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View Full Version : i corsi di laurea più inutili


tecnologico
28-12-2007, 13:01
per me in generale:
scienze della comunicazione
scienze politiche
scienze della formazione

Python
28-12-2007, 13:06
Corso in Scienze dell'allevamento, igiene e benessere del cane e del gatto

:doh:

http://www.uniba.it/didattica/corsiveterinaria/scinzeallevamento

:muro: :asd:

jamiegando
28-12-2007, 13:16
Corso di Laurea in Scienza della Produzione e Trasformazione del Latte

sasyultrasnapoli
28-12-2007, 14:14
Corso in Scienze dell'allevamento, igiene e benessere del cane e del gatto

:doh:

http://www.uniba.it/didattica/corsiveterinaria/scinzeallevamento

:muro: :asd:

Corso di Laurea in Scienza della Produzione e Trasformazione del Latte

:sbonk: :sbonk: :sbonk:

SlimSh@dy
28-12-2007, 15:32
Corso in Scienze dell'allevamento, igiene e benessere del cane e del gatto

:doh:

http://www.uniba.it/didattica/corsiveterinaria/scinzeallevamento

:muro: :asd:

Non mi sembra inutile come corso, anzi è parecchio "specializzato"!!Il problema è che si troverebbe pochissimo lavoro qui in Italia!!Cmq è una facoltà che ti specializza in qualcosa!! E non come tutte le altre che alla fine dopo che ti sei laureato non sai manco piu cosa fare visto che sono troppo generici....

lordfrigo
28-12-2007, 16:02
Non mi sembra inutile come corso, anzi è parecchio "specializzato"!!Il problema è che si troverebbe pochissimo lavoro qui in Italia!!Cmq è una facoltà che ti specializza in qualcosa!! E non come tutte le altre che alla fine dopo che ti sei laureato non sai manco piu cosa fare visto che sono troppo generici....

come non quotarti..
e poi il Corso di Laurea in Scienza della Produzione e Trasformazione del Latte non mi sembra poi così inutile, considerando che in Italia l'industria alimentare è abbastanza rilevante...

Noia
28-12-2007, 16:09
Questo?:mbe:
http://www.unicam.it/corsi/fitness/index.asp

federico89
28-12-2007, 16:23
ihihih tutti scienze de xxxx :p

io sono in quinta itis e ogni tanto discutiamo delle facoltà... essendo in un iti la cosa seria è considerata ingegneria... per una sorta di ironia verso le varie scienze di qualcosa abbiamo coniato scienze dell'amicizia come facoltà da frequentare l'anno prossimo :Prrr:

Gargoyle
28-12-2007, 16:25
per me in generale:
scienze della comunicazione
scienze politiche
scienze della formazioneDipende "inutili per che cosa".

Scienze politiche forse non aprirà le pote del mondo del lavoro, ma culturalmente mi sembra più utile con non ingegneria gestionale o marketing.

Python
28-12-2007, 16:43
Non mi sembra inutile come corso, anzi è parecchio "specializzato"!!Il problema è che si troverebbe pochissimo lavoro qui in Italia!!Cmq è una facoltà che ti specializza in qualcosa!! E non come tutte le altre che alla fine dopo che ti sei laureato non sai manco piu cosa fare visto che sono troppo generici....



ma dai cosa fa un laureato in scienze del benessere del cane e del gatto?

sa che tipi di ormoni (e relativa formula fisica) producono i cani quando sono in calore in modo da sapere il preciso nanosecondo per farli accoppiare?
sa che le carezze deve fargliele 3,2 cm sotto l'orecchio sinistro per massimizzare il benessere?

imho una grossa stronzata


almeno quelli "generici" ti danno una cultura generale interessante... questo ti insegna a trattare cani e gatti? io vorrei sapere chi è che si iscrive a quel corso di laurea...

fabio80
28-12-2007, 17:02
Dipende "inutili per che cosa".

Scienze politiche forse non aprirà le pote del mondo del lavoro, ma culturalmente mi sembra più utile con non ingegneria gestionale o marketing.

che sono proprio la stessa cosa, eh

ad ogni modo io voto per questo

http://didattica.polito.it/pls/portal30/sviluppo.offerta_formativa.corsi?p_sdu_cds=37:541&p_a_acc=2007&p_header=N&p_lang=IT&p_tipo_cds=2

SuperMario=ITA=
28-12-2007, 17:06
Dipende "inutili per che cosa".

Scienze politiche forse non aprirà le pote del mondo del lavoro, ma culturalmente mi sembra più utile con non ingegneria gestionale o marketing.

ingegneria gestionale è il corso che ti prepara maggiormente a condurre un'azienda, mica economia e commercio o robe varie come era anni fa, indi non è inutile, anche se c'entra poco con la branca "ingegneria"

fabio80
28-12-2007, 17:28
ingegneria gestionale è il corso che ti prepara maggiormente a condurre un'azienda, mica economia e commercio o robe varie come era anni fa, indi non è inutile, anche se c'entra poco con la branca "ingegneria"

non è verissimo che c'entri ben poco. intendiamoci, si è ingegneri a metà, nel senso che la progettazione è per forza di cose preclusa, perlomeno la progettazione a cad nel senso stretto del termine

tuttavia, se lo si vuole, una decente cultura tecnica per comprendere le cose la si può imbastire.

SuperMario=ITA=
28-12-2007, 17:36
non è verissimo che c'entri ben poco. intendiamoci, si è ingegneri a metà, nel senso che la progettazione è per forza di cose preclusa, perlomeno la progettazione a cad nel senso stretto del termine

tuttavia, se lo si vuole, una decente cultura tecnica per comprendere le cose la si può imbastire.


quale ingegnere usa i cad, a parte gli edili? da me nessuno

pietro84
28-12-2007, 17:45
quale ingegnere usa i cad, a parte gli edili? da me nessuno

i meccanici

fabio80
28-12-2007, 17:47
quale ingegnere usa i cad, a parte gli edili? da me nessuno

qualsiasi ingegnere, anche eplan è un cad, e lo usano gli elettrici. anche orcad è pur sempre un cad.

Siddhartha
28-12-2007, 19:18
Dipende "inutili per che cosa".

Scienze politiche forse non aprirà le pote del mondo del lavoro, ma culturalmente mi sembra più utile con non ingegneria gestionale o marketing.



peccato che lo scopo dell'università sia formare il professionista e non fornire una cultura!

mcatk
28-12-2007, 20:01
per me in generale:
scienze della comunicazione
scienze politiche
scienze della formazione


da dottore in scienze politiche concordo con te...

direi che cmq non siano poi tanto utili pure tutte le varie storiche, lettere, psico,
ect ect

poi penso che come al solito non è la laurea ma la persona che conta...

SlimSh@dy
28-12-2007, 20:21
da dottore in scienze politiche concordo con te...

direi che cmq non siano poi tanto utili pure tutte le varie storiche, lettere, psico,
ect ect

poi penso che come al solito non è la laurea ma la persona che conta...

Scusate ma qui nn capisco, cioè magari potete dire che non rendono molto nel futuro lavorativo!!Ma dire Inutile è assurdo!!Cioè ad esempio uno per essere psicologo o è laureato o non lo è non cambia nulla tanto è INUTILE come Laurea....

Brlicte
28-12-2007, 20:24
Ingegneria del CINEMA ahahahah

Gargoyle
28-12-2007, 20:44
peccato che lo scopo dell'università sia formare il professionista e non fornire una cultura!
Ah ah ah. :rolleyes: Nessuno sa quale scopo abbia l'università, dal momento che spesso fallisce sia nel formare il professionista sia nel fornire cultura.

Comunque, limitare l'università al "luogo che dovrebbe formare il professionista" è delirante: se così fosse non si capirebbe, ad esempio, il perché di corsi di laurea come lettere antiche o filosofia.

Chevelle
29-12-2007, 09:09
Per me è ingegneria informatica perchè sforna precari a 600 euro al mese se va di lusso.
Scienze politiche a mio avviso è spendibile con un buon master in materie economiche.
Scienze della comunicazione è un' altra laurea inutile anche se diversi miei amici hanno trovato subito lavoro appena laureati con questo titolo di studio.
Economia, ingegneria gestionale sono spendibili forse le migliori in assoluto.
Lettere, filosofia sono lauree che garantiscono la disoccupazione...

fabio80
29-12-2007, 13:06
un mio amico uscito dallo iulm con sdc non se lo filano nemmeno per fare il magazziniere... d'altronde lui stesso ha detto di scegliere quella facoltà perchè ha poca voglia di fare, ora che ne è uscito raccoglie quanto ha seminato :fagiano:

Siddhartha
29-12-2007, 13:44
Ah ah ah. :rolleyes: Nessuno sa quale scopo abbia l'università, dal momento che spesso fallisce sia nel formare il professionista sia nel fornire cultura.

Comunque, limitare l'università al "luogo che dovrebbe formare il professionista" è delirante: se così fosse non si capirebbe, ad esempio, il perché di corsi di laurea come lettere antiche o filosofia.



perchè c'è necessità anche di esperti in traduzione di testi e conoscenza di storia e cultura delle civiltà antiche???
filosofia non si spiega....infatti dopo si resta disoccupati!

Inlogitech
29-12-2007, 14:01
-Scienza dell' educazione (ex pedagogia).
-Scienza della formazione.
-Lettere moderne (corso di laurea inutile dato che cmq basterebbe lettere classiche con la possibilità di accesso anche a chi nn proviene dal liceo classico).
-Scienze politiche ( la mia fidanzata ha questa laurea e nn serve ad una emerita mazza....... nn ti da nessuno sbocco lavorativo).
-Scienze motorie ( per fare il prof di ginnastica a che serve una laurea per giunta ridicola come qualità di studi?!).
-Pissicologia ( ho storpiato intenzionalmente la parola :stordita: ), questa perchè mi sta antipatico lo psicologo che è sempre presente da Costanzo :stordita:
-Laurea in informazione scientifica sul farmaco, fa trovare si lavoro ma per fare il rappresentante hai bisogno di sta laurea? Meglio una laurea in farmacia o medicina che ti prepara meglio, anche per presentare i vari prodotti medicali dato la conoscenza più approfondita che si avrebbe sulla composizione e sulle applicazioni dei medicinali sugli uomini.

otti
29-12-2007, 14:06
non per difendere a tutti i costi la mia facoltà (scienze politiche)...ma di oppurtunità lavorative ne offre parecchie, dal settore pubblico alle banche al terziario. Poi se uno ha il pallino e ha studiato bene un paio di lingue puoi provare
ad entrare nella maggioir parte delle istituzione europe o internazionali....ovviamente tutto sta alla persona. Molti parlano di questa facoltà sopprattutto gli ingegnere e affini :) in modo spegiativa non sapendo spesso neache cosa si studia!

ennawrc
29-12-2007, 14:33
scieze politiche non penso che sia male (o meglio c'è di peggio)

archeologia del meditteraneo
scienze gastronomiche
mediazione culturale e cooperazione euromeditterranea

Onisem
29-12-2007, 17:02
peccato che lo scopo dell'università sia formare il professionista e non fornire una cultura!

