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View Full Version : Accettazione buoni pasto esercizio convenzionato si trattiene 1 commissione...


Rimborsato
15-12-2007, 18:36
Vorrei sapere come funzionano questi buoni pasto. Nel senso che io andando in un supermercato conad convenzionato con Ticket Restaurant (lo trovo nell'elenco del sito Ticket Restaurant) mi accetta il buono solo che non me lo valuta 5.28 EUR come riportato sul facciale ma 5.00 EUR. Si trattengono 0.28 EUR per ogni buono. Io mi chiedo se è convenzionato perchè mi fanno questa trattenuta? Sono solo 0.28 EUR a buono però su diverse centinaia in un anno fanno una bella cifretta oltre 70 :muro: :muro: :muro:

orestino74
15-12-2007, 23:11
Vorrei sapere come funzionano questi buoni pasto. Nel senso che io andando in un supermercato conad convenzionato con Ticket Restaurant (lo trovo nell'elenco del sito Ticket Restaurant) mi accetta il buono solo che non me lo valuta 5.28 EUR come riportato sul facciale ma 5.00 EUR. Si trattengono 0.28 EUR per ogni buono. Io mi chiedo se è convenzionato perchè mi fanno questa trattenuta? Sono solo 0.28 EUR a buono però su diverse centinaia in un anno fanno una bella cifretta oltre 70 :muro: :muro: :muro:

Fanno male, quelli sono 5,28 euro e ti devono valere 5,28 euro....

Ja]{|e
15-12-2007, 23:25
Cambia supermercato, ti stanno fregando :D

Hire
15-12-2007, 23:40
Ti hanno fregato perchè loro hanno arrotondato quando non possono

leoben
15-12-2007, 23:45
Fanno male, quelli sono 5,28 euro e ti devono valere 5,28 euro....

{|e;20131205']Cambia supermercato, ti stanno fregando :D

In più potresti anche comunicarlo direttamente alla ditta che gestisce i Ticket Restaurant. I contatti li trovi QUI (http://www.accor-services.it/docs.jsp?label=contattaci_new).
Vedrai che quando glieli avranno tolti, faranno meno i furbi! :tie:

Galbyl
15-12-2007, 23:52
nei supermercati fanno spessissimo cosi e tral'altro non credo gli sia imputabile nulla..
praticamente loro si prendono la percentuale che il distributore di ticket trattiene...tral'altro fidatevi meglio farsi prendere quei 28c che nn poterli proprio usare nei supermercati...:rolleyes:

klarence
15-12-2007, 23:55
Vorrei sapere come funzionano questi buoni pasto. Nel senso che io andando in un supermercato conad convenzionato con Ticket Restaurant (lo trovo nell'elenco del sito Ticket Restaurant) mi accetta il buono solo che non me lo valuta 5.28 EUR come riportato sul facciale ma 5.00 EUR. Si trattengono 0.28 EUR per ogni buono. Io mi chiedo se è convenzionato perchè mi fanno questa trattenuta? Sono solo 0.28 EUR a buono però su diverse centinaia in un anno fanno una bella cifretta oltre 70 :muro: :muro: :muro:

Fin quando qualcuno che abbia molto tempo da perdere non va a denunciarli continueranno sempre a fare i fatti loro.

Galbyl
15-12-2007, 23:57
mh lo so che sembra una cosa a metà ma dopo ciò non li accetteranno + e i ticket vi rimarranno sul groppone se nn li utilizzate...da me per esempio nessun supermercato li prende..neanche quelli che han zona ristoro..purtroppo

DvL^Nemo
15-12-2007, 23:59
A me addirittura danno il resto x i buoni pasto :D

Galbyl
16-12-2007, 00:01
A me addirittura danno il resto x i buoni pasto :D
alcuni li accettano dando il resto..
alcuni li accettano dando un buono come resto per successiva consumazione..
alcuni li accettano ma non danno resto..
alcuni li accettano ma trattengono la percentuale che viene poi trattenuta a loro (supermercati fanno questo solitamente)...
alcuni non li accettano...

dipende tutto da dove vai

Fides Brasier
16-12-2007, 00:02
nei supermercati fanno spessissimo cosi e tral'altro non credo gli sia imputabile nulla..
praticamente loro si prendono la percentuale che il distributore di ticket trattiene...tral'altro fidatevi meglio farsi prendere quei 28c che nn poterli proprio usare nei supermercati...:rolleyes:che e' come dire, meglio farsi fregare piuttosto che non poter usufruire di un diritto. oppure, meglio pagare la tangente piuttosto che non lavorare.
mi spiace ma non sono d'accordo, il ticket ha un suo valore e chi lo accetta e' tenuto a riconoscere il valore riportato. le commissioni ci sono, ma il supermercato non e' obbligato da nessuno ad accettare i ticket, per cui se li accetta non puo' diminuirne arbitrariamente il valore a suo comodo.

Ja]{|e
16-12-2007, 00:07
alcuni li accettano dando il resto..
alcuni li accettano dando un buono come resto per successiva consumazione..
alcuni li accettano ma non danno resto..
alcuni li accettano ma trattengono la percentuale che viene poi trattenuta a loro (supermercati fanno questo solitamente)...
alcuni non li accettano...

dipende tutto da dove vai

dalle mie parti accettano ma non danno resto, quindi conviene usarli solo per importi superiori e mettere in contanti la parte restante

che e' come dire, meglio farsi fregare piuttosto che non poter usufruire di un diritto. oppure, meglio pagare la tangente piuttosto che non lavorare.
mi spiace ma non sono d'accordo, il ticket ha un suo valore e chi lo accetta e' tenuto a riconoscere il valore riportato. le commissioni ci sono, ma il supermercato non e' obbligato da nessuno ad accettare i ticket, per cui se li accetta non puo' diminuirne arbitrariamente il valore a suo comodo.

quoto ;)

Galbyl
16-12-2007, 01:41
Peccato che non è per nulla così.

il punto è che l'esercizio convenzionato è come se ti dicesse "ti faccio il favore di accettarteli a patto che non ci perdo nulla"
e la legge non puo nulla xkè niente regolamenta sotto questo punto di vista i ticket.
Cosi come quello che decide che ai ticket non da resto.. "ti faccio il favore di accettarteli a patto che non ti debba dare nulla all'infuori del prodotto che chiedi"..
etc etc..
Ma il xkè è presto detto..
i commercianti hanno delle trattenute sui ticket(6% normale 10% se dietro c'è un triangolino rosso).
Questo che vuol dire.. che mentre un bar, ristorante, self service, kebab, pizzeria, etc quasi ci vive sui ticket il mezzogiorno xkè moltissime aziende lo adottano quindi può perdere anche quella piccola percentuale che cmq si crea la sua clientela che se no andrebbe da un altra parte...
ad un supermercato non interessa nulla di nulla dei ticket!
la spesa devi andare a farla perforza e non è sicuramente per quelle poche persone che usano i ticket per pagare che varia la loro clientela(anzi al 90% uno non cambia supermercato xkè non gli accetta i ticket).
Gia questo motiva xkè non sia cosa molto diffusa nei supermercati il pagamento coi ticket (solitamente poi ristretto solo ai piccoli e ai discount da me neanche quelli)..poi i ticket richiedono di esser gestiti..indi per loro oltre ad una piccola perdita non giustificata si aggiunge una spesa in termini di lavoro da sostenere.
insomma..non lamentatevi ripeto..non ne avete il diritto loro vi stanno gia facendo un favore ad accettarli..del resto i ticket son nati per mangiare non per farci la spesa.


