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View Full Version : Assenze per malattia, pubblico batte privato quattro a uno


Korn
15-01-2008, 09:10
Assenze per malattia, pubblico
batte privato quattro a uno
di MARIO REGGIO
<B>Assenze per malattia, pubblico<br>batte privato quattro a uno</B>

ROMA - Più di 125 milioni di giornate di lavoro perse per malattia. Quasi equamente distribuite tra dipendenti pubblici e lavoratori assunti da aziende private. Con una grande differenza: quelli pubblici sono 3 milioni e seicentomila, contro quasi 15 milioni di dipendenti privati. Poco più di 4 giorni di malattia per i privati nel 2006, 18 in media l'anno per quelli pubblici nel 2005. E la stragrande maggioranza dei certificati medici non superano la settimana.

Negli ultimi mesi la polemica sulle "malattie di comodo" è stata alimentata da numerosi fatti di cronaca. Tra questi l'insegnante che spediva i certificati da un'amena località del centro America. La docente è stata licenziata. L'ultimo caso risale a pochi giorni fa: la donna giudice che era in malattia per seri problemi alla schiena e scoperta mentre partecipava ad una regata velica.

Il dibattito su come fare per ridurre i certificati "compiacenti" si riaccende. "Credo sia giunto il momento di iniziare una sperimentazione, anche solo a livello aziendale, - suggerisce il giuslavorista Pietro Ichino - ripristinando almeno in parte la franchigia sui primi tre giorni di malattia, distribuendo i soldi risparmiati a tutti i lavoratori. Nel mio libro "A cosa serve il sindacato", dimostro dati alla mano che ci guadagnerebbero tutti, salvo gli assenteisti. In Inghilterra da quando è stato introdotto questo procedimento l'assenteismo si è dimezzato". Polemica la reazione di Michele Gentile, coordinatore della Funzione Pubblica Cgil: "Nel contratto nazionale dei dipendenti statali c'è una voce che si chiama "indennità di amministrazione", legata alle presenze.

Ogni giorno di assenza equivale ad una decurtazione dell'indennità. Quindi il meccanismo già esiste. Poche settimane fa il ministro della Funzione Pubblica ha firmato una direttiva che sollecita ad intensificare le visite fiscali - prosegue Gentile - il sindacato non vuol proteggere chi commette abusi e la falsa malattia è un abuso che attiene la dimensione penale. Anche il "tormentone" del dipendente pubblico assenteista deve finire. I dati della Ragioneria generale dello Stato parlano chiaro: dal 2003 al 2006 le assenze sono in calo costante. Nell'ultima rilevazione la Ragioneria ha sezionato i dati e la media dei giorni di malattia è scesa a 10 e mezzo l'anno per dipendente".

Nell'attesa l'Inps continua a pagare le aziende dopo il terzo giorno d'assenza per malattia. Ma questo vale per il settore privato. Nel pubblico impiego, invece, è l'amministrazione a sostenere i costi. Anche il sistema di consegna dei certificati medici è antidiluviano. Il dipendente deve consegnare al più vicino ufficio dell'Inps o spedire per raccomandata con ricevuta di ritorno il certificato medico entro due giorni dal rilascio da parte del medico. "Abbiamo cercato di razionalizzare il sistema - afferma un dirigente dell'Inps - chiedendo ai medici di spedire i certificati via internet, ma non c'è stato nulla da fare. Ci hanno chiesto di sostenere i costi del servizio, poi hanno invocato il diritto alla privacy per i pazienti".

http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/economia/statali-sciopero/assenti/assenti.html

kiki79
15-01-2008, 09:29
Poi ci sono le levate di scudi quando si etichettano i dipendenti pubblici come FANNULLONI.

sider
15-01-2008, 09:34
Sicuramente c'è chi ci marcia , purtroppo le mele marce sono dappertutto.
Ma per me c'è una differenza: nel pubblico se hai 38 di febbre stai a casa, nel privato ti rompono le palle talmente tanto che prendi una tachipirina e vai a lavorare.

SweetHawk
15-01-2008, 09:39
Sicuramente c'è chi ci marcia , purtroppo le mele marce sono dappertutto.
Ma per me c'è una differenza: nel pubblico se hai 38 di febbre stai a casa, nel privato ti rompono le palle talmente tanto che prendi una tachipirina e vai a lavorare.