Esatto.

pietro84
29-12-2007, 17:21
peccato che lo scopo dell'università sia formare il professionista e non fornire una cultura!

non sono d'accordo.
Lo scopo dell'università è fornire una cultura che può essere utilizzata come base per una attività professionale.
Infatti è permesso a chiunque avere più lauree prese esclusivamente per cultura personale.

Siddhartha
29-12-2007, 19:57
non sono d'accordo.
Lo scopo dell'università è fornire una cultura che può essere utilizzata come base per una attività professionale.
Infatti è permesso a chiunque avere più lauree prese esclusivamente per cultura personale.



ma anche no!
chi ha più lauree di certo non le prende per pura curiosità o cultura (a meno che non si tenti in tarda età): non credo che si studi fisica, ingegneria, medicina, matematica, architettura etc etc etc solo per cultura personale seguendo un percorso tortuoso di anni di studio pensando "oh...mal che vada, questa cultura che ho accumulato la uso e faccio l'architetto!"! se voglio acculturarmi e capire qualcosa di fisica, non mi iscrivo alla facoltà....mi compro un paio di libri di zichichi o hawking!

Onisem
29-12-2007, 20:24
Ecco, magari quello di Zichichi è meglio non comprarlo. :asd:

Siddhartha
29-12-2007, 20:27
Ecco, magari quello di Zichichi è meglio non comprarlo. :asd:


è il testo di fisica più dummy che mi è venuto in mente! :fagiano:
cavolo....ha provato ad insegnare la fisica pure a tiberio timperi, la domenica mattina! :doh:

Pisu87
29-12-2007, 20:37
che sono proprio la stessa cosa, eh

ad ogni modo io voto per questo

http://didattica.polito.it/pls/portal30/sviluppo.offerta_formativa.corsi?p_sdu_cds=37:541&p_a_acc=2007&p_header=N&p_lang=IT&p_tipo_cds=2
Mi dispiace ma devo confermare :cry: :D

DarKilleR
29-12-2007, 22:52
a parte le ingegnerie FARLOCCHE E LE UNIVERSITA' FARLOCCHE...tipo ing. per pisciare al palo...


Ing. Gestionale...

Raziel84
29-12-2007, 23:08
La laurea in lingue, inutile a mio parere sia culturalmente, perchè le lingue le puoi apprendere anche con il solo diploma del lingustico, e lavorativamente, perchè sul lavoro per dimostrare di sapere le lingue basta parlare, e non esibire il pezzo di carta(laurea).

pietro84
30-12-2007, 00:43
ma anche no!
chi ha più lauree di certo non le prende per pura curiosità o cultura (a meno che non si tenti in tarda età): non credo che si studi fisica, ingegneria, medicina, matematica, architettura etc etc etc solo per cultura personale seguendo un percorso tortuoso di anni di studio pensando "oh...mal che vada, questa cultura che ho accumulato la uso e faccio l'architetto!"! se voglio acculturarmi e capire qualcosa di fisica, non mi iscrivo alla facoltà....mi compro un paio di libri di zichichi o hawking!

se è la prima laurea non solo per cultura, ma per cultura e per vivere.
lo scopo dell'università non è insegnare una professione ma dare le basi culturali per poterla esercitare, la professione,se si hanno buone basi, si impara col tempo.

ps: quelli che hai elencato tu sono libri divulgativi, per capire la letteratura vera ci vuole l'università, altrimento nessun fisico la frequenterebbe.

Siddhartha
30-12-2007, 02:56
ps: quelli che hai elencato tu sono libri divulgativi, per capire la letteratura vera ci vuole l'università, altrimento nessun fisico la frequenterebbe.


lo so benissimo che sono libri divulgativi...forse ti è sfuggito il senso del mio post! :confused:
intendevo che se il mio scopo è solo acculturarmi, possono benissimo bastarmi dei libri divulgativi che mi danno un'infarinatura dell'argomento! se invece decidessi di approfondire le mie conoscenze e divenire "dottore" (aka professionista) in quella materia o disciplina, mi iscriverei alla rispettiva facoltà!
per me l'università deve formare il professionista e personale iperspecializzato per mansioni in cui sia richiesta una grande competenza! le basi culturali per esercitare una professione, ti vengono fornite ai primi anni con i corsi di base, poi deve iniziare necessariamente una formazione iperspecialistica che ha ben poco di culturale!
all'università ho imparato le basi, le tecniche e la forma mentis per la professione che tutt'ora esercito in modo da poter essere un "esperto" nel mio campo a 360°...di certo non mi hanno dato SOLO le basi culturali (che appunto avrei potuto anche avere, procurandomi testi divulgativi mea sponte, senza iscrivermi alla facoltà)!
inoltre una laurea deve essere discriminante: un laureato in legge è un avvocato/giudice/notaio; un laureato in medicina è un medico; un laureato in ingegneria è un ingenere etc; ritornando al alla facoltà di scienze politiche, il laureato in scienze politiche, che figura professionale è??? che significa che può avere accesso a molte cose???
può avere accesso al settore amministrativo o terziario....ma anche un avvocato può, anche un laureato in lettere può, anche un laureato in economia può; ma un laureato in scienze politiche non potrà mai avere accesso ad un concorso per magistratura ad esempio, a cui può accedere l'avvocato o ad un concorso per commercialista cui può aver accesso il laureato in economia! l'avvocato può accedere ai concorsi cui possono accedere quelli di scienze politiche, ma non viceversa: questo poer me significa che una laurea non è professionalmente discriminante...ovvero non esiste nulla, nessuna mansione, nessuna figura, nessuna professione che possa ricoprire solo e soltanto il laureato in scienze politiche o che necessiti solo e soltanto di questo titolo!

gabberman81
30-12-2007, 11:16
dimenticate :

ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI !!!!!!!!!!!!!!!:doh:

ci ho passato un mese poi sono scappato (x fortuna)
+ che una scuola è un centro sociale...:doh: tutti robbosi/alternativi/punk :rolleyes: che si danno arie da artisti quando la maggior parte di loro non ha voglia di far niente (a parte fumarsi cannoni :asd: )

voglio proprio vedere quanti di loro troveranno lavoro una volta usciti :rolleyes:

io mi sono buttato sulla grafica 3d e sui rendering (speriamo che me la cavo :) )

Marci
30-12-2007, 11:45
La laurea in lingue, inutile a mio parere sia culturalmente, perchè le lingue le puoi apprendere anche con il solo diploma del lingustico, e lavorativamente, perchè sul lavoro per dimostrare di sapere le lingue basta parlare, e non esibire il pezzo di carta(laurea).

vallo a raccontare a quelli che ti chiedono la laurea in lingue per poter fare il traduttore

Sbam
30-12-2007, 12:12
Ci sono tanti corsi di laurea dai nomi esotici dopo la riforma (ma non è una prerogativa italiana, ricordo di aver letto che la nipote della regina Elisabetta è laureata in fisioterapia equina....), però forse per alcuni il fatto di essere iperspecifici può essere un vantaggio, ovviamente se per quel tipo di impiego non c'è troppa concorrenza (a Parma c'è scienze equine, sempre per rimanere in tema...magari chi ha allevamenti potrebbe preferire un laureato di questo corso che un veterinario generico). Ovvio che per contro uno con laurea generica può vendersi nei diversi campi!

fabio80
30-12-2007, 12:15
a parte le ingegnerie FARLOCCHE E LE UNIVERSITA' FARLOCCHE...tipo ing. per pisciare al palo...


Ing. Gestionale...

per quale motivo? :confused:

otti
30-12-2007, 13:29
lo so benissimo che sono libri divulgativi...forse ti è sfuggito il senso del mio post! :confused:
intendevo che se il mio scopo è solo acculturarmi, possono benissimo bastarmi dei libri divulgativi che mi danno un'infarinatura dell'argomento! se invece decidessi di approfondire le mie conoscenze e divenire "dottore" (aka professionista) in quella materia o disciplina, mi iscriverei alla rispettiva facoltà!
per me l'università deve formare il professionista e personale iperspecializzato per mansioni in cui sia richiesta una grande competenza! le basi culturali per esercitare una professione, ti vengono fornite ai primi anni con i corsi di base, poi deve iniziare necessariamente una formazione iperspecialistica che ha ben poco di culturale!
all'università ho imparato le basi, le tecniche e la forma mentis per la professione che tutt'ora esercito in modo da poter essere un "esperto" nel mio campo a 360°...di certo non mi hanno dato SOLO le basi culturali (che appunto avrei potuto anche avere, procurandomi testi divulgativi mea sponte, senza iscrivermi alla facoltà)!
inoltre una laurea deve essere discriminante: un laureato in legge è un avvocato/giudice/notaio; un laureato in medicina è un medico; un laureato in ingegneria è un ingenere etc; ritornando al alla facoltà di scienze politiche, il laureato in scienze politiche, che figura professionale è??? che significa che può avere accesso a molte cose???
può avere accesso al settore amministrativo o terziario....ma anche un avvocato può, anche un laureato in lettere può, anche un laureato in economia può; ma un laureato in scienze politiche non potrà mai avere accesso ad un concorso per magistratura ad esempio, a cui può accedere l'avvocato o ad un concorso per commercialista cui può aver accesso il laureato in economia! l'avvocato può accedere ai concorsi cui possono accedere quelli di scienze politiche, ma non viceversa: questo poer me significa che una laurea non è professionalmente discriminante...ovvero non esiste nulla, nessuna mansione, nessuna figura, nessuna professione che possa ricoprire solo e soltanto il laureato in scienze politiche o che necessiti solo e soltanto di questo titolo!