aggiungo dove sta scritto che i ticket sono un diritto?ma proprio per nulla!
il datore di lavoro è anche libero di non darteli non compaiono neanche nei contratti di lavoro!solitamenti sono accordi interni all'azienda neanche sottoscritti!diciamo che anche li è un surplus che fornisce l'azienda per levarsi il problema di mense o proteste da parte dei dipendenti(non mi sembra proprio che esista l'obbligo di fornir una locazione per mangiare o un rimborso in mancanza di quest'ultima per legge ma su questo potrei sbagliarmi)...poi loro possono anche scaricarli indi diciamo che quasi gli conviene rispetto a quello che ottengono...
siete tr abituati a pensare che tutto vi spetti per diritto anche quando invece è quasi un favore che vi fanno...

morg79
16-12-2007, 02:20
che e' come dire, meglio farsi fregare piuttosto che non poter usufruire di un diritto. oppure, meglio pagare la tangente piuttosto che non lavorare.
mi spiace ma non sono d'accordo, il ticket ha un suo valore e chi lo accetta e' tenuto a riconoscere il valore riportato. le commissioni ci sono, ma il supermercato non e' obbligato da nessuno ad accettare i ticket, per cui se li accetta non puo' diminuirne arbitrariamente il valore a suo comodo.

quoto tutto.
lo hanno fregato.devono dare il valore per intero

barbapapa84
16-12-2007, 07:54
In teoria dovrebbero non darti resto, ma accettare la cifra in toto.

leoben
16-12-2007, 09:33
Peccato che non è per nulla così.

il punto è che l'esercizio convenzionato è come se ti dicesse "ti faccio il favore di accettarteli a patto che non ci perdo nulla"
e la legge non puo nulla xkè niente regolamenta sotto questo punto di vista i ticket.
Cosi come quello che decide che ai ticket non da resto.. "ti faccio il favore di accettarteli a patto che non ti debba dare nulla all'infuori del prodotto che chiedi"..
etc etc..

Da come parli, sembra quasi che tu sia uno di quei negozianti che ci fanno la cresta sui Ticket... :D
Guarda che nessuno li obbliga ad accettare i Ticket! Anzi, sono loro che fanno richiesta per avere il servizio!
E comunque, negozianti e clienti alla pari, ci sono delle regole contrattuali da rispettare :read:
E' giusto che non facciano il resto in contanti sulla spesa fatta coi ticket, ma è altrettanto giusto che se accettano tale servizio, ne paghino le commissioni! Non che le facciano pagare al cliente!


Ma il xkè è presto detto..
i commercianti hanno delle trattenute sui ticket(6% normale 10% se dietro c'è un triangolino rosso).
Questo che vuol dire.. che mentre un bar, ristorante, self service, kebab, pizzeria, etc quasi ci vive sui ticket il mezzogiorno xkè moltissime aziende lo adottano quindi può perdere anche quella piccola percentuale che cmq si crea la sua clientela che se no andrebbe da un altra parte...
ad un supermercato non interessa nulla di nulla dei ticket!
la spesa devi andare a farla perforza e non è sicuramente per quelle poche persone che usano i ticket per pagare che varia la loro clientela(anzi al 90% uno non cambia supermercato xkè non gli accetta i ticket).
Gia questo motiva xkè non sia cosa molto diffusa nei supermercati il pagamento coi ticket (solitamente poi ristretto solo ai piccoli e ai discount da me neanche quelli)..poi i ticket richiedono di esser gestiti..indi per loro oltre ad una piccola perdita non giustificata si aggiunge una spesa in termini di lavoro da sostenere.

Le spese ci sono sia per il bar che per il ristorante che per il supermercato.
Quindi, se non vogliono caricarsi di tutte queste spese, semplicemente non offrono il servizio, tolgono l'adesivo Ticket Restaurant dalla porta d'ingresso ed non li accettano più come forma di pagamento :fagiano:



insomma..non lamentatevi ripeto..non ne avete il diritto loro vi stanno gia facendo un favore ad accettarli..del resto i ticket son nati per mangiare non per farci la spesa.

Idem come sopra!
Ma come fai a dire che mi fanno un favore... E non mi devo nemmeno lamentare??? Se non li vogliono, via il cartello e si pagherà in contanti...
Quelli sono soldi che un lavoratore riceve dalla ditta. La quale paga questi ticket, non scendono mica giù dal cielo!


aggiungo dove sta scritto che i ticket sono un diritto?ma proprio per nulla!
il datore di lavoro è anche libero di non darteli non compaiono neanche nei contratti di lavoro!solitamenti sono accordi interni all'azienda neanche sottoscritti!diciamo che anche li è un surplus che fornisce l'azienda per levarsi il problema di mense o proteste da parte dei dipendenti(non mi sembra proprio che esista l'obbligo di fornir una locazione per mangiare o un rimborso in mancanza di quest'ultima per legge ma su questo potrei sbagliarmi)...poi loro possono anche scaricarli indi diciamo che quasi gli conviene rispetto a quello che ottengono...
siete tr abituati a pensare che tutto vi spetti per diritto anche quando invece è quasi un favore che vi fanno...

Nessuno ha detto che i ticket sono un diritto...
Però se sono entrati nei termini della contrattazione aziendale e il titolare li ha offerti ai propri dipendenti, alla fine del mese quelli sono comunque soldi in più che uno riceve. Per cui se il negoziante li accetta, poco mi importa se li uso per il pranzo al lavoro o per farci la spesa.
Me li hai dati e me li spendo dove posso (non dove voglio, ma dove mi è permesso:read:). Se il negoziante è nel giro dei Ticket, li accetta e senza farci guadagno perchè quelli sono comunque soldi che ho ottenuto lavorando, non sono un regalo di Natale...

Comunque ripeto, comportamenti del genere da parte dei negozianti sono quantomeno disonesti.
Anche se non servirà a nulla, una segnalazione non ci starebbe poi così male :rolleyes:

Galbyl
16-12-2007, 11:11
no sono solo un impiegato che li utilizza ed è informato su come funziona la questione ticket...
cmq liberi di continuare a pensare che sia tutto un vostro diritto e lamentarvi tanto la cosa non cambia :)
è semplicemente una questione di vantaggi e svantaggi che un esercizio ha e mentre un luogo di ristoro il mezzogiorno deve + del 50% delle sue entrate ai ticket un supermercato se va bene ne deve l'1% indi del tutto irrilevante per lui tenerli...gia che li tengono ripeto non lamentatevi delle condizioni se no aprite i portafogli e tirate fuori i soldi comuni xkè guadagni non ne hanno almeno non vogliono avere perdite..li capisco.
altro che fregato.. per utilizzare il termine fregato, truffa e quant'altro dovrebeb esserci una violazione di una legge..cosa che non avviene.

