Freed
15-01-2008, 20:53
In questa discussione cercheremo di raccogliere tutte le informazioni utili per la pulizia e la manutenzione delle SLR digitali in modo da creare una guida di riferimento.
Ogni valido contributo è molto gradito ovviamente
Ho dello SPORCO sul sensore??? :..((
Tutto generalmente comincia così, un bel giorno si nota una fastidosa macchiolina e un po' impanicati si comincia a cercare di capire a cosa è dovuta, sperando sempre di poter escludere che della polvere sia finita sul sensore.
Le macchie non sono necessariamente il sintomo di polvere depositata sul sensore. Se sono visibili solo mirando e non rimangono impresse nella foto sicuramente il sensore è pulito. In questo caso le principali cause potrebbero essere o il mirino sporco, problema di poco conto la cui soluzione è ovvia, oppure la più fastidiosa presenza di polvere o sporcizia sullo specchio o sullo schermo di messa a fuoco della macchina. In questo caso la cosa peggiore è che della polvere è ormai entrata nel corpo macchina, e non si può escludere che vada a depositarsi sul sensore prima o poi.
Sempre se le foto sono "pulite" ma nel momento in cui si mira per scattare si nota qualcosa è possibile che ci sia un qualche genere di danno all'interno della macchina. E' raro, ma è possibile per esempio che lo schermo di messa a fuoco o il pentaprisma subiscano qualche alterazione che tuttavia in genere non compromette la prestazioni della macchina (quest'ultimo caso non è poi così raro visto che dopo un mese dall'acquisto ero convinto di aver un capello infilato da qualche parte e alla fine, dopo un giretto in assistenza, si è conluso che probabilmente era il pentaprisma incrinato).
Se invece sono direttamente le foto a risultare macchiate allora potrebbe trattarsi di lenti dell'obiettivo sporche oppure, ahimè, della tanto temuta polvere sul sensore.
PREVENZIONE
Una prevenzione totale contro la polvere è praticamente impossibile, tuttavia è buona norma prestare un minimo di attenzione per mantenere pulito l'interno del corpo macchina il più a lungo possibile.
Quello di usare il buon senso è ovviamente il primo consiglio, non tenete aperto il corpo macchina, riponente la macchina fotografica in un posto pulito e il più possibile asciutto, questo perchè l'umidità fa incollare la polvere e non sarà possibile rimuoverla con la pompetta. Io per esempio nella sacca ho messo le classiche bustine che assorbono l'umidità e che a volte si trovano nelle scatole dei prodotti elettronici. Magari non servono a nulla, ma male non fanno...
La macchina fotografica non è la sola parte che teme la polvere, prestante altrettanta attenzione per le ottiche. In primo luogo la parte dell'obiettivo che innesta nel corpo macchina deve essere sempre pulita. Non dimentichiamo inoltre che la polvere può entrare negli obiettivi, questo specialmente nel caso degli zoom che scorrendo possono portare la polvere all'interno.
Oltre a questo è consigliabile:
Quando cambiate obiettivo cercate sempre di tenere il corpo macchina rivolto verso il basso, o comunque in modo che non vi entri polvere.
Prima di cambiare obiettivo preparatevi un minimo. Inutile togliere quello montato se poi non si sa dove metterlo e si resta con la macchina aperta per sostituirli.
Provate se il tappo del corpo macchina e il tappo dell'innesto dell'obiettivo possono essere richiusi assieme (quelli delle EOS si, ma presumo tutti essendo complementari). Se funziona una volta montata l'ottica chiudeteli uno con l'altro in modo che non si fermi polvere all'interno che poi andrebbe a depositarsi sullo specchio...
Un ultimo cenno riguardo alla tropicalizzazione.
Macchine di altro livello e obiettivi professionali (tipo la serie L di Canon) spesso sono tropicalizzati, possono cioè essere esposti agli agenti atmosferici senza che acqua o polvere possa penetrare all'interno.
Questo significa che possono essere impiegati tranquillamente in situazioni più estreme di quanto non sarebbe possibile con altri obiettivi, non che sono indistruttibili o subacquei.
INDIVIDUARE LO SPORCO ALL'INTERNO DELLA MACCHINA
Anche avendo solo una vaga idea di come funziona una reflex, individuare lo sporco non è poi così difficile.