Mi sembra che discriminare una facoltà (scienze politiche) solo per il fatto che non ti fa accedere ad un albo professionale non abbia una grande senso ( per la precisione con la laurea in s.p. si può fare l'esame di stato per diventare commercialista) e l'idea che il laureato debba per forza di cose essere un iperprofessionista specializzato non è detto che sia sempre un vantaggio ( dipende poi dal tipo di studi intrapreso). Comunque Le lauree non sono corsi professionali.
Probabilmente lo stesso nome della laurea, scienze politiche dove il termine politche sta per "sociali" ( dal greco polis= città e quindi le scienze che studiano l'essere umano nel complesso nelle sue interazini sociali)
non è abbastanza esplicativo degli studi che si affronatno durante il corso (storici/politologici/economici/giuridici7quntitativi).
Poi ,che il laureato in s. p. sia una figura eclettica, è proprio il suo punto di forza, dovrebbe in teoria avere più capacità di adattamento a vari contesti lavorartivi.
Se una studente affronta una tale percorso di studi è consapevole che la carriera di magistrato o di avvocato sarà preclusa, ma non vedo cosa centri e perchè dovrebbe essere squalificante.
L'affermazione stessa che un laureato in legge sia un notaio/un magistrato/avvocato è assolutamente errata ( per diventare un magistrato e così per i notai avvocati ci sono dei concorsi ...sai in Italia l'accesso alla cariche pubbliche non dovrebbe avvenire per concorsi)
Alla domanda specifica su che cosa può fare ti rispondo: concorsi pubblici
nella maggioranza sei quali si richiede ( laure in sc. pol/ economia/ giurisp...lasciando ovviamte da parte la magistratura), aziende private banche assicurazioni/ terziario, in varie funziona aziendali in partcolare marketing e gestione del personale. Va da sè che esistono poi vati indirizzi nel corso di laurea ( e diventa quindi difficile generalizzare)
Per qaunto mi rigurda la figura professionale che il mio percorso di studi averebbero dovuto formare è quella di uno specialista in discipline economiche, giuridiche e di analisi quantitativa con attenzione, però, anche agli altri ambiti disciplinari che permettono di acquisire conoscenze significative in ordine ai processi di formazione delle decisioni collettive e di funzionamento delle istituzioni, un professionista con capacità analitiche nel campo dell’attività economica, in grado di coadiuvare l’azione dei centri direzionali nelle istituzioni pubbliche e nelle imprese private.
Se poi una persona ambisce a lavorare in istituzioni europee o internazionali
una laurea in scienze politiche in alcuni casi è un requisito imprescindibile.

otti
30-12-2007, 13:31
lo so benissimo che sono libri divulgativi...forse ti è sfuggito il senso del mio post! :confused:
intendevo che se il mio scopo è solo acculturarmi, possono benissimo bastarmi dei libri divulgativi che mi danno un'infarinatura dell'argomento! se invece decidessi di approfondire le mie conoscenze e divenire "dottore" (aka professionista) in quella materia o disciplina, mi iscriverei alla rispettiva facoltà!
per me l'università deve formare il professionista e personale iperspecializzato per mansioni in cui sia richiesta una grande competenza! le basi culturali per esercitare una professione, ti vengono fornite ai primi anni con i corsi di base, poi deve iniziare necessariamente una formazione iperspecialistica che ha ben poco di culturale!
all'università ho imparato le basi, le tecniche e la forma mentis per la professione che tutt'ora esercito in modo da poter essere un "esperto" nel mio campo a 360°...di certo non mi hanno dato SOLO le basi culturali (che appunto avrei potuto anche avere, procurandomi testi divulgativi mea sponte, senza iscrivermi alla facoltà)!
inoltre una laurea deve essere discriminante: un laureato in legge è un avvocato/giudice/notaio; un laureato in medicina è un medico; un laureato in ingegneria è un ingenere etc; ritornando al alla facoltà di scienze politiche, il laureato in scienze politiche, che figura professionale è??? che significa che può avere accesso a molte cose???
può avere accesso al settore amministrativo o terziario....ma anche un avvocato può, anche un laureato in lettere può, anche un laureato in economia può; ma un laureato in scienze politiche non potrà mai avere accesso ad un concorso per magistratura ad esempio, a cui può accedere l'avvocato o ad un concorso per commercialista cui può aver accesso il laureato in economia! l'avvocato può accedere ai concorsi cui possono accedere quelli di scienze politiche, ma non viceversa: questo poer me significa che una laurea non è professionalmente discriminante...ovvero non esiste nulla, nessuna mansione, nessuna figura, nessuna professione che possa ricoprire solo e soltanto il laureato in scienze politiche o che necessiti solo e soltanto di questo titolo!





Mi sembra che discriminare una facoltà (scienze politiche) solo per il fatto che non ti fa accedere ad un albo professionale non abbia grande senso ( per la precisione con la laurea in s.p. si può fare l'esame di stato per diventare commercialista) e l'idea che il laureato debba per forza di cose essere un iperprofessionista specializzato non è detto che sia sempre un vantaggio ( dipende poi dal tipo di studi intrapreso). Comunque Le lauree non sono corsi professionali.
Probabilmente lo stesso nome della laurea, scienze politiche dove il termine politche sta per "sociali" ( dal greco polis= città e quindi le scienze che studiano l'essere umano nel complesso nelle sue interazini sociali)
non è abbastanza esplicativo degli studi che si affronatno durante il corso (storici/politologici/economici/giuridici7quntitativi).
Poi ,che il laureato in s. p. sia una figura eclettica, è proprio il suo punto di forza, dovrebbe in teoria avere più capacità di adattamento a vari contesti lavorartivi.
Se una studente affronta una tale percorso di studi è consapevole che la carriera di magistrato o di avvocato sarà preclusa, ma non vedo cosa centri e perchè dovrebbe essere squalificante.
L'affermazione stessa che un laureato in legge sia un notaio/un magistrato/avvocato è assolutamente errata ( per diventare un magistrato e così per i notai avvocati ci sono dei concorsi ...sai in Italia l'accesso alla cariche pubbliche non dovrebbe avvenire per concorsi)
Alla domanda specifica su che cosa può fare ti rispondo: concorsi pubblici
nella maggioranza sei quali si richiede ( laure in sc. pol/ economia/ giurisp...lasciando ovviamte da parte la magistratura), aziende private banche assicurazioni/ terziario, in varie funziona aziendali in partcolare marketing e gestione del personale. Va da sè che esistono poi vati indirizzi nel corso di laurea ( e diventa quindi difficile generalizzare)
Per qaunto mi rigurda la figura professionale che il mio percorso di studi averebbero dovuto formare è quella di uno specialista in discipline economiche, giuridiche e di analisi quantitativa con attenzione, però, anche agli altri ambiti disciplinari che permettono di acquisire conoscenze significative in ordine ai processi di formazione delle decisioni collettive e di funzionamento delle istituzioni, un professionista con capacità analitiche nel campo dell’attività economica, in grado di coadiuvare l’azione dei centri direzionali nelle istituzioni pubbliche e nelle imprese private.
Se poi una persona ambisce a lavorare in istituzioni europee o internazionali
una laurea in scienze politiche in alcuni casi è un requisito imprescindibile.

Siddhartha
30-12-2007, 15:09
cut

si, ok...ma la mia domanda è: cosa TU puoi fare con la tua laurea che nessun altro può fare e per la qual cosa, la laurea in SP è un requisito imprescindibile???
dici di essere uno specialista in discipline economiche, giuridiche etc...ma perchè, ad un colloquio di assunzione, dovrei preferire te ad un laureato in legge o ad un laureato in economia o un gestionale (che sicuramente avranno una preparazione migliore nelle rispettive materie)???
e poi che c'entra l'albo professionale???un ingegnere è ingegnere anche senza l'iscrizione e l'esame di stato (lo stesso vale per gli architetti, medici, etc) e le sue conoscenze e possibilità di impiego sono note!
io non sono contro scienze politiche, ma vorrei capire che senso ha avere una preparazione eclettica e un'infarinatura di tutto, se ciò non mi risulta discriminante in ambito lavorativo! la mia è semplice curiosità, non prenderla come attacco personale....sono dispostissimo a leggerti! non sono contro scienze politiche: il mio discorso si può applicare a tutte quelle facoltà che vengono reputate "eclettiche" (o "ne' carne ne' pesce")!
ps: so benissimo che un laureato in legge non è automaticamente un avvocato/notaio/magistrato ma che deve sostenere dei concorsi...ma in potenza lo è e solo e soltanto lui potrà avere accesso a questi concorsi grazie alla laurea conseguita!

FagioloOne
30-12-2007, 16:10
Esiste anche:

Scienze in laurea per la pace


Ingegneria gestionale forse non sasa' una vera ingegneria ma e' considerata e si trova lavoro, perche' e' la figura intermedia tra dirigente e ingegnere.

Inlogitech
30-12-2007, 16:31
Mi sembra che discriminare una facoltà (scienze politiche) solo per il fatto che non ti fa accedere ad un albo professionale non abbia una grande senso ( per la precisione con la laurea in s.p. si può fare l'esame di stato per diventare commercialista) e l'idea che il laureato debba per forza di cose essere un iperprofessionista specializzato non è detto che sia sempre un vantaggio ( dipende poi dal tipo di studi intrapreso). Comunque Le lauree non sono corsi professionali.
Probabilmente lo stesso nome della laurea, scienze politiche dove il termine politche sta per "sociali" ( dal greco polis= città e quindi le scienze che studiano l'essere umano nel complesso nelle sue interazini sociali)
non è abbastanza esplicativo degli studi che si affronatno durante il corso (storici/politologici/economici/giuridici7quntitativi).
Poi ,che il laureato in s. p. sia una figura eclettica, è proprio il suo punto di forza, dovrebbe in teoria avere più capacità di adattamento a vari contesti lavorartivi.
Se una studente affronta una tale percorso di studi è consapevole che la carriera di magistrato o di avvocato sarà preclusa, ma non vedo cosa centri e perchè dovrebbe essere squalificante.
L'affermazione stessa che un laureato in legge sia un notaio/un magistrato/avvocato è assolutamente errata ( per diventare un magistrato e così per i notai avvocati ci sono dei concorsi ...sai in Italia l'accesso alla cariche pubbliche non dovrebbe avvenire per concorsi)
Alla domanda specifica su che cosa può fare ti rispondo: concorsi pubblici
nella maggioranza sei quali si richiede ( laure in sc. pol/ economia/ giurisp...lasciando ovviamte da parte la magistratura), aziende private banche assicurazioni/ terziario, in varie funziona aziendali in partcolare marketing e gestione del personale. Va da sè che esistono poi vati indirizzi nel corso di laurea ( e diventa quindi difficile generalizzare)
Per qaunto mi rigurda la figura professionale che il mio percorso di studi averebbero dovuto formare è quella di uno specialista in discipline economiche, giuridiche e di analisi quantitativa con attenzione, però, anche agli altri ambiti disciplinari che permettono di acquisire conoscenze significative in ordine ai processi di formazione delle decisioni collettive e di funzionamento delle istituzioni, un professionista con capacità analitiche nel campo dell’attività economica, in grado di coadiuvare l’azione dei centri direzionali nelle istituzioni pubbliche e nelle imprese private.
Se poi una persona ambisce a lavorare in istituzioni europee o internazionali
una laurea in scienze politiche in alcuni casi è un requisito imprescindibile.