Ja]{|e
16-12-2007, 13:27
Ho comprato 10.60 euro di carne, due buoni da 5.15 + 30 centesimi spicci, dubito che ci siano andati sotto, altrimenti non accetterebbero i buoni pasto e basta :confused:

francoisk
16-12-2007, 14:05
no sono solo un impiegato che li utilizza ed è informato su come funziona la questione ticket...
cmq liberi di continuare a pensare che sia tutto un vostro diritto e lamentarvi tanto la cosa non cambia :)
è semplicemente una questione di vantaggi e svantaggi che un esercizio ha e mentre un luogo di ristoro il mezzogiorno deve + del 50% delle sue entrate ai ticket un supermercato se va bene ne deve l'1% indi del tutto irrilevante per lui tenerli...gia che li tengono ripeto non lamentatevi delle condizioni se no aprite i portafogli e tirate fuori i soldi comuni xkè guadagni non ne hanno almeno non vogliono avere perdite..li capisco.
altro che fregato.. per utilizzare il termine fregato, truffa e quant'altro dovrebeb esserci una violazione di una legge..cosa che non avviene.

stai dicendo un sacco di cose. ma non hai detto una cosa: perchè gli esercizi accettano il pagamento in ticket? perchè aumenta l'affluenza naturalmente. mica fanno un piacere, ma poi a chi? i commercianti non fanno piaceri a nessuno, a cominciare dal fatto che non pagano le tasse che dovrebbero , poi vogliono anche trattenere i soldi dai ticket.
riassumo: accetti i ticket, li accetti per quello che è il loro esatto valore. altrimenti non li accetti.

KuWa
16-12-2007, 14:08
no sono solo un impiegato che li utilizza ed è informato su come funziona la questione ticket...
cmq liberi di continuare a pensare che sia tutto un vostro diritto e lamentarvi tanto la cosa non cambia :)
è semplicemente una questione di vantaggi e svantaggi che un esercizio ha e mentre un luogo di ristoro il mezzogiorno deve + del 50% delle sue entrate ai ticket un supermercato se va bene ne deve l'1% indi del tutto irrilevante per lui tenerli...gia che li tengono ripeto non lamentatevi delle condizioni se no aprite i portafogli e tirate fuori i soldi comuni xkè guadagni non ne hanno almeno non vogliono avere perdite..li capisco.
altro che fregato.. per utilizzare il termine fregato, truffa e quant'altro dovrebeb esserci una violazione di una legge..cosa che non avviene.
ma almeno hai letto le obiezioni? NESSUNO dice che i ticket siano un diritto o un obbligo... diciamo che se uno li accetta e mette il cartellino dopo non può fare furbate

Galbyl
16-12-2007, 14:14
stai dicendo un sacco di cose. ma non hai detto una cosa: perchè gli esercizi accettano il pagamento in ticket? perchè aumenta l'affluenza naturalmente. mica fanno un piacere, ma poi a chi? i commercianti non fanno piaceri a nessuno, a cominciare dal fatto che non pagano le tasse che dovrebbero , poi vogliono anche trattenere i soldi dai ticket.
riassumo: accetti i ticket, li accetti per quello che è il loro esatto valore. altrimenti non li accetti.
guarda che tu hai detto quello che sto dicendo gia da un bel pò...
per un locale di ristoro è fondamentale accettare i ticket per aumentare l'affluenza...o la clientela e su quello ci vivono..
ma per un supermercato è del tutto irrilevante..che aflfuenza vuoi che aumentino coi ticket? i supermercati hanno sempre quel numero di clienti ocn o senza ticket proprio per questo non interessa minimamente e quasi nessuno se non forse in certi zone quelli di minor rilevanza li accettano...
vedi tu dici una cosa moralmente giusta... ma nn lo è ne legislativamente ne nulla..è solo una corretteza morale.
ma visto che parliamo di commercio la morale è quel che è ne + ne meno.

ps: leggili melgio cmq i post xkè hai detto che non ho detto quello che invece sto dicendo dall'inizio...

Fides Brasier
16-12-2007, 14:15
no sono solo un impiegato che li utilizza ed è informato su come funziona la questione ticket...
cmq liberi di continuare a pensare che sia tutto un vostro diritto e lamentarvi tanto la cosa non cambia :)
è semplicemente una questione di vantaggi e svantaggi che un esercizio ha e mentre un luogo di ristoro il mezzogiorno deve + del 50% delle sue entrate ai ticket un supermercato se va bene ne deve l'1% indi del tutto irrilevante per lui tenerli...gia che li tengono ripeto non lamentatevi delle condizioni se no aprite i portafogli e tirate fuori i soldi comuni xkè guadagni non ne hanno almeno non vogliono avere perdite..li capisco.
altro che fregato.. per utilizzare il termine fregato, truffa e quant'altro dovrebeb esserci una violazione di una legge..cosa che non avviene.dici che le cose non cambiano: da quello che so io non sono le critiche sterili a cambiare le cose, ne' tantomeno una passiva accettazione delle ingiustizie. quello che cambia le cose e' la consapevolezza dei propri diritti e la capacita' di battersi all'occorrenza per farli rispettare.
il ticket riporta un valore nominale, ed e' quello il valore che fa fede per la spesa. se al commerciante sta bene, li accetta; altrimenti no. ma commette un sopruso se riduce arbitrariamente il valore del ticket.
e poi, di quale importo dovrebbe ridurlo? a te starebbe bene se lo riducesse di un euro? o di due? o di tre? accetteresti tale riduzione, "pur di spenderlo"? qual e' la tua capacita' di accettazione delle esigenze del commerciante, che vanno a ridurre le esigenze tue? sara' che io sono un figlio di puttana, ma non permetto certo che arrivi tizio a dirmi che devo rinunciare al mio diritto di far valere il ticket per quello che vale, solo perche' a tizio fa comodo cosi'.

Galbyl
16-12-2007, 14:17
ancora a parlar di diritti..va bene non dico + nulla pensatela come volete tutti vi devono tutto e basta :rolleyes: :rolleyes:

edit: cmq se la riduzione fosse tr forte mi limiterei a pagare coi contanti e userei i ticket dove mi conviene..se facessero cartello i negozianti chiederei un aumento del ticket all'azienda ne + ne meno...

Ja]{|e
16-12-2007, 14:25
Riassunto, visto che c'è chi si ostina a non leggere: i commercianti, e quindi anche i supermercati, non hanno mica l'obbligo di accettare i tiket, quindi non è che ci fanno un favore, se gli dà così fastidio gestirli o ci vanno sotto (cosa improbabile, altrimenti non li accetterebbe nessuno) nessuno gli impone di accettarli

Galbyl
16-12-2007, 14:32
gia ma nessuno impone loro di accettarli con il valore nominale riportato...
è lo stesso discorso del non dare resto..loro vi riconoscoo 1 ticket= 1 pasto..anche se il pasto costava meno (pasto piatto o quel che è)

Ja]{|e
16-12-2007, 14:38
gia ma nessuno impone loro di accettarli con il valore nominale riportato...

io invece credo proprio di si


è lo stesso discorso del non dare resto..loro vi riconoscoo 1 ticket= 1 pasto..anche se il pasto costava meno (pasto piatto o quel che è)

questo è per comodità, i suppose....