Concordo, tuttavia il rapporto 4:1 è un po' troppo...

sider
15-01-2008, 09:54
Sicuramente.
Molti ci marciano pure sulle convalescenze, tipo ti operi e nel privato torni a lavorare appena stai decentemente , nel pubblico ti fai la convalescenza fino in fondo. Anche senza "rubare" viene fuori un abella differenza.

evelon
15-01-2008, 10:14
Strano, non l'avrei mai detto :sofico:

[leviathan]
15-01-2008, 10:36
Secondo me è da fare una media... tra i reali lavoratori ammalati e i posti di lavoro "fantasma":O
Probabilmente la media si abbassa... cmq è vero che nei posti pubblici c'è meno "pressione" per tornare al lavoro.. soprattutto in grossi centri (ho lavorato presso il mio comune per un'anno):read:

ALBIZZIE
15-01-2008, 10:58
ma i certificati medici chi li firma? l'impiegato pubblico?:mbe:

Alien
15-01-2008, 12:16
ma i certificati medici chi li firma? l'impiegato pubblico?:mbe:

basta che dici che stai male (mal di testa, nausea, perdita di equilibrio e quello che vuoi che non sia possibile accertare) e il medico non può far altro che darti giorni di malattia e, magari, prescriverti degli esami più approfonditi (che puntualmente non farai).

blamecanada
15-01-2008, 12:25
Sicuramente c'è chi ci marcia , purtroppo le mele marce sono dappertutto.
Concordo.
Ma per me c'è una differenza: nel pubblico se hai 38 di febbre stai a casa, nel privato ti rompono le palle talmente tanto che prendi una tachipirina e vai a lavorare.[/QUOTE]
Va considerato anche questo, infatti.
Sia chiaro, i controlli sulle assenze ingiustificate vanno fatti, ma se uno sta male non lo si può costringere ad andare a lavoro, bisognerebbe avere un po' di umanità e non considerare i propri dipendenti come schiavi.

Sinclair63
15-01-2008, 12:28
basta che dici che stai male (mal di testa, nausea, perdita di equilibrio e quello che vuoi che non sia possibile accertare) e il medico non può far altro che darti giorni di malattia e, magari, prescriverti degli esami più approfonditi (che puntualmente non farai).

Ma il medico si può rifiutare di farti il certificato?
Mi spiego meglio, per esempio tu dici che ti fa male la schiena, per il lavoro che fai davvero non puoi lavorare, lui visitandoti può asserire invece che sei idoneo?
In pratica il medico deve OBBLIGATORIAMENTE certificare quello che tu gli dici (falso o vero che sia) o si può rifiutare? è come se tu facessi un'autocertificazione?
Scusate la mia spiegazione contorta ma credo si sia capito...:stordita: :D

Alien
15-01-2008, 12:33
Ma il medico si può rifiutare di farti il certificato?
Mi spiego meglio, per esempio tu dici che ti fa male la schiena, per il lavoro che fai davvero non puoi lavorare, lui visitandoti può asserire invece che sei idoneo?
In pratica il medico deve OBBLIGATORIAMENTE certificare quello che tu gli dici (falso o vero che sia) o si può rifiutare? è come se tu facessi un'autocertificazione?
Scusate la mia spiegazione contorta ma credo si sia capito...:stordita: :D

Teoricamente credo di sì, ma se non ci son prove più che evidenti difficilmente si prenderà la responsabilità di mandarti al lavoro comunque.
Nella maggior parte dei casi ho sempre dovuto trattar al ribasso i giorni di malattia che ho chiesto per le varie influenze stagionali, il medico parte sempre per lasciarti a casa fino alla domenica.

scorpionkkk
15-01-2008, 12:34
Concordo, tuttavia il rapporto 4:1 è un po' troppo...

perchè hanno conteggiato anche le ferie e le maternità...ancora stiamo a leggere i giornali..?

sider
15-01-2008, 12:35
Concordo.
Ma per me c'è una differenza: nel pubblico se hai 38 di febbre stai a casa, nel privato ti rompono le palle talmente tanto che prendi una tachipirina e vai a lavorare.
Va considerato anche questo, infatti.
Sia chiaro, i controlli sulle assenze ingiustificate vanno fatti, ma se uno sta male non lo si può costringere ad andare a lavoro, bisognerebbe avere un po' di umanità e non considerare i propri dipendenti come schiavi.[/QUOTE]

Mi ricordo di un mio conoscente , che lavora come unico dipendente di una pompa di benzina. E' andato a lavorare in inverno con 2 sotto e la bora a 170 km/h con 38.5 di febbre. Fosse stato statale, sicuramente stava a casa.
Adesso è da vedere quale delle due situazioni è quella "giusta"

Sinclair63
15-01-2008, 12:39
Teoricamente credo di sì, ma se non ci son prove più che evidenti difficilmente si prenderà la responsabilità di mandarti al lavoro comunque.
Nella maggior parte dei casi ho sempre dovuto trattar al ribasso i giorni di malattia che ho chiesto per le varie influenze stagionali, il medico parte sempre per lasciarti a casa fino alla domenica.