Scienze politiche, penso, sai benissimo si divide in varie branche o specializzazioni che lo studente sceglie; l' unica branca che ti dava ( perchè adesso nn esiste più almeno a Catania) la possibilità di accedere alla professione di Dott. commercialista era Scienze politiche ad indirizzo economico, che era l' indirizzo più similare ad economia e commercio ed il più sensato....... gli altri indirizzi di Scienze politiche (l' amministrativo...... scopiazzatura fatta malissimo di giurisprudenza..... lo storico o il sociale) nn servono ad una mazza meglio rimanere col solo diploma di scuola superiore. Io parlo nn per sentito dire ma per cognizione di causa, avendo la mia fidanzata laureata in Scienze politiche ad indirizzo economico ed io, laureando in giurisprudenza vecchio ordinamento, ho frequentato un corso presso quella facoltà per una materia opzionale ed ho visto come si preparavano i ragazzi..... :muro:
Poi nn so se in altre città le cose sono diverse, ma nn credo dato che sentendo amici e cugini in altre parti d' Italia le cose che mi raccontano nn sembrano dissimili da quelle che ho percepito io.

otti
30-12-2007, 19:28
si, ok...ma la mia domanda è: cosa TU puoi fare con la tua laurea che nessun altro può fare e per la qual cosa, la laurea in SP è un requisito imprescindibile???
dici di essere uno specialista in discipline economiche, giuridiche etc...ma perchè, ad un colloquio di assunzione, dovrei preferire te ad un laureato in legge o ad un laureato in economia o un gestionale (che sicuramente avranno una preparazione migliore nelle rispettive materie)???
e poi che c'entra l'albo professionale???un ingegnere è ingegnere anche senza l'iscrizione e l'esame di stato (lo stesso vale per gli architetti, medici, etc) e le sue conoscenze e possibilità di impiego sono note!
io non sono contro scienze politiche, ma vorrei capire che senso ha avere una preparazione eclettica e un'infarinatura di tutto, se ciò non mi risulta discriminante in ambito lavorativo! la mia è semplice curiosità, non prenderla come attacco personale....sono dispostissimo a leggerti! non sono contro scienze politiche: il mio discorso si può applicare a tutte quelle facoltà che vengono reputate "eclettiche" (o "ne' carne ne' pesce")!
ps: so benissimo che un laureato in legge non è automaticamente un avvocato/notaio/magistrato ma che deve sostenere dei concorsi...ma in potenza lo è e solo e soltanto lui potrà avere accesso a questi concorsi grazie alla laurea conseguita!



Chi esce da una facoltà come economia giurisp. scienze politiche ha una cultura di base ( e parlo di cultura o conoscenze teoriche perchè dal lato pratico si ha ovviamente poco), o si presuma che abbia, piuttosto simile anche se un laureato in sc. politiche indirizzo storico avrà poche affinità con un laureato in economia ma io parlo ovviamente della mia esperienza (indirizzo amministrat.economico)
Non per nulla in molti concorsi si richiede una di queste tre lauree. Se per far funzionare un reattore nucleare è necessario un ingegnere nuclerae, ci sono molti lavori in cui non è necessario un così alto livello di specializzazione e che richiedono competenze/conoscenze che si possono ottenere seguendo diversi percorsi accademici. Penso a chi lavoro nell area risorse umane ( chi meglio si un laurato in s. p. ) ma anche nel marketing (in cui si intrecciano conoscenze economiche sociologiche comunicative) oppure bancarie. Certo che se un'azienda vuole un revisore contabile con 10 esami di ragioneria e analisi di bilancio non c'è partita per me, avanti i commercialisti.
La mia laurea quindi non mi permette di fare qualcosa che altri non possono fare...(e chissena frega onestamente) ma posso provare (e ho provato) a fare tante cose in diversi ambiti. Parlo per esperienza personale: mi hanno chiamato per lavorare nel marketing, in una banca (ci ho ho lavorato) nella consulenza aziendale e attualmete lavoro nella P.A.
Non so se un laureato in legge che non voglia fare l'avvocato abbia tutte queste possibilità....
Io sono un vincitore di concorso per funzionari nella P.A. Nelle materie per il concorso, una decina, le avevo già affrontate tutte all'università.
Colleghi di giurisp. diventavano matti perchè non avevano mai sentito parlare di statistica o economia aziendale o sociologia, altri di economia non sapvano manco che esistesse diritto amministrativo e penale. E' questo che intendo per ecletticità e che fortunatamente qualche azienda (non tutte) apprezza.
Mi sembra che il mondo vada verso una sempre maggior complessità e più strumenti uno ha a disposizione per intrepretarlo meglio è, le conoscenze imparate sui banchi diventano spesso obsolete in poco tempo quindi una contaminazione tra varie aree del sapere non mi sembra così sbagliata.
Che la preparazione di un laureato in economia o in legge sia migliore di uno in scienze politiche (come dici tu) è poi tutta da dimostrare (e francamente difficilemte paragonabile), non è un assioma o un dogma di fede (gli ing. gestionali be' li lascio stare sono su un'altro pianeta..... rispetto a noi :) )

Siddhartha
30-12-2007, 19:49
cut

ok, ma mi sembrano tutti discorsi un po' aleatori e fini a sé stessi!
non capisco perchè un datore di lavoro dovrebbe assumere, curricula alla mano, un laureato in SP e non un altro candidato con titolo maggiormente indirizzato all'ambito richiesto (non tenendo chiaramente conto delle capacità individuali del singolo ma solo del titolo di studio)!
banche, PA, consulenza aziendale, marketing...sarà un mio limite, ma non capisco perchè nei panni di un datore di lavoro dovrei preferire il laureato in SP all'avvocato nel caso il lavoro sia di impronta legale, al commercialista nel caso si abbia a che fare con consulenza economica o marketing o al gestionale/psicologo del lavoro/vattelapesca nel caso si debbano gestire risorse umane!
per quanto riguarda la preparazione, credo e SPERO che un avvocato/commercialista o chi per loro, abbiano una preparazione superiore al laureato in SP rispettivamente in legge/economia/altro! riguardo invece la facilità con la quale si affrontano poi alcune materie (hai citato statistica, sociologia, diritto....) mi sembrano discorsi troppo faziosi poichè credo, il tutto dipenda dal singolo soggetto (mi sembrano i discorsi tipo "se fai il liceo classico, all'università vai meglio!")

otti
30-12-2007, 20:45
ok, ma mi sembrano tutti discorsi un po' aleatori e fini a sé stessi!
non capisco perchè un datore di lavoro dovrebbe assumere, curricula alla mano, un laureato in SP e non un altro candidato con titolo maggiormente indirizzato all'ambito richiesto (non tenendo chiaramente conto delle capacità individuali del singolo ma solo del titolo di studio)!
banche, PA, consulenza aziendale, marketing...sarà un mio limite, ma non capisco perchè nei panni di un datore di lavoro dovrei preferire il laureato in SP all'avvocato nel caso il lavoro sia di impronta legale, al commercialista nel caso si abbia a che fare con consulenza economica o marketing o al gestionale/psicologo del lavoro/vattelapesca nel caso si debbano gestire risorse umane!
per quanto riguarda la preparazione, credo e SPERO che un avvocato/commercialista o chi per loro, abbiano una preparazione superiore al laureato in SP rispettivamente in legge/economia/altro! riguardo invece la facilità con la quale si affrontano poi alcune materie (hai citato statistica, sociologia, diritto....) mi sembrano discorsi troppo faziosi poichè credo, il tutto dipenda dal singolo soggetto (mi sembrano i discorsi tipo "se fai il liceo classico, all'università vai meglio!")

be, più di così non ne to lo spiegare onestamente, hai dei preconcetti evidentemente. Se un laureato in ingegneria gestionale ( e cosa c'è di più eclettico di questa figura che studia materie tecniche/scintifiche e scienze sociali come il l'economia o il diritto : nelle tua ottica dovrebbe essere scartatoa da tutti!!! ) va a occuparsi di marketing va bene, se lo fa uno che ha studiato scienze politiche no?
per il resto non ho capito bene quando parli di sociologia e statistica, a cosa ti riferisce? non credere che a scienze politche siano affrontate in modo più semplice rispetto ad altre facoltà

cosmogonia
30-12-2007, 22:31
di scienze dei beni culturali che ne pensate?

e di farmacia? (per chi non ha una farmacia)

Gargoyle
31-12-2007, 08:07
di scienze dei beni culturali che ne pensate?

e di farmacia? (per chi non ha una farmacia)
"Beni Culturali", secondo me, offre sbocchi lavorativi pari a zero.
A Firenze c'è un corso con quel nome ed i suoi studenti una volta laureati proseguono con altre specialistiche, perché dopo tre anni si sono resi conto che di sbocchi non ce ne sono.

Farmacia penso sia una buona scelta; CTF anche meglio, perché lascia aperta la strada per tentare di lavorare come chimico.

