido (transistor, mosfet) o a valvole. Ciò è vero soprattutto per elettroniche di una certa caratura.

Inoltre le elettroniche a valvole spesso richiedono un tempo di riscaldamento minore rispetto alle controparti a stato solido. Giusto per farvi un esempio, precedentemente avevo come pre il Jeff Roland Coherence (straordinario) e non era dotato del pulsante di spegnimento in quando il produttore dichiara un tempo di riscaldamento ottimale di 6 ore. Stiamo parlando di stato solido.

Adesso sono passato ad un pre a valvole (come tutto il resto dell'impianto compreso il lettore CD), e il tempo ottimale di riscaldamento è di un ora, ma già dopo 20 minuti suona alla grande.

La storia della spina è verissima. Infatti i produttori di elettroniche serie indicano proprio qual'è il "verso" della spina. Il tutto come è già stato detto è legato alla fase della corrente. Se ad esempio il finale lavora controfase (e si è ascoltato invece in modo corretto) ci si accorge subito che il suono è più spento, lo stage è più piccolo e mancano delle dinamiche. Non stiamo parlando di sfumature ma di effetti piuttosto evidenti.

Io ho i finali 845 special edition di questa casa:
http://www.newaudiofrontiers.com/

E prima di questi (che sono magnifici) ne ho comprati e sentiti tanti. Il produtto mi ha spiegato che con un cercafase devo verificare che la fase sia sulla destra guardando lo spinotto di alimentazion a tre fori con la punta rivolta verso il basso. Generalmente questa regola vale per la maggior parte delle elettroniche.