Beh invece a me succede il contrario, da premettere che io non ho mai superato 15/20gg di malattia all'anno, per mal di schiena influenza ecc.
Il mio medico tende al ribasso, ma non è che io gli chieda di darmene di più, solo che non è possibile che per un'influenza o un forte mal di schiena (mi prende spesso per il lavoro che faccio) darti "solo" 3gg nel migliore dei casi, o sbaglio?

AlexXxin
15-01-2008, 12:42
Il pubblico tiene in considerazione i diritti del lavoratore, il privato considera il dipendente una costosa macchinetta che deve produrre il più possibile e costare poco, il problema è che ormai sono i dipendenti stessi a considerarsi servi ed a considerare chi rimane a casa con 38 di febbre un fannullone.

Lui è fannullone perchè alle 18:00 in punto smette di lavorare senza finire il lavoro iniziato, perchè vuole sempre fare ponte, perchè si prende troppe ferie, arriva in ufficio solo 2 minuti prima.
Dovessimo stare a sentire i privati si lavorerebbero 18 ore al giorno 6 giorni alla settimana senza diritti e solo doveri.

il mio babbone in 37 anni di pubblico sarà stato in malattia una quindicina di giorni , l'ho visto rincasare delle volte con 40 di febbre, eppure si faceva le sue 8 ore prima di congedarsi.

Wesker
15-01-2008, 13:28
Il pubblico tiene in considerazione i diritti del lavoratore, il privato considera il dipendente una costosa macchinetta che deve produrre il più possibile e costare poco, il problema è che ormai sono i dipendenti stessi a considerarsi servi ed a considerare chi rimane a casa con 38 di febbre un fannullone.

Lui è fannullone perchè alle 18:00 in punto smette di lavorare senza finire il lavoro iniziato, perchè vuole sempre fare ponte, perchè si prende troppe ferie, arriva in ufficio solo 2 minuti prima.
Dovessimo stare a sentire i privati si lavorerebbero 18 ore al giorno 6 giorni alla settimana senza diritti e solo doveri.

il mio babbone in 37 anni di pubblico sarà stato in malattia una quindicina di giorni , l'ho visto rincasare delle volte con 40 di febbre, eppure si faceva le sue 8 ore prima di congedarsi.

Non è così. Quando uno sta male, specie nelle grandi aziende, sta a casa. In un'azienda privata spesso ci sono scadenze, e nel caso in cui non uno lavora poi deve recuperare il tempo perduto. Di conseguenza si evita di sprecare troppo tempo in finte malattie per non avere l'acqua alla gola.

Poi il caso di tuo padre è UN caso. La media totale fa 4:1. C'è poco da discutere.

Red_Star
15-01-2008, 13:33
Il pubblico tiene in considerazione i diritti del lavoratore, il privato considera il dipendente una costosa macchinetta che deve produrre il più possibile e costare poco, il problema è che ormai sono i dipendenti stessi a considerarsi servi ed a considerare chi rimane a casa con 38 di febbre un fannullone.

Lui è fannullone perchè alle 18:00 in punto smette di lavorare senza finire il lavoro iniziato, perchè vuole sempre fare ponte, perchè si prende troppe ferie, arriva in ufficio solo 2 minuti prima.
Dovessimo stare a sentire i privati si lavorerebbero 18 ore al giorno 6 giorni alla settimana senza diritti e solo doveri.

il mio babbone in 37 anni di pubblico sarà stato in malattia una quindicina di giorni , l'ho visto rincasare delle volte con 40 di febbre, eppure si faceva le sue 8 ore prima di congedarsi.

Complimenti per la fantasia, leggere questo 4:1 come uno sfruttamento dei dipendenti nel settore privato è davvero impressionante.

Per il resto la situazione all'interno del settore pubblico è davvero incredibile, mi è capitato di passare su un sito di mediazione creditizia, per accedere al credito bastava essere o dipendente pubblico o dipendente privato da almeno 12 mesi.
Conosco gente che pagherebbe per diventare un dipendente pubblico.

blamecanada
15-01-2008, 13:40
Complimenti per la fantasia, leggere questo 4:1 come uno sfruttamento dei dipendenti nel settore privato è davvero impressionante.
Fermo, nessuno ha detto che è solo quello, ma è una cosa di cui tenere conto.
Poi è ovvio che servano maggiori controlli, ma non è che se qualcuno se ne approfitta vuol dire che i dipendenti pubblici siano tutti dei fannulloni. Fannulloni sono semmai quelli che non istituiscono meccanismi di controllo.