In breve possiamo limitarci a dire che:
Lo sporco si vede solo mirando
- Non può essere sul sensore
- Potrebbe essere sullo specchio, sullo schermo di messa a fuoco o banalmente sul vetro del mirino (dove si avvicina l'occhio)
Lo sporco si vede solo in foto
- E' sul sensore, mi spiace...
Lo sporco si vede sia in foto sia mirando
- E' sull'obiettivo o, peggio, al suo interno
Provare a mirare con la macchina senza ottiche montate permette di capire se il problema è dovuto alla macchina o all'obiettivo.
COME SI SCATTA PER VEDERE SE C'E' POLVERE SUL SENSORE
La procedura è molto semplice: l'idea di base è quella di scattare una foto ben definita e il più chiara possibile senza però portarla a sovraesposizioni troppo alte che non permetterebbero comunque di evidenziare la polvere sul sensore. Per fare questo si fotografano cose luminose e con un colore chiaro e omogeneo, tenendo i diaframmi parecchio chiusi e con tempi di esposizione abbastanza lunghi.
E' anche consigliabile muovere un po' la macchina durante l'esposizone in modo che a risultare a fuco siano solo le cose depositate sul sensore e non dettagli del muro o del cielo fotografato.
Consigliabile anche fare una foto prima della pulizia, dopo, ed eventualmente durante le varie fasi in modo da controllare se ripetere la procedura può servire o se invece è necessario pulire il sensore ricorrendo ad una tecnica differente.
Ecco alcuni consigli:
Scatto su cielo
Probabilmente il metodo più diffuso.
Semplicemente si fa una foto ad un cielo limpido con diaframmi chiusi, attorno al 22. Gli svantaggi sono che il cielo è imprevedibile o magari decidete di pulire la macchina di notte o, peggio, a Milano
Scatto su monitor LCD
In questo caso l'idea è quella di utilizzare il monitor del computer come una sorta di cielo artificiale, col vantaggio dell'omogeneità e della luminosità considerevole.
Scarica le immagini usate per la pulizia (http://www.italianhost.org/public/w2box/download.php?file=431976)
La procedura che ho usato è questa:
Nascondere le icone del desktop (tasto destro sul desktop, Disponi icone per, mostra icone del Desktop)
Impostare il celeste (#A6CAF0) come sfondo del desktop
Chiudete i diaframmi quanto potete (io sono arrivato a f/36 con un tempo di esposizione attorno al mezzo secondo, ISO 100)
Mettetevi vicino al monitor, la messa a fuoco è indifferente, in automatico non andrà neppure quindi procedete in manuale
Scattate in RAW, apritelo con Photoshop e zoomate fino al 50% in modo da individuare le macchie meno visibili e tenetele sotto controllo mentre aumentate lentamente l'espozione. Quando spariranno per l'esposizione troppo elevata tornate indietro di qualche valore per farle riapparire (nel mio caso tra +1,25 e +1,35 ottenevo la migliore visibilità). Volendo potete ancora incrementare di qualche punto i neri per far risaltare megli il tutto. Questa operazione di post produzione è molto importante, se guardate le foto di esempio noterete parecchia differenza. Salvate in JPG e chiudete.
Pulire la macchina (trovate indicazioni sulle differenti tecniche più avanti)
Scatto su muro
Questa volta invece sostituiremo il cielo con un muro liscio e ben illuminato
Impostare i diaframmi a f/16
Impostare la compensazione a +1 per far risaltare meglio i puntini neri
Utilizzare la messa a fuoco manuale (qualunque distanza va bene..)
Assicurarsi che il tempo di scatto sia lento, da mezzo secondo a diversi secondi.
Scattare su di una parete illuminata in modo che possa restituire in foto una tinta unita il più chiara possibile.
Pulire la macchina (trovate indicazioni sulle differenti tecniche più avanti)
PULIZIA
Si potrebbe dividere il processo di pulizia in 4 fasi, che elenco in ordine di complessità e sarebbe bene seguirle in ordine durante una sessione completa di pulizia.
1 - PULIZIA CON ARIA
PROCEDURA
Consiste nell'utilizzare una pompetta per spruzzare aria sul sensore.
Dopo aver abilitato la funzione di "pulizia sensore" sulla propria macchina e rimosso l'obiettivo, si vedrà il sensore nello splendore dei suoi 35mm (o APS-C :D ).