Galbyl
16-12-2007, 14:41
{|e;20137761']io invece credo proprio di si



questo è per comodità, i suppose....

enno scusa allora se sono obbligati ad accettalri per il valore nominale xkè io sto dando un ticket da 5.25€ per un prodotto che ne costa 5 e tu non mi dai i 25c di resto...fossero obbligati ad accettarlo per il valore nominale dovrebbero darteli..invece è come dicevo prima..loro ti dicono io te li accetto ma non ti do resto xkè nn sono considerati come valore nominale bensi come "scambio" un ticket vale un pasto che non superi tot soldi se spendi meno mi regali il rimanente.
ne + ne meno...

Ja]{|e
16-12-2007, 14:42
MENO COSTI, PIÙ POTERE D'ACQUISTO
Ticket Restaurant consente di abbattere i costi relativi alla ristorazione dei dipendenti. Inoltre, rispetto all'indennità in busta paga, è esente da oneri fiscali e previdenziali, sia per l'azienda che per il collaboratore, entro un tetto giornaliero di € 5,29: un risparmio per la tua azienda e maggiore potere d'acquisto per il dipendente.

Galbyl
16-12-2007, 14:43
{|e;20137812']MENO COSTI, PIÙ POTERE D'ACQUISTO
Ticket Restaurant consente di abbattere i costi relativi alla ristorazione dei dipendenti. Inoltre, rispetto all'indennità in busta paga, è esente da oneri fiscali e previdenziali, sia per l'azienda che per il collaboratore, entro un tetto giornaliero di € 5,29: un risparmio per la tua azienda e maggiore potere d'acquisto per il dipendente.
esatto come dicevo prima possono essere scaricati e in questo il vantaggio dell'azienda..il che non vuol dire che non abbiano trattenute tra commerciante ed azienda che li eroga...se no scusate l'azienda che li eroga campa d'aria?

Ja]{|e
16-12-2007, 14:46
enno scusa allora se sono obbligati ad accettalri per il valore nominale xkè io sto dando un ticket da 5.25€ per un prodotto che ne costa 5 e tu non mi dai i 25c di resto...fossero obbligati ad accettarlo per il valore nominale dovrebbero darteli..invece è come dicevo prima..loro ti dicono io te li accetto ma non ti do resto xkè nn sono considerati come valore nominale bensi come "scambio" un ticket vale un pasto che non superi tot soldi se spendi meno mi regali il rimanente.
ne + ne meno...

vabbè pensala coome vuoi :boh: allora se vuoi farti prendere per il culo dal supermercato fai pure, io no http://www.carloneworld.it/images/4_Humor/emoticons/wave.gif

Galbyl
16-12-2007, 14:48
oh se non sapete far 1+1=2 non è colpa mia..
io non mi faccio prendere per il culo infatti dove conviene li uso dove nn conviene nn li uso..nn mi preoccupo neanche dei supermercati xkè da me nessuno li accetta..indi liberi di unirvi e protestare verso contro un mulino a vento quanto vi pare.

gabi.2437
16-12-2007, 14:54
Non è perchè il potente supermercato vive anche senza ticket allora se li accettano noi dobbiamo star lì "Oh grazie oh potente supermercato per accettare i ticket, i tuoi fedeli sudditi ti rendono onore" eh :rolleyes:

Galbyl
16-12-2007, 14:56
infatti se ti conviene giri le spalle e vai al supermercato che te li accetta per tutto il loro valore...ma ripeto è a libero arbitrio del commerciante.
poi nn credo che molti cambierebbero il uspermercato di fiducia per i ticket..

Ja]{|e
16-12-2007, 15:08
infatti se ti conviene giri le spalle e vai al supermercato che te li accetta per tutto il loro valore...ma ripeto è a libero arbitrio del commerciante.
poi nn credo che molti cambierebbero il uspermercato di fiducia per i ticket..

ma quale libero arbitrio d'egitto....

inoltre
I Ticket Restaurant devono essere utilizzati per l'intero valore, dato che non danno diritto a resto perché non sono convertibili in moneta.

Galbyl
16-12-2007, 15:09
vaaaaaa bene...
scrivi alla ticket restaurant presentagli il problema e vedi che ti dicono..semplice no?

Brigante
16-12-2007, 16:24
...Sto leggendo questa interessante discussione, nel supermercato dove vado io li accettano tranquillamente per l'intero valore, a quello dova va mia madre invece ti consentono di pagare con i ticket solo il 50% dell'importo della spesa, l'altro 50% per forza contanti!
Sono d'accordo con voi sul comportamento scorretto dei commercianti; si potrebbe comunque telefonare o mandare una e-mail a Ticket Restaurant per chiedere lumi.
Vi faccio sapere anche un'altra cosa, qualche mese fa sono andato a pagare il bollo auto allo sportello ACI, pagando con il Bancomat mi è stato chiesto 1 Euro di commissione...Quando mai si è pagata commissione per il bancomat?! Lì per lì non ho fatto storie, ma la prossima volta mi rifiuterò di pagare!

Galbyl
16-12-2007, 16:26
solitamente col bancomat paghi la commissione per prelevamenti e servizi tramite sportelli bancomat di banca diversa dalla tua...
ma per pagamenti mi sembra strano :mbe:

Ja]{|e
16-12-2007, 16:27
Io la mail glel'ho mandata, ma mi risponderanno prima o poi? :stordita:

Hire
16-12-2007, 17:42
{|e;20139451']Io la mail glel'ho mandata, ma mi risponderanno prima o poi? :stordita:

Mi sembra ovvio...

No :O

Fides Brasier
16-12-2007, 17:49
ancora a parlar di diritti..va bene non dico + nulla pensatela come volete tutti vi devono tutto e basta :rolleyes: :rolleyes:vedi tu dici una cosa moralmente giusta... ma nn lo è ne legislativamente ne nulla..è solo una corretteza morale.
ma visto che parliamo di commercio la morale è quel che è ne + ne meno.gia ma nessuno impone loro di accettarli con il valore nominale riportato...
è lo stesso discorso del non dare resto..loro vi riconoscoo 1 ticket= 1 pasto..anche se il pasto costava meno (pasto piatto o quel che è)come sarebbe che non sono obbligati ad accettarli per il valore riportato??? :mbe: :mbe: ma che stai a di'?? e allora quel valore stampato sopra cosa rappresenta, un semplice suggerimento, che se viene accolto e' perche' ti fanno un semplice favore?? :mbe: :mbe:

credo che un conto siano le opinioni, un altro conto siano i fatti. se la tua opinione e' che sia giusto che il commerciante valuti meno il ticket, se a te sta bene che ti tolgano dei soldi perche' cio' va a loro vantaggio, contento te contenti tutti. se invece porti qualche norma di legge, o qualche regolamento dell'utilizzo del ticket, che dimostra che il commerciante ha il diritto di trattenersi una quota del ticket a sostegno delle spese, allora dimostri che non e' piu' solo una tua opinione bensi' un dato di fatto incontrovertibile -cosa che per adesso e' ben lontana dall'essere tale.
ti ricordo che stiamo parlando di commercio, dove non esistono favori o regole morali, ma contratti, diritti e doveri. per cui se il commerciante richiede di sua iniziativa la convenzione con i ticket, ha il dovere di accettarli per il valore riportato, e il consumatore ha il diritto di spenderli per quello che valgono.