CYRANO
15-01-2008, 13:44
mi ricordo 2 anni fa , la mattina cado in moto , mi becco una bella botta al pollicione del piede dx ( che mi da fastidio anche tuttoggi qualche volta ) , ed al pomeriggio me ne sono andato a lavorare zoppiccando :D :muro: :cry:



Cmlamlzmla

Onisem
15-01-2008, 13:48
perchè hanno conteggiato anche le ferie e le maternità...ancora stiamo a leggere i giornali..?

Si vede che servono pretesti per non rinnovare i contratti, se è così. E la stampa servile prontamente risponde.

ALBIZZIE
15-01-2008, 14:38
a dove è scritto che sono state conteggiate ferie e maternità?
e solo per i dipendenti pubblici?


e se è vero che le assenze sono scese a 10 gg/anno non mi sembrano poi così eccessive.

Fratello Cadfael
15-01-2008, 15:09
Mah... mi sembra che ci sia un tentativo di ribadire un luogo comune che è ormai superato. Probabilmente siamo all'anticamera di nuovi attacchi ai diritti dei lavoratori.
La realtà, probabilmente, è che nel settore privato (almeno per aziende piccole e medio-piccole, mentre nelle grandi aziende non c'è grossa differenza col pubblico) un po' perché se stai male ti rompono le palle per ogni stupidaggine perché pare che nessun altro sappia eseguire i tuoi compiti, un po' perché c'è sempre lo spettro del licenziamento (o del mancato rinnovo del contratto) si va a lavorare anche quando non si dovrebbe.

ALBIZZIE
15-01-2008, 15:16
...un po' perché c'è sempre lo spettro del licenziamento (o del mancato rinnovo del contratto) si va a lavorare anche quando non si dovrebbe.
potrebbero controllare quanti giorni di maternità ci sono e domandarsi il perchè siano così pochi rispetto al pubblico e alle grandi società..

Fratello Cadfael
15-01-2008, 16:02
potrebbe controllare quanti giorni di maternità ci sono e domandarsi il perchè sia così basso rispetto al pubblico e alle grandi società..
Già... per una donna in età fertile i posti nel privato abbondano... e poi si parla di difendere famiglia e maternità...

Sinclair63
15-01-2008, 18:13
Mah... mi sembra che ci sia un tentativo di ribadire un luogo comune che è ormai superato. Probabilmente siamo all'anticamera di nuovi attacchi ai diritti dei lavoratori.
La realtà, probabilmente, è che nel settore privato (almeno per aziende piccole e medio-piccole, mentre nelle grandi aziende non c'è grossa differenza col pubblico) un po' perché se stai male ti rompono le palle per ogni stupidaggine perché pare che nessun altro sappia eseguire i tuoi compiti, un po' perché c'è sempre lo spettro del licenziamento (o del mancato rinnovo del contratto) si va a lavorare anche quando non si dovrebbe.

Insomma la strategia del terrore :muro:

scorpionkkk
15-01-2008, 18:39
Si vede che servono pretesti per non rinnovare i contratti, se è così. E la stampa servile prontamente risponde.

guarda io ho lavorato nel pubblico e posso dire che la situazione è variegata.

E' indubbio che i dipendenti sono senza far niente, causa sovrapposizione delle varie politiche di assunzione dei sindacati che hanno "inzippato" quanta più gente possibile nei ministeri diluendo fortemente il lavoro che potrebbe essere svolto e razionalizzato diminuendo i dipendenti di 1/4.

Detto questo però ho visto altre schiere di dipendenti, di solito, più in alto nella scala gerarchica o comunque in servizio all'interno di progetti critici o comuqnue che si trovavavno a lavorare in contatto più ravvicinato con il potere politico, lavorare anche più di 14 ore al giorno. Durante la finanziaria ad esempio si è cooptati anche fino alle 4 di notte al Ministero dell'economia.

Dulcis in fundo ho sperimentato io stesso turni di lavoro da 13 ore, conosciuto gente che non è andata in ferie nemmeno il 24 dicembre e questo tutti gli anni perchè il lavoro lo richiede, e mai come nel pubblico di cui ho avuto esperienza ho vista la più grande percentuale di gente che vive veramente per il lavoro..e cmq lavora a spton battuto.

Con questo voglio dire: queste misure (assenze pubblico vs. assenze privato) lasciano di solito il tempo che trovano, non solo a livello statistico o numerico ma perchè mal affrontano il problema che vogliono evidenziare facendo passare l'equazione pubblico=merda senza proporre una vera soluzione.