A questo punto è sufficiente soffiare energicamente sul sensore usando la pompetta ad aria, facendo molta attenzione a non toccare col beccuccio su qualsiasi parte della macchina. (Potete montare la macchina su un treppiede e poi usare il clistere con due mani, tenendo fermo il beccuccio per una maggiore sicurezza se preferite).
Non credo sia indispensabile inserire il beccuccio a poca distanza dal sensore, basta tenerlo vicino e soffiare energicamente, anzi il getto d'aria un po' più distante si aprirà a ventaglio garantendo una migliore pulizia della polvere grossa e secca.
Questo metodo, assolutamente indolore e privo di rischi (a patto di non toccare il sensore) è l'unico consigliato da Canon direttamente sul libretto di istruzioni.
Personalmente uso questo metodo anche per la pulizia dello specchio o dello schermo di messa a fuoco, basta non sollevare lo specchio (quindi non si deve abilitare la funzione di pulizia sensore), togliere l'obiettivo e spruzzare aria direttamente sullo specchio o sullo schermo di messa a fuoco, magari mirando con il beccuccio.
(Ho letto che questo potrebbe spostare della polvere nel mirino, ma mi sembra strano, visto che lo schermo di messa a fuoco dovrebbe sigillare la zona del mirino, ma potrei sbagliarmi... io per ora non ho avuto alcun problema...)
L'operazione di soffiaggio è da raccomandarsi SEMPRE come primo passo, infatti permette di rimuovere particelle grosse che potrebbero rigare il sensore qualora si usino i metodi successivi che richiedono contatto.
STRUMENTI
- La variante economica utilizza dei comuni clisteri (acquistabili in farmacia) che vanno innanzi tutto risciacquati con acqua (5 o 6 volte per togliere eventuali residui di talco) e fatti asciugare per almeno 24 ore.
- Le varianti commerciali sono molte, citandone una su tutte c'è il Giotto Rocket Blower, disponibile in vari formati, io ho acquistato quello grande che consente un bel soffio d'aria con una relativamente morbida pressione delle dita.
http://www.the-digital-picture.com/Images/Other/Rocket-Air-Blower.jpg
http://www.the-digital-picture.com/Reviews/Giottos-Rocket-Air-Blower-Review.aspx
Bombolette d'aria compressa sarebbe bene evitarle per impedire ad eventuali solventi o residui del propellente di finire sul prezioso sensore della reflex.
2 - PULIZIA A SECCO CON PENNELLINO STATICO
PROCEDURA
L'idea è la stessa che permette ad un righello strofinato su un maglione di lana di attirare piccoli pezzettini di carta, ovvero la carica elettrostatica!
Utilizzando dei morbidi soffi d'aria sulle setole di un pennellino (dal manico di plastico o legno, cmq isolanti) lo sfregamento di esse produce delle cariche elettrostatiche che si depositano sulla punta del pennellino.
Toccando leggermente (quasi fluttuando) il sensore CMOS con un pennello caricato in questo modo è possibile togliere un ulteriore percentuale di depositi di polvere senza troppi problemi.
Generalmente si usa la stessa pompetta ad aria usata al passo 1 per caricare il pennellino (5 o 6 getti d'aria per lato del pennello vanno bene) e si fa UNA SOLA passata per lato del pennellino sul sensore. I nuovi getti d'aria servono sia a ricaricare il pennellino sia a pulirlo dalla polvere appena prelevata dal sensore.
Talvolta assieme al pennellino vengono vendute alcune strisce di carta porosa (vellum paper) con la quale il pennello può essere caricato per sfregamento (tipo tergicristalli) ma non l'ho mai testata a fondo come tecnica.
Come per il passo 1 questa procedura può essere usata, ma in maniera veramente veramente "dolce" per la pulizia di specchio e schermo di messa a fuoco. (In questo caso è spesso sufficiente non caricare il pennellino, poiché a differenza del sensore, queste due superfici, non sono caricate anti-staticamente e non dovrebbero "attirare" nativamente granelli di polvere).
Per mia esperienza, una buona sessione di soffiate è sempre e comunque più efficace del semplice pennellino.
STRUMENTI
- Varianti economiche usano pennellini da pittori con setole morbide e tagliate di netto (senza curvatura nel profilo) ma sarebbe necessario pulirli perfettamente per evitare che resine o colle finiscano sul sensore.