Matrixbob
31-12-2007, 13:00
EDIT

mt_iceman
31-12-2007, 13:15
molto dipende dal punto di partenza, in senso lavorativo intendo.

uno che parte da zero fa più un affare a studiare materie come ingegneria gestionale o economia per via degli sbocchi che offrono. il tutto considerando che salvo rari casi, è opportuno implementare con la specialistica o qualche master senza contare l'esperienza che si accumula col lavoro vero e propio che molte volte vale più di qualsiasi laurea. ovviamente se si punta in alto.

altre lauree, anche considerando facoltà come medicina, legge o altri tipi di ingegneria, non garantiscono sicurezze come le due che ho elencato prima.
poi se uno ha già idea di dove sistemarsi e la laurea serve più per attestato che altro, una laurea vale l'altra.

p.s. non ho mai capito che laurea sia http://internet.unibo.it/
sò che c'è un ragazzo qua che la fa. non voglio essere offensivo ma non ne capisco l'utilità.

fabio80
31-12-2007, 13:22
ingegneria secondo me ti fa cadere in ogni caso in piedi. mi spiego meglio. è vero che gest è abbastanza trasversale e offre una marea di opportunità, ma è anche vero che generalmente un ing duro e puro, volendo, può andare a coprire ruoli gestionali e non vale il viceversa.

per molti è però anche una mezza sconfitta: sognano di andare a fare i progettisti alla nasa e poi si trovano in ufficio a fianco di gente che, ed è giusto ammetterlo, si è fatta meno il culo su esami impossibili (anche se debbo dire che di esami che fanno sudare sangue ce ne sono, se si sceglie la specializzazione non fuffa)

sarà poi un caso che sti ingegneroni frustrati siano poi i i primi a prenderrci per il culo? :sofico:
oh per carità li capisco eh, in fondo anche a me girerebbero le OO a fare lo stesso lavoro con chi, magari, ha passato 5 anni a fare festini ( e garantisco che talune università sono davvero l'apoteosi del party)

Marci
31-12-2007, 13:46
beh, io frequento il corso di architettura delle costruzioni(facoltà di Architettura Civile) del PoliMI e devo dire che a parte il lato strutturale che da noi è particolarmente evidenziato per il resto è abbastanza semplice come tipo di corso e secondo me offre anche molti sbocchi.
Un discorso diverso va ai vari corsi della facoltà di architettura e società8arch ambientale, progettazione di parchi e giardini ecc...) perchè o troppo specifici o troppo vaghi.

windsofchange
01-01-2008, 08:16
di scienze dei beni culturali che ne pensate?

e di farmacia? (per chi non ha una farmacia)
Che sono ben informati, possono infatti sostenere l'esame di stato e diventar chimici a tutti gli effetti anche loro... :D :D
Altro che considerarli coraggiosi, sono molto più furbi di me e altri che han scelto altre strade per arrivare a quell' albo.;)

adsasdhaasddeasdd
01-01-2008, 08:55
il DAMS è una vera troiata.

adsasdhaasddeasdd
01-01-2008, 08:56
hahahaha c'è gente che va la pecche vo fa il stanley o il belushi quando manco sanno che ci si deve iscrivere a una scuola di cinema.. escono e sono sgarbi del cinema.

dreadknight
01-01-2008, 13:31
non per difendere a tutti i costi la mia facoltà (scienze politiche)...ma di oppurtunità lavorative ne offre parecchie, dal settore pubblico alle banche al terziario. Poi se uno ha il pallino e ha studiato bene un paio di lingue puoi provare
ad entrare nella maggioir parte delle istituzione europe o internazionali....ovviamente tutto sta alla persona. Molti parlano di questa facoltà sopprattutto gli ingegnere e affini :) in modo spegiativa non sapendo spesso neache cosa si studia!

:eek:
a scienze politiche si studia?!










:D

windsofchange
01-01-2008, 22:31
:eek:
a scienze politiche si studia?!










:D

Il mio ex da scienza politiche è uscito tale a come è entrato... Boh, forse è stato un caso particolare...:rolleyes:

otti
02-01-2008, 08:47
Il mio ex da scienza politiche è uscito tale a come è entrato... Boh, forse è stato un caso particolare...:rolleyes:


be si.... a scienze politiche si fa di tutto......ma la chirurgia estetica ancora no:D

windsofchange
02-01-2008, 09:00
be si.... a scienze politiche si fa di tutto......ma la chirurgia estetica ancora no:D

:sbonk: :sbonk:

Marci
02-01-2008, 12:32
beh, da medicina una volta usciti il lavoro è sicuro al 100% anche perchè alla fine "non esci mai", cioè, una volta entrato all'uni il percorso è senza soluzione di continuità e si inizia a lavorare direttamente nell'ospedale

windsofchange
02-01-2008, 21:44
beh, da medicina una volta usciti il lavoro è sicuro al 100% anche perchè alla fine "non esci mai", cioè, una volta entrato all'uni il percorso è senza soluzione di continuità e si inizia a lavorare direttamente nell'ospedale

;) Dalle mie parti è pieno di medici con le mani in mano... Chi va in specialistica sta sicuro, ma chi si ferma dopo i sei canonici anni tanto lavoro non trova. :rolleyes:

pietro84
02-01-2008, 22:31
beh, da medicina una volta usciti il lavoro è sicuro al 100% anche perchè alla fine "non esci mai", cioè, una volta entrato all'uni il percorso è senza soluzione di continuità e si inizia a lavorare direttamente nell'ospedale

sicuramente medicina è la laurea migliore in assoluto "sulla carta", nel senso che a parità di passione è quella più conveniente.

windsofchange
02-01-2008, 22:50
sicuramente medicina è la laurea migliore in assoluto "sulla carta", nel senso che a parità di passione è quella più conveniente.

In realtà in Italia ci sono troppi medici e pochi infermieri, almeno questo dice la statistica. Una laurea in infermieristica apre molte più porte a mio parere...

pietro84
02-01-2008, 23:09
In realtà in Italia ci sono troppi medici e pochi infermieri, almeno questo dice la statistica. Una laurea in infermieristica apre molte più porte a mio parere...

per ora sì. però considera che col numero chiuso la situazione cambierà. e poi un medico bravo ha responsabilità,stipendi e importanza nettamente superiori a un infermiere.

windsofchange
02-01-2008, 23:19
per ora sì. però considera che col numero chiuso la situazione cambierà. e poi un medico bravo ha responsabilità,stipendi e importanza nettamente superiori a un infermiere.

Che sia più importante è evidente, si studia il doppio degli anni... :D
Il numero chiuso c'è da molti anni, la situazione è sempre quella; conosco ragazzi molto bravi e laureati in medicina con buoni punteggi che sono a spasso.
Se si va all'estero è un conto, ma in Italia oramai di medici è pieno ovunque...
Purtroppo sono tante le facoltà che 'ti lasciano a piedi', la mia compresa.

pietro84
02-01-2008, 23:31
Che sia più importante è evidente, si studia il doppio degli anni... :D
Il numero chiuso c'è da molti anni, la situazione è sempre quella; conosco ragazzi molto bravi e laureati in medicina con buoni punteggi che sono a spasso.
Se si va all'estero è un conto, ma in Italia oramai di medici è pieno ovunque...
Purtroppo sono tante le facoltà che 'ti lasciano a piedi', la mia compresa.

che studi?
cmq la situazione in generale non è delle migliori, su questo non ci piove.

windsofchange
02-01-2008, 23:34
che studi?
cmq la situazione in generale non è delle migliori, su questo non ci piove.

CTF :muro: :muro: :muro:

pietro84
02-01-2008, 23:38
CTF :muro: :muro: :muro:

mi sembra un buon corso. puoi fare sia la professione di chimico che di farmacista... se non sbaglio

windsofchange
03-01-2008, 01:40
mi sembra un buon corso. puoi fare sia la professione di chimico che di farmacista... se non sbaglio

Non sbagli infatti... Ma è lo stesso :muro: in quanto a sbocchi lavorativi...

Onisem
03-01-2008, 20:05
In realtà in Italia ci sono troppi medici e pochi infermieri, almeno questo dice la statistica. Una laurea in infermieristica apre molte più porte a mio parere...

Confermo. Ti laurei e la settimana stessa iniziano a telefonarti a casa o a mandarti bandi di concorso. Inoltre è estremamente vario e flessibile come ambiti. Certo non è una professione nè facile, nè leggera (anche come responsabilità), nè così ben remunerata (ad oggi) nonostante i bla bla sul mercato, domanda/offerta e cazzate varie che sostanzialmente valgono solo quando si tratta di far pagare di più la roba o meno la gente, nè (in italia) così ben vista socialmente.

Onisem
03-01-2008, 20:12
per ora sì. però considera che col numero chiuso la situazione cambierà. e poi un medico bravo ha responsabilità,stipendi e importanza nettamente superiori a un infermiere.

Il numero chiuso a medicina c'è, ma non cambia le cose ed i rapporti, anche perchè c'è anche ad infermieristica (la facoltà poi è sempre quella). I medici hanno il vantaggio che sono ancora relativamente una casta e a volte se anche non c'è lavoro per loro, glielo si crea ad hoc. Sul resto c'è poco da discutere, anche se in certi ambiti vale più un bravo infermiere che un bravo medico, ma magari son punti di vista.

pietro84
03-01-2008, 21:47
Il numero chiuso a medicina c'è, ma non cambia le cose ed i rapporti, anche perchè c'è anche ad infermieristica (la facoltà poi è sempre quella). I medici hanno il vantaggio che sono ancora relativamente una casta e a volte se anche non c'è lavoro per loro, glielo si crea ad hoc. Sul resto c'è poco da discutere, anche se in certi ambiti vale più un bravo infermiere che un bravo medico, ma magari son punti di vista.

sì ma come casta sono molto poteti. Lo stesso numero chiuso è stato creato ad hoc per ridurre la concorrenza. Non a caso medicina è stata la prima facoltà a introdurlo a livello nazionale.

windsofchange
04-01-2008, 00:37
sì ma come casta sono molto poteti. Lo stesso numero chiuso è stato creato ad hoc per ridurre la concorrenza. Non a caso medicina è stata la prima facoltà a introdurlo a livello nazionale.