Pitro ichino, che tanto parla di fannulloni, non ha mai proposta una reale misura di razionalizzazione che possa instillare un procedimento meritocratico in ambito pubblico limitandosi a suggerire che bisogna "misurare" le performace del lavoratore pubblico. In questo modo presterà il fianco alle solite proposte del cavolo (misurare il merito dal numero di fascicoli fatti)che finiranno per incancrenire sempre di più il sistema anzichè razionalizzarlo.

scorpionkkk
15-01-2008, 18:43
a dove è scritto che sono state conteggiate ferie e maternità?
e solo per i dipendenti pubblici?


e se è vero che le assenze sono scese a 10 gg/anno non mi sembrano poi così eccessive.

infatti non c'è scritto..ed anche il conteggio delle assenze fatto a 10gg/anno è campato per aria. So come sono stati fatte in passato queste tabelle idiote con 4 numeri. Dietro non c'è nulla..ci sono carte arruffate senza alcun ordine e dati disomogenei presi un pò ovunque, poi confrontati, che di certo non possono generare una statistica corretta nè razionale.

Lo stesso, se non peggio, per le statistiche fatte dalla RGS .

paulus69
15-01-2008, 18:45
Insomma la strategia del terrore :muro:

ma quale strategia del terrore....:D
il fatto è che nel privato,se stai a casa per malattia,puoi aspettarti una quasi sicura visita imps....
mentre nel pubblico.....è quasi sicuro il contrario.

Fratello Cadfael
15-01-2008, 21:09
Poi... vabbè, gli esempi dell'articolo... un'insegnante e un giudice... lavoratori del settore pubblico di livello alto. Un mio conoscente, dipendente del Comune di Roma (forse l'ente pubblico con gli stipendi più bassi) dopo aver rischiato l'amputazione di un piede per un incidente sul lavoro è rientrato zoppicando dopo tre mesi perché sennò con la sola paga base non tirava avanti. Il problema è che spesso nel settore pubblico ci sono più dirigenti che impiegati semplici...

Alien
15-01-2008, 21:59
conosciuto gente che non è andata in ferie nemmeno il 24 dicembre

WOW!!
addirittura????
nientepopòdimenoche lavorare pure il 24 dicembre??? :rolleyes:

DvL^Nemo
15-01-2008, 22:18
Meglio stendere un velo pietoso...

Sinclair63
16-01-2008, 08:53
ma quale strategia del terrore....:D
il fatto è che nel privato,se stai a casa per malattia,puoi aspettarti una quasi sicura visita imps....
mentre nel pubblico.....è quasi sicuro il contrario.

Si ma qual'è il problema? non dimenticare che sia nel pubblico che nel privato sei tenuto nelle fasce di rimanere a casa per l'eventuale visita fiscale, se non ti trovano sei in difetto sia che sei pubblico o privato ;)

zerothehero
16-01-2008, 10:24
C'è chi se ne approfitta (ricordo in una scuola che le assenze maggiori si avevano il lunedì, da parte dei soliti noti, che poi andavano sostituiti) e c'è chi si fa il culo. :eek:

naoto84
16-01-2008, 10:33
E' fisiologico. Nel privato le aziende spremono i lavoratori come limoni per guadagnare più soldi possibile mettendo uno a fare il lavoro di tre.
Nel pubblico ci si mette poco a sperperare soldi del contribuente con assunzioni inutili e infischiandosene della presenza di incompetenti o assenteisti.

Poi ci sono milioni di casi singoli, ma che la media porti a risultati del genere non ci dovrebbe stupire... appunto per gli eccessi che ci sono da un lato e dall'altro.

loreluca
16-01-2008, 10:42
Poi ci sono le levate di scudi quando si etichettano i dipendenti pubblici come FANNULLONI.
C'è poco da levare gli scudi si sa che è così... :D
I miei conoscenti che lavorano nell'ambito pubblico per ogni minima scemenza stanno a casa; certo che anche i dottori con i giorni facili :rolleyes: Se ci vai ti danno sempre fino a fine settimana minimo, non vedo mai un dottore che dà un giorno o due di malattia... :rolleyes:

zerothehero
16-01-2008, 10:51
E' fisiologico. Nel privato le aziende spremono i lavoratori come limoni per guadagnare più soldi possibile mettendo uno a fare il lavoro di tre.
Nel pubblico ci si mette poco a sperperare soldi del contribuente con assunzioni inutili e infischiandosene della presenza di incompetenti o assenteisti.

Poi ci sono milioni di casi singoli, ma che la media porti a risultati del genere non ci dovrebbe stupire... appunto per gli eccessi che ci sono da un lato e dall'altro.

Il dirigente nel pubblico di fatto non può licenziare...il dirigente può solo fare una richiesta di visita fiscale.
Nel privato si ricade nell'eccesso opposto, probabilmente.