Galbyl
16-12-2007, 17:51
trovami una legge che regolamenti l'utilizzo dei ticket e dia valore in moneta a quel pezzo di carta (che guardacaso come loro stessi precisano non può essere convertito in moneta) :)
il valore è tutt'al+ il limite massimo di copertura del ticket

Fides Brasier
16-12-2007, 18:03
trovami una legge che regolamenti l'utilizzo dei ticket e dia valore in moneta a quel pezzo di carta (che guardacaso come loro stessi precisano non può essere convertito in moneta) :)
il valore è tutt'al+ il limite massimo di copertura del ticketa mio parere sei tu che devi trovare una legge che consenta al ristoratore di trattenersi a spese del cliente una quota a sua discrezione, visto che sostieni questa opinione davvero inconsueta.
ad ogni modo, qua si chiariscono un po' di cose (pdf in link (http://www.confesercentiemiliaromagna.it/turismo/buonipasto_dpcm_def.pdf)):

1
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
(testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale di martedì 17 Gennaio 2006, numero 13)
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SERVIZI SOSTITUTIVI DI MENSA
Art. 1
Ambito di applicazione e finalità
1. Il presente decreto ha per oggetto l’attività di emissione dei buoni pasto, le procedure di
aggiudicazione del servizio sostitutivo di mensa reso a mezzo di buoni pasto, nonché i rapporti
tra le società di emissione e gli esercizi convenzionati, per assicurare l’efficienza e la stabilità
economica del mercato dei buoni pasto, garantire la libera ed effettiva concorrenza nel settore
ed un efficiente servizio ai consumatori.
Art. 2
Definizioni
1. Ai fini del presente decreto si intendono:
a) per attività di emissione di buoni pasto, l’attività finalizzata a rendere, per il tramite di
esercizi convenzionati, il servizio sostitutivo di mensa aziendale;
b) per servizi sostitutivi di mensa resi a mezzo dei buoni pasto, le somministrazioni di alimenti
e bevande e le cessioni di prodotti di gastronomia pronti per il consumo immediato
effettuate dagli esercizi elencati all’articolo 4;
c) per buono pasto, il documento di legittimazione, anche in forma elettronica, avente le
caratteristiche di cui al successivo articolo 5, che attribuisce al possessore, ai sensi
dell’articolo 2002 del codice civile, il diritto ad ottenere dagli esercizi convenzionati la
somministrazione di alimenti e bevande e la cessione di prodotti di gastronomia pronti per il
consumo, con esclusione di qualsiasi prestazione in denaro;
d) per società di emissione, l’impresa che svolge l’attività di emissione di buoni pasto;
e) per esercizi convenzionati, gli esercizi, elencati all’articolo 4, che, in forza di apposita
convenzione con la società di emissione, provvedono ad erogare il servizio sostitutivo di
mensa;
f) per cliente, il datore di lavoro, pubblico o privato, che acquista dalla società di emissione i
buoni pasto al fine di erogare ai propri dipendenti il servizio sostitutivo di mensa;
g) per valore facciale, il valore della prestazione, inclusivo dell’imposta sul valore aggiunto
prevista per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, indicato sul buono pasto.
Art. 3
Requisiti delle società di emissione
1. L’attività di emissione di buoni pasto è svolta esclusivamente da società di capitali e società
cooperative con capitale sociale versato non inferiore a settecentocinquantamila euro.
2
2. Le società di cui al comma 1 hanno come oggetto sociale l’esercizio dell’attività finalizzata a
rendere il servizio sostitutivo di mensa, sia pubblica che privata, a mezzo di buoni pasto e di
altri titoli di legittimazione rappresentativi di servizi.
3. Il bilancio delle società di cui al comma 1 deve essere corredato dalla relazione nella quale una
società di revisione iscritta nell’elenco di cui all’articolo 161 del decreto legislativo 24 febbraio
1998, n. 58, esprime un giudizio ai sensi dell’articolo 156 del citato decreto legislativo, ovvero
da una relazione redatta da una società di revisione iscritta nel registro istituito presso il
Ministero della giustizia ai sensi dell'articolo 2409-bis del codice civile.
4. Le cariche di amministratore, sindaco e direttore generale nelle imprese di emissione non
possono essere ricoperte da coloro che:
1) si trovano in una delle condizioni di ineleggibilità o decadenza previste dall’articolo 2382
del codice civile;
2) sono stati sottoposti a misure di prevenzione disposte dall’autorità giudiziaria ai sensi della
legge 27 dicembre 1956, n. 1423 o della legge 31 maggio 1965, n. 575, salvi gli effetti
della riabilitazione;
3) sono stati condannati con sentenza irrevocabile, salvi gli effetti della riabilitazione:
a) a pena detentiva per uno dei reati previsti dalle norme che disciplinano l’attività
bancaria, finanziaria, mobiliare, assicurativa e dalle norme in materia di mercati e
valori mobiliari, di strumenti di pagamento;
b) alla reclusione per uno dei delitti previsto nel titolo XI del libro V del codice civile e
nel regio decreto del 16 marzo 1942, n. 267;
c) alla reclusione per delitti contro la pubblica amministrazione, contro la fede pubblica,
contro il patrimonio, contro l’ordine pubblico, contro l’economia pubblica ovvero per
un delitto in materia tributaria;
d) alla reclusione per un tempo non inferiore a due anni per un qualunque delitto non
colposo.
5. Le pene previste dal comma 4, punto 3, lettera a) e b), non rilevano se inferiori ad un anno.
6. Le società di cui al comma 1 possono svolgere l’attività di emissione dei buoni pasto previa
dichiarazione di inizio attività trasmessa ai sensi dell’articolo 19 della legge 7 agosto 1990, n.
241, come sostituito dall’articolo 3, comma 1, della legge 14 maggio 2005, n. 80, al Ministero
delle attività produttive, sotto la responsabilità dei rappresentanti legali, di possesso dei requisiti
richiesti dal presente decreto.
7. Le imprese attive nel settore dell’emissione di buoni pasto aventi sede in altri Paesi dell’Unione
europea possono esercitare l’attività di cui al comma 1 se a ciò autorizzate in base alle norme
del Paese di appartenenza.
Art. 4
Requisiti degli esercizi
1. I servizi sostitutivi di mensa resi a mezzo dei buoni pasto sono erogati dagli esercizi che
svolgono le seguenti attività:
a) le somministrazioni di alimenti e bevande effettuate dagli esercizi di somministrazione di
cui alla legge 25 agosto 1991, n. 287, ed alle eventuali leggi regionali in materia di
commercio, nonché da mense aziendali ed interaziendali;
3
b) le cessioni di prodotti di gastronomia pronti per il consumo immediato, effettuate, oltre che
dagli stessi esercizi di somministrazione, mense aziendali ed interaziendali, da rosticcerie e
gastronomie artigianali i cui titolari siano iscritti all’albo di cui all’articolo 5, primo comma,
della legge 8 agosto 1985, n. 443, nonché dagli esercizi di vendita di cui al decreto
legislativo 31 marzo 1998, n. 114, ed alle eventuali leggi regionali in materia di commercio,
legittimati a vendere i prodotti appartenenti al settore merceologico alimentare.
2. Resta fermo il possesso dell’autorizzazione sanitaria di cui all’articolo 2 della legge 30 aprile
1962, n. 283, nel caso di preparazione o manipolazione dei prodotti di gastronomia all’interno
dell’esercizio.
Art. 5
Requisiti dei buoni pasto
1. Ai sensi del presente decreto i buoni pasto:
a) consentono all’utilizzatore di ricevere un servizio sostitutivo di mensa di importo pari al valore facciale del buono pasto;
b) costituiscono il documento che consente all’esercizio convenzionato di provare l’avvenuta
prestazione nei confronti delle società di emissione;
c) sono utilizzati, durante la giornata lavorativa anche se domenicale o festiva, esclusivamente
dai prestatori di lavoro subordinato, a tempo pieno e parziale, anche qualora l’orario di