- Varianti commerciali ce ne sono una valanga, dalle costose come il SensorBrush o l'Artic Butterfly prodotte dalla Visible Dust (il primo sui 90 USD ed il secondo anche di più poiché ha un motorino per caricare staticamente le setole) al più economico SensorSweep (ideato e venduto da CopperHill)
Secondo me il migliore rapporto qualità/prezzo si ha con l'ottimo SensorSweep, un pennellino con setole molto morbide venduto a buon prezzo già perfettamente pulito e pronto all'uso (con anche lle strisce di carta porosa per caricarlo se non avete la pompetta).
http://www.copperhillimages.com/images/SensorSweep_g.jpg
http://www.pbase.com/copperhill/image/42963246
3 - Pulizia a secco con tamponcino SensorKlear
PROCEDURA
Questo è un metodo che non ho ancora sperimentato ma consiste nell'utilizzare un tamponcino apposta che dispone di una specie di feltrino né umido né secco che viene usato per pulire direttamente la superficie del sensore CMOS.
Non mi è chiaro se il feltrino vada passato sull'interna superficie del sensore, oppure solo sui punti più fastidiosi (che non vanno via con gli altri metodi).
Per identificare l'esatta posizione dei punti di polvere basta invertire sotto-sopra l'immagine di test scattata e si avrà l'esatta posizione della polvere sul sensore, così come lo si vede quando si apre per pulirlo. (In pratica un puntino in alto a destre nelle fotografie si trova in basso a destra sul sensore).
STRUMENTI
Che io sappia esiste una pennina particolare chiamata SensorKlear e prodotta da diverse marche tra cui LensPen. Dispone di una spazzola (NON ADATTA PER IL SENSORE, ma per le lenti si) e di un feltrino per pulire il sensore.
http://www.the-digital-picture.com/Images/Other/Sensor-Klear.jpg
http://www.the-digital-picture.com/Reviews/LensPen-SensorKlear-Review.aspx
Direi che questa operazione conviene farla solo se si ha il SensorKlear, alcuni dicono si possa usare un tampone di quelli clinici (sono tipo cotton-fioc ma sterilizzati) ma io lo sconsiglierei perché ho letto che perdono un mucchio di fibre ed utilizzarli costringe poi a fare una nuova passata col pennellino statico del passo 2, per togliere le fibre rimaste sul sensore.
4 - Pulizia con liquido Eclipse e spatoline
[a] spatoline originali (costose e garantite)
spatoline alternative (abbordabili e affidabili)
[c] spatoline auto-costruite (economiche ma non garantite)
... continua ...
N.B.
[B]Indicazioni di massima su dove acquistare gli strumenti
Tutti gli strumenti indicati sono in vendita negli USA sul sito http://www.copperhillimages.com/index.php?pr=products.
Tuttavia il solvente per la pulizia con le spatoline non può essere spedito per via aerea e quindi va recuperato in qualche negozio della propria città specializzato in fotografia, sul sito del rivenditore italiano http://www.shadesdirect.com/conserv_prods_ita/cleaning_i.html oppure
http://www.propointshop.com/catalog/index.php.
In realtà c'è anche un sito Inglese (quindi senza dogane per l'italia) che vende a prezzi molto interessanti anche il solvente (e me l'ha spedito tranquillamente via aerea): www.surreyphotographyshop.co.uk
Personalmente ho acquistato da CopperHill un euro kit per pulizia a secco e da SurreyPhotographyShop il diluente E2 della photographic solution più il Rocket Blower.
In più sto aspettando il SensorKlear da un venditore USA su eBay (ma lo vende anche CopperHill).
LINK UTILI
Raccola di link inerenti all'argomento:
The-Digital-Picture.com (http://www.the-digital-picture.com/Photography-Tips/Sensor-Cleaning.aspx) - Metodi di pulizia del sensore (usato come fonte per parte della presente guida)
Copper Hill Images (http://www.copperhillimages.com/index.php?pr=tutorials) - Tutorial sulla pulizia del sensore
Perché spendere 72 euro per 12 Sensor SWAB che si possono fare in casa? (http://puliziaccd.altervista.org/contenuti/spatola.html) - Tutorial per autocostruzione della spatola
Cleaning Digital Cameras (http://www.cleaningdigitalcameras.com/index.html) - Pulizia del sensore e comparazione delle differenti tecniche
Ringraziamenti
Hanno gentilmente e spontaneamente collaborato alla realizzazione di questa guida (in ordine alfabetico):
marklevi
Vathek
Ogni valido contributo è molto gradito ovviamente
Ho dello SPORCO sul sensore??? :..((
Tutto generalmente comincia così, un bel giorno si nota una fastidosa macchiolina e un po' impanicati si comincia a cercare di capire a cosa è dovuta, sperando sempre di poter escludere che della polvere sia finita sul sensore.