AlexXxin
16-01-2008, 11:03
Potremo avere il sacrosanto diritto di stare a casa se non stiamo bene.

Andare in offiss con l'influenza ha la spiacevole conseguenza di trasmetterla ai colleghi, è una mancanza di rispetto.
Se ho male ad un dente e la cosa mi provoca disagio resto a casa, se con un farmaco fermo il dolore vado a lavoro, semplice semplice, mica siamo animali ragazzi, cosa vuole saperne qualsiasi persona di come mi senta per colpa di un qualsiasi malanno, dobbiamo rispondere noi del fatto che il datore pretende che ogni dipendente lavori per 2,meglio che assuma un numero adeguato di lavoratori se non vuole che il mio lavoro si arresti con me.
I medici non rischiano per negare 3 gg di malattia, e se per il mio problema cadessi dall'impalcatura perchè il medico mi ha negato 3gg di riposo?

Sinclair63
16-01-2008, 11:28
Potremo avere il sacrosanto diritto di stare a casa se non stiamo bene.

Andare in offiss con l'influenza ha la spiacevole conseguenza di trasmetterla ai colleghi, è una mancanza di rispetto.
Se ho male ad un dente e la cosa mi provoca disagio resto a casa, se con un farmaco fermo il dolore vado a lavoro, semplice semplice, mica siamo animali ragazzi, cosa vuole saperne qualsiasi persona di come mi senta per colpa di un qualsiasi malanno, dobbiamo rispondere noi del fatto che il datore pretende che ogni dipendente lavori per 2,meglio che assuma un numero adeguato di lavoratori se non vuole che il mio lavoro si arresti con me.
I medici non rischiano per negare 3 gg di malattia, e se per il mio problema cadessi dall'impalcatura perchè il medico mi ha negato 3gg di riposo?

Il tuo discorso non fa una grinza, in un paese civile dovrebbe essere così.
Purtroppo sono gli eccessi e i furbi che rovinano tutto, io lavoro nel pubblico, ma mi guardo bene dal fare malattia di "comodo" perchè sulla presenza abbiamo molte competenze che alla fine del mese si sentono.
E' un esempio il mio, però fa capire che ci vogliono deterrenti per scoraggiarla, non colpire tutti, se un lavoratore per ogni scemenza fa malattia allora bisogna indagare su di lui e al contrario premiare chi rende e si assenta perchè impossibilitato per "vera" malattia.

Dacchio
16-01-2008, 11:57
Sicuramente c'è chi ci marcia , purtroppo le mele marce sono dappertutto.
Ma per me c'è una differenza: nel pubblico se hai 38 di febbre stai a casa, nel privato ti rompono le palle talmente tanto che prendi una tachipirina e vai a lavorare.
Tanto per fare un esempio: mio padre, dipendente nel privato, ha fatto di tutto per farsi operare (togliere un neo, poca roba) di sabato.
Probabilmente non è giusto dire che chi lavora nel pubblico è necessariamente un fannullone (anche se ce ne sono), ma è indubbio che il dipendente pubblico ha la "malattia" a cui poter attingere oltre le ferie normali, anche senza avere gravi problemi (volendo, anche senza avere niente, non si può dimostrare che effettivamente hai mal di testa), cosa che il dipendente privato spesso non può fare perchè l'assenza potrebbe compromettere il rapporto con il datore di lavoro (:muro: ), rapporto spesso diretto.
Il principio della "malattia" è sacrosanto per il lavoratore, l'applicazione pratica lascia un po' perplessi, soprattutto perchè ho l'impressione che i controlli siano ridicoli.

Onisem
16-01-2008, 12:13
C'è poco da levare gli scudi si sa che è così... :D
I miei conoscenti che lavorano nell'ambito pubblico per ogni minima scemenza stanno a casa; certo che anche i dottori con i giorni facili :rolleyes: Se ci vai ti danno sempre fino a fine settimana minimo, non vedo mai un dottore che dà un giorno o due di malattia... :rolleyes:

Io ero solito fare un solo giorno di malattia, raramente di più. Poi però ho capito che con questo tipo di contratto sotto i 3 giorni ci rimetto denaro. Alle volte sono anche i contratti che sono stupidi e incentivano la gente a stare a casa una settimana al colpo.

loreluca
16-01-2008, 12:18
Io ero solito fare un solo giorno di malattia, raramente di più. Poi però ho capito che con questo tipo di contratto sotto i 3 giorni ci rimetto denaro. Alle volte sono anche i contratti che sono stupidi e incentivano la gente a stare a casa una settimana al colpo.
Già comunque a me sembrava più logico com'era una volta che i primi 2-3 giorni di malattia (adesso non ricordo) non eri pagato e dopo sì...