lavoro non prevede una pausa per il pasto, nonché dai soggetti che hanno instaurato con il
cliente un rapporto di collaborazione anche non subordinato;
d) non sono cedibili, commercializzabili, cumulabili o convertibili in denaro;
e) sono utilizzabili esclusivamente per l’intero valore facciale.
2. I buoni pasto devono riportare:
a) il codice fiscale o la ragione sociale del datore di lavoro;
b) la ragione sociale e il codice fiscale della società di emissione;
c) il valore facciale espresso in valuta corrente;
d) il termine temporale di utilizzo;
e) uno spazio riservato alla apposizione della data di utilizzo, della firma dell’utilizzatore e del
timbro dell’esercizio convenzionato presso il quale il buono pasto viene utilizzato;
f) la dicitura “Il buono pasto non è cumulabile, né cedibile né commerciabile, né convertibile
in denaro; può essere utilizzato solo se datato e sottoscritto dall’utilizzatore”.
3. Le società di emissione sono tenute ad adottare idonee misure antifalsificazione e di
tracciabilità del buono pasto.
Art. 6
Criteri per l’aggiudicazione delle gare
1. Gli appalti aventi ad oggetto i servizi sostitutivi di mensa sono aggiudicati ai sensi dell’articolo
23, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 157, privilegiando la garanzia
e la qualità della prestazione mediante la valutazione dell’aspetto tecnico ed economico
dell’offerta.
2. L’offerta è valutata sulla base dei criteri indicati all’articolo 53, comma 1, lettera a), della
Direttiva 31 marzo 2004, n. 2004/18/CE.
4
3. L’offerta è valutata sulla base dei seguenti criteri:
a) Prezzo.
Il punteggio massimo è attribuito all’offerta con il prezzo più basso. Alle altre offerte è
attribuito un minor punteggio determinato dalla formula: prezzo minimo offerto diviso
prezzo singola offerta moltiplicato per il punteggio massimo; il risultato è moltiplicato
per un coefficiente correttivo da 0,95 a 1.
Ai suddetti prezzi si applica l’imposta sul valore aggiunto.
Fattore ponderale: 30-40
b) Rimborso dei buoni pasto agli esercizi convenzionati.
Il punteggio massimo è attribuito all’offerta che prevede da parte della società di
emissione il rimborso del buono pasto più elevato all’esercizio convenzionato. Alle altre
offerte è attribuito un minor punteggio determinato dalla formula: rimborso singola
offerta diviso rimborso massimo moltiplicato per il punteggio massimo; il risultato è
moltiplicato per un coefficiente correttivo da 0,95 ad 1.
Fattore ponderale 15-30.
c) Progetto tecnico
Il punteggio massimo è attribuito al progetto tecnico che meglio risponde alle specifiche
oggettive esigenze organizzative e di innovazione tecnologica indicate dal cliente.
Fattore ponderale 0-20.
d) Termini di pagamento agli esercizi convenzionati.
Il punteggio massimo è attribuito all’impresa che si impegna a pagare i corrispettivi
delle fatture in un termine inferiore rispetto a quello previsto dal comma 1 dell’articolo 9
del presente decreto.
Fattore ponderale: 1-10.
e) Rete degli esercizi.
Il punteggio massimo è attribuito all’offerta che reca l’impegno espresso all’attivazione,
entro un congruo termine dal momento dell’aggiudicazione fissato in sede di bando, del
maggior numero di convenzioni con esercizi. La stipula del contratto è subordinata alla
circostanza che l’impresa aggiudicataria fornisca prova, entro il congruo termine di cui
al primo periodo, di aver attivato il numero di convenzioni indicate in sede di offerta.
Se la prova non viene fornita, l’impresa decade dall’aggiudicazione e il servizio viene
affidato all’impresa che la segue in graduatoria. Alle altre offerte è attribuito un
punteggio direttamente proporzionale secondo la formula, corretta da un fattore di
correzione compreso tra 0,80 e 0,95: numero esercizi singola offerta diviso numero
massimo esercizi per punteggio massimo. Fattore ponderale: 5-35.
5. La somma dei fattori ponderali da assegnare per l’insieme degli elementi è pari a 100: in ogni
caso i criteri di aggiudicazione dovranno essere coerenti con le specifiche ed oggettive esigenze
delle singole amministrazioni aggiudicatici prevedendosi tempi congrui per la presentazione
delle offerte.
6. Il mancato rispetto dei criteri e/o delle condizioni indicate in offerta comporta la revoca
dell’aggiudicazione dell’appalto
7. Le dichiarazioni sono autocertificate ai sensi della vigente normativa.
5
Art. 7
Modalità per garantire il valore della prestazione
1. I datori di lavoro, le società di emissione e gli esercizi convenzionati assicurano, ciascuno
nell’esercizio della rispettiva attività contrattuale e delle obbligazioni di propria pertinenza, la
utilizzabilità del buono pasto per l’intero valore facciale.
2. Il valore assunto a base d’asta per le gare non può essere inferiore al valore facciale del buono
pasto.
3. Il valore facciale del buono pasto è comprensivo dell’imposta sul valore aggiunto prevista per le
somministrazioni al pubblico di alimenti e bevande. Le variazioni dell’imposta sul valore
aggiunto lasciano inalterato il contenuto economico dei contratti già stipulati.
4. Sono nulli i contratti aventi ad oggetto servizi sostitutivi di mensa conclusi previa contrattazione
telematica con il sistema delle aste on-line con rilanci plurimi, anche con l’intervento di
intermediari professionali.
Art. 8
Convenzioni
1. Le convenzioni stipulate tra le società di emissione di buoni pasto e i titolari degli esercizi
convenzionabili di cui all’articolo 4 contengono:
a) l’indicazione del termine di pagamento da parte della società di emissione dei buoni pasto
utilizzati presso gli esercizi convenzionati;
b) la durata del contratto, le condizioni, anche economiche, ed il termine del preavviso per
l’eventuale rinegoziazione o la disdetta;
c) le clausole di utilizzabilità del buono pasto, relative alle condizioni di validità ed ai limiti
di utilizzo, nonché ai termini di scadenza, specificati in modo espresso ed uniforme;
d) l’indicazione dello sconto incondizionato e di eventuali altri corrispettivi riconosciuti alle
società di emissione;
e) l’indicazione del termine, non inferiore a sei mesi dalla data di scadenza del buono pasto,
entro il quale l’esercizio convenzionato potrà validamente richiedere il pagamento delle
prestazioni effettuate.
2. Le convenzioni di cui al comma 1 possono essere stipulate e modificate, con specifica
accettazione delle parti, esclusivamente in forma scritta.
Art. 9
Termini e ritardi di pagamento
1. Il termine massimo per il pagamento dei buoni pasto da parte dei clienti alle società di
emissione è fissato in quarantacinque giorni dalla data di ricevimento della fattura.
2. Il comma 1 si applica anche al pagamento delle fatture agli esercizi convenzionati da parte
delle società di emissione.
6
3. In caso di mancato pagamento entro i termini di cui ai commi 1 e 2 decorrono automaticamente,
dal giorno successivo alla scadenza, gli interessi legali nella misura di cui all’articolo 5, comma
1, del decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231.
4. Le parti, nella propria libertà contrattuale, possono stabilire termini superiori rispetto a quelli
legali di cui ai commi 1 e 2 a condizione che le diverse pattuizioni siano stabilite per iscritto e
rispettino i limiti concordati nell’ambito di accordi sottoscritti presso il Ministero delle attività
produttive dalle organizzazioni, maggiormente rappresentative a livello nazionale, delle imprese
di emissione, degli esercizi convenzionabili e dei datori di lavoro
Art. 10
Disposizioni transitorie
1. Le società in esercizio alla data di entrata in vigore del presente decreto si adeguano alle
prescrizioni del medesimo entro dodici mesi.
2. I contratti in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto sono adeguati alle
previsioni in esso contenute entro dodici mesi.