Le macchie non sono necessariamente il sintomo di polvere depositata sul sensore. Se sono visibili solo mirando e non rimangono impresse nella foto sicuramente il sensore è pulito. In questo caso le principali cause potrebbero essere o il mirino sporco, problema di poco conto la cui soluzione è ovvia, oppure la più fastidiosa presenza di polvere o sporcizia sullo specchio o sullo schermo di messa a fuoco della macchina. In questo caso la cosa peggiore è che della polvere è ormai entrata nel corpo macchina, e non si può escludere che vada a depositarsi sul sensore prima o poi.
Sempre se le foto sono "pulite" ma nel momento in cui si mira per scattare si nota qualcosa è possibile che ci sia un qualche genere di danno all'interno della macchina. E' raro, ma è possibile per esempio che lo schermo di messa a fuoco o il pentaprisma subiscano qualche alterazione che tuttavia in genere non compromette la prestazioni della macchina (quest'ultimo caso non è poi così raro visto che dopo un mese dall'acquisto ero convinto di aver un capello infilato da qualche parte e alla fine, dopo un giretto in assistenza, si è conluso che probabilmente era il pentaprisma incrinato).
Se invece sono direttamente le foto a risultare macchiate allora potrebbe trattarsi di lenti dell'obiettivo sporche oppure, ahimè, della tanto temuta polvere sul sensore.
PREVENZIONE
Una prevenzione totale contro la polvere è praticamente impossibile, tuttavia è buona norma prestare un minimo di attenzione per mantenere pulito l'interno del corpo macchina il più a lungo possibile.
Quello di usare il buon senso è ovviamente il primo consiglio, non tenete aperto il corpo macchina, riponente la macchina fotografica in un posto pulito e il più possibile asciutto, questo perchè l'umidità fa incollare la polvere e non sarà possibile rimuoverla con la pompetta. Io per esempio nella sacca ho messo le classiche bustine che assorbono l'umidità e che a volte si trovano nelle scatole dei prodotti elettronici. Magari non servono a nulla, ma male non fanno...
La macchina fotografica non è la sola parte che teme la polvere, prestante altrettanta attenzione per le ottiche. In primo luogo la parte dell'obiettivo che innesta nel corpo macchina deve essere sempre pulita. Non dimentichiamo inoltre che la polvere può entrare negli obiettivi, questo specialmente nel caso degli zoom che scorrendo possono portare la polvere all'interno.
Oltre a questo è consigliabile:
Quando cambiate obiettivo cercate sempre di tenere il corpo macchina rivolto verso il basso, o comunque in modo che non vi entri polvere.
Prima di cambiare obiettivo preparatevi un minimo. Inutile togliere quello montato se poi non si sa dove metterlo e si resta con la macchina aperta per sostituirli.
Provate se il tappo del corpo macchina e il tappo dell'innesto dell'obiettivo possono essere richiusi assieme (quelli delle EOS si, ma presumo tutti essendo complementari). Se funziona una volta montata l'ottica chiudeteli uno con l'altro in modo che non si fermi polvere all'interno che poi andrebbe a depositarsi sullo specchio...
Un ultimo cenno riguardo alla tropicalizzazione.
Macchine di altro livello e obiettivi professionali (tipo la serie L di Canon) spesso sono tropicalizzati, possono cioè essere esposti agli agenti atmosferici senza che acqua o polvere possa penetrare all'interno.
Questo significa che possono essere impiegati tranquillamente in situazioni più estreme di quanto non sarebbe possibile con altri obiettivi, non che sono indistruttibili o subacquei.
INDIVIDUARE LO SPORCO ALL'INTERNO DELLA MACCHINA
Anche avendo solo una vaga idea di come funziona una reflex, individuare lo sporco non è poi così difficile.