Alien
16-01-2008, 12:23
Già comunque a me sembrava più logico com'era una volta che i primi 2-3 giorni di malattia (adesso non ricordo) non eri pagato e dopo sì...

Beh, mi pare giusto.
Così mi faccio dare una settimana di malattia se sto male una notte, perchè altrimenti ci perdo quattrini!

Onisem
16-01-2008, 12:26
Beh, mi pare giusto.
Così mi faccio dare una settimana di malattia se sto male una notte, perchè altrimenti ci perdo quattrini!

Appunto. :asd:

blamecanada
16-01-2008, 15:57
La conclusione è semplice.

Nel pubblico bisogna fare piú controlli.
Nel privato bisogna tutelare di piú i lavoratori.

Non è vero che nel pubblico non si può licenziare, semplicemente nessuno ha interesse a farlo. Bisognerebbe affidare a qualcuno la responsabilità di vigilare sul corretto svolgimento delle mansioni e che sia incentivato a far funzionare al meglio il servizio. È un problema di gestione: scommetto che all'estero le cose funzionano meglio, perché hanno dei sistemi diversi.

CYRANO
16-01-2008, 16:07
a me viene in mente un episodio accaduto lo scorso luglio , ad una delle mie colleghe.
premetto che lavoriamo per una ditta privata , ed il luogo e' situato in una seconda ditta. (insomma la nostra ditta e' fonitrice di 5 dipendenti , cioe' noi , della ditta dove lavoriamo ).
insomma.. sta mia collega si becca la varicella. era di turno la mattina ,e comincia a tremare dal freddo , febbre e compaiono le prime postuline :D.
La ditta " cliente" voleva che lei andasse a casa , almeno per non contagiare il resto del personale ( per es io mai avuto la varicella ) allora ha chiamato la nostra ditta che le ha imposto di finire il turno.
Per fortuna che nessuno s'e' beccato la varicella...


coapzpa

scorpionkkk
16-01-2008, 16:29
WOW!!
addirittura????
nientepopòdimenoche lavorare pure il 24 dicembre??? :rolleyes:

:confused: :confused: :confused: :confused:

Onisem
16-01-2008, 16:52
:confused: :confused: :confused: :confused:

Forse intendeva dire che per molti lavoratori è la norma lavorare la vigilia di Natale.

Alien
16-01-2008, 17:53
Forse intendeva dire che per molti lavoratori è la norma lavorare la vigilia di Natale.

Esatto.
è stato sbandierato come un fatto eccezionale il lavorare il 24 Dicembre quando invece è cosa normalissima per la maggior parte dei lavoratori.
Almeno nel settore privato, pubblico non so

Redux
16-01-2008, 17:59
mi sembra la solita notizia oziosa, che non porta a nulla.
bisogna chiedersi: se non stessero in malattia la PA produrrebbe di più? no, perchè tanto i dipendenti pubblici sono in sovrannumero quindi chiunque può stare in malattia, ci saranno sempre almeno altre 5 persone che potranno fare quello che "faceva" lui.

e poi bisogna chiedersi: ma se lo licenzio cambia qualcosa? no, perchè gli devo dare il sussidio di disoccupazione. Oddio, un vantaggio ce l'ho perchè smetterebbe di consumare le strutture in cui non lavora, bere caffè alla macchinetta, telefonare a casa, navigare su internet, ma si tratta di poca roba.

paulus69
16-01-2008, 18:06
e poi bisogna chiedersi: ma se lo licenzio cambia qualcosa? no, perchè gli devo dare il sussidio di disoccupazione. Oddio, un vantaggio ce l'ho perchè smetterebbe di consumare le strutture in cui non lavora, bere caffè alla macchinetta, telefonare a casa, navigare su internet, ma si tratta di poca roba.
se si è licenziati per giusta causa....'sta minchia che ti danno la disoccupazione...e per l'assenteismo vorrei ben vededre se non è giusta causa.
cmq,blamecanada l'ha detta giusta,anzi...aggiungerei pure i licenziamenti nel pubblico alla stessa stregua del privato...

anonimizzato
16-01-2008, 18:35
mi sembra la solita notizia oziosa, che non porta a nulla.
bisogna chiedersi: se non stessero in malattia la PA produrrebbe di più? no, perchè tanto i dipendenti pubblici sono in sovrannumero quindi chiunque può stare in malattia, ci saranno sempre almeno altre 5 persone che potranno fare quello che "faceva" lui.


Magari fosse vero!