Galbyl
16-12-2007, 19:01
a frotne di cio ammetto senza problemi di essermi sbagliato su quanto adottato da alcuni supermercati...bisogna vedere ora che rispondono quelli di ticket restaurant..
non so se magari i supermercati che tolgono parte del valore lo fanno come pagamento del servizio..mbo..
ps: rivoglio i ticket restaurant che me li prendevan ovunque..i passlunch li prendono nella metà dei posti!:muro:

barbapapa84
16-12-2007, 19:08
Fatti rimborsare! :O

lancetta
17-12-2007, 00:19
Nell'art 4 rif. 31 marzo 1998, n. 114, c'è una sorta di vuoto legislativo(infatti è molto generico) per i supermercati...in pratica le mense rosticcerie e qualunque esercizio di somministrazione di prodotto pronto è tenuto a rispettare le regole di cui sopra...mentre il supermercato no...o meglio non si sà o non si capisce.:stordita:
Per quanto riguarda il ticket al supermercato viene trattenuto una percentuale sull'importo (che và all'ente erogatore) che spazia dal 6 al 18% (a seconda dell'ente che eroga),ed il pagamento viene effettuato a 90 giorni (che sovente si sforano ed anche di parecchio),per non parlare di enti che addirittura non pagano e magari in seguito falliscono.
Ed ecco che alcuni supermercati applicano la trattenuta o fanno coprire la metà dell'importo di scontrino spesa.Per non parlare di quando improvvisamente vengono sospesi i pagamenti di alcuni distributori,o vengono definitivamente eliminati.
Ciò è possibile per il vuoto di cui sopra...semplicemente lo possono fare perchè nulla lo vieta:mbe: ..........per giusto o sbagliato che sia........:rolleyes:

Saluti :cool:

Galbyl
17-12-2007, 08:08
allora non avevo torto :ciapet: :ciapet: :ciapet:

Brigante
17-12-2007, 09:49
Nell'art 4 rif. 31 marzo 1998, n. 114, c'è una sorta di vuoto legislativo(infatti è molto generico) per i supermercati...in pratica le mense rosticcerie e qualunque esercizio di somministrazione di prodotto pronto è tenuto a rispettare le regole di cui sopra...mentre il supermercato no...o meglio non si sà o non si capisce.:stordita:
Per quanto riguarda il ticket al supermercato viene trattenuto una percentuale sull'importo (che và all'ente erogatore) che spazia dal 6 al 18% (a seconda dell'ente che eroga),ed il pagamento viene effettuato a 90 giorni (che sovente si sforano ed anche di parecchio),per non parlare di enti che addirittura non pagano e magari in seguito falliscono.
Ed ecco che alcuni supermercati applicano la trattenuta o fanno coprire la metà dell'importo di scontrino spesa.Per non parlare di quando improvvisamente vengono sospesi i pagamenti di alcuni distributori,o vengono definitivamente eliminati.
Ciò è possibile per il vuoto di cui sopra...semplicemente lo possono fare perchè nulla lo vieta:mbe: ..........per giusto o sbagliato che sia........:rolleyes:

Saluti :cool:

E' pazzesco però! Come si fa a permettere la forniture di un servizio ad un esercizio (supermercato nel nostro caso) che non è regolamentato? Se il supermercato accetta i buoni pasto deve automaticamente accettarne le regole contrattuali, se il supermercato non è specificato nelle regole contrattuali allora o si modifica/aggiorna il regolamento oppure il servizio non si deve dare! Altrimenti ognuno fa come gli pare...Come succede ormai al 99% in Italia!

Fides Brasier
17-12-2007, 12:54
Nell'art 4 rif. 31 marzo 1998, n. 114, c'è una sorta di vuoto legislativo(infatti è molto generico) per i supermercati...in pratica le mense rosticcerie e qualunque esercizio di somministrazione di prodotto pronto è tenuto a rispettare le regole di cui sopra...mentre il supermercato no...o meglio non si sà o non si capisce.:stordita:ma la legge che riporti (http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/testi/98114dl.htm) riguarda la disciplina del settore del commercio, non si fa alcun riferimento all'utilizzo dei ticket :mbe:

la legge del 2006 invece, al suo articolo 7, stabilisce chiaramente che gli esercizi convenzionati devono assicurare l'utilizzabilita' del buono pasto per il suo intero valore.
ergo, se ti convenzioni, lo fai valere per intero. non vuoi ricadere nelle spese? non ti convenzioni.

lancetta
18-12-2007, 12:08
ma la legge che riporti (http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/testi/98114dl.htm) riguarda la disciplina del settore del commercio, non si fa alcun riferimento all'utilizzo dei ticket :mbe:

la legge del 2006 invece, al suo articolo 7, stabilisce chiaramente che gli esercizi convenzionati devono assicurare l'utilizzabilita' del buono pasto per il suo intero valore.
ergo, se ti convenzioni, lo fai valere per intero. non vuoi ricadere nelle spese? non ti convenzioni.