In breve possiamo limitarci a dire che:
Lo sporco si vede solo mirando
- Non può essere sul sensore
- Potrebbe essere sullo specchio, sullo schermo di messa a fuoco o banalmente sul vetro del mirino (dove si avvicina l'occhio)
Lo sporco si vede solo in foto
- E' sul sensore, mi spiace...
Lo sporco si vede sia in foto sia mirando
- E' sull'obiettivo o, peggio, al suo interno
Provare a mirare con la macchina senza ottiche montate permette di capire se il problema è dovuto alla macchina o all'obiettivo.
COME SI SCATTA PER VEDERE SE C'E' POLVERE SUL SENSORE
La procedura è molto semplice: l'idea di base è quella di scattare una foto ben definita e il più chiara possibile senza però portarla a sovraesposizioni troppo alte che non permetterebbero comunque di evidenziare la polvere sul sensore. Per fare questo si fotografano cose luminose e con un colore chiaro e omogeneo, tenendo i diaframmi parecchio chiusi e con tempi di esposizione abbastanza lunghi.
E' anche consigliabile muovere un po' la macchina durante l'esposizone in modo che a risultare a fuco siano solo le cose depositate sul sensore e non dettagli del muro o del cielo fotografato.
Consigliabile anche fare una foto prima della pulizia, dopo, ed eventualmente durante le varie fasi in modo da controllare se ripetere la procedura può servire o se invece è necessario pulire il sensore ricorrendo ad una tecnica differente.
Ecco alcuni consigli:
Scatto su cielo
Probabilmente il metodo più diffuso.
Semplicemente si fa una foto ad un cielo limpido con diaframmi chiusi, attorno al 22. Gli svantaggi sono che il cielo è imprevedibile o magari decidete di pulire la macchina di notte o, peggio, a Milano
Scatto su monitor LCD
In questo caso l'idea è quella di utilizzare il monitor del computer come una sorta di cielo artificiale, col vantaggio dell'omogeneità e della luminosità considerevole.
Scarica le immagini usate per la pulizia (http://www.italianhost.org/public/w2box/download.php?file=431976)
La procedura che ho usato è questa:
Nascondere le icone del desktop (tasto destro sul desktop, Disponi icone per, mostra icone del Desktop)
Impostare il celeste (#A6CAF0) come sfondo del desktop
Chiudete i diaframmi quanto potete (io sono arrivato a f/36 con un tempo di esposizione attorno al mezzo secondo, ISO 100)
Mettetevi vicino al monitor, la messa a fuoco è indifferente, in automatico non andrà neppure quindi procedete in manuale
Scattate in RAW, apritelo con Photoshop e zoomate fino al 50% in modo da individuare le macchie meno visibili e tenetele sotto controllo mentre aumentate lentamente l'espozione. Quando spariranno per l'esposizione troppo elevata tornate indietro di qualche valore per farle riapparire (nel mio caso tra +1,25 e +1,35 ottenevo la migliore visibilità). Volendo potete ancora incrementare di qualche punto i neri per far risaltare megli il tutto. Questa operazione di post produzione è molto importante, se guardate le foto di esempio noterete parecchia differenza. Salvate in JPG e chiudete.
Pulire la macchina (trovate indicazioni sulle differenti tecniche più avanti)
Scatto su muro
Questa volta invece sostituiremo il cielo con un muro liscio e ben illuminato
Impostare i diaframmi a f/16
Impostare la compensazione a +1 per far risaltare meglio i puntini neri
Utilizzare la messa a fuoco manuale (qualunque distanza va bene..)
Assicurarsi che il tempo di scatto sia lento, da mezzo secondo a diversi secondi.
Scattare su di una parete illuminata in modo che possa restituire in foto una tinta unita il più chiara possibile.
Pulire la macchina (trovate indicazioni sulle differenti tecniche più avanti)
PULIZIA
Si potrebbe dividere il processo di pulizia in 4 fasi, che elenco in ordine di complessità e sarebbe bene seguirle in ordine durante una sessione completa di pulizia.
1 - PULIZIA CON ARIA
PROCEDURA
Consiste nell'utilizzare una pompetta per spruzzare aria sul sensore.
Dopo aver abilitato la funzione di "pulizia sensore" sulla propria macchina e rimosso l'obiettivo, si vedrà il sensore nello splendore dei suoi 35mm (o APS-C :D ).