Se intendi 'potenti', lo sono quelli specializzati con uno studio privato o quelli generici con un lavoro fisso... Ma gli altri??

choccoutente
04-01-2008, 10:41
non è che ora tutti quelli che studiano e si fanno un mazzo tanto per svariati anni poi possiamo denominarli potenti...se medicina non fosse a numero chiuso avremme mille mila iscritti l anno e un netto peggioramento della qualità dei suoi laureati, senza contare una marea di gente disoccupata...non è che poi un medico che non trova lavoro poi può fare l architetto....

casta è chi come i notai può trasferirsi il potere per generazioni .

pietro84
04-01-2008, 10:47
non è che ora tutti quelli che studiano e si fanno un mazzo tanto per svariati anni poi possiamo denominarli potenti...se medicina non fosse a numero chiuso avremme mille mila iscritti l anno e un netto peggioramento della qualità dei suoi laureati, senza contare una marea di gente disoccupata...non è che poi un medico che non trova lavoro poi può fare l architetto....

casta è chi come i notai può trasferirsi il potere per generazioni .

che c'entra,la facoiltà adotti una politica di severissima selezione agli esami, dove davvero si valuta la preparazione; è stupido selezionare in base a dei quiz; chi supera i quiz può andare con successo a "chi vuol essere milionario" ma non è detto che sia un ottimo studente di medicina o di quel che sia.

choccoutente
04-01-2008, 10:49
prova a seguire una lezione con 50 studenti in aula e poi un altra con 600 studenti e vedi se non c è differenza

Siddhartha
04-01-2008, 11:15
prova a seguire una lezione con 50 studenti in aula e poi un altra con 600 studenti e vedi se non c è differenza


ma soprattutto prova a portare 10 studenti in corsia al letto del paziente per il giro visite e poi 50 e vediamo se c'è differenza! :doh:

windsofchange
04-01-2008, 11:21
Comunque vinco io, ho trovato il corso davvero più inutile: terapia occupazionale... :D :D :D

pietro84
04-01-2008, 11:49
prova a seguire una lezione con 50 studenti in aula e poi un altra con 600 studenti e vedi se non c è differenza

sì ma solo il primo anno sono 600, dal secondo- terzo anno diventano 100, poi 50, poi 20 se gli esami sono fatti in maniera davvero selettiva.
Quello che io contesto è il modo in cui vengono scelti gli "eletti". Non dico che bisogna far andare avanti tutti, anzi sono per un'università fortemente selettiva.

Marci
04-01-2008, 11:58
sì ma solo il primo anno sono 600, dal secondo- terzo anno diventano 100, poi 50, poi 20 se gli esami sono fatti in maniera davvero selettiva.
Quello che io contesto è il modo in cui vengono scelti gli "eletti". Non dico che bisogna far andare avanti tutti, anzi sono per un'università fortemente selettiva.

le facoltà di Medicina ed Architettura hanno il test di ingresso per direttiva europea; quello di medicina poi è veramente difficile e se non si ha una buona infarinatura di biologia, chimica e fisica non si va da nessuna parte;)

pietro84
04-01-2008, 12:17
le facoltà di Medicina ed Architettura hanno il test di ingresso per direttiva europea; quello di medicina poi è veramente difficile e se non si ha una buona infarinatura di biologia, chimica e fisica non si va da nessuna parte;)

sarà ma cmq non sono d'accordo :stordita:
poi considera tutti gli imbrogli e la vendita di posti a cui assistiamo quasi ogni anno .
l'università inoltre è tenuta a insegnare a chi vuole imparare con serietà , non a chi sa un po di chimica e biologia prima di cominciare l'università.

cmq tornando IT, sono poco utili ai fini lavorarivi tutte le facoltà iperspecialitiche
nate prevalemtemente col nuovo ordinamento.

windsofchange
04-01-2008, 12:40
sarà ma cmq non sono d'accordo :stordita:
poi considera tutti gli imbrogli e la vendita di posti a cui assistiamo quasi ogni anno .
l'università inoltre è tenuta a insegnare a chi vuole imparare con serietà , non a chi sa un po di chimica e biologia prima di cominciare l'università.

cmq tornando IT, sono poco utili ai fini lavorarivi tutte le facoltà iperspecialitiche
nate prevalemtemente col nuovo ordinamento.

Su questo sono d'accordissimo... Se si incontrassero 10 ingegneri oggi ad un tavolo, ognuno sarebbe diverso dall'altro...

mcatk
05-01-2008, 08:07
non per difendere a tutti i costi la mia facoltà (scienze politiche)...ma di oppurtunità lavorative ne offre parecchie, dal settore pubblico alle banche al terziario. Poi se uno ha il pallino e ha studiato bene un paio di lingue puoi provare
ad entrare nella maggioir parte delle istituzione europe o internazionali....ovviamente tutto sta alla persona. Molti parlano di questa facoltà sopprattutto gli ingegnere e affini :) in modo spegiativa non sapendo spesso neache cosa si studia!

è su questo quoto :)

REN88
05-01-2008, 18:26
a parte le ingegnerie FARLOCCHE E LE UNIVERSITA' FARLOCCHE...tipo ing. per pisciare al palo...


Ing. Gestionale...

se è come dici tu la più inutile perchè offre ottimi sbocchi lavorativi?

windsofchange
06-01-2008, 02:08
se è come dici tu la più inutile perchè offre ottimi sbocchi lavorativi?

Statisticamente nel 2006 l'88,6% dei laureati in questo campo aveva un lavoro entri 3 anni dalla laurea quindi hai ragione a dire che offre ottimi sbocchi.
Purtroppo però anche la mia facoltà ha nelle statistiche un bell' 86%, e non è certo come scrivono...
Tutt'altro... :doh:

REN88
06-01-2008, 11:34
Statisticamente nel 2006 l'88,6% dei laureati in questo campo aveva un lavoro entri 3 anni dalla laurea quindi hai ragione a dire che offre ottimi sbocchi.
Purtroppo però anche la mia facoltà ha nelle statistiche un bell' 86%, e non è certo come scrivono...
Tutt'altro... :doh:

Potresti argomentare di più?:confused: sei laureato in ingegneria gestionale e non trovi lavoro?

windsofchange
06-01-2008, 12:34
Potresti argomentare di più?:confused: sei laureato in ingegneria gestionale e non trovi lavoro?

Nono per carità... Che gestionale!! :eek:
Dicevo che per quella facoltà le statistiche declamano che un 88% di neolaureati ha trovato lavoro entro un tot anni dalla laurea, infatti il ragazzo prima sosteneva che ha ottimi sbocchi.
Io puntualizzo che invece la mia facoltà declama un bell'86% statistico e il lavoro non si trova... Ergo, mai fidarsi delle statistiche!! Tutto qui... :D

fabio80
06-01-2008, 13:12
Nono per carità... Che gestionale!! :eek:
Dicevo che per quella facoltà le statistiche declamano che un 88% di neolaureati ha trovato lavoro entro un tot anni dalla laurea, infatti il ragazzo prima sosteneva che ha ottimi sbocchi.
Io puntualizzo che invece la mia facoltà declama un bell'86% statistico e il lavoro non si trova... Ergo, mai fidarsi delle statistiche!! Tutto qui... :D

alle statistiche fai dire quello che vuoi. avere un lavoro può benissimo dire fare le pulizie. quindi...

se si parlasse di lavoro inerente al cdl potrei capire

per quanto riguarda gest posso dire che sì, bene o male tutti quelli che conosco il lavoro lo hanno trovato in qualche mese (non anno) e bene o male afferente al cdl. per il resto non so.

windsofchange
07-01-2008, 04:46
alle statistiche fai dire quello che vuoi. avere un lavoro può benissimo dire fare le pulizie. quindi...

se si parlasse di lavoro inerente al cdl potrei capire

per quanto riguarda gest posso dire che sì, bene o male tutti quelli che conosco il lavoro lo hanno trovato in qualche mese (non anno) e bene o male afferente al cdl. per il resto non so.

No, le statistiche ovviamente riguardano i lavoratori nel settore di laurea. :D :D :D

pistolino
08-01-2008, 17:21
peccato che lo scopo dell'università sia formare il professionista e non fornire una cultura!

:mbe: Ti immagini un medico di professione che non conosce le malattie e le parti del corpo? O un ingegnere che non sa niente di trigonometria? :confused:

Regards

Siddhartha
08-01-2008, 17:34
:mbe: Ti immagini un medico di professione che non conosce le malattie e le parti del corpo? O un ingegnere che non sa niente di trigonometria? :confused:

Regards


ehm...pardon???
ma perchè, un medico conosce le malattie per cultura personale o perchè è un requisito imprescindibile della sua professione????
all'università ho imparato cosa è una salmonellosi o un'infezione da herpes virus o ancora il decorso della succlavia, ma di certo non l'ho imparato per cultura personale! l'ho imparato perchè le malattie le devo curare e la succlavia la devo cateterizzare!

regards

pistolino
08-01-2008, 17:43
Ecco vedi...allora serve la cultura. :)
No perchè da come avevi scritto tu prima, sembrava quasi che l'università dovesse fungere da semplice traghetto verso il mondo del lavoro, quando, al contrario, deve fornire nozioni e cultura tramite le quali ogni studente sviluppa le proprie competenze e diventa un professionista. ;)

PS: comunque mi sfugge la differenza tra "cultura" e "cultura personale". :confused:

Regards

Siddhartha
09-01-2008, 13:48
Ecco vedi...allora serve la cultura. :)
No perchè da come avevi scritto tu prima, sembrava quasi che l'università dovesse fungere da semplice traghetto verso il mondo del lavoro, quando, al contrario, deve fornire nozioni e cultura tramite le quali ogni studente sviluppa le proprie competenze e diventa un professionista. ;)

PS: comunque mi sfugge la differenza tra "cultura" e "cultura personale". :confused:

Regards

scusa, ma secondo te, una persona si iscrive all'università per cultura o per diventare medico/architetto/avvocato/ingegnere/commercialista/etc?

secondo me vi state attaccando troppo alle parole e alle definizioni di cultura!
l'università deve formare il professionista per le professioni iperspecialistiche cui è richiesta una preparazione superiore! non ho mai detto che sia un traghetto verso il mondo del lavoro!
la scuola dell'obbligo fornisce la cultura, non l'università!

Gargoyle
09-01-2008, 13:54
secondo me vi state attaccando troppo alle parole e alle definizioni di cultura!
l'università deve formare il professionista per le professioni iperspecialistiche cui è richiesta una preparazione superiore! non ho mai detto che sia un traghetto verso il mondo del lavoro!
Torno a chiedermi: ma che "professionalità" ha un laureato in filosofia?
Il suo valore ed il valore della sua istruzione non sono certo nella sua presunta "professionalità".


la scuola dell'obbligo fornisce la cultura, non l'università!
E' una battuta di spirito?

tecnologico
09-01-2008, 13:55
Torno a chiedermi: ma che "professionalità" ha un laureato in filosofia?
Il suo valore ed il valore della sua istruzione non sono certo nella sua presunta "professionalità".