Sono frequenti le polemiche perchè in certe amministrazioni comunali, guardacaso durante i "ponti", i dipendenti si ammalano tutti all'improvviso lasciando vuoti certi uffici o abbandonando l'ultimo arrivato (il "fesso di turno") che si deve sobbarcare tonnellate di lavoro con la gente, giustamente, inferocita.

loreluca
16-01-2008, 19:37
Beh, mi pare giusto.
Così mi faccio dare una settimana di malattia se sto male una notte, perchè altrimenti ci perdo quattrini!
Si ma il problema è il lassismo dei medici italiani al quale ti sarai abituato tu nel "mi faccio dare i giorni"...
Anni fa col cavolo che ti facevi dare i giorni, era il dottore che decideva! Se secondo lui non avevi niente di che e stavi a casa, ti dava un giorno e non venivi pagato da nessuno...
Dovrebbe vergognarsi il tuo dottore se ti dà i giorni che dici tu! Anche perché paga la collettività!!! :mad:

Onisem
16-01-2008, 19:42
Si ma il problema è il lassismo dei medici italiani al quale ti sarai abituato tu nel "mi faccio dare i giorni"...
Anni fa col cavolo che ti facevi dare i giorni, era il dottore che decideva! Se secondo lui non avevi niente di che e stavi a casa, ti dava un giorno e non venivi pagato da nessuno...
Dovrebbe vergognarsi il tuo dottore se ti dà i giorni che dici tu! Anche perché paga la collettività!!! :mad:

Ma perchè, la norma contrattuale per cui sotto i 3 giorni ci rimetti secondo te è sensata? O c'è la malattia pagata o non c'è, che sia un giorno o che siano 10.

Alien
16-01-2008, 21:12
Si ma il problema è il lassismo dei medici italiani al quale ti sarai abituato tu nel "mi faccio dare i giorni"...
Anni fa col cavolo che ti facevi dare i giorni, era il dottore che decideva! Se secondo lui non avevi niente di che e stavi a casa, ti dava un giorno e non venivi pagato da nessuno...
Dovrebbe vergognarsi il tuo dottore se ti dà i giorni che dici tu! Anche perché paga la collettività!!! :mad:

era un "mi faccio" impersonale.
Non parlo dei fatti miei ma se vogliamo proprio, fin'ora ho sempre contrattato al ribasso i giorni di malattia che il medico mi voleva dare.

Però se volessi far il furbo o il disonesto (a seconda dei punti di vista) non sarebbe difficile trovare malanni difficilmente rilevabili (mi ripeto:mal di testa, nausea, perdite di equilibrio ...) per starsene a casa impunemente.

loreluca
16-01-2008, 23:33
Ma perchè, la norma contrattuale per cui sotto i 3 giorni ci rimetti secondo te è sensata? O c'è la malattia pagata o non c'è, che sia un giorno o che siano 10.
Perché se uno ogni volta che ha il raffreddore va dal medico e si "fa dare" 1 o 2 giorni non mi sembra giusto che debba essere pagato lo stesso, poiché ha qualcosa di poco serio e al lavoro ci potrebbe benissimo andare lo stesso! Se invece piglia una polmonite e deve stare a casa un mese, non puo' andare al lavoro e mi sembra giusto che percepisca una parte di paga comunque (non tutto lo stipendio però!).;)

loreluca
16-01-2008, 23:34
era un "mi faccio" impersonale.
Non parlo dei fatti miei ma se vogliamo proprio, fin'ora ho sempre contrattato al ribasso i giorni di malattia che il medico mi voleva dare.

Però se volessi far il furbo o il disonesto (a seconda dei punti di vista) non sarebbe difficile trovare malanni difficilmente rilevabili (mi ripeto:mal di testa, nausea, perdite di equilibrio ...) per starsene a casa impunemente.
Meno male tutti dovrebbero fare così, ma purtroppo ci sono molti lavativi che preferiscono accentuare il dolore e starsene a casa a spese altrui... ;)

francoisk
17-01-2008, 07:05
Poi il caso di tuo padre è UN caso. La media totale fa 4:1. C'è poco da discutere.

anche mio padre è un tipo che non prende mai giorni di malattie, eppure lavora nel pubblico, e gli avanzano sempre giorni di ferie, che come ben saprai se non prendi entro l'anno successivo, perdi, dimmi tu nel privato chi è che lascia per strada giorni di ferie, le differenze ci sono tra pubblico e privato, senz'altro quel rapporto 4:1 viene fuori anche dal fatto (come già detto da altri utenti) che nel pubblico sei più tutelato, se stai male puoi restare a casa, nel privato invece i tuoi diritti non sono tutelati allo stesso modo.