A questo punto è sufficiente soffiare energicamente sul sensore usando la pompetta ad aria, facendo molta attenzione a non toccare col beccuccio su qualsiasi parte della macchina. (Potete montare la macchina su un treppiede e poi usare il clistere con due mani, tenendo fermo il beccuccio per una maggiore sicurezza se preferite).
Non credo sia indispensabile inserire il beccuccio a poca distanza dal sensore, basta tenerlo vicino e soffiare energicamente, anzi il getto d'aria un po' più distante si aprirà a ventaglio garantendo una migliore pulizia della polvere grossa e secca.
Questo metodo, assolutamente indolore e privo di rischi (a patto di non toccare il sensore) è l'unico consigliato da Canon direttamente sul libretto di istruzioni.
Personalmente uso questo metodo anche per la pulizia dello specchio o dello schermo di messa a fuoco, basta non sollevare lo specchio (quindi non si deve abilitare la funzione di pulizia sensore), togliere l'obiettivo e spruzzare aria direttamente sullo specchio o sullo schermo di messa a fuoco, magari mirando con il beccuccio.
(Ho letto che questo potrebbe spostare della polvere nel mirino, ma mi sembra strano, visto che lo schermo di messa a fuoco dovrebbe sigillare la zona del mirino, ma potrei sbagliarmi... io per ora non ho avuto alcun problema...)
L'operazione di soffiaggio è da raccomandarsi SEMPRE come primo passo, infatti permette di rimuovere particelle grosse che potrebbero rigare il sensore qualora si usino i metodi successivi che richiedono contatto.
STRUMENTI
- La variante economica utilizza dei comuni clisteri (acquistabili in farmacia) che vanno innanzi tutto risciacquati con acqua (5 o 6 volte per togliere eventuali residui di talco) e fatti asciugare per almeno 24 ore.
- Le varianti commerciali sono molte, citandone una su tutte c'è il Giotto Rocket Blower, disponibile in vari formati, io ho acquistato quello grande che consente un bel soffio d'aria con una relativamente morbida pressione delle dita.
http://www.the-digital-picture.com/Images/Other/Rocket-Air-Blower.jpg
http://www.the-digital-picture.com/Reviews/Giottos-Rocket-Air-Blower-Review.aspx
Bombolette d'aria compressa sarebbe bene evitarle per impedire ad eventuali solventi o residui del propellente di finire sul prezioso sensore della reflex.
2 - PULIZIA A SECCO CON PENNELLINO STATICO
PROCEDURA
L'idea è la stessa che permette ad un righello strofinato su un maglione di lana di attirare piccoli pezzettini di carta, ovvero la carica elettrostatica!
Utilizzando dei morbidi soffi d'aria sulle setole di un pennellino (dal manico di plastico o legno, cmq isolanti) lo sfregamento di esse produce delle cariche elettrostatiche che si depositano sulla punta del pennellino.
Toccando leggermente (quasi fluttuando) il sensore CMOS con un pennello caricato in questo modo è possibile togliere un ulteriore percentuale di depositi di polvere senza troppi problemi.
Generalmente si usa la stessa pompetta ad aria usata al passo 1 per caricare il pennellino (5 o 6 getti d'aria per lato del pennello vanno bene) e si fa UNA SOLA passata per lato del pennellino sul sensore. I nuovi getti d'aria servono sia a ricaricare il pennellino sia a pulirlo dalla polvere appena prelevata dal sensore.
Talvolta assieme al pennellino vengono vendute alcune strisce di carta porosa (vellum paper) con la quale il pennello può essere caricato per sfregamento (tipo tergicristalli) ma non l'ho mai testata a fondo come tecnica.
Come per il passo 1 questa procedura può essere usata, ma in maniera veramente veramente "dolce" per la pulizia di specchio e schermo di messa a fuoco. (In questo caso è spesso sufficiente non caricare il pennellino, poiché a differenza del sensore, queste due superfici, non sono caricate anti-staticamente e non dovrebbero "attirare" nativamente granelli di polvere).
Per mia esperienza, una buona sessione di soffiate è sempre e comunque più efficace del semplice pennellino.
STRUMENTI
- Varianti economiche usano pennellini da pittori con setole morbide e tagliate di netto (senza curvatura nel profilo) ma sarebbe necessario pulirli perfettamente per evitare che resine o colle finiscano sul sensore.