E' una battuta di spirito?

curiosità: quanti anni hai e cosa studi

Siddhartha
09-01-2008, 13:56
Torno a chiedermi: ma che "professionalità" ha un laureato in filosofia?
Il suo valore ed il valore della sua istruzione non sono certo nella sua presunta "professionalità".

infatti il laureato in filosofia, oltre ad insegnare, può fare solo il disoccupato!

E' una battuta di spirito?

non mi sembra tu stia ridendo....


magari dicci anche il tuo punto di vista! a parte criticare le opinioni degli altri, non stai facendo altro! sai....il dialogo è un po' sterile così...

tecnologico
09-01-2008, 14:08
siddha in cosa sei specializzato?

Siddhartha
09-01-2008, 14:09
siddha in cosa sei specializzato?

specializzaNDO in anestesia e rianimazione

tecnologico
09-01-2008, 14:12
urka, un settore abbastanza complesso ( tu più che altri se sbagli ammazzi qualcuno..) chissà quanta robba buona maneggi:stordita:

Siddhartha
09-01-2008, 15:30
chissà quanta robba buona maneggi:stordita:

eh, si....maneggio parecchi stupefacenti! ;)

Gargoyle
09-01-2008, 16:05
curiosità: quanti anni hai e cosa studi
24 anni, laureato [triennale] in Chimica, al II anno della specialistica, con una avversione naturale per chi se la tira sminuendo gli studi altrui.

Haikoan
09-01-2008, 16:12
INFORMATICA O INGEGNERIA INFORMATICA

scena in una discoteca a milano... Un nostro amico neo laureato in informatica e 2 tipe:

-Amico: (...) ma dai anche io mi sono appena laureato!!
-Tipe: wowowowowo!!!
(festeggiamenti e goliardia per una decina di minuti)
-Tipe: Ma in cosa ti sei laureato...?
-A:informatica...
-T: ah...:fagiano: :rolleyes: :mbe: noi in giurisprudenza... vabè.. ci vediamo eh... ciaoooo!

informatica corso di laurea inutile!!! :asd:

yorkeiser
09-01-2008, 16:50
INFORMATICA O INGEGNERIA INFORMATICA

scena in una discoteca a milano... Un nostro amico neo laureato in informatica e 2 tipe:

-Amico: (...) ma dai anche io mi sono appena laureato!!
-Tipe: wowowowowo!!!
(festeggiamenti e goliardia per una decina di minuti)
-Tipe: Ma in cosa ti sei laureato...?
-A:informatica...
-T: ah...:fagiano: :rolleyes: :mbe: noi in giurisprudenza... vabè.. ci vediamo eh... ciaoooo!

informatica corso di laurea inutile!!! :asd:

Eh, non riderei troppo neanche se fossi laureato in giurisprudenza ;)

tecnologico
09-01-2008, 16:52
Eh, non riderei troppo neanche se fossi laureato in giurisprudenza ;)

ma infatti mi sa che hai invertito i corsi di laurea:D

yorkeiser
09-01-2008, 17:07
Ah vabè, allora devo essere io a non averla capita, mi sembrava fosse un aneddoto di "derisione" della laurea in informatica da parte di laureati in giurisprudenza :D Chiedo venia :D

lordfrigo
09-01-2008, 17:21
Ah vabè, allora devo essere io a non averla capita, mi sembrava fosse un aneddoto di "derisione" della laurea in informatica da parte di laureati in giurisprudenza :D Chiedo venia :D

anche io l'ho capita così

blindwrite
09-01-2008, 19:42
che sono proprio la stessa cosa, eh

ad ogni modo io voto per questo

http://didattica.polito.it/pls/portal30/sviluppo.offerta_formativa.corsi?p_sdu_cds=37:541&p_a_acc=2007&p_header=N&p_lang=IT&p_tipo_cds=2

che capisci magari l'avessi scelta io... facoltà tutto sommato semplice.. e alla fine si ha una laurea in ing. dell'informazione...
mica stupidi quelli che la scelgono... senza contare che quelli che si laureano vengono assunti (quasi tutti ) direttamente con mediazione del politecnico;)

cosmogonia
28-03-2008, 21:02
scienza dei beni culturali?

fuocoz
28-03-2008, 21:50
Scienza dell' amministrazione curriculum organizzazione aziendale e gestione risorse umane

F1R3BL4D3
28-03-2008, 22:19
la scuola dell'obbligo fornisce la cultura, non l'università!

Quoto! :O

Anche se a volte si vedono riscontri negativi (sarà per le scuole dell'obbligo, qualunque) con errori generali che non riguardano in modo diretto il campo universitario.

Maxel
29-03-2008, 00:09
Scienze del servizio sociale? :stordita:

stbarlet
29-03-2008, 00:26
scienza dei beni culturali?

ma anche no eh.. fatta a chimica un senso ce l'ha ..

Micene.1
29-03-2008, 00:43
Nono per carità... Che gestionale!! :eek:
Dicevo che per quella facoltà le statistiche declamano che un 88% di neolaureati ha trovato lavoro entro un tot anni dalla laurea, infatti il ragazzo prima sosteneva che ha ottimi sbocchi.
Io puntualizzo che invece la mia facoltà declama un bell'86% statistico e il lavoro non si trova... Ergo, mai fidarsi delle statistiche!! Tutto qui... :D

boh...sono un gestionale...e io e i miei colleghi abbiamo trovato quasi tutti lavoro...nn a caso le statistiche della facolta addirittura davano i gestionali al primo posto come facilta di inserimento , stessa cosa statistiche nazionali dove nn so se era al primo posto ma si difendeva benissimo

poi addirittura considerarla il cdl piu inutile...mah questo mi sembra un qualunquismo tipico del mondo dell'uni-ingegneria...qualunquismo che scompare all'istante nel mondo del lavoro...chissa perche...

poi sta cosa che ing gestionale nn è una vera ing nn l'ho mai capita ...me la dovete spiegare

dreadknight
29-03-2008, 06:40
il luogo comune che gestionale non sia una vera ingegneria nasce dal fatto che ci sono materie prettamente economiche , oltre a quelle tecniche, che oggettivamente sono meno difficili rispetto agli esami prettamente ingegneristici. gestionale a mio avviso è la più facile tra i vari corsi , ma sempre di ingegneria si tratta

tecnologico
29-03-2008, 09:30
il luogo comune che gestionale non sia una vera ingegneria nasce dal fatto che ci sono materie prettamente economiche , oltre a quelle tecniche, che oggettivamente sono meno difficili rispetto agli esami prettamente ingegneristici. gestionale a mio avviso è la più facile tra i vari corsi , ma sempre di ingegneria si tratta

si, ho dao un occhiata...ci sono materie economiche che valgono 2 lire tanto per dire che ci sono. economia è ben altro.

Micene.1
29-03-2008, 10:12
il luogo comune che gestionale non sia una vera ingegneria nasce dal fatto che ci sono materie prettamente economiche , oltre a quelle tecniche, che oggettivamente sono meno difficili rispetto agli esami prettamente ingegneristici. gestionale a mio avviso è la più facile tra i vari corsi , ma sempre di ingegneria si tratta

ok verissimo ...ma su 50 esami sostenuti saranno 3 esami quelli di economia pura ovvero se la memoria nn m'inganna

economia politica (cmq per quanto mi riguarda molto interessante)
economia industriale (idem di sopra)
economia e organizzazione industriale (cmq molto ingegneristica)

poi boh? credo siano finiti...ora da qui a parlare di mezza ingegneria è follia a mio parere

piu che altro (e parlo di ingegeneria gestionale alla federeico II perche ogni uni ha cdl diversi) si fanno moltissimi esame di gestione dei sistemi (da sistemi elettrici, d'impresa, urbani etc. ai sistemi puri quindi sitemistica (ricerca operativa, analisi dei sistemi, identificazioni di controllo, controllo di sistemi. automazione di sistemi esami molto difficili da me)) e questi con l'economia NON hanno niente a che vedere

mark41176
29-03-2008, 15:59
certe cose si capiscono solo quando ci si va ad impattare con il mondo del lavoro.............
il mio sarà forse un pensiero soggettivo eppure è un anno che sto in un'azienda manifatturiera in cui c'è veramente di tutto (a differenza di un'azienda di soli servizi) e questo mi permette di avere uno spettro piuttosto ampio per potermi rendere conto che ciò che conta di più (oltre alla pura manodopera!) è il management .... e chi meglio dell'ingegnere gestionale può assolvervi?

vedo progettisti abilissimi, gente tecnica molto intelligente che però non va avanti con la carriera!

e poi è così bello essere coordinatori di un team, istruirli e guidarli nella gestione di un determinato lavoro.........
è così bello analizzare i dati per capire come migliorare un processo!!

quando ero studente universitario come un imbecille pensavo a riempirmi il piano di studi di esami difficili e tecnici quando invece solo entrando in una vera azienda ho scoperto che ci sono ruoli davvero più interessanti e stimolanti che quelli di un progettista.............
ognuno la pensa come vuole, difficilmente si riesce ad indovinare l'indirizzo di studi giusto perchè la scelta arriva quando si è ancora troppo giovani per capire.....

però non condivido il pensiero di chi ritiene che per forza di cosa uno debba fare un lavoro attinente al proprio corso di laurea ........
io dico che è con il lavoro che ti crei una professionalità e che anche con una laurea apparentemente inutile come filosofia si potrebbe trovare lavoro (se uno vuole fare l'insegnante non vedo cosa ci sia di sbagliato), oppure con giurisprudenza non si deve per forza fare l'avvocato o il notaio...

blindwrite
29-03-2008, 16:00
certe cose si capiscono solo quando ci si va ad impattare con il mondo del lavoro.............
il mio sarà forse un pensiero soggettivo eppure è un anno che sto in un'azienda manifatturiera in cui c'è veramente di tutto (a differenza di un'azienda di soli servizi) e questo mi permette di avere un spettro piuttosto ampio per potermi rendere conto che ciò che conta di più (oltre alla pura manodopera!) è il management .... e chi meglio dell'ingegnere gestionale può assolvervi?

vedo progettisti abilissimi, gente tecnica molto intelligente che però non va avanti con la carriera!

e poi è così bello essere coordinatori di un team, istruirli e guidarli nella gestione di un determinato lavoro.........
è così bello analizzare i dati per capire come migliorare un processo!!