spetta....mi spiego meglio e faccio capire.....:

Requisiti degli esercizi
1. I servizi sostitutivi di mensa resi a mezzo dei buoni pasto sono erogati dagli esercizi che
svolgono le seguenti attività:......cut
b) le cessioni di prodotti di gastronomia pronti per il consumo immediato, effettuate, oltre che
dagli stessi esercizi di somministrazione, mense aziendali ed interaziendali, da rosticcerie e
gastronomie artigianali...cut
nonché dagli esercizi di vendita di cui al decreto
legislativo 31 marzo 1998, n. 114, ed alle eventuali leggi regionali in materia di commercio...
legittimati a vendere i prodotti appartenenti al settore merceologico alimentare.
è qui l'inghippo perchè si rifanno all'intera disciplina del settore commercio,con riferimenti a leggi regionali che in realtà non ci sono :rolleyes: creando non poca confusione...le solite cose all'italiana.
Per farti capire meglio per il supermercato il ticket diventa (o meglio, lo tratta) come una sorta di buono valore scontabile...(non essendoci una disciplina precisa e diretta legale in merito)....con varie percentuali di trattenute applicabili.....ne più ne meno.....:mbe:
mentre per gli esercizi di vendita e somministrazione di consumo immediato vale la disciplina di cui sopra (ma ti assicuro che spesso neanche lì rispettano in pieno le regole:rolleyes: ma questo è un altro discorso:stordita: )

Saluti:cool:

Fides Brasier
18-12-2007, 15:10
è qui l'inghippo perchè si rifanno all'intera disciplina del settore commercio,con riferimenti a leggi regionali che in realtà non ci sono :rolleyes: creando non poca confusione...le solite cose all'italiana.
Per farti capire meglio per il supermercato il ticket diventa (o meglio, lo tratta) come una sorta di buono valore scontabile...(non essendoci una disciplina precisa e diretta legale in merito)....con varie percentuali di trattenute applicabili.....ne più ne meno.....:mbe:
mentre per gli esercizi di vendita e somministrazione di consumo immediato vale la disciplina di cui sopra (ma ti assicuro che spesso neanche lì rispettano in pieno le regole:rolleyes: ma questo è un altro discorso:stordita: )

Saluti:cool:guarda che la disciplina precisa e diretta legale in merito esiste, ed e' proprio la legge del 2006 che precisa che gli esercizi convenzionati devono riconoscere l'intero valore del ticket.
non c'e' scritto da nessuna parte che per il supermercato il ticket puo' essere trattato come uno sconto con percentuale di trattenuta. anzi, mi sembra esattamente l'opposto: la legge 2006 dice che il ticket deve essere pagato per intero, e gli esercizi che si possono convenzionare sono tutti quelli riportati dalla legge del 1998, ovvero anche i supermercati.

considerando che qua stiamo cercando di capire se i supermercati hanno titolo per far valere meno i ticket, se esiste un qualsiasi riferimento normativo che lo dichiara esplicitamente allora possono farlo, altrimenti i supermercati che lo fanno commettono un sopruso: da andare li' con la stampa della legge e fargliela leggere per intero :D

Hall999
18-12-2007, 15:50
la coop per esempio accetta il pagamento con i ticket solo su determinate categorie di prodotto, come pasta, pane, carne, latte, acqua ecc considerate "indispensabili" mentre non le accetta su cose come birra, coca-cola, the ecc

Rimborsato
18-12-2007, 18:49
Beh alla fine siamo tutti sulla stessa linea a parte galby o come si chiama che giustifica il comportamento alquanto scorretto del supermercato. Se quel titolo riporta un importo avrà una valenza o no? Inutile dire che fa bene o che è un suo diritto visto che paga commissioni.

Mettiamo caso allora che se paghi con la carta di credito il supermercato aumenti l'importo speso della percentuale, che dovrebbe essere tra lo 0.80 % e 1.50% Visa, che paga al gestore del circuito? Ti andrebbe bene? Non credo proprio eppure è lo stesso discorso. Non diciamo ERESIE!!! Il supermercato è in torto marcio inutile cercare riferimenti legislativi. Anche un bambino capisce che è un comportamento scorretto.:muro: :muro:

Galbyl
18-12-2007, 18:54
nessuno difende...mica hodetto che ci godo se mi trattengono una percentuale e fanno bene...ma un conto è parlare di correttezza e morale un altro è parlar di fatti e del loro xkè.
e la cosa non sembra essere cosi chiara...io son + dell'idea di lancetta.

leoben
18-12-2007, 19:05
Non ho capito una cosa...
Ma in questi supermercati dove si "trattengono" le commissioni, questa cosa è scritta chiaramente all'ingresso o comunque prima della cassa?
Perchè se vado a pagare un carrello pieno di merce (mettiamo 100-150€) e solo allora mi dicono della storia delle commissioni sui ticket, lascio lì tutto e me ne vado!!! Almeno non si beccano i miei soldi e hanno pure da rimettere sugli scaffali tutto ciò che ho preso! :ciapet:

Fides Brasier
18-12-2007, 19:35
io son + dell'idea di lancetta.nonostante la legge :D

ennawrc
18-12-2007, 19:38
io sono per la tesi di fides brasier.anche perchè non essendoci scritto nel ticket l' "eventuale importo della commissione" non si può capire se l'eventuale importo trattenuto sia corretto oppure se la cassiera si sta prendendo di più

la legge che dice "intero valore" ed "esercizio convenzionato" con queste due parole dà abbastanza chiarezza
.poi se ci sono le leggi regionali che fanno norme all'contrario li è un casino.

Rimborsato
18-12-2007, 19:44
io sono per la tesi di fides brasier.anche perchè non essendoci scritto nel ticket l' "eventuale importo della commissione" non si può capire se l'eventuale importo trattenuto sia corretto oppure se la cassiera si sta prendendo di più

la legge che dice "intero valore" ed "esercizio convenzionato" con queste due parole dà abbastanza chiarezza
.poi se ci sono le leggi regionali che fanno norme all'contrario li è un casino.

Non c'è da aggiungere altro.

lancetta
18-12-2007, 20:26
Non c'è una legge precisa per i supermercati e loro giocano su questo
Le regioni dovrebbero emanare norme precise...cosa che non hanno mai fatto...

Ja]{|e
19-12-2007, 08:36
Non so a che conclusioni siete giunti, comunque:

Buongiorno,
l'utilizzo del buono pasto, essendo un sostitutivo di mensa, va utilizzato nella pausa pranzo lavoro dal lunedì al venerdì.
Fermo restando quando segnalato, il locale non può fare trattenute ma può rifiutare di ritirare il buono alla sera e nei festivi.
Qual'ora si verifichi quanto accaduto, segnali al nostro servizio ristoratori il locale, provvederà a fare un intervento informativo.
cordiali saluti


ciauz ;)

Murakami
19-12-2007, 08:53
{|e;20178816']Non so a che conclusioni siete giunti, comunque:



ciauz ;)

Questo è quanto: le trattenute sono illecite in base al contratto che il gestore stipula con l'ente che eroga i buoni e alla già citata normativa.