- Varianti commerciali ce ne sono una valanga, dalle costose come il SensorBrush o l'Artic Butterfly prodotte dalla Visible Dust (il primo sui 90 USD ed il secondo anche di più poiché ha un motorino per caricare staticamente le setole) al più economico SensorSweep (ideato e venduto da CopperHill)
Secondo me il migliore rapporto qualità/prezzo si ha con l'ottimo SensorSweep, un pennellino con setole molto morbide venduto a buon prezzo già perfettamente pulito e pronto all'uso (con anche lle strisce di carta porosa per caricarlo se non avete la pompetta).
http://www.copperhillimages.com/images/SensorSweep_g.jpg
http://www.pbase.com/copperhill/image/42963246
3 - Pulizia a secco con tamponcino SensorKlear
PROCEDURA
Questo è un metodo che non ho ancora sperimentato ma consiste nell'utilizzare un tamponcino apposta che dispone di una specie di feltrino né umido né secco che viene usato per pulire direttamente la superficie del sensore CMOS.
Non mi è chiaro se il feltrino vada passato sull'interna superficie del sensore, oppure solo sui punti più fastidiosi (che non vanno via con gli altri metodi).
Per identificare l'esatta posizione dei punti di polvere basta invertire sotto-sopra l'immagine di test scattata e si avrà l'esatta posizione della polvere sul sensore, così come lo si vede quando si apre per pulirlo. (In pratica un puntino in alto a destre nelle fotografie si trova in basso a destra sul sensore).
STRUMENTI
Che io sappia esiste una pennina particolare chiamata SensorKlear e prodotta da diverse marche tra cui LensPen. Dispone di una spazzola (NON ADATTA PER IL SENSORE, ma per le lenti si) e di un feltrino per pulire il sensore.
http://www.the-digital-picture.com/Images/Other/Sensor-Klear.jpg
http://www.the-digital-picture.com/Reviews/LensPen-SensorKlear-Review.aspx
Direi che questa operazione conviene farla solo se si ha il SensorKlear, alcuni dicono si possa usare un tampone di quelli clinici (sono tipo cotton-fioc ma sterilizzati) ma io lo sconsiglierei perché ho letto che perdono un mucchio di fibre ed utilizzarli costringe poi a fare una nuova passata col pennellino statico del passo 2, per togliere le fibre rimaste sul sensore.
4 - Pulizia con liquido Eclipse e spatoline
[a] spatoline originali (costose e garantite)
spatoline alternative (abbordabili e affidabili)
[c] spatoline auto-costruite (economiche ma non garantite)
... continua ...
N.B.
[B]Indicazioni di massima su dove acquistare gli strumenti
Tutti gli strumenti indicati sono in vendita negli USA sul sito http://www.copperhillimages.com/index.php?pr=products.
Tuttavia il solvente per la pulizia con le spatoline non può essere spedito per via aerea e quindi va recuperato in qualche negozio della propria città specializzato in fotografia, sul sito del rivenditore italiano http://www.shadesdirect.com/conserv_prods_ita/cleaning_i.html oppure
http://www.propointshop.com/catalog/index.php.
In realtà c'è anche un sito Inglese (quindi senza dogane per l'italia) che vende a prezzi molto interessanti anche il solvente (e me l'ha spedito tranquillamente via aerea): www.surreyphotographyshop.co.uk
Personalmente ho acquistato da CopperHill un euro kit per pulizia a secco e da SurreyPhotographyShop il diluente E2 della photographic solution più il Rocket Blower.
In più sto aspettando il SensorKlear da un venditore USA su eBay (ma lo vende anche CopperHill).
LINK UTILI
Raccola di link inerenti all'argomento:
The-Digital-Picture.com (http://www.the-digital-picture.com/Photography-Tips/Sensor-Cleaning.aspx) - Metodi di pulizia del sensore (usato come fonte per parte della presente guida)
Copper Hill Images (http://www.copperhillimages.com/index.php?pr=tutorials) - Tutorial sulla pulizia del sensore
Perché spendere 72 euro per 12 Sensor SWAB che si possono fare in casa? (http://puliziaccd.altervista.org/contenuti/spatola.html) - Tutorial per autocostruzione della spatola
Cleaning Digital Cameras (http://www.cleaningdigitalcameras.com/index.html) - Pulizia del sensore e comparazione delle differenti tecniche
Ringraziamenti
Hanno gentilmente e spontaneamente collaborato alla realizzazione di questa guida (in ordine alfabetico):
marklevi
Vathek