quando ero studente universitario come un imbecille pensavo a riempirmi il piano di studi di esami difficili e tecnici quando invece solo entrando in una vera azienda ho scoperto che ci sono ruoli davvero più interessanti e stimolanti che quelli di un progettista.............
ognuno la pensa come vuole, difficilmente si riesce ad indovinare l'indirizzo di studi giusto perchè la scelta arriva quando si è ancora troppo giovani per capire.....

però non condivido il pensiero di chi ritiene che per forza di cosa uno debba fare un lavoro attinente al proprio corso di laurea ........
io dico che è con il lavoro che ti crei una professionalità e che anche con una laurea apparentemente inutile come filosofia si potrebbe trovare lavoro (se uno vuole fare l'insegnante non vedo cosa ci sia di sbagliato), oppure con giurisprudenza non si deve per forza fare l'avvocato o il notaio...

concordo su tutto...
io cerco di differenziare molto il mio carico didattico... non voglio fare il tecnico da grande e una università che ti prepara in più ambiti affini secondo me è ideale

The_ouroboros
29-03-2008, 19:57
scienze del fiore e del verde :eek:

dude0507
29-03-2008, 20:16
Scienze della comunicazione = Scienze delle merendine. :D

porradeiro
01-04-2008, 21:18
come considerereste scienze della mediazione interlinguistica ed interculturale ramo aziendale?

fuocoz
01-04-2008, 21:29
come considerereste scienze della mediazione interlinguistica ed interculturale ramo aziendale?

non male visto che almeno ti insegna qualcosa

porradeiro
01-04-2008, 21:40
io sono al primo anno, oramai so che l'abbinamento lingue-campo aziendale può essere più utile rispetto alla solita laurea in lingue e letteratura, poi penso di avere buone possibilità di lavorare all'estero, spero non si dimostri un flop...

Ileana
02-04-2008, 08:46
Per me è ingegneria informatica perchè sforna precari a 600 euro al mese se va di lusso.
Scienze politiche a mio avviso è spendibile con un buon master in materie economiche.
Scienze della comunicazione è un' altra laurea inutile anche se diversi miei amici hanno trovato subito lavoro appena laureati con questo titolo di studio.
Economia, ingegneria gestionale sono spendibili forse le migliori in assoluto.
Lettere, filosofia sono lauree che garantiscono la disoccupazione...


Filosofia in parte, dipende quale filosofia scegli. Se fai filosofia delle scienze o del linguaggio, con un buon master ti fai un bel carrierozzo nel mondo della formazione.



Per il resto che ingegneria gestionale non sia una vera ingegneria lascia un pochino il tempo che trova.
E le materie puramente economiche (almeno nel mio CDL escludendo le materie a scelta) son 4, per il resto altre 2 o 3 possono sembrare materie puramente economiche ma i punti di partenza sono sempre progetti d'informatica-elettronica-meccanica, d'altronde abiamo corsi di microelettronica, fisica applicata alle macchine, elettrotecnica anche noi, e sono pari a quelli degli altri CDL considerano che spesso e volentieri li facciamo con loro (microelettronica l'ho seguita lo scorso ciclo -1° ciclo 2° anno- insieme a quelli di ingegneria energetica e elettronica del 3° anno). Certo, non saremo mai progettisti veri e propri, ma andiamo a sopperire quella totale mancanza di calcolo dei costi di progetto che vige in tutti gli altri CDL.




Comunque, scienze dela pace, http://pace.unipi.it/

SlimSh@dy
02-04-2008, 13:16
Cmq secondo me molto dipende dalla persona!! Il tipo di laurea conta ma due persone con lo stesso titolo possono avere due futuri completamente diversi!!! Sento molti (qui sul forum e anche altrove) ingegneri o laureati in inf. che si lamentano , che onn trovano lavoro o che lavorano per 600 euro al mese!! Sarà che tutti quelli che conosco io di persona saranno tutti fortunati ma il 90% se la passa abbastanza bene(o cmq non sotto la media)!!Alla fine come in tutte le cose basta farsi valere e fare sacrifici e qualcosa si raggiunge!!! Secondo me tutti quelli che da laureati prendono stipendi da 600 euro al mese precari non sono sfortunati ma non riescono a farsi valere!!Perchè i posti ci sono basta muoversi....ma come al solito la gente vuole trovare il posto sotto casa non vuole fare piu di 8 ore al giorno, nessun straordinario nessuna trasferta ecc.....la gente è molto pigra!!!:rolleyes: :rolleyes:

negromante3
02-04-2008, 20:19
come considereste scienze dei beni culturali?

Lucrezio
03-04-2008, 07:03
come considereste scienze dei beni culturali?

Credo che sia una facolta' molto interessante, ma che esistano dei canali di accesso migliori al campo dei beni culturali.
Una possibilita' estremamente valida - soprattutto se ti interessa la ricerca e non solo il lavoro di conservazione - e' di partire da chimica, prendere la specializzazione in chimica analitica ed in particolare in chimica dei beni culturali. Ho seguito un corso introduttivo (tecniche generali e cose del genere) e l'ho trovato molto interessante... qui a Pisa c'e' un gruppo molto grosso e molto attivo che lavora nel campo - collaborano poi spesso con l'opificio delle pietre dure di Firenze per lavori di restauro di opere decisamente importanti!
Non e' il mio campo (ne parliamo a proposito del cdl piu' inutile :asd: ) ma credo possa essere davvero bello!



Bene signori, vi sfido a trovare qualcosa di piu' inutile della Chimica Teorica, campo in cui mi sto buttando e nel quale spero di poter lavorare :D



Cmq secondo me molto dipende dalla persona!! Il tipo di laurea conta ma due persone con lo stesso titolo possono avere due futuri completamente diversi!!! Sento molti (qui sul forum e anche altrove) ingegneri o laureati in inf. che si lamentano , che onn trovano lavoro o che lavorano per 600 euro al mese!! Sarà che tutti quelli che conosco io di persona saranno tutti fortunati ma il 90% se la passa abbastanza bene(o cmq non sotto la media)!!Alla fine come in tutte le cose basta farsi valere e fare sacrifici e qualcosa si raggiunge!!! Secondo me tutti quelli che da laureati prendono stipendi da 600 euro al mese precari non sono sfortunati ma non riescono a farsi valere!!Perchè i posti ci sono basta muoversi....ma come al solito la gente vuole trovare il posto sotto casa non vuole fare piu di 8 ore al giorno, nessun straordinario nessuna trasferta ecc.....la gente è molto pigra!!!:rolleyes: :rolleyes:

Lascio valutare a un collega che lavora - io sono ancora studente - ma credo che la questione sia un tantinello piu' complicata...

mark41176
03-04-2008, 08:04
.....Secondo me tutti quelli che da laureati prendono stipendi da 600 euro al mese precari non sono sfortunati ma non riescono a farsi valere!!Perchè i posti ci sono basta muoversi....ma come al solito la gente vuole trovare il posto sotto casa non vuole fare piu di 8 ore al giorno, nessun straordinario nessuna trasferta ecc.....la gente è molto pigra!!!:rolleyes: :rolleyes:

se sono parole dette da chi si è trasferito ad esempio dal sud al nord per lavorare potrei pure accettarle, ma se il tuo ragionamento è dettato dal "sentito dire o visto da qualche amico" allora sappi che la realtà è un'altra...

innanzitutto bisognerebbe davvero essere degli imbecilli a pretendere davvero il lavoro sotto casa magari a 2000€ netti al mese e per non più di 8 ore lavorative giornaliere.......
poi (cosa importante che fa la differenza!!!) ci sono regioni d'Italia (centrosud) che hanno una situazione davvero differente da quelle a cui sono abituati al nord..... qua puoi avere anche 25 anni e la lode in ingegneria nucleare ma sempre minestra riscaldata ti devi mangiare.... l'iter post-laurea qua è uno standard: in media un anno di stage, uno a progetto e poi se sei fortunato (perchè qua a livello di contratti dipende dalla casualità e meno dalle capacità!!!) forse ti guadagni un contratto a tempo determinato!

Io faccio 100km al giorno per un tirocinio annuale senza sicurezza per il futuro, tornassi indietro lo rifarei perchè l'interesse e gli stimoli legati alla tipologia delle mansioni sono tanti a tal punto da non averne fatto una questione economica (inizialmente)........ ora non è più sostenibile, il bilancio al livello di esperienza e obiettivi raggiunti è più che ottimo ma non è accettabile la condizione contrattuale.........
mi fa riflettere molto che qua (nella mia regione) le condizioni delle aziende sono talmente sul filo del rasoio che scelgono addirittura di farsi sfuggire gente brava e capace... qui la legge è questa, benchè chi è del nord non se ne voglia capacitare, perchè lì magari il ragionamento è più lineare: "se vali ti meriti l'assunzione".......... qui invece vale la regola: "se vali ti sfruttiamo fino all'ultimo secondo, poi arrivederci... tanto fuori c'è una fila lunghissima di neolaureati pronti ad accoltellarsi per un posto da stagista... e ti pare che tra migliaia uno come te o meglio di te non lo troviamo?"

Personalmente mi ero dato un anno di tempo (che è quasi agli sgoccioli) per cui se entro tale periodo non fossi riuscito ad ottenere un contratto decente avrei deciso di andarmene dalla mia regione...... ho cominciato a provvedere valutando qualche offerta interessante fuori senza alcun problema...

ma voi che insistete col definire pigro chi non espatria ricordatevi che la questione rimane sempre troppo svantaggiosa per noi costretti a scappare via dalle nostre terre...........
chi si ritrova con degli investimenti precedenti fatti ha enormi problemi.... vallo a pagare un affitto in una città più grande! come puoi pagare un mutuo se non sai per quanti mesi resterai in quella città? paghi l'affitto a vita e dopo 30 anni non hai nulla........ non è un gran danno questo?
e il caro vita?
nella mia provincia con 1500€ ci posso vivere, avendo una casa mia e scegliendo di viaggiare per raggiungere il lavoro........ ma qualche mio amico che ha trovato subito un lavoro da ben oltre 1500€ netti mensili (a Milano, Brescia, Pordenone, etc...) alla fine si mette da parte quanto io riesco a mettermi da parte con un "misero" tirocinio qui.....
e riflettiamoci su questo!!

Leron
03-04-2008, 10:59
come considereste scienze dei beni culturali?

almeno quella di trento mi sta deludendo parecchio

è "vecchia" non tiene conto minimamente delle nuove tecnologie soprattutto in campo di archivi che sarebbero molto importanti, ci sono un'infinità di esami tutti da 3 crediti